22-01-2024
gennaio 23, 2024 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
TROFEO BINISSALEM – ANDRATX (Donne)
L’italiana Eleonora Camilla Gasparrini (UAE Team ADQ) si è imposta nella corsa spagnola, Binissalem – Andratx, percorrendo 114.3 Km in 3h02′21″, alla media di 37.609 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’elvetica Noemi Rüegg (EF Education-Cannondale) e l’elvetica Nadia Quagliotto (Laboral Kutxa – Fundación Euskadi)
MICHAEL MATTHEWS TIENE A BATTESIMO LA RUTA DE LA CERÁMICA – GRAN PREMIO CASTELLÓN
Vittoria dell’australiano Michael Matthews nella prima edizione della Ruta de la Cerámica – Gran Premio Castellón. La corsa disputatasi oggi tra Castellón de la Plana e Onda ha visto salire sul primo gradino del podio il portacolori della Team Jayco AlUla insieme a Gautherat e Aranburu. Quinto Oldani.
Una nuova corsa entrata in calendario solo quest’anno ha visto il successo di una vecchia conoscenza degli arrivi di gruppi più o meno compatti. Michael Matthews (Team Jayco AlUla) si è imposto sul gruppo compatto davanti a Pierre Gautherat (Decathlon AG2R La Mondiale Team) e Alex Aranburu (Movistar Team). A seguire si sono piazzati David González (Caja Rural – Seguros RGA), Stefano Oldani (Cofidis), Jenthe Biermans (Arkéa – B&B Hotels), Pau Miquel (Equipo Kern Pharma), Jasper De Buyst (Lotto Dstny) e Lennert Teugels (Bingoal WB), con Bryan Coquard (Cofidis) a chiudere la TopTen dopo il secondo posto di ieri a Valencia.
La corsa odierna, che presentava un tracciato adatto ai colpi di mano, non è sfuggita alla velleità dei velocisti. I primi a provare a smuovere le acque in gruppo sono stati Jelle Vermoote (Bingoal WB) e Paul Hennequin (Nice Métropole Côte d’Azur), usciti allo scoperto sull’onda della bagarre nata sul primo GPM di giornata. Ai due fuggitivi si è aggiunto dopo una dozzina di chilometri il belga Duarte Marivoet (UAE Team Emirates Gen Z) e i tre sono andati avanti nella loro azione per più di 80 km, fin quando ai meno 44 Vermoote ha forzato l’andatura provando l’azione solitaria, durata una ventina di chilometri. Con il traguardo sempre più vicino non sono mancate alcune azioni solitarie degne di maggior fortuna, ma nulla ha inficiato la volontà di portare le ruote veloci sul traguardo.
Mario Prato

Michael Matthews vince la prima edizione della Ruta de la Cerámica-Gran Premio Castellón (Getty Images)
WILLIAMS, ACUTO SUL MOUNT LOFTY. L’INGLESE CHE NON TI ASPETTI VINCE IL TOUR DOWN UNDER 2024
Stephen Williams (Israel Premier Tech) vince la tappa decisiva di Mount Lofty con un’accelerazione dirompente negli ultimi 50 metri precedendo Jhonatan Narvaez (Team INEOS Grenadiers) ed Isaac Del Toro (UAE team Emirates). Il ciclista inglese si aggiudica la sua prima corsa a tappe WT della sua carriera mentre Simon Yates (Team Jayco Alula), favorito della vigilia, delude e conclude nelle retrovie
La sesta ed ultima tappa del Tour Down Under 2024 con la triplice scalata del Mount Lofty svelerà il vincitore della breve corsa australiana. Stephen Williams è la nuova maglia ocra e dovrà difendersi dagli attacchi che gli verranno portati inevitabilmente visto che la classifica generale è ancora molto corta. La tappa si accendeva immediatamente visto che dopo la partenza si scalava Windy Point, il primo gpm di giornata posto al km 3.8. Era Chris Harper (Team Jayco AlUla) a scollinare in prima posizione con Luke Burns (Nazionale Australiana) secondo ed ormai ad un passo dalla conquista della vittoria nella speciale classifica dei gpm. Dopo alcuni attacchi e allunghi in testa al gruppo si formava la fuga di giornata grazie all’azione di sette ciclisti: Jacopo Mosca (Team Lidl Trek), Stefan De Bod (Team ED Education EasyPost), Gil Gelders (Team Soudal Quick Step), Franck Bonnamour (Decathlon AG2R La Mondiale Team), Antonio Morgado (UAE Team Emirates), Maurice Ballerstedt (Team Alpecin Deceuninck) e Simon Geschke (Team Cofidis). A 90 km dalla conclusione il vantaggio dei sette battistrada nei confronti del gruppo tirato dall’Israel Premier Tech era di 3 minuti. Ballerstedt si aggiudicava il primo traguardo volante di Mylor posto al km 56.1. Gelders transitava in prima posizione sul primo passaggio del Mount Lofty al km 69.5 mentre Mosca vinceva il secondo traguardo volante di Uraidla posto al km 79.9. Il vantaggio della fuga iniziava a diminuire anche perchè le squadre degli uomini di classifica avevano accelerato in testa al gruppo. Gelders scollinava in prima posizione sul secondo passaggio sul Mount Lofty. La fuga veniva ripresa definitivamente a 4 km dalla conclusione. Un gruppo molto allungato si avvicinava alla salita finale a forte velocità. A 1 km e 400 metri dalla conclusione uno scatto secco di Isaac Del Toro (UAE Team Emirates) inaugurava la serie di attacchi e contrattacchi finali. Alle ruote del ciclista messicano si portavano Jhonatan Narvaez (Team INEOS Grenadiers), Bart Lemmen (Team Jumbo Lease a Bike), Laurence Pithie (Team Groupama FDJ) e la maglia ocra Stephen Williams. I cinque attaccanti acceleravano ed andavano a giocarsi la vittoria di tappa e non solo. Pithie attaccava a circa 400 metri dal traguardo ma era ancora Del Toro a rispondere al francese e lanciarsi in volata. Il messivano vedeva la linea del traguardo sempre più vicina ma veniva superato da Williams che con una progressione inarrestabile andava a vincere la tappa e soprattutto la sua prima corsa WT. In seconda posizione si piazzava Narvaez mentre Del Toro doveva accontentarsi della terza piazza. Chiudevano la top five Lemmen in quarta posizione e Pithie in quinta posizione a 3 secondi di ritardo da Williams. Nella top ten si segnalava l’ottavo posto di Christian Scaroni (Team Astana Qazaqstan) che giungeva nel gruppo dei battuti a 10 secondi di ritardo da Williams che sulla carta non era certamente l’inglese favorito per la vittoria finale. Ogni riferimento a Simon Yates è puramente casuale. Per quanto riguarda le altre classifiche Sam Welsford (Team BORA Hansgrohe) vince quella a punti, Luke Burns (Nazionale Australiana) vince quella della montagna, Isaac Del Toro (UAE Team Emirates) vince quella dei giovani ed infine la Decathlon AG2R La Mondiale Team vince quella a squadre. L’Australia sarà ancora protagonista in questo fine mese di gennaio con due corse in linea: la Surf Coast Classic e la Cadel Evans Great Ocean Road Race, quest’ultima anche corsa WT.
Antonio Scarfone

Stephen Williams vince sul Mount Lofty (foto: Getty Images)
A VALENCIA DYLAN GROENEWEGEN RITROVA IL SUCCESSO
L’avvio del calendario europeo ha visto il successo di Groenewegen. È stato proprio il portacolori del Team Jayco AlUla a ritrovare il successo primeggiando su Coquard e Teutenberg. Quarto Oldani.
Si è disputata oggi la Clàssica Comunitat Valenciana 1969 – Gran Premi València, la corsa spagnola che ha l’onere e l’onore di dare il via al calendario europeo del ciclismo professionistico su strada. La corsa si è disputata sui 200 Km con un percorso completamente cambiato rispetto a quello che degli anni scorsi.
Un cambiamento che aveva tutte le carte in regola per favorire le ruote veloci. La partenza era a La Nucía e subito è stato affrontato il Coll de Rates, un colle di 2ª categoria di 14.2 km al 4.6%. Dopo poco più di 60 km di gara cominciava l’ascesa verso l’Alto de Barx, un 3ª categoria di 3.2 km al 6.8%. Scollinato questo GpM le difficoltà altimetriche erano di fatto terminate. Gli ultimi 60 Km di gara erano, infatti, completamente pianeggianti.
Ovviamente c’è stato il tempo per la classica fuga di giornata, forte di ben 16 unità, tra le quali anche l’italiano in maglia Cofidis, Stefano Oldani. Proprio il milanese, in compagnia di Valentin Retaillea (Decathlon AG2R La Mondiale Team) e Liam Slock (Lotto Dstny), ha saputo tenere duro fino ai meno 14, quando il plotone ha messo fine alla loro “libera uscita”.
Dopo aver annullato il tentativo dei sopravissuti della fuga di giornata la strada è diventata proprietà e terreno di caccia dei vari treni al servizio dei velocisti presenti in gruppo. Con tanti che ci provano, però, a vincere è solo uno e oggi in quel di Valencia è stato Dylan Groenewegen. L’olandese del Team Jayco AlUla si è messo alles spalle Bryan Coquard (Cofidis) e Tim Torn Teutenberg (Lidl – Trek Future Racing), mentre quarto si è piazzato l’italiano Davide Cimolai, da quest’anno alla Movistar. Chiude la topfive Gleb Syritsa (Astana Qazaqstan Team).
Con il successo odierno Groenewegen ha ritrovato la vittoria dopo più di 200 giorni di digiuno. Non vinceva, infatti, dal 15 giugno della scorso anno quando ad Ormož, davanti a Moschetti e Bauhaus, aveva conquistato la seconda tappa del Giro di Slovenia
Mario Prato

Dylan Groenewegen vince la prima corsa europea del 2023 (Getty Images)
21-01-2024
gennaio 21, 2024 by Redazione
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SANTOS TOUR DOWN UNDER
Il britannico Stephen Williams (Israel – Premier Tech) si è imposto nella sesta ed ultima tappa, Unley – Mount Lofty, percorrendo 128.2 Km in 3h05′26″, alla media di 41.481 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’ecuadoriano Jhonatan Narváez (INEOS Grenadiers) e il messicano Isaac del Toro (UAE Team Emirates). Miglior italiano Christian Scaroni (Astana Qazaqstan Team), 8° a 10″. Williams si impone in classifica con lo stesso tempo di 9″ su Narváez e 11″ su Del Toro. Miglior italiano Luca Vergallito (Alpecin – Deceuninck), 17° a 1′02″
RUTA DE LA CERÁMICA – GRAN PREMIO CASTELLÓN
L’australiano Michael Matthews (Team Jayco AlUla) si è imposto nella corsa spagnola, Castellón de la Plana – Onda, percorrendo 173.9 Km in 4h09′49″, alla media di 41.769 Km/h. Ha preceduto allo sprint il francese Pierre Gautherat (Decathlon AG2R La Mondiale Team) e lo spagnolo Alex Aranburu (Movistar Team). Miglior italiano Stefano Oldani (Cofidis), 5°.
VUELTA AL TACHIRA EN BICICLETA (Venezuela)
Il colombiano Alejandro Osorio (GW Erco Shimano) si è imposto nell’ottava ed ultima tappa, circuito di San Cristóbal, percorrendo 117.3 Km in 2h50′54″, alla media di 41.182 Km/h. Ha preceduto di 53″ i venezuelani Yonathan Monsalve (Tianyoude Hotel Cycling Team) e Yimmi José Briceño (Gobernación Trujillo Orbea). Nessun italiano in gara. L’ecuadoriano Jonathan Klever Caicedo (Forte Petrolike – Androni Giocattoli) si impone in classifica con 28″ sul venezuelano Juan José Ruiz (Gobernación Trujillo Orbea) e 1′09″ sul venezuelano Nelson Camargo (Gobernación Trujillo Orbea)
TROFEO PALMA FEMINA
La canadese Magdeleine Vallieres (EF Education-Cannondale) si è imposta nella corsa spagnola, Palma di Maiorca – Castell de Bellver, percorrendo 138.2 Km in 3h46′17″, alla media di 36.644 Km/h. Ha preceduto di 16″ la sudafricana Ashleigh Moolman (AG Insurance – Soudal Team) e la spagnola Margarita Victoria García (nazionale spagnola). Miglior italiana Silvia Persico (UAE Team ADQ), 5° a 51″
WILLUNGA HILL CHIAMA, ONLEY RISPONDE. WILLIAMS E’ LA NUOVA MAGLIA OCRA
Sulla salita simbolo del Tour Down Under, Oscar Onley (DSM-Firmenich PostNL) vince in una volata ristretta davanti a Stephen Williams (Team Israel Premier Tech), nuova maglia ocra e Jhonatan Narvaez (Team INEOS Grenadiers). Deludono Simon Yates (Team Jayco ALUla) ed i ciclisti di casa. Domani sul Mount Lofty si deciderà il vincitore della breve corsa australiana
Il Tour Down Under 2024 giunge alla quinta tappa, una delle più attese, se non la più attesa, con la doppia ascesa di Willunga Hill, salita simbolo della breve corsa australiana. Si parte da Christies Beach e dopo quasi 130 km sapremo se Isaac Del Toro (UAE Team Emirates) riuscirà a mantenere la maglia ocra di leader della classifica generale. Dopo la partenza partiva immediatamente un primo attacco di otto ciclisti: Johan Jacobs (Team Movistar), Samuele Battistella (Team Astana Qazaqstan), Jacopo Mosca (Team Lidl – Trek), Ryan Mullen (Team BORA Hansgrohe), Casper Pedersen (Team Soudal Quick Step), Luke Burns (Nazionale Australiana), Michael Hepburn (Team Jayco ALUla), Pavel Bittner (Team DSM – Firmenich PostNL). Il gruppo tirato dall’INEOS Grenadiers annullava questo primo tentativo di fuga dopo un paio di km. Nonostante ciò, Battistella, Jacobs, e Pedersen attaccavano nuovamente, e questa volta il gruppo dava via libera alla fuga di giornata. A tre (ria)attaccanti si univa Luke Walsh (Nazionale Australiana). Era proprio quest’ultimo ad aggiudicarsi il primo traguardo volante di Willunga posto al km 22. Il gruppo inseguiva a 1 minuto e 50 secondi di ritardo tirato dagli uomini dell’UAE Team Emirates e Jayco AlUla. Era invece Jacobs a transitare per primo sul successivo traguardo volante di Aldinga Beach posto al km 80.1. Il ritardo del gruppo era salito a 3 minuti. La prima scalata verso Willunga Hill si avvicinava ed il gruppo aumentava il ritmo. Pedersen, rimasto da solo in fuga, affrontava l’inizio della salita con una quarantina di secondi di vantaggio sul gruppo maglia ocra in forte rimonta. Era la Nazionale Australiana a tirare negli ultimi metri della salita per Luke Burns, leader della classifica gpm. Pedersen veniva ripreso a circa 100 metri dallo scollinamento e con uno scatto deciso Burns riusciva a transitare in prima posizione, consolidando il primato nella speciale classifica. Dopo una velocissima discesa ed un altrettanto veloce tratto in pianura il gruppo tirato dall’UAE Team Emirates si ripresentava ai piedi della seconda e decisiva salita di Willunga Hill. Jayco ALUla ed Israel Premier Tech erano le formazioni più attive in testa con il gruppo che si scremava sempre di più nei 3 km finali, tutti in salita. Laurens de Plus (Team INEOS Grenadiers) e Chris Harper (Team Jayco ALUla) tiravano per Jhonatan Narvaez e Simon Yates. Sotto lo striscione dell’ultimo km il drappello di testa era formato da una quindicina di ciclisti. Yates e Narvaez partivano a circa 800 metri dalla conclusione scremando ancora di più gli uomini di testa. In vista della linea d’arrivo Oscar Onley (Team DSM-firmenich PostNL) trovava il pertugio giusto per accelerare e andare a vincere in una volata a tre davanti a Stephen Williams (Team Israel Premier Tech) e Jhonatan Narvaez (Team INEOS Grenadiers). A 3 secondi di ritardo si piazzava Julian Alaphilippe (Team Soudal Quick Step) che precedeva Bart Lemmen (Team Visma Lease a Bike), mentre solo sesto era Yates. Onley a 21 anni vince la sua prima corsa WT in carriera, come tra l’altro era capitato tre giorni fa a Isaac Del Toro, il quale è soltanto ottavo al traguardo e adesso deve cedere la maglia ocra a Stephen Williams che conduce davanti a Onley con lo stesso tempo e Narvaez, quest’ultimo staccato di 5 secondi. Considerando che tra la maglia ocra Williams ed Axel Mariault (Team Cofidis), decimo in classifica generale, ci sono 24 secondi e altri otto ciclisti, la tappa di domani con il Mount Lofty da affrontare tre volte sarà determinante per la vittoria del Tour Down Under 2024. La salita del Mount Lofty è lunga 1 km e 600 metri ed ha una pendenza del 6.5% e vista la classifica molto corta i ciclisti probabilmente si daranno battaglia anche nei due traguardi volanti con abbuono di Mylor ed Uraidla, collocati rispettivamente prima e dopo la prima ascesa di Mount Lofty. Sarà così un finale di Tour Down Under davvero interessante con molti ciclisti ancora in lizza per la vittoria finale.
Antonio Scarfone

Oscar Onley vince a Willunga Hill (foto: Getty Images)
20-01-2024
gennaio 20, 2024 by Redazione
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SANTOS TOUR DOWN UNDER
Il britannico Oscar Onley (Team Dsm-Firmenich PostNL) si è imposto nella quinta tappa, Christies Beach – Willunga Hill, percorrendo 129.3 Km in 2h52′23″, alla media di 45.004 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Stephen Williams (Israel – Premier Tech) e l’ecuadoriano Jhonatan Narváez (INEOS Grenadiers). Miglior italiano Diego Ulissi (UAE Team Emirates), 18° a 32″. Williams è il nuovo leader della classifica con lo stesso tempo di Onley e 5″ su Narváez. Miglior italiano Ulissi, 19° a 42″
CLÀSSICA COMUNITAT VALENCIANA 1969 – GRAN PREMI VALÈNCIA
L’olandese Dylan Groenewegen (Team Jayco AlUla) si è imposto nella corsa spagnola, La Nucía – Valencia, percorrendo 200 Km in 4h35′42″, alla media di 43.526 Km/h. Ha preceduto allo sprint il francese Bryan Coquard (Cofidis) e il tedesco Tim Torn Teutenberg (Lidl – Trek Future Racing). Miglior italiano Davide Cimolai (Movistar Team), 4°.
GRAVEL AND TAR CLASSIC
Il neozelandese Josh Burnett (MitoQ – NZ Cycling Project) si è imposto nella corsa neozelandese, circuito di Ashhurst, percorrendo 139.4 Km in 3h33′30″, alla media di 39.17 Km/h. Ha preceduto di 2″ il connazionale Boris Clark (St George Cycling Team) e di 18″ l’australiano Tali Lane Welsh (CCACHE x Par Küp). Nessun italiano in gara
VUELTA AL TACHIRA EN BICICLETA (Venezuela)
Il venezuelano Luis Guillermo Mora (Team Fundación Angeles Hernández Cycling) si è imposto nella settima tappa, Ureña – Cerro del Cristo, percorrendo 140.9 Km in 3h56′34″, alla media di 35.74 Km/h. Ha preceduto di 11″ il connazionale Enmanuel David Viloria (Lotería del Táchira) e di 32″ il connazionale Daniel Abreu (Camimpeg Carbomat Inst Deporte T). Nessun italiano in gara. L’ecuadoriano Jonathan Klever Caicedo (Forte Petrolike – Androni Giocattoli) è ancora leader della classifica con 28″ sul venezuelano Juan José Ruiz (Gobernación Trujillo Orbea) e 59″ sul venezuelano Nelson Camargo (Gobernación Trujillo Orbea)
TROFEO CALVIÀ FEMINA
L’elvetica Noemi Rüegg (EF Education-Cannondale) si è imposta nella corsa spagnola, Felanitx – Colònia de Sant Jordi, percorrendo 127.3 Km in 3h03′35″, alla media di 41.605 Km/h. Ha preceduto allo sprint la cubana Arlenis Sierra (Movistar Team) e l’italiana Chiara Consonni (UAE Team ADQ)
GRAVEL AND TAR LA FEMME
La neozelandese Kate McCarthy (Green Monkey) si è imposta nella corsa neozelandese, circuito di Ashhurst, percorrendo 100.7 Km in 3h01′34″, alla media di 33.264 Km/h. Ha preceduto di 1″ la connazionale Samara Maxwell (Tactic) e di 24″ la connazionale Charlotte Clarke (Team Tinelli). Nessuna italiana in gara
WELSFORD, E SONO TRE. L’AUSTRALIANO VINCE ANCORA A PORT ELLIOT
La quarta tappa del Tour Down Under 2024, la più facile dal piunto di vista altimetrico, non poteva che concludersi in volata e per la terza volta su quattro Sam Welsford (Team BORA Hansgrohe) sbaraglia la concorrenza vincendo nettamente davanti a Biniam Girmay (Team Intermarchè Circus Wanty) e Lars Boven (Team Alpecin Deceuninck). Isaac Del Toro (UAE Team Emirates) dovrà ora difendere la sua maglia ocra dagli attacchi che gli verranno inevitabilmente portati nelle ultime due tappe, le più difficili della breve corsa australiana
La quiete prima della tempesta. Questo dovrebbe essere il riassunto della quarta tappa del Tour Down Under 2024, la Murray Bridge – Port Elliot di 136,2 km. Perchè dopo questa tappa, adatta ancora una volta ai velocisti, si svolgeranno le ultime due tappe della breve corsa australiana in cui, sabato con Willunga Hill e domenica con Mount Lofty, si deciderà il vincitore finale. Tra i papabili alla vittoria finale dobbiamo cancellare purtroppo Luke Plapp che ieri ha fatto la conoscenza dell’asfalto australiano ad una decina di km dal termine, riportando una brutta contusione al gomito sinistro, alla caviglia sinistra, nonché evidenti abrasioni sulla schiena. Oggi il ciclista della Jayco AlUla non è partito da Murray Bridge e adesso il Team Jayco AlUla punterà tutto su Simon Yates. La tappa è stata caratterizzata dalla fuga di Jackson Medway (Nazionale Australiana) e Vinicius Rangel (Team Movistar). LA coppia di testa si è equamente spartita la vittoria dei due traguardi volanti. Su quello di Langhorne Creek, posto al km 66.7, è transitato in prima posizione Medway, mentre su quello successivo di Strathalbyn posto al km 82.2, è transitato per primo Rangel. Il ciclista brasiliano si aggiudicava anche l’unico gpm della tappa, quello di Gemmel Hill, posto al km 88.3. Il gruppo maglia ocra ha avuto un ritardo massimo sulla testa della corsa di circa 3 minuti che sono stati recuperati progressivamente nella seconda metà della tappa. La fuga è stata annullata definitivamente a 11 km dalla conclusione. Le squadre più attive in vista del traguardo sono state quelle dei velocisti e citiamo tra le altre Bahrain Victorious per Phil Bauhaus, INEOS Grenadiers per Elia Viviani, Jayco ALUla per Caleb Ewan e BORA Hansgrohe per Sam Welsford, quest’ultimo alla ricerca della terza vittoria di tappa proprio nel giorno del suo compleanno. Ancora una volta tirato alla perfezione da Danny Van Poppel, proprio Welsford si alzava sui pedali negli ultimi 100 metri, complice anche una strada che saliva del 2-3% e con una progressione irresistibile andava a vincere davanti a Bibiam Girmay (Team Intermarchè Circus Wanty) e Lars Boven (Team Alpecin Deceuninck). Chiudevano la top five Milan Fretin (Team Cofidis) in quarta posizione e Laurence Pithie (Team Groupama FDJ) in quinta posizione. Welsford ipoteca la vittoria della maglia azzurra della classifica a punti mentre la classifica generale non cambia al vertice con Isaac Del Toro (UAE Team Emirates) sempre primo ed in maglia ocra davanti a Bibnan Girmay e Corbin Strong (Team Israel Premier Tech), scaccati rispettivamente di un secondo e di due secondi. Domani è in programma la quinta tappa da Christies Beach a Willunga Hill lunga poco più di 129 km e con la doppia scalata di Willunga Hill che darà la prima vera setacciata tra i contendenti per la vittoria finale.
Antonio Scarfone

Sam Welsfors vince la terza tappa del Tour Down Under (foto: Getty Images)
19-01-2024
gennaio 19, 2024 by Redazione
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SANTOS TOUR DOWN UNDER
L’australiano Sam Welsford (BORA – hansgrohe) si è imposto anche nella quarta tappa, Murray Bridge – Port Elliot, percorrendo 136.2 Km in 2h59′50″, alla media di 45.442 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’eritreo Biniam Girmay (Intermarché – Wanty) e l’olandese Lars Boven (Alpecin – Deceuninck). Miglior italiano Elia Viviani (INEOS Grenadiers), 19°. Il messicano Isaac del Toro (UAE Team Emirates) è ancora leader della classifica con 1″ su Girmay e 2″ sul neozelandese Corbin Strong (Israel – Premier Tech). Miglior italiano Diego Ulissi (UAE Team Emirates), 28° a 11″
VUELTA AL TACHIRA EN BICICLETA (Venezuela)
Il venezuelano Yurgen Ramirez (Team Fina Arroz – Banco Plaza) si è imposto nella sesta tappa, San Rafael del Piñal – Borotá, percorrendo 129.6 Km in 3h16′48″, alla media di 39.512 Km/h. Ha preceduto di 1′01″ il colombiano Alejandro Osorio (GW Erco Shimano) e di 1′12″ il connazionale Yimmi José Briceño (Gobernación Trujillo Orbea). Nessun italiano in gara. L’ecuadoriano Jonathan Klever Caicedo (Forte Petrolike – Androni Giocattoli) è ancora leader della classifica con 33″ sul venezuelano Juan José Ruiz (Gobernación Trujillo Orbea) e 1′02″ sul venezuelano Nelson Camargo (Gobernación Trujillo Orbea)
A CAMPBELLTOWN LA CAMPANA SUONA ANCORA PER WELSFORD, VIVIANI E’ SECONDO
A Campbelltown tornano di scena i velocisti e Sam Welsford (Team Jayco AlUla) vince con autorità davanti ad Elia Viviani (Team INEOS Grenadiers) e Daniel McLay (Team Arkea – B&B Hotels). Welsford ottiene la seconda vittoria di tappa mentre Isaac Del Toro (UAE Team Emirates) resta in maglia ocra
Isaac Del Toro (UAE Team Emirates) parte in maglia ocra da Tea Tree Gully nella terza tappa del Tour Down Under 2024. E’ lui il nome nuovo del ciclismo internazionale? Ovviamente è ancora presto per dirlo ma nella sparata nel km conclusivo della tappa di ieri erano presenti molte qualità che un campione deve possiedere : classe, potenza, coraggio, furbizia ed anche un pizzico di incoscienza. Il ciclista messicano a vent’anni vince in un modo così clamoroso una tappa di una corsa WT e a questo punto potrebbe già essere una mina vagante per la classifica generale finale. La tappa di oggi come detto parte da Tea Tre Gully e termina a Campbelltown dopo 145.3 km. Le insidie altimetriche si riassumono nei due gpm di Tea Tree Gully Hill e di Whispering Wall Climb che i ciclisti affronteranno nella prima metà della tappa. A meno di fughe vincenti o di ‘fagianate’ stile Del Toro, la tappa questa volta sembra favorire sulla carta i velocisti. Complice la partenza in salita ed il primo gpm posto dopo soli 2 km, dopo la partenza scattava immediatamente Luke Burns (Nazionale Australiana), leader della classifica di riferimento. Era proprio Burns a scollinare in prima posizione. A fargli compagnia in questa azione era il compagno di squadra Tristan Saunders. Ai due battistrada si univano dopo pochi km Axel Mariault (Team Cofidis) e Stefan De Bod (Team EF Education Easy Post). Burns scollinava in prima posizione anche sul successivo gpm di Whispering Wall Climb posto al km 34.6. Il gruppo maglia ocra inseguiva a 3 minuti di ritardo tirata dagli uomini della BORA Hansgrohe e della Jayco AlUla. Mariault si aggiudicava i due traguardi volanti di Lyndoch e di Mount Pleasant, posti rispettivamente al km 46.8 ed al km 83.6. La fuga veniva annullata definitivamente a 31 km dalla conclusione. Una caduta a 13 km dall’arrivo metteva fuori gioco Luke Plapp (Team Jayco AlUla), tra i ciclisti papabili per la vittoria della classifica generale. Insieme a lui cadevano anche i tre ciclisti italiani dell’Astana Qazaqstan, ovvero Samuele Battistella, Christian Scaroni e Michele Gazzoli. Nella volata a ranghi compatti Danny Van Poppel (Team Jayco AlUla) lanciava alla perfezione Sam Welsford che vinceva con una certa facilità sul traguardo di Campbelltown, bissando così il successo della prima tappa. Welsford anticipava sulla linea del traguardo Elia Viviani (Team INEOS Grenadiers) e Daniel McLay (Team Arkea – B&B Hotels). Chiudevano la top five Laurence Pithie (Groupama FDJ) in quarta posizione e Max Kanter (Team Astana Qazaqstan). In classifica generale Isaac Del Toro (UAE Team Emirates) resta in maglia ocra con 2 secondi di vantaggio su Corbin Strong (Team Israel Premier Tech) e 5 secondi di vantaggio su Axel Mariault (Team Cofidis). Domani è in programma la quarta tappa da Murray Bridge a Port Elliot per un totale di 136.2 km. Superata metà tappa si scalerà al km 84 l’unico gpm di giornata, Gemmell Hill, lungo 4 km al 4% di pendenza media. Dopo lo scollinamento al km 88, i restanti km fino all’arrivo di Campbelltown sono quasi completamente pianeggianti per cui i velocisti avranno un’altra chance per giocarsi la vittoria di tappa.
Antonio Scarfone

Sam Welsford vince a Campbelltown (foto: Getty Images)