TRA ROGLIC E VINGEGAARD LA SPUNTA KUSS. MARTINEZ NUOVA MAGLIA ROSSA

agosto 31, 2023 by Redazione  
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Sepp Kuss (Team Jumbo Visma), tra gli artefici della maxi fuga della sesta tappa, allunga negli ultimi 2 km del Pico del Buitre e coglie la sua prima vittoria stagionale. Lenny Martinez (Team Groupama FDJ) è la nuova maglia rossa. Remco Evenepoel (Team Soudal Quick Step) perde il duello contro la coppia Jumbo formata da Roglic e Vingegaard.

Il secondo arrivo in salita della Vuelta 2023, dopo quello della terza tappa di Andorra in cui ha brillato e vinto Remco Evenepoel (Team Soudal Quick Step), vede protagonista nella sesta tappa il Pico del Buitre, lungo poco più di 11 km e con una pendenza media del 7.8%. Gli ultimi quattro km in particolare hanno le pendenze più dure, con tratti in doppia cifra, dove la battaglia per la maglia rossa si animerà senza nessun dubbio. Si parte da La Vall d’Uixó e prima della salita conclusiva i ciclisti dovranno affrontare due gpm di terza categoria, il Puerto de Arenillas e l’Alto Fuente de Rubielos. Dopo la partenza da La Vall d’Uixó si formava il primo tentativo di fuga grazie all’azione di Rui Costa (Team Intermarchè Circus Wanty), Diego Andres Camargo (Team EF Education EasyPost) e Thomas De Gendt (Team Lotto Dstny). Dopo una trentina di km il gruppo rientrava sul terzetto dopodichè sull’Alto de Arenillas iniziava una serie di attacchi e contrattacchi che innescava la maxi fuga di giornata composta da una quarantina di ciclisti. Jesus Herrada (Team Cofidis) era il primo a scollinare sul predetto gpm. A causa di una caduta intanto erano costretti ad abbandonare la Vuelta Andrea Bagioli (Team Soudal Quick Step) e Jay Vine (UAE Team Emirates). L’Alto Fuente de Rubielos contribuiva a rafforzare le speranze dei fuggitivi che dandosi cambi regolavi portavano il loro vantaggio sul gruppo maglia rossa ad oltre 7 minuti. Lenny Martinez (Team Groupama FDJ), a soli 17 secondi di ritardo in cg dalla maglia rossa Remco Evenepoel (Team Soudal Quick Step), già pregustava il brivido di togliere dalle spalle del campione belga il simbolo del primato. Sul Pico del Buitre la fuga scoppiava ed Einer Rubio (Team Movistar) prendeva qualche metro di vantaggio. Lo spagnolo manteneva la testa della corsa fino all’inizio del tratto più duro, ovvero gli ultimi 4 km, dopodichè si facevano avanti Romain Bardet (Team DSM), Lenny Martinez (Team Groupama FDJ) e Sepp Kuss (Team Jumbo Visma). Il terzo capitano dello squadrone olandese aumentava a sua volta l’andatura a 2 km dal traguardo lasciandosi alle spalle i due ciclisti francesi. Il gruppo maglia rossa intanto era scoppiato a sua volat con il duetto Roglic-Vingegaard a prendere in mano la situazione. Soltanto Enric Mas (Team Movistar) riusciva a restare attaccato ai vincitori di Giro e Tour. Kuss aumentava l’andatura e il vantaggio sugli immediati inseguitori ed andava a vincere tra due ali di folla. In seconda posizione, a 26 secondi di ritardo, si piazzava Martinez mentre Bardet era terzo a 31 secondi di ritardo. Chiudevano la top five Mikel Landa (Team Bahrain Victorious) in quarta posizione e Marc Soler (UAE Team Emirates) in quinta posizione, entrambi a 46 secondi di ritardo da Kuss. Roglic e Vingegaard si classificavano a 2 minuti e 52 secondi di ritardo da Kuss mentre l’ex maglia rossa Evenepoel era ancora più dietro. Kuss è ora una vera e propria minaccia per Roglic e Vingegaard in classifica generale, visto che è secondo a soli 8 secondi di ritardo da Martinez, che a venti anni è uno dei più giovani ciclisti della storia a vestire la maglia rossa alla Vuelta. Domani è in programma la settima tappa da Utiel a Oliva di quasi 201 km. L’assenza di gpm dovrebbe favorire i velocisti ma gli ultimi 80 km, una volta superata Valencia, si percorreranno lungo la costa e il vento potrebbe essere protagonista.

Antonio Scarfone

Kuss festeggia con i tifosi a bordo strada la sua vittoria sul Pico del Buitre (foto Alexander Hassenstein / Getty Images))

Kuss festeggia con i tifosi a bordo strada la sua vittoria sul Pico del Buitre (foto Alexander Hassenstein / Getty Images))

VUELTA, GANNA FA LO SPRINTER MA GROVES GLI NEGA LA GIOIA DELLA VITTORIA

agosto 30, 2023 by Redazione  
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Nella quinta tappa (Morella – Burriana, 186.5 km) il campione verbanese della Ineos – Grenadiers partecipa alla volata ma l’australiano lo supera di mezza ruota sull’arrivo e bissa il successo siglato ieri a Tarragona.

Nuova giornata interlocutoria sulle strade di Spagna: la Vuelta ha salutato la Catalogna per andare nella Comunità Valenciana e subito succede un colpo di scena. La Jayco-AlUla perde, infatti, il suo capitano Eddie Dunbar, vittima di un incidente nel tratto di trasferimento verso il chilometro zero e l’irlandese si aggiunge ai non partiti Bryan Coquard (Cofidis), Ruben Guerreiro (Movistar Team) e Kobe Goossens (Intermarché – Circus – Wanty). La squadra australiana dovrà poi successivamente fare i conti anche con l’abbandono di Filippo Zana, forse la seconda punta in salita per i colori italiani dopo Damiano Caruso.

Uno solo è il corridore all’attacco oggi e arriva dall’Uruguay, si tratta di Eric Antonio Fagundez, portacolori della Burgos-BH, che arriva a guadagnare fino a cinque minuti di vantaggio. Il sudamericano perderà terreno poi sul GPM di 2° categoria di Collado de la Ibola, dove verrà raggiunto e scavalcato da Eduardo Sepulveda (Lotto-Dstny), che incrementerà il suo vantaggio nella classifica dei GPM. Non ci sarà comunque spazio per la sortita dell’argentino, che ai -38 verrà ripreso dal gruppo con le squadre dei velocisti che puntano ad un altro sprint generale. A dieci chilometri dal termine c’è, però, uno sprint che da abbuoni ed è il leader della classifica generale Remco Evenepoel (Soudal – Quick Step) il più lesto a prendersi i 6 secondi della bonificazione precedendo Kaden Groves (Alpecin-Deceuninck).

L’australiano dell’Alpecin, già vincitore ieri a Tarragona, si mantiene nelle primissime posizioni ben aiutato dalla sua squadra che gli prepara il treno perfetto. Gli ultimi chilometri sono complicati a causa della presenza di numerose rotonde e curve e in una di esse finisce a terra il belga Milan Menten (Lotto-Dstny), proprio un centinaio di metri prima dal cartello dei tre chilometri al traguardo, oltre il quale scatta la neutralizzazione dei distacchi provocati dalla cadute. Nelle prime posizioni gli italiani Andrea Vendrame (AG2R Citroën Team) e Alberto Dainese (Team Dsm – Firmenich) fanno a spallate con Dries Van Gestel (TotalEnergies) e sul rettilineo finale compare Filippo Ganna, che punta a fare la volata per la Ineos – Grenadiers. Lo spunto del verbanese pare favorirlo ma deve fare i conti con la velocità di Groves, il quale ha la meglio per pochissimi centimetri. E’ il secondo successo di fila per l’australiano, che mantiene sempre più salda la leadership nella Classifica a Punti.

Evenepoel, grazie ai 6” di abbuono allo sprint intermedio, ha ora 11” sullo spagnolo Enric Mas (Movistar Team) e 17” sul francese Lenny Martinez (Groupama-FDJ). Nella giornata di domani si ritorna in alta montagna, verso i quasi duemila metri dell’Osservatorio Astrofisico di Javalambre, sul Pico del Buitre. La salita finale misura 10.8 chilometri ed ha una pendenza media dell’8%, con punte spesso superiori al 15%, adatta quindi agli scalatori puri.

Andrea Giorgini

Kaden Groves batte Filippo Ganna sul traguardo di Burriana (foto Alexander Hassenstein / Getty Images)

Kaden Groves batte Filippo Ganna sul traguardo di Burriana (foto Alexander Hassenstein / Getty Images)

VUELTA, A TARRAGONA GROVES BEFFA MOLANO

agosto 29, 2023 by Redazione  
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Dopo tre giorni confusi, il Giro di Spagna vive una tappa finalmente tranquilla. Lasciate le polemiche post cronosquadre, le puntine sulla strada e l’incidente occorso a Remco Evenepoel dopo aver vinto ad Arinsal, si è ripartiti dal principato di Andorra per tornare sulla costa catalana.

Sono 185 i chilometri da percorrere da Andorra la Vella a Tarragona, capoluogo della provincia più meridionale della Catalogna, e in tre si sono avvantaggiati sul gruppo: il leader dei GPM Eduardo Sepulveda (Lotto-Dstny), e gli spagnoli Ander Okamika (Burgos-BH) e David Gonzalez (Caja Rural – Seguros RGA). L’argentino in maglia a pois supera senza problemi al comando i due GPM di giornata e allunga a +6 punti su Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step). A fuga raggiunta succede un po’ di tutto nei cinque chilometri finali, a partire da una caduta che coinvolge Bryan Coquard, François Bidard (Cofidis), Santiago Buitrago, Kamil Gradek (Bahrain – Victorious) e Kobe Goossens (Intermarché – Circus – Wanty), con il colombiano, vincitore sulle Tre Cime di Lavaredo all’ultimo Giro d’Italia, quello messo peggio.

Le squadre nelle prime posizioni a lavorare per lo sprint sono la Alpecin – Deceuninck per Kaden Groves, la UAE – Emirates per Juan Sebastian Molano e la Lidl – Trek per Edward Theuns. Ai -300 l’olandese Marijn Van den Berg si mette in testa tentando un’azione a sorpresa, ma cade malamente in curva lasciando spazio a Groves e Molano. Il colombiano sembra avere un vantaggio sufficiente per vincere la tappa ma prende la volata troppo lunga ed esaurisce le energie negli ultimi quaranta metri, venendo battuto dall’australiano, che al Giro si era aggiudicato la tappa di Salerno. Groves, con questo risultato, scavalca Andrea Vendrame (AG2R-Citroen, oggi decimo) nella classifica a punti.

La classifica generale vede ancora Remco Evenepoel in testa con 5” su Enric Mas (Movistar Team) e 11” su Lenny Martinez (Groupama – FDJ). Domani si correrà un’altra frazione destinata all’arrivo in volta, disegnata per 186.5 Km tra Morella e Burrana.

Tornando ai fattacci delle tappe precedenti, la polizia catalana ha nel frattempo arrestato le quattro persone che avevano tentato di sabotare il passaggio della corsa durante la Matarò-Barcellona, già funestata dal maltempo e dalla presenza di chiodi e di puntine da disegno sull’asfalto. I delinquenti avrebbero pianificato il lancio di 400 litri di olio da un cavalcavia attraverso due grandi contenitori e un tubo al momento del transito del gruppo. Il loro tentativo non era andato a buon fine e, secondo alcune fonti locali, sarebbero già stati rilasciati dalle autorità spagnole

Andrea Giorgini

La vittoria di Graves a Tarragona (Getty Images)

La vittoria di Graves a Tarragona (Getty Images)

REMCO EVENEPOEL PADRONE DELLA VUELTA, PER IL BELGA TAPPA E MAGLIA AD ARINSAL

agosto 28, 2023 by Redazione  
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Sono bastati 200 metri a Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step) per far capire, qualora vi fossero dubbi, al mondo del ciclismo che lotterà fino a Madrid per far sua la Vuelta a España 2023, il belga con un allungo dirompente si toglie di ruota sia Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma) sia Juan Ayuso (UAE Team Emirates) secondo e terzo all’arrivo di Arinsal. Il campione belga grazie alla vittoria di oggi balza al comando della classifica generale.

Splende finalmente il sole sulla terza tappa della Vuelta e tanti sono i tentativi per portare via la fuga di giornata con scatti e controscatti in testa al gruppo. Situazione di corsa che scorre così per i primi venti chilometri quando finalmente si forma un gruppetto di nove uomini grazie all’impulso iniziale di Eduardo Sepúlveda (LTD) a cui si accodano Amanuel Ghebreigzabhier (LTK), Pierre Latour (TEN), Damiano Caruso (TBV), Jasha Sütterlin (TBV), Lennard Kämna (BOH), Jon Barrenetxea (CJR), Rune Herregodts (ICW) e Andrea Vendrame (ACT). I nove al comando vengo successivamente raggiunti da Mathis Le Berre (ARK) e Jose Manuel Diaz (BBH). Il gruppetto degli undici uomini acquisisce un vantaggio massimo di 5’ al chilometro 60 di corsa, dietro tira la  EF Education-Easypost aiutata a tratti dalla Jumbo – Visma, dalla Soudal e dalla Ineos Grenadiers. Grazie all’azione di queste squadre il vantaggio cala vistosamente attestandosi a 3’:30” a 50 chilometri dalla conclusione. Per i punti della speciale classifica della maglia verde Andrea vendrame passa per primo al traguardo volante di Andorra la Vella, siamo ai piedi della salita verso il Coll d’Ordino ascesa lunga di ben 17 Km sulle cui prime rampe pagano dazio Sutterlin, Latour e lo stesso Vendrame mentre piazzano i primi scatti Ghebreigzabhier, Caruso, Kämna, Barrenetxea e Sepúlveda. Al GPM è Sepulveda a scollinare per primo davanti a Caruso e Kämna, il gruppo dei migliori insegue a circa 1’. In discesa si avvantaggiano Caruso e Kämna ed arrivano insieme ai piedi dell’ultima salita quella che porterà all’arrivo di Arinsal mentre dietro il gruppo dei migliori riassorbe tutti gli ex componenti della fuga iniziale. La corsa resta cristallizzata fino ai meno 7 dall’arrivo rispetto agli 8,2 Km della salita, Caruso inizia a soffrire il tratto con la pendenze più dure e viene ripreso dal gruppo, ridotto ormai ad una dozzina di uomini. In testa alla corsa vi è il solo Kämna che con il rapportone riesce a stare in avanscoperta per poche centinaia di metri infatti il gruppetto dei big riassorbe anche il tedesco sotto l’impulso di Sepp Kuss (Jumbo – Visma) che addirittura si trova per poche decine di metri in testa alla corsa, seguito da Marc Soler UAE Team Emirates, i due sono però subito ripresi e si procede a ritmo sostenuto fino ai 200 metri dall’arrivo quando Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step) piazza un allungo decisivo a cui nessuno riesce a resistere, dietro il belga si accodano Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma) e Juan Ayuso (UAE Team Emirates) cronometrati a 1” con via via tutti gli uomini di classifica. Pagano dazio invece Geraint Thomas (Ineos) a 47”, Romain Bardet (Team DSM Firmenich) a 31” e Santiago Buitrago a 21”. In classifica generale passa al comando Remco Evenepoel con 5” di vantaggio su Enric Mas (Movistar) e 11” su Lenny Martinez (Groupama – FDJ). Domani quarta tappa da Andorra la Vella a Terragona riservata ai velocisti.

Antonio Scarfone

Lesultanza di Remco Evenepoel sul traguardo di Arinsal (Photo credit: Getty Images)

L'esultanza di Remco Evenepoel sul traguardo di Arinsal (Photo credit: Getty Images)

RENEWI TOUR, VITTORIA FINALE DI TIM WELLENS

agosto 28, 2023 by Redazione  
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Tim Wellens vince la prima edizione del Renewi Tour, la corsa nordeuropea che fino allo scorso anno era nota con il nome di Benelux Tour. Il corridore belga in classifica ha la meglio per 23 secondi sui connazionali Vermeersch e Lampaert

Si apre sotto la luce di Jasper Philipsen (Alpecin-Deceuninck) e si chiude sotto quelle di Matej Mohoric (Bahrain) e Tim Wellens (UAE) la prima edizione del Renewi Tour, corsa che nasce dalle ceneri del fu Eneco Tour e che negli anni ha cambiato denominazione prima in BinckBank Tour e poi in Benelux Tour. Di fatto rinasce come un Giro del Belgio con una breve cronometro corsa in terra olandese, la seconda frazione, vinta da Joshua Tarling (INEOS, il quale succede appunto a Philipsen, vincitore della prima frazione, in testa alla classifica.
Dopo la cronometro i favoriti della vigilia – Mohoric, Wellens, Tarling, Yves Lampaert (Soudal – Quick Step), Jasper Stuyven (Lidl-Trek), Florian Vermeersch (Lotto Dstny), Matteo Trentin e Marc Hirschi (UAE Team Emirates), si erano portati come da pronostico nelle zone alte della classifica in attesa della terza tappa, da disputare sulle strade del Giro delle Fiandre con il temibile muro di Grammont a fare da spauracchio. Come da previsioni la frazione ha offerto molto spettacolo e ad aggiudicarsela è stato Mike Teunissen (Intermarchè), per il quale ha pagato il coraggio di attaccare fin dai primi chilometri ed è così riuscito a farsi il miglior regalo di compleanno che potesse sperare.
Alle sue spalle si è classificato Wellens, eroico nel continuare con una ruota sgonfia dopo aver acceso la corsa dei favoriti, ad appena 1”, poi si sono piazzata Axel Zingle (Cofidis), Hirschi, Arnaud De Lie (Lotto Dstny) e via via tutti gli altri. Il belga della UAE si è così issato saldamente al comando della generale sfruttando anche i vari abbuoni: 24 i secondi di vantaggio sul diretto inseguitore Lampaert, due in più su Vermeersch e 30” sulla coppia costituta da Stuyven e Fred Wright (Bahrain).
Le ultime due tappe diventano quindi una passerella per le ruote veloci, anche se nell’ultima i chilometri conclusivi vallonati hanno provocato una certa selezione. Alla fine per la classifica generale si registra solo il ritiro di Wright e il sorpasso di Vermeersch su Lampaert.
La penultima frazione si conclude col successo in volata di Sam Welsford (DSM – Firmenich) su Olav Kooij (Jumbo – Visma), piazzato terzo nella prima frazione, Philipsen, e Tim Merlier (Soudal – Quick Step), giunto secondo nella prima volata.
L’ultima volata, a ranghi ristretti, è stata invece vinta da Mohoric che ha regolato il nostre Trentin, migliore italiano in gara con due buone prove nelle prime frazioni. Terzo il danese Søren Kragh Andersen (Alpecin – Deceuninck) davanti al duo della Lotto Dstny composto da Jasper De Buyst e De Lie.

Andrea Mastrangelo

Tim Wellens vince la prima edizione del Renewi Tour (foto Bas Czerwinski/Getty Images)

Tim Wellens vince la prima edizione del Renewi Tour (foto Bas Czerwinski/Getty Images)

GIRO DI GERMANIA, ILAN VAN WILDER VINCE LA GENERALE

agosto 27, 2023 by Redazione  
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Ilan Van Wilder vince il Giro di Germania davanti a Felix Großschartner e Danny Van Poppel.

Quattro tappe e un prologo iniziale compongono il percorso dell’edizione 2023 del Deutschland Tour, la numero 38 nella sua non più così giovane storia: tappe mosse e frastagliate con esiti incerti e non cuciti addosso a nessun genere specifico di corridori.
Il prologo iniziale di 2.3 Km è un esercizio quasi da pistard, vinto dal britannico Ethan Vernon (Soudal – QuickStep) davanti a Mads Pedersen (Lidl – Trek) per 1″ e Maikel Zijlaard per 3″ (Tudor Pro Cycling Team). La prima tappa in linea invece prevede un’altimetria mossa con vari strappi nel finale che premiano il talento di Ilan Van Wilder, 23enne belga della Soudal – QuickStep, bravo a battere in volata ristretta i più esperti Felix Großschartner (UAE Team Emirates) e Pavel Sivakov (INEOS Grenadiers). Gli abbuoni permettono al giovane belga di vestire anche la maglia di leader, che porterà fino al traguardo finale di oggi.
Nella seconda tappa in linea con arrivo sullo strappo finale di Winterberg la scena se la prende Gregor Mühlberger, 29enne austriaco della Movistar, abile a staccarsi tutti di ruota e trionfare in solitaria. A circa 10″ di distanza la volata del gruppo per il primo degli sconfitti è regolata dal compagno di squadra Alex Aranburu su Kevin Vermaerke (Team DSM – Firmenich), ma senza minacce al primato generale di Van Wilder.
La terza frazione vede invece una volata di gruppo, nonostante qualche difficoltà altimetrica e planimetrica proposte dall’arrivo di Essen: qui a trionfare è Madis Mihkels (Intermarche – Circus – Wanty) su Danny Van Poppel (Bora – Hansgrohe) e Quinten Hermans (Alpecin-Deceuninck), con ancora saldo il primato di Van Wilder in classifica generale.
La quarta e ultima tappa è nuovamente una volata, regolata questa volta da Arvid De Kleijn (Tudor Pro Cycing) su Phil Bauhaus (Bahrain – Victorious) e Marius Mayrhoffer (Team DSM – Firmenich). Ancora una volta, nessun pericolo per Ilan Van Wilder che porta così a casa la classifica generale finale lasciando l’argento a Felix Großschartner, distante 11″, e Danny Van Poppel, terzo per soli 2″.

Lorenzo Alessandri

Ilan Van Wilder porta a casa la maglia rossa finale. Photo Credit: Getty Images

Ilan Van Wilder porta a casa la maglia rossa finale. Photo Credit: Getty Images

ANDREAS KRON VINCE A BARCELLONA CON DEDICA SPECIALE

agosto 27, 2023 by Redazione  
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Andreas Kron (Lotto Dsnty) vince la seconda tappa della Vuelta a España 2023, il danese piazza lo scatto vincente poco prima del GPM del Montjuic e nessuno riesce a prenderlo, si piazza in seconda posizione Kaden Groves (Alpecin-Deceuninck) che di fatto regola la volata dei battuti su Andrea Vendrame (Ag2r Citroën) e Andrea Bagioli (Soudal-QuickStep). Anche quest’oggi la tappa è stata fortemente condizionata dalla pioggia tanto che l’Organizzazione decide di neutralizzare i tempi a 9 Km dall’arrivo così da evitare rischi in discesa, decisione che offre una non belligeranza tra gli uomini di classifica che, di fatto, decidono di non correre ulteriori rischi.

Poco dopo il chilometro zero la strada inizia subito a salire nella seconda frazione della Vuelta a España 2023 verso il GPM del Coll de Sant Bartomeu a prendere di forza i primi chilometri della salita sono Matteo Sobrero (Team Jayco AlUla), Thomas Bonnet (TotalEnergies) ed Elie Gesbert (Team Arkéa-Samsic), il gruppo controlla ma poco dopo un nuovo scatto di, ancora Matteo Sobrero insieme questa volta a Andrea Piccolo (EF Education-EasyPost), Javier Romo (Astana Qazaqstan) e Joel Nicolau (Caja Rural-Seguros RGA) offre il là alla fuga buona di giornata, il gruppo infatti lascia andare i quattro sotto una pioggia battente. Al GPM per i battistrada il vantaggio è di 1’:30”. Dal gruppo esce Jetse Bol (Burgos-BH) che tutto solo riesce a riportarsi sulla testa della corsa, cinque quindi gli uomini al comando con il plotone tirato dagli uomini della maglia rossa indossta da Lorenzo Milesi (Team DSM). La fuga ottiene, a circa metà tappa un vantaggio massimo di 3’:14” , per poi riscendere nei pressi del Coll d’Estenalles a circa 1’:40”. In discesa la fuga guadagna qualche secondo mentre in gruppo si procede adagio per via della sede stradale molto insidiosa a causa della pioggia, in testa al gruppo si portano gli uomini classifica tra cui anche Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma) plateale il gesto del danese ad andare adagio. Intanto in testa Bol e Nicolau perdono contatto e poco dopo sono riassorbiti dal gruppo, gruppo in cui regna il caos perchè se da una parte le squadre degli uomini di classifica non vogliono correre rischi squadre come la Alpecin – Deceuninck ed il Team DSM ambiscono una alla vittoria di tappa una a difendere la maglia rossa di Milesi. Nonostante la prudenza messa in strada dal gruppo vanno giù per fotuna senza conseguenza sia Primoz Roglic (Jumbo-Visma) sia Geraint Thomas (Ineos Grenadiers), va peggio proprio alla maglia rossa, Lorenzo Milesi infatti cade e sanguinante è costretto ad alzare bandiera bianca. In testa ai meno 9 dall’arrivo, in pratica, ai piedi del GPM del Montjuic, dove è prevista la neutralizzazione a passare per primo è Piccolo seguito da Romo, Sobrero invece aveva anch’egli alzato bandiera bianca, energie finite per l’italiano. La coppia al comando è ripresa a 7 chilometri dall’arrivo con la Groupama – FDJ a prendere in testa la salita verso Montjuic dove piazza il primo scatto Remy Rochas (Cofidis), l’uomo della Cofidis è subito ripreso da Andreas Kron (Lotto Dstny) con uno scatto decisamente più efficace, il danese va via tutto solo e risulta così imprendibile per tutti, sotto l’arco dell’ultimo chilometro sono 10 i secondi di vantaggio, tempo che gli consente l’assoluta tranquillità di godersi a braccia alzate gli ultimi metri e far propria una importante vittoria di tappa che dedica a Tijl De Decker (giovane compagno recentemente scomparso mentre si alleneva). Alle sua spalle si piazza Kaden Groves (Alpecin-Deceuninck) su Andrea Vendrame (Ag2r Citroën) e Andrea Bagioli (Soudal-QuickStep). In classifica generale passa l comando Andrea Piccolo (EF Education-EasyPost) seguito a 11” da Javier Romo (Astana Qazaqstan) ed a 13” da Ivan Garcia Cortina (Movistar). Domani terza tappa e primo arrivo in salita ad Arinsal questa volta la pioggia, se dovrà esserci, non sarà motivo di non belligeranza tra i big chiamati a dare un senso a questa Vuelta partita, decisamente, in modo abbastanza discutibile.

Antonio Scarfone

Andreas Kron vince la seconda tappa della Vuelta a Espana 2023 (Photo credit Getty Images)

Andreas Kron vince la seconda tappa della Vuelta a Espana 2023 (Photo credit Getty Images)

RIBALTONE DEL TORO, IL TOUR DE L’AVENIR 2023 È DEL MESSICANO.

agosto 27, 2023 by Redazione  
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Finale con il botto al Tour de l’Avenir 2023. L’ultima tappa si è dimostrata decisiva e grazie al secondo posto odierno Isaac del Toro spodesta dalla testa della classifica lo statunitense Riccitello. Successo di tappa per Giulio Pellizzari

Si è concluso oggi con un vero e proprio colpo di scena finale il Tour de l’Avenir 2023. La corsa a tappe francese per Under23 sembrava saldamente nelle mani dello statunitense Matthew Riccitello, protagonista insieme al messicano nelle tappe precedenti. Il duello tra i due era cominciato in occasione della Méribel-Col de la Loze, sesta tappa della corsa. In quell’occasione ad imporsi sul passo recentemente affrontato al Tour dei professioinisti era stato Del Toro davanti allo statunitense. È stato, però, quest’ultimo che ha indossato la maglia di leader.
La settima giornata di gara era divisa in due semitappe, con la cronoscalata del mattino appannaggio dello statunitense e il messicano terzo. La frazione pomeridiana con arrivo al Moncenisio ha visto il messicano terminare secondo, staccato di 7” dall’irlandese Archie Ryan, mentre Riccittello si era dovuto accontentare della nona piazza a 25” dal vincitore, riuscendo a conservare la maglia di leader per 54″, un vantaggio che – come poi i fatti hanno dimostrato – non era sufficiente per far stare tranquillo lo statunitense.
L’ultima tappa, da Val-Cenis a Sainte-Foy-Tarentaise si è, infatti, sviluppata nel segno di Del Toro, che si è dimostrato molto combattivo. Un attacco ai meno 50 in compagnia dell’azzurro Giulio Pellizzari ha fatto saltare il banco. Il leader della classifica non è stato in grado di rintuzzare l’attacco e, anzi, ha pagato molto, chiudendo 12° e finendo fuori dal podio. Lo sprint a due tra gli attaccanti ha premiato l’italiano, che è salito sul secondo gradino del podio finale, mentre terzo si è piazzato un altro italiano, Davide Piiganzioli.
Si conclude così questo Tour de l’Avenir, nove tappe sempre interessanti che hanno visto i ciclisti di domani impegnarsi quotidianamente per gettare la base del loro futuro. Si era iniziato domenica scorsa con la Carnac-La Gacilly, vinta dal danese Anders Foldager davanti all’italiano Giacomo Villa e al francese Pierre Thierry. Lunedì primo cambio della guardia in classifica con l’insediamento al vertice del polacco Michał Pomorsky al termine della Nozay – Chinon, tappa vinta dal canadese Riley Pickrell davanti al polacco Radoslaw Fratczak e ai due israeliani Rotem Tene e Oded Kogut. Martedì è stata la giornata della Danimarca, la cui nazionale si è imposta nella cronosquadre Issoudun – Vatan davanti ai team francese e belga, piazzando in vetta alla classifica Carl-Frederik Bevort., il cui interregno è durato un giorno solo. Infatti, mercoledì è salito in vetta alla classifica un altro danese, Simon Dalby al termine della Aigurande – Evaux-les-Bains, tappa che ha visto la vittoria dello svizzero Fabio Christen, davanti a Del Toro e al britannico Lukas Nerurkar. Quarto l’italiano Francesco Busatto, che l’indomani ha guadagnato una posizione chiudendo terzo la tappa partita da La Tour-de-Salvagny e terminata sulle sponde del Lac d’Aiguebelette, vinta dalllo spagnolo Ivan Romeo davanti all’elvetico Jan Christen (fratello del pocanzi citato Fabio).
Con la sesta tappa e con la definitiva entrata in scena di Del Toro si è entrati nel vivo della competizione, una lotta quattro continuata fino ad oggi, con il ribaltone che ha portato il messicano in cima la classifica.
Da registrare in questi giorni di gara la buona prova degli azzurrini presenti. Oltre a Pellizzari e Piganzoli, si sono fatti notare anche i già citati Villa e Busatto, per rimanere nelle top5 delle 8 tappe. Nella cronosquadre la nazionale italiana ha chiuso decima mentre nei due ultimi giorni di gara Alessandro Pinarello ha chiuso 26°, 12° e 19°. Tutte queste prestazioni hanno permesso alla nostra nazionale di imporsi nella classifica a squadre e di posizionarsi in testa alla Nations Cup U23 2023.
Oltre alla classifica generale, il messicano Del Toro ha fatto incette anche delle Classifiche accessorie, portandosi a casa anche quella a punti, quella degli scalatori e quella dei giovanim con la ciliegina sulla torta del premio di Super Combattivo. Unico premio sfuggitogli è quello della classifica della combattività, conquistata dal britannico David Joshua Golliker.

Mario Prato

La vittoria del messicano Del Toro sul Col de la Loze (euro.dayfr.com)

La vittoria del messicano Del Toro sul Col de la Loze (euro.dayfr.com)

IL JUMBO NON DECOLLA, IL TEAM DSM MANDA IN ROSSO LORENZO MILESI NELLA CRONOSQUADRE DI APERTURA DELLA VUELTA

agosto 26, 2023 by Redazione  
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Il Team DSM Firmenich conquista la cronosquadre di apertura della Vuelta a España 2023, prova contro il tempo condizionata da una pioggia battente su Barcellona che mette in difficoltà anche le squadre più attrezzate a questo genere di esercizio. Al secondo posto per questione di centesimi si piazza la Movistar, terzi chiudono gli uomini della EF Education-EasyPost. In virtù del risultato finale Lorenzo Milesi transitato per primo all’arrivo veste la prima maglia rossa di leader.

Succede di tutto nella cronosquadre inaugurale della Vuelta a España 2023 a causa di una pioggia incessante su Barcellona, il cattivo tempo e la nuvolosità accentuata creano problemi anche di visibilità per le formazioni partite da metà gara che in pratica arrivano quasi con il buio sulla linea del traguardo. Le squadre degli uomini di classifica decidono di non correre rischi particolari, partite verso la fine fanno registrare tempi alti ad eccezione della Movistar, squadra di casa, che è l’unica ad impensierire il miglior tempo del Tem DSM Firmenich al primo intertempo migliorando il tempo del team neerlandese di 7” ma non basta perchè all’arrivo gli spagnoli arrivano un pò disuniti e pagano 55 centesimi. Stessa sorte per la Soudal Quiack Step che è terza al primo rilevamento cronometrico ma che scivola in quarta posizione all’arrivo dietro la EF Education-EasyPost, il capitano Remco Evenepoel nonostante i chiari disappunti per la “gestione della corsa” da parte degli Organizzatori, può tuttavia essere soddisfatto perchè guadagna secondi preziosi su tutti i diretti avversari, tranne da Eric Mas (Movistar) da cui perde 6”; basti pensare che la UAE Team Emirates chiude a 37”, la Jumbo Visma è lontana a 32” e la INEOS a 20”. Da domai si cambia registro, seconda frazione e prima tappa in linea con un GPM di terza categoria in prossimità dell’arrivo, tappa che già può offrire un’occasione di riscatto per chi oggi ha lasciato secondi preziosi per strada.

Antonio Scarfone

Il Team DSM Firmenich impegnato nella cronosquadre della Vuelta a España 2023 (Photp credit. Getty Images)

Il Team DSM Firmenich impegnato nella cronosquadre della Vuelta a España 2023 (Photp credit. Getty Images)

VOLATA ALLA FOGLIA D’ACERO AL TOUR DE L’AVENIR, LA SECONDA TAPPA È DEL CANADESE PICKRELL

agosto 21, 2023 by Redazione  
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Volata vincente del canadese Riley Pickrell nella seconda tappa del Tour de l’Avenir. Piazzati alle sue spalle nell’ordine Fratczak, Tene e Kogut. Francesco Busatto, primo italiano, ha chiuso decimo. La maglia gialla è passata sulle spalle del polacco Pomorski.

La volata attesa ieri si è concretizzata oggi, nella tappa più lunga di questa edizione del Tour de l’Avenir. Sul traguardo di Chinon si è imposto il canadese Riley Pickrell, che ha beffato sul traguardo il già festeggiante polacco Radoslaw Fratczak. A seguire gli israeliani Rotem Tene e Oded Cogut mentre Francesco Busatto, primo degli italiani, ha chiuso in decima posizione.
La tappa odierna ha visto anche il cambio della guardia in classifica generale, al cui comando si è insediato il polacco Michal Pomorski, neo maglia gialla a pari tempo con altri tre concorrenti, l’italiano Giacomo Villa, il lussemburghese Loïc Bettendorff e il francese Pierre Thierry, quartetto cheprecede di 6” una cinquantina abbondante di atleti.
Il vincitore di ieri, il danese Anders Foldager, anche oggi si è impegnato in una fuga ma stavolta non ha avuto la fortuna trovata nella prima tappa. In compagnia dello sloveno Aljaz Turk, il danese ha raggiunto un vantaggio massimo superiore ai 2’, ma è stato raggiunto prima di entrare nella fase calda della tappa e poi ha concluso la tappa con un ritardo abbondantemente superiore ai 7 minuti.
Domani la corsa entrerà nel vivo con la cronometro a squadre, che si disputerà su di un tracciato quasi completamente pianeggiante di 27 Km, tracciato tra i comuni di Vatan e Issoudun.

Mario Prato

Larrivo allo sprint che ha decretato la vittoria di Riley Pickrell

L'arrivo allo sprint che ha decretato la vittoria di Riley Pickrell

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