SUBITO EMOZIONI AL TOUR DE FRANCE. BARDET IN GIALLO, GRUPPO BEFFATO

giugno 29, 2024 by Redazione  
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Partito per la prima volta dall’Italia il Tour de France con una tappa dedicata a Gino Bartali e Gastone Nencini. Un percorso difficile ed insidioso che scavalcava l’Appennino Tosco Emiliano per approdare sulla costa adriatica e che ha visto la vittoria di uno scalatore come Bardet, il quale veste per la prima volta in carriera il simbolo del primato alla Grande Boucle.

Prima grande partenza dall’Italia per il Tour de France e prima maglia gialla per Romain Bardet. Il transalpino è riuscito in una grande impresa, anche perchè non si trattava di una tappa per scalatori, nonostante il dislivello da superare tutt’altro che indifferente.
Il capitano della DSM è uscito dal gruppo ed ha raggiunto la testa della corsa dove lo aspettava il suo compagno di squadra Frank Van den Broeck, che oggi ha speso moltissime energie prima per andare in fuga e poi per aiutare il compagno in quella che sembrava un’impresa disperata, ovvero conservare un minuto e mezzo di vantaggio in 26 Km su strade larghe e rettilinee, sulle quali il gruppo è in grado di sviluppare velocità molto superiori rispetto a due uomini soli.
I due della DSM, con grande caperbietà e con ottima capacità di gestione data dall’esperienza, riescono invece a conservare qualche secondo di vantaggio e a beffare il gruppo.
Il tracciato era molto interessante tecnicamente e paesaggisticamente. Dopo la splendida cornice artistica della città di Firenze, la corsa ha affrontato l’Appennino Tosco Emiliano e ha superato 7 Gran Premi della Montagna, di cui l’ultimo a San Marino non durissimo e posto a 26 Km dall’arrivo di Rimini. La tappa tagliava certamente fuori i velocisti puri – come ha dimostrato il naufragio di Mark Cavendish (Astana, comunque sofferente per un virus intestinale che ha mandato subito a casa il suo compagno di casacca Michele Gazzoli) – ma qualche uomo veloce e resistente in salita poteva sperare in una volata da favorito. come ad esempio Mads Pedersen (Lidl – Trek), che è infatti riuscito a resistere, pur a fatica.
Niente da fare, invece, perchè la tattica della DSM si è dimostrata vincente, il gruppo ha fatto male i calcoli e, nei chilometri finali, qualcosa non ha funzionato alla perfezione nell’accordo tra le squadre. Il vantaggio dei due ha, infatti, vissuto alterne vicende, precipitando in breve in certi momenti e mantenendosi stabile per vari chilometri in altri. Davanti, al contrario, due uomini della stessa formazione hanno dato il massimo sin sulla linea del traguardo, senza fasi di studio e senza teatrini per cercare di tirare di meno per risparmiarsi.
Gli scatti sono cominciati subito, ma servono 15 chilometri perché si formi una fuga con l’autorizzazione del gruppo. Vanno via il citato Van Den Broek, Matej Mohorič (Bahrain Victorious), Valentin Madouas (Groupama-FDJ), Ion Izagirre (Cofidis), Clément Champoussin (Arkéa-B&B Hotels), Sandy Dujardin (TotalEnergies) e Mattéo Vercher (TotalEnergies), raggiunti qualche chilometro dopo da Jonas Abrahamsen (Uno-X Mobility) e Ryan Gibbons (Lidl-Trek).
Sulla prima salita, il Valico dei tre faggi, perde contatto dal gruppo Cavendish, che arriverà a Rimini con quasi tre quarti d’ora di ritardo, mentre il vantaggio dei battistrada sale a circa 6 minuti.
Alcune squadre iniziano a muoversi in gruppo e molti velocisti soffrono e si staccano; quando passa a condurre la UAE soffrono, però, anche uomini attesi come Santiago Buitrago (Bahrain – Victorious) e Mathieu van der Poel (Alpecin – Deceuninck). Sulla parte dura del Barbotto Pedersen perde contatto, ma è molto bravo a non naufragare e a riportarsi in gruppo.
Col passare dei chilometri davanti rimangono in tre, mentre il vantaggio scende a causa del ritmo del gruppo, cosa che favorisce l’azione di Bardet, che si lancia all’attacco e raggiunge la testa della corsa in discesa, aiutato da Van den Broeck, che lo aveva aspettato.
Sulla successiva salita di Montemaggio Bardet fa valere le sue doti di scalatore e stacca tutti gli altri, eccetto il compagno di squadra
Quando il ritardo è intorno al minuto e venti, prova ad uscire dal gruppo l’irlandese Ben Healy (EF Education – EasyPost), non è nuovo ad azioni di questi genere ma che stavolta non riesce a guadagnare che pochi secondi, venendo poi costretto a rialzarsi mentre la coppia davanti prosegue a tutta.
Al GPM di San Marino il vantaggio della tesa della corsa è di circa 1 minuto e mezzo e di fronte si spalancano i velocissimi 26 chilometri conclusivi, da percorrere su stradoni larghi. In discesa Bardet riesce a far valere le sue doti ma in pianura il vantaggio scende, anche se non con la velocità e costanza che ci si potrebbe aspettare, segno che l’organizzazione tra le squadre non è perfetta. Tutto va a vantaggio della coppia di testa, composta da due uomini sfiniti che vedono, però, il traguardo a portata di mani.
Il ritardo cala sino a 5 secondi ma la coppia DSM resiste e Bardet si prende tappa e maglia tagliando il traguardo a braccia alzate insieme al compagno.
La volata del gruppo è vinta da Wout Van Aert (Team Visma) su Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) che, zitto zitto, ha provato a centrare l’abbuono.
Il Tour è partito alla grande con una frazione che ha offerto emozioni anche oltre le aspettative e un risultato senz’altro a sorpresa. Le occasioni per divertirsi non sono finite perché domani nel finale ci sarà la doppia scalata al San Luca con le sue severe inclinazioni e l’arrivo a Bologna. Sembra un finale fatto apposta per Pogacar, che però dovrà vedersela con un’agguerrita concorrenza, prima tra tutti quella di Van Aert che oggi lo ha preceduto sul traguardo, privandolo dell’abbuono previsto per il terzo classificato.
La verve con la quale il recente vincitore del Giro ha affrontato il finale fa pensare ad un Pogacar che potrebbe avere l’intenzione di ripetere le gesta viste alla Corsa Rosa e cercare di andare subito ad accumulare vantaggio nei confronti degli avversari, anche perché la condizione di Jonas Vingegaard (Team Visma) non dovrebbe essere ancora ottimale, con tutto quello che il danese ha passato ad aprile, anche se potrà migliorare strada facendo.

Benedetto Ciccarone

Bardet trionfa a sorpresa a Rimini e conquista la prima maglia gialla (Getty Images)

Bardet trionfa a sorpresa a Rimini e conquista la prima maglia gialla (Getty Images)

TOUR DE FRANCE 2024 – I FAVORITI

giugno 28, 2024 by Redazione  
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Ieri sera a Firenze si è svolta la spettacolare passerella dei corridori che parteciperanno alla 111a edizione del Tour de France. Passiamo ora in rassegna i big alla via della corsa transalpina, che scatterà domani con la Firenze – Rimini di 206 Km

Il favorito principale per la vittoria finale è Tadej Pogacar. Lo sloveno andrà all’assalto della storica doppietta Giro d’Italia – Tour de France nello stesso anno. Nelle ultime quattro edizioni della grande Boucle è stato due volte primo e due volte secondo, le ultime dietro a Jonas Vingegaard. La voglia di rivalsa per lo sloveno è tanta e la condizione ottimale, cosa diversa per il danese costretto da un infortunio subito in corsa ad un 2024 con pochi chilometri nelle gambe. Sia Pogacar, sia Vingegaard avranno al proprio fianco ottime squadre con gregari che potranno salire sul podio senza troppe sorprese e che in alternativa a una débâcle del proprio capitano potranno provare la conquista della maglia gialla. Juan Ayuso, Joao Almeida e Adam Yates saranno i gregari in salita per Pogacar, mentre Wilco Kelderman e Matteo Jorgensen lo saranno per Vingegaard, uno in meno rispetto all’altra squadra per la defezione all’ultimo momento di Sepp Kuss causa covid.

Ai due super favoriti proverà a rompere le uova nel paniere Primoz Roglic. Lo sloveno, coadiuvato da Jay Hindley e Alexander Vlasov, ha compiuto un ottimo percorso di avvicinamento al Tour de France, conscio del fatto che potrebbe essere la sua ultima chance per vincere la Grande Boucle avendo già 34 anni. Esordio assoluto al Tour de France per Remco Evenepoel, che proverà anche lui a fare il terzo incomodo tra i due principali favoriti per la vittoria finale: pur avendo vinto una Vuelta, il belga non ha lo stesso background di Pogacar e Vingegaard nei Grandi Giri ma guai a sottovalutarlo. L’Ineos – Grenadiers punterà su Carlos Rodriguez e su un ritrovato Egan Bernal: come team è un gradino indietro rispetto alla UAE di Pogacar, ma Rodriguez ha dimostrato di essere in ottima forma dopo il quinto posto finale dello scorso anno. Menzione anche per Enric Mas, oramai nel pieno della sua maturità fisica e che proverà a riscattarsi dopo le ultime sfortunate partecipazioni alla corsa francese.

Luigi Giglio

LE POSSIBILITÀ DI VITTORIA

Tadej Pogacar (UAE Emirates): 30%

Jonas Vingegaard (Visma|Lease a Bike): 25%

Primoz Roglic (Red Bull – Bora–Hansgrohe): 15%

Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step): 10%

Carlos Rodriguez (Ineos – Grenadiers): 5%

Juan Ayuso (UAE Emirates): 5%

Adam Yates (UAE Emirates): 2%

Joao Almeida (UAE Emirates): 2%

Egan Bernal (Ineos – Grenadiers): 1%

Jai Hindley (Red Bull – Bora–Hansgrohe):

Alexander Vlasov (Red Bull – Bora–Hansgrohe): 1%

Enric Mas (Movistar Team): 1%

Wilco Kelderman (Visma|Lease a Bike): 1%

Matteo Jorgenson (Visma|Lease a Bike): 1%

Pogacar sulla passerella di Piazzale Michelangelo a Firenze (foto Stephane Mahe/Reuters)

Pogacar sulla passerella di Piazzale Michelangelo a Firenze (foto Stephane Mahe/Reuters)

BETTIOL E I SUOI FRATELLI. PANORAMICA SUI CAMPIONATI NAZIONALI SU STRADA

giugno 24, 2024 by Redazione  
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Se in Italia Alberto Bettiol (Team EF Education EasyPost) ha vinto con autorità nella sua Toscana diventando campione italiano 2024, altre conferme e sorprese sono arrivate in giro per l’Europa

In Francia, su un percorso esigente di oltre 240 km, Paul Lapeira (Team Decathlon AG2R La Mondiale) stacca nel finale Julien Bernard (Team Lidl Trek) e Tomas Gachignard (Team TotalEnergies), secondo e terzo a 3 e 8 secondi di ritardo ed ottiene la sua quarta vittoria stagionale, forse la più bella.

In Spagna la superiorità numerica del Team Movistar che ha al suo interno anche ciclisti di grande qualità vede l’azione solitaria di Alex Aranburu a poco più di 20 km dal traguardo di San Lorenzo de El Escorial. Il ciclista basco dopo la vittoria nella quarta tappa del Giro del Belgio ottiene una delle vittorie più prestigiose della sua carriera, costellata di piazzamenti. Il predominio della Movistar è testimoniato dal secondo posto di Oier Lazkano e dal quarto posto di Carlos Canal, mentre terzo è Jesus Herrada (Team Cofidis).

In Belgio la corsa in linea ha visto per lungo tempo in avanscoperta Victor Campenaerts (Team Lotto Dstny) e Dries de Bondt (Team Decathlon AG2R La Mondiale) finchè il gruppo principale ha ripreso i due battistrada grazie alle trenate della Jumbo Visma Lease a Bike e della stessa Lotto Dstny. LA volata ha visto prevalere Arnaud De Lie (Team Lotto Dstny) davanti a Jasper Philipsen (Team Alpecin Deceuninck) e Jordi Meeus (Team BORA Hansgrohe).

In Olanda sul veloce percorso di Arnhem Dylan Groenewegen (Team Jayco AlUla) ha ritrovato la freschezza di un tempo bissando il titolo nazionale dopo otto anni. Il trentunenne di Amstedam ha battuto in volata Olav Kooij (Team Visma Lease a Bike) e Ramon Sinkeldam (Team Alpecin Deceuninck).

In Gran Bretagna si correva da Saltburn-by-the-Sea a Saltburn-by-the-Sea lungo un percorso con diverse insidie. Nel finale si è avvantaggiato un terzetto formato da Ethan Hayter (Team INEOS Grenadiers), Lewis Askey (Team Groupama – FDJ) e Max Walker (Astana Qazaqstan Development Team). Hayter è stato protagonista con un allungo decisivo a meno di 2 km dalla conclusione che gli ha permesso di avvantaggiarsi sugli immediati inseguitori e di tagliare il traguardo con 6 secondi di vantaggio su Askey e 21 secondi di vantaggio su Walker.

In Germania si correva da Donaueschingen a Bad Dürrheim su un percorso di poco superiore ai 200 km. A soli 21 anni diventa campione nazionale tedesco Marco Brenner (Team Tudor Pro Cycling) che vince in solitaria con 56 secondi di vantaggio su Florian Lipowitz (Team BORA Hansgrohe) mentre terzo è Kim Heiduk (Team INEOS Grenadiers) a 2 minuti e 35 secondi di ritardo.

In Slovenia in assenza di Tadej Pogacar è comunque l’UAE Team Emirates a dettare legge con Domen Novak che vince sul traguardo di Trebnje davanti a Gal Glivar (UAE Team Emirates Gen Z) e Matej Mohoric (Team Bahrain Victorious), staccati rispettivamente di 21 secondi e 2 minuti e 51 secondi.

In Svizzera, ad Aire-la-Ville è stata la volta Mauro Schmid (Team Jayco AlUla) a trionfare con un’altra azione personale battendo di 18 secondi Simon Pellaud (Team Tudor Pro Cycling) e di 25 secondi Stefan Bissegger (Team EF Education EasyPost).

In Norvegia predominio assoluto dell’Uno-X Mobility Team che colora il podio di giallo e rosso, i colori della squadra. A vincere è Markus Hoelgaard che batte in una volata a due Fredrik Dversnes mentre terzo è Rasmus Tiller a 31 secondi di ritardo.

In Portogallo Rui Costa (Team EF Education EasyPost) vince a Santa Maria da Feira con 2 secondi di vantaggio su Rui Oliveira (UAE Team Emirates) ed 11 secondi di vantaggio su Luis Gomes (Team GI Group Holding – Simoldes – UDO)

In Danimarca Rasmus Søjberg Pedersen (Team Decathlon AG2R La Mondiale Development Team) sorprende i big ed a 21 anni vince in una volata a tre avendo la meglio su Kasper Asgreen (Team Soudal Quick Step) e Frederik Wandahl (Team BORA Hansgrohe).

Da segnalare infine le vittorie di Lukas Kubis e Tomas Pridal (Team Elkov-Kasper) in Slovacchia e Repubblica Ceca, Darren Rafferty (Team EF Education EasyPost) in Irlanda, Alexander Hajek (BORA Hansgrohe)) in Austria, Kevin Geniets (Team Groupama FDJ) in Lussemburgo, Dmitriy Grudev (Team Astana Qazaqstan) in Kazakistan, Marino Kobayashi (Team Matrix-Powertag) in Giappone, Serhii Sydor (Team Ukraine Cycling Academy )in Ucraina, Cristian Raileanu (Team Li Ning Star) in Romania, Viktor Potocki (Team Ljubljana Gusto Santic) in Croazia, Dogukan Arikan (Team Spor Toto) in Turchia, Jacob Eriksson (Team Tudor Pro Cycling) in Svezia, Attila Valter (Team Visma Lease a Bike) in Ungheria e Norbert Banaszek (Team Mazowsze Serce Polski) in Polonia.

Antonio Scarfone

Arnaud De Lie campione nazionale belga 2024 (foto:PhotoNews / Lotto Dstny)

Arnaud De Lie campione nazionale belga 2024 (foto:PhotoNews / Lotto Dstny)

BETTIOL PROFETA IN PATRIA, IL TOSCANO CONQUISTA LA MAGLIA TRICOLORE SULLE STRADE DI CASA

giugno 24, 2024 by Redazione  
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Alberto Bettiol conquista il campionato nazionale italiano sul traguardo di Sesto Fiorentino al termine di una gara molto combattuta nella quale il toscano, dopo aver ripreso la testa della corsa con un attacco a 55 Km dall’arrivo, stacca tutti sull’ultima ascesa e si presenta solo all’arrivo. Con lui sul podio Rota e Zambanini.

Un noto proverbio recita che “nessuno è profeta in patria”, volendo dire che spesso si ha difficoltà a farsi notare e ottenere grandi risultati nel proprio ambiente, mentre è più facile mieterne altrove, fuori dai propri “confini”. Ma ci sono le immancabili eccezioni che confermano la regola e una di questa porta la firma di Alberto Bettiol che per la prima volta in carriera ha conquistato il campionato nazionale e lo ha fatto sulle strade della sua regione, la Toscana.
Sarà, infatti, il corridore della EF Education – EasyPost ad indossare la maglia tricolore sulle strade del Tour de France che, quest’anno, prenderà il via proprio dall’Italia e proprio pochi chilometri dalla località che quest’oggi ha ospitato l’arrivo dei campionati nazionali, Sesto Fiorentino.
Il vincitore del Giro delle Fiandre 2019 si è involato, salutando in un primo momento il gruppo e poi i battistrada che lui stesso aveva ripreso, andando a vincere in solitaria.
La gara è stata molto combattuta, tanto che i numerosi tentativi di attacco andati in scena nei primi 70 chilometri sono falliti a causa dell’elevata velocità impressa dal gruppo.
L’attacco decisivo è andato via intorno al chilometro 70. Del folto drappello facevano parte Luca Mozzato (Arkéa-B&B Hotels), Davide Baldaccini, Samuele Zambelli (Corratec – Vini Fantini), Filippo Conca (Q36.5), Mirco Maestri (Polti Kometa), Federico Biagini (VF Group – Bardiani CSF – Faizanè), Lorenzo Conforti (VF Group – Bardiani CSF – Faizanè), Alessandro Tonelli (VF Group – Bardiani CSF – Faizanè), Samuele Zoccarato (VF Group – Bardiani CSF – Faizanè), Michael Belleri (Hopplà Petroli Firenze Don Camillo) e Giovanni De Carlo (Zalf Euromobil Fior), ai quali si univano poco dopo Alessandro Monaco (Corratec – Vini Fantini), Andrea Guerra (Zalf Euromobil Fior), Filippo Tagliani (Vini Monzon Savini Due OMZ) e Matteo Zurlo (UC Trevigiani Energiapura Marchiol).
Il vantaggio massimo non ha mai superato i 2 minuti, perché in gruppo non c’era l’intenzione di lasciare andare una fuga così numerosa.
Lungo la prima ascesa al Monte Morello il gruppo si avvicina sempre più, mentre i battistrada perdono pezzi.
Durante la seconda scalata Tonelli prova l’azione solitaria, mentre gli altri componenti del gruppo di contrattaccanti non trovano l’accordo, con la conseguenza che il gruppo piomba su di loro.
In discesa evadono Edoardo Zambanini (Bahrain Victorious), Lorenzo Rota (Intermarché-Wanty), Marco Frigo (Israel Premier Tech) e Samuele Zoccarato (VF Group – Bardiani CSF – Faizanè), che si riportano sulla testa della corsa, ma il vantaggio ridotto alimenta le speranze di altri corridori di rientrare. I tentativi sono diversi ma, in un primo momento, è soltanto Alessandro Covi (UAE Team Emirates) a riuscire a sottrarsi al controllo. Poco dopo, tuttavia, escono con verve ben maggiore Alberto Bettiol (EF Education – EasyPost), Giulio Ciccone (Lidl-Trek) e Gianluca Brambilla (Q36.5 Pro Cycling).
La qualità di questo terzetto è indiscutibile, tanto che Covi viene ben presto riassorbito, ma Bettiol è in vena di dar battaglia e se ne va da solo, andando a riprendere la testa della corsa, mentre rientrano sui contrattaccanti Fillippo Ganna (INEOS Grenadiers) e Davide Formolo (Movistar Team).
In un primo momento sembra che questi ultimi possano andare a riprendere i battistrada, ma l’inseguimento non si conclude e sui contrattaccanti si riportano altri corridori dal gruppo, così che, alle spalle del drappello di testa, si forma un gruppo consistente, popolato da Ganna, Formolo, Ciccone, il campione nazionale uscente Simone Velasco (Astana Qazaqstan Team), Nicola Conci (Alpecin-Deceuninck), Giovanni Aleotti (Bora Hansgrohe), Andrea Vendrame (Decathlon Ag2r La Mondiale Team), Diego Ulissi (UAE Team Emirates), Alessandro De Marchi (Team Jayco – AlUla), Filippo Zana (Team Jayco – AlUla), Gianluca Brambilla (Q36.5 Pro Cycling Team), Matteo Trentin (Tudor Pro Cycling Team), Filippo Fiorelli (VF Group – Bardiani CSF – Faizanè), Filippo Magli (VF Group – Bardiani CSF – Faizanè), Giulio Pellizzari (VF Group – Bardiani CSF – Faizanè) e Alessandro Tonelli (VF Group – Bardiani CSF – Faizanè).
Sulla penultima ascesa Bettiol prova ad accelerare, mandando in difficoltà alcuni corridori, ma mancano altri atleti a tenere alto il ritmo, mentre dietro, tra i contrattaccanti, sono Ulissi e Brambilla che vanno, in tempi diversi, a sfilacciare il gruppo inseguitore, che però si ricompatta in pianura.
L’inseguimento continua ma è sempre Bettiol che lavora per resistere e riesce, per l’ennesima volta, ad evitare il ricongiungimento.
Sull’ultima ascesa a Monte Morello il toscano affonda il colpo e stacca tutti, andando via da solo a conquistare il successo mentre, staccati di 17 secondi, arrivano Rota e Zambanini, che riescono per un soffio a resistere al ritorno di Ganna che, dopo aver resistito agli attacchi di Ciccone e Formolo in salita, riesce a staccarli in discesa e a conservare 6 secondi su di loro.
Il tracciato era esigente e la corsa è stata molto combattuta con continui capovolgimenti.
Il tema principale è stato costituito dall’inseguimento da parte del gruppo dei contrattaccanti, nel quale ha lavorato soprattutto Ganna.
Per più volte era sembrato inevitabile il ricongiungimento, ma Bettiol, in giornata di grazia, è riuscito a respingere tutti i tentativi e ha poi agevolmente staccato i compagni d’avventura, andando a conquistare la sua prima maglia tricolore, che ora dovrà cercare di onorare sulle strade del Tour di France, le cui prime due tappe strizzano l’occhio proprio al neocampione nazionale

Benedetto Ciccarone

Il podio del campionato nazionale uomini elite 2024 (SprintCyclingAgency)

Il podio del campionato nazionale uomini elite 2024 (SprintCyclingAgency)

LONGO BORGHINI CONQUISTA IL QUINTO TITOLO NAZIONALE SU STRADA

giugno 22, 2024 by Redazione  
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Elisa Longo Borghini (Team Lidl Trek), tra le favorite se non la favorita principale della vigilia, attacca a 26 km dalla conclusione e va a vincere in solitaria il suo quinto tricolore su strada in quel di Scarperia.

I Campionati Italiani di Ciclismo 2024 si concludono con le prove su strada maschili e femminili. Oggi tocca alle donne elite che dovranno affrontare un percorso impegnativo di 130 km da Bagno a Ripoli a Scarperia, con diversi strappi che animeranno la corsa soprattutto nel finale. Elisa Longo Borghini (Team Lidl Trek) è tra le favorite per la vittoria finale, ma altri nomi caldi sono Ilaria Sanguineti, Elisa Balsamo e Gaia Realini, tra l’altro tutte compagne della Longo Borghini. La corsa si è animata intorno al km 40 grazie all’azione solitaria di Elisa De Vallier (Top Girls Fassa Bortolo) che prendeva in poco tempo oltre 1 minuto di vantaggio sul gruppo inseguitore. La ’squadra’ più attiva all’inseguimento della De Vallier è stata l’UAE Team Emirates, forte di un maggior numero di cicliste. La De Vallier veniva ripresa al km 80, praticamente all’inizio delle fasi salienti della corsa. Iniziavano scatti e controscatti e tra le cicliste più attive si segnalavano Letizia Borghesi (Team EF Education-Cannondale), Gaia Realinii (Team Lidl Trek), Alessia Vigilia (Team FDJ Suez), Barbara Guarischi (Team SD Worx – Protime), Marta Pavesi (Top Girls Fassa Bortolo) e Beatrice Caudera (UAE Team ADQ). A circa 26 km dalla conclusione uno scatto secco di Elisa Longo Borghini decretava la svolta della corsa. In poco tempo la ciclista piemontese raggiungeva una trentina di secondi di vantaggio sul gruppo inseguitore tirato dalla UAE Team ADQ. Le ottime qualità da passista permettevano alla Longo Borghini di controllare il suo vantaggio e di andare a vincere in solitaria sul traguardo di Scarperia. A 13 secondi il gruppo inseguitore veniva regolato per il secondo posto da Chiara Consonni (Team GS Fiamme Azzurre) mentre terza era Eleonora Camilla Gasparrini (UAE Team ADQ). Chiudevano la top five Rachele Barbieri (Team GS Fiamme Oro) in quarta posizione e Letizia Borghesi (Team EF Education-Cannondale) in quinta posizione. Per la Longo Borghini è il quinto titolo nazionale in linea.

Antonio Scarfone

Elisa Longo Borghini è campionessa italiana su strada per la quinta volta (foto SprintCyclingAgency)

Elisa Longo Borghini è campionessa italiana su strada per la quinta volta (foto SprintCyclingAgency)

GANNA FA LA VOCE GROSSA A GROSSETO. QUINTO TITOLO NAZIONALE A CRONOMETRO

giugno 20, 2024 by Redazione  
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Filippo Ganna (Team INEOS Grenadiers) si impone con autorità nella prova a cronometro dei Campionati Italiani di Cilismo 2024 battendo Edoardo Affini (Team Visma Lease a Bike) e Filippo Baroncini (UAE Team Emirates)

A Grosseto era oggi in programma la prova a cronometro uomini elite dei Campionati Italiani di Ciclismo 2024. Filippo Ganna (Team INEOS Grenadiers) era naturalmente il grande favorito per la vittoria su un percorso di 35 km totalmente pianeggiante. Il ciclista piemontene non ha deluso le aspettative andando a vincere con il tempo di 39 minuti e 18 secondi. Fiero avversario di Ganna è stato Edoardo Affini (Team Visma Lease a Bike), il quale pur arrendendosi di 24 secondi, è stato l’unico insieme a Ganna a scendere sotto i 40 minuti. Il terzo posto è andato a Filippo Baroncini (UAE Team Emirates), a suo agio tradizionalmente nelle prove contro il tempo. Il ciclista di Massa Lombarda ha concluso la sua prova con il tempo di 40 minuti e 12 secondi, a 54 secondi di ritardo da Ganna. Hanno chiuso il la top five Jonathan Milan (Team Lidl Trek) al quarto posto e Matteo Trentin (Team Tudor Pro Cycling) al quinto posto, rispettivamente a 1 minuto ed 1 secondo di ritardo e 1 minuto e 7 secondi di ritardo da Ganna, che con cinque vittorie totali ed ora ad un passo dalle sei vittorie di Marco Pinotti, recordman italiano nella specialità.

Antonio Scarfone

Filippo Ganna vince i Campionati Italiani a Cronometro 2024 (foto: Bettini /AFP/Getty Images)

Filippo Ganna vince i Campionati Italiani a Cronometro 2024 (foto: Bettini /AFP/Getty Images)

IN SLOVENIA ALEOTTI SFRUTTA LA CONDIZIONE DEL GIRO E VINCE LA TERZA CORSA A TAPPE DELLA SUA CARRIERA

giugno 17, 2024 by Redazione  
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Giovanni Aleotti (Team BORA Hansgrohe) vince il Giro di Slovenia grazie alla vittoria in solitaria nella terza tappa di Nova Gorica. Il ciclista emiliano resiste nelle due tappe successive agli attacchi, specialmente di Pello Bilbao (Team Bahrain Victorious). Da segnalare anche le buone prove complessive della coppia VF Group – Bardiani CSF – Faizanè formata da Gioulio Pellizzari e Domenico Pozzovivo, terzo e quarto nella classifica generale conclusiva

Il Giro di Slovenia 2024 inizia con una tappa adatta ai velocisti da Murska Sobota ad Ormož di 204.5, che è anche la più lunga delle cinque totali. E’ Dylan Groenewegen (Team Jayco AlUla) a vincere davanti ad Alexander Kristoff (Team Uno-X Mobility) e Phil Bauhaus (Team Bahrain Victorious). Il ciclista olandese, alla terza vittoria stagionale, è la prima maglia verde. La seconda tappa da Žalec Rogaška Slatina di 177.9 km, nonostante il gpm non banale di Celjska Koca a meta percorso ed ad un finale con diversi saliscendi, ha visto un’altra volata finale con Bauhaus questa volta che ha messo la sua ruota davanti a quelle di Alberto Dainese (Team Tudor Pro Cycling) e Luka Mezgec (Team Jayco Alula), tra l’altro tutti e tre ciclisti reduci dal Giro d’Italia 2024. Bauhaus ha indossato la maglia verde che ha tenuto sulle spalle soltanto un girno, visto che nella terza tappa da Ljubljana Nova Gorica di 160.5 km il doppio gpm di Ravnica ha fatto la differenza con i big di classifica a contendersi la vittoria. Giovanni Aleotti (Team BORA Hansgrohe) con una bella azione finale è andato a vincere in solitaria con 11 secondi di vantaggio su un gruppetto regolato da Jhonatan Narvaez (Team INEOS Grenadiers) mentre in terza posizione si è piazzato Jordan Jegat (Team Total Energies). Aleotti oltre a vincere la prima corsa stagionale si è issato al primo posto in classifica generale. L’italiano è stato bravo a conservare il simbolo del primato nella quarta tappa, la più impegnativa del Giro di Slovenia 2024, con arrivo in salita a Krvavec. Proprio sulla salita finale, lunga quasi 12 km e con una pendenza media che sfiorava l’8%, Aleotti è stato bravo a contenere i diversi attacchi e nonostante la vittoria di Pello Bilbao (Team Bahrain Victorious) davanti a Paul Double (Team Polti Kometa), la sua terza posizione alle spalle del britannico gli ha consentito di mantenere la maglia verde con 12 secondi di vantaggio su Bilbao. La quinta ed ultima tappa da Šentjernej a Novo Mesto di 156.9km nonostante un attacco deciso dello stesso Bilbao nella seconda parte della tappa sul gpm di Veliki Ban, la BORA Hansgrohe ha ricucito sul gruppo dei fuggitivi della prima ora e su quello di Bilbao finchè a giocarsi la vittoria di tappa sono stati una ventina di cilcisti. La bella azione di Ben Healy (Team EF Education EasyPost) permetteva al ciclista irlandese di guadagnare una manciata di secondi nei km finali e di andare a vincere con 6 secondi di vantaggio sul drappello degli inseguitori regolato da Kristoff davanti ad Orluis Aular (Team Caja Rural Seguros RGA). Per Healy è la prima vittoria stagionale ed Aleotti può invece festeggiare la terza vittoria di una corsa a tappe della sua carriera, dopo la doppia affermazione al Sibiu Cycling Tour nel 2021 e nel 2022. Da segnalare che nella classifica generale, dietro Bilbao secondo, è presente la coppia della VF Group – Bardiani CSF – Faizanè formata da Gioulio Pellizzari e da un inossidabile Domenico Pozzovivo, rispettivamente terzo e quarto. Per quanto riguarda le altre classifiche Aleotti vince anche quella a punti mentre Davide Baldaccini (Team Corratec Vini Fantini) vince la classifica GPM e Giulio Pellizzari la classifica dei giovani. Infine la VF Group – Bardiani CSF – Faizanè si aggiudica la classifica a squadre.

Antonio Scarfone

Giovanni Aleotti vince il Giro di Slovenia 2024 (foto: Getty Images)

Giovanni Aleotti vince il Giro di Slovenia 2024 (foto: Getty Images)

JARNO WIDAR VINCE IL GIRO NEXT GEN. A MATTHEW BRENNAN LA TAPPA FINALE

giugno 17, 2024 by Redazione  
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Primo successo belga nella storia della corsa. Con Jarno Widar salgono sul podio Torres e Martì, che proprio all’ultima tappa sorpassa Rondel grazie ai migliori piazzamenti. L’ultimo traguardo è conquistato dal britannico Brennan

Il belga Jarno Widar (Lotto Dstny Development Team) è il vincitore della 47a edizione del Giro Next Gen davanti agli spagnoli Pablo Torres (UAE Team Emirates Gen Z) e Pau Martì (Israel Premier Tech Academy).
Il belga ha difeso con successo la maglia rosa, conquistata il terzo giorno di gara, e per la prima volta nella storia porta in patria il trofeo spettante al vincitore della corsa. Widar ha dovuto ha dovuto sudare fino all’ultimo colpo di pedale perchè nella fuga chbe ha caratterizzato l’ultima tappa, disegnata per 137 Km tra Cesena e Forlimpopoli, si era inserito anche Léo Bisiaux (Decathlon AG2R La Mondiale Development Team), che ha un certo punto si era trovato in testa alla corsa con 1′30″ di vantaggio, vale a dire a soli 40 secondi dalla maaglia rosa avendo in classifica un ritardo di 2′10″ dalla leadership. La fuga riusciva comunque ad andare al traguardo, dove il britannico Matthew Brennan (Team Visma | Lease a Bike Development), si imponeva davanti al tedesco Niklas Behrens (Lidl – Trek Future Racing) e all’italiano Luca Paletti (VF Group – Bardiani CSF – Faizanè), ma la risposta del gruppo aveva nel frattempo ridotto il gap a soli 21 secondi.
La classifica finale vede Widar imporsi con 52″ su Pablo Torres (UAE Team Emirates Gen Z) e 58″ sull’altro iberico Pau Martì (Israel Premier Tech Academy), che proprio sul traguardo di Forlimpopoli è riuscito a sorpassare il francese Mathys Rondel (Tudor Pro Cycling Team U23), che ha accusato il suo stesso distacco ma ha perso il terzo posto finale a causa di peggiori piazzamenti. Per quanto concerne le classifiche accessorie, il francese Paul Magnier (Soudal – Quick-Step Devo Team) si porta a casa quella a punti grazie anche a due vittorie di tappa, il brianzolo Lorenzo Nespoli (Team MBH Bank Colpack Ballan) quella degli scalatori, Widar anche quella dei giovani mentre la miglior formazione è risultata la VF Group – Bardiani CSF – Faizanè.
Questo il commento di Brennan, il vincitore oderno: “E’ la fine ideale del Giro Next Gen per me, dopo i problemi che abbiamo avuto in squadra. Oggi era un percorso troppo selettivo per pensare ad un arrivo allo sprint, così abbiamo puntato alla fuga. Devo ringraziare i miei compagni di squadra, che mi hanno supportato al meglio. Volevamo andare in fuga fin dall’inizio e la squadra si è dimostrata molto forte. Eravamo in superiorità numerica e abbiamo tenuto un buon vantaggio sul gruppo anche grazie al supporto della Decathlon-Ag2r. Mi sentivo bene sugli strappi e sapevo che allo sprint avrei potuto farcela. E’ stata una settimana difficile per il team e quindi è ancora più bello terminarla con un successo”.
Jarno Widar ha così esternato la sua felicità per questo successo: “Vincere il Giro Next Gen è stato incredibile. Non ho parole per descrivere come mi sento e per ringraziare il mio team. Ero preoccupato dalla fuga, quindi ho tirato in prima persona. Tornerò l’anno prossimo per difendere il titolo, è una corsa bellissima. Sono felicissimo e allo stesso tempo incredulo. Prima di tutto devo ringraziare il team, il 99% di questo successo è loro. Anche oggi, quando sono stato attaccato, si sono portati in testa al gruppo. E’ stato un momento stressante. Non sono ancora pronto per correre con i prof, devo imparare a muovermi meglio in gruppo. Se sei forte tra gli Under 23 sei pronto per fare bene anche al livello superiore ma ho bisogno di tempo. Ero fiducioso che avrei potuto vincere fin dall’inizio della corsa, anche se non ero uno dei grandi favoriti. Mi godrò questa vittoria fino in fondo”.
La Maglia Rossa Paul Magnier ha commentato: “Era una tappa adatta alle mie caratteristiche, purtroppo però non siamo riusciti ad andare a riprendere la fuga. Sono comunque contento della mia prova, due vittorie di tappa e questa Maglia, e di come il team abbia interpretato la corsa. Sarebbe bello poter dire un giorno di essere arrivato ai livelli di Julian Alaphilippe. E’ un corridore che ha vinto tanto e come lui mi piacerebbe vincere la Milano-Sanremo. Devo migliorare molto ma credo che un giorno potrò giocarmi il successo nella Classicissima”.
La dichiarazione della Maglia Azzurra Lorenzo Nespoli: “Ho indossato la Maglia Azzurra ‘in prestito’ per gli ultimi due giorni, oggi volevo conquistarla al 100%. La squadra è stata fondamentale per farmi prendere la fuga che mi ha permesso di prendere i punti che mi servivano. E’ una grande soddisfazione personale”.
Concludiamo con le parole di Florian Samuel Kajamini (Team MBH Bank Colpack Ballan), che in classifica si è piazzato 7° a 2′14″, migliore degli italiani: “E’ stata una gran bella settimana per me e per il team, con la conquista di due maglie. Siamo molto soddisfatti. Oggi ho provato ad entrare in fuga per sorprendere gli altri. Non ci sono riuscito ma sono comunque contento di averci provato. Il Giro Next Gen è una corsa importante, seguita da tanti grandi team. Spero che le mie prestazioni qua mi portino ad entrare nel professionismo”.

Mario Prato

Il podio del Giro Next Gen 2024 (foto LaPresse)

Il podio del Giro Next Gen 2024 (foto LaPresse)

AD ALMEIDA LA CRONO, A YATES IL GIRO DI SVIZZERA 2024

giugno 16, 2024 by Redazione  
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João Almeida (UAE Team Emirates) vince la cronoscalata conclusiva del Giro di Svizzera 2024. Secondo di giornata il compagno di squadra Adam, che invece controlla e senza particolari timori si impone nella corsa elevetica, caratterizzata da un dominio assoluto in salita della coppia emiratina. Terzo di giornata e terzo in classifica generale Mattias Skjelmose (Lidl-Trek) che esce in crescendo dalla breve corsa a tappe.

La cronoscalata conclusiva del Giro di Svizzera 2024 serve soprattutto a delineare il gradino più basso del podio tra il terzo in classifica generale Egan Bernal (Ineos Grenadiers) e il quarto Mattias Skjelmose (Lidl-Trek) divisi da circa un minuto. In casa UAE Team Emirates, invece, il leader della classifica Adam Yates ha 31” di vantaggio sul compagno di squadra João Almeida. I primi importanti migliori tempi sono fatti registrare da Damiano Caruso (Bahrain-Victorious) prima e da Lenny Martinez (Groupama-FDJ) poi, ma successivamente gli uomini di classifica a far abbassare migliorano questi intermedi e, infatti, il portoghese Almeida fa fermare le lancette sui 33’23”. Yates gli arriva vicino, 9 secomdi che bastano per confermare il primato in classifica generale. Chi va decisamente male è Bernal con il nono tempo di giornata a 1’30” da Almeida ma, soprattutto, ad oltre un minuto da Skjelmose (Lidl-Trek) che, autore tra l’altro di una prova superba (arriverà a 21” da Almeida), va a conquistare il terzo gradino del podio in classifica, resistendo alla seppur ottima prova di Matthew Riccitello (Israel – Premier Tech), quarto a 28” e quinto finale. Si chiude così una bella edizione del Giro di Svizzera, ricca come sempre di salite. Adesso i fari saranno puntati sul Tour de France che partirà da Firenze sabato 29 giugno e sui campionati nazionali che si disputeranno settimana prossima: in particolare la prova a cronometro elite maschile si correrà giovedì 20 a Grosseto, mentre la più attesa prova su strada si correrà domenica 23 tra Firenze e Sesto Fiorentino.

Antonio Scarfone

Adam Yates vince il Tour de Suisse 2024 (Getty Images)

Adam Yates vince il Tour de Suisse 2024 (Getty Images)

GIRO DEL BELGIO, VITTORIA FINALE DI WARENSKJOLD

giugno 16, 2024 by Redazione  
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Søren Wærenskjold (Team Uno-X Mobility) vince il Giro del Belgio grazie ad un’ottima cronometro iniziale e sfrutta l’ottimo lavoro della sua Uno-X Mobility, una delle squadre più in forma del momento, che gli permette di difendere la leadership nelle tappe successive. Mathias Vacek (Team Lidl Trek) è secondo a soli 4 secondi di ritardo ma si consola con la vittoria della maglia bianca

Il Giro del Belgio 2024, noto per motivi di sponsorizzazione con nome di Baloise Belgium Tour, offre cinque tappa abbastanza variegate da cui uscirà il vincitore di quest’anno. Già dalla prima, la cronometro individuale da Beringen a Beringen di 12 km, servirà a farci capire quali sono i rapporti di forza nel gruppo e soprattutto coloro che possono ambire alla vittoria finale. La vittoria arriderà a Søren Wærenskjold (Team Uno-X Mobility) che con il tempo di 13 minuti e 24 secondi farà di appena 2 secondi meglio di Mathias Vacek (Team Lidl Trek) mentre terzo si sarebbe piazzato Rune Herregodts (Team Intermarchè Wanty) a dieci secondo di ritardo dal norvegese. Nelle successive tappe Søren Wærenskjold ha difeso con le unghie e con i denti la sua leadership soprattutto dalle tappe favorevoli ai velocisti, in particolare la seconda e la terza, vinte rispettivamente da Tim Merlier (Team Soudal Quick Step) davanti a Jasper Philipsen (Team Alpecin Deceuninck) ed Olav Kooij (Team Visma Lease a Bike) e da Jasper Philipsen davanti a Olav Kooij e Gerben Thijssen (Team Intermarchè Wanty). La quarta tappa, la Durbuy – Durbuy di 177 km, è stata quella più spettacolare di tutte visto che presentava un tracciato in circuto tipico delle corse ardennesi, con diversi muri e cotes posizionati in zone strategici dove innescare gli attacchi. I punti chiave della tappa sono stati il Muro di Durbuy, la côte de Petite Somme, la côte Des Champs de Hetres e la côte des Hermannes. A vincere è stato Alex Aranburu (Team Movistar), alla prima vittoria stagionale dopo una marea di piazzamenti. Lo spagnolo ha avuto la meglio in uno sprint a due su Pierre Gautherat (Team Decathlon AG2R La Mondieae), mentre al terzo posto si è piazzato Jasper Philipsen che ha regolato Riley Sheehan (Team Israel Premier Tech) nella volata dei battuti. Tim Merlier ha infine vinto la quinta ed ultima tappa con arrivo a Bruxelles regolando in una volata con la strada leggermente in pendenza Jasper Philipsen ed Oded Kogut (Team Israel Premier Tech). Grazie alla vittoria nella cronometro iniziale di questa edizione, e non sottovalutando qualche abbuono qua e là, Wærenskjold si impone in classifica con 4 secondi di vantaggio su Vacek e 7 secondi di vantaggio su Aranburu. Per quanto riguarda le altre classifiche Jasper Philipsen vince quella a punti e conferma di avere una forma per puntare alla maglia verde al Tour che verrà. Vacek vince infine la classifica del miglior giovane.

Antonio Scarfone

Waerenskjold lanciato verso il successo finale nella tappa a cronometro che ha aperto il Giro del Belgio 2024 (Getty Images)

Waerenskjold lanciato verso il successo finale nella tappa a cronometro che ha aperto il Giro del Belgio 2024 (Getty Images)

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