06-02-2015
febbraio 6, 2015 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
DUBAI TOUR
Il tedesco John Degenkolb (Team Giant-Alpecin) si è imposto nella terza tappa, Dubai – Hatta, percorrendo 205 Km in 4h50′40″, alla media di 42,316 km/h. Ha preceduto di 2″ gli spagnoli Valverde Belmonte e Lobato Del Valle. Miglior italiano Filippo Pozzato (Lampre-Merida), 4° a 2″. Degenkolb è il nuovo leader della classifica con 4″ sul britannico Cavendish e 6″ su Valverde Belmonte. Miglior italiano Alessandro Bazzana (UnitedHealthcare Pro Cycling), 5° a 11″.
ÉTOILE DE BESSÈGES
Il francese Bryan Coquard (Team Europcar) si è imposto nella terza tappa, circuito di Bessèges, percorrendo 152,6 Km in 3h48′06″, alla media di 40,140 km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Giacomo Nizzolo (Trek Factory Racing) e il belga Edward Theuns (Topsport Vlaanderen – Baloise), nuovo leader della classifica con 3″ sul connazionale Boeckmans e 9″ sull’italiano Marco Coledan (Trek Factory Racing)
HERALD SUN TOUR (Australia)
L’australiano Caleb Ewan (Orica GreenEdge) si è imposto nella seconda tappa, Bendigo – Nagambie, percorrendo 117,9 Km in 2h38′51″, alla media di 44,532 km/h. Ha preceduto allo sprint i connazionali Von Hoff e Witmitz. Miglior italiano Massimo Graziato (African Wildlife Safaris Cycling Team), 6°. L’australiano Cameron Meyer (Orica GreenEdge) è ancorea leader della classifica con 4″ sul neozelandese Cooper e 15″ sul neozelandese Bevin. Miglior italiano Franco Pellizotti (Androni Giocattoli-Venezuela), 16° a 30″.
JANS, VITTORIA NEL GELO DELLE PROTESTE
Giornata particolare alla seconda tappa dell’Étoile de Bessèges, flagellata dal maltempo, con relativa minaccia di sciopero del plotone, fermatosi per ben due volte in occasione dei passaggi sotto lo striscione d’arrivo. La minaccia è poi rientrata e si è assistito ad una conclusione in volata segnata da una caduta, con vittoria di Roy Jans davanti a Alexandre Blain e Bob Jungels. Quarto il nostro Marco Coledan, ancora ai piani nobili dell’ordine d’arrivo
La Nîmes – Les Fumades, nonostante sia stata flagellata da una giornata invernale, è stata interpretata per lo meno da alcuni partecipanti in maniera più che onorevole. Thomas Vaubourzeix (Veranclassic – Ekoï) è, infatti, partito subito, al chilometro zero, in cerca dell’impresa. La fuga in solitaria è, però, durata poco poichè il corridore francese è stato prontamente raggiunto da Edvaldas Siskevicius (Team Marseille 13 KTM) e Tim Kerkhof (Team Roompot). Ma anche per i tre non c’è fortuna, nonostante un discreto vantaggi guadagnato. Dopo il ricongiungimento nel gruppo, provato dal maltempo, comincia a serpeggiare il malumore e il vento della protesta, culminata con la messa del piede a terra nel passaggio sotto lo striscione d’arrivo, all’ingresso del circuito finale.
Il buonsenso ha avuto la meglio e la gara è ripartita con un altro attacco di Kerkhof. Nonostante un’altra sosta del gruppo il fuggitivo non ha trovato fortuna, raggiunto e superato da Thomas Voeckler (Europcar) e Hugo Houle (Ag2r La Mondiale), ispirati dall’unica ascesa di giornata. Con l’avvicinarsi del traguardo il gruppo cha riposto la tentazione di scendere in sciopero e ha organizzato l’inseguimento con successo. La giornata difficile per i ciclisti non era ancora finita perchè la volata finale è stata caratterizzata da una caduta di gruppo che ha coinvolto anche il vincitore di ieri Kris Boeckmans (Lotto Soudal), tuttora leader della Generale. La vittoria di giornata è andata a Roy Jans (Wanty-Groupe Gobert) con Alexandre Blain (Team Marseille 13-KTM) secondo, e Bob Jungels (Trek Factory Racing) terzo; quarto è giunto Marco Coledan (Trek Factory Racing), nuovamente piazzato ai piani alti e attuale leader della classifica a punti.
Domani la terza giornata di gara prevede il Grand Prix de Bessèges, 152 km con partenza e arrivo nella cittadina del dipartimento del Gard che da il nome all’intera corsa a tappe e il Col de Trelys da scalare tre volte.
Mario Prato
ORDINE D’ARRIVO
1 Roy Jans (Bel) Wanty – Groupe Gobert 4:27:54
2 Alexandre Blain (Fra) Team Marseille 13 KTM
3 Bob Jungels (Lux) Trek Factory Racing
4 Marco Coledan (Ita) Trek Factory Racing
5 Yannick Martinez (Fra) Team Europcar
6 Olivier Chevalier (Bel) Wallonie – Bruxelles
7 Antoine Demoitie (Bel) Wallonie – Bruxelles
8 Baptiste Planckaert (Bel) Roubaix Lille Metropole
9 Edward Theuns (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise
10 Fabio Silvestre (Por) Trek Factory Racing
11 Kenneth Van Bilsen (Bel) Cofidis, Solutions Credits
12 Marc Sarreau (Fra) FDJ.fr
13 Cyril Gautier (Fra) Team Europcar
14 Marco Marcato (Ita) Wanty – Groupe Gobert
15 Francesco Van Coppernolle (Bel) Veranclassic – Ekoi
16 Oliver Naesen (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise
17 Michel Kreder (Ned) Team Roompot
18 Wesley Kreder (Ned) Team Roompot
19 Grégory Habeaux (Bel) Wallonie – Bruxelles
20 Timothy Dupont (Bel) Roubaix Lille Metropole
21 Frederik Backaert (Bel) Wanty – Groupe Gobert
22 Giacomo Nizzolo (Ita) Trek Factory Racing
23 Rudy Barbier (Fra) Roubaix Lille Metropole
24 André Looij (Ned) Team Roompot
25 César Bihel (Fra) Auber 93
26 Floris De Tier (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise
27 Marek Rutkiewicz (Pol) CCC Sprandi Polkowice
28 Bryan Alaphilippe (Fra) Armée de Terre
29 Alexis Vuillermoz (Fra) AG2R La Mondiale
30 Yoann Paillot (Fra) Team Marseille 13 KTM
31 Edwing Cammaerts (Bel) Veranclassic – Ekoi
32 Alexis Bodiot (Fra) Armée de Terre
33 Julien Loubet (Fra) Team Marseille 13 KTM
34 Björn Leukemans (Bel) Wanty – Groupe Gobert
35 Benoît Sinner (Fra) Armée de Terre
36 Angel Madrazo (Spa) Caja Rural-Seguros RGA
37 Maxime Daniel (Fra) AG2R La Mondiale
38 Ignatas Konovalovas (Ltu) Team Marseille 13 KTM
39 Pello Bilbao (Spa) Caja Rural-Seguros RGA
40 Paulius Siskevicius (Ltu) An Post – Chainreaction
41 Tony Gallopin (Fra) Lotto Soudal
42 Leonardo Duque (Col) Colombia
43 Adrian Honkisz (Pol) CCC Sprandi Polkowice
44 Branislau Samoilau (Blr) CCC Sprandi Polkowice
45 Armindo Fonseca (Fra) Bretagne-Séché Environnement
46 Carlos Mario Ramirez (Col) Colombia
47 Slater Alistair (GBr) An Post – Chainreaction
48 Rémi Di Gregorio (Fra) Team Marseille 13 KTM
49 Pierrick Fedrigo (Fra) Bretagne-Séché Environnement
50 Yoann Barbas (Fra) Armée de Terre
CLASSIFICA GENERALE
1 Kris Boeckmans (Bel) Lotto Soudal 7:53:21
2 Edward Theuns (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise 0:00:04
3 Marco Coledan (Ita) Trek Factory Racing 0:00:06
4 Cyril Gautier (Fra) Team Europcar 0:00:10
5 Alexis Gougeard (Fra) AG2R La Mondiale
6 Julien Duval (Fra) Armée de Terre
7 Dennis Vanendert (Bel) Lotto Soudal
8 Pim Ligthart (Ned) Lotto Soudal
9 Loïc Chetout (Fra) Cofidis, Solutions Credits
10 Evaldas Siskevicius (Ltu) Team Marseille 13 KTM
11 Eliot Lietaer (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise
12 Brian Van Goethem (Ned) Team Roompot
13 Arnaud Courteille (Fra) FDJ.fr
14 Roy Jans (Bel) Wanty – Groupe Gobert 0:00:17
15 Alexandre Blain (Fra) Team Marseille 13 KTM 0:00:20
16 Bob Jungels (Lux) Trek Factory Racing 0:00:23
17 Tony Gallopin (Fra) Lotto Soudal 0:00:24
18 Bryan Coquard (Fra) Team Europcar
19 Baptiste Planckaert (Bel) Roubaix Lille Metropole 0:00:27
20 Marc Sarreau (Fra) FDJ.fr
21 Antoine Demoitie (Bel) Wallonie – Bruxelles
22 Olivier Chevalier (Bel) Wallonie – Bruxelles
23 Kenneth Van Bilsen (Bel) Cofidis, Solutions Credits
24 Marco Marcato (Ita) Wanty – Groupe Gobert
25 Björn Leukemans (Bel) Wanty – Groupe Gobert
26 Benoît Sinner (Fra) Armée de Terre
27 Maxime Daniel (Fra) AG2R La Mondiale
28 Giacomo Nizzolo (Ita) Trek Factory Racing
29 Julien Loubet (Fra) Team Marseille 13 KTM
30 Pello Bilbao (Spa) Caja Rural-Seguros RGA
31 Ignatas Konovalovas (Ltu) Team Marseille 13 KTM
32 Rémi Di Gregorio (Fra) Team Marseille 13 KTM
33 Thibaut Pinot (Fra) FDJ.fr
34 Carlos Quintero (Col) Colombia
35 Pierre-Roger Latour (Fra) AG2R La Mondiale
36 Jerome Cousin (Fra) Team Europcar
37 Jonathan Hivert (Fra) Bretagne-Séché Environnement
38 Antoine Warnier (Bel) Wallonie – Bruxelles
39 Maxime Monfort (Bel) Lotto Soudal
40 Gert Joeaar (Est) Cofidis, Solutions Credits
41 Julien El Fares (Fra) Team Marseille 13 KTM
42 Steve Morabito (Swi) FDJ.fr
43 Christophe Laporte (Fra) Cofidis, Solutions Credits
44 Stijn Devolder (Bel) Trek Factory Racing
45 Sander Helven (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise
46 Bert Van Lerberghe (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise
47 Romain Feillu (Fra) Bretagne-Séché Environnement
48 Anthony Turgis (Fra) Cofidis, Solutions Credits
49 Dylan Groenewegen (Ned) Team Roompot
50 Benjamin Giraud (Fra) Team Marseille 13 KTM

Ben imbacuccato, Roy Jans taglia il traguardo della seconda frazione dell'Étoile de Bessèges (foto AFP)
TRA DUE LITIGANTI VIVIANI GODE
I migliori sprinter del Dubai Tour sono i due italiani e il britannico già davanti a tutti ieri. Oggi vince Elia Viviani, con la maglia della nuova squadra, il Team Sky.
Si presagiva una rivincita tra velocisti, oggi alla seconda tappa del Dubai Tour, e rivincita è stata, ma con una sorpresa. Tra i due litiganti di ieri, Mark Cavendish e Andrea Guardini, ha goduto il terzo, Elia Viviani, sul gradino piu’ basso del podio ieri e conquistatore oggi di un bel successo, il primo della nuova vita ciclistica con la maglia nera del Team Sky.
I corridori sui primi tre gradini del podio di ieri sono stati gli stessi di oggi, ma in posizioni rimescolate. Nonostante questo, la tappa odierna, con l’arrivo posto a Palm Jumeirah, ha avuto un andamento diverso e un po’ più confuso.
La prima fuga di giornata ha visto scappare dal gruppo Battaglin (Bardiani, già in fuga ieri), Chtioui (Skydive), Frattini (UnitedHealthCare), Eisel (Sky) e Feng (Lampre-Merida). Eisel e Battaglin si sono defilati già al primo sprint intermedio, lasciando che in fuga tra le dune del deserto rimanesse un trio. Almeno fino a circa 70 chilometri dall’arrivo, quando la Bmc ha prepotentemente preso la testa del gruppo, imponendo un’andatura molto sostenuta e mangiando in pochi chilometri buona parte del vantaggio degli attaccanti. A 60 km dall’arrivo Chtioui ha attaccato i due compagni di fuga Frattini e Feng, che si sono presto rialzati, venendo quindi ripresi.
A questo punto l’arteriosclerotico gruppo si è nuovamente calmato, abbassando l’andatura e anche, probabilmente, l’attenzione, viste le numerose cadute e pure gli errori di percorso di parte di alcuni corridori.
A 10 chilometri dall’arrivo Chtioui è stato ripreso, lasciando il palcoscenico completamente libero alle squadre per preparare lo sprint.
Si sono fatte vedere in testa al gruppo Giant-Alpecin, Astana (con Nibali che si è incaricato di un’altra tirata), Team Sky ed infine Etixx-Quickstep. Quest’ultima è parsa la migliore di tutti, con Cavendish pilotato in posizione ottimale.
Guardini, forse memore della volata di ieri, ha deciso di anticipare un po’ i tempi, partendo quando Cavendish era ancora alla ruota del compagno Renshaw. L’australiano ha lanciato alla perfezione “Cannonball” all’inseguimento di Guardini, ma è stato Elia Viviani, lanciato molto bene dal compagno Swift, a sorpendere tutti e ad azzeccare alla perfezione i tempi. Niente da fare per Cavendish che non è riuscito a ripassare l’italiano della Sky. Il britannico si è consolato mantenendo la leadership della classifica generale, con 2″ di vantaggio su Viviani e 6″ su Guardini (terzo al traguardo), al quale manca ancora la vittoria e forse un’ultimo uomo all’altezza degli altri.
I favoriti alla vittoria finale dovrebbero essere questi tre, con l’incognita dell’arrivo di domani alla diga di Hatta. Sabato a Dubai, invece, il Tour si concluderà con un’altra sfida tra velocisti.
Francesco Bertone
ORDINE D’ARRIVO
1 Elia Viviani (Ita) Team Sky 4:29:59
2 Mark Cavendish (GBr) Etixx – Quick-Step
3 Andrea Guardini (Ita) Astana Pro Team
4 Alexander Porsev (Rus) Team Katusha
5 Andrea Palini (Ita) Skydive Dubai Pro Cycling Team
6 John Degenkolb (Ger) Team Giant-Alpecin
7 Daniele Ratto (Ita) UnitedHealthcare Pro Cycling
8 Daniel Oss (Ita) BMC Racing Team
9 Michael Valgren Andersen (Den) Tinkoff-Saxo
10 Nicola Ruffoni (Ita) Bardiani CSF
11 Davide Cimolai (Ita) Lampre-Merida
12 Ruslan Tleubayev (Kaz) Astana Pro Team
13 Edgar Miguel Lemos Pinto (Por) Skydive Dubai Pro Cycling Team
14 Lloyd Mondory (Fra) AG2R La Mondiale
15 Stefan Küng (Swi) BMC Racing Team
16 Marcus Burghardt (Ger) BMC Racing Team
17 Grega Bole (Slo) CCC Sprandi Polkowice
18 Paolo Simion (Ita) Bardiani CSF
19 Juan Jose Lobato (Spa) Movistar Team
20 Grzegorz Stepniak (Pol) CCC Sprandi Polkowice
21 Robert Förster (Ger) UnitedHealthcare Pro Cycling
22 Philippe Gilbert (Bel) BMC Racing Team
23 Luka Pibernik (Slo) Lampre-Merida
24 Rick Zabel (Ger) BMC Racing Team
25 Gediminas Bagdonas (Ltu) AG2R La Mondiale
26 Michal Kolár (Svk) Tinkoff-Saxo
27 Kiel Reijnen (USA) UnitedHealthcare Pro Cycling
28 Manuele Boaro (Ita) Tinkoff-Saxo
29 Chad Haga (USA) Team Giant-Alpecin
30 Federico Zurlo (Ita) UnitedHealthcare Pro Cycling
31 Brent Bookwalter (USA) BMC Racing Team
32 Jesus Herrada (Spa) Movistar Team
33 Vladimir Gusev (Rus) Skydive Dubai Pro Cycling Team
34 Jan Polanc (Slo) Lampre-Merida
35 Eduard Vorganov (Rus) Team Katusha
36 Klaas Lodewyck (Bel) BMC Racing Team
37 Mark Renshaw (Aus) Etixx – Quick-Step
38 Marco Canola (Ita) UnitedHealthcare Pro Cycling
39 Ben Swift (GBr) Team Sky
40 Jaroslaw Marycz (Pol) CCC Sprandi Polkowice
41 Geraint Thomas (GBr) Team Sky
42 Francisco Mancebo Perez (Spa) Skydive Dubai Pro Cycling Team
43 Vincenzo Nibali (Ita) Astana Pro Team
44 Alejandro Valverde (Spa) Movistar Team
45 Oliver Zaugg (Swi) Tinkoff-Saxo
46 Pablo Lastras (Spa) Movistar Team
47 Mikael Cherel (Fra) AG2R La Mondiale
48 Sergei Chernetski (Rus) Team Katusha
49 Robert Kiserlovski (Cro) Tinkoff-Saxo
50 Janez Brajkovic (Slo) UnitedHealthcare Pro Cycling
CLASSIFICA GENERALE
1 Mark Cavendish (GBr) Etixx – Quick-Step 7:54:43
2 Elia Viviani (Ita) Team Sky 0:00:02
3 Andrea Guardini (Ita) Astana Pro Team 0:00:06
4 Davide Frattini (Ita) UnitedHealthcare Pro Cycling 0:00:11
5 Ben Swift (GBr) Team Sky 0:00:13
6 Enrico Battaglin (Ita) Bardiani CSF
7 Alessandro Bazzana (Ita) UnitedHealthcare Pro Cycling
8 Manuele Boaro (Ita) Tinkoff-Saxo 0:00:14
9 Rafael Valls Ferri (Spa) Lampre-Merida 0:00:15
10 Alexander Porsev (Rus) Team Katusha 0:00:16
11 Andrea Palini (Ita) Skydive Dubai Pro Cycling Team
12 Daniel Oss (Ita) BMC Racing Team
13 John Degenkolb (Ger) Team Giant-Alpecin
14 Daniele Ratto (Ita) UnitedHealthcare Pro Cycling
15 Juan Jose Lobato (Spa) Movistar Team
16 Davide Cimolai (Ita) Lampre-Merida
17 Paolo Simion (Ita) Bardiani CSF
18 Nicola Ruffoni (Ita) Bardiani CSF
19 Grega Bole (Slo) CCC Sprandi Polkowice
20 Ruslan Tleubayev (Kaz) Astana Pro Team
21 Lloyd Mondory (Fra) AG2R La Mondiale
22 Rick Zabel (Ger) BMC Racing Team
23 Marcus Burghardt (Ger) BMC Racing Team
24 Gediminas Bagdonas (Ltu) AG2R La Mondiale
25 Michael Valgren Andersen (Den) Tinkoff-Saxo
26 Robert Förster (Ger) UnitedHealthcare Pro Cycling
27 Chad Haga (USA) Team Giant-Alpecin
28 Jesus Herrada (Spa) Movistar Team
29 Vladimir Gusev (Rus) Skydive Dubai Pro Cycling Team
30 Edgar Miguel Lemos Pinto (Por) Skydive Dubai Pro Cycling Team
31 Philippe Gilbert (Bel) BMC Racing Team
32 Stefan Küng (Swi) BMC Racing Team
33 Marco Canola (Ita) UnitedHealthcare Pro Cycling
34 Mark Renshaw (Aus) Etixx – Quick-Step
35 Sergei Chernetski (Rus) Team Katusha
36 Michal Kolár (Svk) Tinkoff-Saxo
37 Eduard Vorganov (Rus) Team Katusha
38 Maciej Paterski (Pol) CCC Sprandi Polkowice
39 Adil Jelloul (Mar) Skydive Dubai Pro Cycling Team
40 Robert Kiserlovski (Cro) Tinkoff-Saxo
41 Andrea Peron (Ita) Team Novo Nordisk
42 Klaas Lodewyck (Bel) BMC Racing Team
43 Brent Bookwalter (USA) BMC Racing Team
44 Pablo Lastras (Spa) Movistar Team
45 Mikael Cherel (Fra) AG2R La Mondiale
46 Janez Brajkovic (Slo) UnitedHealthcare Pro Cycling
47 Martijn Verschoor (Ned) Team Novo Nordisk
48 Geraint Thomas (GBr) Team Sky
49 Luka Mezgec (Slo) Team Giant-Alpecin
50 Alexey Lutsenko (Kaz) Astana Pro Team

Viviani in gloria sul lungomare di Palm Jumeirah (foto Bettini)
05-02-2015
febbraio 5, 2015 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
DUBAI TOUR
L’italiano Elia Viviani (Team Sky) si è imposto nella seconda tappa, Dubai – Palm Jumeirah Atlantis, percorrendo 187 Km in 4h29′59″, alla media di 41,558 km/h. Ha preceduto allo sprint il britannico Mark Cavendish (Etixx – Quick-Step) e l’italiano Andrea Guardini (Astana Pro Team). Cavendish è ancora leader della classifica con 2″ su Viviani e 6″ su Guardini.
ÉTOILE DE BESSÈGES
Il belga Roy Jans (Wanty – Groupe Gobert) si è imposto nella seconda tappa, Nîmes – Les Fumades, percorrendo 157,1 Km in 4h27′54″, alla media di 35,184 km/h. Ha preceduto allo sprint il francese Blain e il lussemburghese Jungels. Miglior italiano Marco Coledan (Trek Factory Racing). Il belga Kris Boeckmans (Lotto Soudal) è ancora leader della classifica con 4″ sul connazionale Theuns e 6″ su Coledan.
HERALD SUN TOUR (Australia)
L’australiano Cameron Meyer (Orica GreenEdge) si è imposto nella prima tappa, Mt Macedon – Bendigo, percorrendo 152 Km in 3h29′47″, alla media di 43,473 km/h. Ha preceduto allo sprint il neozelandese Cooper e di 10″ il neozelandese Bevin. Miglior italiano Franco Pellizotti (Androni Giocattoli-Venezuela), 6°. Meyer è il nuovo leader della classifica con 4″ su Cooper e 15″ su Bevin. Miglior italiano Pellizotti, 16° a 30″.
BOEKMANS PRIMA “ÉTOILE” DEL BESSÈGES
Come già accaduto al GP Grand Prix d’Ouverture La Marseillaise, anche nella prima tappa dell’’Étoile de Bessèges l’ordine d’arrivo non sorride ai ciclisti di casa che, nonostante la loro massiccia presenza ai nastri di partenza, non colgono neanche una delle prime tre posizioni dell’ordine d’arrivo. La conclusione, in una volata ristretta che ha premiato alcuni interpreti di una condotta di gara molto garibaldina, ha visto primeggiare il belga Kris Boeckmans (Lotto Soudal) davanti a Edward Theuns (Topsport Vlaanderen-Baloise) e Marco Coledan (Trek Factory Racing), uno dei pochi italiani al via.
Il “Grand Prix de la Terre d’Argence”, prima tappa della piccola corsa a tappe francese, vera e propria pietra miliare del ciclismo di inizio stagione in Europa, 152km da Bellegarde a Beaucaire, ha visto fin dalle prime battute la frenesia tipica che si vive in testa al gruppo quando si vuole portare via la fuga buona. Il tentativo che ha avuto successo porta la firma di Bryan Coquard (Team Europcar), Steve Morabito, Arnaud Courteille (FDJ), Alexis Gougeard (AG2R La Mondiale), Giacomo Nizzolo, Marco Coledan (Trek Factory Racing), Pello Bilbao, Miguel Angel Benito (Caja Rural), Tony Gallopin (Lotto-Soudal), Michael Van Staeyen, Anthony Turgis, Loïc Chetout, Christophe Laporte (Cofidis), Marco Marcato, Roy Jans (Wanty-Groupe Gobert), Jonathan Hivert, Romain Feillu (Bretagne-Séché Environnement), Antoine Warnier (Wallonie-Bruxelles), Bert Van Lerberghe, Floris De Tier, Sander Helven (Topsport Vlaanderen-Baloise), Brian Van Goethem (Team Roompot), Evaldas Siskevicius, Alexandre Blain, Rémy Di Gregorio, Julien Loubet (Team Marseille 13-KTM), Gorik Gardeyn (Veranclassic-Ekoï) e Julien Duval (Armée de Terre): un gruppo decisamente ben assortito che aveva anche buone possibilità di andare al traguardo, gruppo permettendo… ma il gruppo non lo ha permesso e grazie al lavoro della CCC Polsat Polkowice e della Colombia, squadre non rappresentate nella fuga, il distacco non è mai decollato. Durante l’inseguimento, ai meno 50 il plotone si spezza e ai meno 20 si riporta sui fuggutivi la prima parte, composta da Jérôme Cousin, Cyril Gautier (Team Europcar), Thibaut Pinot, Kévin Reza, Marc Sarreau (FDJ), Maxime Daniel, Pierre Latour (AG2R), Bob Jungels (Trek), Kris Boeckmans, Maxime Monfort, Pim Ligthart (Lotto), Gert Joeaar, Kenneth Vanbilsen (Cofidis), Carlos Quintero (Colombia), Olivier Chevalier, Antoine Demoitié (Wallonie-Bruxelles), Björn Leukemans (Wanty), Alo Jakin (Auber 93), Dylan Theuns (Topsport), Julien Antomarchi, Baptiste Planckaert (Roubaix), Dylan Groenewegen (Roompot), Julien El Fares, Benjamin Giraud (Marseille 13-KTM) e Benoit Sinner (Armée de Terre).
Neanche il tempo di tirare il fiato che si sviluppa l’attacco decisivo, quando Cyril Gautier (Team Europcar), Arnaud Courteille (FDJ), Alexis Gougeard (AG2R-La Mondiale), Marco Coledan (Trek Factory Racing), Jelle Vanendert (Lotto-Soudal), Kris Boeckmans, Pim Ligthart (Lotto-Soudal), Loic Chetout (Cofidis), Elliot Lietaer, Sander Helven (Topsport), Brian Van Goethem (Roompot), Evaldas Siskevicius (Marseille 13-KTM) e Julien Duval (Armée de Terre) lasciano il plotone da poco rimpolpato per andare a giocarsi la vittoria. I 13 si avventano così sulla linea d’arrivo con il belga Kris Boeckmans che regola i compagni di fuga. Ai posti d’onore Edward Theuns (Topsport Vlaanderen-Baloise) e Marco Coledan (Trek Factory Racing), con quest’ultimo primo degli italiani e unico presente nelle fasi salienti della giornata.
Gli altri corridori di casa nostra presenti in Francia sono Marco Marcato (Wanty – Groupe Gobert) 42°, Giacomo Nizzolo (Trek Factory Racing) 43°, Simone Antonini (Wanty – Groupe Gobert) 68°, Davide Rebellin (CCC Sprandi Polkowice) 82°, Fabio Felline (Trek Factory Racing) 89°, Michael Bresciani (Roth – Skoda) 134° e Andrea Vaccher (Roth – Skoda) 142°.
La seconda tappa, battezzata “Nîmes -Communauté de Communes de Cèze Cévennes” porterà il plotone da Nîmes a Les Fumades dopo 155 km di gara.
Mario Prato
ORDINE D’ARRIVO
1 Kris Boeckmans (Bel) Lotto Soudal 3:25:37
2 Edward Theuns (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise
3 Marco Coledan (Ita) Trek Factory Racing
4 Cyril Gautier (Fra) Team Europcar
5 Julien Duval (Fra) Armée de Terre
6 Evaldas Siskevicius (Ltu) Team Marseille 13 KTM
7 Arnaud Courteille (Fra) FDJ.fr
8 Alexis Gougeard (Fra) AG2R La Mondiale
9 Loïc Chetout (Fra) Cofidis, Solutions Credits
10 Brian Van Goethem (Ned) Team Roompot
11 Dennis Vanendert (Bel) Lotto Soudal
12 Eliot Lietaer (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise
13 Pim Ligthart (Ned) Lotto Soudal
14 Marc Sarreau (Fra) FDJ.fr 0:00:17
15 Baptiste Planckaert (Bel) Roubaix Lille Metropole
16 Dylan Groenewegen (Ned) Team Roompot
17 Roy Jans (Bel) Wanty – Groupe Gobert
18 Christophe Laporte (Fra) Cofidis, Solutions Credits
19 Bert Van Lerberghe (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise
20 Romain Feillu (Fra) Bretagne-Séché Environnement
21 Carlos Quintero (Col) Colombia
22 Julien El Fares (Fra) Team Marseille 13 KTM
23 Gert Joeaar (Est) Cofidis, Solutions Credits
24 Bob Jungels (Lux) Trek Factory Racing
25 Benoît Sinner (Fra) Armée de Terre
26 Björn Leukemans (Bel) Wanty – Groupe Gobert
27 Maxime Daniel (Fra) AG2R La Mondiale
28 Maxime Monfort (Bel) Lotto Soudal
29 Antoine Demoitie (Bel) Wallonie – Bruxelles
30 Bryan Coquard (Fra) Team Europcar
31 Pello Bilbao (Spa) Caja Rural-Seguros RGA
32 Anthony Turgis (Fra) Cofidis, Solutions Credits
33 Pierre-Roger Latour (Fra) AG2R La Mondiale
34 Benjamin Giraud (Fra) Team Marseille 13 KTM
35 Julien Loubet (Fra) Team Marseille 13 KTM
36 Alexandre Blain (Fra) Team Marseille 13 KTM
37 Kenneth Van Bilsen (Bel) Cofidis, Solutions Credits
38 Stijn Devolder (Bel) Trek Factory Racing
39 Antoine Warnier (Bel) Wallonie – Bruxelles
40 Thibaut Pinot (Fra) FDJ.fr
41 Olivier Chevalier (Bel) Wallonie – Bruxelles
42 Marco Marcato (Ita) Wanty – Groupe Gobert
43 Giacomo Nizzolo (Ita) Trek Factory Racing
44 Jonathan Hivert (Fra) Bretagne-Séché Environnement
45 Ignatas Konovalovas (Ltu) Team Marseille 13 KTM
46 Jerome Cousin (Fra) Team Europcar
47 Miguel Angel Benito Diez (Spa) Caja Rural-Seguros RGA
48 Steve Morabito (Swi) FDJ.fr
49 Tony Gallopin (Fra) Lotto Soudal
50 Rémi Di Gregorio (Fra) Team Marseille 13 KTM
CLASSIFICA GENERALE
1 Kris Boeckmans (Bel) Lotto Soudal 3:25:27
2 Edward Theuns (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise 0:00:04
3 Marco Coledan (Ita) Trek Factory Racing 0:00:06
4 Cyril Gautier (Fra) Team Europcar 0:00:10
5 Julien Duval (Fra) Armée de Terre
6 Evaldas Siskevicius (Ltu) Team Marseille 13 KTM
7 Arnaud Courteille (Fra) FDJ.fr
8 Alexis Gougeard (Fra) AG2R La Mondiale
9 Loïc Chetout (Fra) Cofidis, Solutions Credits
10 Brian Van Goethem (Ned) Team Roompot
11 Dennis Vanendert (Bel) Lotto Soudal
12 Eliot Lietaer (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise
13 Pim Ligthart (Ned) Lotto Soudal
14 Bryan Coquard (Fra) Team Europcar 0:00:24
15 Tony Gallopin (Fra) Lotto Soudal 0:00:25
16 Alexandre Blain (Fra) Team Marseille 13 KTM 0:00:26
17 Marc Sarreau (Fra) FDJ.fr 0:00:27
18 Baptiste Planckaert (Bel) Roubaix Lille Metropole
19 Dylan Groenewegen (Ned) Team Roompot
20 Roy Jans (Bel) Wanty – Groupe Gobert
21 Christophe Laporte (Fra) Cofidis, Solutions Credits
22 Bert Van Lerberghe (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise
23 Romain Feillu (Fra) Bretagne-Séché Environnement
24 Carlos Quintero (Col) Colombia
25 Julien El Fares (Fra) Team Marseille 13 KTM
26 Gert Joeaar (Est) Cofidis, Solutions Credits
27 Bob Jungels (Lux) Trek Factory Racing
28 Benoît Sinner (Fra) Armée de Terre
29 Björn Leukemans (Bel) Wanty – Groupe Gobert
30 Maxime Daniel (Fra) AG2R La Mondiale
31 Maxime Monfort (Bel) Lotto Soudal
32 Antoine Demoitie (Bel) Wallonie – Bruxelles
33 Pello Bilbao (Spa) Caja Rural-Seguros RGA
34 Anthony Turgis (Fra) Cofidis, Solutions Credits
35 Pierre-Roger Latour (Fra) AG2R La Mondiale
36 Benjamin Giraud (Fra) Team Marseille 13 KTM
37 Julien Loubet (Fra) Team Marseille 13 KTM
38 Kenneth Van Bilsen (Bel) Cofidis, Solutions Credits
39 Stijn Devolder (Bel) Trek Factory Racing
40 Antoine Warnier (Bel) Wallonie – Bruxelles
41 Thibaut Pinot (Fra) FDJ.fr
42 Olivier Chevalier (Bel) Wallonie – Bruxelles
43 Marco Marcato (Ita) Wanty – Groupe Gobert
44 Giacomo Nizzolo (Ita) Trek Factory Racing
45 Jonathan Hivert (Fra) Bretagne-Séché Environnement
46 Ignatas Konovalovas (Ltu) Team Marseille 13 KTM
47 Jerome Cousin (Fra) Team Europcar
48 Miguel Angel Benito Diez (Spa) Caja Rural-Seguros RGA
49 Steve Morabito (Swi) FDJ.fr
50 Rémi Di Gregorio (Fra) Team Marseille 13 KTM

L'arrivo della prima tappa dell'Étoile de Bessèges (foto AFP)
04-02-2015
febbraio 5, 2015 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
DUBAI TOUR
Il britannico Mark Cavendish (Etixx – Quick-Step) si è imposto nella prima tappa, Dubai – Dubai, percorrendo 145 Km in 3h25′00″, alla media di 42,439 km/h. Ha preceduto allo sprint gli italiani Andrea Guardini (Astana Pro Team) ed Elia Viviani (Team Sky), distanziati di 4″ e 6″ nella prima classifica generale.
ÉTOILE DE BESSÈGES
Il belga Kris Boeckmans (Lotto Soudal) si è imposto nella prima tappa, Bellegarde – Beaucaire, percorrendo 153,9 Km in 3h25′37″, alla media di 44,901 km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Theuns e l’italiano Marco Coledan (Trek Factory Racing), distanziati di 4″ e 6″ nella prima classifica generale.
LE TOUR DE FILIPINAS
L’iraniano Mirsamad Poorseyedigolakhour (Tabriz Petrochemical Team) si è imposto nella quarta ed ultima tappa, Lingayen – Baguio, percorrendo 101 Km in 2h54′01″, alla media di 34,824 km/h. Ha preceduto di 2″ il connazionale Askari e di 42″ il francese Thomas Lebas (Bridgestone Anchor Cycling Team), che si impone in classifica con 1′57″ sul filippino Lexer Galedo e 2′19″ sul francese Monier.
HERALD SUN TOUR (Australia)
L’australiano William Clarke (Drapac Professional Cycling) si è imposto nel prologo, circuito di Melbourne, percorrendo 2,1 Km in 2′35″, alla media di 48,774 km/h. Ha preceduto di 1″ i connazionali Ewan e Jones. Miglior italiano Tiziano Dall’Antonia (Androni Giocattoli-Venezuela), 38° a 9″.
ALL’UNION FLAG SVENTOLA LA BANDIERA DI CAVENDISH
L’arrivo era a breve distanza dalla bandiera simbolo dell’unità nazionale degli Emirati Arabi Uniti e il britannico Cavendish, autentico simbolo sventolante dello sprint, l’ha onorata con il suo primo successo stagionale. La tappa d’apertura del secondo Dubai Tour era predestinata ai velocisti e, complici gli infiniti rettilinei del finale, per le loro formazioni è stato facilissimo rientrare sulla fuga di giornata prima di lanciare le loro frecce. Il britannico è stato il più veloce… ma il nostro Guardini c’è mancato poco che lo doppiasse.
E’ andata in scena oggi a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti, la prima tappa dell’omonimo Dubai Tour. Come successo per le altre corse di inizio calendario che si svolgono in Medio Oriente, il Dubai Tour sta catalizzando l’attenzione delle maggiori squadre ciclistiche del Pro Tour, tanto da figurare come gara d’apertura di molti grossi calibri del mondo delle due ruote, tra i quali anche il nostro VIncenzo Nibali, chiamato ad una importante stagione di conferma. In più, come lo scorso anno, l’organizzazione del Dubai è affiancata nientemeno che da RCS, organizzatrice del Giro d’Italia. E, guardacaso, molti italiani sono stati protagonisti nella tappa d’apertura, anche se la vittoria finale è andata ad un britannico, peraltro molto conosciuto.
Si è partiti oggi dal Dubai International Marine Club e si è arrivati alla Union House Flag, un modo come un altro per dire che si è rimasti sempre nella stessa città. La fuga di giornata, sganciatasi nei primi 10 chilometri (su 145 totali) di corsa, ha visto tra i suoi componenti Enrico Battaglin (Bardiani), Rafael Valls (Lampre-Merida), Vladimir Gusev (Skydive), Nicolas Lefrancois (Novo Nordisk) e Alessandro Bazzana (United Helatchcare). Lungo i larghissimi stradoni, piatti come un biliardo, del waterfront della megalopoli araba, il gruppo non ha quasi mai perso il contatto visivo con i fuggitivi, il cui vantaggio non è mai andato oltre il minuto e mezzo.
In testa al gruppo c’era sempre la Etixx-Quickstep della superstar dello sprint Mark Cavendish, chiamato oggi, e per tutta la stagione, a riprendersi quello scettro di re delle volate che le passate stagioni hanno un pò messo in dubbio (compreso il non brillantissimo esordio di quest’anno in Argentina).
Quando anche il Team Sky si è piazzato in massa alla testa del plotone, a circa 25 km dall’arrivo, la fuga è stata annullata in un batter d’occhio. Ai -20 uno sprint intermedio è stato conquistato da Ben Swift (Sky), che ha così capitallizato al meglio il lavoro della propria squadra.
Si è volati così dritti verso lo sprint finale, senza più il sussulto di nessun attacco o tentativo. In mancanza di montagne, bellezze naturali o monumenti, il Dubai Tour ha offerto allo spettatore grandi visioni di sabbia e grattacieli alti fino alle nuvole. Siamo nel 2015 e bisogna, forse, rassegnarsi ad un cliclismo (e un mondo) che cambia.
Molte squadre erano interessate a ben figurare in volata e a cercare la vittoria, ma la Etixx-QuickStep è parsa la più forte e organizzata, con il generoso Tony Martin a pedalare come vagone (di lusso) del treno di Mark Cavendish. Annotiamo, però, una lunga tirata in testa al gruppo di Vincenzo Nibali ai -2, che inizia con questa comparsa la stagione da campione in carica del Tour de France.
Il meccanismo della Quickstep, però, ha funzionato come un orologio e Mark Renshaw ha depositato alla perfezione il proprio capitano ai -300 metri. La volata di “Cannonball” è parsa subito irresistibile e il britannico ha scavato un bel solco tra sé e gli avversari, ma negli ultimi metri si è assisitito al prodigioso recupero dell’italiano Andrea Guardini (Astana), che si è fatto sotto fino ad affiancare Cavendish sulla linea al colpo di reni. L’inglese ha esultato, ma giustamente Guardini ha mimato un bel “quasi” con la manina, come a dire di aspettare il fotofinish, o comunque a sottolineare il fatto che la vittoria gli fosse sfuggita per meno di un soffio. E il fotofinish ha proprio decretato questo, assegnando comunque meritatamente la vittoria a Cavendish per pochissimi centimetri. Terzo si è piazzato Elia Viviani (Sky), precedendo una top ten infarcita di altri italiani (i due a podio, Palini, Simion e Oss).
Domani ci sarà subito occasione per gli sprinters di migliorarsi o di confermarsi e il duello tra Cavendish e Guardini (superiori a tutti oggi) si preannuncia particolarmente interessante. Venerdì invece, toccherà ai finisseur misurarsi sulle pendenze arcigne dell’arrivo alla diga di Hatta.
Francesco Bertone
ORDINE D’ARRIVO
1 Mark Cavendish (GBr) Etixx – Quick-Step 3:25:00
2 Andrea Guardini (Ita) Astana Pro Team
3 Elia Viviani (Ita) Team Sky
4 Alexander Porsev (Rus) Team Katusha
5 Juan Jose Lobato (Spa) Movistar Team
6 Luka Mezgec (Slo) Team Giant-Alpecin
7 Andrea Palini (Ita) Skydive Dubai Pro Cycling Team
8 Paolo Simion (Ita) Bardiani CSF
9 Daniel Oss (Ita) BMC Racing Team
10 Martijn Verschoor (Ned) Team Novo Nordisk
11 Rick Zabel (Ger) BMC Racing Team
12 Grega Bole (Slo) CCC Sprandi Polkowice
13 John Degenkolb (Ger) Team Giant-Alpecin
14 Daniele Ratto (Ita) UnitedHealthcare Pro Cycling
15 Davide Cimolai (Ita) Lampre-Merida
16 Lloyd Mondory (Fra) AG2R La Mondiale
17 Nicola Ruffoni (Ita) Bardiani CSF
18 Ruslan Tleubayev (Kaz) Astana Pro Team
19 Christian Delle Stelle (Ita) CCC Sprandi Polkowice
20 Gediminas Bagdonas (Ltu) AG2R La Mondiale
21 Adil Jelloul (Mar) Skydive Dubai Pro Cycling Team
22 Marcus Burghardt (Ger) BMC Racing Team
23 Soufiane Haddi (Mar) Skydive Dubai Pro Cycling Team
24 Maciej Paterski (Pol) CCC Sprandi Polkowice
25 Anton Vorobyev (Rus) Team Katusha
26 Andrea Peron (Ita) Team Novo Nordisk
27 Sergei Chernetski (Rus) Team Katusha
28 Rafaa Chtioui (Tun) Skydive Dubai Pro Cycling Team
29 Ben Swift (GBr) Team Sky
30 Alexey Lutsenko (Kaz) Astana Pro Team
31 Chad Haga (USA) Team Giant-Alpecin
32 Vladimir Gusev (Rus) Skydive Dubai Pro Cycling Team
33 Jesus Herrada (Spa) Movistar Team
34 Marco Canola (Ita) UnitedHealthcare Pro Cycling
35 Robert Kiserlovski (Cro) Tinkoff-Saxo
36 Robert Förster (Ger) UnitedHealthcare Pro Cycling
37 Mark Renshaw (Aus) Etixx – Quick-Step
38 Bader Alhammadi Mireza (UAE) United Aeab Emirates
39 Matteo Montaguti (Ita) AG2R La Mondiale
40 Janez Brajkovic (Slo) UnitedHealthcare Pro Cycling
41 Eduard Vorganov (Rus) Team Katusha
42 Manuele Boaro (Ita) Tinkoff-Saxo
43 Mikael Cherel (Fra) AG2R La Mondiale
44 Pablo Lastras (Spa) Movistar Team
45 Michael Valgren Andersen (Den) Tinkoff-Saxo
46 Majid Albalooshi (UAE) United Aeab Emirates
47 Filippo Pozzato (Ita) Lampre-Merida
48 Johannes Fröhlinger (Ger) Team Giant-Alpecin
49 Philippe Gilbert (Bel) BMC Racing Team
50 Michal Kolár (Svk) Tinkoff-Saxo
CLASSIFICA GENERALE
1 Mark Cavendish (GBr) Etixx – Quick-Step 3:24:50
2 Andrea Guardini (Ita) Astana Pro Team 0:00:04
3 Elia Viviani (Ita) Team Sky 0:00:06
4 Ben Swift (GBr) Team Sky 0:00:07
5 Alessandro Bazzana (Ita) UnitedHealthcare Pro Cycling
6 Manuele Boaro (Ita) Tinkoff-Saxo 0:00:08
7 Enrico Battaglin (Ita) Bardiani CSF
8 Rafael Valls Ferri (Spa) Lampre-Merida 0:00:09
9 Alexander Porsev (Rus) Team Katusha 0:00:10
10 Juan Jose Lobato (Spa) Movistar Team
11 Luka Mezgec (Slo) Team Giant-Alpecin
12 Andrea Palini (Ita) Skydive Dubai Pro Cycling Team
13 Paolo Simion (Ita) Bardiani CSF
14 Daniel Oss (Ita) BMC Racing Team
15 Martijn Verschoor (Ned) Team Novo Nordisk
16 Rick Zabel (Ger) BMC Racing Team
17 Grega Bole (Slo) CCC Sprandi Polkowice
18 John Degenkolb (Ger) Team Giant-Alpecin
19 Daniele Ratto (Ita) UnitedHealthcare Pro Cycling
20 Davide Cimolai (Ita) Lampre-Merida
21 Lloyd Mondory (Fra) AG2R La Mondiale
22 Nicola Ruffoni (Ita) Bardiani CSF
23 Ruslan Tleubayev (Kaz) Astana Pro Team
24 Christian Delle Stelle (Ita) CCC Sprandi Polkowice
25 Gediminas Bagdonas (Ltu) AG2R La Mondiale
26 Adil Jelloul (Mar) Skydive Dubai Pro Cycling Team
27 Marcus Burghardt (Ger) BMC Racing Team
28 Soufiane Haddi (Mar) Skydive Dubai Pro Cycling Team
29 Maciej Paterski (Pol) CCC Sprandi Polkowice
30 Anton Vorobyev (Rus) Team Katusha
31 Andrea Peron (Ita) Team Novo Nordisk
32 Sergei Chernetski (Rus) Team Katusha
33 Rafaa Chtioui (Tun) Skydive Dubai Pro Cycling Team
34 Alexey Lutsenko (Kaz) Astana Pro Team
35 Chad Haga (USA) Team Giant-Alpecin
36 Vladimir Gusev (Rus) Skydive Dubai Pro Cycling Team
37 Jesus Herrada (Spa) Movistar Team
38 Marco Canola (Ita) UnitedHealthcare Pro Cycling
39 Robert Kiserlovski (Cro) Tinkoff-Saxo
40 Robert Förster (Ger) UnitedHealthcare Pro Cycling
41 Mark Renshaw (Aus) Etixx – Quick-Step
42 Bader Alhammadi Mireza (UAE) United Aeab Emirates
43 Matteo Montaguti (Ita) AG2R La Mondiale
44 Janez Brajkovic (Slo) UnitedHealthcare Pro Cycling
45 Eduard Vorganov (Rus) Team Katusha
46 Mikael Cherel (Fra) AG2R La Mondiale
47 Pablo Lastras (Spa) Movistar Team
48 Michael Valgren Andersen (Den) Tinkoff-Saxo
49 Majid Albalooshi (UAE) United Aeab Emirates
50 Filippo Pozzato (Ita) Lampre-Merida

L'agguerrito volatone che ha posto fine alle prima tappa del Dubai Tour 2015 (foto Bettini)
STAGIONE 2015: GRANDI NOMI AL CALDO DELLE TRE CORSE D’ARABIA
febbraio 4, 2015 by Redazione
Filed under Approfondimenti
Al caldo del Golfo Persico si disputano una dopo l’altra, nello spazio di 18 giorni, le prime tre grandi corse a tappe del 2015. Prima il Dubai Tour, poi i giri del Qatar e dell’Oman consentiranno ai grandi nomi del gruppo di preparare la gamba in vista del debutto nelle prime importanti corse europee, con un pensiero anche al successo finale, in particolare in Oman, dove si affronterà la tradizionale e durissima salita alla Green Mountain, sulla quale negli ultimi anni è stato grande mattatore Froome. Tantissimo spazio per i velocisti, che “vedono” all’orizzonte anche la possibilità di mettere in cascina il successo finale in classifica a Dubai e in Qatar.
Sono le prime tre grandi corse a tappe della stagione 2015 per la qualità dei corridori che vi si schiereranno ai nastri di partenza. I giri di Dubai, del Qatar e dell’Oman, elencati in ordine cronologico d’effettuazione, vedranno in scena campioni del calibro degli spagnoli Valverde e Rodríguez, dello slovacco Sagan, del belga Gilbert, dell’elvetico Cancellara, del britannico Wiggins e, soprattutto, del nostro Vincenzo Nibali, di certo grande favorito per la vittoria nell’unica delle tre gare mediorientali idonea alle sue caratteristiche di scalatore, quella prevista sulle strade dell’Oman. Sarà l’occasione per tastare lo stato di forma dei “grandi” al caldo del Golfo Persico, mentre avranno parecchie occasioni di mettersi in mostra i velocisti – in particolare nelle prime due gare – tra i quali vedremo anche un figlio d’arte, Rick Zabel, passato professionista nel mese di giugno dello scorso anno e che dovrà vedersela con virtuosi dello sprint come il connazionale Kittel, i francesi Bouhanni e Démare, il norvegese Bouhanni, gli italiani Modolo e Guardini, lo spagnolo Ventoso, i fratelli olandesi Van Poppel per rimanere in tema di figli d’arte e, per finire, il belga Boonen, autentico “emiro” del Qatar in virtù delle 4 vittorie conseguite nelle 13 edizioni finora disputate, affermazioni alle quali ha affiancato ben 7 vittorie nella classifica a punti.
Vediamo ora nel dettaglio le tre corse arabiche che si succederanno nello spazio di 18 giorni, tra il 4 e il 22 febbraio.
DUBAI TOUR
L’unica delle tre corse organizzata da mano italiana (RCS Sport) consterà di 4 frazioni, come la scorsa edizione, quella del debutto in calendario di questa gara. Ci saranno delle novità e la prima e più rilevante sarà la cancellazione della tappa a cronometro, che lo scorso anno era risultata determinante per il successo finale dello statunitense Taylor Phinney ma che, proposta come tappa d’apertura, aveva agonisticamente “ammazzato” la corsa, risultata noiosa nelle rimanenti tre frazioni, tutte terminate allo sprint. Stavolta saranno i velocisti i grandi favoriti per il successo finale (su tutti Cavendish, che non prenderà il via al Giro del Qatar), nonostante l’inserimento nel tracciato – seconda novità – di un arrivo posto in vetta ad un muro arcigno ma brevissimo, sul quale gli sprinter potranno contenere l’inevitabile distacco, rimediabile grazie agli abbuoni previsti sugli altri traguardi e agli sprint intermedi. Mercoledì 4 febbraio la prima tappa (The Westin Dubai Stage) scatterà, come tutte le altre, dal Dubai International Marine Club per concludersi dopo 145 Km non distante dall’Union Flag House, l’edificio simbolo dell’indipendenza degli Emirati Arabi Uniti, dopo aver affrontato 4 tornate di un velocissimo circuito di 8,2 Km, anello caratterizzato da due rettifili di uno stesso viale, raccordati da due curve ad U, l’ultima piazzata a circa 3,5 Km dal traguardo. A parte questa prima frazione dal finale inedito, le rimamenti riproporranno gli stessi traguardi della scorsa edizione, a partire da quello previsto il 5 febbraio sull’isola artificiale di Palm Jumeirah dove si impose il tedescone Kittel. Per giungere di fronte all’hotel Atlantis, traguardo della frazione, bisognerà percorrere i 187 Km della “Nakheel Stage”, totalmente pianeggianti come quelli della prima e dell’ultima tappa, ma più insidiosi poiché gli ultimi 11 Km, quelli tracciati sulle strade di Palm Jumeirah, si snoderanno praticamente in “mare aperto”, con tutte le problematiche legate al vento e al rischio di ventagli. La successiva sarà la tappa “regina” del Dubai Tour 2005, ed avrà il traguardo fissato ad Hatta, cittadina situata in un’exclave dell’emirato collocata a ridosso del confine con il sultanato dell’Oman, dove dodici mesi fa pure vinse Kittel, che quest’anno non sarà della partita e che non avrebbe comunque avuto la possibilità di bissare il successo. Alla ricerca di un finale alternativo alla volata, infatti, gli organizzatori hanno deciso di spostare il traguardo dal centro di Hatta alla soprastante diga, dove si arriverà dopo aver percorso i 205 Km della “Dubai Silicon Oasis Authority Stage”, che proporranno tre salitelle intermedie non particolarmente rivelanti (anche se non sono uno scherzo i 2,6 Km all’8,8% dell’ascesa verso il Khalba Road Tunnel, da affontare però a 43 Km dall’arrivo) e, soprattutto, un muro finale di appena 200 metri, con inclinazioni fino al 17% che faranno gola ai finisseur (in primis Philippe Gilbert). Come detto, la brevità dello sforzo e il tracciato in precedenza non troppo duro dovrebbero consentire ai velocisti di non perdere troppi secondi e poi, l’indomani, di giocarsi la corsa nella conclusiva “Burj Stage”, 123 Km per emulare Kittel, che l’anno passato segnò uno strepitoso tris ai piedi degli 830 metri del Burj Khalifa, il grattacielo più alto del mondo, che anche stavolta svetterà sull’ultimo traguardo del Dubai Tour.
TOUR OF QATAR
Neanche il tempo di “smaltire” il Dubai Tour e, ventiquattrore dopo, scatterà l’edizione n° 18 del Giro del Qatar, vera e propria riserva di caccia esclusiva per i velocisti grazie alla totale assenza di salite sul territorio dell’emirato. Nemmeno la tappa a cronometro di 11 Km potrà impensierirli più di tanto, sia per i pochi chilometri da percorrere, sia per gli abbuoni che, come al Dubai Tour, saranno assegnati sia agli arrivi di tappa, sia ai traguardi volanti, previsti in numero di 2 in ciascuna delle 5 frazioni in linea. I problemi più rilevanti potrebbe darli solo il vento che, complice proprio l’assenza di elevazioni, ha “carta bianca” per spazzare il territorio del Qatar, con tutte le problematiche connesse.
Preceduto di qualche giorno dalla gara riservata alla donne, il Tour of Qatar 2015 scatterà domenica 8 febbraio con una tappa di 136 km che taglierà nel mezzo la penisola collegando le località balneari di Dukhan e Sealine Beach, tradizionale sede di partenza (sarà così anche quest’anno) della frazione conclusiva. La seconda frazione, la più lunga dall’alto dei suoi 194 Km, si snoderà tra altre due località costiere, Al Wakra e Al Khor Corniche, percorrendo in gran parte le strade che attraversano il cuore geografico dello stato. Ora, al terzo giorno di gara, si disputerà la tappa più temuta dagli sprinter, la cronometro individuale tracciata per 11 Km quasi spaccati all’esterno del circuito motoristico del Losail, sullo stesso percorso sul quale si era gareggiato individualmente l’anno scorso (vinse l’austrialiano Michael Hepburn) e a squadre nel 2012 (successo della formazione statunitense Garmin – Barracuda) e che presenta 9 rettilinei raccordati da 7 curve. L’indomani si ripercorreranno a ritroso le rotte della seconda frazione, pedalando per 165 km da Al Thakhira a Mesaieed, alla vigilia di quella che, probabilmente, sarà la giornata più insidiosa. La quinta e penultima tappa si disputerà, infatti, all’estremità settentrionale della penisola, zona per la sua posizione particolarmente esposta alla forza del vento: in programma 153 Km tra la fortezza di Al Zubarah, unico monumento del Qatar iscritto nella lista dei patrimoni dell’umanità dell’UNESCO, e la località di Madinat Al Shamal, dove la tappa si concluderà affrontando un circuito di 13,4 Km che dovrà essere inanellato 3 volte. L’atto conclusivo, venerdì 13 febbraio, sarà una passerella di 113 Km in perfetto stile ultima tappa di un grande giro, con la partenza dal Sealine Beach Resort, una prima parte in linea e quindi il circuito finale di 5,7 Km disegnato sulla “corniche” della capitale Doha.
TOUR OF OMAN
Tutt’altra musica suonerà sulle strade dell’Oman, la cui corsa prenderà il via il 17 febbraio, quattro giorni dopo la conclusione del Giro del Qatar. La porzione della penisola arabica in cui è collocato il sultanato, infatti, è decisamente più montagnosa e, a partire dalla seconda edizione (2011), il Giro dell’Oman ha strizzato l’occhio agli scalatori proponendo come principale ghiottoneria l’arrivo in salita sulla “Montagna Verde”, che sempre si è rivelato determinante per la classifica finale e che è stato conquistato anche da Vincenzo Nibali (2012), mentre l’autentico mattatore di questa montagna è stato l’anglo keniota Froome, due volte vincitore in vetta e una volta secondo. Strutturato in sei frazioni come il Tour del Qatar, oltre alla tappa di montagna il Tour dell’Oman proporrà tre chanches per i velocisti mentre i finisseur avranno un traguardo tarato sulle loro corde e ci sarà una frazione di media montagna che sicuramente vedrà ancora sugli scudi gli uomini di classifica. Si partirà con un tappa altimetricamente tranquilla che, totalmente sgombra di dislivelli sensibili, condurrà il gruppo dal castello di Bayt al Naman ad Al Wutayyah, dopo aver percorso 161 Km e un dolce rampetta negli ultimi 400 metri che potrebbe dar qualche noia ai velocisti meno resistenti. Il giorno dopo da un altro castello, quello di Al Hazm, salperà la tappa dedicata ai finisseur, che troveranno pane per i loro denti negli ultimi 25 dei 195 Km in programma per arrivare ad Al Bustan, nel corso dei quali si dovranno affrontare due brevi salite, valide anche per la classifica dei GPM. La più interessante per inscenare una “sparata” è l’ultima, quella di Al Jissah, collocata a soli 5 Km dal traguardo, ma non durissima (2,8 Km al 5%), il che potrebbe far pensare anche ad un arrivo allo sprint a ranghi un po’ più ridotti, ricordando il finale quello della Milano-Sanremo. La terza frazione sarà, invece, la più semplice di tutte, non solo sotto l’aspetto altimetrico ma anche per la planimetria, che disegna due circuiti partendo dall’Al-Musannah Sports City per ritornarvi dopo aver percorso 158 Km e superato insignificanti falsipiani nell’entroterra. Questa facilissima tappa precederà di ventiquattrore il momento più atteso, l’arrivo sulla Green Mountain (o Jabal Al Akhdar, per dirlo all’araba), che i corridori raggiungeranno partendo dalla grande moschea voluta da Qabus dell’Oman, sultano dell’Oman dal 1970. e percorrendo 189 Km sostanzialmente privi di dislivelli significativi fino ai piedi dell’ascesa finale, lunga 5,7 Km e caratterizzata da una pendenza media importante, del 10,5%. Se ai 1235 metri della “Montagna Verde” i giochi non dovrebbero essersi chiusi a derimere definitivamente la questione sarà la tappa di media montagna prevista il giorno successivo tra la località balneare di Al Sawadi Beach e la sede del “Ministry of Housing”, 151 Km che presentaranno il momento clou negli ultimi 60 Km, nel corso dei quali dovrà essere superata per quattro volte la salita di Bousher Alamrat, anch’essa dotata di pendenze interessanti e che sarà scalata alternativamente da due versanti differenti (3 Km al 9,7% e 2,7 Km al 7,8%). Dopo l’ultima scalata bisognerà percorrere 12 Km per andare al traguardo, ricalcando il finale della quarta frazione della scorsa edizione del Giro dell’Oman, che non tradì le attese con il successo dello slovacco Peter Sagan allo sprint sul colombiano Urán mentre Nibali giunse 3° a 2 secondi.
Come in Qatar, anche la tappa conclusiva avrà l’aspetto della passerella, un pelino più complicata rispetto al solito poiché, dopo la partenza dalla sede della compagnia aerea Oman Air, nel corso dei 133 Km che condurranno alla località portuale di Matrah dovranno essere nuovamente superate le due salitelle che avevano punteggiato il finale della seconda frazione, stavolta meno insidiose per i velocisti perché più lontane dal traguardo, collocato a 27 Km dalla cima di Al Jissah e al termine di un circuito cittadino di 7 Km che dovrà essere percorso due sole volte.
Mauro Facoltosi

Lo spettacolare scenario della diga di Hatta, traguardo della tappa ''regina'' del Dubai Tour (wikipedia)
03-02-2015
febbraio 3, 2015 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
LE TOUR DE FILIPINAS
Il malesiano Hariff Salleh (Terengganu Cycling Team) si è imposto nella terza tappa, Iba – Lingayen, percorrendo 150 Km in 3h38′35″, alla media di 41,174 km/h. Ha preceduto allo sprint l’iraniano Sohrabi e il tedesco Thömel. L’australiano Eric Sheppard (Attaque Team Gusto) è ancora leader della classifica con 3″ sul filippino Lexer Galedo e 4″ sul francese Lebas.
PELUCCHI RADDOPPIA E FULMINA GREIPEL
Nel Trofeo Playa de Palma, con arrivo nella celebre Palma di Maiorca, è Matteo Pelucchi (IAM Cycling) a trovare il guizzo giusto, precedendo il tedesco André Greipel (Lotto-Soudal) e l’inglese Ben Swift (Team Sky). Altro italiano presente nella top ten è il toscano Kristian Sbaragli (MTN-Qhubeka), piazzatosi al decimo posto.
L’anno scorso, dopo aver ottenuto una vittoria di rango alla Tirreno-Adriatico, Pelucchi era un po’ sparito dai radar, mentre in questo primo scampolo di 2015 sembra che il velocista brianzolo sia partito col piede giusto e, dopo la gioia ottenuta nella prima prova della Challenge a Mallorca, oggi bisogna aggiornare nuovamente le statistiche del portacolori IAM, portando a due il numero delle vittorie stagionali.
In un contesto climatico non propriamente mite, la fuga non ha impiegato molto tempo ad andare via, con solo tre corridori a formare la testa della corsa, Darío Hernández (Burgos-BH), Unai Intziarte (Murias Taldea) e Illart Zuazubiskar (Selezione Spagnola). Visto il numero esiguo dei battistrada, il gruppo ha iniziato l’inseguimento senza strappare il ritmo e le squadre impegnate, Cofidis e Sky, hanno annullato l’azione dei tre a otto chilometri dall’arrivo.
La volata finale è stata preparata con prepotenza dalla Lotto, squadra dell’esperto Greipel, ma negli ultimi metri a festeggiare non è stato lo sprinter tedesco, bensì Matteo Pelucchi, inseritosi con i tempi giusti alla ruota di Greipel.
Hanno completato la top ten, nell’ordine, Swift, Bennett, Coquard, Kreder, Cancellara, Downing, Page e Sbaragli.
Paolo Terzi
ORDINE D’ARRIVO
1 Matteo Pelucchi (Ita) IAM Cycling 4:06:17
2 André Greipel (Ger) Lotto Soudal
3 Ben Swift (GBr) Team Sky
4 Sam Bennett (Irl) Bora-Argon 18
5 Bryan Coquard (Fra) Team Europcar
6 Raymond Kreder (Ned) Team Roompot
7 Fabian Cancellara (Swi) Trek Factory Racing
8 Russell Downing (GBr) Cult Energy Pro Cycling
9 Dylan Page (Swi) Roth Skoda
10 Kristian Sbaragli (Ita) MTN – Qhubeka
11 Ramunas Navardauskas (Ltu) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team
12 Francesco Lasca (Ita) Caja Rural-Seguros RGA
13 Jose Joaquin Rojas (Spa) Movistar Team
14 Grzegorz Stepniak (Pol) CCC Sprandi Polkowice
15 Ruben Zepuntke (Ger) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team
16 Nacer Bouhanni (Fra) Cofidis, Solutions Credits
17 Jurgen Roelandts (Bel) Lotto Soudal
18 Henrik Evensen (Nor) Team Froy Oslo 0:00:05
19 Luis Mas (Spa) Caja Rural-Seguros RGA
20 Sondre Holst Enger (Nor) IAM Cycling
21 Viktor Manakov (Rus) Russia
22 Lukas Jaun (Swi) Roth Skoda
23 Fumiyuki Beppu (Jpn) Trek Factory Racing
24 Mattew Gibson (GBr) Great Britain
25 Francisco Ventoso (Spa) Movistar Team
26 Pawel Franczak (Pol) Activejet Team
27 Alberto Bettiol (Ita) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team
28 Jaco Venter (RSA) MTN – Qhubeka
29 Maciej Paterski (Pol) CCC Sprandi Polkowice
30 Alexei Kurbatov (Rus) Russia
31 Berden De Vries (Ned) Team Roompot
32 Jens Debusschere (Bel) Lotto Soudal 0:00:08
33 José Gonçalves (Por) Caja Rural-Seguros RGA 0:00:10
34 Daniel Teklehaimanot (Eri) MTN – Qhubeka
35 Youcef Reguigui (Alg) MTN – Qhubeka
36 Henrik Haugen (Nor) Team Froy Oslo
37 Joel Zangerle (Lux) Cult Energy Pro Cycling
38 Pirmin Lang (Swi) IAM Cycling
39 Jesper Asselman (Ned) Team Roompot
40 Marcel Sieberg (Ger) Lotto Soudal 0:00:13
41 Elia Viviani (Ita) Team Sky 0:00:18
42 Andrew Fenn (GBr) Team Sky
43 Daniel Schorn (Aut) Bora-Argon 18
44 Simon Pellaud (Swi) IAM Cycling 0:00:20
45 Mauritus Lammertink (Ned) Team Roompot
46 Christian Delle Stelle (Ita) CCC Sprandi Polkowice 0:00:32
47 Michael Schwarzmann (Ger) Bora-Argon 18
48 Zakkari Dempster (Aus) Bora-Argon 18
49 Ralf Matzka (Ger) Bora-Argon 18
50 Tiesj Benoot (Bel) Lotto Soudal
51 Linus Gerdemann (Ger) Cult Energy Pro Cycling
52 Troels Ronning Vinther (Den) Cult Energy Pro Cycling
53 Marc De Maar (Ned) Team Roompot 0:00:47
54 Bauke Mollema (Ned) Trek Factory Racing
55 Eryk Laton (Pol) CCC Sprandi Polkowice
56 Mario Gonzalez (Spa) Activejet Team
57 Marc Buades (Spa) Spain 0:00:48
58 Julien Morice (Fra) Team Europcar 0:00:50
59 Christian Knees (Ger) Team Sky
60 Vasil Kiryienka (Blr) Team Sky 0:00:55
61 Bernhard Eisel (Aut) Team Sky
62 Shane Archbold (NZl) Bora-Argon 18
63 Marco Coledan (Ita) Trek Factory Racing
64 Unai Intziarte (Spa) Murias Taldea 0:01:03
65 Illart Zuazubiskar (Spa) Spain
66 Aritz Bagues (Spa) Murias Taldea
67 Asier Maeztu (Spa) Spain
68 Mikel Bizkarra (Spa) Murias Taldea
69 Alan Marangoni (Ita) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team
70 Josef Cerny (Cze) CCC Sprandi Polkowice
71 Nikolai Tedre (Nor) Team Froy Oslo
72 Natnael Berhane (Eri) MTN – Qhubeka
73 Stig Broeckx (Bel) Lotto Soudal
74 Adrian Kurek (Pol) CCC Sprandi Polkowice
75 Kristian Forbord (Nor) Team Froy Oslo
76 Alexander Eutushenko (Rus) Russia
77 Davide Formolo (Ita) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team
78 Alexander Serov (Rus) RusVelo
79 Christopher Latham (GBr) Great Britain
80 Michael Reihs (Den) Cult Energy Pro Cycling
81 Kanstantsin Siutsou (Blr) Team Sky 0:01:27
82 Romain Hardy (Fra) Cofidis, Solutions Credits 0:01:28
83 Adrien Petit (Fra) Cofidis, Solutions Credits
84 Andreas Schillinger (Ger) Bora-Argon 18
85 Fabio Felline (Ita) Trek Factory Racing
86 Haimar Zubeldia (Spa) Trek Factory Racing
87 Mike Terpstra (Ned) Team Roompot
88 Javier Moreno (Spa) Movistar Team
89 Maxime Mederel (Fra) Team Europcar
90 Vincent Jerome (Fra) Team Europcar
91 Gerald Ciolek (Ger) MTN – Qhubeka
92 Igor Merino (Spa) Burgos BH
93 Jon Ander Insausti (Spa) Murias Taldea
94 Grega Bole (Slo) CCC Sprandi Polkowice
95 Andrew Tennant (GBr) Great Britain
96 David Arroyo (Spa) Caja Rural-Seguros RGA 0:01:51
97 Phil Bauhaus (Ger) Bora-Argon 18 0:01:52
98 Kirill Pozdnykov (Rus) Russia 0:01:58
99 Ander Alonso (Spa) Spain
100 Garikoitz Bravo (Spa) Murias Taldea 0:02:01

Pelucchi chiude in bellezza con una ''doblete'' l'edizione 2015 della Challenge a Mallorca (foto Bettini)

