GP LARCIANO, ACUTO DI BEN HEALY

marzo 27, 2023 by Redazione  
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Ben Healy vince in solitaria la classica toscana. Dietro di lui Ghebregzabhier e Stewart

Pronti via e la fuga di giornata è già fatta e lasciata dal gruppo: al comando si trovano in 6, Declan Irvine (Team Novo Nordisk), Francesco Galimberti (Biesse-Carrera), Pier Elis Belletta (Biesse-Carrera), Michele Berasi (General Store-Essegibi-F.lli Curia), Davide Dapporto (Team Technipes inEmiliaRomagna) e Filippo Dignani (Work Service-Vitalcare-Dynatek).
Come da tradizione del GP Industria e Artigianato sono 4 le tornate in programma intorno al borgo medievale di Larciano nel pistoiese, con altrettante scalate al breve ma arcigno GPM del Fornello. 
Nel gruppo a battere il ritmo senza sosta è in gran parte la UAE Emirates, tanto che la fuga viene ricongiunta ben prima delle fasi conclusive della corsa. Si susseguono dunque fasi confuse caratterizzate da attacchi e contrattacchi approfittando delle pendenze del Fornello, che non portano grosse novità di cronaca se non la frattura avvenuta nel plotone intorno ai -40 dal traguardo. Al comando delle ostilità si trova in questa fase un nutrito gruppetto di 17 unità con nomi interessanti, fra cui il blocco UAE Diego Ulissi, Davide Formolo, Marc Hirschi e Felix Grossschartner, e il trio Trek Segafredo Amanuel Ghebreigzabhier, Tony Gallopin e Natnael Tefsatsion. 
I battistrada trovano un discreto accordo fino ai piedi dell’ultima e decisiva tornata sul Fornello, dove tutti si aspettano un allungo da parte di un uomo UAE in maggioranza numerica e ai punti del talento fra gli uomini al comando. Dietro per il gruppo ormai le sorti sono segnate, nonostante un tentativo strenuo della Eolo-Kometa di ricucire lo strappo.
Davanti intanto in pochi danno peso all’attacco di Ben Healy EF Education – EasyPost, già vincitore di tappa e terzo finale alla Coppa e Bartali dei giorni passati. L’irlandese prende un piccolo margine nel tratto più duro del Fornello, quanto basta per valergli il successo finale in solitaria nel centro di Larciano. Dietro di lui si avvantaggia di poco sugli altri Amanuel Ghebregzabhier (Trek-Segafredo), mentre la volantina per l’ultima posizione sul podio è regolata da Mark Stewart (Bolton Equities Black Spoke). Piccola delusione in team UAE col solo sesto finale per Diego Ulissi, non riuscito a saltare prontamente sulle ruote del vincitore odierno.

Lorenzo Alessandri

Ben Healy, vincitore odierno in solitaria a Larciano. Photo Credit: Getty Images

Ben Healy, vincitore odierno in solitaria a Larciano. Photo Credit: Getty Images

PREMIATA DITTA ROGLIC & EVENEPOEL, IN CATALOGNA È SPETTACOLO FINO ALL’ULTIMO COLPO DI PEDALE

marzo 26, 2023 by Redazione  
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A Remco Evenepoel (Soudal-Quick Step) la tappa e a Primoz Roglic (Jumbo Visma) la Volta a Catalunya 2023. È l’epilogo giusto della corsa a tappe iberica, conclusasi oggi con la settima ed ultima frazione

La tappa conclusiva del Giro di Catalogna, disegnata nei dintorni di Barcellona con l’insidioso circuito del Montjuic nel finale, inizia con un attacco di Richard Carapaz (EF Education-EasyPost). Insieme all’ecuadoriano ci sono il compagno di squadra Simon Carr, Guillaume Martin (Cofidis), Carlos Verona (Movistar Team) e David de la Cruz (Astana Team). A questi si accodano Geoffrey Bouchard (AG2R Citroen Team), Tsgabu Grmay (Team Jayco AIUIa), Mikel Bizkarra (Euskatel-Euskadi) e Txomin Juaristi, anch’egli del team basco.
Il gruppo, trainato dalla Soudal Quick Step, si mantiene a circa minuto e 10”.
A 15 km dall’inizio del primo dei sei giri del circuito fora Ivo Oliveria (UAE Emitrates) mentre Bouchard si aggiudica il secondo traguardo volante di giornata.
Ai -47 dalla conclusione inizia l’anello conclusivo con il plotone a un minuto. La salita che caratterizza il circuito non lascia scampo a Bizkarra e Hater, usciti dal drappello dei fuggitivi. Dopo il primo GPM il gruppo vede i corridori in fuga, dai quali prova a staccarsi De La Cruz. Ai -30 km vengono ripresi i 7 lì davanti, eccezion fatta per De La Cruz, anche se il tentativo dello spagnolo si esaurisce subito.
Ai -200 metri dal terzo scollinamento ecco lo scatto di Evenepoel con la risposta di Roglic. Poco dopo è Marc Soler (UAE Team Emirates) a partire per provare a raggiungerli.
La sfida entra nel vivo quando restano ancora 20 km. Remco vuole giocarsi il tutto per tutto e recuperare i 10” di distacco da Primoz nell’ultimo giro del circuito. Il belga ci prova, ma Roglic non gli lascia un centimetro di strada e alla fine il campione del mondo in carica deve accontentarsi della vittoria di tappa, del secondo posto finale a 6” dallo sloveno e della conquista della classifica finale degli scalatori, mentre Roglic arriva secondo e trionfa nella Volta a Catalunya 2023. Terzo è Soler, un piazzamento che non è sufficiente allo spagnolo per raggiungere il gradino più basso del podio della graduatoria finale, appannaggio di Joao Almeida (UAE Team Emirates) a 2’11”. Buonissimo settimo posto per Giulio Ciccone (Trek-Segafredo) a 3’06” dal vincitore Roglic.

Vito Sansone

Evenepoel e Roglic danno spettacolo anche nellultima tappa (foto David RamosGetty Images)

Evenepoel e Roglic danno spettacolo anche nell'ultima tappa (foto David RamosGetty Images)

LAPORTE VINCE LA GAND-WEVELGEN NEL TRIONFO DELLA JUMBO VISMA

marzo 26, 2023 by Redazione  
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Christophe Laporte e Wout van Aert arrivano tutti soli a Wevelgem dopo un attacco incrociato tra Molenberg e Kemmelberg. La coppia della Jumbo Visma ripete l’exploit dello scorso anno all’E3 Saxo Bank ma questa volta primo e secondo si invertono. Ganna cade e si ritira

La Gand-Wevelgem 2023 conserva complessivamente lo stesso percorso dello scorso anno quando a vincere fu Biniam Girmay (Team Intermarchè Wanty Gobert), che diede la prima storica vittoria all’Africa in una classica così prestigiosa. Si parte da Ypres e si arriva a Gand dopo oltre 260 km. La strada sarà pianeggiante fino alla serie di nove ‘berg’ che caratterizzeranno il finale di corsa, dal km 166 al km 226. Tra il Kemmelberg ed il Monteberg, quarto e quinto berg da affrontare, ci saranno anche tre settori in sterrato/pavè che potrebbero indurire ulteriormente la corsa, già di suo impegnativa perché sono previsti pioggia e vento. Alla partenza, oltre a Girmay, non mancano gli specialisti del Nord tra cui, in ordine sparso, citiamo Wout van Aert e Christophe Laporte (Team Jumbo Visma), Mads Pedersen e Jasper Stuyven (Team Trek Segafredo), Tim Merlier e Kasper Asgreen (Team Soudal Quick Step), Jasper Philipsen (Team Alpecin Deceuninck), Matej Mohoric (Team Bahrain Victorious). L’Italia punta a degli outsider di tutto rispetto come Matteo trentin (UAE Team Emirates), Filippo Ganna (Team INEOS Grenadiers) ed Alberto Bettiol (Team EF Education EasyPost). Dopo poco più di 10 km dalla partenza di Ypres evadeva la fuga di giornata grazie all’azione di cinque ciclisti: Lewis Askey (Team Groupama FDJ), Johan Jacobs (Team Movistar), Milan Fretin (Team Flanders Baloise), Luca van Boven (Team Bingoal WB) e Colin Joyce (Team Human Powered Health). Dopo 63 km Greg van Avermaet (Team AG2R Citroen), Yevgeniy Fedorov (Team Astana Qazaqstan) e Jelle Wallays (Team Cofidis) raggiungevano i cinque ciclisti in testa alla corsa. Al km 95 altri sei ciclisti riuscivano a raggiungere il gruppo di testa, ovvero Mike Teunissen (Team Intermarchè Circus Wanty), Jenthe Biermans (Team Arkea Samsic), Elmar Reinders (Team Jayco AlUla), Aaron van Poucke (Team Flanders Baloise), Sandy Dujardin (Team TotalEnergies), Guillaume van Keirsbulck (Team Bingoal WB). Erano così 14 i fuggitivi ‘totali’. Il gruppo inseguiva per il momento a 3 minuti e mezzo. Tra vari rimescolamenti, favoriti dalla pioggia battente che faceva aumentare la fatica nel gruppo, una volta ripresa la fuga ricominciavano vari attacchi nella seconda parte del tracciato, dopo aver superato i tratti in sterrato/pavè. Purtroppo si segnalava anche il ritiro di Pilippo Ganna e di Michal Kwiatkowski (Team INEOS Grenadiers) a causa di una caduta. Erano Christophe Laporte e Wout van Aert (Team Jumbo Visma) che si involavano come nell’E3 Harelbeke 2022. L’azione giusta della coppia si concretizzava tra il Monteberg ed il secondo Kemmelberg. Il gruppo provava a reagire tirato dal team INEOS e dal team Alpecin Deceuninck ma Van Aert e Laporte in breve tempo arrivavano ad avere oltre 1 minuto di vantaggio. La coppia di testa si presentava ai piedi del terzo Kemmelberg, scalato però da un altro versante, con 1 minuto e 10 secondi sul gruppo inseguitore. Era ormai un deja vu dell’anno scorso alla E3 Saxo Bank Classic con Van Aert e Laporte che si avviavano insieme per la parata finale. E se lo scorso anno non ci fu volata, con Van Aert che si impose sul francese, questa volta il campione belga ‘ricambiava’ il favore, con Laporte che tagliava per primo il traguardo. Al terzo posto, dopo che un gruppetto di inseguitori si era staccato dal gruppo principale, si piazzava Sep Vanmarcke (Team Israel Premier Tech) a quasi 2 minuti di ritardo da Laporte mentre chiudevano la top five Frederik Frison (Team Lotto Dstny) in quarta posizione e Mads Pedersen (Team Trek Segafredo) in quinta posizione. Laporte ottiene la prima vittoria stagionale e insieme a Van Aert potrà preparare al meglio il Giro delle Fiandre.

Antonio Scarfone

Christophe Laporte vince la Gand-Wevelgem

Christophe Laporte vince la Gand-Wevelgem

CATALOGNA, A MOLINS DE REI BIS DELL’AUSSIE GROVES. ROGLIC SEMPRE IN TESTA ALLA GENERALE

marzo 25, 2023 by Redazione  
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Fora negli ultimi 3 km, cambia la bici, domina la volata e vince. Con una grande prova di forza e tenacia Kaden Groves (Alpecin – Deceuninck) si aggiudica, alla media di 45,300 km/h, la sesta e penultima tappa della Volta a Catalunya, la Martorell-Molins de Rei di 174 km. Battuti allo sprint il francese Bryan Coquard (Cofidis) e l’olandese Ide Schelling (Bora – Hansgrohe). In testa rimane saldo Primoz Roglic (Jumbo – Visma) con 10” di vantaggio su Remco Evenepoel (Soudal – Quick Step). Più staccato, a 1’07”, Joao Almeida (UAE Team Emirates).

Frazione, quella odierna, ridisegnata nel finale ed accorciata di 9 km dopo l’eliminazione del secondo GPM in programma, l’Alt de Fontpineda, a causa della discesa ritenuta pericolosissima. Subito dopo aver scalato l’Alt de la Creu d’Aragall si scende e si fa rotta verso Palleja, da dove si va dritti verso l’arrivo.
Fuga breve da parte di Rune Herregotds (Intermarché – Circus – Wanty), Louis Vervaeke (Soudal – Quick Step) e Andreas Kron (Lotto Dstny). Dopo essere stati ripresi, ecco il primo traguardo volante, a Terres de Lleida, con il leader della corsa Primoz Roglic (Jumbo-Visma) che beffa Remco Evenepoel (Soudal – Quick Step) aumentando di un secondo il vantaggio parziale in classifica.
Tutto questo accade a poco più di 100 km dal traguardo, poi un nuovo drappello di corridori prova la fuga. Si tratta di Fausto Masnada (Soudal – Quick Step), Carlos Verona (Movistar Team), Geoffrey Bouchard (AG2R Citroën Team), Oscar Onley (Team DSM), Simone Velasco (Astana Qazaqstan Team) e Jonas Gregaard (Jumbo-Visma). Prova a raggiungerli Kevin Colleoni (Team Jayco AlUla). Intanto c’è una caduta in gruppo che coinvolge, tra gli altri, Egan Bernal (Ineos Grenadiers). Dal gruppo dei migliori vanno via Koen Bouwman (Jumbo-Visma) e Rigoberto Uran (EF Education-EasyPost), inseguiti e raggiunti da Geraint Thomas (Ineos Grenadiers), Gino Mäder e Tobias Foss (Bahrain – Victorious), Ide Schelling (Bora – Hansgrohe) e Jetse Bol (Burgos-BH), Tutti questi tentativi sono stoppati dall’azione virulenta del gruppo, trainato dalla Jumbo-Visma. Ripreso anche Colleoni, restano Masnada, Verona, Bouchard, Onley, Velasco e Gregaard con 55” di vantaggio sul plotone a 80 km dal traguardo.
Bernal, sfortunatissimo, è costretto al ritiro. Il gruppo accelera e in prossimità dell’Alt de la Creu d’Aragall (salita di 7,1 km al 6% con picchi al 13%) riprende i fuggitivi. Inizia la salita e parte subito lo spagnolo Marc Soler (UAE Team Emirates), che acciuffa Bouchard e s’invola. Sembra efficace l’azione dell’iberico, il quale a un chilometro dallo scollinamento arriva ad avere 23” di vantaggio sul gruppo. Ma ai -500 metri dal GPM parte Evenepoel. Roglic risponde e i due in cima transitano con 17” di ritardo da Soler e con 13” di vantaggio sul resto del plotone. La discesa favorisce i duellanti per la vittoria finale del Giro di Catalogna. Soler viene ripreso ai -20 km dall’arrivo. I tre hanno 23” di vantaggio sul resto dei corridori. Ai -17 altra accelerata dell’iridato in carica. Soler si stacca ed a ruota del belga resta solo Roglic. I due, però, non riescono a guadagnare quanto necessario per giocarsela allo sprint, anche perchè lo sloveno non dà alcun cambio al portacolori della Soudal- Quick Step. Dunque ai -8 km il gruppo torna compatto. Remco vince l’ultimo sprint intermedio di giornata e si prende i 3” di abbuono (oltre a 3 punti nella classifica a punti). Secondo è Roglic (2” e 2 punti) e terzo Marc Soler (un secondo e un punto). Dunque il distacco del campione del mondo dallo sloveno è ritornato ad essere di 10”, come alla partenza da Martorell. Dal gruppo ci provano Mikel Landa (Bahrain – Victorious) e Nicola Conci (Alpecin-Deceuninck), ma vengono risucchiati ai -5.
Foratura per Groves ai -3. L’australiano prende la bici del compagno Xandro Meurisse e prova a riprendere il gruppo. Ci riesce quando siamo in vista dell’ultimo chilometro. Bruno Armirail (Groupama – FDJ) cerca di sorprendere tutti senza successo. Il gruppo si ricompatta negli ultimi 1000 metri. Evenepoel prova ad inserirsi nella mischia, ma Groves va dritto come una spada e trionfa per l’undicesima volta in carriera, la terza in Catalogna e la seconda nell’edizione di quest’anno.
Domani la chiusura vedrà protagonista Barcellona. Durante un primo ampio circuito si scalerà l’Alt de Begues (7 km al 5.4%). Nel finale si riproporrà l’impegnativo percorso delle ultime due edizioni, che prevede a metà della tradizionale salita al Montjuïc una deviazione a sinistra per affrontare il muro che porta fino al castello: 2.5 km al 4.6%, ma con una pendenza massima del 19%. Nei 5 km che portano all’arrivo ecco un ulteriore strappo nei pressi dello Stadio Olimpico (circa 700 metri al 6%). Il circuito verrà ripetuto per 6 volte.

Vito Sansone

Secondo successo sulle strade catalane per laustraliano Groves (Getty Images)

Secondo successo sulle strade catalane per l'australiano Groves (Getty Images)

CAVAGNA VINCE LA CRONOMETRO DI CARPI. A SCHMID LA SETTIMANA INTERNAZIONALE COPPI & BARTALI

marzo 25, 2023 by Redazione  
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Nell’ultima tappa a cronometro di Carpi Remi Cavagna (Team Soudal Quick Step) si impone davanti a Michael Hepburn (Team Jayco AlUla) e Ben Healy (Team EF Education EasyPost). Mauro Schmid (Team Soudal Quick Step) vince la Settimana Internazionale Coppi & Bartali

La cronometro individuale di Carpi, lunga 18.6 km e piatta come un tavolo da biliardo, pone fine alla Settimana Coppi & Bartali 2023. La breve corsa romagnola anche quest’anno ha visto eccellere volti più o meno nuovi del ciclismo internazionale e con le sue tappe dai percorsi imprevedibili e complessivamente impegnativi ha raccolto l’interesse di tifosi e appassionati. Mauro Schmid (Team Soudal Quick Step), tra i favoriti della vigilia, prenderà il via per ultimo potendo sfruttare i 14 secondi di vantaggio su James Shaw (Team EF Education First), rivelatosi il suo più pericoloso avversario. A tenere alto il nome dell’Italia ci penseranno Walter Calzoni (Q36.5 Pro Cycling Team), Gianluca Brambilla (Q36.5 Pro Cycling Team) e Domenico Pozzovivo (Team Israel Premier Tech), rispettivamente terzo, quarto e quinto in classifica generale a 28, 35 e 43 secondi di ritardo da Schmid. Remi Cavagna (Team Soudal Quick Step) aveva i favori del pronostico ed il francese non ha deluso le aspettative facendo fermare il cronometro a 22 minuti e 12 secondi. In seconda posizione si è classificato Michael Hepburn (Team Jayco AlUla) a 18 secondi di ritardo mentre sul gradino più basso del podio di giornata è salito Ben Healy (Team EF Education EasyPost) a 26 secondi di ritardo da Cavagna. Hanno chiuso la top five Joel Suter (Tudor Pro Cycling Team) in quarta posizione a 26 secondi di ritardo da cavagna e Leo Hayter (Team INEOS Grenadiers) a 27 secondi di ritardo da Cavagna. Per quanto riguarda la lotta per la classifica generale, Mauro Schmid ha chiuso in ottava posizione con un ritardo di 41 secondi dal compagno di squadra francese ma le prove peggiori degli immediati inseguitor – se si esclude la buona prestazione di Healy – hanno consentito allo svizzero di vincere abbastanza agevolmente la Settimana Coppi & Bartali 2023 con un vantaggio di 16 secondi su James Shaw e di 22 secondi su Healy. Un podio finale tutto straniero dopo le deludenti prestazioni di Brambilla, Calzoni e Pozzovivo, tutti e tre autori di una cronometro impalpabile. Schmid vince la sua prima corsa a tappe del 2023 e si candida ad essere un ciclista da seguire con grande attenzione in questi tipi di corse, avendo ottime doti da cronomen, da scalatore e da finisseur. Molti degli atleti che hanno partecipato alla Settimana Internazionale Coppi & Bartali prenderanno il via già domani al GP Industria & Artigianato di Larciano, mentre la prossima corsa a tappe che si disputerà in Italia sarà il Giro di Sicilia dall’11 al 14 Aprile prossimi.

Antonio Scarfone

Remi Cavagna vince la cronometro di Carpi (foto: Bruno Bade/Getty Image)

Remi Cavagna vince la cronometro di Carpi (foto: Bruno Bade/Getty Image)

FUGA PER LA VITTORIA DI ALEX GUERIN. MAURO SCHMID RAFFORZA IL PRIMATO.

marzo 24, 2023 by Redazione  
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Con una fuga di quasi cento chilometri Alexis Guerin (Bingoal WB) si impone sul traguardo di Fiorano Modenese con una vittoria che ha il sapore dell’impresa, a regolare il drappello dei migliori invece ci pensa Mauro Schmid (Soudal-Quick Step) ipotecando così la vittoria della Settimana Internazionale Coppi e Bartali 2023.

La quarta tappa della Settimana Internazionale Coppi Bartali si snoda intorno a Fiorano Modenese con la salita verso Madonna di Puianello posta dopo 13 chilometri di corsa, occasione questa per vedere formarsi la fuga della prima ora. L’ascesa vede sganciarsi un gruppetto formato da: Luke Rowe (Ineos Grenadiers), Christian Scaroni (Astana Qazaqstan), Ben Zwiehoff (Bora-hansgrohe), Stefan de Bod (EF Education-EasyPost), Gijs Leemreize (Jumbo-Visma), Rémi Cavagna (Soudal-Quick Step), Lawson Craddock (Team Jayco Alula), Amanuel Ghebreigzabhier, Tony Gallopin (Trek-Segafredo), Alexis Guerin (Bingoal WB), Alex Martín (Eolo-Kometa), Alessio Martinelli (Green Project-Bardiani CSF-Faizanè), Marco Frigo (Israel – Premier Tech), Karel Vacek (Team Corratec), Aloïs Charrin (Tudor Pro Cycling Team), Jhonatan Restrepo (GW Shimano-Sidermec), Thomas Pesenti (Beltrami TSA Tre Colli) e Alessandro Monaco (Team Technipes #inEmiliaRomagna). La fuga riesce subito a guadagnare 1’:30” sul gruppo, dopo circa cinquanta chilometri in testa alla corsa si portano in tre Zwiehoff, Cavagna e Guerin provano ad andarsene ma vengono ripresi pochi chilometri dopo. Non appena il drappello in avamscoperta torna compatto registriamo un nuovo allungo di Frigo, Charrin, Vacek e nuovamente Guerin, che riescono a prendere una ventina di secondi di margine sugli immediati inseguitori. Il più agguerrito sembra essere il corridore della Bingol WB che infatti con uno scatto si porta da solo in testa alla corsa mentre dietro il gruppetto inseguitore inizia a perdere sempre più uomini. Allo scollinamento di Serramazzoni Guerin conserva 40” sui primissimi inseguitori e 3:55” sul gruppo. L’azione del francese è davvero incisiva ed infatti il vantaggio a 50 Km dal traguardo aumenta a 1’:30” su Gallopin che tutto solo ha cercato di riportarsi sotto il connazionale, mentre il gruppo ha iniziato a recuperare terreno riprendenso praticamente tutti gli ex compagni di fuga del francese. All’imbocco dell’ascesa verso il GPM di Via Fazzana il gruppo è segnalato a circa 2’. Guerin scollina con 1’:20” su un gruppetto formato da James Shaw, Ben Healy (EF Education – EasyPost), Johannes Staune-Mittet (Jumbo-Visma), Mauro Schmid (Soudal-Quick Step) e Domenico Pozzovivo (Israel Premier Tech). Nonostante l’inseguimento promosso soprattutto della coppia EF Education – EasyPost, il francese riesce ancora a resistere ed arrivare ai 5 Km dall’arrivo con un margine di 15”. Non ci sono più difficoltà altimetriche solo una lotta appassionante sul filo dei secondi che premia questa volta il fuggitivo, infatti Guerin riesce nell’impresa tagliando il traguardo a braccia alzate per soli 3” su Mauro Schmid che regola il drappello inseguitore e che consente allo svizzero di rafforzare il primato, terzo posto per Shaw. In classifica generale Schmid si porta a 14” proprio su Shaw che scavalca Walter Calzoni a 28” (Q36.5 Pro Cycling). Domani frazione conclusiva con la cronometro individuale di 18,6 Km da Carpi a Carpi.

Antonio Scarfone

Alexis Guérin (Bingoal WB) esulta a Fiorano Modenese (Image credit: Sprint Cycling Agency/GS Emilia)

Alexis Guérin (Bingoal WB) esulta a Fiorano Modenese (Image credit: Sprint Cycling Agency/GS Emilia)

VAN AERT E’ LA STELLA PIU’ BRILLANTE AD HARELBEKE

marzo 24, 2023 by Redazione  
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La E3 Saxo Bank Classic diventa una corsa a tre negli ultimi 30 km, dove la superiorità di Wout van Aert (Team Jumbo Visma), Mathieu van der Poel (Team Alpecin Deceuninck) e Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) appare netta. Nella volata ristretta il campione belga si impone sull’olandese e sullo sloveno

La E3 Saxo Bank Classic 2023 parte da Harelbeke e termina ad Harelbeke dopo poco più di 204 km. Un concentrato di pavè e di muri tipico delle corse del Nord, primo atto di una serie di gare che porteranno al gran finale del Giro delle Fiandre di domenica 2 Aprile. La difficoltà del percorso ed il prestigio di questa semiclassica, di categoria WT, attirano nomi di altissimo livello e basti pensare che, come alla Milano-Sanremo, sarà alla partenza il terzetto dei fenomeni ovvero Wout van Aert, Mathieu van der Poel e Tadej Pogacar. La Jumbo Visma in particolare mette sul piatto, oltre al campione belga, una squadra fortissima con diversi potenziali capitani, con Christophe Laporte, Tiesj Benoot e Dylan van Baarle che possono dire la loro nel caso in cui Van Aert avesse qualche difficoltà. Tra i ciclisti italiani, dopo il secondo posto alla Classicissima, c’è molta attesa per Filippo Ganna, al primo impegno stagionale in Belgio, tra l’altro da capitano unico dell’INEOS Grenadiers. Altri protagonisti che potranno accendere la corsa sono Julian Alaphilippe e Kasper Asgreen (Team Soudal Quick Step), Biniam Girmay (Team Intermarchè Circus Wanty), Matej Mohoric (Team Bahrain Victorious), Alberto Bettiol (Team EF Education EasyPost), Stefan Kung (Team Groupama FDJ), Jasper Stuyven e Mads Pedersen (Team Trek Segafredo). La fuga di giornata dopo la partenza da Harelbeke, vedeva cinque ciclisti protagonisti: Mathias Norsgaard (Team Movistar), Mathis Le Berre (Team Arkea Samsic), Kelland O’Brien (Team Jayco AlUla), Thomas Bonnet (Team TotalEnergies) e Martin Urianstad (Uno-X Pro Cycling Team). La fuga aveva vita relativamente breve visto che già sul Taaienberg una potente accelerazione di Van der Poel riportava il gruppo, già abbastanza spezzettato, sulla testa della corsa. Alle spalle dell’olandese Van Aert era la sua ombra. Le cose si rimescolavano a corca 70 km dall’arrivo quando prima Matteo Jorgenson (Team Movistar) e successivamente un terzetto formato da Nathan Van Hooydonck (Team Jumbo Visma), Soren Kragh Andersen (Team Alpecin Deceuninck) e Matej Mohoric (Team Bahrain Victorious) riuscivano ad evadere dal gruppo dei migliori. Una nuova violenta accelerazione di Van der Poel consentiva al gruppo inseguitore di raggiungere il terzetto di testa poco prima dello Stationberg quando mancavano 57 km alla conclusione. Anche Pogacar e Van Aert erano nel primo gruppo. A 50 km dalla conclusione i sei uomini di testa avevano un vantaggio di 45 secondi dal primo gruppo degli inseguitori. A 41 km dalla conclusione solo Mohoric riusciva a restare attaccato a Van Aert, Van del Poel e Pogacar, dopo un altro show dell’olandese sul Paterberg. A fativa Kragh Andersen e Van Hooydonck riuscivano comunque a rientrare sui quattro ciclisti di testa quando mancavano poco meno di 40 km alla conclusione. Sull’Oude Kwaremont i tre fenomeni tornavano ad accelerare e si avvantaggiavano definitivamente sugli altri tre ciclisti che si facevano sfilare e sarebbero stati raggiunti poco più tardi da un altro drappello di ritardatari con Filippo Ganna unico italiano presente. Van Aert, Pogacar e Van der Poel avevano ormai fatto il vuoto ed a 30 km dalla conclusione già potevano studiarsi in vista della volata ristretta alla quale avrebbero partecipato. Il primo a partire era Pogacar ma alla sua ruota si portava Van der Poel che lo superava di slancio. A sua volta Van Aert accelerava con una progressione irresistibile e sopravanzava l’olandese, andando a vincere ad Harelbeke per il secondo anno consecutivo. Van der Poel era secondo mentre Pogacar chiudeva sul gradino più basso del podio. Matteo Jorgenson (Team Movistar) era quarto a 33 secondi di ritardo da Van Aert mentre chiudeva la top five Ivan Garcia Cortina a 44 secondi di ritardo dal belga. Da segnalare il buon decimo posto finale di Filippo Ganna. Van Aert ottiene la prima vittoria stagionale su strada e si candida ad essere protagonista nelle prossime corse del Nord, con l’obbiettivo dichiarato del Giro delle Fiandre in programma domenica 2 Aprile. La sfida contro Pogacar e Van der Poel è appena iniziata, dopo una già entusiasmante Milano-Sanremo.

Antonio Scarfone

Wout van Aert vince la E3 Saxo Bank Classic (foto: Getty Images)

Wout van Aert vince la E3 Saxo Bank Classic (foto: Getty Images)

ROGLIC, 6 VITTORIE STAGIONALI SU 12 GARE: VINCE IN SALITA A LO PORT E CONSOLIDA IL PRIMATO

marzo 24, 2023 by Redazione  
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Roglic è una sentenza. Sesta vittoria stagionale in 12 giorni di corsa per lo sloveno della Jumbo-Visma il quale dimostra, per ora, di essere il più forte alla Volta a Catalunya 2023 aggiudicandosi la quinta tappa dopo aver staccato nel corso dell’ultimo tratto della durissima salita finale del Mirador del Portell (8 km e mezzo di lunghezza ed una pendenza media dell’8,8%.) Remco Evenepoel (Soudal-Quick Step). Terzo un ottimo Joao Almeida (UAE Team Emirates). Crolla, invece, Giulio Ciccone (Trek-Segafredo), arrivato ad oltre 1’30” da Roglic.

Si parte da Tortosa per arrivare a Lo Port in una frazione che misura complessivamente 178 km con l’epilogo del Mirador del Portell, l’ascesa più dura dell’edizione 2023. Prima dell’ultima salita, ecco l’Alt de Bot (7,6 km al 3,4%) e il Coll de Som (4km al 4,2%). Tutti aspettano la tenzone tra i due protagonisti: Remco Evenepoel e Primoz Roglic, con la possibilità da parte di Giulio Ciccone di far la parte del guastafeste.
Sono in 3 a fuggire dal gruppo – Ethan Hayter (Ineos), Guillaume Martin (Cofidis) e Tsgabu Grmay (Team Jayco AlUla) – partiti sull’Alt de Bot. Martin conquista altri punti consolidando la propria leadership nella speciale classifica dei grimpeurs. A questo punto Hayter e Martin si rialzano sui pedali, mentre Grmay prosegue nella sua azione. Dal plotone inseguitore escono Julen Amezqueta (Caja Rural), Hector Carretero, Pablo Castrillo, Josè Felix Parra (Equipo Kern Pharma) e Ibai Azurmendi (Euskaltel Euskadi), che raggiungono Martin. Questo gruppettino fagociterà dopo qualche chilometro anche Grmay. A 90 km dall’arrivo il vantaggio di questi 7 corridori sul gruppo dei migliori è di 2’35”.
Inizia il Coll del Som, che la testa della corsa affronta tranquillamente con Martin che anche stavolta passa per primo per poi rialzarsi. Il gruppo lascia ancora fare, prima che in vista dell’ascesa finale si scaldino i motori. A quel punto passa al comando del gruppo inseguitore la Soudal-Quick Step, davanti alla Jumbo-Visma. L’andatura si alza e il distacco dalla testa della corsa che si riduce ai 2’30”. Alzano la testa anche quelli della Ineos-Grenadiers con Geraint Thomas ed Egan Bernal e si fanno vedere anche i rosso-neri della Bahrain Victorious per Mikel Landa, quarto in classifica a 44” dai leader. Siamo ai -25 km dall’arrivo, i fuggitivi provano a stringere i denti ma più ci si avvicina all’ascesa finale più il vantaggio si assottiglia. Castrillo si stacca subito dal gruppetto dei fuggitivi mentre Grmay prova ad allungare. Si stacca Carreteto. All’inseguimento di Grmay rimangono Parra, Amezqueta e Azurmendi. Dietro lavorano anche la Bora-Hansgrohe e la EF Education-EasyPost, mentre si staccano Thomas e Bernal. Grmay continua a resistere da solo in testa ma viene ripreso ai -6,5 dal traguardo. Ai -4,5 km parte all’attacco Evenepoel. Tengono bene Roglic e Marc Soler (UAE Team Emirates). All’inseguimento di questi tre corridori si lancia un altro terzetto, composto da Landa, Michael Woods (Israel-Premier Tech) e il compagno di squadra di Carapaz Rigoberto Uran. Riattacca Remco, ma Roglic risponde presente. Si forma un quartetto in testa quando ai tre al comando si aggiunge Joao Almeida (UAE Team Emirates). Giulio Ciccone, in crisi, perde terreno dai primi. Negli ultimi 2000 metri Soler lavora per Almeida prima di staccarsi.
All’ultimo chilometro Evenepoel accelera. Roglic lo segue e anche Almeida. Ai -300 metri prova la rasoiata il campione del mondo, Roglic però non molla. Spettacolare testa a testa. Ai -25 metri è Roglic che parte. L’iridato non ce la fa e così lo sloveno vince guadagnando anche 16” sul belga in classifica generale tra distacco reale e abbuono di 10 secondi. Terzo è Almeida a 12”, quarto Soler a 28”, quinto Uran a 44”. Ciccone giunge al traguardo con un ritardo di 1’28”.
In classifica ora Roglic ha 10” di vantaggio su Evenepoel, mentre Almeida (a 1’02” dallo sloveno>)) scalza Ciccone dalla terza posizione. L’abruzzese adesso è 7° con un distacco di 1’57” dallo sloveno della Jumbo-Visma.
Domani sesta tappa, la Martorell-Molins de Rei di 183,2 km. Si tratta di na frazione piuttosto arcigna, pur non essendo d’alta montagna. Poca la pianura, millecinquecento i metri di dislivello da superare. Il primo GPM di seconda categoria (Alt de la Creu d’Aragall, 5.6 km al 6% di media e alcuni tratti all’8/9%). Una discesa veloce porta a Pallejà, dove svoltando a destra si sale all’Alt de Fontpineda, circa 2 km e mezzo al 7.8%, con un muro di circa 1200 metri al 12%, nel quale si raggiunguno punte del 20%.
Anche qui qualcosa potrà succedere. Nulla è ancora deciso e Evenepoel proverà sicuramente a rifarsi.

Vito Sansone

Roglic taglia vittorioso il traguardo di Lo Port (foto David Ramos/Getty Images)

Roglic taglia vittorioso il traguardo di Lo Port (foto David Ramos/Getty Images)

A SABADELL GROVES SI AGGIUDICA IL VOLATONE. ROGLIC RESTA LEADER DELLA CORSA

marzo 23, 2023 by Redazione  
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Doveva essere una giornata per le ruote veloci e così è stato. Con una poderosa rimonta Kaden Groves (Alpecin-Deceuninck) si aggiudica il volatone di gruppo conquistando così la quarta tappa della Volta a Catalunya 2023. Alle sue spalle finiscono il francese Bryan Coquard (Cofidis), partito troppo presto e da solo, e Corbin Strong (Israel – Premier Tech). Nella graduatoria generale comanda sempre Primoz Roglic (Jumbo Visma) con lo stesso tempo di Remco Evenepoel (Soudal – Quick Step), mentre Giulio Ciccone (Trek_Segafredo) è terzo a 19” dallo sloveno.

La quarta tappa del Giro di Catalogna, 188,2 km da Llìvia a Sabadell, è confezionata sulle misure delle ruote veloci, anche se presenta qualche insidia altimetrica sotto al forma di tre GPM, uno di prima categoria in partenza e i rimanenti di terza categoria.
Protagonisti della fuga odierna sono Nans Peters (AG2R Citroën), Christopher Juul Jensen (Jayco AlUla), David De La Cruz (Astana Qazaqstan), Torstein Træen (Uno-X) e Roger Adrià (Equipo Kern Pharma). Al primo traguardo volante passa in testa Træen. La media è di circa 45 km/h e il vantaggio sul gruppo Roglic si mantiene sui 4’.
Arriva la seconda ascesa della frazione odierna, il Collet de Sant Agustí, con Adrià che transita per primo sotto lo striscione del GPM. In testa al plotone inseguitore si alternao corridori della Cofidis, della Ineos Grenadiers e dell’Alpecin. Giulio Ciccone (Trek-Segafredo), terzo della generale, soffre di qualche problema meccanico, prontamente risolto.
Ci si avvicina al terzo ed ultimo GPM di giornata, il Coll de Lligabosses, con il distacco tra drappello di fuggitivi e gruppo che si assottiglia e ai -40 km risulta di 1’20”. Allo scollinamento è ulteriormente sceso a un minuto e nella successiva discesa verso Sabadell il gruppo continua a rimontare sulla testa della corsa.
Ai – 10 km dal traguardo il vantaggio è sceso soli 22” e, come da pronostici iniziali, si prospetta, il volatone di gruppo.
La fuga a lunga gittata termina esattamente quando mancano 4 km all’arrivo. All’interno dell’ultimo chilometro l’Alpecin prova ad entrare con forza. L’ultima curva indirizza i corridori in un rettilineo d’arrivo da affrontare con il vento contrario. Parte ai -250 Coquard ma resta fermo al vento e Groves ne approfitta ed ha meglio con un imperioso colpo di reni. Al terzo posto si piazza Strong.
La tappa di domani – 177 Km da Tortosa a Lo Port – vedrà nuovamente protagonisti gli uomini di classifica con la salita finale di 8 km all’8.8% che potrebbe provocare importanti scossoni nella generale.

Vito Sansone

Lepilogo del volatone di Sabadell (Getty Images Sport)

L'epilogo del volatone di Sabadell (Getty Images Sport)

GIOIA D’IRLANDA AL VELODROMO DI FORLI’: HEALY LA SPUNTA SU POZZOVIVO

marzo 23, 2023 by Redazione  
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Il corridore della EF Education-Easypost ha vinto la terza tappa della Settimana Internazionale Coppi & Bartali (circuito di Forlì, 139.7 km) battendo il lucano della Israel Premier Tech in una volata a tre che includeva anche l’ucraino Mark Padun, compagno di squadra del vincitore di tappa. Lo svizzero Mauro Schmid, già secondo classificato nelle prime due frazioni, mantiene la leadership assoluta.

E’ ancora la squadra americana a gioire sul traguardo della Settimana Coppi & Bartali, ventiquattro ore dopo la vittoria di Sean Quinn a Longiano. Quella di Forlì è una tappa breve ma dura, con il circuito di Monte Cavallo (salita in parte sterrata) da ripetere tre volte e mezzo, prima di affrontare il “dente” di Bertinoro e la discesa verso l’arrivo, situato sulla pista del Velodromo Servadei. Ben nove uomini erano nella fuga della prima ora: Antonio Nibali (Astana – Qazaqstan), Luke Rowe (Ineos – Grenadiers), Lawson Craddock (Jayco – AlUla), Dimitri Peyskens (Bingoal Wb), Andrea Garosio (Eolo – Kometa), Luca Covili (Green Project – Bardiani – CSF), Jhonatan Restrepo (GW Shimano – Sidermec), Alois Charrin (Tudor Pro Cycling Team) e Patrick Gamper (Bora – Hansgrohe). Questo gruppetto, che ha avuto un vantaggio massimo di circa un minuto e mezzo, ha resistito fino a 23 Km dall’arrivo, quando veniva ripreso dal plotone. Poi Domenico Pozzovivo (Israel – Premier Tech) innesta il turbo e viene seguito dalla coppia della EF Education – Easypost composta da Ben Healy e Mark Padun. Il terzetto non verrà più raggiunto e si gioca la volata vincente che va all’irlandese, grazie soprattutto all’aiuto del compagno di squadra ucraino. A 25” arriva il gruppo, regolato da Felix Engelhardt (Jayco – AlUla), che brucia Mauro Schmid in volata: nessun problema per l’elvetico della Soudal – Quickstep, ancora padrone della classifica generale con 8” di vantaggio sull’italiano Walter Calzoni (Q36.5 Cycling Team) e 12″ sul britannico James Shaw (EF Education – Easypost).
C’è ancora una tappa in linea prima della cronometro decisiva a Carpi, e anche questa sarà impegnativa, con le salite di Puianello e di “Casa dello Storto”, un muro lungo 3.3 km e con pendenza media superiore al 10%. Il tratto conclisivo a Fiorano Modenese (sede di partenza e arrivo) prevederà, infine, un circuito di 8.6 chilometri da ripetere due volte caratterizzato da un’ascesa di 1.8 Km all’8.3%, i cui 700 metri iniziali presentano una pendenza media dell’11.2%

Andrea Giorgini

Bean Healy (Getty Images)

Bean Healy (Getty Images)

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