QUARTIERTAPPA: DALLA SEDE DI BUDAPEST (GRANDE PARTENZA)
maggio 5, 2022 by Redazione
Filed under Approfondimenti
Ecco il tradizionale contenitore made ne ilciclismo.it che da diverse stagioni accompagna le cronache prima del Giro e poi del Tour. All’interno ritroverete le rubriche riservate alla rassegna stampa internazionale, alla colonna sonora del giorno, alle previsioni del tempo per la tappa successiva, alle “perle” dei telecronisti, al Giro d’Italia rivisto alla “rovescia” e al ricordo di un Giro passato (quest’anno rivisiteremo l’edizione del 1962 a 60 anni dalla prima delle due vittorie consecutive di Franco Balmamion)
SALA STAMPA
Italia
Da Carapaz a Nibal e Van der Poel: ecco perché sarà il Giro di…
Gazzetta dello Sport
Ungheria
Óriási tapsvihar fogadta a magyarokat a Hősök terén
Magyar Nemzet
GRAN BRETAGNA
Cavendish ‘excited’ at chance to add to Giro d’Italia stage win tally
The Independent
FRANCIA
Bardet: «J’ai été trop loin dans l’introspection»
L’Équipe
SPAGNA
Landa: “Lo intentaré siempre aunque sepa que me voy a dar de morros contra una pared”
El País
PORTOGALLO
João Almeida: “O líder no Giro sou eu, só temos uma carta para jogar”
Público
BELGIO
Nieuwe roze mijlpaal? Mathieu van der Poel wil in Giro indrukwekkende bucketlist verder aanvullen
Het Nieuwsblad
PAESI BASSI
Giro-opperhoofd Bellino vol lof over Nederlands superduo
De Telegraaf
GERMANIA
Mit Dreierspitze um Emanuel Buchmann: Bora peilt das Giro-Podest an
Berliner Zeitung
COLOMBIA
Miguel ‘Supermán López: lo que piensa Joao Almeida, rival en el Giro
El Tiempo
ECUADOR
Carapaz, ‘el candidato’ entre los opcionados al título del Giro
El Universo
DISCOGIRO
La colonna sonora della tappa del Giro scelta per voi da ilciclismo.it
Buon Viaggio (Share The Love) (Cesare Cremonini)
METEOGIRO
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della tappa del giorno dopo
Budapest : nubi sparse, 23.8°C, vento moderato da SE (12-14 km/h), umidità al 39%
Martonvásár (25.4 Km): nubi sparse, 24.3°C, vento moderato da SE (14-17 km/h), umidità al 38%
Székesfehérvár – Traguardo Volante (75.3 Km): cielo coperto, 23.7°C, vento moderato da SE (14-17 km/h), umidità al 37%
Esztergom – Traguardo Volante (167.5 Km): cielo coperto, 23.8°C, vento moderato da SSE (10-12 km/h), umidità al 35%
Visegrád : temporale con pioggia modesta (0.7 mm), 22.2°C, vento moderato da ESE (11-17 km/h), umidità al 69%
GLI ORARI DEL GIRO
12.10: inizio diretta su Eurosport1
12.20: partenza da Budapest
12.20: inizio diretta su RaiSport
14.00: inizio diretta su Rai2
14.15-14.25: traguardo volante di Székesfehérvár
16.20-16.45: traguardo volante di Esztergom
17.00-17.25: arrivo a Visegrád
STRAFALGAR SQUARE
L’angolo degli strafalcioni dei telecronisti
a partire dalla prima tappa
GIROALCONTRARIO
L’ordine d’arrivo e la classifica generale dal punto di vista della maglia nera
L’anno scorso è finita così:
1° Riccardo Minali
2° Attilio Viviani a 6′09″
3° Matteo Moschetti a 6′28″
4° Alexander Krieger a 10′47″
5° Umberto Marengo a 16′43″
Maglia nera: Egan Bernal, 143° a 5h35′49″
IL GIRO DI 60 ANNI FA
Riviviamo l’edizione 1962 della Corsa Rosa attraverso i titoli del quotidiano “La Stampa”
RADUNO DI PARTENZA (MILANO) – 18 MAGGIO 1962
ANCHE RIK VAN LOOY AL VIA DEL GIRO D’ITALIA CHE SI INIZIA OGGI CON LA MILANO-TABIANO
La squadra del campione del mondo si è accordata ieri con gli organizzatori
Tredici formazioni partecipano alla corsa a tappe – Gli scalatori Massignan, Gaul e Taccone favoriti dai pronostici durante le operazioni di punzonatura – La tappa odierna si svolge in pianura: si attende una folta volata per l’assegnazione della prima maglia rosa

Il timer che scandisce le ore mancanti alla partenza del Giro da Budapest (cyclingpro.net)
GIRO 2022 – I FAVORITI
maggio 5, 2022 by Redazione
Filed under Approfondimenti
Ecco i favoriti per la vittoria nella 105a edizione del Giro d’Italia che scatterà domani da Budapest. Buon Giro a tutti, corridori, membri delle squadre, organizzatori, giornalisti e semplici appassionati!
RICHARD CARAPAZ: L’ecuadoriano, fermo da fine marzo per presentarsi ai nastri di partenza in forma smagliante, è il principale favorito per questa edizione del Giro d’Italia. Un percorso a lui congeniale e un team altamente competitivo su ogni tipo di terreno lo potranno proiettare verso la conquista della seconda Maglia Rosa in carriera. BORSINO: 30%
SIMON YATES: Il fuoriclasse del Team BikeExchange-Jayco non ha corso molto in questo inizio di stagione ma farà di tutto per chiudere il conto col Giro d’Italia, conto in sospeso da più di due anni. Non parte come favorito numero uno a causa di un team che non è all’altezza della Ineos e della Bahrain. BORSINO: 25%
JOAO ALMEIDA: Il giovane ciclista portoghese della UAE Team Emirates avrà ha disposizione un team di tutto rispetto che cercherà di aiutarlo ad arrivare il più in alto possibile. I pochi chilometri di percorso a cronometro lo penalizzano rispetto ai diretti rivali. BORSINO: 10%
MIGUEL ANGEL LOPEZ: Il corridore colombiano è rientrato alla base in cerca di riscatto dopo un anno negativo. All’Astana avrà tutti dalla sua parte, compreso Nibali, ma il pericolo maggiore proviene sempre dalla sua disattenzione in corsa. BORSINO 10%
MIKEL LANDA: Il basco è da sempre un grosso punto interrogativo. Uno scalatore con doti eccelse, percorso favorevole e un team pieno zeppo di talento non potrebbero bastare al cospetto delle sue disavventure croniche. BORSINO: 5%
WILCO KELDERMAN: Il corridore olandese della BORA-Hansgrohe avrebbe preferito più chilometri a cronometro, cercherà di approfittare con la sua regolarità di qualche défaillance dei rivali. BORSINO: 5%
PELLO BILBAO: Il ciclista della Bahrain-Victorius è nel pieno della maturità psico-fisica, sarà sicuramente un osso duro per chi vorrà vincere la Corsa Rosa. BORSINO: 5%
RICHIE PORTE: Il tasmaniano sarà il vice-capitano della INEOS Grenadiers, le sue annate migliori sono alle spalle, ma mai dire mai. Vincere un Grande Giro sarebbe, però, il coronamento di una carriera che lo ha visto vincere troppo poco per le sue qualità. BORSINO: 5%
GIULIO CICCONE: Per l’abruzzese di treni ne stanno passando parecchi, tocca a lui prenderli e dimostrare a tutti che è capace di lottare fino alla fine per la Maglia Rosa. BORSINO: 1%
TOM DUMOULIN: La speranza che possa tornare ai livelli che gli competono c’è, anche se realisticamente di possibilità per vederlo lottare solo per il podio sono molto basse. BORSINO: 1%
ROMAIN BARDET: Il francese nelle ultime stagioni sembrerebbe aver perso lo smalto per lottare nelle posizioni che contano nelle corse di tre settimane. Un colpo di coda, però, sarebbe romanticissimo per un corridore generoso come lui ma che non è mai riuscito a vincere un Grande Giro. BORSINO: 1%
PAVEL SIVAKOV: Il passista-scalatore della INEOS Grenadiers è pronto in caso di forfait della prima punta Carapaz. Nelle ultime stagioni ha abbandonato l’idea di puntare alla classifica generale, cosa della quale è capace, come dimostrato ampiamente nel 2019. BORSINO: 1%
Luigi Giglio

Richard Carapaz (Getty Images Sport)
TAPPA E MAGLIA A TESSON A MAUBEUGE
Jason Tesson (St Michel – Auber93) ha vinto in volata la seconda tappa della 4 Giorni di Dunkerque su Gerben Thijssen (Intermarché – Wanty – Gobert Matériaux) e Thomas Boudat (Go Sport – Roubaix Lille Métropole). Per l’atleta francese anche la conquista della maglia di leader.
La seconda frazione della 4 Giorni di Dunkerque prevedeva un percorso relativamente pianeggiante con un percorso quasi mai piatto, ma senza grandi pendenze, di 185 chilometri da Bethune a Maubeuge adatto ancora alle ruote veloci, con un finale che presentava un leggero strappo nel finale.
Nella fuga di giornata si inserivano Samuel Watson (Groupama – FDJ), Ludovic Robeet (Bingoal Pauwels Sauces WB), Angel Fuentes Paniego (Burgos-BH), Alex Colman (Sport Vlaanderen – Baloise) e Evaldas Šiškevičius (Go Sport – Roubaix Lille Métropole).
Il gruppo controllava facilmente la fuga, ma restava poco coeso con tantissimi attacchi tra i -55 e i -50, erano diversi i gruppetti di atleti che riuscivano ad avvantaggiarsi per qualche metro riuscendo a rientrare a 30 secondi di ritardo dalla fuga, per poi fermarsi e lasciare il distacco risalire a un minuto e mezzo. Era quindi il Team DSM a incaricarsi dell’inseguimento riducendo progressivamente il distacco, ai -13 era Philippe Gilbert (Lotto Soudal) ad attaccare insieme a Chris Lawless (TotalEnergies) riprendendo velocemente il resto della fuga ad eccezione di Watson a seguito di un dritto in un tratto di discesa per tutti i restanti componenti della fuga. Il gruppo rientrava ad altissima velocità rientrando su tutti gli attaccanti ad eccezione del britannico che provava a resistere al ritorno del gruppo, nel quale continuavano gli attacchi con Brent Van Moer (Lotto Soudal) e Baptiste Planckaert (Intermarché – Wanty – Gobert Matériaux) che venivano velocemente stoppati, con Benjamin Thomas (Cofidis) che sfruttava il momento per contrattaccare in solitaria. Il Team Arkéa Samsic e la TotalEnergies si incaricavano dell’inseguimento di entrambi gli attaccanti che ai -6 si ricompattavano con un margine di appena sei secondi resistendo per altri due chilometri con tante squadre che collaboravano nell’inseguimento. In un tratto stradale molto confuso con varie formazioni che cercavano di avere la meglio, era Stéphane Rossetto (St Michel – Auber93) a gestire il tratto conclusivo che portava al breve strappo, con alla sua ruota il suo capitano Jason Tesson. Appena la strada iniziava a salire era Hugo Hofstetter (Team Arkéa Samsic) ad accelerare, allungando il gruppo, ma una volta arrivati negli ultimi 150 metri pianeggianti era Tesson a lanciare la volata con successo riuscendo a precedere di un soffio Gerben Thijssen (Intermarché – Wanty – Gobert Matériaux) che sembrava avere una gamba migliore, ma pagava il posizionamento nel finale, mentre Thomas Boudat (Go Sport – Roubaix Lille Métropole) era terzo.
Grazie agli abbuoni conquistati ieri Tesson ha preso anche il comando della generale con 9” su De Kleijn e 13” su Thijssen.
Nella terza tappa in programma questo pomeriggio da Péronne a Mont-Saint-Éloi di 174 chilometri ci si aspetta un segnale più chiaro di chi potrebbe giocarsi la classifica finale grazie al finale in salita, meno adatto a velocisti puri.
Carlo Toniatti.

Jason Tesson nel suo sprint finale di ieri (Luc Claessen/Getty Images)
04-05-2022
maggio 4, 2022 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
4 JOURS DE DUNKERQUE – GRAND PRIX DES HAUT DE FRANCE
Il francese Jason Tesson (St Michel-Auber 93) si è imposto nella seconda tappa, Béthune – Maubeuge, percorrendo 181.5 Km in 4h04′25″, alla media di 44.555 Km/h. Ha preceduto allo sprint il belga Gerben Thijssen (Intermarché-Wanty-Gobert) e il connazionale Thomas Boudat (GO Sport-Roubaix Lille Métropole). Nessun italiano in gara. Tesson è il nuovo leader della classifica con 9″ sull’olandese Arvid De Kleijn (Human Powered Health) e 13″ su Thijssen
VUELTA CICLISTA ANDALUCÍA RUTA DEL SOL DONNE
La cubana Arlenis Sierra (Movistar Team) si è imposta anche nella seconda tappa, Málaga – Mijas, percorrendo 118 Km in 3h22′57″, alla media di 34.885 Km/h. Ha preceduto allo sprint la tedesca Ricarda Bauernfeind (CANYON//SRAM Generation) e la spagnola Margarita Victoria García (UAE Team ADQ). Miglior italiana Erica Magnaldi (UAE Team ADQ), 6°. La Sierra è ancora leader della classifica con lo stesso tempo della García e 15″ sulla Bauernfeind. Miglior italiana la Magnaldi, 14° a 1′42″
BRETAGNE LADIES TOUR CERATIZIT
L’italiana Marta Bastianelli (UAE Team ADQ) si è imposta anche nella seconda tappa, Quimperlé – Inzinzac-Lochrist, percorrendo 122.6 Km in 3h14′40″, alla media di 37.788 Km/h. Ha preceduto di 2″ l’olandese Nicole Steigenga (Team Coop-Hitec Products) e la canadese Simone Boilard (St Michel-Auber 93). La Bastianelli ancora leader della classifica con 13″ sull’italiana Vittoria Guazzini (FDJ-Nouvelle Aquitaine-Futuroscope) e 14″ sulla polacca Marta Lach (Ceratizit-WNT Pro Cycling)
TOUR DU BÉNIN
Seconda tappa (Djougou – Parakou, 133.3 Km) vinta dal belga Seppe Vangheluwe (Team Flanders), secondo il sudafricano Jonathan Bouwer (nazionale sudafricana), terzo il tedesco Hermann Keller (Team Embrace The World Cycling). l belga Bjorn De Decker (Team Flanders) è ancora leader della classifica
4 GIORNI DI DUNKERQUE, SUCCESSO INIZIALE DI DE KLEIJN CON MAXI-CADUTA
Arvid De Kleijn (Human Powered Health) ha vinto la prima tappa della 4 giorni di Dunkerque a seguito del declassamento di Sam Welsford (Team DSM) che aveva inizialmente tagliato il traguardo per primo, reo di aver causato una caduta negli ultimi metri. Al secondo posto è arrivato Jason Tesson (St Michel – Auber93), mentre al terzo Nils Eekhoff (Team DSM).
La sessantaseiesima edizione della 4 giorni di Dunkerque prevedeva sei tappe in linea, delle quali quattro pianeggianti, mentre la terza tappa avrà delle brevi salite con un arrivo sulla cima di uno strappo. In particolare però, è la tappa in programma sabato a Cassel che rappresenterà la tappa regina che dovrebbe decidere la classifica generale.
I principali corridori alla partenza erano Philippe Gilbert e Arnaud De Lie (Lotto Soudal), Oliver Naesen e Marc Sarreau (AG2R Citroen Team), Benjamin Thomas (Cofidis), Jake Stewart (Groupama – FDJ), Nils Eekhoff (Team DSM), Michael Gogl (Alpecin-Fenix), Hugo Hofstetter e Daniel McLay (Team Arkea Samsic) e Niki Terpstra (TotalEnergies).
La tappa iniziale della 4 giorni di Dunkerque prevedeva un percorso pianeggiante di 162 chilometri da Dunkerque a Aniche con un circuito di dieci chilometri da ripetere due volte che vedeva come favorito De Lie.
Dopo una ventina di chilometri prendeva il largo un tentativo di fuga formato da Cyril Barthe (B&B Hotels – KTM), Milan Fretin (Sport Vlaanderen – Baloise) e Evaldas Šiškevičius (Go Sport – Roubaix Lille Métropole) che resisteva al comando della corsa soltanto fino ai -73.
Da questo momento in poi erano tantissimi i tentativi di attacchi, ma tutti chiusi in breve tempo dal gruppo che marciava compatto fino a circa quarantasei chilometri dall’arrivo quando Gijs Van Hoecke (AG2R Citroen Team), Alex Colman (Sport Vlaanderen – Baloise) e Lionel Taminiaux (Alpecin-Fenix) riuscivano a creare nuovamente una fuga di giornata. Questi atleti venivano controllati con un distacco massimo di cinquanta secondi da Team DSM e Lotto Soudal, andando a recuperare terreno all’interno degli ultimi quindici chilometri. La St Michel – Auber93 collaborava nell’inseguimento all’interno degli ultimi dieci chilometri riprendendo Colman ai -6.5, mentre Van Hoecke si arrendeva ai -4, e Taminiau, ultimo ad arrendersi, resisteva per un altro chilometri. Nell’ultimo chilometro era la Groupama – FDJ a prendere il comando del gruppo, anche se Intermarché – Wanty – Gobert Matériaux e Team DSM riuscivano a posizionarsi meglio nel finale, costringendo De Lie a una volata da dietro, il quale trovandosi chiuso tra McLay e Sam Welsford (Team DSM) rischiava una manovra pericolosa andando a cadere insieme a McLay e causando diversi caduti. Welsford riusciva a restare in piedi transitando al traguardo in prima posizione davanti a Arvid De Kleijn (Human Powered Health), Jason Tesson (St Michel – Auber93) e Nils Eekhoff (Team DSM).
La giuria decideva in seguito di squalificare Welsford, il quale è stato probabilmente colpevole di mantenere i gomiti troppo larghi e chiudendo leggermente sul belga ha causato la caduta, la vittoria è quindi stata assegnata a De Kleijn che partirà quindi domani con la maglia di leader.
De Lie non ha riscontrato fratture, ma una commozione cerebrale che non gli consentirà domani di essere al via.
Carlo Toniatti.

Sam Welsford evita la caduta seguito da Arvid De Kleijn (Getty Images Sport)
03-05-2022
maggio 3, 2022 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
4 JOURS DE DUNKERQUE – GRAND PRIX DES HAUT DE FRANCE
L’olandese Arvid De Kleijn (Human Powered Health) si è imposto nella prima tappa, Dunkerque – Aniche, percorrendo 161.1 Km in 3h31′04″, alla media di 45.796 Km/h. Ha preceduto allo sprint il francese Jason Tesson (St Michel-Auber 93) e il connazionale Nils Eekhoff (Team DSM). Retrocesso per scorrettezze dal primo al 118° posto l’olandese Sam Welsford (Team DSM). Nessun italiano in gara. De Kleijn è il primo leader della classifica con 4″ su Tesson e 6″ su Eekhoff.
VUELTA CICLISTA ANDALUCÍA RUTA DEL SOL DONNE
La cubana Arlenis Sierra (Movistar Team) si è imposta nella prima tappa, Salobreña – Arenas, percorrendo 105.5 Km in 2h59′01″, alla media di 35.359 Km/h. Ha preceduto allo sprint la spagnola Margarita Victoria García (UAE Team ADQ) e di 15″ la tedesca Ricarda Bauernfeind (CANYON//SRAM Generation). Miglior italiana Erica Magnaldi (UAE Team ADQ), 27° a 1′42″ La Sierra è la prima leader della classifica con lo stesso tempo della García e 15″ sulla Bauernfeind. Miglior italiana la Magnaldi, 27° a 1′42″
BRETAGNE LADIES TOUR CERATIZIT
L’italiana Marta Bastianelli (UAE Team ADQ) si è imposta nella prima tappa, Sarzeau – Bignan, percorrendo 125.6 Km in 3h22′36″, alla media di 37.196 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiana Vittoria Guazzini (FDJ-Nouvelle Aquitaine-Futuroscope) e la neozelandese Ally Wollaston (AG Insurance-NXTG Team). La Bastianelli è la prima leader della classifica con 4″ sulla Guazzini e sulla Wollaston
CARPATHIAN COURIERS RACE IN MEMORY OF WACŁAW FELCZAK (Under 23)
L’italiano Alessio Martinelli (Bardiani CSF Faizanè) si è imposto nella quarta ed ultima tappa, cronoscalata di Vysoké Tatry, percorrendo 3 Km in 8′16″ alla media di 21.774 Km/h. Ha preceduto di 3″ l’austriaco Martin Messner (nazionale austriaca) e di 4″ l’italiano Davide De Cassan (Cycling Team Friuli ASD). Il ceco Fran Miholjevic (Cycling Team Friuli ASD) si impone in classifica con 29″ sul canadese Francis Juneau (Premier Tech U23 Cycling Project) e 34″ sull’austriaco Alexander Hajek (nazionale austriaca). Miglior italiano Martin Marcellusi (Bardiani CSF Faizanè), 4° a 37″. In mattina era previsto lo svolgimento della terza tappa (Poprad – Vysoké Tatry, 58 Km), annullata per questioni organizzative.
TOUR DU BÉNIN
Il belga Bjorn De Decker (Team Flanders) si è imposto nella prima tappa, Boukoumbé – Djougou, percorrendo 120.2 Km in 2h55′48″, alla media di 41.024 Km/h. Ha preceduto allo sprint il camerunense Clovis Kamzong (nazionale camerunense) e il marocchino Adil El Arbaoui (nazionale marocchina). Nessun italiano in gara. De Decker è il primo leader della classifica con 9″ su Kamzong e 12″ su El Arbaoui
02-05-2022
maggio 2, 2022 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
CARPATHIAN COURIERS RACE IN MEMORY OF WACŁAW FELCZAK (Under 23)
Il tedesco Mika Heming (ATT Investments) si è imposto nella seconda tappa, Piwniczna-Zdrój – Niedzica Zapora, percorrendo 149 Km in 3h39′22″, alla media di 40.753 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Nicolò Buratti (Cycling Team Friuli ASD) e il polacco Damian Papierski (nazionale polacca). Il ceco Fran Miholjevic (Cycling Team Friuli ASD) è ancora leader della classifica con 8″ sull’italiano Martin Marcellusi (Bardiani CSF Faizanè) e 10″ sul canadese Francis Juneau (Premier Tech U23 Cycling Project)
ALEKSANDR VLASOV DOMINA A CRONO, IL RUSSO VINCE IL ROMANDIA 2022!
La cronoscalata conclusiva del Giro di Romandia 2022 è dominata da Aleksandr Vlasov (Bora-hansgrohe), l’atleta russo rigenerato nella nuova squadra ribalta la classifica generale a discapito di Rohan Dennis (Jumbo-Visma) che naufraga ed esce fuori dal podio. Il russo ha anticipato di 31″ Simon Geschke (Cofidis) e di 36″ Gino Mäder (Bahrain Victorious) che, a posizioni invertite, vanno a completare anche il podio della classifica generale.
L’ultima fatica del Giro di Romandia 2022 è una cronoscalata di 5,8 Km da Aigle a Villars con una costante ascesa all’8% di media negli ultimi 10 Km di corsa. Il primo tempo importante è fatto segnare da Remi Cavagna (Quick-Step Alpha Vinyl Team) con 36’:29”. Il francese conserva per gran parte della prova il miglior tempo, fin quando è il nostro Antonio Tiberi (Trek-Segafredo) che polverizza il tempo del francese scendendo per primo sotto sotto i 36′, facendo segnare un ottimo 35’:36”. Cambia ancora il leader provvisorio quando Ion Izagirre (Cofidis), a tagliare il traguardo con un tempo di 35’28”. Bel tempo anche di Patrick Bevin (Israel-Premier Tech), il neozelandese, a testimonianza dell’ottimo stato di forma, precede Tiberi per poco più di un secondo grazie al suo 35’35”. Ancora un cambio al vertice con il momentaneo primato di Rein Taaramäe (Intermarché-Wanty-Gobert), che abbassa il limite fino a 35’:05”. Il primo ad andare sotto il uro dei 35’ è un ritrovato Thibaut Pinot (Groupama-FDJ) che chiude in 34’48”. Sottotono invece le prove di Geraint Thomas (Ineos), con 35’:31” e di Sepp Kuss (Jumbo-Visma) 35’:06”. Decisamente meglio i tempi di Steve Kruijswijk (Jumbo-Visma) 34’45”, e di Damiano Caruso (Bahrain-Victorious) 34’44” che alla fine saranno il quinto assoluto ed il quarto assoluto. Da segnalare un ottimo tempo per Simon Geschke (Cofidis), il tedesco chiude la cronometro in soli 34’11” e sarà il secondo tempo assoluto di giornata. Altro gran tempo per Gino Mäder (Bahrain) che ferma le lancette a 34’:16” e quindi terzo tempo assoluto di giornata. Sulla strada ancora Rohan Dennis (Jumbo-Visma) e Aleksandr Vlasov(Bora-hansgrohe), che ha decisamente un altro passo, il russo vola, e chiude all’arrivo con un tempone di 33’:40” alla media di 28,23 Km/h mentre il leader sprofonda e chiude in 35’:52 alla ventiduesima posizione che gli varrà l’ottava posizione in classifica generale. Cala così il sipario sul Giro di Romandia 2022, al primo posto un rinato Aleksandr Vlasov che dopo la Volta a la Comunitat Valenciana va a prendersi un’altra breve corsa a tappe, secondo Gino Mäder, terzo Simon Geschke, fuori dal podio quarto un ottimo Juan Ayuso, quinto Ben O’Connor, sesto il nostro Damiano Caruso.
Antonio Scarfone

Alexsandr Vlasov domina la cronoscalata del Romandia (Foto: Getty Images)
01-05-2022
maggio 1, 2022 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
TOUR DE ROMANDIE
Il russo Aleksandr Vlasov (BORA-hansgrohe) si è imposto nella quinta ed ultima tappa, cronoscalata Aigle – Villars, percorrendo 15.8 Km in 33′40″, alla media di 28.23 Km/h. Ha preceduto di 31″ il tedesco Simon Geschke (Cofidis) e di 36″ il tedesco Gino Mäder (Bahrain Victorious). Miglior italiano Damiano Caruso (Bahrain Victorious), 4° a 1′04″. Vlasov si impone in classifica con 50″ su Mäder e 55″ su Geschke. Miglior italiano Caruso, 6° a 1′51″.
ESCHBORN-FRANKFURT
L’irlandese Sam Bennett (BORA-hansgrohe) si è imposto nella corsa tedesca, Eschborn – Francoforte sul Meno, percorrendo 185 Km in 4h27′52″, alla media di 41.439 Km/h. Ha preceduto allo sprint il colombiano Fernando Gaviria (UAE Team Emirates) e il norvegese Alexander Kristoff (Intermarché-Wanty-Gobert). Miglior italiano Simone Consonni (Cofidis), 8°.
LE TOUR DE BRETAGNE CYCLISTE
Il francese Johan Le Bon (Dinan Sport Cycling) si è imposto nella settima ed ultima tappa, Plumilliau – Lannion, percorrendo 158.8 Km in 3h34′55″, alla media di 44.333 Km/h. Ha preceduto di 58″ i connazionali Jean-Louis Le Ny (WB-Fybolia Morbihan) e Axel Laurance (B&B Hotels-KTM). Miglior italiano Lorenzo Milesi (Development Team DSM), 12° a 58″. Le Bon si impone classifica con 1′02″ sul connazionale Alex Baudin (Swiss Racing Academy) e 1′30″ sul connazionale Mathis Le Berre (Côtes d’Armor-Marie Morin). Miglior italiano Nicolò Parisini (Team Qhubeka), 33° a 5′56″
VUELTA ASTURIAS JULIO ALVAREZ MENDO
Il britannico Simon Yates (Team BikeExchange-Jayco) si è imposto nella terza ed ultima tappa, Cangas del Narcea – Oviedo, percorrendo 122 Km in 2h47′09″, alla media di 43.797 Km/h. Ha preceduto di 37″ l’italiano Vincenzo Albanese (EOLO-Kometa Cycling Team) e il francese Kévin Vauquelin (Team Arkéa-Samsic). Il colombiano Ivan Sosa (Movistar Team) si impone in classifica con 15″ sull’italiano Lorenzo Fortunato (EOLO-Kometa Cycling Team) e 44″ sul francese Nicolas Edet (Team Arkéa-Samsic)
INTERNATIONAL TOUR OF HELLAS (Grecia)
Il danese Emil Toudal (BHS-PL Belton Bornholm) si è imposto nella quinta ed ultima tappa, Kalambaka – Ioannina, percorrendo 146.5 Km in 4h35′24″, alla media di 31.917 Km/h. Ha preceduto allo sprint lo statunitense Joey Rosskopf (Human Powered Health) e il norvegese Håkon Aalrust (Team Coop). Miglior italiano Filippo Tagliani (Drone Hopper-Androni Giocattoli), 4°. Il neozelandese Aaron Gate (Bolton Equities Black Spoke) si impone in classifica con 1′52″ sul belga Lennert Teugels (Tarteletto-Isorex) e 1′56″ sul britannico Mark Stewart (Bolton Equities Black Spoke). Miglior italiano Edoardo Zardini (Drone Hopper-Androni Giocattoli), 7° a 2′07″
CERATIZIT FESTIVAL ELSY JACOBS (Lussemburgo – Donne)
La statunitense Veronica Ewers (EF Education-TIBCO-SVB) si è imposta nella seconda ed ultima tappa, circuito di Garnich, percorrendo 109.3 Km in 2h56′10″, alla media di 37.226 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiana Marta Bastianelli (UAE Team ADQ) e l’olandese Karlijn Swinkels (Team Jumbo-Visma). La Bastianelli si impone in classifica con 9″ sulla Ewers e 16″ sull’italiana Silvia Persico (Valcar-Travel & Service)
GRACIA – ORLOVÁ (Repubblica Ceca – Donne)
La polacca Agnieszka Skalniak-Sójka (ATOM Deweloper Posciellux.pl Wrocław) si è imposta nella quarta ed ultima tappa, circuito di Orlová, percorrendo 101.6 Km in 2h45′03″, alla media di 36.934 Km/h. Ha preceduto allo sprint la connazionale Karolina Karasiewicz (TKK Pacific Nestle Fitness) e la belga Justine Ghekiere (nazionale belga). Miglior italiana Beatrice Pozzobon (Team Mendelspeck), 17°. La Skalniak-Sójka si impone in classifica con 29″ sulla svedese Jenny Rissveds (nazionale svedese) e 33″ sull’austriaca Christina Schweinberger (nazionale austriaca). Miglior italiana Eva Maria Gatscher (Team Mendelspeck), 15° a 3′30″
TOUR OF THE GILA (USA)
Il brasiliano Eduardo Corte (Canel´s-ZeroUno) si è imposto nella quinta ed ultima tappa, Silver City – Piños Altos, percorrendo 161.9 Km in 4h2013″, alla media di 37.33 Km/h. Ha preceduto allo sprint il colombiano Heiner Parra (Canel´s-ZeroUno) e di 11″ lo statunitense Sean Gardner (CS Velo Racing). Nessun italiano in gara. Gardner si impone in classifica con 4″ sul canadese Matteo Dal-Cin (Toronto Hustle) e 31″ sul norvegese Torbjørn Andre Røed (Yoeleo Test Team p/b 4Mind)
TOUR OF THE GILA DONNE (USA)
La canadese Emily Marcolini (3T/Q+M Cycling) si è imposta nella quinta ed ultima tappa, Silver City – Piños Altos, percorrendo 110.9 Km in 3h03′53″, alla media di 36.186 Km/h. Ha preceduto allo sprint la statunitense Austin Killips (Amy D Foundation) e di 29″ la statunitense Lauren De Crescenzo (Cinch Rise). Nessun italiana in gara. La De Crescenzo si impone in classifica con 14″ sulla connazionale Kristabel Doebel-Hickok (EF Education-TIBCO-SVB) e 2′04″ sulla Ward
CARPATHIAN COURIERS RACE IN MEMORY OF WACŁAW FELCZAK (Under 23)
Il ceco Fran Miholjevic (Cycling Team Friuli ASD) si è imposto nella prima tappa, circuito di Stará Ľubovňa, percorrendo 138.4 Km in 3h15′52″, alla media di 42.396 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Martin Marcellusi (Bardiani CSF Faizanè) e il canadese Francis Juneau (Premier Tech U23 Cycling Project). Miholjevic è il nuovo leader della classifica con 6″ su Marcellusi e 8″ su Juneau
CIRCUITO DEL PORTO – TROFEO ARVEDI
L’italiano Davide Persico (Team Colpack Ballan) si è imposto nella corsa italiana, circuito di Cremona, percorrendo 179.9 Km in 3h50′08″, alla media di 46.903 Km/h. Ha preceduto allo sprint gli italiani Mattia Pinazzi (Arvedi Cycling) e Matteo Fiaschi (Casillo- Petroli Firenze -Hopplà)
BENNETT FULMINA TUTTI A FRANCOFORTE E OTTIENE LA PRIMA VITTORIA DEL SUO 2022
Nella pronosticatissima volata della Eschborn Frankfurt, ormai un classico della corsa tedesca, Sam Bennett (Team BORA Hangrohe) non lascia scampo agli avversari e timbra la sua prima vittoria stagionale, lanciato alla perfezione dal suo compagno di squadra Danny Van Poppel. In seconda posizione si rivede un Fernando Gaviria (UAE Team Emirates) fin qui piuttosto in ombra mentre terzo chiude Alexander Kristoff (Team Intermarchè Wanty Gobert), plurivincitore a Francoforte con quattro vittorie.
La Classica di Francoforte – nome in tedesco Rund um den Finanzplatz Eschborn-Frankfurt – è una delle poche corse che si disputano in Germania ma lo stato di corsa WT acquisito qualche anno fa associato alla domenica festiva in cui si celebra la festa dei lavoratori, la rende appetibile ad un discreto interesse. Il percorso strizza l’occhio ai velocisti e negli ultimi anni abbiamo sempre assistito ad un arrivo in volata. Complice di un finale ormai abbastanza scontato è un percorso che negli ultimi 40 dei 184 km totali non presenta nessuna difficoltà altimetrica. Le insidie principali sono infatti concentrate nella prima metà di gara, quando il gruppo si dirige verso le alture a nord ovest di Francoforte. Il Feldberg è la salita più lunga ma anche la prima ad essere scalata, dopo una trentina di km dalla partenza. Nella parte centrale si scalerà per quattro volte il Mammolshain, salita simbolo della corsa, inframmezzato da qualche altra salitella più o meno pedalabile come il Billtalhohe ed il Rupperstrain. L’ultimo scollinamento del Mammolshain verrà affrontato a 41 km dall’arrivo e ci sarà tutto il tempo per le squadre dei velocisti di serrare le fila e preparare la volata ai propri capitani. E’ presente alla partenza Jasper Philipsen (Team Alpecin Fenix), vincitore del 2021 e tra i favoriti di oggi. Ma il belga non avrà vita facile perché ci sono altri forti velocisti come Arnaud De Lie (Team Lotto Soudal), Sam Bennett e Danny Van Poppel (Team BORA Hansgrohe), Cees Bol (Team DSM) ed Alexander Kristoff (Team Intermarchè Wanty Gobert), quest’ultimo già vittorioso quattro volte a Francoforte. Per quanto riguarda l’Italia, le speranze di vittoria sono affidate ad Andrea Vendrame (Team AG2R Citroen), Niccolò Bonifazio (Team Total Energies), Simone Consonni e Davide Cimolai (Team Cofidis) e Giacomo Nizzolo (Team Israel Premier Tech). Il primo tentativo di fuga veniva portato dopo soli due km dalla partenza grazie all’azione di cinque ciclisti: Juan Antonio Lopez Cozar (Team Kern Pharma), Johan Meens (Team Bingoal Pauwels), Daan Hoole (Team Trek Segafredo), Pierre Rolland (Team B&B Hotels KTM) e Jens Reynders (Team Sport Vlaanderen Baloise). Dopo 6 km i cinque di testa avevano già oltre 1 minuto di vantaggio sul gruppo che aveva dato il via libera. All’inizio della salita del Feldberg la fuga aveva 5 minuti di vantaggio sul gruppo. In testa al gruppo tiravano BORA Hansgrohe, Alpecin Fenix e Bharain Victorious. Da segnalare, in quest’ultima squadra, la presenza di Phil Bauhaus, capitano designato e unico ciclista tedesco che può dire la sua per la volata di oggi. In cima al Feldberg il vantaggio della fuga era sceso a 3 minuti e 30 secondi. Sul primo passaggio sopra il Mammolshain, dopo 80 km di corsa, il vantaggio del quintetto di testa era sceso a 2 minuti. Il gruppo dava ormai la caccia ai fuggitivi che sul secondo passaggio sul Mammolshain, a 90 km dall’arrivo, avevano poco più 1 minuto di vantaggio. La maggior parte della fuga veniva ripresa in cima al Billtalhohe, a 85 km dall’arrivo. Restavano in testa Rolland e Meens che riuscivano a mantenere una ventina di secondi sul gruppo quando mancavano 80 km alla conclusione. Anche Meens si staccava dalla testa e Rolland restava da solo. Si riportavano sul francese Jonas Rutsch (Team EF Education EasyPost), Edward Theuns (Team Trek Segafredo), Ceriel Desal (Team Bingoal Pauwels) e ancora Reynders, che già aveva fatto parte della fuga iniziale. A 64 km dall’arrivo il nuovo quintetto di testa aveva 30 secondi di vantaggio sul gruppo, quando ancora mancavano le ultime due ascese verso il Mammolshain.Rutsch, Rolland e Theuns scollinavano per primi. A 5 secondi di ritardo seguivano Reynders e Desal. Il terzetto di testa veniva definitivamente ripreso a 47 km dall’arrivo. Le squadre dei velocisti mantenevano la velocità alta e nessun altro ciclista era capace di attaccare nel circuto finale di Francoforte. Nella volata un inesauribile Danny Van Poppel (Team BORA Hansgrohe) si metteva a disposizione di Sam Bennett lanciandolo alla perfezione sul traguardo. L’irlandese vinceva davanti a Fernando gaviria (UAE Team Emirates) ed Alexander Kristoff (Team Intermarchè Wanty Gobert). Chiudevano la top five Phil Bauhaus (Team Bahrain Victorious) in quarta posizione e lo stesso Van Poppel in quinta posizione. Nella top ten si segnalava l’ottavo posto di Simone Consonni (Team Cofidis), mentre solo undicesimo era l’ex vincitore Philipsen. Bennett spezza il digiuno stagionale ottenendo la prima vittoria del 2022 dopo qualche podio nell’UAE Tour e nel Giro di Turchia.
Giuseppe Scarfone

Sam Bennett vince la Classica di Francoforte (foto: Getty Images)