QUARTIERTAPPA: DALLA SEDE DI ANDORA
maggio 7, 2024 by Redazione
Filed under 07 MAGGIO 2024 - 4a tappa: ACQUI TERME - ANDORA, Approfondimenti
Ecco il tradizionale contenitore made ilciclismo.it che da diverse stagioni accompagna le cronache prima del Giro e poi del Tour. All’interno ritroverete le rubriche riservate alla rassegna stampa internazionale, alla colonna sonora del giorno, alle previsioni del tempo per la tappa successiva, alle “perle” dei telecronisti, al Giro d’Italia rivisto alla “rovescia” e al ricordo di un Giro passato (quest’anno rivisiteremo l’edizione vinta dall’elvetico Carlo Clerici nel 1954)
SALA STAMPA
Italia
Andora, volata pazzesca di Jonathan Milan. Pogacar tranquillo in rosa
Gazzetta dello Sport
Slovenia
Milan se je maščeval za včerajšnji poraz, Mezgečevi spet praznih rok (Milan si vendica della sconfitta di ieri, Mezgec ancora una volta a mani vuote)
Delo
Regno Unito
Milan makes most of sprint opportunity to win stage four (Milan sfrutta al massimo l’opportunità di sprint per vincere la quarta tappa)
The Guardian
Francia
Milan fond sur la victoire (Milan corre verso la vittoria)
L’Équipe
Spagna
Milan es el capo (Milan è il capo)
AS
Belgio
Jonathan Milan haalt zijn gram: Italiaan spurt naar ritzege en pakt puntentrui over van Tim Merlier (Jonathan Milan fa il suo peso: l’italiano sprinta verso la vittoria di tappa e prende la maglia a punti da Tim Merliern)
Het Nieuwsblad
Paesi Bassi
Jonathan Milan gaat schouder aan schouder met Olav Kooij en wint massasprint in Giro d’Italia (Jonathan Milan affianca Olav Kooij e vince lo sprint di gruppo al Giro d’Italia)
De Telegraaf
Germania
Bauhaus sprintet aufs Podest – Milan holt den Tagessieg (Bauhaus vola sul podio: Milan vince la giornata)
Kicker
Colombia
Daniel Martínez, ‘ileso’ de peligrosa etapa: lluvia, caídas y retiros en el Giro de Italia (Daniel Martínez, ‘illeso’ da una tappa pericolosa: pioggia, cadute e ritiri al Giro d’Italia)
El Tiempo
DISCOGIRO
La colonna sonora della tappa del Giro scelta per voi da ilciclismo.it
Mi-Mi- La-La Mi-Mi La-Lan (Enzo Jannacci)
METEOGIRO
Genova : nubi sparse, 20°C, vento moderato da NO (12-20 Km/h), umidità al 63%
Sestri Levante (Km 43.8) : parzialmente nuvoloso, 18°C, vento moderato da SO (7-24 Km/h), umidità al 74%
Ceparana – traguardo volante Sprint (Km 99.2): parzialmente nuvoloso, 18°C, vento moderato da S (8-25 Km/h), umidità al 73%
Pietrasanta (Km 142.2): parzialmente nuvoloso, 19°C, vento moderato da O (8-21 Km/h), umidità al 75%
Lucca : nubi sparse, 21°C, vento moderato da NO (6-20 Km/h), umidità al 61%
GLI ORARI DEL GIRO
12.30: inizio diretta su Eurosport
12.55: inizio diretta su RaiSport
13.00: partenza da Genova
14.00: inizio diretta su Rai2
14.40-14.55:GPM di Passo del Bracco
15.20-15.45: traguardo volante Sprint di Ceparana
15.50-16.10: traguardo volante Intergiro di Luni
16.25-16.55: traguardo volante Sprint di Camaiore (con abbuoni)
16.35-17.05: GPM di Montemagno
17.00-17.30: arrivo a Lucca
I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Con la ricomposizione della coppia al commento Pancani – Cassani la rubrica degli strafalcioni dei telecronisti riprende il suo titolo originario
De Luca: “Qualche gocciolina di poggia”
De Luca: “Le nuvole stanno lasciando le spalle”
Pancani: “Ultimo secondo a disposizione sugli abbuoni”
Cassani: “Balzato alla cronica”
Fabretti: “Prato di Tivo” (Prati di Tivo)
Petacchi: “Milan come ha visto Bauhaus partire ha perso l’acceleratore” (schiacciato)
Pancani: “Dietro ci si organizza per riprendere la volata”
Pancani: “Milan ha vinto l’anno scorso a San Salvi” (San Salvo)
Garzelli: “Questo 52/11 utilizzato da alcuni corridori, si sono piantati”
Fabretti: “Dietro si è formato il tre quarti del quartetto azzurro”
Fabretti: “12 sulla maglia rosa per la Slovenia”
Petacchi: “Le mure di Lucca”
Televideo RAI: “Tockyo”
GIROALCONTRARIO
L’ordine d’arrivo e la classifica generale dal punto di vista della maglia nera
Ordine d’arrivo della quarta tappa, Acqui Terme – Andora
1° Francisco Muñoz
2° Domen Novak s.t.
3° Jan Tratnik a 45″
4° Ben Swift s.t.
5° Alexander Kamp a 47″
Miglior italiano Alessandro De Marchi, 8° a 56″
Classifica generale
1° Bastien Tronchon
2° Julius van den Berg a 1′13″
3° Ryan Mullen a 1′52″
4° Adrien Petit a 4′01″
5° Riley Pickrell a 4′35″
Miglior italiano Edoardo Affini, 12° a 7′49″
IL GIRO DI 70 ANNI FA
Riviviamo l’edizione 1954 della Corsa Rosa attraverso i titoli del quotidiano “La Stampa”. Quell’anno si impose grazie a una storica fuga bidone l’elvetico Carlo Clerici
24 MAGGIO 1954 – 4a TAPPA: CATANZARO – BARI (352 Km)
VITTORIA DEL TORINESE CONTERNO A BARI DOPO UNA FUGA A CINQUE NEL FINALE DELLA CORSA
Scialbo svolgimento e movimentato epilogo della più lunga tappa del Giro d’Italia
Anche Coletto, giunto terzo, ha collaborato al successo del compagno – Messina, costretto a ritirarsi in seguito a caduta, riparte oggi per Torino – Minardi sempre “maglia rosa” e immutati i distacchi di Koblet e Coppi – Oggi il Giro riposa

Il faro di Capo Mele alle porte di Andora illuminato di rosa (www.svsport.it)
ARCHIVIO QUARTIERTAPPA
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Raduno di partenza a Venaria Reale
1a tappa: Venaria Reale – Torino
2a tappa: San Francesco al Campo – Santuario di Oropa
3a tappa: Novara – Fossano
QUARTIERTAPPA: DALLA SEDE DI FOSSANO
maggio 6, 2024 by Redazione
Filed under 06 MAGGIO 2024 - 3a tappa: NOVARA - FOSSANO, Approfondimenti
Ecco il tradizionale contenitore made ilciclismo.it che da diverse stagioni accompagna le cronache prima del Giro e poi del Tour. All’interno ritroverete le rubriche riservate alla rassegna stampa internazionale, alla colonna sonora del giorno, alle previsioni del tempo per la tappa successiva, alle “perle” dei telecronisti, al Giro d’Italia rivisto alla “rovescia” e al ricordo di un Giro passato (quest’anno rivisiteremo l’edizione vinta dall’elvetico Carlo Clerici nel 1954)
SALA STAMPA
Italia
A Fossano è finale show: Pogacar fa un numero, poi Merlier beffa Milan in volata
Gazzetta dello Sport
Slovenia
Pogija so ujeli 200 metrov pred ciljem (Pogi è stato catturato 200 metri prima del traguardo)
Delo
Regno Unito
Merlier wins stage three as Pogacar and Thomas surge falls short (Merlier vince la terza tappa mentre l’impennata di Pogacar e Thomas non è all’altezza)
The Guardian
Francia
Merlier remporte la 3e étape, Pogacar fait le show (Merlier vince la 3a tappa, Pogacar dà spettacolo)
L’Équipe
Spagna
Merlier se entromete en la locura de Pogacar (Merlier si immischia nella follia di Pogacar)
AS
Belgio
Ritzege voor Tim Merlier na late uitval van Tadej Pogacar, de bloemen zijn voor echtgenote Cameron (Vittoria di tappa per Tim Merlier dopo il fallimento di Tadej Pogacar, i fiori sono per la moglie Cameron)
Het Nieuwsblad
Paesi Bassi
Merlier grijpt ritzege in Giro na verrassingsaanval Pogacar (Merlier conquista la vittoria di tappa al Giro dopo l’attacco a sorpresa di Pogacar)
De Telegraaf
Germania
Belgier Merlier gewinnt dritte Giro-Etappe (Il belga Merlier vince la terza tappa del Giro)
Kicker
USA
Merlier wins Giro Stage 3 after Pogacar fires up finale and stays in the lead (Merlier vince la terza tappa del Giro dopo che Pogacar accende il finale e rimane in testa)
The Washington Post
Colombia
Daniel Martínez se defiende y salva peligroso día en el Giro de Italia (Daniel Martínez si difende e salva una giornata pericolosa al Giro d’Italia)
El Tiempo
Ecuador
Tim Merlier gana la tercera etapa, Jhonatan Narváez con el lote principal en meta (Tim Merlier vince la terza tappa, Jhonatan Narváez con il gruppo al traguardo)
El Universo
Australia
Pogacar retains lead in Giro as Merlier wins stage (Pogacar mantiene la leadership al Giro mentre Merlier vince la tappa)
The West Australian
DISCOGIRO
La colonna sonora della tappa del Giro scelta per voi da ilciclismo.it
Sciopero (Renato Zero)
METEOGIRO
Acqui Terme : pioggia debole (1.1 mm), 14°C, vento debole da NE (5-15 Km/h), umidità al 91%
Cairo Montenotte (Km 44.7) : pioggia debole (0.9 mm), 13°C, vento moderato da SE (7-24 Km/h), umidità al 95%
Calizzano – traguardo volante Sprint (Km 79.2): pioggia debole (0.7 mm), 14°C, vento moderato da SE (7-23 Km/h), umidità al 81%
Altare – traguardo volante Intergiro (Km 116.5): pioggia debole (0.7 mm), 13°C, vento moderato da E (7-23 Km/h), umidità al 94%
Finale Ligure (Km 155.6): pioggia debole (0.1 mm), 18°C, vento moderato da SE (5-17 Km/h), umidità al 77%
Andora: nubi sparse, 17°C, vento moderato da SE (6-23 Km/h), umidità al 78%
GLI ORARI DEL GIRO
12.15: inizio diretta su Eurosport
12.35: inizio diretta su RaiSport
12.35: partenza da Acqui Terme
14.00: inizio diretta su Rai2
14.25-14.40: traguardo volante Sprint di Calizzano
14.45-15.05: GPM di Colle del Melogno
15.25-15.45: traguardo volante Intergiro di Altare
15.40-16.05: traguardo volante Sprint di Savona (con abbuoni)
17.00-17.30: arrivo ad Andora
I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Con la ricomposizione della coppia al commento Pancani – Cassani la rubrica degli strafalcioni dei telecronisti riprende il suo titolo originario
Oggi sciopero dei giornalisti RAI. L’appuntamento con la rubrica è rimandato a domani
GIROALCONTRARIO
L’ordine d’arrivo e la classifica generale dal punto di vista della maglia nera
Ordine d’arrivo della terza tappa, Novara – Fossano
1° Bastien Tronchon
2° Torstein Træen a 2′58″
3° Bram Welten a 3′34″
4° Ryan Mullen a 5′16″
5° Mikkel Bjerg a 5′53″
Miglior italiano Filippo Fiorelli, 18° a 7′52″
Classifica generale
1° Bastien Tronchon
2° Torstein Træen a 1′18″
3° Bram Welten a 3′03″
4° Julius van den Berg a 3′54″
5° Ryan Mullen a 5′20″
Miglior italiano Enrico Zanoncello, 22° a 10′58″
IL GIRO DI 70 ANNI FA
Riviviamo l’edizione 1954 della Corsa Rosa attraverso i titoli del quotidiano “La Stampa”. Quell’anno si impose grazie a una storica fuga bidone l’elvetico Carlo Clerici
23 MAGGIO 1954 – 3a TAPPA: REGGIO CALABRIA – CATANZARO (172 Km)
DEFILIPPIS SI SCATENA NELLA REGGIO-CATANZARO. STACCA GLI ASSI E GIUNGE PRIMO AL TRAGUARDO
Vittoria di un torinese nella terza tappa del Giro d’Italia – Un balzo in classifica – Il gruppo con Coppi e Koblet in ritardo di oltre sei minuti –La “maglia rosa” minaccia il ritiro. Dal tredicesimo posto Defilippis passa sesto – La fuga decisiva di Nino a pochi chilometri dall’arrivo
Minardi penalizzato di 30 secondi protesta – Un’inchiesta ordinata da Ambrosini – Bevilacqua posto fuori gara – Alle 6 il via per la Catanzaro-Bari

Il castello di Fossano illuminato di rosa (torino.corriere.it)
ARCHIVIO QUARTIERTAPPA
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Raduno di partenza a Venaria Reale
1a tappa: Venaria Reale – Torino
2a tappa: San Francesco al Campo – Santuario di Oropa
QUARTIERTAPPA: DALLA SEDE DI OROPA
maggio 5, 2024 by Redazione
Filed under 05 MAGGIO 2024 - 2a tappa: SAN FRANCESCO AL CAMPO - SANTUARIO DI OROPA, Approfondimenti
Ecco il tradizionale contenitore made ilciclismo.it che da diverse stagioni accompagna le cronache prima del Giro e poi del Tour. All’interno ritroverete le rubriche riservate alla rassegna stampa internazionale, alla colonna sonora del giorno, alle previsioni del tempo per la tappa successiva, alle “perle” dei telecronisti, al Giro d’Italia rivisto alla “rovescia” e al ricordo di un Giro passato (quest’anno rivisiteremo l’edizione vinta dall’elvetico Carlo Clerici nel 1954)
SALA STAMPA
Italia
Pogacar stile Pantani ad Oropa: prima cade, poi stacca tutti e vince. È già maglia rosa
Gazzetta dello Sport
Slovenia
Pogačar najprej poskrbel za srhljivko, potem za romantiko (Pogačar ha fornito prima l’orrore, poi il romanticismo)
Delo
Regno Unito
Pogacar goes solo to win stage two and take pink jersey (Pogacar va da solo per vincere la seconda tappa e conquistare la maglia rosa)
The Guardian
Francia
Pogacar vainqueur en solo et en rose (Pogacar vincitore in solitaria e in rosa)
L’Équipe
Spagna
El ‘Pirata’ Pogacar
AS
Belgio
Nu al in het roze! Tadej Pogacar overvleugelt de tegenstand op Oropa, terwijl Cian Uijtdebroeks het wit pakt en naar de vierde plaats klimt (Già in rosa! Tadej Pogacar sbaraglia gli avversari a Oropa, mentre Cian Uijtdebroeks prende la maglia bianca e sale al quarto posto)
Het Nieuwsblad
Paesi Bassi
Pogacar slaat ondanks valpartij dubbelslag in Giro (Pogacar centra la doppietta al Giro nonostante la caduta)
De Telegraaf
Germania
Starkes Solo zum Schluss: Pogacar trotzt Defekt und übernimmt das Rosa Trikot (Forte assolo nel finale: Pogacar sfida il difetto e si prende la maglia rosa)
Kicker
USA
Pogačar takes victory and the leader’s pink jersey at end of second stage of Giro d’Italia (Pogačar conquista la vittoria e la maglia rosa di leader al termine della seconda tappa del Giro d’Italia)
The Washington Post
Colombia
Batacazo colombiano en el Giro de Italia: ¡Daniel Martínez, segundo en la segunda etapa! (Colpo colombiano al Giro d’Italia: Daniel Martínez, secondo nella seconda tappa!)
El Tiempo
Ecuador
Jhonatan Narváez pierde liderato del Giro de Italia. Tadej Pogacar se queda con la etapa 2 (Jhonatan Narváez perde la leadership del Giro d’Italia. Tadej Pogacar vince la seconda tappa)
El Universo
Australia
Pogacar quickly gets to grips with his Italian job (Pogacar si abitua rapidamente al suo lavoro italiano)
The West Australian
DISCOGIRO
La colonna sonora della tappa del Giro scelta per voi da ilciclismo.it
Sei un mito (883)
METEOGIRO
Novara : pioggia debole (0.3 mm), 18°C, vento moderato da SE (14-28 Km/h), umidità al 63%
Lu – GPM (Km 58.1) : parzialmente nuvoloso, 17°C, vento moderato da SE (19-40 Km/h), umidità al 72%
Montegrosso d’Asti – traguardo volante Intergiro (Km 97.1): parzialmente nuvoloso, 18°C, vento moderato da SE (17-37 Km/h), umidità al 65%
Fossano : parzialmente nuvoloso, 19°C, vento moderato da NE (7-27 Km/h), umidità al 63%
GLI ORARI DEL GIRO
13.00: inizio diretta su Eurosport
13.25: partenza da Novara
13.30: inizio diretta su RaiSport
14.00: inizio diretta su Rai2
14.35-14.50: GPM di Lu
15.00-15.15: traguardo volante Sprint di Masio (Abbazia)
15.25-15.40: traguardo volante Intergiro di Montegrosso d’Asti
16.30-16.55: traguardo volante Sprint di Cherasco (con abbuoni)
17.00-17.20: arrivo a Fossano
I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Con la ricomposizione della coppia al commento Pancani – Cassani la rubrica degli strafalcioni dei telecronisti riprende il suo titolo originario
Borgato: “Alter Vattila” (Attila Valter)
Pancani “Scarusi” (crasi tra i cognomi dei fuggitivi Scaroni e Marcellusi”
Genovesi: “Graglia, frazione vicino a Biella” (è un comune indipendente)
Pancani: “Da solo all’inseguimento di Piccoli” (il fuggitivo era Andrea Piccolo; Mariano Piccoli non va più in fuga dal 2005)
Pancani: “La splendida Fabio Genovesi”
Petacchi: “Ci sarà la tappa di Andorra” (Andora)
Televideo: “Pogacar imita in tutto Pantani, anche per lui una caduta a inizio salita” (Nel 1999 Pantani non era caduto)
Televideo TV Svizzera: “Lo sloveno ha attaccato a 4.5 Km dal traguardo di Biella” (l’arrivo era a Oropa)
Televideo TV Svizzera: “Lucas Plapp” (Luke Plapp)
GIROALCONTRARIO
L’ordine d’arrivo e la classifica generale dal punto di vista della maglia nera
Ordine d’arrivo della seconda tappa, San Francesco al Campo – Santuario di Oropa
1° Sebastian Molano
2° Rui Oliveira s.t.
3° Julius van den Berg a 22″
4° Torstein Træen a 1′04″
5° Phil Bauhaus s.t.
Miglior italiano Simone Consonni, 7° a 1′57″
Classifica generale
1° David Dekker
2° Sebastian Molano a 39″
3° Rui Oliveira s.t.
4° Julius van den Berg a 1′01″
5° Adrien Petit a 1′13″
Miglior italiano Enrico Zanoncello, 13° a 2′36″
IL GIRO DI 70 ANNI FA
Riviviamo l’edizione 1954 della Corsa Rosa attraverso i titoli del quotidiano “La Stampa”. Quell’anno si impose grazie a una storica fuga bidone l’elvetico Carlo Clerici
22 MAGGIO 1954 – 2a TAPPA: PALERMO – TAORMINA (280 Km)
RISCOSSA DI KOBLET CONTRO COPPI E TRIONFO DI MINARDI A TAORMINA
Le ore drammatiche del campione del mondo nella seconda tappa del Giro d’Italia – Già circolava la notizia che Fausto voleva ritirarsi
Il vincitore giunge solo al traguardo con quattro minuti di vantaggio su Magni e conquista la maglia rosa – Il campionissimo discende al nono posto nella classifica generale con circa dieci minuti di distacco dal primo e quasi cinque dallo svizzero – La fase decisiva si è svolta sulla salita di Mandrazzi – Oggi la Reggio Calabria-Catanzaro di Km. 172 – Colpito da dolori allo stomaco sulla salita non ha potuto reagire ai poderosi attacchi degli avversari

Santuario di Oropa (www.lastampa.it)
ARCHIVIO QUARTIERTAPPA
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Raduno di partenza a Venaria Reale
1a tappa: Venaria Reale – Torino
QUARTIERTAPPA: DALLA SEDE DI TORINO
maggio 4, 2024 by Redazione
Filed under 04 MAGGIO 2024 - 1a tappa: VENARIA REALE - TORINO, Approfondimenti
Ecco il tradizionale contenitore made ilciclismo.it che da diverse stagioni accompagna le cronache prima del Giro e poi del Tour. All’interno ritroverete le rubriche riservate alla rassegna stampa internazionale, alla colonna sonora del giorno, alle previsioni del tempo per la tappa successiva, alle “perle” dei telecronisti, al Giro d’Italia rivisto alla “rovescia” e al ricordo di un Giro passato (quest’anno rivisiteremo l’edizione vinta dall’elvetico Carlo Clerici nel 1954)
SALA STAMPA
Italia
Che spettacolo al Giro d’Italia! Narvaez vince lo sprint e si prende la maglia rosa. Pogacar subito protagonista
Gazzetta dello Sport
Slovenia
Pogiju ni uspelo, za las je izgubil rožnato majico (Pogi fallì, perdendo per un pelo la maglia rosa)
Delo
Regno Unito
Giro d’Italia favourite Pogacar outsprinted on opening stage (Pogacar, il favorito del Giro d’Italia, ha superato allo sprint nella tappa di apertura)
The Independet
Francia
Narváez s’impose, Pogacar fait le spectacle (Vince Narváez, Pogacar dà spettacolo)
L’Équipe
Spagna
Pogacar baila en San Vito, Narváez manda (Pogacar balla a San Vito, Narváez comanda)
AS
Belgio
Van een verrassing gesproken: Jhonatan Narváez countert aanvallen van Tadej Pogacar en sprint naar ritzege en eerste roze trui – Jhonatan Narváez zag Tadej Pogacar foutje maken in de sprint, Cian Uijtdebroeks tevreden met gevoel: “Zeker op de lange klim voelde ik me goed” (A proposito di sorprese: Jhonatan Narváez contrasta gli attacchi di Tadej Pogacar e scatta verso la vittoria di tappa e la prima maglia rosa – Jhonatan Narváez ha visto Tadej Pogacar commettere un errore nello sprint, Cian Uijtdebroeks soddisfatto del feeling: “Mi sentivo bene, soprattutto sulla lunga salita”)
Het Nieuwsblad
Paesi Bassi
Narváez kan Pogacar weerstaan en wint openingsetappe Giro d’Italia (Narváez resiste a Pogacar e vince la tappa inaugurale del Giro d’Italia)
De Telegraaf
Germania
Duell mit Pogacar: Schachmann verpasst Tagessieg – Narvaez gewinnt Auftakt (Duello con Pogacar: Schachmann manca la vittoria di giornata – Narvaez vince il primo gol)
Kicker
USA
Narváez outsprints Giro d’Italia favorite Pogačar to win opening stage in Turin (Narváez supera Pogačar, favorito del Giro d’Italia, vincendo la tappa di apertura a Torino)
The Washington Post
Colombia
Sorpresa en el Giro: Narváez derrota a Pogacar, Daniel Martínez, el mejor colombiano (Sorpresa al Giro: Narváez batte Pogacar, Daniel Martínez il miglior colombiano)
El Tiempo
Ecuador
Jhonatan Narváez se impone a Tadej Pogacar y es el primer líder del Giro de Italia 2024 (Jhonatan Narváez batte Tadej Pogacar ed è il primo leader del Giro d’Italia 2024)
El Universo
DISCOGIRO
La colonna sonora della tappa del Giro scelta per voi da ilciclismo.it
No la dejes marchar (Julio Jaramillo)
METEOGIRO
San Francesco al Campo: parzialmente nuvoloso, 19°C, vento debole da E (3-16 Km/h), umidità al 59%
Cigliano (Km 49.3) : cielo coperto, 20°C, vento debole da SE (6-18 Km/h), umidità al 60%
Valdengo – traguardo volante Sprint (Km 93.9): parzialmente nuvoloso, 19°C, vento debole da SE (8-21 Km/h), umidità al 60%
Oasi Zegna – GPM (Km 122.7): parzialmente nuvoloso, 16°C, vento debole da S (7-22 Km/h), umidità al 70%
Santuario di Oropa : pioggia debole (0.2 mm), 15.5°C, vento debole da S (9-13 Km/h), umidità al 76%
GLI ORARI DEL GIRO
12.45: inizio diretta su Eurosport
13.05: partenza da San Francesco al Campo
13.10: inizio diretta su RaiSport
14.00: inizio diretta su Rai2
15.05-15.20: traguardo volante Sprint di Valdengo
15.25-15.45: traguardo volante Intergiro di Crocemosso
15.50-16.15: GPM di Oasi Zegna
16.15-16.40: GPM di Nelva
16.30-16.55: traguardo volante Sprint di Biella (con abbuoni) e inizio salita finale
17.0-17.30: arrivo al Santuario di Oropa
I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Con la ricomposizione della coppia al commento Pancani – Cassani la rubrica degli strafalcioni dei telecronisti riprende il suo titolo originario
Bortuzzo: “Vincere in maglia rosa a Oropa, come solo Pantani seppe fare” (c’è riuscito anche Tom Dumoulin nel 2017)
Professor Fagnani: “Pasaggi meravigliosi”
Cassani (parlando della Bardiani, che schiera solo corridori italiani): “Unica squadra con corridori italiani”
Genovesi (parlando della casa natale di Don Bosco): “Qui c’è la casa nativa, la cucina, la stalla di sopra” (e le mucche avevano le ali?)
Pancani: “Pozzovivo, il più giovane del Giro” (per i pochi che ancora non lo conoscono, il “Pozzo” ha 41 anni)
Rizzato: “Riprendere le code dei corridori”
Rizzato: “C’è un ricco rallentamento”
Fabio Baldato: “Può trovare un po’ imballati qualcuno”
Fiorelli: “Stamattina parlando nel direttore sportivo”
De Luca: “Il tuo papa” (papà)
Televideo: “Frazione animata dall’evazione di sei corridori”
Televideo: “Gebreigzabhier” (Ghebreigzabhier)
Televideo TV Svizzera: “10° Benjamin Thomas” (il corridore britannico è arrivato 63°, decimo si è piazzato il suo connazionale Geraint Thomas)
Televideo TV Svizzera: “Napolil”
GIROALCONTRARIO
L’ordine d’arrivo e la classifica generale dal punto di vista della maglia nera
Ordine d’arrivo della prima tappa, Venaria Reale – Torino
1° David Dekker
2° Riley Pickrell a 23″
3° Adrien Petit a 1′13″
4° Louis Barré a 1′28″
5° Torstein Træen a 2′55″
Miglior italiano Alberto Dainese, 16° a 3′11″
Classifica generale
1° David Dekker
2° Riley Pickrell a 23″
3° Adrien Petit a 1′13″
4° Louis Barré a 1′28″
5° Torstein Træen a 2′55″
Miglior italiano Alberto Dainese, 16° a 3′11″
IL GIRO DI 70 ANNI FA
Riviviamo l’edizione 1954 della Corsa Rosa attraverso i titoli del quotidiano “La Stampa”. Quell’anno si impose grazie a una storica fuga bidone l’elvetico Carlo Clerici
21 MAGGIO 1954 – 1a TAPPA: PALERMO (circuito del Monte Pellegrino, cronometro a squadre, 36 Km)
FAUSTO COPPI AL COMANDO DELLA CLASSIFICA DOPO LA PRIMA TAPPA DEI GIRO D’ITALIA
Il campionissimo ha compiuto i 36 Km. del percorso a cronometro alla media di circa 43 all’ora – Confusione alla partenza per l’invasione della pista – Koblet distaccato di 1′25″ – Petrucci ritirato – Oggi: Palermo-Taormina di Km. 274

Anche la Mole Antonelliana di Torino ha vestito l'abito rosa (www.viveretorino.it)
ARCHIVIO QUARTIERTAPPA
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Raduno di partenza a Venaria Reale
QUARTIERTAPPA: DALLA SEDE DI VENARIA REALE
maggio 3, 2024 by Redazione
Filed under 04 MAGGIO 2024 - 1a tappa: VENARIA REALE - TORINO, Approfondimenti
Ecco il tradizionale contenitore made ilciclismo.it che da diverse stagioni accompagna le cronache prima del Giro e poi del Tour. All’interno ritroverete le rubriche riservate alla rassegna stampa internazionale, alla colonna sonora del giorno, alle previsioni del tempo per la tappa successiva, alle “perle” dei telecronisti, al Giro d’Italia rivisto alla “rovescia” e al ricordo di un Giro passato (quest’anno rivisiteremo l’edizione vinta dall’elvetico Carlo Clerici nel 1954)
SALA STAMPA
Italia
Chi vince il Giro? Non solo Pogacar: ecco tutti i favoriti
Gazzetta dello Sport
Slovenia
Na Giro v zadnjem vagonu – Kmalu spet z Rogličem? Tratnik ima sladke skrbi (Al Giro con l’ultima carrozza – Presto di nuovo con Roglič? Tratnik ha dolci preoccupazioni)
Delo
Regno Unito
Can anyone stop Pogacar? The main challengers and key stages – Doomed to fail but dreaming of next win – meet the Giro underdogs (Qualcuno può fermare Pogacar? I principali sfidanti e le fasi chiave – Destinato a fallire ma sognando la prossima vittoria: ecco gli sfavoriti del Giro)
The Times
Francia
Le doublé Giro-Tour, le nouveau défi de Pogacar (La doppietta Giro-Tour, la nuova sfida di Pogacar)
L’Équipe
Spagna
El desafío de Pogacar (La sfida di Pogacar)
AS
Belgio
Het wordt tóch nog een spannende Giro met… onze Pogacar-bingo! – Veertien Belgen prijken op deelnemerslijst Giro d’Italia 2024, Tadej Pogacar start als dé topfavoriet (Sarà comunque un Giro emozionante con… la nostra tombola Pogacar! – Quattordici belgi nell’elenco dei partecipanti al Giro d’Italia 2024, Tadej Pogacar parte da primo favorito)
Het Nieuwsblad
Paesi Bassi
Pogacar voelt zich niet onklopbaar in Giro en denkt aan Vingegaard: ’Dat was horror’ – Overzicht Giro | Visma mist ook Koen Bouwman: ’Maar we hebben nog steeds een sterke ploeg’ (Pogacar non si sente imbattibile al Giro e pensa a Vingegaard: “Che orrore”) – Panoramica Giro | Alla Visma manca anche Koen Bouwman: “Ma abbiamo ancora una squadra forte”)
De Telegraaf
Germania
Tadej Pogacar geht als Favorit in Italien an den Start. Die Turiner Fans sind von der Streckenführung nicht begeistert. (Tadej Pogacar parte da favorito in Italia. I tifosi del Torino non sono entusiasti del percorso)
Kicker
Colombia
Nairo Quintana calienta el Giro de Italia y advierte a los críticos: ‘Me gustaría estar peleando’ – Esteban Chaves le pone la mira al Giro de Italia tras ser el último colombiano confirmado (Nairo Quintana scalda il Giro d’Italia e avverte i critici: ‘Vorrei lottare’ – Esteban Chaves punta al Giro d’Italia dopo essere stato l’ultimo colombiano confermato)
El Tiempo
DISCOGIRO
La colonna sonora della tappa del Giro scelta per voi da ilciclismo.it
Notte rosa (Umberto Tozzi)
METEOGIRO
Venaria Reale : nubi sparse, 19°C, vento debole da SE (6-19 Km/h), umidità al 51%
Berzano di San Pietro – GPM (Km 48.4) : nubi sparse, 18°C, vento debole da E (6-18 Km/h), umidità al 53%
Torino – 1° passaggio (Km 109.8): parzialmente nuvoloso, 20°C, vento debole da E (5-17 Km/h), umidità al 49%
Torino – arrivo: parzialmente nuvoloso, 20°C, vento debole da E (5-19 Km/h), umidità al 49%
GLI ORARI DEL GIRO
13.30: inizio diretta su Eurosport
13.50: inizio diretta su RaiSport
13.55: partenza da Venaria Reale
14.00: inizio diretta su Rai2
14.55-15.05: GPM di Berzano di San Pietro
15.10-15.20: traguardo volante Sprint di Moriondo Torinese
15.35-15.50: GPM di Superga
16.10-16-25: traguardo volante Intergiro di Corso Moncalieri (Torino)
16.20-16.35: primo passaggio dal traguardo di Torino
16.35-17.00: GPM di Colle Maddalena
16.50-17.15: traguardo volante Sprint di Moncalieri (con abbuoni)
17.05-17.30: arrivo a Torino
I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Con la ricomposizione della coppia al commento Pancani – Cassani la rubrica degli strafalcioni dei telecronisti riprende il suo titolo originario
Cassani: Partenza da Villa Reale (il Giro 2024 parte da Venaria Reale)
Televideo: Venaria Real
GIROALCONTRARIO
L’ordine d’arrivo e la classifica generale dal punto di vista della maglia nera
L’anno scorso è finita così:
1° Nicolas Dalla Valle
2° Alberto Dainese a 2′57″
3° Arashiro Yukiya a 5′28″
4° Albert Torres a 7′16″
5° Alexander Krieger a 17′59″
Miglior italiano Filippo Tagliani, 7° a 44′53″
Maglia nera Primoz Roglic, 125° a 5h26′45″
IL GIRO DI 70 ANNI FA
Riviviamo l’edizione 1954 della Corsa Rosa attraverso i titoli del quotidiano “La Stampa”. Quell’anno si impose grazie a una storica fuga bidone l’elvetico Carlo Clerici
20 MAGGIO 1954 – RADUNO DI PARTENZA A PALERMO
SI INIZIA OGGI IL GIRO D’ITALIA CON UNA BREVE TAPPA A CRONOMETRO
La tappa, con partenza e arrivo a Palermo, è a squadre ma con classifica individuale – Le operazioni di punzonatura – La carovana ricevuta dal presidente della Regione – Interviste con Coppi e Koblet

La Reggia di Venaria Reale illuminata di rosa in occasione del Giro (www.ansa.it)
LIEGI 2024 – LE PAGELLE
aprile 21, 2024 by Redazione
Filed under 7) LIEGI - BASTOGNE - LIEGI, Approfondimenti
Le pagelle della Liegi-Bastogne-Liegi 2024
TADEJ POGACAR: Non ci sono più aggettivi per questo corridore straordinario. Era il favorito della Liegi-Bastogne-Liegi e correva contro tutti ma per lui nessun problema. Il corridore della UAE Team Emirates corre con attenzione e intelligenza non facendosi sorprendere dalle cadute del gruppo. Tadej fa lavorare bene la squadra e a meno 35 chilometri dalla fine piazza la stoccata vincente che lascia tutti di sasso. Fenomenale. VOTO: 10
ROMAIN BARDET: Il 33enne transalpino coglie in questa edizione il piazzamento più alto in carriera in una Classica Monumento. Non prova a tenere le ruote di Pogacar, sapendo che sarebbe stato un azzardo, e attacca con astuzia nel gruppetto degli inseguitori, andandosi a prendere un ottimo secondo posto. VOTO: 7,5
MATHIEU VAN DER POEL: Il Campione del Mondo dopo aver vinto in meno di un mese Parigi-Roubaix e Giro delle Fiandre arrivava alla Liegi nei panni di uno dei principali favoriti. Rimane coinvolto in una caduta di gruppo che gli fa spendere molte energie per rientrare e per questo soffre sulle pendenze delle “côtes” valloni. Nonostante una condizione atletica in calo e una giornata sfortunata riesce a vincere lo sprint del gruppo degli inseguitori e prendersi un meritato terzo posto. VOTO: 7
MAXIM VAN GILS: Il giovane belga della Lotto Dnsty è una delle belle realtà di questo 2024. Corridore che onora tutte le corse a cui partecipa con piazzamenti molto interessanti, come il quarto posto di giornata. VOTO: 6,5
AURELIEN PARET-PEINTRE: Il corridore della Decathlon AG2R La Mondiale Team raccoglie un buon quinto posto col minimo sforzo. Corre per il piazzamento cetellinando al minimo gli sforzi e raggiunge il suo obiettivo. VOTO: 6,5
DIEGO ULISSI: Il toscanaccio dela UAE Emirates fa la solita corsa di sacrificio per il suo capitano. Quando c’è da menare e fare l’andatura in testa al gruppo non si tira mai indietro. VOTO: 6,5
EGAN BERNAL: Vedere il corridore colombiano attaccare sulla Rouche-aux-Faucons dopo gli anni difficili post-infortuni è un inno alla gioia per tutti gli appassionati di ciclismo. Termina al diciannovesimo posto nel gruppo regolato da Van der Poel. VOTO: 6,5
ANTONIO TIBERI: Il giovane ciclista della Bahrain-Victorious è il primo degli italiani al traguardo. Si fa notare negli ultimi 20 chilometri, quando cerca di avvantaggiarsi con altri inseguitori dal gruppetto Van der Poel. VOTO: 6
BEN HEALY: Solita corsa generosa del corridore irlandese della EF Education-EasyPost. Tanta grinta ma purtroppo per lui non basta. VOTO: 6
ROMAIN GREGOIRE: Seconda punta della Groupama-FDJ che riesce ad entrare nel gruppetto Bardet a 15 chilometri dal traguardo. Pogacar era già lontano ma l’azione per il podio viene sfruttata solo dal corridore del Team DSM. Nel complesso buona gara per il giovane francese. VOTO: 6
LUCA VERGALLITO: Quando Van der Poel rimane coinvolto nella caduta il nostro connazionale si mette in testa al gruppo a tirare per il suo capitano. Le sue fatiche sono state ripagate con il podio del Campione del Mondo. VOTO: 6
BENOIT COSNEFROY: Solita corsa di cuore per il ciclista francese. Entra nell’azione che lancia Bardet al secondo posto, ma purtroppo non riesce a tenergli le ruote. VOTO: 6
RICHARD CARAPAZ: Lo scalatore ecuadoriano è l’unico che prova a tenere le ruote di Pogacar quando scatta. Stringe i denti ma molla le ruote dello sloveno dopo qualche metro e i fuorigiri gli precludono la lotta al podio. VOTO: 5,5
THOMAS PIDCOCK: La sfortuna lo colpisce con un problema meccanico nel bel mezzo della corsa. Recupera e rientra nel gruppo dei migliori, ma si nasconde non riuscendo a trovare il guizzo giusto per un buon piazzamento. Nonostante un settimo posto, da un ciclista con le sue qualità e fresco vincitore dell’Amstel ci aspettavamo di più. VOTO: 5
SANTIAGO BUITRAGO: La maxi-caduta ad inizio corsa coinvolge anche lui, oltre che a Van der Poel. Corre sempre di rimessa ma le energie finiscono subito. VOTO: 5
ALEKSANDR VLASOV: Il corridore della Bora-Hansgrohe non riesce a fare il salto di qualità che ci aspettiamo da anni. Che sia un Grande Giro o una corsa di un giorno il risultato non cambia. VOTO: 4,5
STEPHEN WILLIAMS: Il vincitore della Freccia Vallone 2024 esce subito dai giochi arrivando al traguardo con oltre quindici minuti di ritardo da Pogacar. VOTO: 4
Luigi Giglio
I VOTI DELL’AMSTEL GOLD RACE 2024
aprile 14, 2024 by Redazione
Filed under 5) AMSTEL GOLD RACE, Approfondimenti
Promossi e bocciati dell’Almstel Gold Race, prima di tre corse che vede le Ardenne protagoniste. Tom Pidcock vince e convince mentre Van der Poel è tra le maggiori delusioni
TOM PIDCOCK . Dopo due podi (2021 e 2022) vince con merito dimostrando di avere la gamba migliore e regalando alla Gran Bretagna la prima Classica della Birra. La brutta caduta e il ritiro al Giro dei Paesi Baschi è solo un brutto ricordo e tra Freccia Vallone e Liegi-Bastogne-Liegi sarà di nuovo tra i protagonisti. Voto: 9
MARC HIRSCHI . L’UAE Team Emirates era sulla carta una delle squadre più forti giunte in Olanda e alla fine a giocarsi la vittoria è stato Marc Hirschi, che però si è dovuto accontentare della piazza d’onore pur riportando sul podio dell’Amstel la Svizzera dopo sette anni (l’ultimo fu Marc Albasini, terzo nel 2017). VOTO: 8
TIESJ BENOOT . Il belga era il capitano di una Visma rattoppata ma è stato sempre nel vivo della corsa. Proprio le sue continue accelerazioni hanno scremato il gruppo nei chilometri finali e il terzo posto finale è tutto sommato un buon risultato. VOTO: 7.5
MAURI VANSEVENANT. Dopo il forfait di Alaphilippe a causa della frattura al perone, la Soudal Quick Step ha recitato a soggetto non avendo un vero e proprio capitano su cui puntare. Vansevenant è stato abile a prendere il comando della corsa insieme a Pidcock, Hirschi e Benoot, ma dei quattro era quello che soffriva di più le accelerazioni degli altri. Alla fine chiude in quarta posizione, ottenendo anche il suo miglior risultato stagionale. VOTO: 7
PAUL LAPEIRA. Aveva palesato una buona condizione vincendo tre corse tra metà marzo e inizio aprile. Il francese della Decathlon AG2R La Mondiale perde probabilmente il treno giusto all’ultimo passaggio sul Cauberg e vince la volata dei battuti. VOTO: 6.5
MICHAEL MATTHEWS Dopo il secondo posto alla Milano – Sanremo il ciclista australiano ha inanellato una serie di prestazioni discrete, ma il decimo posto di oggi non può bastare per raggiungere la sufficienza. VOTO: 5.5
BENOIT COSNEFROY . Quattro giorni fa aveva vinto con grande autorevolezza la Freccia del Brabante. Oggi appariva uno dei grandi favoriti per la vittoria, ma alla fine ottiene soltanto un anonimo sedicesimo posto. VOTO: 5
MATHIEU VAN DER POEL . Il campione del mondo partiva come l’uomo da battere ma si è visto davvero poco e anche l’Apecin Deceuninck è sembrata un po’ svagata durante lo svolgimento della corsa. Chissà, forse il campione del mondo era un po’ distratto e stava pensando al duello con Pogacar alla Liegi-Bastogne-Liegi. VOTO: 5
SIMONE VELASCO. Diciottesimo e primo italiano all’arrivo. Prosegue mestamente la crisi del ciclismo italiano. VOTO: 5
Antonio Scarfone
VAN DER POEL E IL RESTO. I VOTI DELLA PARIGI – ROUBAIX
aprile 7, 2024 by Redazione
Filed under 4) PARIGI - ROUBAIX, Approfondimenti
I promossi e i bocciati della Parigi – Roubaix. Da una parte il dominatore indiscusso Mathieu van der Poel, dall’altra tutti gli altri ciclisti che hanno provato a impensierirlo, se così si può dire…
MATHIEU VAN DER POEL. Vince da favorito nello stesso modo in cui ha vinto il Giro delle Fiandre. Un assolo senza eguali sul pavè per il quale ad ogni pedalata aumentava il vantaggio sugli inseguitori. La sua seconda Parigi – Roubaix di fila è un inno al ciclismo e alle emozioni che offre. VOTO: 9.5
JASPER PHILIPSEN. Secondo l’anno scorso e secondo quest’anno, conferma il suo feeling col pavè e durante tutta la corsa è uno dei più brillanti. Oltre a proteggere Van der Poel, nelle fasi calde della corsa riesce anche a tornare agevolmente nel gruppo di testa dopo un inconveniente meccanico. Dopo l’irresistibile allungo di Van der Poel, fa lavorare Pedersen, Politt e Kung senza dare quasi mai il cambio, come impone la tattica. Vince la volata dei battuti e sale sul podio per la nuova doppietta Alpecin. VOTO: 8.5
MADS PEDERSEN. La forma c’è e lo dimostra per tre quarti di corsa. E’ tra i più brillanti nella Foresta dell’Arenberg e nei tratti in pavè resta attaccato alla ruota di Van der Poel finchè può. Alla fine migliora di una posizione il risultato dello scorso anno salendo sul gradino più basso del podio. VOTO: 8
NILS POLITT. Col passare della corsa si capisce che è lui il capitano dell’UAE Team Emirates. Dopo il terzo posto al Giro delle Fiandre il tedesco conferma di avere un’ottima forma e a un certo punto prende anche l’iniziativa, tant’è vero che resta in avanscoperta con Kung e Vermeersch per una decina di chilometri buoni dello show di Van der Poel. VOTO: 7.5
STEFAN KUNG. Lo svizzero ottiene la terza top five consecutiva (terzo posto nel 2022, quinto posto nel 2023 e nel 2024) e conferma di essere uno dei ciclisti a più agio col pavè. Peccato che ci siano altri un po’ più bravi di lui. VOTO: 7
GIANNI VERMEERSCH. Fondamentale uomo d’ordine nel gruppo per Van der Poel, detta i tempi della corsa spesso e volentieri, contribuendo all’exploit del compagno non dando cambi a Kung e Politt una volta trovatosi in testa. Alla fine chiude in sesta posizione dimostrando di avere anche lui un’ottima gamba. VOTO: 7
LAURENCE PITHIE. A 21 anni corre la Parigi Roubaix come fosse un veterano esperto ed è di grande aiuto a Kung, almeno fino a quella curva verso sinistra nella quale cui cade e dove perde la possibilità di lottare per il podio. Il neozelandese recupera come può e chiude in settima posizione. VOTO: 7
TIMO KIELICH. Altro uomo d’ordine dell’Alpecin Deceuninck. Il ciclista tedesco si vede spesso davanti a tirare il gruppo ed è tra gli artefici della selezione creata prima dell’ingresso nella Foresta dell’Arenberg. VOTO: 6.5
TOM PIDCOCK - Nonostante gli strascichi della caduta avvenuta durante la ricognizione della prima tappa del Giro dei Paesi Baschi, prende coraggiosamente il via da Compiègne e nei primi tratti in pavè sembra a proprio agio. Si perdono le sue tracce dopo il passaggio nella Foresta dell’Arenberg e conclude con un anonimo diciassettesimo posto, ad oltre 6 minuti da Van der Poel. VOTO: 6
CHRISTOPHE LAPORTE . Dopo il forfait dell’ultima ora di Dylan van Baarle, doveva essere il capitano della Visma, ma non si fa mai vedere (se non per una foratura che lo mette fuori gioco quasi subito). Termirerà in venticinquesima posizione. E comunque è il primo ciclista francese all’arrivo. VOTO: 5.5
ANDREA PASQUALON. È Il primo italiano all’arrivo, cinquantesimo a oltre 9 minuti di ritardo da Van der Poel. La segnalazione è dovuta ma si sapeva che i ciclisti italiani oggi non avrebbero avuto molte chance. VOTO: 5
KASPER ASGREEN. La Soudal Quick Step attraversa un momento difficile e Asgreen prova a inventarsi uomo da fuga ma con scarsi risultati. Una volta ripreso, resta nel gruppo di testa fino alla Foresta dell’Arenberg, nella quale alza definitivamente bandiera bianca. VOTO: 5
ALBERTO BETTIOL. Probabilmente era il ciclista italiano con più ambizioni., ma prima della partenza aveva dichiarato di non essere al 100%. Il problema è che la Parigi – Roubaix è una delle corse più massacranti in circolazione e chi non ha una condizione sufficiente rischia di ritirarsi. Proprio come è successo al toscano. VOTO: 4.5
JOSHUA TARLING Viene squalificato per traino irregolare. Il VAR è inflessibile e il giovane inglese perde la possibilità di essere uno degli uomini più pericolosi dell’INEOS Grenadiers. VOTO: 4.
JONATHAN MILAN. Resta l’amaro in bocca per il ventitreenne di Tolmezzo, che si arrende per i postumi di una caduta e si ritira prima dell’imbocco del primo tratto in pavè. Tornerà più forte. SENZA VOTO
Antonio Scarfone
MILANO – SANREMO 2024: LE PAGELLE
marzo 16, 2024 by Redazione
Filed under 1) MILANO - SANREMO, Approfondimenti
I voti de Ilciclismo.it ai protagonisti nella Milano – Sanremo 2024. Tante ‘promozioni’ ma anche alcune delusioni
JASPER PHILIPSEN. Non si vede per tutta la corsa ma resta sempre attaccato al gruppo dei migliori nel convulso finale. Van der Poel lo guida con sapienza nella preparazione della volata e quando fiuta l’occasione della vita non se la fa scappare. Vince così la sua prima corsa Monumento della sua carriera. VOTO: 9.
MATHIEU VAN DER POEL. Sempre presente nelle prime posizioni del gruppo sui Capi e sulla Cipressa, non batte ciglio sul doppio attacco di Pogacar sul Poggio, andando a chiudere senza problemi. Resta passivo in discesa alla ruota dello sloveno salvo poi tirare la volata a Philipsen. Una conduzione di corsa perfetta sia tatticamente che atleticamente. Se questi sono i presupposti alla prima apparizione stagionale su strada, tornerà presto a vincere. VOTO: 8.5
TADEJ POGACAR.. Dopo il grande lavoro dell’UAE Team Emirates che ha scremato il gruppo tra Capi, Cipressa e prima parte del Poggio, sferra due attacchi prima della discesa verso Sanremo che però non gli fanno fare la differenza. Alla fine deve accontentarsi del terzo posto ma da buon fuoriclasse tornerà a Sanremo per vincere. VOTO: 8
MICHAEL MATTHEWS. Dopo il terzo posto del 2020 si migliora a 33 anni chiudendo in seconda posizione dimostrando di avere le gambe per fare ottime volate e soprattutto per tenere su salite non impossibili. VOTO: 7.5
ALBERTO BETTIOL. Con la recente vittoria nella Milano – Torino aveva dimostrato di essere in buona forma. Rimane in alcune circostante alla ruota di Van der Poel tra salita sul Poggio e nella successiva discesa. In volata fa quello che può e conclude con un quinto posto dignitoso. VOTO: 7
MADS PEDERSEN. Tra i velocisti era quello che alla vigilia aveva le chance maggiori di ben figurare. Jasper Stuyven e Jonathan Milan gli sono vicini fin quando possono ma la fatica si fa sentire nelle gambe e non fa meglio del quarto posto. VOTO: 6.5
JULIAN ALAPHILIPPE. Non è più il ciclista del quadriennio 2017 – 2020, quando vinse una Sanremo e fece due podi, ma il suo nono posto nonostante una condizione fisica non perfetta gli assicura una ampia sufficienza. VOTO: 6.5
MAXIM VAN GILS. Alla vigilia aveva dichiarato di avere le gambe per provare a entrare nella top ten. Detto, fatto. Il 24enne ciclista belga in tutte le corse disputate nel 2024 ha dimostrato di avere un’ottina gamba sia nelle corse a tappe che in quelle di un giorno. VOTO: 6.5
MATEJ MOHORIC. Pur restando con i primi sul Poggio e pur provando a dare tutto al termine della discesa, non fa la differenza che aveva fatto nel 2022 e deve accontentarsi del sesto posto. VOTO: 6
FILIPPO GANNA. Conduce una corsa impeccabile fino alla discesa dal Poggio verso il traguardo finale, quando un problema al cambio lo estromette dalla possibilità di giocarsi le sue carte. VOTO: 6
THOMAS PIDCOCK. Dopo il problema occorso a Ganna, diventa lui il capitano dell’INEOS Grenadiers ma non può fare più di tanto nella volata finale. VOTO: 6
CHRISTOPHE LAPORTE. Doveva essere il capitano del Team Jumbo Visma Lease a Bike ma soffre già durante il passaggio sui Capi, abbandonando addirittura la corsa. VOTO: 4
Antonio Scarfone
MARZO 2024, C’ERA UNA VOLTA LA SANREMO
marzo 1, 2024 by Redazione
Filed under Approfondimenti
Marzo non è più soltanto il mese della Sanremo. Un tempo la Classicissima era l’unico, vero e proprio faro d’inizio primavera, ma da alcuni anni gare come la Tirreno-Adriatico e la Parigi-Nizza sono riuscite a ritagliarsi una fisionomia ben distinta, riuscendo ad attirare ai nastri di partenza anche i grandi nomi delle corse a tappe, corridori in grado di vincere un Giro o un Tour.
C’era una volta la Sanremo… e c’è ancora, beninteso. Ma la “Classicissima” da tempo non è più il faro del mese di marzo, quando c’era un prima e un dopo la Sanremo. In particolare le due corse a tappe che la anticipano, la Parigi-Nizza e la Tirreno-Adriatico, erano principalmente viste come gare preparatorie della Milano-Sanremo, poi tutto è cambiato nel 2005, quando Angelo Zomegnan ha lasciato il ruolo di vicedirettore della Gazzetta dello Sport per assumere quello di responsabile di RCS Sport, l’ufficio della “Rosea” che si occupa di organizzare il Giro d’Italia e le altre corse di proprietà del quotidiano, tra le quali per l’appunto la Tirreno-Adriatico. Deciso ha ridurre su tutti i fronti il divario che separava il Giro dal Tour, Zomegnan ha dato una decisa sterzata verso l’alto ai percorsi, riuscendo a trasformare la “Corsa dei due mari” da mera gara preparatoria alla Sanremo a una corsa in grado di attirare anche i grandi campioni. Inserendo salite, muri e cronometro ne ha fatto un vero e proprio Giro d’Italia concentrato in sette giorni e la scelta ha pagato in senso positivo, perché negli anni successivi la Tirreno ha spesso sfoggiato starting list migliori della Parigi-Nizza e lo testimoniano le vittorie di corridori del calibro di Evans, Nibali, Contador, Quintana e Pogacar. E non è venuta meno la sua vocazione di gara preparatoria alla Sanremo, perché in questo stesso periodo i corridori che hanno vinto la Sanremo in molte occasioni avevano scelto di disputare proprio la Tirreno.
Gli organizzatori della Parigi-Nizza, che come i nostri sono gli stessi del Tour de France, inizialmente sono stati a guardare scettici e si sono dati una mossa soltanto negli ultimi anni, adottando le stesse scelte italiane e i risultati pure qui si sono visti perché, talvolta, nelle edizioni più recenti è stata la corsa francese a presentare un campo partenti superiore.
Anche quest’anno, dunque, si rinnoverà la sfida nella sfida tra le due competizioni, che a partire dal 2022 si disputano in perfetto parallelo. Entrambe le gare si concluderanno domenica 10 marzo, mentre avrà una durata maggiore di un giorno – come avviene dal 2001 – la Parigi-Nizza (3-10 marzo), la cui 82a edizione scatterà da Les Mureaux, cittadina situata 40 Km a ovest della capitale francese, con una prima tappa in circuito di 158 Km che non dovrebbe sfuggire ai velocisti nonostante la presenza di alcune colline a ridosso del traguardo, difficoltà che daranno comunque una scremata al plotone. La seconda frazione sarà la più semplice dal punto di vista altimetrico essendo quasi del tutto pianeggianti i 179 Km che da Thoiry condurranno a Montargis, anche se l’attraversamento delle lande a sudovest di Parigi potrebbe presentare sgradite sorprese in caso di forte vento, un’eventualità non rara a marzo in quelle zone, dove spesso è capitato che alcuni tra i favoriti si trovassero estromessi dai giochi per la vittoria finale a causa dei famigerati “ventagli”, le rotture del gruppo a causa delle quali si possono perdere parecchi minuti. Reinserita nel percorso lo scorso anno dopo un lungo “stop”, anche nel 2024 la cronometro a squadre si disputerà il terzo giorno, quando si dovranno percorrere 27 Km in circuito attorno a Auxerre, pedalando su di un tracciato caratterizzato da tre brevi e pedalabili tratti in salita, il primo 2.2 Km al 4.3% da superare a 6 Km dal via, il secondo di 2.3 Km al 4.5% collocato a metà strada e l’ultimo in corrispondenza dei 400 metri conclusivi (media del 3.6%). Il giorno successivo ci sarà l’arrivo sul Mont Brouilly, percorsa un’ascesa di 3 Km al 7.7% (ultimo chilometro al 9.1%) che dovrà essere ripetuta due volte negli ultimi 40 Km e che si affronterà al termine di una tappa lunga 183 Km, con partenza da Chalon-sur-Saône e ben 10 ascese da superare lungo il percorso, tracciato tra i celebri vigneti del Beaujolais: tra le altre difficoltà altimetriche spiccano i 5 Km al 7.2% del Col du Fût d’Avenas e i 2.3 Km all’8.7% del Col de Durbize, ascesa che propone un indigesto ripieno di 1000 metri nel quale la strada diventa un vero e proprio muro (pendenza media dell’11.7%). Per l’ultima volta in questa edizione della “Corsa verso il sole” i velocisti saranno protagonisti l’indomani al termine della tappa tracciata tra Saint-Sauveur-de-Montagut e Sisteron, il cui percorso non sarà comunque una passeggiata perché si dovranno affrontare quattro salite, che porteranno i corridori fino poco sotto i 1000 metri di quota, e un ultimo strappo di 1 Km al 6% che si dovrà scavalcare a 9 Km dalla conclusione. A questo punto sarà recuperata la tappa dei muri con arrivo a La Colle-sur-Loup che era prevista lo scorso anno e che fu annullata a causa del forte vento, anche se il tracciato è stato notevolmente alleggerito: di fatto, la prima parte di gara presenterà salite non particolarmente difficili, mentre le fasi più interessanti si vedranno nel circuito finale di 30 Km, che ha in serbo un muro di quasi 2 Km al 10.3% – che si attaccherà subito dopo il passaggio sulla linea d’arrivo – e dalla successiva e più breve rampetta di Tourrettes-sur-Loup (800 metri all’8.3%). Saranno verosimilmente le ultime 48 ore a decretare il nome del successore di Tadej Pogačar nell’albo d’oro della corsa transalpina e in particolare le attenzioni sono calamitate dalla tappa di montagna del penultimo giorno, che collegherà in 173 Km il livello del mare di Nizza con i 1614 metri di Auron, stazione di sport invernali delle Alpi Marittime situata non distante da Isola 2000, la località sciistica dove a luglio terminerà uno dei più impegnativi tapponi del Tour de France: tutto si deciderà lungo l’ascesa finale di 7.4 Km al 6.9%, alla quale si giungerà dopo esser saliti in precedenza ai 1500 metri del Col de la Colmiane (7.5 Km al 6.9%). Se tutto ciò non dovesse bastare la situazione potrebbe cambiare nel corso della conclusiva frazione di Nizza che, nonostante l’aspetto collinare, spesso in passato è riuscita a ribaltare i verdetti stabiliti il giorno prima in montagna. Oppure potrebbe confermarli, come accaduto lo scorso anno quando Pogacar è riuscito prima a tagliare in solitaria sia la linea del traguardo stesa ai quasi 1700 metri del Col de la Couillole e poi quello della conclusiva frazione nizzarda, il cui tracciato è stato riproposto quasi fedelmente quest’anno. I 110 Km che metteranno i sigilli alla Parigi-Nizza vedranno così i corridori superare sei salite, con le più interessanti piazzate nella seconda parte del tracciato, che prevede prima la Côte de Peille (6.5 Km al 6.9%), poi la salita simbolo della corsa francese (Col d’Èze, 1.6 Km al 9.1%) e per ultimo il Col des Quatre Chemins, 3.8 Km all’8.1% che contengono un muro di 1000 metri al 12.5%.
Mentre i partecipanti alla Parigi-Nizza saranno impegnati nella seconda frazione a più di mille chilometri di distanza scatterà la 59a edizione della Tirreno-Adriatico (4-10 marzo), che per il decimo anno consecutivo prenderà il via da Lido di Camaiore, teatro della cronometro d’apertura, una prova contro il tempo individuale di 10 Km che si snoderà sul litorale della Versilia in direzione di Viareggio per poi far ritorno alla città di partenza. Dalla vicina Camaiore si ripartirà il giorno dopo alla volta di Follonica, dove si assisterà al primo dei tre arrivi allo sprint previsti in questa edizione della “Corsa dei Due Mari”, affrontata una tappa di 198 Km che – a parte le pedalabili salite di Montemagno e Castellina Marittima – non presenterà particolari difficoltà altimetriche e terminerà con un circuito totalmente pianeggiante di 18 Km. Leggermente più impegnativo per le ruote veloci sarà il finale della seconda tappa, la più lunga tra le sette previste (225 Km): partiti da Volterra, si dovrà affrontare a 22 Km dall’arrivo la salita di Casacastalda (5.9 Km al 3.6%) mentre maggiori problemi ad alcuni sprinter potrebbe darli la lieve pendenza (2.3%, 4% sul rettilineo d’arrivo) dei 3 Km che precederanno il traguardo a Gualdo Tadino, lo stesso della tappa vinta da Mathieu van der Poel nel 2021. Il giorno successivo si ripartirà da Arrone per affrontare entro i primi 80 Km (la tappa ne misurerà 207) le due salite più alte dell’edizione 2024, prima quella diretta agli spettacolari Piani di Castelluccio (17 Km al 5.9%) e poi quella che condurrà ai 1536 metri della Forca di Presta (5 Km al 4.9%). Seguirà una lunga discesa prima di approdare sulle dolci colline che movimenteranno gli ultimi 80 Km verso Giulianova, traguardo che fa gola ai finisseur e ai cacciatori di tappe, anche se non va esclusa la possibilità di una volata a ranghi ridotti. Quest’anno non ci sarà la tradizionale tappa sui muri marchigiani, che era divenuta una costante delle ultime edizione, in sostituzione della quale l’organizzazione ha deciso di raddoppiare l’offerta di montagne e saranno così due le frazioni tarate sulle misure degli scalatori. La prima di queste, interamente tracciata sulle strade abruzzesi, vedrà i favoriti alla vittoria misurarsi sulla salita di San Giacomo (12 Km al 6.2%), che dovrà essere affrontata a poco meno di 24 Km dal traguardo, previsto nel comune di Valle Castellana: ci si giungerà al termine di una frazione di 144 Km che prenderà le mosse da un altro piccolo centro dell’area dei Monti della Laga, Torricella Sicura, mentre l’ascesa a San Giacomo sarà presa da un versante diverso rispetto a quello visto in occasione della tappa del Giro d’Italia del 2021 che terminò lassù, vinta da Gino Mäder, il corridore elvetico che ha drammaticamente perso la vita lo scorso anno per le conseguenze di una caduta in discesa occorsagli al Giro di Svizzera. Come in Francia, anche alla Tirreno-Adriatico la tappa “regina” si correrà al penultimo giorno di gara, quando i corridori partiranno da Sassoferrato per raggiungere in capo a 180 Km i 1088 metri del Monte Petrano, percorsa un’ascesa finale di 10 Km all’8% che è inedita per la Corsa dei Due Mari e per il gruppo “attuale” ma che non è ignota né agli appassionati, né agli organizzatori che nel 2009 vi fecero terminare l’unico vero tappone del “Giro d’Italia del Centenario”, vinto da Carlos Sastre, lo spagnolo che dodici mesi prima si era imposto al Tour de France. L’ultimo atto della corsa sarà come il solito a San Benedetto del Tronto, sede d’arrivo della frazione conclusiva sin dal 1967, l’anno della seconda edizione: dopo aver mandato (temporaneamente?) in “pensione” nel 2022 la tradizionale cronometro conclusiva anche stavolta il palcoscenico sarà riservato ai velocisti, che troveranno pane per i loro denti al termine delle cinque tornate da 14.6 Km ciascuna del circuito disegnato lungo la Riviera delle Palme, mentre la prima parte del tracciato – 154 Km in tutto – proporrà alcune facili alcune facili colline dell’entroterra piceno.
L’ultima occasione offerta ai velocisti per affinare la condizioni in vista della Classicissima sarà rappresentata dalla 105a edizione della corsa più antica del calendario italiano, disputata per la prima volta nel 1876: è la Milano-Torino (177 Km), che quest’anno presenterà un tracciato leggermente accidentato nel finale, tale da non impedire agli sprinter di giocarsi la vittoria e, contemporaneamente, di prepararli alle storiche difficoltà altimetriche che caratterizzano gli ultimi chilometri della Sanremo. Così, dopo esser partiti da Rho si arriverà fino a Salassa, dove si dovrà affrontare un circuito di una quarantina di chilometri movimentato dalle facili salite verso Prascorsano e Colleretto Castelnuovo, lunghe ciascuna circa 4 Km.
Il 16 marzo sarà il giorno della Milano-Sanremo, che per il secondo anno di fila rinuncerà alla tradizione della partenza dal capoluogo lombardo. Dopo Abbiategrasso sarà, infatti, Pavia ad avere l’onore d’accogliere il via della “Classicissima” che, dopo un tratto iniziale inedito di circa 45 Km, all’altezza di Casteggio ritroverà il tracciato storico, che non si abbandonerà più.
Rimandato a giugno l’appuntamento con la Per sempre Alfredo (la quarta edizione della corsa intitolata all’ex commissario tecnico Alfredo Martini quest’anno assegnerà al vincitore la maglia tricolore di campione nazionale), le attenzioni degli appassionati si rivolgeranno verso la Spagna, dove tra il 18 e il 24 marzo si correrà la 103a edizione del Giro della Catalogna, anche quest’anno votata agli scalatori per la presenza di ben tre tappe d’alta montagna, senza frazioni a cronometro a controbilanciarle. Per il terzo anno di fila a ospitare la partenza della corsa iberica sarà Sant Feliu de Guíxols, località balneare della Costa Brava che per noi è avara di ricordi positivi tra il malore che colse Sonny Colbrelli alla fine della prima tappa nel 2022, fatto che pose fine alla sua carriera, e la disastrosa caduta che coinvolse lo scorso anno Fabio Cataldo: come in questi precedenti si affronterà un circuito collinare di 174 Km che prevede due colli di seconda categoria e l’arrivo posto al termine di uno strappo lungo circa mille metri, traguardo che negli scorsi anni ha visto imporsi il velocista australiano Michael Matthews nel 2022 e lo sloveno Primož Roglič nel 2023, proprio il corridore che farà sua anche la classifica generale finale. La seconda frazione sarà la prima delle tre di montagna e come dodici mesi fa si disputerà tra Mataró e la stazione di sport invernali di Vallter, dove il traguardo sarà collocato a 2135 metri sul livello del mare: salita tradizionale per la corsa catalana, quella che conduce all’arrivo misura 13 Km, presenta una pendenza media del 7.3% e negli scorsi anni ha visto imporsi corridori del calibro dello stesso Roglič, del colombiano Nairo Quintana e il britannico Adam Yates, che con due affermazioni è al momento il plurivittorioso su questo traguardo. Ha, invece, l’aspetto di un vero e proprio tappone, che non sfigurerebbe nel tracciato di una Vuelta o un Tour, il tracciato che l’indomani condurrà da Sant Joan de les Abadesses a Port Ainé, altra località sciistica che si raggiungerà in 177 Km dopo aver affrontato nell’ordine il Collado de Toses (9.5 Km al 6.5%), l’interminabile Port del Cantó (25 Km al 4.4%) e per ultima la salita che porterà a un altro traguardo classico per la Volta, 18 Km al 6.7% per arrivare poco sotto i 2000 metri di quota. La quarta tappa, che prenderà le mosse da Sort, sarà la frazione sulla carta più facile, caratterizzata dalla sola ascesa al pedalabile Port d’Àger (10 Km al 4.3%) da scavalcare a un centinaio di chilometri dal traguardo di Lleida, poi un altro arrivo allo sprint, a ranghi più ridotti, dovrebbe il giorno successivo andare in scena al termine della Altafulla – Viladecans, tappa che prevede due colli di seconda categoria con l’ultimo di questi piazzato a 30 Km dall’arrivo. Si tornerà quindi sui Pirenei per un’altra giornata da trascorrere in montagna che vedrà i corridori pedalare da Berga al Santuario di Queralt, due luoghi che distano tra loro solo 6 Km, distanza che la fantasia degli organizzatori ha dilatato ai 155 Km della penultima tappa, che sarà anche quella dotata del maggior numero di metri di dislivello da superare (quasi 4100 metri), pur non presentando “salitone” come quelle affrontate nelle frazioni precedenti: saranno in programma ben cinque salite e in particolare lasceranno il segno le ultime tre, il Coll de Pradell (14.5 Km al 7% con gli ultimi 5.6 Km all’11% di media), la Collada de Sant Isidre (5 Km all’8.8%) e quella di 6 Km al 7.2% verso il traguardo. Con queste premesse è lecito aspettarsi un percorso semplice per la tappa conclusiva di Barcellona ma, come ben sanno gli “aficionados” di questa corsa, non sarà così perché l’atto finale si svolgerà sul tradizionale circuito del Montjuïc, che prevede sei passaggi in vetta alla breve salita diretta all’omonimo castello, 2700 metri al 4.7% con una rampa finale di mezzo chilometro al 10.7% medio. Si tratta di un epilogo che potrebbe anche ispirare i “big” della corsa, come ci ricorda quanto successo lo scorso anno, quando i protagonisti sul circuito furono i primi due corridori della classifica generale, il già citato Roglič e Remco Evenepoel, che da soli si presentarono sul rettilineo d’arrivo dove ebbe la meglio il belga in maglia iridata.
Nei medesimi giorni si svolgerà in Italia la 23a edizione della Settimana Internazionale Coppi e Bartali (19-23 marzo), i cui percorsi dettagliati devono ancora essere svelati ma l’elenco delle tappe, già anticipato a dicembre, permette di farsi un’idea del tracciato. Il via sarà dato da Pesaro, che accoglierà due semitappe, una mattutina riservata ai velocisti e una breve cronometro a squadre nel pomeriggio. L’unica frazione a non snodarsi interamente in circuito sarà la seconda, che scatterà da Riccione per raggiungere il ritrovato traguardo di Sogliano al Rubicone, presenza fissa della corsa emiliana dal 2013 al 2021, dove verosimilmente sarà riproposto il tradizionale anello disegnato attorno al borgo romagnolo, caratterizzato da un arrivo in salita di 3 Km al 6.4% . Si tornerà a Riccione per la terza tappa, poi il giorno successivo ci sarà l’arrivo a Brisighella, una “new entry” per questa corsa dove potrebbe essere proposto un finale molto simile a quello della terza frazione dell’Adriatica Ionica Race del 2022, che presentava l’impegnativa ascesa al Valico della Valletta (3 Km al 9.8% e una punta del 18% che negli anni ’70 costrinse Eddy Merckx a metter piede a terra), ma non escludiamo la possibilità che nel tracciato sia inserito anche il Monte Trebbio, storica ascesa del Giro di Romagna, corsa che quest’anno dovrebbe ritornare in calendario dopo 13 anni d’assenza (al momento è calendarizzata il 21 aprile). Il velodromo Glauco Servadei di Forlì ospiterà, infine, l’arrivo della tappa conclusiva, per la quale gli organizzatori dovranno scegliere se proporre il circuito visto negli scorsi anni con la ripetuta ascensione alla Rocca delle Caminate (3.6 Km al 6.4%) oppure quello sperimentato nel 2023, quando erano previsti tre passaggi sulla salita sterrata di Monte Cavallo (4.7 Km al 7.1%).
La seconda metà del mese vedrà anche la ripresa del discorso con le Classiche del Nord, iniziato e subito interrotto alla fine di febbraio con lo svolgimento della Omloop Het Nieuwsblad Elite, della Kuurne-Bruxelles-Kuurne e della “Le Samyn”. Il 13 marzo si correrà la 78a edizione della Danilith Nokere Koerse, vera a propria sbornia di muri più o meno facili (ne sono previsti 11) e di tratti in pavé (ben 26) per una corsa che nelle ultime due edizioni è stata vinta dal belga Tim Merlier. Il 15 alla vigilia della Sanremo andrà in scena la Bredene Koksijde Classic, corsa riservata ai velocisti così come la Classic Brugge-De Panne del 20 marzo, totalmente pianeggiante e priva di tratti di pavé ma resa insidiosa dai territori attraversati, in prossimità delle ventose coste del Mare del Nord. Il 22 sarà, invece, il giorno della E3 Saxo Classic, nome che per esigenze di sponsor ha assunto la corsa più nota agli appassionati come “E3 Harelbeke” ma anche come “Piccolo Giro delle Fiandre” perché il suo percorso è una sorta di versione soft della classica fiamminga. Domenica 24 toccherà, invece, alla Gand-Wevelgem, giunta al traguardo dell’86a edizione e il cui percorso non dovrebbe discostarsi troppo da quello tradizionale, con il muro in porfido del Kemmelberg (700 metri al 10.4%) da superare a circa 35 Km dall’arrivo. Il 27 si disputerà quindi la Dwars door Vlaanderen (letteralmente “Attraverso le Fiandre”), una sorta di aperitivo dello storico Giro delle Fiandre, la cui 108a edizione si correrà il giorno di Pasqua (31 marzo) partendo da Anversa in direzione di Oudenaarde, la cittadina che ospita l’arrivo della classica monumento sin dal 2012: i muri ne che costituiscono la principale difficoltà saranno in tutti 17, dominati in durezza dai 600 metri al 9.5% del Koppenberg (pendenza massima del 22%), inserito nel tracciato a 45 Km dall’arrivo e che si affronterà subito dopo altre due storiche ascese del Fiandre, il “vecchio” Kwaremont (2600 metri al 3.5%) e il Paterberg (400 metri al 9.7%).
Mauro Facoltosi
I SITI UFFICIALI DELLE CORSE CITATE NELL’ARTICOLO
Parigi-Nizza
Tirreno-Adriatico
Milano-Torino
Milano-Sanremo
Volta Ciclista a Catalunya
Settimana Internazionale Coppi e Bartali
Sito non ancora attivo
Danilith Nokere Koerse
Bredene Koksijde Classic
https://bredenekoksijdeclassic.be/
Classic Brugge-De Panne
https://classicbruggedepanne.be/fr/
E3 Saxo Classic
Gand-Wevelgem
Dwars door Vlaanderen
Giro delle Fiandre

La cima del Monte Petrano, sede d'arrivo della tappa di montagna della Tirreno-Adriatico (www.montepetrano.it)