15-06-2023
giugno 15, 2023 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
TOUR DE SUISSE
Lo spagnolo Juan Ayuso (UAE Team Emirates) si è imposto nella quinta tappa, Fiesch – La Punt, percorrendo 211 Km in 5h23′01″, alla media di 39.193 Km/h. Ha preceduto di 54″ il danese Mattias Skjelmose Jensen (Trek – Segafredo) e il connazionale Pello Bilbao (Bahrain Victorious). Miglior italiano Antonio Tiberi (Bahrain Victorious), 9° a 1′01″. Skjelmose Jensen è tornato leader della classifica con 8″ sull’austriaco Felix Gall (AG2R Citroën Team) e 18″ su Ayuso. Miglior italiano Tiberi, 30° a 24′21″
TOUR OF SLOVENIA
L’olandese Dylan Groenewegen (Team Jayco-AlUla) si è imposto anche nella seconda tappa, Žalec – Ormož, percorrendo 163.7 Km in 3h49′39″, alla media di 42.769 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Matteo Moschetti (Q36.5 Pro Cycling Team) e il tedesco Phil Bauhaus (Bahrain Victorious). Groenewegen è ancora leader della classifica con 10″ su Moschetti e Bauhaus
BALOISE BELGIUM TOUR
L’olandese Fabio Jakobsen (Soudal Quick-Step) si è imposto nella seconda tappa, Merelbeke – Knokke-Heist, percorrendo 164.9 Km in 3h52′07″, alla media di 45.417 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Mathieu van der Poel (Alpecin-Deceuninck) e il belga Jasper De Buyst (Lotto Dstny). Miglior italiano Matteo Malucelli (Bingoal WB), 10°. Jakobsen è il nuovo leader della classifica con lo stesso tempo di Van der Poel e 7″ su De Buyst. Miglior italiano Lorenzo Rota (Intermarché-Circus-Wanty), 21° a 16″
LA ROUTE D’OCCITANIE – LA DÉPÊCHE DU MIDI
L’olandese Marijn van den Berg (EF Education-EasyPost) si è imposto nella prima tappa, Narbonne – Gruissan, percorrendo 184.3 Km in 4h18′54″, alla media di 42.711 Km/h. Ha preceduto allo sprint i francesi Sandy Dujardin (TotalEnergies) e Paul Penhoët (Groupama-FDJ). Miglior italiano Filippo Ganna (INEOS Grenadiers), 8°. L’italiano Elia Viviani ( INEOS Grenadiers), arrivato secondo, è stato declassato in 23a posizione per scorrettezze in volata. Van den Berg è il primo leader della classifica con 4″ su Dujardin e 6″ su Penhoët. Miglior italiano Ganna, 9° a 10″
GIRO NETX GEN (Under23)
Il britannico Lukas Nerurkar (Trinity Racing) si è imposto nella quinta tappa, Cesano Maderno – Manerba del Garda, percorrendo 159 Km in 3h53′03″, alla media di 44.362 Km/h. Ha preceduto di 3″ il norvegese Trym Brennsæter (Groupama-FDJ Conti) e di 11″ l’italiano Francesco Busatto (Circus-ReUz-Technord). l norvegese Johannes Staune-Mittet (Jumbo-Visma Development Team) è ancora in maglia rosa con 19″ sull’irlandese Darren Rafferty (Hagens Berman Axeon) e 39″ sul francese Alexy Faure-Prost (Circus-ReUz-Technord). Miglior italiano Alessio Martinelli (Green Project-Bardiani CSF-Faizanè), 4° a 1′19″
TOUR DE BEAUCE (Canada)
L’irlandese Cormac McGeough (E.C.Makadence-Primeau Velo) si è imposto nella seconda tappa, Lac-Etchemin – Saint-Odilon-de-Cranbourne, percorrendo 169 Km in 3h58′02″, alla media di 42.599 Km/h. Ha preceduto di 20″ il canadesi Evan Russell (Cycling BC) e Matisse Julien (Team Ecoflo Chronos). Nessun italiano in gara. McGeough è il nuovo leader della classifica con 1″ su Julien e Russell
AYUSO VINCE A LA PUNT. SKJELMOSE JENSEN TORNA IN MAGLIA GIALLA
Sull’Albulapass Juan Ayuso (UAE Team Emirates) saluta tutti e se ne va a circa 4 km dalla vetta, aumentando il vantaggio nella successiva discesa verso il traguardo di La Punt, dove vince con merito. Lo spagnolo torna in lizza in classifica generale, adesso nuovamente comandata da Mattias Skjelmose Jensen (Team Trek Segafredo)
La quinta tappa del Tour de Suisse è un vero e proprio tappone alpino con tre impegnativi gpm da scalare, uno di prima categoria e due hors categorie. Si parte da Fiesch e si arriva a La Punt dopo oltre 211 km. Questa tappa potrà dare altre indicazioni sulla lotta per la vittoria finale, visto che non sembra ancora esserci un dominatore netto, com’è stato ad esempio Jonas Vingegaard (Team Jumbo Visma) la scorsa settimana al Criterium del Delfinato. La fuga di giornata si formava sul Furkapass, primo gpm in programma che si iniziava a scalare dopo 22 km. Erano trentasei i ciclisti che riuscivano ad evadere dal gruppo. Tra di loro, si segnalava Wout van Aert (Team Jumbo Visma) e tre italiani: Fabio Felline (Team Astana), Antonio Tiberi (Team Bahrain Victorious) e Matteo Sobrero (Team Jayco AlUla). Sergio Higuita (Team BORA Hansgrohe) era il primo a scollinare sul Furkapass. Sul successivo gpm dell’Oberalppass era invece Pascal Eenkhoorn (Team Lotto Dstny) a scollinare in prima posizione. I successivi 100 km, tra discesa e falsopiano che anticipavano la scalata verso l’Albulapass vedeva il gruppo di testa ridursi di numero, mentre il gruppo maglia gialla manteneva inialterato il ritardo intorno ai 3 minuti. Era in particolare il Team AG2R Citroen impegnato nell’inseguimento. Van Aert vinceva il traguardo volante di Surava posto al km 173.2. I fuggitivi venivano ripresi a circa 4 km dalla vetta dell’Albulapass. Contemporaneamente allungava Juan Ayuso (UAE Team Emirates) che tentava l’azione in solitaria. Lo spagnolo scollinava per primo e aumentava in discesa il suo vantaggio sugli immediati inseguitori, andando a vincere sul traguardo di La Punt. A 54 secondi di ritardo si piazzava in seconda posizione Mattias Skjelmose Jensen (Team Trek Segafredo), mentre terzo era Pello Bilbao (Team bahrain Victorious). Chiudevano la top five, sempre a 54 secondi di ritardo da Ayuso, Rigoberto Uran (Team EF Education EasyPost) in quarta posizione e Romain Bardet (Team DSM) in quinta posizione. Il primo italiano all’arrivo era Tiberi, nono a 1 minuto e 1 secondo di ritardo da Ayuso. Più indietro Remco Evenepoel (Team Soudal Quick Step), giunto decimo a 1 minuto e 20 secondi di ritardo da Ayuso. Il capitano dell’UAE Team Emirates ottiene la seconda vittoria stagionali dopo essersi già imposto al Tour de Romandie nella cronometro individuale della terza tappa. In classifica generale la maglia gialla torna sulle spalle di Skjelmose Jensen che sopravanza di 8 secondi l’ex leader Felix Gall (Team AG2R Citroen) e di 18 secondi Ayuso. Domani è in programma la sesta tappa da La Punt a Oberwil-Lieli di 215.2 km. Sono quattro i gpm da affrontare ma i più impegnativi sono i primi due e verranno scalati nei primi 50 km di corsa. Gli ultimi 60 km sono abbastanza insidiosi, con diversi saliscendi che comprendono anche il gpm di Islisberg e tre traguardi volanti. I ciclisti che vogliono rientrare in classifica, come Evenepoel, potrebbero essere interessati agli abbuoni e animare così il finale di corsa.
Antonio Scarfone

Juan Ayuso vince a La Punt (foto: Getty Images)
VAN DEN BERG VINCE LA VOLATA DI GRUISSAN E CONQUISTA LA MAGLIA DI LEADER
Nella prima tappa della Route d’Occitanie, Marijn van den Berg (Team EF Education EasyPost) vince in volata davanti a Sandy Dujardin (Team TotalEnergies) e Paul Penhoet (Team Groupama FDJ) e conquista la prima maglia di leader della breve corsa francese. Declassato Elia Viviani per scorrettezze
Giugno si conferma mese intenso per quanto riguarda le corse ciclistiche, quelle a tappe specialmente. Dopo Tour de Suisse, Giro di Slovenia e Giro del Belgio, iniziati tra domenica 11 e mercoledì 14, oggi è la volta della Route d’Occitanie, corsa francese di quattro tappe giunta alla sua 47° edizione dopo aver attraversato varie denominazioni: Tour du Tarn, Tour Midi-Pyrénées, Route du Sud e, appunto, Route d’Occitanie – La Dépêche du Midi a partire dal 2018. Michael Woods (Team Israel Premier Tech) è il vincitore uscente e prenderà regolarmente il via dopo aver sfiorato la prima vittoria stagionale l’altro ieri al CIC-Mont Ventoux, battuto da Lenny Martinez (Team Groupama FDJ). Sono complessivamente 18 le squadre alla partenza: sette WT, sette Professional e quattro Continental. Le prime due tappe strizzano l’occhio ai velocisti. La terza è per scalatori e sull’arrivo in salita di Nistos Cap Nestès si deciderà al 99% il vincitore della breve corsa francese, mentre la quarta e ultima tappa, pur presentando due gpm nella seconda parte del percorso, non dovrebbe apportare clamorose rivoluzioni in classifica generale. La prima tappa parte da Narbonne e termina a Gruissan dopo 184.3 km, ed i due semplici gpm della Montée du Fer a Cheval e della Montée vers Montcélèbre, posti nella prima metà del percorso, non impediranno alle ruote veloci di giocarsi la vittoria. Dopo la partenza da Narbonne si formava la fuga di giornata grazie all’azione di otto ciclisti: Théo Delacroix (Team St-Michel-Mavic-Auber 93), Mario Aparicio Munoz ed Antonio Eric Fagundez Lima (Team Burgos-BH), Peio Goikoetxea (Team Euskaltel-Euskadi), Jacob Hindsgaul Madsen (Uno-X Pro Cycling Team), Carlos Garcia Pierna (Team Kern Pharma), Yaël Joalland (Team CIC U Nantes Atlantique), e Maxime Urruty (Team Nice Métropole Côte d’Azur). Dopo una ventina di km il vantaggio della fuga era salito a 2 minuti e 5 secondi sul gruppo inseguitore. Il vantaggio saliva ulteiormente a 3 minuti e 20 secondi dopo una quarantina di km. In testa al gruppo iniziavano a farsi vedere gli uomini dell’Israel Premier Tech e della Groupama FDJ. Dopo alcuni km raggiungeva la testa del gruppo anche un uomo dell’INEOS Grenadiers. Hindsgaul Madsen era il primo a transitare sul gpm della Montée du Fer a Cheval posta al km 54.5. Goikoetxea si aggiudicava il successivo traguardo volante di Douzens posto al km 64, dopodichè si faceva sfilare prima della seconda ascesa verso il gpm della Montée vers Montcélèbre. Poco dopo anche Hindsgaul Madsen e Joalland si rialzavano e così i fuggitivi restavano in cinque. Fagundez Lima scollinava in prima posizione sul gpm della Montée vers Montcélèbre posto al km 92.5. Un deciso forcing della Groupama FDJ in testa al gruppo accorciava le distanze sui cinque uomini di testa che ad una sessantina di km dalla conclusione avevano ancora 1 minuto e 20 secondi di vantaggio. Anche l’INEOS Grenadiers aumentava il ritmo e le trenate di Filippo Ganna permettevano al gruppo inseguitore di riprendere i fuggitivi a 45 km dal termine. Benoit Cosnefroy (Team AG2R Citroen) vinceva il secondo traguardo volante di Gruissan posto al km 158.5. Il ciclista francese, che aveva guadagnato qualche metro sul gruppo, veniva ripreso poco dopo il traguardo volante. A 25 km dalla conclusione ci provavano Célestin Guillon (Team Van Rysel-Roubaix Lille Métropole) e Léo Danès (Team CIC U Nantes Atlantique). A 20 km dalla conclusione la nuova coppia di testa aveva 30 secondi di vantaggio sul gruppo tirato dalla Groupama FDJ. Anthony Turgis (Team Total Energies) usciva dal gruppo e raggiungeva la coppia di testa nel giro di un paio di km. I tre battistrada però avevano adesso meno di 10 secondi di vantaggio sul gruppo che nel frattempo si era organizzato per andarli a riprendere. L’azione dei tre ciclisti si esauriva a poco meno di 10 km dalla conclusione quando il gruppo si ricompattava di nuovo. Alcune cadute nei km conclusivi spezzettavano il gruppo che comunque affrontava la volata conclusiva come da copione. Era Marijn van den Berg (Team EF Education EasyPost) ad avere la meglio su Sandy Dujardin (Team TotalEnergies) e Paul Penhoet (Team Groupama FDJ), mentre chiudevano la top five Corbin Strong (Team Israel Premier Tech) in quarta posizione e Dries van Gestel (Team TotalEnergies) in quinta posizione. Nella top ten si registrava anche il decimo posto di Filippo Ganna, mentre Elia Viviani (Team INEOS GRENADIERS), inizialmente secondo dietro Van den Berg, veniva successivamente declassato per scorrettezze in 23ma posizione, ultima del primo gruppo all’arrivo. Van den Berg ottiene la seconda vittoria stagionale dopo essersi già imposto al Trofeo Ses Salines-Alcudia lo scorso 26 Gennaio. Il ventitreenne olandese è primo in classifica generale davanti a Dujardin con 6 secondi di vantaggio ed a Penhoet con 6 secondi di vantaggio. Domani è in programma la seconda tappa da Cazouls-lès-Béziers a Graulhet di 182 km. Sono tre i gpm da scalare, tutti compresi tra il km 49 ed il km 109 e di difficoltà decrescente dalla prima (Col de Fontfroide), alla seconda (Col du Montalet) ed infine alla terza categoria (Côte de Ganoubre a la Glévade). Le squadre dei velocisti hanno le carte in regola per tenere a bada la fuga e dare una nuova possibilità ai propri capitani per bissare una seconda volata finale.
Antonio Scarfone

Marijn van den Berg vince la prima tappa della Route d'Occitanie (foto: Getty Images)
IN SVIZZERA PRIMA VITTORIA TRA I PROFESSIONISTI PER FELIX GALL. PER L’AUSTRIACO TAPPA E MAGLIA AL GIRO DI SVIZZERA
La prima vittoria tra i professionisti non si dimentica mai e così per renderla ancora più bella Felix Gall (Ag2r Citroën) non solo va a conquistare la quarta tappa ma si prende anche la classifica generale distanziando all’arrivo Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step) e Mattias Skjelmose (Trek-Segafredo) che cede la maglia gialla simbolo del primato.
Tappa mossa che invoglia in tanti ad evadere dal gruppo e cercare una vittoria di prestigio al Giro di Svizzera 2023, dopo il via si susseguono numerosi tentativi di attacco tutti rintuzzati dal gruppo, bisogna aspettare il chilometro 45 di corsa per vedere un nutrito gruppetto avvantaggiarsi, i loro nomi sono: Jhonatan Narváez (Ineos Grenadiers), Kevin Vermaerke (Team DSM), Stan Dewulf (AG2R Citroën Team), Kristian Sbaragli (Alpecin-Deceuninck), Lilian Calmejane (Intermarché – Circus – Wanty), Luís Mas (Movistar Team), Daryl Impey (Israel – Premier Tech), Pascal Eenkhoorn (Lotto Dstny), Luca Mozzato (Team Arkéa – Samsic) e Nikias Arndt (Bahrain – Victorious). Dopo la prima ora di corsa in vista della storica salita di Crans montana la fuga raggiunge il vantaggio massimo di 2’:40”, tra la pianura e l’attacco della salita il gruppo rallenta l’andatura ed a sorpresa scatta Gino Mäder (Bahrain-Victorious), il coriaceo corridore elvetico riesce nell’impresa di riportarsi tutto solo nel gruppetto in fuga, intanto dietro sono gli uomini della UAE Team Emirates a portarsi in testa per ricucire, il loro lavoro porta il distacco a 1’:50” dalla testa della corsa. Al passaggio del GPM transita per primo Eenkhoorn, e la fuga inizia a perdere pezzi, il primo a staccarsi è infatti Mozzato, mentre nel gruppo maglia gialla il ritmo viene alzato da Jay Vine (UAE Team Emirates) scollinando con circa 2’ di ritardo. Nuovamente in testa, nel cponsueto chilometro d’oro Tissot, entrambi i traguardi volanti sono conquistati da Dewulf. La corsa ha un cambio di ritmo significativo quando in gruppo fanno capolino gli uomini della Jumbo-Visma con il gruppo adesso in forte rimonta, ai “calabroni” danno man forte anche i DSM ed i Soudal. All’imbocco dell’ultima salita di giornata alzano bandiera bianca Impey, Dewulf e Eenkhorn, a questo punto Calmejane prova tutto solo un allungo in testa, come una accelerazione la prova nel gruppo dei migliori Felix Gall “lanciato” dal compagno di squadra Michael Cherel (Ag2R-Citroen), questo tentativo mette un pò in crisi Juan Ayuso (UAE Team Emirates) che perde le ruote dei migliori. Gall a circa 20 Km dall’arrivo va via tutto solo riprendendo per strada tutti gli uomini che componevano il gruppetto in fuga compreso Calmejane. Due chilometri dopo prova uno scatto anche Romain Bardet (Team DSM) al francese si accodano Pello Bilbao (Bahrain Victorious) e Wilco Kelderman (Jumbo-Visma), il più sofferente sembra essere, come ieri, Remco Evenepoel (Soudal-Quickstep), il campione del mondo riesce tuttavia a riportarsi nel grupperro dei migliori grazie ad breve tratto in discesa che va ad intervallare la salita di prima categoria. Nella seconda parte dell’ascesa verso HÖhenweg è ancora Bardet a provarci con il copione che si ripete, il capitano del Team DSM è ripreso questa volta prima da Kelderman e poi da Bilbao ma il transalpino, a causa anche di un forte vento contrario, non riesce a fare la differenza. La Maglia Gialla Skjelmose ed Evenepoel inizialmente non reagiscono tenendo i tre non lontani per riprenderli proprio in vista del passaggio al GPM, gruppo dei migliori che insegue Gall transitato a poco più di un minuto di vantaggio. Nella successiva discesa l’austriaco non perde niente e si presenta così tutto solo al traguardo, la volata per il secondo posto è vinta da Evenepoel che dà anche 1’ a Skjelmose Jensen chiudendo a 1’:02” dall’austriaco. Felix Gall grazie anche agli abbuoni si prende la maglia gialla balzando al comando su Skjelmose Jensen per 6” a 16” segue il campione del mondo, a 57” Pello Bilbao, mentre quinto a discapito di Ayuso, sale Kelderman. Domani tappa interessante con una salita HC, quella di Albulapass, posta a poco più di 10 km dall’arrivo di La Punt.
Antonio Scarfone

Tutta l'esultanza di Felix Gall all'arrivo della quarta tappa del Giro di Svizzera (Image credit: Dario Belingheri/Getty Images)(
14-06-2023
giugno 14, 2023 by Redazione
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TOUR DE SUISSE
L’austriaco Felix Gall (AG2R Citroën Team) si è imposto nella quarta tappa, Monthey – Leukerbad, percorrendo 152.5 Km in 3h42′22″, alla media di 41.148 Km/h. Ha preceduto di 1′02″ il belga Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step) e di 1′03″ il danese Mattias Skjelmose Jensen (Trek – Segafredo). Miglior italiano Mattia Cattaneo (Soudal Quick-Step), 33° a 12′06″. Gall è il nuovo leader della classifica con 2″ su Skjelmose Jensen e 16″ su Evenepoel. Miglior italiano Matteo Fabbro (BORA-hansgrohe), 40° a 26′58″
TOUR OF SLOVENIA
L’olandese Dylan Groenewegen (Team Jayco-AlUla) si è imposto nella prima tappa, Celje – Rogaška Slatina, percorrendo 189.5 Km in 4h33′23″, alla media di 41.59 Km/h. Ha preceduto allo sprint il tedesco Phil Bauhaus (Bahrain Victorious) e l’italiano Matteo Moschetti (Q36.5 Pro Cycling Team). Groenewegen è il primo leader della classifica con 4″ su Bauhaus e 6″ su Moschetti
BALOISE BELGIUM TOUR
Il belga Jasper Philipsen (Alpecin-Deceuninck) si è imposto nella prima tappa, circuito di Scherpenheuvel-Zichem, percorrendo 164.9 Km in 3h38′14″, alla media di 45.337 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’olandese Fabio Jakobsen (Soudal Quick-Step) e il connazionale Timothy Dupont (Tarteletto-Isorex). Miglior italiano Vincenzo Albanese (EOLO-Kometa Cycling Team), 13°. Philipsen è il primo leader della classifica con 2″ sull’olandese Mathieu van der Poel (Alpecin-Deceuninck) e 4″ su Jakobsen. Miglior italiano Albanese, 16° a 10″
GIRO NETX GEN (Under23)
Il norvegese Johannes Staune-Mittet (Jumbo-Visma Development Team) si è imposto nella quarta tappa, Morbegno – Passo dello Stelvio, percorrendo 119 Km in 3h26′45″, alla media di 34.534 Km/h. Ha preceduto allo sprint il francese Alexy Faure-Prost (Circus-ReUz-Technord) e di 11″ l’irlandese Darren Rafferty (Hagens Berman Axeon). Miglior italiano Alessio Martinelli (Green Project-Bardiani CSF-Faizanè), 4° a 31″. Staune-Mittet è la nuova maglia rosa con 18″ su Rafferty e 37″ su Faure-Prost. Miglior italiano Martinelli, 4° a 1′17″
TOUR DE BEAUCE (Canada)
Il canadese Matisse Julien (Team Ecoflo Chronos) si è imposto nella prima tappa, Saint-Georges – Notre-Dame-des-Pins, percorrendo 142.8 Km in 3h21′27″, alla media di 42.532 Km/h. Ha preceduto allo sprint lo statunitense Tyler Stites (Project Echelon Racing) e il connazionale Matteo Dal-Cin (Toronto Hustle). Nessun italiano in gara. Julien è il primo leader della classifica con 4″ su Stites e 6″ su Dal-Cin
GIRO NEXT GEN, LUKE LAMPERTI PRIMO A MAGENTA
Lo statunitense Lamperti è risultato essere il più veloce sul traguardo di Magenta. Alle sue spalle Alberto Bruttomesso, ben supportato dal Cycling Team Friuli. Terzo Tim Torn Teutenberg. Nessun rischio per Alec Segaert ancora in Maglia Rosa.
Tappa per velocisti si diceva alla vigilia e tappa per velocisti è stata. Anzi tappa per Luke Lamperti, al soldo della Leopard TOGT Pro Cycling. Il velocista “stars and stripes” ha avuto la meglio sul traguardo di Magenta su Alberto Bruttomesso e su Tim Torn Teutenberg (Leopard TOGT). Seguono nell’ordine d’arrivo Gianluca Pollefliet (Lotto Dstny Development Team), Noah Hobbs (Equipe continentale Groupama-FDJ), Davide Persico (Team Colpack Ballan), Robert Donaldson (Trinity Racing), Alessio Portello (Q36.5 Continental Team), Alessio Menghini (Team Interregionale) e Davide De Pretto (Zalf Euromobil).
La tappa non presentava difficoltà altimetriche degne di tale nome e, di conseguenza, anche lo sviluppo della tappa ha riservato ben poche emozioni.
I primi a tentare la fortuna sono stati Frank Aron Ragilo (Devo Team DSM), Maurizio Cetto (UC Trevigiani-Energiapura Marchiol) e Manlio Moro (Zalf Euromobil Fior), ma loro azione è subito stata neutralizzata dal plotone. Leggermente più fortunato è stato il tentativo solitario di Enzo Leijnse (Devo Team DSM). capace di raggiungere un vantaggio superiore al minuto prima di essere raggiunto da Giovanni Gazzola (GS Sissio), Matteo Regnanti (Hopplà-Petroli Firenze), Riccardo Perani (Team Interregionale) e Cetto, già presente nel primo tentativo di fuga. Questo quintetto così proseguito l’azione mettendo un buon margine nei confronti del plotone che inseguiva blandamente. Riccardo Perani, appartenente al Team Gallina Ecotek Lucchini Colosio ma in gara con il Team Interregionale, si è aggiudicato l’unico GPM di giornata, quello di Lu.
L’avventura dei fuggitivi è durata fino a ben oltre il cartello dei meno 8, quando Leijnse ha giocato “l’all in” provando in solitaria ad anticipare la volata. La “flamme rouge” decreta la fine del suo tentativo e la salita sulla ribalta dei velocisti, con il già nominato Lamperti più veloce di tutti.
In classifica generale nulla è cambiato e non era certo questa una tappa che poteva creare difficoltà alla maglia rosa Alec Segaert (Lotto Dstny Development Team). Tutto potrebbe cambiare domani con l’arrivo in salita al Passo dello Stelvio, che i corridori raggiungeranno da Morbegno al termine di una tappa lunga 119 Km e che, previsioni meteo alla mano, i “girini” dovrebbero affrontare sotto una leggera pioggia.
Mario Prato

La volata di Magenta (www.lavocedialba.it)
CIC MONT VENTOUX, SIGILLO DI LENNY MARTINEZ
Lenny Martinez vince la classica provenzale accorciata per maltempo. Woods e Carr chiudono il podio
L’edizione 2023 della corsa intorno al gigante della Provenza viene accorciata in via temporanea già nella giornata di ieri, causa rischio grandine sulla corsa. L’ufficialità del cambio di percorso avviene a pochi minuti dal via con l’organizzazione che riduce ad una sola tornata il circuito ponendo l’arrivo in vetta al Mont Ventoux dopo la sua prima e unica scalata di giornata, fissando così il chilometraggio sotto le tre cifre.
La corsa si avvicina in modo guardingo ma via via più veloce all’attacco della temibile ascesa citata da Francesco Petrarca, senza nessun gruppetto che riesce veramente a prendere il largo sul resto del plotone. Anche nel gruppo dei migliori c’è discreto attendismo grazie anche all’ottimo lavoro in testa delle compagini più quotate oggi, fra cui la Israel – Premier Tech per Michael Woods con il ritmo dettato in suo supporto da un ottimo Domenico Pozzovivo.
Alla fine l’attacco decisivo lo porta nelle fasi conclusive il talentino francese Lenny Martinez portacolori della Groupama – FDJ, senza fare il vuoto davvero ma portando via tre corridori e distanziandoli nei metri conclusivi tanto che basta per tagliare il prestigioso gran premio della montagna a braccia levate. Alle sue spalle il primo dei battuti fra il ristretto gruppetto è proprio Woods, il quale per poco non è riuscito a completare l’ottimo lavoro dello scalatore lucano suo compagno di squadra e settimo finale oggi. Chiude il podio Simon Carr (EF Education – EasyPost).
Lorenzo Alessandri

Lenny Martinez stremato ma vincitore sul traguardo del Mont Ventoux. (foto Dario Belingheri / Getty Images)
13-06-2023
giugno 13, 2023 by Redazione
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TOUR DE SUISSE
Il danese Mattias Skjelmose Jensen (Trek – Segafredo) si è imposto nella terza tappa, Tafers – Villars-sur-Ollon percorrendo 143.8 Km in 3h29′14″, alla media di 41.236 Km/h. Ha preceduto di 3″ l’austriaco Felix Gall (AG2R Citroën Team) e di 12″ lo spagnolo Juan Ayuso (UAE Team Emirates). Miglior italiano Matteo Sobrero (Team Jayco-AlUla), 37° a 3′49″. Skjelmose Jensen è il nuovo leader della classifica con 17″ sul belga Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step) e 24″ su Ayuso. Miglior italiano Matteo Sobrero (Team Jayco-AlUla), 8° a 20″.
GIRO NETX GEN (Under23)
Lo statunitense Luke Lamperti (Trinity Racing) si è imposto nella terza tappa, Priocca – Magenta, percorrendo 146 Km in 3h03′30″, alla media di 47.738 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Alberto Bruttomesso (Cycling Team Friuli ASD) e il tedesco Tim Torn Teutenberg (Leopard Togt Pro Cycling). Il belga Alec Segaert (Lotto Dstny Development Team) è ancora maglia rosa con 12″ sull’olandese Loe Van Belle (Jumbo-Visma Development Team) e 13″ sul connazionale Jonathan Vervenne (Soudal Quick-Step Devo Team). Miglior italiano Francesco Busatto (Circus-ReUz-Technord), 10° a 22″
CIC-MONT VENTOUX
Il francese Lenny Martinez (Groupama-FDJ) si è imposto nella corsa francese, Vaison-la-Romaine – Mont Ventoux, percorrendo 98.3 Km in 2h48′41″, alla media di 34.965 Km/h. Ha preceduto di 1″ il canadese Michael Woods (Israel-Premier Tech) e il britannico Simon Carr (EF Education-EasyPost). Miglior italiano Domenico Pozzovivo (Israel-Premier Tech), 7° a 15″. La corsa si sarebbe dovuta disputare sulla distanza di 153 Km ma il percorso è stato accorciato, annullando la seconda ed ultima delle due scalate al Ventoux, a causa della pioggia e del rischio di grandinate nel corso della discesa.
SKJELMOSE JENSEN, TAPPA E MAGLIA A VILLARS-SUR-OLLON
Il giovane ciclista danese della Trek Segafredo prova a seguire le orme del più noto connazionale Jonas Vingegaard e vince con autorità la prima tappa in salita del Tour de Suisse, indossando anche la maglia gialla. Battuti Felix Gall (Team AG2R Citroen) e Juan Ayuso (UAE Team Emirates), poco più dietro Remco Evenepoel (Team Soudal Quick Step)
Il Col des Mosses e la salita verso Villars-sur-Ollon sono il piatto forte della terza tappa del Tour de Suisse. Due gpm di prima categoria che disegneranno una nuova classifica generale al termine di questa frazione, dalla quale emergeranno i veri valori in campo e di conseguenza avremo più chiari la rosa di ciclisti che potrà puntare concretamente alla vittoria finale della corsa svizzera. Stefan Kung (Team Groupama FDJ), non proprio uno scalatore, lascerà la maglia gialla sulle spalle di chi? Questo sarà il più grande interrogativo a cui verrà data risposta al termine della tappa. Dopo la partenza da Tafers si formava subito la fuga di giornata grazie all’azione di quattro ciclisti: Lilian Calmejane (Team Intermarchè Circus Wanty), Nickolas Zukowsky (Q36.5 Pro Cycling Team), Paul Ourselin (Team TotalEnergies) ed Alaxander Kamp (Tudor Pro Cycling Team). Dopo 10 km il vantaggio del quartetto di testa sul gruppo maglia gialla era di 1 minuto e 30 secondi. Il vantaggio massimo della fuga veniva fatto registrare intorno al km 30, quanto i quattro battistrada avevano 3 minuti e 30 secondi di vantaggio sul gruppo maglia gialla. La squadra più attiva all’inseguimento era la Soudal Quick Step. Calmejane era il primo a transitare sul primo gpm del Col des Mosses posto al km 110. Nella discesa verso Aigle il gruppo maglia gialla, già abbastanza scremato dopo il forcing della Soudal Quick Step, riprendeva i fuggitivi. Iniziava così l’ultima salita verso il traguardo di Villars-sur-Ollon. Dopo una stoica resistenza, la maglia gialla Kung si rialzava a circa 6 km dalla conclusione. Il drappello degli uomini di testa era sempre più ridotto ed iniziavano a questo punto anche scatti e controscatti tra i ciclisti più quotati. A circa 3 km dalla conclusione restavano in testa Mattias Skjelmose Jensen (Team trek Segafredo), Felix Gall (Team AG2R Citroen), Remco Evenepoel (Team Soudal Quick Step) e Juan Ayuso (UAE Team Emirates). Era Skjelmose Jensen ad accelerare nuovamente a poco meno di 1 km dalla conclusione. Il danese riusciva a mantenere la testa della corsa nonostante Gall cercasse di rientrare su di lui. Skjelmose vinceva sul traguardo di Villars-sur-Ollon con 3 secondi di vantaggio su Gall e 12 secondi di vantaggio su Ayuso, mentre Evenepoel era quarto a 21 secondi di ritardo. Chiudeva in quinta posizione Cian Uijtdebroeks, anche lui a 21 secondi di ritardo da Skjelmose Jensen. Il ciclista danese ottiene la terza vittoria stagionale, dopo essersi già imposto nella quarta tappa dell’Etoile des Besseges e nella seconda tappa del Tour des Alpes Maritimes et du Var. Skjelmose Jensen è anche la nuova maglia gialla, avendo un vantaggio di 17 secondi su Evenepoel e di 24 secondi su Ayuso. Domani è in programma la quarta tappa da Monthey a Leukerbad, con tre gpm nella seconda parte del percorso: Crans-Montana, Varenstrasse e Hohenweg. Gli uomini di classifica avranno una nuova occasione per confrontarsi e la classifica generale potrà subire ulteriori assestamenti.
Antonio Scarfone

Mattias Skjelmose Jensen vince a Villars-sur-Ollon (foto:Getty Images)
L’ACUTO DI BINIAM GIRMAY AL GIRO DI SVIZZERA, L’ERITREO TORNA A BRILLARE
Bellissima vittoria in volata di Biniam GirmayI (ntermarché-Circus-Wanty) nella seconda tappa del Giro di Svizzera 2023, l’eritreo si mette dietro atleti del calibro di Arnaud Démare (Groupama-FDJ) secondo e Wout Van Aert (Jumbo-Visma) terzo che aveva lanciato la volata conclusiva. Nulla cambia in classifica generale se non un un secondo di abbuono preso da Remco Evenepoel (Soudal-QuickStep) che si avvicina così al leader Stefan Küng (Groupama-FDJ). Da segnalare una caduta di Jay Vine (UAE Team Emirates) tagliato fuori dal gruppo dei migliori con oltre 9’ di ritardo all’arrivo.
Tappa in linea che stizza l’occhio ai velocisti al Giro di Svizzera 2023 e viste le successive frazioni in montagna le ruote veloci non vogliono assolutamente farsi scappare l’occasione di un arrivo in volata. Ecco quindi che la fuga iniziale nata da una azione di Michael Schär (Ag2r Citroen) e Nickolas Zukowsky (Q36) non ha ampio margine, il gruppo infatti fa buona guardia prima con gli uomini della Groupama – FDJ poi con le squadre dei velocisti. La coppia al comando farà segnare un vantaggio massimo poco superiore ai 4’ per poi iniziare a calare in vista del primo gpm di giornata. Le uniche emozioni della corsa si segnalano ai due chilometri d’oro Tissot al passaggio del gruppo, traguardo con abbuoni, in un chilometro, dal chilometro 51 all’arrivo, il primo terzo posto è preso da Mauro Schmid (Soudal-QuickStep) a regolare il gruppo, mentre il secondo è stato preso da Remco Evenepoel (Soudal-QuickStep) ad anticipare il gruppo con un allungo e guadagnare cosi 1” in classifica generale. I tre GPM di giornata invece sono stato vinti da Zukowsky che quindi va al comando della speciale classifica. Dentro i meno 50 dal traguardo alla fuga non resta che 1’:50 di vantaggio che scende a 1:35 a meno 35 dalla conclusione. Poco dopo una caduta nel gruppo inseguitore vede coinvolto Jay Vine (UAE Team Emirates) attardato poi all’arrivo di oltre 9’. All’ultimo GPM la Jumbo Visma si mette in testa e riprende prima Schär e poi subito dopo lo scollinamento anche Zukowsky, fuga annullata e si portano in testa alla corsa Alexander Kamp (Tudor Pro Cycling) e Alex Aranburu (Movistar) ma il gruppo annulla subito il loro tentativo di attacco, si entra così con il gruppo dei migliori compatto e le squadre dei velocisti che iniziano a formare i proprio treni nei 3 chilometri finali. Passato l’arco dell’ultimo chilometro poco dopo è Wout Van Aert (Jumbo-Visma) sulla destra della sede stradale a lanciare lo sprint, il belga parte decisamente troppo presto tanto che Biniam Girmay (Intermarché-Circus-Wanty) gli esce di ruota e da centro strada lancia la sua volata irresistibile per tutti anche per Arnaud Démare (Groupama-FDJ) che, seppur inizialmente un pò chiuso, deve accontentarsi del secondo posto, quarto Pavel Bittner (Team DSM), quinto Peter Sagan (Total Energies). Come detto in apertura sostanzialmente cambia poco in classifica generale con Stefan Küng (Groupama – FDJ) ora al comando con 5” di vantaggio su Remco Evenepoel (Soudal-QuickStep) e 6”, grazie all’abbuono della volata, su Wout Van Aert (Jumbo-Visma). Classifica generale che domani potrà avere un nuovo volto visto il primo ostico arrivo in salita a Villars-sur-Ollon.
Antonio Scarfone

L'esultanza di Biniam Girmay nella seconda tappa del Giro di Svizzera ( Credit Image Dario Belingheri/Getty Images)