LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): REDON – FOUGÈRES

giugno 29, 2021 by Redazione  
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Ultima tappa in terra bretone ancora favorevole ai velocisti. Questa sarà, assieme alle due cronometro, l’unica tra le frazioni in linea a non proporre nemmeno un GPM, anche se il tracciato non sarò del tutto pianeggiante. Principale insidia per gli sprinter sarà il rettilineo d’arrivo in salita con curva a destra che terminerà a 50 metri dalla linea d’arrivo

È la seconda tappa disegnata a favore dei velocisti ed anche la più facile del Tour 2021. Assieme alle due cronometro, sarà l’unica tra le 19 frazioni in linea di questa edizione a non presentare nemmeno un gran premio della montagna, anche se le difficoltà altimetriche non mancheranno nemmeno oggi. In Francia la vera pianura è cosa rara e di certo è quasi impossibile trovarla sulle strade della Bretagna, che oggi accoglieranno il Tour per il quarto e ultimo giorno consecutivo. Stavolta le colline faranno prevalentemente da fondale a un tracciato punteggiato da tanti piccoli mangia e bevi, senza mai incontrare tratti di salita vera. Sull’altimetria si notato un paio di tratti che spiccano sugli altri – 1 Km al 4.5% per raggiungere il centro di Bain-de-Bretagne attorno al 36° Km di gara e uno strappo di 900 metri al 5.8% da scavalcare a una ventina di chilometri dall’arrivo – ma si tratta di difficoltà che il gruppo supererà in scioltezza e che non fanno paura ai velocisti. Questi ultimi, invece, temeranno gli ultimi duecento metri perché in quel frangente la strada tenderà leggermente a salire – e questo già potrebbe costituire un problema per quegli sprinter che prediligono i finali belli lisci – e, contemporaneamente, a curvare verso destra al punto che oggi il rettilineo d’arrivo sarà brevissimo, lungo una cinquantina di metri appena. Nulla d’insormontabile per molti degli sprinter in gara, se si pensa che su questo stesso finale nel 2015 ci fu volatona di gruppo con ben novantasei corridori classificati con lo stesso tempo del vincitore.

Scorcio di Fougères e l’altimetria della quarta tappa (chateau-fougeres.com)

Scorcio di Fougères e l’altimetria della quarta tappa (chateau-fougeres.com)

L’ANGOLO DELLA STORIA

Abbiamo appena messo l’acquolina alla bocca a chi si sarà dimenticato com’era terminata la tappa giunta a Fougères nel 2015. Vi rinfreschiamo subito la memoria dicendovi che in questo precedente a tagliare a braccia levate la linea del traguardo era stato uno dei “re” dello sprint, il britannico Mark Cavendish, che nell’occasione avrà la meglio sul tedesco André Greipel e sullo slovacco Peter Sagan, che grazie all’abbuono conquistato sale dal quarto al secondo posto della classifica, fermandosi a 11” dal primato di Chris Froome, maglia gialla in seguito alla mancata partenza del leader della corsa, il tedesco Tony Martin, che il giorno prima aveva terminato la tappa di Le Havre con una clavicola fratturata. In precedenza il Tour aveva proposto un arrivo a Fougères esattamente 30 anni prima, al termine di una tappa di tutt’altro spessore, una cronometro a squadre di 73 Km che fu conquistata dalla La Vie Claire, la formazione nella quale militavano il grande favorito per la vittoria finale e il suo “delfino”, vale a dire Bernard Hinault – che quell’anno conquisterà il suo quinto e ultimo Tour – e il corridore che l’anno successivo lo seguirà nell’albo d’oro della Grande Boucle, l’americano Greg LeMond.

METEO TOUR

Le previsioni meteo per la tappa del giorno

Redon : nubi sparse, 20.3°C, vento debole da NW (10-11 km/h), umidità al 66%
Châteaugiron (66.7 Km): nubi sparse, 20.9°C, vento moderato da NNW (14-17 km/h), umidità al 67%
Vitré – traguardo volante (114.4 Km): cielo coperto con possibilità di deboli e isolate precipitazioni, 20.4°C, vento moderato da NW (15-17 km/h), umidità al 69%
Fougères : nubi sparse con possibilità di deboli e isolate precipitazioni, 19.3°C, vento moderato da NW (19-22 km/h), umidità al 77%

GLI ORARI DEL TOUR

13.20: inizio diretta su Eurosport1
13.25: partenza da Redon
13.40: partenza ufficiale
14.00: inizio diretta su RAI 2 (a circa 15 Km dalla partenza)
16.05-16.20: traguardo volante di Vitrè
16.50-17.10: arrivo a Fougères

TOURALCONTRARIO

Ordine d’arrivo della terza tappa, Lorient – Pontivy

1° Caleb Ewan (vittoria annullata)
1° Marco Haller
2° Ide Schelling a 55″
3° Daniel Oss a 57″
4° Jasper De Buyst a 1′00″
5° Clément Russo s.t.

Classifica generale

1° Clément Russo
2° Amund Grøndahl Jansen a 17″
3° Daniel McLay a 46″
4° Ide Schelling a 2′05″
5° Tony Martin a 3′03″

Miglior italiano: Daniel Oss, 28° a 12′01″

STRAFALGAR SQUARE

L’angolo degli strafalcioni dei telecronisti

Garzelli: “Bisogna capire quella spalla sinistra”
Garzelli: “Sfortunatamente per lui si è rimesso in piedi”
De Luca: “Criterium molto ben pagati dagli organizzatori dei corridori”
Garzelli: “Stanno pedalendo”
De Luca: “Il presidente dell’UCI è al seguito del Giro d’Italia in questi giorni”
Garzelli: “Gli stessi organizzatore”
De Luca: “È stato nomitato”
De Luca: “Van der Poel è stato figlio di, nonno di”
De Luca: “Cadenvish” (Cavendish)
De Luca: “In tutto il mando”
Colbrelli: “Inseguire Van der Poel era impossibile perchè è un altro pianeta”
Garzelli (a proposito dei GPM): “Domani solo qualche punto in palio” (non sono previsti GPM nella tappa di Fougères)
Giovannelli: “Tim Merlier non è ancora 100%”
De Luca: “La frattura che ha causato quella caduta”
Garzelli: “È cacaduto”
Garzelli: “Semicurva a 100 metri l’arrivo”
De Luca: “Le attenzione sono tutte per questa macchina bianca, Caleb Ewan”
Televideo: “Ces Bol” (Cees Bol)
Televideo: “Antonio Turgi” (Anthony Turgis)
Televideo: “Mattej Mohoric” (Matej)
Televideo: “Miglia Scotson” (Miles, mannaggia al traduttore automatico)

DISCOTOUR

Che patatrac (Trix)

MERLIER SVOLAZZA NELL’ECATOMBE DI PONTIVY. VAN DER POEL RESTA IN GIALLO

giugno 28, 2021 by Redazione  
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Il velocista dell’ Alpecin-Fenix si impone in volata nella terza tappa del Tour de France caratterizzata da tante cadute in cui sono rimasti coinvolti anche i due uomini più attesi per la vittoria finale Primoz Roglic (Jumbo Visma) e Tadej Pogacar (UAE-Team Emirates).

Il Tour e France riparte con la terza tappa in linea da Lorient a Pontivy con i suoi 182,9 Km, frazione che strizza l’occhio ai velocisti con un finale piuttosto nervoso caratterizzato da stradine strette e rese umide da un po’ di pioggia prevista nel finale. La fuga di giornata si forma ben presto ed è portata avanti dall’onnipresente Ide Schelling (Bora-hansgrohe), all’attacco per il terzo giorno di fila, Cyril Barthe e Maxime Chevalier (B&B Hotels p/b KTM), Michael Schar (Ag2r Citroen) e Jelle Wallays (Lotto Soudal). Le squadre dei velocisti non concedono troppo spazio ai fuggitivi ed infatti soprattutto la Groupama-FDJ di Arnaud Démare tiene il gruppo in controllo. Vantaggio massimo che oscilla intorno ai 2’:30”. Intorno al trentesimo chilometro di gara c’è da registrare una prima caduta in gruppo, purtroppo come vedremo saranno tante, e restare coinvolti sono Robert Gesink e Tony Martin (Jumbo-Visma) e Geraint Thomas (Ineos Granadiers). Ad avere la peggio è l’olandese costretto a ritirarsi dalla corsa, va meglio al britannico che seppur apparso molto dolorante risale in bisi ed aiutato da Luke Rowe, Jonathan Castroviejo e Dylan Van Baarle, dopo un dispendioso inseguimento riesce a rientrare in gruppo. Davanti intanto Schelling conquista il GPM della Côte de Cadoudal, si rialza e si fa riprendere dal plotone. I fuggitivi, rimasti in quattro, arrivano al successivo traguardo volante di La Fourchette, dove inizia a venir giù qualche goccia di pioggia, senza darsi battaglia vede il passaggio con Barthe su Chevalier, Schär e Wallays. Quando transita il gruppo si assiste ad un accenno di ciò che potrà essere il finale di tappa, la lotta per i restanti punti della maglia verde è vinta da Caleb Ewan (Lotto Soudal) su Cavendish e Mørkøv. Da qui in poi è tutta un’altra corsa con la velocità che sale e le squadre dei velocisti a prendere le posizioni di testa. Il vantaggio dei quattro al comando scende così a 1’:30 in vista del GPM de la Côte de Pluméliau, vinto da Wallays. Negli ultimi 15 chilometri perde contatto dalla testa della corsa Maxime Chevalier, davanti restano in tre uomini con un vantaggio di soli 40”. La corsa inizia ad essere sempre più nervosa, a causa anche della sede stradale stretta e tortuosa, avvengono altre due cadute, nella prima tra i nomi grossi a farne le spese sono David Gaudu (Groupama-FDJ) e Miguel Angel Lopez (Movistar), nella seconda quando mancano 11 Km al traguardo, invece, il primo colpo di scena con Primoz Roglic (Jumbo-Visma) che va a toccare la ruota posteriore di Sonny Colbrelli (Bahrain Victorious) e cadere rovinosamente a terra. Tanta paura per lo sloveno, diverse le escoriazioni riportate, atteso da Kruijswijk, Kuss, Martin, Teunissen e Vingegaard cerca di limitare i danni gettandosi in un disperato inseguimento dal gruppo con dentro i migliori che intanto va a riassorbire i tre fuggitivi. Restano 6 Km da percorrere ed il ritardo di Roglic è di 50″, per strada gli Jumbo Visma trovano un gruppetto con dentro Miguel Angel Lopez, restato anch’esso attardato dalla frammentazione del gruppo principale, avendo così la collaborazione della Movistar nel ricucire. In vista dei meno 4Km all’arrivo ecco il secondo colpo di scena, altra caduta, con diversi uomini, che taglia fuori uno degli uomini più attesi per la volata, Arnaud Démare (Groupama-FDJ) mentre ha la peggio Jack Haig (Bahrain Victorious) che è costretto al ritiro. Riesce a restare in bici invece Tadej Pogacar (UAE-Team Emirates) costretto a frenare e lanciarsi in un difficile inseguimento per riportarsi sugli uomini di classifica rimasti davanti tra cui la maglia gialla Mathieu Van Der Poel (Alpecin-Fenix). In vista dell’arrivo restano una ventina di corridori a disputarsi la volata ma, ancora un ennesimo colpo di scena, ancor in negativo, fuori dall’ultima semicurva Caleb Ewan (Lotto Soudal) tocca la ruota di Peter Sagan (Bora-hansgrohe) e finisce violentemente a terra portandosi sull’asfalto anche lo slovacco. Il corridore della Lotto Soudal ha la peggio, frattura della clavicola e ritiro dalla corsa. Davanti gli Alphen-Fenix restano compatti e con un maestoso Mathieu van der Poel al servizio dei compagni viene lanciata la volata vinta facilmente, nonostante i dubbi della vigilia sulle sue condizioni, da Tim Merlier sul compagno di squadra Jasper Philipsen, terzo l’atleta di casa Nacer Bouhanni (Arkea-Samsic), quarto Davide Ballerini (Deceuninck – Quick Step), quinto Sonny Colbrelli (Bahrain Victorious). L’attenzione è tutta agli uomini di classifica infatti oltre a Julian Alaphilippe, l’unico big rimasto davanti è Richard Carapaz (ineos Granadiers). Arriva con 14″ di ritardo un gruppetto con dentro Enric Mas, Vincenzo Nibali, Jakob Fuglsang, Nairo Quintana, Wilco Kelderman e Pierre Latour, poi ancora a 26″ arriva il gruppetto con la maglia bianca Tadej Pogacar, Sergio Higuita, Bauke Mollema, David Gaudu, Rigoberto Urán, Geraint Thomas, Esteban Chaves, Emanuel Buchmann, Lucas Hamilton, Richie Porte e Guillaume Martin. Si devono aspettare ben 1’:21” per vedere arrivare Primoz Roglic, Miguel Ángel López, Alejandro Valverde e Steven Kruijswijk per una classifica generale stravolta da una tappa campale che vede in giallo sempre Mathieu van der Poel con 8” su Julian Alaphilippe e 31” su Richard Carapaz. Domani il Tour de France riparte da Redon per puntare a Fougères con soli 150, 4 Km che serviranno, per tanti, a metabolizzare le ferite odierne.

Antonio Scarfone

Tim Merlier vince a Pontivy (foto: Getty Images Sport)

Tim Merlier vince a Pontivy (foto: Getty Images Sport)

28-06-2021

giugno 28, 2021 by Redazione  
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TOUR DE FRANCE

Il belga Tim Merlier (Alpecin-Fenix) si è imposto nella terza tappa, Lorient – Pontivy, percorrendo 182.9 Km in 4h01′28″, alla media di 45.447 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Jasper Philipsen (Alpecin-Fenix) e il francese Nacer Bouhanni (Team Arkéa Samsic). Miglior italiano Davide Ballerini (Deceuninck – Quick Step), 4°. L’olandese Mathieu van der Poel (Alpecin-Fenix) è ancora maglia gialla con 8″ sul francese Julian Alaphilippe (Deceuninck – Quick Step) e 31″ sull’ecuadoriano Richard Antonio Carapaz Montenegro (INEOS Grenadiers). Miglior italiano Vincenzo Nibali (Trek – Segafredo), 16° a 55″

IN THE FOOTSTEPS OF THE ROMANS (Bulgaria)

Il tedesco Immanuel Stark (P&S Metalltechnik) si è imposto nella prima tappa, Banya – Razlog, percorrendo 126.45 Km in 2h50′25″, alla media di 44.403 Km/h. Ha preceduto allo sprint il polacco Paweł Cieślik
(Voster ATS Team) e di 14″ il connazionale Tobias Nolde (P&S Metalltechnik). Miglior italiano Alessandro Tonelli (Bardiani-CSF-Faizanè), 6° a 1′05″. Stark è il primo leader della classifica con 4″ su Cieślik e 20″ su Nolde. Miglior italiano Tonelli, 6° a 1′15″.

LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): LORIENT – PONTIVY

giugno 28, 2021 by Redazione  
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Il Tour si ferma ancora in Bretagna ma stavolta il grafico altimetrico si annuncia più snello rispetto a quello delle prime due frazioni. Le salite oggi saranno affrontate lontane dal traguardo, che sarà alla portata dei velocisti

Si alza il sipario sui velocisti, che quest’anno al Tour avranno a disposizione otto traguardi, tre dei quali collocati nella prima settimana di corsa. Il primo arrivo a loro congeniale lo troveranno al termine di un’altra frazione disegnata sulle colline della Bretagna, altimetricamente molto meno complicata rispetto alle due affrontate nei giorni d’apertura. Dei due GPM previsti lungo il cammino il più impegnativo sarà il primo, la Côte de Cadoudal alla quale abbiamo fatto accenno negli scorsi giorni (1700 metri al 6.3%) e che dovrà essere superata esattamente a metà tappa. Facilissima – la sua pendenza media supera di poco il 3% – sarà la successiva Côte de Pluméliau, scavalcata la quale mancheranno poco meno di 35 Km dal traguardo. Come in tutte le tappe in linea sicuramente vedremo andare la solita fuga da lontano, tentativo che oggi le squadre dei velocisti avranno gioco facile nell’andare a riacciuffare. Nel finale sarà poi quasi impossibile sfuggire dal controllo del gruppo perché gli ultimi 7 Km si annunciano velocissimi, introdotti da una discesa di circa 4 Km al 3% che terminerà a 3 Km dall’arrivo, tratto conclusivo abbastanza snello perché in quei tremila metri s’incontreranno in tutto appena sette curve.

Il castello di Pontivy e l’altimetria della terza tappa (www.france-voyage.com)

Il castello di Pontivy e l’altimetria della terza tappa (www.france-voyage.com)

L’ANGOLO DELLA STORIA

È una novità ma non del tutto la cittadina di Pontivy, sede d’arrivo di una tappa del Tour per la prima volta nella storia. Negli ultimi 30 anni, infatti, transitando da questo centro in due occasioni s’è stabilito di collocarvi un traguardo volante, proposto per la prima volta nel 1993 durante la tappa Vannes – Dinard, vinta dall’uzbeko Djamolidine Abdoujaparov dopo che allo sprint intermedio era transitato in testa il belga Marc Sergeant; bisognerà attendere il 2008 per assistere a un altro traguardo volante nel cuore di Pontivy, conquistato dal francese Sylvain Chavanel durante la tappa Auray – Saint-Brieuc, vinta dal norvegese Thor Hushovd.

METEO TOUR

Le previsioni meteo per la tappa del giorno

Lorient: pioggia modesta e schiarite (0.5 mm), 16°C, vento debole da NNW (6 km/h), umidità al 84%
Carnac (30 Km): pioggia consistente (1 mm), 15.5°C, vento moderato da NW (12 km/h), umidità al 88%
Josselin (108 Km): temporale con pioggia consistente (1.7 mm), 15.2°C (percepiti 16°C), vento debole da NE (6-8 km/h), umidità al 91%
Pontivy : pioggia consistente (1.7 mm), 14.9°C, vento debole da N (9-12 km/h), umidità al 91%

GLI ORARI DEL TOUR

13.05: inizio diretta su Eurosport1
13.10: partenza a Lorient
13.20: partenza ufficiale
14.00: inizio diretta su RAI 2 (a circa 30 Km dalla partenza)
15.20-15.35: scollinamento Côte de Cadoudal
16.00-16.15: traguardo volante di La Fourchette
16.35-17.00: scollinamento Côte de Pluméliau
17.25-17.50: arrivo a Pontivy

TOURALCONTRARIO

Ordine d’arrivo della seconda tappa, Perros-Guirec – Mûr-de-Bretagne

1° Cees Bol
2° Edward Theuns s.t.
3° Jérémy Cabot s.t.
4° Daniel McLay s.t.
5° Luke Durbridge s.t

Miglior italiano: Davide Ballerini, 11° (s.t.)

Classifica generale

1° Amund Grøndahl Jansen
2° Tony Martin s.t.
3° Rick Zabel a 1′45″
4° Reto Hollenstein a 1′52″
5° Mads Pedersen s.t.

Miglior italiano: Jacopo Guarnieri, 38° a 10′56″

STRAFALGAR SQUARE

L’angolo degli strafalcioni dei telecronisti

De Luca: “Si è formata una muraglia umana, una tonnara”
De Luca: “La direzione del Tour Prudhomme” (il direttore del Tour)
Sovraimpressione RAI: “Guillame Martin” (Guillaume)
Orlando: “Tappa partita stamattina alle 13.20″
Garzelli: “Qua al traguardo ha già cominciato a piovere e smettere”
Garzelli: “Un corridore che è stata la rivelazione”
Garzelli: “Arriva vincitore alla fine tappa”
Garzelli: “Abbia avuto un problemia”
Garzelli: “Alaphilippe potrebbe andare a eguagliare a Mario Cipollini”
De Luca: “Lefrevere” (Patrick Lefevere, team manager della Deceuninck-Quick Step)
De Luca: “Van Aert battè il connazionale Tony Martin” (il primo è belga, il secondo tedesco)
Garzelli: “Grein Thomas” (Geraint Thomas)
Genovesi: “Dichiarà ad una rivista”
Garzelli: “In questo momento si è fermata questa coppia” (formata)
Garzelli: “La macchina della Trek che ha in Edward Theuns davanti”
Garzelli: “La maglia verdeva di Michael Matthews”
Garzelli: “Salta da una ruota all’alta”
De Luca: “Una curva così stecca”
De Luca: “Ha fatto un’accelerazione che ha aperto le gambe di Sonny Colbrelli”
Televideo: “Con gli abbuoni sul primo passaggio del Mur scatta la maglia, dedicata al nonno Poulidor” (era scattato Van der Poel, non la maglia gialla, ancora vestita da Alaphilippe)

DISCOTOUR

Grand-père (Georges Moustaki)

27-06-2021

giugno 27, 2021 by Redazione  
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TOUR DE FRANCE

L’olandese Mathieu van der Poel (Alpecin-Fenix) si è imposto nella seconda tappa, Perros-Guirec – Mûr-de-Bretagne Guerlédan, percorrendo 183.5 Km in 4h18′30″, alla media di 42.592 Km/h. Ha preceduto di 6″ gli sloveni Tadej Pogačar (UAE-Team Emirates) e Primož Roglič (Team Jumbo-Visma). Miglior italiano Sonny Colbrelli (Bahrain – Victorious), 27° a 8″. Van der Poel è la nuova maglia gialla con 8″ sul francese Julian Alaphilippe (Deceuninck – Quick Step) e 13″ su Pogačar. Miglior italiano Vincenzo Nibali (Trek – Segafredo), 21° a 41″

AXION SWISS BANK GRAN PREMIO CITTÀ DI LUGANO

L’italiano Gianni Moscon (INEOS Grenadiers) si è imposto nella corsa elvetica, circuito di Lugano, percorrendo 179.2 Km in 4h53′00″, alla media di 36.696 Km/h. Ha preceduto di 20″ l’italiano Valerio Conti (ilUAE-Team Emirates) e il belga Ben Hermans (Israel Start-Up Nation)

VOLTA AO ALENTEJO (Portogallo)

Lo spagnolo Enrique Sanz Unzué (Equipo Kern Pharma) si è imposto nella sesta ed ultima tappa, Portalegre – Evora, percorrendo 162.9 Km in 3h54′30″, alla media di 41.68 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Antonio Angulo Sampedro (Euskaltel – Euskadi) e il portoghese Iúri Gabriel Dantas Leitão (Tavfer-Measindot-Mortágua). Nessun italiano in gara. L’uruguayano Mauricio José Moreira Guarino (Efapel) si impone in classifica con 3″ sul portoghese José Carlos Prates Neves Fernandes (W52 / FC Porto) e 10″ sul portoghese Rafael Ferreira Reis (Efapel).

SUL MURO SPUNTA LA STELLA DI VAN DER POEL, ADOMBRATO ALAPHILIPPE

giugno 27, 2021 by Redazione  
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Uno strepitoso Mathieu van der Poel (Team Alpecin Fenix) vince sul Mur-de-Bretagne piazzando uno scatto mortifero a circa 2 km dall’arrivo della seconda tappa. Nessun avversario riesce a tenergli testa e grazie agli abbuoni guadagnati durante la tappa è la nuova maglia gialla.

Julian Alaphilippe parte in maglia gialla da Perros-Guirec nella seconda tappa del Tour 2021 dopo la schiacciante vittoria di ieri; la prima tappa, con le due maxicadute nel finale, lascia però pesanti strascichi. Ieri i ritiri in corsa di Ignatas Konovalovas (Team Groupama FDJ), Jasha Sutterlin (Team DSM) e Cyril Lemoine (Team B&B Hotels KTM). Oggi il forfait, prima della partenza, di Marc Soler (Team Movistar) che ieri era riuscito a tagliare il traguardo con un ritardo considerevole ma con fratture ad entrambe le braccia. La tappa di oggi, ancora in Bretagna, si concluderà sulla sua ‘Alpe d’Huez’, ovvero l’omonimo Mur più volte affrontato al Tour; le ultime due volte si sono registrate la vittoria di Alexis Vuillermoz nel 2015 e quella di Daniel Martin nel 2018. La fuga di giornata si formava dopo pochi km. Erano in sei ad evadere dal gruppo: Ide Schelling (Team Bora Hansgrohe), Edward Theuns (Team Trek Segafredo), Anthony Perez (Team Cofidis), Simon Clarke (Team Qhubeka NextHash), Jeremy Cabot (Team Total Energies) e Jonas Koch (Team Intermarchè Wanty Gobert). Dopo 30 km il vantaggio della fuga superava i 3 minuti. Perez si aggiudicava il GPM della Cote de Sainte-Barbe posto al km 72.8. Poco più tardi Theuns transitava in prima posizione sul traguardo volante di Plouha. A circa metà tappa il gruppo si avvicinava ai fuggitivi, tirato dagli uomini della Deceuninck Quick Step. Il primo passaggio sul Mur-de-Bretagne era provvisto di abbuoni speciali in secondi per i primi tre ciclisti a transitarvi (otto, cinque e tre secondi), per cui Julian Alaphilippe era interessato a fare il massimo per aumentare il proprio vantaggio in classifica generale. Sulla Cote de Pordic Schelling transitava in prima posizione dopo aver staccato Perez. Mathieu van der Poel era vittima di una foratura a 73 km dall’arrivo. Il talento olandese, tra i favoriti della tappa di oggi, si faceva assistere dal meccanico che gli sostituiva la ruota posteriore e grazie ad un paio di compagni rientrava in breve tempo nel gruppo maglia gialla. Sulla successiva Cote de Saint-Brieuc Theuns transitava in prima posizione. A 40 km dalla conclusione Theuns e Cabot mantenevano un vantaggio di 1 minuto e 45 secondi sul gruppo maglia gialla. Dopo una prima parte di tappa condizionata dalle avverse condizioni climatiche, il sole faceva capolino nel finale. A 20 km dall’arrivo il forte ritmo imposto dal gruppo faceva crollare il vantaggio della coppia in testa, che aveva ormai soltanto 20 secondi di margine. Sulla Cote du Village de Mur-de-Bretagne, posta al km 165.2, Theuns riusciva a scollinare per primo. All’inizio della prima ascesa sul Mur-de-Bretagne, Mathieu Van der Poel (Team Alpecin Fenix) attaccava immediatamente. Il giovane olandese scollinava per primo andando a conquistare gli otto secondi dell’abbuono speciale. Il gruppo tornava compatto nella discesa che avrebbe condotto alla seconda ed ultima scalata. L’INEOS Grenadiers era tutta schierata in testa al gruppo. All’inizio della seconda salita verso il Mur-de-Bretagne, Davide Formolo (UAE Team Emirates) attaccava ma il ritmo dell’INEOS era troppo elevato perché l’ex campione italiano potesse cullare sogni di gloria. Una trentina di ciclisti affrontavano a tutta la parte iniziale, quella più difficile, con pendenze che arrivavano al 13%. A circa 2 km dall’arrivo un nuovo scatto di Van der Poel decideva la tappa. L’olandese si avvantaggiava progressivamente sul gruppo e andava in solitaria a trionfare sul traguardo. A 6 secondi Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) si piazzava davanti a Primoz Roglic (Team Jumbo Visma). In quarta posizione giungeva Wilco Kelderman (Team Bora Hansgrohe) mentre chiudeva la top five Julian Alaphilippe a 8 secondi di ritardo. Tra le delusioni della giornata, si segnalano Migiel Angel Lopez (Team Movistar) e Geraint Thomas (Team INEOS Grenadiers), giusnti entramdi nel secondo gruppetto a 23 secondi di ritardo da Van der Poel. Grazie agli abbuoni guadagnati complessivamente Van der Poel è la nuova maglia gialla con 8 secondi di vantaggio su Alaphilippe e 13 secondi di vantaggio su Pogacar. Domani è in programma la terza tappa da Lorient a Pontivy per un totale di 183 km. Due semplici GPM di quarta categoria nella seconda parte del tracciato non daranno troppe noie ai velocisti puri, che dovrebbero giocarsi la prima vittoria allo sprint.

Giuseppe Scarfone

Mathieu van der Poel vince sul Mur-de-Bretagne (foto: Getty Images Sport)

Mathieu van der Poel vince sul Mur-de-Bretagne (foto: Getty Images Sport)

LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): PERROS-GUIREC – MÛR-DE-BRETAGNE

giugno 27, 2021 by Redazione  
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È una tappa fotocopia di quella disputata ieri quella che terminerà in vetta alla breve erta di Mûr-de-Bretagne, traguardo dove i “mattatori” dovrebbero essere gli stessi corridori visti in azione al traguardo di Landerneau

L’estate, televisivamente parlando, è il periodo delle repliche e anche il Tour 2021 non si sottrae a questa prassi. L’epilogo della seconda frazione ricalcherà il modello della tappa d’apertura e come quella presenterà il traguardo al termine di una breve ascesa a quota collinare. Sarà l’oramai arcinota salita bretone di Mûr-de-Bretagne ad accogliere le fasi finali, più breve rispetto a quella di Landerneau ma anche più pendente. I suoi 2000 metri spaccati al 6.9% – anche questi caratterizzati dalle pendenze più importanti all’inizio (il primo chilometro sale al 9.8%) – dovranno essere ripetuti due volte perché nel finale si percorrerà una tornata di un circuito di 15 Km lungo il quale s’incontrerà una terza salita, non valida per la classifica degli scalatori, la “côte” di Saint-Mayeux (1.4 Km al 5.5%). Detto questo, nonostante il finale più impegnativo rispetto a quello di ieri, al traguardo dovrebbe comunque presentarsi un gruppo decisamente nutrito, come accadde su questo traguardo nel 2015 quando, con lo stesso circuito da inanellare e con 10 secondi di ritardo dai primi due, piombarono in 25 sulla linea d’arrivo e in quell’occasione si era già all’ottava tappa, mentre stavolta saremo solo alla seconda e le energie ancora fresche. Eh sì, è proprio il periodo delle repliche!

Il lago di Guerlédan e l’altimetria della seconda tappa (www.cirkwi.com)

Il lago di Guerlédan e l’altimetria della seconda tappa (www.cirkwi.com)

L’ANGOLO DELLA STORIA

Fino al 2011 Mûr-de-Bretagne era stata semplicemente un luogo di passaggio e mai nessun organizzatore del Tour aveva pensato di far “campeggiare” il gigantesco carrozzone del Tour nel piccolo centro bretone, men che meno in vetta alla sua salita, che termina in mezzo a sterminate distese di campi, in un luogo privo di parcheggi nel quale collocare tutte le strutture che seguono la Grande Boucle. Christian Prudhomme, che ha preso in mano le redini del Tour nel 2007, ha però dimostrato che, con qualche sacrificio logistico, è possibile arrivare anche in posti che si pensavano impossibili e tra questi ci sono proprio Mûr-de-Bretagne e la sua côte, che negli ultimi dieci anni già due volte hanno accolto l’arrivo di tappa: così nel 2011 – quando il traguardo fu secco in cima alla salita e non ci fu circuito finale – a imporsi fu l’australiano Cadel Evans, che allo sprint ebbe ragione di un gruppetto di nove corridori precedendo lo spagnolo Alberto Contador (piazzamento che gli sarà poi revocato per squalifica doping retroattiva) e il kazako Aleksandr Vinokurov; nel 2015 – il precedente pocanzi ricordato – a tagliare per primo il traguardo fu il francese Alexis Vuillermoz, che precedette di 5” l’irlandese Daniel Martin e di 10” lo spagnolo Alejandro Valverde. Prima del 2011, come detto, Mûr-de-Bretagne era stato presente sui percorsi del Tour come semplice GPM, traguardo della montagna conquistato dal belga Lucien Van Impe nel 1977, dal francese Laurent Desbiens nel 1993, dal tedesco Ronny Scholz nel 2004, dal francese Sylvain Calzati nel 2005 e dal suo connazionale ed omonimo Chavanel nel 2008.

METEO TOUR

Le previsioni meteo per la tappa del giorno

Perros-Guirec: cielo coperto, 16.1°C (percepiti 17°C), vento debole da WSW (8 km/h), umidità al 86%
Plage de Trestel (39 Km): nubi sparse, 16.6°C, vento debole da W (9 km/h), umidità al 80%
Côte de Saint-Brieuc (115.3 Km): temporale con pioggia moderata (0.5 mm), 17.6°C, vento debole da SW (6 km/h), umidità al 84%
Mûr-de-Bretagne: pioggia moderata e schiarite (0.3 mm), 16.1°C (percepiti 17°C), vento moderato da SW (14-18 km/h), umidità al 85%

GLI ORARI DEL TOUR

13.10: partenza da Perros-Guirec
13.15: inizio diretta su Eurosport1
13.20: partenza ufficiale
14.00: inizio diretta su RAI 2 (a circa 29 Km dalla partenza)
15.00-15.10: scollinamento Côte de Sainte-Barbe
15.15-15.30: traguardo volante di Plouha
15.40-15.55: scollinamento Côte de Pordic
15.55-16.15: scollinamento Côte de Saint-Brieuc
17.05.17.30: scollinamento Côte du Village de Mûr-de-Bretagne
17.10-16.15: scollinamento di Mûr-de-Bretagne (primo passaggio dal traguardo)
17.30-17.55: arrivo a Mûr-de-Bretagne

TOURALCONTRARIO

Ordine d’arrivo della prima tappa, Brest – Landerneau, e prima classifica generale

1° Marco Soler
2° Marc Hirschi a 6′29″
3° Amund Grøndahl Jansen a 8′09″
4° Mike Teunissen s.t.
5° Sepp Kuss s.t.

Miglior italiano: Kristian Sbaragli, 26° a 15′06″

STRAFALGAR SQUARE

L’angolo degli strafalcioni dei telecronisti

Orlando: “Giada Borgata” (Borgato)
Orlando e Garzelli: “Julienne Alaphilippe” (Julian)
Garzelli: “Ci sarà una velocità a folle”
Garzelli: “Chi vince tra premiazione e antidoping arriva un’ora, un’ora e mezza, due in albergo”
Garzelli: “Tappa di Cava dei Tirroni” (Tirreni)
Garzelli (ricordando la caduta di Pantani nella tappa di Cava dei Tirreni del Giro del 1997): “Un brutto colpo al ginocchio sinistro” (si procurò una lacerazione al muscolo della coscia sinistra)
Garzelli: “Dall’ammiraglia hanno avvisato che curva molto stretta”
Garzelli: “Sono stata i corridori”
Garzelli: “Una caduta non ti permettere”
Garzelli: “Como sono prese”
Garzelli: “Van der Poel hanno una squadra”
Televideo: “Côte aux Loups” (Côte de la Fosse aux Loups)
Televideo: “Domani arrivo al Mûr-de-Bretagne”

DISCOTOUR

Crash! Boom! Bang! (Roxette)

26-06-2021

giugno 26, 2021 by Redazione  
Filed under Ordini d'arrivo

TOUR DE FRANCE

Il francese Julian Alaphilippe (Deceuninck – Quick Step) si è imposto nella prima tappa, Brest – Landerneau, percorrendo 197.8 Km in 4h39′05″, alla media di 42.525 Km/h. Ha preceduto di 8″ l’australiano Michael Matthews (Team BikeExchange) e lo sloveno Primož Roglič (Team Jumbo-Visma). Miglior italiano Vincenzo Nibali (Trek – Segafredo), 18° a 8″. Alaphilippe è il primo leader della classifica con 12″ su Matthews e 14″ su Roglič. Miglior italiano Nibali, 18° a 18″

LA COURSE BY LE TOUR DE FRANCE (Donne)

L’olandese Demi Vollering (SD Worx) si è imposto nella corsa francese, Brest – Landerneau, percorrendo 107.4 Km in 2h50′29″, alla media di 37.798 Km/h. Ha preceduto allo sprint la danese Cecilie Uttrup Ludwig (FDJ Nouvelle Aquitaine Futuroscope) e la connazionale Marianne Vos (Team Jumbo-Visma Women). Miglior italiana Soraya Paladin (Liv Racing), 7°.

VOLTA AO ALENTEJO (Portogallo)

Due tappe disputate nel quarto giorno di gara.

Il portoghese Daniel José Pereira Mestre (W52 / FC Porto) si è imposto nella quarta tappa, Monforte – Castelo de Vide, percorrendo 85 Km in 2h00′50″, alla media di 42.206 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’uruguayano Mauricio José Moreira Guarino (Efapel) e il connazionale Daniel Alexandre Loureiro Silva Freitas (Rádio Popular – Boavista). Nessun italiano in gara. Il portoghese Rafael Jorge Magalhães Silva (Antarte – Feirense) è il nuovo leader della classifica con lo stesso tempo di Loureiro Silva Freitas e di Pereira Mestre.

L’uruguayano Moreira Guarino si è imposto nella quinta tappa, circuito a cronometro di Castelo de Vide, percorrendo 8.4 Km in 12′14″, alla media di 41.199 Km/h. Ha preceduto di 1″ il portoghese José Carlos Prates Neves Fernandes (W52 / FC Porto) e di 8″ il portoghese Rafael Ferreira Reis (Efapel). Moreira Guarino è il nuovo leader della classifica con 3″ su Neves Fernandes e 10″ su Ferreira Reis

COURSE CYCLISTE DE SOLIDARNOSC ET DES CHAMPIONS OLYMPIQUES (Polonia)

L’olandese Casper van Uden (Development Team DSM) si è imposto nella quinta ed ultima tappa, Ostrowiec Świętokrzyski – Stalowa Wola, percorrendo 165.3 Km in 3h24′44″, alla media di 48.444 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Coen Vermeltfoort (VolkerWessels Cyclingteam) e il polacco Alan Banaszek (HRE Mazowsze Serce Polski). Nessun italiano in gara. Il ceco Jan Bárta (Elkov – Kasper) si impone in classifica con 15″ sul connazionale Jakub Ťoupalík (Elkov – Kasper) e 37″ su Van Uden

ALAPHILIPPE DOMA LA FOSSA DEI LUPI E METTE LA MAGLIA GIALLA SOPRA L’IRIDE

giugno 26, 2021 by Redazione  
Filed under News

Uno spettacolare finale di prima tappa, nonostante due maxi cadute una ai meno 35 e l’altra ai meno 7, consegna la vittoria a Julian Alaphilippe (Team Deceuninck Quick Step) che con un’azione delle sue parte nel tratto più duro della salita finale e va a vincere sul traguardo di Landerneau con 8 secondi di vantaggio sui diretti inseguitori. Il duello Roglic-Pogacar è già iniziato.

La Bretagna è protagonista del grand depart del Tour 2021. Si parte da Brest e si arriva dopo quasi 200 km a Landerneau. I ciclisti affronteranno un percorso antiorario dirigendosi prima a sud fino a Quimper e successivamente risalendo fino a Landerneau, che in linea d’aria è distante solamente una ventina di km dalla sede di partenza. E’ già grande l’attesa per conoscere il primo ‘indossatore’ della maglia gialla, visto che il tracciato della prima tappa apre diverse soluzioni a riguardo. Una fuga ben nutrita potrebbe avere interessanti prospettive di successo e i sei GPM – due di terza e quattro di quarta categoria – spalmati omogeneamente sul percorso, avranno a loro volta una valenza non trascurabile. In particolare l’arrivo finale piazzato al termine della Cote de la Fosse aux Loups, in caso di arrivo del gruppo compatto, favorirà i finisseur e i velocisti più resistenti. I nomi più gettonati per la vittoria nella prima tappa sono Mathieu van der Poel (Team Alpecin Fenix), Wout van Aert (Team Jumbo Visma) e Julian Alaphilippe (Team Deceuninck Quick Step). Ma attenzione a gente come Peter Sagan (Team Bora Hansgrohe), Alejandro Valverde (Team Movistar) ed al campione italiano Sonny Colbrelli (Team Bahrain Victorious), che si esalta su arrivi del genere e sarà ancora più motivato indossando la maglia di campione italiano. Dei velocisti più attesi, che possono dire la loro su un arrivo del genere, citiamo Arnaud Demare (Team Groupama FDJ), Caleb Ewan (Team Lotto Soudal) e Michael Matthews (Team DSM). Infine un occhio di riguardo lo avranno anche i big di classifica o presunti tali, che già oggi si testeranno su un arrivo insidioso, dove tutti vorranno arrivare nelle prime posizioni; gli sloveni terribili Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) e Primoz Roglic (Team Jumbo Visma) li vedremo senz’altro protagonisti, così come i capitani del Team INEOS Grenadiers: Richie Porte, Richard Carapaz e Geraint Thomas sono pronti a insidiare la coppia prima citata, autentica protagonista del Tour 2020. Dopo la partenza da Brest si segnalavano vari attacchi ma quello più deciso era portato da Victor Campenaerts (Team Qhubeka ASSOS) che scattava con decisione più volte, mantenendo un margine di vantaggio che gli consentiva di scollinare in prima posizione sul GPM della Cote de Trebeollin posta al km 8.6. Il ciclista belga veniva ripreso e ricominciavano attacchi e contrattacchi. Si avvantaggiava questa volta un drappello di sei ciclisti formato da Ide Schelling (Team Bora Hansgrohe), Anthony Perez (Team Cofidis), Danny Van Poppel (Team Intermarchè Wanty Gobert), Connor Swift (Team Arkea Samsic), Cristian Rodriguez (Team Total Direct Energie) e Franck Bonnamour (Team B&B Hotel KTM). Questa volta il gruppo lasciava fare e all’inizio della Cote de Rosnoen, secondo GPM di giornata, il sestetto dio testa aveva 2 minuti e 30 secondi di vantaggio. Questa volta era Van Poppel a scollinare in prima posizione mentre il gruppo inseguiva a quasi 4 minuti di ritardo. Sulla successiva Cote de Locronan posta al km 61.5 Perez scollinava in prima posizione. Nella seconda parte della tappa il gruppo accelerava l’andatura e il vantaggio della fuga diminuiva progressivamente. Schelling attaccava nel gruppo dei fuggitivi e scollinava in prima posizione sulla Cote de Stanga ar Garront posta al km 115. Il tedesco guadagnava sugli ex compagni di fuga e restava da solo al comando. Al traguardo volante di Brasparts Schelling transitava ancora in prima posizione con un vantaggio di circa 2 secondi sul gruppo tirato dagli uomini della Deceuninck Quick Step e della Fenix Alpecin. Intanto i cinque ex fuggitivi, compagni di fuga di Svhelling, venivano ripresi dal gruppo. Schelling scollinava in prima posizione sul penultimo GPM della Cote de Saint-Rivoal. Il gruppo era segnalato a 1 minuto e 25 secondi di ritardo. Uno spettatore con un cartello in evidenza, un po’ troppo in mezzo alla strada, già stretta di suo, provocava una maxi caduta. Il primo a cadere era Tony Martin (Team Jumbo Visma) e a sua volta cadeva praticamente tutto il gruppo. I ciclisti indenni, tra cui quasi tutta l’INEOS Grenadiers e quasi tutta la Deceuninck Quick Step, rallentava davanti ed aspettava i ciclisti rimasti attardati. La caduta costringeva al ritiro Jasha Sutterlin (Team DSM) che così era il primo ciclista che diceva addio al Tour 2021. Tra i nomi caldi che restavano attardati e che dovevano recuperare sul gruppo principale a 35 km dall’arrivo si segnalavano Wout van Aert (Team Jumbo Visma), Sonny Colbrelli (Team Bahrain Victorious) e Miguel Angel Lopez (Team Movistar). Il gruppo si ricompattava a circa 30 km dall’arrivo e riprendeva anche Schelling. A 7 km dall’arrivo nella discesa prima dell’ultima salita una nuova caduta innescata da un ciclista del team Movistar spezzava il gruppo. La Deceuninck a questo punto prendeva in mano le operazioni con un monumentale Davide Ballerini che guidava alla perfezione Julian Alaphilippe nelle prime centinaio di metri della salita finale, che erano anche i più duri con pendenze che arrivavano in doppia cifra. Alaphilippe scattava con prepotenza a circa 3 km dall’arrivo ed alla sua ruota provava a portarsi Anthony Turgis (Total Direct Energie). Più dietro si staccavano dal gruppo anche Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) e Primoz Roglic (Team Jumbo Visma), che già facevano le prove generali per il duello forse più atteso di questo Tour. Alaphilippe resisteva al ritorno degli immediati inseguitori dando tutto negli ultimi 2 km, dalle pendenze più facili. Il campione del mondo si andava a imporre con 8 secondi di vantaggio su Michael Mattews (Team BikeExchange) che regolava il gruppetto davanti a Primoz Roglic terzo. Una delle vittorie più spettacolari al Tour de France da parte di Alaphilippe gli consente di vestire la maglia gialla con 12 secondi di vantaggio su Matthews e 14 secondi di vantaggio su Roglic. Tra gli attardati nella caduta ai meno 7 dall’arrivo si segnalavano Richie Porte (Team INEOS Grenadiers) e Miguel Angel Lopez (Team Movistar). Il Tour per loro forse è già terminato e vedremo nei prossimi giorni se ci saranno conseguenze anche per altri ciclisti. Domani è in programma la seconda tappa da Perros-Guirec al Mur-de-Bretagne. Altri sei GPM attendono i ciclisti e anche questa volta sull’ultimo di questi è situato l’arrivo di tappa. L’arrivo finale, con 2 km al 6.9% è altrettanto esplosivo di quello della prima tappa, e dovremmo aspettarci un duello tra gli stessi protagonisti di oggi.

Giuseppe Scarfone

La vittoria di Julian Alaphilippe a Landerneau (foto: Getty Images Sport)

La vittoria di Julian Alaphilippe a Landerneau (foto: Getty Images Sport)

LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): BREST – LANDERNEAU

giugno 26, 2021 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Prende il via dalla Bretagna la 108a edizione del Tour de France. Anche quest’anno non ci sarà il tradizionale prologo d’avvio, ma stavolta anon saranno i velocisti i protagonisti del primo giorno di gara. Il traguardo è, infatti, posto al vertice d’una salita lunga circa 3 Km

Il Tour rinuncia per il quarto anno consecutivo alla tradizionale cronometro d’avvio, che ritornerà nel 2022 quando la corsa francese scatterà da Copenaghen con una prova contro il tempo di 13 Km, ma stavolta i protagonisti sul rettilineo d’arrivo della prima tappa non saranno i velocisti. La tappa in linea di 198 Km che darà il via alla centottesima edizione della Grande Boucle presenterà, infatti, un tracciato collinare e in particolare il rettilineo d’arrivo non sarà posto al termine di un tratto di strada pianeggiante, com’era stato a Fontenay-le-Comte nel 2018, a Bruxelles nel 2019 e a Nizza lo scorso anno. Il traguardo, infatti, sarà collocato in cima alla Côte de la Fosse aux Loups, salita di 3 Km al 5.6% di pendenza media che rappresenterà anche l’ultimo dei 6 Gran Premi della Montagna della quale è infarcita la tappa e che presenterà le inclinazioni maggiori a inizio ascesa perché i primi 1000 metri salgono all’8.8% medio, raggiungendo subito il picco massimo del 14%. Potrebbe essere un finisseur, dunque, il primo corridore a vestire la maglia gialla ma, poiché siamo a inizio corsa e le energie complessive ancora molte, non va esclusa la volata di un folto gruppo dal quale sono stati epurati gli sprinter: così terminò la prima tappa del Tour del 2008, che pure partì da Brest e si concluse a Plumelec in cima alla Côte de Cadoudal (1700 metri al 6.3%), sulla cui linea d’arrivo si presentarono in tredici con sette secondi di vantaggio su altri 34 elementi del gruppo: in quell’occasione a prevalere fu lo spagnolo Alejandro Valverde, che precedette il belga Philippe Gilbert e il francese Jérôme Pineau.

Un romantico scorcio di Landerneau e l’altimetria della prima tappa (www.bretagna-vacanze.com)

Un romantico scorcio di Landerneau e l’altimetria della prima tappa (www.bretagna-vacanze.com)

L’ANGOLO DELLA STORIA

Landerneau sarà la prima delle quattro sedi d’arrivo inedite (le altre tre saranno Pontivy, Malaucène e Quillan) mentre Brest non è certamente una novità per il Tour, avendo già ospitato la corsa transalpina in 27 occasioni per quanto concerne i traguardi di tappa, una lunga serie di successi inaugurata nel 1906 – anno della quarta edizione del Tour – dal francese Louis Trousselier e nella quale spicca una sola affermazione italiana, conquistata nel 1931 dal mantovano Fabio Battesini. “Grand Départ” come quello di quest’anno nella cittadina bretone che ne sono già stati tre e il primo risale al 1952, quando la corsa prese le mosse con una tappa di 246 Km terminata a Rennes con il successo allo sprint del belga Rik Van Steenbergen. Saranno introdotti solo nel 1967 i cronoprologhi e sarà proprio una gara di questo tipo a dare il via al Tour nel 1974, conquistato da Eddy Merckx e al momento ultimo arrivo di tappa ufficiale a Brest. Sempre da questa cittadina, come ricordato poco sopra, partì l’edizione 2008 con la frazione conclusasi a Plumelec con la vittoria di Valverde.

METEO TOUR

Le previsioni meteo per la tappa del giorno

Brest: cielo coperto, 15.1°C (percepiti 16°C), vento debole da WNW (5 km/h), umidità al 77%
Côte de Locronan (GPM – 161.5 Km): cielo coperto, 15.7°C, vento debole da W (5 km/h), umidità al 74%
Châteaulin (111.7 Km): cielo coperto, 15.9°C, vento debole da SW (4 km/h), umidità al 73%
Landerneau: cielo coperto con possibilità di deboli e isolte precipitazioni, 16.2°C (percepiti 17°C), vento debole da NW (8 km/h), umidità al 74%

GLI ORARI DEL TOUR

11.45: inizio diretta su Eurosport1
12.10: partenza da Brest
12.30: partenza ufficiale
12.40-12.45: scollinamento Côte de Trébéolin
13.05-13.10: scollinamento Côte de Rosnoën
13.55-14.10: scollinamento Côte de Locronan
14.00: inizio diretta su RAI 2 (a circa 61 Km dalla partenza)
15.05-15.20: scollinamento Côte de Stang Ar Garront
15.35-15.55: traguardo volante di Brasparts
15.55-16.15: scollinamento di Côte de Saint-Rivoal
17.00-17.30: arrivo a Landerneau

TOURALCONTRARIO

L’ordine d’arrivo e la classifica generale visti dal punto di vista della maglia nera.

Così è finito il Tour nel 2020

1° Roger Kluge
2° Frederik Frison a 5′14″
3° Caleb Ewan a 16′37″
4° Marco Haller a 20′35″
5° Jasper De Buyst a 23′55″

Miglior italiano: Niccolò Bonifazio, 6° a 24′49″
Maglia nera: Tadej Pogačar, 146° a 87h20′05″

STRAFALGAR SQUARE

L’angolo degli strafalcioni dei telecronisti

Nibali (a proposito delle sua possibile convocazione per le Olimpiadi): “Nel caso in cui arrivasse la convocazione della squadra italiana” (messo così sembra che sia la nostra nazionale ad essere selezionata per partecipare o meno alle Olimpiadi)
Televideo: “Landernau” (Landerneau)
Televideo: “Mur Bretagne” (Mûr-de-Bretagne)
Televideo: “Oyannaz” (Oyonnaz)
Televideo: “Le Grand Bornard” (Le Grand Bornand)
Televideo: “Saint Paul Tres Chateaux” (Saint-Paul-Trois-Châteaux)
Televideo: “Carcassone – Pontivy” (la 14a tappa si correrà tra Carcassone e Quillan)

DISCOTOUR

Retour à la normale ( Matmatah, gruppo fondato nel 1995 a Brest)

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