25-06-2021

giugno 25, 2021 by Redazione  
Filed under Ordini d'arrivo

VOLTA AO ALENTEJO (Portogallo)

Il portoghese Iúri Gabriel Dantas Leitão (Tavfer-Measindot-Mortágua) si è imposto anche nella terza tappa, Alcácer do Sal – Mora, percorrendo 171.7 Km in 4h16′16″, alla media di 40.2 Km/h. Ha preceduto allo sprint lo spagnolo Mikel Aristi Gardoki (Euskaltel – Euskadi) e il connazionale Luís Carlos Ribeiro Nunes Mendonça (Efapel). Nessun italiano in gara. Dantas Leitão è ancora leader della classifica con lo stesso tempo di Aristi Gardoki e dello spagnolo David González López (Caja Rural – Seguros RGA).

COURSE CYCLISTE DE SOLIDARNOSC ET DES CHAMPIONS OLYMPIQUES (Polonia)

Il ceco Jan Bárta (Elkov – Kasper) si è imposto nella quarta tappa, Tomaszów Mazowiecki – Kielce, percorrendo 212.7 Km in 5h07′04″, alla media di 41.561 Km/h. Ha preceduto allo sprint il polacco Maciej Paterski (Voster ATS Team) e l’olandese Sjoerd Bax (Metec – Solarwatt p/b Mantel). Nessun italiano in gara. Bárta è il nuovo leader della classifica con 15″ sul connazionale Jakub Ťoupalík (Elkov – Kasper) e 44″ su Paterski

LOTTO BELGIUM TOUR (donne)

La belga Lotte Kopecky (nazionale belga) si è imposta nella terza ed ultima tappa, circuito di Geraardsbergen, percorrendo 101.1 Km in 2h30′21″, alla media di 40.346 Km/h. Ha preceduto di 7″ le olandesi Yara Kastelijn (Plantur-Pura) ed Ellen van Dijk (Trek-Segafredo Women). Due italiane in gara: Barbara Guarischi (Movistar Team) 31° a 2′27″, Arianna Fidanza (Team BikeExchange), 82° a 11′04″. La Kopecky si impone in classifica con 20″ sulla Van Dijk e 36″ sull’olandese Lorena Wiebes (Team DSM). La Guarischi 46° a 17′02″, la Fidanza 65° a 26′09″

TOUR 2021: IL BORSINO DEI FAVORITI

giugno 25, 2021 by Redazione  
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Sta per scattare da Brest la 108a edizione del Tour de France. Ecco il listino dei favoriti, che vede godere dei favori del pronostico il vincitore uscente della corsa francese, lo sloveno Tadej Pogacar.

TADEJ POGACAR: Lo sloveno della UAE – Team Emirates è il favorito numero 1. Dopo la vittoria sorprendente nell’edizione dello scorso anno del Tour de France, si presenterà al via dopo una prima parte di stagione ricca di soddisfazioni, che l’ha visto importsi all’UAE Tour, alla Tirreno-Adriatico, alla Liegi-Bastogne-Liegi e, poche settimane fa, nella corsa di casa, il Giro di Slovenia, affermazioni che arricchiscono ancor di più il palmares di questo giovane ciclista. Avrà gli occhi di tutti puntati addosso, con la Jumbo-Visma di Roglic e la Ineos-Grenadiers di Geraint Thomas che faranno di tutto per mettergli i bastoni tra le ruote. POSSIBILITÀ DI VITTORIA: 30%

PRIMOZ ROGLIC: Non corre dalla Liegi-Bastogne-Liegi del 25 Aprile e dopo la beffa dello scorso anno la voglia di rivincita è tanta. Si sta concentrando e allenando da mesi per un solo obiettivo: Tour de France 2021. In terra francese sarà supportato da una Jumbo-Visma versione super. Gesink, Kruijswijk, Vingegaard, Kuss, Tony Martin, Teunissen e il jolly Van Aert sono in grado di fare la differenza su ogni tipo di terreno, nulla da invidiare alla corazzata Ineos-Grenadiers. Pogacar e il quadrunvirato Carapaz-Thomas-Porte-Geoghengan Hart sono avversari temibili ma il percorso adatto alle sue caratteristiche, il team e la voglia di rivalsa potrebbero fare la differenza. POSSIBILITÀ DI VITTORIA: 25%

RICHARD CARAPAZ: Con il Tour de Suisse dominato qualche settimana fa ha lanciato un segnale importante a tutti i rivali e chi vorrà vincere il Tour de France 2021 dovrà vedersela anche con lui. La voglia di cancellare l’opaca prestazione dello scorso anno sarà un’arma in più e la grande corazzata Ineos potrebbe essere determinante. Il percorso può facilitare la sua missione in terra transalpina e portare per la prima volta nella storia del ciclismo un ecuadoriano sul gradino più alto della corsa francese. POSSIBILITÀ DI VITTORIA: 15%

GERAINT THOMAS: Il 2021 ha visto il gallese correre come ai bei tempi, i terzi posti al Giro di Catalogna e al Delfinato e soprattutto la vittoria al Romandia sono biglietti da visita interessanti. La concorrenza interna è dura e se regge nelle prime tappe e avrà tutta l’Ineos dalla sua sarà una dura gatta da pelare per gli avversari, anche se Roglic e Pogacar sono due ossi duri e in casa Ineos dovranno inventarsi qualcosa di straordinario per metterli in difficoltà. POSSIBILITÀ DI VITTORIA: 15%

RICHIE PORTE: Il terzo moschettiere del team di Brailsford appare il più in forma alla vigilia del Tour de France. Se i giri di Catalogna e Romandia sono sfumati per poco, il Delfinato l’ha vinto meritatamente. A 36 anni non sarà facile contro corridori più giovani di quindici anni, ma per il tasmaniano può essere l’ultima occasione della carriera per vincere la corsa francese. POSSIBILITÀ DI VITTORIA: 10%

MIGUEL ANGEL LOPEZ: Il cambio di casacca sembra aver fatto bene allo scalatore colombiano, che nel team di Unzue sta riacquistando quella confidenza e quella sicurezza con la bici che gli è mancata nel 2020. Vederlo trionfare a Parigi sarà difficile, ma nel ciclismo mai dare nulla per scontato. POSSIBILITÀ DI VITTORIA: 1%

ENRIC MAS: Lo spagnolo della Movistar si dividerà i gradi di capitano con Miguel Angel Lopez. In una stagione nella quale una condizione fisica ottimale non è stata mai raggiunta, i segnali visti alla Mont Ventoux Dénivelé Challenges lasciano presagire un Tour de France da protagonista. Riuscire a migliorare la classifica dello scorso anno sarebbe già qualcosa di straordinario, ma in un contesto di totale equilibrio tra i big una seconda linea talentuosa come lui potrebbe approfittarne per tirare un colpo mancino. POSSIBILITÀ DI VITTORIA: 1%

TAO GEOGHEGAN HART: Mettersi a disposizione dei compagni di squadra più quotati dopo aver vinto il Giro d’Italia 2020 non è il massimo delle aspettative per il giovane inglese. Le prime tappe del Tour de France potrebbero dargli una mano, specie per Porte e Thomas che della sfortuna hanno fatto un cavallo di battaglia. POSSIBILITÀ DI VITTORIA: 1%

RIGOBERTO URAN: Il colombiano non ha mai vinto un Grande Giro, eppure quando meno te lo aspetti è lì ad un pelo, attaccatto al sogno del successo finale. Chris Froome, Vincenzo Nibali e Nario Quintana ne sanno qualcosa. POSSIBILITÀ DI VITTORIA: 1%

JULIAN ALAPHILIPPE: In passato ha provato a far classifica andando vicino ad un risultato clamoroso. Nel 2019 abdicò solo nella ventesima tappa infrangendo i suoi sogni e quelli di tutti i suoi connazionali francesi. In una corsa equilibrata con ritmi non elevatissimi in salita potrebba saltar fuori, soprattutto se riuscisse a conquistare la maglia gialla nelle prime tappe. POSSIBILITÀ DI VITTORIA: 1%

Luigi Giglio

Il porto di Brest, la città bretone dalla quale scatterà il Tour de France 2021 (pixabay.com)

Il porto di Brest, la città bretone dalla quale scatterà il Tour de France 2021 (pixabay.com)

BEN HERMANS DOMA L’APPENNINO

giugno 25, 2021 by Redazione  
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Ben Hermans (Israel Start-Up Nation) ha vinto in solitaria il Giro dell’Appennino grazie ad un azione sulla Madonna della Guardia. Valerio Conti (UAE-Team Emirates) ha regolato il gruppo per la seconda posizione davanti a Enrico Battaglin (Bardiani-CSF-Faizanè).

L’82esima edizione del Giro dell’Appennino partiva da Pasturana e arrivava a Genova dopo 192 chilometri con cinque salite da affrontare e 2700 metri di dislivello, con la Madonna della Guardia come salita più importante, 7.2km al 7.7%, a 25 chilometri dall’arrivo.
I corridori più importanti alla partenza erano Gianni Moscon e Thomas Pidcock per la Ineos – Grenadiers, Ben Hermans della Israel Start-Up Nation e la UAE-Team Emirates con Diego Ulissi, Matteo Trentin e il neopro Juan Ayuso, attesissimo alla sua prima prova tra i professionisti.
La fuga di giornata prendeva il via dopo una trentina di chilometri con Paolo Totò (Amore E Vita), al quale si aggregano Diego Pablo Sevilla (EOLO-Kometa Cycling Team), Niccolò Salvietti (Mg.k Vis VPM), Raffaele Radice (Mg.k Vis VPM), Thibault Guernalec (Team Arkéa – Samsic), Mattia Guasco (Team Qhubeka) e Andrea Di Renzo (Vini Zabù).
Il vantaggio massimo della fuga saliva fino a 2’30” con le tre formazioni dei favoriti a controllare la corsa, andando a riprendere i fuggitivi già ai piedi della Crocetto d’Orero, penultima salita di giornata. Stefano Pirazzi (Amore & Vita) era l’unico corridore a provarci in questo tratto, ma la Israel controllava con decisione la corsa fino alla salita finale. Con l’aiuto di UAE e INEOS il ritmo aumentava sulla Madonna della Guardia fino all’attacco di Gianni Moscon (INEOS – Grenadiers), al quale riuscivano a rispondere Giovanni Carboni (Bardiani-CSF-Faizanè), Ben Hermans (Israel Start-Up Nation) e Juan Ayuso (UAE-Team Emirates). In seguito anche Nikolay Cherkasov (Gazprom-RusVelo) , Diego Ulissi, Jan Polanc e Valerio Conti (UAE-Team Emirates) riuscivano a rientrare. La salita continuava però a mietere vittime con i soli Moscon, Hermans e Ayuso a resistere a un chilometro dallo scollinamento. Il corridore belga attaccava proprio prima dello scollinamento riuscendo a guadagnare subito un margine di venti secondo lungo la discesa con il resto del gruppo a quaranta secondi. Hermans era scatenato nel tratto pianeggiante riuscendo ad aumentare il suo vantaggio sul duo inseguitore a 45” ai meno dieci, mentre una quindicina di corridori riuscivano a riavvicinarsi fino a chiudere su Moscon e Ayuso all’ultimo chilometro. Purtroppo per loro Ben Hermans restava saldamente al comando riuscendo a conquistare una meritatissima vittoria andando a transitare sulla linea di arrivo con la bici in mano come negli ultimi anni fatto da Philippe Gilbert al Giro delle Fiandre o da Diego Rosa al Giro dei Paesi Baschi. Alle sue spalle era Valerio Conti (UAE-Team Emirates) a vincere la volata del gruppetto, davanti a Enrico Battaglin (Bardiani-CSF-Faizanè). Da segnalare anche il dodicesimo posto di un eterno Davide Rebellin (Work Service Marchiol Vega).

Carlo.

Ben Hermans trionfa con la bici in mano (Bettini photo)

Ben Hermans trionfa con la bici in mano (Bettini photo)

24-06-2021

giugno 24, 2021 by Redazione  
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GIRO DELL’APPENNINO

Il belga Ben Hermans (Israel Start-Up Nation) si è imposto nella corsa italiana, Pasturana – Genova, percorrendo 192.1 Km in 4h50′22″, alla media di 39.695 Km/h. Ha preceduto di 30″ gli italiani Valerio Conti (UAE-Team Emirates) ed Rnrico Battaglin (Bardiani-CSF-Faizanè)

VOLTA AO ALENTEJO (Portogallo)

Il portoghese Iúri Gabriel Dantas Leitão (Tavfer-Measindot-Mortágua) si è imposto nella seconda tappa, Almodôvar – Sines, percorrendo 195.5 Km in 5h11′18″, alla media di 37.681 Km/h. Ha preceduto allo sprint gli spagnoli Mikel Aristi Gardoki (Euskaltel – Euskadi) e David González López (Caja Rural – Seguros RGA). Nessun italiano in gara. Dantas Leitão è il nuovo leader della classifica con lo stesso tempo di Aristi Gardoki e González López

COURSE CYCLISTE DE SOLIDARNOSC ET DES CHAMPIONS OLYMPIQUES (Polonia)

L’olandese Casper van Uden (Development Team DSM) si è imposto nella terza tappa, Koluszki – Sieradz, percorrendo 191.6 Km in 4h35′41″, alla media di 41.7 Km/h. Ha preceduto allo sprint i connazionali Coen Vermeltfoort (VolkerWessels Cyclingteam) e Nick Brabander (VolkerWessels Cyclingteam). Nessun italiano in gara. Van Uden è il nuovo leader della classifica con lo stesso tempo di Brabander e 2″ su Vermeltfoort

LOTTO BELGIUM TOUR (donne)

La bielorussa Alena Amialiusik (Canyon SRAM Racing) si è imposta nella seconda tappa, circuito di Galmaarden, percorrendo 137.5 Km in 3h49′31″, alla media di 35.945 Km/h. Ha preceduto di 3″ l’olandese Lorena Wiebes (Team DSM) e la belga Lotte Kopecky (nazionale belga). Due italiane in gara: Arianna Fidanza (Team BikeExchange), 67° a 14′03″, Barbara Guarischi (Movistar Team) 80° a 14′03″. La Wiebes è la nuova leader della classifica con 2″ sulla Kopecky e 9″ sull’olandese Ellen van Dijk (Trek-Segafredo Women). La Guarischi 50° a 14′27″, la Fidanza 61° a 14′57″

23-06-2021

giugno 24, 2021 by Redazione  
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VOLTA AO ALENTEJO (Portogallo)

Lo spagnolo Juan José Lobato del Valle (Euskaltel – Euskadi) si è imposto nella prima tappa, Reguengos de Monsaraz – Beja, percorrendo 193.7 Km in 1h37′31″, alla media di 46.207 Km/h. Ha preceduto allo sprint il portoghese Iúri Gabriel Dantas Leitão (Tavfer-Measindot-Mortágua) e il connazionale David González López (Caja Rural – Seguros RGA). Nessun italiano in gara. Lobato del Valle è il primo leader della classifica con lo stesso tempo di Dantas Leitão e González López

COURSE CYCLISTE DE SOLIDARNOSC ET DES CHAMPIONS OLYMPIQUES (Polonia)

Due tappe disputate nel primo giorno di gara.

Il polacco Patryk Stosz (Voster ATS Team) si è imposto nella prima tappa, Pabianice – Łódź, percorrendo 75.1 Km in 1h37′31″, alla media di 46.207 Km/h. Ha preceduto allo sprint il ceco Pavel Bittner (Development Team DSM) e il connazionale Alan Banaszek (HRE Mazowsze Serce Polski) Nessun italiano in gara. Stosz è il primo leader della classifica con 2″ su Bittner e 3″ su Banaszek.

L’olandese Nick Brabander (VolkerWessels Cyclingteam) si è imposto nella seconda tappa, Kutno – Płock percorrendo 96.9 Km in 1h59′56″, alla media di 48.477 Km/h. Ha preceduto allo sprint Banaszek e il connazionale Coen Vermeltfoort (VolkerWessels Cyclingteam). Banaszek è il nuovo leader della classifica con 1″ su Stosz e Brabander

LOTTO BELGIUM TOUR (donne)

L’olandese Lorena Wiebes (Team DSM) si è imposta nella prima tappa, Blankenberge – Bruges, percorrendo 112.6 Km in 2h28′57″, alla media di 45.358 Km/h. Ha preceduto allo sprint la belga Jolien D’Hoore (SD Worx) e l’italiana Barbara Guarischi (Movistar Team). In gara anche l’italiana Arianna Fidanza (Team BikeExchange), 7°. La D’Hoore è la nuova leader della classifica con 2″ sulla Wiebes e 4″ sull’olandese Ellen van Dijk (Trek-Segafredo Women). La Guarischi 17° a 23″, la Fidanza 55° a 53″

22-06-2021

giugno 23, 2021 by Redazione  
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LOTTO BELGIUM TOUR (donne)

L’olandese Ellen van Dijk (Trek-Segafredo Women) si è imposta nel prologo, circuito a cronometro di Chimay, percorrendo 4.4 Km in 05′33″, alla media di 47.568 Km/h. Ha preceduto di 2″ la britannica Elynor Bäckstedt (Trek-Segafredo Women) e di 4″ la belga Jolien D’Hoore (SD Worx). Due italiane in gara: Barbara Guarischi (Movistar Team) 36° a 23″, Arianna Fidanza (Team BikeExchange) 105° a 49″. La van Dijk è la prima leader della classifica con 2″ sulla Bäckstedt e 4″ sulla D’Hoore. La Guarischi 36° a 23″, la Fidanza 105° a 49″

LE INTERVISTE DE ILCICLISMO.IT: FILIPPO FORTIN

giugno 22, 2021 by Redazione  
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Il nostro Luigi Giglio ha intervistato Filippo Fortin. Professionista dal 2012, il ciclista veneziano corre nella formazione austriaca Team Vorarlberg e ha all’attivo 17 vittorie nella massima categoria, l’ultima ottenuta lo scorso 12 marzo nella tappa di Parenzo della Istrian Spring Trophy

Ciao Filippo come stai? Come ti trovi nelle fila del Team Vorarlberg?

Tutto sommato sto bene. Dopo la caduta in Francia al Tour d’Eure-et-Loir, dove ho battuto la testa, non ho riportato conseguenze. Al Team Vorarlberg mi sto trovando molto bene, è una società organizzata sotto tutti i punti di vista e anche l’ambiente è molto stimolante.

Il Team Voralberg che ha ottenuto un successo stagionale proprio grazie a te in una tappa dell’Istrian Spring Trophy. A livello Continental ci sono pochi atleti come te, sia come esperienza, sia soprattutto come numero di vittorie. Hai ottenuto tantissimi successi in carriera, quale di questi ti sta più a cuore e perché?

Sono riuscito a partire subito alla grande quest’anno con diversi risultati utili, poi con il problema di questa pandemia le corse per ora non sono molte. Cerco comunque di farmi trovare sempre pronto, dato che vorrei regalare altri successi al team. Quello che mi sta più a cuore deve ancora arrivare, questo perché ho ancora fame di mettere la ruota davanti a tutti.

Tuo padre giocava a calcio, tuo fratello a rugby, come mai hai scelto di diventare ciclista? Come ti è nata la passione per la bicicletta?

La mia passione è nata fin da piccolo, ho provato un po’ di sport e alla fine un collega di mio papà, che aveva una società ciclista con la quale poi sono cresciuto, mi ha dato una bici da corsa e da lì non sono più sceso.

La corsa che avresti voluto vincere sin da ragazzino?

La corsa che sognavo di vincere da ragazzo è la Milano-Sanremo. Poi ho capito che non è così semplice, devi essere un campione con la C maiuscola per vincerla. Ma questo non vuol dire che non ci metto il 110% negli allenamenti o nelle corse che faccio.

Cosa ti ha insegnato il ciclismo in questi anni?

Il ciclismo mi ha insegnato a non mollare mai, che a volte è questione di tener duro un po’ di più per svoltare o crearsi una situazione migliore. Mai abbattersi e lavorare duro per gli obiettivi che insegui.

Nel 2019 hai smesso i panni del capitano per metterti a disposizione di Nacer Bouhanni alla Cofidis. Col team francese hai corso la tua ultima stagione nella categoria Professional, raccogliendo buone prestazioni e subendo anche un brutto infortunio in Polonia. Cosa rimpiangi di quella stagione?

Rimpiango un po’ di cose: aver sbagliato la preparazione invernale (la troppa voglia di dimostrare mi ha portato ad esagerare e sono arrivato a febbraio che ero già stanco), di non aver passato sulla linea l’ultimo della fuga alla prima tappa del Tour of Yorkshire (una vittoria avrebbe fatto la differenza), aver lavorato non con il Bouhanni più forte della sua carriera (i suoi scarsi risultati influenzavano il giudizio sul mio lavoro), l’infortunio al Polonia che mi ha precluso la possibilità di far la Vuelta. Diciamo che quella stagione, che non doveva andar male, è andata peggio di tutte. Ma come dicevo prima non mollo e spero ancora di poter fare gli ultimi anni in una professional e smettere disputando un grande giro.

Obiettivi per il futuro?

Come ho già anticipato mi piacerebbe fare di nuovo il salto in una categoria superiore. Io quest’anno ho completato i corsi di formazione da DS della Federazione e quindi mi vedrei bene sull’ammiraglia di qualche team per dare esperienza ai giovani ragazzi o anche guidare un team di gente esperta per vincere corse importanti (avrei un occhio di riguardo per i velocisti).

Grazie Filippo per averci rilasciato questa intervista.

Vi Ringrazio per lo spazio concesso.

Da tutto lo staff de Ilciclismo.it, i nostri migliori auguri a Filippo Fortin per il prosieguo della stagione.

Intervista raccolta da Luigi Giglio

Filippo Fortin vince la prima tappa della Flèche du Sud 2017 (© Wort.lu)

Filippo Fortin vince la prima tappa della Flèche du Sud 2017 (© Wort.lu)

SONNY E I SUOI FRATELLI. L’ESITO DEI CAMPIONATI NAZIONALI PAESE PER PAESE

giugno 21, 2021 by Redazione  
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Da Lisbona a Mosca, da Stoccolma ad Ankara, un breve riassunto sui Campionati Nazionali di Ciclismo su Strada 2021

Se Sonny Colbrelli ha dimostrato di essere attualmente il ciclista italiano più forte, vincendo a Imola e garantendosi di portare la maglia tricolore per un anno intero, che sfoggerà con fierezza da a partire da sabato con l’inizio del Tour de France, negli altri paesi europei l’esito delle corse nazionali è in seguente. In Portogallo ha vinto Josè Fernandes (Team W52-FC Porto) con un margine di tutto rispetto, quasi un minuto, su Rui Oliveira (UAE Team Emirates). In Spagna lotta di altissimo livello nel finale con, tra gli altri, Carlos Rodriguez (Team INEOS Grenadiers), Pello Bilbao (Team Baharin Victorious), Jesus Herrada (Team Cofidis) e la coppia Astana formata da Alex Aranburu ed Omar Fraile. Ha la meglio proprio quest’ultimo in volata su Herrada. In Francia attacco in solitaria di Remi Cavagna (Team Deceuninck Quick Step). Il francese sfrutta le sue abilità di fenomanale passista e centra un uno-due strepitoso, bissando il successo di tre giorni prima nella cronometro; a 58 secondi di ritardo Rudy Molard (Team Groupama FDJ) regola il gruppetto dei battuti davanti a Damien Touzé (Team AG2R Citroen). In Belgio spettacolo allo stato puro con Wout Van Aert (Team Jumbo Visma) che alla vigilia si dichiarava ‘affaticato’ ma sulla strada rivela il suo talento cristallino. A Waregem sembra che la vittoria possa decidersi in volata ma un allungo proprio nel finale permette a Van Aert di guadagnare sul gruppo. Riesce a resistergli Edward Theuns (Team Trek Segafredo); nella volata a due Van Aert vince al fotofinish. In terza posizione l’altro talento remco Evenepoel (Team Deceuninck Quick Step). In Lussemburgo Kevin Geniets (Team Groupama FDJ) si riconferma campione nazionale bissando il successo del 2020; secondo classificato Jempy Drucker (Team Cofidis). In Olanda, sul circuito di Vamberg da ripetere ben 26 volte, ha la meglio Timo Roosen (Team Jumbo Visma). A 30 secondi il carneade Bax Sjoerd (Team Metec) ottiene la seconda piazza davanti ad Oscar Riesebeek (Team Alpecin Fenix). In Germania Maximilian Schachmann (Team Bora Hansgrohe) dimostra di avere un’ottima gamba dominando la corsa e vincento con oltre un minuto di vantaggio su Jonas Koch (Team Intermarchè Wanty Gobert). In Polonia in un concitato finale Matej Paterski (Team Voster ATS) vince con un secondo di vantaggio su Alan Banaszek (Team HRE) e con due secondi di vantaggio su Lukasz Owsian (Team Arkea Samsic). In Slovacchia, come diceva Dan Peterson in un famoso spot degli anni ‘80, ‘non si sbaglia’: Peter Sagan (Team Bora Hansgrohe) vince praticamente senza avversari visto che Matus Stocek (Team Topforex), è secondo al oltre 3 minuti. In Repubblica Ceca Mikel Kurkle (Team Elkov Kasper) batte il compagno di squadra Dominik Neuman. In Austria è ancora la Bora Hansgrohe sugli scudi con Patrik Konrad che vince con un margine di 34 secondi su Marco Haller (Team Bahrain Victorious). In Svizzera una volata ristretta premia Silvan Dillier (Team Alpecin Fenix) davanti a Simon Pellaud (Team Androni Giocattoli). In Danimarca nella ridente cittadina di Give è Mads Wurtz Schmidt (Team Israel StartUp Nation) a battere in volata Frederik Wandahl (Team Bora Hansgrohe). In Norvegia Tobia Foss (Team Jumbo Visma) conferma le doti già dimostrate al recente Giro d’Italia e dopo aver vinto la cronometro si impone anche su strada con oltre 34 secondi di vantaggio su Anders Skaarseth (Team Uno-X Pro Cycling). In Svezia alungo finale di Victor Rundh Hillerstrom che ha la meglio davanti a Richard Larsen. In Slovenia Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) fa il diavolo a quattro per tre quarti di corsa, salvo poi mollare nel finale. Vince Matej Mohoric (Team Bahrain Victorious) che vince con 15 secondi di vantaggio su Jan Polanc (UAE Team Emirates). In Croazia Viktor Potocki (Team Ljubljana Gusto Santic) vince davanti a Fran Miholjevic (Cycling Team Friuli ASD). In Russia il Team Gazprom Rusvelo domina il podio: Artem Nich primo, Ilnur Zakarin secondo ed Ivan Rovny terzo. In Turchia Onur Balkan (Team Salcano Sakarya) batte il compagno di squadra Batuhan Ozgur. In Kazakhstan non poteva essere che dominio Astana. Vince Yevgeniy Fedorov davanti all’omonimo Gidich, mentre chiude al terzo posto Artyom Zahkarov. In Lituania un sempre(giallo)verde Ignatas Konovalovas (Team Groupama FDJ) vince nettamente con oltre 6 minuti di vantaggio su Aivaras Mikutis (Team Ampler Development). In Estonia Mikel Raim (Team HRE) vince con quasi 2 minuti di vantaggio su Karl Patrick Lauk. Per quanto riguarda infine i paesi anglosassoni, se in Australia e Nuova Zelanda conosciamo i rispettivi campioni nazionali già da Febbraio – Cameron Meyer per gli aussie e George Bennett per i kiwi – si è corso soltanto negli USA con la vittoria di Joey Rosskopf (Team Rally Cycling) che ha avuto la meglio davanti a Brent Bookwalter (Team BikeExchange). Nelle isole britanniche dovremo aspettare ancora un po’ per sapere chi vincerà. Infine in Colombia, con il forfait della maggior parte dei big, ha vinto Aristobulo Cala davanti a Marco Tulio Suesca.

Giuseppe Scarfone

Il podio dei campionati nazionali negli USA (foto: Patrick Daly)

Il podio dei campionati nazionali negli USA (foto: Patrick Daly)

21-06-2021

giugno 21, 2021 by Redazione  
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CAMPIONATI NAZIONALI STRANIERI (solo strada)

Arabia Saudita: Mostafa Alrabi
Australia: Cameron Meyer
Austria: Patrick Konrad
Belgio: Wout Van Aert
Bielorussia: Stanislau Bazhkou
Colombia: Aristóbulo Cala
Croazia: Viktor Potočki
Danimarca: Mads Würtz Schmidt
Ecuador: Jefferson Alexander Cepeda
Emirati Arabi Uniti: Yousif Mirza
Estonia: Mihkel Räim
Etiopia: Hailemelekot Hailu
Finlandia: Joonas Henttala
Francia: Rémi Cavagna
Georgia: Nika Sitchinava
Germania: Maximilian Schachmann
Israele: Vladislav Logionov
Kazakistan: Yevgeniy Fedorov
Lesotho: Teboho Khantsi
Lettonia: Toms Skujiņš
Lussemburgo: Kevin Geniets
Messico: Eder Frayre
Namibia: Drikus Coetzee
Norvegia: Tobias Foss
Nuova Zelanda: George Bennett
Olanda: Timo Roosen
Panama: Franklin Archibold
Polonia: Maciej Paterski
Portogallo: José Carlos Prates Neves Fernandes
Qatar: Afif Abdullah
Russia: Artem Nych
Repubblica Ceca: Michael Kukrle
Repubblica Slovacca: Peter Sagan
Serbia: Dušan Rajović
Slovenia: Matej Mohorič
Spagna: Omar Fraile
Stati Uniti: Joey Rosskopf
Sudafrica: Mark Oliver Pritzen
Svezia: Victor Hillerström Rundh
Svizzera: Silvan Dillier
Thailandia: Sarawut Sirironnachai
Turchia: Onur Balkan
Uruguay: Roderick Asconeguy

20-06-2021

giugno 20, 2021 by Redazione  
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CAMPIONATO NAZIONALE ITALIANO – STRADA UOMINI ELITE

Sonny Colbrelli (Bahrain – Victorious) si è imposto nella gara su strada, Bellaria-Igea Marina – Imola, percorrendo 225.9 Km in 5h29′25″, alla media di 41.145 Km/h. Ha preceduto di 2″ Fausto Masnada (Deceuninck – Quick Step) e di 37″ Samuele Zoccarato (Bardiani-CSF-Faizanè)

CAMPIONATO NAZIONALE ITALIANO – STRADA DONNE ELITE

Elisa Longo Borghini (Trek-Segafredo) si è imposta nella gara su strada, Monopoli – Castellana Grotte, percorrendo 143.3 Km in 3h56′00″, alla media di 36.432 Km/h. Ha preceduto di 11″ Tatiana Guderzo (Alé BTC Ljubljana) e Ilaria Sanguineti (Valcar-Travel & Service)

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