WOUT VAN AERT, TRIS ALLA VUELTA DOPO UNA FUGA INFINITA

agosto 28, 2024 by Redazione  
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Wout Van Aert (Visma | Lease a Bike) con un attacco da lontano mette il terzo sigillo alla Vuelta a España 2024, nulla può nella volata a due Quentin Pacher (Groupama-FDJ) unico a riusciore a stare con il belga fino all’arrivo di Baiona, terzo Marc Soler (UAE Team Emirates) che regola il grupperro dei fuggitivi. I big arrivano tutti insieme e nulla cambia in classfifica generale con Ben O’Connor (Decathlon Ag2r La Mondiale) al comando.

In classifica generale, dunque, resta saldamente al comando , che mantiene 3’53 di vantaggio su Primoz Roglic (Red Bull-Bora-hansgrohe), 4’32” su Richard Carapaz (EF Education-EasyPost) e 4’35” su Enric Mas (Movistar).
Tappa che fin dalla partenza è resa frizzante grazie agli attacchi di Jay Vine (UAE Team Emirates) per portare via la fuga ma la Decathlon Ag2r La Mondiale fa buona guardia ed annulla ogni tentativo di allungo in testa aò gruppo. Il tentativo buono è di Marc Soler (UAE Team Emirates) a cui riescono ad aggannciarsi Wout Van Aert e, solo inizialemente, Sepp Kuss (Visma | Lease a Bike) e William Junior Lecerf (T-Rex Quick-Step). Il terzetto in avanscoperta affronta la prima salita di giornata verso l’Alto de Fonfria scollinando con 15” sul gruppo che insegue. proprio dal gruppo, vista la fase di corsa in salita riescono a scattare anche Juri Hollmann (Alpecin-Deceuninck) e Quentin Pacher (Groupama-FDJ) riuscendosi a portare sulla testa della corsa. Fuga quindi con 5 unità, peccato per Alessandro De Marchi, che tenuto a bagnomaria per diversi chilometri, non è riscito a portarsi sul quintetto al comando, l’italiano è riassorbito dal gruppo ai meno 70 Km dall’arrivo di Baiona, il gruppo insegue a poco oltre 5’. Verso la seconda salita di giornata in fuga c’è collaborazione, dietro gli uomini della maglia rossa iniziano a recuperare inzialmente terreno ma senza strafare in quanto nessono dei cinque preoccupa Ben O’Connor, tanto che all’Alto de Vilachán il vantagghio si dilata verso i 6’. Soltanto grazie alla presenza in testa al gruppo della Red Bull-Bora-hansgrohe il distacco dei fuggitivi torna a 5’, qui va in difficoltà Lennert Van Eetvelt (Lotto Dstny) giornata difficile per il giovane belga ma che riuscirà ad arrivare con il gruppo dei migliori. Alla fine della discesa al traguardo volate passa per primoVan Aert per prendersi i punti della maglia verde, i compagni di fuga si rilassano un pò o forse è meglio dire che il belga continua tutto solo, si accorge del pericolo il buon Pacher che riesce in extremis a portarsi sotto il campione belga. I due al comando fiutano la possibilità di andare tutti soli all’arrivo e così con i cambi regolari iniziano ad avere prima 10” di vantaggio, poi 23” ed iniziare la salita verso l’Alto de Mougas. Dietro il più attivo è Soler mentre Hollmann si stacca in salita, Lacerf resta iunvece con lo spagnolo. Il gruppo attacca la salita con 5’ di ritardo, in controllo con la Decathlon Ag2r La Mondiale a dettare un passo regolare finchè davanti il primo scatto è di Alexander Cepeda (EF Education-EasyPos), l’ecuadoregno fa espodere il gruppo, restano una ventina di corridori, con tutti i migliori della classifica generale. Intanto Van Aert e Pacher sono irragiungibili per tutti gli immediati inseguitori, nel rettilineo aumentano ancora e vanno a giocarsi la vittoria di tappa, scontata nonostante Pacher provi un disperato scatto, il belga non si lascia soprepdere e lo salta andando ad alzare le braccia l cielo per la tera vittoria nella corsa spagnola. Nel gruppo non succede più nulla, la strada non consente attacchi, ed i big arrivano di come accordo. In classifica generale, resta al comando Ben O’Connor (Decathlon Ag2r La Mondiale), che mantiene 3’53 di vantaggio su Primoz Roglic (Red Bull-Bora-hansgrohe), 4’32” su Richard Carapaz (EF Education-EasyPost) e 4’35” su Enric Mas (Movistar).

Antonio Scarfone

Wout Van Aert è tris alla Vuelta 2024 (Photo Credit: Getty Images

Wout Van Aert è tris alla Vuelta 2024

VUELTA, A GRANADA ADAM YATES FA L’IMPRESA E SI RIVOLUZIONA LA CLASSIFICA GENERALE

agosto 25, 2024 by Redazione  
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Nella città andalusa lo scalatore britannico vince in solitaria dopo una fuga di circa cinquanta chilometri e fa riaprire i conti per quanto riguarda la maglia rossa, che resiste sulle spalle di Ben O’Connor. Sale nella Top 3 Richard Carapaz (EF Education – Easypost) che giunge al traguardo a 1′39” dal corridore della UAE Team Emirates, squadra che perde Joao Almeida a causa del Covid. Torna a casa anche Antonio Tiberi, ritiratosi per un fortissimo colpo di calore sul secondo GPM. Domani c’è il primo giorno di riposo.

Il tappone Motril – Granada della Vuelta a España 2024 rimarrà nella memoria dei corridori e degli appassionati per vari motivi: la grande impresa di Adam Yates (UAE Team Emirates) è da ricordare perchè “lo scienziato” britannico non aveva mai vinto con una fuga da così lontano prima di oggi, fuga durata per un totale di cinquantotto chilometri e che gli ha permesso di recuperare ben venti posizioni in classifica generale, rientrando nella Top 10. Discorso simile per Richard Carapaz (EF Education – EasyPost), che col secondo posto di tappa e un distacco più basso nei confronti della maglia rossa Ben O’Connor (Decathlon AG2R La Mondiale Team), viene proiettato addirittura al terzo posto, appena dietro Primoz Roglic (Red Bull – BORA – hansgrohe)
Lo sloveno non è apparso brillante come nei giorni scorsi, la fatica e le gambe pesanti si sono fatte sentire parecchio e non ha guadagnato nulla sul sorprendente rivale australiano. Ci ha provato anche Enric Mas (Movistar Team), ripreso a soli cinque chilometri dall’arrivo e dopo un “brivido” lungo la seconda discesa dall’Alto de Hazallanas.
La UAE aveva salutato Joao Almeida questa mattina a causa della positività al Covid del portoghese e nella tappa ha mandato in fuga, oltre ad Adam Yates, anche Jay Vine e Marc Soler. I tre corridori del team emiratino erano in compagnia di altri 23 elementi, tra i quali spiccavano la maglia berde Wout Van Aert (Visma-Lease a Bike) ed il capitano della Groupama – FDJ Damien Gaudu. Carapaz nel gruppo della maglia rossa prova già a fare la differenza sul Puerto del Purche, ma fa altrettanto Marc Soler tra i fuggitivi. Si attende il primo passaggio sull’Alto de Hazallanas (1° cat. con pendenze fino al 20%) e ai -58 parte l’azione di Yates. E’ qui che nel plotone inseguitore Antonio Tiberi inizia a staccarsi, fino a fermarsi definitivamente a causa di un colpo di calore. Il romano della Bahrain – Victorious era quarto in classifica questa mattina ed era anche il miglior giovane, primato ceduto al tedesco Florian Lipowitz (Red Bull – Bora Hansgrohe).
Roglic non riesce a fare la differenza e Carapaz si invola verso il secondo posto della tappa scattando sul secondo passaggio dall’Alto de Hazallanas. Prova a fare altrettanto anche Mas, che prende un po’ di vantaggio e recupera anche qualche fuggitivo della prima ora come Vine, Gaudu e Pablo Castrillo (Equipo Kern Pharma), ma va dritto nella discesa rischiando di cadere in modo rovinoso. Rimasto in sella, il capitano della Movistar verrà poi raggiunto a 5 km da Granada, dove Yates può festeggiare una delle più belle imprese della sua carriera, la sesta vittoria stagionale e la ventinovesima assoluta da pro.
Carapaz arriva a 1′39” e il gruppo regolato da O’Connor giunge a 3′45”. L’australiano chiude la prima settimana di Vuelta con un vantaggio solido di 3′53” su Roglic e 4′32” sull’ecuadoriano campione olimpico in linea di Tokyo 2020. Domani non si corre ma c’è il lungo trasferimento che porterà la carovana dalla andalusa Sierra Nevada alla Galizia. Da qui si riparte martedì, quando ci attende un’interessante tappa di media montagna, la Ponteareas – Baiona di 160 km. Si scaleranno nell’ordine l’Alto de Fonfrìa (2.Cat.), l’Alto de Vilachan (3° cat.), l’Alto de Mabia (2° cat.) e il decisivo Alto de Mougas (1° cat.), la cui cima è a 21 km dal termine.

Andrea Giorgini

Adam Yates in azione durante il tappone di Granada (foto Dario Belingheri/Getty Images)

Adam Yates in azione durante il tappone di Granada (foto Dario Belingheri/Getty Images)

BRETAGNE CLASSIC, COLPO DI HIRSCHI

agosto 25, 2024 by Redazione  
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Marc Hirschi vince in solitaria la Bretagne Classic con un attacco da finisseur. Alle sue spalle Magnier e Cort

Continua l’anno d’oro della UAE Emirates con il successo nella prestigiosa classica con arrivo a Plouay, Francia.
La corsa si dirama nervosa e senza un vero padrone lungo tutti i colli bretoni in programma fino ai chilometri finali: è qui che ai -3.5 dalla bandiera scacchi ci prova Marc Hirschi (UAE Emirates), riuscendo a mettere fra sé e gli altri un gap che risulterà poi incolmabile.
Alle sue spalle infatti un attimo di troppo di esitazione dei suoi avversari fa sfumare ogni velleità di chiudere sulla testa della corsa: alla volata finale per il primo dei piazzati il più veloce è Paul Magnier (Soudal – QuickStep) su Magnus Cort (UnoX Mobility), giunti ad un solo secondo dal vincitore di giornata ad accrescere qualche recriminazione di troppo.
Per la UAE Emirates è il 66esimo successo in stagione, cifre da dominatori assoluti del panorama ciclistico mondiale.

Lorenzo Alessandri

Marc Hirshi vince in solitaria la Bretagne Classic 2024 (Photo Credit: Luc Claessen/Getty Images)

Marc Hirshi vince in solitaria la Bretagne Classic 2024 (Photo Credit: Luc Claessen/Getty Images)

GIRO DI GERMANIA, TRIONFO PEDERSEN E LIDL TREK

agosto 25, 2024 by Redazione  
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Mads Pedersen vince l’ultima tappa e la generale del Giro di Germania 2024, siglando il trionfo Lidl Trek nella corsa

Un cronoprologo e 4 le frazioni in linea in programma per l’edizione 2024 del Lidl Deutschland Tour, il Giro di Germania giunto quest’anno alla 39esima edizione, percorso che strizzava l’occhiolino a ruote veloci ma abili a muoversi su percorsi mossi e vallonati. Un nome su tutti, Mads Pedersen (Lidl – Trek): l’ex campione del mondo non si è fatto sfuggire la ghiotta occasione e ha fatto suo due tappe e maglia di leader della generale.
La corsa si apre con un cronoprologo di 2.6 km: i primi due a tagliare il traguardo nello spazio di 71 centesimi di secondo sono Jonathan Milan (Lidl – Trek) e il compagno di squadra Mads Pedersen. Chiude terzo di giornata Maikel Zijlaard (Tudor) a più di 1 secondo dall’azzurro.
Lo stesso Milan coglie un grande bis il giorno seguente, prima frazione in linea con arrivo a Heilbronn: sua la volata davanti a Jordi Meeus (Red Bull – Bora – Hansgrohe) e Max Kanter (Astana).
Nella seconda tappa cambia il vincitore, ma non la formazione: ancora un grande successo Lidl Trek con l’arcigno arrivo sullo strappo di Schwäbisch Gmünd vinto da Mads Pedersen su Tobias Johannessen (Uno-X) e Archie Ryan (EF – EasyPost). Alle loro spalle si crea anche un gap di 6″ che sarà importanti ai fini della classifica finale.
Nuovamente un successo Lidl nella terza tappa: ancora una volta è l’azzurro Milan a calare la tripletta – due frazioni in linea e il cronoprologo.
Sembra un allenamento della Lidl – Trek ma non lo è quando nella quarta e ultima frazione è ancora Pedersen a fare bis in terra tedesca: non c’è storia nella volata di Saarbrücken, vinta davanti a Danny Van Poppel (Red Bull – Bora – Hansgrohe) e Luke Lamperti (Soudal – QuickStep).
La classifica finale in virtù delle tappe e del breve vantaggio accumulato recita Mads Pedersen sul gradino più alto del podio, davanti a Danny Van Poppel distanziato di 22 secondi e Tobias Johannessen in ritardo di 23″.

Lorenzo Alessandri

Mads Pedersen vince due tappe e la classifica generale (Photo Credit: Christian Kaspar Bartke/Getty Images)

Mads Pedersen vince due tappe e la classifica generale (Photo Credit: Christian Kaspar Bartke/Getty Images)

IL COLLE DELLE FINESTRE PREMIA TORRES, MA BLACKMORE VINCE IL TOUR DE L’AVENIR PER 12”

agosto 25, 2024 by Redazione  
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Lo sterrato del Colle delle Finestre esalta Pablo Torres che manda anche in crisi Blackmore, ma non abbastanza da sfilargli la maglia gialla. Tra le ragazze tappa e vittoria finale per Marion Bunel

L’ultima tappa del Tour de l’Avenir, corsa interamente in Piemonte, ha messo fine all’edizione 2024 della corsa a tappe francese dedicata agli Under23. Sullo stesso percorso si sono cimentati i ciclisti e le cicliste del domani, anche se alcuni già si sono affacciate al mondo dei Pro.
Tra i “garçon” lo spagnolo Pablo Torres si è esaltato sugli sterrati del colle diventato uno dei simboli del Giro d’Italia. La sua azione, quasi un all-in, ha mandato in crisi la maglia gialla Joseph Blackmore. Il britannico, però, ha stretto i denti e ha messo fine alle sue fatiche chiudendo in seconda posizione a 3’43” dallo spagnolo, mantenendo così per soli 12” la maglia gialla. Terzo di tappa e anche in classifica si è piazzato, l’olandese Tijmen Graat. I colori azzurri si sono ben comportati anche oggi con Florian Samuel Kajamini 12°, Simone Gualdi 13° e Matteo Scalco 14°), piazzamenti utilissimi per la classifica dei team. Gli stessi italiani sono anche presenti nella Top15 della classifica, nella quale ol meglio piazzato è Kajamini, quinto a 3’40”. In decima posizione a 11’49” troviamo Scalco, Simone Gualdi ha chiuso in quattordicesima posizione a 15’44”.
Quello non riuscito a Blackmore, invece, è riuscito a Marion Bunel tra le donne La transalpina si è, infatti, tolta il lusso di andare a vincere in maglia gialla sull’iconico traguardo del Colle delle Finestre, riifilando ben 1’55” alla sua più diretta concorrente, la canadese Isabella Holmgren, che chiude così in seconda posizione in classifica con 2′11″ di ritardo. Di 3′30″ è stato, invece, il distacco rifilato alla coppia spagnola composta da Paula Blasi e Eneritz Vadillo. Le stesse ragazze, in posizioni inverse, seguono la francese in classifica, dove la Vadillo è terza a 5′16″, seguita dalla Blasi, quarta a 6′17″. Prima delle italiane è Eleonora Ciabocco, che si piazzata in ottava posizione sul traguardo e in sesta in classifica, con un passivo di 7′04″-
Al termine di una corsa a tappe lunga o breve che sia, importante o meno, l’ultimo giorno è quello dedicato ai consuntivi delle varie classifiche.
Tra i ragazzi come detto la maglia gialla è andata a Joseph Blackmore, che ha conquistato anche quella verde della classifica a punti ai danni dell’italiano Kajamini, con il quale era appaiato a 45 punti, ma il britannico aveva migliori piazzamenti. Quella a pois dei GPM se la porta a casa l’olandese Graat mentre lo spagnolo Torres, forte del suo secondo posto in classifica, e ha conquistato la speciale challenge riservati ai giovani. La nazionale italiana, infine, grazie ai buoni piazzamenti degli azzurri e a due vittorie di tappa si è aggiudicata la classifica a squadre.
Marion Bunel, tra le ragazze, oltre alla maglia gialla ha messo in valigia anche quella di miglior giovani. La vincitrice di sabato Eglantine Rayer ha conquistato la maglia verde, mentre quella a pois è andata alla canadese Holmgren, giunta seconda nella classifica generale. Tra i team la vittoria è andata alla nazionale francese davanti a quelle spagnola e olandese, con l’Italia ai piedi del podio, quarta.

Mario Prato

Pablo Torres si impone ai 2176 metri del Colle delle Finestre (Foto Tour de lAvenir)

Pablo Torres si impone ai 2176 metri del Colle delle Finestre (Foto Tour de l'Avenir)

VUELTA, ROGLIC DOMA LA SIERRA DI CAZORLA. DÉBÂCLE PER O’CONNOR, OTTIMI VERGALLITO E TIBERI

agosto 24, 2024 by Redazione  
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Il terzo arrivo in salita (Ubeda – Cazorla, 159 km) è appannaggio del campione sloveno della Red Bull – Bora Hansgrohe, che sprinta più veloce di Enric Mas (Movistar Team). Chiude il podio di tappa Mikel Landa (Soudal – Quickstep), seguito dal corridore romano della Bahrain – Victorious, leader della classifica dei giovani. Bella prova anche del milanese della Alpecin – Deceuninck, in fuga e ripreso solamente nei metri finali. La maglia rossa perde circa un minuto sulla breve ma arcigna erta conclusiva.

La classifica generale subisce una lieve ma interessante mutazione al termine della ottava tappa della Vuelta. Torna al successo Primoz Roglic (Red Bull – Bora Hansgrohe), che si prende un’altro arrivo in salita, quello della Sierra de Cazorla, uno strappo di quattro chilometri con punte fino al 20%; lo sloveno ha avuto la meglio nella sfida a due con lo spagnolo Enric Mas (Movistar Team).
La fuga ha visto protagonisti Harold Tejada (Astana – Qazaqstan), Oier Lazkano (Movistar Team), Sam Oomen (Lidl-Trek), Mathis Le Berre (Arkea – B&B Hotels), Ion Izagirre (Cofidis), Mauro Schmid (Jayco – Alula), Gijs Leemreize (DSM – Firmenich – PostNL) e Luca Vergallito (Alpecin – Deceuninck), i quali hanno proceduto di comune accordo fino al GPM del Puerto del Mirador de las Palomas (2° Cat.), dove l’olandese della DSM ha perso terreno. Il campione nazionale svizzero Schmid ha scollinato in vetta al comando e in seguito ha attaccato con Tejada, ma la loro azione si è spenta quasi sul nascere. Nel gruppo avviene la caduta di Giulio Ciccone a circa 15 km dall’arrivo, ma l’abruzzese della Lidl-Trek è riuscito a ripartire, seppur acciaccato.
Il gap si assottiglia sempre più e all’attacco della salita finale rimangono solamente Tejada, Lazkano e l’ottimo Vergallito, che si stacca inizialmente sulla rampa al 20% per poi rientrare in seguito. Alle loro spalle si accendono le scaramucce e Roglic è uno dei più attivi: con due allunghi lo sloveno fa sbriciolare il distacco e insieme ad Enric Mas si riporta sulla fuga. Allo sprint finale il capitano della Movistar pare avere la meglio, ma viene superato da Roglic che si aggiudica la tappa. Mikel Landa (Soudal Quick-Step) occupa la terza posizione e c’è un ottimo Antonio Tiberi (Bahrain – Victorious) al quarto posto. Appena fuori dalla top 10 c’è Vergallito, che ha assaporato l’odore della vittoria di tappa. Su questa salita vanno in crisi sia Joao Almeida (UAE Team Emirates), sia il leader della classifica Ben O’Connor (Decathlon AG2R La Mondiale Team): la maglia rossa perde 56” (incluso l’abbuono) e ora ha 3′49” da amministrare nei confronti del campione sloveno. Mas sale al terzo posto in classifica generale, mentre Tiberi gli è alle spalle.
Domani si sale ancora: la Motril – Granada è il tappone della prima settimana di questa Vuelta grazie a tre GPM di 1° categoria, il Puerto de El Purche e l’Alto de Hazallanas, quest’ultimo da scalare due volte. Su entrambe le salite ci sono pendenze elevatissime, che toccano il 17 e il 20%: lo spettacolo è garantito.

Andrea Giorgini

Secondo successo di tappa alla Vuelta 2024 per Roglic a Cazorla (foto Jorge Guerrero / AFP / Getty Images)

Secondo successo di tappa alla Vuelta 2024 per Roglic a Cazorla (foto Jorge Guerrero / AFP / Getty Images)

TOUR DE L’AVENIR: VITTORIA PER KAJAMINI, LA MAGLIA GIALLA TORNA A BLACKMORE

agosto 24, 2024 by Redazione  
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L’arrivo in Italia porta bene ai colori Azzurri. In uno sprint ristretto la vittoria è andata a Florian Samuel Kajamini davanti a Emiel Verstrynge, Louis Sutton e gli altri componenti il gruppetto di testa. Nona piazza per Walter Mattio, quindicesima per Simone Gualdi e ventesima per Matteo Scalco. Joseph Blackmore, sesto, si riprende la maglia gialla.

L’ingresso in Italia del Tour de l’Avenir 2024 ha portato bene ai colori azzurri che sono riusciti a piazzarsi in quattro nei primi venti. L’arbitro della giornata è stato il Moncenisio, ultima asperità di giornata. La selezione salendo verso lo storico passo che unisce la Francia all’Italia ha sviluppato lo svolgimento della tappa e ridisegnato la classifica generale.
Il gruppetto uscito indenne dalla salita era formato da 8 unità, tra le quali, l’italiano Florian Samuel Kajamini e il britannico Joshep Blackmore, spodestato ieri dalla vetta della classifica e intenzionato a riprendersi quanto gli era stato tolto. Mancavano, invece, all’appello lo spagnolo Pablo Torres, di giallo vestito, e il grande favorito per la vittoria finale Jarno Widar, ottimo motivo per mettere tra i battistrada e gli inseguitori il maggior tempo possibile.
In prossimità del traguardo il danese Simon Dalby ha provato senza fortuna ad anticipare tutti. Blackmore, ormai sicuro della leadership ritrovata, si è messo al servizio di Sutton, ma il più veloce è stato l’azzurro che ha centrato la vittoria davanti al belga Emiel Verstrynge, al britannico Louis Sutton, al francese Léo Bisiaux, all’olandese Darren van Bekkum, alla ritrovata maglia gialla Blackmore, all’olandese Tijmen Graat e al citato Dalby, quest’ultimo giunto al traguardo di Condove staccato di 4″.
La prima parte del plotone inseguitore è arrivata dopo quasi 5 minuti ed è stata regolata da Pietro Mattio (9°) che ha anticipato Mats Wenzel e l’ex leader Torres. Lo spagnolo ha chiuso in 11a posizione a 4’58” salutando i sogni di gloria, salvo ribaltoni salendo verso il Colle delle Finestre. Staccato di una manciata di secondi è arrivato il resto del plotone, che comprendeva anche Simone Gualdi (15°) e Matteo Scalco (20°).
In classifica generale dopo la sconquasso portato dalla tappa Blackmore ha un vantaggio di 24 secondi su Graat, 45 secondi su Bisiaux e 1’10” su Kajamini.
In campo femminile vittoria in solitario di Eglantine Rayer che ha anticipato il plotone, regolato da Marie Schreiber su Josie Nelson di 1′35″. Quarta posizione per Eleonora Ciabocco. La maglia gialla è sempre di Marion Bunel, arrivata oggi nella pancia del gruppo, che a un vantaggio di 16″ su Isabella Holmgren e di 1′33″ su Julie Bego.
Oggi conclusione sul Colle delle Finestre sia per “les garçons”, sia per “les filles” che metteranno fine alle loro fatiche su uno dei colli simbolo del Giro d’Italia. La Bobbio Pellice-Colle Delle Finestre di 125.9 Km si sviluppa principalmente nel fondovalle per poi affrontare la salita conclusiva. A variare un po’ la situazione ci penserà la sola Colletta di Cumiana (3700 mt al 6.7%), da affrontare una quarantina abbondante di chilometri prima dell’attacco della salita di 16,2 km al 9% di pendenza media che condurrà al traguardo posto ai 2176 m.s.l.m. di quota, dopo un tratto conclusivo di 8 Km da percorrere sullo sterrato.

Mario Prato

Kajamini si impone in volata nella penultima tappa del Tour de lAvenir (Eurosport)

Kajamini si impone in volata nella penultima tappa del Tour de l'Avenir (Eurosport)

VUELTA, VAN AERT SENZA RIVALI A CORDOVA

agosto 23, 2024 by Redazione  
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Anche in una frazione di media montagna (Archidona – Cordova, 180.5 km), il fuoriclasse fiammingo spadroneggia in uno sprint ristretto battendo Mathias Vacek (Lidl-Trek) e Pau Miquel (Equipo Kern Pharma). La maglia rossa Ben O’Connor giunge senza problemi nel primo gruppo, composto da 33 unità, e mantiene la leadership in attesa del weekend sulle montagne dell’Andalusia: sabato si sale a Cazorla, domenica c’è l’arrivo a Granada dopo il Puerto del Purche ed il doppio Alto de Hazallanas.

E’ la grande giornata di Wout Wan Aert sulle strade della Vuelta: il belga della Visma-Lease a Bike ha trovato a Cordova il secondo acuto personale in questa edizione e va a rendere più salda la maglia verde della vlassifica a punti sulle sue spalle. La tappa partita da Archidona vive due momenti ben definiti: nella prima parte con impercettibili saliscendi è stato protagonista solitario Xabier Isasa (Euskaltel-Euskadi), già in fuga in altre tappe di questa prima settimana. Il basco è arrivato a otto minuti di gap nei confronti del gruppo e ha resistito fino al primo passaggio sulla retta conclusiva di Cordova.
Da qui è cominciato un circuito impegnativo con il GPM dell’Alto del 14% (2° categoria), dove la squadra dello stesso Van Aert si è mossa in prima persona; ma è stato Primoz Roglic (Red Bull – BORA – hansgrohe) ad aver scollinato per primo in vetta, in volata con Sepp Kuss (Visma-Lease a Bike) e Richard Carapaz (EF Education – Easypost), facendo suoi anche i 6” di abbuono. Qui in cima c’è stato anche il banale incidente di Kaden Groves (Alpecin – Deceuninck), caduto dopo essersi arrotato (distraendosi) con un avversario. Nel finale ci sono state due azioni della UAE Team Emirates, prima con Marc Soler e poi con Pavel Sivakov. Lo spagnolo ha tentato l’attacco in discesa ed ha avuto fino a 20” di vantaggio, mentre il russo naturalizzato francese ci ha provato da finisseur. A nulla sono servite questi scatti, così si è arrivati allo sprint dove Wout Van Aert ha fatto il bis meritatamente. Ottimo tra gli azzurri Lorenzo Rota (Intermarché – Wanty), settimo classificato.
Ben O’Connor (Decathlon – AG2R La Mondiale) conserva l’abbondante vantaggio conquistato ieri ed ha 4′45” su Primoz Roglic (Red Bull – Bora Hansgrohe) e 4′59” su Joao Almeida (UAE Team Emirates). Non sarà comunque facile per l’australiano conservare la maglia rossa al termine di questa prima settimana, che si concluderà con altre due tappe di montagna: domani si arriverà a Cazorla al termine di una salita di quasi 5 km al 7% medio, ma soprattutto domenica è in programma il tappone andaluso con tre salite, il Puerto del Purche (1° cat. con pendenza massima del 17%), e l’Alto de Hazallanas, da scalare due volte, le cui rampe arrivano fino al 20%.

Andrea Giorgini

Toc toc, per la seconda volta in questa edizione della Vuelta Van Aert bussa alle porte del successo (Getty Images)

Toc toc, per la seconda volta in questa edizione della Vuelta Van Aert bussa alle porte del successo (Getty Images)

TOUR DE L’AVENIR: PABLO TORRES TROVA LA VITTORIA E INDOSSA LA MAGLIA GIALLA

agosto 23, 2024 by Redazione  
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Il secondo arrivo in quota cambia di nuovo le carte in tavola. Lo spagnolo Pablo Torres centra la vittoria dopo la terza posizione di ieri e indossa la maglia gialla. Podio di giornata per Van Bekkun e Widar. Kajamini 7° davanti alla ex maglia gialla Blackmore.

Due tappe impegnative ravvicinate hanno acceso il Tour de l’Avenir 2024. Se ieri era stato il britannico Joseph Blackmore a dettare la sua legge, oggi lo scettro è passato nella mani dello spagnolo Pablo Torres. Il madrileno non solo ha centrato il successo di tappa ma, grazie anche hai distacchi rifilati ai più diretti inseguitori, è diventato la nuova maglia gialla.
La tappa odierna è stata animata fino alla salita finale di Les Karellis da Simone Gualdi, Tobias Svarre, Menno Huising, Max Van Der Meulen, Moritz Kretschy e Matthew Greenwood. Il danese Svarre ha provato l’azione personale, ma nulla ha potuto contro il rimontante Torres che, dopo averlo raggiunto a 2.6 Km dall’arrivo, lo ha passato andando a centrare un successo che valeva doppio.
La reazione dei primi della classe per cercare di ridimensionare l’azione dello spagnolo porta la firma del solito Jarno Widar che, liberatosi dell’ingombrante presenza della maglia gialla Blackmore, ha provato l’inseguimento insieme a agli olandesi Darren Van Bekkum e Tijmen Graat. Il traguardo ha messo fine alle loro fatiche e così il ritardo nei confronti del vincitore sul traguardo si è stabilizzato sui 36” per Van Bekkum, sui 45” per Widar e sui 55” per Graat.
L’ormai ex capolclassifica ha chiuso in ottava posizione a 1’26”, ina posizione in più rispetto all’azzurro Florian Samuel Kajamini, che ha chiuso 7° a 1’20”. Buona la prestazione anche per il citato Gualdi, 10° a 1’35” poi, rimanendo in casa azzurri, segnaliamo anche la 18a posizione di Matteo Scalco.
In cassifica, come detto, ora guida Torres con un vantaggio di 31” su Widar e 1’03” su Blackmore. Primo degli italiani è sempre Kajamini, che ha mantenuto la 7a posizione a 2’13”.
Nella prova femminile la vittoria e la maglia gialla sono andate alla francese Marion Bunel, che ha distanziato di 34″ Isabella Holmgren e di 50″ la ex leader Lore De Schepper. Prima delle azzurre Eleonora Ciabocco, nona a 2′34″. In classifica la vincitrice odierna conduce con 16” sulla Holmgren e 31” sulla De Schepper. Prima italiana si conferma la Ciabocco, che ha perso 3 posizioni attestandosi all’ottavo posto a 2’31”.
Con la vittoria odierna la Bunel ha fatto poker, poichè oltre alla tappa e alla maglia Gialla, ha conquistato anche la maglia verde della classifica a punti, sia quella Bianca delle giovani.
Domani il Tour de l’Avenir entrerà in italia attraverso il Moncenisio per il primo dei due giorni piemontesi della corsa transalpina. È prevista infatti la Les Karellis – Condove di 119,3 km, frazione che prevede tre GPM, uno di terza, uno di seconda ed uno di prima, nella prima parte. Nella seconda, invece, ci sarà una lunga discesa prima di un falsopiano che porta all’arrivo di Condove. Sullo stesso percorso un paio d’ore prima gareggeranno anche le ragazze della categoria Under23.

Mario Prato

Lo spagnolo Torres vince la 4a tappa del Tour de lAvenir (foto Le DL/Louise Raymond

Lo spagnolo Torres vince la 4a tappa del Tour de l'Avenir (foto Le DL/Louise Raymond

BEN FATTO O’CONNOR, RIVOLUZIONE AUSTRALIANA ALLA VUELTA

agosto 22, 2024 by Redazione  
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Ben O’Connor (Team Decathlon AG2R La Mondiale) trionfa in solitaria a Yunquera dopo essere entrato in una fuga ben assortita ed aver staccato la compagnia ad una trentina di km dalla conclusione. L’australiano è la nuova maglia rossa e sarà un avversario da tenere in grande considerazione nella lotta per il titolo

La sesta tappa della Vuelta 2024 parte da Jerez de la Frontera e termina a Yunquera dopo 186 km caratterizzati da un tracciato piuttosto nervoso visto che si dovranno affrontare quattro gpm, il primo dei quali di prima categoria a cui seguiranno tre gpm di terza categoria. Sul quarto ed ultimo gpm è posta la linea del traguardo. Dal momento che la fuga ha concrete possibilità di riuscita, vedremo se Primoz Roglic (Team Red Bull – BORA Hansgrohe) cederà la maglia rossa al fugaiolo di turno oppure farà lavorare la sua squadra e magari giocarsi le carte per la seconda vittoria di tappa. Il primo vero tentativo di fuga era portato da Stefan Kung e da Quentin Pacher (Team Gruopama FDJ) dopo una trentina di km dalla partenza. Il gruppo maglia rossa però reagiva ed annullava la fuga dopo cinque km. Dopo un’altro tentativo di una ventina di ciclisti sul Puerto del Boyar, si formava un terzetto in testa composto da Clement Berthet (Team Decathlon AG2R La Mondiale), Pelayo Sanchez (Team Movistar) e Cristian Rodriguez (Team Arkea B&B Hotels). Ai tre attaccanti si univano poco dopo Jay Vine (UAE Team Emirates), Mauri Vansevenant (Team Soudal Quick Step), Ben O’Connor (Team Decathlon AG2R La Mondiale), Florian Lipowitz (Team Red Bull BORA Hansgrohe), Chris Harper (Team Jayco ALUla), Luca Vergallito (Team Alpecin Deceuninck), Marco Frigo (Team Israel Premier Tech), Gijs Leemreize (Team DSM Firmenich PostNL), Pablo Castrillo (Team Kern Pharma) ed Urko Berrade (Team Kern Pharma). Sanches era il primo a scollinare sul Puerto del Boyar posto al km 73.4. O’Connor si aggiudicava il successivo traguardo volante di Ronda posto al km 119.5. Il ciclista australiano si ripeteva poco dopo scollinando per primo sul gpm del Puerto del Viento posto al km 130.3. O’Connor si avvantaggiava insieme a Leemreize. La coppia di testa aveva un vantaggio di 25 secondi sul primo gruppo inseguitore mentre il gruppo maglia rossa era segnalato ad oltre 5 minuti di ritardo. O’Connor restava da solo in testa alla corsa dopo che Leemreize si era staccato sulle prime rampe del gpm del Puerto Martinez. O’Connor scollinava in prima posizione anche sul successivo Alto de las Abejas. Era ormai una cavalcata trionfale per il ciclista australiano che andava a vincere in solitaria con 4 minuti e 33 secondi di vantaggio su Frigo e 5 minuti e 12 secondi di vantaggio su Lipowitz. Chiudevano la top five Berthet e Rodriguez con lo stesso tempo di Lipowitz. Il gruppo maglia rossa era regolato da Isaac Del Toto (UAE Team Emirates) a 6 minuti e 31 secondi di ritardo da O’Connor, che ottiene la sua terza vittoria stagionale dopo due vittorie a Gennaio e precisamente nella Vuelta a Murcia e nella terza tappa dell’UAE Tour. L’australiano è la nuova maglia rossa ed avendo 4 minuti e 51 minuti di vantaggio su Primoz Roglic (Team Red Bull BORA Hansgrohe) sarà a questo punto un avversario da non sottovalutare per la classifica generale. Domani è in programma la settima tappa da Archidona a Cordoba di 180.5 km. L’asperità più rilevante è il gpm di seconda categoria del didascalico Alto del 14% posto a circa 25 km dall’arrivo. Si prospetta una volata a ranghi ristretti e chissà che qualche uomo di classifica non soffra proprio quella salita, dove non dovrebbero mancare attacchi e contrattacchi.

Antonio Scarfone

La soddisfazione sul volto di Ben OConnor al traguardo di Yunquera (www.cyclingnews.com)

La soddisfazione sul volto di Ben O'Connor al traguardo di Yunquera (www.cyclingnews.com)

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