STOCCATA DI TOM PIDCOCK NELLA SECONDA TAPPA DELL’ALULA TOUR 2025

gennaio 29, 2025 by Redazione  
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Prova di forza di Tom Pidcock, che conquista in solitaria la seconda tappa dell’AlUla Tour. Piazzamenti sul podio per Reiner Kepplinger e Allan Hatherly. Decimo Alessandro Fancellu, primo degli italiani. Grazie al successo odierno il britannico della della Q36.5 Pro Cycling è balzato in testa alla classifica.

Exploit di Tom Pidcock nella seconda tappa dell’AlUla Tour 2025. Il britannico passato quest’anno alla Q36.5 Pro Cycling si è scatenato negli ultimi 500 metri dell’ascesa finale verso il traguardo della Bir Jaydah Mountain Wirkah, atto conclusivo della tappa che aveva preso il via dalla città vecchia di AlUla. Dopo 4″ ha chiuso Rainer Kepplinger (Bahrain-Victorious), mentre Alan Hatherly (Jayco AlUla) si è piazzato terzo dopo 7”. A seguire sono giunti al traguardo nell’ordine Eddie Dunbar (Team Jayco AlUla) dopo 18”, Stefan De Bod (Terengganu Cycling Team) dopo 21”, Fredrik Dversnes (Uno-X Mobility), Yannis Voisard (Tudor Pro Cycling Team) e Rafał Majka (UAE Team Emirates – XRG) dopo 27″, Hugo Aznar (Equipo Kern Pharma) dopo 30″ e , a chiusura della TopTen Alessandro Fancellu (JCL Team Ukyo), che è arrivato dopo 34″ dal vincitore precedendo in una volata a due Ådne Holter (Uno-X Mobility).
Grazie al successo di giornata il due volte campione olimpico della MTB guida la classifica generale con 8” di vantaggio su Kepplinger e 13” su Hatherly.
La tappa ha visto fin dalle prime fasi l’azione di Simone Raccani (JCL Team UKYO), di Muhammad Shahmir Aiman Abdul Halim (Terengganu Cycling Team), di Kongphob Thimachai (Roojai Insurance), di Jens Reynders (Wagner Bazin WB) e del leader della classifica della combattività Muhammad Nur Aiman Bin Rosli (Terengganu Cycling Team), in cerca dei punti ai traguardi intermedi.
Gli ultimi a cedere sono stati l’italiano e Reynders quando si era già entrati nel circuito finale, in gran parte neutralizzato dalla giura poichè la discesa dopo il passaggio dal traguardo, che doveva essere ripetuta due volte, presentava tratti divenuti pericoli a causa della presenza di sabbia sull’asfalto, provenente dal deserto circostante e portata fin sulla strada dal vento. La corsa è stata cosi fermata e si è fatto percorrere fuori gara il tratto più pericoloso, per poi dare nuovamente il via quando mancavano soli 5 Km al traguardo. Ai due fuggitivi rimasti in avanscoperta è stato concesso di ripartire con i 28” di vantaggio che avevano al momento dello stop, ma ben preso la loro avventura è terminata, ripresi ai meno 3 in seguito alle grandi manovre tra i favoriti per il successo finale, che come abbiamo detto ha premiato il britannico Pidcock.
Domani la terza tappa, la Hegra – Tayma Fort di 180.6 Km, dovrebbe vedere protagonisti i velocisti mentre i per i prossimi giochi di classifica bisognerà attendere la giornata di venerdì.

Mario Prato

Pidcock vince la seconda tappa della corsa saudita (Getty Images)

Pidcock vince la seconda tappa della corsa saudita (Getty Images)

JAN CHRISTEN VINCE IL TROFEO CALVIA’. SECONDA POSIZIONE PER CHRISTIAN SCARONI

gennaio 29, 2025 by Redazione  
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Non sappiamo ancora se la Svizzera ha il suo nuovo Cancellara ma Jan Christen (UAE Team Emirates XRG) cresce benissimo ed a venti anni sembra già avere doti di velocità e di resistenza che possedeva la locomotiva di Berna. Christen prima scatta tutto solo all’inseguimento di Scaroni e di Wandahl, li raggiunge e li saluta con una progressione irresistibile a un km dall’arrivo

Dopo il GP Castellon e la Classica Comunitat Valenciana 1969, la Spagna è ancora protagonista nel calendario ciclistico europeo con il Challenge Mallorca, spalmato su cinque prove prevalentemente collinari, che sfruttano i rilievi a nord est dell’isola delle Baleari. La prima di queste prove è il Trofeo Calvià, lunga poco meno di 150 km. Sede di partenza e di arrivo è Palmanova ed il percorso è quasi completamente privo di pianura. Lo caratterizza infatti una miriade di saliscendi coronati dai quattro gpm categorizzati del Coll des Tords, del Coll den Claret, da percorrere due volte ma con distanze differenti, del Col de Soller e del Coll de Sa Gramola. I velocisti sembrano tagliati fuori dalla vittoria che invece possono inseguire finisseur e scalatori. Sono 25 le squadre alla partenza di cui otto World Tour, dodici Professionale e cinque Continental. Sarà presente sia Antonio Morgado (UAE Team Emirates XRG) che Marc Hirschi (Team Tudor Pro Cycling), che hanno già vinto recentemente GP Castellon e Classica Comunitat Valenciana 1969 e sono tra i principali candidati alla vittoria di oggi. Il primo vero tentativo di fuga era portato sulla prima scalata verso il Coll den Claret grazie all’azione di Hugh Carthy (Team EF Education EasyPost). Il gruppo reagiva ed annullava l’azione di Carthy nella successiva discesa. La corsa si decideva negli ultimi 30 km quando ad un primo attacco di Frederik Wandahl (Team Redbull BORA Hansgrohe) rispondeva la coppia XDS Astana formata da Christian Scaroni e Clement Champoussin. Era in paricolara il ciclista francese a lavorava per il compagno italiano sull’ultimo gpm del Coll de Sa Gramola. Scaroni restava da solo all’inseguimento del danese e riusciva a raggiungerlo in testa alla corsa a circa 10 km dall’arrivo. La coppia di testa veniva però raggiunta a sua volta da uno scatenato Jan Christen (UAE Team Emirates XRG) a 7 km dalla conclusione, dopo essere scattato dal primo gruppo inseguitore. Christen rilanciava l’azione dopo il passaggio sotto lo striscione dell’ultimo km e con una progressione impressionante andava a vincere in solitaria. Scaroni era secondo a secondi di ritardo mentre chiudeva il podio Antonio Morgado (UAE Team Emirates XRG) che negli ultimi km aveva accelerato insieme a Marc Hirschi (Team Tudor Pro Cycling), quest’ultimo giunto quinto alle spalle di Wandahl. Da segnalare nella top ten anche il settimo posto di Simone Velasco (Team XDS Astana). Per Christen è la prima vittoria stagionale mentre Scaroni è al secondo posto del 2025 dopo quello ottenuto nella Classica Comunitat Valenciana 1969. Il Challenge Mallorca prosegue domani con la seconda prova del Trofeo Ses Salines, corsa di 184.5 km che presenta quattro semplici gpm di quarta categoria e che a differenza del Trofeo Calvià dovrebbe favorire i velocisti.

Antonio Scarfone

Jan Christen vince il Trofeo Calvià (Getty Images)

Jan Christen vince il Trofeo Calvià (Getty Images)

TIM MERLIER IN PERFETTO ORARIO ALLA STAZIONE DI ALULA, SUA LA PRIMA TAPPA DELLA CORSA ARABA

gennaio 28, 2025 by Redazione  
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Ha preso il via dalla Al Manshiyah Train Station di AlUla la quinta edizione dell’AlUla Tour, corsa a tappe di inizio stagione che si disputa in Arabia Saudita con la regia di ASO. La vittoria nella frazione d’esordio è andata a Tim Merlier, che ha preceduto nella volata di gruppo Molano e Zijlaard. Primo italiano Matteo Moschetti, 4°.

In Arabia Saudita è andata in scena la prima tappa dell’AlUla Tour, sulla distanza di 142,7 km, con partenza e arrivo presso l’Al Manshiyah Train Station. La tappa si è conclusa come facilmente prevedibile, visto la conformazione orografica del territorio, in una volata di gruppo, caratterizzata dalla caduta di sei elementi quando il plotone era già all’interno dei meno 5. La vittoria di tappa è andata a Tim Merlier (Soudal Quick-Step) che ha preceduto nell’ordine Juan Sebastián Molano (UAE Team Emirates – XRG), Maikel Zijlaard (Tudor Pro Cycling Team), Matteo Moschetti (Q36.5 Pro Cycling Team), Dylan Groenewegen (Team Jayco AlUla), Max Walscheid (Team Jayco AlUla), Pierre Barbier (Wagner Bazin WB), Alberto Bruttomesso (Bahrain – Victorious), Sasha Weemaes (Wagner Bazin WB) e Andrea D’Amato (JCL Team UKYO).
L’esito di questa prima tappa ha scritto anche la prima classifica generale dove, ovviemente, i primi tre di giornata occupano i primi tre posti. La classifica dei giovani è, invece, guidata da Alberto Bruttomesso su D’amato sullo lo spagnolo Sergi Darder (Caja Rural – Seguros RGA).
Questa prima tappa è stata monopolizzata per quasi la sua totalità dall’azione in avanscoperta di un sestetto formato da Alexandre Vinokurov (XDS Astana Development Team), Azzam Alabdulmunim e Alhur Alkulaif (nazionale sudita), Masaki Yamamoto (JCL Team UKYO), Muhammad Nur Aiman Bin Rosli (Terengganu Cycling Team) e Kongphob Thimachai (Roojai Insurance). Il tentativo, nata dopo poco più di una dozzina di chilometri dal via, è durato fino all’ingresso nel circuito finale, giusto il tempo di un traguardo volante al passaggio dalla linea d’arrivo, vinto dal giapponese Yamamoto davanti al malese Rosli, ultimi reduci della fuga di giornata.
Negli ultimi venti chilometri di gara, corrispondenti a due giri del circuito finale, il gruppo ha messo in campo tutte le strategie necessarie a portare le ruote veloci a giocarsi la tappa, con l’incognita di un secondo traguardo volante posto ai meno 10, in corrispondenza del suono della campana che indica l’inizio dell’ultimo giro. Questo ultimo traguardo volante, con relativi abbuoni cronometrici, è andato a Fredrik Dversnes (Uno-X Mobility) davanti a Jens Reynders (Wagner Bazin WB) e Frank van den Broek (Team Picnic PostNL), ma l’obiettivo della maggior parte dei presenti era posto 10 km più avanti, sotto lo striscione d’arrivo. L’ultimo giro del circuito finale è stato purtroppo caratterizzato da una caduta, avvenuta con il gruppo già entrato negli ultimi 5 km dì gara. I coinvolti sono stati il citato Yamamoto, Alexander Kristoff (Uno-X Mobility), Arvid de Kleijn (Tudor Pro Cycling Team), Rafał Majka (UAE Team Emirates – XRG) Jordi Warlop (Soudal Quick-Step) e Marino Kobayashi (JCL Team UKYO).
Domani la seconda tappa di 157,7 Km prenderà il via dalla città vecchia di AlUla e terminerà presso la Bir Jaydah Mountain Wirkah. Si tratterà di una frazione altimetricamente molto movimentata e caratterizzata da un circuito finale di 27,2 Km che prevede di ripetere 3 volte la breve ma ripida salita che condurrà al traguardo, 2.8 Km al 9.8% con connotati di vero e proprio muro nei 1000 metri al 16.6% che termineranno in vista della linea d’arrivo

Mario Prato

Tim Merlier vince la prima tappa dellAlUla Tour 2025 (Getty Images)

Tim Merlier vince la prima tappa dell'AlUla Tour 2025 (Getty Images)

CLASICA COMUNITAT VALENCIANA, MARC HIRSCHI CAMBIA CASACCA MA NON SMETTE DI VINCERE

gennaio 27, 2025 by Redazione  
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Lo svizzero, che è passato quest’inverno dalla UAE Team Emirates alla Tudor Pro Cycling Team, inaugura il 2025 vincendo la semiclassica spagnola di 184 km, terza corsa stagionale del calendario europeo. Hirschi ha avuto la meglio in un duello con l’italiano Christian Scaroni (XdA Astana) sul traguardo di La Nucía, cittadina a pochi chilometri da Altea e Benidorm, in Costa Blanca. Il podio è completato dal portoghese Antonio Morgado (UAE Team Emirates-XRG), vincitore ieri al Gran Premio Castellon.

La Comunità Valenciana è ancora il territorio protagonista della terza corsa dell’anno in Europa, sui 184 km da Valencia a La Nucía. Xavier Canellas (Sabgal Anicolor), Martin Pedersen (Lidl Trek Future) e Baptiste Veistroffer (Lotto) sono stati i compositori della fuga odierna, rimasti al comando fino alla parte più impegnativa di questa corsa, caratterizzata dalle salite al Coll de Rates e all’Alto del Turrón Duro, quest’ultimo piazzato a soli 9 km dall’arrivo e luogo dove la corsa è esplosa.
Qui, infatti, è stato Santiago Buitrago (Bahrein Victorious) il primo a partire, tallonato da Scaroni, Hirschi e Jan Christen (UAE Team Emirates – XRG). Il giovane elvetico ha poi perso terreno lasciando spazio al compagno di squadra Morgado, ma il portoghese ha dovuto compiere invano un secondo inseguimento in compagnia di Buitrago sull’azzurro della XDA Astana e sull’elvetico della Tudor Pro Cycling Team.

A La Nucía Hirschi ha avuto la meglio su Scaroni, regalando la prima vittoria del 2025 al suo Team. Da segnalare per l’Italia il piazzamento in Top 10 il valtellinese Davide Piganzoli (Team Polti – VisitMalta), seppure la nostra casella di successi stagionali è ancora ferma a quota zero.

Il calendario prosegue martedì con la prima tappa dell’AlUla Tour in Arabia Saudita, mentre mercoledì comincia la Challenge Mallorca.

Andrea Giorgini

Marc Hirschi vince la Classica Comunitat Valenciana 1969 - Gran Premi Valencia (foto Antonio Baixauli/Getty Images)

Marc Hirschi vince la Classica Comunitat Valenciana 1969 - Gran Premi Valencia (foto Antonio Baixauli/Getty Images)

SAM WELSFORD VINCE LA PASSERELLA FINALE DI ADELAIDE. A JHONATAN NARVAEZ IL TOUR DOWN UNDER 2025

gennaio 26, 2025 by Redazione  
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Nella sesta ed ultima tappa di Adelaide Sam Welsford (Team Redbull BORA Hansgrohe) vince davanti a Bryan Coquard (Team Cofidis) e Phil Bauhaus (Team Bahrain Victorious). Jhonatan Narvaez (UAE Team Emirates XRG) vince il Tour Down Under 2025

Il Tour Down Under 2025 termina con la passerella finale di Adelaide. La sesta ed ultima tappa è lunga appena 90 km con un circuito cittadino di 4.5 km da ripetere 20 volte. Jhonatan Narvaez (UAE Team Emirates XRG) è ad un passo dalla prima vittoria in carriera di una corsa a tappe WT. Anche l’ultima tappa è stata animata da una fuga iniziale formata da tre ciclisti ovvero Kelland O’Brien (Team Jayco AlUla), Casper Pedersen (Team Soudal Quick Step) e Damien Howson (Nazionale Australiana). Pedersen si aggiudicava il primo traguardo volante posto al km 18. Howson ’scollinava’ in prima posizione sul primo gpm di Montefiore Hill lungo appena 300 metri posto al km 33.5. Il ciclista australiano si ripeteva una trentina di km dopo quando scollinava sullo stesso gpm al km 69.5. Il gruppo non perdeva mai di vista la fuga che veniva ripresa a circa 8 km dalla conclusione. La volata finale premiava ancora una volta Sam Welsford (Team Redbull BORA Hansgrohe) che vinceva davanti Bryan Coquard (Team Cofidis) e Phil Bauhaus (Team Bahrain Victorious). Chiudevano la top five Rui Oliveira (UAE Team Emirates XRG) in quarta posizione e Danny van Poppel (Redbull BORA Hansgrohe), quest’ultimo piazzato pur avendo tirato la volata al compagno Welsford. Nella top ten si segnalava la decima posizione per Andrea Raccagni Noviero (Team Soudal Quick Step). Welsford vince la terza tappa del TDU 2025 e ed meritatamente primo nella classifica a punti. Fergus Browning (Nazionale Australiana) vince la classifica dei gpm mentre Albert Whiten Philipsen (Team Lidl Trek) quella dei giovani. Per quanto riguarda la classifica generale nulla cambia rispetto a ieri e Narvaez è il vincitore del TDU 2025 con 9 secondi di vantaggio su Romo (Team Movistar) e 12 secondi di vantaggio su Finn Fisher-Black (Team Redbull BORA Hansgrohe). Nei prossimi giorni l’Australia sarà ancora protagonista con due corse di un giorno: la Surf Coast Classic giovedì 30 gennaio e la Cadel Evans Great Road Race domenica 2 febbraio).

Antonio Scarfone

Sam Welsford vince la sesta tappa e la classifica a punti del Tour Down Under 2025 (foto: Getty Images)

Sam Welsford vince la sesta tappa e la classifica a punti del Tour Down Under 2025 (foto: Getty Images)

COLPO GROSSO PER NARVAEZ, VITTORIA CHE IPOTECA IL TOUR DOWN UNDER

gennaio 25, 2025 by Redazione  
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Vittoria e primato in classifica generale per Jhonatan Narvaez (UAE Team Emirates) nella quinta tappa del Tour Down Under 2025, l’ecuadoriano si impone nella tappa regina con arrivo a Willunga Hill, regolando in uno sprint ristretto Oscar Onley (Team Picnic PostNL) e Finn Fisher-Black (Red Bull-Bora-hansgrohe). Domani tappa conclusiva senza difficoltà altimetriche.

Attesissima la tappa con arrivo in salita a Willunga Hill del Tour Down Under 2025 che inizia subito forte con una fuga promossa da Ben Swift (INEOS Grenadiers), Pascal Eenkhoorn (Soudal Quick-Step), Michael Hepburn (Team Jayco AlUla) e Oliver Bleddyn (Australia), per loro vantaggio massimo di 5’. Il gruppo fa buona guardia e riduce tanto il distacco tanto che sul primo passaggio a Willunga Hill gli attaccanti vengono ripresi, subito dopo lo scollinamento provano un allungo la coppia Chris Harper e Mauro Schmid (Team Jayco AlUla). La coppia in testa guadagna subito un buon margine ma il gruppo ci mette poco a riorganizzare l’inseguimento che si compie a circa 4 Km dall’arrivo. Resta da affrontare l’ultima scalata a Willunga Hill presa in testa dal leader Javier Romo (Movistar). Lo scatto di Romo fa letteralmente esplodere il gruppetto dei migliori con Luke Plapp (Team Jayco-AlUla) a fare il forcing assieme ad Oscar Onley (Team Picnic PostNL) e Finn Fisher-Black (Red Bull-Bora-hansgrohe), ai tre si aggancia Jhonatan Narvaez (UAE Team Emirates) senza particolare dispendio di energie. I quattro si riportano così sulla testa della corsa pronti quindi a lanciare la volata, da dietro sbuca l’ecuadoriano imprendibile per tutti e fa così tappa e maglia, secondo si piazza Onley mentre terzo Fisher-Black segnalati allo stesso tempo del vincitore, Romo lascia vece ben 3”. Il capitano della UAE Team Emirates ipoteca il Tour Down Under 2025 in classifica generale infatti balza al comando con 9” su Javier Romo (Movistar) e 12” Fisher-Black. Domani tappa senza particolari difficoltà altimetriche in cui a Narvaez basterà soltanto non correre rischi e gestire la corsa da leader.

Antonio Scarfone

Narvaez esulta sul traguardo di Willunga Hill al Tour Down Under 2025 (Photo: Getty Images)

Narvaez esulta sul traguardo di Willunga Hill al Tour Down Under 2025 (Photo: Getty Images)

GP CASTELLON – RUTA DE LA CERAMICA, VINCE MORGADO

gennaio 25, 2025 by Redazione  
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Antonio Morgado vince il GP Castellón Ruta de la Ceramica davanti a Eric Antonio Fagundez e Clément Champoussin.

Finalmente tempo delle primissime corse della stagione 2025 del panorama ciclistico internazionale. Quest’oggi va in scema il GP Castellón Ruta de la Ceramica, classica spagnola nella regione di Valencia. Nonostante siano i primi colpi di pedale dell’anno, lo spettacolo è piacevole e la partecipazione non del tutto di rincalzo.
La corsa si snoda irregolare durante tutto l’arco della giornata, con tentativi ad avvicendarsi in testa al gruppo fra di loro ma senza mai divenire padroni della corsa. L’attacco decisivo si fa attendere fino all’ultima asperità in programma quest’oggi, ed è composto da Eric Antonio Fagundez (Burgos Burpellet BH), Clément Champoussin (XDS Astana), Alessandro Covi (UAE Team Emirates), Davide Formolo (Movistar) e Antonio Morgado (UAE Emirates XRG).
È proprio quest’ultimo il più lesto sul lungo rettilineo in leggera salita che porta alla linea del traguardo. Alle sue spalle il primo dei battuti è Fagundez, mentre a Champoussin spetta il gradino più basso del podio.

Lorenzo Alessandri

Morgado vince il GP Castellón. Photo Credit: Getty Images

Morgado vince il GP Castellón. Photo Credit: Getty Images

BRYAN COQUARD VINCE DI POTENZA A VICTOR HARBOR. BATTUTO PHIL BAUHAUS.

gennaio 24, 2025 by Redazione  
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Serve il fotofinish per decretare il vincitore della quarta tappa del Tour Down Under. A Victor Harbor è Bryan Coquard ad avere la meglio su Phil Bauhaus (Team Bahrain Victorious). Domani l’attesissima tappa di Willunga Hill decreterà al 99% il vincitore del TDU 2025

Dopo le prime vere schermaglie tra gli uomini di classifica che hanno rivoluzionato la classifica generale, il Tour Down Under riparte da Glenelg per la quarta tappa – che è anche la più lunga di questa edizione del TDU – con Javier Romo (Team Movistar) in maglia ocra. Un percorso abbastanza vallonato, dove spiccano le salite non impossibili di Parawa Hill e di Nettle Hill, condurrà la corsa fino a Victor Harbor a meno di sorprese torneranno di scena i velocisti. Da Glenelg non partiva Harold Martin Lopez (Team XDS Astana), ritiratosi ieri nel finale della terza tappa dopo una caduta negli ultimi km. Dopo la partenza si segnalava subito un ritmo vivace con continui attacchi. I primi ciclisti a provare la fuga erano Taco van der Hoorn (Team Intermarchè Wanty), Ide Schelling (Team XDS Astana) e Giosué Epis (Team Arkéa B&B Hotels). Al terzetto di testa si univano dopo alcuni km William Junior Lecerf (Team Soudal Quick Step) e Mauro Schmid (Team Jayco AlUla), mentre Jay Vine, leader dell’UAE Team Emirates XRG,+, era coinvolto in una caduta apparentemente senza conseguenze. Schmid vinceva il primo traguardo volante di Snapper Point posto al km 35. Dopo una cinquantina di km il vantaggio dei cinque battistrada era di 1 minuto e 15 secondi sul gruppo maglia ocra tirato dal Team Movistar. Schmid si aggiudicava anche il successivo traguardo volante di Yankalilla posto al km 71.5. All’inizio della salita di Parawa Hill lecerf si rialzava ed attendeva il gruppo. Era Schmid a scollinare in prima posizione. Sul successivo gpm di Nettle Hill, breve ma con pendenze spesso in doppia cifra, Schmid aumentava il ritmo dei battistrada e si avvantaggiava sui compagni di fuga, scollinando ancora in prima posizione. Il ciclista svizzero veniva ripreso a 13 km dalla conclusione da un gruppo forte di una settantina di unità e privo di alcuni velocisti, primo fra tutti Sam Welsford (Team Redbull BORA Hansgrohe). Nella volata ad avere la meglio era Bryan Coquard (Team Cofidis) davanti a Phil Bauhaus (Team Bahrain Victorious) e Jhonatan Narvaez (UAE Team XRG). Chiudevano la top five Liam Walsh (Nazionale Australiana) in quarta posizione e Samuel Watson (Team INEOS Grenadiers) in quinta posizione. La vittoria di Coquard – la cui ultima affermazione risaliva alla seconda tappa del Giro di Svizzera dello scorso anno – arriva al termine di un serrato testa a testa con Bauhaus che per questione di cm deve accontentarsi della piazza d’onore per questioni di cm. Domani la quinta e decisiva tappa con la doppia scalata di Willunga Hill potrà ridisegnare la classifica generale con Romo che dovrà difendere la maglia ocra dagli attacchi che gli verranno inevitabilmente portati.

Antonio Scarfone

Bryan Coquard vince a Victor Harbor (foto: Getty Images)

Bryan Coquard vince a Victor Harbor (foto: Getty Images)

ROMO SORPRENDE TUTTI AD URAIDLA. TAPPA E MAGLIA PER LO SPAGNOLO

gennaio 23, 2025 by Redazione  
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La terza tappa del TDU si riassume nella bagarre finale con l’impegnativa salita di Knotts Hill, in cui Javier Romo (Team Movistar) attacca e resiste al ritorno degli avversari, andando a vincere la sua prima tappa in carriera di una corsa WT. Romo è anche il nuovo leader in classifica generale e si candida ad un ruolo di vertice per l’attesa tappa di Willunga Hill di dopodomani.

La terza tappa del Tour Down Under parte da Norwood ed arriva ad Uraidla dopo 147.5 km. Si tratta della prima tappa spartiacque del TDU 2025 visto che la doppia ascesa finale di Knotts Hill (2.7 km al 7.8% di pendenza media) vedrà inevitabilmente i pretendenti alla vittoria finale uscire allo scoperto.Sam Welsford (Team Redbull BORA Hansgrohe) dopo le prime due vittorie allo sprint lascerà quasi certamente la maglia ocra. Già dopo la partenza da Norwood la strada saliva verso il primo gpm di Ashton ed erano diversi gli attacchi con il gruppo che iniziava ad allungarsi. In testa alla corsa si portava un quartetto formato da Dries De Pooter (Team Itermarchè Wanty), Connor Swift (Team INEOS Grenadiers), Geoffrey Bouchard (Decathlon AG2R La Mondiale Team) e Fergus Browning (Nazionale Australiana). Swift e Browning si avvantaggiavano nel tratto più duro della salita e l’australiano scollinava in prima posizione sul primo gpm di Ashton posto al km 10. Prima di arrivare al traguardo volante di Echunga Swift si rialzava e prendeva il suo posto Bouchard, così che la nuova coppia di testa era formata dal francese e da Browning. Il ciclista australiano vinceva il primo traguardo volante di Echunga posto al km 39.1. Dopo 60 km il vantaggio dei due battistrada era di 3 minuti sul gruppo inseguitore. Sulla prima ascesa verso Knotts Hill il gruppo maglia ocra si sfaldava progressivamente ed i primi ciclisti ad alzare bandiera bianca erano i velocisti, tra i quali Sam Welsford che certificava in questo modo l’impossibilità di conservare la sua maglia ocra. Era l’UAE Team Emirates XRG a fare l’andatura in testa ed il vantaggio della coppia di testa scendeva rapidamente. Browning riusciva comunque a vincere il primo dei due gpm di Knotts Hill posto al km 106.7. Bouchard si aggiudicava invece il traguardo volante di Uraidla posto al km 112.4. A questo punto nell’avvicinarsi alla seconda scalata di Knotts Hill iniziava la vera e propria bagarre tra gli uomini di classifica o presunti tali. I primi ad attaccare erano Juan Pedro Lopez (Team Lidl Trek), Lewis Askey (Team Groupama FDJ), Ben Zwiehoff (Team Redbull BORA Hansgrohe), Afonso Eulalio (Team Bahrain Victorious) e Marc Soler (UAE Team Emirates XRG). Browning si rialzava a 28 km dal termine mentre tre km dopo anche Bouchard veniva ripreso dal gruppo. Sull’ultima ascesa di Knotts Hill si avvantaggiava un gruppetto di una decina di unità privo però di Stephen Williams (Team Israel Premier Tech), vincitore lo scorso anno e rallentato da una precedente caduta. Tra i ciclisti più attivi nel tratto più impegnativo della salita si segnalavano Oscar Onley (Team Picnic PostNL) e Javier Romo (Team Movistar). Lo spagnolo aumentava la cadenza delle pedalate restando da solo in testa a circa 4 km dall’arrivo. Romo riusciva a mantenere un vantaggio di una decina di secondi sul primo gruppo inseguitore ed andava a vincere sul traguardo di Uraidla con 5 secondi di vantaggio su Jhonatan Narvaez (UAE Team Emirates XRG) e Finn Fisher-Black (Team Redbull BORA Hansgrohe). Chiudevano la top five Albert Whiten Philipsen (Teal Lidl Trek) in quarta posizione e Thomas Gloag (Team Visma Lease a Bike) in quinta posizione mentre primo degli italiani era Andrea Bagioli (Team Lidl Trek) che chiudeva in settima posizione anch’egli a 5 secondi di ritardo da Romo. Il 26enne di Villafranca de los Caballeros, oltre a vincere per la prima volta in in carriera in una corsa WT, guarda adesso tutti dall’alto in basso in classifica generale visto che è la nuova maglia ocra con 8 secondi di vantaggio su Narvaez e 10 secondi di vantaggio su Patrick Konrad (Team Lidl Trek). Domani la quarta tappa da Glenelg a Victor Harbor di 157.2 km presenta un percorso abbastanza vallonato visto che oltre ai due gpm di Parawa Hill e di Nettle Hill, ci sono continui saliscendi specialmente nella parte centrale della tappa, ma a meno di ritmi forsennati che taglierebbero fuori dalla vittoria i velocisti meno resistenti, la naturale previsione porterebbe a pronosticare un arrivo a ranghi più o meno compatti con i velocisti a giocarsi la vittoria di tappa.

Antonio Scarfone

Javier Romo vince ad Uraidla (foto: Getty Images)

Javier Romo vince ad Uraidla (foto: Getty Images)

A TANUNDA WELSFORD BISSA LA VITTORIA DI IERI E CONSOLIDA LA MAGLIA OCRA

gennaio 22, 2025 by Redazione  
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Sam Welsford (Team Redbull BORA Hansgrohe) si impone come l’anno scorso sul consueto traguardo di Tanunda e bissa la vittoria di ieri battendo in volata Tim Torn Teutenberg (Team Lidl Trek) in quarta posizione e Tobias Lund Andresen (Team Picnic PostNL). Domani il finale impegnativo della terza tappa potrebbe riservare sorprese in classifica generale

La seconda tappa del Tour Down Under 2025 parte ed arriva a Tanunda e segue un circuito in cui si dovrà affrontare per tre volte la salita di Menglers Hill dal versante più impegnativo. Sono 2.8 km con pendenza media del 6.6% e l’ultima scalata è prevista a circa 23 km dalla conclusione. In caso di ritmo elevato, la probabile volata potrebbe privarsi di qualche velocista. Sam Welsford (Team Redbull BORA Hansgrohe) parte in maglia ocra e vuole confermarsi su un traguardo che lo ha già visto vincere nel 2024. Le prime fasi della corsa erano caratterizzate da una caduta che coinvolgeva proprio Welsford. Il ciclista australiano riprendeva prontamente la strada nonostante un evidente strappo sul lato destro del pantaloncino. Altri ciclisti caduti ma anche loro senza conseguenze erano Knox James (Soudal Quick-Step), Pascal Eenkhoorn (Team Soudal Quick-Step), Jhonatan Narváez (UAE Team Emirates – XRG), Kelland O’Brien (Team Jayco AlUla), Lukas Nerurkar (EF Education – EasyPost) ed Andrea Bagioli (Team Lidl – Trek). La fuga di giornata si formava prima della scalata sul primo gpm di Menglers Hill grazie all’azione di Fergus Browning (Nazionale Australiana), Georg Zimmermann (Team Intermarchè Wanty) e Patrick Konrad (Team Lidl – Trek). Browning scollinava per primo sul predetto gpm posto al km 8. Konrad si aggiudicava il successivo traguardo volante di Greenock posto al km 31.2. Browning vinceva il secondo traguardo volante di Menglers Hill posto al km 57.3 mentre era Zimmermann a vincere il secondo traguardo volante di Greenock posto al km 80.5. La fuga veniva ripresa a circa 45 km dalla conclusione. Il ritmo aumentava sensibilmente sulla terza ed ultima ascesa di Menglers Hill e Welsford accusava il colpo rimbalzando nelle retrovie del gruppo. Alcuni ciclisti cercavano l’assolo in vista dello scollinamento e tra quelli più attivi si segnalavano Tijmen Graat (Team Visma Lease a Bike), Mauro Schmid e Chris Harper (Team Jayco AlUla), Juan Pedro Lopez (Teal Lidl Trek) e Javier Romo (Team Movistar), quest’ultimo capace di transitare in prima posizione sul gpm. Aiutato dai suoi compagni di squadra, Welsford riusciva a rientrare nel gruppo a 15 km dalla conclusione. A quel punto la Redbull BORA Hasgrohe teneva sotto controllo i tentativi di attacco aumentando il ritmo in testa al gruppo, fiancheggiata anche da uomini dell’INEOS Grenadiers e della Bahrain Victorious. Nella volata finale era ancora Welsford ad imporsi abbastanza nettamente davanti ad Arne Marit (Team Intermarchè Wanty) e Bryan Coquard (Team Cofidis), mentre chiudevano il podio Tim Torn Teutenberg (Team Lidl Trek) in quarta posizione e Tobias Lund Andresen (Team Picnic PostNL) in quinta posizione. Welsford bissa così la vittoria di ieri e aumenta il vantaggio in classifica generale visto che a 14 secondi dall’australiano troviamo Marit e Matthew Brennan (Team Visma Lease a Bike). Domani la terza tappa da Norwood ad Uraidla di 147.5 km potrebbe aprire le danze tra i pretendenti alla vittoria del Tour Down Under. Al di là del gpm di Norton Summit posto dopo soli 9.5 km, sarà il finale ad incidere sull’esito della tappa ed anche sulla classifica generale con la doppia scalata del gpm di Pound Reserve negli ultimi 40 km, con la seconda ed ultima ascesa da affrontare a 6 km dalla conclusione. Welsford a meno di clamorose sorprese dovrebbe perdere la maglia ocra e noi conosceremo i pretendenti alla vittoria finale.

Antonio Scarfone

Sam Welsford vince la seconda tappa di Tanunda (foto: Getty Images)

Sam Welsford vince la seconda tappa di Tanunda (foto: Getty Images)

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