MEMORIAL PANTANI 2023, LUTSENKO VINCE SU HIRSCHI E SIVAKOV

settembre 16, 2023 by Redazione  
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Alexey Lutsenko vince la classica di Cesenatico su Marc Hirchi e Pavel Sivakov

Edizione 2023 della classica di un giorno nelle terre dell’indimenticato e indimenticabile Marco Pantani: 194 km da Riccione a Cesenatico con al suo interno il circuito degli strappi di Longiano e Crocetta da ripetere due volte.
La corsa prende da subito una piega definita, con un frazionamento in due tronconi che porta al comando circa 30 unità con 1 minuto di margine massimo sulla seconda parte. Fra gli attardati però figura anche l’Astana che non ci sta e con un gran lavoro chiude il margine intorno ai -130 km dal traguardo.
Già nella prima tornata del circuito di Longiano il ritmo sale vertiginosamente creando allungamenti e frazionamenti anche fra i migliori, grazie soprattutto all’attacco di squadra a firma UAE Emirates. Ecco che allora si muovono i capitani in prima linea: a portarsi in testa alla corsa sono Alexey Lutsenko (Astana Qazaqstan), Guillaume Martin (Cofidis), Pavel Sivakov (Ineos Grenadiers), Simon Yates (Team Jayco – AlUla), Davide Formolo e Marc Hirschi (UAE Team Emirates).
Il vantaggio diventa da subito importante, e una volta terminate le asperità altimetriche in programma i battistrada procedono di buon accordo verso il traguardo di Cesenatico sempre più vicino. A nulla servono dietro i tentativi di rintuzzare l’avanzata dei fuggitivi: parte dunque la volata ristretta in testa, regolata da Alexey Lutsenko con relativa facilità su Marc Hirschi e Pavel Sivakov.

Lorenzo Alessandri

Lutsenko vince ledizione 2013 della corsa intitolata allindimenticato Marco Pantani (foto Roberto Bettini / SprintCyclingAgency)

Lutsenko vince l'edizione 2013 della corsa intitolata all'indimenticato Marco Pantani (foto Roberto Bettini / SprintCyclingAgency)

LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): MANZANARES EL REAL – GUADARRAMA

settembre 16, 2023 by Redazione  
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A poche ore della passerella di Madrid va in scena una penultima tappa disegnate sulle alture della Sierra de Guadarrama. Pur non essendo classificabile come tappa d’alta montagna, si tratterà di una frazione complicatissima priva di tratti nei quali tirare il fiato

Solitamente la penultima tappa è disegnata in montagna ma non sarà così quest’anno, nonostante gli organizzatori abbiamo scelto come “location” la zona della Sierra de Guadarrama, nella quale si trovano storiche salite della Vuelta come i “puerti” di Abantos, di Navacerrada e della Morcuera, sul quale Fabio Aru nel 2015, quando a 24 ore dalla passerella di Madrid, riuscì a togliere la maglia rossa dalle spalle dell’olandese Tom Dumoulin. Stavolta si è puntato su di un tracciato classificabile di media montagna ma reso complicatissimo dalla penuria di tratti per fiatare e a dispetto del fatto che si siano scelte salite brevi e abbastanza semplici, con l’esclusione di un breve ma arcigno muro. Il problema è che tra un colle e l’altro ci sarà spazio per pochissima pianura, di fatto concentrata in due tratti, il primo di 14 Km che i corridori inconteranno a una ventina di chilometri dal via e l’ultimo corrispondente con gli 8 Km conclusi. La prima delle tredici salite di giornata sarà affrontata in partenza, poi si percorrerà il primo dei due tratti pianeggianti viaggiando in direzione di San Lorenzo de El Escorial, la cittadina del celebre monastero. Qui inizierà la salita del Puerto de la Cruz Verde (7 Km al 5%), porta d’ingresso al circuito di quasi 54 Km che rappresenterà il settore centrale di questa tappa: dovrà essere ripetetuto due volte, affrontando in successione gli “alti” della Escondida (8.8 Km al 4.2%), di Santa Maria de La Alameda (5 Km al 5.6%) e di Robledondo (3.9 Km al 6.2%). Usciti dal circuito bisognerà ripetere, ma dal più pedalabile versante opposto, l’ascesa della Cruz Verde prima di far ritorno all’Escorial e portarsi ai piedi dell’ultima salita della Vuelta 2023, l’Alto di San Lorenzo, sulla carta non durissima (4.5 Km al 6.6%) ma incarognita nel tratto centrale dal muro della Cañada Nueva, un rettilineo di 500 metri nel quale la pendenza media schizza al 13.5%.

Il monastero dellEscorial e laltimetria della ventesima tappa (madridtravelprivatetours.com)

Il monastero dell'Escorial e l'altimetria della ventesima tappa (madridtravelprivatetours.com)

METEO VUELTA

Manzanares El Real : pioggia debole (0.2 mm), 17°C, vento moderato da S (9-25 Km/h), umidità al 80%
San Lorenzo de el Escorial (33 Km): pioggia debole (0.4 mm), 15°C, vento moderato da S (13-29 Km/h), umidità al 88%
Alto de Robledondo (1° passaggio – GPM – 94 Km) : pioggia debole (0.3 mm), 15°C, vento moderato da S (15-35 Km/h), umidità al 82%
Alto de Robledondo (2° passaggio – GPM – 147.4 Km) : pioggia debole (0.2 mm), 17°C, vento moderato da S (14-36 Km/h), umidità al 67%
Guadarrama : cielo coperto, 20°C, vento moderato da SE (14-34 Km/h), umidità al 59%

GLI ORARI DELLA VUELTA

11.30: inizio diretta su Eurosport
12:05: partenza da Manzanares El Real
12.20-12.25: GPM del Collado del Portazgo
13.05-13.15: GPM del Puerto de la Cruz Verde (1° passaggio)
13.45.14.00: GPM de La Escondida (1° passaggio)
14.10-14-30: GPM dell’Alto de Santa María de la Alameda (1° passaggio)
14.20-14.40: GPM dell’Alto de Robledondo (1° passaggio)
15.05-15.30: GPM de La Escondida (2° passaggio)
15.30-16.00: GPM dell’Alto de Santa María de la Alameda (2° passaggio)
15.40-16.10: GPM dell’Alto de Robledondo (2° passaggio)
16.30-17.05: GPM del Puerto de la Cruz Verde (2° passaggio)
16.50-17.25: traguardo volante di San Lorenzo de el Escorial
16.55-17.30: GPM dell’Alto San Lorenzo de El Escorial
17.10-17.50: arrivo a Guadarrama

RASSEGNA STAMPA

Vuelta: Dainese beffa Ganna… A Iscar è doppietta italiana

Gazzetta dello Sport – Italia

Italiener sprinter sig til sejr i Vueltaen efter styrt

Politiken – Danimarca

Dainese komaj ugnal Ganno, Kuss še en dan bližje zmagoslavju v Madridu

Delo – Slovenia

Dainese remonteert Ganna en wint 19e etappe in de Vuelta, topfavoriet Groves komt ten val in slotfase

Het Nieuwsblad – Belgio

Dainese devance Ganna entre les chutes

L’Équipe – Francia

Kuss closes on glory as Dainese avoids crash to win stage 19

The Guardian – Regno Unito

Dainese sobrevive al esprint – Kuss: “Voy a dormir tranquilo”

AS – Spagna

Alberto Dainese wint Vuelta-sprint na nare val Kaden Groves

De Telegraaf – Paesi Bassi

Dainese gewinnt 19. Vuelta-Etappe

Kicker – Germania

Caótico final en la Vuelta a España; Juan Sebastián Molano no pudo lanzar el ataque

El Espectador – Colombia

VUELTAALCONTRARIO

L’ordine d’arrivo e la classifica generale visti dal punto di vista della maglia nera.

Ordine d’arrivo della diciannovesima tappa, La Bañeza – Íscar

1° Jimmy Janssens
2° Jonathan Castroviejo
3° Domen Novak a 21″
4° Jan Tratnik s.t.
5° Egan Bernal a 48″

Miglior italiano Samuele Battistella, 31° a 3′39″

Classifica generale

1° Rui Oliveira
2° Davide Cimolai a 2′39″
3° Alberto Dainese a 4′10″
4° Sebastian Molano a 5′40″
5° Maurice Ballerstedt a 7′19″

RICORDO DI FEDERICO BAHAMONTES (Tour 1959)

Solitamente la nostra rubrica si concludeva con il racconto di un’edizione passata della Vuelta. Stavolta non sarà così perchè lo scorso 8 agosto è venuto a mancare all’eta di 95 anni uno dei corridori spagnoli più celebri di tutti i tempi, Federico Bahamontes. Lo scalatore originario di Toledo la corsa di casa non è mai riuscito a vincerla (ci andò vicino nel 1957, quando fu secondo a più di otto minuti dal connazionale Jesús Loroño) e per questo motivo lo ricorderemo attraverso i titoli degli articoli sul Tour de France del 1959, vinto da Bahamontes, comparsi sul quotidiano “La Stampa”

15 LUGLIO 1959 – 19a TAPPA: SAINT-VINCENT – ANNECY (251 Km)

VITTORIA DELLO SVIZZERO ROLF GRAF AD ANNECY – BAHAMONTES AUMENTA IL VANTAGGIO IN CLASSIFICA
Il Giro di Francia è giunto alle battute conclusive
Nebbia e pioggia sui Gran San Bernardo dove è passato primo io spaqnolo Morales – Sul Forclaz fuga di Saint e Graf – Baldini fora a pochi chilometri dai traguardo – Un’auto dei seguito esce di strada e per poco non precipita in un burrone

VUELTA, E’ FESTA TOTALE AZZURRA A ÍSCAR

settembre 15, 2023 by Redazione  
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Nella 19a tappa (La Bañeza – Íscar, 177 km) del Giro di Spagna è l’Italia l’assoluta protagonista della volata, grazie allo sprint vincente di Alberto Dainese (DSM – Firmenich) su Filippo Ganna (Ineos – Grenadiers). Sfiora il podio Davide Cimolai, che termina al quarto posto. Per il corridore padovano si tratta del terzo successo di tappa in un grande Giro: i due precedenti li aveva ottenuti a Reggio Emilia nel 2022 e a Caorle quest’anno, entrambi nella Corsa Rosa.

E’ un ottimo pomeriggio per i colori italiani del ciclismo su strada: a poche ore di distanza dalla vittoria di misura della vicentina Sofia Bertizzolo sulle strade svizzere del Tour de Romandie femminile e del valtellinese Andrea Bagioli al Giro di Slovacchia, tocca al veneto Alberto Dainese alzare le braccia al cielo in Spagna, nella terzultima tappa della Vuelta, regalando la seconda gioia italiana in terra iberica dopo la cronometro individuale andata all’inizio della seconda settimana a Pippo Ganna a Valladolid.

Non è partito da La Bañeza Damien Touzé (AG2R – Citroen) e sono quattro i corridori ad avvantaggiarsi sul gruppo principale: i francesi Clément Davy (Groupama – FDJ), Paul Lapeira (AG2R – Citroen) e Mathis Le Berre (Arkea – Samsic) con il ceco Michal Schlegel (Caja Rural – Seguros RGA). Il quartetto ha carta bianca (tutti i componenti sono ben lontani in classifica generale) e non ha problemi a guadagnare minuti di vantaggio, resistendo fino allo sprint intermedio vinto da Davy sulla maglia verde Kaden Groves (Alpecin – Deceuninck). Scatta poi Samuele Battistella (Astana Qazaqstan Team), che rimane in avanscoperta solitaria per circa sei chilometri. Sono le squadre dei velocisti a riacciuffare il corridore vicentino per poi concentrarsi sullo sprint previsto al traguardo di Íscar. Ineos- Grenadiers e Movistar Team sono i team più attivi, poi si portano in testa Alpecin-Deceunick ed EF Education – Easypost per Groves e Marijn Van den Berg, ma c’è un contatto in testa al gruppo e ne fanno le spese lo stesso Groves insieme al compagno di squadra Tobias Bayer e due corridori della DSM, tra i quali il giovane scalatore britannico Max Poole.

Senza il principale favorito allo sprint il gruppo è spezzato e a giocarsi la vittoria di tappa ci sono Filippo Ganna con Van den Berg, Cimolai e Dainese: il campione di Verbania sembra poter fare il bis ma con una rimonta prepotente viene scavalcato dallo sprinter padovano, che si prende la vittoria e si scioglie in un pianto di liberazione, abbracciato poco dopo dai compagni di squadra e congratulato da alcuni avversari.

Nulla accade in classifica generale e domani è previsto l’ultimo giorno importante in montagna per Sepp Kuss (Jumbo-Visma), vicino alla conquista del suo primo Grande Giro in carriera. Lo attendono i 207 chilometri da Manzanares el Real a Guadarrama, dove sono previsti 4300 metri di dislivello e ben dieci GPM di terza categoria. E’ terreno fertile per Remco Evenepoel (Soudal – Quick Step), pronto a chiudere definitivamente i conti per la maglia degli scalatori e per qualche contrattaccante che ha voglia di rivalsa dopo una Vuelta magari deludente a livello personale.

Andrea Giorgini

Dainese anticipa dun soffio Ganna sul traguardo di Íscar (Getty Images)

Dainese anticipa d'un soffio Ganna sul traguardo di Íscar (Getty Images)

15-09-2023

settembre 15, 2023 by Redazione  
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VUELTA A ESPAÑA

L’italiano Alberto Dainese (Team Dsm – Firmenich) si è imposto nella diciottesima tappa, La Bañeza – Íscar, percorrendo 177.1 Km in 3h42′09″, alla media di 47.833 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Filippo Ganna (INEOS Grenadiers) e l’olandese Marijn van den Berg (EF Education-EasyPost). Lo statunitense Sepp Kuss (Jumbo-Visma) è ancora maglia rossa con 17″ sul danese Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma) e 1′08″ sullo sloveno Primož Roglič (Jumbo-Visma). Miglior italiano Damiano Caruso (Bahrain – Victorious), 18° a 53′24″

KAMPIOENSCHAP VAN VLAANDEREN

Il belga Jasper Philipsen (Alpecin-Deceuninck) si è imposto nella corsa belga, circuito di Koolskamp, percorrendo 165.1 Km in 3h34′28″, alla media di 46.189 Km/h. Ha preceduto allo sprint gli olandesi Dylan Groenewegen (Team Jayco AlUla) e Fabio Jakobsen (Soudal – Quick Step). Miglior italiano Matteo Moschetti
(Q36.5 Pro Cycling Team), 5°.

OKOLO SLOVENSKA / TOUR DE SLOVAQUIE

L’italiano Andrea Bagioli (Soudal – Quick Step) si è imposto nella terza tappa, Ružomberok – Martin, percorrendo 171.6 Km in 3h54′24″, alla media di 43.925 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Michele Gazzoli (Astana Qazaqstan Development Team) e l’elvetico Stefan Küng (Groupama – FDJ). Il francese Rémi Cavagna (Soudal – Quick Step) è ancora leader della classifica con 2′20″ su Küng e 2′21″ sull’etiope Mulu Kinfe Hailemichael (Caja Rural – Seguros RGA). Miglior italiano Davide Bais (EOLO-Kometa), 11° a 4′24″

TOUR OF TAIHU LAKE (Cina)

Il belga Jarne Van de Paar (Lotto Dstny) si è imposto nella seconda tappa, circuito di Kunshan, percorrendo 127.6 Km in 2h38′52″, alla media di 48.191 Km/h. Ha preceduto allo sprint il neozelandese George Jackson (Bolton Equities Black Spoke) e l’italiano Enrico Zanoncello (Green Project-Bardiani CSF-Faizanè). Zanoncello è ancora leader della classifica con 3″ su Van de Paar e 8″ su Jackson. A causa della pioggia la tappa è stata accorciata di 14 Km, tagliando un giro del circuito.

TOUR DE ROMANDIE FÉMININ

L’italiana Sofia Bertizzolo (UAE Team ADQ) si è imposta nella prima tappa, circuito di Yverdon-les-Bains, percorrendo 144.1 Km in 3h53′10″, alla media di 37.081 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’austriaca Carina Schrempf (Fenix-Deceuninck) e l’olandese Mischa Bredewold (Team SD Worx). La Bertizzolo è la prima leader della classifica con 4″ sulla Schrempf e 6″ sulla Bredewold

AG TOUR DE LA SEMOIS (Donne)

L’olandese Karlijn Swinkels (Team Jumbo-Visma) si è imposta nella prima tappa, circuito di Vresse-sur-Semois, percorrendo 116.6 Km in 3h07′30″, alla media di 37.312 Km/h. Ha preceduto di 13″ l’elvetica Noemi Rüegg (Team Jumbo-Visma) e la francese Morgane Coston (Cofidis Women Team). Miglior italiana Emma Redaelli (UAE Development Team), 41° a 5′49″. La Swinkels è la prima leader della classifica con 17″ sulla Rüegg e 19″ sulla Coston. Miglior italiana la Redaelli, 41° a 5′59″

CHRONO FÉMININ DE LA GATINEAU (Donne)

L’austriaca Anna Kiesenhofer (Israel Premier Tech Roland) si è imposta nella corsa canadese, circuito a cronometro di Gatineau (Aylmer), percorrendo 17.2 Km in 22′54″, alla media di 45.066 Km/h. Ha preceduto di 11″ la statunitense Amber Neben (nazionale statunitense) e di 14″ la statunitense Emily Ehrlich (nazionale statunitense). Nessuna italiiana in gara.

WATERSLEY WOMENS CHALLENGE (Paesi Bassi – Donne Under 23)

L’olandese Lieke Nooijen (Parkhotel Valkenburg) si è imposta nel prologo, circuito a cronometro di Sittard, percorrendo 2.8 Km in 3′43″, alla media di 45.202 Km/h. Ha preceduto di 3″ la polacca Dominika Włodarczyk (nazionale polacca) e di 5″ la finlandese Wilma Aintila (Lotto Dstny Ladies). Miglior italiano Gaia Masetti (nazionale italiana), 15° a 10″. La Nooijen è la prima leader della classifica con 3″ sulla Włodarczyk e 5″ sulla Aintila. La Masetti 15° a 10″

HIRSCHI DOMA SIVAKOV ED IL MURO DI PECCIOLI. SUA LA COPPA SABATINI 2023

settembre 15, 2023 by Redazione  
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Sullo strappo finale che caratterizza la Coppa Sabatini, Marc Hirschi (UAE Team Emirates) fulmina Pavel Sivakov (Team INEOS Grenadiers), mentre Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) si accontenta della terza posizione dopo il quarto posto al Giro della Toscana

La Coppa Sabatini 2023 parte da Peccioli e si conclude come di consueto nella medesima località toscana, sullo strappo di circa 1 km e 300 metri che presenta pendenze tra il 5 ed il 6 %. Una corsa che può vincere un’ampia rosa di ciclisti, dai velocisti resistenti ai finisseur fino a uomini da GT. L’ultima vittoria di un ciclista italiano risale al 2017, quando Andrea Pasqualon, in maglia Wanty Groupe Gobert, ebbe la meglio su Sonny Colbrelli e Francesco Gavazzi. Da quell’anno si sono avute soltanto vittorie straniere e precisamente da parte di Juan José Lobato (2018), Alexey Lutsenko (2019), Dion Smith (2020), Michael Valgren (2021) e Daniel Martinez (2022). Grande attesa per l’UAE Team Emirates che parte con i favori del pronostico schierando tra le sue fila un terzetto di altissimo livello con Felix Grosssschartner, Marc Hirschi e Tadej Pogacar. La corsa ha visto per la prima metà una fuga composta da Ibai Azurmendi (Team Euskaltel Euskadi), Alessio Cialone e Lucas Grolier (Team TotalEnergies), Harold Tejada (Team Astana Qazaqstan), Luca Covili (Team Green Project – Bardiani CSF – Faizanè). Una volta ripresa dal gruppo, si sono avuti diversi attacchi e contrattacchi che hanno visto evadere, a circa 50 km dall’arrivo, un drappello di otto ciclisti che si sarebbe giocato la vittoria finale e che rispondeva ai nomi di Hirschi, Pogacar George Bennett e Davide Formolo (UAE Team Emirates), Alexey Lutsenko (Team Astana Qazaqstan), Pavel Sivakov (Team INEOS Grenadiers), Walter Calzoni (Q36.5 Pro Cycling Team), Michael Valgren e Richard Carapaz (Team EF Education EasyPost) e Guillaume Martin (Team Cofidis). A poco meno di 40 km dalla conclusione Hirschi e Sivakov allungavano in testa e nel giro di qualche km aumentavano il vantaggio sugli ex compagni di fuga ad oltre 30 secondi. La coppia di testa si dava cambi regolari ed arrivava allo strappo finale con una ventina di secondi di vantaggio sui diretti inseguitori. Nella volata conclusiva Hirschi vinceva nettamente su Sivakov, che si piazzava in seconda posizione a 2 secondi di ritardo dallo svizzero. Pogacar si piazzava in terza posizione a 18 secondi da Hirschi, precedendo Martin e Lutsenko mentre Calzoni, sesto, era l’unico italiano nella top ten. Hirschi conferma il buon stato di forma già palesato nelle corse in cui ha partecipato tra Luglio e Settembre e adesso punta con decisione al prossimo week end, quando si disputeranno il Memorial Marco Pantani (sabato 16 Settembre) ed il Trofeo Matteotti (domenica 17 Settembre).

Antonio Scarfone

Marc Hirschi vince la Coppa Sabatini 2023 (foto: Sprint Cycling Agency/Coppa Sabatini)

Marc Hirschi vince la Coppa Sabatini 2023 (foto: Sprint Cycling Agency/Coppa Sabatini)

LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): LA BAÑEZA – ÍSCAR

settembre 15, 2023 by Redazione  
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Lasciatesi alle spalle le ultime montagne la carovana si mette in marcia verso il cuore della Spagna, dove Madrid ospiterà domenica il gran finale della Vuelta con una tappa passerella riservata ai velocisti. In attesa dell’ultima volata oggi andrà in scena un anticipo di quello sprint sul traguardo di Íscar

Dopo la tormenta di salite e pendenze delle ultime 48 ore arriva il momento della bonaccia. Con la diciannovesima tappa il gruppo volgerà definitivamente le spalle alle montagne, anche se le difficoltà non sono ancora finite (domani si disputerà un’insidiosa e dispendiosa tappaccia collinare alle porte di Madrid), e intraprenderà la traversata dell’infinita Meseta Central, lo sconfinato altopiano che occupa gran parte della penisola iberica estendendosi per ben quattrocentomila metri quadrati, vale a dire la nostrana Pianura Padana moltiplicata per otto. In un simile ambiente non è stato difficile per gli organizzatori confezionare una vera e propria tappa di “scarico” per smaltire le tossine accumulata nelle frazioni asturiane. Oggi, infatti, i corridori si troveranno a pedalare su di un tracciato quasi totalmente pianeggiante, a parte l’intrusione di due brevi e facilissime ascese (la prima di 2 Km al 3.3%, la seconda di 1.6 Km al 3.4%) che s’incontreranno subito dopo metà tappa. Ancora più snella sarà la planimetria, perchè gran parte della tappa sarà costituita dalla successione di interminabili rettilinei, come quello che – a parte lievi direzioni di rotta – si protrarrà per ben 33 Km. La musica cambierà leggermente quando mancheranno una cinquantina di chilometri al traguardo e si cambierà direzione di marcia iniziando un tratto finale leggermente più movimentato dalle curve (ma gli ultimi 2 Km saranno perfettamente dritti) e, soprattutto, sferzato da un vento laterale che potrebbe raggiungere i 40 Km/h e causare i temuti ventagli, le fratture del gruppo a causa delle quali si possono anche perdere parecchi minuti.

Vista aerea di Íscar e laltimetria della diciannovesima tappa (adamo.es)

Vista aerea di Íscar e l'altimetria della diciannovesima tappa (adamo.es)

METEO VUELTA

La Bañeza : cielo sereno 21°C, vento moderato da SE (5-21 Km/h), umidità al 66%
Valderas (40.9 Km): nubi sparse, 22°C (percepiti 25°C), vento moderato da S (10-26 Km/h), umidità al 58%
Villabrágima (83.7 Km) : nubi sparse, 25°C (percepiti 26°C), vento moderato da SO (9-25 Km/h), umidità al 44%
Serrada (138.2 Km) : poco nuvoloso, 26°C, vento moderato da S (11-27 Km/h), umidità al 42%
Íscar : pioggia debole (0.1 mm), 25°C (percepiti 26°C), vento moderato da SO (14-41 Km/h), umidità al 42%

GLI ORARI DELLA VUELTA

13.29: partenza da La Bañeza
14.30: inizio diretta su Eurosport
16.50-17.15: traguardo volante (con abbuoni) di Mojados
17.20-17.45: arrivo a Íscar

RASSEGNA STAMPA

Vuelta, 18/a tappa: Evenepoel fa tris, Kuss resta leader

Gazzetta dello Sport – Italia

Vueltaens cyklende yoyo gør det igen-igen og vinder 18. etape

Politiken – Danimarca

Roglič in Vingeggard v Madrid peljeta rdečega Kussa

Delo – Slovenia

Evenepoel pakt na straffe solo derde ritzege in Vuelta en is ook al zeker van bergtrui, Jumbo-Visma trekt dan toch volop de kaart Kuss

Het Nieuwsblad – Belgio

Kuss se rapproche du but, Evenepoel engrange

L’Équipe – Francia

Jumbo-Visma steady the ship for Kuss after storm

The Guardian – Regno Unito

El Jumbo firma la paz

AS – Spagna

Kuss ficou mais perto da vitória final na Vuelta graças a Vingegaard

Público – Portogallo

Evenepoel boekt na solo derde etappezege, Kuss houdt rood

De Telegraaf – Paesi Bassi

Evenepoel am Berg wieder nicht zu halten – Kuss gewinnt ein paar Sekunden

Kicker – Germania

Vuelta a España 2023: Remco Evenepoel ganó la etapa 18 – Santiago Buitrago se mantuvo en el top 10: así va la general de la Vuelta a España

El Espectador – Colombia

VUELTAALCONTRARIO

L’ordine d’arrivo e la classifica generale visti dal punto di vista della maglia nera.

Ordine d’arrivo della diciottesima tappa, Pola de Allande – La Cruz de Linares

1° Jan Maas
2° Sebastian Molano a 3″
3° Rui Oliveira s.t.
4° Sylvain Moniquet a 5″
5° Jason Osborne a 9″

Miglior italiano Samuele Battistella, 8° a 25″

Classifica generale

1° Rui Oliveira
2° Davide Cimolai a 2′39″
3° Alberto Dainese a 4′00″
4° Sebastian Molano a 5′40″
5° Maurice Ballerstedt a 7′19″

RICORDO DI FEDERICO BAHAMONTES (Tour 1959)

Solitamente la nostra rubrica si concludeva con il racconto di un’edizione passata della Vuelta. Stavolta non sarà così perchè lo scorso 8 agosto è venuto a mancare all’eta di 95 anni uno dei corridori spagnoli più celebri di tutti i tempi, Federico Bahamontes. Lo scalatore originario di Toledo la corsa di casa non è mai riuscito a vincerla (ci andò vicino nel 1957, quando fu secondo a più di otto minuti dal connazionale Jesús Loroño) e per questo motivo lo ricorderemo attraverso i titoli degli articoli sul Tour de France del 1959, vinto da Bahamontes, comparsi sul quotidiano “La Stampa”

14 LUGLIO 1959 – 18a TAPPA: LE LAUTARET – AOSTA (243 Km)

BALDINI VINCE AD AOSTA LA TAPPA DEI GRANDI VALICHI
Nella discesa del Piccolo San Bernardo si è imposta l’audacia del campione del mondo – Folla d’eccezione nonostante il maltempo
Gismondi e l’austriaco Christian, protagonisti di una lunga fuga, raggiunti a tre chilometri dall’arrivo – I passaggi sui colli: Galibier 1° Gaul; Iseran 1° Christian; Piccolo San Bernardo 1° Gismondi – Bahamontes in ritardo di 1′43″ conserva sempre con netto vantaggio la maglia gialla – Bobet ritirato – Avventura del gruppetto di Rivière e Baldini nell’oscuro tunnel del Galibier – Urto contro la parete di roccia – Le sei forature del «gregario» Gismondi – Entusiasmo ad Aosta per il successo di un italiano

14-09-2023

settembre 14, 2023 by Redazione  
Filed under Ordini d'arrivo

VUELTA A ESPAÑA

Il belga Remco Evenepoel (Soudal – Quick Step) si è imposto nella diciottesima tappa, Pola de Allande – La Cruz de Linares, percorrendo 178.9 Km in 4h47′34″, alla media di 37.321 Km/h. Ha preceduto di 4′44″ l’italiano Damiano Caruso (Bahrain – Victorious) e di 5′10″ il danese Andreas Kron (Lotto Dstny). Lo statunitense Sepp Kuss (Jumbo-Visma) è ancora maglia rossa con 17″ sul danese Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma) e 1′08″ sullo sloveno Primož Roglič (Jumbo-Visma). Miglior italiano Caruso, 18° a 53′24″

COPPA SABATINI – GRAN PREMIO CITTÀ DI PECCIOLI

L’elvetico Marc Hirschi (UAE Team Emirates) si è imposto nella corsa toscana, circuito di Peccioli, percorrendo 198.9 Km in 4h48′15″, alla media di 41.546 Km/h. Ha preceduto di 2″ il francese Pavel Sivakov (INEOS Grenadiers) e di 18″ lo sloveno Tadej Pogačar (UAE Team Emirates). Miglior italiano Walter Calzoni (Q36.5 Pro Cycling Team), 6° a 2′10″

OKOLO SLOVENSKA / TOUR DE SLOVAQUIE

Il belga Tim Merlier (Soudal – Quick Step) si è imposto nella seconda tappa, Prešov – Poprad, percorrendo 143.9 Km in 3h25′53″, alla media di 41.936 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’olandese Cees Bol (Astana Qazaqstan Team) e lo statunitense Colby Simmons (Jumbo-Visma Development Team). Miglior italiano Alberto Bruttomesso (Cycling Team Friuli ASD), 4°. Il francese Rémi Cavagna (Soudal – Quick Step) è ancora leader della classifica con 1′55″ sull’etiope Mulu Kinfe Hailemichael (Caja Rural – Seguros RGA) e 2′16″ sul danese Kasper Asgreen (Soudal – Quick Step). Miglior italiano Davide Bais (EOLO-Kometa), 11° a 3′58″

TOUR OF TAIHU LAKE (Cina)

L’italiano Enrico Zanoncello (Green Project-Bardiani CSF-Faizanè) si è imposto nella prima tappa, circuito di Wuxi, percorrendo 88.8 Km in 1h46′24″, alla media di 50.075 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Lorenzo Conforti (Green Project-Bardiani CSF-Faizanè) e il belga Jarne Van de Paar (Lotto Dstny). Zanoncello è il primo leader della classifica con 5″ su Conforti e 7″ su Van de Paar.

TOUR DU MAROC

La corsa a tappe marocchina, che sarebbe dovuta partire oggi da Laayoune per concludersi il 23 settembre a Casablanca, è stata annullata a causa del terremoto che ha colpito lo stato africano

EVENEPOEL SHOW SULLA CRUZ DE LINARES. KUSS RESTA IN MAGLIA ROSSA

settembre 14, 2023 by Redazione  
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La fuga ampiamente pronosticata della diciottesima tappa vede Remco Evenepoel (Team Soudal Quick Step) protagonista di un assolo irresistibile a circa 25 km dall’arrivo. Il belga saluta i compagni di fuga già sulla prima delle due ascese della salita finale ed ottiene la terza vittoria di tappa alla Vuelta 2023

Dopo il tappone di ieri con l’Altu de l’Angliru che ha visto ancora una volta la lotta (o la parvenza di lotta) tutta interna al Team Jumbo Visma con Kuss, Roglic e Vingegaard sugli scudi, la diciottesima tappa di oggi vede ancora protagoniste le Asturie con una frazione altrettanto impegnativa che parte da Pola de Allande e si conclude a La Cruz de Linares dopo circa 180 km. Oltre ai tre gpm dell’Alto de las Estacas, del Puerto de San Lorenzo e dell’Alto de Tenebredo, da affrontare nei primi 130 km, il finale di tappa prevede la doppia scalata della Cruz de Linares, salita di oltre 8 km con una pendenza media dell’8.5%. I primi quattro km sono i più impegnativi con tratti in doppia cifra. Ad una prima vista dell’altimetria, la fuga potrebbe avere notevoli chance di successo, purchè sia abbastanza numerosa e contenga al suo interno buoni passisti e ottimi scalatori. E la fuga, con il benestare del gruppo, partiva ufficialmente dopo una decina di km grazie all’azione di quattordici ciclisti, ovvero Remco Evenepoel (Team Soudal Quick Step), Egan Bernal (Team INEOS Grenadiers), Damiano Caruso (Team Bahrain Victorious), Julien Bernard (Team Lidl Trek), Lewis Askey e Lorenzo Germani (Team Groupama FDJ), Nico Denz (Team BORA Hansgrohe), Jarrad Drizners ed Andreas Kron (Team Lotto Dstny), Andrea Piccolo (Team EF Education EasyPost), Imanol Erviti (Team Movistar), Paul Ourselin (Team TotalEnergies), Hugo Hofstetter (Team Arkea Samsic) e Max Poole (Team DSM). Sull’Alto de las Estacas il vantaggio della fuga saliva progressivamente con Evenepoel primo a scollinare. Il gruppo inseguiva a quasi 9 minuti di ritardo. Evenepoel si ripeteva sul successivo Puerto de San Lorenzo, transitando nuovamente in prima posizione ed avendo così in pugno la vittoria nella classifica dei gpm. Il campion e belga scollinava per primo anche sul terzo gpm di giornata, l’Alto de Tenebredo posto al km 121.2 e sul quale Bernal e Piccolo perdevano qualche metro sul gruppo di testa. Il gruppo dei fuggitivi scoppiava definitivamente suol primo dei due passaggi sul Puerto de la Cruz de Linares, anche perché Evenepoel decideva di andarsene da solo a circa 3 km dallo scollinamento. Gli ultimi due ciclisti a reggere il ritmo dell’indiavolato belga erano Poole e Caruso. Evenepoel iniziava la seconda ed ultima scalata del Puerto de la Cruz de Linares con 2 minuti abbondanti di vantaggio sulla coppia formata da Poole e Caruso. Il belga manteneva un ritmo tale da non poter essere più impensierito alle sue spalle ed andava a vincere in solitaria come nella maggior parte delle sue affermazioni. Caruso era secondo a 4 minuti e 44 secondi di ritardo mentre Kron era terzo a 5 minuti e 10 secondi di ritardo. Al di là degli ex fuggitivi intercalati alle spalle di Evenepoel, la lotta per la maglia rossa tra i tre ciclisti della Jumbo Visma ed il resto degli avversari non sembrava sortire effetti rilevanti, visto che i primi sei in classifica generale restavano tutti insieme. Soltanto Juan Ayuso (UAE Team Emirates) cercava l’allungo a poco più di 1 km dalla conclusione e l’azione del giovane spagnolo metteva in difficoltà Jonas Vingegaard (Team Jumbo Visma) e Mikel Lada (Team Bahrain Victorious) che si staccavano leggermente. La classifica generale vedeva così Sepp Kuss (Team Jumbo Visma) rafforzare la sua maglia rossa, aumentando il suo vantaggio su Vingegaard a 19 secondi – curiosamente gli stessi secondi che separavano adesso Landa da Ayuso – mentre Primoz Roglic restava terzo a 1 minuto e 8 secondi di ritardo. Domani è in programma la diciannovesima tappa da La Bañeza a Íscar di 177 km. La totale assenza di gpm ed il percorso prevalentemente pianeggiante non possono che avvantaggiare i velocisti che torneranno a darsi battaglia per la vittoria.

Antonio Scarfone

Remco Evenepoel vince sul Puerto de la Cruz de Linares (foto: Alexander Hassenstein/Getty Images)

Remco Evenepoel vince sul Puerto de la Cruz de Linares (foto: Alexander Hassenstein/Getty Images)

LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): POLA DE ALLANDE – LA CRUZ DE LINARES

settembre 14, 2023 by Redazione  
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La Vuelta 2023 è giunta al suo ultimo appuntamento in alta montagna: dopo il rodatissimo Angliru oggi si andrà alla scoperta di una scena inedita, la Cruz de Linares

La Vuelta è arrivata alla sua ultima giornata da trascorrere in montagna, una giornata per la quale gli organizzatori sono andati a scovare tra le pieghe delle Asturie un’ascesa inedita, che entrerà così a far parte del ricco “parco salite” della corsa spagnola, che nelle ultime due stagioni in questa zone era andato a scovare i difficili Collau Fancuaya e Gamoniteiru. Per la prima volta i corridori saggeranno le inclinazioni del passo della Cruz de Linares, 8.3 Km all’8.5% che presentano una punta massia del 16% e che dovranno essere ripetute due volte, concludendosi la tappa con un circuito 25 Km. L’arrivo sarà posto proprio in cima al passo, dopo essersi sorbiti un’altra bella infornata di metri di dislivelli da mettere nelle gambe, quasi 4600, stavolta distribuiti su ben nove ascese, anche solo 5 saranno quelle considerate valide per la classifica degli scalatori. Oltre all’inedita e doppia ascesa finale, oggi in particolare i corridori dovranno arrampicarsi fino 1350 metri del Puerto de San Lorenzo (10 Km al 8.5%) e superare anche il piccolo ma arcigno Alto del Tenebredo (3.4 Km al 9.4%): al termine di una delle edizioni più toste della Vuelta potrebbero essere sconquassi alle spalle dell’inattaccabile trio Jumbo Visma

La cima della Cruz de Linares e laltimetria della diciottesima tappa (cieloastur.com)

La cima della Cruz de Linares e l'altimetria della diciottesima tappa (cieloastur.com)

METEO VUELTA

Pola de Allande : nubi sparse, 20°C, vento moderato da NE (6-20 Km/h), umidità al 75%
Belmonte (58 Km): nubi sparse, 23°C (percepiti 24°C), vento moderato da NE (9-26 Km/h), umidità al 70%
Proaza (1° passaggio – 116.2 Km) : nubi sparse, 25°C (percepiti 26°C), vento moderato da NE (8-27 Km/h), umidità al 66%
Proaza (2° passaggio – traguardo volante – 162.6 Km) : nubi sparse, 25°C (percepiti 26°C), vento moderato da NE (7-27 Km/h), umidità al 68%
La Cruz de Linares: previsioni non disponibili

GLI ORARI DELLA VUELTA

12.30: inizio diretta su Eurosport
12.55: partenza da Pola de Allande
14.05-14.15: GPM dell’Ato de las Estacas
14.50-15.05: inizio salita del Puerto de San Lorenzo
15.00-15.20: GPM del Puerto de San Lorenzo
15.50-16.15: GPM dell’Alto de Tenebredo
16.30-16.55: inizio salita della Cruz de Linares
16.40-17.05: GPM (con abbuoni) del Puerto de la Cruz de Linares (1° passaggio)
16.50-17.20: traguardo volante di Proaza
17.00-17.35: inizio salita finale
17.15-17.45: arrivo alla Cruz de Linares

RASSEGNA STAMPA

Vuelta, Roglic è il re dell’Angliru. In maglia rossa resiste Kuss

Gazzetta dello Sport – Italia

Roglic vinder 17. etape foran Jonas Vingegaard – I udlandet taler man om mytteri: Der bliver stillet spørgsmålstegn ved Vingegaards ydmyge image efter bjergetape

Politiken – Danimarca

Primož Roglič je legenda strašnega Angliruja

Delo – Slovenia

Jumbo-Visma houdt Vuelta in wurggreep op Angliru met winst voor Roglic

Het Nieuwsblad – Belgio

Le triplé des Jumbo, Kuss reste en rouge

L’Équipe – Francia

Roglic takes stage as Vingegaard cuts gap to teammate Kuss

The Guardian – Regno Unito

Landa salva a Kuss

AS – Spagna

Com inimigos internos, Kuss fez um amigo novo na Vuelta

Público – Portogallo

Jumbo-Visma ijzersterk op beruchte Angliru, Primoz Roglic pakt ritzege

De Telegraaf – Paesi Bassi

Roglic gewinnt – Kuss behält das Rote Trikot

Kicker – Germania

Primoz Roglic se quedó con la etapa 17 de la Vuelta a España 2023 – Santiago Buitrago se metió al top 10 de la general de la Vuelta a España 2023 – ¿Vingegaard le quitará el liderato a Kuss en la Vuelta a España? Esto dijo

El Espectador – Colombia

VUELTAALCONTRARIO

L’ordine d’arrivo e la classifica generale visti dal punto di vista della maglia nera.

Ordine d’arrivo della diciassettesima tappa, Ribadesella/Ribeseya – Altu de L’Angliru

1° Jan Maas
2° Maurice Ballerstedt a 48″
3° Sebastian Molano a 50″
4° Vadim Pronskiy s.t.
5° Domen Novak s.t.

Miglior italiano Davide Cimolai, 10° a 53″

Classifica generale

1° Rui Oliveira
2° Davide Cimolai a 2′17″
3° Jarrad Drizners a 2′22″
4° Alberto Dainese a 3′38″
5° Maurice Ballerstedt a 4′57″

RICORDO DI FEDERICO BAHAMONTES (Tour 1959)

Solitamente la nostra rubrica si concludeva con il racconto di un’edizione passata della Vuelta. Stavolta non sarà così perchè lo scorso 8 agosto è venuto a mancare all’eta di 95 anni uno dei corridori spagnoli più celebri di tutti i tempi, Federico Bahamontes. Lo scalatore originario di Toledo la corsa di casa non è mai riuscito a vincerla (ci andò vicino nel 1957, quando fu secondo a più di otto minuti dal connazionale Jesús Loroño) e per questo motivo lo ricorderemo attraverso i titoli degli articoli sul Tour de France del 1959, vinto da Bahamontes, comparsi sul quotidiano “La Stampa”

13 LUGLIO 1959 – 17a TAPPA: SAINT-ÉTIENNE – GRENOBLE (197 Km)

BAHAMONTES SI ALLEA CON GAUL E TRIONFA ALLA VIGILIA DELL’ARRIVO IN ITALIA DEL TOUR
La carovana del Giro di Francia oggi ad Aosta attraverso il Piccolo San Bernardo – Dissidi nella squadra francese e strano disinteresse dei belgi
La Saint Etienne-Grenoble vinta dal lussemburghese, ma il vero dominatore della tappa è lo spagnolo – Bahamontes, giungendo secondo, si è assicurato in classifica un vantaggio difficilmente recuperabile: Anglade è a 4′51″, Anquetil a 9′16″, Baldini a 11′27″, Rivière a 11′36″ e Gaul a 22′43″ – Baldini parla del mancato inseguimento a Gaul e Bahamontes in tuga

JUMBO PIGLIATUTTO SULL’ANGLIRU, MA LA COMPATTEZZA SCRICCHIOLA

settembre 13, 2023 by Redazione  
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Nella minitappa con l’arrivo sulla salita più dura di Spagna, Kuss conserva la maglia rossa per soli 8 secondi. L’accelerazione dei due compagni di squadra nel finale lo manda in leggera difficoltà, ma bisogna dire che non c’era oggettivamente alcun bisogno di affondare il colpo, visto che tutti gli altri rivali erano decisamente staccati, eccetto Landa che non è certo un drago in volata.

Per diversi giorni gli opinionisti si sono chiesti se Primoz Roglic (Jumbo-Visma) e Jona Vingegaard (Jumbo-Visma), che quest’anno hanno vinto rispettivamente il Giro d’Italia e il Tour de France ben supportati da un ottimo Sepp Kuss, avrebbero lasciato a quest’ultimo la vittoria della Vuelta.
Ora, al di là della questione dei regali o dei ringraziamenti per il lavoro svolto dall’americano che si sta sciroppando ad alti livelli il terzo grande giro della stagione. va notato come, già alla partenza della frazione odierna, la classifica generale apparisse quasi blindata a livello podio.
Con il quarto a 2 minuti e mezzo non stava certo alla Jumbo il compito di attaccare.
Era quindi opinione prevalente che i Jumbo avrebbero mirato a gestire la corsa e, in caso di attacco da parte degli uomini di classifica della altre formazione e di eventuale crisi di Kuss, si sarebbero mossi per rispondere agli attacchi.
Durante la tappa la situazione si è poi assestata in modo ancor più favorevole alla Jumbo, tanto che a poco meno di 2 Km dall’arrivo si sono ritrovati davanti i tre alfieri della formazione olandese.
Quando a 1,7 Km dall’arrivo Kuss è andato in difficoltà gli altri due hanno proseguito nella azione, di fatto attaccando il loro compagno di squadra in maglia rossa benché non vi fosse nessun pericolo per la classifica generale ma neppure per la vittoria di tappa, visto che l’unico uomo non Jumbo abbastanza vicino era Mikel Landa (Bahrain – Victorious), che non è certo un asso in volata.
Vi erano anche gli opinionisti che auspicavano una lotta tra i tre uomini della Jumbo per avere più spettacolo.
A questo punto bisognerebbe capire perché l’attacco di Roche a Visentini nell’87 a Sappada fu considerato un imperdonabile tradimento, l’attacco di Simoni a Cunego nel 2011 sul Mortirolo fu considerato un gesto brutto e antisportivo dall’allora commentatore Rai Davide Cassani e da numerosi altri opinionisti, mentre invece, con una Jumbo che ha in mano la corsa da diversi giorni, si auspica una lotta dei due capitani contro colui che ha sacrificato le sue chances di podio, tutt’altro che peregrine, per aiutarli nella vittoria al Giro e al Tour.
Ora, per lo meno sulla carta, l’unica tappa per modificare la classifica appare quella di domani con la doppia ascesa al Puerto de la Cruz de Linares, che presenta numerosi tratti in cui l’inclinazione della strada è davvero severa. Gli 8 secondi che Kuss conserva sul compagno di squadra Vingegaard possono essere annullati anche solo in virtù di un abbuono e la condotta di gara che il danese ha avuto negli ultimi giorni lascia pensare che i piani siano quelli di andare a centrare la doppietta con il Tour.
Per quanto riguarda la corsa, anche oggi Remco Evenepoel (Soudal – Quick Step) si è lanciato all’attacco per cercare di lasciare il segno, ma questa volta è stata la Bahrain a chiudere con l’evidente intento di lanciare Landa, che ha dimostrato di avere una buona condizione di forma tanto che è riuscito a guadagnare due posizioni in classifica ed è ora quinto a soli 14 secondi da Juan Ayuso (UAE Team Emirates) che, nonostante le intenzioni bellicose, oggi ha accusato sul traguardo un ritardo di 1:42, molto peggio rispetto al compagno di squadra Joao Almeida che, con la sua solita caparbietà, è riuscito a tagliare la linea d’arrivo in sesta posizione a 58 secondi dalla coppia della Jumbo Visma.
Buona anche la prova di Wout Poels (Bahrain – Victorious), giunto quinto a 44 secondi dopo aver lavorato con Santiago Buitrago per lanciare Landa. Settimo il giovane belga Cian Uijtdebroeks (BORA – hansgrohe), che sta mostrando ottime capacità in questa Vuelta.
Dopo il formarsi di una fuga all’esito di vari tentativi, sono rimasti davanti Evenepoel ed il suo gregario Mattia Cattaneo, che ha fatto di tutto per aiutare il suo capitano finché non si è staccato, lasciando il belga in testa alla corsa.
Ai piedi della salita dell’Angliru il vantaggio del campione del mondo a cronometro era di poco più di un minuto e mezzo, mentre dietro la Bahrain alzava il ritmo con Antonio Tiberi e alla ruota i compagni Damiano Caruso, Buitrago e Poels a sostegno di Landa.
Il ritmo Bahrain ha fatto male a parecchi corridori, ma non ai Jumbo Visma, tanto che man mano si staccano tutti gli uomini di classifica davanti restano solo atleti della Bahrain (Buitrago, Landa e Poels) e della Jumbo (Kuss, Vingegaard e Roglic).
Dopo un allungo Roglic viene agganciato da Vingegaard e da Kuss che, però, poco dopo perde le ruote e viene raggiunto da Landa. I due vanno insieme dietro la coppia Roglic-Vingegaard, mentre dietro è un “si salvi chi può” generale, con ognuno che sale al proprio ritmo e continui capovolgimenti di fronte.
L’esito è comunque un massacro, con Ayuso ancora quarto che si trova però a 4 minuti dal leader.
Ora non c’è più davvero nessun pericolo per il podio, salvo crisi come quella patita da Evenepoel nella tappa del Tourmalet.
Rimane ora da capire se la Jumbo si limiterà a gestire nella tappa di domani o se Vingegaard vorrà andare a prendersi la maglia rossa, compiendo un brutto sgarbo verso un compagno che, per aiutarlo al Tour, non si è risparmiato e anzi ha lasciato passare in secondo piano le sue ambizioni in classifica generale.

Benedetto Ciccarone

Roglic e Vingegaard al traguardo dellAngliru (foto Miguel Riopa / AFP via Getty Images)

Roglic e Vingegaard al traguardo dell'Angliru (foto Miguel Riopa / AFP via Getty Images)

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