GANNA NON PERDONA. TAPPA E MAGLIA PER PIPPO NELLA CRONOMETRO INIZIALE DELLA TIRRENO-ADRIATICO
Nella prima tappa della Tirreno Adriatico 2022, Filippo Ganna dà l’ennesimo saggio della sua schiacciante potenza a cronometro e lascia le briciole agli avversari, tra i quali si distinguono comunque Remco Evenepoel (Team Quick Step Alpha Vinyl) e Tadej Pogacar (UAE Team Emirates), giunti in seconda e terza posizione. Il campione del mondo della specialità è la prima maglia azzurra, che dovrà difendere già domani a Sovicille in una tappa dal finale non banale.
La Tirreno Adriatico 2022 vede la Toscana ancora protagonista nelle sue tappe iniziali. Si parte con una cronometro individuale di 13 km e 900 metri facendo avanti e indietro sul lungomare di Lido di Camaiore. Il percorso è completamente pianeggiante e le uniche difficoltà sono un paio di curve a gomito che si dovranno impostare nel migliore dei modi. Nei giorni precedenti alla partenza è stata comunicata la presenza al via di Filippo Ganna (Team INEOS), che inizialmente doveva presentarsi alla Parigi Nizza. Un arricchimento inaspettato per la Corsa dei Due Mari che vede proprio il campione del mondo della specialità come gran favorito a Camaiore. E Ganna non delude. Divora letteralmente i quasi 14 km del percorso alla media monstre di quasi 54.6 km/h chiudendo con il tempo di 15 minuti e 17 secondi. Alle sue spalle si piazzano comunque non distanti i due fenomeni forse più celebrati nel ciclismo di oggi – il terzo, Wout Van Aert, è impegnato alla Parigi Nizza. Ebbene, in seconda posizione a 10 secondi di ritardo da Ganna troviamo Remco Evenepoel (Team Quick Step Alpha Vinyl) mentre Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) è terzo a 17 secondi da Ganna, il quale ottiene la terza vittoria stagionale. Il duello anche in ottica classifica generale tra il belga e lo sloveno è appena iniziato. Per quanto riguarda la top five, Kasper Asgreen (Team Quick Step Alpha Vinyl) si piazza in quarta posizione a 23 secondi di ritardo da Ganna mentre Alex Dowsett (Team Israel Premier Tech), a lungo primo, è quinto a 25 secondi di ritardo da Ganna. Da segnalare, nella top ten, anche il decimo posto del campione italiano a cronometro Matteo Sobrero, che chiude col tempo di 15 minuti e 55 secondi, a 38 secondi di ritardo da Ganna. In ottica classifica generale, già detto di Evenepoel e Pogacar, segnaliamo il discreto tredicesimo posto di Miguel Angel Lopez (Team Astana Qazaqstan) che ferma le lancette a 15 minuti e 58 secondi. Più indietro, ma comunque entro il minuto di ritardo da Ganna, troviamo i suoi compagni di squadra Richard Carapaz e Richie Porte ed anche Jonas Vingegaard (Team Jumbo Visma). Più deludente invece la prova degli spagnoli Enric Mas (Team Movistar) e Mikel Landa (Team Bahrain Victorious), Giulio Ciccone (Team Trek Segafredo) e Tim Wellens (Team Lotto Soudal), per dirne alcuni, tutti ad oltre 1 minuto di ritardo da Ganna che indossa la prima maglia azzurra con 10 secondi di vantaggio su Evenepoel e 17 secondi di vantaggio su Pogacar. Domani è in programma la seconda tappa da Camaiore a Sovicille, lunga 219 km. Dopo i primi 90 km totalmente pianeggianti si incontra l’entroterra della provincia senese con i due GPM di La Pineta e Chiusdino che potrebbero stimolare gli attacchi di uno o più audaci. Inoltre, gli ultimi km sono un costante su e giù con diversi restringimenti stradali e semicurve insidiose. Vedremo se le squadre dei velocisti riusciranno a mantenere il gruppo compatto e portare i loro capitani in volata.
Antonio Scarfone

Filippo Ganna vince la cronometro di Lido di Camaiore (foto: Sprint Cycling Agency)
07-03-2022
marzo 7, 2022 by Redazione
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PARIGI-NIZZA
L’olandese Fabio Jakobsen (Quick-Step Alpha Vinyl Team) si è imposto nella seconda tappa, Auffargis – Orléans, percorrendo 159.2 Km in 3h22′54″, alla media di 47.077 Km/h. Ha preceduto allo sprint il belga Wout Van Aert (Jumbo-Visma) e il francese Christophe Laporte (Jumbo-Visma). Miglior italiano Luca Mozzato (B&B Hotels-KTM), 7°. Laporte è ancora leader della classifica con 5″ sul belga Wout Van Aert (Jumbo-Visma) e 11″ sullo sloveno Primoz Roglic (Jumbo-Visma). Miglior italiano Mozzato, 27° a 1′13″.
TIRRENO-ADRIATICO
L’italiano Filippo Ganna (INEOS Grenadiers) si è imposto nella prima tappa, circuito a cronometro di Lido di Camaiore, percorrendo 13.9 Km in 15′17″, alla media di 54.569 Km/h. Ha preceduto di 11″ il belga Remco Evenepoel (Quick-Step Alpha Vinyl Team) e 18″ lo sloveno Tadej Pogacar (UAE Team Emirates). Ganna è il primo leader della classifica con 11″ su Evenepoel e 18″ su Pogacar
JAKOBSEN, VOLATA VINCENTE AD ORLEANS. LAPORTE RESTA IN GIALLO.
Ad Orleans, al termine di una tappa condizionata da molte cadute e da diversi ventagli, Fabio Jakobsen (Team Quick Step Alpha Vinyl) dimostra di essere uno dei velocisti più forti di questo inizio di stagione, vincendo in volata davanti a Wout Van Aert (Team Jumbo Visma) e Christophe Laporte (Team Jumbo Visma). Laporte resta in maglia gialla e domani dovrà difenderla in una tappa dal finale che può riservare ancora sorprese.
Dopo lo show nel finale della prima tappa e le prime tre posizioni guadagnate nella classifica generale con Laporte, Roglic e Van Aert, la Jumbo Visma riparte da Auffargis con la convinzione di poter recitare un ruolo importante alla Parigi – Nizza 2022. Del resto, proprio Roglic ha un conto in sospeso con la Corsa verso il Sole, visto che lo scorso anno l’ha persa proprio nell’ultima tappa a causa di una doppia caduta che lo fece rimbalzare nelle retrovie. La seconda tappa parte come detto da Auffargis e termina ad Orleans dopo poco più di 159 km ed è priva di insidie altimetriche, se si eccettuano i due semplici GPM della Côte des Dix-sept Tournants e della Côte de Choisel posti entrambi nei primi 20 km. Alla partenza si segnalavano le assenze di Rudy Barbier (Team Israel Premier Tech) e di Sonny Colbrelli (Team Bahrain Victorious). In particolare il campione italiano ed europeo in carica doveva gettare la spugna a causa di una bronchite. Dopo la partenza da Auffargis si formava la fuga di giornata grazie all’azione di Alexis Gougeard (Team B&B Hotels KTM) e di Philippe Gilbert e Matthew Holmes (Team Lotto Soudal). Holmes scollinava in prima posizione sul GPM della Côte des Dix-sept Tournants posto al km 9.6. Il ciclista inglese si ripeteva una decina di km più tardi transitando in prima posizione sul GPM della Côte de Choisel, seconda ed ultima asperità di giornata, mentre nel gruppo inseguitore Wout Van Aert (Team Jumbo Visma) era coinvolto in una caduta senza conseguenze insieme ad altri quattro ciclisti. Il campione belga tornava in sella e riprendeva la corsa con un’evidente ferita sul ginocchio sinistro. Il ritardo del gruppo maglia gialla era di 3 minuti dopo 22 km. Intorno al trentesimo km iniziavano le prime accelerazioni del gruppo, favorite dai ventagli causati dal forte vento. In nove prendevano un discreto vantaggio: Biniam Girmay (Team Intermarchè Wanty Gobert), Nairo Quintana (Team Arkea Samsic), Ethan Hayter (Team INEOS), Bauke Mollema (Team Trek Segafredo), Dylan Groenewegen (Team BikeExchange Jayco) ed un quartetto del Team Jumbo Visma formato dagli onnipresenti Christophe Laporte, Wout Van Aert, Primoz Roglic, a cui si aggiungeva Rohan Dennis. Col passare del tempo il gruppo inseguitore diventava a poco a poco più numeroso, comprendendo una quarantina di ciclisti. A 65 km dalla conclusione il terzetto di testa aveva 30 secondi di vantaggio sul gruppo maglia gialla in forte ripresa. I fuggitivi venivano ripresi a 64 km dall’arrivo. Non mancavano purtroppo le cadute e tra le vittime più illustri si segnalavano Girmay, Groenewegen, Mollema, Steven Kruijswijk (Team Jumbo Visma), John Degenkolb (Team DSM) e Brandon McNulty (UAE Team Emirates). Nel gruppo principale, tra gli uomini di classifica più attesi, oltre ai già nominati Quintana, Van Aert e Roiglic, erano presenti), Daniel Martinez ed Adam Yates (Team INEOS) e Pierre Latour (Team Total Energies). Più staccati, in un gruppo alle spalle del primo, si segnalavano tra gli altri Aleksandr Vlasov (Team Bora Hansgrohe) e Simon Yates (Team BikeExchange Jayco). Questo secondo gruppo, formato da una decina di ciclisti, dopo un inseguimento di circa 10 km riusciva a raggiungere il gruppo di testa e così, a 43 km dall’arrivo, la testa della corsa comprendeva un gruppo di 39 ciclisti. L’accordo tra gli uomini del gruppo di testa non dava speranze ad altri inseguitori e gente come Joao Almeida (Team Quick Step Alpha Vinyl) o David Gaudu (Team Groupama FDJ), altri pronosticati uomini di classifica, dovevano definitivamente mettere da parte le speranze di primato. Negli ultimi km Stefan Bissegger (Team EF Education EasyPost) tentava l’azione solitaria ma venira ripreso a poco più di 2 km dall’arrivo dal gruppo maglia gialla. Era il Team Quick Step Alpha Vinyl a dettare i tempi della volata con Fabio Jakobsen che sprintava per la vittoria davanti a Laporte e Van Aert. Chiudevano la top five Luka Mezgec (Team BikeExchange Jayco) in quarta posizione e Mads Pedersen (Team Trek Segafredo) in quinta posizione. Nella top ten si piazzava in settima posizione anche l’italiano Luca Mozzato (Team B&B Hotels KTM). Jakobsen dimostra ancora una volta di essere il velocista al momento più in forma del 2022, avendo ottenuto la sesta vittoria stagionale. In classifica generale Laporte resta in maglia gialla con 5 secondi di vantaggio su Van Aert e 11 secondi di vantaggio su Roglic. Domani è in programma la terza tappa da Vierzon a Dun-le-Palestel lunga quasi 191 km. Ad una prima metà del percorso completamente pianeggiante segue la seconda metà con diversi saliscendi e con tre GPM di terza categoria non difficilissimi ma che renderanno il finale frizzante.
Giuseppe Scarfone

Fabio Jakobsen vince ad Orleans (foto:Getty Images)
06-03-2022
marzo 6, 2022 by Redazione
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PARIGI-NIZZA
Il francese Christophe Laporte (Jumbo-Visma) si è imposto nella prima tappa, circuito di Mantes-la-Ville, percorrendo 159.8 Km in 3h48′38″, alla media di 41.936 Km/h. Ha preceduto allo sprint lo sloveno Primoz Roglic (Jumbo-Visma) e il belga Wout Van Aert (Jumbo-Visma). Miglior italiano Samuele Battistella (Astana Qazaqstan Team), 13° a 22″. Laporte è il primo leader della classifica con 4″ su Roglic e 6″ su Van Aert. Miglior italiano Battistella, 13° a 32″.
GROTE PRIJS JEAN-PIERRE MONSERÉ
Il belga Arnaud De Lie (Lotto Soudal) si è imposto nella corsa belga, Hooglede – Roeselare, percorrendo 203.2 Km in 4h45′03″, alla media di 42.771 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Dries De Bondt (Alpecin-Fenix) e il francese Hugo Hofstetter (Team Arkéa-Samsic). Due italiani in gara: Jakub Mareczko (Alpecin-Fenix), 65° a 2′01″, ritirato Oliviero Troia (UAE Team Emirates)
GRAND PRIX DE LA VILLE DE LILLERS – SOUVENIR BRUNO COMINI
Il belga Milan Menten (Bingoal Pauwels Sauces WB) si è imposto nella corsa francese, circuito di Lillers, percorrendo 180 Km in 4h19′58″, alla media di 41.544 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Gianluca Pollefliet (Lotto Soudal U23) e il francese Jason Tesson (St Michel-Auber 93)
VISIT FRIESLAND ELFSTEDEN RACE
L’olandese Elmar Reinders (Riwal Cycling Team) si è imposto nella corsa olandese, circuito di Leeuwarden, percorrendo 199.2 Km in 4h19′55″, alla media di 45.984 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Mick van Dijke (Jumbo-Visma Development Team) e di 10″ il connazionale Timo de Jong (VolkerWessels Cycling Team). Unico italiano in gara Lorenzo Milesi (Development Team DSM), 24° a 3′50″
TROFEJ POREC – POREC TROPHY
Il serbo Dusan Rajovic (Team Corratec) si è imposto nella corsa croata, Parenzo – Torre, percorrendo 156 Km in 3h28′15″, alla media di 44.946 Km/h. Ha preceduto allo sprint gli sloveni Matevz Govekar (Tirol KTM Cycling Team) e Tilen Finkst (Adria Mobil). Miglior italiano Martin Marcellusi (Bardiani-CSF-Faizanè), 7°.
GRAND PRIX MEDITERRENNEAN
L’ucraino Anatolii Budiak Terengganu Polygon Cycling Team) si è imposto nella corsa turca, circuito di Gündoğmuş, percorrendo 98 Km in 2h38′05″, alla media di 37.196 Km/h. Ha preceduto di 13″ il kazako Daniil Marukhin (Almaty Cycling Team) e di 26″ il turco Mustafa Sayar (Sakarya BB Pro Team). Nessun italiano in gara
GRAND PRIX MEDITERRENNEAN DONNE
L’uzbeka Yanina Kuskova (Tashkent City Women Cycling Team) si è imposta nella corsa turca, circuito di Gündoğmuş, percorrendo 84.3 Km in 2h34′08″, alla media di 32.816 Km/h. Ha preceduto di 16″ l’ucraina Yuliia Biriukova (Arkéa Pro Cycling Team) e di 20″ la connazionale Anna Kulikova (Tashkent City Women Cycling Team). Nessuna italiana in gara
TROFEO ORO IN EURO – WOMEN’S BIKE RACE (1.2)
L’italiana Sofia Bertizzolo (UAE Team ADQ) si è imposta nella corsa italiana, circuito di Montignoso, percorrendo 106.8 Km in 2h38′22″, alla media di 40.463 Km/h. Ha preceduto allo sprint la polacca Marta Lach (Ceratizit-WNT Pro Cycling) e l’ìtaliana Silvia Zanardi (BePink)
URAGANO JUMBO SULLA PARIGI-NIZZA VINCE LAPORTE, DAVANTI A ROGLIC E WOUT!
Non è così frequente assistere a delle prestazioni di squadra così clamorose e devastanti come quella messa in atto oggi dai corridori della Jumbo-Visma alla Parigi-Nizza. La prima tappa della prestigiosa corsa francese ha visto come protagonisti assoluti gli uomini della formazione olandese che grazie ad un attacco di squadra sull’ultimo strappetto di giornata sono riusciti a fare il vuoto e a dominare la frazione, monopolizzandone il podio. A finalizzare un favoloso lavoro di squadra sono stati Christophe Laporte, Wout van Aert e Primoz Roglic, col francese che ha alzato le braccia al cielo con il benestare dei due più blasonati compagni di squadra. Alle spalle dei calabroni Pierre Latour (TotalEnergies), 4° a 19″, che nel finale ha anticipato il gruppo, decisamente selezionato nei chilometri finali, e giunto a 23 secondi dal trio di testa. Per Laporte anche la soddisfazione di vestire la maglia di leader.
La prima frazione dell’edizione numero 80 della Paris-Nice, con partenza e arrivo a Mantes-la-Ville, proponeva un percorso non durissimo, ma non per questo banale. I primi 130 km, nonostante la presenza di due gpm di 3a categoria poco dopo la partenza, erano prevalentemente piatti. Il finale di tappa era invece decisamente più moviementato e offriva la possibilità ad eventuali attaccanti di evitare la soluzione in volata. Negli ultimi 30 km infatti i corridori erano chiamati ad affrontare in rapida sequenza lo strappo di Boinvillers (sprint intermedio), il primo passaggio sul gpm (3a cat) della Côte de Breuil-Bois-Robert (1,2 km al 6%) e quindi, dopo esser passati per una prima volta sulla linea del traguardo, lo strappetto di Magnanville (secondo traguardo intermedio) e il secondo passaggio sulla Côte de Breuil-Bois-Robert. Dalla cima di quest’ultimo al traguardo mancavano poco meno di 6 km. Una tappa che strizzava l’occhio a finisseur senza escludere dalla contesa le ruote veloci.
La prima fuga di giornata è partita al km 6 per iniziativa del britannico Matthew Holmes (Lotto-Soudal) a cui si è prontamente aggiunto Aimè De Gendt (Intermarchè-Wanty-Goubert Materiaux). La coppia di testa, col beneplacito del gruppo, è riuscita ad guadagnare un buon margine che ha toccato i 3 minuti intorno al km 20. Da li in poi il plotone ha aumentato l’andatura e così il gap si è eroso un pò alla volta scendendo al di sotto dei 2 minuti ai 100 km dal traguardo. L’andazzo non è cambiato nelle fasi successive fino al prevedibilissimo ricongiugimento avvenuto quando all’arrivo mancavano ancora 73 km. Di lì a poco in testa al gruppo è scoppiata la bagarre, promossa da un vento laterale che offriva la possibilità di aprire dei ventagli. La prima violenta accelerazione è stata promossa dagli uomini della Ineos Grenadiers (Omar Fraile in testa) ai -66, con Jumbo e Arkea subito alle spalle. L’azione non è riuscita a spaccare il gruppo e si è esaurita una volta entrati in un piccolo centro abitato. Neanche il tempo di rifiatare e ai -63 è stato il turno dell’Ag2r Citroen, ma anche questa volta il resto del plotone ha reagito rapidamente neutralizzando l’attacco.
A questo punto gli animi si sono un pò placati e il gruppo tirato dagli uomini di Jumbo, Ineos e Groupama, ha proceduto con relativa calma fino ai -47 quando, in concomitanza con una caduta avvenuta nelle retrovie e che ha messo fuori gioco Felix Grossschartner (Bora-Hansgrohe), è arrivato l’attacco di un altro uomo della Lotto-Soudal, Frederik Frison. Al belga si sono poi aggiunti Yevgeny Fedorov (Astana Qazaqstan Team) e Alexis Gougeard (B&B Hotels-KTM) andando a formare un terzetto che è riuscito guadagnare un margine a lungo rimasto attorno ai 50 secondi. Una volta arrivati sullo strappetto che conduceva al traguardo intermedio di Boinvillers (-30) il gruppo ha visibilmente rallentato e ciò ha conesentito ai battistrada di allungare fino ad 1′20″ (ai -28). I fuggitivi hanno mantenuto un vantaggio superiore ad 1′10″ finchè in testa al gruppo non sono giunti gli uomini della Quick Step Alpha Vynil e della Jumbo-Visma, la cui azione ha fatto rapdiamente scendere il margine al di sotto dei 50 secondi (40″ ai -20). L’inevitabile ricongiungimento si è consumato quando mancavano 11,5 km.
Una volta neutralizzata la seconda fuga di giornata, la Jumbo-Visma ha ulteriormente accelerato, frantumando il gruppo anche grazie ad un pò di vento laterale. Tra i corridori che han perso contatto anche Sonny Colbrelli (Bahrain-Victorius). Il gruppo si è ulteriormente disgregato ai 8,5 km dal traguardo sempre sotto l’impulso degli uomini della Jumbo. Una volta esaurita la sfuriata di Teunissen, in prossimità dell’ultimo gpm è entrato in azione il suo compagno Nathan Van Hooydonck. La progressione del belga ha messo alla frusta il gruppo che si è allungato fino a spezzarsi nuovamente finchè in testa non sono rimasti soltanto 4 uomini, di cui ben tre della formazione olandese: Christophe Laporte con Wout Van Aert e Primoz Roglic a ruota. L’unico avversario rimasto attaccato agli uomini della Jumbo è stato Zdenek Stybar (Quick Step-Alpha Vinyl), ma poco dopo (ai -6) anche il ceco ha dovuto alzare bandiera bianca, dando il via definitivo al trionfo del terzetto giallonero. Il trio ha interpretato gli ultimi km come se fosse una piccola cronosquadre continuando a guadagnare su un gruppo che non ha mai trovato una vera collaborazione. E così i ‘calabroni’ sono giunti sul traguardo a braccia alzate e senza disputare la volata. A passare per primo Christophe Laporte che nei piani iniziali avrebbe dovuto immolarsi alla causa dei due più blasonati compagni di squadra e ha invece ha ricevuto la più bella delle ricompense. Dietro di lui Roglic e Van Aert a completare un clamoroso quanto sorprendente podio “monocolore”. Pierre Latour (TotalEnergies), 4° a 19″, ha anticipato il gruppo arrivato una manciata di secondi dopo (a 22″) regolato da Mads Pedersen (Trek-Segafredo) davanti a Biniam Girmay (Intermarchè-Wanty-Gobert Materiaux), Ivan Garcia Cortina (Movistar Team), Fred Wright (Bahrain-Victorius), Jasper Philipsen (Alpecin-Fenix) e Florian Senechal (Quick Step Alpha Vinyl).
La classifica generale ricalca quasi fedelmente quella di tappa e vede ovviamente in testa Laporte con 4″ su Roglic, 6″ su Van Aert, 29″ su Latour e 32″ su Pedersen.
Domani è in programma la 2a tappa, da Auffargis ad Orleans per un totale di 159.2 km. Si tratta della frazione più semplice da un punto di vista altimetrico. Ad eccezione di due strappetti da affrontare nei primi 20 km, la tappa sarà quasi completamente piatta e destinata ad una prevedibile volata di gruppo. Ma come sempre bisognerà prestare attenzione alla insidie proposte dal meteo.
Pierpaolo Gnisci
POGACAR ILLUMINA LE STRADE BIANCHE
Una prestazione stellare, inebriante, travolgente. E’ così che possiamo definire il capolavoro odierno di Tadej Pogacar che domina la Strade Bianche sbaragliando la concorrenza con un’azione in solitaria partita quando mancavano ancora 50 km all’arrivo. Lo sloveno ha letteralmente spaccato la corsa grazie ad un attacco arrivato in un tratto in leggera discesa lungo il settore di Monte Sante Marie che ha lasciato gli avversari letteralmente impotenti. Il corridore dell’UAE Team Emirate aggiunge un’altra grande classica (dopo Liegi e Lombardia) ad un palmares impressionante per un corridore di appena 23 anni e mezzo. Alle spalle di Pogacar, l’immortale Alejandro Valverde, 19 anni più vecchio rispetto allo sloveno ma assolutamente non intenzionato ad arrendersi all’incedere del tempo.
La giovane ma già affermatissima classica toscana proponeva un percorso molto simile a quello dello scorso anno: 184 km con partenza e arrivo a Siena e nel mezzo una sequenza di 11 settori di strade bianche (per un totale di 63 km) immerse negli stupendi scenari delle Creste Senesi. La start list pur esseno nobilissima, registrava alcune pesanti assenze tra le quali spiccavano quelle di Mathieu Van der Poel, non ancora rientrato alle corse a causa dei dolori di schiena, e Wout Van Aert che invece sarà in corsa da domani alla Paris-Nice. Idue favoriti della vigilia erano dunque il campione del mondo Julian Alaphilippe (Quick Step-Alpha Vynil) e il solito Tadej Pogacar (UAE Team Emirates).
La fuga è partita immediatamente dopo il via grazie all’azione promossa da 7 corridori: Lilian Calmejane (Ag2r Citroen Team), Davide Martinelli (Astana Qazaqstan Team), Taco Van der Hoorn (Intermarchè-Wanty-Goubert Materiaux), Edoardo Zardini (Drone Hopper-Androni) Simone Bevilacqua (Eolo-Kometa) e il duo del Team DSM formato dai giovani Marco Brenner e Leon Heinschke. Ai corridori sopracitati si sono successivamente (al km 22) aggiunti Samuele Zoccarato (Bardiani-CSF-Faizanè) e Sergio Garcia (Eolo-Kometa). I 9 battistrada hanno guadagnato un vantaggio massimo di circa 4 minuti, dopodichè il margine ha iniziato a diminuire fino ad arrivare a circa 1 minuto all’imbocco del settore n°5, quello di Lucignano d’Asso, il più lungo con i suoi 11,9 km. Proprio lungo tale settore, quando mancavano circa 100 km al traguardo, la corsa ha subito il primo grosso scossone: una folata di vento ha buttato a terra mezzo gruppo. Impressionante il volo di Alaphilppe che è stato catapultato a terra dopo aver toccato la ruota di Stefano Oldani (Alpecin-Fenix). Tra gli altri caduti, alcuni come Tiesj Benoot (Jumbo-Visma) e Michael Matthews (Team BikeExchange-Jayco) sono stati costretti al ritiro, mentre Alejandro Valverde (Movistar Team) e Tadej Pogacar sono stati più fortunati. Lo sloveno è subito risalito in bici, mentre lo spagnolo ha dovuto aspettare qualche chilometro in più prima di rientrare sulla testa del gruppo (o meglio, di quel che restava del gruppo). Chi ha invece fatto molta più fatica è stato Alaphilippe rimasto decisamente attardato. Il campione del mondo è arrivato ad avere quasi 2 minuti di ritardo dal gruppo principale, prima di rientrare ai -75.
I battistrada, che nel frattempo avevano perso diversi componenti viste le defaillances di Martinelli (settore 5), Bevilacqua, Zardini e Garcia (settone 6, Pieve a Salti), sono riusciti a restare in testa per qualche altro km sfruttando il rallentamento del gruppo dopo la maxicaduta. Il loro destino era comunque segnato e così l’azione dei 5 superstiti si è esaurita all’inizio del settore numero 8, quello di Monte Sante Marie, sterrato che ha spesso indirizzato la corsa nelle passate edizioni. Una volta ripresi i fuggitivi, i big si sono portati nelle prime posizioni del gruppo e proprio a quel punto, quando mancavano ancora 50 km al traguardo, è arrivato il colpo del ko inferto da Pogacar. Lo sloveno ha allungato in un tratto in leggera discesa guadagnando subito una manciata di secondi sul gruppo tirato da Alaphilippe, per poi fare il vuoto nel successivo tratto all’insù. Una volta esurita l’azione del campione del mondo, l’andatura del gruppo è calata e così il giovanissimo Carlos Rodriguez (Ineos Grenadiers) ha provato ad evadere con l’intento (assai ardito) di rientrare tutto solo sul fuoriclasse sloveno. All’uscita del settore numero 8 Pogacar vantava un margine di 36″ sull’iberico e 1′07″ su quel che restava del gruppo. Rodriguez è stato poi raggiunto ai -25, quando il vantaggio di Pogacar aveva raggiunto il minuto e mezzo.
Nel successivo tratto, quello di Montaperti, Alaphilippe ha alzato definitivamente bandiera bianca, lasciando il via libera al compagno di squadra Kasper Asgreen che ha forzato l’andatura portando via un gruppetto che comprendeva anche Alejandro Valverde, Quinn Simmons (Trek-Segafredo), Tim Wellens (Lotto-Soudal) e Jonathan Narvaez (Ineos Grenadiers). Ai -20 Wellens ha provato ad anticipare gli altri contrattaccanti con un allungo che è stato però vanificato lungo il tratto numero 10 (Colle Pinzuto), quando Asgreen ha nuovamente accelerato, restando questa volta tutto solo all’inseguimento di Pogacar che poteva comunque difendere ancora un minuto di vantaggio sul danese. Ai -12, lungo l’ultimo settore di sterrato (Le Tolfe), su Asgreen è rientrato Valverde, ma ormai il traguardo era sempre più vicino e i 50 secondi che separavano Pogacar dai due inseguitori erano assolutamente rassicuranti per lo sloveno.
Pogacar ha così trasformato gli ultimissimi km in una vera e propria passerrala in mezzo a due ali di folla. Alle sue spalle, a 37″ il vecchio ma sempre competitivo Valverde che nello strappo finale ha lasciato la compagnia di Kasper Asgreen, terzo a 46″. Ai piedi del podio Attila Valter (Groupama-FDJ) ad 1′07″, Pello Bilbao (Bahrain-Victorius) e Jonathan Narvaes ad 1′09″. Chiudono la top ten Quinn Simmons (ad 1′21″), Wellens (a 1′25″), Simone Petilli (Intermarchè-Wanty-Goubert Materiaux) a 1′35″ e Sergio Higuit (Bora-Hansgrohe).
La stagione, ormai entrata pienamente nel vivo, prosegue con la Parigi-Nizza, a partire da domani, e la Tirreno-Adriatico che invece inizierà lunedì mattina.
Pierpaolo Gnisci

Pogacar doma gli sterrati della Strade Bianche (foto Luca Bettini/SprintCyclingAgency)
05-03-2022
marzo 5, 2022 by Redazione
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STRADE BIANCHE
Lo sloveno Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) si è imposto nella corsa italiana, circuito di Siena, percorrendo 184 Km in 4h47′49″, alla media di 38.358 Km/h. Ha preceduto di 37″ lo spagnolo Alejandro Valverde (Movistar Team) e di 46″ il danese Kasper Asgreen (Quick-Step Alpha Vinyl Team). Miglior italiano Simone Petilli (Intermarché-Wanty-Gobert Matériaux), 9° a 1′35″
GRAND PRIX GAZIPAŞA
Il turco Onur Balkan (Sakarya BB Pro Team) si è imposto nella corsa turca, circuito di Gazipaşa, percorrendo 123.6 Km in 2h40′02″, alla media di 46.34 Km/h. Ha preceduto allo sprint il malesiano Irwandie Lakasek (Terengganu Polygon Cycling Team) e il kazako Yevgeniy Gidich (Astana Qazaqstan Team). Nessun italiano in gara
STRADE BIANCHE DONNE
La belga Lotte Kopecky (Team SD Worx) si è imposta nella corsa italiana, circuito di Siena, percorrendo 136 Km in 3h59′14″, alla media di 34.109 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’olandese Annemiek van Vleuten (Movistar Team) e di 10″ la sudafricana Ashleigh Moolman-Pasio (Team SD Worx). Miglior italiana Elisa Longo Borghini (Trek-Segafredo), 8° a 29″.
EASYTOYS BLOEIZONE FRYSLÂN TOUR (Paesi Bassi) (Donne)
L’italiana Rachele Barbieri (Liv Racing Xstra) si è imposta nella terza ed ultima tappa, circuito di Drachten, percorrendo 137 Km in 3h30′32″, alla media di 39.044 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiana Martina Fidanza (Ceratizit-WNT Pro Cycling) e la francese Elodie Le Bail (St Michel-Auber 93). L’olandese Ellen van Dijk (Trek – Segafredo) si impone in classifica con 7″ sulla connazionale Riejanne Markus (Team Jumbo-Visma) e 30″ sull’elvetica Marlen Reusser (Team SD Worx). Miglior italiana Elena Cecchini (Team SD Worx), 18° a 1′24″
GRAND PRIX GAZIPAŞA DONNE
L’ucraina Olga Shekel (nazionale ucraina) si è imposta nella corsa turca, circuito di Gazipaşa, percorrendo 95.7 Km in 2h20′11″, alla media di 40.961 Km/h. Ha preceduto allo sprint la connazionale Yuliia Biriukova (nazionale ucraina) e l’uzbeka Yanina Kuskova (Tashkent City Women Cycling Team). Nessuna italiana in gara
04-03-2022
marzo 4, 2022 by Redazione
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EASYTOYS BLOEIZONE FRYSLÂN TOUR (Paesi Bassi) (Donne)
L’olandese Lonneke Uneken (Team SD Worx) si è imposta nella seconda tappa, Eastermar – Bakkeveen, percorrendo 135 Km in 3h32′17″, alla media di 38.157 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’australiana Chloe Hosking (Trek-Segafredo) e la britannica Alice Barnes (CANYON//SRAM Racing). Miglior italiana Rachele Barbieri (Liv Racing Xstra), 5a. L’olandese Ellen van Dijk (Trek – Segafredo) è ancora leader della classifica con 7″ sulla connazionale Riejanne Markus (Team Jumbo-Visma) e 30″ sull’elvetica Marlen Reusser (Team SD Worx). Miglior italiana Elena Cecchini (Team SD Worx), 18° a 1′24″
03-03-2022
marzo 3, 2022 by Redazione
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EASYTOYS BLOEIZONE FRYSLÂN TOUR (Paesi Bassi) (Donne)
L’olandese Ellen van Dijk (Trek – Segafredo) si è imposta nella prima tappa, circuito a cronometro di Surhuisterveen, percorrendo 14.4 Km in 18′34″, alla media di 46.535 Km/h. Ha preceduto di 7″ la connazionale Riejanne Markus (Team Jumbo-Visma) e di 25″ l’elvetica Marlen Reusser (Team SD Worx). Miglior italiana Elena Cecchini (Team SD Worx), 20° a 1′19″. La Van Dijk (Trek – Segafredo) è la prima leader della classifica con 7″ sulla Markus e 25″ sulla Reusser. Miglior italiana la Cecchini, 20° a 1′19″
02-03-2022
marzo 3, 2022 by Redazione
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TROFEO LAIGUEGLIA
Lo sloveno Jan Polanc (UAE Team Emirates) si è imposto nella corsa italiana, circuito di Laigueglia, percorrendo 202 Km in 5h02′25″, alla media di 40.077 Km/h. Ha preceduto di 2″ lo spagnolo Juan Ayuso (UAE Team Emirates) e l’italiano Alessandro Covi (UAE Team Emirates)
TROFEJ UMAG – UMAG TROPHY
L’austriaco Daniel Auer (WSA KTM Graz p/b Leomo) si è imposta nella corsa croata, circuito di Umago, percorrendo 154 Km in 3h27′12″, alla media di 44.595 Km/h. Ha preceduto di 1″ il ceco Tomas Barta (ATT Investments) e il serbo Dusan Rajovic (Team Corratec). Miglior italiano Enrico Zanoncello (Bardiani CSF Faizanè), 6° a 1″.