RIVA DEL GARDA – ISEO: VINO ANDANTE MA NON TROPPO

maggio 23, 2018 by Redazione  
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Quest’anno la “wine stage” non sarà accompagnata dal ticchettio dei cronometri, che il giorno prima avranno sancito importanti verdetti lungo l’asse Trento-Rovereto. La tappa dei vini si correrà in linea e sarà una frazione sulla carta destinata ai velocisti ma che potrebbe riservare anche qualche sorpresa. La salita di Molina di Ledro in partenza, infatti, potrebbe ispirare le fughe da lontano e magari anche il tentativo di qualche corridore intenzionato a recuperare fin da subito il terreno perduto a cronometro. Fantaciclismo? No, a rileggere le cronache d’un Giro di 26 anni fa…

La “wine stage” quest’anno sarà servita liscia e non avrà il solito aspetto di un’appassionante sfida contro l’orologio ma quello di una tappa secondaria, di quelle che di primo acchito si definiscono di “trasferimento”, collocata come un cuscinetto tra la crono di Rovereto e il trittico sulle alpi occidentali che definirà la classifica generale e che comincerà 24 ore più tardi con l’arrivo in salita a Pratonevoso. Vista l’altimetria vien subito da preconizzare un arrivo allo sprint come più probabile conclusione di questa frazione che, però, potrebbe anche riservarci inattese emozioni. Infatti, pur con diverse differenze, il tracciato da percorrere tra Riva del Garda e Iseo ricorda quello di una tappa disputata al Giro del 1992 e che non si rivelò per nulla tranquilla per la maglia rosa di turno, il grande Miguel Indurain. Quel giorno pure si partiva dalla località trentina sulle spone del Benaco per arrivare a Palazzolo sull’Oglio e il percorso nei primi 100 Km quasi coincideva con quello odierno, con l’ascesa al Passo del Cavallo al posto del GPM di Lodrino mentre anche in quell’occasione si saliva a Molina di Ledro subito dopo il via e a San Giovanni di Polaveno al termine di questo primo tratto di gara. Completamente diverso era il finale ma, allora come oggi, era previsto un circuito finale tra i vigneti della Franciacorta, caratterizzato da un profilo dolcemente vallonato ma privo di vere e proprie salite. Quel giorno vinse il francese François Simon ma poco ci importa l’ordine d’arrivo, ci interessa di più cosa avvenne sulla lunga salita da affrontare in avvio – 10 Km al 5,5% – ovvero un attacco a 7 Km dalla partenza al quale presero parte il secondo della classifica generale (Conti), il terzo (Chiappucci), il quarto (Giovannetti) e il settimo (Chioccioli), mentre non c’era la maglia rosa Indurain e questo fu una sorpresa anche perché fino a quel momento si era visti ben pochi attacchi al vertice e la corsa rosa si era rivelata agonisticamente abbastanza deludente, parzialmente salvata dai tentativi di Chioccioli. Il campione navarro, nonostante il prezioso aiuto apportatogli dallo statunitense Hampsten, faticò non poco a rintuzzare l’attacco e gli occorsero ben 40 Km per completare l’inseguimento alle “lepri”, che avevano raggiunto un vantaggio di poco superiore al minuto, spremendo il gruppo al punto che poi questi non ebbe più la forza per reagire al successivo tentativo di fuga, stavolta apportato da corridori di seconda schiera lontani dai piani alti della classifica, che riuscì ad andare al traguardo dove, come abbiamo detto, s’impose il transalpino Simon. Sull’esito della diciassettesima tappa del 101° Giro d’Italia, dunque, potrebbe pesare la particolare situazione in classifica che si avrà all’uscita della cronometro di Rovereto e che, memori della giornata sportiva vissuta 26 anni fa, potrebbe nuovamente ispirare un tentativo sulla salita iniziale verso la valle di Ledro, iscritta nell’elenco dei patrimoni dell’umanità dell’UNESCO per il sito archeologico palafitticolo scoperto nel 1929 grazie a un temporaneo abbassamento del livello delle acque del Lago di Ledro. Dopo lo scollinamento della salita di Molina, a tutto vantaggio degli eventuali attaccanti inizierà un tratto in quota di una decina di chilometri nel corso del quale l’itinerario di gara toccherà Bezzecca, celebre per l’Obbedisco con il quale il 9 agosto del 1866 Giuseppe Garibaldi, che qui si trovava dopo avervi vinto alcune settimane prima la Battaglia di Bezzecca a capo del Corpo Volontari Italiani, rispose al telegramma del generale Alfonso La Marmora che lo invitava ad arrestare la sua marcia in direzione di Trento, episodio della Terza Guerra di Indipendenza. Raggiunte le sponde di un altro specchio lacustre, il piccolo laghetto d’Ampola, inizierà la discesa che porterà la corsa nella valle del fiume Chiese, dove il tracciato diventerà pianeggiante per circa 25 Km, tratto a cavallo del quale la corsa rosa lascerà il Trentino per passare in Lombardia. La regione natale del Giro, che quest’anno non toccherà la sua “culla” Milano, accoglierà la corsa sulle sponde del Lago d’Idro, dove i “girini” transiteranno ai piedi della Rocca d’Anfo, forticazione eretta sul Monte Censo nel XV secolo dalla Repubblica di Venezia, utilizzata nel corso dei secoli utilizzata anche come santabarbara e carcere. Dopo Vestone si lasceranno le rotte percorse nella citata tappa del 1992, che a questo punto proseguiva verso Barghe e Lumezzane, per elevarsi dal fondovalle del Chiese verso i 735 metri dell’abbordabile valico della Cocca di Lodrino (6 Km al 5,2%), raggiungendolo dal versante che sfiora il Parco delle Fucine di Casto, all’interno del quale si trovano spettacolari cascatelle e percorsi attrezzati con zip lane, ponti tibetani e pareti per arrampicate. Si scenderà poi in Val Trompia, la centrale tra le “tre valli bresciane” (le altre sono la Val Sabbia e la Val Camonica), famosa fin dall’antichità per le sue miniere di ferro, oggi non più estratto ma ancora lavorato nei centri della valle e in particolare a Lumezzane. Da queste parti non si “forgiano” solo manufatti in ferro ma anche campioni e lo ricorda la cronoscalata che da Gardone Val Trompia conduce ai Prati di Caregno: organizzata per la prima volta nel 1972, questa corsa riservata a quelli che un tempo erano definiti “dilettanti” è spesso un’osservata speciale da parte dei dirigenti delle squadre professionistiche alla ricerca di futuri talenti come fu, per esempio, il vincitore dell’edizione 1989 Ivan Gotti, che passerà nella massima categoria due anni più tardi e che s’imporrà in due edizioni del Giro d’Italia. Dopo Gardone – dove si trovano la gotica Basilica di Santa Maria degli Angeli e Villa Beretta, che fu a lungo dimora della famiglia dela storica azienda d’armi fondata nel 1526 – si ritroveranno i “binari” della tappa del 1992 ai piedi dell’ultima ascesa che caratterizza il tratto iniziale di questa frazione e che culmina ai 592 metri della frazione San Giovanni del comune di Polaveno, dove si giunge dopo aver affrontato 6 Km di strada inclinata al 4,6%. Più pendente è la successiva picchiata verso Ome (4,5 Km al 7,3%), terminata la quale si entrerà in Franciacorta, terra celebre per i suoi spumanti sulla quale gli studiosi non sono mai riusciti a far chiarezza sull’origine del particolare toponimo. Da qui in avanti le difficoltà altimetriche saranno quasi nulle, con il grafico che si “esibirà” al massimo in dolci falsipiani disegnati tra vigneti che offrono spettacolari visioni verso il Lago d’Iseo e la più grande isola lacustre d’Italia, Montisola, nell’estate del 2016 resa accessibile anche ai pedoni dalla terraferma mediante la celebre “The Floating Piers”, la passerella galleggiante temporanea creata dall’artista bulgaro Christo. Quello era un monumento “provvisorio” aggiuntosi a quelli “stabili” presenti in questa zona, com’è per esempio, proprio all’inizio del tratto franciacortino, l’abbazia di San Nicola, situata alle porte di Rodengo-Saiano e fondata da monaci cluniacensi nell’XI secolo: successivamente sarà totalmente ricostruita a partire dal 1450 da monaci olivetani, ai quali era stata affidata da papa Eugenio IV e ai quali tornerà nel 1969 su iniziativa del pontefice bresciano Paolo VI. Si giungerà quindi a Passirano, centro che un tempo era diviso in due borghi rispettivamente soprannominati Mattina e Sera, con quest’ultimo caratterizzato da un castello che è uno dei meglio conservati della Lombardia. Alle porte di Rovato – paese d’origine del direttore sportivo dell’Astana Giuseppe Martinelli, nativo della frazione di Lodetto – il percorso proseguirà parallelo alla catena del Monte Orfano, “exclave” della catena prealpina completamente circondata dalla pianura padana e che funge da confine naturale tra questa e l’area collinare della Franciacorta. È in questo tratto che la corsa transiterà da Erbusco, centro che per vent’anni tempo ha abbinato il piacere del bere a quello del mangiare grazie al grande chef Gualtiero Marchesi, che vi ha trasferito il suo celebre ristorante dal 1993 al 2013, ospitato all’interno di uno degli hotel più di “charme” della Franciacorta. Raggiunta la vicina Adro, situata ai piedi della massima elevazione di queste “colline che danno vino” (il Monte Alto, 651 metri, non a caso definito il “belvedere della Franciacorta”), la corsa entrerà nel circuito conclusivo tagliando per la prima volta la linea d’arrivo di Iseo quando mancheranno 24 Km alla conclusione, dopo aver costeggiato la zona umida di importanza internazionale delle Torbiere del Sebino, che si possono ammirare dall’alto in film di Lina Wertmüller del 1973, “Film d’amore e d’anarchia – Ovvero “Stamattina alle 10 in via dei Fiori nella nota casa di tolleranza…”. Siamo all’inizio di un finale di gara apparentemente agevole ma che riserverà comunque alcune insidie, sotto la forma di rotatorie, strade a carreggiata ristretta (in particolar modo nell’attraversamento dei borghi) e di passaggi a livello, l’ultimo dei quali sarà superato a 6 Km dall’arrivo. All’inizio del circuito ci sarà il passaggio per Provaglio d’Iseo, il paese dei Gavazzi: non stiamo parlando dell’attuale corridore professionista Francesco Gavazzi (Androni Giocattoli-Sidermec), che ha origini valtellinesi e non ha quindi nessun legame di parentela con Mattia, Nicola e soprattutto il più celebre “Pierino”, che gareggiò tra il 1973 e il 1992 e che si espresse in particolar modo allo sprint, dove conquistò 5 tappe al Giro e la Milano-Sanremo del 1980 precedendo Giuseppe Saronni e Jan Raas. È un’ebbrezza tutta particolare quella sprint – e approfittiamo dell’occasione per ricordarvi che sono nati in Franciacorta altri due grandi velocisti italiani degli anni ’80, Paolo Rosola e “Guidone” Bontempi – che il Giro 2018 tornerà a rivivere qualche chilometro più avanti, al momento di far ritorno sulle sponde del Sebino per la penultima volata della 101a edizione della corsa rosa.

Mauro Facoltosi

I VALICHI DELLA TAPPA

Soglia di Molina di Ledro (655 metri). Quotata 656 metri sulle cartine del Giro 2018, vi transita la SS 240 “di Loppio e di Val di Ledro” nei pressi dell’omonimo abitato. È stata valida come Gran Premio della Montagna nella citata tappa del 1992, quando vi scollinò in testa Giorgio Furlan, e anche nelle fasi iniziali della Rovereto – Brescia del 2002 (vinta da Cipollini), quando conquistò il GPM Alessio Galletti, il corridore tragicamente scomparso tre anni dopo per un attacco cardiaco durante la Subida al Naranco.

Passo dell’Ampola (747 metri). Vi transita la SS 240 “di Loppio e di Val di Ledro” tra l’omonimo lago e Storo.

Sella di Lodrino (735 metri). Quotata 736 metri sulle cartine del Giro 2018 e chiamata anche “Valico della Cocca di Lodrino”, vi transita la SP 3 “Lodrino-Nozza” tra Nozza e Lodrino. Il Giro l’ha scalata due volte, la prima durante la tappa Rovato – Monte Bondone del Giro del 2006, vinta da Ivan Basso, e che vide svettare per primo a Lodrino il colombiano Miguel Ángel Rubiano. L’anno successivo l’ascesa fu inserita nei chilometri iniziali dell’ultima tappa del Giro, Vestone – Milano vinta dall’argentino Maximiliano Ariel Richeze, ma il passaggio in vetta non fu “registrato” non essendo previsto il GPM in quest’occasione.

RINGRAZIAMENTI

Segnaliamo che le citazioni cinematografiche (nel testo e nella fotogallery) sono frutto della collaborazione con il sito www.davinotti.com, che ringraziamo per la disponibilità.

FOTOGALLERY

Riva del Garda

Il Lago di Ledro visto dal Museo delle Palafitte di Molina di Ledro

Il Museo Garibaldino di Bezzecca

Lago d’Ampola

Il Lago d’Idro visto dalla Rocca d’Anfo

Cascata nel Parco delle Fucine di Casto

Gardone Val Trompia, Basilica di Santa Maria degli Angeli

Gardone Val Trompia, Villa Beretta

Rodengo-Saiano, Abbazia di San Nicola (www.scopribrescia.com)

Rodengo-Saiano, Abbazia di San Nicola (www.scopribrescia.com)

Rodengo-Saiano, Abbazia di San Nicola (www.scopribrescia.com)

Castello di Passirano

La catena del Monte Orfano vista dalla Franciacorta

Panorama sulla Franciacorta e sul Monte Orfano visti dalla cima del Monte Alto

Montisola vista dalla “Floating Piers”, la passerella galleggiante installata nell’estate di due anni fa dall’artista bulgaro Christo sulle acque del Lago d’Iseo

Le Torbiere del Sebino viste da Provaglio dIseo come appaiono nel film Film damore e danarchia, ovvero stamattina alle 10 in via dei Fiori nella nota casa di tolleranza... (www.davinotti.com)

Le Torbiere del Sebino viste da Provaglio d'Iseo come appaiono nel film "Film d'amore e d'anarchia, ovvero stamattina alle 10 in via dei Fiori nella nota casa di tolleranza..." (www.davinotti.com)

Provaglio d’Iseo, Monastero di San Pietro in Lamosa

Iseo, Pieve di Sant’Andrea

Vigneti della Franciacorta con vista sul lago d’Iseo e, in trasparenza, l’altimetria della diciassettesima tappa del Giro 2018 (www.hellotaste.it)

Vigneti della Franciacorta con vista sul lago d’Iseo e, in trasparenza, l’altimetria della diciassettesima tappa del Giro 2018 (www.hellotaste.it)

Vigneti della Franciacorta con vista sul lago d’Iseo e, in trasparenza, l’altimetria della diciassettesima tappa del Giro 2018 (www.hellotaste.it)

YATES, OTTIMA DIFESA. POZZOVIVO ANCORA SUL PODIO MA FROOME INCOMBE

maggio 22, 2018 by Redazione  
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La maglia rosa si difende molto bene e riesce a conservare quasi un minuto di vantaggio su Tom Dumoulin che ha mancato anche l’obbiettivo della vittoria di tappa. Froome rientra in classifica grazie ad una prova molto buona, mentre gli scalatori piccoli pagano un dazio molto alto. Pozzovivo resiste sul podio provvisorio, mentre Aru in controtendenza fa registrare un tempo davvero strepitoso, anche se sarà penalizzato dalla giuria al termine della tappa.

Rohan Dennis (BMC Racing Team) ha vinto la sedicesima tappa del Giro d’Italia, seconda e ultima prova contro il tempo della corsa rosa, coprendo i 34,2 Km del percorso in 40 minuti netti alla media di 51,3 km orari. Si è trattato di una prova molto favorevole agli specialisti, caratterizzata – soprattutto nel tratto centrale – da lunghi e piatti rettifili. Era, quindi, ovvio che l’australiano sarebbe stato protagonista oggi. La sua prova gli ha anche permesso di risalire diverse posizioni in classifica generale andando a piazzarsi sesto. Dal canto suo, Fabio Aru (UAE-Team Emirates) questa sera sarà “sballottato” tra la carica che gli potrà dare l’ottima prova contro il tempo di oggi e il rammarico per le sofferenze in salita che, se fossero state meno pesanti, gli avrebbero permesso oggi di piazzarsi tra i primi posti della classifica generale.
Facendo riferimento ai tempi ottenuti dal sardo nelle prove contro il tempo degli anni scorsi, si può vedere come questo tipo di tappe gli abbiano sempre pregiudicato i risultati finali. Per esempio, i 4 minuti presi nella crono di 60 Km nel Giro del 2015 furono determinanti per impedirgli di vincere quell’edizione della corsa rosa. Oggi, invece, ha perso solo 15 secondi da uno specialista come Tom Dumoulin (Team Sunweb) e solo 2 secondi da un campione del calibro di Chris Froome (Team Sky).
A questo punto il mistero sulla sua preparazione si infittisce perché, se la preparazione fosse stata del tutto sbagliata come ipotizzato ieri da molti opinionisti, allora oggi Aru non avrebbe potuto disputare una prova del genere nemmeno con la grinta e con la voglia di riscatto. Si potrebbe allora pensare che l’eventuale lavoro svolto per migliorare nelle prove a cronometro ne abbia compromesso le capacità in salita e che i distacchi patiti sulle prime salite ne abbiano compromesso l’entusiasmo e le aspettative.
Va, però, segnalato che Aru è stato penalizzato dalla giuria di 20 secondi per aver sfruttato la scia dell’ammiraglia durante la prova ed è quindi stato declassato dal sesto all’ottavo posto. Ben peggio è andata ai suoi compagni di squadra Diego Ulissi e Valerio Conti che, per aver sfruttato la scia per un tempo prolungato, si sono visti infliggere due minuti di penalità a testa. Anche Pedersen, Cavagna ed Hermans sono stati penalizzati ed il loro tempo è stato innalzato di 30 secondi.
Anche Froome può essere soddisfatto della sua prova contro il tempo: non bisogna dimenticare, infatti, che il keniano bianco non è un vero e proprio specialista della cronometro, anche se negli ultimi anni ha costruito i suoi successi al Tour proprio nelle prove contro il tempo.
Inizialmente Froome era il più forte in salita e tutti ricordano le frullate sul Ventoux al Tour del 2013, con le quali ha prima raggiunto e poi staccato inesorabilmente un certo Nairo Quintana, e con le quali ha dato enormi distacchi a tutti sulla prima salita pirenaica l’anno dopo. Negli anni successivi, invece, Froome ha iniziato a pagare qualcosa sulle salite, limitandosi a difendersi, ed ha invece costruito i successi nelle cronometro. Il corridore britannico, però, è sempre stato un gradino sotto gli specialisti del tic-tac, riuscendo tuttavia a guadagnare molto sugli scalatori leggeri in grado di attaccarlo in salita. Oggi è accaduto esattamente questo: Froome è stato un gradino sotto gli specialisti puri, ma ha guadagnato minuti sugli scalatori leggeri come Richard Carapaz (Movistar Team), Miguel Ángel López (Astana), Domenico Pozzovivo (Bahrain Merida) e, soprattutto, Thibaut Pinot (Groupama – FDJ), che ha disputato una prova gravemente insufficiente. In questo modo Froome si è portato al quarto posto della classifica generale fallendo solo l’aggancio con Pozzovivo.
Il portacolori della Bahrein Merida ha perso anche lui molto in senso assoluto, cedendo 2 minuti e mezzo al vincitore; tuttavia, in senso relativo, può ritenersi cautamente soddisfatto, visto che le sue fattezze fisiche sono esattamente il contrario di quelle necessarie per andar bene in prove del genere. Il lucano ha, infatti, incrementato il suo vantaggio sia su Pinot, dal quale si aspettava di perdere, sia su López e Carapaz, che non erano da lui lontani in classifica generale.
Per Tom Dumoulin potrebbe valere, mutatis mutandis, il discorso fatto per Aru poichè la strenua difesa sfoderata su salite del tutto inadatte alle sue caratteristiche, come lo Zoncolan, potrebbe aver pregiudicato la prova di oggi impedendogli di guadagnare quanto si aspettava sui diretti avversari. La cartina di tornasole di questa prova non del tutto positiva è il terzo posto parziale, ottenuto in una frazione che avrebbe dovuto vincere a mani basse. Bisogna comunque ricordare che l’anno scorso l’olandese ebbe a disposizione un numero molto maggiore di chilometri contro il tempo, vincendo però il Giro per questione di secondi andando a riprendersi la maglia rosa solo all’ultima tappa.
La maglia rosa Simon Yates (Mitchelton-Scott) ha, invece, confermato la sua invidiabile condizione di forma sfoderando un’ottima difesa. È nota a tutti gli appassionati la forza che la maglia rosa sulle spalle dà agli atleti che la indossano e che devono difenderla, la stessa forza che permise a Gotti nel 1997 ed a Pantani nel 1998 di offrire prestazione ben al di sopra dei loro standard. Il maggior interrogativo alla vigilia di questa tappa a cronometro riguardava, infatti, la possibilità per Yates di mantenere il simbolo del comando: ebbene, il britannico è riuscito nell’intento conservando un margine vicino al minuto nei confronti di Tom Dumoulin, cedendo quindi poco più di 2 secondi al chilometro al rivale olandese, a fronte dei circa 4 che avrebbe dovuto cedere per consegnargli la maglia rosa.
A questo punto la strada sembra in discesa per Yates che sino ad ora si è dimostrato di gran lunga il migliore in salita e che potrà a questo punto correre in difesa, visto che non ci sono più tappe a cronometro in vista delle quali cercare di guadagnare secondi.
L’unica incognita, non di poco conto, è la terza settimana che, in diversi casi, ha provocato problemi a corridori che non avevano in precedenza manifestato segni di cedimento. La frazione di Prato Nevoso offre solo una salita secca e pedalabile che difficilmente potrà far registrare distacchi consistenti, ma i tapponi dello Jafferau e di Cervinia sono adatti a tentativi di attacchi a lunga gittata che Yates potrebbe trovarsi a dover fronteggiare.
Per quel che riguarda il podio, invece, il nostro Pozzovivo dovrà marcare stretto soprattutto Froome; il keniano bianco, infatti, pur non essendo avvezzo ad attacchi da lontano potrebbe tentare le frullate sui tre arrivi in salita rimanenti, sempre che i vari Pinot, Carapaz e López non vogliano tentare scherzetti visti i cedimenti e le difficoltà dimostrate da Froome quando le tappe si svolgono secondo registri che escono dai tradizionali schemi, come avvenuto in quel di Sappada.
Insomma, la classifica ha ancora una sua chiara fisionomia dopo una crono che non ha rimescolato le carte in modo clamoroso, come in passato, ma ha piuttosto consolidato alcune indicazioni; tuttavia, se i corridori non vorranno accettare i responsi sinora arrivati dalla strada la terza settimana potrà ancora regalare grandi emozioni.

Benedetto Ciccarone

ORDINE D’ARRIVO

1 Rohan Dennis (Aus) BMC Racing Team 0:40:00
2 Tony Martin (Ger) Katusha-Alpecin 0:00:14
3 Tom Dumoulin (Ned) Team Sunweb 0:00:22
4 Jos van Emden (Ned) LottoNL-Jumbo 0:00:27
5 Chris Froome (GBr) Team Sky 0:00:35
6 Alex Dowsett (GBr) Katusha-Alpecin 0:00:40
7 Chad Haga (USA) Team Sunweb 0:00:47
8 Fabio Aru (Ita) UAE Team Emirates 0:00:57 (+20s)
9 David De La Cruz (Spa) Team Sky 0:01:01
10 Vasil Kiryienka (Blr) Team Sky 0:01:04
11 Victor Campenaerts (Bel) Lotto Fix All 0:01:07
12 José Gonçalves (Por) Katusha-Alpecin 0:01:08
13 Ryan Mullen (Irl) Trek-Segafredo 0:01:09
14 Mads Würtz Schmidt (Den) Katusha-Alpecin 0:01:12
15 Maximilian Schachmann (Ger) Quick-Step Floors 0:01:17
16 Mattia Cattaneo (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec 0:01:24
17 Felix Grossschartner (Aut) Bora-Hansgrohe 0:01:28
18 Georg Preidler (Aut) Groupama-FDJ 0:01:31
19 Mads Pedersen (Den) Trek-Segafredo 0:01:34 (+30s)
20 Simon Yates (GBr) Mitchelton-Scott 0:01:37
21 Pello Bilbao (Spa) Astana Pro Team 0:01:40
22 Davide Formolo (Ita) Bora-Hansgrohe 0:01:44
23 Rémi Cavagna (Fra) Quick-Step Floors 0:01:45 (+30s)
24 Ben O’Connor (Aus) Dimension Data 0:01:58
25 Nico Denz (Ger) AG2R La Mondiale 0:02:00
26 Wout Poels (Ned) Team Sky 0:02:06
27 Alexey Lutsenko (Kaz) Astana Pro Team 0:02:09
28 Sam Oomen (Ned) Team Sunweb 0:02:15
29 Markel Irizar (Spa) Trek-Segafredo
30 Nathan Brown (USA) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 0:02:17
31 Sébastien Reichenbach (Swi) Groupama-FDJ 0:02:20
32 Domenico Pozzovivo (Ita) Bahrain-Merida
33 Alexandre Geniez (Fra) AG2R La Mondiale 0:02:25
34 Luis León Sanchez (Spa) Astana Pro Team 0:02:27
35 Fausto Masnada (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec 0:02:28
36 Benjamin King (USA) Dimension Data 0:02:31
37 Carlos Betancur (Col) Movistar Team 0:02:33
38 Jan Polanc (Slo) UAE Team Emirates 0:02:34
39 Alessandro De Marchi (Ita) BMC Racing Team 0:02:35
40 Matthieu Ladagnous (Fra) Groupama-FDJ 0:02:36
41 Patrick Konrad (Aut) Bora-Hansgrohe 0:02:37
42 Matej Mohoric (Slo) Bahrain-Merida
43 Lars Bak (Den) Lotto Fix All 0:02:39
44 Christopher Juul Jensen (Den) Mitchelton-Scott
45 Diego Ulissi (Ita) UAE Team Emirates 0:02:40 (+2:00)
46 Liam Bertazzo (Ita) Wilier Triestina-Selle Italia
47 Sacha Modolo (Ita) EF Education First-Drapac p/b Cannondale
48 Ryan Gibbons (RSA) Dimension Data 0:02:43
49 Danny van Poppel (Ned) LottoNL-Jumbo 0:02:44
50 Miguel Angel Lopez (Col) Astana Pro Team 0:02:47
51 Maxim Belkov (Rus) Katusha-Alpecin 0:02:57
52 Richard Carapaz (Ecu) Movistar Team
53 Jérémy Roy (Fra) Groupama-FDJ 0:02:58
54 Louis Vervaeke (Bel) Team Sunweb
55 Mirco Maestri (Ita) Bardiani CSF 0:02:59
56 George Bennett (NZl) LottoNL-Jumbo 0:03:04
57 Florian Senechal (Fra) Quick-Step Floors
58 Davide Villella (Ita) Astana Pro Team
59 Elia Viviani (Ita) Quick-Step Floors 0:03:06
60 Sergio Henao (Col) Team Sky 0:03:09
61 Anthony Roux (Fra) Groupama-FDJ 0:03:14
62 Andrey Zeits (Kaz) Astana Pro Team
63 Robert Gesink (Ned) LottoNL-Jumbo 0:03:17
64 Davide Ballerini (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec 0:03:19
65 William Bonnet (Fra) Groupama-FDJ
66 Thibaut Pinot (Fra) Groupama-FDJ
67 Frederik Frison (Bel) Lotto Fix All 0:03:20
68 Zdenek Stybar (Cze) Quick-Step Floors 0:03:22
69 Hubert Dupont (Fra) AG2R La Mondiale 0:03:23
70 Christian Knees (Ger) Team Sky 0:03:24
71 Jaco Venter (RSA) Dimension Data 0:03:26
72 Viacheslav Kuznetsov (Rus) Katusha-Alpecin 0:03:28
73 Michael Woods (Can) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 0:03:30
74 Cesare Benedetti (Ita) Bora-Hansgrohe 0:03:34
75 Gianluca Brambilla (Ita) Trek-Segafredo 0:03:37
76 Marco Frapporti (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec 0:03:40
77 Ruben Plaza (Spa) Israel Cycling Academy 0:03:41
78 Boy van Poppel (Ned) Trek-Segafredo 0:03:42
79 Hugh Carthy (GBr) EF Education First-Drapac p/b Cannondale
80 Jean-Pierre Drucker (Lux) BMC Racing Team 0:03:43
81 Quentin Jauregui (Fra) AG2R La Mondiale 0:03:45
82 Matteo Montaguti (Ita) AG2R La Mondiale 0:03:46
83 Mitchell Docker (Aus) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 0:03:47
84 Gijs Van Hoecke (Bel) LottoNL-Jumbo
85 Victor De La Parte (Spa) Movistar Team 0:03:51
86 Louis Meintjes (RSA) Dimension Data 0:03:55
87 Eduardo Sepulveda (Arg) Movistar Team 0:03:56
88 Marco Marcato (Ita) UAE Team Emirates 0:03:57
89 Salvatore Puccio (Ita) Team Sky 0:03:58
90 Fabio Sabatini (Ita) Quick-Step Floors 0:04:04
91 Jens Debusschere (Bel) Lotto Fix All 0:04:06
92 Manuele Mori (Ita) UAE Team Emirates 0:04:07
93 Mikael Cherel (Fra) AG2R La Mondiale
94 Laurens ten Dam (Ned) Team Sunweb 0:04:08
95 Jack Haig (Aus) Mitchelton-Scott 0:04:09
96 Christoph Pfingsten (Ger) Bora-Hansgrohe
97 Jarlinson Pantano (Col) Trek-Segafredo 0:04:10
98 Mikel Nieve (Spa) Mitchelton-Scott
98 Jacques Janse Van Rensburg (RSA) Dimension Data
100 Adam Hansen (Aus) Lotto Fix All 0:04:11
101 Eros Capecchi (Ita) Quick-Step Floors 0:04:12
102 Tom Van Asbroeck (Bel) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 0:04:14
103 Rodolfo Torres (Col) Androni Giocattoli-Sidermec
104 Steve Morabito (Swi) Groupama-FDJ
105 Giovanni Visconti (Ita) Bahrain-Merida
106 Roy Curvers (Ned) Team Sunweb 0:04:19
107 Francesco Gavazzi (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec
108 Eugert Zhupa (Alb) Wilier Triestina-Selle Italia 0:04:21
109 Svein Tuft (Can) Mitchelton-Scott 0:04:24
110 Andrea Vendrame (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec 0:04:26
111 Giuseppe Fonzi (Ita) Wilier Triestina-Selle Italia 0:04:27
112 Enrico Battaglin (Ita) LottoNL-Jumbo
113 Jacopo Mosca (Ita) Wilier Triestina-Selle Italia 0:04:28
114 Sam Bennett (Irl) Bora-Hansgrohe 0:04:30
115 Krists Neilands (Lat) Israel Cycling Academy 0:04:31
116 Esteban Chaves (Col) Mitchelton-Scott 0:04:32
117 Maurits Lammertink (Ned) Katusha-Alpecin 0:04:35
118 Paolo Simion (Ita) Bardiani CSF 0:04:40
119 Ben Hermans (Bel) Israel Cycling Academy 0:04:42 (+30s)
120 Kilian Frankiny (Swi) BMC Racing Team 0:04:43
121 Baptiste Planckaert (Bel) Katusha-Alpecin 0:04:44
122 Tosh Van Der Sande (Bel) Lotto Fix All 0:04:45
123 Clement Venturini (Fra) AG2R La Mondiale 0:04:49
124 Andreas Schillinger (Ger) Bora-Hansgrohe 0:04:51
125 Roman Kreuziger (Cze) Mitchelton-Scott
126 Francisco Ventoso (Spa) BMC Racing Team 0:04:53
127 Marco Coledan (Ita) Wilier Triestina-Selle Italia 0:04:55
128 Jurgen Roelandts (Bel) BMC Racing Team 0:04:59
129 Michael Mørkøv (Den) Quick-Step Floors 0:05:02
130 François Bidard (Fra) AG2R La Mondiale 0:05:05
131 Guillaume Boivin (Can) Israel Cycling Academy 0:05:10
132 Lennard Hofstede (Ned) Team Sunweb 0:05:15
133 Vegard Stake Laengen (Nor) UAE Team Emirates 0:05:16
134 Domen Novak (Slo) Bahrain-Merida 0:05:17
135 Niklas Eg (Den) Trek-Segafredo 0:05:18
136 Giulio Ciccone (Ita) Bardiani CSF
137 Joe Dombrowski (USA) EF Education First-Drapac p/b Cannondale
138 Niccolo Bonifazio (Ita) Bahrain-Merida 0:05:19
139 Sander Armee (Bel) Lotto Fix All
140 Zakkari Dempster (Aus) Israel Cycling Academy 0:05:20
141 Alex Turrin (Ita) Wilier Triestina-Selle Italia 0:05:22
142 Kristian Sbaragli (Ita) Israel Cycling Academy 0:05:24
143 Bert-Jan Lindeman (Ned) LottoNL-Jumbo 0:05:28
144 Simone Andreetta (Ita) Bardiani CSF
145 Ruben Fernandez (Spa) Movistar Team
146 Sam Bewley (NZl) Mitchelton-Scott 0:05:31
147 Manuel Belletti (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec 0:05:32
148 Kenny Elissonde (Fra) Team Sky
149 Laurent Didier (Lux) Trek-Segafredo 0:05:38
150 Valerio Conti (Ita) UAE Team Emirates 0:05:39 (+2:00)
151 Christopher Hamilton (Aus) Team Sunweb 0:05:53
152 Koen Bouwmam (Ned) LottoNL-Jumbo 0:05:55
153 Antonio Pedrero (Spa) Movistar Team
154 Manuele Boaro (Ita) Bahrain-Merida 0:06:01
155 Guy Sagiv (Isr) Israel Cycling Academy
156 Darwin Atapuma (Col) UAE Team Emirates 0:06:02
157 Jan Hirt (Cze) Astana Pro Team
158 Natnael Berhane (Eri) Dimension Data 0:06:12
159 Antonio Nibali (Ita) Bahrain-Merida 0:06:24
160 Enrico Barbin (Ita) Bardiani CSF 0:06:32
161 Dayer Quintana (Col) Movistar Team 0:06:38

CLASSIFICA GENERALE

1 Simon Yates (GBr) Mitchelton-Scott 66:39:14
2 Tom Dumoulin (Ned) Team Sunweb 0:00:56
3 Domenico Pozzovivo (Ita) Bahrain-Merida 0:03:11
4 Chris Froome (GBr) Team Sky 0:03:50
5 Thibaut Pinot (Fra) Groupama-FDJ 0:04:19
6 Rohan Dennis (Aus) BMC Racing Team 0:05:04
7 Miguel Angel Lopez (Col) Astana Pro Team 0:05:37
8 Pello Bilbao (Spa) Astana Pro Team 0:06:02
9 Richard Carapaz (Ecu) Movistar Team 0:06:07
10 George Bennett (NZl) LottoNL-Jumbo 0:07:01
11 Patrick Konrad (Aut) Bora-Hansgrohe 0:07:13
12 Ben O’Connor (Aus) Dimension Data 0:07:33
13 Sam Oomen (Ned) Team Sunweb 0:08:05
14 Carlos Betancur (Col) Movistar Team 0:08:56
15 Alexandre Geniez (Fra) AG2R La Mondiale 0:09:48
16 Davide Formolo (Ita) Bora-Hansgrohe 0:10:03
17 Wout Poels (Ned) Team Sky 0:10:07
18 Michael Woods (Can) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 0:11:42
19 Sergio Henao (Col) Team Sky 0:14:47
20 José Gonçalves (Por) Katusha-Alpecin 0:14:51
21 Mikel Nieve (Spa) Mitchelton-Scott 0:22:12
22 Fabio Aru (Ita) UAE Team Emirates 0:24:34
23 Mikael Cherel (Fra) AG2R La Mondiale 0:29:25
24 Sébastien Reichenbach (Swi) Groupama-FDJ 0:32:20
25 Hubert Dupont (Fra) AG2R La Mondiale 0:34:03
26 Georg Preidler (Aut) Groupama-FDJ 0:35:53
27 Maximilian Schachmann (Ger) Quick-Step Floors 0:38:06
28 Diego Ulissi (Ita) UAE Team Emirates 0:41:43
29 Gianluca Brambilla (Ita) Trek-Segafredo 0:41:59
30 Fausto Masnada (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec 0:42:22
31 Jack Haig (Aus) Mitchelton-Scott 0:42:30
32 Valerio Conti (Ita) UAE Team Emirates 0:49:08
33 Matej Mohoric (Slo) Bahrain-Merida 0:49:09
34 Felix Grossschartner (Aut) Bora-Hansgrohe 0:52:00
35 Luis León Sanchez (Spa) Astana Pro Team 0:52:14
36 Robert Gesink (Ned) LottoNL-Jumbo 1:01:59
37 Jan Polanc (Slo) UAE Team Emirates 1:10:46
38 Enrico Battaglin (Ita) LottoNL-Jumbo 1:11:01
39 Matteo Montaguti (Ita) AG2R La Mondiale 1:12:39
40 Giovanni Visconti (Ita) Bahrain-Merida 1:13:57
41 Maurits Lammertink (Ned) Katusha-Alpecin 1:14:28
42 Jan Hirt (Cze) Astana Pro Team 1:14:40
43 Quentin Jauregui (Fra) AG2R La Mondiale 1:14:54
44 Victor De La Parte (Spa) Movistar Team 1:16:41
45 Benjamin King (USA) Dimension Data 1:17:31
46 Louis Meintjes (RSA) Dimension Data 1:18:20
47 Ben Hermans (Bel) Israel Cycling Academy 1:21:08
48 François Bidard (Fra) AG2R La Mondiale 1:22:30
49 Laurens ten Dam (Ned) Team Sunweb 1:23:19
50 Roman Kreuziger (Cze) Mitchelton-Scott 1:23:54
51 Giulio Ciccone (Ita) Bardiani CSF 1:24:29
52 Eros Capecchi (Ita) Quick-Step Floors 1:24:39
53 Mattia Cattaneo (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec 1:25:24
54 Nathan Brown (USA) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 1:27:12
55 Adam Hansen (Aus) Lotto Fix All 1:28:13
56 Jarlinson Pantano (Col) Trek-Segafredo 1:32:15
57 Francesco Gavazzi (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec 1:37:47
58 Nico Denz (Ger) AG2R La Mondiale 1:39:30
59 Joe Dombrowski (USA) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 1:39:34
60 Manuele Boaro (Ita) Bahrain-Merida 1:40:27
61 Rodolfo Torres (Col) Androni Giocattoli-Sidermec 1:41:03
62 Kenny Elissonde (Fra) Team Sky 1:42:55
63 David De La Cruz (Spa) Team Sky 1:43:27
64 Darwin Atapuma (Col) UAE Team Emirates 1:45:41
65 Alessandro De Marchi (Ita) BMC Racing Team 1:45:43
66 Christoph Pfingsten (Ger) Bora-Hansgrohe 1:46:17
67 Chad Haga (USA) Team Sunweb 1:46:45
68 Esteban Chaves (Col) Mitchelton-Scott 1:50:00
69 Louis Vervaeke (Bel) Team Sunweb 1:50:50
70 Kilian Frankiny (Swi) BMC Racing Team 1:51:35
71 Andrey Zeits (Kaz) Astana Pro Team 1:51:41
72 Ruben Plaza (Spa) Israel Cycling Academy 1:54:54
73 Sander Armee (Bel) Lotto Fix All 1:55:19
74 Koen Bouwmam (Ned) LottoNL-Jumbo 2:03:03
75 Tosh Van Der Sande (Bel) Lotto Fix All 2:03:29
76 Salvatore Puccio (Ita) Team Sky 2:03:51
77 Manuele Mori (Ita) UAE Team Emirates 2:06:53
78 Hugh Carthy (GBr) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 2:08:10
79 Davide Ballerini (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec 2:08:57
80 Davide Villella (Ita) Astana Pro Team 2:09:48
81 Jacques Janse Van Rensburg (RSA) Dimension Data 2:10:42
82 Marco Marcato (Ita) UAE Team Emirates 2:15:34
83 Christopher Juul Jensen (Den) Mitchelton-Scott 2:16:40
84 Anthony Roux (Fra) Groupama-FDJ 2:17:02
85 Natnael Berhane (Eri) Dimension Data 2:17:05
86 Steve Morabito (Swi) Groupama-FDJ 2:20:48
87 Mads Würtz Schmidt (Den) Katusha-Alpecin 2:22:01
88 Dayer Quintana (Col) Movistar Team 2:23:01
89 Zdenek Stybar (Cze) Quick-Step Floors 2:23:18
90 Matthieu Ladagnous (Fra) Groupama-FDJ 2:23:31
91 Krists Neilands (Lat) Israel Cycling Academy 2:25:29
92 Laurent Didier (Lux) Trek-Segafredo 2:25:48
93 Sacha Modolo (Ita) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 2:26:24
94 Ryan Gibbons (RSA) Dimension Data 2:29:50
95 Andrea Vendrame (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec 2:31:58
96 Antonio Nibali (Ita) Bahrain-Merida 2:33:07
97 Francisco Ventoso (Spa) BMC Racing Team 2:34:30
98 Jaco Venter (RSA) Dimension Data 2:35:22
99 Clement Venturini (Fra) AG2R La Mondiale 2:37:39
100 Antonio Pedrero (Spa) Movistar Team 2:40:41
101 Vegard Stake Laengen (Nor) UAE Team Emirates 2:42:41
102 Lars Bak (Den) Lotto Fix All 2:43:18
103 Enrico Barbin (Ita) Bardiani CSF 2:44:27
104 Niklas Eg (Den) Trek-Segafredo 2:45:20
105 Tony Martin (Ger) Katusha-Alpecin 2:46:12
106 Eduardo Sepulveda (Arg) Movistar Team 2:46:39
107 Sam Bennett (Irl) Bora-Hansgrohe 2:48:10
108 Cesare Benedetti (Ita) Bora-Hansgrohe 2:48:46
109 Rémi Cavagna (Fra) Quick-Step Floors 2:50:06
110 Jos van Emden (Ned) LottoNL-Jumbo 2:52:05
111 Vasil Kiryienka (Blr) Team Sky 2:53:06
112 Alexey Lutsenko (Kaz) Astana Pro Team
113 Baptiste Planckaert (Bel) Katusha-Alpecin 2:54:43
114 Guillaume Boivin (Can) Israel Cycling Academy 2:55:12
115 Niccolo Bonifazio (Ita) Bahrain-Merida 2:57:01
116 Kristian Sbaragli (Ita) Israel Cycling Academy 2:57:12
117 Ruben Fernandez (Spa) Movistar Team 2:57:30
118 Christian Knees (Ger) Team Sky 2:58:28
119 Gijs Van Hoecke (Bel) LottoNL-Jumbo 2:59:24
120 Viacheslav Kuznetsov (Rus) Katusha-Alpecin 3:00:11
121 Bert-Jan Lindeman (Ned) LottoNL-Jumbo 3:00:27
122 Manuel Belletti (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec 3:00:50
123 Christopher Hamilton (Aus) Team Sunweb 3:01:00
124 Marco Frapporti (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec 3:01:29
125 Alex Dowsett (GBr) Katusha-Alpecin 3:01:46
126 Jacopo Mosca (Ita) Wilier Triestina-Selle Italia 3:02:00
127 Jérémy Roy (Fra) Groupama-FDJ 3:02:25
128 Simone Andreetta (Ita) Bardiani CSF 3:03:00
129 Maxim Belkov (Rus) Katusha-Alpecin 3:04:04
130 Domen Novak (Slo) Bahrain-Merida 3:04:40
131 Mirco Maestri (Ita) Bardiani CSF 3:06:30
132 Danny van Poppel (Ned) LottoNL-Jumbo 3:09:01
133 Roy Curvers (Ned) Team Sunweb 3:09:59
134 Jean-Pierre Drucker (Lux) BMC Racing Team 3:10:48
135 Alex Turrin (Ita) Wilier Triestina-Selle Italia 3:11:14
136 Victor Campenaerts (Bel) Lotto Fix All 3:12:43
137 Michael Mørkøv (Den) Quick-Step Floors 3:12:46
138 Florian Senechal (Fra) Quick-Step Floors 3:13:12
139 Sam Bewley (NZl) Mitchelton-Scott 3:13:17
140 Jurgen Roelandts (Bel) BMC Racing Team 3:14:16
141 Zakkari Dempster (Aus) Israel Cycling Academy 3:14:45
142 William Bonnet (Fra) Groupama-FDJ 3:15:37
143 Tom Van Asbroeck (Bel) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 3:17:49
144 Fabio Sabatini (Ita) Quick-Step Floors 3:19:11
145 Mitchell Docker (Aus) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 3:20:00
146 Elia Viviani (Ita) Quick-Step Floors 3:21:19
147 Markel Irizar (Spa) Trek-Segafredo 3:21:29
148 Ryan Mullen (Irl) Trek-Segafredo 3:23:50
149 Frederik Frison (Bel) Lotto Fix All 3:23:56
150 Jens Debusschere (Bel) Lotto Fix All 3:27:38
151 Andreas Schillinger (Ger) Bora-Hansgrohe 3:30:11
152 Guy Sagiv (Isr) Israel Cycling Academy 3:30:41
153 Mads Pedersen (Den) Trek-Segafredo 3:30:50
154 Liam Bertazzo (Ita) Wilier Triestina-Selle Italia 3:33:14
155 Boy van Poppel (Ned) Trek-Segafredo 3:33:31
156 Lennard Hofstede (Ned) Team Sunweb 3:33:52
157 Paolo Simion (Ita) Bardiani CSF 3:36:16
158 Marco Coledan (Ita) Wilier Triestina-Selle Italia 3:43:10
159 Svein Tuft (Can) Mitchelton-Scott 3:48:25
160 Eugert Zhupa (Alb) Wilier Triestina-Selle Italia 3:49:13
161 Giuseppe Fonzi (Ita) Wilier Triestina-Selle Italia 4:02:42

Yates si difende egregiamente sulle strade della crono Trento - Rovereto e salva la sua maglia rosa per poco meno di un minuto (foto Bettini)

Yates si difende egregiamente sulle strade della crono Trento - Rovereto e salva la sua maglia rosa per poco meno di un minuto (foto Bettini)

TRENTO – ROVERETO: TIC-TAC, ROMBANO I CRONOMETRI

maggio 22, 2018 by Redazione  
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Non sarà la solita “wine stage” che gli organizzatori hanno proposto negli ultimi anni. In primis perché stavolta la “tappa dei vini” sarà quella che si disputerà l’indomani sulle strade della Franciacorta; e poi perché la tappa a cronometro disegnata fra Trento e Rovereto presenterà una fisionomia più snella rispetto a quelle proposte dai tracciati ondulati visti tra i vigneti del Sagrantino e del Chianti, che avevano costretto i grandi cronomen a “contenere” le loro cilindrate. Oggi gli scalatori rischiano grosso e i minuti voleranno nei luoghi dove, 100 anni, si spegnevano gli echi delle cannonate della Grande Guerra.

Fino alla scorsa edizione era stata soprannnominata “wine stage” la tappa a cronometro della corsa rosa, in grado di far “perdere la testa” alla classifica. Sarà così anche stavolta, anche se il titolo di “tappa del vino” è stato trasferito a quello della frazione in linea in programma il giorno successivo tra i vigneti della Franciacorta, perché i 34.5 Km che si dovranno percorrere contro il tempo fra Trento e Rovereto potrebbero per davvero stravolgere i piani alti della classifica a tutto vantaggio dei cronomen. I percorsi proposti lo scorso anno sulle strade del Sagrantino in Umbria e nel 2016 nel Chianti erano resi complicati da saliscendi e curve, elementi che strizzavano leggermente l’occhio agli scalatori e che, invece, scarseggeranno nel tracciato predisposto dagli organizzatori nella valle dell’Adige e che è scomponibile in cinque fasi distinte dal punto di vista altimetrico. I primi 15 Km saranno i più snelli per via di un profilo che ricorda quello del mare quando è perfettamente calmo e non è movimento da quelle lievi increspature che, al contrario, si notano nei successivi 9 Km. È a quel punto che si affronterà il tratto più arduo di questa crono che, per continuar a ragionare in termini marinari, è poco più di un’ondata che, trasposta sulla strada, prende la forma di uno strappo lungo poche centinaia di metri e neanche troppo impegnativo, superato il quale l’altrimetria riprendere una fisioniomia dolcemente beccheggiata per circa 4 Km. E poco meno di 4 Km misurerà la quinta e ultima fase di questa tappa, nella quale la strada tornerà quasi perfettamente piatta, con la tendenza leggermente a salire in direzione del traguardo. D’insidie, dunque, la strada ne presenterà ben poche mentre i problemi maggiori potrebbe proporli il vento, correndo in una valle stretta tra le montagne, e abbiamo chiesto di “illuminarci” al proposito a un ex corridore che ben conosce queste terre, il due volte vincitore del Giro Gilberto Simoni: “Il vento cambia a mezzogiorno e soffia verso Trento, verso nord, pressochè costante con le punte forti nel pomeriggio centrale e si fa sentire per poi calare sul tardi, quando scenderanno in strada i primi della classifica. Sicuramente sono avvantaggiati i veri cronomen, un po’ meno quelli che nei grandi giri sopportano più la fatica che la prestazione del momento”. E non sarà l’unico problema quello del vento perché questa tappa si correrà l’indomani del giorno di riposo ed è risaputo che questa sosta “forzata” – il regolamento dell’Unione Ciclistica Internazionale obbliga gli organizzatori a inserirne due (tre quando si parte dall’estero) – viene spesso pagata da quei corridori che mal sopportano i cambi di ritmo imposti dal riposo e che talvolta incappano in giornate di crisi quando si tratta di riprendere la gara.
Scendiamo ora nei dettagli di questa frazione che scatterà dalla centralissima Piazza Duomo e che vedrà i corridori pedalare sul porfido del centro storico di Trento nelle prime centinaia di metri, da affrontare con attenzione in caso di pioggia per la natura scivolosa di questo tipo di pavimentazione stradale. Sbarcati sull’asfalto i “girini” transiteranno quindi di fronte ad una delle più celebri chiese trentine, la Basilica di Santa Maria Maggiore, famosa per aver ospitato la terza sessione del Concilio di Trento, la riunione di cardinali che riformò la Chiesa Cattolica in seguito allo scisma protestante di Martin Lutero. Usciti dal centro cittadino si pedalerà velocemente verso la frazione di Mattarello, presso la quale si trova un complesso fortificato costruito dagli austriaci nella seconda metà del 1800 e che era inserito nel sistema difensivo della “Festung Trient” (Fortezza di Trento): è l’occasione per ricordare che questa sarà la terza e ultima tappa con la quale il Giro ricorderà il centenario della fine della Prima Guerra Mondiale, vincendo la quale l’Italia riuscì ad annettere al regno le città di Trento e Trieste, fino al 3 novembre 1918 – giorno dell’armistizio di Villa Giusti – situate nel territorio dell’Impero austro-ungarico.
A Mattarello ci sarà un “cambio di fronte” anche per i corridori perché si varcherà per l’Adige spostandosi sulla destra orografica del fiume poco prima di giungere al primo dei due punti di rilevamento cronometrico dei distacchi di gara, fissato alle porte di Aldeno, centro che nel periodo della Grande Guerra diede accoglienza a numerosi profughi costretti a lasciare le loro abitazioni perché venute a trovarsi nel bel mezzo della linea di fuoco. Siamo ai piedi del mitico Bondone, al quale da Aldeno sale il meno noto tra i tre versanti d’accesso, realizzato per scopi militari (così come quello più conosciuto che sale da Trento, tracciato nel 1907) e che oggi è asfaltato ma che rimase a lungo sterrato ed è in quella “veste” che il Giro d’Italia lo affrontò il 7 giugno del 1973, nell’unica occasione nella quale la “montagna di Trento” fu “assaltata” da questo lato. La tappa era la Verona – Andalo – vinta da Eddy Merckx, quell’anno maglia rosa sin dalla prima tappa – per la quale fu predisposto un servizio di spargimento di sale sullo sterrato del Bondone perché, essendo questo particolarmente polveroso, si volle evitare in questo modo che si sollevasse un bianco polverone accecante al passaggio di corridori e ammiraglie.
Ritorniamo al presente con il successivo tratto di questa cronometro che vedrà i “girini” fare ingresso in Val Lagarina – terra ugualmente conosciuta per i suoi vini, per non far mancare anche quest’anno una sfaccettatura da “wine stage” alla sfida contro il tempo – attraverso la “stretta dei Murazzi”, che si percorrerà sul lato dell’Adige opposto a quello dove si trovano i centri abitati di Besenello e Calliano, dominati dalla mole di Castel Beseno, il più grande del Trentino-Alto Adige, costruito nel XII secolo e oggi divenuto una delle quattro sedi “esterne” del museo che fa capo al celebre Castello del Buonconsiglio di Trento.
Con il passaggio dai “Murazzi” ha inizio il secondo settore di questa frazione, quello delle dolcissime ondulazioni – praticamente impercettibili – a cavallo delle quali ci sarà il passaggo dal centro di Nomi, presso il quale si trova Palazzo Vecchio, teatro nel 1525 della drammatica uccisione del nobile Pietro Busio, arso vivo durante la cosiddetta “Guerra Rustica” che infiammò l’intero Trentino e che ebbe origine dalla ribellione dei contadini contro la servitù feudale. Poco più avanti, allo scoccare del 26° chilometro di gara ci sarà la seconda postazione di rilevamento degli intermedi che i corridori raggiungeranno subito dopo aver “cavalcato” l’ondata più decisa del tracciato e che sarà posizionata a Nogaredo, centro che ha legato il suo nome ai processi alle streghe che si tennero tra il XVII e il XVIII secolo nel “Castelnuovo”, maniero noto anche con il nome di Castel Noarna e che oggi è sede di un’azienda vinicola biologica.
Quando mancheranno 7 Km alla conclusione i “girini” transiteranno esattamente di fronte a Rovereto, sulla riva opposta dell’Adige rispetto a quella verso la quale si affaccia la città sede d’arrivo, poco prima di giungere a Isera, la capitale enologica della Val Lagarina, celebre in particolare per il Marzemino, vino che incantò Mozart al punto che ne inserirà una citazione nel “Don Giovanni”, quando farà pronunciare al protagonista la fase “Versa il vino! Eccellente Marzemino”. Toccato questo centro, dov’è anche possibile visitare il singolare Museo della Cartolina e ammirare i resti di una villa romana scoperta poco dopo la fine della seconda guerra mondiale, inizierà uno dei tratti più veloci dell’intero tracciato, una discesa di quasi un chilometro che terminerà in corrispondenza del secondo e ultimo passaggio sull’Adige. Nel corso della breve planata si raggiungerà anche il “giro di boa” del tracciato, che fin lì si era costantemente snodato in direzione sud e che tornerà a far pedalare i corridori verso nord nei conclusivi 3,7 Km, durante i quali la strada tornerà pianeggiante, anche se non perfettamente perché negli ultimi 3700 metri si dovrà in concreto superare un modesto dislivello, che non raggiunge i 30 metri complessivi ma che potrebbe pesare leggermente nelle gambe di quei corridori che avranno osato troppo nei velocissimi tratti precedenti.
Oggi la battaglia sarà a colpi di minuti in quella che, persi per una volta i connotati della “wine stage”, potrebbe rivelarsi a tutti gli effetti una “war stage” in grado di cambiare la faccia della classifica a poche ore dal trittico alpino che decreterà definitivamente le sorti del 101° Giro d’Italia.

Mauro Facoltosi

FOTOGALLERY

Trento, Piazza Duomo

Trento, Basilica di Santa Maria Maggiore

Una delle strutture del Forte di Mattarello e, sullo sfondo, l’abitato di Aldeno (www.trentinograndeguerra.it)

Una delle strutture del Forte di Mattarello e, sullo sfondo, l’abitato di Aldeno (www.trentinograndeguerra.it)

A Mattarello si transita per la prima volta sul fiume Adige in direzione del Monte Bondone

La stretta dei Murazzi e, in alto a sinistra, Castel Beseno

Nomi, Palazzo Vecchio

Nogaredo, Castel Noarna

Rovereto vista dai vigneti del Marzemino che sovrastano Isera

Il secondo ed ultimo passaggio sull’Adige a poco meno di 4 Km dall’arrivo

Il cortile del MART (Museo d’arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto), presso il quale si concluderà la tappa

Rovereto, Campana dei Caduti

Un cannone “sorveglia” l’ingresso al Museo storico italiano della guerra, ospitato nel Castello di Rovereto, e, in trasparenza, l’altimetria della sedicesima tappa del Giro 2018 (www.tiamotrentino.it)

Un cannone “sorveglia” l’ingresso al Museo storico italiano della guerra, ospitato nel Castello di Rovereto, e, in trasparenza, l’altimetria della sedicesima tappa del Giro 2018 (www.tiamotrentino.it)

TOUR OF NORWAY CON TRIANGOLO FINALE

maggio 21, 2018 by Redazione  
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Sfuma all’ultima occasione utile il poker a Edvald Boasson Hagen, recordman di successi al Giro di Norvegia giunto ad un passo dalla quarta vittoria nella corsa di casa. Invece, la tappa conclusiva di Lillehammer ribalta la classifica a favore dello spagnolo Eduard Prades, protagonista con il danese Alexander Kamp e con l’altro norvegese Hagen dell’azione che ha deciso l’ottava edizione della breve corse a tappe scandinava

Si conclude in modo rocambolesco il Giro di Norvegia 2018 con il favoritissimo della vigilia, Edvald Boasson Hagen (Dimension Data), che si vede sfumare proprio in extremis l’occasione di vincere per la quarta volta la corsa di casa, perfezionando il record assoluto di tre affermazioni raggiunto lo scorso anno. Delusione anche per lo sprinter olandese Dylan Groenewegen (Team LottoNL-Jumbo) che, dopo aver ottenuti tre successi parziali in volata, crolla più che prevedibilmente nell’ultima e più impegnativa tappa, terminata con il ritiro dalla corsa.
Ad esultare è lo spagnolo Eduard Prades (Euskadi – Murias) che si fa beffare in una volata a due dal danese Alexander Kamp (Team Virtu Cycling) nell’ultima e decisiva frazione, ma si consola con la conquista della classifica generale, nella quale precede di appena 3” proprio il corridore che l’aveva fulminato in volata. Terzo di tappa è il norvegese Carl Fredrik Hagen (Team Joker Icopal), che aveva partecipato all’azione venendo poi staccato nel finale, mentre Boasson Hagen stavolta si deve accontentare di salire sul gradino più basso del podio, distanziato di 12″ dal capoclassifica.
Il norvegese può comunque gioire per la vittoria conseguita proprio nel giorno del suo compleanno quando sul traguardo di Asker, al termine della seconda frazione della corsa scandinava, ha regolato il gruppo in uno sprint reso impegnativo da una leggera pendenza. Alle sue spalle era giunto il connazionale Sondre Holst Enger (Israel Cycling Academy) che grazie al piazzamento sfilava la maglia di leader a Groenewegen, capoclassifica in quanto vincitore della tappa d’apertura disputata il giorno precedente. Nella stessa tappa Lars Boom, compagno di squadra dell’olandese, si è reso protagonista di una vicenda disdicevole e verrà allontanato dalla corsa per aver sferrato un pugno al belga Preben Van Hecke (Sport Vlaanderen – Baloise).
Nella terza frazione la maglia di leader è tornata sulle spalle di Groenewegen, che ha battuto proprio Boasson Hagen e Enger; il velocista si è poi ripetuto anche nella quarta frazione, non potendo però nulla nella difficile tappa conclusiva di Lillehammer, decisamente non adatta ai velocisti.
Adesso gran parte dei protagonisti del Giro di Norvegia rimarrà nello stato scandinavo dove domani prenderà il via un’altra breve e intensa corsa a tappe, il Tour des Fjords, che si concluderà giovedì 24 maggio e che costituirà una bella occasione di rivincita per Boasson Hagen, vincitore lo scorso anno di questa corsa che nel 2018 è stata avanzata di prestigio in calendario venendo promossa nell’Hors Catégorie, vale a dire un gradino sotto le prove del World Tour.

Andrea Mastrangelo

CLASSIFICA GENERALE

1 Eduard Prades Reverter (Spa) Euskadi Basque Country-Murias 20:47:57
2 Alexander Kamp (Den) Team Virtu Cycling 0:00:03
3 Edvald Boasson Hagen (Nor) Dimension Data 0:00:12
4 Carl Fredrik Hagen (Nor) Joker Icopal 0:00:21
5 Alex Aranburu Deba (Spa) Caja Rural-Seguros RGA 0:00:28
6 Jeroen Meijers (Ned) Roompot-Nederlandse Loterij 0:00:29
7 Justin Jules (Fra) WB Aqua Protect Veranclassic 0:00:32
8 Jonas Koch (Ger) CCC Sprandi Polkowice 0:00:35
9 Aritz Bagues Kalparsoro (Spa) Euskadi Basque Country-Murias
10 Ivan Rovny (Rus) Gazprom-Rusvelo
11 Lawrence Warbasse (USA) Aqua Blue Sport
12 Andreas Vangstad (Nor) Joker Icopal 0:00:39
13 Kevin Deltombe (Bel) Sport Vlaanderen-Baloise 0:00:42
14 Rob Ruijgh (Ned) Tarteletto-Isorex
15 Antonio Molina Canet (Spa) Caja Rural-Seguros RGA 0:00:48
16 Dimitri Peyskens (Bel) WB Aqua Protect Veranclassic 0:00:53
17 Philip Deignan (Irl) Team Sky 0:00:55
18 Jérôme Baugnies (Bel) Wanty-Groupe Gobert 0:00:56
19 Luis Guillermo Mas Bonet (Spa) Caja Rural-Seguros RGA 0:00:59
20 Alexander Foliforov (Rus) Gazprom-Rusvelo 0:01:02
21 Pieter Weening (Ned) Roompot-Nederlandse Loterij 0:01:05
22 Kristian Aasvold (Nor) Team Coop 0:01:46
23 Krister Hagen (Nor) Team Coop 0:01:49
24 Mauro Finetto (Ita) Delko Marseille Provence KTM 0:02:15
25 Nicholas Schultz (Aus) Caja Rural-Seguros RGA 0:03:07
26 Jesper Schultz (Den) Team Virtu Cycling 0:03:12
27 Markus Hoelgaard (Nor) Joker Icopal 0:03:17
28 Nikolay Mihaylov (Bul) Delko Marseille Provence KTM 0:03:31
29 Timo Roosen (Ned) LottoNL-Jumbo 0:03:52
30 Nick van der Lijke (Ned) Roompot-Nederlandse Loterij 0:03:59
31 Niklas Larsen (Den) Team Virtu Cycling 0:04:25
32 Alex Kirsch (Lux) WB Aqua Protect Veranclassic 0:04:32
33 August Jensen (Nor) Israel Cycling Academy 0:04:37
34 Sondre Enger (Nor) Israel Cycling Academy 0:04:55
35 Trond Håkon Trondsen (Nor) Team Coop 0:05:08
36 Maxime Farazijn (Bel) Sport Vlaanderen-Baloise 0:05:12
37 Antoine Warnier (Bel) WB Aqua Protect Veranclassic
38 Abram Stockman (Bel) Tarteletto-Isorex 0:05:14
39 Jon Irisarri Rincon (Spa) Caja Rural-Seguros RGA 0:05:16
40 Floris Gerts (Ned) Roompot-Nederlandse Loterij
41 Merhawi Kudus (Eri) Dimension Data 0:05:25
42 Sergey Lagutin (Rus) Gazprom-Rusvelo 0:05:28
43 Pim Ligthart (Ned) Roompot-Nederlandse Loterij 0:05:31
44 Kristoffer Skjerping (Nor) Joker Icopal 0:05:35
45 Luca Wackermann (Ita) Bardiani CSF 0:06:10
46 Dries Van Gestel (Bel) Sport Vlaanderen-Baloise
47 Milan Menten (Bel) Sport Vlaanderen-Baloise
48 Paul Martens (Ger) LottoNL-Jumbo 0:06:19
49 Kevin Van Melsen (Bel) Wanty-Groupe Gobert 0:06:22
50 Amund Grøndahl Jansen (Nor) LottoNL-Jumbo 0:07:11
51 Anders Skaarseth (Nor) Uno-X Norwegian Development Team
52 Vincenzo Albanese (Ita) Bardiani CSF 0:07:33
53 Pawel Bernas (Pol) CCC Sprandi Polkowice 0:08:31
54 Evaldas Siskevicius (Ltu) Delko Marseille Provence KTM 0:09:17
55 Daniel Pearson (GBr) Aqua Blue Sport 0:09:24
56 David Lopez Garcia (Spa) Team Sky 0:09:26
57 Øivind Lukkedal (Nor) Team Coop 0:09:36
58 Håkon Lunder Aalrust (Nor) Team Coop 0:10:57
59 Amanuel Ghebreigzabhier (Eri) Dimension Data 0:12:04
60 Jonathan Dibben (GBr) Team Sky 0:12:39
61 Hector Saez Benito (Spa) Euskadi Basque Country-Murias 0:13:50
62 Evgeny Shalunov (Rus) Gazprom-Rusvelo 0:14:09
63 Boris Vallee (Bel) Wanty-Groupe Gobert 0:14:48
64 Mark McNally (GBr) Wanty-Groupe Gobert
65 Preben Van Hecke (Bel) Sport Vlaanderen-Baloise 0:15:27
66 Torkil Veyhe (Den) Team Virtu Cycling 0:15:58
67 Aitor Gonzalez Prieto (Spa) Euskadi Basque Country-Murias 0:16:20
68 Torstein Træen (Nor) Uno-X Norwegian Development Team 0:16:55
69 Sergio Samitier Samitier (Spa) Euskadi Basque Country-Murias 0:17:56
70 Sébastien Delfosse (Bel) WB Aqua Protect Veranclassic 0:19:07
71 Robbert de Greef (Ned) Roompot-Nederlandse Loterij 0:22:29
72 Alexander Porsev (Rus) Gazprom-Rusvelo 0:25:25
73 Syver Wærsted (Nor) Uno-X Norwegian Development Team 0:26:37

La premiazione di Eduard Prades (foto Reuters)

La premiazione di Eduard Prades (foto Reuters)

YATES, QUESTA E’ UN’IMPRESA

maggio 20, 2018 by Redazione  
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La maglia rosa attacca sul Costalissoio, a 18 km dal traguardo, e trionfa in solitaria a Sappada. Pinot, Dumoulin, Pozzovivo, Lopez e Carapaz perdono 41’’. Il capoclassifica si presenta così con 2’11’’ alla cronometro di martedì. Froome cede 1’32’’. Aru rischia il ritiro, poi chiude a 19 minuti e mezzo.

Il più forte, il più coraggioso, il più scaltro sul piano tattico. Sul traguardo di Sappada, Simon Yates ha coronato una seconda settimana di Giro d’Italia ai limiti della perfezione: vittoria di tappa al termine di un’azione solitaria di 18 km, ma soprattutto un allungo in classifica generale che gli concede la possibilità di salvare la maglia rosa anche nella cronometro di martedì. E se lo Zoncolan aveva proiettato sul primato di Yates l’ombra del ritorno di Chris Froome, la frazione dolomitica di oggi l’ha di nuovo allontanata: oltre un minuto e mezzo il passivo del quattro volte vincitore del Tour de France, sorpreso in discesa e in difficoltà in salita.
Il capolavoro di Yates è cominciato sulla salita di Costalissoio, l’ultima rampa davvero selettiva prima della pedalabile ascesa finale verso Sappada, quando il gruppo dei favoriti era già esploso. Merito di Miguel Angel Lopez, che nella discesa del Passo di Sant’Antonio ha dato uno strattone a un plotone forte di una ventina di unità, selezionato sull’erta precedente dagli uomini della Sunweb. Nella trappola del colombiano è finito Froome, che ha approcciato la penultima asperità di giornata con una manciata di metri di ritardo. Abbastanza per convincere Lopez a insistere e i compagni della maglia rosa, capeggiati dal solito, infaticabile Jack Haig, a collaborare. George Bennett è stato il primo a provare a rilanciare, ma la svolta è arrivata quando la maglia rosa ha preso in mano la corsa. Al primo scatto hanno saputo rispondere Lopez, Dumoulin, Pozzovivo, Pinot e Carapaz; al secondo, nessuno. In cima, il leader indiscusso delle prime due settimane di Giro vantava appena una quindicina di secondi sui diretti inseguitori. In fondo alla discesa, il divario era raddoppiato.
Pinot e Dumoulin non sono riusciti a convincere i compagni di viaggio a cooperare, e così il vantaggio della maglia rosa è lentamente ma costantemente aumentato fino ai 5 km dal termine, quando ha superato i 50 secondi. È stato allora che Carapaz ha rotto lo stallo con un’accelerazione che ha messo a nudo le difficoltà di Dumoulin, incapace di replicare. Soltanto un poco comprensibile marcamento reciproco fra Pozzovivo, Pinot, Lopez e Carapaz ha permesso al vincitore dell’edizione 2017 di tornare sotto e strappare anche i 4 secondi di abbuono del terzo posto nello sprint dei battuti, preceduto solo dal francese. Yates aveva ormai tagliato il traguardo da 41’’, e vedeva così il suo margine sull’olandese schizzare a 2 minuti e 11: all’incirca quanto il britannico si aspetta di perdere nella cronometro di martedì.
Mentre la maglia di Yates diventava sempre più rosa, Froome scivolava via via sempre più indietro. 1’32’’, alla fine, il suo distacco, limitato soltanto grazie all’aiuto di Wouter Poels e Sergio Henao. Molto peggio è andata a Fabio Aru, che, se ieri aveva dovuto dire addio a ogni ambizione di classifica, sul Passo di Sant’Antonio è stato molto vicino a dire addio al Giro 2018. Il sardo ha resistito alla tentazione del ritiro, ma ha chiuso a 19 minuti e mezzo dal vincitore. Una crisi forse favorita anche dal ritmo folle tenuto dal gruppo per quasi tutta la giornata. La maxi-fuga (Denz, Cherel, Jauregui, Quintana, Neilands, Sbaragli, Modolo, Nibali, Visconti, Bonifazio, Lutsenko, Ballerini, Masnada, De Marchi, Van der Sande, Bewley, Brambilla, Ciccone, Barbin, Stybar, Lammertink, Ulissi, Mori, Ladagnous) è partita dopo circa due ore di gara condotte a tutta, e non ha mai preso più di 3 minuti di vantaggio. Merito o colpa anche della Education First, che prima e durante il Passo Tre Croci ha speso tutto per lanciare l’attacco di Michael Woods. Azione che non ha fruttato al canadese più di un minuto e che si è esaurita pochi chilometri dopo la fine della discesa, ma che ha fatto accumulare ulteriore fatica nelle gambe dei corridori.
La nuova generale vede sempre in cima il binomio Yates-Dumoulin, con Pozzovivo sempre terzo, a 2’28’’. Conferma la sua posizione, la quarta, anche Thibaut Pinot, ora staccato di 2’37’’. Froome vanifica una parte della risalita di ieri e scivola dal quinto al settimo posto (+4’52’’), scavalcato da Lopez (+4’27’’) e Carapaz (+4’47’’). Bennett è ottavo a 5’34’’, mentre Bilbao, nono a 5’59’’, potrebbe diventare una preziosa arma tattica, nell’ultima settimana, per un Lopez che pare in costante crescita.

Matteo Novarini

ORDINE D’ARRIVO

1 Simon Yates (GBr) Mitchelton-Scott 4:37:56
2 Miguel Angel Lopez (Col) Astana Pro Team 0:00:41
3 Tom Dumoulin (Ned) Team Sunweb
4 Domenico Pozzovivo (Ita) Bahrain-Merida
5 Richard Carapaz (Ecu) Movistar Team
6 Thibaut Pinot (Fra) Groupama-FDJ
7 Alexandre Geniez (Fra) AG2R La Mondiale 0:01:20
8 Davide Formolo (Ita) Bora-Hansgrohe
9 Pello Bilbao (Spa) Astana Pro Team
10 Sam Oomen (Ned) Team Sunweb
11 Sébastien Reichenbach (Swi) Groupama-FDJ
12 Mikel Nieve (Spa) Mitchelton-Scott
13 Patrick Konrad (Aut) Bora-Hansgrohe
14 George Bennett (NZl) LottoNL-Jumbo
15 Ben O’Connor (Aus) Dimension Data
16 Rohan Dennis (Aus) BMC Racing Team
17 Chris Froome (GBr) Team Sky 0:01:32
18 Wout Poels (Ned) Team Sky
19 Carlos Betancur (Col) Movistar Team 0:02:11
20 Jack Haig (Aus) Mitchelton-Scott 0:03:33
21 José Gonçalves (Por) Katusha-Alpecin 0:04:13
22 Michael Woods (Can) EF Education First-Drapac p/b Cannondale
23 Hubert Dupont (Fra) AG2R La Mondiale
24 Sergio Henao (Col) Team Sky
25 Felix Grossschartner (Aut) Bora-Hansgrohe
26 Nico Denz (Ger) AG2R La Mondiale 0:06:09
27 Georg Preidler (Aut) Groupama-FDJ 0:06:46
28 Robert Gesink (Ned) LottoNL-Jumbo
29 Mikael Cherel (Fra) AG2R La Mondiale
30 Kenny Elissonde (Fra) Team Sky
31 Adam Hansen (Aus) Lotto Fix All 0:07:30
32 Kilian Frankiny (Swi) BMC Racing Team
33 Jan Hirt (Cze) Astana Pro Team
34 Gianluca Brambilla (Ita) Trek-Segafredo 0:09:48
35 Matej Mohoric (Slo) Bahrain-Merida
36 Giulio Ciccone (Ita) Bardiani CSF 0:11:15
37 Benjamin King (USA) Dimension Data 0:13:37
38 Enrico Battaglin (Ita) LottoNL-Jumbo
39 Victor De La Parte (Spa) Movistar Team
40 Steve Morabito (Swi) Groupama-FDJ
41 Jacques Janse Van Rensburg (RSA) Dimension Data
42 Ruben Plaza (Spa) Israel Cycling Academy
43 Christopher Juul Jensen (Den) Mitchelton-Scott
44 Domen Novak (Slo) Bahrain-Merida 0:19:02
45 Diego Ulissi (Ita) UAE Team Emirates 0:19:31
46 Davide Ballerini (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec
47 Matteo Montaguti (Ita) AG2R La Mondiale
48 Christoph Pfingsten (Ger) Bora-Hansgrohe
49 Matthieu Ladagnous (Fra) Groupama-FDJ
50 Quentin Jauregui (Fra) AG2R La Mondiale
51 Roman Kreuziger (Cze) Mitchelton-Scott
52 Andrey Zeits (Kaz) Astana Pro Team
53 Alexey Lutsenko (Kaz) Astana Pro Team
54 Zdenek Stybar (Cze) Quick-Step Floors
55 Eros Capecchi (Ita) Quick-Step Floors
56 Tosh Van Der Sande (Bel) Lotto Fix All
57 Christopher Hamilton (Aus) Team Sunweb
58 Mattia Cattaneo (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec
59 Fausto Masnada (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec
60 Maurits Lammertink (Ned) Katusha-Alpecin
61 Chad Haga (USA) Team Sunweb
62 Krists Neilands (Lat) Israel Cycling Academy
63 Davide Villella (Ita) Astana Pro Team
64 Vegard Stake Laengen (Nor) UAE Team Emirates
65 Laurens ten Dam (Ned) Team Sunweb
66 Salvatore Puccio (Ita) Team Sky
67 Luis León Sanchez (Spa) Astana Pro Team
68 Manuele Mori (Ita) UAE Team Emirates
69 Fabio Aru (Ita) UAE Team Emirates
70 Darwin Atapuma (Col) UAE Team Emirates
71 Giovanni Visconti (Ita) Bahrain-Merida
72 Dayer Quintana (Col) Movistar Team 0:19:39
73 Antonio Pedrero (Spa) Movistar Team
74 Sacha Modolo (Ita) EF Education First-Drapac p/b Cannondale
75 Sander Armee (Bel) Lotto Fix All 0:25:27
76 Ben Hermans (Bel) Israel Cycling Academy 0:26:14
77 Kristian Sbaragli (Ita) Israel Cycling Academy
78 Alex Turrin (Ita) Wilier Triestina-Selle Italia
79 Joe Dombrowski (USA) EF Education First-Drapac p/b Cannondale
80 Valerio Conti (Ita) UAE Team Emirates
81 Francesco Gavazzi (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec
82 Marco Marcato (Ita) UAE Team Emirates
83 François Bidard (Fra) AG2R La Mondiale
84 David De La Cruz (Spa) Team Sky
85 Vasil Kiryienka (Blr) Team Sky
86 Eduardo Sepulveda (Arg) Movistar Team 0:26:43
87 Enrico Barbin (Ita) Bardiani CSF 0:28:02
88 Antonio Nibali (Ita) Bahrain-Merida
89 Niccolo Bonifazio (Ita) Bahrain-Merida
90 Anthony Roux (Fra) Groupama-FDJ 0:29:15
91 Ryan Gibbons (RSA) Dimension Data
92 Christian Knees (Ger) Team Sky
93 Roy Curvers (Ned) Team Sunweb
94 Mads Würtz Schmidt (Den) Katusha-Alpecin
95 Niklas Eg (Den) Trek-Segafredo
96 Cesare Benedetti (Ita) Bora-Hansgrohe
97 Francisco Ventoso (Spa) BMC Racing Team
98 Gijs Van Hoecke (Bel) LottoNL-Jumbo
99 Danny van Poppel (Ned) LottoNL-Jumbo
100 Ruben Fernandez (Spa) Movistar Team
101 Hugh Carthy (GBr) EF Education First-Drapac p/b Cannondale
102 Laurent Didier (Lux) Trek-Segafredo
103 Esteban Chaves (Col) Mitchelton-Scott
104 Jarlinson Pantano (Col) Trek-Segafredo
105 Andreas Schillinger (Ger) Bora-Hansgrohe
106 Natnael Berhane (Eri) Dimension Data
107 Jean-Pierre Drucker (Lux) BMC Racing Team
108 Maximilian Schachmann (Ger) Quick-Step Floors
109 Louis Vervaeke (Bel) Team Sunweb
110 Nathan Brown (USA) EF Education First-Drapac p/b Cannondale
111 Jaco Venter (RSA) Dimension Data
112 Louis Meintjes (RSA) Dimension Data
113 Marco Frapporti (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec
114 Manuele Boaro (Ita) Bahrain-Merida
115 Mirco Maestri (Ita) Bardiani CSF
116 Baptiste Planckaert (Bel) Katusha-Alpecin
117 Bert-Jan Lindeman (Ned) LottoNL-Jumbo
118 Jos van Emden (Ned) LottoNL-Jumbo
119 Clement Venturini (Fra) AG2R La Mondiale
120 Simone Andreetta (Ita) Bardiani CSF
121 Koen Bouwmam (Ned) LottoNL-Jumbo
122 Sam Bewley (NZl) Mitchelton-Scott
123 Alessandro De Marchi (Ita) BMC Racing Team
124 Elia Viviani (Ita) Quick-Step Floors 0:35:49
125 Fabio Sabatini (Ita) Quick-Step Floors
126 William Bonnet (Fra) Groupama-FDJ
127 Manuel Belletti (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec
128 Jérémy Roy (Fra) Groupama-FDJ
129 Marco Coledan (Ita) Wilier Triestina-Selle Italia
130 Guillaume Boivin (Can) Israel Cycling Academy
131 Rodolfo Torres (Col) Androni Giocattoli-Sidermec
132 Ryan Mullen (Irl) Trek-Segafredo
133 Mads Pedersen (Den) Trek-Segafredo
134 Florian Senechal (Fra) Quick-Step Floors
135 Tom Van Asbroeck (Bel) EF Education First-Drapac p/b Cannondale
136 Rémi Cavagna (Fra) Quick-Step Floors
137 Guy Sagiv (Isr) Israel Cycling Academy
138 Jurgen Roelandts (Bel) BMC Racing Team
139 Jens Debusschere (Bel) Lotto Fix All
140 Michael Mørkøv (Den) Quick-Step Floors
141 Liam Bertazzo (Ita) Wilier Triestina-Selle Italia
142 Lars Bak (Den) Lotto Fix All
143 Andrea Vendrame (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec
144 Markel Irizar (Spa) Trek-Segafredo
145 Eugert Zhupa (Alb) Wilier Triestina-Selle Italia
146 Jacopo Mosca (Ita) Wilier Triestina-Selle Italia
147 Jan Polanc (Slo) UAE Team Emirates
148 Sam Bennett (Irl) Bora-Hansgrohe
149 Lennard Hofstede (Ned) Team Sunweb
150 Zakkari Dempster (Aus) Israel Cycling Academy
151 Boy van Poppel (Ned) Trek-Segafredo
152 Frederik Frison (Bel) Lotto Fix All
153 Viacheslav Kuznetsov (Rus) Katusha-Alpecin
154 Victor Campenaerts (Bel) Lotto Fix All
155 Mitchell Docker (Aus) EF Education First-Drapac p/b Cannondale
156 Svein Tuft (Can) Mitchelton-Scott
157 Maxim Belkov (Rus) Katusha-Alpecin
158 Paolo Simion (Ita) Bardiani CSF
159 Giuseppe Fonzi (Ita) Wilier Triestina-Selle Italia
160 Tony Martin (Ger) Katusha-Alpecin 0:40:47
161 Alex Dowsett (GBr) Katusha-Alpecin

CLASSIFICA GENERALE

1 Simon Yates (GBr) Mitchelton-Scott 65:57:37
2 Tom Dumoulin (Ned) Team Sunweb 0:02:11
3 Domenico Pozzovivo (Ita) Bahrain-Merida 0:02:28
4 Thibaut Pinot (Fra) Groupama-FDJ 0:02:37
5 Miguel Angel Lopez (Col) Astana Pro Team 0:04:27
6 Richard Carapaz (Ecu) Movistar Team 0:04:47
7 Chris Froome (GBr) Team Sky 0:04:52
8 George Bennett (NZl) LottoNL-Jumbo 0:05:34
9 Pello Bilbao (Spa) Astana Pro Team 0:05:59
10 Patrick Konrad (Aut) Bora-Hansgrohe 0:06:13
11 Rohan Dennis (Aus) BMC Racing Team 0:06:41
12 Ben O’Connor (Aus) Dimension Data 0:07:12
13 Sam Oomen (Ned) Team Sunweb 0:07:27
14 Carlos Betancur (Col) Movistar Team 0:08:00
15 Alexandre Geniez (Fra) AG2R La Mondiale 0:09:00
16 Wout Poels (Ned) Team Sky 0:09:38
17 Michael Woods (Can) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 0:09:49
18 Davide Formolo (Ita) Bora-Hansgrohe 0:09:56
19 Sergio Henao (Col) Team Sky 0:13:15
20 José Gonçalves (Por) Katusha-Alpecin 0:15:20
21 Mikel Nieve (Spa) Mitchelton-Scott 0:19:39
22 Fabio Aru (Ita) UAE Team Emirates 0:25:14
23 Mikael Cherel (Fra) AG2R La Mondiale 0:26:55
24 Sébastien Reichenbach (Swi) Groupama-FDJ 0:31:37
25 Hubert Dupont (Fra) AG2R La Mondiale 0:32:17
26 Georg Preidler (Aut) Groupama-FDJ 0:35:59
27 Maximilian Schachmann (Ger) Quick-Step Floors 0:38:26
28 Gianluca Brambilla (Ita) Trek-Segafredo 0:39:43
29 Jack Haig (Aus) Mitchelton-Scott 0:39:50
30 Fausto Masnada (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec 0:41:08
31 Diego Ulissi (Ita) UAE Team Emirates 0:41:27
32 Valerio Conti (Ita) UAE Team Emirates 0:45:07
33 Matej Mohoric (Slo) Bahrain-Merida 0:48:08
34 Luis León Sanchez (Spa) Astana Pro Team 0:51:24
35 Felix Grossschartner (Aut) Bora-Hansgrohe 0:52:09
36 Robert Gesink (Ned) LottoNL-Jumbo 1:00:19
37 Enrico Battaglin (Ita) LottoNL-Jumbo 1:08:11
38 Jan Polanc (Slo) UAE Team Emirates 1:09:49
39 Jan Hirt (Cze) Astana Pro Team 1:10:15
40 Matteo Montaguti (Ita) AG2R La Mondiale 1:10:30
41 Giovanni Visconti (Ita) Bahrain-Merida 1:11:20
42 Maurits Lammertink (Ned) Katusha-Alpecin 1:11:30
43 Quentin Jauregui (Fra) AG2R La Mondiale 1:12:46
44 Victor De La Parte (Spa) Movistar Team 1:14:27
45 Louis Meintjes (RSA) Dimension Data 1:16:02
46 Benjamin King (USA) Dimension Data 1:16:37
47 Ben Hermans (Bel) Israel Cycling Academy 1:18:03
48 François Bidard (Fra) AG2R La Mondiale 1:19:02
49 Roman Kreuziger (Cze) Mitchelton-Scott 1:20:40
50 Laurens ten Dam (Ned) Team Sunweb 1:20:48
51 Giulio Ciccone (Ita) Bardiani CSF
52 Eros Capecchi (Ita) Quick-Step Floors 1:22:04
53 Mattia Cattaneo (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec 1:25:37
54 Adam Hansen (Aus) Lotto Fix All 1:25:39
55 Nathan Brown (USA) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 1:26:32
56 Jarlinson Pantano (Col) Trek-Segafredo 1:29:42
57 Francesco Gavazzi (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec 1:35:05
58 Joe Dombrowski (USA) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 1:35:53
59 Manuele Boaro (Ita) Bahrain-Merida 1:36:03
60 Rodolfo Torres (Col) Androni Giocattoli-Sidermec 1:38:26
61 Kenny Elissonde (Fra) Team Sky 1:39:00
62 Nico Denz (Ger) AG2R La Mondiale 1:39:07
63 Darwin Atapuma (Col) UAE Team Emirates 1:41:16
64 Christoph Pfingsten (Ger) Bora-Hansgrohe 1:43:45
65 David De La Cruz (Spa) Team Sky 1:44:03
66 Alessandro De Marchi (Ita) BMC Racing Team 1:44:45
67 Esteban Chaves (Col) Mitchelton-Scott 1:47:05
68 Chad Haga (USA) Team Sunweb 1:47:35
69 Kilian Frankiny (Swi) BMC Racing Team 1:48:29
70 Louis Vervaeke (Bel) Team Sunweb 1:49:29
71 Andrey Zeits (Kaz) Astana Pro Team 1:50:04
72 Sander Armee (Bel) Lotto Fix All 1:51:37
73 Ruben Plaza (Spa) Israel Cycling Academy 1:52:50
74 Koen Bouwmam (Ned) LottoNL-Jumbo 1:58:45
75 Tosh Van Der Sande (Bel) Lotto Fix All 2:00:21
76 Salvatore Puccio (Ita) Team Sky 2:01:30
77 Manuele Mori (Ita) UAE Team Emirates 2:04:23
78 Hugh Carthy (GBr) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 2:06:05
79 Davide Ballerini (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec 2:07:15
80 Jacques Janse Van Rensburg (RSA) Dimension Data 2:08:09
81 Davide Villella (Ita) Astana Pro Team 2:08:21
82 Natnael Berhane (Eri) Dimension Data 2:12:30
83 Marco Marcato (Ita) UAE Team Emirates 2:13:14
84 Anthony Roux (Fra) Groupama-FDJ 2:15:25
85 Christopher Juul Jensen (Den) Mitchelton-Scott 2:15:38
86 Dayer Quintana (Col) Movistar Team 2:18:00
87 Steve Morabito (Swi) Groupama-FDJ 2:18:11
88 Zdenek Stybar (Cze) Quick-Step Floors 2:21:33
89 Laurent Didier (Lux) Trek-Segafredo 2:21:47
90 Mads Würtz Schmidt (Den) Katusha-Alpecin 2:22:26
91 Matthieu Ladagnous (Fra) Groupama-FDJ 2:22:32
92 Krists Neilands (Lat) Israel Cycling Academy 2:22:35
93 Sacha Modolo (Ita) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 2:25:21
94 Antonio Nibali (Ita) Bahrain-Merida 2:28:20
95 Ryan Gibbons (RSA) Dimension Data 2:28:44
96 Andrea Vendrame (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec 2:29:09
97 Francisco Ventoso (Spa) BMC Racing Team 2:31:14
98 Jaco Venter (RSA) Dimension Data 2:33:33
99 Clement Venturini (Fra) AG2R La Mondiale 2:34:27
100 Antonio Pedrero (Spa) Movistar Team 2:36:23
101 Vegard Stake Laengen (Nor) UAE Team Emirates 2:39:02
102 Enrico Barbin (Ita) Bardiani CSF 2:39:32
103 Niklas Eg (Den) Trek-Segafredo 2:41:39
104 Lars Bak (Den) Lotto Fix All 2:42:16
105 Eduardo Sepulveda (Arg) Movistar Team 2:44:20
106 Sam Bennett (Irl) Bora-Hansgrohe 2:45:17
107 Cesare Benedetti (Ita) Bora-Hansgrohe 2:46:49
108 Tony Martin (Ger) Katusha-Alpecin 2:47:35
109 Rémi Cavagna (Fra) Quick-Step Floors 2:49:58
110 Baptiste Planckaert (Bel) Katusha-Alpecin 2:51:36
111 Guillaume Boivin (Can) Israel Cycling Academy 2:51:39
112 Alexey Lutsenko (Kaz) Astana Pro Team 2:52:34
113 Jos van Emden (Ned) LottoNL-Jumbo 2:53:15
114 Niccolo Bonifazio (Ita) Bahrain-Merida 2:53:19
115 Kristian Sbaragli (Ita) Israel Cycling Academy 2:53:25
116 Ruben Fernandez (Spa) Movistar Team 2:53:39
117 Vasil Kiryienka (Blr) Team Sky
118 Bert-Jan Lindeman (Ned) LottoNL-Jumbo 2:56:36
119 Christian Knees (Ger) Team Sky 2:56:41
120 Christopher Hamilton (Aus) Team Sunweb 2:56:44
121 Manuel Belletti (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec 2:56:55
122 Gijs Van Hoecke (Bel) LottoNL-Jumbo 2:57:14
123 Viacheslav Kuznetsov (Rus) Katusha-Alpecin 2:58:20
124 Jacopo Mosca (Ita) Wilier Triestina-Selle Italia 2:59:09
125 Simone Andreetta (Ita) Bardiani CSF
126 Marco Frapporti (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec 2:59:26
127 Domen Novak (Slo) Bahrain-Merida 3:01:00
128 Jérémy Roy (Fra) Groupama-FDJ 3:01:04
129 Alex Dowsett (GBr) Katusha-Alpecin 3:02:43
130 Maxim Belkov (Rus) Katusha-Alpecin 3:02:44
131 Mirco Maestri (Ita) Bardiani CSF 3:05:08
132 Roy Curvers (Ned) Team Sunweb 3:07:17
133 Alex Turrin (Ita) Wilier Triestina-Selle Italia 3:07:29
134 Danny van Poppel (Ned) LottoNL-Jumbo 3:07:54
135 Jean-Pierre Drucker (Lux) BMC Racing Team 3:08:42
136 Michael Mørkøv (Den) Quick-Step Floors 3:09:21
137 Sam Bewley (NZl) Mitchelton-Scott 3:09:23
138 Jurgen Roelandts (Bel) BMC Racing Team 3:10:54
139 Zakkari Dempster (Aus) Israel Cycling Academy 3:11:02
140 Florian Senechal (Fra) Quick-Step Floors 3:11:45
141 Victor Campenaerts (Bel) Lotto Fix All 3:13:13
142 William Bonnet (Fra) Groupama-FDJ 3:13:55
143 Tom Van Asbroeck (Bel) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 3:15:12
144 Fabio Sabatini (Ita) Quick-Step Floors 3:16:44
145 Mitchell Docker (Aus) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 3:17:50
146 Elia Viviani (Ita) Quick-Step Floors 3:19:50
147 Markel Irizar (Spa) Trek-Segafredo 3:20:51
148 Frederik Frison (Bel) Lotto Fix All 3:22:13
149 Ryan Mullen (Irl) Trek-Segafredo 3:24:18
150 Jens Debusschere (Bel) Lotto Fix All 3:25:09
151 Guy Sagiv (Isr) Israel Cycling Academy 3:26:17
152 Andreas Schillinger (Ger) Bora-Hansgrohe 3:26:57
153 Lennard Hofstede (Ned) Team Sunweb 3:30:14
154 Mads Pedersen (Den) Trek-Segafredo 3:30:53
155 Boy van Poppel (Ned) Trek-Segafredo 3:31:26
156 Liam Bertazzo (Ita) Wilier Triestina-Selle Italia 3:32:11
157 Paolo Simion (Ita) Bardiani CSF 3:33:13
158 Marco Coledan (Ita) Wilier Triestina-Selle Italia 3:39:52
159 Svein Tuft (Can) Mitchelton-Scott 3:45:38
160 Eugert Zhupa (Alb) Wilier Triestina-Selle Italia 3:46:29
161 Giuseppe Fonzi (Ita) Wilier Triestina-Selle Italia 3:59:52

Lattacco di Simon Yates verso Sappada (foto Bettini)

L'attacco di Simon Yates verso Sappada (foto Bettini)

CALIFORNIA: COLOMBIA CAPUT MUNDI, BERNAL E GAVIRIA SIGNORI DI SACRAMENTO

maggio 20, 2018 by Redazione  
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Si conclude l’Amgen Tour of California con un “en plein” colombiano. L’ultima volata è andata, seppur per un nonnulla, a Fernando Gaviria, mentre la classifica generale era già stata blindata grazie all’impresa di ieri da Egan Bernal.

Successo colombiano su tutta la linea all’Amgen Tour of California, la corsa a tappe statunitense che è terminata nella tarda serata italiana con una volata da brividi andata a Fernando Gaviria. Il colombiano della Quick-Step Floors si è messo così in carniere tre vittorie, lasciando all’asciutto il campione del mondo Peter Sagan (Bora – Hansgrohe), che era abbonato alla maglia di leader della classifica a punti.
L’ultima volata è andata a Gaviria per un nonnulla e solo il miglior colpo di reni del velocista colombiano ha impedito al rimontante Max Walscheid (Sunweb) di ottenere la sua prima vittoria in una prova World Tour. Terza piazza per il furetto australiano Caleb Ewan (Mitchelton Scott). Solo quarto Peter Sagan, all’asciutto in questa edizione della corsa statunitense che, in passato, lo ha visto aggiudicarsi per ben sette volte la maglia di leader della classifica a punti. Se Gaviria è stato pilotato egregiamente dai suoi compagni di squadra, Marcel Kittel (Team Katusha – Alpecin) ha molto da recriminare. Rick Zabel ha letteralmente fatto il buco facendo sì che Gaviria, Richeze e un terzo componente del treno della Quick-Steep Floors, che in quel momento stava facendo l’andatura, si avvantaggiassero. Quanto accaduto, cosa inusuale in questi frangenti, ha ha avuto come coseguenza che Kittel si rialzasse, costringendo Ewan ad inseguire. L’inseguimento lo ha portato, però, solo ad affiancare Gaviria, mentre da dietro rimontava a velocità nettamente superiore ai due Max Walscheid. La rimonta dello sprinter tedesco è stata, però, vanificata dal miglior colpo di reni dato al momento giusto dal colombiano. La topten di giornata è completata da Sagan, Miguel Bryon (Holowesko Citadel), Alexander Kristoff (UAE Team Emirates), Michael Rice (Hagens Berman Axeon), Ty Magner (Rally Cycling), Daniel McLay (EF Education First-Drapac) e Kiel Reijnen (Trek-Segafredo).
Prima della prevista conclusione in volata la tappa ha visto la lunga fuga di Mikkel Bjerg (Hagens Berman Axeon), Jonathan Clarke (UnitedHealthcare), Adam De Vos (Rally Cycling) e Neilson Powless (Team LottoNL-Jumbo). Per loro un lungo viaggio con un vantaggio che si è mantenuto a lungo sui due minuti e mezzo. I quattro hanno anche avuto l’onore di passare per primi sotto lo striscione d’arrivo, al momento d’imboccare il circuito cittadino finale da ripetere quattro volte. La loro azione, però, si è conclusa quando al traguardo mancava poco più di 4 km al traguardo e la campanella dell’ultimo giro si apprestava a riempire l’aria con il suo suono.
Per quanto riguarda la classifica generale nulla ha turbato la giornata di Egan Bernal ( Team Sky) che aveva il solo compito di portare la bicicletta al traguardo per indossare la definitiva maglia gialla. Insieme a Bernal salgono sul podio finale Tejay van Garderen (BMC Racing Team), che ha un ritardo di 1’25”, e il colombiano Daniel Martínez (EF Education First-Drapac) , terzo a 2’14” dal conterraneo.
Completano la topten di classifica Adam Yates (Mitchelton-Scott) a 2’16”, Tao Geoghegan Hart (Team Sky) a 2’28”, Rafał Majka (Bora Hansgrohe) a 3’01”, Brandon McNulty (Rally Cycling) a 3’28”, Laurens De Plus (Quic Step Floors) a 3’50”, Kristijan Đurasek (UAE Team Emirates) a 3’59” e Mathias Fränk (AG2R La Mondiale) a 4’01”. Edward Ravasi (UAE Team Emirates), migliore degli italiani, ha chiuso la 13a edizione del Giro di California in dodicesima posizione, con un passivo di 6’11”.

Mario Prato

ORDINE D’ARRIVO

1 Fernando Gaviria (Col) Quick-Step Floors 3:07:39
2 Max Walscheid (Ger) Team Sunweb
3 Caleb Ewan (Aus) Mitchelton-Scott
4 Peter Sagan (Svk) Bora-Hansgrohe
5 Miguel Bryon (USA) Holowesko-Citadel p/b Arapahoe Resources
6 Alexander Kristoff (Nor) UAE Team Emirates
7 Michael Rice (Aus) Hagens Berman Axeon
8 Tyler Magner (USA) Rally Cycling
9 Daniel McLay (GBr) EF Education First-Drapac p/b Cannondale
10 Kiel Reijnen (USA) Trek-Segafredo
11 Ian Garrison (USA) Hagens Berman Axeon
12 Travis McCabe (USA) UnitedHealthcare Pro Cycling
13 Daniel Oss (Ita) Bora-Hansgrohe
14 Sean Bennett (USA) Hagens Berman Axeon
15 Michal Kolár (Svk) Bora-Hansgrohe
16 Maximiliano Richeze (Arg) Quick-Step Floors
17 Marcel Kittel (Ger) Katusha-Alpecin
18 Luka Mezgec (Slo) Mitchelton-Scott
19 Patrick Bevin (NZl) BMC Racing Team
20 Kasper Asgreen (Den) Quick-Step Floors
21 Adam Yates (GBr) Mitchelton-Scott
22 Alvaro Hodeg (Col) Quick-Step Floors
23 Ivo Oliveira (Por) Hagens Berman Axeon
24 Laurens De Plus (Bel) Quick-Step Floors
25 Gavin Mannion (USA) UnitedHealthcare Pro Cycling
26 Cyril Gautier (Fra) AG2R La Mondiale
27 Lucas Sebastian Haedo (Arg) UnitedHealthcare Pro Cycling
28 Jasper Stuyven (Bel) Trek-Segafredo
29 Tao Geoghegan Hart (GBr) Team Sky
30 Michael Schär (Swi) BMC Racing Team
31 Simon Clarke (Aus) EF Education First-Drapac p/b Cannondale
32 Daniel Martinez (Col) EF Education First-Drapac p/b Cannondale
33 Egan Bernal (Col) Team Sky
34 Kristijan Durasek (Cro) UAE Team Emirates
35 Danilo Wyss (Swi) BMC Racing Team
36 Mathias Frank (Swi) AG2R La Mondiale
37 Pawel Poljanski (Pol) Bora-Hansgrohe
38 Rafal Majka (Pol) Bora-Hansgrohe
39 Tejay van Garderen (USA) BMC Racing Team
40 Maarten Wynants (Bel) LottoNL-Jumbo
41 Rick Zabel (Ger) Katusha-Alpecin
42 Brandon McNulty (USA) Rally Cycling
43 Alex Howes (USA) EF Education First-Drapac p/b Cannondale
44 Rúben Guerreiro (Por) Trek-Segafredo
45 Mark Cavendish (GBr) Dimension Data
46 Tanner Putt (USA) UnitedHealthcare Pro Cycling
47 Taylor Phinney (USA) EF Education First-Drapac p/b Cannondale
48 Antwan Tolhoek (Ned) LottoNL-Jumbo
49 Oliver Naesen (Bel) AG2R La Mondiale
50 Ben Gastauer (Lux) AG2R La Mondiale
51 Toms Skujins (Lat) Trek-Segafredo
52 Luke Rowe (GBr) Team Sky
53 Neilson Powless (USA) LottoNL-Jumbo
54 Robert Britton (Can) Rally Cycling
55 Nathan Van Hooydonck (Bel) BMC Racing Team
56 Brent Bookwalter (USA) BMC Racing Team
57 Mark Renshaw (Aus) Dimension Data
58 Edward Ravasi (Ita) UAE Team Emirates
59 Benoit Cosnefroy (Fra) AG2R La Mondiale 0:00:16
60 Sepp Kuss (USA) LottoNL-Jumbo
61 Pavel Sivakov (Rus) Team Sky
62 Joey Rosskopf (USA) BMC Racing Team
63 William Barta (USA) Hagens Berman Axeon
64 Peter Stetina (USA) Trek-Segafredo
65 Silvan Dillier (Swi) AG2R La Mondiale
66 Floris De Tier (Bel) LottoNL-Jumbo
67 Nicola Conci (Ita) Trek-Segafredo
68 Tom-Jelte Slagter (Ned) Dimension Data
69 Robin Carpenter (USA) Rally Cycling
70 Roger Kluge (Ger) Mitchelton-Scott
71 Serghei Tvetcov (Rom) UnitedHealthcare Pro Cycling
72 Anass Ait El Abdia (Mar) UAE Team Emirates
73 Jhonatan Narvaez (Ecu) Quick-Step Floors
74 Stijn Vandenbergh (Bel) AG2R La Mondiale
75 Ian Stannard (GBr) Team Sky
76 Ian Boswell (USA) Katusha-Alpecin
77 Reto Hollenstein (Swi) Katusha-Alpecin
78 Danny Pate (USA) Rally Cycling
79 Matteo Fabbro (Ita) Katusha-Alpecin
80 Andrei Krasilnikau (Blr) Holowesko-Citadel p/b Arapahoe Resources
81 Filippo Ganna (Ita) UAE Team Emirates
82 Jai Hindley (Aus) Team Sunweb
83 Juraj Sagan (Svk) Bora-Hansgrohe
84 TJ Eisenhart (USA) Holowesko-Citadel p/b Arapahoe Resources
85 Sebastian Henao (Col) Team Sky
86 Nils Politt (Ger) Katusha-Alpecin
87 Iljo Keisse (Bel) Quick-Step Floors
88 John Murphy (USA) Holowesko-Citadel p/b Arapahoe Resources 0:00:28
89 Gregory Rast (Swi) Trek-Segafredo 0:00:39
90 Mikkel Bjerg (Den) Hagens Berman Axeon 0:00:42
91 Mike Teunissen (Ned) Team Sunweb 0:00:51
92 Thomas Leezer (Ned) LottoNL-Jumbo
93 Logan Owen (USA) EF Education First-Drapac p/b Cannondale
94 Julien Vermote (Bel) Dimension Data
95 Jack Bauer (NZl) Mitchelton-Scott
96 Lachlan Norris (Aus) UnitedHealthcare Pro Cycling
97 Maciej Bodnar (Pol) Bora-Hansgrohe 0:01:13
98 Tom Stamsnijder (Ned) Team Sunweb
99 Fabian Lienhard (Swi) Holowesko-Citadel p/b Arapahoe Resources
100 Johannes Fröhlinger (Ger) Team Sunweb
101 Nathan Haas (Aus) Katusha-Alpecin
102 Evan Huffman (USA) Rally Cycling 0:01:21
103 Lawson Craddock (USA) EF Education First-Drapac p/b Cannondale
104 Scott Davies (GBr) Dimension Data
105 Nikias Arndt (Ger) Team Sunweb
106 Mathew Hayman (Aus) Mitchelton-Scott
107 Lachlan Morton (Aus) Dimension Data 0:01:33
108 Jay Thomson (RSA) Dimension Data 0:01:40
109 Michael Hepburn (Aus) Mitchelton-Scott 0:02:08
110 Adam De Vos (Can) Rally Cycling 0:02:26
111 Jonathan Clarke (Aus) UnitedHealthcare Pro Cycling 0:02:34
112 Sven Erik Bystrøm (Nor) UAE Team Emirates

CLASSIFICA GENERALE

1 Egan Bernal (Col) Team Sky 25:34:19
2 Tejay van Garderen (USA) BMC Racing Team 0:01:25
3 Daniel Martinez (Col) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 0:02:14
4 Adam Yates (GBr) Mitchelton-Scott 0:02:16
5 Tao Geoghegan Hart (GBr) Team Sky 0:02:28
6 Rafal Majka (Pol) Bora-Hansgrohe 0:03:01
7 Brandon McNulty (USA) Rally Cycling 0:03:28
8 Laurens De Plus (Bel) Quick-Step Floors 0:03:50
9 Kristijan Durasek (Cro) UAE Team Emirates 0:03:59
10 Mathias Frank (Swi) AG2R La Mondiale 0:04:01
11 Gavin Mannion (USA) UnitedHealthcare Pro Cycling 0:05:40
12 Edward Ravasi (Ita) UAE Team Emirates 0:06:11
13 Antwan Tolhoek (Ned) LottoNL-Jumbo 0:07:03
14 Rúben Guerreiro (Por) Trek-Segafredo 0:07:05
15 Neilson Powless (USA) LottoNL-Jumbo 0:07:25
16 Robert Britton (Can) Rally Cycling 0:07:33
17 Peter Stetina (USA) Trek-Segafredo 0:07:57
18 Nicola Conci (Ita) Trek-Segafredo 0:08:07
19 Toms Skujins (Lat) Trek-Segafredo 0:08:10
20 Ian Boswell (USA) Katusha-Alpecin 0:08:24
21 Brent Bookwalter (USA) BMC Racing Team 0:09:55
22 Matteo Fabbro (Ita) Katusha-Alpecin 0:10:16
23 William Barta (USA) Hagens Berman Axeon 0:10:33
24 Sean Bennett (USA) Hagens Berman Axeon 0:13:20
25 Cyril Gautier (Fra) AG2R La Mondiale 0:14:40
26 TJ Eisenhart (USA) Holowesko-Citadel p/b Arapahoe Resources 0:14:55
27 Sebastian Henao (Col) Team Sky 0:15:27
28 Jack Bauer (NZl) Mitchelton-Scott
29 Joey Rosskopf (USA) BMC Racing Team 0:15:40
30 Michael Schär (Swi) BMC Racing Team 0:16:33
31 Pavel Sivakov (Rus) Team Sky 0:16:56
32 Anass Ait El Abdia (Mar) UAE Team Emirates 0:17:02
33 Kasper Asgreen (Den) Quick-Step Floors 0:18:25
34 Ivo Oliveira (Por) Hagens Berman Axeon 0:18:35
35 Pawel Poljanski (Pol) Bora-Hansgrohe 0:20:11
36 Jai Hindley (Aus) Team Sunweb 0:20:37
37 Danilo Wyss (Swi) BMC Racing Team 0:22:11
38 Tom-Jelte Slagter (Ned) Dimension Data 0:22:12
39 Ben Gastauer (Lux) AG2R La Mondiale 0:22:17
40 Serghei Tvetcov (Rom) UnitedHealthcare Pro Cycling 0:22:29
41 Floris De Tier (Bel) LottoNL-Jumbo 0:23:50
42 Patrick Bevin (NZl) BMC Racing Team 0:24:01
43 Sepp Kuss (USA) LottoNL-Jumbo 0:24:32
44 Nils Politt (Ger) Katusha-Alpecin 0:24:45
45 Alex Howes (USA) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 0:25:58
46 Lachlan Morton (Aus) Dimension Data 0:27:24
47 Stijn Vandenbergh (Bel) AG2R La Mondiale 0:28:10
48 Jhonatan Narvaez (Ecu) Quick-Step Floors 0:29:13
49 Andrei Krasilnikau (Blr) Holowesko-Citadel p/b Arapahoe Resources 0:30:24
50 Jasper Stuyven (Bel) Trek-Segafredo 0:30:55
51 Oliver Naesen (Bel) AG2R La Mondiale 0:32:57
52 Lawson Craddock (USA) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 0:33:04
53 Kiel Reijnen (USA) Trek-Segafredo 0:36:14
54 Silvan Dillier (Swi) AG2R La Mondiale 0:36:32
55 Simon Clarke (Aus) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 0:36:34
56 Luke Rowe (GBr) Team Sky 0:36:35
57 Nikias Arndt (Ger) Team Sunweb 0:37:14
58 Peter Sagan (Svk) Bora-Hansgrohe 0:37:58
59 Maarten Wynants (Bel) LottoNL-Jumbo 0:40:58
60 Mikkel Bjerg (Den) Hagens Berman Axeon 0:41:10
61 Luka Mezgec (Slo) Mitchelton-Scott 0:41:31
62 Sven Erik Bystrøm (Nor) UAE Team Emirates 0:42:07
63 Filippo Ganna (Ita) UAE Team Emirates 0:42:19
64 Fernando Gaviria (Col) Quick-Step Floors 0:42:22
65 Travis McCabe (USA) UnitedHealthcare Pro Cycling 0:42:24
66 Alexander Kristoff (Nor) UAE Team Emirates 0:42:42
67 Evan Huffman (USA) Rally Cycling 0:44:05
68 Mike Teunissen (Ned) Team Sunweb 0:44:19
69 Lachlan Norris (Aus) UnitedHealthcare Pro Cycling 0:44:46
70 Lucas Sebastian Haedo (Arg) UnitedHealthcare Pro Cycling 0:45:58
71 Mathew Hayman (Aus) Mitchelton-Scott 0:46:15
72 Ian Garrison (USA) Hagens Berman Axeon 0:47:54
73 Thomas Leezer (Ned) LottoNL-Jumbo 0:47:58
74 Reto Hollenstein (Swi) Katusha-Alpecin 0:48:11
75 Julien Vermote (Bel) Dimension Data 0:48:16
76 Caleb Ewan (Aus) Mitchelton-Scott 0:48:34
77 Robin Carpenter (USA) Rally Cycling 0:48:40
78 Daniel Oss (Ita) Bora-Hansgrohe 0:49:41
79 Jay Thomson (RSA) Dimension Data 0:50:32
80 Gregory Rast (Swi) Trek-Segafredo 0:50:47
81 Ian Stannard (GBr) Team Sky 0:50:50
82 Maximiliano Richeze (Arg) Quick-Step Floors 0:51:22
83 Fabian Lienhard (Swi) Holowesko-Citadel p/b Arapahoe Resources 0:51:41
84 Nathan Haas (Aus) Katusha-Alpecin 0:52:44
85 Benoit Cosnefroy (Fra) AG2R La Mondiale 0:54:06
86 Tyler Magner (USA) Rally Cycling 0:54:58
87 Taylor Phinney (USA) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 0:55:28
88 John Murphy (USA) Holowesko-Citadel p/b Arapahoe Resources 0:55:37
89 Tanner Putt (USA) UnitedHealthcare Pro Cycling 0:55:54
90 Alvaro Hodeg (Col) Quick-Step Floors 0:56:34
91 Maciej Bodnar (Pol) Bora-Hansgrohe 0:56:41
92 Michael Hepburn (Aus) Mitchelton-Scott 0:57:13
93 Rick Zabel (Ger) Katusha-Alpecin 0:57:58
94 Johannes Fröhlinger (Ger) Team Sunweb 0:58:14
95 Daniel McLay (GBr) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 0:58:25
96 Michael Rice (Aus) Hagens Berman Axeon 0:58:37
97 Iljo Keisse (Bel) Quick-Step Floors 0:58:42
98 Mark Cavendish (GBr) Dimension Data 0:59:00
99 Miguel Bryon (USA) Holowesko-Citadel p/b Arapahoe Resources 0:59:08
100 Danny Pate (USA) Rally Cycling 0:59:23
101 Roger Kluge (Ger) Mitchelton-Scott 0:59:50
102 Scott Davies (GBr) Dimension Data 1:00:26
103 Logan Owen (USA) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 1:01:09
104 Jonathan Clarke (Aus) UnitedHealthcare Pro Cycling 1:01:58
105 Marcel Kittel (Ger) Katusha-Alpecin 1:02:58
106 Nathan Van Hooydonck (Bel) BMC Racing Team 1:03:37
107 Mark Renshaw (Aus) Dimension Data 1:04:23
108 Adam De Vos (Can) Rally Cycling 1:04:26
109 Max Walscheid (Ger) Team Sunweb 1:04:49
110 Juraj Sagan (Svk) Bora-Hansgrohe 1:05:18
111 Tom Stamsnijder (Ned) Team Sunweb 1:06:12
112 Michal Kolár (Svk) Bora-Hansgrohe 1:08:57

Il colpo di reni di Gaviria sul traguardo finale di Sacramento (Getty Images)

Il colpo di reni di Gaviria sul traguardo finale di Sacramento (Getty Images)

TOLMEZZO – SAPPADA: RITORNO SUL LUOGO DEL MISFATTO

maggio 20, 2018 by Redazione  
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Dopo lo Zoncolan arriva il turno delle Dolomiti, quest’anno solo sfiorate dal Giro in occasione di una frazione che riporeterà la corsa rosa a Sappada 21 anni dopo la storica tappa del tradimento di Stephen Roche ai danni del capitano in rosa Roberto Visentini. Pur non essendoci i pressuposti per definirla “tappone”, anche questa frazione potrà lasciare il segno in classifica se la corsa si accendesse in un finale di gara che propone tre ascese consecutive, non durissime ma abbastanza da creare un po’ di selezione, che potrebbe essere acuita dalla fatica accumulata il giorno prima.

La voce Sappada potrebbe entrare nei dizionari d’italiano come sinonimo di tradimento. È questo, infatti, il primo termine che viene in mente all’appassionato di ciclismo nell’udire il nome della località di sport invernali “ex veneta”, dallo scorso 16 dicembre tornata al Friuli-Venezia Giulia, regione alla quale era già era appartenuta sino al 1852. Non è questo il tradimento al quale abbiamo fatto accenno ma quello che si concretizzò il 6 giugno del 1987 in occasione della tappa del Giro che si correva tra Jesolo e, per l’appunto, Sappada. Quell’edizione della corsa rosa era scattata due settimane prima da Sanremo esattamente come si era conclusa quella precedente poiché era stato il vincitore uscente Roberto Visentini a imporsi nel prologo disegnato da Vincenzo Torriani sul lungomare della “città dei fiori”. Il campione bresciano ancora non immaginava di covare una serpe in seno, vale a dire il compagno di squadra irlandese Stephen Roche, che il giorno successivo vincerà la cronodiscesa dal Poggio, poi vestirà la maglia rosa grazie al successo della Carrera nella cronosquadre del Lido di Camaiore, supererà indenne il primo arrivo in salita al Terminillo e quindi manterrà le insegne del primato per una decina di giorni, fino alla cronoscalata di San Marino nella quale Visentini ristabilirà le gerarchie imponendosi con oltre un minuto sull’elvetico Rominger, mentre Roche accuserà ben 2’47”. Fin lì, però, era andato tutto come previsto in casa Carrera e dopo San Marino il bresciano era tornato a comandare dall’alto la classifica con l’irlandese sceso al secondo posto con 2’42” di ritardo e, quel che ancora non si sapeva, ancora con l’acquolina in bocca per la rosa appena lasciata. Quarantottore più tardi si correra la prima tappa alpina, 224 Km chilometri per andare dal mare alla montagna, da Jesolo a Sappada, affrontando quale prima difficoltà altimetrica l’ascesa alla Forcella di Monte Rest, nella cui discesa avvenne il primo atto del “misfatto”, un attacco a due voci una delle quali era proprio l’ex capoclassifica. Raggiunti fino a 1’15” di vantaggio, i due fuggitivi furono ripresi ai piedi dell’asperità successiva, la Sella Valcalda, e proprio lì partì il secondo affondo dell’irlandese, con il quale stavolta rimansero parecchi uomini di classifica. E Visentini crollò, prima fisicamente e poi psicologicamente, e l’ascesa finale verso il traguardo divenne per lui un vero e proprio calvario che lo porterà a tagliare la linea d’arrivo quasi 7 minuti dopo il vincitore, il corridore olandese Johan van der Velde. Da lì in poi il Giro correrà sul sottile binario della polemica, con la Carrera letteralmente spaccata in due fazioni, una pro Visentini e l’altra votata alla causa di Roche, che vincerà il Giro e poi si riabiliterà alla grande imponendosi nella stessa stagione nel Tour de France e nel mondiale, un “en plein” che in carriera prima di lui era riuscito solo al grande Eddy Merckx e che in seguito nessun altro riuscirà a emulare.
È dunque con il “brivido” di questo ricordo che il gruppo si schiererà al via della tappa che riporterà la corsa rosa a Sappada, al termine di una frazione solo apparentemente poco impegnativa. Pur mancando grandissime ascese gli ultimi 40 Km non presenteranno momenti di riposo tra una salita e l’altra – che, invece, erano presenti nel finale della tappa dello Zoncolan – e chi non avesse ancora smaltito le fatiche del giorno precedente potrebbe pagare un salato tributo in classifica.
Si partirà da Tolmezzo e, lasciato il capoluogo della Carnia, nei primi 50 Km si risalirà il tratto iniziale del corso del Tagliamento, pedalando in direzione del centro di Ampezzo, che fu la capitale della Repubblica libera della Carnia, costituita dai partigiani il primo agosto del 1944 e spazzata via l’8 ottobre dello stesso anno da una controffensiva nazifascista. È in corrispondenza di questo centro che ha inizio la prima delle sei salite previste dal percorso, la pedalabile Sella di Cima Corso (6 Km al 4,7%), subito dopo il quale la corsa attraverserà il cosiddetto “Passo della Morte”, così chiamato in riferimento ad un fatto d’arme avvenuto il 24 maggio del 1848, quando truppe locali tentarono di resistere all’avanzata degli austriaci, che cercavano di raggiungere il Cadore per reprimere una rivolta. Un tratto in quota a lievi saliscendi condurrà i “girini” ai piedi della successiva difficoltà, il Passo della Mauria (6 Km al 5,2%), oggi poco appettitoso per le pendenze ma che un tempo era reso più selettivo a causa del fondo sterrato come testimonia il “curriculum” di quest’ascesa che fu conquistata da corridori del calibro di Coppi (1951) e Bartali (1939 e 1946). In vista dello scollinamento la corsa lascerà il Friuli per passare in Veneto, scendendo quindi in direzione di Lorenzago, il centro cadorino che divenne famoso negli anni ’80 per aver accolto in sei occasioni Papa Giovanni Paolo II durante le ferie estive.
Superate le prime due salite, il tracciato non proporrà più grandissimi ostacoli nella successiva quarantina di chilometri da pedalare sulle strade del Cadore, con il tratto più impegnativo rappresentato dalla morbida salitella verso Pieve di Cadore, il capoluogo di quest’area nel cui cuore si trova la casa natale del celebre pittore Tiziano Vecellio. Superato questo piccolo “scalino” il percorso tenderà sempre a salire, costantemente ma con dolcezza, nei 27 Km che precedono l’approdo a Cortina d’Ampezzo, la “regina delle Dolomiti” la cui storia come località di villeggiatura iniziò alla fine dell’ottocento quando fu scoperta dalla nobiltà austro-tedesca e dall’alta borghesia che ne fecero un’alternativa a Sankt Moritz. Dopo le due guerre mondiali e la Grande Depressione del 1929, a causa della quale diversi alberghi chiusero per bancarotta, saranno le Olimpiadi Invernali del 1956 a rilanciare Cortina, la cui fama sarà perpetuata anche dai diversi film qui girati, alcuni di fama internazionale come La Pantera Rosa nello stesso 1956 e il dodicesimo capitolo della saga di James Bond “Solo per i tuoi occhi” nel 1981, mentre nel 1959 sarà set di “Vacanze d’inverno”, film con Alberto Sordi che può essere considerato l’antesignano del filone dei “cinepanettoni” che prenderà piede una ventina d’anni più tardi.
A Cortina si attaccherrà la più celebre tra le salite di giornata, il Passo Tre Croci (1805 metri), valico tra i meno sfruttati dell’area dolomitica se si pensa che la corsa rosa vi è transitata appena sette volte, praticamente una “miseria” se paragoniamo questi numeri a quelli, per esempio, del Passo Pordoi, sul quale il Giro è salito ben 40 volte. E pensare che non si tratta di un’ascesa trascurabile per pendenze (sono 8 Km al 7,2%), in diverse occasioni affrontata in abbinamento alle vicine Tre Cime di Lavaredo e che conduce a un uno dei luoghi più “tristi” delle Dolomiti perché le tre croci che svettano in cima al passo e dalle quali questo prende il nome furono innalzate sul luogo dove una madre fu rinvenuta morta assiderata con i suoi due figli nel 1789, sorpresa da una tormenta durante un viaggio della “speranza” da Auronzo a Cortina, alla ricerca di un’occupazione che le permettesse di sfamare la prole. La successiva discesa “ributterà” la carovana del Giro nel Cadore, dove la prossima meta del gruppo sarà la località di villeggiatura di Auronzo, la “bella al piano stendentesi lunga tra l’acque, sotto la fosca Ajàrnola”, come la tratteggiò Giosuè Carducci nell’ode “Cadore” che qui compose nell’estate del 1892. Costeggiato il lago artificiale di Santa Caterina, all’uscita di Auronzo inizierà il più impegnativo tratto di questa frazione, corrispondente agli ultimi 37 Km nel corso dei quali si succederranno, una dietro l’altra, le tre salite del Passo di Sant’Antonio, di Costalissoio e di Sappada. Molto probabilmente sarà sulla prima di queste che sapremo di che “pasta” si rivelerà questa frazione perchè se qualche corridore di vertice dovesse accendere il gas affrontando il tratto di 3,9 Km al 9,9% che s’incontra all’inizio del Sant’Antonio (complessivamente lungo 7,3 km, inclinati all’8,1%) – magari dopo una prima accelerazione sul Tre Croci – potrebbe cogliere affaticato qualche avversario e, per come sono disegnati i chilometri successivi, recuperare poi potrebbe rivelarsi molto problematico.
Giunti in vetta al Sant’Antonio non si scenderà, infatti, dal versante opposto più diretto, ma da una strada secondaria più tortuosa che transita per Danta di Cadore, centro la cui chiesa parrocchiale di Santa Barbara nel 2007 fu visitata da Papa Benedetto XVI, che per alcuni stagioni scelse, come il suo predecessore, la vicina Lorenzago per ritemprarsi durante la vacanze al posto della tradizionale Castel Gandolfo. Scesi nel Comelico ci sarà giusto il tempo di una “toccata e fuga” sul fondovalle, appena un centinaio di metri sul piano di tornare a salire per affrontare un’asperità inedita per il ciclismo professionistico, quella di Costalissoio, la frazione del comune di Santo Stefano di Cadore che il 15 gennaio del 1884 fu quasi totalmente distrutta da un incendio che ridusse gran parte degli abitanti alla miseria e che poi convinse i superstiti a ricostruire le loro abitazioni con muri di sassi, certamente più sicuri delle pareti di legno che all’epoca andavano per la maggiore. La salita, lunga poco meno di 4 Km, presenta due volti ben distinti, con i 2,7 Km che conducono al borgo che salgono decisamente “accigliati” al 10,6% (la massima è del 14%) mentre diametralmente più bonario è il tratto conclusivo che sale al 5,6% rasentando il Bosco dei Giavi. Un tuffo di 5,6 Km al 6,1% porterà il gruppo in vista del fiume Piave – questa è la seconda frazione dedicata al centenario della fine del primo conflitto mondiale – che si ritroverà all’altezza di San Pietro di Cadore, centro situato allo sbocco della bellissima Val Visdende, una delle meno antropizzate delle alpi italiane, individuata nel 1906 dal principe Scipione Borghese per effettuarvi alcuni allenamenti in vista della sua vittoriosa partecipazione al celebre raid Pechino-Parigi dell’anno successivo perché l’ambiente della valle veneta gli ricordava la morfologia dei territori che avrebbe dovuto attraversare in Cina.
Anche in questo caso, una volta terminata la discesa si riprenderà a salire e stavolta definitivamente perché percorsi gli ultimi 8,5 Km al 3,2% ci sarà lo striscione del traguardo ad attendere i corridori. La pendenza, stavolta, non è certamente delle più intriganti ma è risaputo che le salite tenere affrontate subito dopo ascese ben più pepate spesso finiscono per contribuire alla dilatazione dei distacchi. E se ciò dovesse accadare anche in quest’occasione il nome di Sappada tornerà nuovamente a far parlare di sé per fatti di ciclismo, in un finale ingannatore ma stavolta, si spera, senza più tradimenti da parte d’uomo.

Mauro Facoltosi

I VALICHI DELLA TAPPA

Sella di Cima Corso (867 metri). Valicata in galleria dalla SS 52 “Carnica”, tra Ampezzo e Forni di Sotto e Ampezzo, localmente è chiamato “Somp Cuérs”.

Sella Boschetto di Sant’Antonio (832 metri). Valicata dalla SS 52 “Carnica”, tra i centri di Forni di Sotto e di Forni di Sopra.

Passo della Mauria (1298 metri). Quotato 1301 metri sulle cartine del Giro 2018, è valicato dalla SS 52 “Carnica” tra Forni di Sopra (Friuli) e Lorenzago di Cadore (Veneto), anche se per qualche chilometro ricade per intero in territorio veneto. L’unico confine che vi transita è quello tra le Alpi e le Prealpi Carniche. È il valico più glorioso di questa tappa, vantando ben 14 passaggi dall’anno dell’istituizione del GPM (1933) a oggi: la prima volta è datata 1938 (tappa Trieste – Belluno vinta da Olimpo Bizzi, primo anche sulla Mauria), l’ultima risale al 2011 (tappa Lienz – Monte Zoncolan vinta dallo spagnolo Igor Antón, GPM della Mauria a Gianluca Brambilla). Tra gli altri eroi della Mauria ricordiamo Coppi (1951), Bartali (1939 e 1946), l’indimenticato Alfredo Marini (1947) e il fortissimo scalatore spagnolo José Manuel Fuente nel 1973.

Sella Pieve di Cadore (858 metri). Quotata 880 metri sulle cartine del Giro 2018, coincide con l’omonimo centro abitato, situato nell’insellatura che separa il Col di Contras dal Montericco. A Pieve si sono concluse tre tappe del Giro: vincitori sono stati Mario Vicini nel 1940, Gino Bartali nel 1947 e Roberto Ceruti nel 1979.

Passo Tre Croci (1805 metri). Aperto tra il Monte Cristallo è il gruppo del Sorapiss, vi transita la SS 48 “delle Dolomiti” tra Cortina d’Ampezzo e il bivio per Misurina. Il Giro l’ha messo in programma finora 8 volte, ma sugli albi d’oro risultano solo 7 passaggi perché la prevista scalata nel finale della tappa Silandro – Tre Cime di Lavaredo del Giro 2013 fu estromessa dal tracciato all’ultimo momento a causa della neve, che costrinse gli organizzatori a ridurre la frazione alla sola ascesa finale, in cima alla quale s’impose Vicenzo Nibali. Il primo traguardo GPM al Tre Croci fu di Michele Dancelli, conquistato nella tappa Rocca Pietore – Dobbiaco (vinta da Bitossi) del Giro del 1970, l’ultimo di Leonardo Piepoli in occasione di un’altra tappa che terminava alle Tre Cime, anno 2007, vinta da Riccardo Riccò. Gli altri corridori che sono transitati in testa in vetta a questo valico sono stati, nell’ordine, Selvino Poloni nel 1971 (tappa Lienz – Falcade, vinta da Felice Gimondi), lo spagnolo Fuente nel 1973 (Andalo – Auronzo di Cadore, vinta dallo stesso corridore), Claudio Bortolotto nel 1980 (Longarone – Cles, Giuseppe Saronni), lo svizzero Beat Breu nel 1980 (San Vigilio di Marebbe – Tre Cime, conquistata dal corridore elvetico) e il colombiano Rafael Acevedo nel 1985 (Selva di Valgardena – Vittorio Veneto, Emanuele Bombini).

Passo di Sant’Antonio (1470 metri). Più noto col nome di Passo del Zovo (da non confondere con la non lontana Forcella Zovo) è valicato dalla SS 532 “del Passo di Sant’Antonio”, tra Auronzo di Cadore e Padola. Al valico giunge un terzo versante, che sale da Campitello (San Nicolò di Comelico) passando per Danta di Cadore e che sarà quello che i corridori percorreranno in discesa. Il Giro d’Italia l’ha scalato finora un paio di volte, la prima nel 1970 durante la tappa Rocca Pietore – Dobbiaco vinta da Franco Bitossi (primo al Sant’Antonio il belga Martin Van Den Bossche), la seconda nel corso della citata tappa Lienz – Monte Zoncolan del Giro 2011, dove anche questo GPM finì nel palmarès di Gianluca Brambilla.

Forcella Zambei (1437 metri). Valicata dalla SP 6 “di Danta di Cadore” subito dopo lo scollinamento del Passo di Sant’Antonio, all’inizio della discesa verso Danta.

RINGRAZIAMENTI
Segnaliamo che le citazioni cinematografiche (nel testo e nella fotogallery) sono frutto della collaborazione con il sito www.davinotti.com, che ringraziamo per la disponibilità.

FOTOGALLERY

La piazza centrale di Ampezzo, intitolata ai fatti del 1944

Cappelletta situata nei pressi del Passo della Morte

Un tratto della salita al Passo della Mauria: dietro al parapetto visibile a destra si trova la sorgente del fiume Tagliamento

Lorenzago di Cadore, seminascosta tra la vegetazione si intravede la casa che ospitò durante le vacanze estive Papa Giovanni Paolo II

Pieve di Cadore, casa natale di Tiziano Vecellio

Cortina d’Ampezzo, Trampolino Italia

L’ex stazione di Cortina d’Ampezzo come appare nel film “Vacanze d’Inverno”, quando la “Ferrovia delle Dolomiti” era ancora in attività (www.davinotti.com)

L’ex stazione di Cortina d’Ampezzo come appare nel film “Vacanze d’Inverno”, quando la “Ferrovia delle Dolomiti” era ancora in attività (www.davinotti.com)

La chiesetta e le “tre croci” del Passo Tre Croci

Auronzo di Cadore vista dalla diga del Lago di Santa Caterina

La cappelletta eretta presso lo scollinamento del Passo di Sant’Antonio

La chiesa di Santa Barbara domina dall’alto l’abitato di Danta di Cadore

Uno dei ripidi tornanti che conducono a Costalissoio

Panoramico tratto ai margini del Bosco dei Giavi

Scorcio della Val Visdende

Il Peralba, la montagna soprastante Sappada sulla quale ha le sue sorgenti il fiume Piave e, in trasparenza, l’altimetria della quindicesima tappa del Giro 2018 (escursioni-nelle-dolomiti.it)

Il Peralba, la montagna soprastante Sappada sulla quale ha le sue sorgenti il fiume Piave e, in trasparenza, l’altimetria della quindicesima tappa del Giro 2018 (escursioni-nelle-dolomiti.it)

LA RESURREZIONE DI FROOME

maggio 19, 2018 by Redazione  
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Il campione britannico attacca a 4 km dall’arrivo e trionfa sullo Zoncolan. Secondo Simon Yates, che consolida la maglia rosa, ma guadagna soltanto mezzo minuto su Tom Dumoulin. Resistono anche Pozzovivo, Lopez e Pinot. Crolla definitivamente Aru, che chiude a 2’23’’ dal vincitore.

“Non sottovalutate mai il cuore di un campione”, ammoniva Rudy Tomjanovich nel 1995, dopo avere conquistato il secondo titolo Nba consecutivo con gli Houston Rockets, dati per morti prima di giocare i playoff. Un’avvertenza che torna attuale oggi che Chris Froome ha dato un senso e un futuro al suo Giro d’Italia. Due volte a terra tra Gerusalemme e Montevergine, tre volte staccato tra Etna, Gran Sasso e Osimo, il quattro volte vincitore del Tour de France è rinato sul Monte Zoncolan. Sua la vittoria di tappa, suo il più grande balzo in avanti in classifica generale: dal dodicesimo al quinto posto. E sua anche la soddisfazione di diventare il primo corridore capace di staccare Simon Yates in questo Giro, sia pure di appena sei secondi, quelli che hanno separato i due britannici al traguardo.
L’attacco decisivo di Froome è partito a poco più di 4 km dall’arrivo, quando già Wouter Poels, anch’egli improvvisamente tornato ai suoi livelli, aveva provveduto a neutralizzare gli attacchi di Igor Anton, Hugh Carthy e Michael Woods nella prima parte di ascesa e a ridurre il gruppetto dei migliori a otto unità. Nella scia del duo Sky restavano Yates, Tom Dumoulin, Domenico Pozzovivo, Miguel Angel Lopez, Thibaut Pinot e Sébastien Reichenbach. Pagava già oltre mezzo minuto Fabio Aru, l’altro grande sconfitto delle prime montagne, che non ha saputo invece ritrovarsi con l’arrivo delle Alpi. Esaurita da tempo la fuga della prima ora, imbastita da Enrico Barbin, Francesco Gavazzi, Mads Pedersen, Matteo Montaguti, Laurent Didier, Jacopo Mosca e Valerio Conti, l’ultimo ad arrendersi.
Yates, Pozzovivo e Lopez hanno provato a replicare alla prima accelerazione del keniano bianco, ma è bastato il secondo allungo per convincere tutti a rinunciare. A 3 km dal termine, la maglia rosa, quando pagava una dozzina di secondi dal leader, si è sbarazzata della compagnia italo-colombiana e si è lanciata all’inseguimento del connazionale. Per la prima volta, però, un suo scatto non è bastato a raccogliere il risultato pieno. Giunto a 6’’ da Froome sotto lo striscione dell’ultimo chilometro, Yates ha ingaggiato con l’avversario un duello che lo ha portato a ridurre il gap fino a 3’’, prima di rimbalzare indietro negli ultimi 200 metri.
Il Giro, in ogni caso, è ben lontano dal diventare una questione fra britannici. Pozzovivo, dopo avere vacillato al momento dell’accelerazione del capoclassifica, si è ripreso nel finale ed è riuscito a raggiungere e staccare Lopez nella sfida per il terzo posto, chiudendo a 23’’ dal vincitore. Lo stesso colombiano ha dato prova di ben altra condizione rispetto alle salite appenniniche e ha sfilato la maglia bianca a Richard Carapaz, oggi attardato di due minuti.
Soprattutto, Dumoulin, grazie a una scalata regolare, in cui ha ignorato ogni cambio di ritmo prodotto dagli avversari, ha reso solo 37’’ a Froome, 5 in meno di Thibaut Pinot.
Dietro ai migliori, Poels ha dimostrato il ritrovato stato di forma proseguendo il suo sforzo fin sul traguardo e terminando settimo, a 1’07’’ dal suo capitano. L’ottavo posto di Reichenbach, a 1’19’’, e il nono di Bilbao, a 1’35’’, certificano che anche Pinot e Lopez hanno almeno un compagno di squadra di alto livello in salita. Woods ha chiuso la top ten, a 1’43’’.
I primi sei dell’ordine d’arrivo di oggi occupano ora anche le prime sei posizioni in classifica generale. Yates porta il suo vantaggio su Dumoulin a 1’24’’: un distacco che comincia ad avvicinarsi ai 2 minuti circa che il britannico si aspetta di concedere a cronometro al vincitore della scorsa edizione. Pozzovivo sale sul podio provvisorio, a 1’37’’, scavalcando per 9’’ Pinot. Froome si affaccia per la prima volta nella top five, a 3’10’’, mentre Lopez (+3’42’’) sale dall’undicesima alla sesta posizione. La classifica rimane corta anche alle spalle del colombiano, ma il resto della top ten è occupato da atleti oggi lontani dai migliori: Carapaz (+3’56’’), George Bennett (+4’04’’, anche se rallentato da una foratura a inizio salita), Bilbao (+4’29’’) e Patrick Conrad (+4’43’’). Aru è tredicesimo, a 5’33’’, e d’ora in avanti potrà verosimilmente ambire al massimo a un successo di tappa. Prima occasione domani, quando Mauria, Tre Croci, Sant’Antonio e Costalissoio precederanno il traguardo di Sappada.

Matteo Novarini

ORDINE D’ARRIVO

1 Chris Froome (GBr) Team Sky 5:25:31
2 Simon Yates (GBr) Mitchelton-Scott 0:00:06
3 Domenico Pozzovivo (Ita) Bahrain-Merida 0:00:23
4 Miguel Angel Lopez (Col) Astana Pro Team 0:00:25
5 Tom Dumoulin (Ned) Team Sunweb 0:00:37
6 Thibaut Pinot (Fra) Groupama-FDJ 0:00:42
7 Wout Poels (Ned) Team Sky 0:01:07
8 Sébastien Reichenbach (Swi) Groupama-FDJ 0:01:19
9 Pello Bilbao (Spa) Astana Pro Team 0:01:35
10 Michael Woods (Can) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 0:01:43
11 Patrick Konrad (Aut) Bora-Hansgrohe 0:01:48
12 George Bennett (NZl) LottoNL-Jumbo 0:01:55
13 Richard Carapaz (Ecu) Movistar Team 0:02:00
14 Carlos Betancur (Col) Movistar Team 0:02:10
15 Sam Oomen (Ned) Team Sunweb 0:02:17
16 Ben O’Connor (Aus) Dimension Data
17 Fabio Aru (Ita) UAE Team Emirates 0:02:23
18 Davide Formolo (Ita) Bora-Hansgrohe
19 Rohan Dennis (Aus) BMC Racing Team 0:02:35
20 Giulio Ciccone (Ita) Bardiani CSF 0:02:44
21 Alexandre Geniez (Fra) AG2R La Mondiale 0:02:57
22 Sergio Henao (Col) Team Sky 0:03:44
23 Jack Haig (Aus) Mitchelton-Scott 0:04:06
24 Georg Preidler (Aut) Groupama-FDJ 0:04:16
25 Felix Grossschartner (Aut) Bora-Hansgrohe 0:04:43
26 Maximilian Schachmann (Ger) Quick-Step Floors 0:05:00
27 Robert Gesink (Ned) LottoNL-Jumbo 0:05:03
28 David De La Cruz (Spa) Team Sky 0:05:21
29 Diego Ulissi (Ita) UAE Team Emirates 0:05:27
30 Mikael Cherel (Fra) AG2R La Mondiale 0:05:36
31 Valerio Conti (Ita) UAE Team Emirates
32 Hubert Dupont (Fra) AG2R La Mondiale
33 José Gonçalves (Por) Katusha-Alpecin
34 Louis Meintjes (RSA) Dimension Data 0:05:54
35 François Bidard (Fra) AG2R La Mondiale 0:06:06
36 Jan Polanc (Slo) UAE Team Emirates 0:06:18
37 Rodolfo Torres (Col) Androni Giocattoli-Sidermec 0:06:21
38 Igor Anton (Spa) Dimension Data 0:06:28
39 Jan Hirt (Cze) Astana Pro Team 0:06:33
40 Victor De La Parte (Spa) Movistar Team 0:07:15
41 Quentin Jauregui (Fra) AG2R La Mondiale
42 Fausto Masnada (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec 0:07:18
43 Hugh Carthy (GBr) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 0:07:21
44 Niklas Eg (Den) Trek-Segafredo 0:08:13
45 Ben Hermans (Bel) Israel Cycling Academy
46 Giovanni Visconti (Ita) Bahrain-Merida 0:09:12
47 Adam Hansen (Aus) Lotto Fix All 0:09:37
48 Koen Bouwmam (Ned) LottoNL-Jumbo 0:10:11
49 Luis León Sanchez (Spa) Astana Pro Team 0:11:37
50 Andrey Zeits (Kaz) Astana Pro Team
51 Matej Mohoric (Slo) Bahrain-Merida
52 Mikel Nieve (Spa) Mitchelton-Scott
53 Darwin Atapuma (Col) UAE Team Emirates
54 Enrico Battaglin (Ita) LottoNL-Jumbo
55 Laurens ten Dam (Ned) Team Sunweb 0:11:44
56 Eros Capecchi (Ita) Quick-Step Floors 0:11:47
57 Nathan Brown (USA) EF Education First-Drapac p/b Cannondale
58 Enrico Barbin (Ita) Bardiani CSF 0:12:32
59 Steve Morabito (Swi) Groupama-FDJ 0:13:19
60 Kilian Frankiny (Swi) BMC Racing Team
61 Gianluca Brambilla (Ita) Trek-Segafredo 0:13:38
62 Francesco Gavazzi (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec 0:13:40
63 Louis Vervaeke (Bel) Team Sunweb 0:14:46
64 Antonio Nibali (Ita) Bahrain-Merida 0:16:13
65 Davide Villella (Ita) Astana Pro Team
66 Roman Kreuziger (Cze) Mitchelton-Scott 0:16:29
67 Maurits Lammertink (Ned) Katusha-Alpecin 0:16:38
68 Mattia Cattaneo (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec 0:16:49
69 Nico Denz (Ger) AG2R La Mondiale 0:17:05
70 Matteo Montaguti (Ita) AG2R La Mondiale
71 Joe Dombrowski (USA) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 0:17:16
72 Manuele Boaro (Ita) Bahrain-Merida 0:17:26
73 Alessandro De Marchi (Ita) BMC Racing Team 0:17:37
74 Sander Armee (Bel) Lotto Fix All 0:17:40
75 Natnael Berhane (Eri) Dimension Data 0:17:46
76 Laurent Didier (Lux) Trek-Segafredo 0:18:05
77 Eduardo Sepulveda (Arg) Movistar Team 0:19:04
78 Antonio Pedrero (Spa) Movistar Team 0:19:08
79 Vegard Stake Laengen (Nor) UAE Team Emirates 0:19:45
80 Chad Haga (USA) Team Sunweb 0:20:01
81 Tosh Van Der Sande (Bel) Lotto Fix All 0:20:37
82 Christopher Juul Jensen (Den) Mitchelton-Scott 0:21:18
83 Christopher Hamilton (Aus) Team Sunweb 0:21:33
84 Salvatore Puccio (Ita) Team Sky 0:21:47
85 Jacopo Mosca (Ita) Wilier Triestina-Selle Italia
86 Alex Turrin (Ita) Wilier Triestina-Selle Italia
87 Mads Würtz Schmidt (Den) Katusha-Alpecin 0:22:04
88 Fabio Sabatini (Ita) Quick-Step Floors
89 Davide Ballerini (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec
90 Dayer Quintana (Col) Movistar Team 0:22:16
91 Bert-Jan Lindeman (Ned) LottoNL-Jumbo 0:22:23
92 Sacha Modolo (Ita) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 0:22:27
93 Zdenek Stybar (Cze) Quick-Step Floors 0:22:35
94 Manuele Mori (Ita) UAE Team Emirates 0:22:39
95 Manuel Senni (Ita) Bardiani CSF 0:22:45
96 Matthieu Ladagnous (Fra) Groupama-FDJ 0:22:46
97 Domen Novak (Slo) Bahrain-Merida 0:23:14
98 Vasil Kiryienka (Blr) Team Sky
99 Marco Marcato (Ita) UAE Team Emirates 0:23:34
100 Cesare Benedetti (Ita) Bora-Hansgrohe 0:23:42
101 Jos van Emden (Ned) LottoNL-Jumbo 0:24:02
102 Mitchell Docker (Aus) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 0:24:04
103 Anthony Roux (Fra) Groupama-FDJ
104 Krists Neilands (Lat) Israel Cycling Academy 0:24:09
105 Lennard Hofstede (Ned) Team Sunweb 0:24:47
106 Gijs Van Hoecke (Bel) LottoNL-Jumbo 0:24:49
107 Clement Venturini (Fra) AG2R La Mondiale 0:24:57
108 Christian Knees (Ger) Team Sky
109 Roy Curvers (Ned) Team Sunweb 0:25:22
110 Jarlinson Pantano (Col) Trek-Segafredo 0:25:44
111 Esteban Chaves (Col) Mitchelton-Scott 0:26:10
112 Frederik Frison (Bel) Lotto Fix All 0:26:13
113 Lars Bak (Den) Lotto Fix All
114 Guillaume Boivin (Can) Israel Cycling Academy
115 Kristian Sbaragli (Ita) Israel Cycling Academy
116 Benjamin King (USA) Dimension Data
117 Marco Coledan (Ita) Wilier Triestina-Selle Italia
118 Ruben Plaza (Spa) Israel Cycling Academy
119 Alex Dowsett (GBr) Katusha-Alpecin
120 Mads Pedersen (Den) Trek-Segafredo
121 Marco Frapporti (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec
122 Andrea Vendrame (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec 0:26:52
123 Jean-Pierre Drucker (Lux) BMC Racing Team 0:26:58
124 Jérémy Roy (Fra) Groupama-FDJ 0:27:00
125 Francisco Ventoso (Spa) BMC Racing Team 0:27:03
126 Jacques Janse Van Rensburg (RSA) Dimension Data 0:27:06
127 Alexey Lutsenko (Kaz) Astana Pro Team 0:27:14
128 Guy Sagiv (Isr) Israel Cycling Academy 0:27:20
129 William Bonnet (Fra) Groupama-FDJ 0:27:38
130 Jurgen Roelandts (Bel) BMC Racing Team
131 Jens Debusschere (Bel) Lotto Fix All
132 Danny van Poppel (Ned) LottoNL-Jumbo
133 Viacheslav Kuznetsov (Rus) Katusha-Alpecin
134 Simone Andreetta (Ita) Bardiani CSF 0:27:43
135 Niccolo Bonifazio (Ita) Bahrain-Merida 0:27:47
136 Nicolas Roche (Irl) BMC Racing Team 0:27:52
137 Baptiste Planckaert (Bel) Katusha-Alpecin
138 Maxim Belkov (Rus) Katusha-Alpecin
139 Ryan Gibbons (RSA) Dimension Data
140 Tony Martin (Ger) Katusha-Alpecin 0:28:12
141 Christoph Pfingsten (Ger) Bora-Hansgrohe 0:28:27
142 Jaco Venter (RSA) Dimension Data 0:28:31
143 Ryan Mullen (Irl) Trek-Segafredo
144 Zakkari Dempster (Aus) Israel Cycling Academy 0:28:37
145 Markel Irizar (Spa) Trek-Segafredo 0:28:46
146 Ruben Fernandez (Spa) Movistar Team 0:28:49
147 Manuel Belletti (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec
148 Rémi Cavagna (Fra) Quick-Step Floors
149 Mirco Maestri (Ita) Bardiani CSF
150 Florian Senechal (Fra) Quick-Step Floors 0:29:01
151 Tom Van Asbroeck (Bel) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 0:29:08
152 Victor Campenaerts (Bel) Lotto Fix All
153 Alessandro Tonelli (Ita) Bardiani CSF 0:29:17
154 Sam Bewley (NZl) Mitchelton-Scott
155 Elia Viviani (Ita) Quick-Step Floors 0:29:31
156 Paolo Simion (Ita) Bardiani CSF 0:29:48
157 Loïc Vliegen (Bel) BMC Racing Team 0:29:55
158 Andreas Schillinger (Ger) Bora-Hansgrohe 0:30:15
159 Svein Tuft (Can) Mitchelton-Scott 0:30:56
160 Eugert Zhupa (Alb) Wilier Triestina-Selle Italia 0:31:06
161 Kenny Elissonde (Fra) Team Sky
162 Liam Bertazzo (Ita) Wilier Triestina-Selle Italia 0:31:10
163 Giuseppe Fonzi (Ita) Wilier Triestina-Selle Italia 0:31:13
164 Michael Mørkøv (Den) Quick-Step Floors 0:32:11
165 Boy van Poppel (Ned) Trek-Segafredo
166 Sam Bennett (Irl) Bora-Hansgrohe 0:33:49

CLASSIFICA GENERALE

1 Simon Yates (GBr) Mitchelton-Scott 61:19:51
2 Tom Dumoulin (Ned) Team Sunweb 0:01:24
3 Domenico Pozzovivo (Ita) Bahrain-Merida 0:01:37
4 Thibaut Pinot (Fra) Groupama-FDJ 0:01:46
5 Chris Froome (GBr) Team Sky 0:03:10
6 Miguel Angel Lopez (Col) Astana Pro Team 0:03:42
7 Richard Carapaz (Ecu) Movistar Team 0:03:56
8 George Bennett (NZl) LottoNL-Jumbo 0:04:04
9 Pello Bilbao (Spa) Astana Pro Team 0:04:29
10 Patrick Konrad (Aut) Bora-Hansgrohe 0:04:43
11 Rohan Dennis (Aus) BMC Racing Team 0:05:11
12 Michael Woods (Can) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 0:05:26
13 Fabio Aru (Ita) UAE Team Emirates 0:05:33
14 Carlos Betancur (Col) Movistar Team 0:05:39
15 Ben O’Connor (Aus) Dimension Data 0:05:42
16 Sam Oomen (Ned) Team Sunweb 0:05:57
17 Alexandre Geniez (Fra) AG2R La Mondiale 0:07:30
18 Wout Poels (Ned) Team Sky 0:07:56
19 Davide Formolo (Ita) Bora-Hansgrohe 0:08:26
20 Sergio Henao (Col) Team Sky 0:08:52
21 Maximilian Schachmann (Ger) Quick-Step Floors 0:09:01
22 José Gonçalves (Por) Katusha-Alpecin 0:10:57
23 Mikel Nieve (Spa) Mitchelton-Scott 0:18:09
24 Valerio Conti (Ita) UAE Team Emirates 0:18:43
25 Mikael Cherel (Fra) AG2R La Mondiale 0:19:59
26 Fausto Masnada (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec 0:21:27
27 Diego Ulissi (Ita) UAE Team Emirates 0:21:46
28 Hubert Dupont (Fra) AG2R La Mondiale 0:27:54
29 Georg Preidler (Aut) Groupama-FDJ 0:29:03
30 Gianluca Brambilla (Ita) Trek-Segafredo 0:29:45
31 Sébastien Reichenbach (Swi) Groupama-FDJ 0:30:07
32 Luis León Sanchez (Spa) Astana Pro Team 0:31:43
33 Jan Polanc (Slo) UAE Team Emirates 0:33:50
34 Jack Haig (Aus) Mitchelton-Scott 0:36:07
35 Matej Mohoric (Slo) Bahrain-Merida 0:38:10
36 Louis Meintjes (RSA) Dimension Data 0:46:37
37 Felix Grossschartner (Aut) Bora-Hansgrohe 0:47:46
38 Matteo Montaguti (Ita) AG2R La Mondiale 0:50:49
39 Ben Hermans (Bel) Israel Cycling Academy 0:51:39
40 Giovanni Visconti (Ita) Bahrain-Merida
41 Maurits Lammertink (Ned) Katusha-Alpecin 0:51:49
42 François Bidard (Fra) AG2R La Mondiale 0:52:38
43 Quentin Jauregui (Fra) AG2R La Mondiale 0:53:05
44 Robert Gesink (Ned) LottoNL-Jumbo 0:53:23
45 Enrico Battaglin (Ita) LottoNL-Jumbo 0:54:24
46 Nathan Brown (USA) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 0:57:07
47 Jarlinson Pantano (Col) Trek-Segafredo 1:00:17
48 Victor De La Parte (Spa) Movistar Team 1:00:40
49 Roman Kreuziger (Cze) Mitchelton-Scott 1:00:59
50 Laurens ten Dam (Ned) Team Sunweb 1:01:07
51 Eros Capecchi (Ita) Quick-Step Floors 1:02:23
52 Rodolfo Torres (Col) Androni Giocattoli-Sidermec 1:02:27
53 Jan Hirt (Cze) Astana Pro Team 1:02:35
54 Benjamin King (USA) Dimension Data 1:02:50
55 Mattia Cattaneo (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec 1:05:56
56 Manuele Boaro (Ita) Bahrain-Merida 1:06:38
57 Francesco Gavazzi (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec 1:08:41
58 Giulio Ciccone (Ita) Bardiani CSF 1:09:23
59 Joe Dombrowski (USA) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 1:09:29
60 Alessandro De Marchi (Ita) BMC Racing Team 1:15:20
61 David De La Cruz (Spa) Team Sky 1:17:39
62 Esteban Chaves (Col) Mitchelton-Scott 1:17:40
63 Adam Hansen (Aus) Lotto Fix All 1:17:59
64 Louis Vervaeke (Bel) Team Sunweb 1:20:04
65 Nicolas Roche (Irl) BMC Racing Team 1:21:25
66 Darwin Atapuma (Col) UAE Team Emirates 1:21:35
67 Christoph Pfingsten (Ger) Bora-Hansgrohe 1:24:04
68 Sander Armee (Bel) Lotto Fix All 1:26:00
69 Chad Haga (USA) Team Sunweb 1:27:54
70 Koen Bouwmam (Ned) LottoNL-Jumbo 1:29:20
71 Andrey Zeits (Kaz) Astana Pro Team 1:30:23
72 Kenny Elissonde (Fra) Team Sky 1:32:04
73 Nico Denz (Ger) AG2R La Mondiale 1:32:48
74 Hugh Carthy (GBr) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 1:36:40
75 Ruben Plaza (Spa) Israel Cycling Academy 1:39:03
76 Tosh Van Der Sande (Bel) Lotto Fix All 1:40:40
77 Kilian Frankiny (Swi) BMC Racing Team 1:40:49
78 Salvatore Puccio (Ita) Team Sky 1:41:49
79 Natnael Berhane (Eri) Dimension Data 1:43:05
80 Manuele Mori (Ita) UAE Team Emirates 1:44:43
81 Alessandro Tonelli (Ita) Bardiani CSF 1:45:59
82 Anthony Roux (Fra) Groupama-FDJ 1:46:00
83 Marco Marcato (Ita) UAE Team Emirates 1:46:50
84 Davide Ballerini (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec 1:47:37
85 Davide Villella (Ita) Astana Pro Team 1:48:40
86 Laurent Didier (Lux) Trek-Segafredo 1:52:22
87 Mads Würtz Schmidt (Den) Katusha-Alpecin 1:53:01
88 Andrea Vendrame (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec 1:53:10
89 Jacques Janse Van Rensburg (RSA) Dimension Data 1:54:22
90 Dayer Quintana (Col) Movistar Team 1:58:11
91 Ryan Gibbons (RSA) Dimension Data 1:59:19
92 Antonio Nibali (Ita) Bahrain-Merida 2:00:08
93 Francisco Ventoso (Spa) BMC Racing Team 2:01:49
94 Christopher Juul Jensen (Den) Mitchelton-Scott 2:01:51
95 Zdenek Stybar (Cze) Quick-Step Floors 2:01:52
96 Manuel Senni (Ita) Bardiani CSF 2:02:24
97 Matthieu Ladagnous (Fra) Groupama-FDJ 2:02:51
98 Krists Neilands (Lat) Israel Cycling Academy 2:02:54
99 Jaco Venter (RSA) Dimension Data 2:04:08
100 Steve Morabito (Swi) Groupama-FDJ 2:04:24
101 Clement Venturini (Fra) AG2R La Mondiale 2:05:02
102 Sacha Modolo (Ita) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 2:05:34
103 Lars Bak (Den) Lotto Fix All 2:06:17
104 Tony Martin (Ger) Katusha-Alpecin 2:06:38
105 Sam Bennett (Irl) Bora-Hansgrohe 2:09:18
106 Enrico Barbin (Ita) Bardiani CSF 2:11:20
107 Niklas Eg (Den) Trek-Segafredo 2:12:14
108 Rémi Cavagna (Fra) Quick-Step Floors 2:13:59
109 Guillaume Boivin (Can) Israel Cycling Academy 2:15:40
110 Antonio Pedrero (Spa) Movistar Team 2:16:34
111 Cesare Benedetti (Ita) Bora-Hansgrohe 2:17:24
112 Eduardo Sepulveda (Arg) Movistar Team 2:17:27
113 Vegard Stake Laengen (Nor) UAE Team Emirates 2:19:21
114 Manuel Belletti (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec 2:20:56
115 Alex Dowsett (GBr) Katusha-Alpecin 2:21:46
116 Baptiste Planckaert (Bel) Katusha-Alpecin 2:22:11
117 Viacheslav Kuznetsov (Rus) Katusha-Alpecin 2:22:21
118 Jacopo Mosca (Ita) Wilier Triestina-Selle Italia 2:23:10
119 Jos van Emden (Ned) LottoNL-Jumbo 2:23:50
120 Ruben Fernandez (Spa) Movistar Team 2:24:14
121 Jérémy Roy (Fra) Groupama-FDJ 2:25:05
122 Niccolo Bonifazio (Ita) Bahrain-Merida 2:25:07
123 Igor Anton (Spa) Dimension Data 2:25:52
124 Maxim Belkov (Rus) Katusha-Alpecin 2:26:45
125 Kristian Sbaragli (Ita) Israel Cycling Academy 2:27:01
126 Bert-Jan Lindeman (Ned) LottoNL-Jumbo 2:27:11
127 Vasil Kiryienka (Blr) Team Sky 2:27:15
128 Christian Knees (Ger) Team Sky 2:27:16
129 Gijs Van Hoecke (Bel) LottoNL-Jumbo 2:27:49
130 Loïc Vliegen (Bel) BMC Racing Team 2:28:08
131 Simone Andreetta (Ita) Bardiani CSF 2:29:44
132 Marco Frapporti (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec 2:30:01
133 Alexey Lutsenko (Kaz) Astana Pro Team 2:32:53
134 Michael Mørkøv (Den) Quick-Step Floors 2:33:22
135 Jurgen Roelandts (Bel) BMC Racing Team 2:34:55
136 Zakkari Dempster (Aus) Israel Cycling Academy 2:35:03
137 Mirco Maestri (Ita) Bardiani CSF 2:35:43
138 Florian Senechal (Fra) Quick-Step Floors 2:35:46
139 Christopher Hamilton (Aus) Team Sunweb 2:37:03
140 Victor Campenaerts (Bel) Lotto Fix All 2:37:14
141 Roy Curvers (Ned) Team Sunweb 2:37:52
142 William Bonnet (Fra) Groupama-FDJ 2:37:56
143 Danny van Poppel (Ned) LottoNL-Jumbo 2:38:29
144 Tom Van Asbroeck (Bel) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 2:39:13
145 Jean-Pierre Drucker (Lux) BMC Racing Team 2:39:17
146 Sam Bewley (NZl) Mitchelton-Scott 2:39:58
147 Fabio Sabatini (Ita) Quick-Step Floors 2:40:45
148 Alex Turrin (Ita) Wilier Triestina-Selle Italia 2:41:05
149 Domen Novak (Slo) Bahrain-Merida 2:41:48
150 Mitchell Docker (Aus) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 2:41:51
151 Elia Viviani (Ita) Quick-Step Floors 2:43:51
152 Markel Irizar (Spa) Trek-Segafredo 2:44:52
153 Frederik Frison (Bel) Lotto Fix All 2:46:14
154 Ryan Mullen (Irl) Trek-Segafredo 2:48:19
155 Jens Debusschere (Bel) Lotto Fix All 2:49:10
156 Guy Sagiv (Isr) Israel Cycling Academy 2:50:18
157 Lennard Hofstede (Ned) Team Sunweb 2:54:15
158 Mads Pedersen (Den) Trek-Segafredo 2:54:54
159 Boy van Poppel (Ned) Trek-Segafredo 2:55:27
160 Liam Bertazzo (Ita) Wilier Triestina-Selle Italia 2:56:12
161 Paolo Simion (Ita) Bardiani CSF 2:57:14
162 Andreas Schillinger (Ger) Bora-Hansgrohe 2:57:32
163 Marco Coledan (Ita) Wilier Triestina-Selle Italia 3:03:53
164 Svein Tuft (Can) Mitchelton-Scott 3:09:39
165 Eugert Zhupa (Alb) Wilier Triestina-Selle Italia 3:10:30
166 Giuseppe Fonzi (Ita) Wilier Triestina-Selle Italia 3:23:53

Tremate, tremate... Froome è ritornato (foto Tim de Waele/TDWSport.com)

Tremate, tremate... Froome è ritornato (foto Tim de Waele/TDWSport.com)

CALIFORNIA: SFUMA IL SOGNO DI TEJAY VAN GARDEREN, EGAN BERNAL IMPRENDIBILE IN SALITA

maggio 19, 2018 by Redazione  
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La penultima tappa dell’Amgen Tour of California vede sfumare il sogno di Tejay Van Garderen. Troppo forte in salita il colombiano della Sky Egan Bernal che con due scatti secchi si libera dell’ormai ex leader e si invola verso il successo.

La tappa regina dell’Amgen Tour of California, con ben sette GPM, si è dimostrata il terreno ideale per lanciare Egan Bernal (Sky) verso il successo finale, costruito grazie alla collaborazione con il compagno di squadra Tao Geoghegan Hart.
Sulle ripide ma ampie strade americane la condotta di gara non si può paragonare a quella che si adotta sulle strade alpine. Salendo verso il penultimo GPM, principale palcoscenico della sfida finale, il gruppo maglia gialla era ancora numeroso. È stato necessario il solito lavoro della Sky per sfoltirlo. Il lavoro di fino è poi passato nelle mani, anzi nelle gambe, di Tao Geoghegan Hart, che con un allungo quando mancavano poco più di una quindicina di chilometri al traguardo ha costretto i superstiti ad inseguirlo. Quest’azione ha lanciato per la prima volta Egan Bernal e, ovviamente, la reazione degli inseguitori è stata immediata, ma non ha scoraggiato il giovane ma temibile scalatore, che ha immediatamente replicato. È stato a quel punto che è mancata la reazione di Tejay Van Garderen (BMC Racing Team), marcato dal solito Geoghegan Hart. Nel frattempo Egan Bernal si è letteralmente bevuto i 5 km che ancora lo separavano dal GPM, per poi lanciarsi nella discesa che lo ha portato all’ultimo strappo verso il traguardo, valido anch’esso Gran Premio della Montagna.
Intanto dietro di lui l’ormai sbiadita maglia gialla Van Garderen veniva raggiunta da Adam Yates (Mitchelton-Scott) e da Daniel Felipe Martínez (EF Education First-Drapac), fatto che ha ridato un po’ di vigore all’ormai tardivo inseguimento. Il verdetto sul traguardo è stato, così, lapidario poichè Egan Bernal ha rifilato agli avversari distacchi pesanti, soprattutto se si considera che il suo attacco è durato solo 15 km, 10 dei quali in discesa: 1’28” ad Adam Yates, 1’30” al compagno di squadra Tao Geoghegan Hart , 1’33” a Brandon McNulty (Rally Cycling) mentre l’ormai ex leader Van Garderen ha chiuso a 1’38” dallo scatenato Egan Bernal. Buona la prova di Edward Ravasi (UAE-Team Emirates), primo degli italiani, che ha chiuso al nono posto con 1′46″ di ritardo, guadagnando diverse posizioni in classifica.
Se la lotta per la maglia gialla si è accesa solo nell’ultima quindicina di chilometri, quella per la maglia di miglior scalatore è durata tutta la tappa e si è conclusa con l’assegnazione della speciale leadership a Toms Skujiņš (Trek-Segafredo), protagonista della fuga di giornata assieme al compagno di squadra Gregory Rast, a Sean Bennett (Hagens Berman Axeon), a Benoît Cosnefroy (AG2R La Mondiale), a Floris De Tier (LottoNL-Jumbo), a Lawson Craddock (EF Education First-Drapac), a Tom-Jelte Slagter (Dimension Data), a Evan Huffman (Rally Cycling) e a Serghei Tvetcov (UnitedHealthCare).
Oggi, nella nottata italiana a Sacramento si disputerà l’ultima tappa, una frazione in circuito di 143 km, interamente pianeggiante e che per questo motivo nulla dovrebbe dire per quanto riguarda la lotta per la leadership nella classifica generale. Acquista, invece, molto valore per la classifica a punti dove attualmente è primo Egan Bernal con 36 punti, tallonato dall’australiano Caleb Ewan e dal connazionale Fernando Gaviria che sono rispettivamente “fermi” a 33 e 30 punti e che potrebbe agevolmente sorpassarlo essendo l’ultima frazione alla portata dei velocisti.
La Diretta su Eurosport di questa ultima tappa è programmata a partire dalle ore 22.00

Mario Prato

ORDINE D’ARRIVO

1 Egan Bernal (Col) Team Sky 5:30:58
2 Adam Yates (GBr) Mitchelton-Scott 0:01:28
3 Tao Geoghegan Hart (GBr) Team Sky 0:01:30
4 Brandon McNulty (USA) Rally Cycling 0:01:33
5 Jai Hindley (Aus) Team Sunweb 0:01:38
6 Mathias Frank (Swi) AG2R La Mondiale
7 Tejay van Garderen (USA) BMC Racing Team
8 Rafal Majka (Pol) Bora-Hansgrohe 0:01:45
9 Edward Ravasi (Ita) UAE Team Emirates 0:01:46
10 Daniel Martinez (Col) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 0:01:50
11 Laurens De Plus (Bel) Quick-Step Floors
12 Kristijan Durasek (Cro) UAE Team Emirates 0:01:57
13 Gavin Mannion (USA) UnitedHealthcare Pro Cycling 0:01:59
14 Lachlan Morton (Aus) Dimension Data 0:03:12
15 Peter Stetina (USA) Trek-Segafredo 0:03:16
16 Nicola Conci (Ita) Trek-Segafredo 0:03:25
17 Robert Britton (Can) Rally Cycling
18 Matteo Fabbro (Ita) Katusha-Alpecin 0:03:43
19 Rúben Guerreiro (Por) Trek-Segafredo
20 Antwan Tolhoek (Ned) LottoNL-Jumbo 0:03:48
21 Ian Boswell (USA) Katusha-Alpecin 0:03:50
22 Sebastian Henao (Col) Team Sky
23 Toms Skujins (Lat) Trek-Segafredo
24 Neilson Powless (USA) LottoNL-Jumbo 0:03:56
25 TJ Eisenhart (USA) Holowesko-Citadel p/b Arapahoe Resources 0:04:07
26 Sepp Kuss (USA) LottoNL-Jumbo 0:05:10
27 Ben Gastauer (Lux) AG2R La Mondiale 0:05:46
28 Anass Ait El Abdia (Mar) UAE Team Emirates 0:05:59
29 Cyril Gautier (Fra) AG2R La Mondiale
30 Jack Bauer (NZl) Mitchelton-Scott
31 Michael Schär (Swi) BMC Racing Team 0:07:34
32 Brent Bookwalter (USA) BMC Racing Team
33 William Barta (USA) Hagens Berman Axeon
34 Pawel Poljanski (Pol) Bora-Hansgrohe
35 Lawson Craddock (USA) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 0:08:56
36 Jasper Stuyven (Bel) Trek-Segafredo
37 Alex Howes (USA) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 0:09:33
38 Kasper Asgreen (Den) Quick-Step Floors 0:09:38
39 Ivo Oliveira (Por) Hagens Berman Axeon 0:09:48
40 Sean Bennett (USA) Hagens Berman Axeon 0:09:51
41 Joey Rosskopf (USA) BMC Racing Team 0:10:15
42 Tom-Jelte Slagter (Ned) Dimension Data
43 Pavel Sivakov (Rus) Team Sky
44 Mikkel Bjerg (Den) Hagens Berman Axeon
45 Danilo Wyss (Swi) BMC Racing Team
46 Mike Teunissen (Ned) Team Sunweb
47 Stijn Vandenbergh (Bel) AG2R La Mondiale 0:10:37
48 Nils Politt (Ger) Katusha-Alpecin 0:11:18
49 Floris De Tier (Bel) LottoNL-Jumbo 0:12:46
50 Patrick Bevin (NZl) BMC Racing Team 0:14:24
51 Peter Sagan (Svk) Bora-Hansgrohe 0:17:00
52 Daniel Oss (Ita) Bora-Hansgrohe
53 Juraj Sagan (Svk) Bora-Hansgrohe
54 Filippo Ganna (Ita) UAE Team Emirates
55 Serghei Tvetcov (Rom) UnitedHealthcare Pro Cycling
56 Silvan Dillier (Swi) AG2R La Mondiale
57 Oliver Naesen (Bel) AG2R La Mondiale
58 Nikias Arndt (Ger) Team Sunweb
59 Luka Mezgec (Slo) Mitchelton-Scott
60 Thomas Leezer (Ned) LottoNL-Jumbo
61 Kiel Reijnen (USA) Trek-Segafredo
62 Travis McCabe (USA) UnitedHealthcare Pro Cycling
63 Tyler Magner (USA) Rally Cycling
64 Jhonatan Narvaez (Ecu) Quick-Step Floors
65 Robin Carpenter (USA) Rally Cycling
66 Mathew Hayman (Aus) Mitchelton-Scott
67 Fernando Gaviria (Col) Quick-Step Floors
68 Luke Rowe (GBr) Team Sky
69 Evan Huffman (USA) Rally Cycling
70 Andrei Krasilnikau (Blr) Holowesko-Citadel p/b Arapahoe Resources 0:18:34
71 Johannes Fröhlinger (Ger) Team Sunweb
72 Maarten Wynants (Bel) LottoNL-Jumbo
73 Sven Erik Bystrøm (Nor) UAE Team Emirates
74 Simon Clarke (Aus) EF Education First-Drapac p/b Cannondale
75 Alexander Kristoff (Nor) UAE Team Emirates
76 Ian Garrison (USA) Hagens Berman Axeon
77 Ian Stannard (GBr) Team Sky
78 Lucas Sebastian Haedo (Arg) UnitedHealthcare Pro Cycling 0:19:20
79 Lachlan Norris (Aus) UnitedHealthcare Pro Cycling
80 Gregory Rast (Swi) Trek-Segafredo 0:21:10
81 Benoit Cosnefroy (Fra) AG2R La Mondiale 0:23:42
82 Logan Owen (USA) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 0:24:27
83 Michael Hepburn (Aus) Mitchelton-Scott
84 Michael Rice (Aus) Hagens Berman Axeon
85 Julien Vermote (Bel) Dimension Data 0:25:14
86 Iljo Keisse (Bel) Quick-Step Floors
87 Jay Thomson (RSA) Dimension Data
88 Reto Hollenstein (Swi) Katusha-Alpecin
89 Scott Davies (GBr) Dimension Data
90 Nathan Van Hooydonck (Bel) BMC Racing Team
91 Alvaro Hodeg (Col) Quick-Step Floors
92 Max Walscheid (Ger) Team Sunweb
93 Fabian Lienhard (Swi) Holowesko-Citadel p/b Arapahoe Resources
94 Adam De Vos (Can) Rally Cycling
95 Tanner Putt (USA) UnitedHealthcare Pro Cycling
96 Daniel McLay (GBr) EF Education First-Drapac p/b Cannondale
97 Rick Zabel (Ger) Katusha-Alpecin
98 Mark Cavendish (GBr) Dimension Data
99 Mark Renshaw (Aus) Dimension Data
100 Marcel Kittel (Ger) Katusha-Alpecin
101 Nathan Haas (Aus) Katusha-Alpecin
102 Tom Stamsnijder (Ned) Team Sunweb
103 Michal Kolár (Svk) Bora-Hansgrohe
104 Maciej Bodnar (Pol) Bora-Hansgrohe
105 Danny Pate (USA) Rally Cycling
106 Jonathan Clarke (Aus) UnitedHealthcare Pro Cycling
107 Miguel Bryon (USA) Holowesko-Citadel p/b Arapahoe Resources
108 Maximiliano Richeze (Arg) Quick-Step Floors
109 John Murphy (USA) Holowesko-Citadel p/b Arapahoe Resources
110 Taylor Phinney (USA) EF Education First-Drapac p/b Cannondale
111 Caleb Ewan (Aus) Mitchelton-Scott
112 Roger Kluge (Ger) Mitchelton-Scott

CLASSIFICA GENERALE

1 Egan Bernal (Col) Team Sky 22:26:40
2 Tejay van Garderen (USA) BMC Racing Team 0:01:25
3 Daniel Martinez (Col) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 0:02:14
4 Adam Yates (GBr) Mitchelton-Scott 0:02:16
5 Tao Geoghegan Hart (GBr) Team Sky 0:02:28
6 Rafal Majka (Pol) Bora-Hansgrohe 0:03:01
7 Brandon McNulty (USA) Rally Cycling 0:03:28
8 Laurens De Plus (Bel) Quick-Step Floors 0:03:50
9 Kristijan Durasek (Cro) UAE Team Emirates 0:03:59
10 Mathias Frank (Swi) AG2R La Mondiale 0:04:01
11 Gavin Mannion (USA) UnitedHealthcare Pro Cycling 0:05:40
12 Edward Ravasi (Ita) UAE Team Emirates 0:06:11
13 Antwan Tolhoek (Ned) LottoNL-Jumbo 0:07:03
14 Rúben Guerreiro (Por) Trek-Segafredo 0:07:05
15 Neilson Powless (USA) LottoNL-Jumbo 0:07:28
16 Robert Britton (Can) Rally Cycling 0:07:33
17 Peter Stetina (USA) Trek-Segafredo 0:07:41
18 Nicola Conci (Ita) Trek-Segafredo 0:07:51
19 Ian Boswell (USA) Katusha-Alpecin 0:08:08
20 Toms Skujins (Lat) Trek-Segafredo 0:08:10
21 Brent Bookwalter (USA) BMC Racing Team 0:09:55
22 Matteo Fabbro (Ita) Katusha-Alpecin 0:10:00
23 William Barta (USA) Hagens Berman Axeon 0:10:17
24 Sean Bennett (USA) Hagens Berman Axeon 0:13:20
25 Jack Bauer (NZl) Mitchelton-Scott 0:14:36
26 TJ Eisenhart (USA) Holowesko-Citadel p/b Arapahoe Resources 0:14:39
27 Cyril Gautier (Fra) AG2R La Mondiale 0:14:40
28 Sebastian Henao (Col) Team Sky 0:15:11
29 Joey Rosskopf (USA) BMC Racing Team 0:15:24
30 Michael Schär (Swi) BMC Racing Team 0:16:33
31 Pavel Sivakov (Rus) Team Sky 0:16:40
32 Anass Ait El Abdia (Mar) UAE Team Emirates 0:16:46
33 Kasper Asgreen (Den) Quick-Step Floors 0:18:25
34 Ivo Oliveira (Por) Hagens Berman Axeon 0:18:35
35 Pawel Poljanski (Pol) Bora-Hansgrohe 0:20:11
36 Jai Hindley (Aus) Team Sunweb 0:20:21
37 Tom-Jelte Slagter (Ned) Dimension Data 0:21:56
38 Danilo Wyss (Swi) BMC Racing Team 0:22:11
39 Serghei Tvetcov (Rom) UnitedHealthcare Pro Cycling 0:22:13
40 Ben Gastauer (Lux) AG2R La Mondiale 0:22:17
41 Floris De Tier (Bel) LottoNL-Jumbo 0:23:34
42 Patrick Bevin (NZl) BMC Racing Team 0:24:01
43 Sepp Kuss (USA) LottoNL-Jumbo 0:24:16
44 Nils Politt (Ger) Katusha-Alpecin 0:24:29
45 Lachlan Morton (Aus) Dimension Data 0:25:51
46 Alex Howes (USA) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 0:25:58
47 Stijn Vandenbergh (Bel) AG2R La Mondiale 0:27:54
48 Jhonatan Narvaez (Ecu) Quick-Step Floors 0:28:57
49 Andrei Krasilnikau (Blr) Holowesko-Citadel p/b Arapahoe Resources 0:30:08
50 Jasper Stuyven (Bel) Trek-Segafredo 0:30:55
51 Lawson Craddock (USA) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 0:31:43
52 Oliver Naesen (Bel) AG2R La Mondiale 0:32:57
53 Nikias Arndt (Ger) Team Sunweb 0:35:53
54 Kiel Reijnen (USA) Trek-Segafredo 0:36:14
55 Silvan Dillier (Swi) AG2R La Mondiale 0:36:16
56 Simon Clarke (Aus) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 0:36:34
57 Luke Rowe (GBr) Team Sky 0:36:35
58 Peter Sagan (Svk) Bora-Hansgrohe 0:37:58
59 Mikkel Bjerg (Den) Hagens Berman Axeon 0:40:28
60 Maarten Wynants (Bel) LottoNL-Jumbo 0:40:58
61 Luka Mezgec (Slo) Mitchelton-Scott 0:41:31
62 Filippo Ganna (Ita) UAE Team Emirates 0:42:03
63 Sven Erik Bystrøm (Nor) UAE Team Emirates 0:42:07
64 Travis McCabe (USA) UnitedHealthcare Pro Cycling 0:42:24
65 Fernando Gaviria (Col) Quick-Step Floors 0:42:32
66 Alexander Kristoff (Nor) UAE Team Emirates 0:42:42
67 Evan Huffman (USA) Rally Cycling 0:42:44
68 Mike Teunissen (Ned) Team Sunweb 0:43:28
69 Lachlan Norris (Aus) UnitedHealthcare Pro Cycling 0:43:55
70 Mathew Hayman (Aus) Mitchelton-Scott 0:44:54
71 Lucas Sebastian Haedo (Arg) UnitedHealthcare Pro Cycling 0:45:58
72 Thomas Leezer (Ned) LottoNL-Jumbo 0:47:07
73 Julien Vermote (Bel) Dimension Data 0:47:25
74 Ian Garrison (USA) Hagens Berman Axeon 0:47:54
75 Reto Hollenstein (Swi) Katusha-Alpecin 0:47:55
76 Robin Carpenter (USA) Rally Cycling 0:48:24
77 Caleb Ewan (Aus) Mitchelton-Scott 0:48:38
78 Jay Thomson (RSA) Dimension Data 0:48:52
79 Daniel Oss (Ita) Bora-Hansgrohe 0:49:41
80 Gregory Rast (Swi) Trek-Segafredo 0:50:08
81 Fabian Lienhard (Swi) Holowesko-Citadel p/b Arapahoe Resources 0:50:28
82 Ian Stannard (GBr) Team Sky 0:50:34
83 Maximiliano Richeze (Arg) Quick-Step Floors 0:51:22
84 Nathan Haas (Aus) Katusha-Alpecin 0:51:31
85 Benoit Cosnefroy (Fra) AG2R La Mondiale 0:53:50
86 Tyler Magner (USA) Rally Cycling 0:54:58
87 Michael Hepburn (Aus) Mitchelton-Scott 0:55:05
88 John Murphy (USA) Holowesko-Citadel p/b Arapahoe Resources 0:55:09
89 Maciej Bodnar (Pol) Bora-Hansgrohe 0:55:28
90 Taylor Phinney (USA) EF Education First-Drapac p/b Cannondale
91 Tanner Putt (USA) UnitedHealthcare Pro Cycling 0:55:54
92 Alvaro Hodeg (Col) Quick-Step Floors 0:56:34
93 Johannes Fröhlinger (Ger) Team Sunweb 0:57:01
94 Rick Zabel (Ger) Katusha-Alpecin 0:57:58
95 Daniel McLay (GBr) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 0:58:25
96 Iljo Keisse (Bel) Quick-Step Floors 0:58:26
97 Michael Rice (Aus) Hagens Berman Axeon 0:58:37
98 Mark Cavendish (GBr) Dimension Data 0:59:00
99 Scott Davies (GBr) Dimension Data 0:59:05
100 Danny Pate (USA) Rally Cycling 0:59:07
101 Miguel Bryon (USA) Holowesko-Citadel p/b Arapahoe Resources 0:59:08
102 Jonathan Clarke (Aus) UnitedHealthcare Pro Cycling 0:59:27
103 Roger Kluge (Ger) Mitchelton-Scott 0:59:34
104 Logan Owen (USA) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 1:00:18
105 Adam De Vos (Can) Rally Cycling 1:02:06
106 Marcel Kittel (Ger) Katusha-Alpecin 1:02:58
107 Nathan Van Hooydonck (Bel) BMC Racing Team 1:03:37
108 Mark Renshaw (Aus) Dimension Data 1:04:23
109 Max Walscheid (Ger) Team Sunweb 1:04:55
110 Tom Stamsnijder (Ned) Team Sunweb 1:04:59
111 Juraj Sagan (Svk) Bora-Hansgrohe 1:05:02
112 Michal Kolár (Svk) Bora-Hansgrohe 1:08:57

Il colombiano Bernal vince anche la seconda tappa di montagna del Tour of California tornando ad issarci al vertice della classifica generale (Getty Images)

Il colombiano Bernal vince anche la seconda tappa di montagna del Tour of California tornando ad issarci al vertice della classifica generale (Getty Images)

SAN VITO AL TAGLIAMENTO – MONTE ZONCOLAN: IL KAISER SI (RI)TINGE DI ROSA

maggio 19, 2018 by Redazione  
Filed under News

Primo tappone alpino col botto per il Giro 2018 che all’inizio della terza settimana di corsa propone l’arrivo in salita più duro della storia del ciclismo, il Monte Zoncolan, alla sua sesta apparizione sulle strade della corsa rosa. E non finirà qui perché, due mesi più tardi, dal tremendo versante di Ovaro saliranno anche le cicliste impegnate al Giro d’Italia femminile.

Non è la prima volta che lo Zoncolan si tinge di rosa e non sarà di certo l’ultima ma mai la tinta sarà accesa come quest’anno. Nel 2018, infatti, il “Kaiser” non lascerà dopo l’arrivo della tappa del Giro ma raddoppierà e, due mesi dopo, accoglierà il Giro Rosa con l’approdo della frazione “regina” della corsa riservata alle donne. Anche questa non è una novità perché il monte friulano era già stato sede di tappa del Giro Femminile nel 1997, ma in quella primissima occasione si “saggiò” il versante di Sutrio – il più facile, che poi facile non è visto che si tratta di 9 Km di strada inclinata all’8% – senza percorerre gli ultimi durissimi chilometri che, invece, toccarono ai professionisti nel 2003. Stavolta, invece, anche le rappresentanti a pedali del “gentil sesso” dovranno fare i conti con il tremendo versante di Ovaro, che i professionisti scoprirono per la prima volta nel 2007, dopo l’avvincendamento ai vertici della corsa rosa tra Carmine Castellano e Angelo Zomegnan. L’avvocato sorrentino che ereditò la “sala dei bottoni” del Giro dall’indimenticato Torriani era, infatti, contrario alla scalata dal versante ovest, ritenendola troppo problematica dal punto di vista logistico e della sicurezza, soprattutto perché le basse gallerie del finale avrebbero impedito il passaggio delle ambulanze. Zomegnan e Cainero, invece, hanno scommesso su quest’azzardo e hanno vinto, come confermato dallo spettacolo dell’arena naturale sottostante il traguardo, popolata da tifosi trattenuti da cordate di alpini, che fanno le veci delle transenne essendo troppo stretta la strada per collocare le barriere.
È uno spettacolo che quest’anno rivivremo per la prima volta sabato 19 maggio al termine di una frazione di 181 Km che abbinerà lo Zoncolan al breve ma non meno ripido Passo Duron, un’accoppiata già proposta otto anni fa in occasione della tappa vinta da Ivan Basso. In precedenza si affronteranno altri due ascese corte ma “pepate”, che potrebbero lasciare il segno nonostante entrambe si collochino molto presto nel tracciato e che, di sicuro, rappresenteranno un boccone amaro da digerire per tutti quei corridori che non hanno velleità di vittoria quest’oggi e, invece, dovranno stringere i denti per terminare la tappa entro il tempo massimo.
Pronti, partenza, via e lasciata San Vito al Tagliamento la pianura sarà ancora protagonista del tratto iniziale del primo tappone alpino. Si “veleggerà” in direzione di Casarsa della Delizia, nel cui cimitero riposano le spoglie di Pier Paolo Pasolini, legatissimo a questo centro per avervi trascorso l’infanzia nella casa natale dell’amata madre, Susanna Colussi, oggi sede di un centro studi intitolato al celebre regista scomparso drammaticamente nel 1975. Giunti alle porte di Spilimbergo – il cui duomo romanico-gotico di Santa Maria Maggiore nel 1969 fu “spacciato” dal regista Eriprando Visconti per convento monzese nel film storico “La monaca di Monza – Una storia lombarda” – la corsa svolterà per andare a superare il corso del Tagliamento, il re de fiumi friulani, e riprendere quindi la risalita verso nord in direzione di San Daniele del Friuli, immancabile tappa per i “ghiottoni” che qui possono deliziarsi il palato con l’omonimo e prelibato prosciutto crudo DOP, magari abbinando la degustazione a una visita ai monumenti cittadini, tra i quali spiccano la chiesa di Sant’Antonio Abate, definita la “Sistina del Friuli”, e la Biblioteca guarneriana, una delle più antiche d’Europa.
Ancora qualche chilometro in pianura poi arriverà il “rendez-vous” con la prima difficoltà altimetrica di giornata, con la quale il gruppo salirà sul Monte di Ragogna, elevazione ricca di ricordi della Grande Guerra e che darà una prima scremata al gruppo con le sue pendenze: sono poco meno di 3 Km d’ascesa, ma la sua inclinazione media del 9,6% (i primi 1500 metri salgono all’11%) e la sede stradale decisamente stretta metteranno in fila indiana il gruppo, lasciando sulla strada le prime “vittime” di questa giornata. Scesi a San Pietro di Ragogna, borgo dominato dai resti di un antico castello risalente all’XI secolo, inizierà un’altra trentina di chilometri tranquilli, un pelo più movimentati rispetto al tratto iniziale della tappa, nel corso dei quali si transiterà, poco prima di giungere a Peonis, di fronte al piccolo monumento che ricorda Ottavio Bottecchia, primo italiano a vincere il Tour de France e fare doppietta (1924-1925), eretto sul luogo dove fu trovato agonizzante il 3 giugno del 1927: morirà 12 giorni dopo all’ospedale della vicina Gemona e le indagini non risolsero mai il mistero sulla scomparsa del “Muratore del Friuli”. Al termine di questo tratto il gruppo giungerà al Lago di Cavazzo, il più vasto bacino naturale della regione, lungo le cui sponde ha inizio la seconda salita segnalata dall’altimetria, la facilissima Seletta di Mena (1,8 Km al 5,5%), scavalcata la quale immediatamente ne succederà un’altra, leggermente più impegnativa, diretta a Chiaulis, sede del comune sparso di Verzegnis (1,5 Km al 6,7%). La prossima meta dei “girini” sarà il centro di Villa Santina, attorno al quale si snoderà un circuito di una dozzina di chilometri che prevede la seconda salita “cattiva” di giornata, che culmina alle porte del borgo di Avaglio dopo aver affrontato 3,6 Km al 7,9%, complessivamente non estremi: i primi 1700 metri salgono, però, al 12,4% di media, stavolta su di una strada un po’ più ampia rispetto a quella del Monte di Ragogna. Si tornerà poi sul piano per l’ultimo tratto scorrevole di questa frazione, a cavallo del quale la corsa attraverserà il capoluogo della Carnia, la cittadina di Tolmezzo, nel cui cuore svetta il Duomo di San Martino, costruito nel 1764 sul luogo dove si trovava una preesistente chiesa dedicata al santo francese. All’uscita di Tolmezzo il percorso si avvicinerà alle salite che caratterizzano il finale prendendo quota con progressione, inizialmente risalendo il tratto iniziale del Canale di San Pietro, nome con il quale è chiamata la valle del fiume But, che si lascerà alle porte di Zuglio, uno dei più antichi centri carnici presso il quale è possibile visitare il Foro di Iulium Carnicum, la città romana più settentrionale d’Italia. Percorrendo quindi il Canale d’Incaroio (altro nome della Val Chiarsò) si giungerà nella località di villeggiatura di Paularo, paese d’origine della famiglia di Franco Pellizotti, dove si alzerà il sipario sulle fasi più attese di questa tappa. È proprio da questo centro che, infatti, hanno inizio i 4 Km al 10,2% che conducono al Passo Duron e che esibiscono un “biglietto da visita” niente male perché è proprio nei 500 metri iniziali che viene raggiunto il picco massimo di pendenza, una sventagliata al 18% che contribuirà ulteriormente a “epurare” il gruppo di testa. Dopo un brevissimo tratto in quota si affronterà una discesa nettamente meno pendente dell’ascesa appena affrontata, che porterà la corsa rosa a casa di Manuela di Centa, la fondista che conquistò la medaglia d’oro alle Olimpiadi Invernali di Lillehammer nel 1994: la sua Paluzza – la cui frazione di Timau è un’isola linguistica tedesca – sarà attraversata all’inizio di un brevissimo intervallo sul fondovalle del But, prima di tornare a puntare verso l’alto, verso i 954 metri della Sella Valcada. Del “tridente” finale di salite questo è il più “spuntato” ma sono comunque 4.9 Km al 7.1% stretti tra i due fuochi del Duron e dello Zoncolan e dunque necessiteranno di un approccio oculato da parte dei corridori. Terminata la penultima difficoltà di giornata all’ingresso della stazione invernale di Ravascletto, dalla quale una funivia permette di raggiungere direttamente la zona del traguardo, di fronte ai corridori si spalancherà l’ultimo tratto tranquillo, una decina di chilometri tra pianura e discesa prima di presentarsi con il coltello tra i denti ai piedi del “Kaiser”, un inferno di 10 Km all’11,9% che quest’anno aprirà le sue porte anche alle cicliste!!!

Mauro Facoltosi

I VALICHI DELLA TAPPA

Selletta di Mena (300 metri). E’ attraversata dalla SS 512 “del lago di Cavazzo” tra Somplago e Cavazzo Carnico. Mai affrontata come GPM, il Giro vi è transitato tre volte: nel 2011 durante la tappa Spilimbergo – Grossglockner vinta dal colombiano José Rujano, nel 2013 durante la Cordenons – Altopiano del Montasio vinta dal suo connazionale Rigoberto Urán e infine l’anno successivo in occasione di quello che è finora è stata l’ultima frazione con arrivo sullo Zoncolan, partita da Maniago e conquistata dall’australiano Michael Rogers.

Forcella Durone (1121 metri). È quello che è tradizionalmente chiamato Passo Duron. La quota è differente rispetto a quella indicata sulle cartine del Giro (1069 metri), ma non si tratta di un errore. Il valico vero e proprio, infatti, non è direttamente toccato dalla provinciale Paularo – Paluzza, dalla quale è raggiungibile deviando su di un sentiero sterrato per circa mezzo chilometro. La salita al Passo Duron, come segnalato sull’articolo, è stata affrontata per la prima – e finora unica – volta al Giro nel 2010, nel finale della Mestre – Monte Zoncolan vinta da Ivan Basso, dopo che in cima al Duron era transitato in testa il corridore francese Ludovic Turpin.

Forca di Liûs (1010 metri). Valico prativo attraversato dalla provinciale Paularo – Paluzza, tra lo scollinamento del Passo Duron e il bivio per la rotabile diretta al Monte Paularo. Chiamata anche Forcella di Liûs, è quotata 1003 metri sulle cartine del Giro 2018.

Sella Valcalda (958 metri). Valico che separa il Monte Crostis dal gruppo del Monte Arvenis (del quale fa parte anche lo Zoncolan), è attraversato dalla SS 465 “della Forcella Laverdet e di Valle San Canciano” tra le località di Cercivento e Comeglians. Quotata 949 metri sulle cartine del Giro 2018, finora è stata affrontata quattro volte come GPM. Primo passaggio nel 1987, nel corso della storica tappa Lido di Jesolo – Sappada, nella quale si consumò il tradimento dell’irlandese Roche ai danni di Roberto Visentini: quel giorno s’impose l’olandese Johan van der Velde, futuro “eroe del Gavia”, mentre il primo a scollinare sulla Valcalda sarà Roberto Conti. Tre anni più tardi, nel Giro di Gianni Bugno (1990), la salita fu affrontata nel corso della tappa italo-austriaca Velden – Dobbiaco (vinta dal francese Eric Boyer) e vi svettò in testa nientemeno che il tre volte vincitore del Tour Greg Lemond. Penultimo passaggio nel 2003, in occasione della San Donà di Piave – Monte Zoncolan, primo arrivo sul monte friuliano: il GPM fu di Marzio Bruseghin poi la tappa andrà a Gilberto Simoni. L’ultima scalata risale al citato precedente sullo Zoncolan del 2010 e anche questo GPM fu conquistato da Ludovic Turpin.

Sella del Monte Zoncolan (1730 metri). Vi transita la strada che mette in comunicazione Ovaro con Sutrio. È il luogo nel quale sarà collocato il traguardo.

RINGRAZIAMENTI

Segnaliamo che le citazioni cinematografiche (nel testo e nella fotogallery) sono frutto della collaborazione con il sito www.davinotti.com, che ringraziamo per la disponibilità.

FOTOGALLERY

San Vito al Tagliamento, Piazza del Popolo

Casa Colussi a Casarsa della Delizia, sede del centro studi dedicato a Pier Paolo Pasolini

Il duomo di Spilimbergo come appare nel film “La monaca di Monza - Una storia lombarda”, dove viene presentato come il monastero nel quale visse la religiosa di manzoniana memoria  (www.davinotti.com)

Il duomo di Spilimbergo come appare nel film “La monaca di Monza - Una storia lombarda”, dove viene presentato come il monastero nel quale visse la religiosa di manzoniana memoria (www.davinotti.com)

Gli affreschi che adornano la chiesa di Sant’Antonio Abate a San Daniele del Friuli, definita la “Cappella Sistina del Friuli”

Serie di ripidi tornanti nel tratto iniziale del Monte di Ragogna

Resti del castello di San Pietro di Ragogna

Peonis, la piazzola con il monumento a Ottavio Bottecchia

Lago di Cavazzo

Duomo di Tolmezzo

Zuglio, area archelogica della città romana di Iulium Carnicum

Paularo vista dal ripido tratto iniziale del Passo Duron

Timau di Paluzza, il tempio-ossario nel quale sono conservate le salme di militari caduti durante la Prima Guerra Mondiale

Vista panoramica dalla cima della salita dello Zoncolan e, in trasparenza, l’altimetria della quattordicesima tappa del Giro 2018 (Google Street View)

Vista panoramica dalla cima della salita dello Zoncolan e, in trasparenza, l’altimetria della quattordicesima tappa del Giro 2018 (Google Street View)

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