18-04-2014

aprile 19, 2014 by Redazione  
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TOUR DU LOIR-ET-CHER “E. PROVOST” (Francia)

Il britannico Graham Briggs (Rapha Condor JLT) si è imposto nella terza tappa, Savigny – Vendôme, percorrendo 208 Km in 4h56′40″, alla media di 42,067 Km/h. Ha preceduto allo sprint il danese Mygind e l’olandese Van Goethem. Miglior italiano Filippo Baggio (Nankang – Fondriest – Franco Gomme), 6° a 1′03″. Briggs è il nuovo leader della classifica con 5″ su Mygind e 51″ sul danese Vinther. Miglior italiano Alfonso Fiorenza (Nankang – Fondriest – Franco Gomme), 18° a 1′16″

GRAND PRIX OF ADYGEYA (Russia)

Il russo Andrey Sazanov (RusVelo) si è imposto nella terza tappa, circuito di Maykop, percorrendo 157 Km in 3h55′36″, alla media di 39,983 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’ucraino Buts e il russo Boev. Il russo Ilnur Zakarin (RusVelo) è ancora leader della classifica con 1′06″ sull’ucraino Vasylyuk e su Lagutin.

WINSTON SALEM CYCLING CLASSIC

Lo statunitense Travis McCabe (Team SmartStop) si è imposto nella corsa statunitense, circuito di Winston-Salem, percorrendo 171 Km in 4h03′05″, alla media di 42,208 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’australiano Lewis e di 5″ il canadese Bell. Miglior italiano Leonardo Pinizzotto (Amore & Vita – Selle SMP), 26° a 2′58″

BOUHANNI IMPRENDIBILE A DENAIN

aprile 18, 2014 by Redazione  
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È il francese Nacer Bouhanni (FDJ) a trionfare nell’edizione 2014 del Grand Prix de Denain, competizione che si corre sulle strade del Nord della Francia. Il velocista della FDJ ha preceduto nella volata finale gli azzurri Matteo Pelucchi (IAM) e Francesco Chicchi (Neri-Yellow Fluo)

Negli ultimi 100 metri è sembrata una caccia all’uomo quella inscenata dal resto del gruppo nei confronti di Bouhanni, ma quando il velocista della FDJ si è voltato pochi attimi prima di tagliare il traguardo anche il più vicino inseguitore, Matteo Pelucchi della IAM, ha smesso di pedalare quasi in segno di resa verso il vincitore, il quale ha praticamente dominato lo sprint finale. E grazie alla vittoria odierna Nacer raggiunge quota 5 affermazioni stagionali.
Per quanto riguarda il percorso, la gara transalpina offriva un tracciato completamente pianeggiante di 202 chilometri.
La bagarre è scoppiata sin dal principio della corsa e così il gruppo è rimasto allungato fino a quando non sono fuoriusciti in cinque: Périchon (Bretagne-Seché), Cecchinel (Neri-Yellow Fluo), Backaert (Wanty-Groupe Goubert), Parrinello (Androni-Venezuela), Dufrasne (Wallonie-Bruxelles) e Rostollan (La Pomme Marseille).
I fuggitivi, nel corso dell’azione, hanno potuto godere di un vantaggio che al massimo ha sfiorato i cinque minuti, per poi sottilizzarsi sempre di più fino al ricongiungimento, avvenuto a 18 chilometri dal traguardo.
Sono stati due reduci della fuga iniziale a rimandare per una trentina di chilometri il ritorno del gruppo e questo speciale merito è andato a Parrinello e Dufrasne, che prima hanno lasciato la compagnia degli altri battistrada per poi essere ripresi, come detto, ai meno diciotto.
Nella preparazione dello sprint quasi tutte le squadre con al seguito un uomo veloce hanno dato una mano per tenere alto il ritmo in testa al gruppo, ma alla fine nessuno dei team partecipanti ha brillato nell’organizzare un treno che permettesse al proprio velocista di avere vantaggi per la volata.
Questa é stata vinta da Bouhanni che, appena lanciata la prima accelerazione, ha in pratica distanziato gli altri, i quali si sono visti costretti a tentare un’impossibile rimonta, condotta comunque in modo coraggioso sia da Pelucchi, poi secondo, sia da Chicchi, che concluderà al terzo posto.
Giù dal podio si sono classificati, in ordine, Van Hummel, Hutarovich, Yssaad, Ávila Vanegas, Giraud, Van Asbroeck ed un altro italiano, Kristian Sbaragli della MTN-Qhubeka.

Paolo Terzi

ORDINE D’ARRIVO

1 Nacer Bouhanni (Fra) FDJ.fr 4:36:38
2 Matteo Pelucchi (Ita) IAM Cycling
3 Francesco Chicchi (Ita) Neri Sottoli
4 Kenny Robert Van Hummel (Ned) Androni Giocattoli
5 Yauheni Hutarovich (Blr) AG2R La Mondiale
6 Yannis Yssaad (Fra) BigMat – Auber 93
7 Edwin Alcibiades Avila Vanegas (Col) Colombia
8 Benjamin Giraud (Fra) La Pomme Marseille
9 Tom Van Asbroeck (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise
10 Kristian Sbaragli (Ita) MTN – Qhubeka
11 Rudy Barbier (Fra) Roubaix Lille Metropole
12 Clément Venturini (Fra) Cofidis, Solutions Credits
13 Robin Stenuit (Bel) Wallonie – Bruxelles
14 Kenny De Haes (Bel) Lotto Belisol
15 Romain Feillu (Fra) Bretagne – Seche Environnement
16 Bryan Coquard (Fra) Team Europcar
17 Timothy Dupont (Bel) Roubaix Lille Metropole
18 Justin Jules (Fra) La Pomme Marseille
19 Adrien Petit (Fra) Cofidis, Solutions Credits
20 Antoine Demoitie (Bel) Wallonie – Bruxelles
21 Frederique Robert (Bel) Wanty – Groupe Gobert
22 Giorgio Brambila (Ita) Veranclassic – Doltcini
23 Florent Mottet (Bel) Wallonie – Bruxelles
24 Baptiste Planckaert (Bel) Roubaix Lille Metropole
25 Erwann Corbel (Fra) Bretagne – Seche Environnement
26 Alexander Porsev (Rus) Team Katusha
27 Jonas Vangenechten (Bel) Lotto Belisol
28 Alo Jakin (Est) BigMat – Auber 93
29 James Van Landschoot (Bel) Wanty – Groupe Gobert
30 José Gonçalves (Por) La Pomme Marseille
31 Filippo Fortin (Ita) Bardiani-CSF
32 Alexei Tsatevich (Rus) Team Katusha
33 Jonas Rickaert (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise
34 Marco Canola (Ita) Bardiani-CSF
35 Domingos Goncalves (Por) La Pomme Marseille
36 Manuel Belletti (Ita) Androni Giocattoli
37 Marco Haller (Aut) Team Katusha
38 Andreas Stauff (Ger) MTN – Qhubeka
39 Roger Kluge (Ger) IAM Cycling
40 Sébastien Chavanel (Fra) FDJ.fr
41 Gregory Henderson (NZl) Lotto Belisol
42 Benoit Jarrier (Fra) Bretagne – Seche Environnement
43 Matthias Brandle (Aut) IAM Cycling
44 Joeri Stallaert (Bel) Veranclassic – Doltcini
45 Quentin Bertholet (Bel) Wallonie – Bruxelles
46 Frédéric Amorison (Bel) Wallonie – Bruxelles
47 Sébastien Delfosse (Bel) Wallonie – Bruxelles
48 Danilo Napolitano (Ita) Wanty – Groupe Gobert
49 Daniele Colli (Ita) Neri Sottoli
50 Mirko Tedeschi (Ita) Neri Sottoli

A Denain Bouhanni conquista la sua quinta vittoria stagionale (www.francenetinfos.com)

A Denain Bouhanni conquista la sua quinta vittoria stagionale (www.francenetinfos.com)

17-04-2014

aprile 17, 2014 by Redazione  
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GP DE DENAIN – PORTE DE HAINAUT

Il francese Nacer Bouhanni (FDJ.fr) si è imposto nella corsa francese, circuito di Denain, percorrendo 202 Km in 4h36′38″, alla media di 43,812 Km/h. Ha preceduto allo sprint gli italiani Matteo Pelucchi (IAM Cycling) e Francesco Chicchi (Neri Sottoli – Yellow Fluo)

TOUR DU LOIR-ET-CHER “E. PROVOST” (Francia)

Il danese Troels Rønning Vinther (Cult Energy Vital Water) si è imposto nella seconda tappa, Montoire – Villebarou percorrendo 198 Km in 4h29′45″, alla media di 44,040 Km/h. Ha preceduto di 15″ il francese Schmidt e lo spagnolo Barbero Cuesta. Miglior italiano Alfonso Fiorenza (Nankang – Fondriest – Franco Gomme), 8° a 15″. Vinther è il nuovo leader della classifica con 15″ sull’olandese Van Der Weijst e 16″ su Schmidt. Miglior italiano Fiorenza, 15° a 25″

GRAND PRIX OF ADYGEYA (Russia)

Il russo Igor Boev (RusVelo) si è imposto nella seconda tappa, circuito di Maykop, percorrendo 171,4 Km in 3h43′12″, alla media di 46,075 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’ucraino Buts e il russo Lagutin. Il russo Ilnur Zakarin (RusVelo) è ancora leader della classifica con 1′06″ sull’ucraino Vasylyuk e su Lagutin.

FRECCIA DEL BRABANTE: GILBERT BISSA IL SUCCESSO DEL 2011 CON UN OCCHIO AI PROSSIMI APPUNTAMENTI DELLE ARDENNE

aprile 16, 2014 by Redazione  
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Philippe Gilbert torna al successo dopo un anno avaro di soddisfazioni e, con la vittoria in una corsa adatta alle sue caratteristiche, suona la tromba in vista del trittico Amstel-Freccia-Liegi. La condizione non appare quella del 2011, ma la vittoria di oggi, arrivata in modo per lui inusuale dopo uno sforzo non indifferente, fa ben sperare lui e tutti gli appassionati che aspettano un trittico ricco di emozioni

La De Barbantse Pijl, conosciuta nel Belpaese come Freccia del Brabante, come ormai da tradizione apre la stagione delle corse nelle Ardenne e si pone come naturale prologo all’Amstel Gold Race che quest’anno si correrà il giorno di Pasqua, domenica prossima, un po’ come la semiclassica “À travers les Flandres” a fare d’antipasto al Giro delle Fiandre.
Si tratta comunque di una corsa molto interessante sia dal punto di vista del percorso che da quello della partecipazione, come si evince dai vincitori delle ultime tre edizioni: Gilbert nel 2011, Voeckler nel 2012 e Peter Sagan l’anno passato.
L’edizione 2014 perde gli ultimi 2 vincitori, in particolare Peter Sagan (che comunque non appare in stato di grazia in questo periodo), la cui formazione, la Cannondale, quest’anno non ha preso il via di questa interessante semiclassica. I forfait degli ultimi vincitori non hanno privato, tuttavia, la corsa di protagonisti di primo piano e di specialisti delle corse di un giorno come Gilbert, Daniel Martin e Bakelants, senza dimenticare uomini come Hoogerland. Tra gli italiani, che non sembrano avere un gran feeling con questa gara (solo tre vittorie nella storia, l’ultima dieci anni fa) è stata interessante la prestazione del sempiterno Rebellin che, in barba all’età, non perde occasione di schierarsi al via delle corse adatte alle sue caratteristiche.
Il tracciato si presenta, come sempre, estremamente interessante, costellato di 26 muri (côtes), con il primo dopo neanche 60 Km di gara e, sul traguardo, l’ultimo che verrà affrontato ben 4 volte nel difficile circuito finale, caratterizzato da quattro muri in rapida successione.
L’ultimo strappo in cima al quale terminerà la gara è molto duro ed al termine di una corsa di 200 chilometri di saliscendi senza soluzione di continuità potrebbe lasciare il segno, specialmente in caso di allunghi decisi che potrebbero far rimanere sulle ginocchia anche atleti di primo piano ancora alla ricerca della condizione di forma ottimale.
Come era quindi prevedibile, la corsa è stata teatro di numerosi attacchi sin dall’inizio; dopo 10 chilometri si portano in avanscoperta Perrig Quéméneur (Team Europcar), Matthias Brändle (IAM Cycling), Mattia Pozzo (Neri Sottoli – Yellow Fluo), Giorgio Cecchinel (Neri Sottoli – Yellow Fluo), Chris Williams (Team Novo Nordisk) e Kiel Reijnen (UnitedHealthcare Presented by Maxxis), che raggiungeranno un vantaggio massimo di 6′30″.
Più avanti, attaccano anche tre corridori della Omega Pharma, Julian Alaphilippe, Pieter Serry e Julien Vermote, insieme ad un uomo di primissimo piano come Jurgen Van Den Broeck (Lotto Belisol), quinto al Tour de France 2010 e quarto nel 2012 dietro al nostro Vincenzo Nibali.
I quattro vengono raggiunti da Marc De Maar (UnitedHealthcare) e Wout Poels (Omega Pharma – Quick Step) e, unitamente a costoro, vengono ripresi dal gruppo a 42 chilometri dalla conclusione.
Poco dopo parte l’attacco più significativo della corsa, quando evadono in 7: Simon Gerrans (Orica GreenEDGE) , Kévin Reza (Team Europcar), Mauro Finetto (Neri Sottoli – Yellow Fluo), Bjorn Leukemans (Wanty – Groupe Gobert), Nathan Haas (Garmin – Sharp), Tosh Van Der Sande (Lotto Belisol Team) e Pieter Serry che vanno a raggiungere i superstiti della fuga partita dopo 10 Km di corsa, Brändle e Pozzo, formando così una testa della corsa forte di 9 uomini.
Nel corso della fuga, restano staccati Pozzo, Var De Sande e Serry, che vengono riassorbiti dal gruppo dal quale evade, a 21 chilometri dall’arrivo, Philippe Gilbert, il maggior favorito di una gara con le caratteristiche di quella odierna, nonostante il belga non abbia la stessa condizione di forma del 2011, quando centrò la prima vittoria in questa corsa.
Il forte corridore belga fa, però, fatica a riportarsi sui sei di testa, riuscendo a ricongiungersi con essi solo ai meno 11 dal traguardo. A questo punto, si potrebbe pensare che Gilbert pagherà lo sforzo al momento decisivo: e invece…
Gli ultimi chilometri vedono scatti a ripetizione, ci provano Wout Poels, Nick Nuyens (Garmin – Sharp), i nostri Marco Canola (Bardiani Valvole – CSF Inox) e Davide Rebellin (CCC Polsat Polkowice), ma nessuno di essi riesce ad involarsi, neppure sullo Ijskelderlaan, il muro più impegnativo del finale di gara. Così, nonostante il forcing di Poels, il gruppo resta forte di una trentina di unità.
Nell’ultimo chilometro Yukiya Arashiro (Europcar) tenta la botta da finisseur, senza tuttavia riuscire ad evitare una volata a ranghi ristretti nella quale trionfa il superfavorito Philippe Gilbert, che era però dato per spacciato dai più dopo lo sforzo profuso per rientrare sugli attaccanti dai meno 21 ai meno 11. Il belga riesce, invece, a recuperare le energie residue e a battere in volata per un soffio Michael Matthews (Orica GreenEDGE), la cui squadra aveva lavorato a lungo per evitare che qualcuno prendesse il largo. Sul terzo gradino del podio troviamo il francese Tony Gallopin, che era stato bravo a rientrare dopo una foratura a 27 chilometri dalla conclusione.
Gilbert torna al successo dopo la tappa della Vuelta nel settembre scorso. Non è stata una classica vittoria alla Gilbert, staccando decisamente gli avversari sull’ultimo muro o imponendosi con netta superiorità in volate di pochi uomini; in questo caso ha vinto al fotofinish una corsa con la quale ha particolare confidenza (secondo nel 2013 e primo nel 2011). La vittoria, però, testimonia un crescendo di condizione proprio per come è arrivata. L’attacco portato a 20 Km dal traguardo sembrava una follia tattica, vieppiù considerando che davanti erano in sei e che lui si è lanciato da solo all’inseguimento, impiegando ben dieci chilometri per ricucire lo strappo.
L’azione di oggi fa ben sperare per le corse delle Ardenne che inizieranno domenica con l’Amstel Gold Race, seguita da Freccia Vallone e Liegi, speranza tecnica che si unisce a quella scaramantica. La precedente vittoria della Freccia del Brabante di Gilbert fu, infatti, un preludio ad un assolo che lo portò allo storico tris delle classiche Word Tour delle Ardenne, Amstel, Freccia e Liegi, conseguite una dietro l’altra.
Non può infine sottacersi l’ottima prova dell’eterno Rebellin che ha tentato un allungo nel finale e si è classificato settimo nella volata, dimostrando così che l’avanzare dell’età non gli ha tolto la voglia di lottare dando il massimo.
In conclusione, si può dire che ha stupito un po’ che una gara come quella di oggi sia finita con una volata, anche se a ranghi ristretti; bisogna, però, dire che i corridori non si sono risparmiati in attacchi e contrattacchi, ma probabilmente la mancata netta superiorità di qualcuno e l’evidente intento del gruppo di non lasciare troppo spazio ai vari tentativi hanno impedito che le azioni pregevoli, pure tentate da diversi uomini, potessero avere esito positivo.

Benedetto Ciccarone

ORDINE D’ARRIVO

1 Philippe Gilbert (Bel) BMC Racing Team 4:54:26
2 Michael Matthews (Aus) Orica Greenedge
3 Tony Gallopin (Fra) Lotto Belisol
4 Simon Geschke (Ger) Team Giant-Shimano
5 Björn Leukemans (Bel) Wanty – Groupe Gobert
6 Nathan Haas (Aus) Garmin Sharp
7 Davide Rebellin (Ita) CCC Polsat Polkowice
8 Julien Vermote (Bel) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
9 Sébastien Reichenbach (Swi) IAM Cycling
10 Alexey Tsatevitch (Rus) Team Katusha
11 Dries Devenyns (Bel) Team Giant-Shimano
12 Yukiya Arashiro (Jpn) Team Europcar
13 Jeffry Johan Romero Corredor (Col) Colombia
14 Julian Alaphilippe (Fra) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:00:04
15 Wout Poels (Ned) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
16 Pieter Serry (Bel) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
17 Luis Angel Mate Mardones (Spa) Cofidis, Solutions Credits
18 Jurgen Van Den Broeck (Bel) Lotto Belisol
19 Davide Malacarne (Ita) Team Europcar
20 Kristian Sbaragli (Ita) MTN – Qhubeka 0:00:10
21 Fabio Andres Duarte Arevalo (Col) Colombia
22 Romain Zingle (Bel) Cofidis, Solutions Credits
23 Alexander Rybakov (Rus) Team Katusha
24 Sander Armee (Bel) Lotto Belisol
25 Franco Pellizotti (Ita) Androni Giocattoli
26 Fabio Felline (Ita) Trek Factory Racing
27 Nathan Brown (USA) Garmin Sharp 0:00:12
28 Thomas Sprengers (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise 0:00:16
29 Pieter Jacobs (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise
30 Thomas Degand (Bel) Wanty – Groupe Gobert
31 Cesare Benedetti (Ita) Team NetApp – Endura
32 Guillaume Levarlet (Fra) Cofidis, Solutions Credits 0:00:22
33 Mauro Finetto (Ita) Yellow Fluo
34 Petr Vakoc (Cze) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
35 Enrico Barbin (Ita) Bardiani-CSF
36 Kirill Pozdnyakov (Rus) RusVelo
37 Fumiyuki Beppu (Jpn) Trek Factory Racing
38 Martin Velits (Svk) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:00:25
39 Gustav Larsson (Swe) IAM Cycling
40 Bartosz Huzarski (Pol) Team NetApp – Endura
41 Patrick Schelling (Swi) IAM Cycling
42 Alex Howes (USA) Garmin Sharp 0:00:28
43 Preben Van Hecke (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise 0:00:33
44 Johnny Hoogerland (Ned) Androni Giocattoli 0:00:34
45 Zico Waeytens (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise 0:00:39
46 Simon Gerrans (Aus) Orica Greenedge
47 Daryl Impey (RSA) Orica Greenedge
48 Kristof Vandewalle (Bel) Trek Factory Racing 0:00:50
49 Andrei Solomennikov (Rus) RusVelo 0:01:16
50 Kevin Ista (Bel) IAM Cycling 0:01:57

Gilbert consegue alla Freccia del Brabante la prima affermazione stagionale (foto AFP)

Gilbert consegue alla Freccia del Brabante la prima affermazione stagionale (foto AFP)

16-04-2014

aprile 16, 2014 by Redazione  
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DE BRABANTSE PIJL – LA FLÈCHE BRABANÇONNE

Il belga Philippe Gilbert (BMC Racing Team) si è imposto nella corsa belga, Lovanio – Overijse, percorrendo 203,1 Km in 4h54′26″, alla media di 41,388 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’australiano Matthews e il francese Gallopin. Miglior italiano Davide Rebellin (CCC Polsat Polkowice), 7°.

TOUR DU LOIR-ET-CHER “E. PROVOST” (Francia)

L’olandese Geert Van Der Weijst (Cyclingteam Jo Piels) si è imposto nella prima tappa, Blois – Nouan-le-Fuzelier, percorrendo 183,5 Km in 4h08′23″, alla media di 44,327 Km/h. Ha preceduto allo sprint il danese Clausen e il belga Capiot. Miglior italiano Alfonso Fiorenza (Nankang – Fondriest – Franco Gomme), 8°. Van Der Weijst è il primo leader della classifica con 4″ su Clausen e 6″ su Capiot. Miglior italiano Fiorenza, 13° a 10″

LA CÔTE PICARDE (open)

Il belga Jens Wallays si è imposto nella corsa francese, Fort Mahon Plage – Mers les Bains, percorrendo 178,6 Km in 4h08′54″, alla media di 43,053 Km/h. Ha preceduto allo sprint il francese Boudat e lo svedese Andersen. Miglior italiano Liam Bertazzo (Mg.Kvis – Trevigiani – Wilier – Norda), 13°.

GRAND PRIX OF ADYGEYA (Russia)

Il russo Ilnur Zakarin (RusVelo) si è imposto nella prima tappa, cronometro Kamenomostskiy – Pobeda, percorrendo 10 Km in 16′47″, alla media di 35,750 Km/h. Ha preceduto di 45″ il connazionale Firsanov e di 1′07″ il connazionale Ryabkin.

LA PARIGI-CAMEMBERT VA A COQUARD

aprile 16, 2014 by Redazione  
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Volata vincente di Bryan Coquard che alza le braccia al cielo nell’edizione 2014 della Parigi-Camembert. Primo degli sconfitti allo sprint Samuel Dumoulin, chiude il podio Pichon.

Semiclassica francese di metà Aprile con epilogo scontato ma con un avvicinamento alla bandiera a scacchi molto movimentato. Ad agitare le acque lungo il percorso è stata la lunga fuga di 5 contendenti guidata dal patavino Fabio Chinello, ripresa a circa 30 km dal traguardo. Da quel momento qualche tentativo da finisseurs – come quello di Cédric Pineau – non ha influito sull’esito della corsa: volata di gruppo regolata dal giovane pistard francese della Europcar Bryan Coquard, davanti a Dumoulin e Pichot. Per il corridore classe ‘92 di Saint-Nazaire è il primo successo stagionale del 2014.

Lorenzo Alessandri
Twitter @LorenzoAleLS7

ORDINE D’ARRIVO

1 Bryan Coquard (Fra) Team Europcar 4:41:56
2 Samuel Dumoulin (Fra) AG2R La Mondiale
3 Laurent Pichon (Fra) FDJ.fr
4 Romain Hardy (Fra) Cofidis, Solutions Credits
5 Anthony Roux (Fra) FDJ.fr
6 Julien Simon (Fra) Cofidis, Solutions Credits
7 Gerry Druyts (Bel) Team 3M
8 Sébastien Minard (Fra) AG2R La Mondiale
9 Stéphane Rossetto (Fra) BigMat – Auber 93
10 Romain Bardet (Fra) AG2R La Mondiale
11 Paolo Ciavatta (Ita) Area Zero Pro Team
12 Arnaud Gérard (Fra) Bretagne Séché Environnement
13 Armindo Fonseca (Fra) Bretagne – Seche Environnement
14 Matthieu Boulo (Fra) Team Raleigh
15 Théo Vimpere (Fra) BigMat – Auber 93
16 Quentin Jauregui (Fra) Roubaix Lille Metropole
17 Rudy Molard (Fra) Cofidis, Solutions Credits
18 Cédric Pineau (Fra) FDJ.fr
19 Yoann Bagot (Fra) Cofidis, Solutions Credits
20 Rémy Di Grégorio (Fra) Team La Pomme Marseille 13
21 Anthony Delaplace (Fra) Bretagne – Seche Environnement
22 Pierrick Fédrigo (Fra) FDJ.fr
23 Florian Guillou (Fra) Bretagne – Seche Environnement
24 Julien Antomarchi (Fra) Team La Pomme Marseille 13
25 Anthony Geslin (Fra) FDJ.fr 0:00:07
26 Alexandre Pichot (Fra) Team Europcar 0:00:21
27 Flavien Dassonville (Fra) BigMat – Auber 93 0:00:30
28 Brice Feillu (Fra) Bretagne – Seche Environnement 0:00:35
29 Maxime Mederel (Fra) Team Europcar
30 Evan Oliphant (GBr) Team Raleigh 0:00:40
31 Mark Christian (GBr) Team Raleigh
32 Bryan Naulleau (Fra) Team Europcar
33 Rein Taaramae (Est) Cofidis, Solutions Credits
34 Morgan Kneisky (Fra) Team Raleigh 0:02:22
35 Tom Van Asbroeck (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise
36 Victor Campenaerts (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise 0:02:35
37 Jimmy Turgis (Fra) Roubaix Lille Metropole
38 Julien Duval (Fra) Roubaix Lille Metropole 0:02:57
39 José Gonçalves (Por) Team La Pomme Marseille 13
40 Simone Petilli (Ita) Area Zero Pro Team
41 Florian Vachon (Fra) Bretagne – Seche Environnement
42 Steven Tronet (Fra) BigMat – Auber 93
43 Mikael Chérel (Fra) AG2R La Mondiale
44 Tony Hurel (Fra) Team Europcar 0:04:03
45 Angelo Tulik (Fra) Team Europcar
46 César Bihel (Fra) Team Differdange – Losch 0:05:01
47 Guillaume Bonnafond (Fra) AG2R La Mondiale
48 Pierre-Henri Lecuisinier (Fra) FDJ.fr
49 Pierre Gouault (Fra) BigMat – Auber 93
50 Romain Lemarchand (Fra) Cofidis, Solutions Credits
51 Christophe Le Mével (Fra) Cofidis, Solutions Crédits 0:05:04
52 Dimitri Le Boulch (Fra) BigMat – Auber 93 0:05:33
53 Peeter Pruus (Est) Rietumu – Delfin
54 Yoann Paillot (Fra) Team La Pomme Marseille 13 0:07:20
55 Maxime Vantomme (Fra) Roubaix Lille Metropole
56 Alexis Gougeard (Fra) AG2R La Mondiale 0:07:22
57 Ian Wilkinson (GBr) Team Raleigh
58 Gianluca Mengardo (Ita) Area Zero Pro Team
59 Arnaud Courteille (Fra) FDJ.fr
60 Domingos Goncalves (Por) Team La Pomme Marseille 13
61 Antoine Lavieu (Fra) Team La Pomme Marseille 13
62 Laurent Mangel (Fra) FDJ.fr
63 Baptiste Planckaert (Bel) Roubaix Lille Metropole
64 Rudy Kowalski (Fra) Roubaix Lille Metropole
65 Romain Guillemois (Fra) Team Europcar
66 Johan Coenen (Bel) Team Differdange – Losch 0:09:13
67 Charly Petelin (Ita) Area Zero Pro Team
68 Jens Vandenbogaerde (Bel) Team 3M 0:09:38
69 Tim Vanspeybroeck (Bel) Team 3M
70 Christian Helmig (Ned) Team Differdange – Losch 0:10:19
71 Sebastiaan Pot (Ned) Team 3M
72 Kenny De Ketele (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise
73 Sebastiano Frassetto (Ita) Team Differdange – Losch
74 Otto Vergaerde (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise
75 Fréderic Brun (Fra) BigMat – Auber 93
76 Alo Jakin (Est) BigMat – Auber 93
77 Alexandre Blain (Fra) Team Raleigh
78 Armands Becis (Lat) Rietumu – Delfin
79 Lubos Pelanek (Cze) Team Differdange – Losch
80 Andris Smirnovs (Lat) Rietumu – Delfin
81 Edgaras Kovaliovas (Ltu) Rietumu – Delfin
82 Liam Stones (GBr) Team Raleigh
83 Thomas Rostollan (Fra) Team La Pomme Marseille 13
84 Maxime Bouet (Fra) AG2R La Mondiale
85 Nicolas Edet (Fra) Cofidis, Solutions Credits
86 Silvio Giorni (Ita) Area Zero Pro Team
87 Jimmy Janssens (Bel) Team 3M
88 Gianluca Leonardi (Ita) Area Zero Pro Team
89 Joren Segers (Bel) Team 3M 0:13:44

Coquard raggiante sul podio della Parigi - Camembert 2014 (foto Jean-François Quénet)

Coquard raggiante sul podio della Parigi - Camembert 2014 (foto Jean-François Quénet)

15-04-2014

aprile 16, 2014 by Redazione  
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PARIGI – CAMEMBERT

Il francese Bryan Coquard (Team Europcar) si è imposto nella corsa francese, Magnanville – Vimoutiers, percorrendo 210 Km in 4h41′56″, alla media di 44,691 Km/h. Ha preceduto allo sprint i connazionali S. Dumoulin e Pichon. Miglior italiano Paolo Ciavatta (Area Zero Pro Team), 11°.

13-04-2014

aprile 14, 2014 by Redazione  
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PARIGI – ROUBAIX

L’olandese Niki Terpstra (Omega Pharma – Quick Step) si è imposto nella classica francese, Compiègne-Clairoix – Roubaix, percorrendo 257 Km in 6h09′01″, alla media di 41,786 Km/h. Ha preceduto di 20″ il tedesco Degenkolb e l’elvetico Cancellara. Miglior italiano Filippo Pozzato (Lampre – Merida), 50° a 6′44″

PARIGI – ROUBAIX JUNIOR

Il danese Magnus Bak Klaris si è imposto nella corsa francese, Saint-Amand-les-Eaux – Roubaix, percorrendo 110,8 Km in 2h52′46″, alla media di 38,479 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Pedersen e il belga Wouters. Miglior italiano Filippo Ganna (Aspiratori Otelli Castanese Verbania), 15° a 4″

KLASIKA PRIMAVERA DE AMOREBIETA

Lo spagnolo Pello Bilbao (Caja Rural – Seguros RGA) si è imposto nella corsa spagnolo, circuito di Amorebieta, percorrendo 171,5 Km in 3h57′31″, alla media di 43,323 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Izagirre Insausti e di 10″ il connazionale Belda García. Ritirati gli italiani in gara

BANJA LUKA – BELGRADO II

Il serbo Ivan Stevic (Tusnad Cycling Team) si è imposto nella corsa serba, Bijelijna – Belgrado, percorrendo 140 Km in 2h56′17″, alla media di 47,650 Km/h. Ha preceduto allo sprint il greco Bouglas e il tedesco Schäfer. Miglior italiano Enrico Rossi (Christina Watches – KUMA powered by DANA), 4°
CIRCUIT DES ARDENNES INTERNATIONAL (Belgio)

Due tappe disputate nell’ultimo giorno di gara.
Il mattino, lo sloveno Grega Bole (Vini Fantini-Nippo) si è imposto nella terza tappa, circuito di Monthermé, percorrendo 72,1 Km in 1h46′39″, alla media di 40,562 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Mugerli e il belga Dernies. Miglior italiano Pier Paolo De Negri (Vini Fantini-Nippo), 59° a 1′31″. Il polacco Lukasz Wisniowski (Etixx) è il nuovo leader della classifica con 25″ su Bole e sul danese Haugaard Jensen. Miglior italiano Michele Scartezzini (Continental Team Astana), 61° a 3′56″
Il pomeriggio, l’olandese Coen Vermeltfoort (Cyclingteam de Rijke) si è imposto nella quarta ed ultima tappa, circuito di Charleville-Mézières, percorrendo 107,2 Km in 2h22′40″, alla media di 45,084 Km/h. Ha preceduto allo sprint il rumeno Grosu e i tedesco Klemme. Miglior italiano Michele Scartezzini (Continental Team Astana), 5°. Wisniowski si impone in classifica con 25″ su Bole e su Haugaard Jensen. Miglior italiano Michele Scartezzini (Continental Team Astana), 60° a 3′56″

TOUR DU MAROC (dilettanti)

Il francese Julien Loubet (GSC Blagnac Vélo Sport 31) si è imposto anche nella decima ed ultima tappa, Rabat – Casablanca, percorrendo 120 Km in 3h20′07″, alla media di 35,979 Km/h. Ha preceduto allo sprint il marocchino Lahsaini e il portoghese Leal Cardoso. Miglior italiano Alessandro Forner (Event Soullimit – Cyber Team) 4°. Loubet si impone in classifica, con 2″ su Lahsaini e 21″ sull’italiano Alessandro Mazzi (Utensilnord Ora24.eu)

VOLTA CICLISTICA INTERNACIONAL DO RIO GRANDE DO SUL (Brasile)

Il brasiliano Antoelson Dornelles (São Francisco Saúde) si è imposto anche nella quinta ed ultima tappa, circuito di Serra Gaucha, percorrendo 197 Km in 4h26′30″, alla media di 44,353 Km/h. Ha preceduto di 5″ il connazionale Ferraz Affonso e di 9″ il connazionale Souza Almeida. Il cileno José Luis Rodríguez Aguilar (Clos de Pirque) si impone in classifica con 8″ sul colombiano Sánchez Guarín e 10″ sul brasiliano Panizo.

VICENZA – BIONDE (open)

L’italiano Jakub Mareczko* (Viris Maserati) si è imposto nella corsa italiana, Montecchio Maggiore – Bionde di Salizzole, percorrendo 170 Km in 3h42′03″, alla media di 45,936 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Nicolas Marini* (Zalf Euromobil Désirée Fior) e l’albanese Kamberaj.*
*dilettanti

A ROUBAIX TRIONFA L’OMEGA SBAGLIATO: ASSOLO DI TERPSTRA

aprile 13, 2014 by Redazione  
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L’olandese si impone in solitaria dopo aver staccato il gruppetto dei favoriti a 7 km dal traguardo. Grande equilibrio tra i big, incapaci di fare la differenza, e beffati alla fine da un outsider di lusso. Piazza d’onore a John Degenkolb, davanti ad un Cancellara meno brillante di una settimana fa. Sesto posto per Sagan. Solo decimo Boonen, grande animatore della corsa negli ultimi 80 km. Prova da applausi di Wiggins, nono.

Non si può forse parlare di grande sorpresa nel commentare la prima Parigi – Roubaix in carriera di Niki Terpstra, già 5° e 3° nelle ultime due edizioni e due volte 6° al Giro delle Fiandre. È però indubbio che, nelle gerarchie Omega Pharma, il nome dell’olandese venisse fra il secondo e il quarto posto, dietro senz’altro a quello di Tom Boonen, e più o meno alla pari di quelli di Stybar e Vandenbergh, il migliore sette giorni fa; valori peraltro non troppo dissimili da quelli emersi sulle pietre, ed in particolare sul Carrefour de l’Arbre, dove il quasi 30enne di Beverwijk sembrava aver perso definitivamente il treno giusto, restando invischiato in un gruppetto inseguitore ripescato in extremis dalla poca collaborazione fra i battistrada.
Al termine di una corsa senza padrone come mai negli ultimi anni, un gruppetto di undici uomini si è così presentato compatto alle porte di Roubaix, preannunciando la volata più folta della storia recente. Lo sprint avrebbe trovato il suo naturale favorito in John Degenkolb, forte peraltro del supporto di Bert De Baecker. A 7 km dalla conclusione, la Omega, forte di tre uomini (Boonen, Terpstra e Stybar), ha però provato a far valere la propria superiorità numerica, trovando sorprendentemente lo spunto giusto al primo tentativo: nessuno ha avuto la prontezza e la forza di agganciarsi immediatamente alla ruota dell’olandese, e il tempo necessario a rendersi conto che mai De Baecker sarebbe riuscito a rintuzzare l’attacco aveva già regalato al leader il margine per resistere fino al Velodromo.
Benché il successo non sia arrivato con l’uomo più accreditato, sarebbe stato impossibile trovare una squadra più meritevole di quella belga, i cui tentativi di far saltare la gara sono cominciati già a quasi 80 km dall’arrivo.
Fin lì, ad animare la corsa avevano provveduto David Boucher, Kenny de Haes, Andreas Schillinger, Michael Kolar, Clément Koretzky, Benoit Jarrier, Tim De Troyer e John Murphy, promotori della fuga della prima ora, oltre alle usuali forature e guai meccanici che avevano rallentato, ormai in vista della Foresta di Arenberg, Van Avermaet prima e Sagan poi. Il passaggio più suggestivo dell’Inferno del Nord ha dimezzato gli attaccanti, frenando con forature Koretzky e de Haes e lanciando in testa i soli Schillinger, Murphy, De Troyer e Jarrier, mentre un analogo contrattempo comprometteva la gara di Kristoff; soltanto una quindicina di chilometri più tardi, però, dopo l’ormai tradizionale incidente del passaggio a livello abbassato (vittima Boucher) e una caduta senza conseguenze di Cancellara, i grossi calibri sono entrati in scena. Ad accendere la miccia sono stati Boonen e Terpstra, trovando la cooperazione di Greg Van Avermaet, prima di due ulteriori allunghi di Hushovd.
Una dozzina di uomini hanno approfittato del caos per guadagnare una manciata di secondi, prima che un secondo e più deciso tentativo di Boonen, nel tratto di Beauvry-la-Forêt à Orchies, desse il là alla prima azione davvero significativa del giorno: il quattro volte vincitore della Roubaix ha raggiunto in poche pedalate gli uomini di testa, per poi insistere ed andarsene in compagnia dei soli Ladagnous, Gaudin, De Baecker, Martinez e Thomas. Quest’ultimo è stato il solo ad offrire collaborazione al belga, che ha così optato per un’ulteriore accelerazione nella sezione di pavé di Auchy-les-Orchies à Bersée, con la quale si è sbarazzato dei passivi Ladagnous e Gaudin, mentre da dietro rinvenivano un iperattivo Hushovd e Bram Tankink.
Il sestetto, malgrado un accordo incerto, ha sfiorato i 50’’ di margine, prima di cominciare a soccombere all’inseguimento di Trek e Belkin. Vanmarcke, Van Avermaet, Cancellara e Boom hanno tentato di reagire in prima persona nel tratto di Pont-Thibaut à Ennevelin, ad una quarantina di chilometri dal termine, ma senza riuscire a selezionare significativamente il gruppo. Sagan ha così provato ad avvantaggiarsi nel tratto in asfalto successivo, portandosi dietro un Maarten Wynants non di grande aiuto, ma riuscendo ugualmente a ricucire sui battistrada dopo una dozzina di chilometri di caccia.
Con il gruppo ormai ad un pugno di metri dalla testa della corsa, lo slovacco ha allungato nuovamente in vista del settore di Camphin-en-Pévèle, mettendo da parte quella quindicina di secondi che gli ha consentito di uscire dal successivo Carrefour de l’Arbre in compagnia di Vanmarcke, Cancellara, Degenkolb e Stybar, i più veloci nel passaggio chiave della corsa.
Il quintetto, assortito di passisti formidabili, è stato però rallentato dalla presenza di un corridore molto stanco (Sagan) e di un velocista del calibro di Degenkolb, che obbligava i compagni d’avventura a ragionare sul modo migliore per scongiurare la volata. I tentennamenti hanno così consentito il recupero di un sestetto pilotato da un superlativo Bradley Wiggins, comprendente, oltre al futuro vincitore, Sebastian Langeveld e gli stremati Boonen, Thomas e De Baecker. Il ricongiungimento si è materializzato ai -9, due chilometri prima dello scatto che ha deciso la 112a edizione della regina delle classiche.
20’’ dopo l’arrivo di Terpstra, Degenkolb ha prevedibilmente vinto la volata per il secondo posto, ignorato dall’inqualificabile regia francese, che ha battezzato invece un drappello in lotta per la dodicesima piazza. Un risultato amaro per il tedesco, il cui braccio alzato dopo l’arrivo obbliga per di più a sospettare che non sapesse della presenza dell’olandese poco più avanti.
Fabian Cancellara, apparso molto meno brillante rispetto al Fiandre di domenica scorsa, si è comunque garantito una terza piazza sufficiente a renderlo il primo uomo nella storia capace di cogliere tre podi nelle prime tre classiche monumento in tre diverse stagioni. Vanmarcke, forse il più forte di tutti sul pavé, si deve quest’anno accontentare del quarto posto, davanti a Stybar e ad un Sagan che ha comunque dimostrato di poter puntare anche alla Roubaix negli anni a venire. Thomas e Langeveld hanno chiuso in settima e ottava piazza rispettivamente, davanti a Wiggins e Boonen, entrambi da applaudire – per motivi diversi – ben al di là del mero risultato.
Non pervenuti, ancora una volta, i corridori italiani, con Paolini e Pozzato – migliore dei nostri, con un 50° posto a quasi 7’ da Terpstra – penalizzati da forature e cadute assortite. Il primo successo tricolore del terzo millennio sulle pietre francesi sembra ancora molto lontano.

Matteo Novarini

ORDINE D’ARRIVO

1 Niki Terpstra (Ned) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 6:09:01
2 John Degenkolb (Ger) Team Giant-Shimano 0:00:20
3 Fabian Cancellara (Swi) Trek Factory Racing
4 Sep Vanmarcke (Bel) Belkin-Pro Cycling Team
5 Zdenek Stybar (Cze) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
6 Peter Sagan (Svk) Cannondale
7 Geraint Thomas (GBr) Team Sky
8 Sebastian Langeveld (Ned) Garmin Sharp
9 Bradley Wiggins (GBr) Team Sky
10 Tom Boonen (Bel) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
11 Bert De Backer (Bel) Team Giant-Shimano 0:00:26
12 Arnaud Demare (Fra) FDJ.fr 0:00:47
13 Bernhard Eisel (Aut) Team Sky
14 Sébastien Turgot (Fra) AG2R La Mondiale
15 Björn Leukemans (Bel) Wanty – Groupe Gobert
16 Stijn Vandenbergh (Bel) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
17 Greg Van Avermaet (Bel) BMC Racing Team
18 Jos van Emden (Ned) Belkin-Pro Cycling Team
19 Thor Hushovd (Nor) BMC Racing Team 0:01:05
20 Jean-Pierre Drucker (Lux) Wanty – Groupe Gobert
21 Edvald Boasson Hagen (Nor) Team Sky
22 Marcus Burghardt (Ger) BMC Racing Team
23 Sébastien Minard (Fra) AG2R La Mondiale
24 Yannick Martinez (Fra) Team Europcar
25 Jens Keukeleire (Bel) Orica GreenEdge
26 Bram Tankink (Ned) Belkin-Pro Cycling Team
27 Steve Chainel (Fra) AG2R La Mondiale
28 Adrien Petit (Fra) Cofidis, Solutions Credits 0:02:55
29 Mitchell Docker (Aus) Orica GreenEdge
30 Taylor Phinney (USA) BMC Racing Team
31 Luke Rowe (GBr) Team Sky
32 Matthieu Ladagnous (Fra) FDJ.fr
33 Laurens De Vreese (Bel) Wanty – Groupe Gobert
34 Michael Schär (Swi) BMC Racing Team
35 Nikolay Trusov (Rus) Tinkoff-Saxo
36 Kristijan Koren (Slo) Cannondale
37 Lars Boom (Ned) Belkin-Pro Cycling Team 0:02:59
38 Johan Vansummeren (Bel) Garmin Sharp
39 Maarten Wynants (Bel) Belkin-Pro Cycling Team
40 Borut Bozic (Slo) Astana Pro Team
41 Mathew Hayman (Aus) Orica GreenEdge 0:04:14
42 Maciej Bodnar (Pol) Cannondale 0:05:48
43 Alexandre Pichot (Fra) Team Europcar 0:06:42
44 Roger Kluge (Ger) IAM Cycling
45 Benoit Jarrier (Fra) Bretagne – Seche Environnement
46 Yauheni Hutarovich (Blr) AG2R La Mondiale
47 Gediminas Bagdonas (Ltu) AG2R La Mondiale
48 Brice Feillu (Fra) Bretagne – Seche Environnement 0:06:44
49 Florian Senechal (Fra) Cofidis, Solutions Credits
50 Filippo Pozzato (Ita) Lampre-Merida

Niki Terpstra alza le braccia nel Velodromo di Roubaix (foto AFP)

Niki Terpstra alza le braccia nel Velodromo di Roubaix (foto AFP)

LA PRIMAVERA FA SBOCCIARE PELLO BILBAO

aprile 13, 2014 by Redazione  
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Pello Bilbao, portacolori della Caja Rural succede al campione del mondo in carica Rui Costa nell’albo d’oro della Klasika Primavera de Amorebieta, gara in linea che chiude il trittico basco-navarro dopo il GP Miguel Indurain e il Giro dei Paesi Baschi. La prima vittoria da professionista del ventiquattrenne di Guernica è venuta a coronamento di una fuga a due, nata nei momenti cardine della prova.

La gara spagnola che si corre su un circuito con partenza e arrivo nella cittadina di Amorebieta, non comprendeva stavolta la salita di Autzagane, che sta alla Klasika come il Poggio alla Sanremo. La sua assenza è stata sopperita con tre ascese al Moncalvo, salita che è stata proprio teatro dell’azione decisiva di giornata. Ma procediamo per ordine. La prima fase è stata caratterizzata da una fuga di 23 corridori rimasti in 10 dopo una trentina di chilometri di fuga: Enrique Sanz, Illart Zuazubiskar, Jon Larrinaga, Javier Aramendia, Dmitry Sokolov, José Ragonessi, Filipe Cardoso, Carlos Oyarzún, Ibai Salas e Pablo Torres. Con alterne vicende i fuggitivi raggiungono un vantaggio massimo di poco più di due minuti ma, da quello che si vede in testa al plotone degli inseguitori e con le tre ascese al Moncalvo ancora da effettuare, si capisce da subito che per quelli davanti non è giornata di gloria. Gli ultimi a cedere sono Torres e Sanz che, quando la strada comincia a salire, provano l’azione di forza, con il solo Torres che, rimasto solo, cerca in seguito di mantenere un vantaggio sempre più esiguo. Con il plotone ormai compatto è la seconda ascesa al Moncalvo a fare selezione, come si dice in gergo, dal basso e rimangono davanti solo una quarantina a fare la corsa. L’ultima e decisiva ascesa fa emergere le ambizioni di chi aveva ancora un po’ di energie. Prima che la strada cominci a impennarsi Gorka Izagirre, David Belda e Pello Bilbao si involano: se per Belda si è trattato di poco più che un fuoco di paglia, per i restanti questa è stata l’occasione della vita e, riuscendo pure a resistere a un tentativo di chiudere il gap di Alejandro Valverde, i due si sono così presentati a giocarsi la gara sul traguardo di Amorebieta.
Andava in scena un duello tutto spagnolo che vedeva contrapposte la Movistar di Izagirre e la Caja Rural di Bilbao, con quest’ultimo che andava a raccogliere la sua prima vittoria in carriera, in una gara che vanta nell’albo d’oro nomi di tutto rispetto come quelli di Rui Costa, Valverde, Samuel Sánchez e altri bei nomi del ciclismo moderno e passato, compreso Damiano Cunego (2008), e Giovanni Visconti, primo nel 2011 e ritornato ad appuntarsi un dorsale proprio in questa gara, dopo 84 giorni dalla frattura della tibia in Australia. Purtroppo per lui, la Klasika Primavera si è conclusa con il ritiro, così come per l’altro italiano in gara, Federico Buttò della formazione iberica Burgos-BH

Mario Prato

Il podio della corsa iberica (foto Movistar)

Il podio della corsa iberica (foto Movistar)

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