CLASSIC VAR, SQUILLO DI SCARONI

febbraio 21, 2025 by Redazione  
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Vittoria italiana nella seconda edizione della Classic Var, giovane corsa francese che quest’anno è stata conquistata dal bresciano Christian Scaroni

Tra le gare minori in programma nel mese di febbraio, una volta dedicato agli allenamenti e a qualche competizione di ciclocross, un posto importante spetta a quella denominata “Tour des Alpes-Maritimes”, che risale al 1969 e che ha visto, nella sua lunga storia, diversi cambi di formato e di nome: dapprima corsa in linea, poi corsa a tappe, dapprima con due frazioni, poi con tre, e infine, dall’anno scorso, divisa fra una corsa in linea e una successiva corsa a tappe nuovamente ridotta a due frazioni. Senza addentrarsi troppo nei dettagli e nella mente degli organizzatori, basterà ricordare che quando la corsa era in linea (dal 1969 al 2008) i vincitori sono spesso stati di buon livello: Poulidor, Thevenet, Zoetemelk, Maertens, Mottet e il nostro Rebellin (due volte vincitore). In attesa di un nuovo cambio di formato oggi si disputa la corsa in linea chiamata “Classic Var”, mentre domani e dopo andrà in scena la corsa a tappe, attualmente chiamata “Tour des Alpes-Maritimes”. Queste gare, siano esse in linea o a tappe, percorrono l’entroterra della Costa Azzurra, fra Cannes e Marsiglia, una zona ricca di salite impegnative, anche se non paragonabili a quelle delle Alpi vere e proprie, che favoriscono non poco gli scalatori. La Classic Var che si è corsa oggi, lunga solo 155 chilometri, presentava addirittura un arrivo in salita sul “muro di Fayence” (nel paese omonimo), poco di più di un chilometro col 10% di pendenza media e punte del 15%. La gara si deciderà senza dubbio su questo rampa, che sarà preceduto da due salite non banali e che potrebbero fare una prima selezione: il col de la Grange (8 chilometri al 4,6%), situato a 92 chilometri dalla partenza, e le Gorges du Blavet (2,4 chilometri al 4.6%) al chilometro 137, quindi non lontano dall’arrivo. Anche il resto del percorso era tutt’altro che pianeggiante.
Grandi favoriti sono due colombiani: il grande Richard Carapaz (EF Education – EasyPost), l’anno scorso maglia a pois al Tour e quarto alla Vuelta, e il giovane Santiago Buitrago (Bahrain – Victorious), l’anno scorso nei primi dieci del Tour. Spiccano poi i due francesi Lenny Martinez (Bahrain – Victorious), vincitore di questa corsa l’anno scorso, e Kévin Vauquelin (Arkéa – B&B Hotels), che non molti giorni fa ha vinto in maniera convincente l’Étoile de Bessèges, altra breve corsa a tappe che si disputa nel sud della Francia. Lorenzo Fortunato (XDS Astana Team) è, forse, il più quotato tra i pochi italiani in gara.
Si parte alle 12.30 dal paese di Le Luc, nell’entroterra di Tolone. Il cielo è nuvoloso, ma non piove; la temperatura non supera i 12 gradi, anche se nel pomeriggio salirà un poco. Dopo tre chilometri inizia la fuga di giornata: a prendere il largo sono cinque corridori di belle speranze, quasi tutti francesi. Il più quotato sembrerebbe l’unico straniero, il finlandese Jaakko Hänninen (Nice Métropole Côte d’Azur), campione nazionale in carica. Il vantaggio dei cinque cresce rapidamente, sino a quasi 6 minuti, per poi iniziare a calare a mano a mano che il percorso diventa più impegnativo. L’entroterra della Costa Azzurra è molto antropizzato, ma ricco di boschi e corsi d’acqua che rendono ameno il paesaggio e scarsa la voglia di impegnarsi a fondo: il gruppo procede a rilento e nulla cambia sino all’attacco della prima e più lunga salita, il Col de la Grange, sul quale transitano primi i fuggitivi guidati dal francese Baptiste Veistroffer (Lotto), che in carriera ha vinto una tappa nel giro di Bretagna. Nessuno dei suoi compagni si è ancora perso per strada e il resto dei corridori, che sulla salita hanno recuperato terreno, segue a circa un minuto e mezzo. In questa fase si fa notare in testa al gruppo, ma con scarsa convinzione, proprio Martinez. Di nuovo i fuggitivi – il cui distacco, sulle colline successive al GPM, si è andato assottigliando sino a ridursi a poco più di un minuto – tornano a guadagnare in discesa e affrontano la seconda e meno impegnativa salita delle Gorges du Blavet con quasi due minuti di margine. In cima, nel paese di La Bouverie, Veistroffer si ripete; dietro nessuno tira veramente. Tra un succedersi di saliscendi, che favoriscono noancora per un po’ i fuggitivi, ci si avvicina il traguardo: a 10 chilometri il vantaggio del quintetto è ancora di un minuto, ma quando ne mancano 6 è sceso a 40 secondi. Nel gruppo la squadra del giovane francese Paul Lapeira (Decathlon AG2R La Mondiale Team) inizia a tirare seriamente; davanti Veistroffer, che sente vicina una clamorosa vittoria ed è forse avvantaggiato dall’arrivo in salita, aumenta il ritmo e a 3 chilometri dal traguardo cedono due dei cinque fuggitivi. Ma proprio all’inizio del muro finale ciò che resta del gruppo – ancora una cinquantina di corridori – li riassorbe tutti: inizia così un lungo sprint in salita. Carapaz sembra inizialmente in grado di fare il ritmo, ma negli ultimi 500 metri è proprio Lapeira a scatenarsi, riuscendo con fatica a guadagnare qualche metro. Poi, a sorpresa, il nostro Christian Scaroni, gregario della XDS Astana Team che in carriera ha vinto solo due tappe dell’Adriatica Ionica Race, ma che vanta molti buoni piazzamenti, gli sbuca alle spalle dopo essersi portato astutamente nella testa del gruppo. E l’incredibile accade! A 100 metri dal traguardo supera Lapeira, che pensava di avere ormai la vittoria in tasca, e vince con relativa facilità. Terzo è un compagno di squadra di Lapeira, il francese Victor Lafay. Vauquelin è quarto, Buitrago subito dietro. Lenny Martinez non va oltre l’ottavo posto, Carapaz si ferma al 25esimo. Corsa tutto sommato mediocre, ma di questi tempi vedere un italiano che non sia Ganna o Milan vincere fuori casa è, come diceva De André, “un privilegio raro”. Domani, quando partirà il Tour des Alpes-Maritimes e difficilmente potremo goderci un bis, sarà comunque “un altro giorno”.

Andrea Carta

Scaroni batte la concorrenza sul muro du Fayence (Getty Images)

Scaroni batte la concorrenza sul muro du Fayence (Getty Images)

VOLATA VINCENTE DI JORDI MEEUS A TAVIRA. CHRISTEN RESTA IN GIALLO

febbraio 21, 2025 by Redazione  
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Nella scontata volata di Tavira della terza tappa della Volta ao Algarve, Jordi Meeus (Tea Redbull BORA Hansgrohe) vince davanti ad Alberto Dainese (Team Tudor Pro Cycling) e Biniam Girmay (Team Intermarchè Wanty), anche poi l’italiano sarà declassato. Jan Christen (UAE Team Emirates) resta in maglia gialla

Dopo le prime schermaglie nella seconda tappa, con la bella vittoria di Jan Christen (UAE Team Emirates XRG) che è anche la nuova maglia gialla, nella terza tappa della Volta ao Algarve da Vila Real de Santo António a Tavira di 183.5 km dovrebbero entrare in scena i velocisti, che già hanno toppato la volata della prima tappa, poi annullata, con quel pazzesco finale. La fuga di giornata vedeva l’azione di dieci ciclisti, ovvero Calum Johnston (Team Caja Rural Seguros RGA), Gonçalo Oliveira (Team Anicolor/Tien 21), Bruno Silva (Team Tavfer-Ovos Matinados-Mortágua), Joaquim Silva (Team Efapel Cycling), Ivo Pinheiro (Team FEIRENSE – BEECELER), Carlos Miguel Salgueiro (Team APHotels & Resorts / Tavira / SC Farense), Noah Campos ed André Ribeiro (Team GI Group Holding – Simoldes – UDO), João Oliveira (Team Credibom / LA Alumínios / Marcos Car) e César Fonte (Team Rádio Popular – Paredes – Boavista). Il gruppo lasciava inizialmente fare e la fuga raggiungeva un vantaggio massimo di 4 minuti intorno al km 60. Johnston scollinava per primo sul gpm di Mercador posto al km 97.9. La fuga veniva ripresa poco prima della scalata verso il secondo gpm di Faz Fato. Era Nicolás German Tivani (Team Aviludo – Louletano – Loulé) a scollinare in prima posizione. Mathias Vacek (Team Lidl Trek) vinceva il traguardo volante di Vila Real Santo Antonio posto al km 158.9 mentre una caduta a 23 km dalla conclusione costringeva al ritiro Romain Bardet (Team Picnic PostNL). Nella volata ad avere la meglio era Jordi Meeus (Team Redbull BORA Hansgrohe) davanti ad Alberto Dainese (Team Tudor Pro Cycling) e Biniam Girmay (Team Intermarchè Wanty), ma successivamente la giuria declasserà l’italiano per volata irregolare e farà salire al terzo posto del podio Arnaud De Lie (Team Lotto). Chiudevano la top five Casper van Uden (Team Picnic PostNL) in quarta posizione e Milan Fretin (Cofidis) in quinta posizione. Per Meeus è la prima vittoria stagionale mentre la classifica generale resta invariata nelle prime posizioni co Jan Christen (UAE Team Emirates XRG) in maglia gialla davanti a Joao Almeida (UAE Team Emirates XRG) e Laurens De Plus (Team INEOS Grenadiers). Domani è in programma la quarta tappa da Albufeira a Faro di 175.2 km dal percorso abbastanza vallonato – sono presenti in tutto quattro gpm – ma tale da non dover creare troppi sconquassi in classifica generale e perciò adatta ai velocisti resistenti. I big di classifica aspetteranno la cronometro finale di domenica per darsi battaglia e scrivere così la classifica definitiva della breve corsa a tappe portoghese.

Antonio Scarfone

Jordi Meeus vince a Tavira (foto: Getty Images)

Jordi Meeus vince a Tavira (foto: Getty Images)

VUELTA A ANDALUCÍA, KRISTOFF FA 97 IN CARRIERA A POZOBLANCO

febbraio 21, 2025 by Redazione  
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L’esperto sprinter norvegese si avvicina alle cento vittorie da pro grazie alla volata vincente nella terza tappa della Vuelta a Andalucía (Arjona – Pozoblanco, 162 km) davanti a Ben Turner (Ineos-Grenadiers) e Maxim Van Gils (Red Bull – Bora – Hansgrohe). Thomas Pidcock (Q36.5) recupera alcuni secondi nei confronti del leader della generale Pavel Sivakov (UAE Team Emirates – XRG) grazie agli abbuoni del “Kilometro de Oro”, all’arrivo si piazza quarto.

Ed ecco Alexander Kristoff! Il colosso norvegese di Uno X- Mobility ha fatto sua la terza tappa della Vuelta a Andalucía e sale a 97 successi in carriera a 37 anni suonati. Uno sprint imperioso quello dello scandinavo, che in passato è stato capace di vincere una Milano – Sanremo, un Giro delle Fiandre, una Gand – Wevelgem, un GP di Plouay, una Vattenfall Cyclassics, quattro tappe al Tour ed altrettante edizioni del Gran Premio di Francoforte.

La tappa di oggi era sulla carta la meno impegnativa tra quelle in programma nell’edizione 2025 della Andalucía, attraversando i caratteristici paesini del sud della Spagna e su strade a volte con fondo stradale in pavè. A rendere viva la fuga ci hanno pensato l’italiano Lorenzo Peschi (Petrolike), lo spagnolo Diego Uriarte (Equipo Kern Pharma) e il campione nazionale d’Uruguay Guillermo Thomas Silva (Caja Rural). La squadra di Kristoff ha subito messo i propri uomini al comando del gruppo, limitando a 2′30” il gap massimo dalla testa della corsa, ripresi 21 Km dall’arrivo. Tre chilometri più avanti è previsto il “Kilometro de Oro”, che prevede tre traguardi volanti con abbuoni piazzati nello spazio di un chilometro, tratto che vede protagonista il vincitore della tappa di ieri Thomas Pidcock (Q36.5 Pro Cycling Team): il britannico riesce a guadagnare 6”ed ora ne ha 26” da recuperare sul leader della classifica Pavel Sivakov (UAE Team Emirates – XRG). Allo sprint finale sul traguardo di Pozoblanco Ben Turner (Ineos – Grenadiers) prova ad anticipare Kristoff prendendogli un paio di metri, ma il norvegese sprigiona tutta la potenza e lo riesce a rimontare a pochi passi dalla linea d’arrivo. Beffa anche per Pidcock, scavalcato dal vincitore della prima tappa Maxim Van Gils (Red Bull – Bora – Hansgrohe) e così rimasto a bocca asciutta per l’abbuono spettante al terzo classificato.
Sivakov resiste al comando della classifica con 23” su Clement Berthet (Decathlon – AG2R La Mondiale) e 26” su Pidcock. La quarta tappa, in programma domani, è la più lunga coi suoi 195 km nervosi – si dovrà pedalare da Cordoba ad Alhaurín de la Torre e sarà la seconda ed ultima tappa a proprirre il “Kilometro de Oro”: potrà ciò essere decisivo in vista del gran finale di domenica a La Linea de la Concepciòn?

Andrea Giorgini

Kristoff firma la sua 97a vittoria da professionista (foto Szymon Gruchalski / Getty Images)

Kristoff firma la sua 97a vittoria da professionista (foto Szymon Gruchalski / Getty Images)

TIM MERLIER, VOLATA VINCENTE ALLA SMART UNIVERSITY DI DUBAI. POGACAR RESTA IN MAGLIA ROSSA

febbraio 21, 2025 by Redazione  
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Nel convulso finale della quinta tappa una prima caduta fa perdere tempo ad alcuni uomini di classifica come Castrillo e Gall mentre una seconda caduta nel rettilineo finale incide sulla volata vinta da Tim Merlier (Team Alpecin Deceuninck) davanti a Matteo Malucelli (Team XDS Astana) e Jonathan Milan (Team Lidl Trek)

La quinta tappa dell’UAE Tour 2025 dall’American University Dubai alla Hamdan Bin Mohammed Smart University di 160 Km chiama ancora in causa i velocisti che potranno esibirsi in volata per la terza volta su cinque tappe già disputate. Jonathan Milan (Team Lidl Trek) è il naturale favorito per la vittoria dopo aver già vinto le altre due tappe adatte alle ruote veloci. Il ciclista friulano potrebbe inoltre ipotecare la vittoria della classifica a punti. La tappa si animava subito dopo la partenza con diversi attacchi nei primi km. Dal gruppo evadeva un primo gruppetto di attaccanti formato da Đorđe Đurić e Carlos Samudio, (Team Solution Tech – Vini Fantini), Tosh van der Sande (Team Visma Lease a Bike), Manuele Tarozzi e Federico Biagini (Team VF Group – Bardiani CSF – Faizanè) al quale di univa poco dopo un altro drappello di sei ciclisti formato da Lennert van Eetvelt (Team Lotto), Victor Langellotti (Team INEOS Grenadiers), Kobe Goossens (Team Intermarchè Wanty), Roberto Carlos Gonzalez (Team Solution Tech – Vini Fantini), Domen Novak e Tadej Pogacar (UAE Team Emirates XRG). Pogacar si aggiudicava il primo traguardo volante di Al Qudra Cycle Track posto al km 43.9 mentre era Đurić a conquistare il secondo traguardo volante di Dubai Safari Park posto al km 115.6. Sotto l’impulso delle squadre dei velocisti, soprattutto Alpecin Deceuninck, Lidl Trek e Jayco AlUla, la fuga veniva ripresa a 39 km dalla conclusione. Una caduta a poco meno di 4 km dalla conclusione coinvolgeva alcuni uomini di classifica come Pablo Castrillo (Team Movistar) e Felix Gall (Decathlon AG2R La Mondiale Team). Gruppo affrontava il rettilineo finale spezzato in diversi tronconi a causa di un’altra caduta a circa 500 metri dalla conclusione. Nel convulso finale Tim Merlier (Team Alpecin Deceuninck) vinceva davanti a Matteo Malucelli (Team XDS Astana) e Jonathan Milan (Team Lidl Trek). Chiudevano la top five Sam Welsford (Team Redbull BORA Hansgrohe) in quarta posizione e Oded Kogut (Team Israel Premier Tech) in quinta posizione. Per Merlier è la terza vittoria stagionale dopo leùe affermazioni nella prima e nella terza tappa dell’ALUla Tour. In classifica generale Pogacar resta in maglia rossa con 21 secondi di vantaggio su Joshua Tarling (Team INEOS Grenadiers) e 27 secondi di vantaggio su Ibvan Romeo (Team Movistar). Domani è in programma la sesta tappa dalla sede dell’Abu Dhabi Cycling Club al Breakwater di Abu Dhabi, lunga 165km. È l’ultima possibilità per i velocisti prima della tappa finale di in cui l’esigente arrivo in salita di determierà il vincitore finale della breve corsa emiratina, con Pogacar in pole position.

Antonio Scarfone

Tim Merlier vince la quinta tappa dellUAE Tour (foto: Getty Images)

Tim Merlier vince la quinta tappa dell'UAE Tour (foto: Getty Images)

JAN CHRISTEN VINCE A SULL’ALTO DA FOIA ED E’ LA NUOVA MAGLIA GIALLA

febbraio 20, 2025 by Redazione  
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UAE Emirates XRG protagonista della seconda tappa della Volta ao Algarve con tre ciclisti nei primi cinque classificati. Jan Christen vince davanti al compagno di squadra Joao Almeida ed indossa la maglia gialla di leader della classifica generale. Un po’ in ombra gli attesi Vingegaard e Roglic

Dopo il pazzesco finale della prima tappa e la neutralizzazione dei tempi La Volta ao Algarve 2025 riparte da Lagoa con una tappa che può già dire molto in ottica classifica generale. L’arrivo sull’Alto da Foia dopo oltre 177 km vede in particolare gli ultimi 35 km con tre gpm di difficoltà crescente e i ciclisti già dovranno ‘riscaldarsi’ nella prima parte di tappa con i primi due gpm di Picota e di Alferece. La fuga di giornata si concretizzava dopo una decina di km dalla partenza grazie all’azione di nove ciclisti ovvero Tobia Bayer (Team Alpecin Deceuninck), Brent van Moer (Team Lotto), Iuri Leitao (Team Caja Rural Seguros RGA), Fabio Costa (Team Anicolor/Tien 21), Leangel Ruben Linarez e Guilherme Lino (Team Tavfer-Ovos Matinados-Mortágua), André Carvalho (Team Efapel Cycling), Hugo Nunes (Team Credibom / LA Alumínios / Marcos Car) e German Nicolas Tivani (Team Aviludo – Louletano – Loulé). Dopo 20 km il vantaggio dei nove battistrada era di circa 3 minuti. Tivani scollinava in prima posizione sul primo gpm di Picota posto al km 36.6. Le squadre più attive all’inseguimento erano Visma Lçease a Bike e Redbull BORA Hansgrohe. Tivani si aggiudicava anche il secondo gpm di Alferece posto al km 99 mentre il gruppo dei fuggitivi si era ridotto a cinque unità. Oltre a Tivani erano ancora presenti in testa alla corsa Bayer, Van Moer, Nunes e Carvalho. Ad una cinquantina di km dalla conclusione si facevano vedere in testa al gruppo anche gli uomini della Bahrain Victorious, dell’EF Education EasyPost e della Soudal Quick Step. Tivani scollinava per primo anche sul gpm di Marmelete posto al km 141.5 mentre sul successivo traguardo volante di Monchique posto al km 155.4 era Bayer a transitare per primo. Nunes era l’ultimo fuggitivo ripreso dal gruppo a 21 km dalla conclusione. Sulle prime rampe del gpm di Pomba il gruppo di allungava vistosamente. Era la Redbull BORA Hansgrohe a fare il ritmo in testa al gruppo. All’inizio della salita finale dell’Alto da Foia in testa si formava un gruppo di sei ciclisti ovvero Jan Christen (UAE Team Emirates XRB), Ben Tulett (Team Visma Liase a Bike), Laurens De Plus (Team INEOS Grenadiers), Remi Rochas (Team Groupama FDJ), Luca Vergallito (Team Alpecin Deceuninck) e Neilson Powless (Team EF Educatione EasyPost). De Plus accelerava a 5 km dalla conclusione e con sé si trainava Christen, Vergallito e Powless. I quattro ciclisti avevano poco meno di 20 secondi di vantaggio sul primo gruppo inseguitore a meno di 2 km dalla conclusione. All’inizio dell’ultimo km Christen accelerava e restava da solo in testa. Il compagno di squadra Joao Almeida era autore di una progressione eccezionale che gli consentiva di raggiungere Christen proprio in vista del traguardo ma il portoghese lasciava correttamente la vittoria a Christen. De Plus chiudeva in terza posizione a 7 secondi di ritardo da Christen. Completavano la top five Romain Bardet (Team Picnic PostNL) in quarta posizione ed Antonio Morgado (UAE Team Emirates) in quinta posizione, entrambi a 10 secondi di ritardo da Christen. Vergallito, primo italiano all’arrivo, era settimo a 11 secondi di ritardo da Christen mentre gli attesi Vingegaard e Roglic, nonostante qualche breve accelerazione nel finale, non facevano meglio di un sesto e di un nono posto. Christen ottiene la seconda vittoria stagionale dopo quella di fine gennaio al Trofeo Calvià. Il ciclista svizzero è la nuova maglia gialla con 4 secondi di vantaggio su Almeida e 13 secondi di vantaggio su De Plus. Domani la terza tappa da Vila Real Santo António a Tavira di 183.5 km vedrà quasi sicuramente un arrivo in volata anche perchè i facili gmp di terza categoria di Mercador e di Faz Fato saranno superati con una certa nonchalance dai velocisti presenti.

Antonio Scarfone

Jan Christen vince sullAlto da Foia (foto: Getty Images)

Jan Christen vince sull'Alto da Foia (foto: Getty Images)

VUELTA A ANDALUCÍA, TOM PIDCOCK SI AGGIUDICA LA SECONDA TAPPA E SIVAKOV SI VESTE DI GIALLO

febbraio 20, 2025 by Redazione  
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Quarta vittoria stagionale per il campione inglese del team Q36.5, che si impone sull’impegnativo traguardo di Torredelcampo, con gli ultimi 1500 metri in ripida salita. Alle sue spalle si piazza il portacolori colombiano della Ineos – Grenadiers Brandon Rivera e terzo il russo naturalizzato francese della UAE Team Emirates – XRG Sivakoc, nuovo leader della classifica generale. A poco più di 1′ arriva il gruppetto con l’ormai ex maglia gialla Maxim Van Gils.

Thomas Pidcock (Q36.5 Pro Cycling Team) continua a palesare il suo notevole stato di forma e fa già poker stagionale dopo le due tappe vinte e la classifica generale dell’AlUla Tour alcune settimane fa. Il quarto sigillo del britannico in questo 2025 arriva al termine della seconda tappa della Vuelta a Andalucía, Alcaudete – Torrdelcampo di 133.2 Km, frazione ricca di importanti difficoltà e di salite non facili, inclusa la rampa di poco più di un chilometro all’8% medio, con punte in doppia cifra, che portava fino alla retta conclusiva.

Igor Arrieta (UAE Team Emirates – XRG) è stato il primo a scuotere il gruppo grazie a diversi scatti che hanno provocato la selezione maggiore, seguito poi dal suo capitano Pavel Sivakov. La squadra emiratina aveva come obiettivo la riscossa dopo il secondo ed il terzo posto di Wellens e dello stesso Sivakov ieri, battuti in superiorità numerica da Maxim Van Gils. Il fiammingo della Red Bull – Bora – Hansgrohe infine cedeva e restavano davanti i soli Clément Berthet (Decathlon – AG2R La Mondiale), Enric Mas (Movistar Team), Brandon Rivera (Ineos – Grenadiers), Pidcock e Sivakov.

All’inseguimento dei cinque c’è il gruppetto con Giovanni Aleotti nelle vesti di gregario per Van Gils, ma il gap era vicino ai due minuti nelle fasi finali di corsa. I fuggitivi arrivano alla rampa finale cercando di studiarsi, nonostante due deboli attacchi di Mas, immediatamente neutralizzati. Nulla è valso agli altri quando Pidcock ha fatto partire la volata, dimostrando la sua grande condizione su un arrivo per corridori esplosivi. Secondo si piazza Brandon Rivera e terzo è Sivakov, che diventa il nuovo leader in classifica generale.

Domani è in programma la terza tappa, 162 km da Arjona a Pozoblanco che dovrebbero prevedere l’arrivo in volata anche se non sarà una passeggiata per via dei continui lievi saliscendi e della leggera pendenza che caratterizzerà i chilometri conclusivi.

Andrea Giorgini

Pidcock ottiene la sua quarta vittoria stagionale sulle strade del Giro dellAndalusia (Getty Images)

Pidcock ottiene la sua quarta vittoria stagionale sulle strade del Giro dell'Andalusia (Getty Images)

MILAN SI RIPETE A UMM AL QUWAIN. POGACAR SEMPRE IN MAGLIA ROSSA

febbraio 20, 2025 by Redazione  
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Nonostante qualche ventaglio nel finale della quarta tappa, il gruppo affronta la volata finale di Umm al Quwain a ranghi compatti ed è ancora Jonathan Milan che ha la meglio su Tim Merlier (Team Soudal Quick Step) e Jasper Philipsen (Team Alpecin Deceuninck)

Dopo due tappe che hanno iniziato a definire la classifica generale e con Tadej Pogacar che guarda tutti dall’alto al basso, oggi nella quarta tappa da Fujairah Qidfa Beach ad Umm al Quwain di 181km tornano di scena i velocisti. La strada è quasi completamente pianeggiante se si eccettua la facile salitella di Masafi sulla quale è posto il primo traguardo volante. La fuga di giornata si formava già dopo 1 km dalla partenza ad opera di Đorđe Đurić (Team Solution Tech – Vini Fantini) e Michael Leonard (Team INEOS Grenadiers). Đurić vinceva il primo traguardo volante di Masafi posto al km 46.9. Le squadre più attive all’inseguimento dei due battistrada erano il Team Jayco AlUla, il Team Lidl Trek ed il Team Alpecin Deceuninck. La fuga veniva ripresa a 52 km dalla conclusione. Đurić riusciva comunque ad avvantaggiarsi in vista del secondo traguardo volante posto al km 149.3 sul quale riusciva a transitare per primo. Ad una quindicina di km dal termine entravano in scena vento e ventagli con l’UAE Team Emirates compatta nelle prime posizioni a protezione di Tadej Pogacar. Nonostante qualche ’separazione’ il gruppo affrontava la volata finale a ranghi complessivamente compatti e Jonathan Milan (Team Lidl Trek) sprintava a modo suo riuscendo a mettere la sua rota davanti a quella di Tim Merlier (Team Soudal Quick Step) per questione di centimetri. Terzo era Jasper Philipsen (Team Alpecin Deceuninck) mentre chiudevano la top five Daniel McLay (Team Visma Lease a Bike) in quarta posizione e Dylan Groenewegen (Team Jayco AlUla) in quinta posizione. Per Milan è la seconda vittoria di tappa all’UAE Tour. In classifica generale Pogacar è sempre primo con 18 secondi di vantaggio su Joshua Tarling (Team INEOS Grenadiers) e 23 secondi di vantaggio su Pablo Castrillo (Team Movistar). Domani la quinta tappa da American University Dubai ad Hamdan Bin Mohammed Smart University sarà un’altra occasione per i velocisti visto che il percorso è completamente pianeggiante. Milan vuole fare il tris e ipotecare la vittoria nella classifica della maglia verde.

Antonio Scarfone

Jonathan Milan vince a Umm al Kuwain (foto: Getty Images)

Jonathan Milan vince a Umm al Kuwain (foto: Getty Images)

GANNA NON S’INGANNA, IL PIEMONTESE INFILA LA CORSIA GIUSTA E VINCE LA PRIMA TAPPA DELLA VOLTA AO ALGARVE

febbraio 19, 2025 by Redazione  
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In un pazzesco finale di tappa, dopo l’ultimo km, la maggior parte del gruppo prende il rettilineo sbagliato mentre Filippo Ganna (Team INEOS Grenadiers) è il più lesto a imboccare la strada giusta. La sua vittoria sarà successivamente annullata dall’organizzazione, come tutta la tappa. Anche se domani il piemontese partirà comunque in maglia gialla

La Volta ao Algarve si apre con una tappa adatta ai velocisti, la prima da Portimão a Lagos di 192.2 km. La corsa portoghese vede l’esordio stagionale di ciclisti come Jonas Vingegaard (Team Visma Lease a Bike) e Primoz Roglic (Team Redbull BORA Hansgrohe) che sono alcuni dei nomi più interessanti da seguire in ottica classifica generale. La tappa ha visto la fuga di Gonçalo Oliveira (Team Anicolor / Tien 21), Francisco Morais (Team Tavfer-Ovos Matinados-Mortágua), Victor Cesar de Paula (Team FEIRENSE – BEECELER), Carlos Miguel Salgueiro e Francisco Campos (APHotels & Resorts / Tavira / SC Farense), Noah Campos (GI Group Holding – Simoldes – UDO), Diogo Narciso (Credibom / LA Alumínios / Marcos Car) e German Nicolás Tivani (Aviludo – Louletano – Loulé). Tivani si aggiudicava il gpm di Nave posto al km 97.2. Il vantaggio massimo della fuga arrivava ai 4 minuti ma le squadre dei velocisti controllavano la situazione e la tenevano costantemente nel mirino. Salgueiro si aggiudicava il traguardo volante di Vila do Bispo posto al km 161.8. La fuga veniva ripresa a 24 km dalla conclusione. La corsa si rilassava nell’ultima ventina di km ed il ritmo rallentava parecchio, almeno fino agli ultimi 4 km quando le squadre dei velocisti riprendevano a pedalare con maggior decisione. Una volta superato lo striscione dell’ultimo km, succede quello che non ti aspetti, ovvero che in una rotonda la maggior parte del gruppo sbaglia strada prendendo quella parallela al rettilineo d’arrivo nel quale il più scaltro a entrarvi è Filippo Ganna (Team INEOS Grenadiers) che vince praticamente in solitaria con 1 secondo di vantaggio su Romain Grégoire (Team Groupama FDJ) e Jan Christen (UAE Team Emirates XRG). Chiudevano la top ten Yves Lampaert (Team Soudal Quick Step) in quarta posizione e Stefan Kung (Team Groupama FDJ) in quinta posizione. Per Ganna è la prima vittoria stagionale e l’italiano è anche il primo leader in classifica generale con 5 secondi di vantaggio su Grégoire e 7 secondi di vantaggio su Christen. Domani è in programma la seconda tappa da Lagoa all’Alto da Foia di 117.6 km. Saranno quattro i gpm da affrontare con gli ultimi 35 km davvero insidiosi. L’arrivo è posto proprio in cima all’Alto da Foia che negli ultimi 500 metri ha una pendenza costantemente superiore al 10%. Dopo l’annullamento della tappa – notizia resa pubblica negli ultimi minuti – tutti i tempi sono stati neutralizzati e domani si riparte da zero, anche se Ganna indosserà la maglia gialla.

Antonio Scarfone

Filippo Ganna vince la prima tappa dellAlgarve, successivamente annullata (foto: Tim de Waele/Getty Images)

Filippo Ganna 'vince' la prima tappa dell'Algarve, successivamente annullata (foto: Tim de Waele/Getty Images)

DOVE ERAVAMO RIMASTI: LA VUELTA A ANDALUCÍA DOPO UN ANNO DI STOP RIPARTE PROPRIO DA VAN GILS

febbraio 19, 2025 by Redazione  
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Nella frazione d’apertura della Vuelta a Andalucía, il fiammingo ha avuto la meglio sui due compagni di fuga al termine di un percorso di media montagna, senza alcun metro di pianura. Tra i protagonisti del giorno il norvegese Leknessund e il britannico Pidcock, autore di un interessante azione da discesista.

È partita col botto la 71a Vuelta a Andalucía – Ruta del Sol, disputata a un anno dall’annullamento dell’edizione 2024 a causa delle proteste e degli scioperi degli agricoltori locali, che permisero all’organizzazione di far disputare solamente una cronometro di cinque chilometri, vinta da belga Max Van Gils. E si è ripartiti con il medesimo corridore, nel frattempo passato dalla Lotto Dstny alla Red Bull – BORA – hansgrohe, al punto più alto della classifica perchè Van Gils si è imposto anche sul traguardo della prima tappa, al termine di una gara ricca di sussulti interessanti tra i vari contendenti per la vittoria finale.

Il primo protagonista è stato il norvegese Andreas Leknessund (Team Uno-X Mobility), promotore di una fuga durata quasi tutta la tappa, tentativo che lo ha visto inizialmente in compagnia di Leander Van Hautegem (Wagner Bazin WB), Víctor de la Parte (Euskaltel-Euskadi), Unai Iribar (Equipo Kern Pharma), Ander Okamika (Burgos Burpellet BH), Siebe Deweirdt (Team Flanders – Baloise) ed Alan Jousseaume (Team TotalEnergies). Nel gruppo il primo corridore a prendere l’iniziativa è stato Pavel Sivakov (UAE – Team Emirates) e poco dopo Thomas Pidcock (Q36.5 Pro Cycling Team) ha tentato la sortita personale in un tratto di discesa piuttosto tecnico.

Leknessund verrà poi ripreso e staccato a meno di 20 km dal traguardo di Nerja e subito dopo al comando si forma un terzetto con Van Gils, Sivakov e Tim Wellens (UAE Team Emirates – XRG). Van Gils va dritto su un tornante ma riprende in breve tempo la coppia del team emiratino e così il terzetto procede compatto verso il traguardo. Wellens e Sivakov cercano di sfruttare la superiorità numerica ma il fiammingo Van Gils è in grande condizione e non concede un centimetro ai due avversari, battendoli in volata. Al secondo posto si piazza Wellens e Sivakov è terzo. Nel gruppetto inseguitore, giunto al traguardo dopo 30″, vince lo sprint Marc Soler (UAE Team Emirates – XRG) su Clement Berthet (Decathlon – AG2R La Mondiale).
Domani si affrontare una tappa ancora più impegnativa ed esplosiva di quella odierna, da disputare sui 133.2 Km che da Alcaudete condurranno a Torrdelcampo, con la doppia scalata del Puerto Viejo (8.8 Km al 5.8% con un tratto di 3 Km al 10.6%) e un rampa finale di 1200 metri all’8%.

Andrea Giorgini

Van Gils vince la prima tappa della corsa andalusa (Getty Images)

Van Gils vince la prima tappa della corsa andalusa (Getty Images)

POGACAR INIZIA A FARE SUL SERIO A JEBEL JAIS. TAPPA E MAGLIA PER LO SLOVENO

febbraio 19, 2025 by Redazione  
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Tadej Pogacar non si smentisce e vince sul primo arrivo in salita all’UAE Tour, quello di Jebel Jais nella seconda tappa. Lo sloveno, nuova maglia rossa, batte Oscar Onley (Team Picnic PostNL) e Felix Gall (Decathlon AG2R La Mondiale Team). Buon quinto posto per Giulio Ciccone (Team Lidl Trek)

L’UAE Tour 2025 giunge ad una delle sue tappe clou, la terza da Ras al Khaimah a Jebel Jais. Lunga 181 km, vedrà gli uomini di classifica battagliare sull’ultima salita di 19 km al 5.6 di pendenza media. Difficile se non impossibile che la maglia rossa Joshua Tarling (Team INEOS Grenadiers) possa confermarsi in testa alla classifica generale. Il britannico dovrà verosimilmente cedere il simbolo del primato a uno dei ciclisti che si giocherà la vittoria finale. Dopo la partenza da Ras al Khaimah si formava la fuga di giornata grazie all’azione di Đorđe Đurić e Carlos Samudio (Team Solution Tech – Vini Fantini), Federico Biagini, Lorenzo Conforti e Manuele Tarozzi (Team VF Group – Bardiani CSF – Faizanè). Dopo 25 km il vantaggio dei cinque battistrada sul gruppo maglia rossa era di 1 minuto e 50 secondi. Đurić vinceva il primo traguardo volante di Al Marjan Island posto al km 66.2. Le squadre più attive all’inseguimento della fuga erano l’UAE Team Emirates XRG, il Team Tudor Pro Cycling ed il Team INEOS Grenadiers. Samudio vinceva il secondo traguardo volante posto al km 145.6. La fuga veniva ripresa poco prima della salita finale verso Jabel Jais. La maglia rossa Tarling dopo una stoica resistenza si staccava a poco meno di 4 km dalla conclusione. Tadej Pogacar attaccava dopo un ottimo lavoro dei compagni di squadra ed andava a vincere davanti ad Oscar Onley (Team Picnic PostNL) e Felix Gall (Decathlon AG2R La Mondiale Team). Quarto era Lennert van Eetvelt (Team Lotto) mentre chiudeva la top five Giulio Ciccone (Team Lidl Trek). Pogacar, alla prima vittoria stagionale, mette subito in chiaro le cose in classifica generale ed è la nuova maglia rossa con 18 secondi di vantaggio su Tarling e 23 secondi di vantaggio su Pablo Castrillo (Team Movistar). Domani la quarta tappa da Fujairah Qidfa Beach ad Umm al Quwain di 181 km arride ai velocisti. Jonathan Milan (Team Lidl Trek) è pronto a bissare la vittoria della prima tappa ed a scalare posizioni nella classifica della maglia verde.

Antonio Scarfone

Tadej Pogacar vince a Jebel Jais (foto: Getty Images)

Tadej Pogacar vince a Jebel Jais (foto: Getty Images)

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