02-07-2024

luglio 2, 2024 by Redazione  
Filed under Ordini d'arrivo

TOUR DE FRANCE

Lo sloveno Tadej Pogačar (UAE Team Emirates) si è imposto nella quarta tappa, Pinerolo – Valloire, percorrendo 139.6 Km in 3h46′38″, alla media di 36.958 Km/h. Ha preceduto di 35″ il belga Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step) e lo spagnolo Juan Ayuso (UAE Team Emirates). Miglior italiano Giulio Ciccone (Lidl – Trek), 9° a 2′41″. Pogačar è tornato in maglia gialla con 45″ su Evenepoel e 50″ sul danese Jonas Vingegaard (Team Visma | Lease a Bike). Miglior italiano Ciccone, 9° a 3′20″

TOUR OF AUSTRIA

L’australiano Cameron Rogers (Lidl – Trek Future Racing) si è imposto nel prologo, circuito a cronometro di Sankt Pölten, percorrendo 3 Km in 3′38″, alla media di 49.482 Km/h. Ha preceduto di 1″ l’italiano Filippo Ganna (INEOS Grenadiers) e il ceco Tomáš Kopecký (TDT – Unibet Cycling Team). Rogers è il primo leader della classifica con 1″ su Ganna e Kopecký

TROFEO CITTÀ DI BRESCIA

L’italiano Manuel Oioli (Q36.5 Continental Team) si è imposto nella corsa italiana, circuito di Brescia, percorrendo 121.8 Km in 2h49′37″, alla media di 43.085 Km/h. Ha preceduto di 2″ l’ucraino Andrii Ponomar (Team Corratec – Vini Fantini) e di 4″ l’italiano Federico Guzzo (UC Trevigiani – Energiapura Marchiol)

LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): PINEROLO – VALLOIRE

luglio 1, 2024 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Il Tour entra in Francia dall’Italia e inevitabilmente va ad affrontare le prime grandi salite. È il giorno della prime delle quattro tappe alpine, isolata dalle rimanenti che si disputeranno nel finale della Grande Boucle: in programma le mitiche salita del Sestriere e del Galibier prima del tuffo sul traguardo di Valloire

Il Tour è scattato da appena tre giorni ed è già ora di affrontare le montagne, inevitabili per la decisione di partire dall’Italia, che confina con la Francia attraverso la catena alpina. Il menù del primo tappone prevede di superare per ben due volte il tetto dei duemila metri di quota, ma va anche detto che in entrambi i casi si salirà dai versanti meno “nobili”, cominciando con l’interminabile ascesione verso il Sestriere (2037 metri), quasi 40 Km al 3.7%. Entrati in Francia attraverso il Passo del Monginevro (1848 metri, 8.3 Km al 6%) si planerà su Briançon e da lì ci si volgerà verso il mitico Col du Galibier (2642 metri), del quale si affronterà la “Face Sud”, per intenderci il versante opposto rispetto a quello dell’impresa di Pantani al Tour del 1998, che si percorrerà in discesa. Per arrivare in cima al passo, intitolato al fondatore della Grande Boucle Herny Desgrange, bisognerà pedalare in salita per quasi 23 Km, caratterizzati da una pendenza media del 5.1%. Le inclinazioni più impegnative s’incontreranno negli 8.4 Km al 6.7% che precedono lo scollinamento, dopo il quale inizia una discesa molto tecnica che si concluderà a soli 700 metri dal traguardo. Da Briançon in poi, negli ultimi 57 Km si ricalcherà fedelmente quello che fu il finale della tappa di Valloire del Tour del 2019, vinta in solitaria dal colombiano Nairo Quintana con un minuto e mezzo di vantaggio sul suo connazionale Egan Bernal, che poi si imporrà in quella edizione della Grande Boucle. In realtà questo è un precedente che non fa molto testo, perchè a garantire la selezione in quella giornata furono anche il percorso complessivamente più impegnativo (prima del Galibier erano previsti i colli di Vars e Izoard) e il fatto di essere al diciottesimo giorno di gara, un momento nel quale le energie cominciano a declinare. Stavolta siamo solo alla quarta tappa e per questo motivo i distacchi potrebbero essere meno accentuati, sempre che non ci siano corridori di classifica già provati dalle impegnative tappe di Rimini e Bologna. E poi bisognerà vedere se Pogacar e Vingegaard vorrano già salire in cattedra per una prima lectio magistralis in salita: vista la loro classe potrebbero riuscire a guadagnare non poco, a dispetto della mancanza di inclinazioni particolarmente impegnativa, se vorranno fare leva sulle fatiche accumulate dagli avversari nei primi giorni

METEO TOUR

Pinerolo : sereno, 24°C (percepiti 25°C), vento moderato da SE (6-20 Km/h), umidità al 53%
Sestriere (GPM – 50.4 Km): sereno, 18°C, vento moderato da NO (6-26 Km/h), umidità al 43%
Col de Montgenèvre (GPM – 70.1 Km): nubi sparse, 22°C, vento moderato da NO (9-30 Km/h), umidità al 38%
Le Monêtier-les-Bains (97.9 Km): nubi sparse, 19°C), vento moderato da NO (11-39 Km/h), umidità al 58%
Col du Galibier (GPM – 120.7 Km): poco nuvoloso, 10.7°C, vento moderato da NO (10-13 Km/h), umidità al 47%
Valloire: parzialmente nuvoloso, 20°C, vento moderato da NO (11-39 Km/h), umidità al 71%

GLI ORARI DEL TOUR

12.45: inizio diretta su Eurosport
13.15: inizio diretta su Raisport
13.15: partenza da Pinerolo
13.25-13.30: inizio salita del Sestriere
13.40-13.45: traguardo volante di Castel del Bosco
14.00: inizio diretta su Rai2
14.30-14.45: GPM del Sestriere
14.45-15.00: inizio salita del Monginevro
15.00-15.10: ingresso in Francia
15.05-15.15: GPM del Passo del Monginevro
15.35-15.55: inizio salita del Galibier
16.45-17.20: GPM del Col du Galibier (con abbuoni)
17.05-17.50: arrivo a Valloire

LA FOTORICOGNIZIONE DEL FINALE

http://www.ilciclismo.it/2009/?p=73312

RASSEGNA STAMPA

Italia

Girmay vince lo sprint di Torino, prima vittoria eritrea al Tour. Carapaz nuova maglia gialla

Gazzetta dello Sport

Slovenia

Zgodovinski dan na Touru, zmagal je Eritrejec Girmay (Giornata storica al Tour, ha vinto l’eritreo Girmay)

Delo

Danimarca

Mads Pedersen slået på stregen på 3. etape af Tour de France (Mads Pedersen battuto sul traguardo nella terza tappa del Tour de France)

Politiken

Regno Unito

Biniam Girmay makes history as first black African to win a Tour de France stage (Biniam Girmay entra nella storia come primo africano nero a vincere una tappa del Tour de France)

The Independent

Francia

Girmay dans l’histoire, Carapaz en jaune (Girmay nella storia, Carapaz in giallo)

L’Équipe

Spagna

África al esprint (Africa allo sprint)

AS

Belgio

Girmay klopt De Lie in eerste sprintersetappe na ontregelde massasprint, Carapaz rijdt morgen in de gele trui (Girmay batte De Lie nella prima tappa dei velocisti dopo uno sprint di gruppo interrotto, domani Carapaz correrà in maglia gialla)

Het Nieuwsblad

Paesi Bassi

Girmay verrast topsprinters en pakt zege in derde etappe, Carapaz grijpt gele trui (Girmay sorprende i migliori velocisti e conquista la vittoria nella terza tappa, Carapaz conquista la maglia gialla)

De Telegraaf

Germania

Eritreer Girmay gewinnt Sprintankunft in Turin und schreibt Geschichte (L’eritreo Girmay vince in volata a Torino e fa la storia)

Kicker

Stati Uniti

Eritrea’s Biniam Girmay becomes the first Black rider to win a Tour de France stage (Biniam Girmay dell’Eritrea diventa il primo corridore nero a vincere una tappa del Tour de France)

The Washington Post

Colombia

Girmay se impuso en la tercera etapa, Gaviria terminó segundo (Girmay ha vinto la terza tappa, Gaviria è arrivato secondo)

El Espectador

Ecuador

Pogacar and Vingegaard in control of the Tour de France (Richard Carapaz, leader del Tour de France: Indossare la maglia gialla rappresenta tutto il sacrificio quotidiano)

El Universo

Australia

This is for Africa: Girmay makes Tour de France history (Questo è per l’Africa: Girmay fa la storia del Tour de France)

The West Australian

TOURALCONTRARIO

Ordine d’arrivo della terza tappa, Piacenza – Torino

1° Casper Pedersen
2° Jan Hirt a 5′12″
3° Lenny Martinez s.t.
4° Silvan Dillier a 6′04″
5° Christopher Juul-Jensen s.t.

Miglior italiano Luca Mozzato, 48° a 9′26″

Classifica generale

1° Michael Mørkøv
2° Yevgeniy Fedorov s.t.
3° Cees Bol s.t.
4° Mark Cavendish s.t.
5° Bram Welten s.t.

Miglior italiano Davide Ballerini, 7° (s.t.)

I MISTERI DELLA CASSAPANCA

L’angolo degli strafalcioni dei telecronisti

Rizzato: “L’estremo sinistro del teleschermo”
Rizzato: “Si sono resi conti”
Cassani: “Per scoraggiare una fuga bastano le gambe dei corridori” (prendendoli a calci?)
Rizzato: “Spalle che hanno ospitato anche l’ultima Vuelta”
Rizzato: “Immagine dall’altro”
Rizzato: “I due uomini che stanno tirando il giro”
Rizzato: “Ha gli occhiali senza il naso a dividere le due lenti”
Cassani: “È un velocista pura”
Guarnieri: “La tappia cerchiata in rosso”
Conti: “Col de l’Isoran” (Iseran)

CASA RICORDI: TOUR DE FRANCE 1948

La partenza del Tour da Firenze ci riporta con la memoria al Tour del 1948, l’ultimo dei due vinti dal fiorentino Gino Bartali, conquistato nei drammatici giorni dell’attentato al leader del Partito Comunista Italiano Palmiro Togliatti. Riviviamo quei giorni attraverso i titoli del quotidiano “La Stampa”

3 LUGLIO 1948 – 4a TAPPA: NANTES – LA ROCHELLE (166 Km)

VELOCI RUOTE DEL TOUR

Condotta passiva degli assi, fuga a 5, vittoria di Pras, passaggio della maglia gialla a Lambrecht – Immutata la posizione degli italiani la cui offensiva è attesa sui Pirenei

Il centro di Valloire e l’altimetria della quarta tappa (turismo.valloire.net)

Il centro di Valloire e l’altimetria della quarta tappa (turismo.valloire.net)

GIRMAY VINCE IN VOLATA A TORINO. CARAPAZ NUOVA MAGLIA GIALLA

luglio 1, 2024 by Redazione  
Filed under News

In una Torino vestita a festa per il Tour, Biniam Girmay (Team Intermarchè Wanty) è autore di una volata sensazionale sul traguardo del capoluogo piemontese. Alle spalle dell’eritreo, alla prima vittoria al Tour, si posizionano Fernando Gaviria (Team Movistar) ed Arnaud De Lie (Team Lotto Dstny), Grazie ai piazzamenti Richard Carapaz (Team EF Education EasyPost) è la nuova maglia gialla. E domani è già tempo di Alpi

La terza tappa del Tour è la più lunga dell’edizione 2024 con i suoi 231 km da Piacenza a Torino. Dopo il ricordo di Bartali e Pantani si corre nelle terre di Fausto Coppi, altra leggenda italiana di questo sport. A Torino è attesa la prima volata e i velocisti si daranno battaglia per raccogliere i primi veri punti per la classifica della maglia verde visto che i tre GPM situati lungo il percorso sono poco più di un breve zampellotto. Attenzione anche alle manovre per la maglia gialla con Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) minacciato da Richard Carapaz (Team EF Education EasyPost), Jonas Vingegaard (Team Visma Lease a Bike) e Remco Evenepoel (Team Soudal Quick Step), tutti con lo stesso tempo. Dopo una parvenza di fuga operata da Jonas Abrahamsen e Johannes Kulset (Team Uno X Mobility), il gruppo viaggiava compatto verso il primo GPM della Côte de Tortona – Fausto Coppi, posta al km 70.8, sul quale scollinava in prima posizione proprio Abrahamsen. Mads Pedersen si aggiudicava il traguardo volante di Alessandria posto al km 94.3. Con un successivo attacco isolato, Matteo Sobrero (BORA Hansgrohe) scollinava in prima posizione sul secondo GPM della Côte de Barbaresco posta al km 156.1. Il gruppo riprendeva Sobrero e subito riattaccava Fabien Grellier (Team TotalEnergies), il quale scollinava per primo sul GPM della Côte de Sommariva Perno posta al km 181.4. Il gruppo riprendeva Grellier a 28 km dalla conclusione. Negli ultimi 20 km della tappa si segnalavano le cadute di Bruno Armirail (Team Decathlon AG2R La Mondiele) e Casper Pedersen (Team Soudal Quick Step), con quest’ultimo che termina la tappa in ultima posizione prima di recarsi all’ospedale, dove gli sarà riscontrata la frattura della clavicola. A poco più di 6 km dalla conclusione Mathieu van der Poel (Team Alpecin Deceuninck) era vittima di un problema meccanico che lo costringeva a cambiare la bici e a non poter lavorare negli ultimi km per il compagno di squadra Jasper Philipsen, tra i grandi favoriti per la vittoria di tappa. Una nuova caduta a poco meno di 3 km dalla conclusione rallentava proprio Philipsen che doveva dire addio alle vittoria di tappa. Il gruppo si spezzettava in più tronconi ed a giocarsi la vittoria in volata erano una quindicina di ciclisti, fatti salvi i tempi all’arrivo che successivamente sarebbero stati neutralizzati a causa della caduta. Con una grande progressione negli ultimi 100 metri Biniam Girmay (Team Intermarchè Wanty) andava a vincere davanti a Fernando Gaviria (Team Movistar) ed Arnaud De Lie (Team Lotto Dstny) mentre chiudevano la top five Mads Pedersen (Team Lidl Trek) in quarta posizione e Dylan Groenewegen (Team Jayco AlUla) in quinta posizione. Nella top ten si segnalava il nono posto di Davide Ballerini (Team Astana Qazaqstan). Per Girmay è la terza vittoria stagionale ma soprattutto la prima in una tappa del Tour de France. Grazie ai migliori piazzamentio Carapaz diventa la nuova maglia gialla con lo stsso tempo di Pogacar, Evenepoel e Vingegaard. La quarta tappa di domani da Pinerolo a Valloire potrà dare le prime vere indicazioni sulla lotta per la maglia gialla visto che i tre GPM del Sestriere, del Colle del Monginevro e dell’accoppiata Lautaret-Galibier chiamano all’appello i big di classifica. Il duello tra Pogacar e Vingegaard si annuncia entusiasmante ma avranno un occhio di riguardo anche i vari Carapaz, Roglic, Rodriguez, Yates e perchè no lo stesso Ciccone, apparso brillante nelle prime due tappe.

Antonio Scarfone

Biniam Girmay (Team Intermarchè Wanty) vince a Torino (foto: (foto: Dario Belingheri/Getty Images))

Biniam Girmay (Team Intermarchè Wanty) vince a Torino (foto: (foto: Dario Belingheri/Getty Images))

01-07-2024

luglio 1, 2024 by Redazione  
Filed under Ordini d'arrivo

TOUR DE FRANCE

L’eritreo Biniam Girmay (Intermarché – Wanty) si è imposto nella terza tappa, Piacenza – Torino, percorrendo 230.8 Km in 5h26′48″, alla media di 42.375 Km/h. Ha preceduto allo sprint il colombiano Fernando Gaviria (Movistar Team) e il belga Arnaud De Lie (Lotto Dstny). Miglior italiano Davide Ballerini (Astana Qazaqstan Team), 8°. L’ecuadoriano Richard Carapaz (EF Education – EasyPost) è la nuova maglia gialla con lo stesso tempo dello sloveno Tadej Pogačar (UAE Team Emirates) e del belga Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step). Miglior italiano Giulio Ciccone (Lidl – Trek), 14° a 21″

LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): PIACENZA – TORINO

luglio 1, 2024 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

L’ultima tappa interamente italiana del Tour 2024 (domani ci sarà la partenza da Pinerolo, ma l’arrivo sarà nella località francese di Valloire) sarà la prima delle otto confezionate sulle misure dei velocisti. Non mancheranno le difficoltà altimetriche, ma rispetto a quelle incontrate nelle prime due giornate, le salite inserite sul tracciato della Piacenza-Torino saranno tutte molte semplici e lontanissime dal traguardo.

Dopo aver disegnato due tappe molto impegnative e infarcite di colli al terzo giorno di gara gli organizzatori avrebbero rischiato una mezza rivolta in gruppo se ne avessero inserito un’altra simile. Come accaduto al Giro di quest’anno, partito con l’insidiosa tappa di Torino e il successivo arrivo in quota ad Oropa, il terzo giorno sarà così consacrato ai velocisti, che quest’anno avranno a loro disposizione ben otto traguardi, anche se mancherà quello più prestigioso e ambito di tutti perchè è risaputo che la Grande Boucle non terminerà a Parigi per non portare ulteriore caos in una metropoli in fibrillazione per l’imminente apertura dei giochi olimpici. L’ultima delle tre tappe interamente disegnate sul suolo italiano sarà la più lunga di tutte poichè si dovranno percorrere quasi 230 Km tra Piacenza e Torino, movimentati da piccole difficoltà altimetriche che non turberanno i sogni di gloria degli sprinter, anche perchè l’ultima di queste sarà superata quando al traguardo mancheranno ancora parecchi chilometri, cinquanta per la precisione. La prima ascesa i corridori la incontreranno a Tortona, a 71 Km dalla partenza, e sarà la più carica di significati perchè quei mille metri al 6% saranno intitolati alla memoria di Fausto Coppi. Molto simile sarà la “côte” di Barbaresco (1400 metri al 6.7%), nella zona della Langhe, mentre l’ultima avrà come meta il centro di Sommariva Perno (3 Km al 4.6%). Per i big si tratterà finalmente di una giornata tranquilla in vista del tappone alpino previsto per domani, quando si viaggerà da Pinerolo in direzione della Francia, ma si attende bagarre all’arrivo di Torino tra i primi 4 corridori della classifica (Pogacar, Evenepoel, Vingegaard e Carapaz), che hanno tutti lo stesso tempo e un miglior piazzamento rispetto agli avversari potrebbe significare la conquista della maglia gialla

METEO TOUR

Piacenza : parzialmente nuvoloso, 23°C, vento moderato da S (2-23 Km/h), umidità al 76%
Casteggio (41.1 Km): parzialmente nuvoloso, 24°C (percepiti 25°C), vento debole da N (4-16 Km/h), umidità al 72%
Alessandria (traguardo volante – 94 Km): parzialmente nuvoloso, 26°C (percepiti 27°C), vento moderato da O (4-20 Km/h), umidità al 63%
Santo Stefano Belbo (136.4 Km): parzialmente nuvoloso, 26°C (percepiti 27°C), vento debole da E (3-14 Km/h), umidità al 63%
Sommariva Perno (GPM – 181.1 Km): pioggia debole (0.1 mm), 25°C (percepiti 26°C), vento debole da E (4-17 Km/h), umidità al 67%
Torino: temporale (0.6 mm), 24°C (percepiti 25°C), vento debole da N (5-17 Km/h), umidità al 71%

GLI ORARI DEL TOUR

11.00: inizio diretta su Eurosport
11.05: inizio diretta su Raisport
11.35: partenza da Piacenza
14.00: inizio diretta su Rai2
13.10-13.25: GPM di Tortona
13.45-14.00: traguardo volante di Alessandria
15.10-15.35: GPM di Barbaresco
15.45-16.15: GPM di Botteghino di Sommariva Perno
16.55-17.30: arrivo a Torino

LA FOTORICOGNIZIONE DEL FINALE

http://www.ilciclismo.it/2009/?p=73302

RASSEGNA STAMPA

Italia

A Bologna vince Vauquelin, Pogacar scatta a San Luca e va in giallo ma Vingegaard c’è

Gazzetta dello Sport

Slovenia

Pogačar, Vingegaard in Evenepoel pred Rogličem v cilju (Pogačar, Vingegaard e Evenepoel davanti a Roglič sul traguardo)

Delo

Danimarca

Vingegaard og Pogacar viser storform i ny fransk triumf – Dagens hyldest udstiller Tourens kontroversielle forhold til sin egen grumme fortid (Vingegaard e Pogacar mostrano una grande forma in un altro trionfo francese – L’omaggio di oggi mette in luce il controverso rapporto del Tour con il suo sordido passato)

Politiken

Regno Unito

Tadej Pogacar takes yellow jersey as Kevin Vauquelin wins second stage (Tadej Pogacar prende la maglia gialla mentre Kevin Vauquelin vince la seconda tappa)

The Independent

Francia

Vauquelin a fait monter la sauce (Vauquelin ha fatto lievitare la salsa)

L’Équipe

Spagna

Pogacar vuelve al trono (Pogacar torna sul trono)

AS

Belgio

Nu al in het geel: Pogacar pakt uit op slotklim maar kan Evenepoel en Vingegaard geen tijdverlies aansmeren, ritzege is voor Vauquelin (Già in giallo: Pogacar primeggia sulla salita finale ma non può incolpare Evenepoel e Vingegaard per aver perso tempo, la vittoria di tappa va a Vauquelin)

Het Nieuwsblad

Paesi Bassi

Knappe ritoverwinning Vauquelin in Tour, Pogacar pakt geel (Bella vittoria di tappa Vauquelin al Tour, Pogacar si prende il giallo)

De Telegraaf

Germania

Erstes Tour-Spektakel: Vingegaard pariert Pogacar-Attacke – Vauquelin gewinnt (Primo spettacolo del Tour: Vingegaard respinge l’attacco di Pogacar – Vauquelin vince)

Kicker

Stati Uniti

Pogacar takes the yellow jersey in the 2nd stage of the Tour de France. Only Vingegaard can keep up (Pogacar indossa la maglia gialla nella seconda tappa del Tour de France. Solo Vingegaard può tenere il passo)

The Washington Post

Colombia

Kevin Vauquelin ganó la segunda etapa del Tour de Francia; Harold Tejada fue quinto (Kevin Vauquelin ha vinto la seconda tappa del Tour de France; Harold Tejada era quinto)

El Espectador

Ecuador

¡Richard Carapaz, gigante! La ‘Locomotora del Carchi’ arriba al cuarto puesto de la clasificación general y Kevin Vauquelin gana etapa 2 (Richard Carapaz, gigante! La “Locomotiva del Carchi” sale al quarto posto nella classifica generale e Kevin Vauquelin vince la tappa 2)

El Universo

Australia

Pogacar and Vingegaard in control of the Tour de France (Pogacar e Vingegaard al comando del Tour de France)

The West Australian

TOURALCONTRARIO

Ordine d’arrivo della seconda tappa, Cesenatico – Bologna

1° Nils Eekhoff
2° Cees Bol s.t.
3° Michael Mørkøv s.t.
4° Fabio Jakobsen s.t.
5° Bram Welten s.t.

Miglior italiano Davide Ballerini, 10° (s.t.)

Classifica generale

1° Cees Bol
2° Fabio Jakobsen s.t.
3° Michael Mørkøv s.t.
4° Bram Welten s.t.
5° Mark Cavendish s.t.

Miglior italiano Davide Ballerini, 7° (s.t.)

I MISTERI DELLA CASSAPANCA

L’angolo degli strafalcioni dei telecronisti

Garzelli: “Cesenatica”
Cassani: “Maglia banca”
Garzelli: “Mena intensità agonistica”
Rizzato: “L’obiettivo sulla telecamera schiaccia un po’”
Rizzato: “Ci si gioca la maglia gialla generale”

CASA RICORDI: TOUR DE FRANCE 1948

La partenza del Tour da Firenze ci riporta con la memoria al Tour del 1948, l’ultimo dei due vinti dal fiorentino Gino Bartali, conquistato nei drammatici giorni dell’attentato al leader del Partito Comunista Italiano Palmiro Togliatti. Riviviamo quei giorni attraverso i titoli del quotidiano “La Stampa”

2 LUGLIO 1948 – 3a TAPPA: DINARD – NANTES (251 Km)

STRATEGIA DEGLI “ASSI” AL TOUR

I campioni più quotati arrivano a Nantes un quarto d’ora dopo i primi – Lapebie vince in volata – Bobet in maglia gialla – Ronconi nel gruppo di testa; Bartali e tutti gli altri in ritardo

Il Palazzo Reale di Torino e l’altimetria della terza tappa (www.hotel-bb.com)

Il Palazzo Reale di Torino e l’altimetria della terza tappa (www.hotel-bb.com)

A BOLOGNA VINCE VAUQUELIN MA E’ GIA’ DUELLO TRA POGACAR E VINGEGAARD, CON LO SLOVENO NUOVA MAGLIA GIALLA

luglio 1, 2024 by Redazione  
Filed under News

La doppia scalata del San Luca anima il finale della seconda tappa da Cesenatico a Bologna, con Kevin Vauquelin (Team Arkea B&B Hotels), tra i fuggitivi della prima ora, abile a trovare il momento giusto per attaccare e andare a vincere in solitaria. Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) dà subito spettacolo e l’unico che gli rimane a ruota è Jonas Vingegaard (Team Visma Lease a Bike). Lo sloveno è la nuova maglia gialla

La seconda tappa del Tour de France celebra Marco Pantani con il suo percorso che si insinua interamente in Emilia Romagna tra le province di Ravenna e Bologna. Si parte da Cesenatico e si arriva nel capoluogo emiliano dopo quasi 200 km. La doppia ascesa finale alla Madonna di San Luca sarà il clou della tappa ma i ciclisti dovranno affrontare altri quattro dentelli categorizzati come GPM nei chilometri precedenti, nell’ordine le “côte” di Monticino, Gallisterna, Botteghino di Zocca e Montecalvo. Romain Bardet (Team DSM Firmenich PostNL) veste la maglia gialla dopo la bella vittoria di ieri e oggi dovrà difenderla in una tappa che si annuncia spettacolare, con Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) atteso ad uno dei suoi numeri proprio sul muro della Madonna di San Luca, sul quale verranno tastati i polsi degli altri big di classifica, primo fra tutti Jonas Vingegaard (Team Visma Lease a Bike). Intorno al decimo chilometri di gara si formava una fuga di undici ciclisti. I battistrada erano Quentin Pacher (Team Groupama FDJ), Axel Laurance (Team Alpecin Deceuninck), Hugo Houle (Team Israel Premier Tech), Nelson Oliveira (Team Movistar), Cristian Rodriguez e Kevin Vauquelin (Team Arkea B&B Hotels), Mike Teunissen (Team Intermarchè Wanty), Bram Welten (Team DSM- Firmenich PostNL), Harold Tejada (Team Astana Qazaqstan), Jonas Abrahamsen (Team Uno X Mobility) e Jordan Jegat (Team Total Energies). Era il norvegese Abrahamsen a scollinare in prima posizione sul GPM di Monticino, posto al km 74. Abrahamsen faceva il bis sulla successiva salita di Gallisterna, posta al km 88.8, mentre Welten rallentava e veniva ripreso dal gruppo maglia gialla, probabilmente richiamato dall’ammiraglia per contribuire al lavoro in testa al gruppo per Romain Bardet. Abrahamsen nel frattempo vinceva anche il traguardo volante di Dozza, posto al Km 108.1. Nel gruppo si segnalava una caduta che vedevano coinvolti Wour Van Aert e Matteo Jorgenson (Team Visma Lease a Bike), i quali ripartivano senza apparenti problemi. Abrahamsen continuava a mietere traguardi intermedi aggiudicandosi anche il GPM di Botteghino di Zocca, posto al km 143. Era ancora il corridore scandinavo a fare suo il successivo GPM di Montecalvo, posto al km 151.2. A 35 km dalla conclusione i dieci uomini di testa avevano 4 minuti e 30 secondi di vantaggio sul gruppo maglia gialla. Dopo aver lavorato per Vingegaard lungo la prima ascesa alla Madonna di San Luca, Van Aert si rialzava. Abrahamsen scollinava ancora in prima posizione con il gruppo inseguitore che si faceva minaccioso, avendo un ritardo dai battistrada di poco superiore ai 3 minuti. A 20 km dalla conclusione Abrahamsen, Oliveira e Vauquelin si erano avvantaggiati di una decina di secondi sugli ex compagni di fuga, mentre il gruppo maglia gialla aveva rallentato l’andatura e inseguiva con circa 4 minuti di ritardo. Vauquelin attaccava subito all’inizio della seconda scalata al San Luca e faceva il vuoto. Nel gruppo maglia gialla uno scatto mortifero di Pogacar scompaginava le carte. Lo sloveno veniva raggiunto da Vingegaard, mentre Vauquelin andava a completare con il successo la sua cavalcata trionfale verso il traguardo di Bologna. Il francese – alla seconda vittoria stagionale, sicuramente la più prestigiosa della sua carriera – vinceva in solitaria con un vantaggio di 36 secondi su Abrahamsen mentre Pacher era terzo a 49 secondi di ritardo. Chiudevano la top five Rodriguez in quarta posizione e Tejada in quinta posizione. A 2 minuti e 21 secondi giungeva il gruppetto Pogacar-Vingegaard al quale si erano uniti Remco Evenepoel (Team Soudal Quick Step) e Richard Carapaz (Team EF Education EasyPost). I 21 secondi di ritardo del gruppo Bardet consentivano a Pogacar di essere la nuova maglia gialla, mentre Evenepoel e Vingegaard erano rispettivamente secondo e terzo con lo stesso tempo dello sloveno. Ora è in programma la quarta tappa da Piacenza a Torino di 231 km, la più lunga del Tour 2024. A meno di sorprese saranno i velocisti a giocarsi la vittoria di tappa, anche perchè i tre facili GPM da affrontare lungo il percorso sono lontani dal traguardo e gli ultimi 50 km sono completamente pianeggianti.

Antonio Scarfone

Vauquelin vince la seconda tappa italiana del Tour 2024 (Getty Images)

Vauquelin vince la seconda tappa italiana del Tour 2024 (Getty Images)

30-06-2024

giugno 30, 2024 by Redazione  
Filed under Ordini d'arrivo

TOUR DE FRANCE

Il francese Kévin Vauquelin (Arkéa – B&B Hotels) si è imposto nella seconda tappa, Cesenatico – Bologna, percorrendo 199.2 Km in 4h43′42″, alla media di 42.129 Km/h. Ha preceduto di 36″ il norvegese Jonas Abrahamsen (Uno-X Mobility) e di 49″ il connazionale Quentin Pacher (Groupama – FDJ). Miglior italiano Giulio Ciccone (Lidl – Trek), 15° a 2′42″. Lo sloveno Tadej Pogačar (UAE Team Emirates) è la nuova maglia gialla con lo stesso tempo del belga Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step) e del danese Jonas Vingegaard (Team Visma | Lease a Bike). Miglior italiano Ciccone, 10° a 21″

SD WORX BW CLASSIC

Il belga Laurens Sweeck (Alpecin-Deceuninck Development Team) si è imposto nella corsa belga, circuito di Tubize, percorrendo 185.5 Km in 4h05′16″, alla media di 45.379 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’olandese Tibor del Grosso (Alpecin-Deceuninck Development Team) e il connazionale Aaron Van Poucke (Team Flanders – Baloise). Unico italiano in gara Alessio Delle Vedove (Wanty – ReUz – Technord), 54° a 4′10″

MIDDEN-BRABANT POORT OMLOOP

Il belga Floris Van Tricht (Israel Premier Tech Academy) si è imposto nella corsa olandese, circuito di Gilze, percorrendo 187.1 Km in 4h06′31″, alla media di 45.539 Km/h. Ha preceduto di 1″ l’olandese Casper van der Woude (Metec – SOLARWATT p/b Mantel) e di 19″ l’olandese Tijn Louwerensen (Monda Vakantieparken – IJsselstreek). Nessun italiano in gara

OKOLO SLOVENSKA – TOUR DE SLOVAQUIE

Il tedesco Felix Engelhardt (Team Jayco AlUla) si è imposto nella quinta ed ultima tappa, Liptovský Mikuláš – Štrbské Pleso, percorrendo 145 Km in 3h24′11″, alla media di 42.609 Km/h. Ha preceduto di 6″ l’elvetico Mauro Schmid (Team Jayco AlUla) e il francese Julian Alaphilippe (Soudal Quick-Step). Miglior italiano Stefano Oldani (Cofidis), 10° a 29″. Schmid si impone in classifica con 7″ su Alaphilippe e 28″ su Engelhardt. Miglior italiano Alessandro Fancellu (Q36.5 Pro Cycling Team), 9° a 2′08″

INTERNATIONALE LOTTO THÜRINGEN LADIES TOUR

La spagnola Sandra Alonso (CERATIZIT-WNT Pro Cycling Team) si è imposta nella sesta ed ultima tappa, circuito di Schmalkalden, percorrendo 105.4 Km in 2h36′15″, alla media di 40.474 Km/h. Ha preceduto di 2″ la canadese Maggie Coles-Lyster (Roland) e l’olandese Lucinda Brand (Lidl – Trek). Miglior italiana Maria Giulia Confalonieri (Uno-X Mobility), 8° a 2″. La britannica Ruth Edwards (Human Powered Health) si impone in classifica con 2′06″ sull’olandese Mischa Bredewold (Team SD Worx – Protime) e 2′59″ sull’australiana Brodie Chapman (Lidl – Trek). Miglior italiana Letizia Borghesi (EF Education-Cannondale), 9° a 3′34″

TOUR DE POLOGNE WOMEN

L’olandese Scarlett Souren (VolkerWessels Women’s Pro Cycling Team) si è imposta nella terza ed ultima tappa, Nałęczów – Kazimierz Dolny, percorrendo 103 Km in 2h38′10″, alla media di 39.073 Km/h. Ha preceduto allo sprint la connazionale Anna van Wersch (Lotto Dstny Ladies) e la polacca Kaja Rysz (Lifeplus Wahoo). Miglior italiana Francesca Pellegrini (UAE Development Team), 10°. L’olandese Laura Molenaar (VolkerWessels Women’s Pro Cycling Team) si impone in classifica con 14″ sulla Souren e 27″ sulla polacca Katarzyna Wilkos (MAT Atom Deweloper Wrocław). Miglior italiana la Pellegrini, 4° a 30″

LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): CESENATICO – BOLOGNA

giugno 29, 2024 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Dopo le salite della Firenze – Rimini, oggi la protagonista del tracciato sarà la ripidissima ascesa verso il Santuario della Madonna di San Luca, che dovrà essere ripetuta due volte nel finale di Bologna. Si prospetta un altro finale di tappa ad alta gradazione alcolica.

Se la prima tappa era stata molto impegnativa, la seconda non lo sarà da meno, anche se il numero dei metri di dislivello che si dovrà superare tra Cesanatico e Bologna sarà decisamente inferiore, praticamente la metà (1860 metri) rispetto ai 3700 metri previsti nella frazione d’apertura. Oggi le protagoniste saranno le colline emiliano-romagnole, sulle quali spicca quella – breve ma durissima – della Madonna di San Luca, sopra Bologna. Si tratta di un vero e proprio muro di 2 Km al 10.4% che i corridori conoscono a menadito perchè vi si conclude tutti gli anni il Giro dell’Emilia e anche la Corsa Rosa in tre occasioni ha fissato il traguardo presso il santuario. A causa della “grandeur” del Tour, che non è soltanto metaforica ma anche fisica, non è stato possibile far terminare la seconda tappa della Grande Boucle lassù, ma vi si salirà per due volte, scollinando il GPM quando mancheranno poco meno di 13 Km al traguardo, “disegnato” in città accanto al Parco della Montagnola. La duplice ascesa finale non sarà l’unica difficoltà inserita nel tracciato, infarcito di colline negli ultimi 130 Km e in particolar modo negli ultimi 65 Km. Nonostante la notevole distanza dal traguardo, tra le altre ascese si segnala quella di Gallisterna (1500 metri al 10.1%), rampa che gli organizzatori del Tour non hanno resistito a collocare nel tracciato: si tratta di una difficoltà molto cara ai transalpini perchè è lassù che il 27 settembre del 2020 il loro beniamimo Julian Alaphilippe – assente in questa edizione del Tour – s’involò verso la vittoria del mondiale, primo dei due campionati del mondo conquistati dal corridore francese.

METEO TOUR

Cesenatico : sereno, 29°C (percepiti 30°C), vento debole da E (5-17 Km/h), umidità al 55%
Faenza (56.7 Km): nubi sparse, 31°C, vento moderato da SO (17-39 Km/h), umidità al 41%
Imola (96.8 Km): nubi sparse, 31°C, vento moderato da SO (19-38 Km/h), umidità al 40%
Botteghino di Zocca (GPM – 139 Km): nubi sparse, 30°C (percepiti 31°C), vento moderato da SO (19-39 Km/h), umidità al 45%
Bologna: nubi sparse, 31°C (percepiti 32°C), vento moderato da O (6-25 Km/h), umidità al 45%

GLI ORARI DEL TOUR

12.00: inizio diretta su Eurosport
12.05: inizio diretta su Raisport
12.35: partenza da Cesenatico
14.05: inizio diretta su Rai2
14.15-14.30: GPM di Monticino
14.35-14.50: GPM di Gallisterna
14.45-15.00: passaggio sulla pista dell’Autodromo di Imola
15.00-15.20: traguardo volante di Dozza
15.40-16.05: GPM di Botteghino di Zocca
16.00-16.25: GPM di Montecalvo
16.15-16.40: primo passaggio dal traguardo di Bologna
16.20-16.50: GPM di San Luca
16.40-17.05: secondo passaggio dal traguardo di Bologna
16.45-17.15: GPM di San Luca
17.05-17.35: arrivo a Bologna

LA FOTORICOGNIZIONE DEL FINALE

http://www.ilciclismo.it/2009/?p=73296

RASSEGNA STAMPA

Italia

Che spettacolo a Rimini per il Tour “italiano”: va a segno la fuga di Bardet, Cav prende 30′

Gazzetta dello Sport

Slovenia

Veliko presenečenje na Touru. Bardet je v rumeni majici (Una grande sorpresa al Tour. Bardet indossa la maglia gialla)

Delo

Danimarca

Stor fransk triumf – Vingegaard holder snor i Pogacar (Grande trionfo francese – Vingegaard tiene le redini di Pogacar)

Politiken

Regno Unito

Romain Bardet wins first stage of Tour de France as Mark Cavendish struggles (Romain Bardet vince la prima tappa del Tour de France mentre Mark Cavendish fatica)

The Independent

Francia

Grandiose Bardet

L’Équipe

Spagna

El épico colofón de Bardet (Il coronamento epico di Bardet)

AS

Belgio

Romain Bardet wint loodzware eerste Touretappe na razend spannende koppeltijdrit met ploegmaat en verovert gele trui (Romain Bardet vince insieme al compagno di squadra la dura prima tappa del Tour dopo una cronometro a squadre molto emozionante e conquista la maglia gialla)

Het Nieuwsblad

Paesi Bassi

Fenomenale Van den Broek bezorgt kopman Bardet gele trui (Il fenomenale Van den Broek regala al leader Bardet la maglia gialla)

De Telegraaf

Germania

Starke Teamarbeit: Bardet fährt bei seiner letzten Tour ins Gelbe Trikot – Cavendish leidet (Forte lavoro di squadra: Bardet veste la maglia gialla nel suo ultimo tour – Cavendish soffre)

Kicker

Stati Uniti

Bardet wins hot and hilly opening Tour de France stage in Italy while Cavendish struggles (Bardet vince la tappa di apertura del Tour de France, calda e collinare, in Italia, mentre Cavendish fatica)

The Washington Post

Colombia

Romain Bardet se impuso en la primera etapa del Tour de Francia 2024 (Romain Bardet ha vinto la prima tappa del Tour de France 2024)

El Espectador

Ecuador

¿Cómo le fue a Richard Carapaz en la 1.ª etapa del Tour de Francia? (Come si è comportato Richard Carapaz nella 1a tappa del Tour de France?)

El Universo

Australia

Home hope Bardet rides into yellow in Tour de France (La speranza di casa Bardet diventa giallo al Tour de France)

The West Australian

TOURALCONTRARIO

Ordine d’arrivo della prima tappa e prima classifica generale

1° Fabio Jakobsen
2° Mark Cavendish s.t.
3° Cees Bol s.t.
4° Bram Welten s.t.
5° Michael Mørkøv s.t.

Miglior italiano Davide Ballerini, 7°.

I MISTERI DELLA CASSAPANCA

L’angolo degli strafalcioni dei telecronisti

Cassani: “Dopo 4 giorni ne sappiamo molto più di oggi”
Rizzato: “Tanto rumore a bordo dei 7 fuggitivi”
Rizzati: “Maurice Garin, neutralizzato francese” (naturalizzato)
Pancani: “Come è succeduto nella sua carriera”
Rizzato: “Come si vince un Tour de France? Mettendo fuori i denti”
Televideo: “Bardet vince la prima maglia gialla della sua lunga carriera (33 anni)” (in realtà ha esordito nel professionismo nel 2012)

CASA RICORDI: TOUR DE FRANCE 1948

La partenza del Tour da Firenze ci riporta con la memoria al Tour del 1948, l’ultimo dei due vinti dal fiorentino Gino Bartali, conquistato nei drammatici giorni dell’attentato al leader del Partito Comunista Italiano Palmiro Togliatti. Riviviamo quei giorni attraverso i titoli del quotidiano “La Stampa”

1 LUGLIO 1948 – 2a TAPPA: TROUVILLE-SUR-MER – DINARD (249 Km)

TUTTI CONTRO BARTALI AL “TOUR”

Vittoria di Vincenzo Rossello al traguardo di Dinard – Bartali, giunto con cinque minuti di ritardo, cede la maglia gialla al belga Engels – Conte ha abbandonato in seguito a caduta

La collina della Guardia a Bologna e l’altimetria della seconda tappa (www.viaggiosostenibile.com)

La collina della Guardia a Bologna e l’altimetria della seconda tappa (www.viaggiosostenibile.com)

SUBITO EMOZIONI AL TOUR DE FRANCE. BARDET IN GIALLO, GRUPPO BEFFATO

giugno 29, 2024 by Redazione  
Filed under News

Partito per la prima volta dall’Italia il Tour de France con una tappa dedicata a Gino Bartali e Gastone Nencini. Un percorso difficile ed insidioso che scavalcava l’Appennino Tosco Emiliano per approdare sulla costa adriatica e che ha visto la vittoria di uno scalatore come Bardet, il quale veste per la prima volta in carriera il simbolo del primato alla Grande Boucle.

Prima grande partenza dall’Italia per il Tour de France e prima maglia gialla per Romain Bardet. Il transalpino è riuscito in una grande impresa, anche perchè non si trattava di una tappa per scalatori, nonostante il dislivello da superare tutt’altro che indifferente.
Il capitano della DSM è uscito dal gruppo ed ha raggiunto la testa della corsa dove lo aspettava il suo compagno di squadra Frank Van den Broeck, che oggi ha speso moltissime energie prima per andare in fuga e poi per aiutare il compagno in quella che sembrava un’impresa disperata, ovvero conservare un minuto e mezzo di vantaggio in 26 Km su strade larghe e rettilinee, sulle quali il gruppo è in grado di sviluppare velocità molto superiori rispetto a due uomini soli.
I due della DSM, con grande caperbietà e con ottima capacità di gestione data dall’esperienza, riescono invece a conservare qualche secondo di vantaggio e a beffare il gruppo.
Il tracciato era molto interessante tecnicamente e paesaggisticamente. Dopo la splendida cornice artistica della città di Firenze, la corsa ha affrontato l’Appennino Tosco Emiliano e ha superato 7 Gran Premi della Montagna, di cui l’ultimo a San Marino non durissimo e posto a 26 Km dall’arrivo di Rimini. La tappa tagliava certamente fuori i velocisti puri – come ha dimostrato il naufragio di Mark Cavendish (Astana, comunque sofferente per un virus intestinale che ha mandato subito a casa il suo compagno di casacca Michele Gazzoli) – ma qualche uomo veloce e resistente in salita poteva sperare in una volata da favorito. come ad esempio Mads Pedersen (Lidl – Trek), che è infatti riuscito a resistere, pur a fatica.
Niente da fare, invece, perchè la tattica della DSM si è dimostrata vincente, il gruppo ha fatto male i calcoli e, nei chilometri finali, qualcosa non ha funzionato alla perfezione nell’accordo tra le squadre. Il vantaggio dei due ha, infatti, vissuto alterne vicende, precipitando in breve in certi momenti e mantenendosi stabile per vari chilometri in altri. Davanti, al contrario, due uomini della stessa formazione hanno dato il massimo sin sulla linea del traguardo, senza fasi di studio e senza teatrini per cercare di tirare di meno per risparmiarsi.
Gli scatti sono cominciati subito, ma servono 15 chilometri perché si formi una fuga con l’autorizzazione del gruppo. Vanno via il citato Van Den Broek, Matej Mohorič (Bahrain Victorious), Valentin Madouas (Groupama-FDJ), Ion Izagirre (Cofidis), Clément Champoussin (Arkéa-B&B Hotels), Sandy Dujardin (TotalEnergies) e Mattéo Vercher (TotalEnergies), raggiunti qualche chilometro dopo da Jonas Abrahamsen (Uno-X Mobility) e Ryan Gibbons (Lidl-Trek).
Sulla prima salita, il Valico dei tre faggi, perde contatto dal gruppo Cavendish, che arriverà a Rimini con quasi tre quarti d’ora di ritardo, mentre il vantaggio dei battistrada sale a circa 6 minuti.
Alcune squadre iniziano a muoversi in gruppo e molti velocisti soffrono e si staccano; quando passa a condurre la UAE soffrono, però, anche uomini attesi come Santiago Buitrago (Bahrain – Victorious) e Mathieu van der Poel (Alpecin – Deceuninck). Sulla parte dura del Barbotto Pedersen perde contatto, ma è molto bravo a non naufragare e a riportarsi in gruppo.
Col passare dei chilometri davanti rimangono in tre, mentre il vantaggio scende a causa del ritmo del gruppo, cosa che favorisce l’azione di Bardet, che si lancia all’attacco e raggiunge la testa della corsa in discesa, aiutato da Van den Broeck, che lo aveva aspettato.
Sulla successiva salita di Montemaggio Bardet fa valere le sue doti di scalatore e stacca tutti gli altri, eccetto il compagno di squadra
Quando il ritardo è intorno al minuto e venti, prova ad uscire dal gruppo l’irlandese Ben Healy (EF Education – EasyPost), non è nuovo ad azioni di questi genere ma che stavolta non riesce a guadagnare che pochi secondi, venendo poi costretto a rialzarsi mentre la coppia davanti prosegue a tutta.
Al GPM di San Marino il vantaggio della tesa della corsa è di circa 1 minuto e mezzo e di fronte si spalancano i velocissimi 26 chilometri conclusivi, da percorrere su stradoni larghi. In discesa Bardet riesce a far valere le sue doti ma in pianura il vantaggio scende, anche se non con la velocità e costanza che ci si potrebbe aspettare, segno che l’organizzazione tra le squadre non è perfetta. Tutto va a vantaggio della coppia di testa, composta da due uomini sfiniti che vedono, però, il traguardo a portata di mani.
Il ritardo cala sino a 5 secondi ma la coppia DSM resiste e Bardet si prende tappa e maglia tagliando il traguardo a braccia alzate insieme al compagno.
La volata del gruppo è vinta da Wout Van Aert (Team Visma) su Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) che, zitto zitto, ha provato a centrare l’abbuono.
Il Tour è partito alla grande con una frazione che ha offerto emozioni anche oltre le aspettative e un risultato senz’altro a sorpresa. Le occasioni per divertirsi non sono finite perché domani nel finale ci sarà la doppia scalata al San Luca con le sue severe inclinazioni e l’arrivo a Bologna. Sembra un finale fatto apposta per Pogacar, che però dovrà vedersela con un’agguerrita concorrenza, prima tra tutti quella di Van Aert che oggi lo ha preceduto sul traguardo, privandolo dell’abbuono previsto per il terzo classificato.
La verve con la quale il recente vincitore del Giro ha affrontato il finale fa pensare ad un Pogacar che potrebbe avere l’intenzione di ripetere le gesta viste alla Corsa Rosa e cercare di andare subito ad accumulare vantaggio nei confronti degli avversari, anche perché la condizione di Jonas Vingegaard (Team Visma) non dovrebbe essere ancora ottimale, con tutto quello che il danese ha passato ad aprile, anche se potrà migliorare strada facendo.

Benedetto Ciccarone

Bardet trionfa a sorpresa a Rimini e conquista la prima maglia gialla (Getty Images)

Bardet trionfa a sorpresa a Rimini e conquista la prima maglia gialla (Getty Images)

29-06-2024

giugno 29, 2024 by Redazione  
Filed under Ordini d'arrivo

TOUR DE FRANCE

Il francese Romain Bardet (Team Dsm-Firmenich PostNL) si è imposto nella prima tappa, Firenze – Bologna, percorrendo 206 Km in 5h07′22″, alla media di 40.213 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’olandese Frank van den Broek (Team Dsm-Firmenich PostNL) e di 5″ il belga Wout Van Aert (Team Visma | Lease a Bike). Miglior italiano Alberto Bettiol (EF Education – EasyPost), 10° a 5″. Bardet è la prima maglia gialla con 4″ su Van den Broek e 11″ su Van Aert. Miglior italiano Bettiol, 10° a 15″

OKOLO SLOVENSKA – TOUR DE SLOVAQUIE

Il tedesco Johannes Adamietz (Lotto Dstny) si è imposto nella quarta tappa, Partizánske – Ružomberok, percorrendo 183.5 Km in 4h28′02″, alla media di 41.077 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’ucraino Kyrylo Tsarenko (Team Corratec – Vini Fantini) e il francese Pierre Thierry (Arkéa – B&B Hôtels Continentale). Miglior italiano Andrea Garosio (Team Polti Kometa), 4° a 4″. L’elvetico Mauro Schmid (Team Jayco AlUla) è il nuovo leader della classifica con 2″ sul francese Julian Alaphilippe (Soudal Quick-Step) e 22″ sul danese Anders Foldager (Team Jayco AlUla), Miglior italiano Alessandro Fancellu (Q36.5 Pro Cycling Team), 10° a 1′36″

INTERNATIONALE LOTTO THÜRINGEN LADIES TOUR

L’olandese Mischa Bredewold (Team SD Worx – Protime) si è imposta nella quinta tappa, circuito a cronometro di Altenburg, percorrendo 31.5 Km in 43′04″, alla media di 43.885 Km/h. Ha preceduto di 11″ l’australiana Brodie Chapman (Lidl – Trek) e di 22″ l’austriaca Christina Schweinberger (Fenix-Deceuninck). Miglior italiana Letizia Borghesi (EF Education-Cannondale), 8° a 1′14″. La britannica Ruth Edwards (Human Powered Health) è la nuova leader della classifica con 2′06″ sulla Bredewold e 2′42″ sulla Schweinberger. Miglior italiana la Borghesi, 10° a 3′34″

TOUR DE POLOGNE WOMEN

L’olandese Laura Molenaar (VolkerWessels Women’s Pro Cycling Team) si è imposta nella seconda tappa, Krasnystaw – Kraśnik, percorrendo 136.1 Km in 3h19′07″, alla media di 41.011 Km/h. Ha preceduto di 25″ la polacca Katarzyna Wilkos (MAT Atom Deweloper Wrocław) e la connazionale Scarlett Souren (VolkerWessels Women’s Pro Cycling Team). Miglior italiana Francesca Pellegrini (UAE Development Team), 8° a 25″. La Molenaar è la nuova leader della classifica con 25″ sulla Souren e e 27″ sulla Wilkos. Miglior italiana la Pellegrini, 4° a 33″

« Pagina precedentePagina successiva »