IL MARCHIO DI FABBRICA DI MOHORIC: PICCHIATA IN DISCESA ED ARRIVO IN SOLITARIA
Matej Mohoric vince a modo suo la seconda tappa della Volta a la Comunitat Valenciana sfoggiando uno dei suoi numeri migliori, picchiata in discesa per togliersi tutti di ruota ed arrivare così da solo all’arrivo. SI inchina allo sloveno Giovanni Lonardi (Polti-Kometa) che regola la volata del gruppo, con Simone Consonni (Lidl-Trek) terzo. Nel gruppo anche Alessandro Tonelli (VF Group – Bardiani CSF – Faizanè) che quindi resta il di leader della corsa
La seconda tappa della Volta a la Comunitat Valenciana ricalca sia dal punto di vista altimetrico sia di svolgimento quella di ieri, pronti via e si va a formare la fuga della prima ora di corsa, in avanscoperta abbiamo: Txomin Juaristi (Euskaltel Euskadi), Gorka Sorarrain (Caja Rural – RGA), Eugenio Sánchez (Equipo Kern Pharma), Sinuhé Fernandez (Burgos-BH), Johan Meens (Bingoal WB), Sébastien Van Poppel (Bingoal WB) e José Maria García (Iles Balears Arabay Cycling). Questa volta però, memore di quanto accaduto ieri, il gruppo fa buona guardia e lascia agli attaccanti soltanto poco più di 2’ di vantaggio, tempo con cui i battistrada affrontano il primo GPM di giornata. Distacco che cresce un pò fino ai 2’:35” nella discesa successiva, ma il gruppo fa capire subito le sue intenzioni e grazie al lavoro di VF Group – Bardiani CSF – Faizanè il plotone si porta sotto ed al secondo GPM, in cui transita per primo Sorarrain,. il divario è di appena 1’. La fuga perde Van Poppel per un problema meccanico, Sorrain, rafforzata la leadership della maglia dei GPM, si lascia sfilare e così le sorti della fuga che perde uomini ed energie, sono destinate a naufragare. A meno trenta dall’arrivo ai battistrada restano soltanto 45”, il lavoro è affidato alla Bora-hansgrohe, alla UAE Team Emirates ed alla Lidl Trek, da segnalare una caduta per Eddie Dunbar (Jayco-AlUla) per fortuna senza conseguenze. La corsa si appresta ad arrivare con i 5 fuggitivi all’attacco dell’ultima asperità di giornata, il GPM dell’Alto Pla de Corrals, sulle prima rampe è Juaristi a tentare il colpaccio con il gruppo segnalato a 30” alla cui testa si portano gli uomini del Team Jayco-AlUla per proteggere Michael Matthews ma la Lidl – Trek forza l’andatura producendo alcuni frazionamenti, perde contatto sia Arne Marit (Intermarché-Wanty) sia Jonathan Milan (Lidl-Trek) quest’ultimo vittima anche di una foratura, la fuga viene riassorbita ed in vista dell’ultimo chilometro provano uno scatto sia Oier Lazkano (Movistar) sia Felix (UAE Team Emirates) senza però fare il vuoto. Al GPM passa per primo Grosschartner davanti a Buitrago (Bahrain-Victorious) e Alexander Vlasov (Bora-hansgrohe) che hanno fatto una vera e propria selezione, il gruppetto dei migliori è ridotto infatti ad una decina di unità. Ma è la discesa a rimescolare i valori in campo ed infatti, proprio come ieri, Mathej Mohoric (Bahrain-Victorious), la fa a tutta facendo questa volta il vuoto, a niente è servito infatti il lavoro della Lidl-Trek e Jayco-AlUla ad organizzarsi, una volta ricompattatisi, nel ricucire. Lo sloveno è imprendibile per tutti ed arriva tutto solo al traguardo de La Valldigna con ben 12” di vantaggio, Giovanni Lonardi (Team Polti-Kometa) si piazza secondo e Simone Consonni (Lidl-Trek) terzo. In classifica generale Alessandro Tonelli (VF Group-Bardiani CSF- Faizané) conserva il primato.
Antonio Scarfone

Matej Mohoric vince la seconda tappa della Volta Valenciana (foto: Dario Belingheri/Getty Images)
AD AXEL LAURANCE LA PRIMA TAPPA DELL’ÉTOILE DE BESSÈGES
Dopo l’annullamento della prima tappa, oggi ha preso il via, la 54a edizione dell’Étoile de Bessèges. La vittoria è andata al francese Laurance che ha preceduto Pedersen e Vauquelin. Primo italiano Valerio Conti, 19°
Le proteste degli agricoltori d’oltralpe, dopo aver provocato l’annullamento da parte delle autorità francesi della tappa di ieri, oggi non hanno influito sul programma della breve corsa a tappe francese di inizio stagione. Si è infatti regolarmente svolta la Marguerittes-Rousson. Al termine dei 163. 6 Km il successo ha arriso al francese Axel Laurance (Alpecin – Deceuninck). Il giovane, già vincitore tra gli Under23 della prova iridata di Glasgow 2023, ha preceduto in una volata ristretta il danese Mads Pedersen (Lidl – Trek), il connazionale Kévin Vauquelin (Arkéa – B&B Hotels) e il lussemburghese Kevin Geniets (Groupama – FDJ). Con un ritardo di 4″ hanno tagliato il traguardo Rémy Rochas (Groupama – FDJ) e Brent Van Moer (Lotto Dstny), Dopo 7″ è stato il turno di un trio del Decathlon AG2R La Mondiale Team costituito da Benoît Cosnefroy, Alex Baudin e Aurélien Paret-Peintre. Dopo 11″ Jenno Berckmoes (Lotto Dstny) ha regolato il gruppo che comprendeva anche tre rappresentanti del Team Corratec – Vini Fantini, unica squadra italiana presente. Si trattava di Valerio Conti (19°), delll’ucraino Andrii Ponomar (24°) e di Marco Murgano (25°).
Un ordine d’arrivo così frastagliato è stato frutto di un finale molto combattuto, ricco di scatti e controscatti che hanno frazionato il plotone dopo che lo stesso si era riportato sulla lunga fuga di giornata, promossa da Maximilien Juillard (Van Rysel – Roubaix), Matisse Julien (CIC U Nantes Atlantique) e Jean-Louis Le Ny (Nice Métropole Côte d’Azur).
La prima classifica generale vede ovviamente in testa il vincitore di giornata, che grazie agli abbuoni ha un vantaggio di 4” su Pedersen e di 7” su Vauquelin.
Domani il programma della corsa francese propone l’immancabile tappa disegnatata in circuito attorno a Bessèges, la cittadina “titolare” della competizione. Si tratta della frazione con il maggior numero di metri di dislivello da superare, poco più di 2300 metri diluiti in 161 Km di tracciato e otto ascese, non particolarmente difficili. In particolare sonopreviste tre ascese al Col des Brousses e una a testa alla Côte de Long e al Col de Portes. L’ultima ascesa al Col des Brousses terminerà a 12 Km dal traguardo e rappresenterà un ottimo trampolino di lancio per dare il primo scossone alla classifica.
Mario Prato

Axel Laurance vince la prima frazione della corsa transalpina (Getty Images)
ALL’ALULA TOUR VENTO E VENTAGLI PROTAGONISTI. LA SPUNTA TIM MERLIER IN VOLATA
Nella terza tappa dell’AlUla Tour Tim Merlier (Team Soudal Quick Step) ottiene la prima vittoria stagionale in una volata di gruppo, anzi di gruppetto, visto che a giocarsi la vittoria sono stati una trentina di ciclisti a causa del vento e dei ventagli che hanno ridotto sensibilmente i ciclisti in testa alla corsa. Casper van Uden (Team dsm-firmenich PostNL) è tornato maglia verde
Dopo le vittorie di Casper van Uden (Team dsm-firmenich PostNL) nella prima tappa e di Søren Wærenskjold (Uno X Mobility) nella seconda, l’AlUla Tour affronta la terza tappa dall’AlUla International Airport all’AlUla Camel Cup Track, lunga poco più di 170 km e sulla carta ancora favorevole alle ruote veloci. L’assenza di gpm categorizzati e in generale di concrete insidie altimetriche sembra infatti preparare il gruppo alla terza volata su tre tappe, anche se al dire il vero quella di ieri non è stata a ranghi compatti. Dopo la partenza si segnalava immediatamente un primo tentativo d’attacco con tre uomini protagonisti. Luis Angel Mate (Team Euskaltel Euskadi) si aggiudicava il primo traguardo volante posto al km 16.4. Oltre allo spagnolo facevano parte della fuga Yuma Koishi (JLC Team UKYO) e Polychronis Tzortzakis (Team Roojai Insurance). Era proprio quest’ultimo a vincere il secondo traguardo volante posto al km 57.8. A 70 km dalla conclusione un’accelerazione di Tzortzakis metteva in difficoltà Koishi che si sfilava mentre Mate riusciva a tenere la ruota del ciclista greco. La coppia di testa continuava così nell’azione e vantava ancora un vantaggio di circa 2 minuti a 50 km dalla conclusione. Il ritmo del gruppo inseguitore era intanto aumentato sotto l’impulso di Uno-X Mobility e Soudal Quick Step. La fuga veniva ripresa a 28 km dal traguardo dopodichè il vento del deserto diventava l’assoluto protagonista della tappa. SI formavano diversi ventagli ed in uno di questo si perdeva nelle retrovie proprio la maglia verde Søren Wærenskjold, rallentato anche da una foratura. Soudal Quick Step e UAE Tour Emirates erano tra le squadre più attive nel gruppo di testa che ad una quindicina di km dalla conclusione era costituito di una quarantina di unità. Matteo Sobrero (Team BORA Hansgrohe) si aggiudicava il terzo ed ultimo traguardo volante posto all’entrata del circuito conclusivo dell’AlUla Camel Cup Track. Nella volata finale ad avere la meglio era Tim Merlier (Team Soudal Quick Step) che si imponeva su Arvid De Kleijn (Team Tudor Pro Cycling) e Casper van Uden (Team dsm-firmenich PostNL). Chiudevano la top five Luka Mezgec (Team Jayco ALUla) in quarta posizione e Juan Sebastian Molano (UAE Team Emirates) in quinta posizione. Merlier ottiene la prima vittoria stagionale mentre la classifica generale vede in ritorno in maglia verde di Casper van Uden che conduce proprio davanti a Merlier staccato di 2 secondi ed ad un ottimo Matteo Sobrero che segue in terza posizione e 10 secondi di ritardo, con concrete chances di potersi migliorare nelle ultime due tappe e specialmente in quella decisiva di sabato. Domani è in programma la quarta e penultima tappa che parte da Hegra e termina a Maraya dopo 142.2 km. La strada è anche questa volta quasi completamente pianeggiante e priva di significative difficoltà altimetriche. I velocisti avranno un’altra possibilità per giocarsi la vittoria in volata prima della quinta ed ultima tappa di venerdì in cui si deciderà il vincitore dell’AlUla Tour 2024.
Antonio Scarfone

Tim Merlier vince la terza tappa dell'AlUla Tour (Getty Images)
COMUNITAT VALENCIANA, BARDIANI PIGLIATUTTO CON ALESSANDRO TONELLI E MANUELE TAROZZI
La Volta a la Comunitat Valenciana 2024 parte nel segno della VF Group – Bardiani CSF – Faizanè che grazie ad Alessandro Tonelli regala alla formazione italiana la prima vittoria stagionale resa ancora più bella grazie al secondo posto del compagno di squadra Manuele Tarozzi, i due italiano sono stati bravi a concretizzare con la vittoria la fuga di cui sono stati protagonisti e che ha caratterizzato la prima tappa
La prima tappa della Volta a la Comunitat Valenciana 2024 entra nel vivo intorno al diciannovesimo chilometro quando si va formare la fuga di giornata che assorbe anche Francisco Muñoz (Polti-Kometa) evaso dal gruppo qualche chilometro prima, la fuga risulta composta da: Gorka Sorarrain (Caja Rural-Seguros RGA), Jetse Bol (Burgos-BH), Alessandro Tonelli (VF Group-Bardiani CSF-Faizanè), Alex Molenaar (Illes Balears Arabay Cycling) e quindi lo stesso Muñoz. Dopo qualche chilometro al drappello di testa si agganciano anche Iñigo Elosegui (Equipo Kern Pharma) e Manuele Tarozzi (VF Group-Bardiani CSF-Faizanè). La testa della corsa arriva al primo GPM di giornata, l’ascesa di La Bandereta, con 4’ sul gruppo, il primo a scollinare è Sorarrain con il vantaggio che sale a circa 5’. Perde ancora terreno il gruppo che da dietro è tirato dal Team Jayco AlUla. In testa alla corsa c’è l’accordo buono, in salita il margine torna ad ampliarsi tanto che sulle prime rampe del GPM del Coll de la Bassa il vantaggio va addirittura a superare i 5’ per arrivare ad un massimo di 8’, a questo punto è la Euskaltel – Euskadi a portarsi in testa al gruppo che aiutati anche dagli uomini della Bahrain – Victorious riescono pian piano a ricucire dimezzando il gap, si arriva così allo sprint intermedio vinto da Alex Molenaar su Francisco Muñoz e Iñigo Elosegui con poco più di 4’ da recuperare. Un ulteriore impulso mosso dal gruppo viene offerto dalla UAE Team Emirates a circa 30 Km dall’arrivo, la formazione emiratina si impegna a rosicchiare ancora tempo prezioso alla fuga in tratto di corsa favorevole a chi insegue prima dell’imbocco della salita di Desert de las Palmes. Cinque chilometro dopo l’azione che risulterà determinante per l’esito della tappa, dalla testa della corsa vi è infatti uno scatto combinato dalla coppia della VF Group Bardiani CSF-Faizanè, Tonelli e Tarozzi, seguiti dal solo Sorarrain, i tre procedono di comune accordo per la salita mentre il gruppetto che componeva la fuga si sfalda pian piano. Il gruppo attacca la salita con circa 3’ di ritardo. In testa intanto Tonelli e Tarozzi mettono in difficoltà Sorarrain che non riesce a tenere le ruote degli italiani. a 20 Km dall’arrivo la coppia di testa può gestire un vantaggio di 2’:45” sul gruppo tirato dalla Bahrain-Victorious. Al GPM di Desert de las Palmes transita per primo Tarozzi seguito da Tonelli, i due non prendono rischi in discesa, chi invece si getta all’inseguimento è Matej Mohoric ma il divario è troppo ampio da colmare, lo sloveno è infatti segnalato a 2’, abile a riportarsi sugli immediati inseguitori Molenaar, Sorarrain e Bol. Ai meno 5 dall’arrivo Tonelli e Tarozzi pregustano il sapore della vittoria nonostante il colpo di scena ai meno 2 chilometri, con l’ingresso nella strada sbagliata uscendo dalla rotonda conclusiva! Ripreso il percorso della gara i due, nonostante il clamoroso errore, riescono a conservare ancora margine andando così a vincere la prima tappa, Tonelli precede Tarozzi, terzo arriva a 1’09” Lazkano poi Molenaar, il gruppo è regolato successivamente da Jonathan Milan (Lidl-Trek) che regola Michael Matthews (Jayco-AlUla) e Matej Mohoric (Bahrain-Victorious).
Antonio Scarfone

Alessandro Tonelli vince la prima tappa della Volta Valenciana (foto: Dario Belingheri/Getty Images)
DAI DESERTI D’ARABIA SPUNTA ANCORA IL VICHINGO WÆRENSKJOLD
Successo di prepotenza per il norvegese del Team Uno X – Mobility sul traguardo della seconda tappa dell’AlUla Tour (Winter Park – Sharaan Nature Reserve, 199 km), con il finale su uno strappo al 6-7% che scollinava all’altezza dell’ultimo chilometro. Nella volata lo scandinavo, che si era già imposto in una tappa di questa gara l’anno scorso, ha avuto la meglio sull’eritreo Henok Mulubrhan (Astana – Qazaqstan) e sull’olandese Nils Eeckhoff (Team DSM – Firmenich – PostNL), prendendosi la maglia di leader grazie alla somma di piazzamenti nei confronti di Casper Van Uden.
Vento forte e vari tentativi di attacco hanno caratterizzato la prima parte di corsa, con passaggio sulla linea del traguardo già dopo soli venti chilometri. Ai circa -70 i corridori Enekoitz Azparren (Euskaltel – Euskadi), Andreas Miltiadis (Terengganu Cycling Team), Atsushi Oka (JCLTeam Ukyo), Polychronis Tzortzakis e Tegsh-bajar Batsaikhan (Roojai Insurance) sono scattati ma con l’avvicinarsi della impegnativa ma veloce fase finale il loro tentativo è stato annullato e tutto si è deciso sullo strappo conclusivo. Il primo uomo di punta a mollare è stato Dylan Groenewegen (Team Jayco – AlUla), ieri secondo classificato, e nel tratto più duro c’è stata selezione naturale. Qui ci hanno provato (timidamente) prima Rafal Majka (UAE Team Emirates) e il piemontese Matteo Sobrero (Bora – Hansgrohe), poi è stata la volta di Pierre Latour (TotalEnergies), che è scattato con maggiore convinzione quando la strada è tornata pianeggiante. Il gruppone dei velocisti è, però, rientrato con forte prepotenza sul transalpino, ripreso solamente a cento metri dall’arrivo, e permette a Søren Wærenskjold (Uno X – Mobility ), 23enne norvegese di Mandal, di prendersi tappa e maglia.
Si, perché grazie alla somma dei piazzamenti delle prime due tappe il corridore norvegese scalza l’olandese Casper Van Uden (Team Dsm-Firmenich PostNL), oggi quinto. Per Wærenskjold si è trattato della seconda vittoria in carriera nella corsa saudita (settima assoluta da professionata e prima stagionale per lui e per la squadra), dopo quella nella terza tappa della passata edizione, quando la corsa era ancora denominata Saudi Tour.
La giornata di domani vedrà ancora protagoniste le ruote veloci: si parte dall’Aeroporto Internazionale di AlUla per arrivare dopo circa 170 km all’AlUla Camel Cup Track, ippodromo riservato alle corse con i cammelli attorno al quale si snoderà il circuito finale
Andrea Giorgini

Wærenskjold si impone in volata nella seconda frazione della corsa araba (Getty Images)
ALULA TOUR, VAN UDEN BEFFA GROENEWEGEN NEL PRIMO SPRINT
Uno-due olandese nella frazione inaugurale della corsa a tappe saudita, dove il velocista del Team DSM- Firmenich – PostNL ha la meglio sull’esperto connazionale della Jayco – AlUla per una questione di pochissimi centimetri. Podio completato da Tim Merlier (Soudal-Quickstep).
Accade una mezza sorpresa al termine della prima tappa dell’AlUla Tour 2024, con la doppietta olandese ai vertici della classifica. La gara, fino all’anno scorso nota con il nome di Saudi Tour, si compone di cinque frazioni disegnate tra deserti del Governatorato di ‘Ula, in Arabia Saudita. Al via ci sono diciotto squadre da sette corridori ciascuna (tranne la Bora – Hansgrohe, che ne schiera cinque), compresa la Nazionale dell’Arabia Saudita. Sono tredici gli italiani: Davide Formolo, Davide Cimolai e Lorenzo Milesi (Team Movistar), Andrea Pasqualon ed Edoardo Zambanini (Bahrain – Victorious), Alessandro De Marchi (Team Jayco – AlUla), Alessandro Romele (Astana – Qazaqstan), Matteo Sobrero (Bora – Hansgrohe), Matteo Moschetti e Filippo Conca (Q36.5 Pro Cycling Team), Giovanni Carboni, Matteo Malucelli e Thomas Pesenti (JCL Team Ukyo).
La prima tappa prevede circa 1700 metri di dislivello in 149 km, con partenza ed arrivo alla Al Manshiya Train Station di AlUla. La prima fuga della corsa saudita comprende Unai Zubeldia (Euskaltel Euskadi), Carter Bettles (Roojai Insurance), Masaki Yamamoto (JCL Team Ukyo) e i sauditi Hassan Al Ibrahim e Ali Al Sheikhahmed, , grupetto al comando che hanno raggiunto un gap massimo di tre minuti. Nel finale c’è stato prima il ricongiungimento del gruppo con i fuggitivi ai -18, poi lo sprint vinto da Matteo Sobrero ai -9.4 ed infine la caduta che ha coinvolto Alessandro De Marchi insieme a Yamamoto e Xabier Berasategi (Euskaltel – Euskadi). Il friulano è poi giunto ultimo al traguardo, con 10 minuti di ritardo e un vistoso taglio al meno
Nello sprint la bagarre è stata importante e con tutte le squadre degli sprinter nelle primissime posizioni, inclusa la norvegese UNO-X Mobility. La DSM – Firmenich – PostNL passa in testa nel tortuoso chilometro finale e lancia il ventiduenne Casper Van Uden, che per pochissimo non si fa rimontare da Dylan Groenewegen (Team Jayco AlUla), ben nascosto e in grande condizione di forma. Per il giovane olandese è la prima vittoria da professionista: l’ultimo suo successo a livello internazionale risale al 2021, quuando da Under 23 si era imposto alla Ronde van de Achterhoek. Nella top 10 di oggi ci sono anche Matteo Malucelli (7°) e Davide Cimolai (10°), ma in classifica generale Matteo Sobrero è quarto grazie all’abbuono di 3” conquistato al traguardo volante.
Domani è in programma la seconda tappa, 199 km dal Winter Park di AlUla alla Shaahan Nature Reserve, con finale in salita che non dovrebbe, però, impedire un altro arrivo allo sprint.
Andrea Giorgini

Van Uden vince la prima tappa dell'AlUla Tour (Getty Images)
GENIETS INTONA LA MARSIGLIESE
Il corridore lussemburghese vince la tradizionale prova d’apertura del calendario transalpino, il Grand Prix La Marseillaise
Dopo le prime gare in Australia e Spagna, debutta il calendario francese con il tradizionale Grand Prix La Marseillaise. Il percorso, 167.5 Km con partenza e arrivo a Marsiglia, risulta molto favorevole alle fughe con le sue 10 salite, otto delle quali classificate GPM e il punto più alto raggiunto a circa metà gara in vetta al Col de l’Espigoulier (729 metri). In corrispodenza di questo scollinamento testa si ritrovava un piccolo drappello di fuggitivi, con circa 3’40″ di vantaggio sul gruppo principale, comporlo da Théo Delacroix (St.Michel – Mavic – Auber93), Hugo Toumire (Cofidis), Jelle Vermoote (Bingoal), Alex Colman (Flanders – Baloise) e Jean-Louis Le Ny (Nice Metropole), con quest’ultimo primo a scollinare.
Da li in poi il gruppo, guidato da Uno-X e Decathlon-AG2R, ha iniziato a recuperare terreno, dimezzando il gap ai meno 50 e portando un gruppo di una trentina di corridori a giocarsi la corsa alle pendici della salita della Route des Crêtes. L’attacco decisivo avviene circa a metà della salita, quando dal plotone esce Alex Baudin (Decathlon AG2R) seguito a breve da Kevin Geniets (Groupama-FDJ).
I due scollinano con 30” sugli inseguitori e mantengono il vantaggio lungo il successivo tratto in falsopiano e anche sull’ultima ascesa verso il Col de la Gineste. A quel punto, a meno di 10 Km dal traguardo, la situazione vedrà Kévin Vauquelin (Arkéa-B&B Hotels) a inseguire in solitaria con 21” di ritardo dai primi e 10” di vantagio sul primo gruppo inseguitore, ma non riuscirà mai a raggiungere la testa della corsa. Davanti Geniets regola Baudin aggiudicandosi la corsa davanti a un terzetto francese completato da Pierre Gautherat (Decathlon AG2R). che si aggiudicherà la volata del gruppo, giunto a oltre un minuto.
Chiudono la top ten Pau Miquel (Equipa Kern Pharma), Quentin Pacher (Groupama – FDJ), Jenno Berckmoes (Lotto Dstny), Eduard Prades (Caja Rural – Seguros RGA), il nostro Matteo Trentin (Tudor) e Damien Girard (Nice Metropole), tutti facenti parti del gruppo principale.
Andrea Mastrangelo

Kevin Geniets vince il Grand Prix Cycliste La Marseillaise (Getty Images)
CHALLENGE MALLORCA: IL TROFEO PALMA È DI GERBEN THIJSSEN
Gerben Thijssen, Alexander Kristoff e Marijn Van Der Berg compongono il podio del Trofeo Palma, ultima prova della Challange Mallorca. Sesto posto per Alberto Dainese, primo degli italiani.
Conclusione in volata nel Trofeo Palma, l’ultima delle cinque gare che compongono lo Challenge Mallorca. La volata è arrivata al termine di una gara frizzante e molto combattuta, ma che non è sfuggita alla “legge dei velocisti”, che difficilmente si lasciano sfuggire le occasioni che la strada mette a loro disposizione. Uno di questi era appunto l’odierno Trofeo Palma odierno. Nonostante l’orografia della prima parte di gara favorisse le azioni da lontano, il finale era un invito a nozze per le ruote veloci.
La corsa si è svolta in maniera direttamente proporzionale al tracciato di gara. Nella prima parte via libera per gli attaccanti e ad avvantaggiarsi sono stati in 6: Yentl Vandevelde (Team Flanders – Baloise), Joan Albert Riera (Illes Balears Arabay Cycling), Laurent Gervais (Project Echelon Racing), Samuele Zoccarato (VF Group – Bardiani CSF – Faizanè), Diego Uriarte (Equipo Kern Pharma) e Noé Ury (Team Storck – Metropol Cycling). Per loro un lungo viaggio in avanscoperta conclusosi ai meno 25. Prima della conclusione, però, c’è stato ancora il tempo per un velleitario tentativ o di Ole Theiler (Team Storck – Metropol Cycling), Julian Borresch (REMBE Pro Cycling Team Sauerland), Julen Arriola-Bengoa (Caja Rural – Seguros RGA), Toon Clynhens (Team Flanders – Baloise), Marius Mayrhofer (Tudor Pro Cycling Team), Jorge Arcas (Movistar Team) e Samuele Zoccarato. Nulla da fare nemmeno per loro, tenuti sotto controllo dalle squadre dei velocisti. Sotto l’ultimo traguardo dello Challenge Mallorca 2024 son così transitati Gerben Thijssen (Intermarché – Wanty), Alexander Kristoff (Uno-X Mobility), Marijn van den Berg (EF Education – EasyPost), Tim Torn Teutenberg (Lidl – Trek Future Racing), Arnaud Démare (Arkéa – B&B Hotels), Alberto Dainese (Tudor Pro Cycling Team), Jarne Van de Paar (Lotto Dstny), Daniel Babor (Caja Rural – Seguros RGA), Yves Lampaert (Soudal – Quick Step) e Scott McGill (Project Echelon Racing).
Mario Prato

Gerben Thijssen vince l'ultima gara dello Challenge Mallorca (Getty Images)
PITHIE NEL SOLCO DI EVANS. SUA LA CADEL EVANS GREAT OCEAN ROAD RACE IN QUEL DI GEELONG
La semi classica australiana dedicata a Cadel Evans vede la vittoria in volata di Laurence Pithie (Team Groupama FDJ) davanti a Natnael Tesfatsion (Team Lidl Trek) e Georg Zimmermann (Team Intermarchè Wanty). Il giovane ciclista neozelandese prosegue nel suo percorso di crescita e di lui ne sentiremo parlare ancora
La Cadel Evans Great Ocean Road Race giunge quest’anno alla sua ottava edizione e presenta il consueto percorso con Geelong sede di partenza e arrivo. Su queste strade si svolsero i Campionati Mondiali di ciclismo nel 2010 e l’appuntamento con la semiclassica oceanica è anche il secondo di categoria WT dopo il Tour Down Under. Marius Mayrhofer, vincitore lo scorso anno, non è presente nella lista di partenza e quindi vedremo chi gli succederà tra gli atleti in gara. I pretendenti alla vittoria dovrebbero essere finisseur e ciclisti resistenti, visto che il circuito finale con le quattro salite di Challambra Crescent, poco più di 1 km a quasi l’8% di pendenza media, potrebbero essere indigeste ai ciclisti più pesanti. La fuga di giornata è stata caratterizzata dall’azione di quattro ciclisti australiani: Jackson Medway e Zac Marriar (Team BridgeLane), Dylan Proctor – Parker e Joshua Cranage (Ara Skip Capital). Le squadre più attive all’inseguimento dei quattro ciclisti in testa alla corsa sono state quelle dei velocisti ed in particolare Israel Premier Tech per Corbin Strong, Intermarchè Wanty poer Biniam Girmay e Jayco AlUla per Caleb Ewan. Una caduta metteva fuori causa Oscar Onley (Team DSM firmenich PostNL), un ciclista che avrebbe potuto fare bene in caso di corsa dura nel circuito finale. Intanto Medway si aggiudicava entrambi i traguardi volanti di Torquay e di Barwon Heads, posti rispettivamente al km 56.7 e 79.7. La fuga, dopo aver visto il suo vantaggio lievitare ad oltre 6 minuti intorno al km 80, iniziava a perdere secondi e minuti dopo essere entrata nel circuito finale di Geelong. I primi decisi attacchi, in un gruppo che iniziava a sfilacciarsi, venivano portati a meno di 30 km dalla conclusione da alcuni uomini della Lidl Trek. A 24 km dal termine, una volta raggiunta la fuga, scattavano prima Juan Pedro Lopez e poi Bauke Mollema. A 18 km dalla conclusione era la volta di Lilian Calmejane (Team Intermarchè Wanty) ma il gruppo rispondeva ancora una volta all’attacco del ciclista francese ed iniziava l’ultimo giro del circuito forte di una quarantina di uomini. La velocità aumentava nell’avvicinarsi all’ultima salita di Challambra Crescent. Erano in particolare George Bennett (Team Israel Premier Tech), Luke Plapp (Team Jayco AlUla) e Jhonatan Narvaez (Team INEOS Grenadiers) i più pimpanti sulla salita finale che una volta superata vedeva il gruppo ancora più ridotto. A 6 km dalla conclusione restavano in testa una ventina di ciclisti. L’attacco più convinto veniva portato nei km finali da Quinn Simmons (Team Lidl Trek) ma il campione americano si arrendeva al ritorno del gruppo a 1 kmdalla conclusione. Nella volata finale Laurence Pithie (Team Groupama FDK) vinceva davanti a Natnael Tesfatsion (Team Lidl Trek) e Georg Zimmermann (Team Intermarchè Wanty). Chiudevano la top five Corbin Strong (Team Israel Premier Tech) in quarta posizionee Jhonatan Narvaez (Team INEOS Grenadiers) in quinta posizione. Nella top ten conclusiova si segnalava l’ottavo posto di Christian Scaroni (Team Astana Qazaqstan). Pithie vince la sua prima corsa stagionale e rafforza le sue caratteristiche di uomo veloce capace di resistere a salite secche e ripide.
Antonio Scarfone

Laurence Pithie vince la Cadel Evans Great Ocean Road Race 2024 (foto: Getty Images)
CHALLENGE MALLORCA: ANCORA UN PODIO PER VLASOV MA IL TROFEO POLLENÇA – PORT D’ANDRATX LO VINCE PELAYO SÁNCHEZ
Pelayo Sánchez, neo acquisto della Movistar, si è aggiudicato il Trofeo Pollença – Port d’Andratx. Alle spalle del giovane iberico piazzamenti per Mayrhofer e Vlasov, al terzo podio in quattro giorni di gara.
Pelayo Sánchez (Movistar Team) si è aggiudicato oggi il Trofeo Pollença – Port d’Andratx. Il giovane spagnolo, classe 2000, si è imposto sul gruppetto di attaccanti che ha animato le fasi finali della gara. Il suo spunto ha relegato sui gradini più bassi del podio il tedesco Marius Mayrhofer (Tudor Pro Cycling Team) e Aleksandr Vlasov (BORA – hansgrohe). Per il russo si tratta di un altro piazzamento, il terzo in quattro giorni di gara. A seguire gli altri componenti del gruppetto di testa, ovvero Tobias Halland Johannessen (Uno-X Mobility), Ilan Van Wilder (Soudal – Quick Step) e Benjamin Thomas (Cofidis). Dopo 2″ Brandon McNulty (UAE Team Emirates) è transitato sotto il traguardo davanti a Lennert Van Eetvelt (Lotto Dstny) e Marc Soler (UAE Team Emirates). La topten è stata completata dall’italiano Alberto Bettiol (EF Education – EasyPost) che, con un ritardo di 13″ dal vincitore, ha anticipato Vincenzo Albanese (Arkéa – B&B Hotels), Filippo Fiorelli (VF Group – Bardiani CSF – Faizanè) e altri 25 elementi.
La palma di primi attaccanti di giornata è andata a Idar Andersen (Uno-X Mobility), Jonas Gregaard (Lotto Dstny), Dylan Vandenstorme (Flanders-Baloise), Cole Kessler (Lidl-Trek), Hugo Scala JR (Project Echelon) e Sebastian Niehues (REMBE Team Sauerland). La loro azione, grazie alle prime asperità della giornata, ha fatto si che acculumasse un buon vantaggio, ma ha rapidamente bruciato le energie degli attaccanti, ridottisi dopo il Coll de Femenias e il Puig Major ai soli Andersen e Gregaard.
In gruppo, invece, la bagarre è esplosa ai meno 50, con la UAE e fare da maestro di cerimonie. L’attacco in solitaria di Igor Arrieta ha di fatto cambiato il volto della competizione. Il gruppo più deciso nell’inseguimento era forte di una quarantina di corridori. Quelli che con ruoli più o meno principali hanno animato le fasi finali. Sulle tracce di Arrieta si è portato con un’azione decisa il belga Van Eeetvelt, rimasto poi da solo a causa di una caduta dello spagnolo nel corso dell’ultima discesa di giornata.
Il viaggio in solitaria del belga è durato poco perchè su di lui si sono portati in 8. Il traguardo ha messo così fine alle ostilità e premiato Sánchez.
Oggi il Challenge Mallorca si concluderà con il Trofeo Playa de Palma – Palma, che dovrebbe riportare alla ribalta i velocisti, rimasti in ombra negli ultimi tre giorni.
Mario Prato

Pelayo Sanchez vince la penultima gara dello Challenge Mallorca (Getty Images)

