MEEUS INAUGURA LA COPENAGHEN SPRINT

giugno 22, 2025 by Redazione  
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Si è disputata oggi la prima edizione della Copenaghen Sprint, corsa danese per velocisti che debutta subito dal calendario delle corse Uci World Tour, nel quale militano le grandi classiche e le principali corse a tappe. Prima edizione al belga Jordi Meeus (Red Bull – BORA – hansgrohe)

Con la sedicesima firma in carriera, il belga Jordi Meeus (Red Bull – BORA – hansgrohe) si aggiudica l’edizione inaugurale della nuova classica danese con partenza dal Museo delle Navi Vichinghe di Roskilde e arrivo di fronte alla National Gallery di Copenaghen, due simboli culturali che fanno da cornice al tracciato di 235.6 Km sostanzialmente pianeggiante.
Come prevedibile la corsa si è conclusa allo sprint, ma non senza sofferenza da parte del gruppo che ha faticato ben più del previsto a riprendere fuggitivi.
A provarci inizialmente sono in cinque: Mads Andersen e Joshua Gudnitz (Nazionale danese), Jensen Plowright (Alpecin-Deceuninck), George Jackson (Burgos Burpellet BH) e Victor Vercouillie (Team Flanders-Baloise). A una trentina di chilometri dal traguardo cambiano gli interpreti con Casper Pedersen (Nazionale danese), Cedric Beullens ( Lotto ) e Daan Hoole ( Lidl-Trek ) che vanno a sostituire Jackson, Vercouille e Gudnitz.
Complice anche una caduta nel gruppo, quelli che sembravano 30” di ritardo facilmente gestibili diventano un ostacolo che il plotone riesce a scavalcare a soli 1500 metri dal traguardo, quando i cinque vengono riassorbiti. C’è giusto il tempo per un ultimo tentativo velleitario di Cedric Beullens (Lotto), che rimane in testa fino ai -500m. Con la volata lanciata non c’è, però, nessuna speranza di resistere per il belga.
Ritirato a seguito della caduta il grande favorito per la vittoria, l’olandese Olav Kooij (Visma), tocca agli outsider giocarsi la prima edizione della corsa danese con Dylan Groenewegen (Jayco) che parte in anticipo, troppo per il suo attuale stato di forma. Il treno buono è quello lanciato da Alexis Renard (Cofidis), al quale si aggancia abilmente Meeus che lo affianca e vince nettamente.
Al terzo posto si piazza Emilien Jeannière (TotalEnergies), seguito da Arnaud Demare (Arkea), Tobias Lund Andresen (Picnic PostNL), Hugo Page (Intermarche-Wanty), Groenewegen, Phil Bauhaus (Bahrain), Stanisław Aniolkowski (Cofidis) e Søren Wærenskjold Uno-X) a chiudere la top ten. Dei 19 italiani al via – eravamo la terza nazione più rappresentata dopo Belgio (25 partecipanti) e Francia (21) – il migliore è stato il veronese Giovanni Lonardi (Team Polti VisitMalta), piazzatosi 16° nella volata decisiva.

Andrea Mastrangelo

Meeus vince la prima edizione della corsa danese (Getty Images)

Meeus vince la prima edizione della corsa danese (Getty Images)

PAVEL NOVAK INFIAMMA PRATO NEVOSO, TUCKWELL RIMANE IN ROSA

giugno 22, 2025 by Redazione  
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Il ceco trionfa in solitaria e si rilancia per la classifica. Tuckwell salva la Maglia Rosa nel giorno del suo compleanno

Il tappone alpino Bra–Prato Nevoso accende la penultima giornata del Giro Next Gen, regalando colpi di scena e conferme. A firmare la settima tappa è il ceco Pavel Novak (MBH Bank Ballan CSB, che dopo un attacco poderoso a oltre 60 km dall’arrivo conquista il suo primo successo stagionale e balza al terzo posto della classifica generale. La sua azione, costruita in una fuga ben orchestrata con il compagno di squadra Lorenzo Masciarelli, ha resistito a ogni tentativo di rimonta sul durissimo arrivo in salita, consegnandogli una vittoria netta e storica: Novak è infatti il primo corridore della Repubblica Ceca a vincere una tappa del Giro Next Gen.
Dietro di lui la lotta tra i pretendenti alla Maglia Rosa ha vissuto momenti di grande intensità. L’azione di Adrià Pericas (UAE Team Emirates Gen Z), scattato per primo, ha spianato la strada a un duello acceso tra Jakob Omrzel (Bahrain Victorious Development Team) e Jorgen Nordhagen (Team Visma | Lease a Bike Development). Il norvegese ha piazzato un attacco deciso, andando a prendersi la piazza d’onore e consolidando il suo quinto posto in classifica, mentre Omrzel – terzo all’arrivo e secondo nella generale – ha accorciato le distanze sul leader Luke Tuckwell (Red Bull – BORA – hansgrohe Rookies). Quest’ultimo ha così mantenuto la Maglia Rosa, ma contemporaneamente ha vissuto il compleanno più duro della sua vita sportiva. Messo sotto pressione dalla Visma e costretto a difendersi con grinta e lucidità, ha saputo limitare i danni nella parte finale dell’ascesa. “Pensavo che il regalo fosse la maglia, ma averla difesa vale molto di più. Ho dovuto contare sull’aiuto dei miei compagni e restare lucido: Omrzel era vicino e non sapevo quanto”,
Con i suoi 11 secondi di vantaggio sullo sloveno e 27 su Novak, Tuckwell si presenta alla tappa finale di Pinerolo come leader, ma con il fiato degli avversari sul collo. Più staccati Filippo Turconi, ora quarto a 52”, e Jorgen Nordhagen, quinto a 1’23”.
Tra i protagonisti in difficoltà, giornata da dimenticare per il campione uscente Jarno Widar (Lotto Development Team) perchè una caduta a 30 km dall’arrivo lo ha portato ad accumulare quasi 27 minuti di ritardo, venendo estromesso definitivamente dalla lotta per la vittoria finale.
Il successo di Novak riporta sul gradino più alto il team MBH Bank Ballan CSB, già vincitore a Povegliano nel 2023 con Alessandro Romele. È il coronamento di una tattica aggressiva, con un attacco lanciato al km 75, come pianificato. “È stata la tappa più dura della mia vita, ma anche la più bella. Mi sentivo bene sin dalla partenza e sapevo che dovevo provarci, perché ero solo 11° in classifica. Domani sarà battaglia vera”.
Per quanto riguarda le maglie accessorie Aubin Sparfel (Decathlon AG2R La Mondiale Development Team) ha conservato quella rossa della classifica a punti grazie a un’azione perfetta con il compagno di formazione Antoine L’Hôte, che gli ha permesso di raccogliere punti preziosi prima di una fortatura in discesa. Dal canto suo Omrzel ha difeso quella bianca di miglior giovane con una prestazione di altissimo livello: “Una delle mie migliori giornate. Quando ho visto che Tuckwell faticava, ho sognato la Rosa. Ma 11 secondi non sono insormontabili”. Turconi mantiene la Tricolore con un’altra top 10, puntando a difenderla nel finale da Lorenzo Finn (Red Bull – BORA – hansgrohe Rookies). Infine, al vertice della classifica degli scalatori si ritrovano pari punti per tre corridori, l’ex Maglia Rosa Widar (che la indosserà oggi), il vincitore a Prato Nevoso Novák e Pericas.
Oggi l’atto finale della corsa sarà una tappa di 127 Km che si correrà in circuito attorno a Pinerolo. Il percorso non è d’alta montagna, ma la doppia ascesa al muro di Prarostino (2.5 Km d’ascesa all’12.8% medio e un troncone centrale di 1200 metri al 16.3%) potrebbe rimettere tutto in discussione perchè la classifica generale è ancora apertissima e i margini sono ridotti: l’ultima Maglia Rosa si assegnerà solo sull’ultimo strappo.

Mario Prato

Novak vince a Prato Nevoso (www.provinciagranda.it)

Novak vince a Prato Nevoso (www.provinciagranda.it)

A EMMETTEN ALMEIDA CONCEDE IL BIS. VAUQUELIN CONSERVA LA MAGLIA GIALLA

giugno 21, 2025 by Redazione  
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Joao Almeida (UAE Team Emirates) vince sull’arrivo in salita di Emmetten imponendosi in una volata ristretta davanti ad Oscar Onley (Team Picnic PostNL) e Kévin Vauquelin (Team Arkéa B&B Hotels). Domani la cronoscalata finale di Stockhütte decreterà il vincitore del Giro di Svizzera 2025

Il Giro di Svizzera si avvia alla conclusione ed in classifica generale è ancora tutto da decidere con le ultime due tappe che accenderanno il week end di inizio estate. Oggi è in programma la settima tappa da Neuhausen am Rheinfall a Emmetten di 207.3 km e tutti aspettano il finale esplosivo con i GPM di Bürgenstock ed Emmetten che attendono i big di classifica per una prima resa dei conti. Dopo la partenza da Neuhausen am Rheinfall si formava rapidamente la fuga di giornata grazie all’azione di Quinn Simmons (Team Lidl Trek), Aleksandr Vlasov (Team Redbull BORA Hansgrohe), Junior Lecerf (Team Soudal Quick Step), Felix Engelhardt (Team Jayco AlUla), Frank van den Broek (Team Picnic PostNL), Tiesj Benoot (Team Visma Lease a Bike) ed Hugo Houle (Team Israel Premier Tech). Dopo 80 km la fuga aveva 3 minuti di vantaggio sul gruppo maglia gialla tirato dagli uomini dell’UAE Team Emirates XRG. Vlasov scollinava in prima posizione sul primo gpm di Schwändi posto al km 112.1. Simmons vinceva il primo traguardo volante di Schwyzerbrugg posto al km 124 mentre Benoot vinceva il secondo traguardo volante di Schwyzerbrugg posto al km 125. Vlasov si aggiudicava il successivo traguardo volante di Kussnacht posto al km 155.5. I fuggitivi venivano raggiunti e superati durante la scalata verso il gpm di Bürgenstock. I battistrada erano Joao Almeida (UAE Team Emirates), Kèvin Vauquelin (Team Arkèa B&B Hotels), Felix Gall (Decathlon AG2R La Mondiale), Julian Alaphilippe (Tudor Pro Cycling Team), Frank van den Broeck e Oscar Onley (Team Picnic PostNL).Van den Broek, al completo servizio di Onley, scollinava in prima posizione. I sei battistrada iniziavano l’ultimo GPM di Emmetten con una trentina di secondi di vantaggio sul primo gruppo inseguitore. Van den Broek dava l’ultima trenata sulle prime rampe verso Emmetten prima di sfilarsi. Gall allungava a 3 km dall’arrivo. Il vantaggio del ciclista austriaco sugli immediati inseguitori non era però tale da lanciarlo verso la vittoria visto che Almeida e Onley in particolare non lo perdevano di vista. Più in affanno sembravano invece Vauquelin ed Alaphilippe. Gall veniva raggiunto a 1 km dall’arrivo mentre Alaphilippe dopo aver perso qualche decina di metri riusciva a rientrare anche lui. Vauquelin si alzava sui pedali e tirava la volata a circa 200 metri dall’arrivo ma era pronta la reazione prima di Onley e poi di Almeida che affiancavano il francese e lo superavano negli ultimi metri. Era Almeida a vincere davanti a Onley e Vauquelin mentre Gall era quarto a 4 secondi di ritardo. Chiudeva la top five Alaphilippe a 8 secondi di ritardo. Per Almeida è la seconda vittoria di tappa al Giro di Svizzera 2025. Vauquelin resta in maglia gialla con 33 secondi di vantaggio su Almeida e 41 secondi di vantaggio su Alaphilippe. Domani la cronoscalata da Beckenried a Stockhütte di 10 km farà da giudice inappellabile per le sorti del Giro di Svizzera 2025. Almeida ha le qualità per annullare il gap di 33 secondi che lo separa da Vauquelin ma dovrà dare fondo a tutte le energie per vincere il Giro di Svizzera 2025.

Antonio Scarfone

Joao Almeida vince a Emmetten (foto: Getty Images)

Joao Almeida vince a Emmetten (foto: Getty Images)

GIRO NEXT GEN, AGOSTINACCHIO FIRMA L’IMPRESA E L’ITALIA TORNA A ESULTARE

giugno 21, 2025 by Redazione  
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Con Prato Nevoso in vista, l’Italia si prende il podio completo a Acqui Terme con una fuga a tre perfetta. Tuckwell festeggia i 21 anni in Maglia Rosa.

Il Giro Next Gen ritrova l’inno di Mameli. Filippo Agostinacchio ha vinto la sesta tappa della corsa Under 23, da Ovada ad Acqui Terme, regalando all’Italia un successo atteso da oltre due anni. La vittioria è maturata in una frazione adatta agli attaccanti e interpretata alla perfezione dal corridore della Biesse-Carrera-Premac, che ha sfruttato un attacco deciso negli ultimi chilometri per arrivare da solo sul traguardo, coronando così la sua prima vittoria internazionale su strada. Alle sue spalle si sono piazzati altri due italiani: Alessandro Borgo (Bahrain Victorious Development Team) e Pietro Mattio (Team Visma | Lease a Bike Development), protagonisti nella fuga e protagonisti anche sul podio.
Per Agostinacchio, 22 anni compiuti da poco più di un mese, si tratta di un successo storico: mai prima d’ora un corridore così “esperto” aveva vinto una tappa del Giro Next Gen, a conferma di una maturazione che è esplosa nel momento meno atteso. Il corridore valdostano ha raccontato di essere arrivato a un passo dal ritiro nei giorni scorsi, a causa di una condizione fisica non ottimale. Poi il cambiamento, improvviso quanto decisivo: “Stamattina siamo passati in auto su quella strada e l’ho riconosciuta nel finale. Quando ho attaccato, è stato istintivo, ma a 2 km dall’arrivo ho capito che ce la potevo fare. Una gioia incredibile, voglio dedicarla a tutta la squadra”.
La sua squadra, la Biesse-Carrera-Premac, festeggia così la seconda vittoria al Giro Next Gen dopo quella di Anders Foldager nel 2023 a Trieste. Anche per il ciclismo italiano è una giornata da ricordare: l’ultimo trionfo azzurro risaliva al 2023, quando Alessandro Romele vinse a Povegliano. Allora come oggi, il podio fu completamente tricolore.
Grande soddisfazione anche per Alessandro Borgo, secondo all’arrivo e per la terza volta sul podio in questa stagione dopo i piazzamenti al Tour de Bretagne e la vittoria alla Gent-Wevelgem U23. Il terzo posto di Mattio, invece, arriva a quasi un anno esatto dal suo ultimo podio, al campionato italiano Under 23.
In classifica generale non cambiano le posizioni di vertice. Luke Tuckwell (Red Bull – BORA – hansgrohe Rookies) conserva la Maglia Rosa che domani vestirà in un’occasione speciale, quella del suo 21° compleanno. “Indossare la Maglia Rosa nel giorno dei miei anni è il regalo più bello che potessi desiderare”, ha detto il corridore australiano, emozionato ma concentrato sulla frazione di sabato, il tappone di montagna con arrivo a Prato Nevoso. Il suo compagno di squadre Adrien Boichis è stato presente nella fuga, alleggerendo il lavoro della Red Bull-Bora-Hansgrohe in gruppo. “Era tutto parte del piano – ha spiegato Tuckwell – e sapere che Gerrans ha vinto proprio a Prato Nevoso mi dà una carica in più”.
Jakob Omrzel, secondo in classifica generale e sempre Maglia Bianca, ha concluso la tappa odierna gestendo le energie in vista dell’appuntamento di domani: “Ho corso con la testa al tappone. Sarà una battaglia vera, ma ho ancora tante energie da giocarmi”.
Oggi si sale sul serio. La settima tappa, da Bra a Prato Nevoso, prevede 163 km con un finale in salita che ha già fatto la storia del ciclismo professionistico, prima al Giro d’Italia e poi al Tour de France (è a quest’ultimo precedente, risalente al 2008, che si riferiva Tuckwell a proposito della vittoria del connazionale Gerrans). Dopo i saliscendi delle Langhe, il gruppo affronterà la lunga ascesa finale attraverso Frabosa Sottana e Soprana: sarà la giornata chiave per le sorti della Maglia Rosa.

Mario Prato

Il valdostano Agostinacchio vince la tappa di Acqui Terme (www.federciclismo.it)

Il valdostano Agostinacchio vince la tappa di Acqui Terme (www.federciclismo.it)

MEEUS, VITTORIA IN VOLATA CON VISTA SUL RENO. VAUQUELIN CONSERVA LA MAGLIA GIALLA

giugno 20, 2025 by Redazione  
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Nella volata di Neuhausen am Rheinfall, praticamente l’unica a ranghi compatti del Giro di Svizzera 2025, Jordi Meeus (Team Redbull BORA Hansgrohe) vince con autorità davanti a Davide Ballerini (Team XDS Astana) ed a Lewis Askey (Team Groupama FDJ). Kévin Vauquelin (Team Arkéa B&B Hotels) tiene la maglia gialla in attesa delle due ultime e decisive tappe di sabato e domenica

Il Giro di Svizzera affronta la sesta tappa da Chur a Neuhausen am Rheinfall di 186.7 km. I velocisti possono giocarsi la vittoria visto che i due gpm di giornata, Wildhaus ed Hemberg, sono lontanissimi dall’arrivo. Anche le chance di una eventuale fuga ben nutrita non sono da scartare. I big di classifica si prenderanno una giornata di riposo prima della battaglia finale di sabato e domenica. Joao Almeida (UAE Team Emirates XRG) continua imperterrito nel suo tentativo di risalire posizioni in classifica generale ed adesso davanti a lui si para la coppia francese formata da Kévin Vauquelin (Team Arkéa B&B Hotels) e da Julian Alaphilippe (Team Tudor Pro Cycling). Un primo attacco, dopo pochi km dalla partenza, vedeva protagonisti Mauro Schmid (Team Jayco AlUla), Harry Sweeny (Team EF Education EasyPost), Romain Grègoire e Stefan Kung (Team Groupama FDJ). Schmid scollinava per primo sul primo gpm di Wildhaus posto al km 52.7. Lo svizzero si ripeteva sul successivo gpm di Hemberg posto al km 75.4. Il gruppo teneva nel mirino i fuggitivi mentre Kung vinceva il traguardo volante di Lommis posto al km 129.2. A 45 km dalla conclusione l’ex maglia gialla Grègoire si rialzava dalla fuga. Sweeny vinceva il secondo traguardo volante di Müllheim posto al km 151.2 mentre Schmid vinceva il terzo ed ultimo traguardo volante di Pfyn posto al km 152.3. A 32 km dalla conclusione il vantaggio dei tre battistrada sul gruppo era di 1 minuto. Le squadre più attive all’inseguimento dei tre fuggitivi erano la Redbull BORA Hansgrohe, la Picnic PostNL e la Lotto. Il gruppo annullava la fuga proprio sotto lo striscione dell’ultimo km. La Redbull BORA Hansgrohe lanciava al meglio Jordi Meeus che non aveva difficoltà ad imporsi davanti a Davide Ballerini (Team XDS Astana) ed a Lewis Askey (Team Groupama FDJ). Chiudevano la top five Madis Mihkels (Team EF Education EasyPost) in quarta posizione e Nicolò Buratti (Team Bahrain Victorious) in quinta posizione. Dopo quella nella terza tappa della Volta ao Algarve, Meeus ottiene la seconda vittoria stagionale. In classifica generale resta tutto invariato nelle prime posizioni con Kévin Vauquelin in maglia gialla davanti a Julian Alaphilippe ed a Joao Almeida. Domani è in programma la settima tappa da Neuhausen am Rheinfall ad Emmetten di 207.3 km. Il percorso è un continuo saliscendi nei primi 100 km, poi si affronta il primo gpm di Schwändi che farà da preludio ad un finale esplosivo con altri due gpm sicuramente più impegnativi: Bürgenstock ed Emmetten. Almeida potrebbe rosicchiare altri secondi preziosi su Vauquelin ed Alaphilippe in vista della cronoscalata conclusiva di domenica.

Antonio Scarfone

Jordi Meeus vince a Neuhausen am Rheinfall (foto: Getty Images)

Jordi Meeus vince a Neuhausen am Rheinfall (foto: Getty Images)

RAFFERTY TRIONFA A GAVI, TUCKWELL SI PRENDE LA MAGLIA ROSA

giugno 20, 2025 by Redazione  
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Il Giro Next Gen cambia volto: un attacco deciso rivoluziona la classifica generale. Widar scivola indietro, l’australiano al comando, Turconi primo degli italiani.

Il Giro Next Gen Carta ha sfornato un’altra sorpresa. La quinta tappa, da Fiorenzuola d’Arda a Gavi, ha visto il successo dell’irlandese Adam Rafferty (Hagens Berman Jayco), che ha colto la sua prima vittoria internazionale in assoluto con una prova di forza nel finale. Alle sue spalle Filippo Turconi (VF Group BardianiCSF-Faizanè) e Jakob Omrzel (Bahrain Victorious Development Team), protagonisti anche in ottica classifica generale. La tappa ha segnato soprattutto un passaggio di consegne in vetta alla corsa: la Maglia Rosa cambia padrone e finisce sulle spalle dell’australiano Luke Tuckwell, portacolori della Red Bull – Bora – Hansgrohe Rookies, che ora guida la generale con 26” su Omrzel e 36” su Turconi.
Il nuovo leader ha approfittato di quella che si è confermata come la tappa più movimentata e selettiva tra quelle disputate finora, costruendo l’azione decisiva già sulla lunga discesa dal Passo del Penice. Proprio lì è nata una fuga importante con dieci corridori, tra cui gli stessi Tuckwell, Omrzel e Turconi. Con il leader della classifica Jarno Widar isolato nel gruppo, la Lotto Development Team non è riuscita a contenere il distacco: l’ex Maglia Rosa ha pagato oltre due minuti al traguardo e ora è quarto in classifica, a 1’23” dalla vetta. La fuga ha collaborato bene fino ai -5 dall’arrivo, quando Rafferty ha colto l’attimo vincente, anticipando tutti con un attacco che gli ha permesso di tagliare il traguardo in solitaria, dopo 153 km percorsi a una media di 43.891 km/h.
La vittoria di Rafferty, classe 2004 e attuale campione nazionale U23 a cronometro, rappresenta il secondo successo consecutivo per l’Irlanda dopo quello di Seth Dunwoody a Salsomaggiore. Entrambi i corridori sono grandi amici e il trionfo di ieri ha ispirato profondamente il vincitore di oggi, che ha dedicato la vittoria al proprio team e al lavoro dei direttori sportivi Axel Merckx e Koos Moerenhout. Per la Hagens Berman Jayco, si tratta della seconda affermazione al Giro Next Gen, dopo quella di Jan Christen nel 2023.
Il nuovo leader Luke Tuckwell ha confermato la strategia aggressiva della sua squadra, decisa a ribaltare la classifica già sulla prima salita importante. Per l’Australia si tratta di un ritorno in Maglia Rosa dopo ben 21 anni: l’ultimo a indossarla era stato Peter Dawson nel 2004. La tappa di Gavi ha ridisegnato anche due delle classifiche accessorie: Omrzel guida quella dei giovani e si veste di bianco, Turconi è ora il miglior italiano e indossa la Maglia Tricolore, Aubin Sparfel (Decathlon AG2R La Mondiale Development Team) conserva la Maglia Rossa della classifica a punti nonostante una caduta, mentre Widar mantiene quella azzurra dei GPM.
Intanto Omrzel, secondo sloveno nella storia della corsa a salire su un podio di tappa, si candida ora apertamente alla vittoria finale. Lo stesso Widar, nonostante la giornata difficile, non si arrende e annuncia battaglia per le prossime tappe: “Sabato potrei attaccare sull’ultima salita”,
Ora tra Ovada e Acqui Terme si prevede l’ultima chance per le ruote veloci, anche se le salite del finale potrebbero mettere in croce qualche sprinter. Non dimentichiamo che il Giro Next Gen ci ha già insegnato che le sorprese sono sempre dietro l’angolo. E la corsa, a questo punto, è davvero apertissima.

Mario Prato

Rafferty a segno sul traguardo di Gavi (www.federciclismo.it)

Rafferty a segno sul traguardo di Gavi (www.federciclismo.it)

GIRO DI SVIZZERA: ONLEY VINCE IN VAL CALANCA, MA DOPO IL TAPPONE I REDUCI DELLA FUGA BIDONE SONO ANCORA DAVANTI

giugno 19, 2025 by Redazione  
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La tappa regina rimette in parte le cose al loro posto ma Vauquelin e Alahilippe sono ancora davanti e non hanno alcuna intenzione di cedere il posto in classifica, anche se ormai il loro vantaggio non sembra poterli mettere al riparo dalla rimonta di Almeida.

Da alcuni anni, una corsa un tempo molto prestigiosa come il Giro di Svizzera ha perso gran parte del suo appeal in favore del più blasonato Giro del Delfinato, corsa prescelta da coloro che puntano alla vittoria del Tour de France per prepararsi alla sfida su un percorso che spesso propone strade che saranno percorse anche dalla Grande Boucle.
In realtà è un vero peccato che una corsa di grande tradizione, vinta dai più grandi campioni della storia, debba presentare un campo partenti così avaro di big.
Immediata conseguenza di questa situazione è il percorso che, da qualche anno a questa parte, si presenta particolarmente insipido, cosa davvero incredibile in un paese come la Svizzera dove gli organizzatori potrebbero davvero far correre la fantasia.
La tappa di oggi era la più impegnativa della corsa, eppure il percorso presentava il Julierpass in apertura poi il San Bernardino dal lato più semplice, che si riduce di fatto agli ultimi 7 Km al 6%.
Dopo la lunghissima discesa dal versante serio del San Bernardino, rimanevano da affrontare le ultime due ascese, con dure pendenze ma di lunghezza inferiore ai 5 km, decisamente poco per un tappone.
Chiaramente, le pendenze della salita finale hanno fatto emergere i più forti, tuttavia una tappa più difficile avrebbe probabilmente portato danni maggiori e, anche se questo magari avrebbe ridotto ancor più il margine di incertezza che ancora rimane, è pur sempre il normale sviluppo delle corse.
La tappa è stata movimentata sin dall’inizio e non è stato facile portare via la fuga, visto che i primi tentativi sono stati tutti stoppati dal gruppo.
Dopo numerosi tentativi, durati pochi chilometri, sono Pello Bilbao (Bahrain – Victorious), Neilson Powless (EF Education – EasyPost), Javier Romo (Movistar Team), Lorenzo Fortunato (XDS Astana Team) e Aleksandr Vlasov (Red Bull – BORA – hansgrohe) a popolare la fuga di giornata, dopo essere riusciti a resistere al gruppo che aveva riassorbito gli altri componenti dell’attacco.
Il vantaggio tocca una punta massima di tre minuti, ma le squadre tengono sotto controllo la fuga e già dalla prima ascesa verso Castaneda è la Decathlon ad aprire le ostilità, alzando violentemente il ritmo e mandando in crisi il leader della classifica generale Grégoire Gregoire (Groupama – FDJ). È il preludio all’attacco di Felix Gall (Decathlon AG2R La Mondiale Team), al quale riescono comunque a rispondere Joao Almeida (UAE Team Emirates XRG), Kévin Vauquelin (Arkéa-B&B Hotels), Ilan Van Wilder (Soudal Quick-Step), Oscar Onley (Team Picnic PostNL), Matthew Riccitello (Israel – Premier Tech) e Julian Alaphilippe (Tudor Pro Cycling Team).
Dopo lo scollinamento il drappello rallenta e molti uomini rientrano ma, quando la strada riprende a salire per la seconda ascesa verso Castaneda, è Alaphilippe a muoversi per primo, seguito subito da Onley e, mentre Gall e Vauquelin si staccano pur senza naufragare, Almeida cerca con la sua solita tecnica di rientrare in progressione, tecnica che gli permette di riacciuffare Onley negli ultimi 500 metri. Il britannico a questo punto, conscio del fatto che Almeida non può rallentare perché punta alla classifica, si mette a ruota del portoghese, ma ciononostante riesce a spuntarla solo al fotofinsh.
Dietro, Gall fa di tutto per rientrare, ma deve accontentarsi di limitare i danni, mentre Vauquelin, dopo aver staccato Alaphilippe, paga nel finale e giunge a un minuto di distacco ma si consola conquistando il vessillo del primato con 29 secondi su Alaphilippe. Almeida è però in agguato a 39 secondi e, specialmente nell’arrivo in salita di sabato e nella cronoscalata di domenica, potrà puntare a migliorare il secondo posto dello scorso anno.

Benedetto Ciccarone

Il britannico Onley precede il vincitore di ieri Almeida nel tappone del Giro di Svizzera 2025 (Getty Images)

Il britannico Onley precede il vincitore di ieri Almeida nel tappone del Giro di Svizzera 2025 (Getty Images)

DUNWOODY FIRMA IL COLPO A SALSOMAGGIORE, WIDAR CONSERVA LA MAGLIA ROSA

giugno 19, 2025 by Redazione  
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Una fuga coraggiosa e una volata perfetta regalano a Seth Dunwoody la quarta tappa del Giro Next Gen. Il belga Jarno Widar resta leader della generale, al termine di una giornata velocissima.

La quarta tappa del Giro Next Gen Carta 2025, da Manerbio a Salsomaggiore Terme, ha vissuto sul colpo da finisseur di Seth Dunwoody, talento irlandese della Bahrain Victorious Development Team, classe 2006. Al termine di una frazione corsa a oltre 47 km/h di media – la più veloce mai registrata in una tappa in linea nella storia della corsa – Dunwoody ha regolato in volata un drappello di nove corridori, premiando una giornata condotta con lucidità e determinazione.
Il gruppo dei migliori è giunto al traguardo con 59” di ritardo, lasciando inalterata la parte alta della classifica generale: Jarno Widar (Lotto Development Team) conserva così la Maglia Rosa con 7 secondi di vantaggio su Lorenzo Mark Finn e 27″ su Luke Tuckwell, entrambi portacolori della Red Bull – Bora – Hansgrohe Rookies. Widar mantiene anche il primato nel Gran Premio della Montagna, pur lasciando per regolamento la Maglia Azzurra sulle spalle di Adrià Pericas (UAE Team Emirates Gen Z). La Maglia Bianca e la Tricolore restano invece sulle spalle di Lorenzo Finn, anche se nella quinta tappa toccherà a Matteo Scalco (VF Group – Bardiani CSF – Faizanè) indossare i colori dell’Italia in corsa.
La tappa è stata vivacissima sin dai primi chilometri, con numerosi tentativi di attacco, soprattutto sull’ascesa veerso il Valico di Sant’Antonio, dove hanno provato l’allungo Pierre-Henry Basset (XDS Astana Development Team) e Lorenzo Masciarelli. Le loro speranze, però, si sono infrante contro il lavoro del gruppo, che ha tenuto sotto controllo ogni azione. Anche l’iniziativa del citato Scalco, partito a poco più di un chilometro dall’arrivo, si è esaurita in fretta. Così, tutto si è deciso in volata: Dunwoody si è portato in testa all’ultima curva e non ha più mollato la posizione conquistata, anticipando il danese Patrick Boje Frydkjær (Lidl – Trek Future Racing) e il francese Aubin Sparfel (Decathlon AG2R La Mondiale Development Team(, quest’ultimo già terzo a Cantù e nuovo leader della classifica a punti.
Per Dunwoody si tratta della decima vittoria UCI tra Juniores e Under 23, la seconda del 2025 dopo il Circuit des Ardennes. Un successo dal valore speciale, come ha spiegato lui stesso dopo il traguardo: «Fin da quando è stato pubblicato il percorso avevo puntato questa tappa. Sapevo che sarebbe potuta essere l’occasione giusta. La squadra ha creduto in me e oggi ho ripagato quella fiducia. Avevo in mente questa giornata da settimane. Ho amato ogni chilometro».
Widar, leader della corsa, ha raccontato la fatica di una giornata corsa a tutta fin dall’inizio: «Tappa molto caotica, le prime due ore sono state infernali. Tutti volevano entrare in fuga, ma la mia squadra è stata impeccabile. Nordhagen ci ha provato, come Pau Martí, ma siamo riusciti a contenere tutto. Ora spero in una giornata un po’ più tranquilla, anche se sarà dura».
Tra i protagonisti anche Aubin Sparfel, che con il terzo posto conquista la Maglia Rossa ma non nasconde la delusione per la vittoria sfumata: «Era uno sprint complicato, dopo una curva. Volevo vincere ma torno a casa con un altro podio. La maglia a punti è un obiettivo, ma spero ancora di vincere una tappa». E infine Lorenzo Finn, ancora brillante nonostante la caduta di ieri: «Tappa molto nervosa, nella prima ora sono rimasto tranquillo in coda, poi ho rimontato quando è iniziata la salita. Le sensazioni erano buone. Domani prevedo una frazione simile: ci sarà ancora bagarre».
La Bahrain Victorious Development Team conquista così la sua prima vittoria al Giro Next Gen, quarta squadra diversa a farlo in quattro tappe. E a rendere il tutto ancora più speciale è il record di velocità: 47.484 km/h di media, mai così forte prima d’ora.
Oggi si pedalerà Fiorenzuola d’Arda in direzione Gavi affrontando un tracciato appenninico che promette battaglia, con il Passo Penice nella parte centrale e una serie di salite sempre più brevi nel finale. Il tratto conclusivo, con il suggestivo passaggio da Castellania Coppi (paese natale del Campionissimo), potrebbe scrivere un’altra pagina memorabile della corsa.

Mario Prato

Seth Dunwoody  si impone in una volata ristretta a Salsomaggiore Terme (www.federciclismo.it)

Seth Dunwoody si impone in una volata ristretta a Salsomaggiore Terme (www.federciclismo.it)

A PIURO ALMEIDA FA L’IMPRESA MA NON BASTA: LA MAGLIA GIALLA RESTA SULLE SPALLE DI GREGOIRE

giugno 18, 2025 by Redazione  
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L’UAE Team Emirates XRG fa un ritmo indiavolato sui primi tornanti del Passo Spluga ed il gruppo esplode. Almeida si lancia da solo verso la gloria e la vittoria di tappa ma la maglia gialla – ancora distante oltre 2 minuti – rimane sulle spalle di Romain Grégoire (Team Groupama FDJ)

Il piatto forte della quarta tappa del Giro di Svizzera da Heiden a Piuro è la scalata del Passo Spluga, che misura ufficialmente 8.8 km anche se la scalata inizierà già prima con l’antipasto del gpm di terza categoria di Sufers. Dallo scollinamento ci sarà prima un’interminabile discesa di 30 km e poi una decina di km di falsopiano prima dell’arrivo di Piuro, Insomma, una tappa che può dire tanto ma anche poco in ottica classifica generale. Bisognerà infatti vedere in che modo il gruppo approccerà le prime fasi della salita verso lo Spluga. Ad ogni modo Romain Grégoire (Team Groupama FDJ), non proprio uno scalatore, dovrà difendere la sua maglia gialla. Dopo un inizio di tappa frenetico, la fuga ci metteva parecchi km prima di riuscire ad evadere dal gruppo. Alla fine erano in otto a riuscirci ovvero Neilson Powless (Team EF Education EasyPost), Andrew August (Team INEOS Grenadiers), Quinn Simmons (Team Lidl Trek), Thomas Gloag (Team Visma Lease a Bike), Georg Zimmermann (Team Intermarchè Wanty), Sébastien Grignard (Teal Lotto), Marius Mayrhofer e Larry Warbasse (Team Tudor Pro Cycling). A causa della presenza di Zimmermann, che in classifica generale aveva 2 minuti e 18 secondi di ritardo dalla maglia gialla, il gruppo manteneva un ritmo tale da non far lievitare troppo il vantaggio della fuga. Gloag scollinava in prima posizione sul gpm di Sufers posto al km 129.6. Oltre al ciclista britannico restavano in testa alla corsa August, Powless e Simmons. Gloag vinceva anche il primo traguardo volante posto al km 137.3. Intanto l’UAE Team Emirates iniziava il forcing sulle prime rampe del Passo Spluga ed i primo nomi caldi ad alzare bandiera bianca erano Tao Geoghegan Hart (Team Lidl Trek) ed anche la maglia gialla Romain Grégoire. Almeida attaccava a 50 km dalla conclusione ed andava a riprendere tutto solo la fuga. IL portoghese allungava e scollinava da solo sul gop del Passo Spluga posto al km 146. Almeida restava in testa anche nella lunga discesa verso l’arrivo e si aggiudicava il traguardo volante di Gordona posto al km 185.1. Il portoghese dopo una cavalcata trionfale andava a vincere in solitaria con 40 secondi di vantaggio su Oscar Onley (Team Picnic PostNL) e 42 secondi di vantaggio su Ben O’Connor (Decathlon AG2R La Mondiale). Chiudevano la top five Kévin Vauquelin (Team Arkea B&B Hotels) e Romain Grégoire, rispettivamente quarto e quinto a 1 minuto di ritardo da Almeida. Il portoghese pur facendo una vera e propria impresa resta ancora lontano dai primissimi posti della classifica generale, dove Gregoire conserva la maglia gialla con 25 secondi di vantaggio su Vauquelin e 29 secondi di vantaggio su Julian Alaphilippe (Team Tudor Pro Cycling). In ciclista portoghese infatti ha ancora un ritardo di 2 minuti e 7 secondi da Grégoire e se vuole davvero ambire alla vittoria della maglia gialla dovrà fare il diavolo a quattro nelle ultime quattro tappe. Domani è in programma la quinta tappa da La Punt a Santa Maria in Calanca di 183.8 km, dove volendo si potrà fare ancora una discreta selezione tra i big di classifica visto che bisognerà scalare quattro gpm di prima categoria: Julierpass, Passo San Bernardino, ed il doppio gpm di Castaneda. Quest’ultimo presenta le pendenze più arcigne della tappa con una lunghezza di 4 km e mezzo e diversi tratti in doppia cifra. Siamo certi che Almeida farà lavorare la sua squadra per continuare a rosicchiare secondi sui ciclisti che lo precedono in classifica generale.

Antonio Scarfone

Joao Almeida vince a Piuro (fot: Tim de Waele/Getty Images)

Joao Almeida vince a Piuro (fot: Tim de Waele/Getty Images)

JARNO WIDAR DOMINA AL MANIVA E RITROVA LA MAGLIA ROSA

giugno 18, 2025 by Redazione  
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Il belga vince la terza tappa del Giro Next Gen sul traguardo in salita del Passo del Maniva e conquista quella leadership della classifica generale che già aveva indossato sul podio finale lo scorso anno.

Jarno Widar (Lotto Development Team) mette il sigillo sulla terza tappa del Giro Next Gen conquistando l’arrivo in salita al Passo del Maniva dopo 144 km intensi partiti da Albese con Cassano. Alle sue spalle su piazzano Lorenzo Finn (Red Bull – Bora – Hansgrohe Rookies), staccato di 7”, e Adrià Pericas (UAE Team Emirates Gen-Z), a 24”.
Grazie a questo successo il corridore belga torna a vestire la Maglia Rosa, come già accaduto nella scorsa edizione della corsa. Come in quella occasione Widar si è imposto nella tappa di montagna piazzata al terzo giorno di gara, mostrando una condizione eccellente e la stessa determinazione che lo aveva portato a dominare la passata edizione. A un anno e un giorno dal primo successo il portacolori della Lotto Development Team si conferma l’uomo da battere, imponendosi sulla Cima Coppi del Giro 2025 dopo un avvincente testa a testa con Finn, piegato da un attacco secco a 350 metri dal traguardo.
La tappa si è accesa sin dalle prime rampe: il vincitore di ieri, Jonathan Vervenne (Soudal Quick-Step Devo Team), ha perso contatto già sulla prima salita, collocata a 45 Km dall’epilogio. Nel finale Jorgen Nordhagen (Team Visma | Lease a Bike Development), ha provato un attacco deciso, prontamente neutralizzato dalla perfetta organizzazione della Red Bull – Bora – Hansgrohe. L’allungo di Finn ai -2300 metri ha selezionato il gruppo e solo Widar e Pericas hanno risposto, con lo spagnolo poi costretto a cedere.
Widar ha lanciato lo sprint finale con decisione, conquistando non solo la tappa ma anche la vetta della classifica generale, dove ora guida con 7 secondi di vantaggio su Finn e 27 su Luke Tuckwell (Red Bull – BORA – hansgrohe Rookies).
Il successo odierno è un risultato storico per Widar, che con questa terza vittoria di tappa – dopo i trionfi a Pian della Mussa e Fosse nel 2024 – diventa il corridore più vincente nella recente storia del Giro Next Gen (prima edizione disputata nel 2023), superando l’attuale professionsita Paul Magnier fermo a due successi. Inoltre, è il primo atleta a vincere almeno una tappa in due edizioni consecutive della corsa. Con questa quinta vittoria complessiva (una nel 2023 e tre nel 2024), la Lotto si conferm inoltre a la squadra più vincente del Giro Next Gen, superando la Soudal Quick-Step Devo Team.
Un dato interessante riguarda il Belgio, che per la terza volta nella storia di questa conquista due tappe consecutive: accadde nelle tappe 1-2 nel 2023, poi nelle tappe 5-6 nel 2024, e ora di nuovo nelle tappe 2-3 del 2025, grazie a Widar e Vervenne, entrambi provenienti dalla regione del Limburgo.
Anche il podio di tappa registra curiosità storiche: Adrià Pericas è il terzo spagnolo a salire sul podio di una tappa del Giro Next Gen, dopo Pablo Torres e Pau Martí, entrambi sul podio nel 2024.
Per quanto riguarda le maglie, Widar non solo indossa la Maglia Rosa di leader della classifica generale, ma guida anche la classifica del Gran Premio della Montagna, la Maglia Azzurra, che verrà indossata domani da Pericas. La Maglia Rossa, simbolo del leader della classifica a punti, è invece saldamente sulle spalle di Jonathan Vervenne, mentre Lorenzo Mark Finn grazie al secondo posto di oggi e al conseguente balzo in classifica generale la Maglia Bianca, riservata al miglior giovane, e conserva la Maglia Tricolore di leader della classifica degli italiani, che nella quarta tappa sarà, però, sarà indossata da Filippo Turconi (VF Group – Bardiani CSF – Faizanè).
“Sono molto felice di tornare in Maglia Rosa – ha dichiarato il vincitore –. Abbiamo imposto ritmo sin dalla prima salita. Avevo pianificato un attacco con Nordhagen, ma la Red Bull ha chiuso ogni varco. Nel finale Finn ha provato ad anticiparmi, ma ho aspettato gli ultimi 300 metri per scattare. Questa salita mi è piaciuta molto: tutte le salite italiane mi piacciono”.
Anche Finn, caduto durante l’ascesa, si è detto soddisfatto nonostante il secondo posto:
“Ho battuto l’anca, ma la squadra ha fatto un lavoro perfetto. Luke [Tuckwell] è stato fondamentale nel finale. Ho provato ad anticipare Widar ma non c’è stato nulla da fare. L’obiettivo resta la classifica generale, speriamo di recuperare nei prossimi giorni”.
Oggi il Giro Next Gen dovrebbe offrire la prima occasione per i velocisti, anche se il percorso in parte collinare della Manerbio – Salsomaggiore Terme inevitabilmente selezionerà il gruppo.

Mario Prato

Jarno Widar vince al Passo del Maniva la prima tappa di montagna del Giro Next Gen 2025 (foto La Presse)

Jarno Widar vince al Passo del Maniva la prima tappa di montagna del Giro Next Gen 2025 (foto La Presse)

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