NYS SHOW A ESTELLA, ITALIA SUL PODIO CON BAGIOLI

aprile 5, 2025 by Redazione  
Filed under News

Thibau Nys trionfa al GP Miguel Indurain davanti ad Alex Molenaar e Andrea Bagioli, firmando una grande vittoria da finisseur. Buona prestazione per gli italiani: Bagioli chiude terzo, Velasco ottavo e Zamperini è stato protagonista in fuga. Gara selettiva e spettacolare, accesa negli ultimi chilometri dalle salite navarre.

La 34ª edizione del Gran Premio Miguel Indurain, disputata oggi con partenza e arrivo a Estella lungo un percorso di 203,9 km, ha regalato emozioni e colpi di scena fino all’ultimo chilometro. A imporsi è stato il belga Thibau Nys (Lidl-Trek), autore di un’autentica prodezza da finisseur e supportato da una squadra impeccabile. Completano il podio Alex Molenaar (Caja Rural – Seguros RGA) e Andrea Bagioli (Lidl-Trek), protagonista anche lui nel finale.
Si è trattato di una vittoria speciale per Nys, figlio del leggendario Sven, che al suo esordio stagionale su strada mette a segno il suo 12° successo da professionista, confermando tutto il suo talento anche fuori dal ciclocross.
La corsa è stata accesa sin dai primi chilometri dalla fuga di otto uomini: Edoardo Zamperini (Arkéa-B&B Hôtels), Jesús Herrada (Cofidis), Anthon Charmig (Astana), Alan Jousseaume (TotalEnergies), Harrison Wood (Anicolor-Tien 21), Xabier Isasa (Euskaltel-Euskadi), Jambaljamts Sainbayar (Burgos-BH) e Unai Esparza (Illes Balears-Arabay). Il loro vantaggio ha raggiunto anche i sei minuti, ma la selezione naturale delle salite navarre e il lavoro del gruppo hanno portato al loro riassorbimento a circa 13 km dall’arrivo.
Decisivo, come spesso accade in questa corsa, è stato il tratto finale con l’Alto de Muru e l’Alto de Ibarra a fare selezione. Qui si è distinto il lavoro della Lidl-Trek, prima con Bagioli, instancabile nell’accelerare il ritmo sulle rampe, e poi con l’attacco fulmineo di Nys, lanciato a 1,5 Km dal traguardo. Il belga ha staccato il terzetto di testa composto da Felix Großschartner (UAE Team Emirates), Alex Molenaar (Caja Rural – Seguros RGA) e Bauke Mollema (Lidl – Trek), regalando alla squadra di Luca Guercilena una splendida vittoria e un doppio piazzamento sul podio.
Alle spalle dei tre saliti sul podio, a 7 secondi, hanno chiuso Guillermo Silva (Caja Rural), Alex Aranburu (Cofidis) e Marc Hirschi (Tudor). Nella top 10 figurano anche Felix Großschartner (UAE), Simone Velasco (Astana), Alex Baudin (EF Education-EasyPost), Pau Miquel (Kern Pharma) e Archie Ryan (EF Education-EasyPost).
Da sottolineare anche l’ottima prova dell’italiano Zamperini tra i protagonisti della fuga di giornata, oltre all’ottavo posto finale di Simone Velasco, a conferma del buon momento del tanto vituperato ciclismo di casa nostra.
Il GP Indurain si conferma ancora una volta una classica esigente e spettacolare, riservata a scalatori e corridori completi. E oggi, in cima all’albo d’oro, brilla il nome di Thibau Nys.

Mario Prato

Nys vince la corsa intitolata a Miguel Indurain (Getty Images)

Nys vince la corsa intitolata a Miguel Indurain (Getty Images)

NEILSON POWLESS, VITTORIA STRABILIANTE ALLA DWARS DOOR VLAANDEREN

aprile 2, 2025 by Redazione  
Filed under News

Epilogo inaspettato alla Dwars door Vlaanderen con la Visma Lease a Bike che sembrava poter dominare la corsa forte di tre uomini al comando – Van Aert, Benoot e Jorgenson – e invece nella volata ristretta la spunta Neilson Powless (Team EF Education EasyPost) che vince la sua prima classica del Nord

La Dwars door Vlaanderen (in italiano Attraverso le Fiandre) è l’ultima corsa belga prima dell’atteso Giro delle Fiandre di domenica 6 Aprile. Nonostante le assenze di Mathieu van der Poel (Team Alpecin Deceuninck) e di Tadej Pogacar (UAE Team Emirates XRG), la lista partenti è di altissimo livello con Mads Pedersen (Team Lidl Trek) che guida l’elenco dei favoriti. Il ciclista danese appare uno dei più in forma del momento e punta alla vittoria dopo aver dominato la Gand – Wevelgem. Ma i suoi avversari non staranno a guardare, primi fra tutti Matteo Jorgenson e Wout van Aert (Team Visma Lease a Bike). Lo statunitense difende la vittoria del 2024 mentre il belga dopo un’inizio di stagione non ancora convincente vuole mettersi alle spalle la grave caduta che proprio l’anno scorso patì in questa corsa e che lo tenne fuori dalle competizioni per due mesi. Negli ultimi anni a vincere la Dwars door Vlaanderen è sempre stato un uomo da classiche – citiamo Yves Lampaert, Mathieu van der Poel, Christophe Laporte e Matteo Jorgenson – ma alla partenza sono presenti anche forti velocisti come Tim Merlier (Team Soudal Quick Step), Jasper Philipsen (Team Alpecin Deceuninck), Jonathan Milan (Team Lidl Trek), Jordi Meeus (Team Redbull BORA Hansgrohe), Biniam Girmay (Team Intermarchè Wanty), eccetera, eccetera, i quali potrebbero dire la loro se la corsa non dovesse essere troppo movimentata nelle fasi finali. La partenza è da Roeselare e l’arrivo è a Waregem dopo 184.2 km. La fuga di giornata si concretizzava soltanto dopo una sessantina di km grazie all’azione di Taco van der Hoorn (Team Intermarché Wanty), Joshua Giddings (Team Lotto), Lewis Askey (Team Groupama FDJ), Mikkel Bjerg (UAE Team Emirates XRG), Fabio Christen (Team Q36.5 Pro Cycling), Rasmus Søjberg Pedersen (Decathlon AG2R La Mondiale Team), Ceriel Desal (Team Wagner Bazin BH), Petr Kelemen (Tudor Pro Cycling Team). Dopo il primo passaggio sul Knokteberg restavano in testa Bjerg e Pedersen mentre il gruppo inseguitore iniziava ad allungarsi. Alle loro spalle i primi inseguitori erano Joshua Tarling (Team INEOS Grenadiers), Neilson Powless (Team EF Education EasyPost) e Fabio van den Bossche (Team Alpecin Deceuninck). La Visma Lease a Bike aumentava l’andatura e proprio Van Aert attaccava in prima persona insieme a Jorgenson e Benoot, andando a riprendere Pedersen e Van den Bossche. Nel frattempo erano tornati sulla testa della corsa anche Powless e Bjerg. Il gruppo inseguitore tirato dall’Intermarchè Wanty era a non più di 25 secondi di ritardo quando mancavano 62 km alla conclusione. Sul secondo Knokteberg restavano in testa i tre uomini della Visma e Powless mentre il gruppo inseguitore era molto sgranato. A 50 km dalla conclusione i quattro battistrada avevano 30 secondi di vantaggio sul gruppo inseguitore, forte di una trentina di unità. A 41 km dalla conclusione una caduta nel gruppo inseguitore coinvolgeva Laurence Pithie (Team Redbull BORA Hansgrohe) e Nils Politt (UAE Team Emirates XRG). Intanto il vantaggio dei quattro uomini di testa aveva raggiunto i 40 secondi. A 18 km dalla conclusione il vantaggio era salito a 50 secondi. Per la vittoria sembrava ormai un discorso a quattro fra i tre della Visma e Powless. I più immediati inseguitori erano Mads Pedersen (Team Lidl Trek), Tibor Del Grosso (Team Alpecin Deceuninck), Stefan Kung (Team Groupama FDJ), Dries De Bondt (Decathlon AG2R La Mondiale), Alec Segaert ed Arjen Livyns (Team Lotto), che erano ormai destinati a giocarsi il quinto posto. Nella volata, clamoroso a dirsi, Powless metteva nel sacco i tre della Visma battendo Van Aert e Benoot mentre Jorgenson era quarto. Nella volata degli sconfitti Pedersen era quinto con 45 secondi di ritardo da Powless. Non vorremmo essere nei panni del ds della Visma Lease a Bike che deve inghiottire un boccone più che amaro, a cominciare da Van Aert che sembrava poter vincere con facilità, avendo l’appoggio dei compagni di squadra. Ma il ciclismo è anche questo, onore a Powless che ci ha creduto fino alla fine e che vince la sua prima classica belga, succedendo a Jorgenson, un altro statunitense. Ed ora il pensiero va al Giro delle Fiandre, dove vedremo uno scontro frontale tra Van Aert, Van der Poel, Pedersen, Pogacar e a questo punto, per la vittoria di oggi, anche Powless.

Antonio Scarfone

Neilson Powless vince la Dwars door Vlaanderen (foto: Getty Images)

Neilson Powless vince la Dwars door Vlaanderen (foto: Getty Images)

GAND – WEVELGEM, ASSOLO VINCENTE DI MADS PEDERSEN. TERZO JONATHAN MILAN

marzo 31, 2025 by Redazione  
Filed under 2) GAND - WEVELGEM, News

A 56 km dalla conclusione, tra Baneberg e doppio Kemmelberg, l’ex campione del mondo accelera e se ne va tutto solo, iniziando una cavalcata trionfale che lo porterà a vincere la sua terza Gand – Wevelgem. Buon terzo posto nella volata dei battuti per Jonathan Milan (Team Lidl Trek), che si piazza alle spalle di Tim Merlier (Team Alpecin Deceuninck)

L’assenza di ciclisti del calibro di Van der Poel, Pogacar, Van Aert e Ganna vede una Gand Wevelgem maggiormente equilibrata, dove un mix di velocisti, finisseur e uomini da classiche possono ambire al successo. Più di tutti l’indiziato numero uno ad essere il favorito della corsa è Mads Pedersen (Team Lidl – Trek), reduce dal secondo posto alla E3 Saxo Bank Classic e vincitore della Gand Wevelgem già in due occasioni, nel 2020 e nel 2024. Si parte da Ypres e si arriva a Wevelgem dopo poco più di 250 km. Le insidie altimetriche maggiori, oltre agli inevitabili pavè, sono Monteberg, Baneberg e Kemmelberg, quest’ultimo che verrà percorso da due versanti differenti. La fuga, partita definitivamente dopo una ventina di km, era composta da nove ciclisti ovvero Sam Maisonobe (Team Cofidis), Jasha Sutterlin (Team Jayco AlUla), Marco Haller (Tudor Pro Cycling Team), Emīls Liepiņš (Q36.5 Pro Cycling Team), Victor Vercouillie (Team Flanders – Baloise), Max Walker (Team EF Education EasyPost), Rui Oliveira (UAE Team Emirates XRG), Samuel Leroux ed Alexys Brunel (Team TotalEnergies). Dopo un vantaggio massimo di quasi 4 minuti la fuga perdeva velocemente terreno sul gruppo anche perchè tra il km 90 ed il km 100 entravano di scena vento e ventagli. Tra le vittime più illustri restate nelle retrovie si segnalavano Gianni Vermeersch (Team Alpecin Deceuninck), Arnaud De Lie (Team Lotto) e Søren Wærenskjold (Team Uno X Mobility). In particolare DE Lie si ritirava dalla corsa a 192 km dalla conclusione. Una caduta all’inizio dei tratti ‘berg’ metteva fuori gioco, tra gli altri, Juan Sebastian Molano (UAE Team Emirates XRG), Matteo Trentin (Team Tudor Pro Cycling) e Jordi Meeus (Team Redbull BORA Hansgrohe). Nelf frattempo Victor Campenaerts (Team Visma Lease a Bike) si univa ai battistrada in testa alla corsa. Una foratura rallentava Jasper Philipsen (Team Alpecin Deceuninck), uno fra i più attivi nelle fasi calde della corsa, sempre sulle ruote di Mads Pedersen. Il doppio Kemmelberg decideva le sorti della corsa. Prima la fuga iniziava a perdere, oltre che terreno dal gruppo inseguitore, anche uomini. In secondo luogo Pedersen accelerava e si avvantaggiava sul resto del gruppo a 56 km dalla conclusione. Una volta raggiunta quel che restava della fuga, Pedersen se ne andava tutto solo. Il danese aumentava il vantaggio sul gruppo, dove tiravano Alpecin Deceuninck e Uno X Mobility. A 15 km dalla conclusione il ciclista danese aveva 1 minuto e 25 secondi di vantaggio. La cavalcata trionfale dell’ex campione del mondo si concludeva sul traguardo di Wevelgem. Treza vittoria per lui della Gand Wevelgem. Il gruppo era regolato a 49 secondi di ritardo da Tim Merlier (Team Alpecin Deceuninck) mentre Jonathan Milan (Team Lidl Trek) era terzo. Chiudevano la top five Alexander Kristoff (Team Uno X Mobility) in quarta posizione ed Hugo Hofstetter (Team Israel Premier Tech) in quinta posizione. Da segnalare nella top ten il sesto posto di Davide Ballerini (Team XRD Astana). E adesso Pedersen punta al Giro delle Fiandre, dove però dovrà fare i conti anche con quei ciclisti che abbiamo elencato all’inizio, primi fra tutti Van der Poel e Pogacar.

Antonio Scarfone

Mads Pedersen vince la Gand - Wevelgem 2025 (foto: Getty Images)

Mads Pedersen vince la Gand - Wevelgem 2025 (foto: Getty Images)

PRIMOZ ROGLIC DI NOME E DI FATTO. LO SLOVENO VINCE IL GIRO DI CATALOGNA

marzo 31, 2025 by Redazione  
Filed under News

Nella settima ed ultima tappa di Barcellona si decide tutto nel finale con Primoz Roglic (Team Redbull BORA Hansgrohe) che spiana l’Alt de Montjuic andando a vincere in solitaria. Prova di forza dello sloveno che a questo punto diventa uno dei maggiori favoriti per il prossimo Giro d’Italia

L’ultima tappa del Giro di Catalogna d Barcellona a Barcellona è lunga poco più di 88 km e vede una prima parte pianeggiante ed una seconda, da affrontare nel consueto circuito del capoluogo catalano, in cui spiccano i sei passaggi sull’Alt de Montjuic. Juan Ayuso (UAE Team Emirates XRG) divente la maglia bianco verde dagli attacchi degli avversari, primo fra tutti Primoz Roglic (Team Redbull BORA Hansgrohe) che appare già in un’ottima condizione per il Giro d’Italia. E le cose si mettevano subito bele per Roglic che vinceva il traguardo volante di Viladecans posto al km 12.6. Nel circuito finale si consumavano diversi attacchi. Uno dei primi veniva portato da Richard Carapaz (Team EF Education EasyPost) e da Bruno Armirail (Decathlon AG2R La Mondiale) ma i due ciclisti venivano ripresi dal gruppo quasi subito. Mats Wenzel (Team Kern Pharma) faceva suo il gpm dell’At de Montjuic posto al km 43.4. Giulio Pellizzari (Team Redbull BORA Hansgrohe) vinceva il secondo posto al km 51.3. Jokin Murguialday (Team Euskaltel – Euskadi) vinceva il terzo posto al km 59.2. A 16 km dalla conclusione Roglic aumentava il ritmo e se ne andava tutto solo. Il ciclista sloveno vinceva gli ultimi tre gpm mantenendo un vantaggio sugli immediati inseguitori tra 20 e 30 secondi. Roglic vinceva in solitaria sul traguardo di Barcellona. Secondo era Laurens De Plus (Team INEOS Grenadiers) a 14 secondi di ritardo mentre Lennert van Eetvelt (Team Lotto) era terzo dietro De Plus. Chiudevano la top five Dorian Godon (Decathlon AG2R La Mondiale) in quarta posizione e Sylvain Moniquet (Team Cofidis) in quinta posizione, entrambi a 19 secondi di ritardo da Roglic. Lorenzo Fortunato (Team XDS Astana), sesto, era il primo italiano all’arrivo. Roglic ribalta a sua favore la classifica generale e vince il Giro di Catalogna con 28 secondi di vantaggio su Ayuso, mentre Enric Mas (Team Movistar) è terzo a 53 secondi di ritardo. Per quanto riguarda le altre classifiche, Roglic fa il cannibale vincendo anche quella a punti e quella gpm mentre Ayuso vince quella riservata ai giovani. Infine il Team Visma Lease a Bike vince la classifica a squadre.

Antonio Scarfone

Primoz Roglic vince a Barcellona (foto: Getty Images)

Primoz Roglic vince a Barcellona (foto: Getty Images)

SETTIMANA COPPI & BARTALI: BIS DI VINE NEL GIORNO DELLA CONSACRAZIONE DI TULETT

marzo 29, 2025 by Redazione  
Filed under News

Il britannico Ben Tulett vince la 40a edizione della Settimana Coppi & Bartali e parla inglese anche il gradino più alto del podio della conclusiva frazione di Forlì, vinta dall’australiano Jay Vine (già primo un paio di giorni fa a Cesena)

La quinta e ultima tappa della Settimana Internazionale di Coppi e Bartali mostra nuovamente l’abilità degli organizzatori di questa corsa nell’inventare percorsi sempre diversi e impegnativi. Questa volta i corridori dovranno percorrere una specie di flipper, nei 133 chilometri dalla partenza nel paese appenninico di Brisighella sino al traguardo di Forlì. Da Brisighella si scende rapidamente sulla via Emilia, che viene percorsa in direzione di Forlì ma poi, dopo neanche 10 chilometri, si torna a salire per entrare in un circuito sull’Appennino caratterizzato dalla salita al castello di Rocca delle Caminate (8 chilometri al 4%), da affrontare due volte. Si esce poi da questo circuito per raggiungerne ben presto un secondo, dove si affronta la salita al borgo di Polenta (solo 2,3 chilometri, ma all’8,5%). Terminato questo anello si ritorna nel precedente, ma stavolta la salita di Rocca delle Caminate viene affrontata da un versante più corto, già percorso in discesa dopo il primo passaggio (6,5 chilometri al 4.3%, con tratti al 10%); infine, dopo essere nuovamente usciti dal primo circuito, stavolta in direzione di Forlì, si scende rapidamente sino a tornare sulla via Emilia e finalmente raggiungere l’agognato traguardo, posto a circa 16 chilometri dall’ultimo GPM.
Sperando che anche oggi nessuno si perda all’interno del “flipper”, si parte alle 12.50 con l’ormai consueto brutto tempo (pioggerella inclusa) e con l’inglese Ben Tulett (Team Visma | Lease a Bike) al comando della classifica con 18 secondi sull’altro inglese Mark Donovan (Q36.5 Pro Cycling Team) e 23 sullo spagnolo Igor Arrieta (UAE Team Emirates – XR). Dopo una ventina di chilometri, quando la strada torna a salire, parte una prima fuga con nove corridori di secondo piano, che vengono ripresi non appena inizia la salita verso Rocca delle Caminate; abbandona la corsa, in questa fase, il nostro Alberto Bettiol (XDS Astana Team), campione italiano in carica che ben poco aveva combinato nei giorni scorsi. Lungo la discesa il gruppo si divide in due tronconi, mentre abbandona anche l’australiano Caleb Ewan (INEOS Grenadier), che aveva vinto in volata la prima tappa. Il secondo passaggio dalla Rocca delle Caminate prevede un GPM viene vinto allo sprint dal giovanissimo Enea Sambinello (UAE Team Emirates Gen Z). Si entra quindi nel secondo circuito con un primo gruppo composto da una trentina di corridori che procede ad un buon ritmo e impedisce ogni tentativo di fuga: a Polenta vince la volata un altro giovane, il nostro Alessandro Fancellu (JCL Team UKYO). Lungo la discesa il gruppo si riunisce e procede compatto per qualche chilometro; una nuova e decisiva frattura avviene lungo la salita del paese di Bertinoro, non classificata come GPM. Rimangono quindi in testa circa 25 corridori, fra cui tutti i primi della classifica generale, che si portano ben presto all’attacco dell’ultima salita di questa corsa, il terzo passaggio alla Rocca delle Caminate. Prima ancora di iniziare l’ascesa tenta la fuga il nostro Lorenzo Nespoli (MBH Bank Ballan CSB); dopo un paio di chilometri dal gruppo escono dapprima l’italiano Filippo D’Aiuto (Petrolike) e poi l’australiano Jay Vine (UAE Team Emirates – XRG), vincitore l’altroieri. Verso la cima della salita tenta la fuga anche l’americano Magnus Sheffield (INEOS Grenadiers), oggi dodicesimo in classifica dopo aver perso ieri il primato, ma Tulett è lesto ad accordarsi alla sua ruota. Nel frattempo Vine e D’Aiuto si riportano su Nespoli, poi l’australiano prosegue da solo transitando primo al GPM. Al suo inseguimento vi sono ora due coppie, Nespoli-D’Aiuto e più indietro Sheffield-Tulett. Lungo la discesa il gruppo finisce per riassorbire a poco a poco tutti i fuggitivi tranne Vine che, con un’azione molto potente, simile a quella compiuta da lui stesso due giorni prima, arriva a guadagnare quasi un minuto. Nel finale il giovane talento belga Jarno Widar (Lotto Development Team) tenta di uscire a sua volta dal gruppo, ma viene ripreso, senza essere riuscito a riportarsi su Vine, a un centinaio di metri dal traguardo. L’australiano intanto è andato a vincere in tranquiliità, con 33 secondi sul gruppo regolato in volata dal nostro Davide Donati (Red Bull – BORA – hansgrohe Rookies) davanti al kazako Alexey Lutsenko (Israel – Premier Tech).
Resta immutata la classifica generale: Ben Tulett vince dunque la Settimana Coppi & Bartali con 18 secondi su Donovan e 23 su Arrieta (primo nella classifica dei giovani). Per Tulett, già secondo in questa corsa tre anni fa, si tratta certamente della vittoria di maggior prestigio della sua carriera, ancora acerba. Jay Vine, grazie alle due vittorie di tappa, vince la classifica a punti, mentre quella degli scalatori va allo spagnolo Marc Cabedo (JCL Team UKYO). Migliore degli italiani è Simone Velasco (XDS Astana Team), quinto. Ha pesato molto l’assenza di Christian Scaroni (XDS Astana Team), che sarebbe stato il naturale favorito di questa corsa e che, dopo una rovinosa caduta alle Strade Bianche, è stato sostituito dal compagno di squadra Diego Ulissi, che dopo un podio nella seconda tappa aveva fatto sperare i suoi tifosi, ma alla fine non è andato oltre il 15esimo posto. Delusione anche il per il campione italiano Bettiol, addirittura ritirato e che da tempo sembra aver smarrito il suo talento: il suo miglior risultato, dallo scorso mese di giugno, è stato un settimo posto al recente Trofeo Laigueglia.

Andrea Carta

Jay Vine bissa il successo di Cesena nella conclusiva frazione della corsa emiliana (foto Dario Belingheri/Getty Images)

Jay Vine bissa il successo di Cesena nella conclusiva frazione della corsa emiliana (foto Dario Belingheri/Getty Images)

QUINN SIMMONS, FAGIANATA VINCENTE A BERGA. JUAN AYUSO CONSERVA LA MAGLIA BIANCOVERDE

marzo 29, 2025 by Redazione  
Filed under News

In una tappa prima accorciata, poi stravolta e infine iniziata ufficialmente a 25 km dalla conclusione, Quinn Simmons (Team Lidl Trek) mette nel sacco i velocisti già pronti alla volata e con un’azione che ha ricordato il miglior Cancellara illuminal’ultimo km della tappa andando a vincere di forza e di coraggio. Ayuso domani difenderà la sua maglia biancoverde nell’ultima tappa di Barcellona

La sesta tappa del Giro di Catalogna da Berga al Santuario di Queralt veniva accorciata in un primo momento da parte degli organizzatori per il rischio di vento forte sul Coll del Pradell, che doveva essere l’attrazione principale della tappa ma che veniva brutalmente tagliato dal percorso. Sebrava che restassero comunque i tre GPM del Coll de la Batallola, della Collada de Sant Isidre e di Queralt, sul quale era posto l’arrivo. Ma una nuova e definitiva disposizione veniva adottata in mattinata: tutti i GPM venivano tagliati dal percorso originario e la tappa si sarebbe svolta su un percorso ondulato di 145.6 Km ma senza GPM, con il traguardo spostato dal santuario alla sottostante cittadina di Berga. La corsa iniziava con l’ulteriore decisione di ‘corsa neutralizzata’ fino a quando l’organizzazione non avrebbe ravvisato le condizioni per garantire la normalità. Juan Ayuso (UAE Team Emirates XRG), primo con un solo secondo di vantaggio su Primoz Roglic (Team Redbull BORA Hansgrohe), partiva in maglia biancoverde. Alla fine, tra ripensamenti e cambi di decisione, la corsa iniziava ufficialmente a 25 km dalla conclusione. SI formava subito una fuga di quattro uomini composta da Frank van den Broek (Team Picnic PostNL), Carlos Verona (Team Lidl Trek), Rémi Rochas (Team Groupama FDJ) e Diego Uriarte (Team Kern Pharma). Ma il ritmo imposto dal gruppo che tirava con la Movistar e l’INEOS Grenadiers annullava questo tentativo a meno di 9 km dalla conclusione. Van den Broek ci riprovava a 6 km dalla conclusione insieme a Wout Poels (Team XDS Astana) e Richard Carapaz (Team EF Education EasyPost) ma anche questa azione non portava a risultati. Il gruppo varcava compatto lo striscione dell’ultimo km finche Quinn Simmons (Team Lidl Trek) provava la fagianata. Il ciclista a stelle e strisce riusciva a resistere al ritorno del gruppo con un’azione davvero encomiabile ed andava a vincere davanti a Pavel Bittner (Team Picnic PostNL) e Corbin Strong (Team Israel Premier Tech). Chiudevano la top five Anders Foldager (Team Jayco AlUla) in quarta posizione e Lennert van Eetvelt (Team Lotto) in quinta posizione. Da segnalare nella top ten il settimo posto di Andrea Vendrame (Decathlon AG2R La Mondiale Team). Per Simmons è la prima vittoria stagionale mentre la classifica generale rimane immutata con Ayuso un maglia biancoverde davanti a Roglic. Domani è in programma la sesta ed ultima tappa Barcellona a Barcellona di 88.2 km col circuito finale da affrontare sei volte e nel quale l’Alt de Montjuic sancirà il vincitore del Giro di Catalogna 2025.

Antonio Scarfone

Quinn Simmons vince a Berga (foto: Lidl-Trek)

Quinn Simmons vince a Berga (foto: Lidl-Trek)

COPPI E BARTALI 2025: NUOVO RIMPASTO IN CLASSIFICA, DOPO BRISIGHELLA COMANDA TULETT

marzo 28, 2025 by Redazione  
Filed under News

Quattro tappe e quattro leader diversi alla Settimana Internazionale Coppi e Bartali 2025: dopo l’australiano Caleb Ewan, il britannico Paul Double e lo statunitense Magnus Sheffield è arrivato il turno di un altro corridore inglese, Ben Tulett. L’esponente del Team Visma | Lease a Bike è uscito vittorioso dal complicato toboga che caratterizzava la tappa di Brisighella e ora comanda con 18″ sul connazionale Donovan e 23″ sullo spagnolo Arrieta. Assisteremo ad un ennesimo e definitivo ribaltono domani nella conclusiva frazione di Forlì?

La quarta tappa della Settimana Internazionale di Coppi e Bartali ci mostra, in tutta la sua brillantezza, la sagacia degli organizzatori: partenza e arrivo avvengono nello stesso punto, il paese di Brisighella in provincia di Ravenna, dove i 150 chilometri del percorso si snodano attraverso non uno, ma due circuiti fra loro intrecciati. Inizialmente ne verrà percorso uno molto largo, di 37 chilometri, e una volta concluso il terzo giro se ne percorrerà due volte un altro, più corto, la cui prima parte coincide con la prima del circuito maggiore, mentre la seconda è una sorta di scorciatoia che consente di tornare a Brisighella dopo soli 20 chilometri. Nella speranza che qualche corridore non finisca per imboccare la strada sbagliata, a complicare le cose ci si metteranno le salite: quella di Monticino (2,6 chilometri al 6,2% con punte del 9%), situata subito sopra la partenza, verrà percorsa cinque volte ma , per l’intreccio dei circuiti, farà da GPM solo tre volte; il valico di Rio Chiè (solo 1 chilometro, ma al 7,4% con punte del 10%), situato nella “scorciatoia” del secondo circuito, verrà percorso due volte, l’ultima a poco più di 5 chilometri dal traguardo.
Si parte, come ieri, intorno alle 12.20. Il tempo è nuovamente brutto e freddo, ma almeno non piove. Si muovono subito quattro corridori, tra i quali l’inglese Paul Double (Team Jayco AlUla), l’uomo che aveva vinto la seconda tappa prendendo il comando della classifica, ma prima che il loro vantaggio diventi troppo grande altri nove li raggiungono. Nessuno di questi tredici corridori ha una buona posizione di classifica e nessuno è noto al grande pubblico: il più titolato è forse l’olandese Pascal Eenkhoorn (Soudal Quick-Step), che negli anni passati ha vinto due tappe proprio in questa corsa e nel 2022 è stato campione nazionale. La fuga prosegue senza intoppi e al termine del primo giro ha circa due minuti di vantaggio. Il gruppetto dei fuggitivi scala il Monticino senza frantumarsi e in cima è proprio Eenkhoorn a transitare per primo; il gruppo segue a un minuto e 40 secondi. Nel corso del secondo giro nulla cambia; sul Monticino transita per primo lo spagnolo Marc Cabedo (JCL Team UKYO), che in questo modo rafforza la sua prima posizione nella classifica degli scalatori. Il gruppo segue a circa un minuto e mezzo. Nel corso del terzo giro il vantaggio dei fuggitivi si riduce progressivamente a meno di un minuto e quando mancano pochi chilometri all’inizio della terza ascesa al Monticino il nostro Alberto Bettiol (XDS Astana Team) e il belga Mauri Vansevenant (Soudal Quick-Step) si riportano sui fuggitivi. In cima alla salita è Double a transitare per primo, mentre il gruppo accusa una quarantina di secondi di ritardo. Dopo qualche chilometro si entra nella “scorciatoia” che porta al valico di Rio Chiè: la salita, breve ma dura, frantuma il nutrito gruppo di fuggitivi e il primo a transitarvi è il francese Adrien Maire (Unibet Tietema Rockets). Al termine del primo dei due giri del secondo circuito il gruppo transita ormai compatto sul traguardo di Brisighella, con gli ultimi superstiti della lunga fuga a guidare con pochi metri di vantaggio. La salita di Monticino arriva subito e il gruppo inizia a perdere unità, riducendosi a una ventina di corridori: verso la fine della salita si avvantaggiano il polacco Rafał Majka (UAE Team Emirates – XRG) e il giovane talento belga Jarno Widar (Lotto Development Team), che si era già messo in luce l’altroieri. Nel corso della discesa Vansevenant si riporta sui due battistrada e il vantaggio del terzetto sale ben presto a una ventina di secondi. Il secondo e ultimo passaggio sul valico di Rio Chiè è, però, fatale ai tre fuggitivi, che cedono di schianto già all’inizio della salita. Questa, che si snoda su di una strada di campagna stretta e molto impegnativa, sgretola definitivamente il gruppo, davanti al quale prendono un piccolo vantaggio i primi due della classifica generale, l’americano Magnus Sheffield (INEOS Grenadiers) e l’inglese Ben Tulett (Team Visma | Lease a Bike), che transita per primo in cima al valico. Un altro inglese, Mark Donovan (Q36.5 Pro Cycling Team), anche lui tra i primi della classifica, riesce a raggiungerli nel corso della successiva discesa, lungo la quale Tulett finisce per staccare gli altri, sia pure di pochi secondi. Nel finale Sheffield cede, e mentre Tulett va a vincere sul traguardo di Brisighella, conquistando anche il primato nella classifica generale, da ciò che resta del gruppo esce lo spagnolo Igor Arrieta (UAE Team Emirates – XRG), che arriva secondo, mentre Donovan conserva la terza posizione. Gli uomini del gruppo arrivano alla spicciolata, regolati da Simone Velasco (XDS Astana Team), primo degli italiani. In classifica generale Sheffield scende al terzo posto, mentre Donovan sale al secondo, con 18 secondi di ritardo da Tulett; Arrieta è quarto, Velasco quinto. Anche oggi Diego Ulissi (XDS Astana Team), il più quotato dei nostri, è arrivato a ridosso dei primi ma, con un ritardo complessivo ormai superiore al minuto, sembra tagliato fuori dai giochi. Nell’insieme la tappa è stata movimentata e interessante, con l’ennesimo cambiamento ai vertici della classifica: in quattro tappe si sono avvicendati quattro diversi leader. Vedremo domani se Tulett, sul traguardo finale di Forlì, riuscirà a confermarsi o se assisteremo ad un altro, ovviamente definitivo, ricambio ai vertici.

Andrea Carta

Tulett vince la tappa di Brisighella della Settimana Internazionale Coppi e Bartali (foto Dario Belingheri/Getty Images)

Tulett vince la tappa di Brisighella della Settimana Internazionale Coppi e Bartali (foto Dario Belingheri/Getty Images)

MATHIEU VAN DER POEL SENZA RIVALI, SUA LA E3 SAXO BANK

marzo 28, 2025 by Redazione  
Filed under News

Dopo la vittoria nella Milano – Sanremo Mathieu van der Poel si impone anche nella E3 Saxo Bank dimostrando di essere in questo momento il ciclista più forte nelle corse di un giorno. Secondi e terzi, a distanze notevoli – oltre 1 minuto e 2 minuti – Mads Pedersen (Team Lidl Trek) e Filippo Ganna (Team INEOS Grenadiers). Da segnalare la prova del tutto anonima di Wout van Aert (Team Visma Lease a Bike), al rientro alle corse dopo un mese in altura

La campagna del Nord entra ormai nel vivo e dopo la Classic Brugge De Panne propone l’E3 Saxo Classic che giunge alla sua 67° edizione. Conosciuta anche col nome di Piccolo Giro delle Fiandre, la semiclassica belga è lunga 208.8 km, partendo e concludendosi ad Harelbeke. Tanti i nomi di spicco alla partenza, i più altisonanti sono quelli di Mathieu van der Poel (Team Alpecin Deceuninck) e di Wout van Aert (Team Visma Lease a Bike). Per quanto riguarda la condizione fisica, il campione olandese dovrebbe partire in pole position davanti al belga, reduce da un periodo di allenamento in altura. La Visma Lease a Bike potrebbe puntare in seconda battuta su Matteo Jorgenson, recente vincitore della Parigi – Nizza, che proprio nella corsa verso il sole ha dimostrato di avere un’ottima condizione. Altri contendenti per la vittoria sono Tim Wellens (UAE Team Emirates XRG), Mads Pedersen (Team Lidl Trek) e Filippo Ganna (Team INEOS), tutti e tre come Van der Poel reduci dalla Milano – Sanremo. Le fasi iniziali di corsa erano subito frenetiche ed una caduta metteva subito fuori gioco Kevin Vermaerke (Team Picnic PostNL), Gil Gelders, Jordi Warlop e Dries Van Gestel (Team Soudal Quick Step), tutti e quattro costretti al ritiro. Un drappello di una cinquantina di ciclisti, in cui erano assenti nomi del calibro di Van der Poel, Van Aert, Mads Pedersen e lo stesso Filippo Ganna, si avvantaggiava sul resto del gruppo intorno al km 50. I nomi più altisonanti presenti nel gruppo di testa erano Matteo Jorgenson (Team Visma Lease a Bike), Florian Vermeersch (UAE Team Emirates XRG), Stefan Kung (Team Groupama FDJ) e Jasper Stuyven (Team Lidl Trek). Il gruppo inseguitore raggiungeva il gruppo di testa proprio all’inizio del Kanarieberg. A 95 km dal termine si avvantaggiavano Casper Pedersen (Team Soudal Quick Step) e Aimé De Gendt (Team Cofidis). A 81 km dalla conclusione sul Taaienberg si muovevano Pedersen e Van der Poel ai quali rispondeva Ganna. I due battistrada venivano ripresi nel giro di un paio di km. I cinque battistrada avevano una ventina di secondi di vantaggio sul primo gruppo inseguitore formato da Matteo Trentin (Team Tudor Pro Cycling), Jasper Stuyven (Team Lidl Trek), Matteo Jorgenson (Team Visma Lease a Bike), Tim Wellens (UAE Team Emirates XRG), Joshua Tarling (Team INEOS Grenadiers) e Stefan Kung (Team Groupama FDJ). A 45 km dall’arrivo i cinque battistrada avevano 1 minuto e 10 secondi di vantaggio sul primo gruppo inseguitore mentre il grosso del gruppo era segnalato a 2 minuti e 20 secondi di ritardo. Van der Poel attaccava sull’Oude Kwaremont facendo quasi subito il vuoto a 39 km dall’arrivo. Era l’inizio di una delle tante cavalcate solitarie del campione olandese che aumentava il vantaggio km dopo km. Van der Poel vinceva in solitaria con 1 minuto e 7 secondi di vanatggio du Mads Pedersen, uno degli ultimi a mollare e 2 minuti e 5 secondi di vantaggio su Filippo Ganna mentre chiudevano la top five Casper Pedersen in quarta posizione e Jasper Stuyven in quinta posizione a 2 minuti e 34 secondi di ritardo da Van der Poel che sembra essere a questo punto il favorito principale anche per il Giro delle Fiandre, Pogacar permettendo. Per i colori azzurri la nota lieta è Ganna che ottiene un podio nel Piccolo Giro delle Fiandre dopo Matteo Trentin nel 2015.

Antonio Scarfone

Mathieu van der Poel domina la E3 Saxo Bank (foto: Tim de Waele/Getty Images)

Mathieu van der Poel domina la E3 Saxo Bank (foto: Tim de Waele/Getty Images)

MATTHEW BRENNAN CONCEDE IL BIS AD AMPOSTA. JUAN AYUSO TORNA IN MAGLIA BIANCOVERDE

marzo 28, 2025 by Redazione  
Filed under News

I ventagli caratterizzano il finale della quinta tappa da Paüls ad Amposta ed è un gruppo di una quarantina di ciclisti a giocarsi la vittoria. Matthew Brennan (Team Visma Lease a Bike) batte con autorità (Team Alpecin Deceuninck) e Pavel Bittner (Team Picnic PostNL). Juan Ayuso (UAE Team Emirates) torna ad indossare il simbolo del primato

Nella quinta tappa del Giro di Catalogna da Paüls ad Amposta di 172km dovrebbero tornare di scena al 99% i velocisti. L’unico gpm in programma si trova all’inizio dopodichè la strada sarà quasi completamente pianeggiante fino all’arrivo. Primo Roglic (Team Redbull BORA Hansgrohe) è la nuova maglia verde e le sue chance di vincere la breve corsa catalana aumentano a dismisura per quanto visto ieri. Erano sette i ciclisti che formavano la fuga di giornata ovvero Bruno Armirail (Decathlon AG2R La Mondiale Team), Michael Leonard (Team INEOS Grenadiers), Enzo Paleni (Team Groupama FDJ), Jan Castellon (Team Caja Rural Seguros RGA), Mats Wenzel (Team Kern Pharma), Mikel Bizkarra e Jokin Murguialday (Team Euskaltel Euskadi). Wenzel scollinava in prima posizione seull’unico gpm del Coll de la Font posto al km 29. Era invece Bizkarra ad imporsi sul successivo traguardo volante di Móra la Nova posto al km 56.5. Paleni restava da solo in testa alla corsa quando mancavano 45 km alla conclusione. Paleni vinceva il traguardo volante di L’Aldea posto al km 136.4 prima di essere ripreso dal gruppo inseguitore che era formato da non più di una quarantina di ciclisti a causa di alcuni ventagli. Proprio questo gruppo si giocava la vittoria in una volata a ranghi ridotti. Matthew Brennan (Team Visma Lease a Bike) riusciva a trovare un pertugio a sinistra e con una progressione impressionante vinceva davanti a Tibor Del Grosso (Team Alpecin Deceuninck) e Pavel Bittner (Team Picnic PostNL). Chiudevano la top five Marijn van den Berg (Team EF Education EasyPost) in quarta posizione e Corbin Strong (Team Israel Premier Tech) in quinta posizione. Per Brennan è la seconda vittoria al Giro di Catalogna 2025 dopo quella ottenuta nella prima tappa. Grazie all’abbuono ottenuto sul traguardo volante di L’Aldea Juan Ayuso torna a indossare la maglia biancoverde di leader della classifica generale davanti a Primoz Roglic (Team Redbull BORA Hansgrohe), staccato di un secondo. Domani nella sesta tappa da Berga a Queralt si torna a fare sul serio con quattro gpm di cui due di prima categoria ed uno di hors categoria. Da considerare anche il traguardo di Gironella posto dopo soli 5.8 km dalla partenza, che sarà infuocata e vedrà subito battagliare i big di classifica almeno fino al suo passaggio, visto che si assegneranno preziosi abbuoni temporali.

Antonio Scarfone

Matthew Brennan vince ad Amposta (foto: Getty Images)

Matthew Brennan vince ad Amposta (foto: Getty Images)

VINE BRINDA A CESENA, SHEFFIELD NUOVO LEADER DELLA COPPI E BARTALI

marzo 27, 2025 by Redazione  
Filed under News

Il maltempo stravolge la classifica della Settimana Coppi e Bartali, con il leader della classifica generale “sprofondato” a quasi 10 minuti dal nuovo padrone della corsa, lo statunitense Magnus Sheffield. Vittoria di tappa per l’australiano Jay Vine

La terza tappa della Settimana Internazionale di Coppi e Bartali parte, come la seconda, da Riccione e segue un percorso non troppo diverso, dirigendosi subito verso l’entroterra appenninico – dove non mancano i saliscendi, per concludersi a Cesena dopo 142 chilometri. Nei pressi dell’arrivo si trova un circuito di 15 chilometri, da ripetere tre volte, che presenta una salita molto impegnativa verso il borgo di Sorrivoli: 1,3 chilometri all’11% con un tratto finale al 15%, un vero “muro” che in una classica potrebbe fare la selezione decisiva e che verrà affrontato per l’ultima volta a 33 chilometri dal traguardo. A questo punto i corridori scenderanno una prima volta a Cesena, per poi affrontare un’altra salita, lunga ma non impegnativa, diretta al paese di Diolaguardia, 8 chilometri al 3,5%. Solo dopo i successivi 14 chilometri, quasi tutti in discesa, i corridori arriveranno, per la seconda e ultima volta, al traguardo di Cesena dove la tappa si concluderà: la lunga discesa, se le salite non avranno fatto una selezione importante, potrebbero favorire i ricongiungimenti, forse anche un arrivo in volata.
Si parte alle 12.30 con la pioggia, che tormenterà i corridori sino al traguardo, e con l’inglese Paul Double (Team Jayco AlUla), vincitore della tappa di ieri, al comando della classifica generale. Secondo è il giovanissimo talento belga Jarno Widar (Lotto Development Team»Team Jayco AlUla), l’anno scorso vincitore del Giro “Next Gen” (una volta Giro d’Italia per dilettanti), terzo il nostro esperto Diego Ulissi (XDS Astana Team), corridore ormai al tramonto di una buona carriera ma pur sempre tra i favoriti di una corsa non troppo impegnativa come è appunto questa breve gara a tappe. La fuga di giornata parte dopo una decina di chilometri e include tre corridori semisconosciuti, tranne forse l’italiano Alexander Konychev (Team Vorarlberg), figlio del celebre Dmitri Konychev (del quale non ha, almeno sinora, rinverdito i fasti). Dopo un po’ di bagarre il gruppetto di fuggitivi aumenta a quattro unità, mentre il loro vantaggio cresce progressivamente sino a raggiungere i tre minuti. La situazione resta tranquilla sino all’ingresso nel circuito di Sorrivoli, quando il percorso si fa più duro e il vantaggio si dimezza. Nel corso del primo giro poco cambia: uno dei quattro, il francese Alex Baudin (EF Education – EasyPost), cede sulla salita e viene riassorbito dal gruppo, che intanto riduce il distacco a circa un minuto. Il secondo passaggio sul “muro” di Sorrivoli vede transitare in solitaria l’olandese Pascal Eenkhoorn (Soudal Quick-Step), seguito a mezzo minuto dai rimanenti due compagni di fuga, prima lo spagnolo Marcel Camprubí (Q36.5 Pro Cycling Team) e poi Konychev, in difficoltà sulle ultime rampe della salita. Il gruppo passa a un minuto e riassorbe ben presto Konychev; nel corso del terzo giro, almeno sino all’inizio del “muro”, la situazione non cambia. La terza salita a Sorrivoli, tuttavia, si rivela fatale ai due superstiti della fuga, che vengono ripresi ben prima di arrivare in cima. Di conseguenza il gruppo, o meglio quei trenta di corridori che hanno tenuto duro senza farsi scoraggiare dalla pioggia, dal freddo e dalle salite, transita compatto in cima, con lo sprint che viene vinto da uno degli uomini di punta della UAE Team Emirates – XRG, l’australiano Jay Vine. Sulla successiva salita di Diolaguardia Vine insiste nel forcing e riesce ad avvantaggiarsi in compagnia del belga Mauri Vansevenant (Soudal Quick-Step); si viene a sapere che nel gruppo, che continua ad assottigliarsi, non è presente il leader della classifica, ma non è chiaro chi sia destinato a prenderne il posto. La coppia di testa percorre la salita a buona andatura, ma in prossimità della cima Vansevenant cede e viene riassorbito dal gruppo; Vine passa quindi da solo e transita con una quindicina di secondi di vantaggio, che poi mantiene nel corso della lunga discesa successiva. Il gruppo, ormai ridotto a una quindicina di corridori, decide di non correre troppi rischi sull’asfalto scivoloso e così Vine, nonostante sia a sua volta molto prudente, può avvantaggiarsi ulteriormente, finendo per vincere con tutta tranquillità e con 25 secondi di vantaggio sugli inseguitori, regolati in volata dall’americano Magnus Sheffield (INEOS Grenadiers) davanti al nostro Simone Velasco (XDS Astana Team). Per riuscire a stilare l’ordine di arrivo e la nuova classifica generale bisogna aspettare ben due ore: il maltempo, oltre ad aver condizionato lo svolgimento della tappa, poco movimentata, sembra aver confuso le idee anche a giudici e cronometristi. Alla fine si scopre che proprio Sheffield diventa il nuovo leader della classifica, dal momento che Ulissi è arrivato a ridosso del gruppo dei primi, ma staccato di 18 secondi, e Widar è sprofondato, in compagnia di Double, a oltre 10 minuti. Ben 20 corridori finiscono fuori tempo massimo – tra questi Baudin – e un’altra dozzina è costretta al ritiro, a riprova delle condizioni davvero difficili in cui si è corso oggi. Domani altra tappa difficile, con arrivo e partenza nel paese di Brisighella, ai piedi dell’Appennino, e molte salite lungo il percorso: la classifica generale cortissima con i primi 13 racchiusi in 20 secondi e con gli abbuoni che valgono 10, 6 e 4 secondi ai primi tre piazzati, potrebbe cambiare nuovamente.

Andrea Carta

Jay Vine vince a Cesena (foto Dario Belingheri/Getty Images)

Jay Vine vince a Cesena (foto Dario Belingheri/Getty Images)

« Pagina precedentePagina successiva »