GIRO DI TURCHIA: VITTORIA E LEADERSHIP PER TOBIAS LUND ANDRESEN, TIZZA DECIMO

aprile 24, 2024 by Redazione  
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Cambio al vertice al Presidential Cycling Tour of Türkiye. Il danese Andresen conquista la quarta tappa e balza in vetta alla classifica. Seconda piazza di giornata per Van Poppel, terzo Uhlig. Primo italiano Marco Tizza, decimo.

È durato solo un giorno l’interregno di Giovanni Lonardi. Il veronese della Polti Kometa è stato spodestato dal danese Tobias Lund Andresen (Team Dsm-Firmenich PostNL) che, imponendosi nella tappa odierna, è salito in testa alla classifica con un vantaggio di 4” sull’italiano e sul tedesco Henri Uhlig (Alpecin – Deceuninck), entrambi con tre piazzamenti nella topten delle quattro tappe finora disputate.
La frazione di oggi ha visto un primo attacco di Negasi Haylu Abreha (Q36.5 Pro Cycling), Lennert Teugels (Bingoal WB), Andreas Miltiadis (Terengganu), Robbe Claeys (Tarteletto – Isorex) e Yago Aguirre (Rembe). La loro libertà è durata poco; meglio è andata a James Whelan (Q36.5), Calum Johnston (Caja Rural), Manuele Tarozzi (VF Group – Bardiani CSF – Faizanè), Owen Geleijn (TDT Unibet), Gianni Marchand (Tarteletto – Isorex), Petros Mengs (Beykoz), Samet Bulut (Beykoz) e Vinzent Dorn (BikeAid), che hanno avuto più libertà. Il loro vantaggio si è attestato sui due minuti e la corsa si è così spezzata in due scenari diversi, con quelli davanti interessati a raccogliere bottino nei vari GPM e traguardi volanti e il gruppo inseguitore che eseguiva una semplice opera di controllo. Con il passare dei chilometri il gruppetto di testa ha cominciato a perdere qualche elemento, mentre dietro si incomincia a vedere un po’ più di organizzazione nel portare avanti l’inseguimento. Ai meno 15 davanti sono rimasti in 5 con una trentina di secondi di vantaggio sul gruppo inseguitore, che aveva perso strada facendo alcune ruote veloci. Questa situazione si prolunga fino ai meno 5, quando davanti incominciano ad assaporare la possibilità di giocarsi la tappa con relativi salti di cambio e rallentamenti.
A far saltare il banco ci prova con convinzione Tarozzi, ma i suoi due allunghi però hanno fortuna e la conclusione è così stata la volata vincente di Andresen davanti a Danny van Poppel (BORA – hansgrohe), Uhlig, Sebastian Nielsen (TDT – Unibet Cycling Team), Matyáš Kopecký (Team Novo Nordisk), Max Kanter (Astana Qazaqstan Team), Thomas Joseph (Tarteletto – Isorex), Lander Loockx (TDT – Unibet Cycling Team), Merhawi Kudus (Terengganu Cycling Team) e Marco Tizza (Bingoal WB).
Domani si proseguirà con la quinta tappa da Bodrum a Kuşadai di 177,9 km. Il tracciato segue la falsariga delle tappe precedenti in attesa della frazione di giovedì, quando l’arrivo in salita al monte Sipylos delineare la classifica generale finale.

Mario Prato

Tobias Lund Andresen (Getty Images)

Tobias Lund Andresen (Getty Images)

GODON SI IMPONE NELLA VOLATA DI FRIBURGO ED E’ LA NUOVA MAGLIA GIALLA

aprile 24, 2024 by Redazione  
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A Friburgo la prima tappa in linea del Giro di Romandia vede la vittoria in volata di Dorian Godon (Team Decathlon AG2R La Mondiale) che precede il compagno di squadra Andrea Vendrame e Gianni Vermeersch (Team Alpecin Deceuninck). Godon è la nuova maglia gialla

La prima tappa del Giro di Romandia parte da Château d’Oex e termina a Friburgo dopo 165.7 km. Sono sei i gpm che i ciclisti dovranno affrontare lungo il percorso. In particolare quelli di Arconciel e di Lorette, che si dovranno percorrere rispettivamente tre e due volte all’interno del circuito finale, potrebbero animare la tappa che dovrebbe vedere all’arrivo di Friburgo una volata di un gruppo piuttosto compatto. Bisognerà comunque capire quali saranno le intenzioni delle squadre dei big, prime fra tutte UAE Team Emirates e INEOS Grenadiers le quali in caso di corsa dura potrebbero far fuori la maggior parte dei velocisti. Maikel Zijlaard (Team Tudor Pro Cycling) veste a sorpresa la maglia gialla e vedremo se al termine della tappa sarà ancora sua. La fuga di giornata veniva inaugurata con un’accelerazione di Fausto Masnada (Team Soudal Quick Step) a cui rispondevano Juri Hollmann (Team Alpecin Deceuninck), Patrick Gamper (Team BORA Hansgrohe), Raul Garcia Pierna (Team Arkea B&B Hotels), Rune Herregodts (Team Intermarchè Wanty) e Joey Rosskopf (Team Q36.5 Pro Cycling). Rosskopf si aggiudicava il primo traguardo volante di Corbières posto al km 39.3 mentre Hollmann scollinava in prima posizione sul primo gpm di Sorens posto al km 49.5. Il tedesco scollinava in prima posizione anche sul successivo gpm di Lorette posto al km 89.1. Hollman faceva il pieno aggiudicandosi anche i successivi gpm di Arconciel e di Lorette posti rispettivamente al km 116.2 ed al km 129.4. A circa 35 km dalla conclusione attaccavano David Gaudu (Team Groupama FDJ), Richard Carapaz (Team EF Education EasyPost) e Jan Christen (UAE Team Emirates) ma questo terzetto aveva vita breve perchè il gruppo maglia gialla rispondeva ed annullava la sua iniziativa dopo alcuni km. A 18 km dalla conclusione i fuggitivi della prima ora avevano una cinquantina di secondi di vantaggio sul gruppo tirato a turno dagli uomini della Movistar, della Lidl Trek e dell’Intermarchè Wanty. Julian Alaphilippe (Team Soudal Quick Step) scattava sull’ultimo gpm di Arconciel ed era il primo a raggiungere i fuggitivi tra cui era Masnada a scollinavare in prima posizione. La Movistar faceva comunque buona guardia ed il gruppo si compattava a 9 km dalla conclusione. A 4 km dall’arrivo attaccava Andreas Kron (Team Lotto Dstny) ma anche questa volta la Movistar ricuciva agevolmente sul ciclista danese. Volata doveva essere e volata sarebbe stata con la Decathlon AG2R La Mondiale attivissima nell’ultimo km con Dorian Godon che tirava la volata ad Andrea Vendrame ma quest’ultimo, forse a causa della strada in leggera discesa, non riusciva a superare il compagno. Godon vinceva così davanti a Vendrame mentre terzo era Gianni Vermeersch (Team Alpecin Deceuninck). Chiudevano la top five Milan Menten (Team Lotto Dstny) in quarta posizione e Kasper Asgreen (Team Soudal Quick Step) in quinta posizione. Per Godon è la vittoria stagionale dopo alcuni piazzamenti, il più prestigioso dei quali nella settima tappa del Giro di Cataligna, quando giunse secondo alle spalle di un certo Tadej Pogačar. Godon è anche la nuova maglia gialla con 6 secondi di vantaggio su Vermeersch e 9 secondi di vantaggio su Alaphilippe. Domani è in programma la seconda tappa da Friburgo a Les Marécottes di 171 km. Sarà una tappa importante per le sorti della classifica generale visto che l’arrivo è posto su una salita di 7.6 km con una pendenza media del 7.5%. In alcuni tratti si supererà il 10% per cui si inizieranno a delineare le vere forze in campo con prevedibili ripercussioni in classifica generale.

Antonio Scarfone

Dorian Godon vince a Friburgo (foto: Luc Claessen/Getty Images)

Dorian Godon vince a Friburgo (foto: Luc Claessen/Getty Images)

VAN POPPEL DECLASSATO IN TURCHIA, A LONARDI TAPPA E MAGLIA

aprile 24, 2024 by Redazione  
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Successo italiano al Presidential Cycling Tour of Türkiye nella terza tappa. Dopo il declassamento di Danny van Poppel la vittoria è stata assegnata a Giovanni Lonardi, che si è anche insediato in vetta alla classifica generale. Seconda piazza per Enrico Zannoncello, terzo Max Kanter.

Una manovra scorretta di Danny Van Poppel (Bora Hansgrohe), primo a passare sotto il traguardo di Marmaris, ha consegnato la vittoria e la leadership in classifica generale a Giovanni Lonardi (Team Polti Kometa). Il successo dei nostri colori è stato altresì rafforzato dalla seconda posizione di Enrico Zanoncello (VF Group Bardiani CSF Faizané), che ha preceduto Max Kanter (Astana Qazaqstan Team), salito sull’ultimo gradino del podio.
La TopTen di giornata è stata completata da Matyáš Kopecký (Team Novo Nordisk), Iúri Leitão (Caja Rural – Seguros RGA), Henri Uhlig (Alpecin – Deceuninck), Sebastián Mora (Burgos – BH), Kenneth Van Rooy (Bingoal WB), Merhawi Kudus (Terengganu Cycling Team), Rory Townsend (Q36.5 Pro Cycling Team).
Come già detto, il vincitore odierno è anche il nuovo leader della classifica poichè il portacolori della Polti Kometa ha un vantaggio di 4” secondi sulla coppia formata da Zanoncello e Henri Uhlig (Alpecin – Deceuninck); seguono a sei secondi Tobias Lund Andresen (Team dsm-firmenich PostNL) e a sette secondi Filippo Conca (Q36.5 Pro Cycling Team).
La tappa odierna si può riassumere in poche righe. Dopo una partenza caratterizzata da vari attacchi che non hanno avuto fortuna, al cinquantesimo chilometri di gara si avvantaggiano Conca, Willie Smit (hina Glory – Mentech Continental Cycling Team), Antoine Berlin (Bike Aid) e Konrad Czabok (Mazowsze Serce Polski). La loro azione prosegue fino ai meno 40, quando l’italiano del gruppetto di testa ha provato l’azione solitaria. Per il lecchese non c’è stata molta fortuna, poichè sull’ultima ascesa di giornata è stato raggiunto da Zoccarato, Berlin, Lennert Teugels (Bingoal WB), Burak Abay (Sakarya BB Pro Team) e Ryan Cavanagh (Kinan Racing Team). Ma il gruppo aveva già iniziato le operazioni che precedono la volata e per i fuggitivi non c’è stato nulla da fare.
Nella giornata di lunedì si è disputata la seconda tappa (Kemer – Kaş, 190.6 Km) che ha visto il successo di Max Kanter, terzo oggi, su Henri Uhlig, Tobias Lund Andresen (Team Dsm-Firmenich PostNL), Davide Ballerini (Astana Qazaqstan Team), Lonardi e il resto del gruppo.
Oggi il Giro di Turchia proseguirà con la quarta tappa, che da Marmaris condurrà a Bodrum in 137,9 km.
La frazione presenta un menù che potrebbe risultare indigesto ad alcuni velocisti, anche se i due GPM in programma non sono ostacoli ostici da superare.

Mario Prato

Giovanni Lonardi veste la maglia verde di leader della classifica (Getty Images)

Giovanni Lonardi veste la maglia verde di leader della classifica (Getty Images)

MAI DIRE MAIKEL. ZIJLAARD VINCE IL PROLOGO DI PAYERNE

aprile 23, 2024 by Redazione  
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Nel breve cronoprologo di Payerne, Mikel Zijlaard (Team Tudor Pro Cycling) sorprende cronomen e uomini di classifica e indossa inaspettatamente la prima maglia gialla del Giro di Romandia. Edoardo Zambanini primo italiano all’arrivo

Il Giro di Romandia 2024 si apre con uno dei prologhi a cronometro più brevi degli ultimi anni in una corsa di ciclismo di una settimana. La partenza e l’arrivo coincidono con la località di Payerne e la lunghezza del percorso non raggiunge i 2 km e 300 metri. Spalmati lungo le strade della ridente cittadina svizzera contiamo dieci curve a 90 gradi più altre cinque o sei semicurve che spezzeranno il ritmo dei ciclisti. Per la conformazione e la brevità del percorso può vincere anche un ciclista non avvezzo alle corse contro il tempo. Ed infatti tra la sorpresa generale a vincere è Maikel Zijlaard (Team Tudor Pro Cycling) che ferma le lancette a 2 minuti e 55 secondi. A 1 secondo di ritardo si piazza Cameron Scott (Team Bahrain Victorious) mentre terzo è un redivivo Julian Alaphilippe (Team Soudal Quick Step) a 2 secondi di ritardo. Chiudono la top five Dorian Godon (Team Decathlon AG2R La Mondiale) e Ivo Oliveira (UAE Team Emirates), entrambi a 3 secondi di ritardo. Tra gli uomini di classifica quello messo meglio pare essere Ilan van Wilder (Team Soudal Quick Step), che chiude con il tempo di 2 minuti e 59 secondi, a 4 secondi di ritardo da Zijlaard. Edoardo Zambanini è il primo italiano all’arrivo con il tempo di 3 minuti e 2 secondi, a 7 secondi di ritardo da Zijlaard. Il 24enne olandese di Rotterdam ottiene la sua prima vittoria in una corsa WT ed è naturalmente la prima maglia gialla con 1 secondo di vantaggio su Scott e 2 secondi di vantaggio su Alaphilippe. Domani è in programma la seconda tappa da Château d’Oex a Friburgo di 165.7 km. Dopo i primi 70 km nei quali spicca il gpm di Sorens (4.2 km al 7.5%), si entra nel circuito finale caratterizzato dai due muri di Arconciel e di Lorette. Il primo è lungo 1.8 km ed ha una pendenza media del 7.3%, il secondo è lungo 700 metri con una pendenza media del 12.7%. Vedremo le prime scaramucce tra gli uomini di classifica e la maglia gialla potrà già cambiare spalle.

Antonio Scarfone

Maikel Zijlaard vince il cronoprologo di Payerne (foto: Luc Claessen/Getty Images)

Maikel Zijlaard vince il cronoprologo di Payerne (foto: Luc Claessen/Getty Images)

JAKOBSEN COGLIE LA PRIMA STAGIONALE AL GIRO DI TURCHIA

aprile 22, 2024 by Redazione  
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Nella prima tappa del Presidential Cycling Tour of Türkiye, Fabio Jakobsen centra la sua prima vittoria stagionale. Posti d’onore per Weemaes e Dehairs. Quarto posto per Lonardi e ottavo per Persico.

Ha preso il via oggi con la Antalya-Antalya di 134,7 km il Presidential Cycling Tour of Türkiye. La volata conclusiva ha visto primeggiare Fabio Jakobsen. L’olandese del Team Dsm-Firmenich PostNL ha così colto il suo primo successo stagionale davanti a Sasha Weemaes (Bingoal WB) e Simon Dehairs (Alpecin-Deceuninck Development Team). Ai piedi del podio è rimasto Giovanni Lonardi (Team Polti Kometa), che ha colto la quarta piazza davanti a Léo Bouvier (BIKE AID), Daniel Babor (Caja Rural – Seguros RGA), Jensen Plowright (Alpecin – Deceuninck), Davide Persico (Bingoal WB) e Reinardt Janse van Rensburg (China Glory – Mentech Continental Cycling Team), con Timothy Dupont (Tarteletto – Isorex) a chiudere la TopTen.
Piazzamenti di rilievo per altri tre corridori di casa nostra: 13° Enrico Zanoncello (VF Group – Bardiani CSF – Faizanè), 14° Davide Ballerini (Astana Qazaqstan Team), che ha preceduto il compagno di squadra Mark Cavendish e 18° Luca Colnaghi (VF Group – Bardiani CSF – Faizanè).
La prima frazione è stata caratterizzata dalla consueta fuga di giornata, promossa da Marcel Camprubi (Q36.5), Jambaljamts Sainbayar (Burgos BH), Filippo Ridolfo (Novo Nordisk), Julian Borresch (Rembe Sauerland), Aljaz Turk (Adria Mobil) e Tomasz Budzinski (Mazowsze Serce Polski). Il sestetto non ha mai avuto molta libertà, venendo tenuto con il “guinzaglio corto” dal plotone. Questo ha anche favorito un tentativo infruttuoso di portarsi sui battistrada da parte di Mehmet Kanat della Spor Toto Cycling Team. Ai meno 15 al termine i giochi erano tutti finiti e le squadre dei velocisti avevano preso il comando delle operazioni recuperando tutti i fuggitivi. Nelle convulse fasi che hanno preceduto la volata, con i treni che prendevano la miglior posizionem si è registrata la caduta prima dell’ultimo chilometeo di Johan Dorussen, elemento del treno di Jakobsen. Nonostante l’inconveniente, però, l’olandese ha comunque centrato la vittoria, con conseguente prima maglia di leader della classifica generale
Oggi il Presidential Cycling Tour of Türkiye proseguirà con la seconda tappa, 190.6 Km da Kemer a Kaş (Kalkan) per190,6 km, un’altra frazione che non dovrebbe scappare alle ruote veloci.

Mario Prato

Jakobsen vince la prima tappa del Giro di Turchia (Getty Images)

Jakobsen vince la prima tappa del Giro di Turchia (Getty Images)

GIRO DELLA ROMAGNA 2024, COLPO DI MORGADO

aprile 21, 2024 by Redazione  
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Antonio Morgado centra il successo alla classica romagnola. Battuti Joan Bou Company e Mattia Bais

Percorso e competizione interessante, a discapito di un parco partenti non ancora ai massimi livelli del circuito World Tour. Poche squadre oltre l’UAE Emirates – unica compagine del massimo livello professionistico presente oggi al via – possono permettersi di tenere chiusa la corsa, così che la fuga di giornata deve attendere ben 50 km prima di prendere il largo: il gruppetto che si forma al comando è composto da Filippo D’Aiuto (General Store-Essegibi-F.Lli Curia), Tommaso Cafueri (Zalf Euromobil Fior), José Antonio Prieto (Petrolike) e Lukas Rüegg (Team Vorarlberg), Filippo Agostinacchio (Beltrami TSA-Tre Colli), Giovanni Zordan (Zalf Euromobil Fior), Matthew Kingston (Mg.K Vis Colors for Peace) e Atsushi Oka (JCL Team UKYO).
Il drappello al comando procede spedito verso il circuito finale, sfiorando i quattro minuti di vantaggio massimo. Il resto del plotone è controllato dalla UAE Emirates che detta il ritmo e progressivamente inizia le operazioni di rincorsa. Quando il vantaggio è sceso nuovamente intorno ai 2 primi, davanti restano solamente D’Aiuto e Agostinacchio.
È nel corso della seconda tornata che avviene la svolta decisiva: con il vantaggio della coppia al comando ridotto ad appena 1′30″ dietro partono gli scatti, sfruttando le pendenze di Bagnolo. Il primo a partire è Giovanni Carboni (JCL Team UKYO) che ben presto raggiunge quel che resta del gruppo di testa alle spalle della ormai ex coppia al comando, dato che D’Aiuto si è tolto di ruota il compagno di fuga Agostinacchio. Nel tratto seguente su Carboni rientrano Mattia Bais (Polti-Kometa), Joan Bou (Euskaltel-Euskadi), Antonio Morgado (UAE Team Emirates) e José Felix Parra (Equipo Kern Pharma), andando a formare ben presto un sestetto di testa una volta completata la rincorsa sul giovane della UKYO restato per alcuni chilometri testa unica della corsa.
Durante l’ultima tornata il gruppo molla definitivamente la presa e getta la spugna, lasciando alla testa della corsa la contesa per le prime sei posizioni finali allo sprint. In volata a prevalere è l’esperienza di una delle squadre più forti del mondo, la UAE Emirates: è Antonio Morgado a regolare il gruppetto, con la sfida per il secondo posto vinta da Joan Bou Company su Mattia Bais.

Lorenzo Alessandri

Antonio Morgado esulta sul traguardo. Photo Credit: Sprint Cycling Agency

Antonio Morgado esulta sul traguardo. Photo Credit: Sprint Cycling Agency

LIEGI-BASTOGNE-LIEGI SENZA STORIA. POGACAR VINCE DOMINANDO

aprile 21, 2024 by Redazione  
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L’attacco sulla Côte de la Redoute era una delle mosse più pronosticate degli ultimi eventi ciclistici e così è stato per Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) che allunga e in pochi km otterrà un vantaggio che si dilaterà fino al termine della corsa con Romain Bardet (Team DSM – Firmenich PostNL) che si guadagna il secondo posto mentre un comunque discreto Mathieu van Der Poel chiude in terza posizione

Dopo la vittoria nel 2021 Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) si presenta alla Liegi-Bastogne-Liegi come grande favorito anche in considerazione del fatto che Remco Evenepoel (Team Soudal Quick Step), vincitore nel 2022 e nel 2023, è ai box dopo la caduta patita al Giro dei Paesi Baschi. L’avversario più temibile per lo sloveno sembra essere il campione del mondo Mathieu van der Poel (Team Alpecin Fenix) ma non mancano altri ciclisti che palesano una buona condizione come Santiago Buitrago e Wour Poels (Team Bahrain Victorious), Tom Pidcock (Team INEOS Grenadiers), Mattias Skjelmose Jensen (Team Lidl Trek), Stephen Williams (Team Israel Premier Tech) e Maxim van Gils (Teal Lotto Dstny). Negli oltre 254 km da Liegi a Liegi si dovranno affrontare 11 cotes e come di consueto saranno quelle finali a decidere la gara, ovvero il trittico formato dal Col du Rosier, dalla Côte de la Redoute e dalla Côte de la Roche-aux-Faucons. La fuga partiva dopo pochi km grazie all’azione di nove ciclisti: Gil Gelders (Team Soudal Quick Step), Remy Rochas (Team Groupama FDJ), Enzo Leijnse (Team DSM – Firmenich PostNL), Christian Scaroni (Team Astana Qazaqstan), Lilian Calmejane (Team Intermarchè Wanty), Ivan Romeo (Team Movistar), Loic Vliegen (Team Bingoal WB), Fabien Doubey e Paul Orselin (Team TotalEnergies). Il gruppo lasciava andare i nove attaccanti che dopo 30 km avevano un vantaggio di 3 minuti e 30 secondi. Dopo la Côte de Bellerue e la Côte de Saint-Roch, le due prime asperità categorizzate che i ciclisti avevano affrontato, il vantaggio della fuga sul gruppo inseguitore tirato dall’UAE Team Emirates era di 4 minuti e 40 secondi. Le cose iniziavano a cambiare ritornando verso Liegi visto che ai piedi della Côte de Mont-le_soie il vantaggio della fuga sul gruppo inseguitore era sceso a minuto. La prima caduta di una certa rilevanza veniva registrata a 99 km dall’arrivo e vi erano coinvolti William Junior Lecerf (Team Soudal Quick Step), Chris Hamilton (Team DSM – Firmenich PostNL) e Toon Clynhens (Team Flanders Baloise). Poco dopo un rallentamento a causa di un restringimento della carreggiata causava una sensibile frattura nel gruppo. Tra gli altri restava invischiato nelle retrovie Mathieu van der Poel (Team Alpecin Deceuninck). La seconda parte del gruppo doveva recuperare una cinquantina di secondi sulla prima parte del gruppo. Il forcing dell’Israel Premier Tech allungava il primo gruppo inseguitore che annullava la fuga a 88 km dall’arrivo. Nel gruppo inseguitore oltre a Van der Poel erano presenti anche Valentin Madouas (Team Groupama FDJ), Jesus Herrada (Team Cofidis), Aleksandr Vlasov (Team BORA Hansgrohe), Simon Yates (Team Jayco AlUla) e Tom Pidcock (Team INEOS Grenadiers). A 83 km dalla conclusione il ritardo del gruppo Van der Poel era di 1 minuto e mezzo. Israel Premier Tech e UAE Team Emirates continuavano a darsi cambi regolari in testa al gruppo. Grazie al’impegno di INEOS Grenadiers e Bahrain Victorious, il gruppo Van der Poel rientrava sul gruppo principale a 70 km dalla conclusione. Sul Col du Rosier, uno dei punti più alti di tutta la Liegi-Bastogne-Liegi, scollinavano una sessantina di ciclisti. Domen Novak (UAE Team Emirates) trainava il gruppo anche sulla successiva Côte de Desniè. IL gruppo prendeva a tutta velocità la Côte de la Redoute, questa volta tirato da EF Education EasyPost e Lidl Trek. Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) dava una prima bottarella accelerando e mettendo in fila il gruppo. Alla sua accelerazione resisteva in un primo momento Richard Carapaz (Team EF Education EasyPost) ma poco dopo lo sloveno si avvantaggiava e scollinava con 8 secondi di vantaggio sul ciclista ecuadoriano. Pogacar aumentava il vantaggio sugli avversari. AI piedi della Côte des Forgues era già di un minuto abbondante. Alle sue spalle si era formato un primo quartetto di inseguitori che comprendeva Benoit Cosnefroy (Team Decathlon AG2R La Mondiale), Ben Healy (Team EF Education EasyPost), Romain Gregoire (Team Groupama FDJ) e Romain Bardet (Team DSM – Firmenich PostNL). Allo scollinamento della Côte de la Roche aux Façons il vantaggio di Pogacar era di 1 minuto e 30 secondi su Bardet mentre più dietro inseguiva un drappello formato da una ventina di ciclisti. Pogacar gestiva tranquillamente il suo vantaggio sugli inseguitori ed andava a vincere tra il tripudio della folla la sua seconda Liegi-Bastogne-Liegi. Piazza d’onore per Bardet che tagliava il traguardo con 1 minuto e 39 secondi di ritardo mentre Van der Poel saliva sul gradino più basso del podio regolando il gruppetto dei ritardatari. Maxim van Gils (Team Lotto Dstny) era quarto mentre Aurelien Paret-Peintre (Team Decathlon AG2R La Mondiale) chiudeva la top five. Il primo degli italiani era Antonio Tiberi (Team Bahrain Victorious), ventiduesimo nel gruppo Van der Poel. Pogacar è già bello carico dopo il ritiro in altura e vince una Monumento come se fosse un semplice allenamento. Adesso vedremo quali e quante briciole concederà al prossimo Giro d’Italia.

Antonio Scarfone

Tadej Pogacar vince la Liegi-Bastogne-Liegi 2024

Tadej Pogacar vince la Liegi-Bastogne-Liegi 2024

PARET-PEINTRE VINCE LA VOLATA RISTRETTA DI LEVICO TERME. JUAN PEDRO LOPEZ VINCE IL TOTA 2024

aprile 19, 2024 by Redazione  
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Nonostante qualche isolato attacco sui due gpm di Palù del Fersina, i big di classifica non fatto differenze e resta immutata la classifica generale nelle primissime posizioni. A Levico Terme Aurelien Paret-Peintre (Team Decathlon AG2R La Mondiale) vince la volata ristretta mentre Juan Pedro Lopez (Team Lidl Trek) vince il TotA 2024

Il TotA 2024 si conclude con la quinta tappa da Levico Terme a Levico Terme che è anche la più corta di tutte, non arrivando a superare i 120 km. La doppia scalata del Palù del Fersina sarà il momento chiave non solo della tappa ma di tutta la breve corsa alpina con la maglia verde Juan Pedro Lopez (Team Lidl Trek) che deve gestire 38 secondi di vantaggio su Ben O’Connor (Team Decathlon AG2R La Mondiale), primo ciclista alle spalle dello spagnolo. Da non sottovalutare inoltre il valico di Tenna, 2 km al 6.2%, che può far esplodere gli ultimi km di corsa. Il gruppo non lasciava andare via la fuga anche perchè nel giro di 30 secondi erano concentrati i due traguardi volanti della tappa. Il primo traguardo volante di Caldonazzo posto al km 22.5 se lo aggiudicava Tobias Foss (Team INEOS Grenadiers) che poco dopo decideva di attaccare insieme a Kyrylo Tsarenko (Team Corratec Vini Fantini), Charles Paige (Team TDT Unibet Cycling) e Lukas Postlberger (Nazionale Austriaca). Il gruppo però rispondeva ed annullava la fuga. Foss vinceva anche il secondo traguardo volante di Pergine Valsugana posto al km 51.8. Nella prima ascesa del Palù del Fersina attaccavano Hugh Carthy (Team EF Education EasyPost), Geraint Thomas (Team INEOS Grenadiers) e Giulio Pellizzari (Team VF Group – Bardiani CSF – Faizanè). Carthy scollinava in prima posizione sul primo dei due passaggi sul gpm posto al km 67.6. Una volta ripresi in discesa, i tre attaccanti restavano nel gruppo di testa che iniziava la seconda scalata verso Palù del Fersina forte di una trentina di ciclisti. A circa 3 km dallo scollianmento attaccava Wout Poels (Team Bahrain Victorious). Il ciclista olandese scollinava in prima posizione con una quindicina di secondi di vantaggio sul gruppo maglia verde. Dopo che il vantaggio di Poels era arrivato fino a 30 secondi, il gruppo lo raggiungeva a 15 km dalla conclusione grazie al lavoro di Decathlon AG2R La Mondiale e Lidl Trek. Sul Valico di Tenna si avvantaggiavano Romain Bardet (Team DSM Firmenich PostNL9, Bel O’Connor, Juan Pedro Lopez ed Antonio Tiberi (Team Bahrain Victorious). A5 km dalla conclusione il gruppo di testa veniva riassorbito dal primo gruppo inseguitore. A giocarsi la vittoria di tappa erano una quindicina di ciclisti. Nella volata a ranghi ridotti vinceva Aurelien Paret-Peintre (Team Decathlon AG2R La Mondiale) davanti ad Antonio Tiberi e Valentin Paret-Peintre (Team Decathlon AG2R La Mondiale). Chiudevano la top five Bardet in quarta posizione e Poels in quinta posizione. Nella top ten si segnalava anche il sesto posto di Filippo Zana (Team Jayco AlUla) e l’ottavo posto di Matteo Fabbro (Team Polti Kometa). Per Paret-Peintre è la prima vittoria stagionale mentre Juan Pedro Lopez vince la sua prima corsa a tappe in carriera. Per quanto riguarda le altre classifiche Foss vince quella a punti, Simon Carr (Team EF Education EasyPost) quella dei gpm e Tiberi quella dei giovani. Infine il Team Bahrain Victorious vince la classifica a squadre. Ritroveremo molti protagonisti del Tour of the Alps al Giro d’Italia.

Antonio Scarfone

Aurelien Paret-Peintre vince a Levico Terme (foto: Getty Images)

Aurelien Paret-Peintre vince a Levico Terme (foto: Getty Images)

A BORGO VALSUGANA VINCE CARR. LOPEZ CONSERVA LA MAGLIA VERDE

aprile 18, 2024 by Redazione  
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Al ToTA 2024 va di scena un’altra fuga che premia Simon Carr (Team EF Education EasyPost), unico degli 11 attaccanti della prima ora a resistere al ritorno dei big di classifica, frenati anche dalla caduta di Chris Harper (Team Jayco AlUla) nella discesa del Passo del Vetriolo. Juan Pedro Lopez (Team Lidl Trek) resta in maglia verde

La quarta tappa del ToTA 2024 può dire molto in ottica classifica generale avendo nel percorso diversi punti interessanti in cui ci aspettiamo movimenti nelle squadre e tra gli uomini di classifica. I due gpm di prima categoria del Passo del Compet e del Passo del Vetriolo selezioneranno il gruppo e solo i migliori si giocheranno la vittoria di tappa ed anche qualcosa di più. Juan Pedro Lopez (Team Lidl Trek) è la nuova maglia verde e se riuscirà a difendersi dagli attacchi degli altri ciclisti su queste due salite la prospettiva della prima vittoria in una corsa a tappe si farà molto concreta. Dopo la partenza da Laives si sale subito verso il primo traguardo volante di Sover posto al km 44.9. In avanscoperta troviamo undici attaccanti ovvero Oscar Rodriguez (Team INEOS Grenadiers), Sergio Higuita (Team BORA Hansgrohe), Gregor Muhlberger (Team Movistar), Lucas Hamilton (Team Kayco AlUla), Gijs Lemreize (Team DSM Firmenich PostNL), Mikel Bizkarra (Team Euskaltel Euskadi), Luca Covili (Team VF Group – Bardiani CSF – Faizanè), Mattia Mais e Davide Piganzoli (Team Polti Kometa), Simon Carr e Hugh Carthy (Team EF Education EasyPost). Bais vinceva il traguardo volante di Sover mentre il gruppo maglia verde tirato dalla Lidl Trek era segnalato a 2 minuti di ritardo. Sul Passo del Comper Carr e Higuita prendevano l’iniziativa ed attaccavano a circa 3 km dalla vetta. Carr scollinava in prima posizione. Il gruppo maglia verde inseguiva a 1 minuto e 45 secondi di ritardo. Sul secondo gpm del Passo del Vetriolo Carr staccava Higuita mentre infuocava la bagarre tra i big di classifica con Wout Poels (Team Bahrain Victorious) molto attivo. All’inseguimento di Carr, oltre a Poels, si erano portati Antonio Tiberi (Team Bahrain Victorious), Chris Harper (Team Jayco AlUla), Romain Bardet (Team DSM Firmenich PostNL), Michael Storer (Team Tudor Pro Cycling), Ben O’Connor (Team Decathlon AG2R La Mondiale), Ivan Ramiro Sosa (Team Movistar) e la maglia verde Lopez. Tobias Foss (Team INEOS Grenadiers), fino a ieri in maglia verde, si era staccato irrimediabilmente insieme al compagno di squadra Geraint Thomas. Nella discesa Harper provava l’allungo ma una caduta in una curva verso sinistra lo metteva fuori gioco. Nella stessa curva cadeva anche O’Connor ma il ciclista australiano ripartiva prontamente. Carr nel frattempo aumentava il vantaggio sul primo gruppo inseguitore e vinceva il secondo traguardo volante di Novaledo posto al km 121.9. Il rallentamento del primo gruppo inseguitore alle spalle di Carr era testimoniato dal fatto che al suo interno rientravano Valentin Paret-Peintre (Team Decathlon AG2R La Mondiale), Davide Piganzoli (Team Polti Kometa) e Giulio Pellizzari (Team (Team VF Group – Bardiani CSF – Faizanè). Paret-Peintre accelerava a sua volta e si avvantaggiava di una quarantina di secondi sul gruppo maglia verde. Era proprio Lopez a dover chiudere in prima persona mettendosi in testa a tirare. Allo scollinamento del Colle San Marco, non categorizzato come gpm, Carr aveva quasi 2 minuti di vantaggio su un quintetto formato da Lopez, Tiberi, Bardet, Paret-Peintre e Poels. Sui cinque inseguitori rientarvano anche O’Connor e Storer. Per Carr ormai era fatta; il ciclista britannico andava a vincere in solitaria sul traguardo di Borgo Valsugana. In seconda posizione si piazzava Storer mentre terzo era O’Connor, entrambi a 1 minuto e 19 secondi di ritardo da Carr. Chiudevano la top five Poels e Paret-Peintre, rispettivamente quarto e quinto a 1 minuto e 22 secondi di ritardo da Carr. I ciclista britannico ottiene la seconda vittoria stagionale dopo essersi aggiudicato il Trofeo Calvià all’esordio stagionale lo scorso 24 gennaio. In classifica generale Lopez resta in maglia verde con 38 secondi di vantaggio su O’Connor e 48 secondi di vantaggio su Tiberi. Domani l’atto finale del ToTA 2024 prevede la quinta tappa con partenza e arrivo a Levico Terme lunga complessivamente 118.6 km. La doppia scalata del gpm del Palù del Fersina darà la fisionomia definitiva alla classifica generale con Lopez in pole position per vincere il Tout of the Alps 2024.

Antonio Scarfone

Simon Carr vince a Borgo Valsugana (foto: Getty Images)

Simon Carr vince a Borgo Valsugana (foto: Getty Images)

STEPHEN WILLIAMS DOMINA FREDDO, PIOGGIA E AVVERSARI; SUA LA FRECCIA VALLONE

aprile 17, 2024 by Redazione  
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La Freccia Vallone 2024 verrà ricordata soprattutto per la pioggia ed il freddo che ne ha condizionato non poco l’esito; dopo i tantissimi i ritiri, tra i superstiti spunta Stephen Williams (Israel-Premier Tech) che nell’ultimo passaggio sul Mur de Huy sorprende tutti e vince la corsa mentre Kevin Vauquelin (Arkéa-B&B Hotels) è secondo e chiude il podio Maxim Van Gils (Lotto Dstny)

Condizioni meteo inclementi si abbattono sulla Freccia Vallone 2024, tanta pioggia e temperature pressochè invernali segnano la corsa fin dal suo avvio. La fuga si forma subito grazie al primo scatto di Txomin Juaristi (Euskaltel – Euskadi) a cui successivamente si accodano Lilian Calmejane (Intermarché-Wanty), Alan Jousseaume (TotalEnergies), James Whelan (Q36.5 Pro Cycling Team), Igor Chzhan (Astana Qazaqstan Team) e Johan Meens (Bingoal WB). In gruppo tutti i ciclisti indossano gambali e mantelline procedendo con cautela, lasciando così ben volentieri andare il sestetto di testa. In vista della prima ascesa, la Côte d’Yvoir, in testa al gruppo si portano la Lidl-Trek e la Ineos Grenadiers per limare il ritardo che si attesta intorno ai 5’; allo scollinamento il gruppo recupera qualcosa passando a 4’:30”. Questo gap resta sostanzialmente invariato fino alla Côte d’Ereffe che di fatto introduce i corridori nel circuito finale caratterizzato dai quattro passaggi su Mur de Huy. La pioggia, intanto, diventa più intensa e davanti a dare un aiuto si portano anche gli uomini della UAE Team Emirates. Gli emiratini imprimono un cambio di ritmo che fa male a tanti ed uno dei primi a farne le spese tra i grandi nomi è Michael Matthews (Team Jayco AlUla). In testa si porta anche la EF Education – EasyPost ed il vantaggio dei sei in fuga a questo punto della corsa si riduce drasticamente arrivando dopo il primo passaggio da Huy a 2’. In testa Jousseaume accusa una crisi di freddo e alza bandiera bianca, la testa della corsa resta in cinque unità, ma non è il solo perchè in gruppo si ritirano Dylan Teuns (Israel-Premier Tech) e Pello Bilbao (Bahrain Victorious). Grazie all’apporto della Groupama – FDJ i fuggitivi vengono ripresi e nello stesso tempo il gruppo si fraziona in due tronconi, dietro restano Mattias Skjelmose (Lidl-Trek) e Marc Hirschi (UAE Team Emirates) che poco dopo decidono, anche loro, di ritirarsi, siamo al secondo passaggio da Huy. Dopo il terzo passaggio sul Mur de Huy mettono piede a terra anche Tom Pidcock (Ineos Grenadiers) e Tiesj Benoot (Visma | Lease a Bike), poco dopo a 60 chilometri dall’arrivo Søren Kragh Andersen (Alpecin-Deceuninck) piazza uno scatto a cui cercano di agganciarsi Nicholas Prodhomme (Decathlon Ag2r La Mondiale) e Valentin Madouas (Groupama-FDJ), seguiti sulla Côte d’Ereffe da Markus Hoelgaard (Uno-X Mobility). Il danese riesce a prendere un po’ di margine ed il vantaggio sale a 1’20” in vista della terza ascesa al Mur de Huy. Nel gruppo invece prova un allungo Stephen Williams (Israel-Premier Tech) seguito da Santiago Buitrago (Bahrain Victorious) e Richard Carapaz (EF Education-EasyPost), a loro volta seguiti a breve distanza da Kevin Vauquelin (Arkéa-B&B Hotels) e Maxim Van Gils (Lotto Dstny). I quattro si compattano andando a riprendere Williams, i cinque immediati inseguitori con cambi regolari si portano a 35” da Kragh Andersen mentre dietro ciò che resta del gruppo è tirato dagli uomini della Uno-X. I cinque uomini della Uno-X vanno prima, ai meno 17 chilometri dall’arrivo, a riprendere il gruppetto davanti e poi Kragh Andersen che ha terminato le energie non appena inizia la Côte d’Ereffe. In cima ci prova Andreas Leknessund (Uno-X Mobility) ma viene ripreso da Tim Van Dijke (Visma | Lease a Bike) che per diversi chilometri si mette a tirare il gruppo. Il gruppo dei migliori rimasti arriva appaiato all’ultimo passaggio sul Mur de Huy preso in testa dalla Uno-X e dalla Decathlon Ag2r La Mondiale, poco dietro Carapaz (EF Education – EasyPost), Benoot (Visma | Lease a Bike) e Buitrago (Bahrain Victorius) sembrano poter partire ma, invece non ne hanno, a sorpresa dalla sinistra della strada, da dietro, scatta Stephen Williams (Israel-Premier Tech), la sua è una accellerazione che produce subito un buon margine. Nessuno riesce a rispondere, tardiva è la reazione sia di Benoit Cosnefroy (Decathlon Ag2r La Mondiale) sia di Kevin Vauquelin (Arkéa-B&B Hotels) nonchè di Van Gils (Arkéa-B&B Hotels), infatti Williams nonostante abbia pagato un pò lo sforzo va comunque a vincere, secondo Vanquelin e terzo Van Gils che ha la meglio su Cosnefroy. Tra gli italiani il miglior risultato è di Davide Formolo (UAE Team Emirate) che arriva in 24ma posizione.

Antonio Scarfone

Stephen Williams vince la Freccia Vallone 2024

Stephen Williams vince la Freccia Vallone 2024

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