09-10-2023

ottobre 9, 2023 by Redazione  
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PRESIDENTIAL CYCLING TOUR OF TÜRKIYE

Il belga Jasper Philipsen (Alpecin-Deceuninck) si è imposto anche nella seconda tappa, Kemer – Kalkan, percorrendo 166.5 Km in 4h13′54″, alla media di 39.346 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’olandese Cees Bol (Astana Qazaqstan Team) e di 3″ l’italiano Luca Colnaghi (Green Project-Bardiani CSF-Faizanè). Philipsen è ancora leader della classifica con 14″ su Bol e 17″ su Colnaghi

TOUR OF HAINAN (Cina)

L’olandese Jesper Rasch (ABLOC CT) si è imposto nella quinta ed ultima tappa, Changjiang – Sanya, percorrendo 203.3 Km in 4h29′14″, alla media di 45.306 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’israeliano Itamar Einhorn (Israel – Premier Tech) e l’italiano Nicolas Dalla Valle (Team Corratec – Selle Italia). Lo spagnolo Óscar Sevilla (Team Medellín – EPM) si impone in classifica con 1″ sull’australiano Sebastian Berwick (Israel – Premier Tech) e 8″ sul canadese James Piccoli (China Glory Continental Cycling Team). Miglior italiano Valerio Conti (Team Corratec – Selle Italia), 5° a 15″

TOUR DE KYUSHU (Giappone)

L’australiano Declan Trezise (ARA | Skip Capital) si è imposto nella terza ed ultima tappa, circuito di Hita, percorrendo 129.1 Km in 2h57′32″, alla media di 43.641 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Ryan Cavanagh (Kinan Cycling Team) e di 2″ il connazionale Benjamin Dyball (Victoire Hiroshima). Unico italianio in gara Antonio Nibali (Astana Qazaqstan Team), 33° a 8″. Il kazako Andrey Zeits (Astana Qazaqstan Team) si impone in classifica con 25″ su Nibali e 33″ sull’australiano William Eaves (ARA | Skip Capital)

GIRO DI TURCHIA, PHILIPSEN VINCE LA PRIMA TAPPA

ottobre 9, 2023 by Redazione  
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Jasper Philipsen si aggiudica la prima tappa del Presidential Cycling Tour of Türkiye, davanti a Syritsa e Dupont. Buona prova di Colnaghi e Malucelli, quarto e quinto. Ballabio e Moschetti hanno chiuso nei dieci

In questa ultima coda di stagione è iniziato ieri il Presidential Cycling Tour of Türkiye, giunto alla sua 58a edizione.
Il successo nella prima giornata di gara, visto le caratteristiche della tappa, era cosa da velocisti. E così è stato. Essendo il migliore dei partecipanti alla gara, il belga Jasper Philipsen (Alpecin-Deceuninck) ha avuto la meglio su Gleb Syritsa (Astana Qazaqstan Team) e Timothy Dupont (Tarteletto – Isorex). A seguire troviamo Luca Colnaghi (Green Project-Bardiani CSF-Faizanè), Matteo Malucelli (Bingoal WB), Matthew Walls (BORA – hansgrohe), Alexander Salby (Bingoal WB), Giacomo Ballabio (Global 6 Cycling), Matteo Moschetti (Q36.5 Pro Cycling Team) e Léo Bouvier (BIKE AID), che ha chiuso la TopTen.
Con quella di ieri il portacolori dell’Alpecin ha portato a 16 le sue vittorie stagionali, diventando così l’unico a poter contendere il primato stagionale a Tadej Pogačar (UAE Team Emirates), che attualmente può vantare 17 in questo 2023.
La prima tappa è stata animata da Tobias Nolde (P&S Benotti), Mateusz Konstanski (Voster ATS Team) e Robigzón Leandro Oyola (Team Medelín-EPM), autori della fuga di giornata che si sono dati da fare per raccogliere traguardi volanti e GPM. La loro avventura finita ai meno 14, mentre i chilometri sucessivi sono stati teatro di qualche sporadico tentativo di anticipare la volata, finchè Astana Qazaqstan prima e Alpecin-Deceuninck poi hanno preso in mano le operazioni di preparazione allo sprint.
La seconda tappa della corsa turca presenta le prime difficoltà. I due GPM previsti sono rispettivamente di terza (4.9 km al 5.6%) e seconda categoria (11.9 km al 4.9%), ma non dovrebbero comunque risultare indigesti alle ruote veloci. La cima dell’ultima salita, infatti, è posta a 60 km del termine della Kemer – Kalkan

Mario Prato

Philipsen vince la prima tappa del Giro di Turchia (foto Bas Czerwinski/Getty Images)

Philipsen vince la prima tappa del Giro di Turchia (foto Bas Czerwinski/Getty Images)

08-10-2023

ottobre 8, 2023 by Redazione  
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PARIGI – TOURS

Lo statunitense Riley Sheehan (Denver Disruptors) si è imposto nella classica francese, Chartres – Tours, percorrendo 213.9 Km in 4h39′05″, alla media di 45.986 Km/h. Ha preceduto allo sprint il britannico Lewis Askey (Groupama – FDJ) e il norvegese Tobias Halland Johannessen (Uno-X Pro Cycling Team). Miglior italiano Giacomo Nizzolo (Israel – Premier Tech), 15° a 9″.

PARIGI – TOUR ESPOIRS (Under23)

Il norvegese Sakarias Koller Løland (Uno-X Dare Development Team) si è imposto nella classica francese, Bonneval – Tours, percorrendo 178.9 Km in 3h56′31″, alla media di 45.384 Km/h. Ha preceduto allo sprint il tedesco Pierre-Pascal Keup (Team Lotto – Kern Haus) e di 3″ il francese Pierre Thierry (Morbihan Fybolia GOA). Miglior italiano Alessandro Romele (Team Colpack Ballan CSB), 9° a 39″

PRESIDENTIAL CYCLING TOUR OF TÜRKIYE

Il belga Jasper Philipsen (Alpecin-Deceuninck) si è imposto nella prima tappa, circuito di Antalya, percorrendo 135 Km in 2h44′31″, alla media di 49.24 Km/h. Ha preceduto allo sprint il russo Gleb Syritsa (Astana Qazaqstan Team) e ll belga Timothy Dupont (Tarteletto – Isorex). Miglior italiano Luca Colnaghi (Green Project-Bardiani CSF-Faizanè), 4°. Philipsen è il primo leader della classifica con 4″ su Syritsa e 6″ su Dupont

TOUR OF HAINAN (Cina)

L’italiano Nicolas Dalla Valle (Team Corratec – Selle Italia) si è imposto nella quarta tappa, Wuzhishan – Changjiang, percorrendo 147.1 Km in 3h30′18″, alla media di 41.969 Km/h. Ha preceduto allo sprint il francese Julien Trarieux (China Glory Continental Cycling Team) e il neozelandese George Jackson (Bolton Equities Black Spoke). Lo spagnolo Óscar Sevilla (Team Medellín – EPM) è ancora leader della classifica con 1″ sull’australiano Sebastian Berwick (Israel – Premier Tech) e 8″ sul canadese James Piccoli (China Glory Continental Cycling Team). Miglior italiano Valerio Conti (Team Corratec – Selle Italia), 5° a 15″

TOUR DE KYUSHU (Giappone)

Il kazako Andrey Zeits (Astana Qazaqstan Team) si è imposto nella seconda tappa, Minamioguni – Minamiaso, percorrendo 107.5 Km in 2h57′12″, alla media di 36.41 Km/h. Ha preceduto di 21″ l’italiano Antonio Nibali (Astana Qazaqstan Team) e il giapponese Yuhi Todome (EF Education-NIPPO Development Team). Zeits è il nuovo leader della classifica con 25″ su Nibali (unico italiano in gara) e 27″ su Todome

SHEEHAN, CHI E’ COSTUI? LO STAGISTA DELL’ISRAEL VINCE LA PARIGI – TOURS

ottobre 8, 2023 by Redazione  
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Tra fuggitivi della prima ora e continui attacchi nei tratti finali in sterrato, il gruppo non riesce a ricucire su attaccanti e contrattaccanti che si giocano la vittoria sull’Avenue de Grammont dove il carneade Riley Sheehan (Team Israel Premier Tech), per di più stagista, ottiene la prima vittoria in carriera in una corsa PRO

La Parigi – Tours 2023 non differisce nel tracciato da quelle degli ultimi sei anni e cioè da quando c’è stato un determinante cambio di percorso a favore di una maggiore incertezza sull’esito della corsa. Infatti da corsa favorevole prevalentemente ai velocisti, l’aggiunta nei 70 km conclusivi di cotes e di tratti in sterrato nella valle della Loira offrono ora più varianti tattiche, con i velocisti che devono sudarsi la volata. Dopo la partenza da Chartres la fuga di giornata partiva soltanto intorno al km 40 grazie all’azione di cinque ciclisti: Lewis Askey (Team Groupama FDJ), Théo Delacroix (Team St. Michel Mavic Auber93), Joey Rosskopf (Q36.5 Pro Cycling Team), Maxime Jarnet (Team Van Rysel – Roubaix Lille Métropole) ed Alex Narbonne Zuccarelli (Team Nice Métropole Cote d’Azur). Il gruppo manteneva un’andatura piuttosto blanda e la fuga arrivava ad avere un vantaggio che sfiorava i 4 minuti dopo 100 km. A 60 km dalla conclusione, all’inizio dei primi tratti in sterrato, il vantaggio della fuga era di 3 minuti e 20 secondi mentre il gruppo inseguitore iniziava lentamente a sfaldarsi. Il primo ciclista presente nella fuga a rialzarsi era Rosskopf a 48 km dalla conclusione. A poco a poco tutti i fuggitivi si facevano riprendere dal gruppo tranne Askey che continuava con coraggio a mantenere la testa della corsa. A circa 10 km dal termine si portavano sul battistrada, dopo essere evasi dal gruppo inseguitore, Olivier Le Gac (Team Groupama FDJ), Riley Sheehan (Team Israel Premier Tech), Tobias Halland Johannessen (Uno X Pro Cycling Team) e Joris Delbove (Team St. Michel Mavic Auber93). I cinque ciclisti di testa mantenevano a loro volta un vantaggio di circa 30 secondi sul gruppo tirato da Team Lidl Trek e Team Arkea Samsic. Dandosi cambi regolari, soprattutto con Le Gac che si sacrificava per Askey, i cinque arrivavano sotto lo striscione dell’ultimo km con una quindicina di secondi di vantaggio sul gruppo. Nella volata ristretta Sheehan vinceva davanti ad Askey mentre Joannessen chiudeva in terza posizione. Quarto era Delbove e quionto a 7 secondi di ritardo Le Gac. Il gruppo inseguitore veniva regolato da Christophe Laporte (Team Jumbo Visma) che si piazzava in sesta posizione a 9 secondi di ritardo da Sheehan. Il ventitreenne statunitense ottiene da stagista la prima vittoria in carriera. Il calendario autunnale francese si concluderà ufficialmente domenica prossima con la Chrono des Nations, in cui la stella principale sarà Remco Evenepoel, il quale vorrà rifarsi dopo la delusione del Giro di Lombardia chiudendo in bellezza la sua stagione.

Antonio Scarfone

Riley Sheehan vince la Parigi - Tours 2023 (foto: Getty Images)

Riley Sheehan vince la Parigi - Tours 2023 (foto: Getty Images)

POGACAR CALA IL TRIS. TERZO LOMBARDIA CONSECUTIVO PER IL FUORICLASSE SLOVENO.

ottobre 8, 2023 by Redazione  
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Continua la storia d’amore tra Tadej Pogacar e il Lombardia. Il fuoriclasse sloveno conclude un’altra stagione straordinaria con il terzo successo consecutivo nella ‘Classica delle foglie morte’ arrivando tutto solo sul traguardo di Bergamo dopo un’azione in solitaria partita a poco meno di 30 km dall’arrivo. Stavolta il leader dell’UAE Team Emirates non ha sfoggiato la gamba dei giorni migliori, ma ha trovato ugualmente il successo grazie alla sua astuzia azzeccando il momento buono per lasciare la compagnia degli avversari e involarsi tutto solo verso l’ennesimo successo di una stagione straordinaria (16 vittorie tra cui spiccano, oltre al Lombardia, i trionfi al Fiandre, all’Amstel e alla Freccia Vallone). L’Italia, reduce dall’ennesima stagione in cui le ombre hanno prevalso sulle luci, si consola con l’ottimo secondo posto di Andrea Bagioli (Soudal-Quick Step) bravo a non perdere contatto dai migliori in salita e a vincere poi la volata dei battuti davanti ad un Primoz Roglic non brillantissimo nel giorno del suo addio alla Jumbo-Visma.

L’edizione numero 117 della classica lombarda vedeva il via da Como e l’arrivo a Bergamo dopo 238 km infarciti di salite. La prima asperità di giornata era la salita simbolo della corsa, il Ghisallo affrontato dal versante più moribdo (8,8 km al 3,7%) e posto al km 38. Dopo un tratto abbastanza semplice, il percorso proponeva la Roncola (7,5 km al 7,3%) al km 101 e quindi la salita di Berbenno (6,9 km al 5%) al km 129,5. Un breve tratto di fondovalle precedeva un’altra accoppiata formata dal Passo della Crocetta (11,6 km al 5,6%) al km 162 e dallo strappo di Zambla Alta (2,6 km al 6,9%) al km 175. Una lunga discesa anticipava l’ultima vera salita di giornata, il Passo di Ganda (9,3 km al 7,1%) la cui cima distava poco meno di 30 km dal traguardo. Il finale proponeva però ancora un’ultimo ostacolo prima del traguardo, il classico strappo di Bergamo Alta (1,3 km al 6,9%) posto ad appena 3 km dalla linea d’arrivo.

La fuga di giornata ha preso forma subito dopo il via ufficiale della corsa grazie all’attacco promosso da 10 corridori: Nicolas Prodhomme (AG2R Citroën Team), Samuele Battistella (Astana Qazaqstan Team), Nicolò Buratti (Bahrain-Victorious), Simon Geschke (Cofidis), Asbjørn Hellemose (Lidl-Trek), Mattia Bais (EOLO-Kometa), Thomas De Gendt (Lotto Dstny), Kamil Malecki (Q36.5 Pro Cycling Team), Paul Ourselin (TotalEnergies) e Jacob Eriksson (Tudor Pro Cycling). I 10 battistrada hanno immediatamente preso il largo, imboccando il Ghisallo con circa 40″ su un sestetto inseguitore formato da Tobias Bayer e Nicola Conci (Alpecin), Ben Swift (INEOS), Martin Marcellusi e Alex Tolio (Green Project) e Nils Brun (Tudor Pro Cycling) e circa 4 minuti sul gruppo. Proprio nel plotone al km 22 si era verificata una caduta che aveva coinvolto uno dei grandi favoriti di giornata, Remco Evenpoel (Soudal-Quick Step). Il campione belga è però prontamente rientrato sul gruppo. Lungo il Ghisallo i sei inseguitori sono rinvenuti sui 10 battistrada andando a formare un nuovo drappello di testa di 16 uomini che ha scollinato con 4 minuti sul gruppo tirato principalmente dagli uomini della Jumbo-Visma (Sam Oomen in particolare).

Tale situazione è rimasta pressochè inalterata fino ai piedi del Brebenno (-110), quando proprio Evenepoel ha ordinato ai suoi compagni di squadra di aumentare l’andatura allo scopo di indurire la corsa. Dal gruppo hanno così iniziato a perdere contatto diversi corridori, tra cui anche un Enric Mas (Movistar Team) che ha chiaramente beccato una giornata no. Il lavoro profuso dal ‘Wolfpack’ ha rapidamente fatto crollare il vantaggio dei battistrada che in questa fase è sceso fino a raggiungere 1′30″. A questo punto però gli uomini della Soudal si sono fermati e così in testa sono tornati gli uomini della Jumbo in compagnia delle maglie rosa della EF. Il gap è di conseguenza nuovamente aumentato tornado a circa 2′45″ quando la corsa era giunta ai piedi del Passo della Crocetta (-86). Nel frattempo anche nel drappello di testa il ritmo era aumentato grazie all’andatura imposta da Samuele Battistella. Il passo dell’Italiano ha messo in difficoltà diversi compagni di fuga che hanno man mano perso contatto dalla testa della corsa: il primo a staccarsi è stato il polacco Malecki, imitato poi da De Gendt, Bayer, Swift, Buratti ed Eriksson. Il drappello di testa si è così sfoltito, riducendosi a soli 10 uomini.

Proprio lungo le rampe della Crocetta sono iniziati i primi movimenti in testa al gruppo. A lanciarsi all’inseguimento dei fuggitivi sono stati prima Oscar Onley (Team DSM-Firmenich) e poi Ben Healy (EF Education-EasyPost). L’azione dei due britannici (anche l’irlandese è nativo del Regno Unito) ha scatenato l’appetito anche di altri uomini che però sono stati immediatamente bloccati dalla Jumbo-Visma evidentemente intenzionata a non complicarsi troppo la vita. Healy e Onley si sono corsì ritrovati ad inseguire i battistrada, da cui nel frattempo si erano staccati altri corridori, con il gruppo (distante circa 30″) alle calcagna. Allo scollinamento (-76) i due inseguitori avevano un ritardo di circa 20″ dai 7 battistrada superstiti, ovvero Prodhomme, Battistella, Geschke, Bais, Marcellusi, Tolio e Ourselin. Il gruppo si era ulteriormente avvicinato e pagava un ritardo di circa 45″ dai primi fuggitivi. Nel tratto di falsopiano successivo il drappello di testa, su cui nel frattempo erano rientrati i due inseguitori, si è ulteriormente selezionato e così in cima a Zambla Alta la situazione vedeva un nuovo quintetto di battistrada formato da Prodhomme, Tolio, Marcellusi, Healy ed Onley. Il gruppo, ora tirato da Jan Trantink (Jumbo-Visma) manteneva un ritardo di circa 1 minuto. Proprio nel gruppo, poco prima dello scollinamento, aveva avuto luogo un’altra caduta che ha coinvolto, tra gli altri, Mikel Landa (Bahrain-Victorius), Richard Carapaz e Esteban Chaves (EF Education-EasyPost) e Jakob Fuglsang (Israel-Premier Tech). Il campione dell’Ecuador è poi riuscito a rientrare sul gruppo, mentre il basco è rimasto a lungo a terra prima di ripartire ormai irrimediabilmente staccato.

Lungo la successiva discesa Healy e il bravo Marcellusi hanno lasciato la compagnia degli altri 3 fuggitivi: ai -50 la nuova coppia di testa vantava 35″ su Onley, Tolio e Prodohomme, e 1′10″ sul plotone già abbastanza selezionato e sempre tirato dalla Jumbo-Visma (Jan Tratnik e Wilco Keldermann). Il destino dei fuggitivi sembrava però ormai segnato: i 3 inseguitori sono stati ripresi ai -42, mentre Healy e Marcellusi sono riusciti ad imboccare il Passo di Ganda con circa mezzo minuto sul gruppo. Proprio sul Ganda è iniziata la vera bagarre. Il primo attacco è giunto ai -38 ad opera di Adam Yates (UAE Team Emirates) subito seguito da Julian Alaphilippe (Soudal-Quick Step). La Jumbo ha però immediatamente reagito grazie all’impressionante azione di Attila Valter che ha letteralmente trainato la prima parte del gruppo riportandosi sui due contrattaccanti e su Healy. L’andatura del campione d’Ungheria ha constestualmente mandato in crisi Remco Evenepoel, ediventemente non al meglio dopo la caduta di inizio corsa. Davanti si è invece formato un gruppetto di testa composto da Adam Yates e Tadej Pogacar (UAE Team Emirates), Alexander Vlasov (Bora-Hansgrohe), Primoz Roglic (Jumbo-Visma), Fausto Masnada e Andrea Bagioli (Soudal-Quick Step), Carlos Rodriguez (Ineos Grenadiers), Richard Carapaz (EF Education-EasyPost), Ben Harper e Simon Yates (Team Jayco-Alula) e Michael Woods (Israel-PremierTech). Ai -35 hanno allungato Harper, Woods, i gemelli Yates, Bagioli, Vlasov e Carapaz. Pogacar e Roglic sono invece rimasti indietro marcandosi a vicenda. Pogacar si è però rapidamente reso conto delle difficoltà del connazionale e nel giro di poche pedalate si è riportato sui 7 battistrada ed è poi ripartito in solitaria. Il fuoriclasse della UAE non è però riuscito a fare il vuoto, anzi è stato poi ripreso da Vlasov proprio mentre Roglic rientrava su Bagioli, Rodriguez, Simon e Adam Yates e Carapaz. Poco prima dello scollinamento Roglic ha dato fondo alle sue energie rientrando sulla coppia di testa, trascinandosi dientro Simon Yates e Bagioli.

Il nuovo quintetto di testa ha però avuto vita molto breve perchè subito dopo lo scollinamento, approfittando di un momento di incertezza degli altri, Pogacar ha piazzato un allungo che ha sorpreso i 4 avversari. Lo sloveno ha rapidamente guadagnato una decina di secondi, aumentando poi un pò alla volta il margine sugli immediati inseguitori su cui erano man mano rientrati Rodriguez, Adam Yates e Carapaz. Proprio la presenza del britannico offriva a Pogacar la possibilità d’avere un compagno di squadra in grado di guastare l’armonia tra gli inseguitori. Al termine della discesa il vantaggio dello sloveno aveva già superato i 35″, ma non era ancora sufficiente a garantirgli la certezza del successo anche perchè di lì a poco lo sloveno è stato colpito da crampi alla gamba destra. Dietro però gli inseguitori non erano affatto organizzati e così il vantaggio non è mutato anche perchè nel frattempo la pedalata di Pogacar era tornata ad essere decisamente performante. Il fuoriclasse sloveno ha così imboccato l’ultimo strappo con un margine di sicurezza che gli ha consentito di gestire senza affanni il finale andando a cogliere il terzo successo consecutivo nella Classica delle foglie morte. Dietro invece lo strappo di Bergamo Alta aveva fatto perdere contatto a Roglic e Carapaz. Gli altri 6 inseguitori hanno invece scollinato insieme andandosi a giocare allo sprint le posizioni di rincalzo. Ad avere la meglio nella volata dei battuti è stato il bravissimo Andrea Bagioli (a 52″) che ha così colto il risultato più importante della sua ancora giovane carriera, alla vigilia di una stagione in cui potrebbe vivere il salto di qualità definitivo. Terza piazza per Primoz Roglic, giunto alla sua ultima uscita con la maglia giallonera della Jumbo-Visma al termine di 8 anni pieni di successi. Alle loro spalle Vlasov, Simon Yates, Adam Yates e Rodriguez. Ottava posizione (a 1′06″) per Carapaz che ha anticipato un secondo gruppetto giunto ad 1′26″ e regolato da Remco Evenepoel, 9° davanti ad Andreas Kron (Lotto-Dstny).

Pierpaolo Gnisci

Pocagar tripletta Lombarda (fonte:Getty Images)

Pocagar tripletta Lombarda (fonte:Getty Images)

07-10-2023

ottobre 7, 2023 by Redazione  
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IL LOMBARDIA

Lo sloveno Tadej Pogačar (UAE Team Emirates) si è imposto nella classica italiana, Como – Bergamo, percorrendo 238 Km in 5h55′33″, alla media di 40.163 Km/h. Ha preceduto di 51″ l’italiano Andrea Bagioli (Soudal – Quick Step) e il connazionale Primož Roglič (Jumbo-Visma)

TOUR OF HAINAN (Cina)

Il canadese James Piccoli (China Glory Continental Cycling Team) si è imposto nella terza tappa, Baoting – Wuzhishan, percorrendo 122.6 Km in 3h08′34″, alla media di 39.01 Km/h. Ha preceduto di 2″ lo spagnolo Óscar Sevilla (Team Medellín – EPM) e l’australiano Sebastian Berwick (Israel – Premier Tech). Miglior italiano Valerio Conti (Team Corratec – Selle Italia), 4° a 2″. Sevilla è il nuovo leader della classifica con 1″ su Berwick e 8″ su Piccoli. Miglior italiano Conti, 5° a 15″

TOUR DE KYUSHU (Giappone)

Il giapponese Naoki Kojima (Team Bridgestone Cycling) si è imposto nella prima tappa, Kitakyushu – Omuta, percorrendo 144 Km in 3h18′48″, alla media di 43.464 Km/h. Ha preceduto allo sprint il mongolo Jambaljamts Sainbayar (Terengganu Polygon Cycling Team) e l’algerino Youcef Reguigui (Terengganu Polygon Cycling Team). Unico italiano in gara Antonio Nibali (Astana Qazaqstan Team), 20°. Kojima è il primo leader della classifica con 7″ su Sainbayar e 6″ su Reguigui. Nibali 21° a 13″.

GRAN PRIX CHANTAL BIYA (Camerun)

Lo slovacco Martin Chren (Dukla Banska Bystrica) si è imposto nella quinta ed ultima tappa, Zoétélé – Yaoundé, percorrendo 118.9 Km in 2h56′46″, alla media di 43.036 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’algerino Yacine Hamza (nazionale algerina) e il marocchino Adil El Arbaoui (nazionale marocchina). Nessun italiano in gara. Hamza si impone in classifica con lo stesso tempo del marocchino Oussama Khafi (nazionale marocchina) e del ruandese Samuel Niyonkuru (nazionale ruandese)

06-10-2023

ottobre 6, 2023 by Redazione  
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TOUR OF HAINAN (Cina)

L’australiano Sebastian Berwick (Israel – Premier Tech) si è imposto nella seconda tappa, Qionghai – Baoting, percorrendo 215.5 Km in 4h53′28″, alla media di 44.06 Km/h. Ha preceduto allo sprint lo spagnolo Óscar Sevilla (Team Medellín – EPM) e il belga Ben Hermans (Israel – Premier Tech). Miglior italiano Valerio Conti (Team Corratec – Selle Italia), 4°. Berwick è il nuovo leader della classifica con 1″ su Sevilla e 6″ su Hermans. Miglior italiano Conti, 5° a 10″

GRAN PRIX CHANTAL BIYA (Camerun)

L’algerino Yacine Hamza (nazionale algerina) si è imposto nella quarta tappa, Sangmelima – Avebé-Nvomeka, percorrendo 96.3 Km in 2h15′02″, alla media di 42.789 Km/h. Ha preceduto di 2″ il marocchino Oussama Khafi (nazionale marocchina) e il francese Guillaume Gaboriaud (Team France Défense). Nessun italiano in gara. Lo slovacco Pavol Rovder (Dukla Banska Bystrica) è ancora leader della classifica con 2″ su Hamza e Khafi

05-10-2023

ottobre 6, 2023 by Redazione  
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GRAN PIEMONTE

L’italiano Andrea Bagioli (Soudal – Quick Step) si è imposto nella corsa italiana, Borgofranco d’Ivrea – Favria, percorrendo 152 Km in 3h20′25″, alla media di 45.505 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’elvetico Marc Hirschi
(UAE Team Emirates) e lo spagnolo Alex Aranburu (Movistar Team)

PARIS – BOURGES

Il francese Arnaud Démare (Team Arkéa Samsic) si è imposto nella corsa francese, Gien – Bourges, percorrendo 198 Km in 4h25′56″, alla media di 44.673 Km/h. Ha preceduto allo sprint il belgi Arnaud De Lie (Lotto Dstny) e Jordi Meeus (BORA – hansgrohe). Miglior italiano Davide Cimolai (Cofidis), 9°.

TOUR OF HAINAN (Cina)

Il neozelandese George Jackson (Bolton Equities Black Spoke) si è imposto nella prima tappa, circuito di Qionghai, percorrendo 92.6 Km in 2h01′38″, alla media di 45.678 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Nicolas Dalla Valle (Team Corratec – Selle Italia) e il tedesco Lucas Carstensen (Roojai Online Insurance). Jackson è il primo leader della classifica con 4″ sulla Dalla Valle e 6″ su Carstensen

GRAN PRIX CHANTAL BIYA (Camerun)

Il ruandese Samuel Niyonkuru (nazionale ruandese) si è imposto nella terza tappa, Ebolowa – Mengong, percorrendo 104.2 Km in 2h22′34″, alla media di 43.853 Km/h. Ha preceduto allo sprint il marocchino Oussama Khafi (nazionale marocchina) e lo slovacco Pavol Rovder (Dukla Banska Bystrica). Nessun italiano in gara. Rovder è il nuovo leader della classifica con 2″ su Khafi e Niyonkuru

GP INTERNACIONAL DE CICLISMO DE SANTA CATARINA

IN AGGIORNAMENTO

Il colombiano Juan Felipe Rodriguez (Pío Rico – Alcaldía La Vega) si è imposto nella corsa brasiliana, circuIto di Urubici, percorrendo 79.2 Km in 1h42′04″, alla media di 46.558 Km/h. Ha preceduto di 19″ il boliviano Jose Manuel Aramayo (Pío Rico – Alcaldía La Vega) e di 23″ il brasiliano Euller Magno Rabelo (UniFunvic – Pindamonhangaba). Nessun italiano in gara

GP INTERNACIONAL DE CICLISMO DE SANTA CATARINA FEMENINA

La colombiana Elizabeth Castaño (Colombia Pacto Por El Deporte – GW Shimano) si è imposta nella corsa brasiliana, circuito di Urubici, percorrendo 62.2 Km in 1h36′32″, alla media di 38.66 Km/h. Ha preceduto di 14″ la brasiliana Ana Vitória Magalhães (nazionale brasiliana) e la connazionale Sara Juliana Moreno (Colombia Pacto Por El Deporte – GW Shimano). Nessuna italiana in gara.

BAGIOLI GRAN RISERVA. SUO IL GRAN PIEMONTE 2023

ottobre 5, 2023 by Redazione  
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Un Gran Piemonte corso a ritmi indiavolati che mettono in crisi Wout van Aert (Team Jumbo Visma) si risolve con una volata ristretta di quattro ciclisti in cui Andrea Bagili (Team Soudal Quick Step) ha la meglio su Marc Hirschi (UAE Team Emirates) ed Alex Aranburu (Team Movistar). La stagione autunnale delle classiche italiane vedrà adesso la degna conclusione nel Giro di Lombardia in programma sabato 7 Ottobre

Nel panorama delle semiclassiche italiane autunnali il Gran Piemonte riveste un ruolo importante anche perchè è il vero antipasto del Giro di Lombardia che si correrà due giorni dopo. Sono 153 i km da Borgofranco d’Ivrea a Favria, tutti compresi all’interno della provincia di Torino, e la seconda parte del percorso infarcita di saliscendi, con le salite di Colleretto Castelnuovo, Faiallo, Alpette e Prascorsano in rapida successione, ci dirà chi sarà il successore di Ivan Garcia Corcina (Team Movistar), vincitore della scorsa edizione ed ai nastri di partenza anche quest’anno. Tra i favoriti spicca il nome di Wout van Aert (Team Jumbo Visma), pronto a fare il bis dopo la bella vittoria nella Coppa Bernocchi lunedì scorso. Dopo la partenza si formava subito una coppia di ciclisti al comando. Gli attaccanti erano Ide Schelling (Team BORA Hansgrohe) e Mathias Vacek (Team Lidl Trek). Il gruppo li teneva comunque nel mirino e non dava loro troppo vantaggio tant’è che l’azione dei due battistrada si concludeva dopo 19 km. Schelling ci riprovava qualche km più tardi insieme a Madis Mihkels (Team Intermarchè Circus Wanty) ed a Louis Vervaeke (Team Soudal Quick Step). Dopo una quarantina di km ai tre attaccanti si accodavano altri sette ciclisti ovvero Alex Bogna (Team Alpecin Deceuninck), Cees Bol (Team Astana Qazaqstan), Alessandro Tonelli (Team Green Project Bardiani CSF Faizanè), Kamil Malecki (Q36.5 Pro Cycling Team), Sean Flynn (Team Dsm Firmenich), Nils Brun (Tudor Pr Cycling Team) e Michael Vink (Uae Team Emirates). Poco dopo anche Filippo Ganna (Team INEOS Grenadiers) raggiungeva la testa della corsa. Sotto l’impulso del Team Jumbo Visma il gruppo tornava compatto al km 65. Sulla prima salita di Colleretto Castelnuovo si formava un nuovo gruppetto in testa che comprendeva Xandro Meurisse (Team Alpecin Dceuninck), Harold Tejada (Team Astana Qazaqstan), Nicolò Buratti (Team Bahrain Victorious), Bob Jungels (Team Bora Hansgrohe), Jonathan Klever Caicedo (Team EF Eductaion Easy Post), Martin Marcellusi (Team Green Project Bardiani CSF Faizanè), Thymen Arensman (Team INEOS Grenadiers), Jacopo Mosca (Team Lidl Trek), Dries Devenyns (Team Soudal Quick Step), Sean Flynn (Team Dsm Firmenich), Michael Matthews (Team Jayco AlUla) e Davide Formolo (UAE Team Emirates). Questi attaccanti facevano sul serio ed in breve tempo raggiungevano un vantaggio rispetto al gruppo inseguitore superiore ai 2 minuti. La salita di Alpette frazionava il gruppo di testa che perdeva progressivamente terreno rispetto al gruppo inseguitore. Una volta ripresi gli ultimi attaccanti, ricominciavano scatti e controscatti ed ad una decina di km dalla conclusione restavano in testa in quattro: Marc Hirschi (UAE Team Emirates), Andrea Bagioli (Team Soudal Quick Step), Alex Aranburu (Team Movistar) e Guillaume Martin (Team Cofidis). Al loro inseguimento c’era un gruppo risicato che comprendeva una ventina di ciclisti ma nel quale era assente Wout van Aert. I quattro in testa si davano cambi regolari ed all’ultimo km avevano ancora oltre 15 secondi di vantaggio sul gruppo inseguitore. Il primo ad allungare era Martin ma il francese veniva subito ripreso da Bagioli. AI meno 200 era Hirschi a lanciare la volata ma lo svizzero veniva ripreso e superato in extremis da Bagioli che vinceva di mezza ruota precedendo proprio Hirschi. Terzo era Aranburu e quarto Martin mentre Ganna regolava il drappello di inseguitori per la quinta piazza a 11 secondi di ritardo da Bagioli. Nella top ten si segnalavano anche l’ottavo posto di Marcellusi ed il decimo posto di Tiberi. Bagioli ottiene la terza vittoria stagionale, la prima in una corsa di un giorno, dopo che aveva vinto due tappe all’ETHIAS Tour de Wallonie ed al Giro di Slovacchia. Sabato l’autunno italiano a due ruote avrà il suo momento clou nel Giro di Lombardia in cui assisteremo ad una sfida stellare tra Tadej Pogacar (UAE Team Emirates), Primoz Roglic (Team Jumbo Visma) e Remco Evenepoel (Team Soudal Quick Step), con Pogacar che cerca il bis dopo la vittoria dello scorso anno.

Antonio Scarfone

Andrea Bagioli vince il Gran Piemonte 2023 (foto: Getty Images)

Andrea Bagioli vince il Gran Piemonte 2023 (foto: Getty Images)

04-10-2023

ottobre 4, 2023 by Redazione  
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VISIT ELFSTEDEN RACE

Il belga Jasper Philipsen (Alpecin-Deceuninck) si è imposto nella corsa olandese, circuito di Leeuwarden, percorrendo 204.8 Km in 4h24′38″, alla media di 46.434 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’olandese Olav Kooij
(Jumbo-Visma) e il belga Davide Bomboi (TDT-Unibet Cycling Team). Miglior italiano Edoardo Affini (Jumbo-Visma), 10° a 8″

GRAN PRIX CHANTAL BIYA (Camerun)

L’algerino Yacine Hamza (nazionale algerina) si è imposto nella seconda tappa, Yaoundé – Ebolowa, percorrendo 165.2 Km in 2h33′40″, alla media di 42.56 Km/h. Ha preceduto allo sprint lo slovacco Martin Chren (Dukla Banska Bystrica) e il camerunense Clovis Kamzong (SNH Vélo Club). Nessun italiano in gara. Hamza è il nuovo leader della classifica con lo stesso tempo del marocchino Achraf Ed Doghmy (nazionale marocchina) e di Chren

GP URUBICI DE CICLISMO

L’uruguaiano Roderick Asconeguy (nazionale uruguaiana) si è imposto nella corsa brasiliana, Urubici – Parque São Joaquim, percorrendo 79.2 Km in 2h30′00″, alla media di 45.76 Km/h. Ha preceduto di 22″ il panamense Franklin Archibold (Panamá es Cultura y Valores) e di 1′10″ il brasiliano Otavio Augusto Gonzeli (Swift Carbon Pro Cycling Brasil). Nessun italiano in gara.

GP URUBICI DE CICLISMO FEMENINA

La colombiana Vanesa Martinez (Colombia Pacto Por El Deporte – GW Shimano) si è imposta nella corsa brasiliana, Urubici – Parque São Joaquim, percorrendo 62.2 Km in 2h03′11″, alla media di 30.3 Km/h. Ha preceduto allo sprint le brasiliane Ana Vitória Magalhães (nazionale brasiliana) e Thayna Araujo (Santos Cycling Team). Nessuna italiana in gara.

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