TRENTINO, PRIMA DI ZARDINI A SAN GIACOMO

aprile 23, 2014 by Redazione  
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Splendida vittoria per Edoardo Zardini, la prima tra i professionisti per il corridore di Peschiera del Garda, che parte all’inizio della salita finale e si impone staccando i compagni d’avventura e riuscendo a resistere al tardivo tentativo di ritorno del gruppo. Evans va a prendersi la maglia ciclamino di leader resistendo a timidi tentativi di attacco portatigli da Aru e Pozzovivo e si pone quale maggior favorito per la vittoria finale.

Primo arrivo in salita del Giro del Trentino e prime indicazioni consistenti sullo stato di forma dei big in vista del Giro d’Italia. Dopo la cronosquadre di ieri, i corridori erano chiamati ad una difficile prova su una salita finale lunga e con tratti con pendenze a doppia cifra. Il tracciato presentava una prima parte completamente pianeggiante, fino al Km 75, quando la strada iniziava a salire verso il GPM di Vigolo Vattaro da affrontare due volte, ma da versanti differenti. Al termine della discesa il percorso presentava un altro lungo tratto di pianura fino a Mori. La località che l’anno scorso ospitò la partenza della cronoscalata del Giro d’Italia è anche l’inizio della salita finale che, fino all’abitato di Brentonico, corrisponde a quella dalla crono vinta da Nibali in maglia rosa. Da Brentonico, però, invece di voltare a sinistra verso la Polsa, il percorso prevedeva la svolta a destra verso San Giacomo di Brentonico, con il tratto più difficile della salita che proponeva punte sino al 16%.
La prima ora di gara viene percorsa a 44 km/h e questa media rende molto difficile il formarsi di una fuga che riesce ad andar via solo dopo 30 km di corsa. Giorgio Cecchinel (Neri Sottoli – YellowFluo), Adrian Honkisz (CCC Polsat) e Leonardo Duque (Colombia) salutano il gruppo, guidato dagli uomini del leader Daniel Oss, riuscendo a mettere in saccoccia un consistente vantaggio che tocca punte massime intorno ai 9 primi. Il gruppo recupera nel corso di tutta la gara, senza spingere al massimo, con l’evidente, duplice intento di tenere la fuga a “bagnomaria” e di non spendere eccessive energie in ottica classifica generale.
La tranqullità cessa, come era prevedibile, già dalle prime rampe dell’ascesa finale- Mentre Duque cerca di resistere strenuamente, staccando i compagni di avventura, esce dal gruppo l’eritreo Daniel Teklehaymanot (MTN Qhubeka) sul quale si porta prontamente Cristiano Salerno (Cannondale). Anche questo tentativo d’evasione si rivela effimero perchè il gruppo, condotto dagli uomini di Pozzovivo, non impiega molto a chiudere sui due che, nel frattempo, avevano riassorbiro e staccato i protagonisti della fuga del mattino. Decisamente più incisivo, invece, risulta il secondo tentativo di fuga, che ha visto protagonisti il solito Stefano Pirazzi unitamente al compagno di squadra Edoardo Zardini (Bardiani CSF) e a Damiano Caruso (Cannondale), Mikel Landa (Astana) e Jacques Janse van Rensburg (MTN-Qhubeka). Il quintetto guadagna una ventina di secondi sul gruppo, guidato da Oss che, pur con la maglia ciclamino sulle spalle, si mette a disposizione di Evans. Del resto Oss corre in casa e conosce perfettamente le strade sulle quali si svolge la gara. Davanti perdono terreno Caruso e Van Rensburg sulle accelerazioni di un generosissimo Zardini che sembrano mettere in difficoltà anche il compagno di squadra Stefano Pirazzi, mentre Landa, stretto tra i due Bardiani, non sembra dell’idea di dare un significativo contributo all’azione in testa alla corsa. Una simile situazione non poteva andar bene a Zardini che, evidentemente, aveva la gamba migliore tra i tre. Il compagno di squadra non sembrava in condizione di tenere un buon ritmo, mentre Landa tendeva a sfruttare il lavoro; Zardini, quindi, si risolve a lasciare la compagnia dei due subito dopo l’abitato di Brentonico, nel tratto più duro della salita, con uno scatto secco che non lascia ai compagni di avventura nemmeno il tempo di provare a resistere. In testa al gruppo, nel frattempo, si pone a fare l’andatura Bradley Wiggins in prima persona, con un rapporto agilissimo e una altissima cadenza di pedalate, indice di un discreto stato di forma. La circostanza potrebbe far pensare ad un imminente attacco di Cataldo o Siutsou che, però, non appaiono sufficientemente brillanti per attaccare, situazione che fa desistere di colpo Wiggins dal lavoro impostato. Il gruppo, a questo punto, viene condotto da Steve Morabito che fa l’andatura per Evans. Il ritmo dello svizzero è, però, troppo blando e, davanti, un ottimo Zardini, che non da alcun segnale di cedimento, riprende a guadagnare, dopo che il ritmo di Wiggins aveva fatto diminuire il gap. Negli ultimi 3 Km si scatena la bagarre tra i big che, intanto, avevano riassorbito Landa e Pirazzi. E’ Fabio Aru ad accendere gli ardori, con due buone accelerate alle quali resistono solo Duarte, Evans e Pozzovivo. Lo scalatore lucano prova a partire al contrattacco e riesce anche a staccare Duart, Evans e Aru senza tuttavia conseguire un vantaggio significativo, tanto che i tre riescono a tenerlo a contatto visivo. Zardini, invece, prosegue con un’ottima andatura che gli permette di mantenere un buon vantaggio, nonostante tra i big si sia scatenata la bagarre.
Nelle ultime centinaia di metri, mentre Zardini taglia il traguardo braccia al cielo, Evans, Duarte e Niemec, che riesce a rientrare, staccano prima Aru e poi Pozzovivo tagliando il traguardo con 19 secondi di distacco da Zardini. Pozzovivo giunge a 23 secondi e Aru a 36 insieme a Franco Pellizzotti, mentre tra i grandi Igor Antón taglia il traguardo 38 secondi dopo Zardini. Lontani gli uomini della Sky, molto lontano Ivan Basso che non riesce proprio a trovare il colpo di pedale giusto.
La frazione di oggi ha offerto una prova superlativa del giovane corridore veneto che, da quando è partita l’azione, è sempre sembrato il più pimpante, ha sempre dato linfa alla fuga e, quando si è accorto che gli altri stavano raschiando il barile, è partito con uno scatto secco, da grande scalatore, azione che non ha affatto pagato perchè è riuscito a mantenere un ottimo ritmo per tutta la salita, difendendosi egregiamente, mentre dietro i big portavano i loro attacchi. Tra di loro, quelli che sembravano i più brillanti sono stati poi staccati negli ultimi metri: sono Pozzovivo ed Aru, che avevano tentato di staccare l’australiano per recuperare lo svantaggio della cronosquadre, ma si sono trovati con le gambe svuotate negli ultimi 300 metri. Evans, invece, da duro qual è, non ha attaccato affatto, ma ha resistito ad ogni accelerazione, riuscendo poi a recuperare a Zardini quei pochi secondi che gli hanno concesso di indossare la maglia ciclamino. Secondo è proprio il vincitore di tappa Zardini, con un passivo di 9 secondi, che, a questo punto, potrebbe anche sognare in grande, vista la sua condizione di forma. Gli altri avversari di Evans, seppur con distacchi tutt’altro che abissali, non sono apparsi in grado di impensierire l’australiano. E’ però certo che uomini come Niemec, Duarte, Antón, Pozzovivo e Scarponi non sono corridori che alzano bandiera bianca prima del tempo, specialmente quando, prima della conclusione, ci sono ancora molte salite da affrontare.
Per le prossime tappe, pertanto, c’è da aspettarsi ancora una dura battaglia tra i pretendenti alla vittoria finale, con Evans a questo punto superfavorito.
Il leader dovrà, però, fare attenzione alla frazione di domani, da Mori alla Pozza di Roncone per 184,4 Km, che si presta ai colpi di mano. Il tracciato sembra invitare i grandi ad aspettare il muro finale, 2 Km con pendenze fino al 17%, ma la parte precedente molto nervosa, con il Durone a 40 Km dall’arrivo, è un invito a nozze per chi ha voglia di tentare di far saltare il banco.

Benedetto Ciccarone

ORDINE D’ARRIVO

1 Edoardo Zardini (Ita) Bardiani CSF 4:25:39
2 Przemyslaw Niemiec (Pol) Lampre-Merida 0:00:19
3 Fabio Andres Duarte Arevalo (Col) Colombia
4 Cadel Evans (Aus) BMC Racing Team
5 Domenico Pozzovivo (Ita) AG2R La Mondiale 0:00:23
6 Fabio Aru (Ita) Astana Pro Team 0:00:26
7 Franco Pelizzotti (Ita) Androni Giocattoli 0:00:36
8 Omar Fraile Matarranza (Spa) Caja Rural – Seguros RGA
9 Igor Anton Hernandez (Spa) Movistar Team 0:00:38
10 Tiago Machado (Por) Team Netapp – Endura
11 Francesco Bongiorno (Ita) Bardiani CSF
12 Michele Scarponi (Ita) Astana Pro Team
13 Winner Anacona Gomez (Col) Lampre-Merida 0:00:49
14 Kanstantsin Siutsou (Blr) Team Sky 0:00:50
15 Louis Meintjes (RSA) MTN – Qhubeka 0:00:55
16 Ruben Fernandez (Spa) Caja Rural – Seguros RGA
17 Hubert Dupont (Fra) AG2R La Mondiale
18 Mikel Landa Meana (Spa) Astana Pro Team
19 George Bennett (NZl) Cannondale
20 Steve Morabito (Swi) BMC Racing Team
21 Mauro Finetto (Ita) Neri Sottoli 0:01:09
22 Ilnur Zakarin (Rus) Rusvelo 0:01:13
23 Matteo Rabottini (Ita) Neri Sottoli
24 Eros Capecchi (Ita) Movistar Team
25 Sergey Lagutin (Rus) Rusvelo 0:01:18
26 José Pimenta Costa Mendes (Por) Team Netapp – Endura
27 Artem Ovechkin (Rus) Rusvelo
28 Diego Rosa (Ita) Androni Giocattoli 0:01:26
29 Sergio Pardilla Bellon (Spa) MTN – Qhubeka
30 Jacques Janse Van Rensburg (RSA) MTN – Qhubeka 0:01:28
31 Angelo Pagani (Ita) Bardiani CSF
32 Philip Deignan (Irl) Team Sky 0:01:31
33 Jarlinson Pantano (Col) Colombia
34 Yonder Godoy (Ven) Androni Giocattoli 0:01:46
35 David De La Cruz Melgarejo (Spa) Team Netapp – Endura
36 Yonattah Monsalve (Ven) Neri Sottoli
37 Valerio Agnoli (Ita) Astana Pro Team 0:01:49
38 Ivan Basso (Ita) Cannondale
39 Patrick Facchini (Ita) Androni Giocattoli 0:01:57
40 Marek Rutkiewicz (Pol) CCC Polsat Polkowice 0:01:59
41 Amets Txurruka (Spa) Caja Rural – Seguros RGA 0:02:30
42 Sylvester Szmyd (Pol) Movistar Team 0:02:38
43 Davide Formolo (Ita) Cannondale
44 Stefano Pirazzi (Ita) Bardiani CSF
45 Marcos Garcia (Spa) Caja Rural – Seguros RGA
46 Bradley Wiggins (GBr) Team Sky 0:02:46
47 Emanuele Sella (Ita) Androni Giocattoli 0:03:00
48 Mateusz Taciak (Pol) CCC Polsat Polkowice 0:03:02
49 Dario Cataldo (Ita) Team Sky 0:03:30
50 Fabio Taborre (Ita) Neri Sottoli

CLASSIFICA GENERALE

1 Cadel Evans (Aus) BMC Racing Team 4:40:10
2 Edoardo Zardini (Ita) Bardiani CSF 0:00:09
3 Przemyslaw Niemiec (Pol) Lampre-Merida 0:00:17
4 Fabio Andres Duarte Arevalo (Col) Colombia 0:00:23
5 Tiago Machado (Por) Team Netapp – Endura 0:00:24
6 Fabio Aru (Ita) Astana Pro Team 0:00:26
7 Igor Anton Hernandez (Spa) Movistar Team 0:00:31
8 Steve Morabito (Swi) BMC Racing Team 0:00:36
9 Michele Scarponi (Ita) Astana Pro Team 0:00:38
10 Domenico Pozzovivo (Ita) AG2R La Mondiale
11 Kanstantsin Siutsou (Blr) Team Sky 0:00:40
12 George Bennett (NZl) Cannondale 0:00:49
13 Winner Anacona Gomez (Col) Lampre-Merida 0:00:53
14 Omar Fraile Matarranza (Spa) Caja Rural – Seguros RGA 0:00:55
15 Franco Pelizzotti (Ita) Androni Giocattoli 0:00:56
16 Francesco Bongiorno (Ita) Bardiani CSF 0:00:57
17 José Pimenta Costa Mendes (Por) Team Netapp – Endura 0:01:04
18 Eros Capecchi (Ita) Movistar Team 0:01:06
19 Louis Meintjes (RSA) MTN – Qhubeka
20 Hubert Dupont (Fra) AG2R La Mondiale 0:01:10
21 Ruben Fernandez (Spa) Caja Rural – Seguros RGA 0:01:14
22 Ilnur Zakarin (Rus) Rusvelo 0:01:15
23 Mauro Finetto (Ita) Neri Sottoli 0:01:18
24 Artem Ovechkin (Rus) Rusvelo 0:01:20
25 Philip Deignan (Irl) Team Sky 0:01:21
26 Matteo Rabottini (Ita) Neri Sottoli 0:01:22
27 David De La Cruz Melgarejo (Spa) Team Netapp – Endura 0:01:32
28 Sergio Pardilla Bellon (Spa) MTN – Qhubeka 0:01:37
29 Jarlinson Pantano (Col) Colombia 0:01:39
30 Jacques Janse Van Rensburg (RSA) MTN – Qhubeka
31 Ivan Basso (Ita) Cannondale 0:01:43
32 Diego Rosa (Ita) Androni Giocattoli 0:01:46
33 Angelo Pagani (Ita) Bardiani CSF 0:01:47
34 Valerio Agnoli (Ita) Astana Pro Team 0:01:49
35 Yonattah Monsalve (Ven) Neri Sottoli 0:01:55
36 Marek Rutkiewicz (Pol) CCC Polsat Polkowice 0:02:06
37 Yonder Godoy (Ven) Androni Giocattoli
38 Mikel Landa Meana (Spa) Astana Pro Team 0:02:08
39 Sergey Lagutin (Rus) Rusvelo 0:02:11
40 Patrick Facchini (Ita) Androni Giocattoli 0:02:17
41 Sylvester Szmyd (Pol) Movistar Team 0:02:31
42 Davide Formolo (Ita) Cannondale 0:02:32
43 Bradley Wiggins (GBr) Team Sky 0:02:36
44 Amets Txurruka (Spa) Caja Rural – Seguros RGA 0:02:49
45 Stefano Pirazzi (Ita) Bardiani CSF 0:02:57
46 Marcos Garcia (Spa) Caja Rural – Seguros RGA
47 Mateusz Taciak (Pol) CCC Polsat Polkowice 0:03:09
48 Dario Cataldo (Ita) Team Sky 0:03:20
49 Emanuele Sella (Ita) Androni Giocattoli
50 Fabio Taborre (Ita) Neri Sottoli 0:03:39

Zardini coglie la prima affermazione da professionista nellimpegnativa frazione di Brentonico (foto Bettini)

Zardini coglie la prima affermazione da professionista nell'impegnativa frazione di Brentonico (foto Bettini)

HUY, C’EST MOI… ALEJANDRO!

aprile 23, 2014 by Redazione  
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Alejandro Valverde fa sua per la seconda volta la Freccia Vallone dopo 8 anni, con una sparata negli ultimi 300 metri alla quale devono arrendersi un redivivo Daniel Martin ed un ancora troppo inesperto Kwiatkowski. Una fuga a tre caratterizza la corsa che si scalda negli ultimi 30 km. “Dani” Moreno e Philippe Gilbert grandi delusi di giornata, mentre per l’Italia si segnala un dignitoso 14° posto di Vincenzo Nibali ed una sfortunata caduta di Damiano Cunego, che lo esclude dalla bagarre finale. Domenica degna conclusione della Settimana delle Ardenne con la 100° edizione della Liegi-Bastogne-Liegi che, in considerazione delle ultime uscite, schiererà sicuramente una nutrita schiera di favoriti.

Dopo l’affermazione nel 2006, Alejandro Valverde vince la 78° edizione della Freccia Vallone grazie ad un scatto giusto al momento giusto sull’ultima delle tre ascese al Muro d’Huy. Dopo aver vinto già in questa stagione la Vuelta a Andalucía, la Vuelta a Murcia e la Roma Maxima, il murciano della Movistar si aggiudica la corsa intermedia della settimana delle Ardenne, iniziata domenica 20 Aprile con l’Amstel Gold Race e che si concluderà domenica 27 con la Liegi Bastogne Liegi, sfruttando nel migliore dei modi il grande lavoro della sua squadra. Nella cronaca della corsa si sviluppava dopo pochi chilometri dal via da Bastogne la fuga di giornata, comprendente Jonathan Clarke (UnitedHealth), Preben Van Hecke (Topsport Vlaanderen) e Ramunas Navardauskas (Garmin), il cui vantaggio non superava mai i 7 minuti, poichè il gruppo controllava il tentativo alternando in testa le squadre degli uomini più attesi. Così, il primo dei tre passaggi sul Muro di Huy, ai meno 86 km dall’arrivo, vedeva un vantaggio già inferiore ai sei minuti. In testa al gruppo faceva l’andatura la Trek in appoggio del capitano Frank Schleck. Le “côtes” da scalare – in totale 11 – rendevano la corsa interessante anche perché erano posizionate nella seconda parte del percorso. Ai meno 50 era la Lampre di Cunego a dare un’ulteriore sferzata in testa al gruppo, che guadagnava in poco tempo oltre un minuto sui tre di testa. Durante l’ascesa verso la Côte de Bousalle, ai meno 47, Clarke alzava bandiera bianca e la fuga si riduceva a sole due unità. Negli ultimi 30 km si concentravano le fasi calde della corsa: era la Movistar ad aumentare il ritmo sulla Côte d’Ahin e a far scendere ulteriormente il vantaggio della coppia di testa, ora a meno di tre minuti dal gruppo. Prima del penultimo passaggio sul Muro di Huy, di nuovo Trek e Lampre si facevano vedere nelle prime posizioni, dando man forte alla Movistar e alla Katusha. Piuttosto passiva, invece, era la BMC di Philippe Gilbert, quasi mai nel vivo della corsa. Attiva anche l’Europcar, che animava proprio il penultimo passaggio sul Muro d’Huy, ai meno 25: prima Rolland e poi Gautier scattavano e quest’ultimo in particolare riusciva a scollinare per primo all’inseguimento di Navardauskas e Van Hecke, distanti ormai non più di una trentina di secondi. Era, però, pronta la reazione, in particolare, di Katusha e Movistar, che mettevano alcuni uomini alle spalle del coraggioso francese, tra i quali Kolobnev, Caruso e Herrada López. Gautier veniva, infine, raggiunto ai meno 20. La Côte d’Ereffe, ai meno 11, dopo che Navardauskas prima e Van Hecke dopo venivano raggiunti, vedeva gli ultimi attacchi in testa al gruppo. Era prima Chris Anker Sørensen (Tinkoff Saxo) e poi Jérémy Roy (FDJ) a tentare rispettivamente l’attacco, ma in entrambi i casi era prima la Katusha e poi l’Orica GreenEDGE a rinvenire sugli attaccanti. A circa tre chilometri dall’arrivo, annullati tutti i tentativi, il gruppo si presentava ormai compatto, composto di una quarantina di atleti, ai piedi del Muro Di Huy. Una caduta metteva, però, fuori gioco Damiano Cunego, che ‘scodava’ più per disattenzioni proprie che per colpa di altri ciclisti, trascinando con sè “Purito Rodríguez (già piuttosto dolorante dopo la caduta nell’Amstel Gold Race), Fränk Schleck e Pieter Weening. La bagarre intanto era iniziata in testa al gruppo, che aveva iniziato la scalata finale al Muro di Huy. Gastauer (AG2R) provava ad anticipare tutti, ma veniva in breve tempo risucchiato dal gruppo. Era allora Bauke Mollema ad imprimere un bel ritmo, mentre il polacco Michal Kwiatkowski era alle sue spalle in rampa di lancio: il suo scatto avveniva, a tutta birra, a 500 metri dall’arrivo ma, come per l’Amstel, il troppo ardore, unito ancora all’inesperienza per questo tipo di finali, tradivano il giovane polacco che veniva raggiunto e superato da un redivivo Daniel Martin. Ma da dietro, con uno scatto ancora più incisivo, era Alejandro Valverde che ai meno 300 metri sverniciava l’irlandese ed andava a trionfare a braccia alzate sotto il traguardo. Chiudevano la top five Bauke Molelma in quarta posizione e Tom-Jelte Slagter in quinta. “Dani” Moreno e Philippe Gilbert, grandi attesi della vigilia, dovevano invece accontentarsi rispettivamente di un anonimo nono e decimo posto. 14mo e primo degli italiani si classificava Vincenzo Nibali, a dimostrazione che il lavoro svolto in altura potrà sicuramente giovargli nella Liegi-Bastogne.Liegi di domenica prossima, corsa che si adatta meglio alle sue caratteristiche e che resta aperta a molte soluzioni. Lo stesso Valverde può a ben vedere essere considerato un favorito, così come Daniel Martin che sembra essere tornato in buone condizioni ed è anche il detentore della ‘Decana’. Appuntamento quindi a domenica 27 Aprile per l’ultimo atto della settimana delle Ardenne, prima che Giro di Romandia e Giro d’Italia calamitino le attenzioni degli appassionati di ciclismo.

Giuseppe Scarfone

ORDINE D’ARRIVO

1 Alejandro Valverde Belmonte (Spa) Movistar Team 4:36:45
2 Daniel Martin (Irl) Garmin Sharp 0:00:03
3 Michal Kwiatkowski (Pol) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:00:04
4 Bauke Mollema (Ned) Belkin Pro Cycling Team
5 Tom Jelte Slagter (Ned) Garmin Sharp 0:00:06
6 Jelle Vanendert (Bel) Lotto Belisol
7 Michael Albasini (Swi) Orica Greenedge 0:00:08
8 Roman Kreuziger (Cze) Tinkoff-Saxo
9 Daniel Moreno Fernandez (Spa) Team Katusha 0:00:11
10 Philippe Gilbert (Bel) BMC Racing Team 0:00:15
11 Julian David Arredondo Moreno (Col) Trek Factory Racing 0:00:17
12 WoutPoels (Ned) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:00:19
13 Paul Martens (Ger) Belkin Pro Cycling Team 0:00:23
14 Vincenzo Nibali (Ita) Astana Pro Team 0:00:24
15 Mathias Frank (Swi) IAM Cycling 0:00:26
16 Simon Clarke (Aus) Orica Greenedge 0:00:28
17 Diego Ulissi (Ita) Lampre-Merida
18 Rudy Molard (Fra) Cofidis, Solutions Credits
19 Jakob Fuglsang (Den) Astana Pro Team
20 Jurgen Van Den Broeck (Bel) Lotto Belisol
21 Tom Dumoulin (Ned) Team Giant-Shimano
22 Gorka Izaguirre Insausti (Spa) Movistar Team 0:00:32
23 Warren Barguil (Fra) Team Giant-Shimano 0:00:37
24 Sébastien Reichenbach (Swi) IAM Cycling 0:00:40
25 Daan Olivier (Ned) Team Giant-Shimano 0:00:43
26 Lars Petter Nordhaug (Nor) Belkin Pro Cycling Team 0:00:45
27 Ivan Santaromita (Ita) Orica Greenedge 0:00:48
28 Thomas Sprengers (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise 0:00:51
29 Thomas Degand (Bel) Wanty – Groupe Gobert 0:00:54
30 Laurens Ten Dam (Ned) Belkin Pro Cycling Team
31 Cyril Gautier (Fra) Team Europcar
32 Jean-Marc Marino (Fra) Cannondale
33 Giampaolo Caruso (Ita) Team Katusha
34 Samuel Sanchez (Spa) BMC Racing Team
35 Romain Bardet (Fra) AG2R La Mondiale 0:00:58
36 Carlos Alberto Betancur Gomez (Col) AG2R La Mondiale 0:01:00
37 Chris Anker Sörensen (Den) Tinkoff-Saxo 0:01:03
38 Alex Howes (USA) Garmin Sharp 0:01:04
39 Mikael Cherel (Fra) AG2R La Mondiale
40 Jerome Coppel (Fra) Cofidis, Solutions Credits 0:01:12
41 Jesus Herrada Lopez (Spa) Movistar Team 0:01:14
42 Thomas Lövkvist (Swe) IAM Cycling 0:01:17
43 Jan Bakelants (Bel) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
44 Benoît Vaugrenard (Fra) FDJ.fr 0:01:23
45 Ben Hermans (Bel) BMC Racing Team 0:01:25
46 Jérémy Roy (Fra) FDJ.fr
47 Cameron Meyer (Aus) Orica Greenedge
48 Alexandr Kolobnev (Rus) Team Katusha 0:01:30
49 Eduard Vorganov (Rus) Team Katusha
50 Bart De Clercq (Bel) Lotto Belisol 0:01:32

Valverde in cima al muro di Huy, a pochi passi dalla sua seconda Freccia Vallone (foto Tim de Waele/TDW Sport)

Valverde in cima al muro di Huy, a pochi passi dalla sua seconda Freccia Vallone (foto Tim de Waele/TDW Sport)

UN TRENTINO PRIMO LEADER DEL TRENTINO 2014

aprile 23, 2014 by Redazione  
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La BMC vola a oltre 56 di media e conquista la cronometro a squadre di apertura di questa edizione del Giro del Trentino battendo formazioni sulla carta molto più forti, regalando all’uomo di casa Daniel Oss la prima maglia di leader e mettendo il capitano Cadel Evans in una posizione invidiabile rispetto ai diretti avversari in classifica generale

Il Giro del Trentino ha aperto oggi il sipario con una cronosquadre d’apertura molto veloce; in una corsa estremamente montagnosa, quella di oggi era l’unica occasione per tentare di scombinare un copione già scritto, che prevede la battaglia per la vittoria come una sfida tra scalatori. La corsa che si è aperta oggi è, però, tradizionalmente anche un passaggio fondamentale per verificare lo stato di forma e provare la gamba per gli uomini che puntano a far bene nell’imminente Giro d’Italia.
Oggi era in particolare la giornata per uomini come Wiggins ed Evans per tentare di avvantaggiarsi su avversari come Pozzovivo, Scarponi e Basso. La maggior difficoltà per gli uomini della Sky era, però, rappresentata dal numero dei membri in gara. due uomini rispetto alle altre squadre. Questa circostanza, in particolare in una gara come quella odierna, ha probabilmente giocato un ruolo di primo piano nel determinare il risultato finale di una squadra che schierava al via uomini importanti come Wiggins e Cataldo. La favorita numero uno risultava, però, la Movistar, che si è presentata al via con tutti e 8 gli uomini previsti, con specialisti della cronometro come Malori e Dowsett. Una eventuale vittoria della Movistar sarebbe andata a tutto vantaggio di uno scalatore come Igor Antón che, solo tre anni fa, esaltò le sue doti di grimpeur vincendo al Giro d’Italia la tappa che terminava sul Monte Zoncolan.
Il percorso non presentava alcuna difficoltà altimetrica e l’unica insidia poteva essere rappresentata dalle numerose curve previste che, in una cronosquadre, rendevano ancor più importante una maggiore compattezza del “treno” per riuscire a realizzare il miglior tempo possibile.
Il limitato chilometraggio non spingeva ad aspettarsi rilevanti distacchi, ma la tappa di oggi era l’unica vera occasione per i non scalatori, anche perchè manca una cronometro individuale, scelta che appare perlomeno discutibile in una corsa a tappe che prevede tre arrivi in salita in quattro giornate di gara.
La frazione ha riservato una mezza sorpresa, poichè la BMC di Evans ha fatto registrare il miglior tempo. Ora, se certamente questa squadra è dotata di uomini molto validi, essa si trovava tuttavia al cospetto di compagini ben più blasonate, come le citate Sky e la Movistar; invece, la squadra del forte corridore australiano è riuscita a regalare una prestazione superlativa, fermando i cronometri sui 14 primi e 12 secondi secondi, alla media record di 56,620 Km/h.
Il primo della BMC a tagliare il traguardo è stato Daniel Oss che, per questo motivo, potrà provare la soddisfazione di indossare la maglia di leader sulle strade di casa nel corso della seconda frazione. Per il corridore di Trento si tratta certamente di un risultato importante non solo dal punto di vista sportivo, dato che quest’anno la corsa finirà proprio sulla montagna che domina la sua città natale, il Bondone.
I distacchi, come previsto, non sono stati abissali: il Team NetApp-Endura, secondo al traguardo, ha accusato un ritardo di 5 secondi, mentre terzi a 9 secondi si sono classificati gli Sky, nonostante i due uomini in meno che rappresentavano un gap non indifferente in una prova nella quale i cambi sono fondamentali. Ha un po’ deluso la Movistar che, da superfavorita, si trova fuori dal podio con un passivo di 12 secondi nei confronti della BMC.
Sul piano classifica generale è da osservare che il risultato della tappa di oggi mette tra i favoriti per la vittoria finale un uomo come Cadel Evans. L’australiano infatti, seppure non sia nel miglior stato di forma della carriera, è un duro che non molla facilmente in salita e si impegna a fondo in tutte le occasioni (ricordate il duello con Basso sullo Zoncolan nel 2010?). Con un risultato come quello di oggi gli scalatori saranno costretti ad attaccarlo ad ogni occasione, perchè aspettare il Bondone potrebbe rivelarsi una scelta scellerata quando c’è di mezzo un uomo come l’australiano.
Molto vicini sono Wiggins e Cataldo, a soli 9 secondi, mentre qualche secondo in più lo accusa Igor Antón, comunque recuperabili per uno scalatore come lui. Un secondo in più per Basso e Caruso che, insieme ai compagni della Cannondale, hanno accusato un passivo di 10 secondi dalla BMC.
Più lontana l’Astana di Scarponi e Aru a 20 secondi, mentre tra i grandi favoriti il maggiormente penalizzato al termine della tappa di oggi è stato Domenico Pozzovivo. Lo scalatore di Policoro, che conquistò l’edizione 2012 con un magnifico attacco sull’arcigna salita di Punta Veleno, si è visto registrato un passivo di ben 44 secondi, ritardo che potrebbe pregiudicare la sua vittoria finale.
La classifica generale tratteggiata oggi promette bene per lo spettacolo nelle prossime difficili frazioni. Pozzovivo, che coltiva certamente ambizioni per la vittoria finale, dovrà iniziare a fare il “diavolo a quattro” già da domani, cercando di rifilare distacchi a tutti senza limitarsi a saggiare la resistenza degli avversari, come avrebbe potuto fare se avesse accusato un distacco più contenuto. Del resto, Wiggins e Cataldo dovranno guardarsi da attacchi di uomini come lo stesso Pozzovivo e Antón ma dovranno altresì preoccuparsi di tentare di mettere in difficoltà Cadel Evans che, come detto, non è uomo che molla facilmente anche su salite molto dure.
Ci sono, quindi, tutti i presupposti per un prosieguo spettacolare per una corsa che, seppur breve, è sempre molto affascinante e fa da preludio alle grandi sfide del Giro d’Italia sulle salite delle Dolomiti e della Valsugana.

Benedetto Ciccarone

ORDINE D’ARRIVO

1 BMC Racing Team 0:14:12
Daniel Oss (Ita) BMC Racing Team
Cadel Evans (Aus) BMC Racing Team
Rick Zabel (Ger) BMC Racing Team
Steve Morabito (Swi) BMC Racing Team
Brent Bookwalter (USA) BMC Racing Team
Yannick Eijssen (Bel) BMC Racing Team
Martin Kohler (Swi) BMC Racing Team 0:14:24
Sebastian Lander (Den) BMC Racing Team 0:16:54
2 Team Netapp – Endura 0:14:17
Iker Camano Ortuzar (Spa) Team Netapp – Endura
David De La Cruz Melgarejo (Spa) Team Netapp – Endura
Leopold Konig (Cze) Team Netapp – Endura
José Pimenta Costa Mendes (Por) Team Netapp – Endura
Cesare Benedetti (Ita) Team Netapp – Endura
Bartosz Huzarski (Pol) Team Netapp – Endura
Tiago Machado (Por) Team Netapp – Endura
Scott Thwaites (GBr) Team Netapp – Endura 0:14:55
3 Team Sky 0:14:21
Bradley Wiggins (GBr) Team Sky
Dario Cataldo (Ita) Team Sky
Kanstantsin Siutsou (Blr) Team Sky
Salvatore Puccio (Ita) Team Sky
Philip Deignan (Irl) Team Sky
Ian Boswell (USA) Team Sky 0:15:27
4 Movistar Team
Eros Capecchi (Ita) Movistar Team 0:14:24
Sylvester Szmyd (Pol) Movistar Team
Igor Anton Hernandez (Spa) Movistar Team
Alex Dowsett (GBr) Movistar Team
Enrique Sanz (Spa) Movistar Team
Adriano Malori (Ita) Movistar Team
Giovanni Visconti (Ita) Movistar Team
Dayer Uberne Quintana Rojas (Col) Movistar Team 0:15:57
5 Cannondale 0:14:25
Moreno Moser (Ita) Cannondale
Ivan Basso (Ita) Cannondale
Davide Formolo (Ita) Cannondale
Elia Viviani (Ita) Cannondale
George Bennett (NZl) Cannondale
Damiano Caruso (Ita) Cannondale
Cristiano Salerno (Ita) Cannondale 0:15:21
Fabio Sabatini (Ita) Cannondale

CLASSIFICA GENERALE

1 Daniel Oss (Ita) BMC Racing Team 0:14:12
2 Cadel Evans (Aus) BMC Racing Team
3 Rick Zabel (Ger) BMC Racing Team
4 Steve Morabito (Swi) BMC Racing Team
5 Brent Bookwalter (USA) BMC Racing Team
6 Yannick Eijssen (Bel) BMC Racing Team
7 Iker Camano Ortuzar (Spa) Team Netapp – Endura 0:00:05
8 David De La Cruz Melgarejo (Spa) Team Netapp – Endura
9 Leopold Konig (Cze) Team Netapp – Endura
10 José Pimenta Costa Mendes (Por) Team Netapp – Endura
11 Cesare Benedetti (Ita) Team Netapp – Endura
12 Bartosz Huzarski (Pol) Team Netapp – Endura
13 Tiago Machado (Por) Team Netapp – Endura
14 Bradley Wiggins (GBr) Team Sky 0:00:09
15 Dario Cataldo (Ita) Team Sky
16 Kanstantsin Siutsou (Blr) Team Sky
17 Salvatore Puccio (Ita) Team Sky
18 Philip Deignan (Irl) Team Sky
19 Eros Capecchi (Ita) Movistar Team 0:00:12
20 Sylvester Szmyd (Pol) Movistar Team
21 Igor Anton Hernandez (Spa) Movistar Team
22 Alex Dowsett (GBr) Movistar Team
23 Enrique Sanz (Spa) Movistar Team
24 Adriano Malori (Ita) Movistar Team
25 Giovanni Visconti (Ita) Movistar Team
26 Martin Kohler (Swi) BMC Racing Team
27 Moreno Moser (Ita) Cannondale 0:00:13
28 Ivan Basso (Ita) Cannondale
29 Davide Formolo (Ita) Cannondale
30 Elia Viviani (Ita) Cannondale
31 George Bennett (NZl) Cannondale
32 Damiano Caruso (Ita) Cannondale
33 Michele Scarponi (Ita) Astana Pro Team 0:00:19
34 Fabio Aru (Ita) Astana Pro Team
35 Valerio Agnoli (Ita) Astana Pro Team
36 Fredrik Carl Wilhelm Kessiakoff (Swe) Astana Pro Team
37 Paolo Tiralongo (Ita) Astana Pro Team
38 Evan Huffman (USA) Astana Pro Team
39 Artem Ovechkin (Rus) Rusvelo 0:00:21
40 Sergey Firsanov (Rus) Rusvelo
41 Ilnur Zakarin (Rus) Rusvelo
42 Alexander Serov (Rus) Rusvelo
43 Artur Ershov (Rus) Rusvelo
44 Winner Anacona Gomez (Col) Lampre-Merida 0:00:23
45 Roberto Ferrari (Ita) Lampre-Merida
46 Elia Favilli (Ita) Lampre-Merida
47 Valerio Conti (Ita) Lampre-Merida
48 Jose Rodolfo Serpa Perez (Col) Lampre-Merida
49 Przemyslaw Niemiec (Pol) Lampre-Merida
50 Mateusz Taciak (Pol) CCC Polsat Polkowice 0:00:26

Punta decisamente verso lalto la BMC in questo Giro del Trentino, fin dalla cronosquadre dapertura (foto Bettini)

Punta decisamente verso l'alto la BMC in questo Giro del Trentino, fin dalla cronosquadre d'apertura (foto Bettini)

22-04-2014

aprile 22, 2014 by Redazione  
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GIRO DEL TRENTINO

Il team statunitense BMC Racing Team si è imposto nella prima tappa, cronometro a squadre Riva del Garda – Arco, percorrendo 14,3 Km in 14′12″, alla media di 56,620 Km/h. Ha preceduto di 5″ il team tedesco Team NetApp – Endura e di 9″ il team britannico Team Sky. Miglior team italiano la Cannondale, 5° a 13″. L’italiano Daniel Oss (BMC Racing Team) è il primo leader della classifica, con lo stesso tempo dell’australiano Evans e dello statunitense Bookwalter.

LE TOUR DE FILIPINAS

Il filippino Mark John Lexer Guevarra Galedo (Team 7 Eleven Road Bike Philippines) si è imposto nella seconda tappa, Subic Bay – Cabanatuan, percorrendo 142 Km in 4h14′34″, alla media di 33,468 Km/h. Ha preceduto di 47″ il sudcoreano Park e il filippino Joven. Il singaporiano Choon Huat Goh (OCBC Singapore Continental Cycling Team) è il nuovo leader della classifica, con 3′03″ sull’australiano Sheppard e 3′33″ su Lexer Guevarra Galedo.

G.P. PALIO DEL RECIOTO (open)

Il tedesco Silvio Herklotz (Team Stölting) si è imposto nella corsa italiana, circuito di Negrar, percorrendo 179 Km in 4h54′28″, alla media di 36,473 Km/h. Ha preceduto di 9″ l’australiano Power e l’italiano Stefano Nardelli* (Gavardo Tecmor)

21-04-2014

aprile 21, 2014 by Redazione  
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RUND UM KÖLN

L’irlandese Sam Bennett (Team NetApp – Endura) si è imposto nella classica tedesca, Hückeswagen – Colonia, percorrendo 192,6 Km in 4h39′28″, alla media di 41,350 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’olandese Markus e il tedesco Ciolek. Due italiani in gara: Enrico Rossi (Christina Watches – KUMA powered by DANA) 4°, Gianluca Brambilla (Veranclassic – Doltcini) ritirato.

LE TOUR DE FILIPINAS

L’australiano Eric Sheppard (OCBC Singapore Continental Cycling Team) si è imposto nella prima tappa, Clark – Subic Bay, percorrendo 160 Km in 4h03′52″, alla media di 39,366 Km/h. Ha preceduto di 2′40″ l’emiratiano Mirza e il sudcoreano Kwon, distanziati di 2′39″ e 2′46″ nella prima classifica generale.

GIRO DEL BELVEDERE (open)

L’italiano Simone Andreetta* (Zalf Euromobil Désirée Fior) si è imposto nella corsa italiana, circuito di Villa di Cordignano, percorrendo 154 Km in 3h31′23″, alla media di 43,712 Km/h. Ha preceduto allo sprint il tedesco Herklotz e di 10″ l’italiano Luca Chirico (Mg.Kvis – Trevigiani – Wilier – Norda)
* dilettante

RUND UM KÖLN, UNA VOLATA ALL’IRLANDESE PER LA DECANA TEDESCA

aprile 21, 2014 by Redazione  
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Conclusione in volata per il “Giro di Colonia”, gara giunta oggi alla sua 98a edizione. La più vecchia corsa ciclistica tedesca, nata nel 1908, nonostante il tracciato nervoso si è conclusa con una volata a ranghi compatti che ha visto primeggiare l’irlandese, già vincitore della “Clásica de Almería”, Sam Bennett. Il portacolori del Team NetApp Endura ha raccolto il suo secondo successo stagionale davanti a Barry Markus (Belkin), Gerald Ciolek (MTN-Qhubeka) e il resto del plotone, con l’italiano Enrico Rossi (Christina Watches – Kuma) che si è dovuto accontentare della medaglia di legno.

Novantotto edizioni, a tanto ammonta il curriculum della Rund um Köln, la più vecchia corsa ciclistica in terra tedesca, disputatasi oggi da Hückeswagen a Colonia per un totale di 192,6 km attraverso i saliscendi della Renania.
Il percorso nervoso, con 9 GPM e 4 traguardi volanti, nonostante il giorno di festa e una pioggerellina fastidiosa ha acceso la fantasia dei battitori liberi che hanno cercato fortuna in varie occasioni, favoriti dai continui saliscendi.
I vari tentativi di fuga non hanno, però, preoccupato le squadre dei velocisti che hanno fatto buona guardia e limitato le libertà di quelli che, durante il tragitto, hanno provato l’ebbrezza di rimanere, anche per pochi chilometri, davanti a tutti. Anche il plotone principale si è più volte diviso in vari tronconi, senza mai dare l’impressione che, per quelli rimasti staccati, la corsa fosse finita in anticipo. Il passare dei chilometri e il circuito finale, 6,6 km da ripetere 3 volte, tolgono le ultime velleità a chi ancora si illudeva di un arrivo in solitaria. Con il raggiungimento di Stimulak, Saggiorato e Eibegger, ultimi, in senso cronologico, dei coraggiosi di giiornata, la “palla” è passata definitivamente nella mani delle squadre dei velocisti che, dopo aver finalizzato l’inseguimento ai fuggitivi, hanno affrontato con grinta e dedizione il loro ultimo incarico, portare sul rettilineo finale nella miglior posizione possibile la loro ruota veloce. Per stilare l’ordine d’arrivo è stato necessario il fotofinish, che ha permesso alla giuria di decretare vincitore l’irlandese Sam Bennett (Team NetApp Endura), davanti a Barry Markus (Belkin), Gerald Ciolek (MTN-Qhubeka), l’italiano Enrico Rossi (Christina Watches Kuma) e il resto del plotone. Oltre al quarto di giornata l’Italia era rappresentata anche da Giorgio Brambilla (Veranclassic – Doltcini), ritiratosi dopo esser stato autore di uno dei primissimi tentativi di fuga e transitato per secondo sul primo colle di giornata.

Mario Prato

La volata che ha chiuso la 98a edizione della Rund um Köln (PhotoNews)

La volata che ha chiuso la 98a edizione della Rund um Köln (PhotoNews)

20-04-2014

aprile 20, 2014 by Redazione  
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AMSTEL GOLD RACE

Il belga Philippe Gilbert (BMC Racing Team) si è imposto nella classica olandese, Maastricht – Valkenburg, percorrendo 251,4 Km in 6h25′57″, alla media di 39,083 Km/h. Ha preceduto di 5″ il connazionale Vanendert e l’australiano Gerrans. Miglior italiano Enrico Gasparotto (Astana Pro Team), 8° a 10″

TRO-BRO LÉON

Il francese Adrien Petit (Cofidis, Solutions Crédits) si è imposto nella corsa francese, Le Carpont Plouguin – Lannilis, percorrendo 202,9 Km in 4h56′15″, alla media di 41,094 Km/h. Ha preceduto di 3″ il connazionale Dassonville e di 27″ il connazionale Pineau. Unico italiano classificato Kristian Sbaragli (MTN Qhubeka), 15° a 45″.

TOUR DU LOIR-ET-CHER “E. PROVOST” (Francia)

Il danese Rasmus Guldhammer (Team Trefor – Blue Water) si è imposto anche nella quinta ed ultima tappa, circuito di Blois, percorrendo 97,5 Km in 2h08′05″, alla media di 45,673 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’olandese Eising e lo spagnolo Barbero Cuesta. Miglior italiano Alfonso Fiorenza (Nankang – Fondriest – Franco Gomme), 10°. Il britannico Graham Briggs (Rapha Condor JLT) si impone in classifica con 8″ sul danese Mygind e 54″ sul danese Vinther. Miglior italiano Fiorenza, 18° a 1′18″

GRAND PRIX OF ADYGEYA (Russia)

Il russo Igor Boev (RusVelo) si è imposto nella quinta ed ultima tappa, circuito di Maykop, percorrendo 108 Km in 2h28′17″, alla media di 43,700 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’ucraino Buts e il russo Nikolaev. Il russo Ilnur Zakarin (RusVelo) si impone in classifica con 1′06″ sul connazionale Lagutin e 1′57″ sul connazionale Firsanov.

GILBERT, TRIS ALL’AMSTEL

aprile 20, 2014 by Redazione  
Filed under 5) AMSTEL GOLD RACE, News

Il fuoriclasse belga stacca la concorrenza con una fucilata sul Cauberg, del tutto analoga a quella che gli è valsa il titolo mondiale due anni fa, e conquista in solitaria il terzo successo in carriera nella classica olandese. Il connazionale Vanendert chiude secondo, precedendo Gerrans, Valverde e Kwiatkowski. Gasparotto, assistito da un Nibali in veste di gregario, è ottavo, migliore degli italiani.

23 settembre 2012: Luca Paolini approccia in testa il Cauberg, Vincenzo Nibali prova ad accelerare, Philippe Gilbert rilancia e saluta definitivamente la compagnia, resistendo al disperato tentativo di rimonta di Boasson Hagen per regalarsi l’agognato alloro iridato. Flashforward a diciotto mesi più tardi, e la storia si ripete, quasi identica a se stessa: la Omega Pharma – Quickstep tenta di lanciare l’attacco di Poels, Samuel Sanchez scatta per lanciare l’attacco del compagno (unica variazione sul tema rispetto a due stagioni fa, anche se l’effetto dell’allungo di Nibali fu del tutto analogo), che al momento ideale piazza l’allungo. Gerrans, come Kolobnev al Campionato del Mondo, dà per qualche istante l’illusione di poter resistere, ma bastano poche pedalate per dissolverla. Jelle Vanendert, forse un po’ troppo timido sul Cauberg, rimonta nel tratto di discesa e pianura, ma non basta a negare al 31enne di Verviers il terzo successo in carriera all’Amstel Gold Race, nonché secondo della campagna del Nord in corso, dopo quello alla Freccia del Brabante.
A tre giorni dalla Freccia Vallone e a sette dalla Liegi-Bastogne-Liegi, per le quali Gilbert diviene ora il naturale favorito, le più serie minacce alla supremazia dell’ex iridato non sono arrivate dagli avversari più quotati, tutti disposti ad attendere il confronto diretto sull’ultima ascesa e facilmente domati, bensì dai ben meno accreditati attaccanti emersi nell’arco della corsa, inclusi i fuggitivi della prima ora: Preben Van Hecke, evaso dopo una decina di chilometri, in compagnia di Alexey Lutsenko, Matej Mohoric, Pim Ligthart, Manuel Belletti, Pirmin Lang, James Vanlandschoot e Nicola Boem, e Christophe Riblon, unitosi agli otto in un secondo tempo, assieme a Rory Sutherland, si sono infatti presentati al penultimo passaggio sotto lo striscione d’arrivo, a 18 km dal termine, con quasi due dei sedici minuti accumulati nelle battute iniziali, dopo aver perso quasi nulla sulle due salite precedenti. La sensazione che i big potessero essere beffati cominciava a farsi strada, specie alla luce dell’incapacità di ricucire di un più blasonato drappello di contrattaccanti, lanciato da Thomas Voeckler ad una quarantina di chilometri dal traguardo. Tra i compagni di viaggio del francese, però, c’era chi giocava a nascondersi, come dimostrato dalla stoica resistenza opposta al ricongiungimento da Van Avermaet e Fuglsang, autori di un estremo contrattacco con il quale hanno dimostrato riserve di energia forse insospettabili, ma sicuramente utilizzabili con maggior raziocinio.
I due hanno raggiunto i due battistrada in vista del Bemelerberg, penultimo strappo di giornata, sul quale un terzetto guidato da Giampaolo Caruso si è a sua volta riportato sulla testa della corsa, ma solo per essere a sua volta inghiottito dal plotone una manciata di metri più avanti.
Come da recente tradizione, l’Amstel si è così risolta in un corpo a corpo sul Cauberg tra i favoriti, dai quali erano stati tuttavia depennati nomi del calibro di Purito Rodriguez e Daniel Martin, entrambi costretti al ritiro da due brutte cadute. Nibali, rimasto al coperto ben più di quanto ci abbia abituati a vedere, si è incaricato di pilotare al comando Enrico Gasparotto, ultimo italiano ad imporsi su queste strade (due anni fa), ma l’ex campione d’Italia non ha avuto la forza di tenere il passo dei migliori, dovendosi alla fine accontentare di un’ottava piazza. Un risultato comunque sufficiente ad affermarsi come migliore di una pattuglia italiana che non cessa più di deludere, a partire da un Cunego tanto pieno di ambizioni e parole alla vigilia quanto vuoto di energie nel momento clou.
Detto della doppietta belga, sono piaciuti Simon Gerrans, terzo al traguardo e ultimo ad arrendersi sul Cauberg, e un Michal Kwiatkowski, quinto, i cui limiti rimangono ancora tutti da esplorare anche su queste strade; meno bene – considerate le diverse aspettative – Valverde, quarto, battuto nettamente nel testa a testa più atteso, malgrado la classica corsa d’attesa in vista del duello decisivo. In top 10, oltre al già menzionato Gasparotto, Geschke, Mollema, Moreno e un sorprendente Arashiro, in un corsa nella quale l’attendismo generale, attestato dal foltissimo gruppo presentatosi compatto agli ultimi 3 km, ha comunque favorito risultati inattesi.
Il secondo capitolo del trittico ardennese andrà in scena mercoledì, con una Freccia Vallone la cui fisionomia, orientata ad una sfida di massa sul Mur de Huy, sembra l’ideale per un bis di Philippe Gilbert.

Matteo Novarini

ORDINE D’ARRIVO

1 Philippe Gilbert (Bel) BMC Racing Team 6:25:57
2 Jelle Vanendert (Bel) Lotto Belisol 0:00:05
3 Simon Gerrans (Aus) Orica Greenedge 0:00:06
4 Alejandro Valverde Belmonte (Spa) Movistar Team
5 Michal Kwiatkowski (Pol) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
6 Simon Geschke (Ger) Team Giant-Shimano 0:00:10
7 Bauke Mollema (Ned) Belkin Pro Cycling Team
8 Enrico Gasparotto (Ita) Astana Pro Team
9 Daniel Moreno Fernandez (Spa) Team Katusha
10 Yukiya Arashiro (Jpn) Team Europcar 0:00:12
11 Björn Leukemans (Bel) Wanty – Groupe Gobert
12 Michael Matthews (Aus) Orica Greenedge
13 Davide Rebellin (Ita) CCC Polsat Polkowice
14 Fabian Wegmann (Ger) Garmin Sharp
15 Anthony Roux (Fra) FDJ.fr
16 Giampaolo Caruso (Ita) Team Katusha
17 Rui Alberto Faria Da Costa (Por) Lampre-Merida
18 Roman Kreuziger (Cze) Tinkoff-Saxo
19 Alexandr Kolobnev (Rus) Team Katusha 0:00:21
20 Tom Dumoulin (Ned) Team Giant-Shimano
21 Tom Jelte Slagter (Ned) Garmin Sharp
22 Lars Petter Nordhaug (Nor) Belkin Pro Cycling Team
23 Arnold Jeannesson (Fra) FDJ.fr
24 Frank Schleck (Lux) Trek Factory Racing 0:00:23
25 Thomas Voeckler (Fra) Team Europcar 0:00:36
26 Paul Martens (Ger) Belkin Pro Cycling Team
27 Cyril Gautier (Fra) Team Europcar
28 Eduard Vorganov (Rus) Team Katusha
29 Jakob Fuglsang (Den) Astana Pro Team
30 Fabio Felline (Ita) Trek Factory Racing
31 Marco Marcato (Ita) Cannondale
32 Enrico Barbin (Ita) Bardiani-CSF
33 Romain Bardet (Fra) AG2R La Mondiale
34 Diego Ulissi (Ita) Lampre-Merida
35 Alex Howes (USA) Garmin Sharp
36 Stefan Denifl (Aut) IAM Cycling
37 Chris Anker Sörensen (Den) Tinkoff-Saxo
38 Bob Jungels (Lux) Trek Factory Racing
39 Edvald Boasson Hagen (Nor) Team Sky
40 Greg Van Avermaet (Bel) BMC Racing Team
41 Mikael Cherel (Fra) AG2R La Mondiale 0:01:01
42 Marcus Burghardt (Ger) BMC Racing Team
43 Ben Hermans (Bel) BMC Racing Team
44 Dominik Nerz (Ger) BMC Racing Team
45 Davide Malacarne (Ita) Team Europcar
46 Jan Bakelants (Bel) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
47 Dennis Vanendert (Bel) Lotto Belisol
48 Kristijan Durasek (Cro) Lampre-Merida
49 Alessandro De Marchi (Ita) Cannondale
50 Damiano Cunego (Ita) Lampre-Merida

Il decisivo attacco di Gilbert sul Cauberg (foto Bettini)

Il decisivo attacco di Gilbert sul Cauberg (foto Bettini)

TRO-BRO LÉON, UNE QUESTION FRANÇAISE

aprile 20, 2014 by Redazione  
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Lo sciovinismo francese è cosa famosa e radicata nella cultura transalpina, anche ai giorni nostri quando ormai la cosiddetta “globalizzazione” ha mescolato razze, culture ed etnie. Ma nonostante tutto questo, la Tro-Bro Léon disputatasi oggi in Bretagna, profondo nord transalpino, ne è stata l’ennesima prova. Nei primi 15 classificati ben tredici sono “galletti”, con l’eccezione dell’olandese Lindeman (Rabobank Development Team), sesto, e dell’italiano Sbaragli (MTN – Qhubeka), quindicesimo.

Pasqua di gara anche in Bretagna con la Tro-Bro Léon, gara in linea di quasi 203 km da Le Carpont Plouguin a Lannilis, tappezzata di tronconi sterrati e con una starting list infarcita da formazioni transalpine, comprese le tre WorldTour FDJ.fr, AG2R La Mondiale e Team Europcar.
Non è stato per questo difficile, difficoltà del tracciato a parte, per un corridore transalpino conquistare la vittoria che, dopo poco meno di 5 ore di gara, è stata conquistata da Adrien Petit della “Cofidis, Solutions Crédits”. Il portacolori della formazione francese si è presentato sul traguardo Lannilis con un vantaggio di 3” su Flavien Dassonville (BigMat – Auber 93) e di 27” su Cédric Pineau (FDJ.fr); per trovare un nome non francese bisogna scorrere l’ordine di arrivo fino al sesto posto, dove si trova l’olandese Bert-Jan Lindeman (Rabobank Development Team) arrivato dopo 41”, secondo di un gruppetto di 5 inseguitori. Per quanto riguarda i colori italiani bisogna scendere ancora di un poco fino al quindicesimo posto, posizione occupata da Kristian Sbaragli (MTN – Qhubeka), arrivato dopo 45” e quinto di un gruppetto forte di 29 unità.
La sparuta spedizione azzurra era rappresentata, oltre che dal già citato portacolori della formazione sudafricana, anche da Danilo Napolitano (Wanty – Groupe Gobert) e Matteo Pelucchi (IAM Cycling), entrambi ritiratisi nel corso della gara.

Mario Prato

ORDINE D’ARRIVO

1 Adrien Petit (Fra) Cofidis, Solutions Credits 4:56:15
2 Flavien Dassonville (Fra) BigMat – Auber 93 0:00:03
3 Cédric Pineau (Fra) FDJ.fr 0:00:27
4 Pierre Luc Perichon (Fra) Bretagne Séché Environnement 0:00:31
5 Benoit Jarrier (Fra) Bretagne – Seche Environnement 0:00:41
6 Bert-Jan Lindeman (Ned) Rabobank Development Team
7 Sébastien Turgot (Fra) AG2R La Mondiale
8 Vincent Jerome (Fra) Team Europcar
9 Guillaume Levarlet (Fra) Cofidis, Solutions Credits
10 Erwann Corbel (Fra) Bretagne – Seche Environnement 0:00:44
11 Francis Mourey (Fra) FDJ.fr 0:00:45
12 Lloyd Mondory (Fra) AG2R La Mondiale
13 Yohann Gené (Fra) Team Europcar
14 Laurent Pichon (Fra) FDJ.fr
15 Kristian Sbaragli (Ita) MTN – Qhubeka
16 Benjamin Giraud (Fra) Team La Pomme Marseille 13
17 Sébastien Hinault (Fra) IAM Cycling
18 Antoine Demoitie (Fra) Wallonie – Bruxelles
19 Timo Roosen (Ned) Rabobank Development Team
20 Kenneth Van Bilsen (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise
21 Rudy Barbier (Fra) Roubaix Lille Metropole
22 Samuel Dumoulin (Fra) AG2R La Mondiale
23 Mike Teunissen (Ned) Rabobank Development Team
24 Tim Declercq (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise
25 Tony Hurel (Fra) Team Europcar
26 Tom Dernies (Bel) Wallonie – Bruxelles
27 Alexandre Pichot (Fra) Team Europcar
28 Frederik Backaert (Bel) Wanty – Groupe Gobert
29 Egoitz García Echeguibel (Esp) Cofidis, Solutions Crédits
30 Yauheni Hutarovich (Blr) AG2R La Mondiale
31 Laurent Evrard (Fra) Wallonie – Bruxelles
32 Anthony Delaplace (Fra) Bretagne – Seche Environnement
33 Steve Chainel (Fra) AG2R La Mondiale
34 Alo Jakin (Est) BigMat – Auber 93
35 Jimmy Engoulvent (Fra) Team Europcar
36 Jacobus Venter (RSA) MTN – Qhubeka
37 Christophe Laborie (Fra) Bretagne – Seche Environnement
38 Arnaud Gérard (Fra) Bretagne Séché Environnement
39 Florian Vachon (Fra) Bretagne – Seche Environnement
40 Johan Le Bon (Fra) FDJ.fr 0:00:52
41 Théo Vimpere (Fra) BigMat – Auber 93 0:01:05
42 Yoann Paillot (Fra) Team La Pomme Marseille 13 0:01:15
43 Rudy Kowalski (Fra) Roubaix Lille Metropole 0:01:41
44 Jean-Lou Paiani (Fra) Roubaix Lille Metropole 0:01:47
45 Julien Stassen (Bel) Wallonie – Bruxelles 0:01:51
46 Gert Joeaar (Est) Cofidis, Solutions Credits
47 Jimmy Turgis (Fra) Roubaix Lille Metropole 0:04:02
48 Maarten Van Trijp (Ned) Rabobank Development Team 0:04:59
49 Justin Jules (Fra) Team La Pomme Marseille 13 0:07:05
50 Thomas Rostollan (Fra) Team La Pomme Marseille 13 0:07:06
51 Pierre Gouault (Fra) BigMat – Auber 93
52 Patrick Schelling (Swi) IAM Cycling 0:08:16
53 André Looij (Ned) Rabobank Development Team
54 Timothy Dupont (Bel) Roubaix Lille Metropole
55 Emiel Dolfsma (Ned) Rabobank Development Team 0:15:18
56 Piotr Havik (Ned) Rabobank Development Team

Adrien Petit taglia vittorioso il traguardo del Tro-Bro Léon (France 3)

Adrien Petit taglia vittorioso il traguardo del Tro-Bro Léon (France 3)

19-04-2014

aprile 19, 2014 by Redazione  
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TOUR DU FINISTÈRE

Il belga Antoine Demoitie (Wallonie Bruxelles) si è imposto nella corsa francese, Saint-Évarzec – Quimper, percorrendo 185,4 Km in 4h48′22″, alla media di 38,576 Km/h. Ha preceduto allo sprint i francesi Simon e Fonseca. Unico italiano classificato Kristian Sbaragli (MTN Qhubeka), 4°.

TOUR DU LOIR-ET-CHER “E. PROVOST” (Francia)

Il danese Rasmus Guldhammer (Team Trefor – Blue Water) si è imposto nella quarta tappa, circuito di Angé, percorrendo 165 Km in 3h53′06″, alla media di 42,471 Km/h. Ha preceduto di 3″ i francesi Maldonado e Menut. Miglior italiano Alfonso Fiorenza (Nankang – Fondriest – Franco Gomme), 7° a 3″. Il britannico Graham Briggs (Rapha Condor JLT) è ancora leader della classifica con 5″ sul danese Mygind e 51″ sul danese Vinther. Miglior italiano Fiorenza, 21° a 1′16″

GRAND PRIX OF ADYGEYA (Russia)

Il russo Alexander Foliforov (Itera – Katusha) si è imposto nella quarta tappa, Maykop – Plateau Lago Nagi, percorrendo 123,1 Km in 3h17′08″, alla media di 37,467 Km/h. Ha preceduto di 34″ l’ucraino Sheydyk e di 37″ il russo Belykh. Il russo Ilnur Zakarin (RusVelo) è ancora leader della classifica con 1′06″ sul connazionale Lagutin e 1′57″ sul connazionale Firsanov.

ARNO WALLAARD MEMORIAL

Lo svedese Edvin Wilson (Team Joker) si è imposto nella corsa olandese, circuito di Meerkerk, percorrendo 192 Km in 4h14′13″, alla media di 45,316 Km/h. Ha preceduto di 16″ il britannico Stewart e l’olandese Atzori. Due italiani in gara: Marco Zanotti (Parkhotel Valkenburg Continental Cycling Team), 15° a 27″, Giorgio Brambilla (Veranclassic – Flanders), 18° a 27″

LIEGI – BASTOGNE – LIEGI U23

Il francese Anthony Turgis (C.C.Nogent-sur-Oise) si è imposto nella corsa olandese, Bastogne – Liegi, percorrendo 181,5 Km in 4h38′12″, alla media di 39,144 Km/h. Ha preceduto allo sprint il belga Teuns e il britannico Geoghegan Hart.

ZLM TOUR (open)

Il francese Thomas Boudat (Vendée U) si è imposto nella corsa olandese, circuito di Goes, percorrendo 177,2 Km in 4h00′00″, alla media di 44,300 Km/h. Ha preceduto allo sprint il danese Wurtz Schmidt e di 1″ il francese Sarreau. Due italiani in gara: Paolo Simion* (Mastromarco Sensi Dover Benedetti), 16° a 1′00″, Liam Bertazzo (Mg.Kvis – Trevigiani – Wilier – Norda), 18° a 1′00″

*dilettante

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