JUMBOSOLEIL BRILLA NELLA CRONOSQUADRE!

marzo 7, 2023 by Redazione  
Filed under News

Nella terza tappa della Parigi – Nizza 2023 va di scena la cronosquadre con il nuovo regolamento sperimentato da ASO formula che vede prendere i tempi sul primo uomo di ogni squadra al traguardo, in pratica una prova individuale corsa con tutti i componenti. Favoritissima la Jumbo-Visma di Jonas Vingegaard che non delude i pronostici e sulle strade intono a Dampierre-en-Burly chiude al primo posto davanti alla EF Education – EasyPost, con Magnus Cort che passa al comando della classifica generale, terzo il Team Jayco – AlUla.

I primi a partire sono i Lotto Dstny per loro primo riferimento in chiusura con 34’58” ad una media oraria poco superiore ai 55 km/h; il nuovo miglior tempo è stato fatto registrare dal Team Jayco AlUla in 33’:59” con una media di quasi 57 km/h che alla fine gli varrà come terzo miglior tempo. Il tempo degli australiani sarà migliorato dalla EF Education-EasyPost in 33’:56”, riferimento che consente a Magnus Cort di portarsi in testa alla classifica generale ma di non vincere la prova, secondi assoluti, infatti la Jumbo-Visma fa ancora meglio arrivando a chiudere la prova con 33’:55” con una media ancor più vicina ai 57 Km/h. Buona la prova della Groupama-FDJ, quarto miglior tempo con 34:’09”. Al quinto posto la UAE Emirates di Tadej Pogacar chiude a 34’:18” seguiti dai BORA-hansgrohe che fermano le lancette in 34’:20’, al sesto posto la Soudal-Quick Step con 34’:34”, mentre la Trek-Segafredo della maglia gialla Mads Pedersen deve accontentarsi del settimo posto con un riferimento di 34’:40”. Sottotono la prova di Bahrain Victorius, della INEOS Grenadiers e del Team DSM che chiudono ad oltre 40” dalla Jumbo-Visma. La nuova classifica generale della corsa francese vede al comando Magnus Cort Nielsen (EF Education – EasyPost) con un solo secondo su Nathan Van Hooydonck (Jumbo-Visma), 3” su Michael Matthews (Team Jayco – AlUla), stesso tempo a 3” Jan Tratnik e Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma), 7” su Simon Yates (Team Jayco – AlUla), 8” su Neilson Powless (EF Education – EasyPost) e Tobias Foss (Jumbo-Visma), 11” su Kelland O’Brien (Team Jayco – AlUla) e 14” su Pogacar che chiude la top 10. Domani quarta tappa con arrivo in salita a La Loges des Gardes, 6,8Km al 7% chiama allo scoperto gli uomini di classifica.

Antonio Scarfone

La Jumbo-Visma domina la cronosquadre di Dampierre-en-Burly (Image credit: Getty Images)

La Jumbo-Visma domina la cronosquadre di Dampierre-en-Burly (Image credit: Getty Images)

A FOLLONICA JAKOBSEN SVERNICIA TUTTI. GANNA RESTA IN MAGLIA AZZURRA

marzo 7, 2023 by Redazione  
Filed under News

Nella seconda tappa della Tirreno-Adriatico, l’arrivo di Follonica è preda dei velocisti con Julian Alaphilippe (Team Soudal Quick Step) e Wout van Aert (Team Jumbo Visma) a lungo gregari di lusso. La volata la vince Fabio Jakobsen (Team Soudal Quick Step) davanti a Jasper Philipsen (Team Alpecin-Deceuninck) e Fernando Gaviria (Team Movistar). Filippo Ganna (Team INEOS Grenadiers) conserva la maglia azzurra

La seconda tappa della Tirreno-Adriatico parte da Camaiore e arriva a Follonica dopo 209 km. E’ presente un solo gpm a metà tappa per cui i velocisti dovrebbero giocarsi la vittoria, anche se la salitella dell’Impostino, lunga quasi 1 km e mezzo con una pendenza media del 6% e da percorrere due volte, potrebbe animare il finale di corsa. Dopo lo show offerto nella cronometro iniziale, Filippo Ganna (Team INEOS) riparte oggi in maglia azzurra e vedremo fino a quando il ciclista piemontese riuscirà a resistere al vertice della classifica. Alla partenza da Camaiore non erano presenti Michael gogl (Team Alpecin Deceuninck) ed Andrey Amador (Team EF Education EastPost). Già al primo km evadevano dal gruppo cinque ciclisti: Davide Bais e Mirco Maestri (Team EOLO – Kometa), Stefano Gandin ed Alessandro Iacchi (Team Corratec) e Roland Thalmann (Tudor Pro Cycling Team). Già al km 10 i cinque di testa avevano 3 minuti di vantaggio sul gruppo maglia azzurra che per il momento se la prendeva comoda. Gandin transitava per primo sul gpm di Castellina Marittima posto al km 96.7. A metà tappa il gruppo aveva dimezzato il ritardo sui fuggitivi. Dopo il traguardo volante di Canneto posto al km 136.3 e sul quale transitava in prima posizione ancora Gandin, la fuga perdeva due componenti, ovvero lo stesso Gandin e Bais. I tre ciclisti rimasti in testa, pur dandosi cambi regolari, venivano ripresi abbastanza agevolmente dal gruppo che aveva accelerato con gli uomini della Soudal Quick Step molto attivi in testa, in particolare con Julian Alaphilippe. Il ricongiungimento definitivo avveniva a 20 km dalla conclusione. Le squadre dei velocisti erano presenti nelle prime posizioni del gruppo e si notava anche la presenza di Wout van Aert (Team Jumbo Visma) che teneva alta l’andatura più che altro per consentire ai vari Benoot, Kelderman e Roglic di mantenere una buona posizione in testa. Dopo la seconda ascesa dell’Impostino, sulla quale il gruppo si allungava leggermente anche a causa di una sede stradale meno ampia, ci si preparava così alla volata di Follonica. Fernando Gaviria (Team Movistar) con uno scatto bruciante anticipava la volata ma pur prendendo un vantaggio di una bici veniva risucchiato da Fabio Jakobsen (Team Soudal Quick Step) e Jasper Philipsen (Team Alpecin Deceuninck) che si giocavano la vittoria testa a testa. Era l’olandese a prevalere di pochi centimetri sul belga, mentre Gaviria si piazzava in terza posizione. Chiudevano la top five Biniam Girmay (Team Intermarchè Circus Wanty) in quarta posizione e Juan Sebastian Molano (UAE Team Emirates) in quinta posizione. Il primo degli italiani era Simone Consonni (Team Cofidis) che si piazzava in nona posizione. Jakobsen ottiene la seconda vittoria stagionale dopo quella nella seconda tappa della Vuelta a San Juan. In classifica generale Filippo Ganna (Team INEOS Grenadiers) conserva la maglia azzurra con 28 secondi di vantaggio su Lennard Kamna (Team BORA – Hansgrohe) e 31 secondi di vantaggio su Magnus Sheffield (Team INEOS Grenadiers). Domani è in programma la terza tappa da Follonica a Foligno di 216 km. Si lascia la Toscana e si entra in Umbria, per una tappa che presenta due semplici gpm nella prima parte del percorso. I velocisti sono attesi al bis prima di un finale di settimana davvero esplosivo e nel quale si decideranno le sorti della Corsa dei Due Mari.

Antonio Scarfone

Fabio Jakobsen vince a Follonica (foto: Tim de Waele/Getty Images)

Fabio Jakobsen vince a Follonica (foto: Tim de Waele/Getty Images)

TIRRENO-ADRIATICO: GANNA MONSTRE A CAMAIORE. IL PIEMONTESE DOMINA LA CRONO E SI VESTE DI BLU

marzo 7, 2023 by Redazione  
Filed under News

Due settimane fa avevamo lasciato Filippo Ganna un pò deluso al termine di una Volta ao Algarve interpretata benissimo ma persa per una manciata di secondi a causa della crono finale. Lo ritroviamo oggi raggiante al termine di un’altra prova contro il tempo, questa volta dominata infliggendo distacchi abissali ai più immediati rivali. Il fuoriclasse della Ineos-Grenadiers ha stracciato la concorrenza vincendo al lido di Camaiore la breve crono d’apertura della della Tirreno-Adriatico. Alle sue spalle (si fa per dire) Lennard Kamna (Bora-Hansgrohe) primo degli umani a ben 28″ dal colosso di Verbania e il giovane talento statunitense Magnus Sheffield, compagno di Ganna all’Ineos, a 31″.

La 58a edizione della Tirreno-Adriatico si è aperta, così come già avvenuto un anno fa, con una breve cronometro individuale disputata al Lido di Camaiore. Il percorso, 11,5 km interamente ricavanti sul lungomare della nota località balneare della Versilia, era completamente pianeggiate e presenteva soltanto una curva, l’ideale per gli specialisti delle prove contro il tempo.

Le principali insidie di giornata non sono certamente venute dalla strada, bensì dal maltempo che ha imperversato specialmente nella prima parte della corsa.
Il primo a prendere il via, poco prima dell’ora di pranzo, è stato lo sprinter neerlandese Dylan Groenewegen (Team Jayco-AlUla), seguito a stretto giro da uno degli uomini più attesi della corsa dei due mari, Wout Van Aert (Jumbo-Visma). Il belga ha però tenuto fede alle dichiarazioni della vigilia e non si è spremuto troppo, disputando una prova abbastanza anonima (alla fine sarà 45° ad oltre un minuto dal vincitore).
Il primo tempo degno di nota è stato fatto segnare dal francese Bruno Armirail (Groupama-FDJ), partito poco dopo Van Aert e capace di fermare le lancette del crono sul tempo di 13′25″. Il campione francese della specialità ha conservato a lungo il primato che è stato interrotto oltre un’ora dopo dal giovane e talentuoso americano dell’Ineos Magnus Sheffield, autore di una prova veramente notevole e primo a scendere sotto i 13 minuti (12′59″ il suo tempo) grazie anche alle condizioni meteo in miglioramento.

Mentre Sheffield si godeva il primato provvisorio, sono arrivati i primi uomini di classifica, tra cui Primoz Roglic (Jumbo-Visma) all’esordio stagionale. Lo sloveno ha concluso la sua prova in 13′17″, appena un secondo meglio di Aleksandr Vlasov (Bora-Hansgrohe) e due secondi davanti all’altro Bora Jai Hindley. Il primato di Sheffield è stato successivamente avvicinato dall’altro statunitense Brandon McNulty (UAE Team Emirates) arrivato a 6″ e dall’australiano Michael Hepburn (Team Jayco-AlUla) giunto a 5″, per essere poi battuto da un ottimo Lennard Kamana (Bora-Hansgrohe) che ha saputo fare meglio di 3″, chiudendo con il tempo di 12′56″.

A quel punto mancava ancora l’uomo più atteso, ovvero Filippo Ganna. Il campione dell’Ineos non ha deluso le aspettative, anzi si è espresso in una performance devastante transitando con 9″ su Kamna all’intermendio per poi concludere in crescendo, chiudendo con un vantaggio di addirittura 28″ sul tedesco e 31″ su Sheffield. Fuori dal podio Hepburn (a 33″) e McNulty (a 34″). Seguono Thymen Arensman (Ineos Grenadiers) a 39″ e la coppia formata da Joao Almeida (UAE Team Emirates) e Andreas Leknessund (Team DSM) a 41″. Chiudono la top ten di giornata, che ovviamente ricalca anche la prima classifica generale, il danese Casper Pedersen (Soudal-Quick Step) a 47″ e Wilco Keldermann (Jumbo-Visma) a 48″. Tra gli uomini di classifica sono andati bene i già citati Roglic, Vlasov, Hinldey. Bene anche Enric Mas (Movistar Team) giunto a 1′00″, mentre hanno perso qualche secondo in più Santiago Buritrago (Bahrain-Victorius), arrivato a 1′10″, Mikel Landa (Bahrain-Victorius) a 1′15″ e soprattutto Adam Yates (UAE Team Emirates), che ha chiuso ad 1′18″.

Domani è in programma la seconda tappa, la prima in linea di quest’edizione, da Camaiore a Follonia per un totale di 210 km. La frazione sembra destinata alle ruote veloci, ma bisognerà prestare attenzione ad alcuni strappi, l’ultimo dei quali posto a 14 km dall’arrivo.

Pierpaolo Gnisci

Ganna monstre a Camaiore (credit: Tim de Waele/Getty Images)

Ganna monstre a Camaiore (credit: Tim de Waele/Getty Images)

Il LAMPO DI MADS PEDERSEN NELLA CORSA DEL SOLE!

marzo 6, 2023 by Redazione  
Filed under News

Ieri l’ha sfiorata quest’oggi invece la vittoria Mads Pedersen l’ha fatta sua conquistando in volata la seconda tappa della Parigi-Nizza 2023, il corridore della Trek-Segafredo è un fulmine sul traguardo di Fontainebleau e va a bruciare Olav Kooij (Jumbo-Visma) e Magnus Cort (Ef Education-EasyPost). Il danese grazie all’abbuono si piazza al comando della classifica generale. Grande prova di forza da parte di Tadej Pogačar (UAE Team Emirates) che anche quest’oggi va vincere lo sprint del traguardo volante distanziando così gli uomini di classifica in vista della cronosquadre di domani.

La seconda tappa della Parigi-Nizza 2023 porta i corridori da Bazainville a Fontainebleau, poco più di 163 chilometri senza particolari difficolta altimetriche, epilogo che sa di volata e che scoraggia anche i più avvezzi alla fuga di evadere dal gruppo. Dopo il via non appena il gruppo prende tutta la sede stradale Jonas Gregaard (Uno-X) va via tutto solo, al danese non risponde nessuno. Situazione di corsa con un uomo al comando che arriverà ad avere un vantaggio massimo poco inferiore ai 5’. Dietro nel gruppo sono le solite Soudal-QuickStep, Lotto Dstny ed Alpecin Deceunink a piazzare un proprio uomo in testa ed iniziare le operazioni di recupero. A metà gara un cambio in testa vede la Groupama-FDJ la Bora-hansgrohe imprimere una forte accelerazione, il gruppo poco dopo, quando mancano 70 chilometri all’arrivo si porta a soli 40” da Jonas Gregaard che andandosi a prendere i punti dei due GPM di giornata vestirà a fine tappa la maglia a pois. Poco male visto che l’azione del danese sarà annullata dal gruppo al termine della breve discesa di Mèrèville. Gruppo quindi compatto, da segnalare una caduta, senza particolari conseguenze di Pierre Latour (TotalEnergies). In vista del traguardo volante ecco il déjà-vu di quanto accaduto ieri, Tadej Pogačar va a prendersi i 6″ di abbuono battendo questa volta Michael Matthews (Jayco-AlUla) e Nathan van Hooydonck (Jumbo-Visma), altri secondi preziosi in vista della cronosquadre di domani. Resta da vivere la volata finale con i treni delle squadre dei velocisti lanciati ad altissima velocità, poco prima dell’arco dell’ultimo chilometro una caduta rimescola le carte in tavola, ad uscirne senza conseguenze è una prima parte del gruppo, una secondo troncone si riaccoda ma le posizioni dei velocisti sono ormai compromesse visti i treni scomporsi. Davanti è bravissimo a restare attento Mads Pedersen (Trek-Segafredo) che prende in testa gli ultimi metri e brucia nettamente Olav Kooij (Jumbo-Visma) e Magnus Cort Nielsen (Ef Education-EasyPost). Per il campione del mondo di Harrogate è una vittoria che vale anche la maglia gialla del primato con 2” su Pogacar e 4” su Merlier. Da domani la corsa del sole entra nel vivo con la cronosquadre di Dampierre-en, ben 32.2 km che saranno non decisivi ma di certo determinanti per l’esito finale.

Antonio Scarfone

TIM MERLIER, VOLATA REGALE A LA VERRIÈRE

marzo 5, 2023 by Redazione  
Filed under News

Vittoria alla tappa di apertura della Parigi-Nizza 2023 per Tim Merlier, il belga della Soudal-QuickStep va a conquistare la volata battendo nettamente Sam Bennett (Bora-hasngrohe) e Mads Pedersen (Trek-Segafredo). Il belga comanda la classifica generale con 4″ di vantaggio proprio su Bennett e su Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) grazie all’abbuono conquistato allo sprint intermedio.

Parte oggi una Parigi Nizza destinata ad offrire grande spettacolo vista la presenza di Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) e Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma), i due campioni si contenderanno probabilmente la vittoria finale della breve corsa a tappe francese. Ma oggi è tappa riservata alle ruote veloci, la fuga del mattino si concretizza intono al chilometro quattordici propiziata da un allungo di Jonas Gregaard (Uno-X Pro Cycling Team) a cui risponde Paul Ourselin (TotalEnergies). La coppia ha subito il benestare del gruppo che lascia fare, la testa della corsa si porta a 3’:50” dopo trentacinque chilometri percorsi. Dietro a pilotare il gruppo iniziano a comparire gli uomini della Lotto Dstny, dell’Alpecin Deceunink e della Soudal – Quick Step. Il lavoro delle due formazioni fa sì che la fuga perda qualche secondo e per gran parte della seconda ora di corsa la situazione resta cristallizzata con 3.15” che dividono la testa della corsa dal gruppo. Allo scollinamento del GPM della breve Côte de Milon-la-Chapelle, da ripetere ancora in un passaggio, conquistata da Ourselin i due perdono un minuto. Il gruppo è in forte rimonta ed a metà corsa il distacco è di soli 55”. Vista la sede stradale che si va a rimpicciolire spesso nel gruppo tutti vogliono stare davanti e così le squadre vanno a protegger sia i capitani sia il proprio velocista, questa situazione di corsa fa sì che la velocità aumenti e, inesorabilmente, la fuga viene ripresa a trentatré chilometri dal traguardo. In vista del secondo passaggio alla Côte de Milon-la-Chapelle una caduta coinvolge Thibault Guernalec (Team Arkéa-Samsic) dolorante a bordo strada viene subito soccorso, per lui probabile frattura della clavicola. Sullo strappo, breve di soli 500 metri, uno scatto di Neilson Powless (EF Education-EasyPost) infiamma una tappa fino ad ora piuttosto anonima, a seguire lo statunitense c’è, a sorpresa, Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) i due scollinano insieme con dietro Arnaud Démare (Groupama – FDJ) apparso in gran forma. Grazie all’azione dei due poc’anzi menzionati si forma in testa un gruppetto di 25 uomini con vantaggio di 15”. Dietro il gruppo si organizza tanto che si porta sotto dopo pochi chilometri, davanti non c’è collaborazione e si rialzano tutti tranne un indomito Powless che scatta nuovamente. L’uomo della EF Education-EasyPost guadagna subito una ventina di secondi a quindici chilometri dall’arrivo. La sua azione è controllata dalle squadre dei velocisti con anche il Team Jayco Alula di Matthews a dar man forte all’inseguimento che si concretizza a sette chilometri dalla conclusione. Prima della volata un brevissimo strappo al 5% porta allo sprint intermedio con abbuoni conquistato da Pogacar su Pierre Latour (TotalEnergies), Dorian Godon (Ag2r Citroen). In discesa lo sloveno e Latour allungano assieme a Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma) attardato di poco in precedenza ma che subito si è riportato sotto alla coppia in testa. L’azione dei tre dura poco perché Vingegaard non collabora, dietro il compagno di squadra Olav Kooij dovrà disputare la volata, lo sloveno scambia due parole con Vingegaard che spiega il suo comportamento passivo. A questo punto si rialzano ed il gruppo comunque in recupero torna compatto nonostante Latour era rimasto per qualche chilometro tutto solo al comando della cora. Ai meno due chilometri è la Soudal-QuickStep a portarsi al comando, la forte formazione belga non sbaglia niente e serve su un piatto d’argento la vittoria a Tim Merlier nonostante il tentativo di anticipare di Sam Bennett (Bora-hansgrohe) secondo, chiude al terzo posto Mads Pedersen (Trek-Segafredo), quarto Olav Kooij (jumbo Visma), quinto Arnaud De Lie (Lotto Dstny). In classifica generale Tim Merlier veste la maglia gialla del primato seguito a 4” da Sam Bennett e Tadej Pogacar. Domani seconda tappa da Bazainville a Fontainebleau di 163.7 km con un profilo simile a quello odierno in cui saranno ancora protagoniste le ruote veloci.

Antonio Scarfone

Lesultanza di Tim Merlier sul traguardo di La Vérriere (Image credit: Getty Images)

L'esultanza di Tim Merlier sul traguardo di La Vérriere (Image credit: Getty Images)

STRADE BIANCHE 2023: IL MONTE SANTE MARIE PREMIA TOM PIDCOCK

marzo 4, 2023 by Redazione  
Filed under News

Il britannico portacolori della Ineos se ne va nel medesimo settore di sterrato sul quale Tadej Pogacar aveva aperto le danze nella scorsa edizione, raggiunge la testa, rimane solo e riesce a resistere al rientro degli inseguitori (che hanno, per la verità le loro, responsabilità. Male Van der Poel, evidentemente fuori forma, nella gara di debutto del 2023.

Ha vinto il favorito. Mancava Pogacar, mancava Van Aert, Van der Poel era al debutto e sulla sua condizione c’erano vari punti di domanda. Tutte queste circostanze, unite alla attitudine di Tom Pidcock a percorsi come quello della Strade Bianche, rendevano la punta del Team Ineos il più accreditato pretendente alla vittoria in Piazza del Campo quest’oggi.
Ciò che era forse meno prevedibile è che il britannico potesse imitare l’impresa di Tadej Pogacar, che aveva lasciato tutti stupiti lo scorso anno. Come lo sloveno nel 2022, anche il britannico ha attaccato in solitaria nel settore di Monte Sante Marie, posto a 50 Km dalla conclusione, è si è presto riportato sulla coppia in fuga dal mattino e a corto di energie.
Il settore di asfalto successivo allo sterrato di Monte Sante Marie è lungo circa 20 km e può favorire i rientri a meno che, come accaduto oggi, non manchi l’accordo. Dietro, infatti, mirano a farsi fuori reciprocamente.
Il gruppetto inseguitore uscito da questa lotta senza esclusione di colpi era arrivato quasi al contatto visivo, ma è mancato lo scossone decisivo per andare a riprendere il fuggitivo e, se c’è qualcuno che può rimproverarsi qualcosa, quelli sono i Jumbo, che erano in superiorità numerica ma non hanno preso in mano le operazioni.

Una trentina di chilometri dopo la partenza, si forma una fuga di un terzetto composta da Sven Erik Bystrom (Intermarché-Circus-Wanty), Alessandro De Marchi (Team Jayco-AlUla), Ivan Romeo (Movistar), mentre Erik Fetter (Eolo-Kometa) – mossosi tardi – resta a bagnomaria a lungo prima di essere riassorbito.
Il gruppo, dopo un po’ di resistenza, lascia che la fuga prenda il largo fino ad un vantaggio massimo di 7 minuti. In questa lunga fase degne di essere segnalate sono la foratura di Davide Formolo (UAE Team Emirates) e la caduta di Valentin Madouas (Groupama – FDJ) nel settore di sterrato di San Martino in Grania. Entrambi riusciranno a rientrare e nell’occasione l’italiano mostra un ottimo colpo di pedale.
Nel difficile e lungo settore di Monte Sante Marie, parte all’attacco Alberto Bettiol (EF Education-EasyPost) seguito da Andrea Bagioli (Soudal – Quick Step). Sui due si riporta subito Pidcock. che approfitta di un tratto di discesa per seminare gli altri due e lanciarsi all’inseguimento della testa della corsa, che nel frattempo aveva perso Romeo, rapidamente ripreso e staccato dal contrattaccante solitario.
All’uscita dello sterrato Pidcock e la coppia che era rimasta in testa alla corsa hanno circa 30 secondi sul gruppo inseguitore, ridotto a una ventina di unità. Negli ultimi metri del settore di Monte Sante Marie Van der Poel accenna un allungo, ma sembra più una mossa per imboccare con maggior slancio il successivo tratto sull’asfalto davanti e con maggior slancio. E’ proprio nel settore asfaltato che il gruppo inseguitore si sfalda a causa dei continui attacchi. I primi ad avvantaggiarsi sono Pello Bilbao (Bahrain Victorious), Andreas Kron (Lotto Dstny) e Madouas, ma ben presto su di loro si portano Formolo, Rui Costa (Intermarché-Circus-Wanty), Romain Gregoire (Groupama-FDJ), Matej Mohoric (Bahrain Victorious), Quinn Simmons (Trek-Segafredo), Tiesj Benoot e Attila Valter (Jumbo-Visma), mentre Van der Poel non appare più brillante e rimane in un gruppetto staccato e ripreso dal plotone più numeroso. Da segnalare in questo tratto la caduta di Bettiol, molto sfortunato visto che era apparso abbastanza in palla sul Monte Sante Marie.
Ad un certo punto Bystrom cede e viene ripreso dagli inseguitori, mentre davanti Pidcock e De Marchi portano il loro vantaggio a 40 secondi. La stoccata decisiva arriva sullo sterrato di Monteaperti con Pidcock che piazza un’accelerata e stacca con decisione De Marchi. Dietro, è Benoot che tenta di dare uno scossone all’inseguimento, allungando e portandosi dietro Madouas e Costa e riuscendo anche a ridurre di parecchio lo svantaggio dal battistrada-
Sul difficile tratto di sterrato di Colle Pinzuto Simmons, Mohoric e Valter si riportano sul terzetto di contrattaccanti e, nonostante lo scarso accordo, il margine di Pidcock si riduce anche perché dietro, quando qualcuno tenta di attaccare, l’andatura sale di molto: così all’uscita dall’ultimo settore di sterrato il battistrada si ritrova con soli 8 secondi sugli inseguitori, che riescono a stabilire il contatto visivo.
Tutto questo però non basta perché l’accordo continua a mancare. Il più attivo negli scatti è Mohoric, anche se Benoot cerca di fare il suo.
A dir la verità la Jumbo, in superiorità numerica, avrebbe fatto meglio a cercare di impostare un ritmo regolare mettendo Valter a lavorare e chiedere la collaborazione di qualcun altro, anche se nel gruppo mancava comunque la volontà di strutturarsi e chiunque avesse energie cercava di staccare gli altri, piuttosto che promuovere una collaborazione.
Da questa situazione ha tratto vantaggio il corridore in testa, che è riuscito a incrementare il gap quando gli inseguitorri, ricompattatisi dopo una fase di attacchi, hanno iniziato a rallentare per studiarsi.
La situazione permette a Pidcock di approcciare lo strappo finale con una certa tranquillità e di portare a termine una impresa che va a eguagliare la cavalcata di Tadej Pogacar nel 2022.
Sul podio si piazzano un ottimo Madouas (che era anche caduto) e Benoot, che avrà più di un rimpianto avendo perso una delle poche occasioni nelle quali ha potuto correre con i gradi di capitano.
Questa corsa piace sempre di più e anche quest’anno ha offerto un grande spettacolo sportivo con un’azione partita da molto distante e rimasta incerta fino ai chilometri finali, una bellissima battaglia tra i favoriti che ha tenuto col fiato sospeso per 50 lunghissimi chilometri.
L’unica cosa che manca per portare questa corsa al livello delle monumento è il chilometraggio ancora troppo basso

Benedetto Ciccarone

Pidcock allattacco sugli sterrati del senese (Getty Images)

Pidcock all'attacco sugli sterrati del senese (Getty Images)

DALLA PIOGGIA DEL LAIGUEGLIA SPUNTA NANS PETERS!

marzo 1, 2023 by Redazione  
Filed under News

Vittoria a sorpresa per Nans Peters al Trofeo Laigueglia 2023 il corridore in forza alla Ag2r Citroën grazie ad una formidabile azione in solitaria diventa imprendibile nelle tortuose strade liguri per il gruppo dei migliori e va, sotto una pioggia battente, a trionfare in quello che è il primo appuntamento con le corse italiane. Dietro il transalpino chiude il compagno di squadra Andrea Vendrame che conquista la volata del gruppetto inseguitore, terzo Alessandro Covi (UAE Team Emirates).

Un Trofeo Laigueglia 2023 che dà il via al calendario di corse italiane si apre all’insegna della pioggia, percorso di 201 Km con il classico circuito caratterizzato dallo strappo di Colla Micheri, strade tortuose che già dal chilometro zero invogliano ad evadere dal gruppo ed infatti dopo una serie di scatti e controscatti poco prima del decimo chilometro di corsa si va a formare la fuga di giornata.In nove riescono a portarsi al comando e sono: Dimitri Peyskens (Bingoal WB), Davide Baldaccini (Team Corratec), Filippo Ridolfo (Team Novo Nordisk), Andrea Garosio (Eolo-Kometa), Francesco Galimberti (Biesse Carrera), Matteo Freddi (Beltrami TSA-Tre Colli), Florain Samuel Kajamini (Colpack Ballan), Emanuele Ansaloni e Gabriele Petrelli (Team Technipes in EmiliaRomagna). Il gruppetto in testa arriva alla prima salita di giornata quella che porta ad Arnasco con poco più di 3’:30” di vantaggio, dietro a controllare è la formazione della UAE Team Emirates che, subito dopo lo scollinamento ricevono un aiuto dagli uomini della Intermarché-Circus-Wanty. Il gap inizia a ridursi scendendo sotto i 3’. Verso l’ascesa a Cima Paravenna il vantaggio si riduce ulteriormente ed una accelerazione in testa al gruppo fa sì che questo si divida in due tronconi per ricompattarsi nuovamente in pianura a soli 1’:30” dai nove in fuga. La cora è in mano a chi insegue tanto che il gruppo abbassa l’andatura concedendo margine alla fuga che va a toccare un vantaggio massimo di 3’:50”. Sulle rampe della salita di Testico il gruppo ritorna sotto, sembra quasi a voler “giocare” con il plotoncino al comando, allo scollinamento il distacco è quantificato in soli 1’:20”. Al termine della discesa restano soltanto 35” da recuperare, è a questo punto che dai nove parte Peyskens, che lascia a una decina di secondi gli altri 8 attaccanti. Il belga va via tutto solo per qualche chilometro, mentre i suoi compagni d’avventura vengono ripresi dal gruppo. L’avventura in solitaria dura poco perché dopo poco più di cinque chilometri, a Villanova d’Albenga, il gruppo raggiunge anche lui. A fare la voce grossa in testa è sempre la UAE Team Emirates tanto da far spezzare il gruppo in tre tronconi. E’ un momento delicatissimo della corsa perché l’attacco alla salita di Colla Micheri viene subito sfruttato da Benoit Cosnefroy (Ag2r Citroën) per creare ancor più selezione. Ad inseguire il francese è un plotoncino di 25 uomini che lo riprendono grazie ad una bella intesa nel darsi cambi regolari. Il primo dei quattro passaggi a Colla Micheri offre già uno scenario certo, a giocarsi la vittoria della tappa sarà il gruppetto con 25 uomini, il resto del gruppo è ragliato fuori. In discesa Alessandro Covi (UAE Team Emirates) è vittima di una caduta che causa un frazionamento del gruppetto, ad avvantaggiarsi su tutti è Lorenzo Rota (Intermarché-Circus-Wanty) seguito da Natnael Tesfatsion (Trek-Segafredo) e da Benoit Cosnefroy (Ag2r Citroën). Questa situazione di corsa resta invariata fino al nuovo attacco verso la salita di Colla Micheri in cui poco prima il giovane Romain Gregoire (Groupama-FDJ), che va a riprendere i primi due immediati inseguitori di Rota ed infiamma la corsa perché a replicare l’attacco del francese, questa volta dopo lo scollinamento del gruppetto nuovamente compatto, è Nans Peters (Ag2R) ma in discesa! Siamo ai meno 25 chilometri dall’arrivo con Peters al comando inseguito da otto corridori selezionatisi dal gruppetto dei 25, questi sono: Jefferson Cepeda (EF Education), Clément Champoussin e Ewan Costiou (Team Arkéa Samsic), Cosnefroy, Rota e Andrea Vendrame (Ag2R), Grégoire e Andrea Piccolo (EF Education). Restano due passaggi a Colla Micheri con la pioggia che non cenna a diminuire. Il francese prende tanti rischi in discesa tanto che comunque il suo vantaggio arriva a 45” di margine all’inizio del terzo passaggio di Colla Micheri, mentre dietro rientrano tra gli inseguitori anche Alessandro Covi (UAE) e Carlos Rodriguez (Ineos Grenadiers). Finita la discesa chi insegue perde pedine lungo i tornati in discesa e così in pianura ad inseguire si ritrovano: Covi, Vendrame, Rota, Cepeda, Costiou, Champoussin, Cosnefroy e Gregoire segnalati a 1’ da Nans Peters. Chi insegue comprende subito che non sarà facile chiudere sul francese, la strada tortuosa e la pioggia sono a vantaggio di chi è davanti, ed è proprio all’imbocco dell’ultimo passaggio su Colla Micheri che Alessandro Covi prova un allungo che dà si i suoi frutti ma che non è sufficiente per riprendere la testa della corsa. Covi si porta a 40” da Peters viene poi ripreso da Rota, Vendrame, Champoussin, Gregoire e Cepeda. Non c’è più terreno per ricucire, e nemmeno accordo tra chi insegue vista anche la presenza di Vendrame che non aiuta certo a ricucire, discesa e arrivo a Laigueglia in solitaria per il coriaceo Nans Peters che deve solo amministrare il vantaggio non prendere rischi in discesa e gestire gli ultimi sforzi in pianura così da andare ad alzare le braccia al cielo. Dietro nella volata dei battuti a 46” si piazza Andrea Vendrame ed è doppietta per la Ag2r Citroën, terzo, nonostante la caduta Alessandro Covi (UAE Team Emirates), forse il più forte di quest’oggi ma non il più fortunato, quarto posto per Lorenzo Rota (Intermarché-Circus-Wanty), quinto Clément Champoussin (Team Arkéa Samsic) sesto ed ultimo del gruppetto Romain Gregoire (Groupama-FDJ) giovane francese da seguire con attenzione.

Antonio Scarfone

Nans Peters (AG2R Citroën) trionfa sotto la pioggia al Trofeo Laigueglia

Nans Peters (AG2R Citroën) trionfa sotto la pioggia al Trofeo (Image credit: Dario Belingheri/Getty Images)

LA JUMBO FA FESTA ANCHE ALLA KUURNE, VITTORIA DI BENOOT ALLA SEMICLASSICA BELGA

febbraio 27, 2023 by Redazione  
Filed under News

La Kuurne-Bruxelles-Kuurn, secondo appuntamento della Campagna del Nord, porta ancora la firma dei corridorti della Jumbo Visma. Dopo l’affermazione di Dylan Van Baarle alla Omloop Het Nieuwsblad di sabato, ora tocca a Tiesj Benoot, primo sul traguardo di Kuurne

Tiesj Benoot (Jumbo-Visma) con un tempo di 4h32′34″ è il vincitore della settantacinquesima edizione della Kuurne-Bruxelles-Kuurne. Il corridore belga ha tagliato la linea del traguardo con un secondo di vantaggio sul compagno di squadra Nathan Van Hooydonck, che a sua volta precedeva con lo stesso tempo in ordine Matej Mohoric (Bahrain Victorious), Taco van der Hoorn (Intermarché-Circus-Wanty) e Tim Wellens (UAE Team Emirates). L’azione che ha spaccato la corsa è avvenuta a 77 km dalla conclusione, quando i cinque corridori scappavano dal controllo del gruppo prendendo il largo. I fuggitivi in comune accordo aumentavano il distacco chilometro dopo chilometro ma sempre a tiro degli inseguitori. Negli ultimi venti chilometri il gruppo tirato dalle squadre dei velocisti di Fabio Jakobsen (Soudal Quick-Step), Arnaud De Lie (Lotto Dstny) e Jordi Meeus (BORA-hansgrohe) dava l’impressione di poter riprendere gli attacanti da un momento all’altro, mentre un altro dei favoriti di giornata, Christhope Laporte (Jumbo-Visma), se ne stava al coperto con i suoi gregari per non disturbare l’azione di Benoot e Van Hooydonck. Metro dopo metro i cinque attaccanti riuscivano a difendere un piccolo vantaggio che alla fine risultava decisivo. Arrivati ai meno tre dal traguardo iniziavano gli scatti e controscatti nel quintetto fino agli 800 metri finali, quando Benoot riusciva a piazzare la zampata vincente. Il belga con tempismo perfetto andava a cogliere un successo importante, il primo della stagione per lui. Si tratta, inoltre del secondo successo di fila per la Jumbo-Visma dopo l’affermazione di Dylan Van Baarle alla Omloop Het Nieuwsblad di ieri.

Luigi Giglio

La vittoria di Benoot alla Kuurne-Bruxelles-Kuurne (Getty Images)

La vittoria di Benoot alla Kuurne-Bruxelles-Kuurne (Getty Images)

FAUN DRÔME CLASSIC: IMPRESA DI ANTHONY PEREZ

febbraio 27, 2023 by Redazione  
Filed under News

Ancora una vittoria francese sulle strade di casa. Ventiquattrore dopo l’affermazione di Alaphilippe alla Faun-Ardéche Classic arriva il successo del connazionale Anthony Perez nella Drôme Classic

È ancora un francese a trionfare nella due giorni di classiche nel sud della Francia. Quest’oggi a trionfare è Anthony Perez (Cofidis) che si aggiudica la Faun Drome Classic dopo una lunghissima fuga di quasi 40 km iniziata lungo il Col de la Grande Limite, la principale ascesa di giornata. In quel momento il gruppo si era rotto e un drappello di circa 30 unità guidava la corsa, mentre gli inseguitori aveva definitivamente abbandonato le speranze dopo un infruttuoso tira e molla iniziale.
Poco a poco i trenta corridori raggiungevano i fuggitivi della mattina e si apprestavano ad affrontare le ultime e più importanti salite della corsa. Lungo il Col Deves avviene un’importante selezione e all’inizio del Col de la Grande Limite i battistrada rimangono in appena 14, con il gruppo principale a 2’.
L’accelerata di Perez lascia di sasso il plotoncino e il francese riesce a guadagnare fino a 30” al GPM su un gruppo di sette inseguitori: David Gaudu (Groupama), Julian Alaphilippe (Soudal), Rui Costa
(Intermarche), Quinn Simmons (Trek), Andrea Bagioli (Soudal), Corbin Strong (Israel) e Romain Bardet (DSM). Questi non riescono però a trovare l’accordo e il francese in testa si invola verso il traguardo.
Nel finale Bagioli prova ad anticipare lo sprint, ma viene battuto nella volata per il secondo posto da
Rui Costa. Al quarto posto si piazza Gaudu mentre Simmons completa la top 5. Sarà solo 16° al traguardo il vincitore di ieri Alaphilippe.

Andrea Mastrangelo

La vittoria di Perez (foto James Startt / Agence Zoom)

La vittoria di Perez (foto James Startt / Agence Zoom)

OMLOOP HET NIEUWSBLAD 2023 CAVALCATA DI 40 KM DI VAN BAARLE

febbraio 26, 2023 by Redazione  
Filed under News

L’olandese della Jumbo Visma vince la prima classica del pavè di stagione, finalizzando il lavoro della squadra che aveva controllato la corsa tutta la giornata e messo alla frusta il gruppo per favorire la stoccata decisiva. Fondamentale nel finale il lavoro di Laporte che, rompendo i cambi nel drappello dei contrattaccanti, ha favorito il buon fine dell’azione.

Come da tradizione, la Omloop Het Nieuwsblad apre nella Fiandre orientali la stagione della classiche del pavè e, come pure da tradizione, ha offerto diverse emozioni e rimescolamenti.
La fuga di giornata parte già nelle prime fasi di gara e vede la partecipazione di Louis Blouwe (Bingoal WB), Alex Colman (Team Flanders – Baloise), Adam De Vos (Human Powered Health), Gilles De Wilde (Team Flanders – Baloise), Mathis Le Berre (Team Arkéa – Samsic), Mathias Norsgaard (Movistar Team) e Jelle Wallays (Cofidis), i quali riescono ad ottenere un vantaggio massimo intorno agli 8 minuti, mentre dietro controllano la situazione gli uomini della Jumbo Visma che hanno diverse frecce al loro arco per tentare di portare a casa la vittoria.
Il susseguirsi di muri e tratti di pavè, caratteristici di questa corsa, porta il gruppo a spezzarsi e, da una fase piuttosto concitata, alcuni uomini riescono ad avvantaggiarsi sul gruppo principale. Si tratta di Pascal Ackermann (UAE Team Emirates), Tiesj Benoot, Christophe Laporte, Jan Tratnik, Nathan Van Hooydonck, Dylan van Baarle, Tim van Dijke (Jumbo-Visma), Arnaud De Lie (Lotto-Dstny), Marco Haller (Bora-Hansgorhe), Daan Hoole (Trek Segafredo), Kelland O’Brien (Jayco-AlUla), Magnus Sheffield e Connor Swift (Ineos Grenadiers), ovvero uomini di primo piano che non possono essere sottovalutati. Il confronto tra questi uomini che arrivano a guadagnare oltre un minuto ed il gruppo, che non ha alcuna intenzione di lasciarli andare, porta ad una drastica diminuzione del vantaggio dei battistrada, che cominciano a subodorare la mala parata.
Tra i contrattaccanti però, non c’è grande accordo e sul susseguirsi di muri restano davanti solo Haller, O’Brien, Swift, Tratnik, Van Hooydonck e Wright. In gruppo, però, fanno sul serio e sono varie le squadre che mettono uomini in testa-
Il lavoro di queste formazioni porta il gruppo al ricongiungimento con i contrattaccanti e al riavvicinamento ai battistrada, che mantengono poco più di un minuto di vantaggio.
Ai meno 50 cominciano gli attacchi anche tra gli uomini in testa alla corsa, con Wallays, Le Berre e Norsgaard che lasciano la compagnia degli altri avventurieri lanciandosi all’attacco.
In gruppo la Jumbo fa sul serio con Van Hooydonck che piazza un allungo che fa da preludio all’affondo vero e proprio di Van Baarle, il quale si porta dietro un ottimo Jonathan Milan (Bahrain-Victorious) e Florian Vermeersch (Lotto Dstny). Tardivo è, invece, il tentativo di rientro di Kevin Geniets (Groupama-FDJ) e Jasper Stuyven (Trek-Segafredo). che restano beffati e non riescono a chiudere.
Sui muri successivi Milan e Vermeersch vengono staccati da Van Baarle, sulla cui ruota resiste stoicamente Le Berre, unico della fuga del mattino a non capitolare. Nel gruppo si muove Thomas Pidkock. ma gli uomini della Jumbo fanno da stopper e non permettono al portacolori della Ineos di evadere mentre, ripreso Milan, gli uomini della Bahrain cercano di alzare il ritmo per riportarsi sulla testa della corsa.
La resistenza di Le Berre viene ben presto piegata da Van Baarle, mentre dietro ci sono vari scatti che portano fuori un quartetto con Tim Wellens, Matej Mohoric (Bahrain-Victorious), De Lie e Christophe Laporte (Jumbo-Visma). Anche Stefan Kung (Groupama-FDJ), Pidcock, Rasmus Tiller (Uno-X Pro Cycling) e Owain Doull (EF Education – EasyPost) provano ad inseguire i contrattaccanti, ma il loro tentativo ha vita breve, mentre invece il quartetto si porta molto vicino al fuggitivo. A questo punto Laporte riesce a far saltare l’accordo rompendo i cambi e così Van Baarle riesce a mantenere il vantaggio proprio nel tratto pianeggiante che, in teoria, avrebbe dovuto favorire un gruppetto più che un uomo solo.
Naturalmente il vantaggio di essere in gruppo può concretizzarsi solo in caso di cambi regolari, mentre il lavoro da stopper di Laporte in favore dell’azione del compagno riesce a mandare a monte il tentativo di rimonta. In gruppo le squadre alzano l’andatura ma questo lavoro ha come effetto solo quello di riportarlo sui contrattaccanti. Ciononostante De Lie decide di provare la volata lunga e riesce a conquistare il secondo posto mettendosi alle spalle Laporte che, oltre a garantire la vittoria al compagno, va a prendersi anche i gradino più basso del podio.
L’olandese ha vinto meritatamente la corsa muovendosi 40 chilometri dall’arrivo, riuscendo a levarsi di ruota tutti coloro che hanno provato a resistere ed infine mantenendo un buon ritmo. L’azione da stopper di Laporte ha certamente agevolato l’azione di Van Baarle nel tratto che poteva essergli fatale, ma ciò non toglie il merito del vincitore, che ha comunque mostrato grandi doti anche sul passo.
La corsa ha offerto come al solito bagarre ed incertezza sino alla fine, attacchi sulle numerose difficoltà e grandi emozioni come del resto accade sempre nelle classiche del pavè.

Benedetto Ciccarone

Van Baarle allattacco sul mitico muro di Grammont (Getty Images)

Van Baarle all'attacco sul mitico muro di Grammont (Getty Images)

« Pagina precedentePagina successiva »