20-07-2022

luglio 20, 2022 by Redazione  
Filed under Ordini d'arrivo

TOUR DE FRANCE

Lo sloveno Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) si è imposto nella diciassettesima tappa, Saint-Gaudens – Peyragudes, percorrendo 129.7 Km in 3h25′51″, alla media di 37.804 Km/h. Ha preceduto allo sprint il danese Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma) e di 32″ lo statunitense Brandon McNulty (UAE Team Emirates). Miglior italiano Giulio Ciccone (Trek-Segafredo), 14° a 5′20″. Vingegaard è ancora maglia gialla con 2′18″ su Pogacar e 4′56″ sul britannico Geraint Thomas (INEOS Grenadiers). Miglior italiano Damiano Caruso (Bahrain Victorious), 22° a 1h07′38″

LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): SAINT-GAUDENS – PEYRAGUDES

luglio 20, 2022 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

La carovana del Tour si addentra nella catena pirenaica con una frazione che proporrà quattro salite in rapida successione negli ultimi 80 Km: si comincia con lo storico – seppur non durissimo – Col d’Aspin per poi scollinare Hourquette d’Ancizan e Col del Val Louron prima dell’ascesa finale verso Peyragudes

Come la celebre pizza, potrebbe essere ribattezza “Quattro stagioni” la seconda tappa pirenaica per il suo andare a proporre quattro ascese prese da differenti epoche della Grande Boucle. Si comincerà a salire a una cinquantina di chilometri dal via con i 12 Km al 6.5% del versante orientale del Col d’Aspin, uno dei valichi pirenaici della “prima ora”, affrontato sin dal 1910, l’anno nel quale per la prima volta fu proposta una tappa disegnata tra queste montagne. Immediatamente dopo si salirà sull’Hourquette d’Ancizan (8.2 Km al 5.1%) – scoperta recente del Tour, scalata per la prima volta nel 2011 – per poi sbarcare su un colle appartenente al “passato prossimo” della corsa francese: è il Col de Val Louron (10.7 Km al 6.8%), in cima al quale si è transitati per la prima volta nel 1997, anche se già nel 1991 questa salita era stata percorsa fin quasi alla vetta in occasione della tappa terminata presso la poco sottostante e omonima stazione di sport invernali, dove si era imposto il varesino Claudio Chiappucci e Miguel Indurain era andato a vestire per la prima volta in carriera la maglia gialla. Ciclisticamente coetanea dell’Hourquette d’Ancizan è la salita conclusiva verso Peyragudes, sede d’arrivo di una tappa del Tour per la prima volta nel 2012, la cui prima parte è in comune con un altro storico valico del Tour, il Peyresourde. Per arrivarci bisognerà affrontare 8 Km d’ascesa al 7.8%, nulla di particolarmente trascendentale almeno fino al momento di “planare” sul ripidissimo rettilineo d’arrivo di 400 metri al 16%, tracciato – per la terza e ultima volta in questa edizione del Tour – sulla pista dell’Altiport 007, così ribattezzato in ricordo delle riprese qui svoltesi del prologo de “Il domani non muore mai” (1997), diciottesimo film della saga del celebre agente segreto, nell’occasione interpretato dall’attore statunitense Pierce Brosnan.

Peyragudes e l’altimetria della diciassettesima tappa (www.francethisway.com)

Peyragudes e l’altimetria della diciassettesima tappa (www.francethisway.com)

METEO TOUR

Saint-Gaudens: cielo coperto, 21.3°C, vento debole da NNW (5-8 km/h), umidità al 72%
La Barthe-de-Neste (traguardo volante – 32.9 Km): cielo coperto, 20.6°C, vento debole da NE (5 km/h), umidità al 77%
Arreau (inizio salita Col d’Aspin – 53.6 Km): cielo coperto, 20.1°C, vento debole da W (5 km/h), umidità al 93%
Saint-Lary-Soulan (inizio salita Col de Val Louron – 97.3 Km): cielo coperto, 20.5°C, vento debole da W (4 km/h), umidità al 90%
Peyragudes : previsioni non disponibili

GLI ORARI DEL TOUR

13.05: inizio diretta su Eurosport1
13.25: partenza da Saint-Gaudens
14.15-14.25: traguardo volante di La Barthe-de-Neste
14.45: inizio diretta su RAI2
15.10-15.20: GPM del Col d’Aspin
15.35-15.50: GPM dell’Hourquette d’Ancizan
16.00-16.20: inizio salita Col de Val Louron-Azet
16.15-16.40: GPM del Col de Val Louron-Azet
16.35-17.00: inizio salita finale
16.50-17.15: arrivo a Peyragudes

RASSEGNA STAMPA

Sui Pirenei vince Houle, Pogacar attacca ma è nella morsa Vingegaard-Van Aert

Gazzetta dello Sport – Italia

Pogi trikrat napadel rumeno majico, Hugo Houle zmagal

Delo – Slovenia

Vingegaard beholder sin gule trøje og virker ikke mærket efter sit styrt – Bardet er dagens store taber i klassementet

Politiken – Danimarca

Houle wins first Pyrenean stage of Tour de France as Thomas fights to stays in contention

The Daily Telegraph – Regno Unito

Houle chavire d’émotion

L’Équipe – Francia

El Movistar sigue negado

AS – Spagna

Canadees Hugo Houle draagt ritzege op aan overleden broer, Pogacar bestookt Vingegaard zonder succes

Het Nieuwsblad – Belgio

Vingegaard slaat aanvallen Pogacar af, Houle pakt zege

De Telegraaf – Paesi Bassi

Houle sorgt für den nächsten Sieg eines Ausreißers

Luxemburger Wort – Lussemburgo

Houle holt emotionalen Sieg – Geschke weiter im Bergtrikot

Kicker – Germania

Канадец Уль стал победителем 16-го этапа «Тур де Франс»

Sport Express – Russia

Hugo Houle wins Stage 16 of Tour de France, fellow Canadian Michael Woods third

The Globe and Mail (Canada)

Hugo Houle se llevó el primer día del Tour de Francia 2022 en los Pirineos

El Espectador – Colombia

TOURALCONTRARIO

L’ordine d’arrivo e la classifica generale visti dal punto di vista della maglia nera.

Ordine d’arrivo della sedicesima tappa, Carcassonne – Foix

1° Caleb Ewan
2° Fabio Jakobsen s.t.
3° Alexander Krieger s.t.
4° Reinardt Janse Van Rensburg s.t.
5° Mattia Cattaneo s.t.

Classifica generale

1° Caleb Ewan
2° Reinardt Janse Van Rensburg a 12′36″
3° Frederik Frison a 13′06″
4° Albert Torres a 22′38″
5° Amund Grøndahl Jansen a 29′30″

Miglior italiano Luca Mozzato, 34° a 1h25′34″

STRAFALGAR SQUARE

L’angolo degli strafalcioni dei telecronisti

Rizzato: “Ha la capacità di aprire tutto la maglietta”
Rizzato: “Teuns ha questo tipo di terreno ritagliato addosso”
Garzelli: “Da qui a fine traguardo la situazione può evolversi”
Garzelli: “Tatticamente sono stati perfetto”
Televideo: “Vingeggard” (Vingegaard)
Televideo: “Tuens” (Teuns)
Televideo: “Geshke” (Geschke)

CASA RICORDI: TOUR DE FRANCE 1992

Sono passati 30 anni dall’impresa di Claudio Chiappucci al Tour del 1992. Riviviamo quell’edizione della corsa francese attraverso i titoli del quotidiano “La Stampa”

16a TAPPA:-SAINT-ÉTIENNE – LA BOURBOULE (212 Km) – 21 LUGLIO 1992

LO MANDA INDURAIN, VIA LIBERA A ROCHE
Chiappucci se ne sta tranquillo e la Maglia Gialla lascia vincere il luogotenente del varesino
Arrivo solitario nella nebbia dopo un uragano, Ekimov a 46” – Oggi i velocisti

IMPRESA DI HOULE A FOIX, GENERALE BLOCCATA

luglio 19, 2022 by Redazione  
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Hugo Houle con un gran contropiede riesce ad andar via e a resistere grazie alla sua regolarità anche su pendenze che non sembravano sorridergli. Pogacar ha provato 3 allunghi sulla prima salita, mentre è sembrato più ingessato sulla seconda.

La tappa di oggi, con un primo assaggio di Pirenei, era indicata da molti come quella che poteva vedere i primi veri attacchi di Pogacar alla maglia gialla. Il Mur de Péguère, anche se posto a 27 chilometri dalla conclusione, presentava in effetti pendenze molto severe nella seconda parte e poteva rappresentare un trampolino di lancio per poi provare ad aumentare il distacco in discesa grazie ai compagni recuperati per strada.
Per questo motivo sia la squadra di Pogacar, sia quella di Vingegaard ha inserito uomini nella fuga di 29 corridori formatasi sin dai primi chilometri di corsa.
Aleksandr Vlasov, Felix Großschartner (Bora-Hansgrohe), Neilson Powless, Stefan Bissegger (EF Education-EasyPost), Valentin Madouas, Michael Storer, Olivier Le Gac (Groupama-FDJ), Damiano Caruso, Dylan Teuns (Bahrain-Victorious), Brandon Mcnulty (UAE Team Emirates), Matteo Jorgenson, Gorka Izagirre (Movistar), Wout Van Aert, Nathan Van Hooydonck (Jumbo-Visma), Simone Velasco (Astana Qazaqstan), Tony Gallopin (Trek-Segafredo), Daniel Felipe Martínez (Ineos Grenadiers), Michael Woods (IPT), Simon Geschke (Cofidis), Łukasz Owsian, Maxime Bouet (Arkéa-Samsic) Philippe Gilbert, Tim Wellens (Lotto Soudal), Alexis Gougeard, Cyril Barthe (B&B Hotels-KTM), Mathieu Burgaudeau (TotalEneriges), Mikkel Honoré (Quci-Step Alpha Vinyl) e Nils Eekhoff (DSM) evadono dal gruppo e riescono a prendere il largo, nonostante la presenza di uno come Vlasov, situato a 10 minuti in classifica dalla maglia gialla e desideroso di riscatto dopo le difficoltà patite nella prima parte del Tour.
I primi attacchi tra i fuggitivi arrivano con Burgadeau, Jorgenson e Gougeard ma, dopo alcuni chilometri, in testa alla corsa resta solo quest’ultimo, mentre gli altri due si rialzano. Anche l’avventura del francese tuttavia ha vita breve, con il drappello che si ricompatta e attacca le rampe Port de Lers con 8 minuti di vantaggio.
Sulle rampe della salita che fu tenuta a battesimo da Marco Pantani nella nebbia nel 1995 Caruso attacca e rimane solo in testa alla corsa, ma su di lui si riportano prima Woods e Storer e quindi un drappello con Wout van Aert, Jorgenson, McNulty e Geschke, mentre Vlasov perde contatto, ma riesce a gestirsi e a non naufragare.
Nel gruppo maglia gialla il primo a lanciare l’attacco è Enric Mas con due compagni di squadra che lo pilotano fuori dal gruppo, ma la miccia la accende Tadej Pogacar con tre allunghi secchi di cui l’ultimo sotto lo striscione del GPM. Come già avvenuto nelle scorse tappe, è il solo Vingegaard che riesce a resistere alle stilettate dallo sloveno, ma oggi è sembrato in stato di grazia anche Sepp Kuss, che non ha mai mollato le ruote del gruppetto dei migliori. Pogacar ha provato a continuare l’azione in discesa, ma la buona guardia di Vingegaard lo ha portato a desistere.
Nelle discesa riesce così a rientrare Romain Bardet, che si era staccato sulle rampe del Port de Lers.
Anche davanti la discesa favorisce i rientri, con Houle, Vlasov, Gallopin e Burgaudeau che si accodano alla testa della corsa. Houle prova successivamente a forzare e si avvantaggia su Gallopin, al quale poi si ricongiungono Caruso, Madouas, Storer, Woods e Jorgenson
La salita del Mur de Péguère si fa sentire e, uno alla volta, Gallopin, Caruso, Madouas e Storer perdono contatto da Woods e Jorgenson, che transitano al GPM a 23 secondi da un Houle che, sul tratto duro, è riuscito a limitare i danni perdendo meno di 30 secondi dei 50 che aveva accumulato.
Dietro, invece, si porta in testa Rafal Maijka, cosa che fa pensare a un imminente attacco della maglia bianca, anche se in realtà il ritmo non è elevatissimo.
Quando il GPM è ancora piuttosto lontano Maijka accusa un problema al cambio e rimane attardato senza possibilità di rientro. A quel punto Sepp Kuss impone un ritmo molto elevato che viene patito soprattutto da Thomas, mentre Quintana riesce a rimanere in scia. Il tanto atteso attacco di Pogacar non arriva. Probabilmente lo sloveno non è al 100% e il ritmo dell’americano era troppo elevato per consentirgli la rasoiata vincente.
Ancora una volta, però, i primi due della generale hanno fatto l’errore di non affondare il colpo nei confronti di Geraint Thomas. Un uomo come il capitano della Ineos è pericoloso soprattutto a cronometro e resta comunque un brutto cliente; quindi, quando lo si vede in difficoltà, bisognerebbe cercare di non consentirgli un rientro come invece ha fatto il gruppetto della maglia gialla, affrontando tranquillamente la discesa verso Foix.
Davanti Houle prosegue la sua marcia verso la vittoria mentre Woods che fa da stopper nei confronti di Jorgenson, che si va a complicare la vita cadendo in discesa.
Il canadese va quindi a vincere la tappa su Madouas, che si era riportato sulla coppia di contrattaccati negli ultimi chilometri.
Vlasov fa un buon balzo in avanti in classifica, entrando in top ten e recuperando più di quattro minuti sui big, gli stessi che perde Bardet che invece scivola dalla quarta alla nona posizione.
Quintana ora è ai piedi dal podio, ma deve recuperare un minuto e mezzo a Thomas e bisogna considerare che la cronometro di 40 chilometri del penultimo giorno è favorevole al gallese.
Con questa situazione di classifica è lecito aspettarsi di tutto nelle due tappe pirenaiche di domani e di dopodomani.

Benedetto Ciccarone

Hugo Houle in avanscoperta solitaria verso il traguardo di Foix (Getty Images)

Hugo Houle in avanscoperta solitaria verso il traguardo di Foix (Getty Images)

19-07-2022

luglio 19, 2022 by Redazione  
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TOUR DE FRANCE

Il canadese Hugo Houle (Israel-Premier Tech) si è imposto nella sedicesima tappa, Carcassonne – Foix, percorrendo 178.5 Km in 4h23′47″, alla media di 40.602 Km/h. Ha preceduto di 1′10″ il francese Valentin Madouas (Groupama-FDJ) e il connazionale Michael Woods (Israel-Premier Tech). Miglior italiano Damiano Caruso (Bahrain Victorious), 10° a 5′04″. Il danese Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma) è ancora maglia gialla con 2′22″ sullo sloveno Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) e 2′43″ sul britannico Geraint Thomas (INEOS Grenadiers). Miglior italiano Caruso, 20° a 43′55″

LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): CARCASSONNE – FOIX

luglio 19, 2022 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Dopo l’ultima giorno di riposo è in programma il “blocco” pireanico, le ultime tre frazioni di montagna dell’edizione 2022 del Tour. Si comincia con la Carcassonne – Foix, la meno facile del trittico ma non certo una passeggiata, soprattutto per la presenza del ripido Col de Péguère a una trentina di chilometri dall’arrivo

È ora di riprendere l’ascensore. Dopo l’ultimo giorno di riposo il Tour riparte con la tre giorni pirenaica, che debutterà con la meno difficile tra le frazioni che ne compongono il trittico. È sbagliato, però, definire poco impegnativa la tappa di Foix poiché si dovrà affrontare il Col de Péguère, salita che gli organizzatori hanno denominato “muro” sulle cartine a causa delle notevoli inclinazioni che la strada proporrà negli ultimi tre chilometri (complessivamente l’ascesa ne misura nove), nei quali la pendenza media non scende mai sotto il 10% e si raggiunge un picco massimo del 18%. Va, però, detto che sul Péguère non è mai successo nulla di particolare, con i corridori poco motivati alla battaglia dai quasi 30 Km che successivamente si dovranno percorrere per andare al traguardo: così andò a finire la tappa terminata a Foix nel 2012 (arrivo della fuga e gruppo con i migliori di classifica tutti assieme a quasi 20 minuti), il cui finale era “gemello” di quello odierno per la presenza subito prima del Péguère dell’ascesa al Port de Lers (11.4 Km al 7%). A rendere la tappa più difficile ci penseranno le condizioni climatiche, con temperature che potranno toccare ancora i 36°C e vento fino a 30 Km/h nelle fasi iniziali.

Il castello di Foix e l’altimetria della sedicesima tappa (www.francethisway.com)

Il castello di Foix e l’altimetria della sedicesima tappa (www.francethisway.com)

METEO TOUR

Carcassonne : sole e caldo, 32.3°C, vento moderato da ESE (30-36 km/h), umidità al 40%
Lavelanet (traguardo volante – 67.8 Km): sole e caldo, 31.8°C, vento debole da NE (10-11 km/h), umidità al 41%
Tarascon-sur-Ariège (97 Km): sole e caldo, 33.4°C, vento debole da NE (5-7 km/h), umidità al 40%
Foix : sole e caldo, 32.8°C, vento debole da ENE (9-12 km/h), umidità al 42%

GLI ORARI DEL TOUR

12.20: inizio diretta su Eurosport1
12.40: partenza da Carcassonne
13.00-13.05: GPM della Côte de Saint-Hilaire
13.35-13.45: GPM del Col de l’Espinas
14.15-14.30: traguardo volante di Lavelanet
14.45: inizio diretta su RAI2
15.45-16.10: GPM del Port de Lers
16.00-16.30: inizio salita Mur de Péguère
16.30-17.00: GPM del Mur de Péguère
17.00-17.30: arrivo a Foix

RASSEGNA STAMPA

Philipsen batte Van Aert in volata. Vingegaard in giallo cade e perde Roglic e Kruijswijk

Gazzetta dello Sport – Italia

Drama z rumeno majico se je srečno končala, Philipsen zmagal

Delo – Slovenia

Vingegaard slipper med skrækken på barsk dag, der koster ham to støtter

Politiken – Danimarca

Jonas Vingegaard stays in yellow but Tour hopes suffer blow with crash and team-mates’ withdrawal

The Daily Telegraph – Regno Unito

Cette fois, Philipsen peut célébrer

L’Équipe – Francia

Un infierno para Vingegaard

AS – Spagna

Eindelijk! Jasper Philipsen heeft zijn eerste zege in de Tour dan toch binnen, voor Van Aert

Het Nieuwsblad – Belgio

Philipsen sprint naar ritzege, Vingegaard met geel naar rustdag – Gaat Roglic zichzelf verlossen van ’Tour-trauma’? – Steven Kruijswijk met breuk bij sleutelbeen uit de Tour

De Telegraaf – Paesi Bassi

Jasper Philipsen gewinnt im Massensprint

Luxemburger Wort – Lussemburgo

Premierensieg für Philipsen – Politts Flucht bei Hitzeschlacht nicht belohnt

Kicker – Germania

Бельгиец Филипсен выиграл 15-й этап «Тур де Франс»

Sport Express – Russia

Jasper Philipsen se quedó con la etapa 15 del Tour de Francia 2022

El Espectador – Colombia

Philipsen wins stage 15 sprint finish as Vingegaard survives tough day

The Sydney Morning Herald – Australia

TOURALCONTRARIO

L’ordine d’arrivo e la classifica generale visti dal punto di vista della maglia nera.

Ordine d’arrivo della quindicesima tappa, Rodez – Carcassonne

1° Caleb Ewan
2° Matis Louvel a 2″
3° Taco van der Hoorn s.t.
4° Adrien Petit s.t.
5° Tiesj Benoot s.t.

Miglior italiano Mattia Cattaneo, 11° a 18″

Classifica generale

1° Caleb Ewan
2° Reinardt Janse Van Rensburg a 12′36″
3° Frederik Frison a 13′06″
4° Albert Torres a 22′38″
5° Amund Grøndahl Jansen a 29′30″

Miglior italiano Luca Mozzato, 38° a 1h25′34″

STRAFALGAR SQUARE

L’angolo degli strafalcioni dei telecronisti

Garzelli: “Inizialmento”
Rizzato: “Il lavoro per abbassare la temperatura di questa squadra” (strada)
Garzelli: “Il tempo viene preso lo stesso tempo del corridore”
Rizzato: “40°C sulle spalle dei corridori”
Garzelli (a Rizzato, che ha seguito il Giro in moto): “Tutti i giri che hai corso in moto”
Garzelli: “L’ex compagno di attacco”
Televideo: “Carcassone” (Carcassonne)
Televideo: “Ammiriglia” (Ammiraglia)
Televideo: “Vingegaar” (Vingegaard)

CASA RICORDI: TOUR DE FRANCE 1992

Sono passati 30 anni dall’impresa di Claudio Chiappucci al Tour del 1992. Riviviamo quell’edizione della corsa francese attraverso i titoli del quotidiano “La Stampa”

15a TAPPA: LE BOURG-D’OISANS – SAINT-ÉTIENNE (198 Km) – 20 LUGLIO 1992

CHIOCCIOLI BATTE IL SUO COLPO
Continua in Francia lo show di chi è stato protagonista al Giro d’Italia
Pazza picchiata di “Coppino” in discesa sotto la pioggia – Chiappucci ci prova, ma Indurain non si fa sorprendere – Perini terzo

17-07-2022

luglio 17, 2022 by Redazione  
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TOUR DE FRANCE

Il belga Jasper Philipsen (Alpecin-Deceuninck) si è imposto nella quindicesima tappa, Rodez – Carcassonne, percorrendo 202.5 Km in 4h27′27″, alla media di 45.429 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Wout van Aert (Jumbo-Visma) e il danese Mads Pedersen (Trek-Segafredo). Miglior italiano Luca Mozzato (B&B Hotels – KTM), 8°. Il danese Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma) è ancora maglia gialla con 2′22″ sullo sloveno Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) e 2′43″ sul britannico Geraint Thomas (INEOS Grenadiers). Miglior italiano Damiano Caruso (Bahrain Victorious), 20° a 44′45″

GEMENC GRAND PRIX (Ungheria)

Il ceco Tomas Barta (ATT Investments) si è imposto nella seconda ed ultima tappa, circuito di Szekszárd, percorrendo 127.4 Km in 2h55′33″, alla media di 43.543 Km/h. Ha preceduto allo sprint il neozelandese Luke Mudgway (Bolton Equities Black Spoke Pro Cycling) e l’ungherese Adam Kristof Karl (Epronex-Hungary Cycling Team). Miglior italiano Andrea Berzi (So.L.Me – Olmo), 4°. Mudgway si impone in classifica con 2″ su Barta e 4″ sul polacco polacco Damian Papierski (Voster ATS Team). Miglior italiano Andrea Biancalani (Beltrami TSA Tre Colli), 4° a 10″

GIRO CICLISTICO DELLA VALLE D’AOSTA – MONT BLANC (Under 23)

Il britannico Oscar Onley (Development Team DSM) si è imposto nella quinta ed ultima tappa, Valtournenche – Cervinia, percorrendo 119.7 Km in 3h45′41″, alla media di 31.823 Km/h. Ha preceduto di 22″ l’italiano Walter Calzoni (nazionale italiana) e di 38″ lo statunitense Matthew Riccitello (Hagens Berman Axeon). Il francese Lenny Martinez (Groupama-FDJ Conti) si impone in classifica con 25″ sul neozelandese Reuben Thompson (Groupama-FDJ Conti) e 1′46″ sull’italiano Simone Raccani (nazionale italiana)

BALOISE LADIES TOUR (Belgio)

Terza tappa suddivisa in due semitappe

L’olandese Lorena Wiebes (Team DSM) si è imposta nella quarta ed ultima tappa, circuito di Deinze, percorrendo 119.7 Km in 2h57′41″, alla media di 40.42 Km/h. Ha preceduto allo sprint la polacca Daria Pikulik (ATOM Deweloper Posciellux.pl Wroclaw) e la connazionale Mylene De Zoete (AG Insurance-NXTG Team). Miglior italiana Letizia Paternoster (Trek-Segafredo), 57° a 9″. L’olandese Ellen van Dijk (Trek-Segafredo) si impone in classifica con 21″ sulla Wiebes e 1′02″ sulla francese Audrey Cordon-Ragot (Trek-Segafredo). Miglior italiana la Paternoster, 21° a 6′31″

VUELTA INTERNACIONAL FEMENINA A COSTA RICA

La colombiana Carolina Vargas (nazionale colombiana) si è imposta nella quarta ed ultima tappa, circuito di Ciudad Quesada, percorrendo 91.1 Km in 2h41′33″, alla media di 33.835 Km/h. Ha preceduto di 35″ la connazionale Laura Daniela Rojas (nazionale colombiana) e di 45″ la costaricense Estefanie Alvarez (ATL-BC Crbicis.com). Nessuna italiana in gara. La Vargas si impone in classifica con 4″ sulla guatemalteca Jasmin Gabriela Soto (nazionale guatemalteca) e 47″ sulla connazionale Jennifer Camila Sanchez (nazionale colombiana)

PHILIPSEN, VOLATA AL CARDIOPALMA A CARCASSONNE. VINCE IL BELGA, VINGEGAARD RESTA IN GIALLO

luglio 17, 2022 by Redazione  
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In una tappa condizionata dal caldo estremo e da sfortune varie della Jumbo Visma, che vede i ritiri di Roglic e Kruijswijk e la caduta – apparentemente senza conseguenze – della maglia gialla Vingegaard, a Carcassonne va di scena una spettacolare volata in cui Jasper Philipsen (Team Alpecin Fenix) batte di mezza ruota Wout van Aert (Team Jumbo Visma) e Mads Pedersen (Team Trek Segafredo). Dopodomani iniziano i Pirenei e lo spettacolo finale del Tour 2022.

Nell’avvicinamento ai Pirenei oggi si svolge un’altra tappa interlocutoria, la sedicesima, con partenza da Rodez ed arrivo a Carcassonne, per un totale di 202 km. Diversi mangia e bevi, tipici della ‘pianura’ francese, sono disseminati lungo il percorso, su cui spiccano i due GPM della Cote d’Ambialet e della Cote des Cammazes, quest’ultima a circa 50 km dall’arrivo. E’una tappa che vede ancora una volta i fuggitivi protagonisti, ma non escludiamo un arrivo in volata, anche se finora un arrivo in volata vero e proprio risale alla terza tappa in Danimarca. I big di classifica dovrebbero prendersi una giornata di riposo in vista del tour de force finale sui Pirenei della settimana entrante. Da Roden non partivano Primoz Roglic (Team Jumbo Visma), per problemi alla schiena, Magnus Cort Nielsen (Team EF Education EasyPost) e Simon Clarke (Team Israel Premier Tech), questi ultimi due a causa del covid. La prima fuga partiva grazie all’azione di Wout van Aert (team Jumbo Visma), Nils Politt (Team BORA Hansgrohe) e Mikkel Honorè (Team Quick Step Alpha Vinyl). Dopo una quarantina di km Van Aert si rialzava facendosi riprendere dal gruppo maglia gialla. Politt era il primo a scollinare sul GPM della Cote d’Ambialet posta al km 68.9. Erano le squadre dei velocisti, in particolare Team BikeExchange Jayco ed Alpecin Fenix a tirare in testa al gruppo, il quale aveva poco più di 3 minuti di ritardo al km 73. A 65 km dall’arrivo una caduta metteva ko Steven Kruijswijk (Team Jumbo Visma). L’olandese era costretto al ritiro a causa di una sospetta frattura alla clavicola destra. La maglia gialla Vingegaard perdeva in un colpo solo due forti gregari in vista dei Pirenei. La sfortuna tra le fila del Team Jumbo Visma non era finita, visto che dopo qualche km un’altra caduta coinvolgeva Tiesj Benoot e proprio la magli gialla Jonas Vingegaard. Quest’ultimo cambiava bici e rientrava in gruppo dopo un paio di km. A 55 km dall’arrivo, all’inizio della Cote des Cammazes, il vantaggio della coppia di testa era sceso a soli 25 secondi. Honorè si aggiudicava il traguardo volante di Saint-Ferréol posto al km 147, mentre iniziavano a staccarsi alcuni ciclisti, tra cui anche Benoot che probabilmente aveva risentito le botte della precedente caduta. Una volta ripresi Politt ed Honorè, partiva al contrattacco Jonas Rutsch (team EF Education EasyPost). Il tedesco però veniva ripreso subito dal gruppo, dove a tirare erano gli uomini del Team Trek Segafredo. Tra i velocisti staccati si segnalavano Caleb Ewan (Team Lotto Soudal), Fabio Jakobsen (Team Quick Step Alpha Vinyl) e Dylan Groenewegen (Team BikeExchange Jayco). Benjamin Thomas (Team Cofidis) scollinava in prima posizione e continuava l’azione in discesa, trainando con sé Alexis Gougeard (Team B&B Hotels KTM). In testa al gruppo a tirare si vedevano anche uomini del Team DSM e del Team BORA Hansgrohe. Il gruppo Groenewegen riusciva a riprendere la coda del gruppo maglia gialla a circa 25 km dall’arrivo. Nel frattempo il vantaggio di Gougeard e Thomas restava costante intorno ai 25 secondi. Thomas accelerava a circa 4 km dall’arrivo ma veniva ripreso a circa 700 m dall’arrivo. Era la BikeExchange Jayco a tirare la volata per Groenewegen ma incalzava l’Alpecin Fenix con Jasper Philipsen che in un arrivo che tirava leggermente all’insù riusciva a mettere la sua ruota davanti a tutti. In seconda posizione si classificava Wout van Aert (Team Jumbo Visma) mentre terzo era Mads Pedersen (Team Trek Segafredo). Chiudevano la top five Peter Sagan (Team TotalEnergies) in quarta posizione e Danny Van Poppel (Team BORA Hansgrohe) in quinta posizione. Nella top ten si segnalavano l’ottavo posto di Luca Mozzato (Team B&B Hotels KTM) ed il nono posto di Andrea Pasqualon (Team Intermarchè Wanty Gobert) Dopo un terzo ed un secondo posto nella terza e nella quarta tappa, Philipsen ottiene la prima vittoria al Tour 2022. Tutto invariato in classifica generale con Vingegaard davanti a Pogacar e Thomas. Domani il terzo giorno di riposo farà da vigilia alla sedicesima tappa di martedì da Carcassonne a Foix con quattro GPM. I Pirenei iniziano ad essere protagonisti specialmente con le due ultime salite, il Col de Lens ed il Mur de Péguère, quest’ultimo a circa 30 km dall’arrivo. I big di classifica torneranno ad essere protagonisti con lo scontro frontale tra Vingegaard e Pogacar.

Antonio Scarfone

Jasper Philipsen vince a Carcassonne (foto: Anne Christine Poujoulat AFP via  Getty Images)

Jasper Philipsen vince a Carcassonne (foto: Anne Christine Poujoulat AFP via Getty Images)

LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): RODEZ – CARCASSONNE

luglio 17, 2022 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Si torna a Carcassone ad un anno dalla vittoria allo sprint di Mark Cavendish, ma ci sono ottime probabilità che stavolta a tagliare per primo la linea d’arrivo non sia un velocisti. I continui saliscendi renderanno molto problematica la tappa da controllare per le loro squadre e anche oggi potrebbe andare in porto la fuga da lontano. Sempre che il gran caldo non costringa l’organizzazione a prendere provvedimenti

Se il caldo non costringerà l’organizzazione ad accorciare la tappa (previsti quasi 40° al traguardo), come recentemente successo alla Route d’Occitanie, questa sarà la seconda frazione più lunga dell’edizione 2002 del Tour, una delle tre a superare la distanza di 200 Km. L’arrivo sarà a Carcassonne, sullo stesso rettilineo dove dodici mesi fa il britannico Mark Cavendish – quest’anno assente – s’impose allo sprint ottenendo la sua quarta e ultima vittoria, al termine di una frazione facilissima, quasi completamente pianeggiante. Ripetersi, per i velocisti, non sarà gioco facile perché stavolta il percorso avrà tutt’altro aspetto e di pianura vera se ne incontreranno poca, praticamente “confinata” ai 13 Km conclusivi. In precedenza il percorso proporrà sin dalla partenza un continuo saliscendi e in particolare si contano 14 brevi ascese, mai difficili ma che metteranno a dura prova le squadre degli sprinter, chiamate a lavorare per andare a riprendere i fuggitivi di giornata su di un tracciato che non rende molto facile questo tipo di operazioni. Non è escluso, quindi, che la fuga da lontano rimanga tale fin sotto gli imponenti baluardi delle famose fortificazioni di Carcassonne.

La cittadella fortificata di Carcassonne e l’altimetria della quindicesima tappa (whc.unesco.org)

La cittadella fortificata di Carcassonne e l’altimetria della quindicesima tappa (whc.unesco.org)

METEO TOUR

Rodez : cielo sereno, 29.2°C, vento debole da ESE (6-8 km/h), umidità al 27%
Côte d’Ambialet (GPM – 68.9 Km): sole e caldo, 36°C, vento debole da SE (4-5 km/h), umidità al 27%
Revel (141.7 Km): sole e caldo, 37.4°C, vento debole da ESE (5 km/h), umidità al 21%
Carcassonne : sole e caldo, 36.7°C, vento moderato da ESE (19-23 km/h), umidità al 22%

GLI ORARI DEL TOUR

12.55: inizio diretta su Eurosport1
13.15: partenza da Rodez
14.45: inizio diretta su RAI2
14.45-14.55: GPM della Côte d’Ambialet
16.30-16.45: traguardo volante di Saint-Ferréol
16.40-16.55: GPM della Côte des Cammazes
17.40-18.05: arrivo a Carcassonne


RASSEGNA STAMPA

Tour, Matthews supersonico spegne il sogno di Bettiol. Pogacar, attacco a vuoto

Gazzetta dello Sport – Italia

Matthews slavil, Pogačar ni pridobil niti sekunde

Delo – Slovenia

Vingegaard forsvarer med stil sin førertrøje under Pogacars angreb på en dag, hvor australier vandt

Politiken – Danimarca

Matthews ends five-year wait for Tour de France victory

The Daily Telegraph – Regno Unito

Matthews vainqueur, Vingegaard ne cède rien

L’Équipe – Francia

Vingegaard aguanta el pulso

AS – Spagna

Michael Matthews boekt fantastische overwinning na zenuwslopende finale, Vingegaard doorstaat aanvalswerk Pogacar

Het Nieuwsblad – Belgio

Matthews wint Tour-rit na waanzinnige ontknoping

De Telegraaf – Paesi Bassi

Michael Matthews gewinnt Hitzeschlacht

Luxemburger Wort – Lussemburgo

Matthews besitzt das größte Stehvermögen in der Ausreißergruppe

Kicker – Germania

Австралиец Мэттьюс выиграл 14-й этап «Тур де Франс»

Sport Express – Russia

Michael Matthews ganó la etapa 14 del Tour de Francia 2022

El Espectador – Colombia

Aussie Michael Matthews wins Tour de France stage 14 after solo ride

The Sydney Morning Herald – Australia

TOURALCONTRARIO

L’ordine d’arrivo e la classifica generale visti dal punto di vista della maglia nera.

Ordine d’arrivo della quattordicesima tappa, Saint-Étienne – Mende

1° Reinardt Janse Van Rensburg
2° Caleb Ewan s.t.
3° Frederik Frison s.t.
4° Tim Wellens s.t.
5° Mads Pedersen a 11′03″

Miglior italiano Luca Mozzato, 15° a 13′32″

Classifica generale

1° Caleb Ewan
2° Anthony Turgis a 12′17″
3° Reinardt Janse Van Rensburg a 12′18″
4° Frederik Frison a 12′48″
5° Michael Mørkøv a 14′31″

Miglior italiano Luca Mozzato, 32° a 1h5′00″

STRAFALGAR SQUARE

L’angolo degli strafalcioni dei telecronisti

Garzelli: “Tenere sotto contrallo la fuga”
Garzelli: “È una situazione di corsa che stanno andando molto forte”
Rizzato: “La caduta di ieri ha picchiato duro”
Garzelli: “Domani la volata non arriverà”
Garzelli: Domani tappa che dovranno salvarsi”
Garzelli: “Speriamo possa cambiare la ruota interiore”
Garzelli: “L’inerzia della fuga è di andare più veloci”
Garzelli: “Questi 15 Km a 15 Km dalla conclusione”
Garzelli: “Questa lunga curva a destra che Alberto ha paura”
Televideo: “Jokob Fuglsang” (Jakob)

CASA RICORDI: TOUR DE FRANCE 1992

Sono passati 30 anni dall’impresa di Claudio Chiappucci al Tour del 1992. Riviviamo quell’edizione della corsa francese attraverso i titoli del quotidiano “La Stampa”

14a TAPPA: SESTRIERE – ALPE D’HUEZ (186.5 Km) – 19 LUGLIO 1992

SOLO CHIAPPUCCI NON GETTA LA SPUGNA
Tour, all’Alpe d’Huez arrivo solitario dello statunitense Hampsten e crollo di Bugno – Bugno: un ko senza scuse
Indurain, trionfo sempre più vicino – Un grande Vona di nuovo secondo – L’iridato perde oltre nove minuti, LeMond si ritira – Tanti errori, ma non è solo colpa sua – Chioccioli a 6’

16-07-2022

luglio 16, 2022 by Redazione  
Filed under Ordini d'arrivo

TOUR DE FRANCE

Il britannico Michael Matthews (Team BikeExchange-Jayco) si è imposto nella quattordicesima tappa, Saint-Étienne – Mende, percorrendo 192.5 Km in 4h30′53″, alla media di 42.638 Km/h. Ha preceduto di 15″ l’italiano Alberto Bettiol (EF Education-EasyPost) e di 34″ il francese Thibaut Pinot (Groupama-FDJ). Il danese Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma) è ancora maglia gialla con 2′22″ sullo sloveno Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) e 2′43″ sul britannico Geraint Thomas (INEOS Grenadiers). Miglior italiano Damiano Caruso (Bahrain Victorious), 24° a 44′45″

GEMENC GRAND PRIX (Ungheria)

Il polacco Damian Papierski (Voster ATS Team) si è imposto nella prima tappa, Paks – Szekszárd, percorrendo 166.9 Km in 3h34′58″, alla media di 46.583 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Andrea Biancalani (Beltrami TSA Tre Colli) e il neozelandese Luke Mudgway (Bolton Equities Black Spoke Pro Cycling). Papierski è il primo leader della classifica con 2″ su Mudgway e 3″ su Biancalani

GIRO CICLISTICO DELLA VALLE D’AOSTA – MONT BLANC (Under 23)

Il neozelandese Reuben Thompson (Groupama-FDJ Conti) si è imposto nella quarta tappa, Pont-Saint-Martin – Fontainemore (Plan Coumarial), percorrendo 173.8 Km in 5h04′32″, alla media di 34.243 Km/h. Ha preceduto allo sprint il francese Lenny Martinez (Groupama-FDJ Conti) e di 43″ l’italiano Simone Raccani (nazionale italiana). Martinez è ancora leader della classifica con 25″ su Thompson e 1′12″ su Raccani (nazionale italiana)

BALOISE LADIES TOUR (Belgio)

Terza tappa suddivisa in due semitappe

L’olandese Lorena Wiebes (Team DSM) si è imposta anche nella prima semitappa, Cadzand – Knokke-Heist, percorrendo 82.8 Km in 1h56′09″, alla media di 42.772 Km/h. Ha preceduto allo sprint la connazionale Amber van der Hulst (Liv Racing Xstra) e l’italiana Letizia Paternoster (Trek-Segafredo). La Wiebes è ancora leader della classifica con 20″ sulla connazionale Ellen van Dijk (Trek-Segafredo) e 36″ sulla francese Audrey Cordon-Ragot (Trek-Segafredo). Miglior italiana Letizia Paternoster (Trek-Segafredo), 17° a 4′37″

La Van Dijk si è imposta nella seconda semitappa, circuito a cronometro di Knokke-Heist, percorrendo 15.6 Km in 19′34″, alla media di 47.836 Km/h. Ha preceduto di 44″ la tedesca Mieke Kröger (Human Powered Health) e di 46″ la Cordon-Ragot. Miglior italiana la Paternoster, 22° a 2′05″. La Van Dijk è tornata leader della classifica con 31″ sulla Wiebes e 1′02″ sulla Cordon-Ragot. Miglior italiana la Paternoster (Trek-Segafredo), 21° a 6′22″

VUELTA INTERNACIONAL FEMENINA A COSTA RICA

La colombiana Jennifer Camila Sanchez (nazionale colombiana) si è imposta nella terza tappa, Florencia – San Miguel de Sarapiquí, percorrendo 71.8 Km in 2h06′26″, alla media di 34.073 Km/h. Ha preceduto di 16″ la guatemalteca Jasmin Gabriela Soto (nazionale guatemalteca) e di 30″ la costaricense Estefanie Alvarez (ATL-BC Crbicis.com). Nessuna italiana in gara. La Soto è la nuova leader della classifica con 28″ sulla Sanchez e 46″ sulla colombiana Serika Mitchell Guluma (ATL-BC Crbicis.com)

BUON SANGUE NON MENDE. MATTHEWS VINCE ALLA GRANDE UN’ALTRA TAPPA CON LA FUGA PROTAGONISTA

luglio 16, 2022 by Redazione  
Filed under News

A Mende un impagabile Michael Matthews (Team BikeExchange Jayco) vince dopo essere andato in fuga, attaccato in prima persona negli ultimi 30 km scremando gli attaccanti ed infine rispondendo all’attacco finale di Alberto Bettiol (Team EF Education EasyPost). No contest tra i big di classifica, Vingegaard resta in giallo

I quasi 193 km della quindicesima tappa da Saint-Etienne a Mende strizzano l’occhio a una nuova fuga, anche se il muro finale dell’arrivo potrebbe anche interessare a qualche big di classifica per racimolare qualche secondo d’abbuono, in caso arrivo nelle prime tre posizioni. Dipende se la fuga di giornata riuscirà ad avvantaggiarsi nel corso della tappa oppure se le squadre degli uomini di classifica terranno chiusa la corsa. Dopo la partenza da Saint Etienne gli attacchi erano subito numerosi ed il gruppo già era molto sfilacciato sulla Cote de Saint-Just-Malmont, primo GPM da scalare dopo 14.2 km. Era Neilson Powless (Team EF Education EasyPost) a scollinare in prima posizione. Anche Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) e Jonas Vingegaard (Team Jumbo Visma) erano molto attivi nelle prime posizioni del gruppo. Sulla Cote de Chataignier, secondo GPM di giornata, si formava una fuga di 23 elementi che comprendeva Simon Geschke (Team Cofidis), Alberto Bettiol, Rigoberto Uran e Neilson Powless (Team EF Education EasyPost), Lennard Kamna, Felix Grossschartner e Patrick Konrad (Team BORA Hansgrohe), Marc Soler (UAE Team Emirates), Daniel Martinez (Team INEOS), Benoit Cosnefroy (Team AG2R Citroen), Gregor Muhlberger (Team Movistar), Thibaut Pinot e Stefan Kung (Team Groupama FDJ), Louis Meintjes (Team Intermarchè Wanty Gobert), Bauke Mollema e Quinn Simmons (Team Trek Segafredo), Jakob Fuglsang, Michael Woods e Krists Neilands (Team Israel Premier Tech) e Franck Bonnamour (Team B&B Hotels KTM), Andreas Kron (Team Lotto Soudal), Luis Leon Sanchez (Team Bahrain Victorious) e Michael Matthews (Team BikeExchange Jayco). Era Simmons a scollinare in prima posizione. Matthews si aggiudicava il traguardo volante di Yssingeaux posto al km 50.7. Dopo 80 km il vantaggio della fuga sul gruppo maglia gialla era di circa 8 minuti e mezzo. Meintjes, ad oltre 15 minuti di ritardo da Vingegaard in classifica generale, era la ‘minaccia’ più grande per la maglia gialla. Geschke era il primo a transitare sul Col de Grandieu posto al km 135.3. Sotto l’impulso di Matthews che attaccava nella successiva discesa, contrattaccavano anche Sanchez, Grossschartner e Kron. I quattro uomini in testa alla corsa avevano una quarantina di secondi di vantaggio sugli ex compagni di fuga ai piedi della Cote de la Fage, penultima asperità di giornata. Era Matthews a scollinare per primo. La lunga discesa verso il muro finale vedeva diminuire il vantaggio dei quattro di testa. Alle loro spalle un primo drappello di inseguitori con Soler, Martinez, Meintjes e Bettiol provava a rientrare sulla testa della corsa. Nel frattempo, a 23 km dall’arrivo, il gruppo maglia gialla era segnalato ad oltre 14 minuti di ritardo. Nel gruppo di testa Kron era fermato da una foratura e doveva dire addio ai sogni di gloria. A 10 km dal termine il terzetto di testa aveva 40 secondi di vantaggio su tredici inseguitori. Matthews, Sanchez e Grossschartner iniziavano a salire l’insidiosa Cote de la Croix Neuve con un vantaggio di 30 secondi sui diretti inseguitori. Matthews restava da soli in testa a 3 km e mezzo dall’arrivo. Sull’australiano rientrava un indiavolato Bettiol a meno di 3 km dall’arrivo. Il toscano provava l’allungo a circa 1 km dallo scollinamento. Ma Matthews restava attaccato alla ruota dell’italiano ed anzi era capace di contrattaccare e di scollinare in prima posizione con circa 5 secondi di vantaggio su Bettiol. Matthews andava a vincere sul traguardo di Mende con 14 secondi di vantaggio su Bettiol e 34 secondi di vantaggio su Pinot. Chiudevano la top five Soler in quarta posizione a 50 secondi di ritardo e Konrad in quinta posizione a 58 secondi di ritardo. Il gruppo maglia gialla era regolato da Tadej Pogacat (UAE Team Emirates) che arrivava a 12 minuti e 34 secondi di ritardo e precedeva proprio Vingegaard, che riusciva a restare costantemente alla ruota dello sloveno. Vingegaard conserva la maglia gialla con 2 minuti e 22 secondi di vantaggio su Pogacar mentre Geraint Thomas (Team INEOS) è terzo a 2 minuti e 43 secondi di ritardo. Domani è in programma la quindicesima tappa da Rodez a Carcassonne di oltre 202 km. La Cote d’Ambialet e la Cote des Cammazes, quest’ultima ad una cinquantina di km dall’arrivo, sono le due uniche asperità di una tappa che potrebbe arridere ai velocisti, sempre che la fuga di giornata venga tenuta sotto controllo.

Antonio Scarfone

Matthews in azione sulla salita di Mende (Getty Images)

Matthews in azione sulla salita di Mende (Getty Images)

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