29-03-2023

marzo 29, 2023 by Redazione  
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DWARS DOOR VLAANDEREN – A TRAVERS LA FLANDRE

Il francese Christophe Laporte (Jumbo-Visma) si è imposto nella corsa belga, Roeselare – Waregem, percorrendo 183.7 Km in 4h06′20″, alla media di 44.744 Km/h. Ha preceduto di 15″ lo spagnolo Oier Lazkano (Movistar Team) e lo statunitense Neilson Powless (EF Education-EasyPost). Miglior italiano Davide Ballerini (Soudal Quick-Step), 7° a 15″

DWARS DOOR VLAANDEREN – A TRAVERS LA FLANDRE DONNE

L’olandese Demi Vollering (Team SD Worx) si è imposta nella corsa belga, circuito di Waregem, percorrendo 114.9 Km in 2h53′04″, alla media di 39.834 Km/h. Ha preceduto di 38″ l’italiana Chiara Consonni (UAE Team ADQ) e la connazionale Marianne Vos (Team Jumbo-Visma)

VUELTA BANTRAB (Guatemala)

Lo spagnolo Oscar Sevilla (Team Medellin-EPM) si è imposto nella prima tappa, Ciudad de Guatemala – Salamá, percorrendo 140 Km in 3h26′48″, alla media di 40.619 Km/h. Ha preceduto allo sprint il colombiano Miguel Ángel López (Team Medellin-EPM) e di 3′54″ il colombiano Róbigzon Leandro Oyola (Team Medellin-EPM). Nessun italiano in gara. Sevilla è il primo leader della classifica con lo stesso tempo di López e 3′54″ su Oyola

DWARS DOOR VLAANDEREN: TRIONFANO ANCORA LAPORTE E LA JUMBO-VISMA

marzo 29, 2023 by Redazione  
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Settantasettesima edizione della Dwars door Vlaanderen – A travers la Flandre che viene vinta da Christophe Laporte (Jumbo-Visma) con un’azione da finisseur lanciata a 3,5 km dall’arrivo, un successo importante per il corridore francese che si ripete dopo la Gand-Wevelgem vinta domenica.

Corsa come ogni anno incerta che stavolta non vedeva al via il vincitore in carica Mathieu Van der Poel (Alpecin-Deceuninck) ma aveva ai nastri di partenza campioni del calibro di Julian Alaphilippe (Soudal-QuickStep), Mads Pedersen (Trek-Segafredo), Jasper Philipsen (Alpecin-Deceuninck), Michael Matthews (Team JayCo), Matteo Trentin (UAE Team Emirates) e il vincitore di giornata Laporte con la corazzata Jumbo-Visma. Subito dopo la partenza prendeva il largo la fuga con Alexander Kristoff (Uno-X), Yevgeniy Gidich (Astana Qazaqstan), Oier Lazkano (Movistar), Leon Heinschke (Team DSM), Nickolas Zukowsky (Q36.5) e Ward Vanhoof (Flanders-Baloise). I sei attaccanti, che avevano staccato il gruppo a 15 chilometri dal via, arrivano a guadagnare fino a 4 minuti, un brutto segnale per gli inseguitori.

Le squadre dei big si avvicendavano in testa al plotone per recuperare il gap dai fuggitivi e uno sforzo notevole lo avevano fatto gli uomini della Trek-Segafredo. Proprio in questa fase, a 90 km dall’arrivo, cadeva a terra Tim Merlier (Soudal-QuickStep) che dava così l’addio alla gara. Tra il Kanarieberg e il Knokteberg, a una sessantina di chilometri all’arrivo, la corsa entrava nel vivo con la Jumbo-Visma che faceva partire all’attacco i suoi campioni. Il primo a tentare di evadere dal gruppo era Tiesj Benoot (Jumbo-Visma) con un doppio attacco; al secondo tentativo gli restavano dietro solo 8 corridori: Laporte, Mikkel Frølich Honoré e Neilson Powless (EF Education-EasyPost), Jhonatan Narváez (Ineos Grenadiers), Stefan Küng, Valentin Madouas (Groupama-FDJ) e Quinten Hermans (Alpecin-Deceuninck). Questi contrattaccanti raggiungevano tutti i fuggitivi con l’esclusione di Kristoff e Lazkano che, stoicamente, mantenevano ancora un residuo vantaggio. Dopo essersi fatti prendere di sorpresa, Pedersen e la sua Trek-Segafredo si mettevano all’inseguimento del gruppetto Benoot, che nel frattempo aveva raggiunto Kristoff e Lazkano. Chilometro dopo chilometro, grazie anche all’aiuto dell’Alpecin-Deceuninck, il gruppo forte di trenta unità recuperava terreno arrivando a un gap di pochissimi secondi. A sei chilometri dalla linea d’arrivo con il gruppo a pochi metri partiva l’assolo di Laporte. Il ciclista francese della Jumbo-Visma partiva in progressione lasciando sul posto gli ex compagni di fuga e involandosi verso il traguardo di Waregem.
Secondo si piazzava Powless, che batteva allo sprint un irriducibile Lazkano. Philipsen regolava lo sprint del gruppo inseguitore piazzandosi quarto. Primo degli italiani è Davide Ballerini (Soudal-QuickStep), settimo davanti ad Andrea Pasqualon (Bahrain Victorious).

Luigi Giglio

Le Fiandre portano ancora bene a Laporte: dopo la Gand-Wevelgem di domenica il corridore francese vince anche la Dwars Door Vlaanderen (foto Tim de Waele/Getty Images)

Le Fiandre portano ancora bene a Laporte: dopo la Gand-Wevelgem di domenica il corridore francese vince anche la Dwars Door Vlaanderen (foto Tim de Waele/Getty Images)

GP LARCIANO, ACUTO DI BEN HEALY

marzo 27, 2023 by Redazione  
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Ben Healy vince in solitaria la classica toscana. Dietro di lui Ghebregzabhier e Stewart

Pronti via e la fuga di giornata è già fatta e lasciata dal gruppo: al comando si trovano in 6, Declan Irvine (Team Novo Nordisk), Francesco Galimberti (Biesse-Carrera), Pier Elis Belletta (Biesse-Carrera), Michele Berasi (General Store-Essegibi-F.lli Curia), Davide Dapporto (Team Technipes inEmiliaRomagna) e Filippo Dignani (Work Service-Vitalcare-Dynatek).
Come da tradizione del GP Industria e Artigianato sono 4 le tornate in programma intorno al borgo medievale di Larciano nel pistoiese, con altrettante scalate al breve ma arcigno GPM del Fornello. 
Nel gruppo a battere il ritmo senza sosta è in gran parte la UAE Emirates, tanto che la fuga viene ricongiunta ben prima delle fasi conclusive della corsa. Si susseguono dunque fasi confuse caratterizzate da attacchi e contrattacchi approfittando delle pendenze del Fornello, che non portano grosse novità di cronaca se non la frattura avvenuta nel plotone intorno ai -40 dal traguardo. Al comando delle ostilità si trova in questa fase un nutrito gruppetto di 17 unità con nomi interessanti, fra cui il blocco UAE Diego Ulissi, Davide Formolo, Marc Hirschi e Felix Grossschartner, e il trio Trek Segafredo Amanuel Ghebreigzabhier, Tony Gallopin e Natnael Tefsatsion. 
I battistrada trovano un discreto accordo fino ai piedi dell’ultima e decisiva tornata sul Fornello, dove tutti si aspettano un allungo da parte di un uomo UAE in maggioranza numerica e ai punti del talento fra gli uomini al comando. Dietro per il gruppo ormai le sorti sono segnate, nonostante un tentativo strenuo della Eolo-Kometa di ricucire lo strappo.
Davanti intanto in pochi danno peso all’attacco di Ben Healy EF Education – EasyPost, già vincitore di tappa e terzo finale alla Coppa e Bartali dei giorni passati. L’irlandese prende un piccolo margine nel tratto più duro del Fornello, quanto basta per valergli il successo finale in solitaria nel centro di Larciano. Dietro di lui si avvantaggia di poco sugli altri Amanuel Ghebregzabhier (Trek-Segafredo), mentre la volantina per l’ultima posizione sul podio è regolata da Mark Stewart (Bolton Equities Black Spoke). Piccola delusione in team UAE col solo sesto finale per Diego Ulissi, non riuscito a saltare prontamente sulle ruote del vincitore odierno.

Lorenzo Alessandri

Ben Healy, vincitore odierno in solitaria a Larciano. Photo Credit: Getty Images

Ben Healy, vincitore odierno in solitaria a Larciano. Photo Credit: Getty Images

IL PAGELLONE DELLA GAND-WEVELGEM, TANTE SUFFICIENZE MA ANCHE COCENTI DELUSIONI

marzo 26, 2023 by Redazione  
Filed under 2) GAND - WEVELGEM, Approfondimenti

Le pagelle de Ilciclismo ai protagonisti e non della Gand-Wevelgem. Su tutti brilla la coppia della Jumbo Visma formata da Christophe Laporte e Wout van Aert. Una garanzia di spettacolo e solidità di squadra. L’altra faccia della medaglia registra invece diverse insufficienze

Christophe Laporte. Attivo già nell’azione che porta ad una prima scrematura del gruppo con una quindicina di ciclisti all’inseguimento della fuga di giornata, salvo poi rientrare nei ranghi, riparte insieme a Van Aert tra Molenberg e secondo Kemmelberg, facendo il vuoto insieme al compagno che al termine della corsa ricambia il favore dopo l’E3 Saxo Bank Classic del 2022. E’ il quarto ciclista francese a vincere la Gand-Wevelgem e non è poco considerando che i primi due furono due leggende di questo sport come Jacques Anquetil e Bernard Hinault. Voto 8.

Sep Vanmarcke. Il primo vero battuto, ordine d’arrivo alla mano, rispetto allo strapotere della Jumbo Visma. Un podio che comunque fa morale per un ciclista che è nella fase calante della carriera ma che in condizioni particolari riesce ancora a dire la sua. Voto 7

Wout van Aert. La progressione irresistibile del campione belga alla quale resiste soltanto Laporte è probabilmente la cosa più bella rimasta negli occhi di tifosi ed appassionati della piovosissima Gand-Wevelgem 2023. Concede al compagno la vittoria ma per la forma dimostrata in questa settimana sembra già l’uomo da battere domenica prossima al Giro delle Fiandre. Voto 7.5.

Frederik Frison. Due quarti posti in quattro giorni per il corazziere della Lotto Dstny, tra Classic Brugge DePanne e Gand-Wevelgen, che alla soglia dei 30 anni possono aprirgli le porte del protagonismo nelle classiche del Nord. Voto 6.5.

Mads Pedersen. Tra i più attesi oggi, all’ex campione del mondo manca ancora qualcosa per brillare nelle classiche del Nord, nonostante abbia già in carniere la Gand-Wevelgem del 2020. Sono comunque oggettivamente troppi i piazzamenti dell’ex campione del mondo danese. Vediamo cosa combinerà nei prossimi appuntamenti, tra Dwars door Vlaanderen e Giro delle Fiandre. Voto 6.

Filippo Ganna. Il capitano dell’INEOS merita la sufficienza a dispetto della caduta che lo ha estromesso a circa metà del percorso insieme al compagno Michal Kwiatkowski. La squadra inglese fino all’incidente di Filippo era sempre nelle prime posizioni del gruppo e spesso imponeva anche il ritmo alla corsa. Davvero un peccato perché l’Italia puntava forte su di lui dopo un’ottima Sanremo ed una buona E3 Saxo Bank Classic. Ci auguriamo di rivederlo in forma già al Giro delle Fiandre. Voto 6.

Greg van Avermaet. Anche lui termina nel gruppo di Sagan, ma almeno ci ha provato nella prima parte infilandosi nella fuga di giornata. Van Avermaet ha voluto provarci. In lui magari con il passare del tempo sono mancate le gambe, ma la testa no. Voto 6.

Matteo Trentin. Il primo italiano all’arrivo. Un ventunesimo posto abbastanza deludente per il veneto, che oggi poteva essere il capitano dell’UAE team Emirates, ma Mikkel Bjerg e addirittura Pascal Ackermann hanno fatto meglio di lui, quindi il voto non può essere che negativo. Voto 5.

Jasper Philipsen. Non termina la Gand, lui che tra i velocisti era quello che nelle previsioni della vigilia sembrava essere il più resistente ad acqua, freddo e ‘berg’. Lo stesso Tom Boonen ne aveva lodato la forma e le qualità, ma il belga ha deluso le aspettative. Voto 4.

Peter Sagan. Dispiace vedere il tre volte campione del mondo arrancare nelle retrovie del gruppo e staccarsi ancora prima delle fasi salienti della corsa. Arrivare nell’ultimo gruppo dei battuti ad oltre 11 minuti di ritardo da Laporte fa pensare e sospirare. Quando non ci sono più né la testa né le gambe. Voto 4.

Luigi Giglio

26-03-2023

marzo 26, 2023 by Redazione  
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VOLTA CICLISTA A CATALUNYA

Il belga Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step) si è imposto nella settima ed ultima tappa, circuito di Barcellona, percorrendo 135.8 Km in 2h59′24″, alla media di 45.418 Km/h. Ha preceduto allo sprint lo sloveno Primoz Roglic (Jumbo-Visma) e di 53″ lo spagnolo Marc Soler (UAE Team Emirates). Miglior italiano Giulio Ciccone (Trek-Segafredo), 5° a 58″. Roglic si impone in classifica con 6″ su Evenepoel e 2′11″ sul portoghese Joao Almeida (UAE Team Emirates). Miglior italiano Ciccone, 7° a 3′06″

GAND – WEVELGEM

Il francese Christophe Laporte (Jumbo-Visma) si è imposto nella classica belga, Ypres – Wevelgem, percorrendo 260.9 Km in 5h49′39″, alla media di 44.77 Km/h. Ha preceduto allo sprint il belga Wout van Aert (Jumbo-Visma) e di 1′56″ il belga Sep Vanmarcke (Israel-Premier Tech). Miglior italiano Matteo Trentin (UAE Team Emirates), 21° a 2′08″

GAND – WEVELGEM DONNE

L’elvetica Marlen Reusser (Team SD Worx) si è imposto nella classica belga, Ypres – Wevelgem, percorrendo 162.5 Km in 4h16′47″, alla media di 37.97 Km/h. Ha preceduto di 2′42″ la statunitense Megan Jastrab (Team DSM) e l’olandesi Maike van der Duin (CANYON//SRAM Racing). Miglior italiana Marta Bastianelli (UAE Team ADQ), 6° a 2′42″

GAND – WEVELGEM UNDER23

Il belga Gil Gelders (Soudal Quick-Step Devo Team) si è imposto nella classica belga, circuito di Ieper, percorrendo 183.8 Km in 4h15′38″, alla media di 43.14 Km/h. Ha preceduto di 8″ l’italiano Nicolò Buratti (Cycling Team Friuli ASD) e il tedesco Henri Uhlig (nazionale tedesca)

GP INDUSTRIA & ARTIGIANATO

L’irlandese Ben Healy (EF Education-EasyPost) si è imposto nella corsa italiana, circuito di Larciano, percorrendo 199.8 Km in 4h33′09″, alla media di 43.888 Km/h. Ha preceduto di 27″ l’eritreo Amanuel Gebreigzabhier (Trek-Segafredo) e di 47″ il britannico Mark Stewart (Bolton Equities Black Spoke). Miglior italiano Diego Ulissi (UAE Team Emirates), 5° a 47″

LA ROUE TOURANGELLE CENTRE VAL DE LOIRE – TROPHÉE GROUPAMA PARIS VAL DE LOIRE

L’orlandese Rory Townsend (Bolton Equities Black Spoke) si è imposto nella corsa francese, Chambray-lès-Tours – Tours, percorrendo 202 Km in 4h53′16″, alla media di 41.328 Km/h. Ha preceduto allo sprint il belga Gerben Thijssen (Intermarché-Circus-Wanty) e il francese Pierre Barbier (CIC U Nantes Atlantique). Miglior italiano Niccolò Bonifazio (Intermarché-Circus-Wanty), 45° a 47″

GP ADRIA MOBIL

Lo sloveno Tilen Finkst (Adria Mobil) si è imposto nella corsa slovena, circuito di Novo Mesto, percorrendo 180.1 Km in 4h08′50″, alla media di 43.427 Km/h. Ha preceduto allo sprint gli italiani Filippo Fortin (Maloja Pushbikers) e Luca Colnaghi (Green Project-Bardiani CSF-Faizanè)

OLYMPIA’S TOUR (Paesi Bassi)

L’olandese Jesse Kramer (Jumbo-Visma Development Team) si è imposto nella quinta ed ultima tappa, circuito di Beek, percorrendo 173.4 Km in 3h38′58″, alla media di 47.514 Km/h. Ha preceduto allo sprint il danese Martin Pedersen (Restaurant Suri-Carl Ras) e il connazionale Frank van den Broek (À Bloc CT). Nessun italiano in gara. Il danese Mathias Bregnhøj (Leopard Togt Pro Cycling) si impone in classifica con 14″ sul belga Liam Slock (Lotto Dstny Development Team) e 22″ su Kramer

VOLTA AO ALENTEJO (Portogallo)

Il venezuelano Leangel Linarez (Tavfer-Ovos Matinados-Mortágua) si è imposto nella quinta tappa, Monforte – Évora, percorrendo 154.9 Km in 3h33′55″, alla media di 43.447 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Orluis Aular (Caja Rural-Seguros RGA) e il tedesco Pirmin Eisenbarth (Bike Aid). Unico italiano in gara Giovanni Carboni (Equipo Kern Pharma), 25°. Aular si impone in classifica con 17″ sul colombiano Adrián Bustamante (Kelly Simoldes UDO) e sull’olandese Alex Molenaar (Electro Hiper Europa). Carboni 5° a 30″

SYEDRA ANCIENT CITY

Il greco Polychronis Tzortzakis si è imposto nella corsa turca, Alanya – Syedra, percorrendo 149 Km in 3h42′11″, alla media di 40.237 Km/h. Ha preceduto di 49″ il canadese James Piccoli (China Glory Continental CT) e di 2′09″ il connazionale Periklis Ilias. Nessun italiano in gara

PREMIATA DITTA ROGLIC & EVENEPOEL, IN CATALOGNA È SPETTACOLO FINO ALL’ULTIMO COLPO DI PEDALE

marzo 26, 2023 by Redazione  
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A Remco Evenepoel (Soudal-Quick Step) la tappa e a Primoz Roglic (Jumbo Visma) la Volta a Catalunya 2023. È l’epilogo giusto della corsa a tappe iberica, conclusasi oggi con la settima ed ultima frazione

La tappa conclusiva del Giro di Catalogna, disegnata nei dintorni di Barcellona con l’insidioso circuito del Montjuic nel finale, inizia con un attacco di Richard Carapaz (EF Education-EasyPost). Insieme all’ecuadoriano ci sono il compagno di squadra Simon Carr, Guillaume Martin (Cofidis), Carlos Verona (Movistar Team) e David de la Cruz (Astana Team). A questi si accodano Geoffrey Bouchard (AG2R Citroen Team), Tsgabu Grmay (Team Jayco AIUIa), Mikel Bizkarra (Euskatel-Euskadi) e Txomin Juaristi, anch’egli del team basco.
Il gruppo, trainato dalla Soudal Quick Step, si mantiene a circa minuto e 10”.
A 15 km dall’inizio del primo dei sei giri del circuito fora Ivo Oliveria (UAE Emitrates) mentre Bouchard si aggiudica il secondo traguardo volante di giornata.
Ai -47 dalla conclusione inizia l’anello conclusivo con il plotone a un minuto. La salita che caratterizza il circuito non lascia scampo a Bizkarra e Hater, usciti dal drappello dei fuggitivi. Dopo il primo GPM il gruppo vede i corridori in fuga, dai quali prova a staccarsi De La Cruz. Ai -30 km vengono ripresi i 7 lì davanti, eccezion fatta per De La Cruz, anche se il tentativo dello spagnolo si esaurisce subito.
Ai -200 metri dal terzo scollinamento ecco lo scatto di Evenepoel con la risposta di Roglic. Poco dopo è Marc Soler (UAE Team Emirates) a partire per provare a raggiungerli.
La sfida entra nel vivo quando restano ancora 20 km. Remco vuole giocarsi il tutto per tutto e recuperare i 10” di distacco da Primoz nell’ultimo giro del circuito. Il belga ci prova, ma Roglic non gli lascia un centimetro di strada e alla fine il campione del mondo in carica deve accontentarsi della vittoria di tappa, del secondo posto finale a 6” dallo sloveno e della conquista della classifica finale degli scalatori, mentre Roglic arriva secondo e trionfa nella Volta a Catalunya 2023. Terzo è Soler, un piazzamento che non è sufficiente allo spagnolo per raggiungere il gradino più basso del podio della graduatoria finale, appannaggio di Joao Almeida (UAE Team Emirates) a 2’11”. Buonissimo settimo posto per Giulio Ciccone (Trek-Segafredo) a 3’06” dal vincitore Roglic.

Vito Sansone

Evenepoel e Roglic danno spettacolo anche nellultima tappa (foto David RamosGetty Images)

Evenepoel e Roglic danno spettacolo anche nell'ultima tappa (foto David RamosGetty Images)

LAPORTE VINCE LA GAND-WEVELGEN NEL TRIONFO DELLA JUMBO VISMA

marzo 26, 2023 by Redazione  
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Christophe Laporte e Wout van Aert arrivano tutti soli a Wevelgem dopo un attacco incrociato tra Molenberg e Kemmelberg. La coppia della Jumbo Visma ripete l’exploit dello scorso anno all’E3 Saxo Bank ma questa volta primo e secondo si invertono. Ganna cade e si ritira

La Gand-Wevelgem 2023 conserva complessivamente lo stesso percorso dello scorso anno quando a vincere fu Biniam Girmay (Team Intermarchè Wanty Gobert), che diede la prima storica vittoria all’Africa in una classica così prestigiosa. Si parte da Ypres e si arriva a Gand dopo oltre 260 km. La strada sarà pianeggiante fino alla serie di nove ‘berg’ che caratterizzeranno il finale di corsa, dal km 166 al km 226. Tra il Kemmelberg ed il Monteberg, quarto e quinto berg da affrontare, ci saranno anche tre settori in sterrato/pavè che potrebbero indurire ulteriormente la corsa, già di suo impegnativa perché sono previsti pioggia e vento. Alla partenza, oltre a Girmay, non mancano gli specialisti del Nord tra cui, in ordine sparso, citiamo Wout van Aert e Christophe Laporte (Team Jumbo Visma), Mads Pedersen e Jasper Stuyven (Team Trek Segafredo), Tim Merlier e Kasper Asgreen (Team Soudal Quick Step), Jasper Philipsen (Team Alpecin Deceuninck), Matej Mohoric (Team Bahrain Victorious). L’Italia punta a degli outsider di tutto rispetto come Matteo trentin (UAE Team Emirates), Filippo Ganna (Team INEOS Grenadiers) ed Alberto Bettiol (Team EF Education EasyPost). Dopo poco più di 10 km dalla partenza di Ypres evadeva la fuga di giornata grazie all’azione di cinque ciclisti: Lewis Askey (Team Groupama FDJ), Johan Jacobs (Team Movistar), Milan Fretin (Team Flanders Baloise), Luca van Boven (Team Bingoal WB) e Colin Joyce (Team Human Powered Health). Dopo 63 km Greg van Avermaet (Team AG2R Citroen), Yevgeniy Fedorov (Team Astana Qazaqstan) e Jelle Wallays (Team Cofidis) raggiungevano i cinque ciclisti in testa alla corsa. Al km 95 altri sei ciclisti riuscivano a raggiungere il gruppo di testa, ovvero Mike Teunissen (Team Intermarchè Circus Wanty), Jenthe Biermans (Team Arkea Samsic), Elmar Reinders (Team Jayco AlUla), Aaron van Poucke (Team Flanders Baloise), Sandy Dujardin (Team TotalEnergies), Guillaume van Keirsbulck (Team Bingoal WB). Erano così 14 i fuggitivi ‘totali’. Il gruppo inseguiva per il momento a 3 minuti e mezzo. Tra vari rimescolamenti, favoriti dalla pioggia battente che faceva aumentare la fatica nel gruppo, una volta ripresa la fuga ricominciavano vari attacchi nella seconda parte del tracciato, dopo aver superato i tratti in sterrato/pavè. Purtroppo si segnalava anche il ritiro di Pilippo Ganna e di Michal Kwiatkowski (Team INEOS Grenadiers) a causa di una caduta. Erano Christophe Laporte e Wout van Aert (Team Jumbo Visma) che si involavano come nell’E3 Harelbeke 2022. L’azione giusta della coppia si concretizzava tra il Monteberg ed il secondo Kemmelberg. Il gruppo provava a reagire tirato dal team INEOS e dal team Alpecin Deceuninck ma Van Aert e Laporte in breve tempo arrivavano ad avere oltre 1 minuto di vantaggio. La coppia di testa si presentava ai piedi del terzo Kemmelberg, scalato però da un altro versante, con 1 minuto e 10 secondi sul gruppo inseguitore. Era ormai un deja vu dell’anno scorso alla E3 Saxo Bank Classic con Van Aert e Laporte che si avviavano insieme per la parata finale. E se lo scorso anno non ci fu volata, con Van Aert che si impose sul francese, questa volta il campione belga ‘ricambiava’ il favore, con Laporte che tagliava per primo il traguardo. Al terzo posto, dopo che un gruppetto di inseguitori si era staccato dal gruppo principale, si piazzava Sep Vanmarcke (Team Israel Premier Tech) a quasi 2 minuti di ritardo da Laporte mentre chiudevano la top five Frederik Frison (Team Lotto Dstny) in quarta posizione e Mads Pedersen (Team Trek Segafredo) in quinta posizione. Laporte ottiene la prima vittoria stagionale e insieme a Van Aert potrà preparare al meglio il Giro delle Fiandre.

Antonio Scarfone

Christophe Laporte vince la Gand-Wevelgem

Christophe Laporte vince la Gand-Wevelgem

CATALOGNA, A MOLINS DE REI BIS DELL’AUSSIE GROVES. ROGLIC SEMPRE IN TESTA ALLA GENERALE

marzo 25, 2023 by Redazione  
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Fora negli ultimi 3 km, cambia la bici, domina la volata e vince. Con una grande prova di forza e tenacia Kaden Groves (Alpecin – Deceuninck) si aggiudica, alla media di 45,300 km/h, la sesta e penultima tappa della Volta a Catalunya, la Martorell-Molins de Rei di 174 km. Battuti allo sprint il francese Bryan Coquard (Cofidis) e l’olandese Ide Schelling (Bora – Hansgrohe). In testa rimane saldo Primoz Roglic (Jumbo – Visma) con 10” di vantaggio su Remco Evenepoel (Soudal – Quick Step). Più staccato, a 1’07”, Joao Almeida (UAE Team Emirates).

Frazione, quella odierna, ridisegnata nel finale ed accorciata di 9 km dopo l’eliminazione del secondo GPM in programma, l’Alt de Fontpineda, a causa della discesa ritenuta pericolosissima. Subito dopo aver scalato l’Alt de la Creu d’Aragall si scende e si fa rotta verso Palleja, da dove si va dritti verso l’arrivo.
Fuga breve da parte di Rune Herregotds (Intermarché – Circus – Wanty), Louis Vervaeke (Soudal – Quick Step) e Andreas Kron (Lotto Dstny). Dopo essere stati ripresi, ecco il primo traguardo volante, a Terres de Lleida, con il leader della corsa Primoz Roglic (Jumbo-Visma) che beffa Remco Evenepoel (Soudal – Quick Step) aumentando di un secondo il vantaggio parziale in classifica.
Tutto questo accade a poco più di 100 km dal traguardo, poi un nuovo drappello di corridori prova la fuga. Si tratta di Fausto Masnada (Soudal – Quick Step), Carlos Verona (Movistar Team), Geoffrey Bouchard (AG2R Citroën Team), Oscar Onley (Team DSM), Simone Velasco (Astana Qazaqstan Team) e Jonas Gregaard (Jumbo-Visma). Prova a raggiungerli Kevin Colleoni (Team Jayco AlUla). Intanto c’è una caduta in gruppo che coinvolge, tra gli altri, Egan Bernal (Ineos Grenadiers). Dal gruppo dei migliori vanno via Koen Bouwman (Jumbo-Visma) e Rigoberto Uran (EF Education-EasyPost), inseguiti e raggiunti da Geraint Thomas (Ineos Grenadiers), Gino Mäder e Tobias Foss (Bahrain – Victorious), Ide Schelling (Bora – Hansgrohe) e Jetse Bol (Burgos-BH), Tutti questi tentativi sono stoppati dall’azione virulenta del gruppo, trainato dalla Jumbo-Visma. Ripreso anche Colleoni, restano Masnada, Verona, Bouchard, Onley, Velasco e Gregaard con 55” di vantaggio sul plotone a 80 km dal traguardo.
Bernal, sfortunatissimo, è costretto al ritiro. Il gruppo accelera e in prossimità dell’Alt de la Creu d’Aragall (salita di 7,1 km al 6% con picchi al 13%) riprende i fuggitivi. Inizia la salita e parte subito lo spagnolo Marc Soler (UAE Team Emirates), che acciuffa Bouchard e s’invola. Sembra efficace l’azione dell’iberico, il quale a un chilometro dallo scollinamento arriva ad avere 23” di vantaggio sul gruppo. Ma ai -500 metri dal GPM parte Evenepoel. Roglic risponde e i due in cima transitano con 17” di ritardo da Soler e con 13” di vantaggio sul resto del plotone. La discesa favorisce i duellanti per la vittoria finale del Giro di Catalogna. Soler viene ripreso ai -20 km dall’arrivo. I tre hanno 23” di vantaggio sul resto dei corridori. Ai -17 altra accelerata dell’iridato in carica. Soler si stacca ed a ruota del belga resta solo Roglic. I due, però, non riescono a guadagnare quanto necessario per giocarsela allo sprint, anche perchè lo sloveno non dà alcun cambio al portacolori della Soudal- Quick Step. Dunque ai -8 km il gruppo torna compatto. Remco vince l’ultimo sprint intermedio di giornata e si prende i 3” di abbuono (oltre a 3 punti nella classifica a punti). Secondo è Roglic (2” e 2 punti) e terzo Marc Soler (un secondo e un punto). Dunque il distacco del campione del mondo dallo sloveno è ritornato ad essere di 10”, come alla partenza da Martorell. Dal gruppo ci provano Mikel Landa (Bahrain – Victorious) e Nicola Conci (Alpecin-Deceuninck), ma vengono risucchiati ai -5.
Foratura per Groves ai -3. L’australiano prende la bici del compagno Xandro Meurisse e prova a riprendere il gruppo. Ci riesce quando siamo in vista dell’ultimo chilometro. Bruno Armirail (Groupama – FDJ) cerca di sorprendere tutti senza successo. Il gruppo si ricompatta negli ultimi 1000 metri. Evenepoel prova ad inserirsi nella mischia, ma Groves va dritto come una spada e trionfa per l’undicesima volta in carriera, la terza in Catalogna e la seconda nell’edizione di quest’anno.
Domani la chiusura vedrà protagonista Barcellona. Durante un primo ampio circuito si scalerà l’Alt de Begues (7 km al 5.4%). Nel finale si riproporrà l’impegnativo percorso delle ultime due edizioni, che prevede a metà della tradizionale salita al Montjuïc una deviazione a sinistra per affrontare il muro che porta fino al castello: 2.5 km al 4.6%, ma con una pendenza massima del 19%. Nei 5 km che portano all’arrivo ecco un ulteriore strappo nei pressi dello Stadio Olimpico (circa 700 metri al 6%). Il circuito verrà ripetuto per 6 volte.

Vito Sansone

Secondo successo sulle strade catalane per laustraliano Groves (Getty Images)

Secondo successo sulle strade catalane per l'australiano Groves (Getty Images)

25-03-2023

marzo 25, 2023 by Redazione  
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VOLTA CICLISTA A CATALUNYA

L’australiano Kaden Groves (Alpecin-Deceuninck) si è imposto nella sesta tappa, Martorell – Molins de Rei, percorrendo 174.1 Km in 3h50′32″, alla media di 45.312 Km/h. Ha preceduto allo sprint il francese Bryan Coquard e l’olandese Ide Schelling (BORA-hansgrohe). Miglior italiano Giulio Ciccone (Trek-Segafredo), 14°. Lo sloveno Primoz Roglic (Jumbo-Visma) è ancora leader della classifica con 10″ sul belga Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step) e 1′07″ sul portoghese Joao Almeida (UAE Team Emirates). Miglior italiano Ciccone, 7° a 2′02″

SETTIMANA INTERNAZIONALE COPPI E BARTALI

Il francese Rémi Cavagna (Soudal Quick-Step) si è imposto nella quinta ed ultima tappa, circuito a cronometro di Carpi, percorrendo 18.6 Km in 22′12″, alla media di 50.270 Km/h. Ha preceduto di 18″ l’australiano Michael Hepburn (Team Jayco-AlUla) e di 19″ l’irlandese Ben Healy (EF Education-EasyPost). Miglior italiano Manuele Boaro (Astana Qazaqstan Team), 18° a 1′09″. L’elvetico Mauro Schmid (Soudal Quick-Step) si impone in classifica con 16″ sul britannico James Shaw (EF Education-EasyPost) e 22″ su Healy. Miglior italiano Domenico Pozzovivo (Israel-Premier Tech), 6° a 1′35″

OLYMPIA’S TOUR (Paesi Bassi)

L’olandese Enzo Leijnse (Development Team DSM) si è imposto nella quarta tappa, Neede – Tiel, percorrendo 161.3 Km in 3h59′11″, alla media di 40.463 Km/h. Ha preceduto di 5″ il danese Magnus Bak Klaris (Restaurant Suri-Carl Ras) e di 49″ il lettone Martins Pluto (À Bloc CT). Nessun italiano in gara. Il danese Emil Mielke Vinjebo (Leopard Togt Pro Cycling) è ancora leader della classifica con 4″ sull’olandese Lars Boven (Jumbo-Visma Development Team) e 20″ sull’olandese Rick Ottema (Allinq Continental Cyclingteam)

VOLTA AO ALENTEJO (Portogallo)

Il colombiano Adrián Bustamante (Kelly Simoldes UDO) si è imposto nella quarta tappa, Crato – Castelo de Vide, percorrendo 148.2 Km in 3h41′29″, alla media di 40.147 Km/h. Ha preceduto allo sprint il venezuelano Orluis Aular (Caja Rural-Seguros RGA) e l’olandese Alex Molenaar (Electro Hiper Europa). Unico italiano in gara Giovanni Carboni (Equipo Kern Pharma), 4° a 2″. Aular è il nuovo leader della classifica con 10″ su Bustamante e 12″ su Molenaar. Carboni 5° a 22″

CAVAGNA VINCE LA CRONOMETRO DI CARPI. A SCHMID LA SETTIMANA INTERNAZIONALE COPPI & BARTALI

marzo 25, 2023 by Redazione  
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Nell’ultima tappa a cronometro di Carpi Remi Cavagna (Team Soudal Quick Step) si impone davanti a Michael Hepburn (Team Jayco AlUla) e Ben Healy (Team EF Education EasyPost). Mauro Schmid (Team Soudal Quick Step) vince la Settimana Internazionale Coppi & Bartali

La cronometro individuale di Carpi, lunga 18.6 km e piatta come un tavolo da biliardo, pone fine alla Settimana Coppi & Bartali 2023. La breve corsa romagnola anche quest’anno ha visto eccellere volti più o meno nuovi del ciclismo internazionale e con le sue tappe dai percorsi imprevedibili e complessivamente impegnativi ha raccolto l’interesse di tifosi e appassionati. Mauro Schmid (Team Soudal Quick Step), tra i favoriti della vigilia, prenderà il via per ultimo potendo sfruttare i 14 secondi di vantaggio su James Shaw (Team EF Education First), rivelatosi il suo più pericoloso avversario. A tenere alto il nome dell’Italia ci penseranno Walter Calzoni (Q36.5 Pro Cycling Team), Gianluca Brambilla (Q36.5 Pro Cycling Team) e Domenico Pozzovivo (Team Israel Premier Tech), rispettivamente terzo, quarto e quinto in classifica generale a 28, 35 e 43 secondi di ritardo da Schmid. Remi Cavagna (Team Soudal Quick Step) aveva i favori del pronostico ed il francese non ha deluso le aspettative facendo fermare il cronometro a 22 minuti e 12 secondi. In seconda posizione si è classificato Michael Hepburn (Team Jayco AlUla) a 18 secondi di ritardo mentre sul gradino più basso del podio di giornata è salito Ben Healy (Team EF Education EasyPost) a 26 secondi di ritardo da Cavagna. Hanno chiuso la top five Joel Suter (Tudor Pro Cycling Team) in quarta posizione a 26 secondi di ritardo da cavagna e Leo Hayter (Team INEOS Grenadiers) a 27 secondi di ritardo da Cavagna. Per quanto riguarda la lotta per la classifica generale, Mauro Schmid ha chiuso in ottava posizione con un ritardo di 41 secondi dal compagno di squadra francese ma le prove peggiori degli immediati inseguitor – se si esclude la buona prestazione di Healy – hanno consentito allo svizzero di vincere abbastanza agevolmente la Settimana Coppi & Bartali 2023 con un vantaggio di 16 secondi su James Shaw e di 22 secondi su Healy. Un podio finale tutto straniero dopo le deludenti prestazioni di Brambilla, Calzoni e Pozzovivo, tutti e tre autori di una cronometro impalpabile. Schmid vince la sua prima corsa a tappe del 2023 e si candida ad essere un ciclista da seguire con grande attenzione in questi tipi di corse, avendo ottime doti da cronomen, da scalatore e da finisseur. Molti degli atleti che hanno partecipato alla Settimana Internazionale Coppi & Bartali prenderanno il via già domani al GP Industria & Artigianato di Larciano, mentre la prossima corsa a tappe che si disputerà in Italia sarà il Giro di Sicilia dall’11 al 14 Aprile prossimi.

Antonio Scarfone

Remi Cavagna vince la cronometro di Carpi (foto: Bruno Bade/Getty Image)

Remi Cavagna vince la cronometro di Carpi (foto: Bruno Bade/Getty Image)

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