GIRO D’ITALIA 2023 – IL BORSINO DEI FAVORITI
Chi saranno i favoriti per la vittoria nella 106a edizione del Giro d’Italia cha scatterà domani dall’Abruzzo? Ecco il borsino
30% – REMCO EVENPOEL (Soudal Quick-Step): Il belga è il favorito numero 1 della centoseiesima edizione del Giro d’Italia. Il 2022 lo ha concluso alla grande vincendo la Vuelta di Spagna e il Mondiale su strada. Anche in questa primavare ha mostrato una forma strepitosa e batterlo sarà dura. Ballerini sarà il suo angelo custode negli arrivi in pianura mentre Cattaneo, Hirt e Masnada lo scorteranno quando la strada inizierà a salire.
20% – PRIMOZ ROGLIC (Team Jumbo-Visma): Il corridore sloveno manca dalla Corsa Rosa dal 2019, quando terminò terzo alle spalle di Carapaz e Nibali. Negli anni ha ottenuto vittorie di prestigio in Spagna e bei piazzamenti in Francia, ma la vittoria in Italia sarebbe un tassello importante per la sua carriera. Si presenta ai nastri di partenza in ottima forma e con un team che, come al solito, sulla carta è uno dei più forti
15% – GERAINT THOMAS (Ineos Grenadiers): Il trentaseienne corridore della Ineos non ha lasciato bei ricordi al Giro d’Italia, quest’anno potrebbe essere l’ultima possibilità per cercare un successo di prestigio, considerando che viene dal terzo posto del Tour de France 2022.
10% – JOAO ALMEJDA (UAE Team Emirates): Il percorso gli si addice molto, le cronometro presenti e i tapponi di montagna non molto ”duri” rispetto al passato possono favorire il portoghese, che già negli anni scorsi si è reso protagonista al Giro.
10% – TAO GEOGHEGAN HART (Ineos Grenadiers): Lui è l’unico dei favoriti ad aver già vinto il Giro d’Italia (nel 2020, quando si corse in ottobre a causa della pandemia). Lo scorso anno ha lavorato più per gli altri che per sé, questo perchè la forma fisica non ha mai raggiunto il picco del 2020. Il britannico ha corso bene alla Tirreno-Adriatico e ha trionfato magistralmente al Tour of the Alps, cosa che fa pensare che in casa Ineos Grenadiers lui e Thomas partano alla pari coi gradi di capitano.
5% – ALEKSANDR VLASOV (Bora hansgrohe): Il ventisettenne della Bora non è mai riuscito a mostrare tutto il suo talento nei Grandi Giri. Cadute, malanni e imprevisti lo hanno tenuto bloccato negli ultimi anni, però quando è risucito ad arrivare fino alla fine ha sempre sfiorato il podio. Si aspetta un suo definitivo salto di qualità che lo porterebbe tra i big delle corse a tappe prima che il tempo batta cassa.
3% – DAMIANO CARUSO (Bahrain Victorious): Il siciliano è la speranza italiana nella Corsa Rosa. La carta d’identità inizia ad essere pesante, però le esperienze e la sua scaltrezza ad evitare le insidie della strada che il Giro d’Italia presenta possono essere delle ottime armi.
2% – JACK HAIG (Bahrain Victorious): Il corridore australiano ha una grande potenzialità, purtroppo per lui nelle ultime stagioni vari problemi lo hanno tenuto lontano dalle corse a tappe di tre settimane. Sottovalutarlo potrebbe essere un grosso errore.
2% – JAY VINE (UAE Team Emirates): Il giovanissimo ciclista della UAE potrebbe essere la sorpresa della Corsa Rosa. Età, talento, squadra forte sono punti importanti su cui poter fa leva. Quest’anno lo abbiamo visto poco in corsa, cosa che non gli ha impedito però di portare a casa bei risultati.
2% – THIBAUT PINOT (Groupama – FDJ): L’esperto scalatore transalpino non ha mai vinto un Grande Giro in carriera, cosa che ci dispiace enormemente. Se dovesse provare a fare classifica con un pò di fortuna potrebbe rivelarsi la sorprea del Giro d’Italia 2023, un premio meritato per la sua carriera.
1% – ALTRI: La Corsa Rosa ha sempre regalato sorprese, anche quest’anno potrebbe esserci un corridore sottovaluto o l’exploit di qualchee giovane atleta.
Luigi Giglio

Roglic ed Evenepoel, i due principali favoriti per la vittoria del Giro 2023 (Getty Images)
04-05-2023
maggio 5, 2023 by Redazione
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INTERNATIONAL TOUR OF HELLAS
Il belga Timothy Dupont (Tarteletto-Isorex) si è imposto nella seconda tappa, Micene – Calamata , percorrendo 178.3 Km in 3h54′20″, alla media di 45.653 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Enrico Zanoncello (Green Project-Bardiani CSF-Faizanè) e il portoghese Iuri Leitao (Caja Rural-Seguros RGA). Il neozelandese Aaron Gate (Bolton Equities Black Spoke) è ancora leader della classifica con 9″ sull’irlandese Rory Townsend (Bolton Equities Black Spokee) e 10″ su Leitao. Miglior italiano Manuele Tarozzi (Green Project-Bardiani CSF-Faizanè), 25° a 36″
TOUR DU BÉNIN
L’algerino Yacine Hamza (nazionale algerina) si è imposto anche nella terza tappa, Abomey – Comé, percorrendo 140.5 Km in 3h46′12″, alla media di 37.273 Km/h. Ha preceduto allo sprint il marocchino Achraf Ed Doghmy (nazionale marocchina) e il camerunense Clovis Kamzong (nazionale camerunense). Nessun italiano in gara. Ed Doghmy è ancora leader della classifica con 12″ su Kamzong e 18″ su Hamza
TOUR DE CATAMARCA INTERNACIONAL (Argentina)
L’ecudoriano Santiago Montenegro (Movistar-Best PC) si è imposto nella prima tappa, circuito di Catamarca, percorrendo 184.2 Km in 4h38′58″, alla media di 39.618 Km/h. Ha preceduto di 2″ l’olandese Stefan Verhoeff (Universe Cycling Team) e il colombiano Leison Damian Maca (Supergiros-Alc.Manizales). Miglior italiano Matteo Donegà (nazionale italiana), 63° a 14′26″. Montenegro è il primo leader della classifica con 6″ su Verhoeff e 8″ su Maca. Miglior italiano Donegà, 63° a 14′36″.
LA VUELTA FEMENINA
L’olandese Marianne Vos (Team Jumbo-Visma) si è imposta anche nella quarta tappa, Cuenca – Guadalajara, percorrendo 133.1 Km in 3h26′24″, alla media di 38.692 Km/h. Ha preceduto allo sprint la danese Emma Norsgaard (Movistar Team) e l’elvetica Marlen Reusser (Team SD Worx). Miglior italiana Silvia Persico (UAE Team ADQ), 8°. La Vos è ancora leader della classifica con 25″ sulla statunitense Chloé Dygert (CANYON//SRAM Racing) e 26″ sulla connazionale Riejanne Markus (Team Jumbo-Visma). Miglior italiana Erica Magnaldi (UAE Team ADQ), 16° a 1′15″
03-05-2023
maggio 4, 2023 by Redazione
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INTERNATIONAL TOUR OF HELLAS
Il polacco Stanislaw Aniolkowski (Human Powered Health) si è imposto nella prima tappa, circuito di Candia, percorrendo 187.7 Km in 4h35′29″, alla media di 40.881 Km/h. Ha preceduto allo sprint il portoghese Iuri Leitao (Caja Rural-Seguros RGA) e lo statunitense Tyler Stites (nazionale statunitense). Miglior italiano Lorenzo Quartucci (Team corratec – Selle Italia). Il neozelandese Aaron Gate (Bolton Equities Black Spoke) è ancora leader della classifica con 9″ sull’irlandese Rory Townsend (Bolton Equities Black Spokee) e 12″ su Aniolkowski. Miglior italiano Manuele Tarozzi (Green Project-Bardiani CSF-Faizanè), 25° a 36″
TOUR DU BÉNIN
L’algerino Yacine Hamza (nazionale algerina) si è imposto nella seconda tappa, Parakou – Savè, percorrendo 156.4 Km in 3h51′43″, alla media di 40.503 Km/h. Ha preceduto allo sprint il marocchino Achraf Ed Doghmy (nazionale marocchina) e il francese Stefan Bennett (EuroCyclingTrips). Nessun italiano in gara. Ed Doghmy è ancora leader della classifica con 8″ sul camerunense Clovis Kamzong (nazionale camerunense) e 15″ sul burkinabè Souleymane Koné (nazionale burkinabè)
CARPATHIAN COURIERS RACE IN MEMORY OF WACŁAW FELCZAK (Polonia – Under23)
Lo sloveno Gal Glivar (nazionale slovena) si è imposto nella quinta ed ultima tappa, Iwonicz Zdrój – Rymanów Zdrój, percorrendo 83.5 Km in 2h06′35″, alla media di 39.58 Km/h. Ha preceduto allo sprint il tedesco Moritz Kretschy (nazionale tedesca) e l’italiano Giulio Pellizzari (Green Project-Bardiani CSF-Faizanè). Glivar si impone in classifica con 9″ su Pellizzari e 23″ sull’italiano Davide De Cassan (Cycling Team Friuli ASD)
LA VUELTA FEMENINA
L’olandese Marianne Vos (Team Jumbo-Visma) si è imposta nella terza tappa, Elche de la Sierra – La Roda, percorrendo 157.8 Km in 3h27′38″, alla media di 45.6 Km/h. Ha preceduto allo sprint la connazionale Charlotte Kool (Team DSM) e la statunitense Chloé Dygert (CANYON//SRAM Racing). Miglior italiana Erica Magnaldi (UAE Team ADQ), 24°. La Vos è ancora leader della classifica con 13″ sulla Dygert e 14″ sulla connazionale Riejanne Markus (Team Jumbo-Visma). Miglior italiana la Magnaldi, 21° a 1′03″
02-05-2023
maggio 3, 2023 by Redazione
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INTERNATIONAL TOUR OF HELLAS
Il neozelandese Aaron Gate (Bolton Equities Black Spoke) si è imposto nel prologo, circuito a cronometro di Candia, percorrendo 6 Km in 7′30″, alla media di 48.000 Km/h. Ha preceduto di 9″ l’irlandese Rory Townsend (Bolton Equities Black Spoke) e di 14″ il connazionale Logan Currie (Bolton Equities Black Spoke). Miglior italiano Giulio Masotto (Team Corratec), 27° a 36″. Gate è il primo leader della classifica con 9″ su Townsend e 14″ su Currie. Miglior italiano Masotto, 27° a 36″
TOUR DU BÉNIN
Il marocchino Achraf Ed Doghmy (nazionale marocchina) si è imposto nella prima tappa, Parakou – Djougou, percorrendo 132.5 Km in 3h04′57″, alla media di 42.994 Km/h. Ha preceduto allo sprint il camerunense Clovis Kamzong (nazionale camerunense) e il burkinabè Souleymane Koné (nazionale burkinabè). Nessun italiano in gara. Ed Doghmy è il primo leader della classifica con 2″ su Kamzong e 4″ su Koné
CARPATHIAN COURIERS RACE IN MEMORY OF WACŁAW FELCZAK (Polonia – Under23)
L’italiano Alberto Bruttomesso (Cycling Team Friuli ASD) si è imposto nella quarta tappa, Niedzica – Podegrodzie, percorrendo 142.1 Km in 2h59′26″, alla media di 47.516 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Marco Andreaus (Cycling Team Friuli ASD) e l’olandese Niek Voogt (Scorpions Racing Team). Il lituano Aivaras Mikutis (Tudor Pro Cycling Team U23) è ancora leader della classifica con 4″ sullo sloveno Gal Glivar (nazionale slovena) e sull’italiano Davide De Cassan (Cycling Team Friuli ASD)
LA VUELTA FEMENINA
L’olandese Charlotte Kool (Team DSM) si è imposta nella seconda tappa, Orihuela – Pilar de la Horadada, percorrendo 105.8 Km in 2h41′27″, alla media di 39.319 Km/h. Ha preceduto allo sprint la connazionale Marianne Vos (Team Jumbo-Visma) e la statunitense Chloé Dygert (CANYON//SRAM Racing). Miglior italiana Rachele Barbieri (Liv Racing TeqFind), 5°. La Vos è la nuova leader della classifica con 1″ sulla Dygert e 2″ sull’olandese Riejanne Markus (Team Jumbo-Visma). Miglior italiana Gaia Realini (Trek-Segafredo), 11° a 15″
01-05-2023
maggio 1, 2023 by Redazione
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ESCHBORN-FRANKFURT
Il danese Søren Kragh Andersen (Alpecin-Deceuninck) si è imposto nella corsa tedesca, Eschborn – Francoforte, percorrendo 203.8 Km in 4h51′27″, alla media di 41.956 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’austriaco Patrick Konrad (BORA-hansgrohe) e l’italiano Alessandro Fedeli (Q36.5 Pro Cycling Team)
LE TOUR DE BRETAGNE CYCLISTE
L’olandese Roel van Sintmaartensdijk (Circus-ReUz-Technord) si è imposto nella settima ed ultima tappa, Piré-Chancé – Châteaugiron, percorrendo 163.5 Km in 3h31′04″, alla media di 46.478 Km/h. Ha preceduto allo sprint il norvegese Sakarias Koller Løland (Uno-X DARE Development Team) e Noah Hobbs (Groupama-FDJ Conti). Miglior italiano Andrea Debiasi (nazionale italiana), 15° L’elvetico Simon Pellaud (Tudor Pro Cycling Team) si impone in classifica con 26″ sul francese Nolann Mahoudo (CIC U Nantes Atlantique) e 35″ sullo statunitense Luke Lamperti (Trinity Racing). Miglior italiano Sergio Meris (nazionale italiana), 10° a 51″
CIRCUITO DEL PORTO – TROFEO ARVEDI
L’italiano Mattia Pinazzi (Arvedi Cycling) si è imposto nella corsa italiana, circuito di Cremona, percorrendo 179.9 Km in 3h52′00″, alla media di 46.526 Km/h. Ha preceduto allo sprint gli italiani Davide Persico (Team Colpack Ballan) e l’italiano Nicolas Dalla Valle (Team Corratec)
ESCHBORN-FRANKFURT UNDER 23
Il danese Joshua Gudnitz (Team Coloquick) si è imposto nella corsa tedesca, Eschborn – Francoforte, percorrendo 108.4 Km in 2h30′59″, alla media di 43.078 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Gustav Wang (Restaurant Suri-Carl Ras) e l’eritreo Aklilu Arefayne (Circus-ReUz-Technord). Miglior italiano Alessio Delle Vedove (Circus-ReUz-Technord), 7°.
CARPATHIAN COURIERS RACE IN MEMORY OF WACŁAW FELCZAK (Polonia – Under23)
Lo sloveno Gal Glivar (nazionale slovena) si è imposto nella terza tappa, circuito di Stará Ľubovňa, percorrendo 138.4 Km in 3h06′51″, alla media di 44.442 Km/h. Ha preceduto di 10″ l’italiano Giulio Pellizzari (Green Project-Bardiani CSF-Faizanè) e l’austriaco Sebastian Putz (Tirol KTM Cycling Team). Il lituano Aivaras Mikutis (Tudor Pro Cycling Team U23) è il nuovo leader della classifica con 4″ su Glivar e sull’italiano Davide De Cassan (Cycling Team Friuli ASD)
LA VUELTA FEMENINA
Il team olandese Team Jumbo-Visma si è imposto nella prima tappa, cronometro a squadre di Torrevieja, percorrendo 14.5 Km in 18′03″, alla media di 48.199 Km/h. Ha preceduto di 1″ il team tedesco Canyon//SRAM Racing e di 9″ il team statunitense Trek – Segafredo. Unica squadra italiana al via il team Bepink, 19° a 1′47″. La britannica Anna Henderson (Team Jumbo-Visma) è la prima leader della classifica con lo stesso tempo delle olandesi Amber Kraak (Team Jumbo-Visma) e Marianne Vos (Team Jumbo-Visma). Miglior italiana Gaia Realini (Trek-Segafredo), 11° a 9″
IL GRUPPO E’ DISTRATTO E KRAGH ANDERSEN VINCE LA VOLATA RISTRETTA
Fughe e attacchi caratterizzano il GP di Francoforte 2023, con le squadre dei velocisti che restano al palo, non riuscendo a chiudere definitivamente sui vari attacchi sferrati. Dall’ultimo di questi beneficia Soren Kragh Andersen (Team Alpecin Deceuninck), che batte in una volata ristretta Patrick Konrad (Team BORA Hansgrohe) ed Alessandro Fedeli (Q36.5 Pro Cycling Team)
Il Gran Premio di Francoforte – ufficialmente Eschborn Frankfurt – si disputa come al solito nella ricorrenza del Primo Maggio e strizza l’occhio ai velocisti, che nei 203.8 km di corsa dovranno pur sempre guadagnarsi la volata visto che la doppia ascesa del Feldberg e la tripla ascesa del Mammolshain induriranno la corsa. Il Mammolshain, caratteristico muro della corsa tedesca di 2.3 km all’8%, sarà affrontato l’ultima volta quando mancheranno poco meno di 40 km alla conclusione, per cui il gruppo avrà la possibilità di compattarsi per lo sprint finale. Non sono comunque da escludere del tutto azioni vincenti di finisseur o di una fuga ben assortita. La fuga di giornata partiva immediatamente, dopo neanche 2 km dal via, grazie all’azione di Max Walscheid (Team Cofidis), Sergio Tu (Team Bahrain Victorious), Jens Reynders (Team Israel Premier Tech), Ceriel Desal (Team Bingoal WB), Matteo Moschetti (Q36.5 Pro Cycling Team) e Felipe Orts (Team Burgos BH). Il vantaggio massimo della fuga, superiore agli 8 minuti, veniva raggiunto al km 32, dopodichè già durante la prima ascesa del Feldberg esso iniziava a calare vistosamente. Al km 60 la fuga aveva 3 minuti e 15 secondi di vantaggio sul gruppo tirato da BORA Hansgrohe ed Alpecin Deceuninck. Sui fuggitivi si riportava un drappello di cinque ciclisti formato da Samuele Zoccarato (Team Green Project-Bardiani CSF-Faizanè), Georg Steinhauser (Team EF Education EasyPost), Mathieu Bargaudeau (Team TotalEnergies) e Lorenzo Milesi (Team DSM), mentre alcuni membri originari della prima fuga si rialzavano sul secondo gpm di Feldberg. La maggior parte dei componenti della fuga veniva infine ripresa prima della terza ed ultima scalata verso il Mammolshain. A Steinhauser si aggregavano Lorenzo Rota e Georg Zimmermann (Team Intermarchè Circus Wanty), Patrick Konrab (Team BORA Hansgrohe), Marc Hirschi (UAE Team Emirates), Soren Kragh Andersen (Team Alpecin Deceuninck), Ben Hermans e Stephen Williams (Team Israel Premier Tech), Alessandro Fedeli (Q36.5 Pro Cycling Team) e Matteo Marcellusi (Team Green Project-Bardiani CSF-Faizanè). A 20 km dal termine il vantaggio della testa della corsa era di 1 minuto e 10 secondi sul gruppo tirato dalle squadre dei velocisti, tra cui erano molto attive il Team Jayco AlUla, il Team Cofidis ed il Team Bahrain Victorious. Nonostante gli sforzi del gruppo all’inseguimento, il drappello di testa riusciva a restare compatto e a non farsi raggiungere. Nella volata ristretta era Kragh Andersen a vincere davanti a Konrad e Fedeli. Chiudevano la top five Hirschi in quarta posizione e Rota in quinta posizione. Il gruppo inseguitore veniva regolatao a 18 secondi di ritardo da Arnaud De Lie (Team Lotto Dstny). Kragh Andersen ottiene la prima vittoria stagionale confermando di essere un uomo che sa cogliere l’attimo, in una carriera che tra le corse più prestigiose lo ha già visto vincere in una Parigi-Tours, in due tappe del Tour de France, in una tappa del Giro di Svizzera, del Benelux Tour e della Parigi-Nizza.
Antonio Scarfone

Søren Kragh Andersen vince la Classica di Francoforte 2023 (foto: Arne Dedert/dpa)
GAVIRIA ANTICIPA TUTTI A GINEVRA. ADAM YATES E’ IL RE DI ROMANDIA.
E’ Fernando Gaviria (Movistar Team) il vincitore dell’ultima frazione del Tour de Romandie edizione 2023. Il colombiano ha dominato lo sprint finale di Ginevra anticipando gli avversari Nikias Arndt (Bahrain-Victorius) ed Ethan Hayter (Ineos Grenadiers) al termine di una tappa in cui i velocisti hanno dovuto faticare non poco per arrivare in volata. Nessun cambiamento nella classifica generale che ha premiato Adam Yates (UAE Team Emirates) già vincitore della tappa regina in quel di Thyon 2000. Dietro di lui l’interessantissimo Matteo Jorgenson (Movistar Team) 2° a 19″ e Damiano Caruso (Bahrain-Victorius) giunto 3° a 27″ e pronto per provarsi a giocarsi le sue carte anche al prossimo Giro d’Italia.
La tappa finale, 171 km da Vufflens-la-Ville a Ginevra, proponeva un tracciato adatto ai velocisti in virtù degli ultimi 45 tutti piatti o tendenti all’ingiù. La fase centrale della frazione era però decismente frizzante vista la presenza di due gpm: il Grand Fuey (5,8 km al 7,5%) posto al km 95 e Le Molard (3,3 km al 6,8%) al km 119. Insomma, una frazione che pur favorendo le ruote veloci, non escludeva del tutto i colpi di mano o le fughe da lontano.
Subito dopo il via un terzetto composto da Paul Lapeira (Ag2r Citroen Team), Robert Stannard (Alpecin-Deceuninck) e Thomas Gloag (Jumbo-Visma) è riuscito ad evadere dal gruppo. A questo trio si è immediatamente aggiunto Antoine Aebi, rappresentante della nazionale Svizzera. Nel gruppo principale sono però continuati gli attacchi e proprio da uno di questi allunghi è riuscito ad avvantaggiarsi il campione danese Alexander Kamp (Tudor Pro Cycling) che ha poi completato il suo inseguimento intorno al km 30. Si è così formato un drappello di 5 uomini, poi rimasto in testa alla corsa per buona parte della tappa. La presenza nel gruppetto di testa di un uomo di classifica (Gloag 11° a 2′14″) e la voglia dei velocisti di giocarsi le loro chance sul traguardo di Ginevra, hanno fatto si che il vantaggio dei fuggitivi non superasse i 4 minuti e mezzo. Dopo lo sprint intermedio di Cassonay (km 66) il plotone ha iniziato inesorabilmente a guadagnare, tirato dagli uomini del leader Adam Yates, l’UAE Team Emirates, e da quelli della Movistar. Quest’ultimi erano chiaramente intenzionati a portare allo sprint Fernando Gaviria. Il gap ha così iniziato a diminuire sensibilmente.
Una ulteriore accelerazione da parte del plotone è avvenuta lungo la prima salita di giornata, il Grand Fuey (5,8 km al 7,6%). L’andatura prodotta dagli uomini della UAE (Domen Novak in particolare) ha spaccato il gruppo, facendo perdere contatto a diversi velocisti tra cui Ethan Vernon (Soudal-Quick Step) e lo stesso Gaviria. Gli sprinter però sono man mano rientrati lungo la successiva discesa grazie anche ad un rallentamento del gruppo, che nel frattempo aveva ripreso Aebi. In questa fase i 4 fuggitivi superstiti, che avevano visto scendere il loro vantaggio a poco più di un minuto lungo la salita, sono riusciti a guadagnare nuovamente qualcosa riportando il gap intorno a 2 minuti.
Lungo la seconda ed ultima salita di giornata (Le Molard, 3,3 km al 6,8%) il gruppo ha nuovamente aumentato l’andatura, stavolta per merito del lavoro di Ineos Grenadiers e EF Education-EasyPost e i velocisti di conseguenza sono andati ancora in difficoltà. Tra i corridori staccati, c’erano di nuovo Gaviria e Vernon, oltre al belga Milan Menten (Lotto-Dstny). A 40 km dall’arrivo la situazione della corsa era decisamente fluida: il quartetto di testa vantava poco più di 20″ sul gruppo principale formato da non più di 60 corridori. Un primo gruppo di inseguitori, che comprendeva anche Gaviria e Menten, era segnalato a circa 30″ dal plotone, mentre un ulteriore drappello in cui si era ritrovato Vernon, viaggiava con un disacco di 1′15″ dalla testa della corsa.
I quattro fuggitivi si sono arresi ai -34 e ciò ha generato un successivo rallentamento del gruppo che ha facilitato il rientro del gruppetto di Gaviria e Menten, avvenuto ai -30. Di li a poco, approfittando della nuova situazione di corsa, Geoffrey Bouchard (Ag2r Citroen Team) ha provato ad uscire dal gruppo in solitaria. Al francese si sono aggiunti poco dopo due corridori della Tudor, ovvero Arthur Kluckers e Sebastien Reichenbach. Il nuovo terzetto di testa è riuscito a guadangare una manciata di secondi (15″ ai -20) costringendo la Movistar ai lavori straordinari per poter chiudere sui battistrada. Ai -10, il trio di testa aveva ancora una ventina di secondi da difendere e il plotone ha dovuto lavorare sodo per arrivare al ricongiungimento (-2 dall’arrivo). A questo punto sono iniziate le operazioni di preparazione alla volata. Gaviria è stato il più lesto e ha anticipato tutti approfittando di una curva posta ai 300 metri dall’arrivo. Il colombiano ha subito guadagnato un margine di sicurezza che gli ha consentito di alzare la braccia al cielo con tranquillità. Dietro di lui Nikias Arndt (Bahrain-Victorius), Ethan Hayter (Ineos Grenadiers), Milan Menten (Lotto-Dstny), Gianmarco Garofoli (Astana Qazaqstan Team), Luca Mozzato (Team Arkea-Samsic), Lewis Askey (Groupama-FDJ), Magnus Cort (EF Education-EasyPost), Matteo Sobrero (Team Jayco-AlUla) e Dion Smith (Intermarché-Circus-Wanty).
La classifica è rimasta invariata. Vittoria finale dunque per Adam Yates (UAE Team Emirates) che conquista per la prima volta in carriera la corsa Elvetica con un vantaggio di 19″ su Matteo Jorgenson (Movistar Team) e 27″ su un ottimo Damiano Caruso (Bahrain-Victorius). Ai piedi del podio troviamo il giovanissimo britannico Max Poole (Team DSM) a 38″ e il vecchio Thibaut Pinot (Groupama-FDJ) a 41″. Sesta piazza per Cian Uijtdebroeks (Bora-Hansgrohe) ad 1′21″ davanti a Romain Bardet (Team DSM), 7° ad 1′28″. Buon ottavo posto per Egan Bernal (Ineos Grenadiers) che ritorna nella top ten di un corsa WT dopo il terribile infortunio occorso più di un anno fa. Per il colombiano un ritardo di 1′53″ ma anche la consapevolezza di essere sulla giusta strada per il ritorno ad alti livelli. Completano la top ten finale Eddie Dunbar (Team Jayco-AlUla), 9° ad 1′53″, e Rafal Majka (UAE Team Emirates) 10° a 2′07″ dal compagno di squadra.
Pierpaolo Gnisci
30-04-2023
aprile 30, 2023 by Redazione
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TOUR DE ROMANDIE
Il colombiano Fernando Gaviria (Movistar Team) si è imposto nella quinta ed ultima tappa, Vufflens-la-Ville – Ginevra percorrendo 170.8 Km in 3h58′01″, alla media di 43.056 Km/h. Ha preceduto allo sprint il tedesco Nikias Arndt (Bahrain Victorious) e il britannico Ethan Hayter (INEOS Grenadiers). Miglior italiano Gianmarco Garofoli (Astana Qazaqstan Team), 5° Yates è il nuovo leader della classifica con 19″ sullo statunitense Matteo Jorgenson (Movistar Team) e 27″ su Caruso.
VUELTA ASTURIAS JUAN ALVAREZ MENDO
Lo spagnolo Pelayo Sanchez (Burgos-BH) si è imposto nella terza ed ultima tappa, Cangas del Narcea – Oviedo, percorrendo 146.5 Km in 3h27′13″, alla media di 42.419 Km/h. Ha preceduto di 17″ l’italiano Vincenzo Albanese (EOLO-Kometa Cycling Team) e il belga Steff Cras (TotalEnergies). L’italiano Lorenzo Fortunato (EOLO-Kometa Cycling Team) si impone in classifica con 31″ sul colombiano Einer Augusto Rubio (Movistar Team) e 33″ sul colombiano Iván Ramiro Sosa (Movistar Team).
LE TOUR DE BRETAGNE CYCLISTE
La sesta tappa, Châteaubriant – Plancoët (209.4 Km), è stata annullata a causa del fango sulle strade che ha causato una caduta di massa. L’elvetico Simon Pellaud (Tudor Pro Cycling Team) rimane leader della classifica con 26″ sul francese Nolann Mahoudo (CIC U Nantes Atlantique) e 35″ sullo statunitense Luke Lamperti (Trinity Racing). Miglior italiano Sergio Meris (nazionale italiana), 11° a 51″
GP VORARLBERG P/B RADHAUS RANKWEIL
Il ceco Michael Boros (Elkov-Kasper) si è imposto nella corsa austriaca, circuito di Nenzing, percorrendo 163.1 Km in 3h50′58″, alla media di 42.37 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’austriaco Moran Vermeulen (Team Vorarlberg) e di 3″ lo sloveno Jaka Primozic (Hrinkow Advarics). Miglior italiano Alexander Konychev (Team Corratec), 8° a 59″.
TOUR OF THE GILA (USA)
Lo spagnolo Oscar Sevilla (Team Medellin-EPM) si è imposto nella quinta ed ultima tappa, Silver City – Piños Altos, percorrendo 161.9 Km in 4h11′15″, alla media di 38.663 Km/h. Ha preceduto allo sprint lo statunitense Alex Hoehn (Above and Beyond Cancer p/b World) e di 2′37″ l’olandese Lars Quaedvlieg (Universe Cycling Team). Unico italiano in gara Antonio Polga (Team Novo Nordisk Development), 52° a 32′59″. Hoehn si impone in classifica con 2″ su Sevilla e di 2′23″ il norvegese Torbjørn Andre Røed (Above and Beyond Cancer p/b World). Polga 55° a 48′11″
TOUR OF THE GILA DONNE (USA)
La statunitense Austin Killips (Amy D Foundation) si è imposta nella quinta ed ultima tappa, Silver City – Piños Altos, percorrendo 110.9 Km in 3h07′16″, alla media di 35.532 Km/h. Ha preceduto di 8″ la messicana Marcela Prieto (Pato Bike BMC Team) e di 12″ la connazionale Cassie Nelson (Amy D Foundation). Nessuna italiana in gara. La Killips si impone in classifica con con 1′29″ sulla Prieto e 1′33″ sulla connazionale Emily Ehrlich (Virginia’s Blue Ridge TWENTY24)
CARPATHIAN COURIERS RACE IN MEMORY OF WACŁAW FELCZAK (Polonia – Under23)
L’olandese Wessel Mouris (Scorpions Racing Team) si è imposto nella seconda tappa, circuito di Bánovce nad Bebravou, percorrendo 146.6 Km in 3h14′09″, alla media di 45.305 Km/h. Ha preceduto di 1″ il lituano Aivaras Mikutis (Tudor Pro Cycling Team U23) e di 1′15″ l’italiano Alberto Bruttomesso (Cycling Team Friuli ASD). Mouris è il nuovo leader della classifica con 1′04″ su Mikutis e 1′10″ sull’italiano Marco Andreaus (Cycling Team Friuli ASD)
GRACIA ORLOVA’ (Repubblica Ceca – Donne)
La polacca Dominika Wlodarczyk (MAT ATOM Deweloper Wroclaw) si è imposta nella quinta ed ultima tappa, circuito di Orlová, percorrendo 101.6 Km in 2h47′36″, alla media di 36.372 Km/h. Ha preceduto allo sprint la svedese Jenny Rissveds (nazionale svedese) e di 5″ la belga Fien Van Eynde (Fenix-Deceuninck Development Team). Due italiane in gara: Federica Damiana Piergiovanni (UAE Development Team) 8° a 13″, Carlotta Cipressi (UAE Development Team) 9° a 13″. La Rissveds si impone in classifica con 23″ sulla Wlodarczyk e 54″ sulla connazionale Emilia Fahlin (nazionale svedese). La Piergiovanni 8° a 1′40″, la Cipressi 12° a 2′03″
CERATIZIT FESTIVAL ESLY JACOBS (Lussemburgo – Donne)
La neozelandese Ally Wollaston (AG Insurance-Soudal Quick-Step Team) si è imposta nella seconda ed ultima tappa, Lussemburgo – Steinfort, percorrendo 111.1 Km in 2h51′20″, alla media di 38.907 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiana Marta Bastianelli (UAE Team ADQ) e l’olandese Anouska Koster (Uno-X Pro Cycling Team). La Wollaston si impone in classifica con 1″ sulla Bastianelli e 14″ sulla Koster
29-04-2023
aprile 29, 2023 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
TOUR DE ROMANDIE
Il britannico Adam Yates (UAE Team Emirates) si è imposto nella quarta tappa, Sion – Thyon 2000, percorrendo 161.6 Km in 4h40′41″, alla media di 34.544 Km/h. Ha preceduto di 7″ il francese Thibaut Pinot (Groupama-FDJ) e di 19″ l’italiano Damiano Caruso (Bahrain Victorious). Yates è il nuovo leader della classifica con 19″ sullo statunitense Matteo Jorgenson (Movistar Team) e 27″ su Caruso.
VUELTA ASTURIAS JUAN ALVAREZ MENDO
L’italiano Lorenzo Fortunato (EOLO-Kometa Cycling Team) si è imposto nella seconda tappa, Candás – Cangas del Narcea, percorrendo 182.6 Km in 4h35′11″, alla media di 39.813 Km/h. Ha preceduto di 27″ i colombiani Einer Augusto Rubio (Movistar Team) e Iván Ramiro Sosa (Movistar Team). Fortunato è il nuovo leader della classifica con 31″ su Rubio e 33″ su Sosa
LE TOUR DE BRETAGNE CYCLISTE
L’italiano Jakub Mareczko (Alpecin-Deceuninck Development Team) si è imposto nella quinta tappa, Sérent – Louisfert, percorrendo 173.9 Km in 4h16′17″, alla media di 42.867 Km/h. Ha preceduto allo sprint il belga Simon Dehairs (Alpecin-Deceuninck Development Team) e il britannico Noah Hobbs (Groupama-FDJ Conti). L’elvetico Simon Pellaud (Tudor Pro Cycling Team) è ancora leader della classifica con 26″ sul francese Nolann Mahoudo (CIC U Nantes Atlantique) e 35″ sullo statunitense Luke Lamperti (Trinity Racing). Miglior italiano Sergio Meris (nazionale italiana), 11° a 51″
TOUR OF THE GILA (USA)
Lo statunitense Cade Bickmore (Project Echelon Racing) si è imposto nella quarta tappa, circuito di Silver City, percorrendo 69.5 Km in 1h31′04″, alla media di 45.791 Km/h. Ha preceduto allo sprint il britannico Theodor Obholzer (SoCalCycling.com) e il colombiano Brayan Sanchez (Team Medellin-EPM). Unico italiano in gara Antonio Polga (Team Novo Nordisk Development), 64°. Il norvegese Torbjørn Andre Røed (Above and Beyond Cancer p/b World) è ancora leader della classifica con 47″ sullo statunitense Drake Deuel (CS Velo Racing) e 1′03″ sullo statunitense Alex Hoehn (Above and Beyond Cancer p/b World). Polga 69° a 16′09″
TOUR OF THE GILA DONNE (USA)
La statunitense Emily Ehrlich (Virginia’s Blue Ridge TWENTY24) si è imposta anche nella quarta tappa, circuito di Silver City, percorrendo 43.5 Km in 1h04′10″, alla media di 40.675 Km/h. Ha preceduto allo sprint la connazionale Breck Holly (DNA Pro Cycling Team) e la neozelandese Rylee McMullen (InstaFund Racing). Nessuna italiana in gara. La statunitense Austin Killips (Amy D Foundation) è ancora leader della classifica con con 11″ sulla Ehrlich e 1′13″ sulla canadese Nadia Gontova (Roxo Racing).
CARPATHIAN COURIERS RACE IN MEMORY OF WACŁAW FELCZAK (Polonia – Under23)
Il team italiano Cycling Team Friuli ASD si è imposto nella prima tappa, cronometro a squadre di Budapest, percorrendo 4 Km in 4′32″, alla media di 52.941 Km/h. Ha preceduto di 5″ il team canadese Team Ecoflo Chronos e di 7″ il team nazionale tedesco. L’italiano Marco Andreaus (Cycling Team Friuli ASD) è il primo leader della classifica con lo stesso tempo degli italiani Giovanni Bortoluzzi (Cycling Team Friuli ASD) e Davide De Cassan (Cycling Team Friuli ASD)
GRACIA ORLOVA’ (Repubblica Ceca – Donne)
Due tappe disputate nella terza giornata di gara
La svedese Jenny Rissveds (nazionale svedese) si è imposta nella terza tappa, circuito a cronometro di Havířov, percorrendo 13.5 Km in 17′54″, alla media di 45.251 Km/h. Ha preceduto di 2″ la belga Sara Van De Vel (Fenix-Deceuninck Development Team) e di 17″ l’austriaca Leila Gschwentner (MAXX-SOLAR ROSE Women Racing). Due italiane in gara: Federica Damiana Piergiovanni (UAE Development Team) 20° a 50″, Carlotta Cipressi (UAE Development Team) 33° a 1′06″. La Rissveds è la nuova leader della classifica con 28″ sulla polacca Dominika Wlodarczyk (MAT ATOM Deweloper Wroclaw) e 33″ sulla connazionale Emilia Fahlin (nazionale svedese). La Piergiovanni 13° a 1′26″, la Cipressi 20° a 1′42″
La polacca Malwina Mul (MAT ATOM Deweloper Wroclaw) si è imposta nella quarta tappa, Dětmarovice – Orlová, percorrendo 68.5 Km in 1h49′56″, alla media di 37.386 Km/h. Ha preceduto di 3″ la Piergiovanni e di 6″ l’elvetica Linda Zanetti (UAE Development Team). La Cipressi 41° a 6″. La Rissveds è ancora leader della classifica con 28″ sulla Wlodarczyk e 33″ sulla Fahlin. La Piergiovanni 9° a 1′19″, la Cipressi 16° a 1′42″
CERATIZIT FESTIVAL ESLY JACOBS (Lussemburgo – Donne)
L’italiana Marta Bastianelli (UAE Team ADQ) si è imposta nella prima tappa, Lussemburgo – Steinfort, percorrendo 111.1 Km in 2h51′20″, alla media di 38.907 Km/h. Ha preceduto allo sprint la neozelandese Ally Wollaston (AG Insurance-Soudal Quick-Step Team) e l’italiana Eleonora Camilla Gasparrini (UAE Team ADQ). La Bastianelli è la prima leader della classifica con 5″ sulla Wollaston e 7″ sulla Gasparrini
LEIEDAL KOERSE (Donne)
La ceca Julia Kopecky (AG Insurance-NXTG U23 Team) si è imposta nella corsa belga, circuito di Bavikhove, percorrendo 107 Km in 3h30′15″, alla media di 30.535 Km/h. Ha preceduto allo sprint la polacca Daria Pikulik (Human Powered Health) e l’olandese Lieke Nooijen (Parkhotel Valkenburg). Miglior italiana Emma Redaelli (UAE Development Team), 43° a 4′55″
REVOLTA (Donne)
La britannica Claire Steels (Israel-Premier Tech Roland) si è imposta nella corsa spagnola, circuito di Sant Cugat del Vallès, percorrendo 126.9 Km in 3h25′06″, alla media di 37.123 Km/h. Ha preceduto di 50″ la tedesca Clara Koppenburg (Cofidis Women Team) e di 1′33″ l’australiana Josie Talbot (Cofidis Women Team). Unica italiana in gara Nadia Quagliotto (Laboral Kutxa-Fundacion Euskadi), 4° a 1′33″
ADAM YATES ALTISSIMO A THYON 2000. TAPPA E MAGLIA PER IL BRITANNICO
Nel tappone di Thyon 2000, Adam Yates (UAE Team Emirates) scatta al momento giusto sulla salita conclusina e non viene più raggiunto. Secondo un redivivo Thibaut Pinot (Team Groupama FDJ) mentre terzo è Damiano Caruso (Team Bahrain Victorious). Yates è anche la nuova maglia gialla
A indurire il tappone del Giro di Romandia 2023, da Sion a Thyon 2000, si è messo il maltempo. La pioggia è caduta sui ciclisti praticamente per tutti i quasi 162 km, contribuendo a indurire ancora di più una tappa dura già di suo. Dopo la bella vittoria nella cronometro di ieri con la conseguente conquista della maglia gialla, Juan Ayuso (UAE Team Emirates) partiva oggi da favorito, anche se la sua condizione è ancora sostanzialmente un punto interrogativo dopo la tendinite che lo ha afflitto durante l’inverno. Da Sion non partivano Tobias Foss e Robert Gesink (Team Jumbo Visma), già con la testa al Giro dove saranno due preziosi uomini in appoggio a Primoz Roglic. La tappa odierna vedeva una maxi fuga partire dopo una ventina di km, durante la scalata del secondo gpm di Anzère. Tra gli attaccanti si segnalava la presenza di Gianmarco Garofoli (Team Astana Qazaqstan), unico italiano presente. La tappa esplodeva sul gpm di Suen, quando restavano in testa in cinque: Josef Cerny (Soudal Quick Step), Ben Zwiehoff (Team BORA Hansgrohe), Thomas de Gendt (Team Lotto Dstny), Christopher Juul-Jensen e Lawson Craddock (Team Jayco AlUla). I cinque di testa mantenevano sul gruppo maglia gialla, tirato dall’UAE Team Emirates, un vantaggio di circa 2 minuti che però diminuiva rapidamente sulle prime rampe della salita di Thyon 2000. Era proprio l’UAE Team a prendere il comando della situazione e, una volta sfilatosi Ayuso, puntare tutto su Adam Yates. Il gruppo si sfaldava km dopo km e a circa 7 km dalla conclusione restavano in testa alla corsa non più di una decina di ciclisti, tra cui Max Poole e Romain Bardet (Team DSM), Matteo Jorgenson (Team Movistar), Damiano Caruso (Team Bahrain Victorious), Cian Uijtdebroeks (Team BORA Hansgrohe), Thibaut Pinot (Team Groupama FDJ), Eddie Dunbar e Filippo Zana (Team Jayco AlUla). Yates trovava lo scatto giusto a 4 km dall’arrivo, quando in seguito ad una prepotente accelerazione riusciva a lasciarsi alle spalle gli altri ciclisti. Il britannico manteneva un ritmo costante ed andava a vincere in solitaria sul traguardo di Thyon 2000. A 7 secondi di ritardo si classificava Pinot in seconda posizione mentre Caruso era terzo a 19 secondi di ritardo. E’ questa la seconda vittoria stagionale per Yates che balza al comando della classifica generale del Giro di Romandia con 19 secondi di vantaggio su Jorgenson e 27 secondi di vantaggio su Caruso. Yates mette così una bella ipoteca sulla vittoria finale visto che l’ultima tappa di domani da Vufflens-la-Ville a Ginevra non presenta grandissime difficoltà, se si eccettuano due gpm – uno di secondo ed un altro di terza categoria – piuttosto semplici.
Antonio Scarfone
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Adam Yates vince a Thyon 2000 (foto: Getty Images)