12-10-2024

ottobre 12, 2024 by Redazione  
Filed under Ordini d'arrivo

GIRO DI LOMBARDIA

Lo sloveno Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) si è imposto nella classica italiana, Bergamo – Como, percorrendo 255 Km in 6h04′58″, alla media di 41.922 Km/h. Ha preceduto di 3′16″ il belga Remco Evenepoel
(Soudal Quick-Step) e di 4′31″ l’italiano Giulio Ciccone (Lidl – Trek)

TOUR DE SERBIE

Il serbo Mihajlo Stolić (nazionale serba) si è imposto nella seconda tappa, Novi Sad – Zrenjanin, percorrendo 175.2 Km in 3h48′12″, alla media di 46.065 Km/h. Ha preceduto allo sprint il francese Léo Bouvier (BIKE AID) e lo slovacco Adam Gross (nazionale slovacca). Nessun italiano in gara. L’olandese Quinten Veling (Wielerploeg Groot Amsterdam) è ancora leader della classifica con 2′35″ sullo lo sloveno Jaka Marolt (Sava Kranj Cycling) e 3′00″ su Bouvier

TOUR OF TAIHU LAKE (Cina)

Il francese Jason Tesson (TotalEnergies) si è imposto nella quarta tappa, Huzhou – Changxing, percorrendo 117 Km in 2h19′53″, alla media di 50.185 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’australiano Graeme Frislie (CCACHE x Par Küp) e il sudafricano Reinardt Janse van Rensburg (China Glory – Mentech Continental Cycling Team). Miglior italiano Jakub Mareczko (Team Corratec – Vini Fantini), 12°. L’estone Martin Laas (Ferei Quick-Panda Podium Mongolia Team) è ancora leader della classifica con 9″ sul belga Steffen De Schuyteneer (Lotto Dstny Development Team) e 14″ su Tesson. Miglior italiano Mareczko, 11° a 20″

TOUR DE KYUSHU (Giappone)

Il francese Emilien Jeannière (TotalEnergies) si è imposto nella prima tappa, Beppu – Hita, percorrendo 137.7 Km in 3h17′28″, alla media di 41.846 Km/h. Ha preceduto allo sprint il britannico Lukas Nerurkar (EF Education – EasyPost) e l’elvetico Anthon Charmig (Astana Qazaqstan Team). Miglior italiano Kristian Sbaragli
(Team Corratec – Vini Fantini), 16° a 10″. Jeannière è il primo leader della classifica con 3″ su Nerurkar e 6″ su Charmig. Miglior italiano Sbaragli, 6° a 17″

VUELTA CICLISTA A VENEZUELA

Il colombiano Cristian Camilo Tobar (Team Saitel) si è imposto nella settima tappa, circuito di Valencia, percorrendo 160 Km in 3h16′07″, alla media di 48.95 Km/h. Ha preceduto di 2″ il venezuelano Antoni Samuel Quintero (Lotería del Táchira) e l’ecuadoriano Alejandro Bladimir Pita (Team Saitel). Nessun italiano in gara. Il colombiano Walter Vargas (Team Medellín – EPM) è ancora leader della classifica con 24″ sul connazionale Javier Ernesto Jamaica (Team Medellín – EPM) e 1′52″ sul venezuelano Luis Guillermo Mora (Gobernación Trujillo-Orbea)

SIMAC LADIES TOUR (Paesi Bassi)

L’olandese Lorena Wiebes (Team SD Worx – Protime) si è imposta nella quinta tappa, circuito di Doetinchem, percorrendo 140 Km in 3h33′21″, alla media di 39.372 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiana Elisa Balsamo (Lidl – Trek) e la connazionale Nienke Veenhoven (Team Visma | Lease a Bike). La tedesca Franziska Koch (Team Dsm-Firmenich PostNL) è ancora leader della classifica con 5″ sulla britannica Zoe Bäckstedt (Canyon//SRAM Racing) e 8″ sulla belga Lotte Kopecky (Team SD Worx – Protime). Miglior italiana la Balsamo, 9° a 35″

11-10-2024

ottobre 11, 2024 by Redazione  
Filed under Ordini d'arrivo

TOUR DE SERBIE

L’olandese Quinten Veling (Wielerploeg Groot Amsterdam) si è imposto nella prima tappa, Sombor – Novi Sad, percorrendo 150 Km in 3h08′15″, alla media di 47.809 Km/h. Ha preceduto di 2′33″ lo sloveno Jaka Marolt (Sava Kranj Cycling) e di 2′57″ il francese Léo Bouvier (BIKE AID). Nessun italiano in gara. Veling è il primo leader della classifica con 2′35″ su Marolt e 3′04″ sullo slovacco Samuel Kováč (nazionale slovacca)

TOUR OF TAIHU LAKE (Cina)

L’estone Martin Laas (Ferei Quick-Panda Podium Mongolia Team) si è imposto nella terza tappa, circuito di Wujiang, percorrendo 116.8 Km in 2h16′21″, alla media di 51.397 Km/h. Ha preceduto allo sprint il ceco Daniel Babor (Caja Rural – Seguros RGA) e l’italiano Jakub Mareczko (Team Corratec – Vini Fantini). Laas è ancora leader della classifica con 9″ sul belga Steffen De Schuyteneer (Lotto Dstny Development Team) e 17″ sul connazionale Rait Ärm (Van Rysel – Roubaix). Miglior italiano Mareczko, 9° a 20″

VUELTA CICLISTA A VENEZUELA

Il venezuelano Arlex José Méndez (Lotería del Táchira) si è imposto nella sesta tappa, circuito di San Felipe, percorrendo 120 Km in 2h57′55″, alla media di 40.468 Km/h. Ha preceduto allo sprint i connazionali Edwin Yair Torres (Lotería del Táchira) e Luis Gómez (MU Training – País de Futuro). Nessun italiano in gara. Il colombiano Walter Vargas (Team Medellín – EPM) è ancora leader della classifica con 24″ sul connazionale Javier Ernesto Jamaica (Team Medellín – EPM) e 1′52″ sul venezuelano Luis Guillermo Mora (Gobernación Trujillo-Orbea)

SIMAC LADIES TOUR (Paesi Bassi)

L’italiana Barbara Guarischi (Team SD Worx – Protime) si è imposta nella quarta tappa, circuito di Ede, percorrendo 118.2 Km in 2h49′53″, alla media di 41.746 Km/h. Ha preceduto allo sprint la neozelandese Ally Wollaston (AG Insurance – Soudal Team) e l’italiana Maria Giulia Confalonieri (Uno-X Mobility). La tedesca Franziska Koch (Team Dsm-Firmenich PostNL) è la nuova leader della classifica con 5″ sulla britannica Zoe Bäckstedt (Canyon//SRAM Racing) e 8″ sulla belga Lotte Kopecky (Team SD Worx – Protime). Miglior italiana Elisa Balsamo (Lidl – Trek), 10° a 41″

POWLESS RESISTE, IL GRAN PIEMONTE È A STELLE E STRISCE

ottobre 10, 2024 by Redazione  
Filed under News

Sembrava destinato ad essere riacciuffato a pochi passi dal traguardo. Invece lo statunitense Powless si è dimostrato più forte del suo cognome (letterlamente “impotente”), è riuscito a resistere al ritorno del gruppo inseguitore e far suo il Gran Piemonte.

C’era una volta il Giro del Piemonte, gara quasi leggendaria la cui prima edizione si è svolta nel 1906, ancora prima che nascesse il Giro d’Italia, e che ha dato origine al mito del “Diavolo Rosso”, quel Giovanni Gerbi cantato da Paolo Conte e che ha vinto le sue prime tre edizioni. Ma nel palmares di questa corsa compaiono nomi davvero illustri, il meglio del ciclismo italiano con la curiosa eccezione di Coppi (che pure era piemontese) e con Magni che l’ha vinta al primo ed ultimo anno da professionista, a ben 14 anni di distanza. Tra gli stranieri, oltre al solito Merckx, spiccano i nomi di Altig, De Vlaeminck, Adrie van der Poel (padre di Mathieu), Breukink, Virenque, Gilbert e Bernal. L’anno scorso ha vinto il nostro Andrea Bagioli, ormai più famoso per il suo tentativo di seguire Pogacar al Mondiale di Zurigo che per i suoi meriti ciclistici; tuttavia quest’anno Bagioli è assente e i nostri colori sono difesi da Diego Ulissi (UAE Team Emirates), Alberto Bettiol (Astana Qazaqstan Team), Giulio Ciccone (Lidl – Trek) e Filippo Ganna (INEOS Grenadiers), che da oltre tre mesi, dal Giro d’Austria, non ottiene risultati di rilevo nelle prove su strada che non siano a cronometro. Tra gli stranieri che aspirano al successo da segnalare almeno il belga Stan Van Tricht (Alpecin – Deceuninck), che ha appena vinto la Coppa Bernocchi, lo sloveno Matej Mohorič (Bahrain – Victorious, una Sanremo nel suo palmares), l’americano Neilson Powless (EF Education – EasyPost, quarto alla Coppa Bernocchi), l’inglese Thomas Pidcock (INEOS Grenadiers, grande passista e quest’anno vincitore dell’Amstel), lo spagnolo Alex Aranburu (Movistar Team, terzo alla Coppa Bernocchi), l’australiano Kaden Groves (Alpecin – Deceuninck, forte velocista e quest’anno vincitore della classifica a punti alla Vuelta), il giovane svizzero Jan Christen (UAE Team Emirates, quarto ai Mondiali U23) e l’eterno francese Romain Bardet (Team Dsm-Firmenich PostNL, due podi al Tour).
La corsa, che dal 2009 si chiama “Gran Piemonte” e quest’anno è lunga 182 chilometri, prende il via alle 12.25 dal paese di Valdengo, in provincia di Biella, per arrivare a Borgomanero, in provincia di Novara, dopo aver lambito le Alpi nei pressi del lago d’Orta: è in questa zona che si trova la salita che potrebbe decidere la gara, il Passo della Colma, quasi 9 chilometri con pendenza media del 5,5% e un tratto finale sopra il 12%. Il passo, situato a quasi 1000 metri sul livello del mare, è però molto lontano dal traguardo (62 Km) e difficilmente un corridore che non si chiami Tadej Pogacar avrebbe chance realistiche di resistere ad un lungo inseguimento, a meno che non succeda qualcosa anche sui due strappi successivi, peraltro non molto impegnativi, le salite della Cremosina (5 Km al 3%) e di Traversagna (3 Km al 4%). Ad ogni modo il tempo è – finalmente! – buono anche se freddo, e quindi parte la solita fuga da lontano, con quattro gregari di buone speranze tra cui il nostro Luca Colnaghi (VF Group – Bardiani CSF – Faizanè), che dopo qualche buon risultato da dilettante non si è ancora fatto notare fra i professionisti (è al suo terzo anno). Il gruppo, come sempre in questi casi, sonnecchia e lascia che i fuggitivi prendano un vantaggio abissale, in certi momenti vicino ai 7 minuti. Dopo oltre due ore di gara a buona andatura inizia la salita della Colma e il vantaggio dei fuggitivi, che sulle prime rampe è ancora sui 4 minuti, si riduce rapidamente mentre il gruppo perde pezzi (fra questi Ganna, che presto abbandonerà). Anche il tempo inizia a guastarsi e i fuggitivi si frazionano finché in testa non rimangono i soli Nickolas Zukowsky (Team Dsm-Girmenich PostNL, campione canadese l’anno scorso) e Francisco Muñoz (Team Polti Kometa). In cima al passo i due mantengono un minuto circa di vantaggio sugli ex compagni di fuga, a loro volta tallonati dal gruppo che sulle ultime rampe della salita si è frazionato. Molti dei favoriti, e fra questi c’è il nostro Ciccone, sono nelle posizioni di testa. Nella discesa della Colma i migliori si avvantaggiano progressivamente sul resto del gruppo e sulla salita della Cremosina si riportano sui fuggitivi. Rimangono quindi al comando una ventina di corridori, fra cui Ciccone, Powless, Aranburu, Pidcock, Mohorič e Bardet. Verso la cima della Cremosina, col tempo che migliora nuovamente, parte deciso Powless, che sulla discesa successiva arriva a guadagnare una 30ina di secondi, mentre da dietro molti corridori rientrano alla spicciolata sul gruppo dei migliori, che a poco a poco si ingrossa sino a raggiungere una cinquantina di unità. Quando inizia l’ultima salita, quella di Traversagna, Powless ha raggiunto un vantaggio superiore ai 40 secondi e inizia coltivare sogni proibiti: in cima, a 24 chilometri dall’arrivo, il vantaggio è però sceso a 20 secondi. Gli inseguitori, paradossalmente troppi per riuscire a organizzarsi a dovere e portare a termine la rincorsa, iniziano a guardarsi in faccia e Powless torna a guadagnare nel tratto in pianura, sino ad arrivare ad avere 33 secondi di vantaggio al passaggio da Borgomanero, dove inizia un breve circuito prima del traguardo finale, al quale mancano 11 chilometri). Il nostro Ciccone, sino a quel momento sempre fra i primi, cade rovinosamente poco prima di entrare nel circuito e, pur rialzandosi, rimane tagliato fuori dalle prime posizioni, arrivando in coda al gruppo. A 7 chilometri dall’arrivo a Powless restano 15 secondi e l’americano pare spacciato; ma ai meno 5 nulla è cambiato e ai meno 4 il suo vantaggio è persino risalito a 18 secondi. La speranza cresce e a 3 chilometri dalla fine, col vantaggio immutato, il finale si annuncia al cardiopalmo. Ai meno 2 chilometri Powless ha ancora 16 secondi: è ormai impossibile non tifare per l’uomo solo al comando, anche quando non è Pogacar! All’ultimo chilometro, incredibile ma vero, i secondi di vantaggio sono tornati18, ai meno 500 metri sono ancora una quindicina con l’americano, stremato dallo sforzo disperato, che sembra rallentare mentre dietro il gruppo aumenta la velocità. Ai 200 metri si rialza, sembra quasi fermarsi, e invece esulta e vince, con l’inerzia che lo porta oltre la linea di arrivo con appena 5 secondi di vantaggio; alle sue spalle l’inutile volata viene vinta dal giovane neozelandese Corbin Strong (Israel – Premier Tech) mentre terzo arriva, come nella Coppa Bernocchi, Aranburu. Powless non sarà Pogacar e questa è solo la sua quinta vittoria da professionista, ma è senza dubbio la più bella e la più esaltante della sua carriera. Degnamente, ormai possiamo dirlo, scrive il suo nome accanto ai grandi del passato. Peccato per i nostri, ancora una volta assenti e con Ciccone caduto quando sembrava avere buone chance; il migliore italiano è stato Filippo Magli (VF Group – Bardiani CSF – Faizanè), quarto. Van Tricht arriva tra gli ultimi; tra i ritirati più illustri, insieme a Ganna, c’è da segnalare anche Christen.

Andrea Carta

Il Gran Piemonte parla americano con la vittoria di Nelson Powless (foto Gran Piemonte/LaPresse)

Il Gran Piemonte parla americano con la vittoria di Nelson Powless (foto Gran Piemonte/LaPresse)

10-10-2024

ottobre 10, 2024 by Redazione  
Filed under Ordini d'arrivo

GRAN PIEMONTE

Lo statunitense Neilson Powless (EF Education – EasyPost) si è imposto nella corsa italiana, Valdengo – Borgomanero, percorrendo 182 Km in 3h57′36″, alla media di 45.96 Km/h. Ha preceduto di 7″ il neozelandese Corbin Strong (Israel – Premier Tech) e lo spagnolo Alex Aranburu (Movistar Team). Miglior italiano Filippo Magli (VF Group – Bardiani CSF – Faizanè), 4° a 7″

TOUR OF TAIHU LAKE (Cina)

Il belga Steffen De Schuyteneer (Lotto Dstny Development Team) si è imposto nella seconda tappa, circuito di Qidong, percorrendo 78.6 Km in 1h38′39″, alla media di 47.805 Km/h. Ha preceduto allo sprint gli estoni Rait Ärm (Van Rysel – Roubaix) e Martin Laas (Ferei Quick-Panda Podium Mongolia Team). Miglior italiano Attilio Viviani (Team Corratec – Vini Fantini), 18°. Laas è ancora leader della classifica con 3″ su De Schuyteneer e 8″ su Ärm. Miglior italiano Jakub Mareczko (Team Corratec – Vini Fantini), 28° a 14″

VUELTA CICLISTA A VENEZUELA

Il colombiano Javier Ernesto Jamaica (Team Medellín – EPM) si è imposto nella quinta tappa, Barquisimeto – Nirgua, percorrendo 135 Km in 3h20′45″, alla media di 40.349 Km/h. Ha preceduto di 2″ il venezuelano Roniel Campos (Team La Guacamaya INDET Trujillo) e 44″ il connazionale Walter Vargas (Team Medellín – EPM). Nessun italiano in gara. Vargas è ancora leader della classifica con 24″ su Jamaica e 1′52″ sul venezuelano Luis Guillermo Mora (Gobernación Trujillo-Orbea)

SIMAC LADIES TOUR (Paesi Bassi)

L’olandese Lorena Wiebes (Team SD Worx – Protime) si è imposta anche nella terza tappa, circuito di Zeewolde, percorrendo 148.4 Km in 3h20′03″, alla media di 44.509 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiana Elisa Balsamo (Lidl – Trek) e la belga Lotte Kopecky (Team SD Worx – Protime). La britannica Zoe Bäckstedt (Canyon//SRAM Racing) è ancora leader della classifica con 3″ sulla Kopecky e 8″ sull’olandese Ellen van Dijk (Lidl – Trek). Miglior italiana la Balsamo, 8° a 36″

09-10-2024

ottobre 9, 2024 by Redazione  
Filed under Ordini d'arrivo

TOUR OF TAIHU LAKE (Cina)

L’estone Martin Laas (Ferei Quick-Panda Podium Mongolia Team) si è imposto nella prima tappa, circuito di Wuxi, percorrendo 103 Km in 2h04′27″, alla media di 49.658 Km/h. Ha preceduto allo sprint il cinese Kuicheng Wang (Bodywrap Men’s Cycling Team) e il polacco Tobiasz Pawlak (Mazowsze Serce Polski). Miglior italiano Jakub Mareczko (Team Corratec – Vini Fantini), 19°. Laas è il primo leader della classifica con 4″ su Wang e Pawlak. Miglior italiano Mareczko, 23° a 10″

VUELTA CICLISTA A VENEZUELA

Il colombiano Walter Vargas (Team Medellín – EPM) si è imposto nella quarta tappa, circuito a cronometro di Barquisimeto, percorrendo 25 Km in 28′43″, alla media di 52.234 Km/h. Ha preceduto di 1′20″ il connazionale Javier Ernesto Jamaica (Team Medellín – EPM) e di 2′03″ il connazionale Samuel Florez (Team Medellín – EPM). Nessun italiano in gara. Vargas è il nuovo leader della classifica con 1′14″ su Jamaica e 1′48″ sul venezuelano Luis Guillermo Mora (Gobernación Trujillo-Orbea)

SIMAC LADIES TOUR (Paesi Bassi)

L’olandese Lorena Wiebes (Team SD Worx – Protime) si è imposta nella seconda tappa, Coevorden – Assen, percorrendo 154.8 Km in 3h44′34″, alla media di 41.36 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiana Elisa Balsamo (Lidl – Trek) e la connazionale Charlotte Kool (Team Dsm-Firmenich PostNL). La britannica Zoe Bäckstedt (Canyon//SRAM Racing) è ancora leader della classifica con 7″ sull’olandese Lieke Nooijen (Team Visma | Lease a Bike) e 8″ sull’olandese Ellen van Dijk (Lidl – Trek). Miglior italiana Elisa Longo Borghini (Lidl – Trek), 11° a 36″

08-10-2024

ottobre 8, 2024 by Redazione  
Filed under Ordini d'arrivo

TRE VALLI VARESINE

La 103a edizione della corsa italiana, che si sarebbe dovuta disputare tra Busto Arsizio e Varese su di un tracciato di 200.3 Km, è stata interrotta e annullata a causa del maltempo a poco più di 100 Km dall’arrivo.

TRE VALLI VARESINE WOMEN’S RACE

La francese Cédrine Kerbaol (CERATIZIT-WNT Pro Cycling Team) si è imposta nella corsa italiana, Busto Arsizio – Varese, percorrendo 108.7 Km (gara accorciata di circa 28 Km a causa del maltempo) in 2h48′58″, alla media di 37.276 Km/h. Ha preceduto di 13″ l’italiana Silvia Persico (UAE Team ADQ) e la tedesca Liane Lippert (Movistar Team)

VUELTA CICLISTA A VENEZUELA

IN AGGIORNAMENTO

Il venezuelano Edwin Yair Torres (Lotería del Táchira) si è imposto nella terza tappa, Monay – Barquisimeto, percorrendo 205 Km in 4h53′29″, alla media di 41.91 Km/h. Ha preceduto allo sprint i connazionali Arlex Mendez (Lotería del Táchira) e Roniel Campos (Team La Guacamaya INDET Trujillo). Nessun italiano in gara. Il colombiano David Alejandro Gonzalez (Team Medellín – EPM) è ancora leader della classifica con 8″ sul venezuelano Luis Guillermo Mora (Gobernación Trujillo-Orbea) e 43″ sul venezuelano Luis Pinto (MU Training – País de Futuro)

SIMAC LADIES TOUR (Paesi Bassi)

La britannica Zoe Bäckstedt (Canyon//SRAM Racing) si è imposta nella prima tappa, circuito a cronometro di Gennep, percorrendo 10.1 Km in 12′40″, alla media di 47.794 Km/h. Ha preceduto di 7″ l’olandese Lieke Nooijen (Team Visma | Lease a Bike) e di 8″ l’olandese Ellen van Dijk (Lidl – Trek). Miglior italiana Elisa Longo Borghini (Lidl – Trek), 11° a 36″. La Bäckstedt è la prima leader della classifica con 7″ sulla Nooijen e 8″ sulla Van Dijk (Lidl – Trek). Miglior italiana la Longo Borghini, 11° a 36″

STAN VAN TRICHT VINCE LA COPPA BERNOCCHI 2024

ottobre 7, 2024 by Redazione  
Filed under News

Nel secondo atto del Trittico Lombardo spazio alle seconde linee, nonostante la presenza ai nastri di partenza di nomi altisonanti come Roglic, Evenepoel ed Hirschi. Vince in una volata ristretta Stan van Tricht (Team Alpecin Deceuninck) che si impone su Alex Baudin (Team Decathlon AG2R LA Mondiale) e Roger Adrià (Team Red Bull – Bora Hansgrohe)

La Coppa Bernocchi, secondo atto del Trittico Lombardo, parte e termina a Legnano e vede nella parte centrale del tracciato le maggiori insidie altimetriche con il circuito del Piccolo Stelvio che verrà affrontato per sette volte. Oltre alla salita citata di 1 km e 600 metri al 6.2%, i ciclisti dovranno scalare anche la breve salita di San Pancrazio, lunga poco più di 500 metri ma con una pendenza superiore all’8%. Dopo lo scollinamento dell’ultimo Piccolo Stelvio mancheranno una trentina di km alla conclusione, inframmezzati dal breve tratto il salita di Ceppine con pendenze che arrivano al 10%. Marc Hirschi (UAE Team Emirates) parte come uomo da battere dopo la vittoria di ieri alla Coppa Agostoni ma il ciclista svizzero dovrà fare i conti con avversari temibili, primo tra tutti Remco Evenepoel (Team Soudal Quick Step), vincitore della Coppa Bernocchi nel 2021. Dopo 15 km dalla partenza si formava la fuga di giornata grazie all’azione di Bart Lemmen (Team Visma Lease a Bike), Stan Van Tricht (Team Alpecin Deceuninck), Anthony Perez (Team Cofidis), Pierre Latour (Team Total Energies) ed Alessandro Pinarello (Team VF Bardiani CSF Faizanè). Al termine dei primi due giri del circuito, la fuga aveva un vantaggio di circa 4 minuti e mezzo sul gruppo tirato dagli uomini della Soudal Quick Step. Sul quarto passaggio sul Piccolo Stelvio Remco Evenepoel tentava l’attacco insieme al compagno di squadra Mauri Vansevenant. Alle loro spalle si portavano Marc Hirschi e Pavel Sivakov (UAE Team Emirates). Il primo gruppo inseguitore si avvantaggiava sul gruppo principale si una ventina di secondi salvo poi essere ripreso ad una quarantina di m dalla conclusione. A questo punto scattavano Roger Adria (Team Red Bull Bora Hansgrohe), Neilson Powless (Team EF Education EasyPost), Alex Baudin (Team Decathlon AG2R LA Mondiale) e lo stesso Sivakov. Nel frattempo Bart Lemmen si avvantaggiava sui compagni di fuga e scollinava tutto solo sull’ultimo Piccolo Stelvio quando mancavano una trentina di km alla conclusione. Il ciclista della Visma Lease a Bike doveva gestire una ventina di secondi di vantaggio sul primo gruppo inseguitore di cui facevano parte anche Pinarello e Van Tricht, staccatisi precedentemente dalla testa della corsa. Lemmen veniva ripreso a 1 km dalla conclusione e nella volata a sette ad avere la meglio era Van Tricht che si imponeva su Baudin e Adrià. Chiudevano la top five Powless in quarta posizione e Lemmen in quinta posizione mentre il gruppo giungeva con un ritardo di 1 minuto e 27 secondi regolato da Dorian Godon (Team Decathlon AG2R LA Mondiale). Per Van Tricht è la prima vittoria in carriera dopo essere salito sul podio in qualche corsa minore. Inoltre per la prima volta nella storia, la Coppa Bernocchi non vede un ciclista italiano sul podio. Domani il Trittico Lombatdo si conclude con la Tre Valli Varesine, nobilitata dalla presenza di Tadej Pogacar che dopo la vittoria di Mondiali e Giro dell’Emilia preparerà al meglio l’assalto al Giro di Lombardia.

Antonio Scarfone

Stan van Tricht vince la Coppa Bernocchi 2024 (foto: Getty Images)

Stan van Tricht vince la Coppa Bernocchi 2024 (foto: Getty Images)

CRO RACE 2024: L’ULTIMA TAPPA È DI KOGUT, MCNULTY SI IMPONE IN CLASSIFICA

ottobre 7, 2024 by Redazione  
Filed under News

Successo israeliano nell’ultima tappa della CRO Race. Kogut ha regolato il gruppo davanti ai due norvegesi Kristoff e Gudmestad. Primo italiano Bruttomesso, quinto. La corsa a tappe è andata allo statunitense McNulty davanti a Lund Andresen e Wright, che ha scavalcato il compagno di squadra Zambanini

La sesta ed ultima tappa della CRO Race 2024 ha visto il successo in una volata a ranghi compatti di Oded Kogut (Israel – Premier Tech). L’israeliano ha colto il successo rimontando Alexander Kristoff (Uno-X Mobility), terza piazza per Tord Gudmestad (Uno-X Mobility). A seguire si sono piazzati Ben Turner (INEOS Grenadiers), Alberto Bruttomesso (Bahrain – Victorious), Orluis Aular (Caja Rural – Seguros RGA), Jakub Kaczmarek (Mazowsze Serce Polski), Juan Sebastián Molano (UAE Team Emirates), Sam Welsford (Red Bull – BORA – hansgrohe) e Robin Froidevaux (Tudor Pro Cycling Team).
Con l’arrivo della tappa sul tragardo di Zagabria si è conclusa questa CRO Race 2024 che è andata per 8″ allo statunitense Brandon McNulty (UAE Team Emirates), nonostante il danese Tobias Lund Andresen (Team Dsm-Firmenich PostNL) gli abbia rosicchiato 6″ raccogliendo abbuoni lungo la strada. Gli abbuoni sono, invece, risultati decisivi per la terza piazza dove il londinese Fred Wright (Bahrain – Victorious), grazie allla bonificazione di un secondo conquistata ad un traguardo volante, ha scavalcato il compagno di squadra Edoardo Zambanini.
Per quanto riguarda le altre classifiche, Lund Andresen si consola ampiamente con il primato in quella a punti e quella dei giovani. Quella dei GPM è andata all’olandese Axel van der Tuuk (Metec – SOLARWATT p/b Mantel), mentre quella a squadre se l’è aggiudicata il Team Dsm-Firmenich PostNL.
Per quanto riguarda i corridori italiani i migliori piazzamenti, oltre al 4° posto di Zambanini in classiica, troviamo Giovanni Lonardi (Team Polti Kometa) secondo nella Classifica a punti e di nuovo Zambanini 4° nella classifica dei GPM. L’unico squadra italiana al via, il Team Polti Kometa, ha chiuso in settima posizione su venti squadre partecipanti.

Mario Prato

Brandon McNulty viene premitato quale vincitore della nona edizione della Cro Race (foto  Sport-IT)

Brandon McNulty viene premitato quale vincitore della nona edizione della Cro Race (foto Sport-IT)

07-10-2024

ottobre 7, 2024 by Redazione  
Filed under Ordini d'arrivo

COPPA BERNOCCHI – GP BANCO BPM

Il belga Stan Van Tricht (Alpecin – Deceuninck) si è imposto nella corsa italiana, circuito di Legnano, percorrendo 174.3 Km in 3h50′07″, alla media di 45.457 Km/h. Ha preceduto allo sprint il francese Alex Baudin (Decathlon AG2R La Mondiale Team) e lo spagnolo Roger Adrià (Red Bull – BORA – Hansgrohe). Miglior italiano Alessandro Pinarello (VF Group – Bardiani CSF – Faizanè), 7° a 5″.

VUELTA CICLISTA A VENEZUELA

Il venezuelano Luis Pinto (MU Training – País de Futuro) si è imposto nella seconda tappa, circuito di Valera, percorrendo 117 Km in 2h57′57″, alla media di 39.449 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Arlex Mendez (Lotería del Táchira) e il colombiano Javier Ernesto Jamaica (Team Medellín – EPM). Nessun italiano in gara. Il colombiano David Alejandro Gonzalez (Team Medellín – EPM) è ancora leader della classifica con 6″ sul venezuelano Luis Guillermo Mora (Gobernación Trujillo-Orbea) e 43″ su Pinto

LAPORTE TRIONFA NEL FANGO E SOTTO LA PIOGGIA. E’ SUA LA PARIGI – TOURS 2024

ottobre 6, 2024 by Redazione  
Filed under News

La Parigi – Tours si trasforma sotto la pioggia in una Parigi – Roubaix ed ha vincere tra gli sterrati infangati della Loira è Christophe Laporte (Team Visma Lease a Bike) che ha la meglio su Mathias Vacek (Team Lidl Trek) mentre Jasper Philipsen (Team Alpecin Deceuninck) chiude in terza posizione

La 118° edizione della Parigi Tours è lunga 213.8 km, parte da Chartres e termina sulla mitica Avenue de Grammont di Tours. La corsa si deciderà negli ultimi 60 km quando si affronteranno gli sterrati e le cotes tra i vigneti della Loira. Alla partenza sono davvero tanti i ciclisti che possono ambire al successo, dai velocisti, ai passisti veloci, agli attaccanti più o meno nati. Ai nastri di partenza è presente anche Riley Sheehan (Team Israel Premier Tech), vincitore lo scorso anno in un finale pieno di colpi di scena. L’edizione di quest’anno sarà indurita dal meteo, visto che è prevista pioggia lungo tutto il percorso. La fuga di giornata si concretizzava dopo una decina di km grazie all’azione di Edoardo Affini (Team Visma Lease a Bike), Mikel Retegi (Team Kern Pharma), Ceriel Desal (Team Bingoal WB) ed Enzo Boulet (Team CIC U Nantes Atlantique). La fuga raggiungeva un vantaggio massimo di 5 minuti e 30 secondi dopo 40 km. Il fondo scivoloso a causa della pioggia provocava diverse cadute tra cui quelle di Arnaud De Lie (Team Lotto Dstny), Paul Penhoet (Team Gruopama FDJ), Ethan Vernon (Team Israel Premier Tech), Thomas Gachignard (Team TotalEnergies), Per Strand Hagenes (Team Visma Lease a Bike) e Sander De Pestel (Team Decathlon AG2R La Mondiale). A circa 50 km dalla conclusione Mads Pedersen (Team Lidl Trek) raggiungeva Affini in testa alla corsa. Il ciclista italiano era l’ultimo fuggitivo rimasto in avanscoperta. La coppia di testa pur cercando di collaborare, non guadagnava terreno rispetto al gruppo inseguitore, a sua volta molto spezzettato. A poco meno di 30 km dalla conclusione un’improvvisa accelerazione di Christophe Laporte (Team Visma Lease a Bike) e Mathias Vacek (Team Lidl Trek), raggiungevano Affini e Pedersen che quasi come in una staffetta si facevano da parte per i nuovi compagni di squadra. Questa volta Vacek e Laporte guadagnavano sul resto del gruppo fino ad una quarantina di secondi. Il ceco ed il francese si sarebbero giocati la vittoria sull’Avenue de Grammont. Era La porte ad avere la meglio su Vacek mentre Jasper Philipsen (Team Alpecin Deceuninck) regolava il gruppetto dei ritardatari a 21 secondi di ritardo. Chiudevano la top five Mike Teunissen (Team Intermarchè Wanty) ed Alexis Renard (Team Cofidis), rispettivamente in quarta ed in quinta posizione. Il primo italiano all’arrivo era Matteo Trentin (Team Tudor Pro Cycling), che si classificava in undicesima posizione. Per Laporte, dopo alcune top five spalmate tra le corse di primavera (Omloop Het Nieuwsblad e Kuurne . Bruxelles – Kuurne) e quelle estive, dove ha comunque raccolto una medaglia di bronzo ai Giochi Olimpici, quella di oggi è la prima vittoria stagionale.

Antonio Scarfone

Christophe Laporte vince la Parigi - Tours (foto: Getty Images)

Christophe Laporte vince la Parigi - Tours (foto: Getty Images)

« Pagina precedentePagina successiva »