LEKNESSUND PROFETA IN PATRIA. TAPPA E VITTORIA FINALE NELL’ARCTIC TOUR OF NORWAY

agosto 14, 2022 by Redazione  
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Con un attacco a circa 90 km dall’arrivo, Andreas Leknessund (Team DSM) si invola verso la vittoria nella corsa di casa, resistendo al ritorno dell’ex maglia salmone Alex Zingle (Team Cofidis). Il giovane norvegese vince la sua prima corsa WT dimostrando di essere un ottimo fondista che con il tempo potrà solo migliorare. Da segnalare il buon terzo posto nella generale di Nicola Conci (Team Alpecin Deceuninck).

L’Arctic Tour of Norway si conclude con una tappa che presenta praticamente un circuito nel circuito. Sede di partenza e di arrivo è Trondheim. I primi 127 km si percorreranno nei dintorni della cittadina norvegese mentre gli ultimi 32 km consistono in quattro giri del percorso finale in cui spiccano le quattro ascese del Tyholt Tower Summit, sulle quali si scatenerà la battaglia tra gli uomini di classifica ed uscirà il vincitore della breve corsa scandinava. Victor Lafay (Team Cofidis) parte in maglia salmone dopo la vittoria di ieri e conta di vincere la sua prima corsa a tappe WT. La fuga faticava a partire dopo la partenza da Trondheim. Era addirittura il Team Cofidis a mantenere alta l’andatura per evitare fughe nei primi km, visto che il primo traguardo volante di Spongdal, che si percorreva dopo 26 km, allettava proprio la maglia salmone Zingle, che con i 3 secondi di abbuono poteva rafforzare la sua leadership in classifica generale. E proprio Zingle transitava in prima posizione sul suddetto sprint intermedio. Dopo una trentina di km si formava un drappello di dodici uomini in testa alla corsa ma la loro azione non durava più di 2 km, venendo interrotta dal gruppo. Finalmente riuscivano ad evadere soltanto a 92 km dall’arrivo Andreas Leknessund (Team DSM), Fabien Grellier (Team TotalEnergies) ed Alessandro Verre (Team Arkea Samsic). A 75 km dall’arrivo il terzetto di testa aveva 2 minuti e 15 secondi di vantaggio sul gruppo. Una volta entrati nel circuito finale di Trondheim il gruppo accelerava e così Leknessund decideva di andarsene da solo e lasciarsi alle spalle Verre e Grellier. A 10 km dall’arrivo il norvegese aveva 31 secondi di vantaggio su un drappello di sette uomini in cui erano presenti anche Nicola Conci e Kristian Sbaragli (Team Alpecin Deceuninck). Leknessund resisteva all’inseguimento e andava a vincere da solo sul traguardo di Trondheim. Alle sue spalle si piazzava in seconda posizione Conci a 16 secondi di ritardo mentre Axel Zingle, partito in ritardo per rintuzzare l’attacco di Leknessund, non riusciva a fare meglio del terzo posto, a 18 secondi di ritardo dal norvegese. Chiudevano la top five Max Poole (Team DSM) e Hugo Houle (Team Israel Premier Tech), rispetivamente a 18 ed a 20 secondi di ritardo da Leknessund. Dopo la bella vittoria nella seconda tappa del Giro di Svizzera, Leknessund ottiene la seconda vittoria stagionale ma soprattutto è il vincitore della corsa di casa. Chiudono il podio finale Houle a 8 secondi di ritardo e Conci a 9 secondi di ritardo. Da segnalare la buona prova complessiva dell’italiano, sempre presente nei finali delle tappe più difficili. Per quanto riguarda le altre classifiche, Zingle vince quella a punti, Stepehen Basset (Team Human Powered Health) quella dei GPM e Leknessund quella dei giovani. Infine il Team Alpecin Deceuninck fa sua la classifica a squadre. Il Nord Europa sarà ancora protagonista a partire dal 16 Agosto, quando scatterà il Giro di Danimarca, anche se ormai l’attesa vera e propria è per la Vuelta a Espana che inizierà venerdì 19 Agosto con le prime tre tappe in Olanda.

Antonio Scarfone

Andreas Leknessund vince a Trondheim (foto: Getty Images Sport)

Andreas Leknessund vince a Trondheim (foto: Getty Images Sport)

14-08-2022

agosto 14, 2022 by Redazione  
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CAMPIONATI EUROPEI – STRADE ELITE

L’olandese Fabio Jakobsen si è imposto nella corsa su strada elite, Murnau am Staffelsee – Monaco di Baviera, percorrendo 207.9 Km in 4h38′49″, alla media di 44.739 Km/h. Ha preceduto allo sprint il francese Arnaud Démare e il belga Tim Merlier. Miglior italiano Elia Viviani, 7°.

ARCTIC RACE OF NORWAY

Il norvegese Andreas Leknessund (Team DSM) si è imposto nella quarta ed ultima tappa, circuito di Trondheim, percorrendo 159.1 Km in 3h30′26″, alla media di 45.364 Km/h. Ha preceduto di 16″ l’italiano Nicola Conci (Alpecin-Deceuninck) e di 18″ il francese Axel Zingle (Cofidis). Leknessund si impone in classifica con 8″ sul canadese Hugo Houle (Israel-Premier Tech) e 9″ su Conci

VOLTA A PORTUGAL EM BICICLETA

Il portoghese Antonio Carvalho (Glassdrive/Q8/Anicolor) si è imposto nella nona tappa, Paredes – Mondim de Basto (Senhora da Graça), percorrendo 174.5 Km in 4h42′14″, alla media di 37.097 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Frederico Figueiredo (Glassdrive/Q8/Anicolor) e l’uruguayano Mauricio Moreira (Glassdrive/Q8/Anicolor) e lo statunitense Scott McGill (Wildlife Generation Pro Cycling). Unico italiano in gara Alessio Gasparini (JAVA Kiwi Atlántico), 104° a 32′21″. Figueiredo è ancora leader della classifica con 7″ su Moreira e 1′52″ sul connazionale Luis Fernandes (Radio Popular-Paredes-Boavista). Gasparini 102° a 2h01′22″

LA POLYNORMANDE

Il francese Franck Bonnamour (B&B Hotels-KTM) si è imposto nella corsa francese, Avranches – Saint-Martin-de-Landelles, percorrendo 168.9 Km in 3h47′42″, alla media di 44.506 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Lorenzo Rota (Intermarché-Wanty-Gobert Matériaux) e il connazionale Anthony Turgis (TotalEnergies)

MEMORIAL JANA MAGIERJ

Il ceco Michael Boros (Elkov-Kasper) si è imposto nella corsa polacca, circuito di Stary Sącz, percorrendo 149.4 Km in 4h01′07″, alla media di 37.177 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Pawel Cieslik (Voster ATS Team) e di 4″ il connazionale Michael Kukrle (Elkov-Kasper). Nessun italiano in gara

LA PICTO-CHARENTAISE (Donne)

La francese Marie Le Net (FDJ-SUEZ-Futuroscope) si è imposta nella corsa francese, Poitiers – Châtellerault, percorrendo 119.9 Km in 2h55′03″, alla media di 37.997 Km/h. Ha preceduto allo sprint la statunitense Skylar Schneider (nazionale statunitense) e la svedese Nathalie Eklund (Massi Tactic Women’s Team). Miglior italiana Valentina Basilico (BePink), 56° a 47″

TOUR OF SCANDINAVIA (Donne)

L’olandese Marianne Vos (Team Jumbo-Visma) si è imposta nella sesta ed ultima tappa, Lillestrøm – Halden, percorrendo 154.3 Km in 4h01′25″, alla media di 38.349 Km/h. Ha preceduto allo sprint la belga Shari Bossuyt (CANYON//SRAM Racing) e l’italiana Barbara Guarischi (Movistar Team). La danese Cecilie Uttrup Ludwig (FDJ-SUEZ-Futuroscope) si impone in classifica con 17″ sulla tedesca Liane Lippert (Team DSM) e 44″ sull’australiana Alexandra Manly (Team BikeExchange-Jayco). Miglior italiana Erica Magnaldi (UAE Team ADQ), 10° a 1′09″

TOUR CYCLISTE INTERNATIONAL DE LA GUADELOUPE

Il lussemburghese Ivan Centrone (Geofco Doltcini Materiel-Velo.com) si è imposto nella decima ed ultima tappa, Le Gosier – Baie-Mahault, percorrendo 147.1 Km in 3h20′36″, alla media di 43.998 Km/h. Ha preceduto di 1″ il francese Alexys Brunel (U.S.Lamentin) e di 2″ il belga Oliver Mattheis (Team Embrace The World Cycling). Ritirato l’unico italiano in gara, Giulio Masotto (Team Corratec). Il francese Stefan Bennett (EuroCyclingTrips Pro Cycling) si impone in classifica con 2′29″ sul connazionale Tom Donnewirth (U.V.Marie Galante) e 3′54″ sul connazionale Célestin Guillon (Laval Cyclisme 53).

VUELTA A COLOMBIA FEMENINA

La colombiana Andrea Alzate (CM Team) si è imposta nella sesta ed ultima tappa, circuito di Bucaramanga, percorrendo 90.3 Km in 3h23′33″, alla media di 33.644 Km/h. Ha preceduto allo sprint la connazionale Leidy Natalia Munoz (Team Illuminate) e di 1′32″ la connazionale Estefania Herrera (Colombia Tierra de Atletas – GW – Shimano). Nessun italiana in gara. La La colombiana Diana Peñuela (DNA Pro Cycling) si impone in classifica con 1′01″ sulla connazionale Lina Marcela Hernández (Colombia Tierra de Atletas – GW – Shimano) e 1′24″ sulla messicana Anet Barrera (DNA Pro Cycling Team)

GRAN PREMIO SPORTIVI DI POGGIANA – TROFEO BONIN COSTRUZIONI (U23)

L’italiano Nicolò Buratti ( Cycling Team Friuli ASD) si è imposto nella corsa italiana, circuito di Poggiana. Ha preceduto allo sprint l’italiano Federico Guzzo (Zalf Euromobil Désirée Fior) e il neozelandese Laurence Pithie (Groupama-FDJ Conti).

MONACO INCORONA JAKOBSEN. L’OLANDESE SI LAUREA CAMPIONE D’EUROPA DAVANTI A DEMARE E MERLIER. DISASTRO AZZURRO.

agosto 14, 2022 by Redazione  
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Fabio Jakobsen è il nuovo Campione d’Europa su strada. L’Olandese, grande favorito della vigilia, si impone sul traguardo di Monaco di Baviera grazie ad una volata perentoria che non ha davvero lasciato scampo alla concorrenza. Il corridore di Gorinchem, lanciato perfettamente dal connazionale Danny Van Poppel, ha distanziato di oltre una bici Arnaud Demare (Francia) e Tim Merlier (Belgio). Quarto posto per lo stesso Van Poppel, bravo ad ottenere un ottimo piazzamento nonostante il lavoro svolto in favore del compagno e l’esultanza finale. Jakobsen interrompe così il dominio dell’Italia che si era aggiudicata le ultime 4 edizioni della rassegna europea con 4 corridori diversi. Proprio gli Italiani sono stati i protagonisti in negativo nell’ultimo chilometro, rendendosi artefici di un pasticcio che ha letteralmente mandato in frantumi il treno azzurro una volta passati sotto la flamme rouge.


La 7a edizione della rassegna continentale riservata ai professionisti proponeva un tracciato che sin dalla vigilia era stato chiaramente indicato come favorevole ai velocisti. Il percorso, 207.9 km da Murnau am Staffelsee a Monaco di Baviera, presentava un primo tratto in linea lungo circa 140 km che conduceva i corridori dal piccolo borgo posto al confine con l’Austria al capoluogo Bavarese. Quindi i corridori erano attesi da un circuito cittadino di 13 km da ripetere per 5 volte. Se nel tatto in linea vi era la presenza di qualche strappetto, l’anello finale era quasi completamente piatto favorendo chiaramente un epilogo allo sprint.

Pronti via e già al km 0 si è formata la fuga di giornata. Ad comporla sono stati soltanto due corridori: lo Svizzero Silvain Diller e l’Austriaco Lukas Postlberger. Il duo ha subito raggiunto un vantaggio superiore ai 3 minuti (massimo 3′20″) ma poi il gruppo ha deciso di non rischiare, mantenendo la coppia di testa sempre ad una distanza di sicurezza. La gara è stancamente andata avanti senza colpi di scena fino ai -115: in prossimità dello strappo di Eurasburg, una delle pochissime difficoltà altimentriche di giornata, la nazionale italiana ha provato ad animare la corsa grazie all’azione di Matteo Trentin. All’allungo dell’azzurro hanno subito risposto il Belga Bert Van Lerberghe, la coppia teutonica formata da John Degenkolb e Nils Politt, il Francese Bryan Coquard e il Danese Michael Morkov. L’azione è però morta dopo un battito di ciglio e in breve le acque in gruppo si sono nuovamente calmate, ristabilendo la precedente condizione di quiete.
Ai -48, quando i corridori avevano già completato il primo giro del circuito finale, Pascal Ackermann, capitano della nazionale Tedesca, è finito a terra dopo aver urtato una transenna con la spalla sinistra. Per il povero Ackermann la corsa è finita lì mentre i gradi di leader della Germania sono passati sulle spalle di Phil Bauhaus. La fuga di Dillier e Postblerger, che non hanno mai veramente coltivato sogni di gloria, si è invece interrotta ai -27, quando sono stati riassoribiti dal plotone. A quel punto l’esito della corsa era ormai scritto anche se non tutti erano d’accordo: ai -3500 un altro elvetico, Stefan Bissegger, ha provato ad anticipare il gruppo grazie ad un’azione da finisseur molto adatta alle sue caratteristiche da inseguitore. L’andatura del plotone era però troppo elevata e così Bissegger si è dovuto arrendere al ritorno del gruppo ai 2300 metri dall’arrivo.

Si è così giunti alla prevedibilissima volata finale. Ai -1600 in testa al gruppo, che fino ad allora aveva visto i Tedeschi sempre in prima linea, è apparso il treno azzurro forte di ben 6 componenti: Filippo Baroncini, Matteo Trentin, Filippo Ganna, Jacopo Guarnieri, Elia Viviani e infine Alberto Dainese, velocista designato della nazionale Italiana. Il campione del mondo u23 è stato bravissimo a portare gli altri azzurri in testa, quindi è stato il turno di Filippo Ganna che si è poi messo a ruota di Matteo Trentin. Il campione d’Europa 2018 si è prodotto in un’ottima trenata, spostandosi poi sulla destra della carreggiata una volta esaurito il suo lavoro. A quel punto si sarebbe dovuto ritrovare in testa nuovamente Ganna che però evidentemente aveva esaurito la benzina nel corso della precedente tirata. Il Piemontese si è così spostato a destra insieme a Trentin, lasciando in testa al trenino azzurro un Jacopo Guarnieri evidentemente sorpreso dalla situazione. A quel punto mancavano circa 500 metri all’arrivo e l’Italia aveva ancora 3 corridori in testa ma evidentemente qualocosa nei meccanismi azzurri non ha funzionato. Sta di fatto che Guarnieri si spostato abbastanza presto e a quel punto Viviani con Dainese a ruota hanno perso diverse posizioni e la possibilità di giocarsi la corsa. Ad approfittare del caos azzurro, è stato il trenino belga intento a lanciare Tim Merlier. Il corridore dell’Alpecin è partito lungo ma non ha pututo nulla quando alla sua sinistra è emerso Fabio Jakobsen splendidamente lanciato da Danny Van Poppel. Jakobsen ha tagliato il taguardo con più di una lunghezza di vantaggio su Arnaud Demare e Tim Merlier. Ai piedi del podio il bravissimo Van Poppel che ha preceduto Sam Bennett (Irlanda), Luka Mezgec (Slovenia) ed Elia Viviani. Quindi troviamo Alexander Kristoff (Norvegia) davanti a Jon Aberasturi (Spagna) e Mads Pedersen (Danimarca). Soltanto 11° Alberto Dainese, vittima di un meccanismo di squadra che si è clamorosamente inceppato nel momento decisivo.

Per Fabio Jakobsen si tratta della dodicesima vittoria stagionale, un successo che lo consacra definitivamente come il miglior velocista del mondo a poco più di due anni di distanza da quella terribile caduta al Tour de Pologne che lo aveva ridotto in fin di vita.

Pierpaolo Gnisci

Jakobsen campione dEuropa (fonte: Getty Images)

Jakobsen campione d'Europa (fonte: Getty Images)

LAFAY, TAPPA E MAGLIA SULLA SKALLSTUGGU SUMMIT. DOMANI A TRONDHEIM TERMINA L’ARCTIC TOUR

agosto 13, 2022 by Redazione  
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Victor Lafay vince sulla Skallstuggu Summit come il più scafato dei finisseur, scattando in salita a circa 2 km dall’arrivo e resistendo al ritorno di un drappello di inseguitori. Il francese è la nuova maglia salmone e la dovrà difendere domani nell’ultima e decisiva tappa di Trondheim.

La terza tappa dell’Arctic Tour of Norway 2022 da Namsos alla Skallstuggu Summit, lunga 181 km, è quella altimetricamente più insidiosa ed in cui coloro che vogliono ambire alla vittoria finale dovranno attaccare. Chi vincerà in cima alla salita finale di prima categoria potrebbe ipotecare infatti la vittoria della breve corsa scandinava. Lo Strugstad Summit, lo Stene Summit ed il Reinslia Summit, compresi tra il km 87 ed il km 142, faranno da antipasto alla salita finale che è lunga quasi 6 km e che presenta un km in doppia cifra ideale per gli attacchi. Vedremo se Axel Zingle (Team Cofodis) sarà in grado di difendere la maglia salmone. Dopo la partenza da Namsos ci volevano oltre 20 km prima che la fuga di giornata riuscisse ad evadere dal gruppo. Erano quattro i ciclisti che cercavano la gloria: Maurice Ballerstedt (Team Alpecin Deceuninck), Håkon Aalrust (Team Coop), Tom Virtgen (Team Bingoal Pauwels) e Taco van der Hoorn (Team Intermarchè Wanty Gobert). La posizione in classifica generale di Aalrust e Ballerstedt, entrambi a 13 secondi di ritardo da Zingle, era tale da non permettere alla fuga di avvantaggiarsi troppo nei confronti del gruppo, tirato proprio dal Team Cofidis. Ballerstedt si aggiudicava il primo traguardo volante di Namdalseid posto al km 33.1. Per diverso tempo il giovane tedesco sognava la maglia salmone, che indossava virtualmente, visto che il gruppo rallentava e dopo 65 km il vantaggio della fuga era di quasi 5 minuti. Aalrust scollinava in prima posizione sul primo GPM di Strugstad posto al km 85.8, mentre il gruppo aumentava il ritmo con Team Cofidis e Team TotalEnergies. Wirtgen scollinava per primo sul secondo GPM di Stene posto al km 126.4. Aalrust si aggiudicava il successivo GPM di Reinslia posto al km 139.5. Ballerstedt vinceva il secondo traguardo volante di Levanger posto al km 156.8. Era invece Van der Hoorn a vincere il terzo ed ultimo traguardo volante di Hojem posto al km 163.9. I fuggitivi iniziavano ad avvertire la fatica ed i primi a rialzarsi erano Aalrust e Wirtgen a circa 9 km dal termine. A 7 km dall’arrivo il vantaggio di Van der Hoorn e Ballerstedt nei confronti del gruppo, sempre più minaccioso al loro inseguimento, era di soli 35 secondi, mentre si segnalava in difficoltà Gleb Syritsa (Team Astana Qazaqstan), terzo in classifica generale. I due ciclisti in testa venivano ripresi poco prima della salita finale. I primi ad attaccare erano Victor Lafay (Team Cofidis) e Nicola Conci (Team Alpecin Deceuninck). Il francese staccava l’italiano nel tratto più duro della salita, a circa 2 km dall’arrivo e resisteva al ritorno di un drappello formato da otto ciclisti, andando a vincere sul traguardo della Skallstuggu Summit. A 3 secondi di ritardo si piazzava in seconda posizione Kevin Vauquelin (Team Arkea Samsic) mentre terzo era Hugo Houle (Team Israel Premier Tech). Chiudevano la top five Sven Erik Bystrom (Team Intermarchè Wanty Gobert) in quarta posizione e Carl Fredrik Hagen (Team Israel Premier Tech) in quinta posizione. Conci era il primo degli italiani, decimo a 9 secondi di ritardo da Lafay. Il francese ottiene la prima vittoria stagionale e va al comando in classifica generale davanti a Vauquelin e Houle, staccati rispettivamente di 7 e di 9 secondi. Domani è in programma la quarta ed ultima tappa dell’Arctic Tour of Norway. S parte e si arriva a Trondheim dopo 160 km. Nel circuito finale da ripetere quattro volte si dovrà scalare l’impegnativo strappo del Tyholt Tower Summit, lungo quasi un km e mezzo con pendenze che arrivano al 10%. La classifica generale è ancora abbastanza compatta, visto che i primi 28 ciclisti sono racchiusi in 56 secondi. Lafay ha qualche chance in più di successo ma dovrà stare attento agli attacchi che gli verranno portati nel finale di tappa ed anzi lui stesso dovrà attaccare.

Antonio Scarfone

Victor Lafay vince sulla Skallstuggu Summit (foto: Michael Steele/Getty Images)

Victor Lafay vince sulla Skallstuggu Summit (foto: Michael Steele/Getty Images)

13-08-2022

agosto 13, 2022 by Redazione  
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ARCTIC RACE OF NORWAY

Il francese Victor Lafay (Cofidis) si è imposto nella terza tappa, Namsos – Skallstuggu Summit (Levanger), percorrendo 177.7 Km in 4h09′29″, alla media di 42.736 Km/h. Ha preceduto di 3″ il connazionale Kévinì Vauquelin (Team Arkéa-Samsic) e il canadese Hugo Houle (Israel-Premier Tech). Miglior italiano Nicola Conci (Alpecin-Deceuninck), 10° a 9″. Lafay è il nuovo leader della classifica con 7″ su Vauquelin e 9″ su Houle. Miglior italiano Conci, 9° a 19″

VOLTA A PORTUGAL EM BICICLETA

Il monegasco Victor Langellotti (Burgos-BH) si è imposto nell’ottava tappa, Viana do Castelo – Fafe, percorrendo 182.4 Km in 4h11′29″, alla media di 43.518 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’uruguayano Mauricio Moreira (Glassdrive/Q8/Anicolor) e lo statunitense Scott McGill (Wildlife Generation Pro Cycling). Unico italiano in gara Alessio Gasparini (JAVA Kiwi Atlántico), 99° a 15′30″. Il portoghese Frederico Figueiredo (Glassdrive/Q8/Anicolor) è ancora leader della classifica con 7″ su Moreira e 38″ sul connazionale Luis Fernandes (Radio Popular-Paredes-Boavista). Gasparini 101° a 1h29′01″

TOUR OF SZEKLERLAND (Romania)

L’italiano Nicolas Dalla Valle (Giotti Victoria Savini Due) si è imposto nella quinta ed ultima tappa, Odorheiu Secuiesc – Miercurea Ciuc, percorrendo 149.8 Km in 3h28′04″, alla media di 43.198 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Davide Bauce (Gallina Ecotek Lucchini Colosio) e l’ungherese Adam Kristof Karl (Epronex-Hungary Cycling Team). Il polacco Szymon Rekita (Voster ATS Team) si impone in classifica con 2″ sul connazionale Emil Dima (Giotti Victoria Savini Due) e 15″ sul polacco Maciej Paterski (Voster ATS Team). Miglior italiano Andrea Debiasi (Cycling Team Friuli ASD), 4° a 22″

MEMORIAL HENRYKA ŁASAKA

Il polacco Tomasz Budzinski (HRE Mazowsze Serce Polski) si è imposto nella corsa polacca, circuito di Limanowa, percorrendo 144.3 Km in 4h02′44″, alla media di 35.669 Km/h. Ha preceduto di 2″ il ceco Michael Boros (Elkov-Kasper) e di 6″ il ceco Matej Zahalka (Elkov-Kasper). Nessun italiano in gara

LA PÉRIGORD LADIES

L’australiana Grace Brown (FDJ-SUEZ-Futuroscope) si è imposta nella corsa francese, Sarliac-sur-l’Isle – Boulazac-Isle-Manoire, percorrendo 120.8 Km in 3h10′45″, alla media di 37.997 Km/h. Ha preceduto allo sprint la canadese Simone Boilard (St Michel-Auber 93) e l’australiana Rachel Neylan (Cofidis Women Team). Miglior italiana Prisca Savi (Bepink), 17° a 35″

TOUR OF SCANDINAVIA (Donne)

La danese Cecilie Uttrup Ludwig (FDJ-SUEZ-Futuroscope) si è imposta nella quinta tappa, Vikersund – Norefjell, percorrendo 127.4 Km in 3h26′24″, alla media di 37.035 Km/h. Ha preceduto di 1″ la tedesca Liane Lippert (Team DSM) e di 31″ al belga Julie Van De Velde (Plantur-Pura). Miglior italiana Erica Magnaldi (UAE Team ADQ), 12° a 47″. La Ludwig è la nuova leader della classifica con 17″ sulla Lippert e 44″ sull’australiana Alexandra Manly (Team BikeExchange-Jayco). Miglior italiana la Magnaldi, 11° a 1′09″

TOUR CYCLISTE INTERNATIONAL DE LA GUADELOUPE

Il canadese Robin Plamondon (Premier Tech U23 Cycling Project) si è imposto nella nona tappa, Pointe-Noire – Bouillante, percorrendo 138.5 Km in 3h32′05″, alla media di 39.183 Km/h. Ha preceduto di 1′00″ il francese Tom Donnewirth (U.V.Marie Galante) e di 1′16″ il francese Stefan Bennett (EuroCyclingTrips Pro Cycling). Unico italiano in gara Giulio Masotto (Team Corratec), 45° a 28′48″. Bennett è il nuovo leader della classifica con 2′44″ su Donnewirth e 4′13″ sul connazionale Célestin Guillon (Laval Cyclisme 53). Masotto 58° a 1h22′06″

VUELTA A COLOMBIA FEMENINA

La colombiana Estefania Herrera (Colombia Tierra de Atletas – GW – Shimano) si è imposta nella quinta tappa, Curití – Bucaramanga, percorrendo 103.4 Km in 3h04′24″, alla media di 33.644 Km/h. Ha preceduto di 1′32″ le connazionali Lina Marcela Hernández (Colombia Tierra de Atletas – GW – Shimano) e Carolina Vargas (CM Team). Nessun italiana in gara. La La colombiana Diana Peñuela (DNA Pro Cycling) è ancora leader della classifica con 1′01″ sulla Hernández e 1′25″ sulla messicana Anet Barrera (DNA Pro Cycling Team)

TRA I FIORDI SPUNTA GROENEWEGEN. VITTORIA IN VOLATA PER L’OLANDESE, ZINGLE CONSERVA LA MAGLIA

agosto 13, 2022 by Redazione  
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Dylan Groenewegen (Team BikeExchange Jayco) torna alla vittoria dopo 40 giorni battendo in volata Amaury Capiot (Team Arkea Samsic) ed Edvald Boasson Hagen (Team TotalEnergies) in quel di Brønnøysund. Axel Zingle (Team Cofidis) conserva la maglia salmone.

L’Arctic Tour of Norway procede verso il sud del Paese scandinavo con la seconda tappa da Mosjøen a Brønnøysund di quasi 155 km. I velocisti, sorpresi ieri dal bell’attacco nei 300 metri finali di Axel Zingle, che ha consegnato tappa e maglia al giovane ciclista francese della Cofidis, oggi hanno la possibilità di rifarsi su un arrivo completamente in pianura. Infatti le uniche insidie altimetriche sono lontane dal traguardo, visto che l’ultimo dei tre GPM in programma dovrà essere affrontato ad oltre 50 km dall’arrivo. La fuga di giornata si formava grazia all’azione di cinque ciclisti: Stephen Bassett (Team Human Powered Health), Iker Mintegui (Team Euskaltel Euskadi), Aaron van Poucke (Team Sport Vlaanderen Baloise), Liam Johnston (Team Trinity Racing) e Johan Ravnøi (Team Coop). Sul primo GPM di Laksforsen, situato al km 21, era Van Poucke a scollinare per primo. Il ciclista belga si ripeteva dopo circa 12 km transitando in prima posizione sul traguardo volante di Grane. Il vantaggio della fuga sul gruppo non aumentava mai oltre i due minuti, anche perchè i velocisti non volevano perdere la possibilità di giocarsi la vittoria di tappa in volata. Van Poucke scollinava in prima posizione anche sul secondo GPM di Tosen posto al km 69.9. Nelle prime posizioni del gruppo erano presenti, oltre alle squadre dei velocisti, anche il Team Cofidis, squadra della maglia salmonse Axel Zingle. Van Poucke transitava per primo sul terzo GPM di Lande, posto al km 94.8, rafforzando così la sua leadership nella classifica di specialità. Mintegui era il primo dei fuggitivi a rialzarsi e ad essere ripreso dal gruppo a poco meno di 40 km dall’arrivo. Anche Bassett avvertiva la fatica di una tappa corsa per gran parte del tempo con vento e pioggia e veniva ripreso dal gruppo a circa 12 km dal termine. Il forcing di Team Intermarchè Wanty Gobert e Team DSM metteva fine definitivamente alla fuga quando mancavano 11 km al termine. Ricominciavano attacchi e contrattacchi nel gruppo ma le squadre dei velocisti riuscivano a mantenerlo quanto più compatto in vista dell’ormai scontata volata finale. Sven Erik Bystrøm (Team Intermarchè Wanty Gobert) si aggiudicava il traguardo volante di Torghatten posto al km 141.8. Nella volata conclusiva era Dylan Groenewegen (Team BikeExchange Jayco) ad avere la meglio su Amaury Capiot (Team Arkea Samsic) ed Edvald Boasson Hagen (Team TotalEnergies). Chiudevano la top five Blake Quick (Team Trinity Racing) in quarta posizione e Matteo Malucelli (China Glory Continental Cycling Team) in quarta posizione. Dopo un Tour de France con più bassi che alti, Groenewegen torna alla vittoria dimostrando di avere una condizione ancora accettabile. La classifica generale non cambia poi molto, almeno nelle prime posizioni dove Zingle resta primo con 5 secondi di vantaggio su Mathieu Burgaudeau (Team TotalEnergies) e 7 secondi di vantaggio su Capiot. Domani è in programma la terza tappa da Namso a Skallstuggu di 177.7 km. La prima parte del percorso, prevalentemente pianeggiante, farà da preparazione alla seconda metà che è praticamente un crescendo di salite e salitelle. I GPM categorizzati sono quattro e la bagarre di scatenerà negli ultimi 40 km dove la pianura è poca. In particolare gli ultimi 20 km si impennano costantemente fino alle pendenze più arcigne degli ultimi 7 km. Chi vuole puntare alla vittoria della breve corsa scandinava domani dovrà attaccare.

Antonio Scarfone

Dylan Groenewegen vince a Brønnøysund (foto: Michael Steele/Getty Images)

Dylan Groenewegen vince a Brønnøysund (foto: Michael Steele/Getty Images)

12-08-2022

agosto 12, 2022 by Redazione  
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ARCTIC RACE OF NORWAY

L’olandese Dylan Groenewegen (Team BikeExchange-Jayco) si è imposto nella seconda tappa, Mosjøen – Brønnøysund, percorrendo 154.3 Km in 3h41′17″, alla media di 41.838 Km/h. Ha preceduto allo sprint il belga Amaury Capiot (Team Arkéa-Samsic) e il norvegese Edvald Boasson-Hagen (TotalEnergies). Miglior italiano Matteo Malucelli (China Glory Continental Cycling Team), 5°. Il francese Axel Zingle (Cofidis) è ancora leader della classifica con 5″ sul connazionale Mathieu Burgaudeau (TotalEnergies) e 7″ su Capiot. Miglior italiano Kevin Colleoni (Team BikeExchange-Jayco), 23° a 13″.

VOLTA A PORTUGAL EM BICICLETA

Il portoghese Luís Gomes (Kelly-Simoldes-UD Oliveirense) si è imposto nella settima tappa, Santo Tirso – Braga, percorrendo 150.1 Km in 3h32′03″, alla media di 42.471 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Gonçalo Leaça (L.A. Alumínios/Credibom/Marcos Car) e lo spagnolo Txomin Juaristi (Euskaltel-Euskadi). Unico italiano in gara Alessio Gasparini (JAVA Kiwi Atlántico), 79° a 7′48″. Il portoghese Frederico Figueiredo (Glassdrive/Q8/Anicolor) è ancora leader della classifica con 7″ sull’uruguayano Mauricio Moreira (Glassdrive/Q8/Anicolor) e 38″ sul connazionale Luis Fernandes (Radio Popular-Paredes-Boavista). Gasparini 103° a 1h13′31″

TOUR OF SZEKLERLAND (Romania)

Il rumeno Cristian Raileanu (CSA Steaua Bucuresti) si è imposto nella quarta tappa, Sfântu Gheorghe – Hargitafürdő, percorrendo 144 Km in 3h18′12″, alla media di 43.592 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Emil Dima (Giotti Victoria Savini Due) e l’italiano Andrea Debiasi (Cycling Team Friuli ASD). Il polacco Szymon Rekita (Voster ATS Team) è ancora leader della classifica con 2″ su Dima e 13″ sul polacco Maciej Paterski (Voster ATS Team). Miglior italiano Debiasi, 4° a 19″

TOUR OF SCANDINAVIA (Donne)

L’australiana Alexandra Manly (Team BikeExchange-Jayco) si è imposta nella quarta tappa, Askim – Mysen, percorrendo 119.2 Km in 2h53′44″, alla media di 41.167 Km/h. Ha preceduto allo sprint la connazionale Chloe Hosking (Trek-Segafredo) e l’italiana Laura Tomasi (UAE Team ADQ). L’olandese Marianne Vos (Team Jumbo-Visma) è ancora leader della classifica con 20″ sulla Manly e 22″ sulla belga Shari Bossuyt (CANYON//SRAM Racing). Miglior italiana Sofia Bertizzolo (UAE Team ADQ), 5° a 30″

TOUR CYCLISTE INTERNATIONAL DE LA GUADELOUPE

Il francese Alexys Brunel (U.S.Lamentin) si è imposto nell’ottava tappa, cronometro individuale Moule – Anse-Bertrand, percorrendo 30.6 Km in 36′15″, alla media di 50.648 Km/h. Ha preceduto di 1′07″ il connazionale Stefan Bennett (EuroCyclingTrips Pro Cycling) e di 2′02″ il canadese Julien Matisse (Premier Tech U23 Cycling Project). Unico italiano in gara Giulio Masotto (Team Corratec), 6° a 2′37″. Brunel è ancora leader della classifica con 4′24″ su Bennett (EuroCyclingTrips Pro Cycling) e 6′22″ sul connazionale Cédric Eustache (Team Madras Cycling). Masotto 65° a 58′48″

VUELTA A COLOMBIA FEMENINA

La colombiana Diana Peñuela (DNA Pro Cycling) si è imposta anche nella quarta tappa, San Gil – Barichara, percorrendo 21.3 Km in 39′40″, alla media di 32.218 Km/h. Ha preceduto di 9″ la messicana Anet Barrera (DNA Pro Cycling Team) e di 44″ la connazionale Lina Marcela Hernández (Colombia Tierra de Atletas – GW – Shimano). Nessun italiana in gara. La Peñuela è ancora leader della classifica con 1′06″ sulla Hernández e 1′23″ sulla Barrera

ZINGLE, A MO I RANA TAPPA E MAGLIA PER IL GIOVANE FRANCESE

agosto 12, 2022 by Redazione  
Filed under News

Nella prima tappa dell’Arctic Tour of Norway, Axel Zingle sfrutta le sue doti da scattista veloce per staccare la concorrenza e vincere nettamente sul dentello in salita di Mo I Rana, vestendo anche la prima maglia salmone.

La prima tappa dell’Arctic Tour of Norway 2022 è praticamente un circuito che parte da Mo i Rana e termina a Mo i Rana dopo quasi 187 km. Nella prima parte del percorso sono presenti i tre GPM della tappa, di cui quello di Korgfjellet da scalare due volte, al km 46.9 ed al km 107.9, e quello di Elsfjord, posto in mezzo ai due predetti, posto al km 95.3, dopodichè la strada è tutta in pianura fino all’arrivo. I velocisti possono giocarsi sulla carta la prima maglia oro (anche se molti la chiamano maglia salmone), ma il vento previsto potrebbe scompaginare le carte in tavola. La fuga di giornata si componeva di cinque uomini, ovvero Stephen Bassett (Team Human Powered Health), Luis Angel Mate (Team Euskaltel Euskadi), Aaron van Poucke (Team Sport Vlaanderen Baloise), Eirk Lunder (Team Coop) e Sam Culverwell (Team Trinity Racing). Dopo una trentina di km dalla partenza la fuga aveva oltre 5 minuti di vantaggio sul gruppo. Era il Team Intermarchè Wanty Gobert a tirare il gruppo, Bassett era il primo a scollinare sul primo GPM di Korgfjellet, mentre la pioggia batteva impetuosa sui ciclisti. In testa al gruppo si facevano vedere anche gli uomini del Team Israel Premier Tech, mentre Lunders era il primo ciclista della fuga a rialzarsi. Bassett si aggiudicava anche il secondo GPM di Elsfjord e chiudeva la personale ‘tripletta’ transitando in testa al terzo GPM di Korgfjellet. Nella seconda parte del percorso il gruppo si avvicinava sempre di più ai quattro uomini in fuga. Culverwell si vinceva il primo traguardo volante di Finneidfjord posto al km 135. Altre squadre si facevano vive in testa al gruppo, tra cui BikeExchange Jayco ed Uno-X Pro Cycling Team. Anche Mate si staccava dai fuggitivi quando mancavano 27 km all’arrivo. Il forcing finale di due squadre francesi, il Team Arkea Smsic ed il Team TotalEnergies. Metteva definitivamente fine alle speranze dei fuggitivi, che venivano ripresi a circa 3 km dall’arrivo. Nell’ultimo km, con pendenze che arrivavano al 5%, un deciso scatto di Axel Zingle (Team Cofidis) si rivelava determinante per la vittoria del giovane ciclista francese, che trionfava sul traguardo di Mo i Rana con 1 secondo di vantaggio su Gleb Syritsa (Team Astana Qazaqstan) e Mathieu Burgaudeau (Team TotalEnergies). Chiudevano la top five Amaury Capiot (Team Arkea Samsic) in quarta posizione e Nick Schultz (Team BikeExchange Jayco) in quinta posizione. Zingle ottiene la seconda vittoria stagionale dopo quella nella Route Adélie de Vitré dello scorso Aprile. In classifica generale lo stesso Zingle è primo con 4 secondi di vantaggio su Burgaudeau e 5 secondi di vantaggio su Syritsa. Domani è in programma la seconda tappa da Mosjøen a Brønnøysund di poco più di 154 km. Tre GPM di seconda categoria nei primi 95 km potrebbero offrire l’occasione buona alla fuga di giornata, ma il piatto forte dei km conclusivi sarà l’arcigno dentello di Torghatten, poco più di 1 km a quasi il 9% di pendenza media, non categorizzato come GPM ma come traguardo volante. Dalla vetta mancheranno all’arrivo 13 km tra discesa e pianura. Zingle potrebbe sfruttare le sue doti da finisseur per rafforzare la sua leadership in classifica generale ma anche i velocisti potrebbero avere ottime chances di vittoria, anche perchè rispetto ad oggi l’arrivo sarà in pianura.

Antonio Scarfone

Axel Zingle vince a Mo I Rana (foto: Getty Images)

Axel Zingle vince a Mo I Rana (foto: Getty Images)

11-08-2022

agosto 11, 2022 by Redazione  
Filed under Ordini d'arrivo

ARCTIC RACE OF NORWAY

Il francese Axel Zingle (Cofidis) si è imposto nella prima tappa, circuito di Mo i Rana, percorrendo 186.8 Km in 4h50′09″, alla media di 38.628 Km/h. Ha preceduto di 1″ il russo Gleb Syritsa (Astana Qazaqstan Team) e il connazionale Mathieu Burgaudeau (TotalEnergies). Miglior italiano Kevin Colleoni (Team BikeExchange-Jayco), 15° a 1″. Zingle è il primo leader della classifica con 4″ su Burgaudeau e 5″ su Syritsa. Miglior italiano Colleoni, 17° a 11″

TOUR DE L’AIN

Lo spagnolo Antonio Pedrero (Movistar Team) si è imposto nella terza ed ultima tappa, Plateau d’Hauteville – Lélex (Monts Jura), percorrendo 131 Km in 3h28′40″, alla media di 37.668 Km/h. Ha preceduto di 1′18″ l’australiano Harry Sweeny (Lotto Soudal) e il neozelandese George Bennett (UAE Team Emirates). Miglior italiano Alessandro Fancellu (EOLO-Kometa Cycling Team), 12° a 3′21″. Il francese Guillaume Martin (Cofidis) si impone in classifica con 6″ sul danese Mattias Skjelmose Jensen (Trek-Segafredo) e 8″ sul connazionale Rudy Molard (Groupama-FDJ). Miglior italiano Gianluca Brambilla (Trek-Segafredo), 9° a 3′15″

VOLTA A PORTUGAL EM BICICLETA

Lo statunitense Scott McGill (Wildlife Generation Pro Cycling) si è imposto nella sesta tappa, Águeda – Maia, percorrendo 159.9 Km in 3h48′18″, alla media di 42.024 Km/h. Ha preceduto allo sprint i portoghesi Joao Matias (Tavfer-Mortágua-Ovos Matinados) e Antonio Carvalho (Glassdrive/Q8/Anicolor). Unico italiano in gara Alessio Gasparini (JAVA Kiwi Atlántico), 88° a 2′43″. Il portoghese Frederico Figueiredo (Glassdrive/Q8/Anicolor) è ancora leader della classifica con 7″ sull’uruguayano Mauricio Moreira (Glassdrive/Q8/Anicolor) e 38″ sul connazionale Luis Fernandes (Radio Popular-Paredes-Boavista). Gasparini 104° a 1h07′30″

TOUR OF SZEKLERLAND (Romania)

Il polacco Maciej Paterski (Voster ATS Team) si è imposto nella terza tappa, Miercurea Ciuc – Sfântu Gheorghe, percorrendo 136.8 Km in 2h52′48″, alla media di 47.500 Km/h. Ha preceduto di 2″ gli italiani Nicolas Dalla Valle (Giotti Victoria Savini Due) e Francesco Di Felice (Gallina Ecotek Lucchini Colosio). Il polacco Szymon Rekita (Voster ATS Team) è ancora leader della classifica con 5″ sul rumeno Emil Dima (Giotti Victoria Savini Due) e 7″ su Paterski. Miglior italiano Di Felice, 4° a 17″

TOUR OF SCANDINAVIA (Donne)

L’olandese Marianne Vos (Team Jumbo-Visma) si è imposta anche nella terza tappa, Moss – Sarpsborg, percorrendo 118.9 Km in 3h04′40″, alla media di 38.632 Km/h. Ha preceduto allo sprint la danese Cecilie Uttrup Ludwig (FDJ-SUEZ-Futuroscope) e la belga Shari Bossuyt (CANYON//SRAM Racing). Miglior italiana Sofia Bertizzolo (UAE Team ADQ), 7°. La Vos è ancora leader della classifica con 22″ sulla Bossuyt e 24″ sulla Ludwig. Miglior italiana la Bertizzolo, 6° a 30″

TOUR CYCLISTE INTERNATIONAL DE LA GUADELOUPE

Il francese Jérémy Deloumeaux (Jeunesse Cycliste des Abymes) si è imposto nella settima tappa, Vieux-Fort – Moule, percorrendo 174 Km in 4h15′14″, alla media di 40.903 Km/h. Ha preceduto di 2″ il connazionale Florian Carpentier (Premier Tech U23 Cycling Project) e il lussemburghese Jacques Gloesener (Geofco Doltcini Materiel-Velo.com). Unico italiano in gara Giulio Masotto (Team Corratec), 68° a 1′14″. Il francese Alexys Brunel (U.S.Lamentin) è il nuovo leader della classifica con 2′17″ sul connazionale Florian Rapiteau (Laval Cyclisme 53) e 3′17″ sul connazionale Stefan Bennett (EuroCyclingTrips Pro Cycling). Masotto 70° a 56′11″

VUELTA A COLOMBIA FEMENINA

La colombiana Diana Peñuela (DNA Pro Cycling) si è imposta anche nella terza tappa, Chiquinquirá – Oiba, percorrendo 111.8 Km in 2h45′22″, alla media di 40.564 Km/h. Ha preceduto di 2″ le connazionali Andrea Alzate (CM Team) e Lina Marcela Hernández (Colombia Tierra de Atletas – GW – Shimano). Nessun italiana in gara. La Peñuela è ancora leader della classifica con 22″ sulla Hernández e 42″ sulla connazionale Carolina Vargas (CM Team).

10-08-2022

agosto 10, 2022 by Redazione  
Filed under Ordini d'arrivo

TOUR DE L’AIN

Il francese Guillaume Martin (Cofidis) si è imposto nella seconda tappa, Saint-Vulbas – Lagnieu, percorrendo 144 Km in 3h44′49″, alla media di 38.431 Km/h. Ha preceduto di 2″ il danese Mattias Skjelmose Jensen (Trek-Segafredo) e il connazionale Rudy Molard (Groupama-FDJ). Miglior italiano Gianluca Brambilla (Trek-Segafredo), 12° a 1′23″. Martin è il nuovo leader della classifica con 6″ su Skjelmose Jensen e 8″ su Molard. Miglior italiano Brambilla, 10° a 1′33″

CIRCUIT FRANCO-BELGE

Il norvegese Alexander Kristoff (Intermarché-Wanty-Gobert Matériaux) si è imposto nella corsa belga, Tournai – La Louvière, percorrendo 175.2 Km in 4h12′13″, alla media di 41.678 Km/h. Ha preceduto allo sprint i belgi Dries van Gestel (TotalEnergies) e Victor Campenaerts (Lotto Soudal). Miglior italiano Alberto Dainese (Team DSM), 5° a 15″

VOLTA A PORTUGAL EM BICICLETA

Il portoghese Frederico Figueiredo (Glassdrive/Q8/Anicolor) si è imposto nella quinta tappa, Mealhada – Miranda do Corvo (Observatório de Vila Nova), percorrendo 165.7 Km in 4h02′01″, alla media di 41.080 Km/h. Ha preceduto di 37″ i connazionali Henrique Casimiro (Efapel Cycling) e Luis Fernandes (Radio Popular-Paredes-Boavista). Unico italiano in gara Alessio Gasparini (JAVA Kiwi Atlántico), 89° a 18′16″. Figueiredo è il nuovo leader della classifica con 7″ sull’uruguayano Mauricio Moreira (Glassdrive/Q8/Anicolor) e 38″ su Fernandes. Gasparini 106° a 1h04′47″

TOUR OF SZEKLERLAND (Romania)

Il polacco Szymon Rekita (Voster ATS Team) si è imposto nella seconda tappa, Târgu Mureș – Miercurea Ciuc, percorrendo 161.6 Km in 3h07′57″, alla media di 51.588 Km/h. Ha preceduto allo sprint il rumeno Emil Dima (Giotti Victoria Savini Due) e di 8″ l’ungherese Adam Kristof Karl (Epronex-Hungary Cycling Team). Miglior italiano Francesco Di Felice (Gallina Ecotek Lucchini Colosio), 4° a 8″. Rekita è il nuovo leader della classifica con 2″ su Dima e 11″ su Karl. Miglior italiano Di Felice, 5° a 18″

TOUR OF SCANDINAVIA (Donne)

L’olandese Marianne Vos (Team Jumbo-Visma) si è imposta anche nella seconda tappa, Orust – Strömstad, percorrendo 153.8 Km in 3h46′42″, alla media di 40.706 Km/h. Ha preceduto allo sprint la svedese Emilia Fahlin (FDJ-SUEZ-Futuroscope) e l’italiana Barbara Guarischi (Movistar Team). La Vos è ancora leader della classifica con con 14″ sulla statunitense Megan Jastrab (Team DSM) e sulla Fahlin. Miglior italiana la Guarischi, 5° a 16″

TOUR CYCLISTE INTERNATIONAL DE LA GUADELOUPE

Il francese Florian Rapiteau (Laval Cyclisme 53) si è imposto anche nella sesta tappa, Capesterre – Gourbeyre, percorrendo 148 Km in 3h58′11″, alla media di 37.282 Km/h. Ha preceduto di 19″ il connazionale Kylian Senicourt (Premier Tech U23 Cycling Project) e di 53″ il connazionale Stefan Bennett (EuroCyclingTrips Pro Cycling) Unico italiano in gara Giulio Masotto (Team Corratec), 80° a 33′03″. Il francese Alexys Brunel (U.S.Lamentin) è il nuovo leader della classifica con 2′17″ su Rapiteau e 4′15″ sul lussemburghese Ivan Centrone (Geofco Doltcini Materiel-Velo.com). Masotto 82° a 56′11″

VUELTA A COLOMBIA FEMENINA

La colombiana Diana Peñuela (DNA Pro Cycling) si è imposta anche nella seconda tappa, Paipa – Villa de Leyva, percorrendo 101.4 Km in 2h44′08″, alla media di 37.067 Km/h. Ha preceduto allo sprint le connazionali Lina Marcela Hernández (Colombia Tierra de Atletas – GW – Shimano) e Carolina Vargas (CM Team). Nessun italiana in gara. La Peñuela è ancora leader della classifica con 12″ sulla Hernández e 20″ sulla Vargas

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