SIVAKOV TRIONFA IN SOLITARIO NEL GIRO DI TOSCANA

settembre 13, 2023 by Redazione  
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Arriva il primo hurrà stagionale per il russo di Francia Pavel Sivakov (Ineos Grenadiers) che si aggiudica il Giro di Toscana 2023 con una stoccata finale sul traguardo di Pontedera ai danni di un ottimo Richard Carapaz (EF EDucation). Terzo arriva Felix Grosschartner (UAE Team Emirates) a 45” e quarto (a 1’28”) una delle stelle della competizione, lo sloveno TadeJ Pogacar (UAE Team Emiraters), che molla sul’ultima salita ma che comunque riesce a giungere in quarta posizione. Per il due volte vincitore del Tour de France un test molto probante in avvicinamento al Lombardia.

Il percorso del Toscana 2023 misura 192 km con partenza ed arrivo a Pontedera. Tratto iniziale in linea e poi due circuiti, il primo dei quali è quello di Lajatico che i corridori affrontano due volte per tornare poi verso Pontedera. Poi si sbarca nell circuito più lungo – 55,4 i chilometri – da affrontare due volte con altrettanti passaggi sul Monte Serra e l’ultimo scollinamento ad una trentina di chilometri dalla conclusione, con gli ultimi chilometri pianeggianti.
Intorno al 28° km di gara ecco il primo gruppetto in fuga, composto da Benjamin Thomas (Cofidis), Alessandro De Marchi (Jayco AlUla), Andrea Garosio (Eolo Kometa), Enekoitz Azparren (Euskaltel), Alessio Nieri (Green Project Bardiani Csf Faizanè), Walter Calzoni (Q36.5), José María Martín (Electro Hiper Europa), Filippo Tagliani (Shimano Sidermec) e Gabriele Petrelli (#InEmiliaRomagna).
Al loro inseguimento si pongono Kyrylo Tsarenko (Corratec Selle Italia), Ben Granger (Mg K Vis) e Lorenzo Ginestra (Work Service), la cui azione viene però riassorbita nel corso del circuito di Lajatico.
A Calci ecco il temibile Monte Serra, 8 km al 7%. Il plotone si riduce ed in cima passano De Marchi, Garosio e Calzoni, poi nel tratto in pianura è Jérémy Cabot (Total Energies) ad unirsi ai fuggitivi. I quattro, però, vengono ripresi dal gruppo poco dopo. A questo punto parte uno scatenato Davide Formolo (UAE Team Emirates): assieme a lui ci sono i compagni di squadra George Bennett, Felix Grossschartner e Tadej Pogacar, per la EF Richard Carapaz e Michael Valgren, Pavel Sivakov per la Ineos Grenadiers e Filippo Zana per la Jayco AlUla.
A metà salita è Grosschartner a provare l’azione in solitaria. A reagire sono Sivakov, Carapaz e Pogacar. Quindi il franco-russo stacca tutti transitando al GPM con 10” sul vincitore del Giro 2019 e su Pogacar.
Nella successiva discesa avviene il ricongiungimento tra Carapaz e Sivakov, con Pogacar e Grosschartner costretti ad inseguire. Ai – 10 dall’arrivo lo sloveno si rialza sui pedali e lascia andare il compagno di squadra.
Per la vittoria finale è lotta a due con Sivakov che da finisseur stacca l’ecuadoriano, suo ex compagno di formazione, per trionfare a braccia alzate.

Vito Sansone

Sivakov vince la 95a edizione del Giro della Toscana

Sivakov vince la 95a edizione del Giro della Toscana

LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): RIBADESELLA / RIBESEYA – ALTU DE L’ANGLIRU

settembre 13, 2023 by Redazione  
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Siamo arrivati ad una delle tappe più attese e temute, quella dell’arrivo sull’Angliru, mostro asturiano

E’ arrivato il momento di una delle tappe che gli appassionati si sogno già segnalati sui loro calendari, quella dell’arrivo sull’Angliru, la salita più dura di Spagna, per la quale negli ultimi 24 anni si sono sprecati i paragoni con i nostrani Mortirolo e Zoncolan. Ufficialmente sono 12.5 Km al 10.1% e sono numeri che già fan paura, ma il diavolo non è così brutto come lo dipingono… perchè è anche peggio, come testimoniano i 6.5 Km conclusivi: qui la pendenza media schizza al 13.2% mentre gli “spruzzi” arrivano fino alla punta del 24% che si raggiunge nel tratto conclusivo, quello noto con il soprannome di “Cueña les Cabres”. E questa, a differenza della frazione di ieri terminata in salita a Bejes, non sarà l’unica difficoltà di gara perchè nello spazio di 124 Km saranno concentrati quasi 3260 metri di dislivelli, dislocati principalmente fra le tre salite previsti dal tracciato. Se l’ascesa finale sarà considerata “Especial” (quindi assimilabile ai colli “hors categorie” del Tour de France), metteranno in palio i punti previsti dai GPM di 1a categoria i colli precedenti, gli “alti” della Colladiella (6.5 Km al 7.9%) e del Cordal (5.7 Km all’8.5%), quest’ultimo tradizionale a sostanzioso antipasato dell’Angliru, la cui discesa termina a ridosso dell’attacco dell’ascesa finale

La strada verso lAngliru e laltimetria della diciassettesima tappa (climbfinder.com)

La strada verso l'Angliru e l'altimetria della diciassettesima tappa (climbfinder.com)

METEO VUELTA

Ribadesella / Ribeseya : pioggia debole (0.2 mm), 21°C, vento moderato da NE (13-25 Km/h), umidità al 77%
Nava (47.5 Km): pioggia debole (0.3 mm), 21°C, vento moderato da NE (11-28 Km/h), umidità al 76%
Figareo (traguardo volante – 91.3 Km) : poco nuvoloso, 22°C, vento moderato da NE (9-25 Km/h), umidità al 71%
La Vega de Riosa – inizio salita finale: pioggia debole (0.4 mm), 20°C, vento moderato da NE (10-31 Km/h), umidità al 79%

GLI ORARI DELLA VUELTA

14.30: inizio diretta su Eurosport
14.47: partenza da Ribadesella / Ribeseya
15.45-16.00: inizio salita Alto de la Colladiella
16.00-16.15: GPM dell’Alto de la Colladiella
16.25-16.45: traguardo volante di Figareo
16.35-16.55: inizio salita Alto del Cordal
16.45-17.05: GPM dell’Alto del Cordal
17.00-17.20: inizio salita dell’Angliru
17.15-17.45: arrivo sull’Angliru

RASSEGNA STAMPA

Vuelta in ansia per Van Hooydonck, poi Vingegaard stacca tutti e vince: “Nathan, questa è per te”

Gazzetta dello Sport – Italia

Vingegaard vinder 13. etape af Vuelta a Espana efter solokørsel op ad ikonisk bjerg

Politiken – Danimarca

Vingegaard je zmagal in iz drugega mesta izrinil Rogliča

Delo – Slovenia

Emotionele Jonas Vingegaard bombardeert zichzelf tot topfavoriet voor eindwinst met tweede ritzege in de Vuelta

Het Nieuwsblad – Belgio

Vingegaard récidive et prend la 2e place du général

L’Équipe – Francia

Vingegaard wins emotional stage for ‘best friend’ Van Hooydonck

The Guardian – Regno Unito

Vingegaard es el jefe

AS – Spagna

Vingegaard e Roglic abrem “guerra civil” contra o seu líder na Vuelta

Público – Portogallo

Emotionele Vingegaard slaat namens Jumbo-Visma weer toe in Vuelta

De Telegraaf – Paesi Bassi

Vingegaard widmet Sieg Van Hooydonck: “Schreckliche Nachrichten”

Kicker – Germania

Vingegaard ganó la etapa 16 de la Vuelta a España y amenaza el liderato de Kuss

El Espectador – Colombia

VUELTAALCONTRARIO

L’ordine d’arrivo e la classifica generale visti dal punto di vista della maglia nera.

Ordine d’arrivo della sedicesima tappa, Liencres Playa – Bejes

1° Luis León Sánchez
2° Lewis Askey a 4′41″
3° Remco Evenepoel a 4′45″
4° Jan Hirt s.t.
5° Jarrad Drizners a 4′47″

Miglior italiano Davide Cimolai, 14° a 5′25″

Classifica generale

1° Rui Oliveira
2° Davide Cimolai a 2′14″
3° Jarrad Drizners a 2′16″
4° Alberto Dainese a 3′35″
5° Maurice Ballerstedt a 4′59″

RICORDO DI FEDERICO BAHAMONTES (Tour 1959)

Solitamente la nostra rubrica si concludeva con il racconto di un’edizione passata della Vuelta. Stavolta non sarà così perchè lo scorso 8 agosto è venuto a mancare all’eta di 95 anni uno dei corridori spagnoli più celebri di tutti i tempi, Federico Bahamontes. Lo scalatore originario di Toledo la corsa di casa non è mai riuscito a vincerla (ci andò vicino nel 1957, quando fu secondo a più di otto minuti dal connazionale Jesús Loroño) e per questo motivo lo ricorderemo attraverso i titoli degli articoli sul Tour de France del 1959, vinto da Bahamontes, comparsi sul quotidiano “La Stampa”

11 LUGLIO 1959 – 16a TAPPA: CLERMONT-FERRAND – SAINT-ÉTIENNE (210 Km)

L’ITALIANO BRUNI VINCE A SAINT ETIENNE E IL BELGA PAUWELS CONQUISTA LA MAGLIA GIALLA
Oggi il Tour riposa prima di affrontare le Alpi
Stanchi per la dura prova a cronometro del Puy de Dome, i corridori hanno stabilito una specie di tregua – Baldini cade ma rientra nel gruppo – I traguardi della montagna a Rivière e Hout – Ritirati Privat e Le Dissez

12 LUGLIO 1959 – GIORNO DI RIPOSO A SAINT-ÉTIENNE

DOMANI A QUOTA 2000 SUL PICCOLO S. BERNARDO – BAHAMONTES SFERRERÀ L’ATTACCO A FONDO?
Il Tour affronta le tappe decisive per la classifica – Lo spagnolo separato da pochi secondi dalla maglia gialla
Oggi arrivo a Grenoble e spostamento all’Alpe d’Huez – Le condizioni di Baldini – Baffi vuole ottenere un successo in volata (dopo le Alpi) – L’iridato in ricognizione sulle salite del tracciato odierno

VUELTA, LA JUMBO – VISMA RIAPRE TUTTO CON VINGEGAARD E I PENSIERI SONO PER VAN HOOYDONCK

settembre 12, 2023 by Redazione  
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Il campione danese stacca tutti sul duro strappo di Bejes e si avvicina alla leadership del Giro di Spagna. Al comando c’è sempre Sepp Kuss, ma il distacco dello statunitense si è ridotto a soli 29” alla vigilia del tappone sull’Angliru.

Giornata agrodolce in casa Jumbo-Visma, all’indomani del secondo riposo alla Vuelta. I giallo-neri hanno appreso dell’incidente gravissimo che ha coinvolto Nathan Van Hooydonck questa mattina in Belgio: il corridore fiammingo era al volante della sua Range Rover in compagnia di sua moglie, incinta all’ottavo mese, e ad un semaforo ha avuto un sospetto infarto. Perdendo il controllo della vettura avrebbe accelerato coinvolgendo altre cinque vetture, i cui presenti nei rispettivi abitacoli ne sono usciti illesi. Van Hooydonck è stato subito rianimato e trasportato all’ospedale di Anversa, dove è stato indotto in coma artificiale; secondo le ultime notizie c’è ottimismo, non essendo stati trovati danni cerebrali dai primi esami fatti al ventisettenne belga, che non è più in coma ma è cosciente.

Con questo pensiero è partita la 16a tappa (Liencres Playa – Bejes, 120.5 km), interamente disegnata nel territorio della Cantabria e per gran parte tracciata lungo la costa dell’Oceano Atlantico. Non sono ripartiti l’etiope Welay Hagos Berhe (Team Jayco AlUla) e lo spagnolo David De la Cruz (Astana-Qazaqstan), tra i protagonisti in salita sui Pirenei. Nei primi chilometri prende margine una fuga con presenti gli italiani Samuele Battistella (Astana-Qazaqstan), Andrea Piccolo (EF Education – Easypost) e Matteo Sobrero (Jayco-AlUla) insieme ad Andreas Kron (Lotto-Dstny), Romain Gregoire (Groupama-Fdj), Louis Vervaeke (Soudal – Quickstep), la Maglia Verde Kaden Groves (Alpecin – Deceuninck), Paul Lapeira (AG2R-Citroen) e la coppia della DSM – Firmenich composta da Max Poole e Romain Bardet.

La corsa procede sotto la pioggia e il gruppetto di attaccanti non guadagna moltissimo sul resto dei corridori, tanto da essere ripresi a circa 65 km dall’arrivo. Oltrepassato il centro abitato di Orena contrattaccano Romain Bardet (DSM – Firmenich) e Mattia Cattaneo (Soudal – Quick Step), ai quali si uniscono Julius Van den Berg (EF Education-Easypost), Nicolas Preudhomme (AG2R-Citroen), Joel Nicolau (Caja Rural) er nuovamente Poole e Groves. I sei componenti della testa della corsa proseguono e giungono allo sprint intermedio di Unquera, vinto senza problemi dall’australiano della Alpecin-Deceuninck che, ad obiettivo raggiunto, si stacca dal gruppetto in fuga. La Jumbo – Visma fa il ritmo e dimezza lo svantaggio; ai -20 cade Luis Leon Sanchez (Astana Qazaqstan Team), che proprio ieri aveva annunciato il suo ritiro dall’attività agonistica a fine anno.

L’azione dei fuggitivi, rimasti in quattro, termina a 10 km dal termine ed è tutto pronto per la battaglia sulla breve salita finale di Bejes, lunga circa 5 km e divisa in due parti con punte superiori al 15% e un breve tratto di falsopiano. Nel primo chilometro scatta subito Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma), al quale cerca di unirsi il neozelandese Finn Fisher-Black (UAE Team Emirates) pensando ad un possibile attacco del suo capitano Juan Ayuso. Questo non succede ed è Primoz Roglic (Jumbo-Visma) che prova ad accorciare il gap nei confronti del danese seguendo Woet Poels (Bahrain-Victorious) e Michael Storer (Groupama-FDJ). Lo sloveno verrà poco dopo ripreso da Enric Mas (Movistar Team), Cian Uijtdebrooks (Bora – Hansgrohe), Ayuso e il leader della classifica Sepp Kuss (Jumbo-Visma) poco dietro. Vingegaard è ormai lanciato verso il secondo successo di tappa in questa Vuelta, pochi giorni dopo il trionfo sul Tourmalet, e sul traguardo si avvicina nettamente al comando della corsa, essendo ora a soli 29” dalla maglia “roja” Kuss.
Domani c’è l’arrivo sull’Angliru, salita “totem” delle Asturie grazie alle sue pendenze fino al 24% nell’ultima parte.

Andrea Giorgini

Vingegaard allattacco sulla salita di Bejes (Getty Images)

Vingegaard all'attacco sulla salita di Bejes (Getty Images)

12-09-2023

settembre 12, 2023 by Redazione  
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VUELTA A ESPAÑA

Il danese Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma) si è imposto nella sedicesima tappa, Liencres Playa – Bejes, percorrendo 120.1 Km in 2h38′23″, alla media di 45.497 Km/h. Ha preceduto di 43″ il neozelandese Finn Fisher-Black (UAE Team Emirates) e di 49″ l’olandese Wout Poels (Bahrain – Victorious). Miglior italiano Antonio Tiberi (Bahrain – Victorious), 15° a 1′26″. Lo statunitense Sepp Kuss (Jumbo-Visma) è ancora maglia rossa con 29″ su Vingegaard e 1′33″ sullo sloveno Primož Roglič (Jumbo-Visma). Miglior italiano Tiberi, 22° a 52′40″

TOUR OF SALALAH (Oman)

Lo sloveno Grega Bole (Shabab Al Ahli Cycling Team) si è imposto nella terza tappa, Alhaffa – Darbat, percorrendo 104 Km in 2h33′59″, alla media di 40.524 Km/h. Ha preceduto allo sproint l’emiratino Abdulla Jasim Al-Ali (nazionale emiratina) e l’olandese Stefan Verhoeff (Universe Cycling Team). Nessun italiano in gara. Bole è ancora leader della classifica con 9″ su Jasim Al-Ali e 49″ sull’olandese Kenny Nijssen (Universe Cycling Team)

TOUR OF POYANG LAKE (Cina)

L’olandese Stijn Appel (ABLOC CT) si è imposto nella quinta ed ultima tappa, circuito di Wanli, percorrendo 107.9 Km in 2h48′31″, alla media di 38.418 Km/h. Ha preceduto allo sprint gli australiani Kane Richards (ARA | Skip Capital) e Tyler Tomkinson (ARA | Skip Capital). Nessun italiano in gara. Il cinese Xianjing Lyu (China Glory Continental Cycling Team) si impone in classifica con 1″ sul polacco Jakub Kaczmarek (HRE Mazowsze Serce Polski) e 11″ sul polacco Tomasz Budzinski (HRE Mazowsze Serce Polski)

LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): LIENCRES PLAYA – BEJES

settembre 12, 2023 by Redazione  
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Osservata la seconda ed ultima giornata di riposo la Vuelta si rimette in marcia con una tappa piatta, almeno fino a 5 Km dall’arrivo quando inizierà la breve ma ripisa salita verso Bejes

Dopo il riposo, il secondo e ultimo dei due resi obbligatori dall’Unione Ciclistica Internazionale fin dal 2002, la Vuelta si rimette in marcia in direzione di Bejes, piccolo villaggio della Cantabria incastonato a poco più di 500 metri di quota ai piedi di una strapiombate falesia e conosciuto agli spagnoli per la produzione dell’omonimo “queso”, formaggio erborinato tra i più noti della nazione. Ha un sapore leggermente piccante, così come la breve salita che si dovrà percorrere per raggiungere il traguardo, al termine di una tappa che non proporrà altre difficoltà altimetriche. Si salirà costantemente negli ultimi 4,8 Km e lo si farà con pendenze che oscillano tra una media del 8.6% e un picco massimo del 15% e che certamente toccheranno le corde degli scalatori. Nonostante il tracciato non abbia in serbo ulteriori salite e il basso chilometraggio complessivo (si tratterà della seconda frazione più corta di questa edizione dopo quella conclusiva di Madrid), le fasi iniziali potrebbero rivelarsi più impegnative del previsto perchè si partirà da una località balneare affacciata sul Golfo di Biscaglia e per una buona novantina di chilometro si pedalerà lungo le coste dell’Oceano Atlantico, andando incontro al rischio d’incappare nel vento e nella formazione dei temuti “ventagli”

Il borgo di Bejes e laltimetria della sedicesima tappa (it.wikiloc.com)

Il borgo di Bejes e l'altimetria della sedicesima tappa (it.wikiloc.com)

METEO VUELTA

Liencres Playa : pioggia debole (0.2 mm), 20°C, vento moderato da NO (13-23 Km/h), umidità al 80%
Santillana del Mar (46.3 Km): pioggia debole (0.2 mm), 21°C, vento moderato da NO (12-25 Km/h), umidità al 77%
Unquera (traguardo volante – 93.3 Km) : pioggia debole (0.3 mm), 21°C, vento moderato da N (10-23 Km/h), umidità al 78%
Bejes : pioggia debole (1.1 mm), 17°C, vento moderato da N (6-24 Km/h), umidità al 88%

GLI ORARI DELLA VUELTA

14.15: inizio diretta su Eurosport
14.47: partenza da Liencres Playa
16.45-17.00: traguardo volante (con abbuoni) di Unquera
17.15-17.35: inizio salita finale
17.20-17.40: arrivo a Bejes

RASSEGNA STAMPA

Vuelta, incredibile Rui Costa: a 36 anni vince la 15ª tappa

Gazzetta dello Sport – Italia

Portugisisk veteran vinder 15. etape af Vueltaen

Politiken – Danimarca

Veteran Costa je zmagal na Remcovi etapi

Delo – Slovenia

Remco Evenepoel verstevigt bergtrui, maar komt net tekort voor tweede ritzege op rij: Rui Costa pakt de bloemen in alweer knotsgekke etappe

Het Nieuwsblad – Belgio

Rui Costa s’impose à l’expérience, Kuss toujours en rouge

L’Équipe – Francia

Rui Costa lands first Grand Tour win in decade

The Guardian – Regno Unito

Rui Costa se estrena La Vuelta, Evenepoel ya sonríe

AS – Spagna

Rui Costa escolheu a fuga certa e venceu na Vuelta

Público – Portogallo

Rui Costa wint na zinderend slot vijftiende Vuelta-etappe, Sepp Kuss behoudt leiderstrui

De Telegraaf – Paesi Bassi

Kämna stürzt bei Abfahrt und wird noch Zweiter

Kicker – Germania

Veteran Portuguese rider Rui Costa wins Vuelta 15th stage as American Sepp Kuss retains overall lead

The Washington Post – Stati Uniti

Santiago Buitrago la tuvo muy cerca, pero Rui Costa le ganó la etapa 15 de la Vuelta

El Espectador – Colombia

VUELTAALCONTRARIO

L’ordine d’arrivo e la classifica generale visti dal punto di vista della maglia nera.

Ordine d’arrivo della quindicesima tappa, Pamplona – Lekunberri

1° Eric Fagundez
2° Michal Schlegel a 58″
3° Welay Berhe s.t.
4° Cyril Barthe a 1′01″
5° Thomas Bonnet s.t.

Miglior italiano Filippo Ganna, 13° a 3′52″

Classifica generale

1° Rui Oliveira
2° Davide Cimolai a 2′14″
3° Jarrad Drizners a 2′54″
4° Alberto Dainese a 3′35″
5° Maurice Ballerstedt a 5′02″

RICORDO DI FEDERICO BAHAMONTES (Tour 1959)

Solitamente la nostra rubrica si concludeva con il racconto di un’edizione passata della Vuelta. Stavolta non sarà così perchè lo scorso 8 agosto è venuto a mancare all’eta di 95 anni uno dei corridori spagnoli più celebri di tutti i tempi, Federico Bahamontes. Lo scalatore originario di Toledo la corsa di casa non è mai riuscito a vincerla (ci andò vicino nel 1957, quando fu secondo a più di otto minuti dal connazionale Jesús Loroño) e per questo motivo lo ricorderemo attraverso i titoli degli articoli sul Tour de France del 1959, vinto da Bahamontes, comparsi sul quotidiano “La Stampa”

10 LUGLIO 1959 – 15a TAPPA: CLERMONT-FERRAND – PUY DE DÔME (cronometro individuale, 12.5 Km)

TRIONFO DI BAHAMONTES E SCONFITTA DI BALDINI NELLA DURA SCALATA A CRONOMETRO DEL PUY DE DÒME
Una tremenda salita di 12 chilometri e mezzo con un caldo asfissiante
Lo spagnolo si aggiudica la tappa, portandosi a soli 4 secondi dalla maglia gialla Hoevenaers – L’italiano è staccato nettamente non solo dal vincitore, ma anche da Rivière e Anquetil – Preoccupazioni del medico del Tour per gli enetti delle “bombe” – Vivace polemica per i corridori che sono giunti fuori tempo massimo

11-09-2023

settembre 11, 2023 by Redazione  
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VUELTA A ESPAÑA

Giorno di riposo

TOUR OF SALALAH (Oman)

Il bahreinita Ahmed Naser (Victorious Club) si è imposto nella seconda tappa, Sadah – Hajeef, percorrendo 148 Km in 4h30′59″, alla media di 32.77 Km/h. Ha preceduto di 1′11″ lo sloveno Grega Bole (Shabab Al Ahli Cycling Team) e l’emiratino Abdulla Jasim Al-Ali (nazionale emiratina). Nessun italiano in gara. Bole è il nuovo leader della classifica con 6″ su Jasim Al-Ali e 40″ sull’olandese Kenny Nijssen (Universe Cycling Team)

TOUR OF POYANG LAKE (Cina)

L’australiano Kane Richards (ARA | Skip Capital) si è imposto nella quarta tappa, circuito di Zixi, percorrendo 108.5 Km in 2h26′31″, alla media di 44.432 Km/h. Ha preceduto di 2″ il polacco Norbert Banaszek (HRE Mazowsze Serce Polski) e l’olandese Luke Verburg (ABLOC CT). Nessun italiano in gara. Il cinese Xianjing Lyu (China Glory Continental Cycling Team) è ancora leader della classifica con lo stesso tempo del polacco Jakub Kaczmarek (HRE Mazowsze Serce Polski) e 7″ sull’australiano Cameron Ivory (St George Continental Cycling Team)

TOUR CYCLISTE FÉMININ INTERNATIONAL DE L’ARDÈCHE

La canadese Olivia Baril (UAE Team AD) si è imposta nella settima ed ultima tappa, Beauchastel – Privas, percorrendo 69.2 Km in 2h00′10″, alla media di 34.552 Km/h. Ha preceduto le italiana Erica Magnaldi (UAE Team ADQ) e Marta Cavalli (FDJ – SUEZ). La Cavalli si impone in classifica con 14″ sull’italiana Erica Magnaldi (UAE Team ADQ) e 1′38″ sulla bielorussa Anastasiya Kolesava (Arkéa Pro Cycling Team)

GP DE MONTREAL, SPUNTO DI ADAM YATES

settembre 10, 2023 by Redazione  
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Adam Yates vince la classica canadese davanti a Sivakov. Terzo Aranburu

La due giorni in terra oltreoceano sponda Canada si chiude oggi con il GP de Montréal, dopo il GP Quebec di 48 ore fa. Nonostante la loro recente storia entrambe le corse di un giorno canadesi fanno parte del circuito World Tour, il più importante e prestigioso a livello mondiale, per cui è alta l’attenzione su partecipanti e spettacolo anche in Europa. A differenza del GP di Venerdì scorso il GP Montréal, 221 Km intorno all’omonima capitale del Quebec in Canada, è ben più duro e meno disposto a ruote veloci pure.
La corsa esplode nelle ultime tornate grazie all’attacco imperioso di Adam Yates (UAE Emirates), al quale solo Pavel Sivakov (Ineos Grenadiers) riesce a tenere la ruota. I due conquistano un margine cospicuo sul resto del gruppo, comunque ampiamente frazionato in vari drappelli, e giungono di comune accordo fin sotto il triangolo rosso dell’ultimo chilometro.
Qui dopo una fase di studio è di nuovo Yates a prendere in mano la situazione e togliersi di ruota il compagno di avventura, transitando a braccia alzate con una trentina di metri di vantaggio sul francese della Ineos rassegnato al secondo posto finale. Dietro la volatina per l’ultima posizione del podio è appannaggio di Alex Aranburu (Team Movistar).

Lorenzo Alessandri

Adam Yates esulta sul traguardo di Montreal. Photo Credit: Eurosport GCN

Adam Yates esulta sul traguardo di Montreal. Photo Credit: Eurosport GCN

IL GRAFFIO DI RUI COSTA A LEKUNBERRI

settembre 10, 2023 by Redazione  
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Vittoria allo sprint ristretto di Rui Costa (Intermarché-Circus-Wanty) su Lennard Kämna (Bora-hansgrohe) e Santiago Buitrago (Bahrain Victorious) usciti dalla numerosa fuga del mattino sull’ultima salita prima dell’arrivo a Lekunberri. Tra gli uomini di classifica nessun attacco, invariata la classifica generale.

Sono in tanti a voler provare ad andare in fuga quest’oggi ed il ritmo fin dal chilometro zero è altissimo, sulle ali dell’entusiasmo dopo la vittoria di ieri è ancora Remco Evenepoel (Soudal-QuickStep) ad infiammare la corsa, il belga allunga e si porta dietro Matevz Govekar (Bahrain) e Andreas Kron (Lotto-Dstny) ripresi poco dopo un nuovo attacco è piazzato da Egan Bernal (Ineos), Filippo Ganna (Ineos) e Jacopo Mosca (Ineos) con Evenepoel che cerca di inserirsi in ogni tentativo di fuga. Ed è proprio grazie a Remco che sui primi metri della salita iniziale il gruppo si spezza in più tronconi, il belga riesce a portar via un gruppetto di corridori, dietro resta un drappello con la maglia rossa e tutti gli uomini di classifica. Il vantaggio del gruppo di testa arriva dapprima a 27” fino a quando un allungo di Marc Soler (UAE) a cui segue Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma) fa sì che anche gli altri uomini di classifica si riportano sotto il gruppo di Evenepoel. Quest’ultimo rilancia ancora e a seguirlo sono Rui Costa (Intermarché-Circus-Wanty) e Cristian Rodriguez (Arkèa), seguiti da Lennard Kämna (Bora-hansgrohe) e Santiago Buitrago (Bahrain). I cinque in testa scollinano insieme al GPM e guadagnano terreno in discesa, questa volta il gruppo maglia rossa lascia andare via la fuga che diventa più numerosa perchè riescono ad entrare successivamente anche Jonathan Caicedo (Ef), Andrea Vendrame (Ag2R), Geoffrey Bouchard (Ag2r), Nico Denz (Bora), Rudy Molard (Groupama-FDJ), Chris Hamilton (Dsm-Firmenich), Kenny Elissonde (Lidl-Trek), Jimmy Janssens (Alpecin-Deceuninck) e Andreas Kron (Lotto-Dstny). La situazione di corsa si cristallizza con gli uomini in fuga che arrivano in un baleno a guadagnare circa 3’ nei chilometri successivi prima dell’ultima salita di giornata. Sul primo rpassaggio verso il GPM del Puerto de Zuarrarrate perdono contatto prima Vendrame, Bouchard e Molard, poi Elissonde e Caicedo. Dietro il gruppo è tirato dagli Alpecin di Kaden Groves che riescono a rosicchiare qualcosa, il vantaggio di ciò che resta dei fuggitivi è di 2’:30”. Al secondo passaggio sulla salita del Puerto de Zuarrarrate la fuga ritorna ad avere un vantaggio importante questa volta superiore ai 3’. Il primo scatto è di Buitrago a cui si incolla Rui Costa seguito da Kamna, mentre Evenepoel mostra segni di stanchezza, naturale vista la cavalcata trionfale di ieri. I tre uomini al comando scollinano al GPM ed allungano ancora in discesa, Kamna riesce a portarsi tutto solo al comando correndo qualche rischio di troppo ed infatti in una curva a sinistra finisce nel prato per fortuna senza conseguenze. Ad approfittare di questa situazione di corsa sono Rui Csota e Buitrago che superano il tedesco e guadagnano una trentina di secondi. Nonostante il vantaggio i due nel rettilineo finale si studiano prima di passare sotto l’arco dell’ultimo chilometro, qui vengono ripresi da Kamna che anticipa la volata ma Rui Costa lo affianca e lo passa andando così a vincere una tappa disegnata apposta per le sue caratteristiche, terzo chiude Buitrago, via via tutti gli altri ex componenti della fuga. Il gruppo maglia rossa chiude a 2’:52” regolato da David Gonzalez (caja rural – Seguros RGA). Domani secondo ed ultimo giorno di riposo per poi da lunedì iniziare la terza settimana con l’arrivo in salita a Bejes.

Antonio Scarfone

Rui Costa esalta sullarrivo di Lekunberri (Photo credit: getty Images)

Rui Costa esalta sull'arrivo di Lekunberri (Photo credit: getty Images)

TOUR OF BRITAIN: ULTIMA TAPPA A RODRIGUEZ, SUCCESSO FINALE PER WOUT VAN AERT

settembre 10, 2023 by Redazione  
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La vittoria per distacco dello spagnolo Carlos Rodriguez non è stata sufficiente a scalzare dalla vetta della classifica Wout Van Aert, secondo di giornata. Terzo Damien Howson.

L’ottava tappa ha messo la parola fine alla diciannovesima edizione del Tour of Britain. La Margam Country Park-Caerphilly ha visto il successo in solitaria dello spagnolo Carlos Rodríguez (INEOS Grenadiers). Il suo vantaggio sul traguardo è stato di 11”, troppo poco per erodere i 39 che lo dividevano in classifica dal belga Wout Van Aert. Anzi, è stato proprio il portacolori della Jumbo-Visma piazzandosi secondo a eliminare alla radice tutti i rischi di una sua potenziale detronizzazione. Terza piazza per Damien Howson (Q36.5 Pro Cycling Team), che ha preceduto gli altri componenti del gruppetto che inseguiva lo spagnolo, composto anche da Tobias Halland Johannessen (Uno-X Pro Cycling Team) e Magnus Sheffield (INEOS Grenadiers) e giunto a 11″ dal vincitore. Dopo 30″ Nils Politt (BORA – hansgrohe) ha colto la sesta posizione, precedendo di un solo secondo Zeb Kyffin (Saint Piran), Mark Donovan (Q36.5 Pro Cycling Team), Gregor Mühlberger (Movistar Team) e Kamiel Bonneu (Team Flanders – Baloise) che completa l’ultima TopTen del Tour of Britain 2023.
Nonostante il rischio corso l’esperto Van Aert ha centrato il bersaglio grosso di mettere in carniere per la seconda volta in carriera la corsa a tappe britannica, successo già colto nel 2021. Allora, però, c’erano gli abbuoni e il nostro si era imposto in quattro tappe su otto. Quest’anno, invece, gli è bastato un affondo da finisseur per crearsi il gruzzoletto di 3” che gli ha permesso di risultare vincitore. Sul podio finale sono saliti anche Johannessen e Howson. Per quanto riguarda gli italiani in classifica generale troviamo al 25° posto Nicolò Parisini (Q36.5 Pro Cycling Team), capace di cogliere un sesto posto nella tappa di Harlow. Nonostante i tre piazzamenti in TopTen e altri due nei 15, lo stagista della Bingoal WB Davide Persico, ha subito le ultime due tappe finendo indietro in classifica.
Nelle classifiche accessorie troviamo la sorpresa di questa edizione della corsa, ovvero Olav Kooij (Jumbo-Visma), le cui quattro vittorie di tappa lo hanno reso padrone assoluto della classifica a punti. Il velocista olandese è stato anche a lungo in vetta alla classifica dei giovani, ma le ultime due tappe – non adatte alle sue caratteristiche – lo hanno fatto uscire dai giochi premiando lo statunitense Sheffield. Il neozelandese James Fouché (Bolton Equities Black Spoke) si è aggiudicato la classifica degli scalatori mentre il miglior team è risulato la professional norvegese Uno-X Pro Cycling Team.

Mario Prato

La premiazione di Wout Van Aert (foto SWPix)

La premiazione di Wout Van Aert (foto SWPix)

10-09-2023

settembre 10, 2023 by Redazione  
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VUELTA A ESPAÑA

Il portoghese Rui Costa (Intermarché – Circus – Wanty) si è imposto nella quindicesima tappa, Pamplona – Lekunberri, percorrendo 158.3 Km in 3h30′56″, alla media di 45.028 Km/h. Ha preceduto allo sprint il tedesco Lennard Kämna (BORA – hansgrohe) e il colombiano Santiago Buitrago (Bahrain – Victorious). Miglior italiano Jacopo Mosca (Lidl – Trek), 17° a 2′52″. Lo statunitense Sepp Kuss (Jumbo-Visma) è ancora maglia rossa con 1′37″ sullo sloveno Primož Roglič (Jumbo-Visma) e 1′44″ sul danese Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma). Miglior italiano Antonio Tiberi (Bahrain – Victorious), 23° a 52′19″

GRAND PRIX CYCLISTE DE MONTRÉAL

Il britannico Adam Yates (UAE Team Emirates) si è imposto nella corsa canadese, circuito di Montréal, percorrendo 221.4 Km in 5h54′02″, alla media di 37.522 Km/h. Ha preceduto di 3″ il francese Pavel Sivakov (INEOS Grenadiers) e di 12″ lo spagnolo Alex Aranburu (Movistar Team). Miglior italiano Simone Velasco (Astana Qazaqstan Team), 5° a 12″

TOUR OF BRITAIN

Lo spagnolo Carlos Rodríguez (INEOS Grenadiers) si è imposto nell’ottava ed ultima tappa, Margam Country Park – Caerphilly, percorrendo 166.8 Km in 3h52′43″, alla media di 43.005 Km/h. Ha preceduto di 11″ il belga Wout Van Aert (Jumbo-Visma) e l’australiano Damien Howson (Q36.5 Pro Cycling Team). Miglior italiano Nicolò Parisini (Q36.5 Pro Cycling Team), 26° a 4′08″. Van Aert si impone in classifica con 3″ sul norvegese Tobias Halland Johannessen (Uno-X Pro Cycling Team) e su Howson. Miglior italiano Parisini, 25° a 5′20″

GP DE FOURMIES – LA VOIX DU NORD

Il belga Tim Merlier (Soudal – Quick Step) si è imposto nella corsa francese, circuito di Fourmies, percorrendo 197.6 Km in 4h25′34″, alla media di 44.644 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Gerben Thijssen (Intermarché – Circus – Want) e l’italiano Matteo Moschetti (Q36.5 Pro Cycling Team)

LA CHORALIS FOURMIES FÉMININE

La polacca Marta Lach (CERATIZIT-WNT Pro Cycling) si è imposta nella corsa francese, circuito di Fourmies, percorrendo 117.8 Km in 2h57′04″, alla media di 39.917 Km/h. Ha preceduto di 1″ l’olandese Sofie van Rooijen (Parkhotel Valkenburg) e la belga Marthe Truyen (Fenix-Deceuninck). Miglior italiana Valentina Basilico (BePink – GOLD), 6° a 1″

GRAND PRIX DE LA SOMME CONSEIL DÉPARTEMENTAL 80

Il francese Bastien Pichon (ESEG Douai) si è imposto nella corsa francese, Drucat – Cayeux-sur-Mer, percorrendo 180.5 Km in 4h21′33″, alla media di 41.407 Km/h. Ha preceduto allo sprint il belga Michiel Lambrecht (Bingoal WB Development Team) e il francese Axel Huens (Circus – ReUz – Technord). Unico italiano in gara Francesco Busatto (Circus – ReUz – Technord), 38° a 12′16″

OKOLO JIŽNÍCH ČECH/TOUR OF SOUTH BOHEMIA

Il danese Rasmus Bøgh Wallin (Restaurant Suri – Carl Ras) si è imposto nella quarta ed ultima tappa, České Budějovice – Jindřichův Hradec, percorrendo 168.1 Km in 3h48′47″, alla media di 44.085 Km/h. Ha preceduto di 35″ il polacco Bartłomiej Proć (Santic – Wibatech) e il norvegese Ludvik Holstad (Lillehammer CK). Nessun italiano in gara. Il norvegese Martin Solhaug Hansen (Uno-X Dare Development Team) si impone in classifica con 2″ sul ceco Adam Ťoupalík (Elkov – Kasper) e 25″ sul ceco Michael Kukrle (Team Felbermayr – Simplon Wels)

TOUR DU VAN (Turchia)

Il kazako Yevgeniy Gidich (nazionale kazaka) si è imposto anche nella quarta ed ultima tappa, Erciş – Van, percorrendo 125 Km in 2h56′35″, alla media di 42.473 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’algerino Mohamed Nadjib Assal (nazionale algerina) e l’uzbeko Danil Evdokimov (nazionale uzbeka). Nessun italiano in gara. Il kazako Daniil Marukhin (nazionale kazaka) si impone in classifica con 6″ sul connazionale Nicolas Vinokurov (nazionale kazaka) e 2′08″ sull’uzbeko Dmitriy Bocharov (nazionale uzbeka)

GRAND PRIX EL MARSA

Il russo Sergey Rostovtsev (Beykoz Belediyesi Spor Kulübü) si è imposto nella corsa marocchina, Boukraa – Laâyoune, percorrendo 106.1 Km in 2h18′13″, alla media di 46.058 Km/h. Ha preceduto di 1″ i marocchini Achraf Ed Doghmy (nazionale marocchina) e Youssef Bdadou (Sidi Ali – Unlock Team). Ha terminato la corsa fuori tempo massimo l’unico italiano in gara, Alessio Gasparini (Retelec Team Cycling Galicia)

TOUR OF SALALAH (Oman)

L’algerino Yacine Hamza (nazionale algerina) si è imposto nella prima tappa, Khor Rori – Ayn Ishat, percorrendo 123 Km in 3h05′08″, alla media di 39.863 Km/h. Ha preceduto di 2″ il tedesco Robin Fischer (Storck – Metropol Cycling) e di 48″ lo sloveno Grega Bole (Shabab Al Ahli Cycling Team). Nessun italiano in gara. Hamza è il primo leader della classifica con 6″ su Fischer e 54″ su Bole

TOUR OF POYANG LAKE (Cina)

L’olandese Jesper Rasch (ABLOC CT) si è imposto nella terza tappa, circuito di Yingtan, percorrendo 151.3 Km in 3h29′35″, alla media di 43.315 Km/h. Ha preceduto allo sprint il colombiano Luis Carlos Chia (SCOM – Taishantiyu Team) e il polacco Norbert Banaszek (HRE Mazowsze Serce Polski) . Nessun italiano in gara. Il cinese Xianjing Lyu (China Glory Continental Cycling Team) è ancora leader della classifica con 1″ sul polacco Jakub Kaczmarek (HRE Mazowsze Serce Polski) e 3″ sull’australiano Cameron Ivory (St George Continental Cycling Team)

TOUR CYCLISTE FÉMININ INTERNATIONAL DE L’ARDÈCHE

L’italiana Barbara Malcotti (Human Powered Health) si è imposta nella sesta tappa, Saint-Félicien – Tain-l’Hermitage, percorrendo 125.9 Km in 3h22′56″, alla media di 37.224 Km/h. Ha preceduto di 28″ la canadese Olivia Baril (UAE Team AD) e l’italiana Nadia Quagliotto (Laboral Kutxa Fundación Euskadi). L’italiana Marta Cavalli (FDJ – SUEZ) è ancora leader della classifica con 14″ sull’italiana Erica Magnaldi (UAE Team ADQ) e 20″ sulla bielorussa Anastasiya Kolesava (Arkéa Pro Cycling Team)

SIMAC LADIES TOUR (Paesi Bassi)

L’olandese Lorena Wiebes (Team SD Worx) si è imposta nella quinta ed ultima tappa, circuito di Arnhem, percorrendo 150.3 Km in 3h44′53″, alla media di 40.101 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiana Elisa Balsamo (Lidl – Trek) e la belga Lotte Kopecky (Team SD Worx). La Kopecky si impone in classifica con 5″ sulla Wiebes e 41″ sulla britannica Anna Henderson (Team Jumbo-Visma). Miglior italiana Sofia Bertizzolo, 11° a 1′34″

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