HUUB ARTZ VINCE LA SETTIMA TAPPA DEL GIRO NEXT GEN. JARNO WIDAR RIMANE IN MAGLIA ROSA

giugno 16, 2024 by Redazione  
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L’olandese della Artz, quest’anno primo alla Gand-Wevelgem Under 23, vince la penultima tappa del Giro Next Gen. Jarno Widar conserva la maglia rosa

Per la prima volta in questa edizione del Giro Next Gen, che si appresta a terminare il suo cammino, è andata in porto la fuga. Sul traguardo di Zocca, il paesino dell’appennino modenese principalmente noto per aver dato i natalia Vasco Rossi, ha tagliato per primo la linea d’arrivo Huub Artz (Wanty – ReUz – Technord), corridore olandese che gli appassionati di ciclismo giovanile già conoscono perchè ad aprile si era imposto nella Gand-Wevelgem di categoria. Dopo essere andato in fuga con altri sette elementi, è stato il primo a muoversi sulla salita finale. Gli unici a riportarsi su di lui sono stati Callum Thornley (Trinity Racing) e Samuele Privitera (Hagens Berman Jayco). A quattro chilometri dall’arrivo Artz ha lasciato sul posto i colleghi e si è involato verso la vittoria. Non ci sono stati cambiamenti in classifica generale, poichè tutti i migliori hanno terminato la tappa nel medesimo gruppo, 2′36″ dopo l’arrivo del vincitore. Ora tra la maglia rosa Jarno Widar (Lotto Dstny Development Team) e la consacrazione quale vincitore della 47a edizione del Giro si interponongo solo i 137 km della frazione conclusiva, che non è impegnativa ma non sarà nemmeno la solita passerella di fine corsa ad uso e consumo dei velocisti.
Il vincitore di tappa Huub Artz subito dopo l’arrivo ha dichiarato: “Sono molto felice, quasi non ci credo. Il mio obiettivo alla vigilia del Giro Next Gen era curare la classifica generale, però non tutto è andato secondo i piani. Questo è un bel modo di reagire. Avevo studiato la salita finale e volevo muovermi solo sul tratto più duro. Ho visto però che il gruppetto andava troppo piano e ho anticipato l’attacco. E’ andato tutto per il meglio. Passerò professionista nel 2025, volevo chiudere la mia storia da Under 23 al meglio e così è stato”. in conferenza stampa ha poi aggiunto: “Quando ho visto il percorso, sapevo che avrei potuto puntare a vincere qualche tappa. Non ero però sui miei livelli, e le cadute non mi hanno aiutato. Forse, senza i problemi fisici di Toussaint, non mi sarei potuto giocare questa chance, però è bello essere riuscito a concretizzare. Non so ancora che tipo di corridore sono, mi piace andare forte su tutti i terreni ma per il momento preferisco ancora le classiche. Ho ancora tempo per capirlo, sicuramente allenarmi e correre stabilmente con i prof nel 2025 mi aiuterà molto a scoprire cosa diventerò”.
Un soddisfatto Jarno Widar, sempre più in maglia rosa, ha così commentato questa penultima tappa: “Speravamo che andasse via una fuga per non usurare troppo la mia squadra, quindi la corsa è andata secondo i piani. E’ bello vestire la Maglia Rosa, tutti mi riconoscono e tifano per me. Anche in salita c’era un’atmosfera incredibile. Domani speriamo che sia una giornata tranquilla, magari con un finale in volata. Non è ancora tutto deciso, ma spero che potrò coronare il mio sogno e vincere il Giro Next Gen”.
Il Giro Next Gen 2024 terminerà con la Cesena-Forlimpopoli di 137 km. La tappa prevede un circuito iniziale o circa 70 km, seguito da quattro tornate di un anello di circa 17 km che ha il suo momento clou nella salita di Bertinoro (2.7 Km al 6.1%)

Mario Prato

Huub Artz taglia vittorioso il traguardo di Zocca (foto LaPresse)

Huub Artz taglia vittorioso il traguardo di Zocca (foto LaPresse)

UAE, NESSUNA VARIAZIONE SUL TEMA

giugno 15, 2024 by Redazione  
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La tappa di montagna di oggi ha confermato i valori in campo già visti. La coppia emiratina Yates-Almeida ribadisce la propria superiorità con i due che arrivano in parata dopo aver staccato tutti e domani si giocheranno a cronometro la vittoria nel Giro di Svizzera 2024.

Nonostante la sua gloriosa storia e tradizione il Giro di Svizzera è ormai una corsa di preparazione al Tour de France e da qualche anno neppure la più prestigiosa, ma questa edizione presentava un disegno davvero durissimo anche se il maltempo ha costretto gli organizzatori a modifiche dell’ultima ora.
Il test è significativo anche con il campo partenti; mancano i due principali avversari di Pogacar (Vingegaard permettendo) ma sono, invece, presenti potenziali protagonisti come Enric Mas (Movistar Team) e un ottimo Egan Bernal (INEOS Grenadiers) che cresce sempre di più.
Le prestazioni e la superiorità della coppia UAE formata da Adam Yates e João Almeida mette decisamente paura agli avversari del recente vincitore del Giro d’Italia proprio in chiave Tour de France.
Adam Yates non è affatto una sorpresa, avendo già fatto podio lo scorso anno al Tour de France pur avendo corso in appoggio al capitano, mentre João Almeida – che sinora di era misurato con il Giro d’Italia pur avendo palesato miglioramenti – continuava a mostrare qualche limita in salita, al quale suppliva con la sua grande caparbietà.
La tappa di oggi presentava un chilometraggio più simile quello proposto nelle corse femminili o dilettantistiche, ma c’erano da affrontare tre salite: due volte il Col de la Croix e l’ascesa finale verso il traguardo di Villars-sur-Ollon, caratterizzata da una pendenza media dell’8%.
Il breve chilometraggio ha favorito una partenza ricca di attacchi e così la fuga si è formata dopo soli 7 Km grazie all’azione di Einer Rubio (Movistar), Maxim Van Gils (Lotto Dstny), Harold Martin Lopez (Astana Qazaqstan), Johannes Staune-Mittet (Team Visma | Lease a Bike) e Sylvain Moniquet (Lotto Dstny); successivamente su questi corridori si sono riportati prima Finlay Pickering (Bahrain Victorious) e Valentin Paret-Peintre (Decathlon Ag2r La Mondiale ) in vista del GPM, poi Jan Christen (UAE Team Emirates) lungo la discesa.
In gruppo è la Ineos che prende in mano le operazioni, concedendo alla fuga un vantaggio massimo di poco superiore ai 2 minuti.
Sulla seconda ascesa verso il Col de la Croix il ritmo di Salvatore Puccio e di Oscar Rodriguez mette in difficoltà diversi corridori anche importanti come Lenny Martinez (Groupama-FDJ) e Cian Uijtdebroeks (Team Visma | Lease A Bike), che ha battagliato vari giorni con Antonio Tiberi per la maglia bianca al giro d’Italia prima di essere costretto al ritiro.
Con il ritorno del gruppo l’unico che prova a resistere è Staune-Mittet, che prova l’azione solitaria con il gruppo che a quel punto si limita a controllare, mentre il vantaggio del fuggitivi che galleggia attorno al minuto.
La Ineos lascia la testa della corsa a causa di un problema di Bernal, ma il ritmo della UAE è volutamente basso per permettere il rientro di alcuni uomini che si erano staccati a causa dell’elevato ritmo imposto dagli Ineos.
Sulla salita finale gli uomini di Bernal tornano a guidare le operazioni e il destino per il battistrada è segnato. Il primo a riassorbire il fuggitivo è Felix Gall (Decathlon AG2R La Mondiale Team), sul quale si riporta in prima persona Almeida. Si accodano quindi Matthew Riccitello (Israel Premier Tech), Yates e Wilco Kelderman (Team Visma | Lease a Bike), mentre Bernal si stacca, riuscendo però a limitare i danni grazie all’aiuto di Thomas Pidcock e a riportarsi sul gruppetto degli uomini di classifica
A due chilometri dall’arrivo c’è l’attacco del leader della classifica, che se ne va insieme al compagno di squadra saldamente issato in seconda posizione.
Nulla da fare per gli avversari, con il solo Riccitello che riesce a precedere gli altri di pochi secondi.
I distacchi rimangono sostanzialmente invariati con la vittoria finale che è ormai affare interno alla UAE in vista della cronometro di domani, più adatta alle caratteristiche di Almeida anche se il limitato chilometraggio può permettere a Yates di mantenere almeno parte dei 31 secondi che vanta sul compagno di squadra.
Lontanissimo, invece, è Bernal che conserva il terzo posto con un distacco di 1′51″ dalla vetta.

Benedetto Ciccarone

Yates e Almeida dominano anche lultima tappa di montagna del Giro di Svizzera (Getty Images)

Yates e Almeida dominano anche l'ultima tappa di montagna del Giro di Svizzera (Getty Images)

GIRO NEXT GEN, WIDAR VINCE ANCHE IL TAPPONE DI FOSSE

giugno 15, 2024 by Redazione  
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Jarno Widar vince anche il tappone di Fosse dopo aver fatto suo, tre giorni fa, l’arrivo in salita a Pian della Mussa. Il belga ora comanda con 52″ su Torres e 58″ su Rondel

Il belga Jarno Widar (Lotto Dstny Development Team) non fa il Pagagini nel tappone di Fosse ripete le gesta che, qualche giorno fa, gli avevano consentito di fare l’en plein a Pian della Mussa, prendendosi vittoria di tappa e maglia rosa. Adesso a vittoria odierna ha fatto lievitare il vantaggia sui più immediati rivali di classifica. Tra questi c’è il francese Mathys Rondel (Tudor Pro Cycling Team U23), terzo della generale, che è stato il primo dei big a muoversi sulle impegnative rampe dell’ascesa finale (quasi 9 km al 9% di pendenza media), autore di un’accelerazione che ha mandato in crisi l’olandese Wouter Toussaint (Wanty – ReUz – Technord), alla partenza da Borgo Virgilio quinto in classifica. Quando Pablo Torres (UAE Team Emirates Gen Z) ha azzardato un tentativo dentro il chilometro conclusivo è stato, però, lo stesso Rondel a soffrirne, mentre con lo spagnolo rimanevano solo il suo connazionale Pau Martì (Israel Premier Tech Academy) e la maglia rosa, autore di uno scatto a 300 metri dall’arrivo che gli consentiva di tagliare la linea del traguardo con secondo di vantaggio sugli altri due, conquistando anche i 10 secondi d’abbuono spettanti al vincitore di tappa. Il belga consolida così la sua leadership, indossando l’insegna del primato con 52″ su Torres, che è riuscito a sorpassare Ronde, sceso di una posizione e ora terzo a 58″, paritempo con l’altro protagonista del finale di questa tappa, Martì
Il vincitore di tappa Jarno Widar, subito dopo l’arrivo, ha dichiarato: “Questa mattina non mi sentivo molto bene in partenza ma ci tenevo ad offrire una grande performance perchè quella di oggi era la tappa regina. Col passare dei chilometri mi sono sentito sempre meglio. Era difficile tenere le ruote di Mathys Rondel ma sentivo di avere del margine. Quando Pablo Torres ha attaccato l’ho seguito per poi partire ai 250 metri. E’ una bella vittoria, in Maglia Rosa ha un sapore speciale. Vincere indossando la Maglia Rosa è uno dei sogni che coltivavo fin da bambino e farlo al Giro Next Gen, la corsa più importante della categoria U23, è veramente speciale. E’ la prima volta che mi trovo a correre per sei giorni, forse è per questo che in partenza non mi sentivo così bene. Questo rende ancora più grande il mio successo di tappa. Fino all’anno scorso in molti dicevano che non sarei stato capace di lottare per le classifiche generali nelle corse a tappe, sto dimostrando che si sbagliavano. La Tudor ha attaccato prima in discesa e poi sull’ultima salita ma non ci siamo fatti trovare impreparati. Mi sentivo di dover ripagare gli sforzi dei miei compagni di squadra”.
Il bolognese Florian Kajamini, anche oggi primo degli italiani, ha confermato la sua leadership nella classifica dei corridori di casa nostra: “E’ stata una tappa molto dura ma sono contento di aver consolidato il mio margine nella classifica della Maglia Tricolore. Credo che questo possa essere un obiettivo realistico, in quanto le prossime due tappe non dovrebbero smuovere più di tanto la classifica generale. Come team cercheremo di chiudere con una doppia top 10, la mia e quella di Novak, e abbiamo anche Nespoli in corsa per la Maglia Azzurra”.
Ora si correrà la settima tappa, che da Montegrotto Terme condurrà in 182 Km a Zocca di 182 Km, paese natale di Vasco Rossi. Si tratterà del terzo e ultimo arrivo in salita del Giro Next Gen, che arriverà la termine di una tappa totalmente pianeggiante e di un’ascesa finale di 12 Km al 4.5%, che presenta i tratti più impegnativi nei primi 5 Km al 6.3%, anche se è nel finale che si raggiunge il picco di pendenza massima del 12%

Mario Prato

Widar vince anche il tappone di Fosse (foto LaPresse)

Widar vince anche il tappone di Fosse (foto LaPresse)

ALMEIDA INSIDIA YATES AL GIRO DI SVIZZERA

giugno 14, 2024 by Redazione  
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E’ la volta di João Almeida al Giro di Svizzera 2024, il portoghese va vincere la tappa con arrivo in salita a Blatten allungando sul compagno di squadra Adam Yates. I due uomini della UAE Team Emirates sono ora distanziati da soli 27”; sul podio di giornata Mattias Skjelmose (Lidl-Trek).

Tappa ridotta a soli 42 Km quest’oggi al Giro di Svizzera a causa del diniego delle autorità elvetiche al passaggio ai 2500 metri del Passo della Novena, ritenuto troppo pericoloso per la neve accumulatasi nelle scorse ore. Nell’impossibilità di aggire il valico facendo salire i corridori al Furkapass, dove pure sussistevano dei problemi dovuti alla neve, l’organizzazione si è vista costretta a rinunciare alla partenza da Locarno e a tagliare i primi 110 Km di gara, spostando le operazioni di partenza a Ulrichen, località distante appena una quarantina di chilometri dal previsto arrivo in salita a Blatten. Pronti via e si va quindi a formare la fuga di giornata, composta da Stefan Bissegger (EF Education-EasyPost), Frank Van Den Broek (Team Dsm-Firmenich PostNL) e Anders Foldager (Team Jayco AlUla). I tre vanno via di comune accordo, ma il gruppo concede poco spazio vista la brevità della frazione e, infatti, il loro vantaggio arriva a toccare un massimo di 1’15”. Il gruppo è pilotato dagli uomini della UAE Team Emirates, ai quali danno man forte anche gli Ineos Grenadiers. Davanti il primo a perdere contatto è Foldager, qualche chilometro dopo Bissegger va a prendersi i due sprint intermedi seguito da Van Den Brock. Riuscito nel suo intento, Bissenger si lascia sfilare e Van Den Brock resta da solo al comando della corsa, ma il suo destino è segnato perchè in gruppo un allungo di Isaac Del Toro (UAE Team Emirates) porta il gruppo a gadagnare secondi preziosi. Con la salita finale iniziata ed esaurito il lavoro del messicano, è proprio la maglia oro Adam Yates UAE Team Emirates) a portarsi in testa e allungare con una progressione che provoca inizialemente la flessione di Mattias Skjelmose (Lidl-Trek), Egan Bernal (Ineos Grenadiers) e João Almeida (UAE Team Emirates), costretti a cedere alcuni metri. Yates riprende Van Den Brock quando mancano poco più di 3 Km dall’arrivo; al suo inseguimento si porta Skjelmose, che traina Bernal mentre Almeida, compagno di squadra di Yates, è in funzione di controllo. Il distacco oscilla tra i dieci e gli otto secondi, da dietro scatta Almeida che si riporta sotto il compagno di squadra, mentre Skjelmose e Bernal inseguono. La coppia UAE collabora e stacca ulteriormente gli immediati insgeuitori, sembra che i due dovessero arrivar insieme sul traguardo ma, a 300 metri dall’arrivo, Almeida in progressione stacca Yates e va a vincere tutto solo. Secondo è il britannico a 4”, terzo all’arrivo Skjelmose a 9”, quarto Bernal a 15” mentre quinto a 35″ si piazza un ritrovato Lenny Martinez (Groupama – FDJ). In classifica generale resta sempre al comando Yates con 27” su Almeida ed 1’28” su Bernal. Domani tappa con due GPM di prima categoria e due di seconda categoria e l’arrivo in salita a Villars sur Ollon: se Yates sembra in controllo Almeida appare in forte crescita e vedremo se le gerarchie in casa UAE Team Emirates saranno rivoluzionate anche in vista della cronoscalata conclusiva.

Antonio Scarfone

Almeida anticipa Yates a Blatten (Getty Images)

Almeida anticipa Yates a Blatten (Getty Images)

STEFFEN DE SCHUYTENEER VINCE LA QUINTA TAPPA DEL GIRO NEXT GEN. JARNO WIDAR RIMANE IN MAGLIA ROSA

giugno 14, 2024 by Redazione  
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Steffen De Schuyteneer ha vinto la quinta tappa del Giro Next Gen. Al secondo e terzo posto si sono classificati rispettivamente Tim Torn Teutenberg e Lorenzo Conforti. Jarno Widar rimane in maglia rosa di leader della classifica generale.

Steffen De Schuyteneer (Lotto Dstny Development Team) ha vinto la quinta tappa del Giro Next Gen, la Bergamo – Cremona di 138 Km. Al secondo e terzo posto si sono classificati rispettivamente Tim Torn Teutenberg (Lidl – Trek Future Racing) e Lorenzo Conforti (VF Group-Bardiani CSF-Faizanè).
Jarno Widar (Lotto Dstny Development Team) rimane in maglia rosa di leader della classifica generale.
Così anche a Cremona si è imposto un ciclista della classe 2005, dopo che due giorni fa a Pian della Mussa si era imposto il suo coetaneo e compagno di squadra Widar. De Schuyteneer ha conquistato la sua prima successo in carriera sulle strade italiane – terza affermazione stagionale dopo le due tappe conquistate alla H4A Beloften Weekend – precedendo allo sprint Tim Torn Teutenberg, anche oggi secondo, l’italiano Lorenzo Conforti. Stavolta Paul Magnier (Soudal Quick-Step) vincitore ieri a Borgomanero, si è dovuto accontentare del terzo posto, anche se ha conservato la maglia verde della classifica a punti. La tappa, quasi totalmente piatta, non ha provato cambiamenti n classifica generale è costi Widar continua a comandare con 34″ di vantaggio su Mathys Rondel (Tudor Pro Cycling Team U23) e 47″ su Pablo Torres (UAE Team Emirates Gen Z)
Il vincitore di tappa Steffen De Schuyteneer subito dopo l’arrivo ha dichiarato: “Oggi toccava a me sprintare dopo aver fatto da ultimo uomo per Grisel ieri. Mi sentivo benissimo e ho concretizzato questa condizione. E’ una vittoria speciale. Vengo da Geraardsbergen, amo le Classiche e nel futuro mi vedo più come corridore da corse di un giorno”. Durante la conferenza ha poi aggiunto: “E’ un grande giorno per il team, abbiamo conquistato un secondo successo di tappa e allo stesso tempo siamo ancora in Maglia Rosa con Jarno Widar. Gli ultimi 10 km sono stati come giocare a Tetris, abbiamo saputo incastrare bene tutti i pezzi e ho potuto esultare al traguardo. Ieri ho lavorato per Grisel, oggi ci siamo scambiati e il risultato è stato eccellente”.
Questo, invece, è il commento della Maglia Rosa Jarno Widar: “E’ da cinque anni che corro assieme a Steffen, lo conosco bene e sapevo che poteva battere Magnier allo sprint. Domani ci riproverò, credo che l’attacco sia la miglior difesa. Voglio vincere di nuovo ma avrò bisogno di essere al top per farlo”.
Oggi il Giro Next Gen affronta la seconda ed ultima frazione di montagna, la Borgo Virgilio – Fosse di 172km.
Trattasi di un vero e proprio tappone, pianeggiante nei primi 70 km e caratterizzato dalla successione di sei salite nella seconda parte. Le attenzioni di tutti saranno concentrate, però, su quella conclusiva verso il traguardo di Fosse, quasi 9 km al 9% di pendenza media, con un picco massimo del 13% che si raggiungerà a 2 Km dall’arrivo

Mario Prato

Il gruppo lanciato allo sprint sul rettilineo darrivo di Cremona (Giro Next Gen)

Il gruppo lanciato allo sprint sul rettilineo d'arrivo di Cremona (Giro Next Gen)

YATES VINCE A CARI’ E CONSOLIDA IL PRIMATO IN CLASSIFICA GENERALE

giugno 13, 2024 by Redazione  
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Adam Yates (UAE Team Emirates) sfrutta al meglio il lavoro della sua squadra con Joao Almeida gregario di lusso e vince sul traguardo in salita di Carì davanti allo stesso portoghese ed a Egan Bernal (Team INEOS Grenadiers). Il ciclista britannico è sempre più maglia oro

La quinta tappa del Giro di Svizzera 2024 metterà un altro mattoncino per il consolidamento della classifica generale da parte di Adam Yates (UAE Team Emirates) che ieri su Passo del Gottardo ha dato una dimostrazione di forza piuttosto netta ed è ora la nuova magli oro. Si parte da Ambrì e si arriva a Carì dopo 148 km con le difficoltà maggiori all’inizio e alla fine della tappa. Si inizia subito col botto con i due gpm ravvicinati di Altanca e di Carì che probabilmente innescheranno la fuga di giornata. Dopo un lungo tratto in pianura di un centinaio di km di fondovalle, si risalirà per l’ascesa finale di Carì da un altro versante rispetto a quello di prima. Tra i non partenti si segnalavano Alberto Bettiol e Richard Carapaz (Team EF Education EasyPost), entrambi caduti nella tappa di ieri. I primi attacchi vedevano la formazione di un drappello di testa formato da otto ciclisti ovvero Axel Laurance (Team Alpecin Deceuninck), Simon Guglielmi (Team Arkea B&B Hotels), Ben Zwiehoff (Team BORA Hansgrohe), Johan Price-Petersen (Team Bahrain Victorious), Lawson Craddock (Team Jayco AlUla), Damien Howson (Team Q36.5 Pro Cycling), Simone Velasco ed Alexey Lutsenko (Team Astana Qazaqstan). Sulla prima salita di giornata si staccavano Price-Petersen, Velasco e Guglielmi. Era Lutsenko a scollinare in prima posizione sul gpm di Altanca posto al km 7.8. Tra la successiva discesa ed i primi km del gpm di Carì rientravano sulla testa del gruppo Louis Vervaeke (Team Soudal Quick Step) e Stepehen Williams (Team Israel Premier Tech). IL gruppo maglia gialla non lasciava troppa strada ai fuggitivi i quali venivano ripresi quasi tutti ad eccezione di Lutsenko, unico in grado di scollinare sul gpm di Carì e di continuare nell’azione solitaria fino a quando anche il kazako veniva ripreso nei primi km della discesa. UAE Team Emirates e INEOS Grenadies erano le squadre più impegnate a tirare ma da dietro a poco a poco rientravano tutti i big di classifica fin quando un nuovo tentativo di fuga si concretizzava nuovamente. Oltre agli immancabili Lutsenko e Williams erano presenti Nans Peters (Team Decathlon AG2R La Mondiale), Johannes Staune-Mittet (Team Visma Lease a Bike) ed Einer Rubio (Team Movistar). A 40 km dalla conclusione i cinque battistrada avevano 1 minuto e 45 secondi di vantaggio sul gruppo maglia oro. Staune-Mittet si aggiudicava il primo traguardo Tissot sto al km 127.9. Un km dopo, era invece Rubio a conquistare il secondo traguardo Tissot. Il primo dei fuggitivi a rialzarsi e ad essere ripreso dal gruppo era Williams. Staune-Mittet vinceva il traguardo volante di Chiggiogna posto al km 132.5. I quattro battistrada iniziavano la salita finale verso il traguardo di Carì con 40 secondi di vantaggio sul gruppo maglia oro in forte rimonta. I fuggitivi venivano ripresi uno ad uno ed il gruppo ritornava compatto a poco meno di 11 km dalla conclusione. A poco meno di 8 km dalla conclusione attaccavano Matteo Badilatti (Team !36.5 Pro Cycling) e Matthew Riccitello (Team Israel Premier Tech). Il gruppo annullava l’attacco della coppia a 6.5 km dalla conclusione. Era l’UAE Team Emirates che dettava il ritmo del gruppo con Adam Yates pronto a scattare e consacrarsi la comando della classifica generale con una vittoria. Joao Almeida, in versione gregario, aumentava l’andatura e a 4 km dalla conclusione restavano in testa, oltre al portoghese, Adam Yates, Egan Bernal (Team INEOS Grenadiers), Enric Mas (Team Movistar) e Matthew Riccitello. Yates scattava a poco meno di 1 km dalla conclusione e si andava a prendere una vittoria praticamente scritta. Almeida era secondo a 5 secondi di ritardo mentre Bernal chiudeva il podio di giornata a 16 secondi di ritardo. Riccitello era quarto e Mas quinto, rispettivamente a 18 e 22 secondi di ritardo da Yates, sempre più al comando della classifica generale visto che adesso ha 35 secondi di vantaggio su Almeida e 1 minuto e 11 secondi di vantaggio su Bernal. Domani è in programma la sesta tappa da Ulrichen a Blatten-Belalp di soli 42 km. L’organizzazione aveva infatti comunicato nei giorni precedenti la cancellazione della salita del Nufenenpass a causa della neve per cui i ciclisti dovranno affrontate l’unica salita finale che ha dei tratti in doppia cifra. Yates può aspirare alla seconda vittoria consecutiva e ipotecare così il Giro di Svizzera 2024.

Antonio Scarfone

Adam Yates vince a Carì (www.rsi.ch)

Adam Yates vince a Carì (www.rsi.ch)

PAUL MAGNIER VINCE LA QUARTA TAPPA DEL GIRO NEXT GEN. JARNO WIDAR RIMANE IN MAGLIA ROSA

giugno 13, 2024 by Redazione  
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La maglia rossa Paul Magnier bissa a Borgomanero il successo ottenuto a Saint-Vincent. Preceduti Teutenberg e D’Amato.

Dopo l’arrivo di Pian della Mussa Paul Magnier (Soudal – Quick-Step Devo Team) era stato l’unico a conservare la maglia che indossa alla partenza, quella rossa di leader della classifica a punti. Quale miglior modo per dimostrare il proprio valore se non quello di sfruttare il primo traguardo utile? E così è stato. Magnier ha, infatti, concesso il bis al Giro Next Gen conquistando la Pertusio-Borgomanero. Il corridore francese ha preceduto il tedesco Tim Torn Teutenberg (Lidl – Trek Future Racing) e Andrea D’Amato (Biesse – Carrera). Nulla cambia in classifica generale e così la maglia rosa è ancora indossata dal vincitore della citata tappa di Pian della Mussa, il bega Jarno Widar (Lotto Dstny Development Team). Nonostante questo la tappa non è stata “liscissima” per il secondo corridore della classifica, Mathys Rondel (Tudor Pro Cycling Team U23), e per l’italiano Florian Samuel Kajamini (Team MBH Bank Colpack Ballan), costretti ad un dispensioso inseguimento, fortunamente coronato dal successo, dopo esser stati coinvolti in una caduta.
Il vincitore di tappa Paul Magnier ha così commentato la sua gara: “Era importante per noi arrivare allo sprint dopo aver controllato tutto il giorno. Ci sono stati tanti attacchi, è stata una tappa nervosa, ma all’ultimo km avevo ancora diversi compagni di squadra per supportarmi allo sprint. C’era vento contrario, era importante scegliere il momento giusto per partire. Domani dovrebbe esserci un altro sprint, magari potremmo virare su Andrea Raccagni Noviero, per lui sarebbe importante vincere, visto che non ha un contratto professionistico per il 2025″. “E’ una grande sensazione. Ho avuto due chances, a Saint-Vincent e oggi, e le ho capitalizzate entrambe. La squadra ha fatto un grande lavoro, in una frazione molto nervosa. Nel finale in particolare, tutti volevano stare davanti all’ultima curva. Domani ci riproveremo, ma forse cambieremo sprinter. Il mio compagno Andrea Raccagni Noviero è molto forte e merita una chance. La Maglia Rossa può essere un obiettivo, ma la mia priorità è quella di vincere altre tappe”.
Dopo una tappa per lui abbastanza tranquilla la maglia rosa Jarno Widar ha raccontato così la sua giornata: “E’ molto bello indossare la Maglia Rosa, in tanti mi hanno acclamato durante la tappa. Nel finale ci sono state alcune manovre pericolose dei velocisti, per fortuna sono riuscito ad arrivare indenne. Abbiamo cercato di dare una mano al nostro sprinter Grisel ma non è riuscito a cogliere il risultato a cui ambiva. L’importante è aver difeso la Maglia Rosa”.
Come abbiano accennato, è starta più complicata la giornata per Kajamini che – dopo aver tirato un sospiro di sollievo per il rischio occorso e aver conservato la maglia tricolore di miglior italiano della classifdica – ha raccontato: “E’ stata una giornata molto complicata per me e per il mio team. Siamo caduti quasi tutti, compresi io e Novak che curiamo la classifica generale. Fortunatamente anche la Tudor aveva diversi uomini coinvolti e siamo riusciti a collaborare per rientrare sul Gruppo Maglia Rosa. Domani sarà una giornata buona per recuperare alla vigilia del tappone di Fosse”.
Oggi il Giro Next Gen si sposta in Lombardia per la quinta tappa, che da Bergamo condurrà i futuri professionisti a Cremona. A parte la brevissima e facile salita di Belfuggito, non si incontreranno difficoltà altimetriche e sicuramente si assisterà ad un altro arrivo in volata.

Mario Prato

Magnier bissa a Borgomanero il successo di Saint-Vincent (foto LaPresse)

Magnier bissa a Borgomanero il successo di Saint-Vincent (foto LaPresse)

IMPRESA DI TRAEEN SUL PASSO DEL SAN GOTTARDO: VITTORIA PER IL NORVEGESE, ADAM YATES NUOVA MAGLIA ORO

giugno 12, 2024 by Redazione  
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In un 2024 che lo ha visto primeggiare finora soltanto al Tour of Oman, Adam Yates (UAE Team Emirates) sale agli onori della cronaca spianando la salita finale del Passo del San Gottardo nella quarta tappa del Giro di Svizzera ma per la vittoria di tappa si deve arrendere alla tenacia di Torstein Træen che corona la fuga della prima ora ottenendo la prima affermazione stagionale. Yates si consola indossando la maglia oro di leader della classifica generale

Nella quarta tappa del Giro di Svizzera 2024 entrano in scena le prime vere montagne alpine. Il Passo del Gottardo, in cima al quale è posto l’arrivo dopo essere partiti da Rüschlikon 171 km prima, ci dirà chi sono i veri pretendenti alla vittoria della maglia oro, che adesso è indossata da Alberto Bettiol (Team EF Education EasyPost) ma che molto probabilmente al termine della tappa di oggi cambierà ‘indossatore’. Scorrendo la classifica generale, i papabili della nuova leadership potrebbero racchiudersi in un terzetto formato da Joao Almeida (UAE Team Emirates), Wilco Kelderman (Team Visma Lease a Bike) e Mattias Skjelmose Jensen (Team Lidl Trek). La tappa era subito vivace con il primo gpm di Albispass posto al km 5.2 sul quale scollinava in prima posizione Louis Vervaeke (Team Soudal Quick Step) anche se il gruppo era da considerarsi compatto. La fuga di giornata si concretizzava intorno al km 20 grazie all’azione di otto ciclisti ovvero Michael Matthews (Team Jayco AlUla), Lilian Calmejane e Gerben Kuypers (Team Intermarchè Wanty), Torstein Træen (Team Bahrain Victorious), Bryan Coquard (Team Cofidis), Roland Thalmann (Team Tudor Pro Cycling), Jan Sommer (Team Swiss Cycling) e Silvan Dillier (Team Alpecin Deceuninck). Dopo 40 km gli otto battistrada avevano quasi 4 minuti di vantaggio sul gruppo maglia oro tirato dal Team Lidl Trek. Fino all’inizio della salita del Passo del San Gottardo le note di cronaca erano tutte per Bettiol che prima era vittima di un problema meccanico con conseguente cambio di bici e successivamente era coinvolto in una caduta da cui ripartiva con evidenti graffi ad entrambi i glutei. Matthews si aggiudicava il traguardo volante di Gotthardstrasse posto al km 135.1. La salita finale era anticipata dal gpm di Schöllenen, sul quale la fuga esplodeva e restavano in testa Thalmann, Dillier e Træen. Quest’ultimo scollinava in prima posizione. Nel gruppo maglia oro a fare l’andatura per il momento era l’EF Education EasyPost anche se era molto attiva nelle prime posizioni l’INEOS Grenadiers. A 15 km dalla conclusione restavano in testa alla corsa Træen e Thalmann i quali avevavo ancora 4 minuti di vantaggio sul gruppo inseguitore. Træen si aggiudicava anche i due sprint Tissot con abbuoni posti rispettivamente al km 159 ed al km 160. La strada riprendeva a salite verso il Passo del San Gottardo con la coppia in testa che aveva ancora 3 minuti e 45 secondi di vantaggio sul gruppo. Træen allungava a 10 km dall’arrivo, praticamente all’inizio della salita conclusiva. Un deciso attacco di Valentin Paret-Peintre (Team Decathlon AG2R La Mondiale) a poco meno di 7 km dalla conclusione faceva saltare Bettiol che si sfilava nelle retrovie. Il gruppo dei migliori, composto da una quarantina di unita, andava così all’attacco di Træen, che aveva ancora 3 minuti di vantaggio quando mancavano 5 km alla conclusione. Nel frattempo Isaac Del Toro (UAE Team Emirates) e Wilco Kelderman si arrotavano e perdevano terreno sul gruppo principale tirato ora dall’INEOS Grenadiers. L’UAE Team Emirates prendeva in mano le redini della corsa a poco più di 4 km dalla conclusione. Adam Yates (UAE Team Emirates) accelerava proprio ai 4 dalla conclusione. Il gruppo dei migliori si sgretolava a sua volta sotto i colpi dello scatenato britannico. Al suo inseguimento restavano Skjelmose Jensen, Joao Almeida (UAE Team Emirates) ed Egan Bernal (Team INEOS Grenadiers). Træen riusciva a scollinare con le unghie e con i denti sul GPM del Passo del San Gottardo posto al km 169.2 e sfruttando l’ultimo km tra discesa e pianura andava a vincere in solitaria con 23 secondi di vantaggio su Yates e 48 secondi di vantaggio su Skjelmose Jensen mentre Almeida era quarto con lo stesso tempo del danese e Bernal quinto a 1 minuto di ritardo da Træen. Per Træen è la prima vittoria stagionale mentre Yates è la nuova maglia oro con 27 secondi di vantaggio su Skjelmose Jensen e 29 secondi di vantaggio su Almeida. La quinta tappa di domani da Ambrì a Carì di 148.6 km vede il Canton Ticino protagonista. I tre gpm di Altanca e di Carì – quest’ultimo, da affrontare in due occasioni anche se da due versanti diversi – metteranno altro pepe alla tenzone agonistica dopo il bel finale della tappa di ieri con Yates che proverà a confermarsi.

Antonio Scarfone

Torstein Træen vince sul Passo del San Gottardo (foto: Getty Images)

Torstein Træen vince sul Passo del San Gottardo (foto: Getty Images)

GIRO NETX GEN, TAPPA E MAGLIA A JARNO WIDAR DOPO LE PRIME MONTAGNE

giugno 12, 2024 by Redazione  
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Jarno Widar vince a Pian della Mussa e diventa la nuova Maglia Rosa. Al secondo e terzo posto si sono classificati rispettivamente Wouter Toussaint e Mathys Rondel. Kajamini, primo degli italiani, è la nuova Maglia Tricolore

Il primo arrivo in salita del Giro Next Gen 2024 ha sorriso al portacolori della Lotto Dstny Development Team Jarno Widar. L’appena maggiorenne belga lungo l’ascesa finale che conduceva al Pian della Mussa, Cima Coppi di questa edizione, ha sferrato un primo attacco ai meno 4. Prontamente hanno risposto Mathys Rondel (Tudor Pro Cycling Team U23) e Pablo Torres (UAE Team Emirates Gen Z), ma i due hanno dimostrato fin da subito la loro idiosincrasia alla collaborazione e così dopo lo striscione dell’ultimo chilometro il belga ha salutato la compagnia ed è andato a cogliere il successo in solitaria, conquistando anche la maglia di leader.
Dopo 21” Rondel ha chiuso in terza posizione preceduto dal francese Wouter Toussaint (Wanty – ReUz – Technord), mentre Florian Samuel Kajamini (Team MBH Bank Colpack Ballan), primo degli italiani, ha terminato la tappa in 5a posizione, andando ad indossare la maglia tricolore di miglior italiano della classifica.
Un festante Jarno Widar ha così commentato la sua gara: “E’ incredibile. Il Giro Next Gen è una delle corse più importanti al mondo della categoria. Vincere qua e conquistare la Maglia Rosa è fantastico. Sulla salita finale ho attaccato una prima volta e mi hanno seguito solo Toussaint e Rondel. Ho visto che non collaboravano e ci ho riprovato. E’ andata bene e sono contentissimo”. “Ho conquistato tre maglie di leader ma chiaramente quella che preferisco è la Maglia Rosa, il mio obiettivo. Ho finalizzato un grande lavoro di squadra, con Milan Donie che mi ha supportato alla perfezione sull’ultima salita. Ha accelerato poco prima del tratto duro, ai -4, e da lì è toccato a me. Rondel e Toussaint mi hanno seguito ma erano poco collaborativi e così ho deciso di attaccare nuovamente all’ultimo km. Nei prossimi giorni dovrò stare attento a potenziali trappole come cadute o ventagli e poi mi giocherò tutto nelle rimanenti frazioni in montagna”.
Dal canto suo Kajamini ha così commentato la gara: “La squadra mi ha messo nelle condizioni ideali per fare bene. Non ero al 100% ma mi sono difeso ottenendo un buon quinto posto. I tre corridori che ci hanno preceduti sono andati davvero forte e il mio compagno di squadra Pavel Novak ha imposto un buon ritmo facendo sì che il distacco non fosse eccessivo. Questa Maglia Tricolore è un riconoscimento importante data la qualità dei partecipanti, spero di difenderla fino alla fine. Non sono uno scalatore puro, ho una buona punta di velocità e mi difendo a cronometro. Spero di migliorare e di poter fare bene nella frazione di venerdì, che sarà ancora più dura rispetto a oggi”.
Dopo il primo arrivo in salita la classifica ha decisamente un’altra fisionomia, con il vincitore di tappa in prima posizione seguito da Rondel a 34″ e da Torres a 47″
Oggi il Giro Next Gen prosegue con la Pertusio-Borgomanero di 139 km, tappa quasi pianeggiante che prevede un circuito lievemente movimentato di 11 Km che dovrà essere ripetutto due volte: per i velocisti in gara non dovrebberò, però, particolari problemi per arrivare a giocarsi la vittoria di tappa, anche se qualche sprinter potrebbe soffrire la leggerissima pendenza che caratterizza gli ultimi 3 Km.

Mario Prato

Jarno Widar vince la prima delle due tappe di montagna del Giro Next Gen (foto Lapresse)

Jarno Widar vince la prima delle due tappe di montagna del Giro Next Gen (foto Lapresse)

BENE, BRAVO, NYS. IL TALENTINO DELLA LIDL TREK NON DELUDE A RUSCHLIKON. BETTIOL NUOVA MAGLIA ORO

giugno 11, 2024 by Redazione  
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Thibau Nys (Team Lidl Trek) dimostra di essere uno dei ciclisti più forti su arrivi piazzati su strappetti al 6-7 % e non si fa sfuggire la quinta vittoria stagionale nella terza tappa del Giro di Svizzera con arrivo a Rüschlikon. Alberto Bettiol (Team EF Education EasyPost) è terzo dietro Stephen Williams (Team Israel Premier Tech) ma si consola indossando la maglia oro. Domani primi ipegnativo test per gli uomini di classifica sul Passo del Gottardo

Il Giro di Svizzera entra nel vivo con la terza tappa da Steinmaur a Rüschlikon di 161.7 km. Un finale decisamente interessante attende i ciclisti che, oltre a tre gpm di terza categoria piuttosto ripidi, sono attesi da tre km finali davvero esplosivi con due strappetti di quasi un km ad oltre il 7% di pendenza media. Gli uomini di classifica si daranno battaglia e la maglia oro di Yves Lampaert (Team Soudal Quick Step) traballa sulle spalle del ciclista belga. Alla partenza non si presentavano Emanuel Buchmann (Team BORA Hansgrohe) e Nairo Quintana (Team Movistar), quest’ultimo costretto al ritiro per una frattura al polso. La tappa è stata caratterizzata da una fuga di cinque ciclisti ovvero Fabian Lienhard (Team Groupama FDJ), Johan Jacobs (Team Movistar), Roberto Carlos Gonzalez (Team Corratec – Vini Fantini), Christoph Jannsen e Luca Jenni (Team Swiss Cycling). Gonzalez vinceva il traguardo volante di Aristau posto al km 121.9. Poco prima del primo gpm di Oberwil-Lieli si rialzavano Lienhard e Jannsen. Dopo lo scollinamento, sul quale Gonzalez transitava in prima posizione, Jacobs provava l’azione solitaria staccando Gonzalez e Jenni mentre il gruppo maglia oro era segnalato in forte rimonta a una quarantina di secondi di ritardo da Jacobs che riusciva ad aggiudicarsi il doppio sprint Tissot con abbuoni posti rispettivamente al km 133 ed al km 134. Le squadre più attive all’inseguimento di Jacobs erano Lotto Dstny e EF Education EasyPost. Una ulteriore e violenta accelerazione del Team EF Education EasyPost riduceva drasticamente il vantaggio di Jacobs che iniziava il secondo gpm di Aegst am Albis con una decina di secondi di vantaggio sul gruppo maglia oro. Jacobs veniva ripreso a 18 km dalla conclusione ed il ritmo indiavolato della EF ma anche del Team Lidl Trek riduceva il gruppo salendo verso il gpm di Aegst am Albis sul quale Jake Stewart (Team Groupama FDJ) scollinava in prima posizione. Dopo una breve discesa di circa 3 km, si risaliva per il terzo ed ultimo gpm di tappa, l’Albispass. Posto al km 151.2. Questa volta era il Team Visma Lease a Bike a tirare il gruppo. Uno scatto di Brandon Smith Rivera (Team INEOS Grenadiers) allungava il gruppo e nelle prime posizioni si favìceva vivo anche Valentin Paret-Peintre (Team Decathlon AG2R La Mondiale) ancora in buona forma dopo il Giro d’Italia. Adam Yates (UAE Team Emirates) scollinava in prima posizione in un gruppo che comprendeva una settantina di unità. Sul primo strappetto a 3 km dalla conclusione una bella accelerazione di Marc Hirschi (UAE Team Emirates) consentiva al ciclista svizzero di guadagnare qualche decina di metri sul gruppo al suo inseguimento. Nonostante gli sforzi Hirschi veniva ripreso a circa 600 metri dal’arrivo da una violenta dopo una violenta accelerazione del Team Decathlon AG2R La Mondiale. Nella volata in salita si imponeva Thibau Nys (Team Lidl Trek) davanti a Stephen Williams (Tem Israel Premier Tech) ed Alberto Bettiol (Team EF Education EasyPost). Chiudevano la top five Roger Adrià (Team BORA Hansgrohe) in quarta posizione e Paul Lapeira (Team Decathlon AG2R La Mondiale) in quinta posizione. Per Nys è la quinta vittoria stagionale mentre Bettiol sale al comando in classifica generale ed è la nuova maglia oro con 6 secondi di vantaggio su Ethan Hayther (Team INEOS Grenadiers) e Wilco Kelderman (Team Visma Lease a Bike). Domani è in programma la quarta tappa da Rüschlikon al Passo del Gottardo di 171 km. E’ il primo vero arrivo in salita del Giro di Svizzera 2024 con gli oltre 8 km di lunghezza del Passo del Gottardo. Su pendenze regolari intorno al 6-7% e con anche alcuni brevi tratti in pianura capiremo chi sono i veri pretendenti alla vittoria della maglia oro.

Antonio Scarfone

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