ALAPHILIPPE, UN ARCOBALENO A CHIUSDINO. VAN AERT RESTA IN MAGLIA AZZURRA
Il campione del mondo Julian Alaphilippe (Deceuninck-Quick-Step) fa sua la seconda tappa della Tirreno Adriatico 2021 con un allungo in vista del traguardo sullo strappo di Chiusdino; di spessore i nomi dei battuti con Mathieu Van Der Poel e Wout Van Aert che devono accontentarsi della seconda e terza posizione.
Da Camaiore a Chiusdino la seconda tappa in linea della Tirreno Adriatico offre un percorso tipico della breve corsa a tappe dei “due mari”, tortuosa nel finale con alcuni strappi nel cuore della Toscana strizza l’occhio ai cacciatori di tappe ed agli esperti delle classiche. La fuga di giornata è composta da Simon Pellaud (Androni Sidermec), Marcus Burghardt (Bora Hansgrohe), Simone Velasco (Gazprom Rusvelo) e Pieter Vanspeybrock (Intermarché Wanty), Vincenzo Albanese e John Archibald (Eolo Kometa) con l’italiano, come ieri, in cerca di punti per rafforzare la sua maglia verde. I sei al comando arriveranno ad avere un vantaggio massimo di 5’, dietro è la Jumbo Visma della maglia azzurra del leader Wout Van Aert a condurre le operazioni di recupero. Nei 50 Km conclusivi, l’orografia del territorio, con il profilo mosso verso l’ascesa a Casciano accende d’un tratto la corsa, ritmo elevato ed a farne le spese sono soprattutto i velocisti costretti ad alzare bandiera bianca, tra loro anche Peter Sagan (Bora-Hansgrohe) in netto ritardo di condizione. Il gruppo si porta allo scollinamento a soli 20” dalla testa della corsa il cui destino è ormai segnato in vista dello salita verso Poggio alla Croce. Ben 3,5 Km chilometri con lo strappo finale al 9% invoglia Egan Bernal (Ineos-Grenadiers) a piazzare uno scatto, il colombiano è seguito da Kasper Asgreen (Deceuninck-Quick-Step) e Jasper De Buyst (Lotto Soudal) che riprendono i fuggitivi e transitano al gpm allungando nel falsopiano successivo con 15” di vantaggio sul gruppo da cui intanto hanno provato a muoversi diversi uomini tra cui, in ottica classifica generale, Sergio Higuita (EF-Nippo), Tim Wellens (Lotto Soudal) e Quinn Simons (Trek-Segafredo). Ripresi i contrattaccanti, grazie soprattutto al lavoro della Jumbo Visma, questa volta è Simon Yates (Team Bike Exchange) a provare un allungo seguito da Pavel Sivakov (Ineos-Grenadiers), Mikel Landa (Bahrain-Victorious) e Joao Almeida (Deceuninck-Quick-Step). Raggiunto il britannico i quattro continuano l’azione quanto mancano 30 Km alla conclusione e la salita verso Chiusdino, ultima difficoltà altimetrica di giornata. Il quartetto di testa imbocca la salita finale con un vantaggio di 35 secondi e 7 Km all’insù da percorrere. Le pendenze non sono proibitive, ed il quartetto al comando può giocarsi la vittoria di tappa, dietro serve un cambio alla Jumbo Visma che ha lavorato tutto il girono per proteggere e tenere al coperto Wout Van Aert, arrivano proprio gli uomini di Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) a cercare di ricucire sugli scatenati al comando che sentono odore di vittoria. A meno 3 Km dal traguardo, cede di colpo, Simon Yates, e grazie alle tirate di Davide Formolo (UAE Team Emirates) il gruppetto guadagna terreno mentre davanti sono Pavel Sivakov e Joao Almeida a scattarsi e riscattarsi in faccia l’uno contro l’altro. Il portoghese ne ha di più e si porta tutto solo al comando quando mancano 1200 m all’arrivo, dentro l’ultimo chilometro arriva una progressione di Geraint Thomas (Ineos Granadiers) che va tutto solo ad avvicinarsi ad Almeida, il gallese si porta a ruota Julian Alaphilippe (Deceuninck-Quick-Step) e Wout Van Aert (Jumbo Visma), situazione ideale per il campione del mondo, il più fresco di tutti, visto il compagno di squadra davanti che gli ha fatto risparmiare energie e così saltato Almeida ai 100m finali la maglia iridata va a tagliare a braccia alzate la linea di arrivo, secondo in netta rimonta Mathieu Van Der Poel (Alpecin-Fenix), terzo Wout Van Aert, quarto Tadej Pogacar (UAE Team Emirates). In classifica generale il belga Van Aert ha ora 4” sul Alaphilippe e 8” su Van Der Poel. Domani l’arrivo a Gualdo Tadino con la strada che “tira” all’insù offrirà ancora spettacolo, ed i protagonisti attesi sono in gran parte coloro che hanno reso storico l’arrivo odierno.
Antonio Scarfone

La vittoria di Alaphilippe a Chiusdino (foto: Getty Images)
SAM BENNETT, VOLATA SENZA RIVALI A BOLLÈNE. ROGLIČ RESTA IN GIALLO
A Bollène Sam Bennett (Team Deceuninck Quick Step) bissa il successo della prima tappa imponendosi su Nacer Bouhanni (Team Arkea Samsic) e Pascal Ackermann (Team Bora Hansgrohe).
Primoz Roglic (Team Jumbo Visma) riparte da Vienne con la maglia gialla ben salda sulle spalle. Dopo la vittoria di ieri a Chroubles lo sloveno guarda con fiducia al futuro. Nizza non è lontana e la possibilità di vincere la sua prima Parigi Nizza si fa davvero concreta. Oggi la quinta tappa da Vienne a Bollène è quella tipica da trasferimento con i velocisti a giocarsi la vittoria, visto che i 203 km che i ciclisti dovranno affrontare è presente un solo facile gpm di terza categoria a una trentina di km dall’arrivo. A proposito di GPM, Anthony Perez (Team Cofidis) è la nuova maglia a pois che dovrà difendere nelle ultime tre tappe costellate di GPM. Dopo la partenza da Vienne non si segnalavano attacchi e la fuga non partiva. La Deceuninck Quick Step imponeva un’andatura abbastanza sostenuta in vista del traguardo volante di Dion posto al km 54. Anche gli uomini di classifica erano interessanti agli abbuoni, in particolare Maximilian Schachmann (Team Bora Hansgrohe) che sprintava e coglieva il secondo posto e due secondi di abbuono alle spalle di Jasha Sutterlin (Team DSM). Anche dopo il traguardo volante l’andatura restava molto elevata. Ad una settantina di km dall’arrivo provava a partire un piccolo drappello di 11 ciclisti, tutti belgi, ma il gruppo annullava rapidamente la loro azione. Schachmann, oggi molto attivo, si aggiudicava anche il GPM della Cote de Saint Restitut posta al km 166.4. A poco più di 30 km dall’arrivo una caduta coinvolgeva alcuni ciclisti del Team Jumbo Visma, tra i quali proprio la maglia gialla Primoz Roglic. Lo sloveno ripartiva senza apparenti problemi mentre il suo compagno Tony Martin era costretto al ritiro. Ion Izagirre (Team Astana) si aggiudicava il secondo traguardo intermedio di Derboux posto al km 184. Le squadre dei velocisti si preparavano alla volata. Era la Deceuninck Quick Step a lanciare nel modo migliore il suo uomo di punta, ovvero Sam Bennett. L’irlandese anche questa volta non dava scampo agli avversari diretti e bissava il successo della prima tappa. In seconda posizione si piazzava Nacer Bouhanni (Team Arkea Samsic) mentre terzo era Pascal Ackermann (Team Bora Hansgrohe). Chiudevano la top five di giornata Phil Bahaus (Team Bahrain Victorious) in quarta posizione e Giacomo Nizzolo (Team Qhubeka ASSOS) in quinta posizione. In classifica generale resta tutto invariato con Roglic davanti a Schachmann e Brandon McNulty (UAE Team Emirates). Domani è in programma la sesta tappa da Brignoles a Biot, con quattro GPM concentrati tra il km 52 ed il km 156. Una fuga vincente potrebbe finalmente caratterizzare la tappa, ma vedremo se qualche velocista riuscirà a resistere nella parte centrale della tappa per provare a giocarsi le sue chance in volata.
Giuseppe Scarfone

La vittoria di Sam Bennett a Bollène (foto: Getty Images)
11-03-2021
marzo 11, 2021 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
TIRRENO – ADRIATICO
Il francese Julian Alaphilippe (Deceuninck – Quick Step) si è imposto nella seconda tappa, Camaiore – Chiusdino, percorrendo 202 Km in 5h01′32″, alla media di 39.995 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’olandese Mathieu van der Poel (Alpecin-Fenix) e il belga Wout van Aert (Team Jumbo-Visma). Miglior italiano Giulio Ciccone (Trek – Segafredo), 10°. Van Aert è ancora leader della classifica con 4″ su Alaphilippe e 8″ su
Van der Poel. Miglior italiano Andrea Vendrame (AG2R Citroën Team), 6° a 14″
PARIGI – NIZZA
L’irlandese Sam Bennett (Deceuninck – Quick Step) si è imposto nella quinta tappa, Vienne – Bollène, percorrendo 200.2 Km in 5h16′01″, alla media di 38.010 Km/h. Ha preceduto il francese Nacer Bouhanni (Team Arkéa Samsic) e il tedesco Pascal Ackermann (Bora – Hansgrohe). Miglior italiano Giacomo Nizzolo (Team Qhubeka ASSOS), 5°. Lo sloveno Primož Roglič (Team Jumbo-Visma) è ancora leader della classifica con 31″ sul tedesco Maximilian Schachmann (Bora – Hansgrohe) e 37″ sullo statunitense Brandon McNulty (UAE-Team Emirates). Miglior italiano Mattia Cattaneo (Deceuninck – Quick Step), 24° a 1′51″
ISTARSKO PROLJEĆE – ISTRIAN SPRING TROPHY (Croazia)
L’olandese Lars Boven (Jumbo-Visma Development Team) si è imposto nel prologo, circuito a cronometro di Umago, percorrendo 1 Km in 1′13″, alla media di 49.315 Km/h. Ha preceduto di 99 centesimi di secondo il tedesco Henri Uhlig (Rad – Net Rose Team) e di 1″ il polacco Jakub Mareczko (Vini Zabù). Boven è il primo leader della classifica con lo stesso tempo di Uhlig e 1″ su Mareczko
HEALTHY AGEING TOUR (Paesi Bassi – Donne)
L’olandese Ellen van Dijk (Trek-Segafredo Women) si è imposta nella seconda tappa, circuito a cronometro di Lauwersoog, percorrendo 14.4 Km in 20′53″, alla media di 41.373 Km/h. Ha preceduto di 26″ la connazionale Amy Pieters (SD Worx) e di 30″ la tedesca Lisa Brennauer (Ceratizit-WNT Pro Cycling). Unica italiana in gara Barbara Guarischi (Movistar Team), 47a a 2′44″. La Van Dijk è la nuova leader della classifica con 23″ sulla Pieters e 25″ sulla Brennauer. Guarischi 47a a 2′44″
SCOCCA IL FULMINE ROGLIC TRA I VIGNETI DEL BEAUJOLAIS, FOLGORATI GLI AVVERSARI
Primoz Roglic (Team Jumbo Visma) scatta a 3 km dall’arrivo e con una progressione impetuosa va a vincere tutto solo la quarta tappa della Parigi Nizza 2021. L’arrivo di Chiroubles si conferma insidioso e rivoluziona la classifica generale. E’ proprio Roglic la nuova maglia gialla ed il suo vantaggio sui diretti inseguitori si fa interessante, visto che Maximilian Schachmann (Team Bora Hansgrohe) è secondo a 35 secondi di ritardo.
La quarta tappa della Parigi Nizza 2021 prevede bel giro tra i dipartimenti della Saone-et-Loire e quello del Rodano. Da Chalon-sur-Saone a Chiroubles sono 188 km con pochissima pianura ed una serie quasi interminabile di col e cotes, che sono classificati per la classifica GPM in un numero di sette. In particolare nella seconda parte della tappa, giunti a Fleure, i ciclisti dovranno affrontare per due volte un difficile percorso caratterizzato dalla doppia scalata del Mont Brouilly e del Col de Durbize, con l’arrivo di Chiroubles, proseguimento di quest’ultimo, sempre in salita. Insomma una tappa che ci dirà molto sui pretendenti alla vittoria finale della corsa verso il sole. La fuga di giornata si concretizzata già dopo solo 4 km dalla partenza, con sei ciclisti che riuscivano ad evadere dal gruppo: Julien Bernard (Team Trek Segafredo), Anthony Perez (Team Cofidis), Fabien Doubey (Team Total Direct Energie), Jose Rojas (Team Movistar), Oliver Naesen (Team AG2R Citroen) ed Oscar Riesebeek (Team Alpecin Fenix). Al km 12 il vantaggio della fuga era già di 4 minuti e mezzo sul gruppo. Perez si aggiudicava il primo GPM del Col des Chevres posto al km 27.6. Il ciclista della Cofidis transitava in prima posizione anche sul successivo Col de la Pistole posto al km 47.1. Al km 55 il ritardo del gruppo era di 4 minuti e 55 secondi. Perez non faceva sconti e faceva suo anche il GPM della Cote de la Croix de Montmain; così facendo nella classifica di specialità Perez era virtualmente primo, scavalcando Doubey. Perez serviva il poker di GPM conquistati anche sul successivo Col de la Roche de Solutré, aumentando il vantaggio su Doubey nella classifica della specialità. A questo punto, giunti a Julienas, la corsa iniziava a percorrere il circuito finale di due giri, caratterizzati dalla scalata del Mont Brouilly ma soprattutto del Col de Durbize, con quest’ultimo che presentava in un paio di km pendenze davvero arcigne e in doppia cifra. Nel frattempo il gruppo, tirato dagli uomini della Jumbo Visma e dell’INEOS Grenadiers, faceva segnare un ritardo dalla testa della corsa inferiore ai 4 minuti. La prima ascensione del Mont Brouilly vedeva ancora una volta Perez protagonista. Il francese scollinava in prima posizione mentre il gruppo maglia gialla era segnalato a meno di 3 minuti. A 50 km dalla conclusione il gruppo accelerava. Bernard aveva il tempo di aggiudicarsi il primo traguardo volante del Col de Durbize posto al km 139.6. La maglia gialla Stefan Bisseger (Team EF Education First) era nelle ultime posizioni del gruppo e tutto faceva pensare che si sarebbe lasciato sfilare definitivamente all’inizio della bagarre vera e propria nella parte finale della tappa. Doubey era il primo dei fuggitivi a cedere. A 40 km dal termine i cinque in testa avevano un vantaggio di 2 minuti e 40 secondi sul gruppo in costante recupero. Come pronosticato, sulla seconda ascesa verso il Mont Broully Bisseger tirava definitivamente i remi in barca e poteva così iniziare la vera lotta tra i big della classifica. Bernard restava da solo in testa alla cosa e riusciva a scollinare in prima posizione. Nella discesa si segnalavano le cadute di David Gaudu (Team Groupama FDJ) e di Tao Gheogegan Hart (Team INEOS Grenadiers), che restavano attardati. All’inseguimento di Bernard si portavano Remi Cavagna (Team Deceuninck Quick Step) e Luis Leon Sanchez (Team Astana), mentre Hart restava definitivamente attardato, al contrario di Gaudu che riusciva a rientrare nel gruppo principale. A 10 km dall’arrivo Bernard aveva 20 secondi di vantaggio su Sanchez e Cavagna mentre il gruppo inseguiva a un minuto. La sfortuna questa volta si abbatteva su Cavagna che aveva un problema meccanico e restava attardato. Sanchez raggiungeva Bernard in testa alla corsa e a 5 km dal termine la coppia di testa aveva un vantaggio di 25 secondi sul gruppo in forte recupero. Lo spagnolo restava da solo in testa alla corsa ma alle sue spalle esplodeva la bagarre. Primoz Roglic (Team Jumbo Visma) rompeva gli indugi e si riportava su Sanchez con facilità. Lo sloveno accelerava e conquistava il secondo traguardo volante del Col de Durbize, a poco meno di 3 km dall’arrivo. L’azione di Roglic continuava fin sul traguardo, visto che nessuno riusciva a riportarsi su di lui. Lo sloveno, alla prima vittoria stagionale, tagliava il traguardo con 12 secondi di vantaggio su Maximilian Schachmann (Team Bora Hansgrohe) e Guillaume Martin (Team Cofidis). Quarto era Tiesj Benoot (Team Lotto Soudal) e quinto Alexander Vlasov (Team Astana). Fabio Aru (Team Qhubeka ASSOS), primo italiano al traguardo, terminava ventiseiesimo a 1 minuto e 7 secondi di ritardo da Roglic. La classifica generale viene così rivoluzionata, con Roglic in maglia gialla davanti a Schachmann e Brandon McNulty (UAE Team Emirates), distanziati rispettivamente di 35 e 37 secondi. Domani è in programma la quinta tappa da Vienne a Bollene. Dopo l’indigestione odierna di GPM, questa tappa ne prevede soltanto uno, a circa 35 km dall’arrivo. Tutto fa presumere che le ruote veloci torneranno protagoniste.
Giuseppe Scarfone

La vittoria di Primoz Roglic a Chiroubles (foto: Getty Images Sport)
VAN AERT, LECTIO MAGISTRALIS IN VERSILIA
La tappa di apertura della Tirreno Adriatico con arrivo in volata è vinta da un magistrale Wout van Aert (Jumbo-Visma) con una grande prova di forza si mette dietro i velocisti puri più attesi, secondo Caleb Ewan (Lotto Soudal) terzo Fernando Gaviria (UAE Team Emirates).
Il varo della corsa dei due mari la Tirreno-Adriatico 2021 con partenza e arrivo da Lido di Camaiore avviene è subito animato fin dai primi chilometri con sei atleti capaci di portare via la fuga del giorno, questi sono: Simone Velasco (Gazprom-Rusvelo) e Guy Niv (Israel StartUp-Nation), Mattia Bais (Androni-Sidermec), Samuele Rivi e Vincenzo Albanese (Eolo-Kometa), Jan Bakelants (Intermarché-Wanty Gobert-Matèriaux). Il gruppo dietro insegue lasciando alla fuga un vantaggio massimo di 3’:20”, che viene iniziato ad essere rosicchiato in vista dei tre passaggi sul GPM di giornata posto a Pitoro. Al primo passaggio in testa transita Bakelants, ai successivi due passaggi il primo è Albanese andando così a far sua la prima maglia assegnata in corsa, la verde. Posta alle spalle l’unica difficoltà altimetrica odierna, nei 70Km dall’arrivo, il gruppo ha un unico obiettivo, riprendere i fuggitivi e far sì che le squadre dei velocisti possano organizzarsi per poi chiudere in volata con il proprio uomo veloce. Prima però c’è da segnalare la vittoria al traguardo volante di Simone Velasco (Gazprom-Rusvelo), mentre dietro in testa il plotone è tirato dalla Lotto Soudal, dalla Cofidis e dalla Deceuninck-Quick-Step. La fuga viene assorbita dal gruppo quando la corsa entra nei meno 11 Km dal traguardo di Lido di Camaiore, lungo la costa tirrenica fanno capolino in testa anche la Alpecin-Fenix, Jumbo-Visma e la UAE Team Emirates. E’ una lunga volata da parte di tutte le squadre per mettere fatica nelle gambe degli avversari destinati alla volata. Transita sotto il triangolo rosso dell’ultimo chilometro il gruppo allungato da Maxi Richeze (UAE Team Emirates) per lanciare, protetto alla sua ruota, il compagno di squadra Fernando Gaviria, ma davanti esce, sulla destra verso il centro strada Wout Van Aert, imprendibile per tutti anche per la rimonta di Caleb Ewan che deve accontentarsi del secondo posto, terzo come detto Fernando Gaviria. Il belga della Jumbo Visma va prendersi tappa e maglia e con l’abbuono di 10”, importantissimi nell’economia di una gara che spesso di è decisa sul filo del secondi, va al comando della classifica generale che già domani sarà ridisegnata in vista dell’arrivo a Chiusdino che strizza l’occhio proprio al talento Wout Van Aert oggi alla sua vittoria stagionale.
Antonio Scarfone

Van Aert vince allo sprint la prima tappa della Tirreno - Adriatico (Getty Images Sport)
10-03-2021
marzo 10, 2021 by Redazione
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TIRRENO – ADRIATICO
Il belga Wout van Aert (Team Jumbo-Visma) si è imposto nella prima tappa, circuito di Lido di Camaiore, percorrendo 156 Km in 3h36′17″, alla media di 43.276 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’australiano Caleb Ewan (Lotto Soudal) e il colombiano Fernando Gaviria Rendón (UAE-Team Emirates). Miglior italiano Andrea Vendrame (AG2R Citroën Team), 4°. Van Aert è il primo leader della classifica con 4″ su Ewan e 6″ su Gaviria Rendón. Miglior italiano Simone Velasco (Gazprom – RusVelo), 4° a 7″
PARIGI – NIZZA
Lo sloveno Primož Roglič (Team Jumbo-Visma) si è imposto nella quarta tappa, Chalon-sur-Saône – Chiroubles, percorrendo 187.6 Km in 4h49′36″, alla media di 38.867 Km/h. Ha preceduto di 12″ il tedesco Maximilian Schachmann (Bora – Hansgrohe) e il francese Guillaume Martin (Cofidis, Solutions Crédits). Miglior italiano Fabio Aru (Team Qhubeka ASSOS), 26° a 1′07″. Roglič è il nuovo leader della classifica con 35″ su Schachmann e 37″ sullo statunitense Brandon McNulty (UAE-Team Emirates). Miglior italiano Mattia Cattaneo (Deceuninck – Quick Step), 24° a 1′51″
HEALTHY AGEING TOUR (Paesi Bassi – Donne)
La belga Jolien d’Hoore (SD Worx) si è imposta nella prima tappa, circuito di Assen, percorrendo 126 Km in 3h14′03″, alla media di 38.959 Km/h. Ha preceduto allo sprint la britannica Alice Barnes (Canyon SRAM Racing) e l’olandese Karlijn Swinkels (Team Jumbo-Visma Women). Unica italiana in gara Barbara Guarischi (Movistar Team), 38a con lo stesso tempo delle prime. La D’Hoore è la prima leader della classifica con 4″ sulla Barnes e 5″ sulla tedesca Lisa Brennauer (Ceratizit-WNT Pro Cycling). Guarischi 41a a 10″
BISSEGER, A GIEN NASCE UN CAMPIONE. TAPPA E MAGLIA PER IL BABY SVIZZERO
Stefan Bisseger (Team EF Education Nippo) ad appena 22 anni ed al primo anno (intero) da professionista sbaraglia la concorrenza nella cronometro individuale di Gien e veste anche la maglia gialla di leader della classifica generale. Domani la difficile tappa di Chiroubles darà nuove conferme, con Primoz Roglic (Team Jumbo Visma) pronto ad attaccare lo svizzero che è distante solo 6 secondi.
La cronometro individuale di Gien, terza tappa della Parigi Nizza 2021, darà le prime indicazioni per quanto riguarda la classifica generale. Dopo le prime due tappe dominate dai velocisti, oggi ci schiariremo le idee sui ciclisti che potranno ambire alla vittoria finale della breve corsa a tappe francese. Gli occhi sono puntati su Primoz Roglic (Team Jumbo Visma), all’esordio stagionale in Francia e dato da molti come uno dei possibili protagonisti. E lo sloveno ha effettivamente dato un saggio delle sue qualità contro il tempo, visto che percorreva i 15 km scarsi in 17 minuti e 40 secondi. Meglio di lui facevano però due cronomen puri come Stefan Bisseger (Team EF Education Nippo) e Remo Cavagna (Team Deceuninck Quick Step). Entrambi facevano fermare le lancette sul tempo di 17 minuti e 34 secondi, facendo meglio rispetto a Roglic di 6 secondi. Era Bisseger, per una questione di decimi, a sopravanzare Cavagna. Il nuovo talento svizzero delle corse contro il tempo, appena ventiduenne, ottiene la sua prima vittoria in carriera da pèro, per altro in una corsa WT, e già si candida ad essere l’erede di Cancellara e Kung. Per onor di cronaca chiudevano la top five Brandon McNulty (UAE Team Emirates) quarto e Soren Kragh Andersen (Team DSM) quinto, rispettivamente con un ritardo di 9 e 10 secondi da Bisseger. Tra le delusioni di giornata troviamo Tao Geoghegan Hart (Team INEOS Grenadiers), vincitore del Giro d’Italia 2020, soltanto quarantunesimo con un ritardo di 44 secondi da Bisseger; ma anche Victor Campenaerts (Team Qhubeka ASSOS), ex campione europeo, delude con un anonimo trentesimo posto a 32 secondi di ritardo da Bisseger. La classifica generale, alla luce di questi risultati, viene rivoluzionata. Bisseger è la nuova maglia gialla, davanti a Cavagna con lo stesso tempo, mentre terzo è Roglic a 6 secondi di ritardo. Proprio lo sloveno è in pole position per attaccare chi lo precede nell’insidiosissima tappa di domani. Infatti mercoledì si correrà la quarta tappa da Chalon-sur-Saône a Chiroubles. Una tappa davvero tosta visto che in 188 km sono ben sette i gpm da scalare. Un susseguirsi di cols e cotes sui quali sembra scontato che si scatenerà una bella lotta in ottica classifica generale. L’arrivo finale sul Col de Durbize, anticamera di Chiroubles, prevede oltre 7 km di scalata con una pendenza media superiore al 6 % e promette spettacolo.
Giuseppe Scarfone

Stefan Bisseger durante la cronometro di Gien (foto:Getty Images Sport)
09-03-2021
marzo 9, 2021 by Redazione
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PARIGI – NIZZA
L’elvetico Stefan Bissegger (EF Education – Nippo) si è imposto nella terza tappa, circuito a cronometro di Gien, percorrendo 14.4 Km in 17′34″, alla media di 49.184 Km/h. Ha preceduto di 83 centesimi di secondo il francese Rémi Cavagna (Deceuninck – Quick Step) e di 6″ lo sloveno Primož Roglič (Team Jumbo-Visma). Miglior italiano Mattia Cattaneo (Deceuninck – Quick Step), 15° a 22″. Bissegger è il nuovo leader della classifica con lo stesso tempo di Cavagna e 6″ su Roglič. Miglior italiano Cattaneo, 14° a 22″
UN TULIPANO AD AMILLY: BOS SBOCCIA IN VOLATA, MATTHEWS NUOVA MAGLIA GIALLA
Ad Amilly la pronosticatissima volata della seconda tappa arride a Cees Bol (Team DSM) abile ad avere la meglio su Michael Matthews (Team Bike Exchange) e Mads Pedersen (Team Trek Segafredo). Sam Bennett (Team Deceuninck QUick Step) non va oltre il quarto posto e cede la maglia gialla a Matthews. Domani primo vero spartiacque della corsa verso il sole con la cronometro individuale di Gien.
La seconda tappa della Parigi – Nizza 2021 è lunga 188 km e va da Oinville-sur-Montcient ad Amilly. I ciclisti dovranno affrontare un solo GPM di terza categoria, la Cote des Granges-le-Roi, poco più che uno zampellotto, posta al km 72.5. Il vento potrebbe essere l’unico ostacolo per un arrivo in volata a ranghi compatti. La maglia gialla Sam Bennett (Team Deceuninck Quick Step) ha tutte le carte in regola per bissare il successo di ieri, anche se il finale è piuttosto complicato poiché ci sono alcune curve molto insidiose negli ultimi km. La partenza era priva di Richie Porte (Team INEOS Grenadiers), costretto al ritiro a causa di una caduta avvenuta ieri. Dopo un inizio piuttosto tranquillo, una coppia di ciclisti prendeva il largo dopo 18 km. Erano Sander Armee (Team Qhubeka ASSOS) e Dries de Bondt (Team Alpecin-Fenix). Il gruppo lasciava fare ma non concedeva troppo vantaggio. Dopo 34 km il ritardo dl gruppo era di 4 minuti e 20 secondi. Erano soprattutto gli uomini della Deceuninck Quick Step a condurre l’inseguimento. Armee si aggiudicava il GPM di Cote des Granges-le-Roi posta al km 72.5. Intorno al km 80 la Trek Segafredo con una vigorosa accelerazione animava un po’ la situazione nel gruppo. Dal momento che si formavano alcuni ventagli. Il risultato principale era la conclusione della fuga della coppia belga, che veniva ripresa al km 84. Michael Mattheuws (Team Bike Exchange) si aggiudicava il primo traguardo volante di Oussay posto al km 91. A 50 km dal termine il gruppo si ricompattava, riunendo i vari drappelli che si erano formati a causa dei ventagli. A Bellegarde, secondo traguardo volante posto al km 154, era Andre Greipel (Team Israel StartUp Nation) ad imporsi sullo stesso Matthews. Un paio di km più tardi George Bennett (Team Jumbo Visma) era vittima di una caduta. Il ciclista neozelandese si rialzava subita e appariva un po’ intontito, ma si rimetteva in sella con l’aiuto dell’ammiraglia e rientrava in gruppo nel giro di qualche km. L’andatura del resto era abbastanza da cicloturismo e sembrava tutto deciso per la volata di gruppo. Un’altra caduta a 22 km dal termine coinvolgeva il francese Alexis Vuillermoz (Team Direct Energie), che sembrava dolorante al braccio sinistro. Era la Trek Segafredo a distinguersi nuovamente negli ultimi 3 km. Mads Pedersen, ormai sprinter a tutti gli effetti, voleva dire la sua in volata. Alcune curve e controcurve allungavano il gruppo che arrivava alla volata conclusiva abbastanza sfilacciato. Era Cees Bol (Team DSM), alla prima vittoria del 2021, a imporsi su Pedersen e Matthews. Chiudevano la top five Bryan Coquard (Team B&B Hotels) e Sam Bennett, rispettivamente al quarto e al quinto posto. Grazie anche agli abbuoni conquistati ai traguardi intermedi, oltre cje all’arrivo, Matthews scalza Bennett in prima posizione nella classifica generale. L’australiano adesso è primo con 4 secondi di vantaggio su Bennett e su Pedersen. Domani è in programma la cronometro individuale di 14.4 km da Gien a Gien. Il percorso è complessivamente pianeggiante se si eccettuano proprio gli ultimi 400 metri, che hanno una pendenza media superiore al 6%. La classifica generale inizierà a prendere forma, con Bennett che lascerà la maglia di leader sulle spalle di qualcun altro.
Giuseppe Scarfone

La vittoria di Cees Bol ad Amilly (foto: Getty Images)
08-03-2021
marzo 8, 2021 by Redazione
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PARIGI – NIZZA
L’olandese Cees Bol (Team DSM) si è imposto nella seconda tappa, Oinville-sur-Montcient – Amilly, percorrendo 188 Km in 4h27′59″, alla media di 42.092 Km/h. Ha preceduto allo sprint il danese Mads Pedersen (Trek – Segafredo) e l’australiano Michael Matthews (Team BikeExchange). Miglior italiano Giacomo Nizzolo (Team Qhubeka ASSOS), 21°. Matthews è il nuovo leader della classifica con 4″ su Pedersen e sull’irlandese Sam Bennett (Deceuninck – Quick Step). Miglior italiano Nizzolo, 23° a 14″