LA TAPPA DEL GIORNO: CERVIA – MONSELICE
ottobre 16, 2020 by Redazione
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Dopo la tappa di Tortoreto ecco un’altra frazione che parlerà l’ostico linguaggio dei muri. Più leggera rispetto a quella vinta da Sagan tre giorni fa, proporrà solo due “verticali” nei chilometri conclusivi, dopo una prima parte di gara totalmente pianeggiante. Stavolta qualche velocista potrebbe riuscire a stringere i denti e rimanere a galla nel finale, mentre sorprese devono essere sempre messe in conto, come quello salato pagato l’altro giorno da Fuglsang
I muri tornano a dettar legge al Giro d’Italia e lo faranno al termine di una tappa che sino a 37 Km dal traguardo non proporrà emozioni altimetriche. Si procederà, infatti, in totale pianura per i primi 155 Km che, tagliando nel mezzo la pianura padana, si concluderanno ai piedi dei Colli Euganei dove per prima si andrà ad affrontare la salita più nota dell’area, quel Roccolo che era il simbolo del Giro del Veneto, corsa uscita dal calendario nel 2012. In salita si affronterà il versante che solitamente si percorreva in discesa, 4 Km all’8,3% all’interno dei quali è stato inserito il muro di Vallorto da superare ad inizio ascesa, 1000 metri al 10.2% con una stilettata al 20%. Una decina di chilometri più avanti ci si misurerà sulle pendenze di un muro inedito, quello di Calaone (2 Km al 9.8% e un massimo del 18%), prima di ritrovare strada filante negli ultimi 16 Km verso Monselice, traguardo al quale potrebbero emergere anche quei velocisti che sanno rimanere a galla nei finali più complicati
METEO
Cervia: cielo coperto con possibilità di deboli e isolate precipitazioni, 13°C (percepiti 6°C), vento moderato da WNW (25-27 Km/h), umidità al 86%
Argenta (58.3 Km): pioggia debole (0,4 mm), 12.7°C (percepiti 8°C), vento moderato da NW (17-21 Km/h), umidità al 88%
Rovigo (traguardo volante – 118.5 Km) : pioggia debole (0,2 mm), 13.8°C (percepiti 12°C), vento moderato da NNW (10-13 Km/h), umidità al 76%
Galzignano Terme (traguardo volante – 155.2 Km): cielo coperto, 13.9°C (percepiti 13°C), vento debole da NNW (8-9 Km/h), umidità al 72%
Monselice: cielo coperto, 13.9°C (percepiti 13°C), vento debole da NNW (7-8 Km/h), umidità al 73%
GLI ORARI DEL GIRO
10.50: inizio collegamento RaiSport (un’ora prima della partenza)
11.50: partenza da Cervia
12.25: inizio collegamento Eurosport 2 (a circa 30 Km dalla partenza)
14.00: inizio collegamento Rai2 (a circa 95 Km dalla partenza)
14.30-14.45: traguardo volante di Rovigo
15.00-15.20: primo passaggio da Monselice
15.15-15.40: traguardo volante di Galzignano Terme
15.30-16.00: scollinamento Roccolo
15.50-16.20: scollinamento Calaone
16.10-16.40: arrivo a Monselice
UN PO’ DI STORIA
Monselice è uno dei cinque arrivi di tappa inediti del Giro 2020, che oggi si fermerà ad una ventina di chilometri da Abano Terme, la celebre località curativa dove la Corsa Rosa ha fatto scalo tre volte nella storia, precedenti risalenti agli anni ’50 quando si sono qui imposti l’olandese Wim van Est nel 1953 e il belga Rik Van Steenbergen, a segno nel 1954 e nel 1957. Poco più distante è Padova, dove il Giro è stato di casa in sette occasioni: i vincitori nella città del “Santo” sono stati il friulano Giovanni Micheletto nella prima tappa dell’edizione del 1912 (l’unica disputata a squadre e vinta proprio dall’Atala nella quale militava il vincitore della tappa patavina), il cremonese Gaetano Belloni nel 1922, il veneto Antonio Bevilacqua nel 1947, il già citato Van Steenbergen nel 1954 (il giorno dopo la vittoria ad Abano), il trentino Francesco Moser nel 1978 e il cremasco Ivan Quaranta nel 2000.

La collina del Mastio Federiciano dominante il centro di Monselice, in trasparenza, l’altimetria della tredicesima tappa del Giro 2020 (www.euganeamente.it)
LA TAPPA DEL GIORNO: CESENATICO – CESENATICO
ottobre 15, 2020 by Redazione
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Si corre sul percorso della “Nove Colli”, la più celebre gran fondo italiana. Grandissime salite non se ne incontreranno ma i 165 Km centrali non concederanno mai tregue e, se un corridore di primo piano dovesse staccarsi su una delle tre salite più toste (Barbotto, Monte Tiffi e Gorolo), potrebbe faticare molto a rientrare. Come a Vieste e Tortoreto dovrebbe trattarsi di un’altra occasione d’oro per i cacciatori di tappe, pronti a lanciarsi in fuga sui saliscendi dell’appennino romagnolo
Non si può certo definirla tappa d’alta montagna (non si supereranno gli 800 metri di quota) ma quella che andrà in scena oggi a Cesenatico sarà sicuramente una delle frazioni più attese da una parte degli appassionati di ciclismo, quelli che non si limitano a tifare i loro beniamini dalla poltrona di casa o dal bordo strada, ma poi si mettono loro volta in sella per ricalcare le rotte dei professionisti. Il tracciato della dodicesima tappa del Giro 2020 ricalcherà, infatti, quello della più nota manifestazione amatoriale italiana, quella Gran Fondo Nove Colli che richiama ogni anno sulle strade romagnole più di diecimila cicloamatori e che quest’anno avrebbe tagliato il prestigioso traguardo della cinquantesima edizione, evento rimandato al 2021 a causa dell’emergenza sanitaria. Come lascia ben intuire il nome della gara, nove sono le salite da affrontare, tutte contenute nelle quote e nei chilometraggi (la più lunga è di 9 Km), che vanno a confezionare un tracciato di 204 che, tolti i primi 25 Km e gli ultimi 15 (totalmente privi di difficoltà altimetriche), potrebbe dare il vita ad una tappa da due possibili risvolti, una giornata ideale per le fughe da una parte e una frazione insidiosa per qualche uomo di classifica se dovesse scoppiare la bagarre in uno momento qualsiasi dei 165 Km centrali, che non concedono mai un attimo di tregua. In particolare tre dei nove colli presentano inclinazioni foriere di sorprese, il Barbotto al Km 90 (4.5 Km al 9.3% con l’ultimo chilometro al 12%), il Monte Tiffi al Km 112 (1.8 Km al 9.8%, il colle più celebre a livello professionistico perché da anni viene affrontato nella tappa di Sogliano al Rubicone della Settimana Internazionale Coppi e Bartali) e il Gorolo al Km 173 (4.4 Km al 6.3% con il chilometro conclusivo al 9.6%).
METEO
Cesenatico: cielo sereno, 18.6°C (percepiti 15°C), vento moderato da S (19 Km/h), umidità al 62%
Bertinoro (31.3 Km): nubi sparse con possibilità di deboli e isolate precipitazioni, 15.9°C (percepiti 11°C), vento moderato da SSW (19-20 Km/h), umidità al 69%
Barbotto (GPM – 90.3 Km) : cielo coperto, 17.3°C (percepiti 13°C), vento moderato da SSW (18-21 Km/h), umidità al 63%
Novafeltria (traguardo volante – 130.4 Km): cielo coperto, 15.4°C (percepiti 10°C), vento moderato da SSW (21-30 Km/h), umidità al 63%
San Giovanni in Galilea (GPM – 144.1 Km): pioggia debole (0.3 mm), 13.3°C (percepiti 9°C), vento moderato da SSW (15-21 Km/h), umidità al 83%
Cesenatico: pioggia debole (0.2 mm), 17.2°C (percepiti 15°C), vento moderato da SSW (12-13 Km/h), umidità al 70%
GLI ORARI DEL GIRO
10.20: inizio collegamento RaiSport (55 minuti prima della partenza)
11.15: partenza da Cesenatico
12.05-12.10: scollinamento Polenta
12.25: inizio collegamento Eurosport 2 (a circa 45 Km dalla partenza)
12.50-13.00: scollinamento Pieve di Rivoschio
13.10-13.25: scollinamento Ciola (GPM)
13.35-13.55: scollinamento Barbotto (GPM)
14.00: inizio collegamento Rai2 (a circa 90 Km dalla partenza)
14.05-14.25: scollinamento Monte Tiffi
14.20-14.40: scollinamento Perticara (GPM)
14.30-14.55: traguardo volante di Novafeltria
14.50-15.15: scollinamento Madonna di Pugliano (GPM)
15.10-15.40: scollinamento Passo delle Siepi
15.35-16.10: scollinamento San Giovanni in Galilea (Gorolo – GPM)
15.55-16.30: traguardo volante di Savignano sul Rubicone
16.10-16.50: arrivo a Cesenatico
UN PO’ DI STORIA
Se non ci fosse nato Pantani probabilmente la città di Cesenatico non avrebbe mai avuto il legame che ha instaurato con il ciclismo negli ultimi 25 anni e che continua ancora oggi, a 16 anni dalla distanza della scomparsa del “Pirata”, grazie alla gara che ne perpetua nome e memoria e che quest’anno è stata conquistata per la seconda volta in carriera dal piemontese Fabio Felline. Quanto al Giro sette sono le volte che l’ha prescelta come sede d’arrivo e, come nel caso della vicina Rimini, è stato Learco Guerra il primo a vincere sotto questo traguardo, anno 1935. Dodici mesi più tardi sarà il turno del ligure Giuseppe Olmo, poi arriveranno i successi del siciliano Giovanni Corrieri nel 1947, del varesino Pietro Giudici nel 1954 e del tedesco Rudi Altig nel 1966. Sarà il sorgere della stella di Pantani a riportare il Giro a Cesenatico, che vi farà tappa nel 1999, l’anno successivo la vittoria dello scalatore romagnolo al Giro, quando il primo a tagliare la linea d’arrivo sarà il velocista cremasco Ivan Quaranta. Infine, nel 2010 l’ultimo corridore a imporsi su questo traguardo sarà il corridore di casa Manuel Belletti.

La partenza di un’edizione della Nove Colli dal Porto Canale di Cesenatico e, in trasparenza, l’altimetria della dodicesima tappa del Giro 2020 (www.michaelhotels.com)
LA TAPPA DEL GIORNO: PORTO SANT’ELPIDIO – RIMINI
ottobre 14, 2020 by Redazione
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Nella città di Federico Fellini il Giro approda con una tappa che di “cinematografico” avrà ben poco, se non nello spettacolare passaggio sulla strada panoramica del promontorio di Gabicce. A Rimini si attende un arrivo allo sprint, al termine di un finale comunque meritevole d’attenzione da parte di tutti per la presenza di curve, rotatorie e restringimenti di carreggiata
Si arriva in una delle più rinomate “capitali del divertimento” ma non ci sarà spazio per distrazioni in quest’undicesima tappa, pur essendo questa una delle più semplici del Giro 2020. Fino a circa 5 Km dall’arrivo non s’incontreranno grosse difficoltà in una frazione solo leggermente più accidentata rispetto a quella piatta di Brindisi, che proporrà un GPM di 4a categoria a 76 Km dalla conclusione e una serie di sparuti dentelli prima di ritrovare la pianura a poco meno di 25 Km dal traguardo. Gli ultimi 5 Km, invece, pur essendo totalmente pianeggianti dovranno esser percorsi con particolare attenzione perché l’attraversamento di Rimini proporrà una serie d’insidie, ultimo un restringimento di carreggiata che s’incontrerà all’imbocco di una curva a destra a circa 2500 metri dall’arrivo, subito dopo aver affrontato la rotatoria che si trova di fronte al celebre Grand Hotel di felliniana memoria. Anche gli uomini di classifica in simili frangenti dovranno tenere gli occhi bene aperti, nonostante il regolamento preveda di neutralizzare i distacchi causati da incidenti negli ultimi 3 Km: un eventuale caduta sarebbe sì “bonificata” dai giudici di gara, ma potrebbe penalizzare il prosieguo della corsa.
METEO
Porto Sant’Elpidio: poco nuvoloso, 17.4°C (percepiti 16°C), vento moderato da SSE (11-12 Km/h), umidità al 51%
Osimo (31.4 Km): nubi sparse, 16.7°C (percepiti 15°C), vento moderato da S (10 Km/h), umidità al 49%
Senigallia (71.9 Km) : nubi sparse, 17.4°C (percepiti 14°C), vento moderato da S (14-15 Km/h), umidità al 60%
Pesaro (traguardo volante – 105.9 Km): poco nuvoloso, 18.6°C (percepiti 16°C), vento moderato da SSE (13 Km/h), umidità al 52%
Coriano (traguardo volante – 144.1 Km): poco nuvoloso, 18.1°C (percepiti 16°C), vento moderato da S (11-12 Km/h), umidità al 53%
Rimini : poco nuvoloso, 18.5°C (percepiti 16°C), vento moderato da SSE (13 Km/h), umidità al 55%
GLI ORARI DEL GIRO
11.20: inizio collegamento RaiSport (55 minuti prima della partenza)
12.15: partenza da Porto Sant’Elpidio
12.25: inizio collegamento Eurosport 2 (a circa 8 Km dalla partenza)
14.00: inizio collegamento Rai2 (a circa 80 Km dalla partenza)
14.40-14.50: traguardo volante di Pesaro
14.45-1500: scollinamento Monte San Bartolo
15.30-15.50: traguardo volante di Coriano
16.15-16.40: arrivo a Rimini
UN PO’ DI STORIA
Il nome di Rimini riporta alla memoria degli appassionati di ciclismo una data tragica, quel 14 febbraio del 2004 quando Marco Pantani fu ritrovato privo di vita in un residence della cittadina romagnola, tra l’altro situato a poche centinaia di metri dal luogo dove si concluderà la tappa del Giro 2020. Prima di quest’anno la Corsa Rosa è arrivata otto volte nella “capitale” della riviera romagnola e ad inaugurare questo traguardo è stato un “monumento” del ciclismo italiano, il mantovano Learco Guerra, che qui si impose nel 1932 e poi anche nel 1934. A succedergli saranno il veneto Antonio Bevilacqua nel 1950, il toscano Serafino Biagioni nel 1951, il piemontese Pasquale Fornara nel 1953, il romagnolo Giuseppe Minardi nel 1956, unico straniero il belga Rik Van Looy nel 1959 e per ultimo il cremasco Pierino Baffi nel 1960.

Turisti a passeggio sulla spiaggia di Rimini e, in trasparenza, l’altimetria dell’undicesima tappa del Giro 2020 (Centro Nautico Alla Deriva)
LA TAPPA DEL GIORNO: LANCIANO – TORTORETO
ottobre 13, 2020 by Redazione
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Dopo il primo giorno di riposo il Giro si riavvia con l’insidiosa tappa dei muri abruzzesi. Se ne dovranno affrontare in tutto sei, prevalentemente concentrati negli ultimi 60 Km. Un ruolo chiave dovrebbe averlo la triplice ascesa al borgo antico di Tortoreto, mentre il “non plus ultra” sarà rappresentato dal 24% di pendenza massima del brevissimo muro di Controguerra
Una “costante” del Giro d’Italia n° 103 saranno i muri, che saranno previsti in ben cinque frazioni, la prima delle quali è stata disputata qualche giorno fa sul Gargano. La regina di queste tappe sarà quella che si correrà oggi pomeriggio sulle strade abruzzesi, che di queste breve ma ripide verticali ne proporrà ben sei, cominciando dal muro del Tricalle a Chieti, 1800 metri inclinati al 7.8% e un picco al 19% che si scaleranno nella prima parte di questa delicata frazione, i cui momenti clou si vivranno negli ultimi 60 Km. A introdurre le danze sui sesti gradi nel finale sarà la prima ascesa al borgo alto di Tortoreto, 3 Km al 7,3% che presentano due picchi al 18%, uno nel corso del chilometro iniziale e l’altro a mille metri dallo scollinamento. Dopo un ultimo tratto tranquillo sulla Statale Adriatica si supereranno in rapida successione la salita di Colonnella (3 Km al 9.2% e un altro picco al 18%) e il brevissimo ma bruciante muro di Controguerra, 900 metri al 9.7%, una sventagliata al 24% e in vetta un traguardo volante ad abbuoni ad attendere i corridori. Si tornerà quindi a pedalare in direzione del borgo di Tortoreto, stavolta raggiungendolo dal versante di Via Badette, 2500 metri al 7% che presentano un altro “colpo secco” al 20%. E ancora non sarà finita perché subito dopo bisognerà ripetere il muro scalato una sessantina di chilometri prima, imboccandolo più in quota (2 Km al 7,2%) e saltando così il primo dei due picchi al 18%. Ma non ci sarà ancora spazio per tirare il fiato perché, superato l’ultimo dei sei muri di giornata, si dovranno ancora percorre 11 Km per raggiungere il traguardo, fissato in riva all’Adriatico, tratto nel quale chi dovrà recuperare il terreno perduto sui muri si spremerà fino all’ultima stilla di energia.
METEO
Lanciano : nubi sparse, 14.1°C (percepiti 8°C), vento moderato da NW (21-24 Km/h), umidità al 61%
Chieti (GPM – 47.1 Km): nubi sparse, 14.7°C (percepiti 10°C), vento moderato da NW (19-23 Km/h), umidità al 58%
Montesilvano (zona rifornimento – 79.3 Km) : nubi sparse con possibilità di deboli e isolate precipitazioni, 16.4°C (percepiti 12.5°C), vento moderato da NNW (17 Km/h), umidità al 57%
Tortoreto (GPM – 1° passaggio – 120 Km): cielo coperto, 15.6°C (percepiti 14°C), vento debole da N (9-10 Km/h), umidità al 54%
Tortoreto Lido (arrivo) : cielo coperto, 16.3°C (percepiti 15°C), vento debole da NNE (8 Km/h), umidità al 54%
GLI ORARI DEL GIRO
11.10: inizio collegamento RaiSport (55 minuti prima della partenza)
12.05: partenza da Lanciano
12.25: inizio collegamento Eurosport 2 (a circa 15 Km dalla partenza)
13.10-13.20: scollinamento Chieti
14.00: inizio collegamento Rai2 (a circa 80 Km dalla partenza)
14.35-14.50: traguardo volante di Giulianova
14.50-15.10: primo scollinamento di Tortoreto
15.20-15.40: scollinamento di Colonnella
15.25-15.50: traguardo volante di Controguerra
16.00-16.25: secondo scollinamento di Tortoreto
16.10-16.40: arrivo a Tortoreto Lido
UN PO’ DI STORIA
Tortoreto si trova a meno di 20 Km dalla nota stazione balneare marchigiana di San Benedetto del Tronto, agli appassionati di ciclismo nota per essere la sede d’arrivo della Tirreno-Adriatico, la gara creata nel 1966 da Franco Mealli e negli anni divenuta la seconda corsa a tappe italiana per importanza dopo il Giro. Grazie anche a questa vicinanza per ben quattro stagioni consecutive Tortoreto è stata scelta come traguardo alla “Corsa dei Due Mari” e qui si sono imposti il veneto Pietro Guerra nel 1973, il toscano Sigfrido Fontanelli nel 1974, il belga Patrick Sercu nel 1975 e il connazionale Roger De Vlaeminck nel 1976, durante la quinta delle sei edizioni vinte di filato dal “Gitano di Eeklo”. Per la Corsa Rosa, invece, Tortoreto è stata semplicemente luogo di transito fino al 1995, quando Carmine Castellano – che da un paio di anni aveva preso il posto di Vincenzo Torriani alla guida del Giro – stabilì di farvi concludere la quinta frazione dell’edizione dominata dall’elvetico Tony Rominger e conquistata dal toscano Filippo Casagrande, fratello minore di quel Francesco che nel 2000 si piazzerà secondo nel Giro vinto da Stefano Garzelli. Il ritorno del Giro a Tortoreto per un arrivo di tappa nel 2020 è stato anticipato lo scorso anno dalla partenza da questo centro della tappa diretta a Pesaro, vinta allo sprint dall’australiano Caleb Ewan.

Tortoreto Lido visto dal borgo alto di Tortoreto e, in trasparenza, l'altimetria della decima tappa (www.nuovorighi.com)
LA TAPPA DEL GIORNO: SAN SALVO – ROCCARASO (Aremogna)
ottobre 11, 2020 by Redazione
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Si torna in montagna per il secondo arrivo in salita. Il traguardo di Roccasaro non faceva parte del programma originario del Giro ed è stato inserito in seguito alla cancellazione delle tre frazioni previste in Ungheria. Trattasi di un vero e proprio tappone appenninico che, prima della non troppo ardua ascesa finale (2 Km conclusivi a parte) proporrà la salite ai passi Lanciano, San Leonardo e del Bosco di Sant’Antonio
È l’ultima delle tre tappe “in più” inserite per sopperire alla cancellazione delle frazioni originariamente previste in Ungheria. Lo scambio non è stato alla pari perché la crono di 10 Km di Budapest è stata sostituita dalla più lunga Monreale-Palermo, il posto della tappa piatta di Győr è stato preso da quella più movimentata frazione terminata a Matera mentre la tappa di Nagykanizsa, pure priva di difficoltà altimetriche, ha lasciato il posto ad un vero e proprio tappone appenninico, quello che oggi i “girini” dovranno affrontare tra San Salvo e Roccaraso. In programma 208 Km e quattro colli, il primo dei quali è ovviamente il più lontano dall’arrivo ma è anche il più impegnativo tra quelli in programma perché, quando al traguardo mancheranno ancora 120 km, si andrà all’attacco del Passo Lanciano (12.7 Km al 6.9%), percorrendo quello che è il tratto iniziale del versante più orientale del celebre Blockhaus. Successivamente si scaleranno le più pedalabili ascese del Passo San Leonardo (13.8 Km al 4.5%) e del Bosco di Sant’Antonio (10 Km al 5%) e pendenze tenere sembra presentare anche la conclusiva arrampicata che dal centro di Roccaraso condurrà sull’altopiano dell’Aremogna. Sono 9,6 Km al 5.7% mitigati dalla presenza di un tratto in discesa di quasi 2 Km e mezzo che si conclude alle porte dell’impegnativa balza finale che terminerà sotto la linea d’arrivo: in quei duemila metri conclusivi la strada tornerà a mordere grazie ad una pendenza media poco inferiore al 10% che potrebbe far andare in affanno qualche pretendente alla vittoria finale.
METEO
San Salvo: cielo coperto, 17.3°C (percepiti 15°C), vento moderato da SSW (13-17 Km/h), umidità al 70%
Guardiagrele (traguardo volante – 75.6 Km): pioggia debole (0.2 mm), 15.3°C (percepiti 12°C), vento moderato da SW (15-18 Km/h), umidità al 75%
Passo Lanciano (GPM – 100.4 Km) : nubi sparse con possibilità di deboli e isolate precipitazioni, 11.7°C (percepiti 6.5°C), vento moderato da SW (17-18 Km/h), umidità al 86%
Caramanico Terme (137.1 Km): poco nuvoloso con possibilità di deboli e isolate precipitazioni, 17,4°C (percepiti 13.5°C), vento moderato da SSW (17-22 Km/h), umidità al 63%
Cansano (171.5 Km): nubi sparse con possibilità di deboli e isolate precipitazioni, 15,4°C (percepiti 11°C), vento moderato da SW (18-22 Km/h), umidità al 79%
Roccaraso (Aremogna) : pioggia debole (0.4 mm), 6.3°C (percepiti 3°C), vento moderato da SW (19-27 Km/h), umidità al 93%
GLI ORARI DEL GIRO
09.30: inizio collegamento RaiSport (un’ora prima della partenza)
10.30 partenza da San Salvo
12.15-12.25: traguardo volante di Guardiagrele
13.00-13.25: scollinamento Passo Lanciano
13.30: inizio collegamento Eurosport 2 (a circa 100 Km dalla partenza)
14.00: inizio collegamento Rai2 (a circa 125 Km dalla partenza)
14.35-15.10: scollinamento Passo San Leonardo
15.20-16.00: scollinamento Bosco di Sant’Antonio
15.40-16.20: traguardo di Rivisondoli
15.44-16.25: passaggio da Roccaraso (centro) e inizio salita finale
16.05-16.50: arrivo a Roccaraso (Aremogna)
UN PO’ DI STORIA
È la principale stazione di sport invernale della Regione Abruzzo è, anche grazie a questo “status”, Roccaraso è stata spesso toccata dal percorso del Giro d’Italia, che vi è transitato per la prima volta il 18 maggio del 1909 durante la terza tappa della prima edizione della Corsa Rosa (Chieti – Napoli, vinta da Giovanni Rossignoli). Nel corso di più di cent’anni di storia il Giro vi ha in svariate occasione posto traguardi della montagna, mentre gli arrivi di tappa sono stati complessivamente sette, due dei quali fissati sull’Altopiano dell’Aremogna, dove si arriverà anche quest’anno e dove si sono imposti il toscano Fabrizio Fabbri nel 1976 e il belga Tim Wellens nel 2016. Nelle altre cinque occasioni il traguardo era fissato presso il centro di Roccaraso, dove hanno lasciato la firma il lombardo Giorgio Albani nel 1952, il “Campionissimo” Fausto Coppi nel 1953, il belga Walter Boucquet nel 1964, il francese Bernard Hinault nel 1980 e il veneto Moreno Argentin nel 1987.

L’altopiano delle Cinquemiglie con le alture dell’Aremogna sulla sfondo e, in trasparenza, l’altimetria della nona tappa del Giro 2020 (Google Street View)
LA TAPPA DEL GIORNO: GIOVINAZZO – VIESTE (Gargano)
ottobre 10, 2020 by Redazione
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Finale sulla tormentata costa del Gargano per l’unica tappa interamente pugliese del Giro 2020. Gli ultimi 110 Km saranno tutto un susseguirsi di curve e controcurve, tra i quali s’inseriscono saliscendi a go go che avranno il loro culmine nella doppia ascesa del muro di Via Saragat a Vieste
Si rimane in Puglia per una tappa “double face”, totalmente pianeggiante e quasi completamente priva di curva nei primi 90 Km e molto tortuosa nei restanti 110 Km. Lo “spartiacque” di questa frazione sarà rappresentato dalla salita di Monte Sant’Angelo (9.4 Km al 6.2%), superata la quale inizierà il tormentato tratto finale disegnato lungo le coste del Gargano, culminante con la doppia ascesa al muro di Via Saragat, un chilometro spaccato al 9.3% con un picco del 17% raggiunto nella seconda metà della salita, nella quale la pendenza media schizza all’11.4%. L’ultimo passaggio in vetta a questo muro avverrà quando al traguardo mancheranno 10 Km, privi di difficoltà altimetriche ma che prevedono il ritorno verso Vieste percorrendo la strada litoranea e, a questo punto, potrebbe entrare in scena anche il vento a rendere avversa la marcia dei corridori. Sulla carta è tappa da fughe, ma anche gli uomini che puntano al successo finale dovranno tenere gli occhi bene aperti per evitare fatali distrazioni, perché su di un percorso planimetricamente molto complicato sono favoriti i corridori davanti rispetto a quelli costretti ad inseguire.
METEO
Giovinazzo: cielo sereno, 20.7°C, vento debole da NW (4-5 Km/h), umidità al 40%
Barletta (33.6 Km): cielo sereno, 22.4°C, vento debole da W (7-8 Km/h), umidità al 38%
Monte Sant’Angelo (GPM – 106.2 Km) : cielo sereno, 18.7°C, vento debole da W (4 Km/h), umidità al 29%
Vieste (primo passaggio – 173.6 Km): cielo sereno, 23.5°C, vento debole da N (4-5 Km/h), umidità al 43%
Vieste (traguardo) : cielo sereno, 23.2°C, vento debole da NE (5-6 Km/h), umidità al 45%
GLI ORARI DEL GIRO
10.35: inizio collegamento RaiSport (un’ora prima della partenza)
11.35: partenza da Giovinazzo
12.25: inizio collegamento Eurosport 2 (a circa 35 Km dalla partenza)
13-30-13.45: traguardo volante di Manfredonia
14.00: inizio collegamento Rai2 (a circa 100 Km dalla partenza)
14.05-14.25: scollinamento Monte Sant’Angelo
15.15-15.45: scollinamento La Guardiola
15.40-16.10: scollinamento muro di Via Saragat (primo passaggio)
15.50-16.25: traguardo volante di Vieste (primo passaggio dal traguardo)
16.00-16.30: scollinamento muro di Via Saragat (secondo passaggio)
16.15-16.45: arrivo a Vieste
UN PO’ DI STORIA
Due volte la Corsa Rosa ha fatto scalo a Vieste e in entrambe le occasioni a uscirne a testa alta e con il sorriso sulle labbra è stato Giuseppe Saronni, anche se solo una volta il nome del corridore lombardo-piemontese figura nel ristrettissimo albo d’oro degli arrivi nella cittadina pugliese. Fu effettivamente lui il primo a tagliare il traguardo il 22 maggio del 1979, quando l’attuale dirigente dell’ UAE Team Emirates regolò allo sprint il suo eterno rivale Francesco Moser e il belga Roger De Vlaeminck al termine della quinta frazione del primo dei due Giri vinti da “Beppe”. Nove anni più tardi sul medesimo traguardo terminò una difficile cronosquadre di 40 Km che prese il via da Rodi Garganico e che fu conquistata dalla Della Tongo-Colnago, la formazione nella quale Saronni militava dal 1982 e che lascerà proprio al termine di quella stagione per passare alla Malvor: quel giorno a indossare la maglia rosa era Massimo Podenzana, che l’aveva conquistata con una fuga da lontano nella semitappa del mattino e che per vestirà con onore per nove giorni, fino alle tappe alpine.

Il Pizzomunno di Vieste e, in trasparenza, l’altimetria della nona tappa del Giro 2020 (viaggianza.com)
LA TAPPA DEL GIORNO: MATERA – BRINDISI
ottobre 9, 2020 by Redazione
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Apparentemente è una delle frazione più semplici del Giro, visto il suo profilo totalmente pianeggiante. In realtà potrebbe rivelarsi una “trappola” per qualcuno perchè la tappa si disputerà in una delle zone più ventose d’Italia, percorrendo strade lungo le quale Marco Pantani rischiò di perdere il Giro del 1998
Sulla carta quella che andrà in scena oggi tra la Basilicata e la Puglia è la tappa più facile del Giro 2020, chilometraggio di bassa entità (143 Km) e percorso quasi totalmente pianeggiante. Microscopiche sono le due salitelle che s’incontreranno lungo il cammino, un tratto di 600 metri al 4.7% da superare in vista del passaggio da San Giorgio Ionico e uno successivo di 800 metri al 5.4% che s’incontrerà subito prima del traguardo volante ad abbuoni di Grottaglie, quando al traguardo mancheranno una cinquantina buona di chilometri. Nonostante questo, la frazione che terminerà a Brindisi potrebbe rivelarsi fatale per qualcuno, se ci troverà a fare i conti con l’imprevisto spesso in agguato quando si corre in Puglia e in particolare nella zona delle Murge, il vento. Ne sanno qualcosa i compagni di squadra di Marco Pantani che scortarono il “Pirata” lungo le strade del vittorioso Giro del 1998, corsa che lo scalatore romagnolo rischiò di perdere nella tappa che si snodava tra Matera e Lecce e che ricalcava in gran parte il percorso odierno, comprese le due salitelle citate poco sopra. Quando mancavano 50 Km al traguardo la Mercatone Uno si ritrovò staccata dal gruppo principale a causa del vento e ci vollero quasi 20 minuti di rincorsa forsennata per ricucire il ventaglio e tornare in testa alla corsa, dove la Mapei si era schierata compatta davanti a tutti nel tentativo di “far fuori” lo scalatore di Cesenatico.
METEO
Matera : cielo sereno, 21.1°C (percepiti 16°C), vento moderato da NNW (19-24 Km/h), umidità al 35%
Taranto (traguardo volante – 66.2 Km) : cielo sereno, 24.7°C (percepiti 21°C), vento moderato da NNW (19-21 Km/h), umidità al 35%
Grottaglie (traguardo volante – 91.5 Km): cielo sereno, 23°C (percepiti 19°C), vento moderato da N (29-23 Km/h), umidità al 35%
Brindisi : cielo sereno, 20.3°C (percepiti 13°C), vento moderato da NNW (28-31 Km/h), umidità al 61%
GLI ORARI DEL GIRO
12.10: inizio collegamento RaiSport (un’ora prima della partenza)
12.55: inizio collegamento Eurosport 2 (15 minuti prima della partenza)
13.10: partenza da Matera
14.00: inizio collegamento Rai2 (a circa 38 Km dalla partenza)
14.35-14.55: traguardo volante di Taranto
15.10-15.25: traguardo volante di Grottaglie
16.15-16.35: arrivo a Brindisi
UN PO’ DI STORIA
Sono due i precedenti del Giro a Brindisi ed entrambi decisamente particolari. Il più vicino nel tempo non si è verificato in occasione di una giornata di corsa, ma di un turno di sosta, quando nel 1996 la carovana del Giro si riposò per ventiquattrore nella cittadina pugliese dopo il trasferimento dalla Grecia, che quell’anno aveva ospitato le prime tre frazioni, tutte terminate allo sprint con i successi di Silvio Martinello ad Atene, dello svedese Glenn Magnusson a Lepanto e di Giovanni Lombardi a Giànnina. Dopo la sosta brindisina la Corsa Rosa si rimise in marcia con una frazione disputata sul circuito di Ostuni, percorso in senso inverso rispetto ai mondiali del 1976, dove si arrivò nuovamente in volata con affermazione di Mario Cipollini. L’altro precedente porta la data del 20 maggio del 1971, quando Brindisi accolse l’arrivo di un insolito “Grand départ“, una cronostaffetta di 62.2 Km partita da Lecce e suddivisa in dieci batterie nelle quali s’imposero rispettivamente Felice Gimondi, l’olandese Marinus Wagtmans, Ottavio Crepaldi, il belga Antoon Houbrechts, Giacinto Santambrogio, Dino Zandegù, Attilio Benfatto, Pietro Di Caterina, Guerrino Tosello, Gianni Motta e lo svedese Gösta Pettersson, questi due classificati ex aequo nella decima ed ultima batteria. Mettendo insieme i tempi delle batterie fu quindi stilata una classifica generale a squadre per l’assegnazione delle prime maglie rose, vestite dai componenti della Salvarani che ebbero la meglio per tre secondi sui corridori della Molteni.

La scalinata e le due colonne romane poste al termine della Via Appia Antica a Brindisi e, in trasparenza, l’altimetria della settima tappa del Giro 2020 (www.ilgrandesalento.it)
LA TAPPA DEL GIORNO: CASTROVILLARI – MATERA
ottobre 8, 2020 by Redazione
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Nonostante le difficoltà altimetriche proposte dalla tappa di Matera, alta è la possibilità che sul traguardo fissato nella città dei Sassi si arrivi allo sprint, come sempre successo nel recente passato nella cittadina lucana
Due lunghe salite in partenza – Campo Tenese di quasi 14 Km e la Croce Pantana di 16 Km – il GPM di Millotta (4.7 Km al 6.8%) da affrontare a 26 Km dall’arrivo e uno strappo di 800 metri al 6.3% che culmina a 2 Km dal traguardo, a sua volta collocato al termine di un rettilineo d’arrivo in dolce ascesa. Non traggano, però, in inganno questi “numeri” perché non ci sarà da stupirsi se la frazione di Matera si concluderà alla sprint. Le ultime quattro volte nelle quali il Giro è arrivato nella città dei Sassi si è sempre assistito a epiloghi allo sprint e le tappe non erano meno difficili di questa. L’altimetria odierna ricorda quella la tappa disputata nel 1998, mentre i finali del 2000, del 2003 e del 2013 presentavano nel finale la salita di Montescaglioso, molto più impegnativa rispetto a quella di Millotta e anche più vicina al traguardo. Nelle ultime due occasioni Montescaglioso fu indurita tagliando il tratto iniziale a tornanti, ma neppure questa variante fu in grado d’impedire l’arrivo in volata, seppur diversi sprint persero le ruote del gruppo. L’unica differenza rispetto alle altre conclusione materane è la presenza dello strappo ai meno due chilometri, che potrebbe ispirare l’azione di qualche finisseur e rompere le uove nel paniere dei treni dei velocisti.
METEO
Castrovillari : cielo sereno, 20.4°C (percepiti 16.5°C), vento moderato da N (16 Km/h), umidità al 49%
San Severino Lucano (traguardo volante – 62.1 Km) : cielo sereno, 15.9°C (percepiti 11°C), vento moderato da N (21-27 Km/h), umidità al 48%
Craco-Peschiera (traguardo volante – 135.1 Km): cielo sereno, 20.8°C (percepiti 14°C), vento moderato da NNW (27-35 Km/h), umidità al 35%
Matera : cielo sereno, 20.3°C (percepiti 14°C), vento moderato da NNW (27-37 Km/h), umidità al 35%
GLI ORARI DEL GIRO
10.50: inizio collegamento RaiSport (un’ora prima della partenza)
11.50: partenza da Castrovillari
12.15-12.25: scollinamento salita di Campotenese (no GPM)
12.25: inizio collegamento Eurosport 2 (a circa 16 Km dalla partenza)
13.20-13.35: traguardo volante di San Severino Lucano
14.00: inizio collegamento Rai2 (a circa 90 Km dalla partenza)
14.55-15.15: traguardo volante di Craco-Peschiera
15.40-16.15: scollinamento di Millotta
16.10-16.40: arrivo a Matera
UN PO’ DI STORIA
Andiamo a ritroso nella storia parlando delle più recenti frazioni con arrivo a Matera, quelle citate pocanzi, e che anno visto imporsi in ordine cronologico inverso il tedesco John Degenkolb nel 2013, l’italiano Fabio Baldato nel 2003 (in seguito alla retrocessione per scorrettezza dell’australiano Robbie McEwen) e Mario Cipollini, qui vittorioso nel 2000 e nel 1998. Prima di questi precedenti altre due volte il Giro aveva fatto a Matera, nel 1985 quando si impose il portoghese Acacio Da Silva e nel 1976 quando a cogliere la vittoria fu il belga Johan De Muynck, unico successo in solitaria nella cittadina lucana ottenuto scattando nel tormentato attraversamento del quartiere dei Sassi, su stradine lastricate che provocarono anche qualche caduta e proteste dai parte dei corridori per la pericolosità del tracciato.

Uno scorcio dei Sassi di Matera e, in trasparenza, l'altimetria della sesta tappa (www.zingarate.com)
LA TAPPA DEL GIORNO: MILETO – CAMIGLIATELLO SILANO
ottobre 7, 2020 by Redazione
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Il Giro sbarca in continente e subito propone un’altra difficile tappa di montagna. In programma quella che è la seconda salita più lunga dell’edizione 2020, l’interminabile Valico di Monte Scuro, dopo l’Etna un’altro appuntamento che potrebbe riservare sorprese
Il Giro sbarca in continente e al di là dello Stretto i corridori si troveranno di fronte un’altra montagna da scalare e si non si tratta di una montagna qualsiasi. Il Valico di Monte Scuro non è un passo blasonato ma per arrivare fino ai suoi 1618 metri di quota bisognerà superare quella che è la seconda salita più lunga di questa edizione della Corsa Rosa, inferiore per solo mezzo chilometro al Passo dello Stelvio che tra due settimane si affronterà nel tappone dei Laghi di Cancano. La pendenza non è delle più ardue, ma affrontare un’ascesa di 24.2 km al 5.6% nel finale di una tappa nella quale si superano i 200 Km di gara potrebbe riservare difficoltà per qualcuno dei big in gara. Alla fine i distacchi potrebbe anche rilevarsi più rilevanti di quelli registrati nella tappa dell’Etna, soprattutto se qualche corridore decidesse di muoversi nel tratto più ripido dell’ascesa calabrese, un muro di 2 Km all’11.6% di pendenze media che s’affronterà nell’attraversamento di Spezzano della Sila, esattamente a metà salita. Spazio (non molto) per eventuali recuperi si avrà nella successiva discesa, lunga una decina di chilometri e che terminerà l’insidiosa curva a “U” che introdurrà negli ultimi mille metri in dolce ascesa
METEO
Mileto: cielo coperto, 18.8°C (percepiti 16°C), vento moderato da WNW (16-21 Km/h), umidità al 84%
Catanzaro Lido (traguardo volante – 80.2 Km) : cielo coperto, 19.8°C (percepiti 15°C), vento moderato da WNW (28-38 Km/h), umidità al 61%
Tiriolo (GPM – 111.3 Km) : cielo coperto, 17.4°C (percepiti 12°C), vento moderato da WNW (23 Km/h), umidità al 64%
Cosenza (traguardo volante – 187.5 Km): cielo coperto con possibilità di deboli e isolate precipitazioni, 18.9°C (percepiti 17°C), vento moderato da WSW (18-21 Km/h), umidità al 85%
Camigliatello Silano: nubi sparse con possibilità di deboli e isolate precipitazioni, 11.2°C (percepiti 3°C), vento moderato da W (26-33 Km/h), umidità al 86%
GLI ORARI DEL GIRO
09.35: inizio collegamento RaiSport (55 minuti prima della partenza)
10.30: partenza da Mileto
12.20-12.30: traguardo volante di Catanzaro Lido
12.25: inizio collegamento Eurosport 2 (a circa 80 Km dalla partenza)
12.35-12.40: scollinamento Catanzaro Lido
13.15-13-30: scollinamento Tiriolo
14.00: inizio collegamento Rai2 (a circa 135 Km dalla partenza)
14.55-15.25: traguardo volante di Cosenza e inizio salita del Valico di Monte Scuro
15.50-16-30: scollinamento Valico di Monte Scuro
16.05-16.50: arrivo a Camigliatello Silano
UN PO’ DI STORIA
La Sila, altopiano celebre per le sue foreste, i lupi, il brigantaggio e il parco nazionale più “anziano” della Calabria, è stata attraversata dal Giro in quattro occasioni e la prima di questa lasciò una netta impronta sulla classifica. Era il 27 maggio del 1972 e si scalavano il Monte Scuro in partenza e poi la Croce di Agnara tra Cosenza e Catanzaro, al settimo giorno di un Giro che vedeva in maglia rosa lo scalatore spagnolo José Manuel Fuente, contro il quale sulle ascese silane Merckx si scatenò assieme al vincitore uscente del Giro, lo svedese Gösta Pettersson, al quale lascerà la vittoria accontentandosi di aver staccato di più di 4 minuti tutti gli altri e di aver tolto dalle spalle dell’iberico quella maglia rosa che terrà fino a Milano. Dieci anni più tardi si tornerà tra quelle montagne per una frazione che si rivelerà, al contrario, per nulla incisiva: come quest’anno l’arrivo era fissato a Camigliatello Silano, ma si arriva dalla direzione opposta al termine di una frazione che vide il gruppo dei migliori guardingo e la fuga riuscire a raggiungere il traguardo, dove s’impose il francese Bernard Becaas – compagno di squadra del suo omonimo in maglia rosa Hinault – davanti agli italiani Giovanni Renosto e Davide Cassani. Nel 1985 si disputò un vera e propria cavalcata attraverso la Sila, da Crotone a Paola salendo prima al Monte Scuro, dal versante che quest’anno si affronta in discesa, e poi al Passo della Crocetta a ridosso del traguardo, salita che fece passare un momentaccio a Francesco Moser, staccatosi e poi aiutato inconsapevolmente dal rivale Saronni nel corso della picchiata verso Paola, dove riuscirà quasi totalmente ad annullare il ritardo subito terminando la tappa a pochi secondi dalla volata dei migliori (in rosa era Roberto Visentini), regolata dal portoghese Acacio Da Silva. S’è, infine, disputata nel 1996 l’ultima frazione silana della storia, la prima di montagna di quell’edizione della Corsa Rosa, scattata sei giorni prima della Grecia per celebrare il centenario delle Olimpiadi: poco selettiva anche quella tappa, fu conquista dal francese Pascal Hervé, che si impossessò anche della maglia rosa levandola dalle spalle di Silvio Martinello.

Il bosco dei “Giganti della Sila” a Camigliatello Silano e, in trasparenza, l’altimetria della settima tappa del Giro 2020 (www.camigliatellosilano.eu)
LA TAPPA DEL GIORNO: CATANIA – VILLAFRANCA TIRRENA
ottobre 6, 2020 by Redazione
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L’ultimo giorno sulla strade della Sicilia ha in serbo la prima delle cinque tappe destinate ai velocisti. La lunga ma pedalabile salita verso Portella Mandrazzi non dovrebbe costituire per loro un grosso ostacolo, mentre il vento che spira dal Tirreno potrebbe dare non poco filo da torcere
Quattro tappe in Sicilia sono una vera e propria rarità. Solitamente la Corsa Rosa si ferma un paio di giorni sull’isola, tre al massimo e le volte nelle quali ci si è stabilità per più tempo si contando sulle punte delle dita. Ne bastano due, di dita, perché tali sono i precedenti nei quali il Giro ha piantato radici nell’antica Trinacria, la prima volta nel 1964 (quattro tappe) e la seconda nel 1976, quando l’isola fu scelta come sede di partenza e in quattro giorno furono affrontate cinque frazioni, funestate dalla drammatica morte del corridore spagnolo Juan Manuel Santisteban, caduto durante la semitappa d’apertura di Catania. La quarta tappa del Giro 2020 sarà la prima delle cinque destinate ai velocisti, nonostante la presenza della lunga ma pedalabile salita della Portella Mandrazzi (16 Km al 4.6%), sulla quale si scollinerà a 65 km dal traguardo. A quel punto sarà sicuramente in testa alla corsa la fuga di giornata e dopo ci sarà tutto lo spazio per le squadre dei velocisti per andare a riprendere, anche se qualche loro uomo potrebbe accusare il “colpo” se gli sarà rimasta nelle gambe un’ascesa sulla quale, comunque, difficilmente si può penare, considerato che la pendenza massima è dell’8% appena. Al contrario, le insidie maggiori questa tappa potrebbe presentarla proprio nei 40 Km conclusivi, totalmente pianeggianti e molto scorrevoli planimetricamente, perché questo tratto si snoda a breve distante dalla ventosa costa tirrenica e non ci sarà solo il rischio di incappare nei famigerati “ventagli”. Il forte vento potrebbe innescare cadute come quella che coinvolse Mario Cipollini nella terza tappa del Giro del 1999, che proponeva un tracciato quasi identico a quello odierno, da Catania a Messina passando per la Portella Mandrazzi e da Villafranca Tirrena, dove era previsto il traguardo volante “Intergiro”, vinto allo sprint da Alessandro Ballan. Circa 25 Km prima del passaggio da Villafranca una folata particolarmente violenta innescò una sbandata in seno al gruppo che mandò a terra Cipollini, che picchiò violentemente la schiena: “SuperMario”, che il giorno prima si era imposto a Catania conquistando la maglia rosa, non subì distacchi quel giorno ma le conseguenze del capitombolo gli impedirono di lottare armi pari con gli altri velocisti sul traguardo di Messina, dove l’olandese Jeroen Blijlevens colse la vittoria tolse al toscano la leadership per 8 secondi.
METEO
Catania: cielo sereno, 28.3°C, vento debole da E (7 Km/h), umidità al 57%
Francavilla di Sicilia (traguardo volante – 55.8 Km) : cielo coperto con possibilità di deboli e isolate precipitazioni, 21.4°C (percepiti 17°C), vento moderato da NNW (19-22 Km/h), umidità al 81%
Barcellona Pozzo di Gotto (traguardo volante – 114 Km) : pioggia debole (0.3 mm), 21°C (percepiti 17°C), vento moderato da NNW (16-20 Km/h), umidità al 82%
Villafranca Tirrena: nubi sparse con possibilità di deboli e isolate precipitazioni, 21.4°C (percepiti 17°C), vento moderato da NNW (19 Km/h), umidità al 73%
GLI ORARI DEL GIRO
11.20: inizio collegamento RaiSport (un’ora e 10 minuti prima della partenza)
12.10: inizio collegamento Eurosport 2 (20 minuti prima della partenza)
12.30: partenza da Catania
13.45: traguardo volante di Francavilla di Sicilia
14.00: inizio collegamento Rai2 (a circa 60 Km dalla partenza)
14.30 – 14.45: scollinamento Portella Mandrazzi
15.20-15.40: traguardo volante di Barcellona Pozzo di Gotto
15.50-16.15: arrivo a Villafranca Tirrena
UN PO’ DI STORIA
È una debuttante a metà Villafranca Tirrena. La cittadina più orientale della costa tirrenica sicula non ha mai ospitato un arrivo di tappa del Giro, ma non è “digiuna” di Corsa Rosa e non soltanto per il traguardo volante vinto da Ballan nella tappa del Giro del 1999 ricordate pocanzi. A cavallo tra gli anni ’80 e ’90, infatti, questo centro ha ospitato la partenza di due frazioni, entrambe terminate presso il Lago di Ganzirri, bacino costiero situato poco sotto l’estremità settentrionale dello stretto. Le due tappe ebbero “peso specifico” differente perché la prima fu una cronosquadre di circa 32 Km disputata nel 1989 e vinta a sorpresa dall’Ariostea, diretta da Giancarlo Ferretti, mentre quella del 1993 vide la vittoria allo sprint di Guido Bontempi al termine del classico circuito dei Monti Peloritani, che proponeva la doppia ascesa alla Portella San Rizzo.

La spiaggia di Villafranca Tirrena e, in trasparenza, l’altimetria della sesta tappa del Giro 2020 (www.tripadvisor.com)

