GP QUEBEC, FINALMENTE DE LIE
Prima vittoria nel World Tour di Arnaud De Lie al GP Québec. Battuti Corbin Strong e Micheal Matthews
Quindicesima edizione del Grand Prix Cycliste de Québec, classica canadese da poco nel prestigioso circuito World Tour. Il percorso è un circuito cittadino nel centro della omonima città ma non manca un dentello piazzato sul tracciato per infiammare lo spettacolo, la Côte des Glacis.
Come da precedenti edizioni però alla fine le ostilità si risolvono in una volata di gruppo fra i favoriti di giornata: quest’anno il più lesto allo sprint è Arnaud De Lie, giovane promessa belga classe 2002 in forze alla Lotto – Dstny, finora protagonista di spunti interessanti nelle corse di minore importanza ma senza acuti di rilievo – fino ad oggi – nel più prestigioso circuito World Tour.
Primo degli sconfitti Corbin Strong (Israel – Premier Tech) davanti a Michael Matthews (Team Jayco – AlUla), chiuso al momento di lanciare lo sprint da Christophe Laporte (Jumbo Visma) a sua volta piantato e rialzatosi ben prima della linea finale di arrivo.
Lorenzo Alessandri
TOUR OF BRITAIN, VAN POPPEL SPEZZA L’EGEMONIA JUMBO-VISMA
Successo di tappa per l’olandese Van Poppel in quella che dovrebbe essere stata l’ultima occasione per le ruote veloci. La coppia Van Aert-Kooij non ha funzionato come nei giorni scorsi e il giovane olandese stavolta si è dovuto accontentare del quarto posto, preceduto anche da Vernon e Gudmestad. Per l’italia buone prove di Parisini e Persico, sesto e settimo. Van Aert sempre leader con tre secondi sugli inseguitori.
Danny van Poppel (BORA – hansgrohe) c’è finalmente riuscito. Sul traguardo di Harlow il velocista olandese ha interrotto l’egemonia della Jumbo-Visma. Nelle concitate fasi della volata finale, il solito Wout van Aert (Jumbo-Visma) si è fatto carico di pilotare il coequipier Oval Kooij come negli giorni scorsi. Il giovane velocista olandese, però, non è sembrato devastante come nelle prime quattro tappe e si è piazzato “solo” quarto, dietro appunto a Van Poppel, Ethan Vernon (nazionale britannica) e Tord Gudmestad (Uno-X Pro Cycling Team). Proseguendo a scorrere la TopTen di giornata troviamo Casper van Uden (Team Dsm – Firmenich), Nicolò Parisini (Q36.5 Pro Cycling Team), Davide Persico (Bingoal WB), Robert Donaldson (Trinity Racing), Thomas Pidcock (INEOS Grenadiers) e Szymon Sajnok (Q36.5 Pro Cycling Team).
La tappa odierna, che ha portato il plotone da Southend-on-Sea a Harlow era iniziato come da copione con la fuga di cinque elementi, ben controllati dai team dei velocisti. Ai meno 15 la fuga è terminata e c’è stato ancora il tempo per un tentativo d’attacco del belga Dimitri Peyskeks della Bingoal WB, prontamente rintuzzato dalla INEOS e dalla nazionale britannica Alcune cadute nel finale hanno complicato il lavoro dei treni, ma, nonostante questi intoppio, gli sprinter in gara non si sono comunque fatti sfuggire l’occasione di giocarsi la tappa in volata.
Oggi il Tour of Britain dovrebbe entrare nel vivo con la Tewkesbury – Gloucester di 171 Km, tappa che presenta nei primi 50 km un primo blocco di ascese interessanti, tra cui la più impegnativa è quella di Winchcombe Hill (2 km al 9%). Il prosieguo del percorso sarà continuamente ondulato, fino agli ultimi 30km quando in sequenza i ciclisti incontreranno le salite di Crawley Hill (1.7 km all’8% e un picco del 21.5%) e di Painswick (2 km al 6%), due ascese che dovrebbero selezionare il plotone in vista degli gli ultimi chilometri, nuovamente pianeggianti.
Mario Prato

Il colpo di reni di Danny van Poppel sul traguardo di Harlow (foto SWPix)
LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): SAUVETERRE-DE-BÉARN – LARRA-BELAGUA
settembre 9, 2023 by Redazione
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La Vuelta rientra in patria seguendo un percorso geograficamente inverso rispetto a quelle di ieri: i corridori sono ancora attesi da una dura tappa d’alta montagna
Dopo il tappone del Tourmalet la carovana della Vuelta fa ritorno in patria con un tappone dal tracciato speculare rispetto a quello affrontato ieri. Oggi le principali salite si affronteranno in partenza mentre il finale, una volta rientrati in Spagna, sarà solo apparentemente più facile e i minuti di distacco potrebbero ancora volare a grappoli, come spesso accaduto in passato quando si scalano in successione prima salite toste e poi altre meno dure. La prima, che si attaccherà ad una cinquantina di chilometri dal via, sarà il Col de la Hourcère, i cui 11.6 Km all’8.3% sono – come lo Spandelles scalato ieri – una recente scoperta del ciclismo, affrontato per la prima volta al Tour del 2020; immediatamente dopo si scalerà la salita regina della tappa, il Port de Larrau (15 Km al 7.9% con i primi 10 Km al 9%), in cima alla quale si passerà il confine di stato rientrando in Spagna: anche questo è un colle poco battuto dal grande ciclismo, con soli due passaggi del Tour in archivio, il primo nel 1996 e l’ultimo nel 2007. A quel punto mancheranno poco meno di 50 Km al traguardo, previsto nella stazione di sport invernali di Larra-Belagua, percorsa un’ascesa finale “double face”, impegnativa – anche se non durissima – nei primi 7 Km (media del 7.3%) e pedalabile nei conclusivi 2400 metri, nei quali la pendenza media declina sotto al 4%.

Vista panoramica dal belvedere di Larra-Belagua e l’altimetria della quattordicesima tappa (turismo.navarra.com)
METEO VUELTA
Sauveterre-de-Béarn : cielo sereno, 32°C (percepiti 33°C), vento debole da N (3-13 Km/h), umidità al 45%
Lanne-en-Barétous (46.3 Km): nubi sparse, 31°C (percepiti 32°C), vento moderato da NE (6-21 Km/h), umidità al 44%
Larrau (96.7 Km) : nubi sparse, 32°C, vento moderato da S (9-34 Km/h), umidità al 37%
Isaba (134.8 Km) : nubi sparse, 28°C (percepiti 27°C), vento moderato da S (15-43 Km/h), umidità al 32%
Larra-Belagua: previsioni non disponibili
GLI ORARI DELLA VUELTA
12.30: inizio diretta su Eurosport (diretta integrale)
13.17: partenza da Sauveterre-de-Béarn
14.40-14.50: inizio salita Col Hourcére
14.55-15.10: GPM del Col Hourcére
15.40-16.10: inizio salita Puerto de Larrau
16.00-16.25: GPM (con abbuoni) del Puerto de Larrau
16.30-16.50: GPM del Puerto de Laza
16.35-17.00: traguardo volante di Uztarróz
17.00-17.30: inizio salita finale
17.15-17.45: arrivo a Larra-Belagua
RASSEGNA STAMPA
Vingegaard, Kuss e Roglic: triplete sul Tourmalet e in classifica. Crolla Evenepoel
Gazzetta dello Sport – Italia
Vueltaens nerve forsvandt, da Remco Evenepoel gjorde det samme – Vingegaard vinder 13. etape af Vuelta a Espana
Politiken – Danimarca
Jumbovci prvi trije na etapi in prvi trije v skupnem seštevku Vuelte
Delo – Slovenia
Op meer dan 27 (!) minuten: Remco Evenepoel moet in de Vuelta de kelk tot op de bodem ledigen op de Tourmalet – Jumbo-Visma is oppermachtig: Vingegaard, Kuss en Roglic pakken plek 1, 2 én 3 op de Tourmalet
Het Nieuwsblad – Belgio
Vingegaard-Kuss-Roglic, le triplé Jumbo au Tourmalet
L’Équipe – Francia
Vingegaard and Jumbo-Visma tame Tourmalet as Evenepoel falls away
The Guardian – Regno Unito
El tridente invencible
AS – Spagna
Jonas Vingegaard venceu no Tourmalet no pior dia de João Almeida na Vuelta
Público – Portogallo
Jonas Vingegaard moet na zege in dertiende etappe Sepp Kuss nog voor zich dulden
De Telegraaf – Paesi Bassi
Vingegaard gewinnt Königsetappe – Evenepoel bricht ein
Kicker – Germania
Etapa reina de la Vuelta a España: ganó Vingegaard y el Jumbo sentenció la carrera – Remco Evenepoel perdió casi 30 minutos en la Vuelta a España: ¿qué le pasó?
El Espectador – Colombia
VUELTAALCONTRARIO
L’ordine d’arrivo e la classifica generale visti dal punto di vista della maglia nera.
Ordine d’arrivo della tredicesima tappa, Formigal – Col du Tourmalet
1° Davide Cimolai
2° Hugo Hofstetter a 36″
3° Eric Fagundez a 40″
4° Joel Nicolau a 53″
5° Milan Menten a 1′15″
Classifica generale
1° Rui Oliveira
2° Alberto Dainese a 45″
3° Matevz Govekar a 1′50″
4° Davide Cimolai a 2′00″
5° Maurice Ballerstedt a 2′12″
RICORDO DI FEDERICO BAHAMONTES (Tour 1959)
Solitamente la nostra rubrica si concludeva con il racconto di un’edizione passata della Vuelta. Stavolta non sarà così perchè lo scorso 8 agosto è venuto a mancare all’eta di 95 anni uno dei corridori spagnoli più celebri di tutti i tempi, Federico Bahamontes. Lo scalatore originario di Toledo la corsa di casa non è mai riuscito a vincerla (ci andò vicino nel 1957, quando fu secondo a più di otto minuti dal connazionale Jesús Loroño) e per questo motivo lo ricorderemo attraverso i titoli degli articoli sul Tour de France del 1959, vinto da Bahamontes, comparsi sul quotidiano “La Stampa”
8 LUGLIO 1959 – 13a TAPPA: ALBI – AURILLAC (219 Km)
GAUL E BOBET CROLLANO NELLA ALBI – AURILLAC SOTTO I RIUSCITI ATTACCHI DI BALDINI E ANQUETIL
Sconvolta la classifica generale del Giro ciclistico di Francia
L’italiano passa al quarto posto nella graduatoria – Il lussemburghese, colpito da una crisi, e Louison staccati di oltre venti minuti – La tappa vinta dal francese Anglade – Il belga Hoevenaers nuova maglia gialla, mentre l’ex-leader Vermeulin scompare dai primi posti – Sedici corridori ritirati o fuori tempo massimo
SUL TOURMALET DOMINIO ASSOLUTO JUMBO, NAUFRAGIO EVENEPOEL
La corazzata Jumbo Visma piazza i propri tre assi sui tre gradini del podio, sia a livello di tappa, sia in classifica generale e ora la situazione per le altre squadre appare quasi compromessa, nonostante manchi ancora la terza settimana. Remco Evenepoel e Joao Almeida si staccano già sull’Aubisque ed escono di classifica.
Che la Jumbo Visma puntasse a diventare la prima squadra a vincere tutti i tre grandi giri nello stesso anno si era capito da quando aveva deciso di schierare al via di questa edizione della Vuelta tutti i migliori corridori a disposizione, non solo i due vincitori dei primi due grandi giri della stagione, ma anche il gregario di lusso che è sempre sembrato averne quanto i capitani, tanto che molti si sono chiesti dove sarebbe arrivato libero da compiti di gregariato.
La risposta sta arrivando in questa Vuelta. Il giovane americano Sepp Kuss non si lascia intimorire ed è sempre tra i migliori, ha attaccato vincendo una tappa difficile e accumulando un ottimo vantaggio in generale, si è difeso a cronometro e oggi, nel tappone di montagna, ha ceduto solo ad un fortissimo Jonas Vingegaard, che sembra però avere qualche scoria post Tour de France visto che non è riuscito ad affondare il colpo e alla fine ha guadagnato solo 30 secondi in 9 chilometri, perdendo parecchio nel finale dopo aver staccato gli avversari di quasi un minuto.
Dopo il danese e Kuss si sono presentati sul traguardo Primoz Roglic e, pochi secondi dopo, i giovani Juan Ayuso (UAE Team Emirates) e Cian Uijtdebroecks (BORA – hansgrohe), seguiti a ruota da Enric Mas (Movistar Team).
La tattica Jumbo appare chiara, piazzare i tre assi nei primi tre posti della generale con un buon vantaggio sugli inseguitori in modo che, anche in caso di grave crisi di uno, ci sarebbero comunque gli altri due per ipotecare il successo.
Questo aspetto, però, non è che possa considerarsi un merito della squadra; piuttosto uno strapotere del genere porta alla considerazione da un lato che certe tattiche si possono fare se si hanno certi uomini, dall’altro che i mezzi economici della compagine olandese permettono loro di avere una squadra in cui i capitani fanno anche i gregari e i gregari sono in grado di staccare i capitani delle altre squadre sulle salite.
Non vi sono allo stato avversari credibili per la Jumbo. Ayuso è un ottimo giovane e in prospettiva potrebbe anche portare, insieme a Tadej Pogacar, la UAE a battagliare con la Jumbo, ma in questa Vuelta sta ancora facendo esperienza tra i professionisti ed il quarto posto in generale è già un buon risultato che certamente lo spagnolo cercherà di impreziosire con una vittoria di tappa, si spera tentando un attacco per salire sul podio.
Gli altri sono davvero lontani; c’era grande attesa per Mas, che cerca di reagire ma è a 3 minuti dalla maglia rossa e non sembra in grado di competere.
João Almeida (UAE Team Emirates) non è stato il solito cagnaccio che fa l’elastico in salita e ha perso quasi sette minuti, che però non sono nulla rispetto ai 27 accusati da Remco Evenepoel (Soudal – Quick Step), per il quale si può parlare di autentico naufragio.
Il belga vincitore dell’edizione dello scorso anno si era staccato già lungo le rampe del Col d’Aubisque e ha continuato a perdere minuti su minuti in tutto il resto del tracciato, che prevedeva anche il duro Col de Spandelles prima di affrontare il Tourmalet.
La negativa prestazione del neocampione del mondo a cronometro conferma i dubbi da più parti avanzati sulla tenuta del belga sulle grandi salite e nei tapponi di montagna, specie quando essi sono collocati, come sempre accade nei grandi giri, alla fine della seconda e nella terza settimana.
Lo scorso anno Evenepoel aveva beneficiato di una serie di combinazioni favorevoli, tra cui la mancanza di avversari credibili e un terza settimana particolarmente soft, che gli aveva permesso di gestire il vantaggio accumulato nella prima metà della corsa.
Il belga è ancora giovane, ma forse è arrivata l’ora di decidere cosa fare da grande. Le sua classe cristallina nelle classiche e nelle cronometro non è in discussione, ma forse la classifica generale dei grandi giri non è il terreno adatto per valorizzarla.
Buona, invece, è stata la prova di un altro belga, Cian Uijtdebroeks (Bora-hansgrohe), ottimo giovane che oggi è rimasto con il gruppo dei migliori alla spalle degli scatenati Jumbo e sarà da osservare nel prossimo futuro per capire dove potrà arrivare.
Ora Vingegaard ha vinto una tappa, ha conquistato la maglia a pois ed è terzo in classifica con quasi un minuto su Ayuso. Roglic ha pure vinto una tappa ed è secondo in generale, tutto lascia pensare che i Jumbo cercheranno di gestire la situzione e lasceranno la vittoria a Kuss come ringraziamento per il prezioso lavoro svolto al Giro per Roglic e al Tour per Vingegaard.
Non si tratterebbe comunque di un regalo perché Kuss ha probabilmente lasciato che Vingagaard attaccasse per agganciare il podio; nel finale la maglia rossa si è mossa staccando gli avversari e recuperando buona parte del gap nei confronti del compagno di squadra.
Neppure si può tacere il fatto che Kuss è in maglia rossa sui livelli dei più blasonati compagni di squadra dopo aver corso a grandi livelli Giro e Tour, cosa che nessuno dei suoi capitani ha fatto. Kuss sta così dimostrando che è possibile correre ad alti livelli tutti i tre grandi giri.
Due parole sul tracciato odierno si impongono. La distanza che si è percorsa (135 Km) non è certamente degna di un tappone di montagna, essendo pari a quello di una prova under23. Il percorso presentava montagne storiche ma tutte collocate in Francia, con il punto più alto del tracciato della Vuelta posto su una salita francese. Ora è vero che dal lato spagnolo dei Pirenei non ci sono salite paragonabili a quelle del versante francese, ma è anche vero che una corsa nazionale dovrebbe cercare di valorizzare il proprio territorio anche in termini di ritorno turistico e di immagine e allora forse l’aver consegnato questa corsa nella mani di ASO non è stata la mossa migliore.
Mancano ancora tante tappe che potrebbero regalare ancora colpi di scena e nella terza settimana si possono sempre vedere sorprese con l’Angliru che si affaccia pericolosamente all’orizzonte, ma sembra davvero difficile che la vittoria finale possa sfuggire alla squadra che più di tutte la sta cercando.
Benedetto Ciccarone

L'attacco di Vingegaard sul Tourmalet (Getty Images)
08-09-2023
settembre 8, 2023 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
VUELTA A ESPAÑA
Il danese Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma) si è imposto nella tredicesima tappa, Formigal – Col du Tourmalet, percorrendo 134.7 Km in 3h51′10″, alla media di 34.962 Km/h. Ha preceduto di 30″ lo statunitense Sepp Kuss (Jumbo-Visma) e di 33″ lo sloveno Primož Roglič (Jumbo-Visma). Miglior italiano Simone Petilli
(Intermarché – Circus – Wanty), 28° a 22′14″. Kuss è ancora maglia rossa con 1′37″ su Roglič e 1′44″ su Vingegaard. Miglior italiano Damiano Caruso (Bahrain – Victorious), 27° a 46′53″
GRAND PRIX CYCLISTE DE QUÉBEC
Il belga Arnaud De Lie (Lotto Dstny) si è imposto nella corsa canadese, circuito di Québec, percorrendo 201.6 Km in 4h47′36″, alla media di 42.058 Km/h. Ha preceduto allo sprint il neozelandese Corbin Strong (Israel – Premier Tech) e l’australiano Michael Matthews (Team Jayco AlUla). Miglior italiano Kristian Sbaragli (Alpecin-Deceuninck), 15°.
TOUR OF BRITAIN
L’olandese Danny van Poppel (BORA – hansgrohe) si è imposto nella sesta tappa, Southend-on-Sea – Harlow, percorrendo 146.2 Km in 3h14′34″, alla media di 45.085 Km/h. Ha preceduto allo sprint il britannico Ethan Vernon (Soudal – Quick Step) e il norvegese Tord Gudmestad (Uno-X Pro Cycling Team). Miglior italiano Nicolò Parisini (Q36.5 Pro Cycling Team), 6°”. Il belga Wout Van Aert (Jumbo-Visma) è ancora leader della classifica con 3″ su Vernon e sull’olandese Olav Kooij (Jumbo-Visma). Miglior italiano Davide Persico (Bingoal WB), 8° a 3″
OKOLO JIŽNÍCH ČECH/TOUR OF SOUTH BOHEMIA
L’olandese Daan van Sintmaartensdijk (VolkerWessels Cycling Team) si è imposto nella seconda tappa, České Velenice – Studená, percorrendo 136.7 Km in 2h51′43″, alla media di 47.765 Km/h. Ha preceduto allo sprint il neozelandese Lewis Bower (Equipe continentale Groupama-FDJ) e il belga Gianluca Pollefliet (Lotto Dstny Development Team). Nessun italiano in gara. Il norvegese Sakarias Koller Løland (Uno-X Dare Development Team) è ancora leader della classifica con 12″ sul ceco Adam Ťoupalík (Elkov – Kasper) e 14″ sul connazionale Martin Solhaug Hansen (Uno-X Dare Development Team).
TOUR OF KOSOVO
L’italiano Lorenzo Cataldo (Gragnano Sporting Club) si è imposto nella seconda tappa, Morinë – Hani I Elezit, percorrendo 144 Km in 4h00′39″, alla media di 35.903 Km/h. Ha preceduto allo sprint il greco Nikiforos Arvanitou (Sofer Savini Due OMZ) e l’italiano Nicolò Garibbo (Gragnano Sporting Club). L’italiano Piergiorgio Cozzani (Gragnano Sporting Club) è ancora leader della classifica con 4″ su Garibbo e 5″ sul greco Nikolaos Michail Drakos (ASD Aries Cycling)
TOUR DU VAN (Turchia)
L’uzbeko Dmitriy Bocharov (nazionale uzbeka) si è imposto nella seconda tappa, Tatvan – Malazgirt, percorrendo 93.1 Km in 2h22′54″, alla media di 39.09 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’ucraino Yaroslav Parashchak (Beykoz Belediyesi Spor Kulübü) e il kazako Alexandr Semenov (Vino SKO Team). Nessun italiano in gara. Il kazako Daniil Marukhin (nazionale kazaka) è ancora leader della classifica con 6″ sul connazionale Nicolas Vinokurov (nazionale kazaka) e 2′05″ su Bocharov
GRAND PRIX BOUKRAA
Il russo Sergey Rostovtsev (Beykoz Belediyesi Spor Kulübü) si è imposto nella corsa marocchina, Laâyoune – Boukraa, percorrendo 100.8 Km in 1h57′35″, alla media di 51.436 Km/h. Ha preceduto di 2″ il marocchino Achraf Ed Doghmy e di 3″ il marocchino Mohcine El Kouraji (Al Shafar Jumeirah Cycling Team). Fuori tempo massimo l’unico italiano in gara, Alessio Gasparini (Retelec Team Cycling Galicia)
TOUR OF POYANG LAKE (Cina)
Il cinese Xianjing Lyu (China Glory Continental Cycling Team) si è imposto nella prima tappa, circuito di Sanqing, percorrendo 113.7 Km in 2h37′48″, alla media di 43.23 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’australiano Cameron Ivory (St George Continental Cycling Team) e il polacco Jakub Kaczmarek (HRE Mazowsze Serce Polski). Nessun italiano in gara. Lyu è il primo leader della classifica con 4″ su Ivory e 6″ su Kaczmarek
TOUR DE HOKKAIDO
La corsa a tappe giapponese, che si sarebbe dovuta concludere domenica, è stata annullata in seguito ad un grave incidente avvenuto durante lo svolgimento della prima tappa (Higashikagurai – Shintoku, 171.1 Km), nel corso della quale un corridore di 21 anni è stato investito da un’automobile.
TOUR CYCLISTE FÉMININ INTERNATIONAL DE L’ARDÈCHE
L’italiana Silvia Zanardi (BePink – GOLD) si è imposta nella quarta tappa, Saint-Rambert-d’Albon – Hauterives, percorrendo 101.6 Km in 2h54′43″, alla media di 36.786 Km/h. Ha preceduto allo sprint la bielorussa Anastasiya Kolesava (Arkéa Pro Cycling Team) e la spagnola Isabel Martin (Eneicat – CMTeam – Seguros Deportivos). La Zanardi è la nuova leader della classifica con lo stesso tempo della Kolesava e della Martin
SIMAC LADIES TOUR (Paesi Bassi)
L’olandese Charlotte Kool (Team Dsm – Firmenich) si è imposta nella terza tappa, Emmeloord – Lelystad, percorrendo 148.9 Km in 3h38′02″, alla media di 40.975 Km/h. Ha preceduto allo sprint la connazionale Lorena Wiebes (Team SD Worx) e di 1″ l’italiana Elisa Balsamo (Lidl – Trek). La belga Lotte Kopecky (Team SD Worx) è ancora leader della classifica con 2″ sull’olandese Riejanne Markus (Team Jumbo-Visma) e 7″ sulla Wiebes (Team SD Worx). Miglior italiana la Balsamo, 11° a 24″
LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): FORMIGAL – COL DU TOURMALET
settembre 8, 2023 by Redazione
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Si torna sui Pirenei per una due giorni ad altissima tensione agonistica. Il menù odierno propone quattro succulente portate di salita, con i mitici colli dell’Aubisque e del Tourmalet
Dopo l’assaggio offerto dalla tappa con arrivo nel principato d’Andorra la Vuelta torna ad arrampicarsi sui Pirenei, sui quali si fermerà per 48 ore, proponendo due duri tapponi disegnati sulle strade del Tour de France. La 13a tappa della corsa iberica sarà, con l’esclusione dei primi 4.4 Km già in salita verso il Col du Portalet, interamente tracciata oltre confine e andrà a proporre due mitiche ascese del Grande Boucle, quella conclusiva verso il Tourmalet e quella, che si attaccherà a 32 Km dalla partenza, che in 16.6 Km al 7% condurrà ai 1709 metri dell’Aubisque, colle che la Vuelta ha già affrontato nell’edizione del 2016, quando fu proposto come traguardo della 14a tappa, vinta dall’olandese Robert Gesink. Subito dopo si andranno a superare i 1378 metri del Col de Spandelles (10.4 Km all’8.1%), valico che debutta nel tracciato della Vuelta dopo esser stato scoperto dal Tour solo lo scorso anno, quando fu inserito nel finale del tappone di Hautacam, vinto dal danese Jonas Vingegaard. In quell’occasione, una volta terminata la discesa dallo Spandelles – rimasta nella memoria degli appassionati per la caduta dello sloveno Tadej Pogacar – subito di andava ad imboccare l’ascesa finale verso il traguardo, mentre stavolta si dovranno percorrere quasi venti di chilometri di falsopiano prima di arrivare ai piedi del Tourmalet, i cui 18.8 Km al 7.4% saranno affrontati per la prima volta alla Vuelta, anche se il Giro di Spagna l’aveva inizialmente inserito anche nel tracciato dell’edizione 2020, anno nel quale la tappa francese fu annullata a causa della pandemia. Ai 2115 metri del valico, punto più elevato toccato dall’edizione di quest’anno, sarà anche assegnata la “Cima Fernández”, corrispettivo spagnolo della nostrana Cima Coppi che intende perpetrare la memoria dello scalatore Alberto Fernández Blanco, scomparso assieme alla moglie in un drammatico incidente stradale il 14 dicembre 1984: avrebbe compiuto 30 anni il mese successivo e aveva nel palmares il secondo posto alla Vuelta disputata quell’anno, persa per soli 6 secondi, e – tra le altre vittorie – due successi al Giro d’Italia, entrambi nell’edizione del 1983, a Campitello Matese e Colli San Fermo.

Il monumento a Octave Lapize sulla cima del Tourmalet e l’altimetria della tredicesima tappa (blog.hauteroute.org)
METEO VUELTA
Formigal : nubi sparse, 21°C, vento moderato da SE (13-31 Km/h), umidità al 41%
Col d’Aubisque (GPM – 48.7 Km): pioggia debole (0.6 mm), 21°C, vento moderato da N (6-27 Km/h), umidità al 61%
Pierrefitte-Nestalas (traguardo volante – 103.7 Km) : pioggia debole (0.1 mm), 28°C (percepiti 30°C), vento moderato da N (4-22 Km/h), umidità al 57%
Col du Tourmalet: pioggia debole (0.2 mm), 23°C (percepiti 25°C), vento moderato da NE (5-25 Km/h), umidità al 63%
GLI ORARI DELLA VUELTA
13.30: inizio diretta su Eurosport (diretta integrale)
13.58: partenza da Formigal
14.05: GPM del Puerto de Portalet
14.45-14.50: inizio salita Col d’Aubisque
15.10-15.20: GPM del Col d’Aubisque
15.45-16.00: inizio salita Col de Spandelles
16.00-16.10: GPM (con abbuoni) del Col de Spandelles
16.30-16.50: traguardo volante di Pierrefitte-Nestalas
16.50-17.10: inizio salita finale
17.20-17.45: arrivo sul Col du Tourmalet
RASSEGNA STAMPA
Vuelta, dodicesima tappa: Molano vince in volata. Domani il Tourmalet
Gazzetta dello Sport – Italia
Colombianer overspurter favorit og nupper Vuelta-sejr
Politiken – Danimarca
Primož Roglič nabiral sekunde pred bojem na Tourmaletu
Delo – Slovenia
Colombiaan Juan Sebastián Molano wint massasprint in Vuelta, Primoz Roglic kaapt vier bonusseconden weg
Het Nieuwsblad – Belgio
Molano devant Groves au sprint
L’Équipe – Francia
Molano denies Groves in sprint as Tourmalet looms
The Guardian – Regno Unito
Un esprint colombiano en vísperas del Tourmalet
AS – Spagna
Sebastián Molano vence 12.ª etapa da Vuelta com Rui Oliveira a ser quarto
Público – Portogallo
Sebastian Molano wint masssprint, Sepp Kuss blijft in het rood
De Telegraaf – Paesi Bassi
Molano veredelt perfekte Anfahrt im Sprint – Groves verpasst dritten Sieg
Kicker – Germania
¡Ganó Juan Sebastián Molano! Triunfazo colombiano en la Vuelta a España
El Espectador – Colombia
VUELTAALCONTRARIO
L’ordine d’arrivo e la classifica generale visti dal punto di vista della maglia nera.
Ordine d’arrivo della dodicesima tappa, Ólvega – Saragozza
1° Alan Jousseaume
2° Casper Pedersen a 6′46″
3° Andreas Kron s.t.
4° Jimmy Janssens a 6′56″
5° Amanuel Gebreigzabhier s.t.
Miglior italiano Samuele Battistella, 17° a 7′38″
Classifica generale
1° Robbe Ghys
2° Callum Scotson a 40″
3° Jimmy Janssens a 42″
4° Rune Herregodts a 3′53″
5° Rui Oliveira a 4′39″
Miglior italiano Alberto Dainese, 6° a 4′45″
RICORDO DI FEDERICO BAHAMONTES (Tour 1959)
Solitamente la nostra rubrica si concludeva con il racconto di un’edizione passata della Vuelta. Stavolta non sarà così perchè lo scorso 8 agosto è venuto a mancare all’eta di 95 anni uno dei corridori spagnoli più celebri di tutti i tempi, Federico Bahamontes. Lo scalatore originario di Toledo la corsa di casa non è mai riuscito a vincerla (ci andò vicino nel 1957, quando fu secondo a più di otto minuti dal connazionale Jesús Loroño) e per questo motivo lo ricorderemo attraverso i titoli degli articoli sul Tour de France del 1959, vinto da Bahamontes, comparsi sul quotidiano “La Stampa”
7 LUGLIO 1959 – 12a TAPPA: SAINT-GAUDENS – ALBI (184 Km)
ROLF GRAF CON UNA FUGA A 50 ALL’ORA SORPRENDE GLI ASSI E VINCE AD ALBI
Movimentato finale della dodicesima tappa del Tour
Soltanto la maglia gialla Vermeulin rimane nella scia dello svizzero e si piazza secondo conquistando mezzo minuto di abbuono – Fallarini, nonostante una tenace corsa, giunge fuori tempo massimo
WOUT VAN AERT, COLPO DA FINISSEUR AL TOUR OF BRITAIN
Il belga Wout Van Aert con un colpo da finisseur si aggiudica la quinta tappa del Tour of Britain, una vittoria che lo insedia al comando della classifica generale. Vernon e van Poppel sul podio di giornata. Persico sesto
Tre secondi, a tanto ammonta il vantaggio che in poche centinaia di metri il belga Wout Van Aert (Jumbo-Visma) ha inflitto al plotone che si voleva giocare la tappa. Oltre al successo del belga, sempre in casa Jumbo-Visma la cosa che salta agli occhi è la mancanza tra gli interpreti della volata del protagonista degli arrivi precedenti. Il danese Olav Kooij si è infatti piazzato solo ventiquattresimo. Grazie al successo odierno, ottenut – seppur per poco – in solitaria, l’esperto belga si è insediato al vertice della classifica generale con un vantaggio di 3” su Ethan Vernon (nazionale britannico), Max Kanter (Movistar Team) e un’altra cinquantina di corridori.
Tornando alla corsa, la volata dei battuti è andata a Ethan Vernon, che ha regolato un plotone di una settantina di elementi mettendosi alle spalle Danny van Poppel (BORA – hansgrohe), Alexander Salby (Bingoal WB), Max Kanter (Movistar Team), Davide Persico (Bingoal WB), Milan Fretin (Team Flanders – Baloise), Davide Bomboi (TDT-Unibet Cycling Team), Thomas Pidcock (INEOS Grenadiers), Stian Fredheim (Uno-X Pro Cycling Team) e tutti gli altri.
La tappa odierna già in avvio si era dimostrata molto frizzante. Si erano susseguiti molteplici tentativi di attacco fin dalle prime pedalate. A portare via la fuga “giusta” sono stati Abram Stockman (TDT-Unibet Cycling Team), Callum Ormiston (Global 6 Cycling) e Joey Rosskopf (Q36.5 Pro Cycling Team), con quest’ultimo ripreso solo ai meno nove.
Domani il Tour of Britain proporra la Southend on Sea – Harlow, tappa di 146.2 Km che dovrebbe essere l’ultima tappa adatta alle ruote veloci, in attesa delle tappe del weekend che hanno tutte le caratteristiche per risultare decisive.
Mario Prato

E' sempre festa in casa Jumbo Visma al Tour of Britain 2023 (foto SWPix)
07-09-2023
settembre 7, 2023 by Redazione
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VUELTA A ESPAÑA
Il colombiano Juan Sebastián Molano (UAE Team Emirates) si è imposto nella dodicesima tappa, Ólvega – Saragozza, percorrendo 150.6 Km in 3h23′35″, alla media di 44.385 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’australiano Kaden Groves (Alpecin-Deceuninck) e l’olandese Boy van Poppel (Intermarché – Circus – Wanty). Miglior italiano Alberto Dainese (Team Dsm – Firmenich), 7°. Lo statunitense Sepp Kuss (Jumbo-Visma) è ancora maglia rossa con 26″ sullo spagnolo Marc Soler (UAE Team Emirates) e 1′09″ sul belga Remco Evenepoel (nazionale britannica). Miglior italiano Damiano Caruso (Bahrain – Victorious), 25° a 22′54″
TOUR OF BRITAIN
Il belga Wout Van Aert (Jumbo-Visma) si è imposto nella quinta tappa, circuito di Felixstowe, percorrendo 192.4 Km in 4h20′05″, alla media di 44.386 Km/h. Ha preceduto di 3″ il britannico Ethan Vernon (Soudal – Quick Step) e l’olandese Danny van Poppel (BORA – hansgrohe). Miglior italiano Davide Persico (Bingoal WB), 6° a 3″. Van Aert è il nuovo leader della classifica con 3″ su Vernon e sul tedesco Max Kanter (Movistar Team). Miglior italiano Persico, 10° a 3″
OKOLO JIŽNÍCH ČECH/TOUR OF SOUTH BOHEMIA
Il norvegese Sakarias Koller Løland (Uno-X Dare Development Team) si è imposto nella prima tappa, Třeboň – Milevsko, percorrendo 137.7 Km in 3h05′05″, alla media di 44.639 Km/h. Ha preceduto allo sprint il ceco Adam Ťoupalík (Elkov – Kasper) e il connazionale Martin Solhaug Hansen (Uno-X Dare Development Team). Nessun italiano in gara. Løland è il primo leader della classifica con 7″ su Ťoupalík e 9″ su Hansen
TOUR OF KOSOVO
L’italiano Piergiorgio Cozzani (Gragnano Sporting Club) si è imposto nella prima tappa, Lebanë – Therande, percorrendo 144.5 Km in 3h29′01″, alla media di 41.48 Km/h. Ha preceduto allo sprint il greco Nikolaos Michail Drakos (ASD Aries Cycling) e l’albanese Lukas Sulaj Kloppenborg (Tirana Cycling Team). Cozzani è il primo leader della classifica con 4″ su Drakos e 6″ su Kloppenborg
TOUR DU VAN (Turchia)
Il kazako Daniil Marukhin (nazionale kazaka) si è imposto nella prima tappa, Van – Tatvan, percorrendo 132.7 Km in 3h04′25″, alla media di 43.174 Km/h. Ha preceduto allo sprint il turco Burak Abay (Konya Buyuksehir Belediye Spor) e il connazionale Nicolas Vinokurov (nazionale kazaka). Nessun italiano in gara. Marukhin è il primo leader della classifica con 4″ su Abay e 6″ su Vinokurov
TOUR CYCLISTE FÉMININ INTERNATIONAL DE L’ARDÈCHE
La polacca Daria Pikulik (Human Powered Health) si è imposta nella terza tappa, circuito di Avignone, percorrendo 119.6 Km in 2h58′15″, alla media di 40.258 Km/h. Ha preceduto allo sprint la canadese Sarah van Dam (DNA Pro Cycling) e l’italiana Silvia Zanardi (BePink – GOLD). La neozelandese Michaela Drummond (Farto-BTC Women’s Cycling Team) è ancora leader della classifica con lo stesso tempo della Zanardi e della
Van Dam
SIMAC LADIES TOUR (Paesi Bassi)
La belga Lotte Kopecky (Team SD Worx) si è imposta nella seconda tappa, circuito a cronometro di Lovanio, percorrendo 7.1 Km in 8′59″, alla media di 47.421 Km/h. Ha preceduto di 2″ l’olandese Riejanne Markus (Team Jumbo-Visma) e di 11″ la britannica Zoe Bäckstedt (Canyon//SRAM Racing). Miglior italiana Elisa Balsamo (Lidl – Trek), 34° a 34″. La Kopecky è la nuova leader della classifica con 2″ sulla Markus e 13″ sull’olandese Lorena Wiebes (Team SD Worx). Miglior italiana la Balsamo, 13° a 28″
MOLANO SENZA RIVALI A SARAGOZZA. KUSS RESTA IN MAGLIA ROSSA
A Saragozza Juan Sebastian Molano (UAE Team Emirates) vince con autorità la volata della dodicesima tappa, soprattutto grazie al lavoro del compagno di squadra Oliveira che lo pilota alla perfezione nei metri finali. Kaden Groves (Team Alpecin Deceuninck) deve accontentarsi della piazza d’onore mentre Boy van Poppel (Team Intermarchè Circus Wanty) chiude il podio. Grande attesa per la tappa di domani con l’arrivo sul Tourmalet
La dodicesima tappa della Vuelta 2023 è lunga poco più di 150 e unisce le località di Olvega e Saragozza. Un paio di semplici salite non categorizzate come gpm nei pressi di Tarazona e di Castejon de Valdejasa non ostacoleranno i velocisti che dopo una settimana potranno ritrovare il brivido della volata mentre i big di classifica – con Sepp Kuss (Team Jumbo Visma) ancora in maglia rossa – si riposeranno in vista di tappe decisamente più difficili già a partire da domani. Dopo la partenza da Olvega si formava immediatamente la fuga di giornata grazie all’azione di due ciclisti, ovvero Abel Balderstone (Team Caja Rural – Seguros RGA) e Jetse Bol (Team Burgos BH). Dopo il vantaggio massimo di 2 minuti e 30 secondi raggiunto intorno al km 40, il gruppo reagiva e si avvicinava progressivamente alla coppia al comando. Era in particolare il Team Alpecin Deceuninck a comandare le operazioni in testa al gruppo. Il vantaggio di Balderstone e di Bol iniziava a diminuire sempre di più finchè il gruppo riprendeva i due fuggitivi ad una quarantina di km dalla conclusione. Kaden Groves (Team Alpecin Deceuninck) si aggiudicava il traguardo volante di Villanueva de Gallego con Primoz Roglic (Team Jumbo Visma) che si piazzava in seconda posizione e rosicchiava così 4 secondi al diretto avversario Remco Evenepoel (Team Soudal Quick Step). Nei km finali era l’Alpecin Deceuninck a dettare il ritmo in testa ed a proteggere Groves per la volata ma Juan Sebastian Molano (UAE Team Emirates) riusciva ad avanzare prepotentemente negli ultimi 300 metri grazie ad un lavoro eccellente di Rui Oliveira, suo compagno di squadra. Il colombiano a questo punto apriva il gas ed andava a vincere nettamente davanti a Groves ed a Boy van Poppel (Team Intermarchè Circus Wanty). Chiudevano la top five Rui Oliveira in quarta posizione ed Edward Theuns (Teal Lidl Trek) in quinta posizione. Da segnalare il settimo posto di Alberto Dainese (Team DSM Firmenich). Molano ottiene la quarta vittoria stagionale dopo la vittoria della quarta tappa dell’UAE Tour, del GP de Denain e della prima tappa della Vuelta a Burgos. In classifica generale Sepp Kuss resta in maglia rossa davanti a Marc Soler (UAE Team Emirates) e Remco Evenepoel. Domani è in programma la tredicesima tappa della Vuelta e con essa una dei momenti chiave dell’intera corsa spagnola. E’ il momento del tappone pirenaico con sconfinamento in Francia. Si parte da Formigal Huesca la Magia e si arriva sul mitico Col du Tourmalet dopo quasi 135 che vedono anche la scalata del Puerto de Portalet, del Col d’Aubisque e del Col de Spandelles. In totale sono quattro salite di cui una di terza categoria, una di prima categoria e due di hors categorie. E’ certamente, insieme a quella dell’Angliru che troveremo più avanti, una delle tappe più dure di tutta la Vuelta 2023. I veri pretendenti finali alla maglia rossa dovranno uscire allo scoperto.
Antonio Scarfone

Juan Sebastian Molano vince a Saragozza (foto: Getty Images)
LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): ÓLVEGA – SARAGOZZA
settembre 7, 2023 by Redazione
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Alla vigilia di due duri tapponi pirenaici gli organizzatori hanno inserito l’unica frazione votata all’arrivo in volata prevista nella seconda settimana della Vuelta. Lo sprint è assicurato in quel di Saragozza perchè oggi le squadre che hanno in formazione uno sprinter venderanno cara la pelle per portare i loro uomini in rampa di lancio
Nelle prossime 48 ore i corridori saranno attesti da qualcosa come 8700 metri di dislivello, tra l’altro concentrati in due tapponi decisamente brevi e quindi molto intensi. In previsione di questa scorpacciata di salite gli organizzatori hanno collocato oggi una delle fraziono più semplici dell’edizione 2023, l’unica della seconda settimana destinata alla conclusione alla sprint. La fisionomia ricorda quella della tappa di Oliva e come quella vedrà il tratto iniziale tracciato in costante e lieve discesa, ma poi la similitudine con la frazione vinta a sorpresa dal francese Geoffrey Soupe termina qua. Gli ultimi 76 Km non saranno, infatti, del tutto pianeggianti anche se non costituice per nulla uno spauracchio per i velocisti la salita di circa 3 Km al 3.7% che si dovrà scavalcare a 42 Km dall’arrivo. Una volta entrati in Saragozza bisognerà fare attenzione alle insidie proposte dalla strada, come spesso capita quando si pedala sulle strade dei grandi centri urbani. Stavolta non saranno previste insidiose rotatorie negli ultimi 10 Km, ma un momento delicato potrebbe essere rappresentato dal passaggio sul ponte sull’Ebro e dal successivo tratto da percorrere lungo il fiume: a parte la sorta di tornante che si dovrà effettuare per scendere dal ponte, in situazioni simili bisogna prestare molta attenzione al vento che spesso spazza i tratti rivieraschi (sono previste folate fin quasi 30 Km/h) e che potrebbe spezzettare il gruppo facendo perdere tempo preziosi a qualche big, anche se la vicinanza del traguardo dovrebbe consentire di contenere il distacco. Per quanto riguarda la volata, infine, qualche sprinter potrebbe patire la lieve pendenza che si incontrerà in dirittura d’arrivo, con la strada che prenderà lievemente a salire dopo la curva a sinistra che anticiperà di 300 metri il passaggio sotto lo striscione dell’ultimo chilometro

Il Puente de Piedra sul fiume Ebro a Saragozza e l’altimetria della dodicesima tappa (travel.sygic.com)
METEO VUELTA
Ólvega : poco nuvoloso, 26°C, vento moderato da S (10-26 Km/h), umidità al 48%
Borja (46.6 Km): nubi sparse, 28°C, vento moderato da SE (14-30 Km/h), umidità al 51%
Castejón de Valdejasa (101 Km) : nubi sparse, 29°C (percepiti 28°C), vento moderato da SE (15-32 Km/h), umidità al 37%
Saragozza : nubi sparse, 32°C (percepiti 31°C), vento moderato da SE (14-30 Km/h), umidità al 28%
GLI ORARI DELLA VUELTA
14.10: partenza da Ólvega
14.30: inizio diretta su Eurosport
16.55-17.15: traguardo volante (con abbuoni) di Villanueva de Gallego
17.20-17.40: arrivo a Saragozza
RASSEGNA STAMPA
Vuelta, undicesima tappa a Jesus Herrada: Ganna ottimo anche in salita, poi chiude 10°
Gazzetta dello Sport – Italia
Španec Herrada je zmagovalec 11. etape, Roglič ostaja četrti
Delo – Slovenia
Spanjaard Jesus Herrada (Cofidis) is snelste van lange vlucht en wint elfde etappe in Vuelta, Evenepoel blijft status quo
Het Nieuwsblad – Belgio
Herrada vainqueur devant Grégoire
L’Équipe – Francia
Herrada breaks rivals on brutal climb to grab glory on stage 11
The Guardian – Regno Unito
El cazador Herrada
AS – Spagna
Na Vuelta ainda não tinha havido um espanhol feliz
Público – Portogallo
Jesus Herrada pakt dagzege in Vuelta, Sepp Kuss behoudt de leiderstrui
De Telegraaf – Paesi Bassi
Herrada gewinnt elfte Etappe – Favoriten lassen sich in Ruhe
Kicker – Germania
Jesús Herrada, el vencedor de la 11ª etapa de la Vuelta a España
El Espectador – Colombia
VUELTAALCONTRARIO
L’ordine d’arrivo e la classifica generale visti dal punto di vista della maglia nera.
Ordine d’arrivo dell’undicesima tappa, Lerma – Laguna Negra (Vinuesa)
1° Bauke Mollema
2° Davide Cimolai s.t.
3° Matevz Govekar s.t.
4° Michael Storer s.t.
5° Jarrad Drizners s.t.
Classifica generale
1° Robbe Ghys
2° Callum Scotson a 3′16″
3° Jimmy Janssens a 3′18″
4° Rui Oliveira a 4′39″
5° Alberto Dainese a 4′45″
RICORDO DI FEDERICO BAHAMONTES (Tour 1959)
Solitamente la nostra rubrica si concludeva con il racconto di un’edizione passata della Vuelta. Stavolta non sarà così perchè lo scorso 8 agosto è venuto a mancare all’eta di 95 anni uno dei corridori spagnoli più celebri di tutti i tempi, Federico Bahamontes. Lo scalatore originario di Toledo la corsa di casa non è mai riuscito a vincerla (ci andò vicino nel 1957, quando fu secondo a più di otto minuti dal connazionale Jesús Loroño) e per questo motivo lo ricorderemo attraverso i titoli degli articoli sul Tour de France del 1959, vinto da Bahamontes, comparsi sul quotidiano “La Stampa”
6 LUGLIO 1959 – 11a TAPPA: BAGNÈRES-DE-BIGORRE – SAINT-GAUDENS (119 Km)
DARRIGADE VINCE LA SECONDA TAPPA DEI PIRENEI E L’ITALIANO FAVERO, INDISPOSTO, SI RITIRA DAL TOUR
Venticinque corridori in volata sul traguardo di Saint-Gaudens
Sul Col d’Aspin passa in testa Dotto, seguito da Bahamontes e Gaul – Sul Peyresourde primo Huot, poi lo spagnolo e il lussemburghese – Nella discesa tutti gli assi si raggruppano – Bono in forte ritardo – Vermeulin conserva la Maglia gialla – Oggi arrivo ad Albi