09-03-2024
marzo 9, 2024 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
TIRRENO-ADRIATICO
Il danese Jonas Vingegaard (Team Visma | Lease a Bike) si è imposto anche nella sesta tappa, Sassoferrato – Cagli (Monte Petrano), percorrendo 180 Km in 4h31′57″, alla media di 39.713 Km/h. Ha preceduto di 26″ lo spagnolo Juan Ayuso (UAE Team Emirates) e l’australiano Jai Hindley (BORA – hansgrohe). Miglior italiano Lorenzo Fortunato (Astana Qazaqstan Team), 12° a 1′20″. Vingegaard è ancora leader della classifica con 1′24″ su Ayuso e 1′52″ su Hindley. Miglior italiano Fortunato, 14° a 5′26″
PARIGI-NIZZA
Il russo Aleksandr Vlasov (BORA – hansgrohe) si è imposto nella settima tappa, Nizza – Madone d’Utelle, percorrendo 104 Km in 2h44′03″, alla media di 38.037 Km/h. Ha preceduto di 8″ il belga Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step) e lo sloveno Primož Roglič (BORA – hansgrohe). Miglior italiano Matteo Sobrero (BORA – hansgrohe), 20° a 1′50″. Lo statunitense Brandon McNulty (UAE Team Emirates) è ancora leader della classifica con 4″ sul connazionale Matteo Jorgenson (Team Visma | Lease a Bike) e 35″ sul danese Mattias Skjelmose (Lidl – Trek). Miglior italiano Sobrero, 31° a 23′40″. La tappa sarebbe dovuta terminare ad Auron, ma l’ultima parte del tracciato è stata tagliata a causa della neve.
ISTARSKO PROLJEĆE – ISTRIAN SPRING TROPHY
Il francese Noa Isidore (Decathlon AG2R La Mondiale Development Team) si è imposto nella seconda tappa, Cittanova – Montona, percorrendo 139.3 Km in 3h34′55″, alla media di 38.889 Km/h. Ha preceduto di 1″ l’olandese Darren van Bekkum (Team Visma | Lease a Bike Development) e di 3″ il britannico Tomos Pattinson (Team Visma | Lease a Bike Development). Miglior italiano Giulio Pellizzari (VF Group – Bardiani CSF – Faizanè), 5° a 6″. Isidore è il nuovo leader della classifica con 7″ su Van Bekkum e 11″ su Pattinson. Miglior italiano Pietro Mattio (Team Visma | Lease a Bike Development), 4° a 18″
RHODES GP BY CULTURE & SPORT ORGANIZATION
Lo statunitense Tyler Stites (Project Echelon Racing) si è imposto nella corsa greca, circuito di Rodi, percorrendo 186 Km in 4h12′49″, alla media di 44.143 Km/h. Ha preceduto allo sprint il norvegese André Drege (Team Coop – Repsol) e il danese Gustav Wang (Airtox – Carl Ras). Miglior italiano Alessandro Romele (Astana Qazaqstan Development Team), 4°.
VUELTA EXTREMADURA FÉMINAS (Donne)
L’olandese Mareille Meijering (Movistar Team) si è imposta nella seconda tappa, Trujillo – Pico Villuercas, percorrendo 96.6 Km in 2h22′50″, alla media di 40.579 Km/h. Ha preceduto di 22″ l’italiana Gaia Realini (Lidl – Trek) e di 39″ la francese Océane Mahé (Arkéa – B&B Hotels Women). La Meijering è la nuova leader della classifica con 30″ sulla Realini e 49″ sulla Mahé
DRENTSE ACHT VAN WESTERVELD (Donne)
L’olandese Sofie van Rooijen (VolkerWessels Women’s Pro Cycling Team) si è imposta nella corsa olandese, circuito di Dwingeloo, percorrendo 127.6 Km in 2h56′03″, alla media di 43.488 Km/h. Ha preceduto allo sprint le italiane Chiara Consonni (UAE Team ADQ) e Rachele Barbieri (Team Dsm-Firmenich PostNL)
VUELTA A EL SALVADOR (Donne)
L’elvetica Elena Hartmann (Roland) si è imposta nella prima tappa, Surf City – Nahuizalco, percorrendo 106 Km in 2h48′17″, alla media di 37.793 Km/h. Ha preceduto di 21″ la canadese Emily Marcolini (Boneshaker Project presented by ROXO) e di 47″ l’italiana Giorgia Vettorello (Roland). La Hartmann è ancora leader della classifica con 53″ sulla Marcolini e 56″ sulla Vettorello
VLASOV, OK LO SCATTO E’ GIUSTO. IL RUSSO VINCE ALLA MADONE D’UTELLE, MCNULTY RESTA IN GIALLO
Sulla salita della Madone d’Utelle Aleksandr Vlasov (Team BORA Hansgrohe) trova il momento giusto per attaccare a 4 km dall’arrivo e vince in solitaria mentre i big di classifica si controllano. Brandon McNulty (UAE Team Emirates) cede un po’ nel finale e riesce a conservare la maglia gialla per soli 4 secondi. Domani gran finale della Parigi Nizza con gli ultimi attacchi che decideranno in modo definitivo la classifica generale
La salita finale della Madone d’Utelle è il piatto forte della settima tappa della Parigi – Nizza 2024. Una tappa ridisegnata con modifiche profonde a causa del maltempo e della neve che avrebbero impedito le salite del Col Saint-Martin-La Colmiane e di Auron, previste originariamente. Brandon McNulty (UAE Team Emirates) è la nuova maglia gialla ma dovrà difendersi specialmente da Matteo Jorgenson (Team Jumbo Visma Lease a Bike), Luke Plapp (Team Jayco AlUla), Mattias Skjelmose Jensen (Team Lidl Trek), Remco Evenepoel (Team Soudal Quick Step) ed Egan Bernal (Team INEO Grenadiers), i cinque ciclisti più minacciosi alle sue spalle in una classifica generale ancora molto fluida. Da Nizza non partivano cinque ciclisti ovvero Arnaud Demare (Team Arkéa B&B Hotels), Dylan Groenewegen (Team Jayco AlUlA), Gerben Thijssen (Team Intermarchè Wanty), Pascal Ackermann e Rick Zabel (Team Israel Premier Tech). Benjamin Thomas (Team Cofidis) scollinava per primo sulla Côte de Gattières, primo gpm affrontato al km 10.1. Il ciclista francese restava in avanscoperta insieme a Johan Jacobs (Team Movistar) mentre alle loro spalle a circa 1 minuto di ritardo era segnalato un quartetto formato da Sandy Dujardin (Team TotalEnergies), Brent van Moer (Team Lotto Dstny), Martin Tusveld e Gijs Leemreize (Team DSM-Firmenich PostNL). I quattro inseguitori venivano ripresi dal gruppo maglia gialla dopo una trentina di km. Era il Team Soudal Quick Step ad impegnarsi in prima persona nell’inseguimento dei due battistrada. Il primo ciclista della fuga a rialzarsi era Thomas, che veniva ripreso dal gruppo maglia gialla a 37 km dalla conclusione. Il forcong della Soudal Quick Step continuava incessantemente, nonostante un cambio bici di Remco Evenepoel ed anche Jacobs si doveva arrendere a 14 km dalla conclusione. Il ritmo si faceva ancora più elevato sulla salita verso la Modone d’Utelle quando il gruppo maglia gialla si riduceva a una decina di unità. Un impagabile Ilan van Wilder (Team Soudal Quick Step) spianava la strada allungando il gruppetto di testa. Con uno scatto deciso Egan Bernal (Team INEOS Grenadiers) vinceva il traguardo volante di Utelle posto al km 95 dopodochè Van Wilder tornava a dettare il ritmo in testa alla corsa. A 4 km dalla conclusione, dopo un primo attacco di Evenepoel, scattava Aleksandr Vlasov (Team BORA Hansgrhoe) che in breve tempo faceva il vuoto, non preoccupando più di tanto la maglia gialla McNulty, visto che era distante dal primo posto oltre 2 minuti. Il ciclista russo nel giro di un km raggiungeva 2o secondi di vantaggio sui diretti inseguitori, che ormai si contavano sulle dita di una mano. Vlasov vinceva in solitaria sul traguardo della Madone d’Utelle mentre Evenepoel regolava il drappello degli inseguitori a 8 secondi di vantaggio davanti a Primoz Roglic (Team BORA Hansgrohe). Chiudevano la top five Mattias Skjelmose Jensen (Team Lidl Trek) e Matteo Jorgenson (Team Jumbo Visma Lease a Bike). Dopo due secondi posti al Trofeo Calvià ed al Trofeo Serra de Tramuntana, Vlasov ottiene la sua prima vittoria stagionale. McNulty, nonostante aver ceduto nell’ultimo km, riesce a mantenere la maglia gialla con 4 secondi di vantaggio su Jorgenson e 35 secondi di vantaggio su Skjelmose Jensen. Domani è in programma l’ottava ed ultima tappa della Parigi – Nizza 2024. Nizza è sede di partenza e di arrivo. Nel mezzo cinque gpm che decideranno molto probabilmente la classifica finale. L’ultimo di questi è il Col de Quatre Chemins si quasi 4 km all’8.1 di pendenza media. La battaglia finale per la maglia gialla può scoppiare proprio su questo gpm ma da gente come Evenepoel ci si può aspettare di tutto e potrebbe sconvolgere la corsa anche prima con uno dei suoi attacchi.
Antonio Scarfone

Aleksandr Vlasov vince sulla Madone d'Utelle (foto: Getty Images)
08-03-2024
marzo 8, 2024 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
TIRRENO-ADRIATICO
Il danese Jonas Vingegaard (Team Visma | Lease a Bike) si è imposto nella quinta tappa, Torricella Sicura – Valle Castellana, percorrendo 144 Km in 3h28′27″, alla media di 41.449 Km/h. Ha preceduto di 1′12″ lo spagnolo Juan Ayuso (UAE Team Emirates) e l’australiano Jai Hindley (BORA – hansgrohe). Miglior italiano Lorenzo Fortunato (Astana Qazaqstan Team), 11° a 2′52″. Vingegaard è il nuovo leader della classifica con 54″ su Ayuso e 1′20″ su Hindley. Miglior italiano Antonio Tiberi (Bahrain – Victorious), 9° a 2′57″
PARIGI-NIZZA
Il danese Mattias Skjelmose (Lidl – Trek) si è imposto nella sesta tappa, Sisteron – La Colle-sur-Loup, percorrendo 198.2 Km in 4h36′51″, alla media di 42.955 Km/h. Ha preceduto allo sprint gli statunitensi Brandon McNulty (UAE Team Emirates) e Matteo Jorgenson (Team Visma | Lease a Bike). Miglior italiano Mattia Cattaneo (Soudal – Quick Step), 34° a 13′35″. McNulty è il tornato leader della classifica con 23″ su Jorgenson e 34″ sull’australiano Luke Plapp (Team Jayco AlUla). Miglior italiano Luca Vergallito (Alpecin – Deceuninck), 32° a 21′47″
ISTARSKO PROLJEĆE – ISTRIAN SPRING TROPHY
L’italiano Mattia Pinazzi (VF Group – Bardiani CSF – Faizanè) si è imposto nella prima tappa, Parenzo – Fontane, percorrendo 142.1 Km in 3h18′26″, alla media di 42.967 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Lorenzo Conforti (VF Group – Bardiani CSF – Faizanè) e il danese Rasmus Søjberg Pedersen (Decathlon AG2R La Mondiale Development Team). Pinazzi è il nuovo leader della classifica con 5″ su Conforti e 6″ su Pedersen
TROFEO PONENTE IN ROSA (Donne)
La statunitense Kristen Faulkner (EF Education-Cannondale) si è imposta anche nella terza ed ultima tappa, Aregai – Diano Marina, percorrendo 88.3 Km in 2h22′33″, alla media di 37.166 Km/h. Ha preceduto di 9″ la francese Ema Comte (Team Feminin Chambéry) e la brasiliana Ana Vitória Magalhães (Bepink – Bongioanni). Miglior italiana Asia Zontone (Isolmant – Premac – Vittoria), 8° a 9″. La neozelandese Kim Cadzow (EF Education-Cannondale) si impone in classifica con 36″ sulla Faulkner e 1′08″ sulla canadese Clara Emond (EF Education-Cannondale). Miglior italiana Monica Trinca Colonel (Bepink – Bongioanni), 4° a 1′08″
VUELTA EXTREMADURA FÉMINAS (Donne)
La canadese Olivia Baril (Movistar Team) si è imposta nella prima tappa, Nuñomoral – Coria, percorrendo 91.7 Km in 2h27′20″, alla media di 37.344 Km/h. Ha preceduto di 2″ l’australiana Brodie Chapman (Lidl – Trek) e l’olandese Mareille Meijering (Movistar Team). Miglior italiana Emma Redaelli (UAE Development Team), 15° a 2″. La Baril è la prima leader della classifica con 12″ sulla Chapman e 14″ sulla Meijering. Miglior italiana la Redaelli, 17° a 18″.
VUELTA A EL SALVADOR (Donne)
L’elvetica Elena Hartmann (Roland) si è imposta nel prologo, circuito a cronometro di San Salvador, percorrendo 2.5 Km in 3′24″, alla media di 44.118 Km/h. Ha preceduto di 4″ la russa Tamara Dronova-Balabolina (Roland) e la canadese Kiara Lylyk (Boneshaker Project presented by ROXO). Miglior italiana Giorgia Vettorello (Roland), 5° a 9″. La Hartmann è prima leader della classifica con 4″ sulla Dronova-Balabolina e sulla Lylyk. Miglior italiana la Vettorello, 5° a 9″
SKJELMOSE JENSEN VINCE A LA COLLE-SUR-LOUP. BRANDON MCNULTY NUOVA MAGLIA GIALLA
La sesta tappa della Parigi – Nizza si accende nel finale con attacchi e contrattacchi che lasciano un terzetto ben assortito in testa alla corsa, il quale si avvantaggia sui diretti inseguitori e si gioca la vittoria in una volata ristretta in cui Mattia Skjelmose Jensen (Team Lidl Trek) ha la meglio su Brando McNulty (UAE Team Emirates) e Matteo Jorgenson (Team Jumbo Visma Lease a Bike). McNulty è la nuova maglia gialla
Osservando l’altimetria della sesta tappa della Parigi – Nizza 2024 non sembra che il percorso possa offrire chissà che cosa. La fuga potrebbe avere addirittura le sue chance di successo visto che da Sisteron a La Colle-sur-Loup la strada invita a qualche azione ben ragionata. Eppure il cambio di percorso della tappa di domani a causa della neve prevista, con relativo ‘ammorbimento’ delle difficoltà originariamente programmate, può portare oggi ad uno sconvolgimento in classifica generale. E così presumibilmente saranno gli uomini di classifica a giocarsi la vittoria di tappa e a darsi battaglia negli ultimi 30 km con la Côte de Colle-sur-Loup ad accendere la miccia. Sarà l’ultimo dei cinque gpm da affrontare e seppur lungo appena 1.8 km, la sua pendenza media che supera il 10% la dice tutta sulla sua difficoltà. Remco Evenepoel (Team Soudal Quick Step), già ieri molto pimpante nel finale, è atteso ad una rasoiata delle sue anche perchè la maglia gialla è distante 30 secondi ed il campione belga, tra i massimi se non il massimo favorito della Corsa verso il Sole, deve dare proprio oggi un segnale chiaro ai suoi avversari, che comunque non staranno a guardare. Da Sisteron erano in tre a non partire ovvero Silvan Dillier (Team Alpecin Deceuninck), Nils Eekhoff e Tobias Lund Andresen (Team DSM-Firmenich PostNL). Nonostante diversi attacchi il gruppo era ancora compatto dopo 30 km dalla partenza. Solu Col de Leques, primo dei cinque gpm da affrontare, Christian Scaroni (Team Astana Qazaqstan) scollinava in prima posizione. Il ciclista italiano era tra gli artefici di un nuovo attacco che si concretizzava nella successiva discesa con il formarsi della fuga di giornata. Oltre a Scaroni andavano in fuga Laurence Pithie (Team Groupama FDJ), Mads Pedersen (Team Lidl Trek), Bruno Armirail (Team Decathlon AG2R La Mondiale), Cedric Beullens (Team Lotto Dstny), Gijs Leemreize (Team DSM-Firmenich PostNL), Marco Haller (Team BORA Hansgrohe), Georg Zimmermann (Team Intermarchè Wanty), Mathieu Burgaudeau (Team TotalEnergies) e Michael Storer (Team Tudor Pro Cycling). Sul successivo Col de Luens posto al km 87.4 era Burgaudeau a scollinare in prima posizione. Il ciclista francese si ripeteva anche sulla successiva Côte de la Blachette posta al km 92.6. Dopo un’accelerazione decisa dell’INEOS Grenadiers, la fuga veniva ripresa a 59 km dall’arrivo, poco dopo che Burgaudeau aveva scollinato in prima posizione sul Col de Gourdon posto al km 140.5. Il gruppo si presentava così compatto ai piedi del quinto ed ultimo gpm della Côte de Colle-sur-Loup e questo probabilmente era uno dei momenti più attesi di questa Parigi – Nizza. Tra le squadre più attive in testa al gruppo si segnalavano il Team Lidl Trek e l’UAE Team Emirates. All’inizio della salita, che coincideva con il primo passaggio sul traguardo, la BORA Hansgrohe imponeva subito un ritmo spezzagambe con Primoz Roglic che provava l’allungo insieme a Brandon McNulty (UAE Team Emirates). A 1 km dalla vetta accelerava Matteo Jorgenson (Team Jumbo Visma Lease a Bike). Il ciclista statunitense si avvantaggiava di una quindicina di secondi sul drappello dei diretti inseguitori dai quali veniva imprudente mente estromesso Santiago Buitrago (Team Bahrain Victorius) che cadeva malamente in una semicurva verso destra. Jorgenson veniva raggiunto da McNulty e Mattia Skjelmose Jensen (Team Lidl Trek) a 25 km dalla conclusione. Lo statunitense si aggiudicava il traguardo volante di Tourrettes-sur-Loup posto al km 177.2 mentre il vantaggio dei tre battistrada sul gruppo maglia gialla, formato da dieci ciclisti, era salito a 25 secondi. I tre battistrada si davano cambi regolari ed il loro vantaggio cresceva addirittura km dopo km, sfiorando il minuto. Nella volata a tre Skjelmose Jensen vinceva davanti a McNulty e Jorgenson mentre Remco Evenepoel (Team Soudal Quick Step) regolava il drappello degli inseguitori per la quarta piazza a 52 secondi di ritardo da Skjelmose Jensen. Chiudeva la top five Harold Tejada (Team Astana Qazaqstan) a 53 secondi da Skjelmose Jensen. Il ventitreenne danese ottiene la prima vittoria stagionale mentre McNulty è la nuova maglia gialla con 23 secondi di vantaggio su Jorgenson e 34 secondi di vantaggio su Luke Plapp (Team Jayco AlUla). Domani è in programma la settima tappa da Nizza a La Madone d’Utelle di 104 km, tappa rivoluzionata e accorciata come detto a causa delle difficili condizioni meteo previste. Sulla Côte de Gattières, posta al km 9.5, probabilmente si formerà la fuga di giornata anche se saranno i big di classifica a giocarsi più realisticamente la tappa negli ultimi 15 km di salita, la cui pendenza massima non supera mai il 7%.
Antonio Scarfone

Mattias Skjelmose Jensen vince a La Colle-sur-Loup (foto: Getty Images)
VINGEGAARD ATTACCA SUL SAN GIACOMO, ALLUNGA SUGLI AVVERSARI E VINCE IN SOLITARIA A VALLE CASTELLANA
Un attacco deciso a 5 km dalla vetta del San Giacomo consente a Jonas Vingegaard (Team Jumbo Visma Lease a Bike) di avvantaggiarsi sui diretti avversari e di prendere addirittura il largo nel giro di un paio di km. Il vincitore degli ultimi due Tour de France arriva tutto solo sul traguardo di Valle Castellana lasciando la concorrenza a lottare per il secondo posto. La maglia azzurra è sua, il trionfo nella Tirreno – Adriatico è vicino
La quinta tappa della Tirreno – Adriatco 2024 parte da Torricellla Sicura e Termina a Valle Castellana dopo 144 km. Sono due i gpm da affrontare: Castellalto al km 54.8 e San Giacomo al km 120.4. La seconda salita in particolare assume rilevanza per la tattica delle squadre visto che è lunga quasi 12 km con una pendenza media del 6.2%. Sembra scontato che la maglia azzurra Jonathan Milan (Team Lidl Trek) cederà il simbolo del primato e potremmo assistere a qualche bell’azione degli uomini di classifica. Dallo scollinamento del San Giacomo mancheranno 24 km alla conclusione. Da Torricella Sicura non partivano Kristian Sbaragli (Team Corratec Vini Fantini), Rune Herregodts (Team Intermarchè Wanty), Anthony Delaplace (Team Arkéa B&B Hotels) e Chris Froome (Team Israel Premier Tech), quest’ultimo ancora dolorante per la botta presa nella caduta della seconda tappa che ha rivelato dopo esami medici la frattura dello scafoide. La fuga di giornata si formava al termine di diversi attacchi che si concretizzavano definitivamente prima della salita di Castellalto. Erano dieci i ciclisti che si avvantaggiavano sul gruppo maglia azzurra, ovvero Alessandro De Marchi (Team Jayco AlUla), Niccolò Bonifazio (Team Corratec Vini Fantini), Andrea Vendrame (Team Decathlon AG2R La Mondiale), Clément Davy (Team Groupama FDJ), Filippo Ganna (Team INEOS Grenadiers), Simon Clarke (Team Israel Premier Tech), Ivan Garcia Cortina (Team Movistar), Damien Howson (Team Q36.5 Pro Cycling Team), Kasper Asgreen (Team Soudal Quick Step) e Magnus Cort Nielsen (Team Uno X Mobility). Howson scollinava in prima posizione sul gpm di Castellalto posto al km 54.8. Il gruppo maglia azzurra inseguiva a circa 2 minuti di ritardo. Ganna vinceva il traguardo volante di Campli posto al km 88.7. All’inizio della salita di San Giacomo i fuggitivi avevano soltanto secondi di vantaggio sul gruppo maglia azzurra tirato a turno dagli uomini della Cofidis, dell’EF Education EasyPost, dell’UAE Emirates e dell’INEOS Grenadiers. Howson era il primo fuggitivo a rialzarsi e ad essere ripreso dal gruppo in forte recupero. Il decisivo forcing del Team Jumbo Visma Lease a Bike portava il gruppo a soli 20 secondi dalla fuga che continuava a perdere pezzi mentre Milan si era già staccato da parecchio tempo. De Marchi, Cort Nielsen e Vendrame erano gli ultimi tre fuggitivi ad essere ripresi quando mancavano 7 km alla vetta del San Giacomo. A poco più di 5 km dalla vetta Jonas Vingegaard (Team Jumbo Visma Lease a Bike) decideva di attaccare e metteva subito tra di sé e gli immediati inseguitori una decina di secondi. Al suo inseguimento si portavano Ayuso, Jai Hindley (Team BORA Hansgrohe), Ben O’Connor (Team Decathlon AG2R La Mondiale), Thyman Arensman (Team INEOS Grenadiers) , Ivan Ramiro Sosa (Team Movistar) e Cian Uijtdebroeks (Team Jumbo Visma Lease a Bike). Più staccati erano Ben Tulett (Team Jumbo Visma Lease a Bike), Daniel Martinez (Team BORA Hansgrohe), Enric Mas (team Movistar) e Thomas Pidcock (Team INEOS Grenadiers). Vingegaard scollinava in prima posizione e faceva già il vuoto visto che il drappello degli inseguitori transitava sul gpm di San Giacomo con quasi 1 minuto di ritardo. Per il danese era ormai una cavalcata trionfale verso la vittoria e la maglia azzurra. Vingegaard vinceva con 1 minuto e 12 secondi di vantaggio su Ayuso mentre terzo era Hindley. A 1 minuto e 14 secondi si classificavano invece O’Connor ed Arensman, a chiusira della top five. Dopo aver dominato l’O Gran Camino, Vingegaard sembra in rampa di lancio per dominare anche la Tirreno – Adriatico visto che veste oggi la sua prima maglia azzurra con ben 54 secondi di vantaggio su Ayuso e 1 minuto e 20 secondi di vantaggio su Hindley. Domani è in programma la sesta tappa da Sassoferrato al Monte Petrano di 180 km con i due gpm di La Forchetta e di Moria che faranno da antipasto al piatto forte della tappa, il monte Petrano, una salita di 10.2 km al 7.9% di pendenza media. Vingegaard domani può chiudere definitivamente il discorso per la maglia azzurra.
Antonio Scarfone

Jonas Vingegaard vince a Valle Castellana (foto: Getty Images)
MILAN METTE LA FRECCIA A GIULIANOVA. TAPPA E MAGLIA PER IL CICLISTA DI TOLMEZZO
La quarta tappa della Tirreno Adriatico si conclude a Giulianova con una volata caratterizzata dalla strada in leggera ascesa. E’ un arrivo fatto apposta per Jonathan Milan (Team Lidl Trek) che con una strepitosa progressione brucia Jasper Philipsen (Team Alpecin Deceuninck) e Corbin Strong (Team Israel Premier Tech), diventando anche la nuova maglia azzurra
Il Valico di Castelluccio è l’unica difficoltà altimetrica della quarta tappa della Tirreno – Adriatico 2024 da Arrone a Giulianova di 207 km. Si lascia l’Umbria per arrivare in Abruzzo e la volata di gruppo sembra l’opzione più quotata. Juan Ayuso (UAE Team Emirates) parte in maglia azzurra. Erano sei i ciclisti protagonisti della fuga di giornata, partita dopo appena 3 km: Lorenzo Quartucci (Team Corratec Vini Fantini), Alexander Kamp (Tudor Pro Cycling Team), Jonas Abrahamsen (Team Uno X Mobility), Alex Tolio (VF Group – Bardiani – CSF Faizanè), Davide Bais e Mirco Maestri (Team Polti Kometa). Il vantaggio della fuga arrivava a quasi 5 minuti intorno al km 18 dopodichè l’UAE Team Emirates iniziava ad imprimere un ritmo più elevato in testa al gruppo inseguitore. Kamp scollinava per primo sul gpm del Valico di Castelluccio posto al km 69.3. A 100 km dalla conclusione la fuga riprendeva vigore ed kl suo vantaggio sul gruppo maglia azzurra tornava a raggiungere i 5 minuti. A quaesto punto intervenivano in prima persona le squadre dei velocisti con Team Lidl Trek, Team Soudal Quick Step e Team Alpecin Deceuninck a dettare con decisione i tempi dell’inseguimento. Una caduta coinvolgeva a 41 km dalla conclusione Magnus Sheffield (Team INEOS Grenadiers) ed Attila Valter (Team Jumbo Visma Lease a Bike) ma i due ciclisti risalivano in sella e rientravano prontamente in gruppo. Anche Ayuso rientrava in gruppo dopo aver forato a 29 km dalla conclusione. Tolio, Bais e Quartucci erano i primi ciclisti a staccarsi dalla fuga e ad essere ripresi dal gruppo. Maestri vinceva il traguardo volante di Mosciano Sant’Angelo posto al km 193 mentre tra i velocisti si staccava Tim Merlier (Team Soudal Quick Step). Thymen Arensman (Team INEOS Grenadiers) era vittima di una foratura a 11 km dalla conclusione. Il ciclista olandese dopo aver cambiato la bici rientrava in gruppo a 5 km dalla conclusione con l’aiuto del compagno di squadra Connor Swift. L’ultimo km in costante ascesa faceva accelerare il gruppo che raggiungeva Abrahamsen, ultimo fuggitivo in avanscoperta, a poco meno di 300 metri dall’arrivo. La volata vedeva una progressione fenomenale di Jonathan Milan (Team Lidl Trek) che vinceva davanti a Jasper Philipsen (Team Alpecin Deceuninck) e Corbin Strong (Team Israel Premier Tech). In quarta posizione si classificava Biniam Girmay (Team Intermarchè Wanty) mentre chiudeva la top five Axel Zingle (Team Cofidis). Nella top ten si segnalava il decimo posto di Antonio Tiberi (Team Bahraun Victorious). Milan ottiene la seconda vittoria stagionale e soprattutto diventa la nuova maglia azzurra con 4 secondi di vantaggio su Ayuso e 18 secondi di vantaggio su Kévin Vauquelin (Team Arkéa B&B Hotels). Domani è in programma la quinta tappa da Torricella Sicura a Valle Castellana di 144 km. Una tappa di media montagna con due gpm, Castellalto e San Giacomo. Quest’ultima salita in particolare è lunga quasi 12 km ed ha una pendenza media del 6.2% e dal suo scollinamento il traguardo è distante 24 km. Se qualche squadra ha intenzione di fare un bel forcing potremo assistere ad un finale davvero interessante che influirà anche sulla classifica generale.
Antonio Scarfone

Jonathan Milan vince a Giuilanova (foto: Getty Images)
07-03-2024
marzo 7, 2024 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
TIRRENO-ADRIATICO
L’italiano Jonathan Milan (Lidl – Trek) si è imposto nella quarta tappa, Arrone – Giulianova, percorrendo 207 Km in 4h56′44″, alla media di 41.856 Km/h. Ha preceduto allo sprint il belga Jasper Philipsen (Alpecin-Deceuninck) e il neozelandese Corbin Strong (Israel – Premier Tech). Milan è il nuovo leader della classifica con 4″ sullo spagnolo Juan Ayuso (UAE Team Emirates) e 18″ sul francese Kévin Vauquelin (Arkéa – B&B Hotels)
PARIGI-NIZZA
L’olandese Olav Kooij (Team Visma | Lease a Bike) si è imposto nella quinta tappa, Saint-Sauveur-de-Montagut – Sisteron, percorrendo 193.5 Km in 4h23′44″, alla media di 44.022 Km/h. Ha preceduto allo sprint il danese Mads Pedersen (Lidl – Trek) e il tedesco Pascal Ackermann (Israel – Premier Tech). Miglior italiano Matteo Trentin (Tudor Pro Cycling Team), 7°. L’australiano Luke Plapp (Team Jayco AlUla) è il nuovo leader della classifica con 13″ sul colombiano Santiago Buitrago (Bahrain – Victorious) e 27″ sullo statunitense Brandon McNulty (UAE Team Emirates). Miglior italiano Luca Vergallito (Alpecin – Deceuninck), 33° a 8′31″
ISTARSKO PROLJEĆE – ISTRIAN SPRING TROPHY
Lo sloveno Marcel Gladek (Sava Kranj Cycling) si è imposto nel prologo, circuito a cronometro dell’aeroporto di Orsera, percorrendo 1.4 Km in 1′32″, alla media di 54.783 Km/h. Ha preceduto di 1″ l’italiano Andrea Raccagni Noviero (Soudal – Quick-Step Devo Team) e il francese Noa Isidore (Decathlon AG2R La Mondiale Development Team). Gladek è il primo leader della classifica con 1″ su Raccagni Noviero e Isidore
TROFEO PONENTE IN ROSA (Donne)
La statunitense Kristen Faulkner (EF Education-Cannondale) si è imposta nella seconda tappa, circuito di Diano Marina, percorrendo 71.5 Km in 1h56′55″, alla media di 36.693 Km/h. Ha preceduto di 4″ la neozelandese Kim Cadzow (EF Education-Cannondale) e la tedesca Leonie Laubig (Primeau Vélo – Groupe Abadie). Miglior italiana Monica Trinca Colonel (Bepink – Bongioanni), 4° a 4″. La Cadzow è ancora leader della classifica con 45″ sulla Faulkner e 1′08″ sulla canadese Clara Emond (EF Education-Cannondale). Miglior italiana la Trinca Colonel, 4° a 1′08″
KOOIJ, BIS VINCENTE A SISTERON. PLAPP RESTA IN MAGLIA GIALLA
A Sisteron la volata della quinta tappa della Parigi Nizza premia Olav Kooij (Team Jumbo Visma Lease a Bike) che ha la meglio su Mads Pedersen (Team Lidl Trek) e Pascal Ackermann (Team Israel Premier Tech). Luke Plapp (Team Jayco AlUla) conserva la maglia gialla
Col de la Sausse, Col de Peyruergue, Côte de La Rochette-du-Buis e Col de la Pigière sono tutti e quattro di terza categoria e rivestono una certa importanza nell’economia della quinta tappa della Parigi – Nizza da Saint-Sauveur-de-Montagut a Sisteron di 193.5 km. Mentre i ciclisti iniziano a scorgere all’orizzonte l’azzurro del Mar Mediterraneo, oggi dovranno fare i conti con una tappa che sulla carta sembra interlocutoria ma che potrebbe sparigliare le carte tra gli uomini di classifica. In particolare Remco Evenepoel (Team Soudal Quick Step) deve recuperare 30 secondi dalla maglia gialla Luke Plapp (Team Jayco AlUla) e quei quattro gpm potrebbero stuzzicare il campione belga ad attaccare a modo suo. Non ultimo, il traguardo volante di Sisteron al km 182.9 porta 6,4 e 2 secondi di abbuono che interessano certamente gli uomini di classifica. Mentre Andrea Piccolo (Team EF Education EasyPost) non si presentava alla partenza e Kaden Groves (Team Alpecin Deceuninck) si ritirava dopo appena un km, la fuga di giornata partiva dopo 4 km grazie all’azione di Dries De Bondt (Team Decathlon AG2R La Mondiale), Alexis Gougeard (Team Cofidis), Mathijs Paasschens (Team Lotto Dstny), Mathoia Norsgaard (Team Movistar), Sandy Dujardin e Pierre Latour (Team TotalEnergies). Dopo 30 km il vantaggio dei sei battistrada sul gruppo maglia gialla era di 2 minuti e 30 secondi. Latour scollinava in prima posizione sul Col de la Sausse posto al km 82.5. A 78 km dalla conclusione, dopo essere evasi dal gruppo maglia gialla, Victor Campenaerts e Pascal Eenkhoorn (Team Lotto Dstny) raggiungevano la testa della corsa. Latour scollinava in prima posizione anche sul Col de Peyruergue posto al km 118.1. Il gruppo aumentava il ritmo sulla Côte de La Rochette-du-Buis e la fuga vedeva il suo vantaggio diminuire progressivamente. Era ancora Latour a scollinare in prima posizione. Il ciclista francese faceva filotto transitando per primo anche sul quarto ed ultimo gpm del Col de la Pigière posto al km 146.2. Si segnalava intanto il ritiro di tre ciclisti olandesi ovvero Arvid De Kleijn (Team Tudor Pro Cycling), Julius van den Berg e Fabio Jakobsen (Team DSM-Firmenich PostNL). Latour, Gougeard e Paasschens erano i primi due ciclisti a rialzarsi dalla fuga. Dujardin vinceva il traguardo volante di Sisteron posto al km 182.9. Una volta ripresa la fuga attaccava Quentin Pacher (Team Groupama FDJ) ma il gruppo teneva a bada l’iniziativa del francese e si presentava compatto all’ultimo km. Nella volata Olav Kooij (Team Jumbo Visma Lease a Bike) vinceva davanti a Mads Pedersen (Team Lidl Trek) e Pascal Ackermann (Team Israel Premier Tech). Chiudevano la top five Sam Bennett (Decathlon AG2R La Mondiale Team) e Danny van Poppel (Team BORA Hansgrohe) mentre Matteo Trentin (Team Tudor Pro Cycling Team) era settimo e primo degli italiani. Per Kooij è la seconda vittoria alla Parigi Nizza dopo aver vinto la prima tappa di Les Mureaux. In classifica generale rimane tutto invariato con Luke Plapp (Team Jayco AlUla) che resta in maglia gialla davanti a Santiago Buitrago (Team Bahrain Victorious) e Brandon McNulty (UAE Team Emirates). Domani è in programma la sesta tappa da Sisteron a La Colle-sur-Loup di 198.2 km. Oltre ai cinque gpm che induriranno la corsa, sono previsti pioggia e freddo per tutto il giorno quindi i ciclisti dovranno tenere presente anche le condizioni meteo. La corsa potrebbe esplodere sull’ultimo gpm della Côte de La Colle-sur-Loup, lungo 1 km e 800 metri al 10.3 di pendenza media. Dopo lo scollinamento la strada salirà per altri 7 km fino a Torrettes-sur-Lour prima degli ultimi 12 km tra discesa e pianura. Quasi sicuramente vedremo all’opera gli uomini di classifica.
Antonio Scarfone

Olav Kooij vince a Sisteron (foto: Getty Images)
BAUHAUS VINCE A GUALDO TADINO IN UNA VOLATA ANOMALA. JUAN AYUSO RESTA IN MAGLIA AZZURRA
Phil Bauhaus (Team Bahrain Victorious) evita la caduta che coinvolge Jasper Philipsen (Team Alpecin Deceuninck) a 300 metri dal traguardo e vince in volata davanti a Jonathan Milan (Team Lidl Trek) e Kévin Vauquelin (Team Arkéa B&B Hotels). Juan Ayuso (UAE Team Emirates) conserva la maglia azzurra
La terza tappa della Tirreno Adriatico parte da Volterra e termina a Gualdo Tadino dopo 225 km. Si lascia la Toscana e si arriva in Umbria attraversando gli Appennini, anche se l’unico gpm sarà quello di Casacastalda al km 209. Juan Ayuso (UAE Team Emirates) veste la maglia azzurra della classifica generale ed oggi dovrà stare attento nel finale ad eventuali attacchi, anche se tutto sommato la tappa dovrebbe concludersi un’altra volta in volata. Dopo la partenza da Volterra si firmava la fuga di giornata grazie all’azione di Jan Stöckli (Team Corratec – Vini Fantini) e Samuele Zoccarato (Team VF Group – Bardiani CSF – Faizanè). Era il ciclista svizzero ad aggiudicarsi il traguardo volante di Sant’Arcangelo posto al km 140.9. A questo punto Stöckli si rialzava e si faceva riprendere dal gruppo. Zoccarato restava in testa alla corsa per altri 80 km prima di essere definitivamente ripreso a 22 km dalla conclusione. Richard Carapaz (Team EF Education EasyPost) transitava per primo sul gpm di Casacastalda posto al km 209. Il gruppo, ancora abbastanza compatto, si avvicinava all’arrivo di Guardo Tadino e nonostante la leggera ascesa nel finale le squadre dei velocisti lavoravano con abnegazione per i propri capitani. Nell’impostazione della volata l’ultima curva verso sinistra a 300 metri dalla linea d’arrivo tradiva proprio Jasper Philipsen (Team Alpecin Deceuninck) che cadeva di lato appoggiandosi fortunosamente ad un cartellone posizionato a bordo strada. Il belga falliva così la possibilità del bis. Nella volata concitata il più lesto ad approfittarne era Phil Bauhaus (Team Bahrain Victorious) che vinceva davanti a Jonathan Milan (Team Lidl Trek) e Kévin Vauquelin (Team Arkéa B&B Hotels). Chiudevano la top five Alberto Bettiol (Team EF Education EasyPost) in quarta posizione ed Andrea Vendrame (Team Decathlon AG2R La Mondiale) in quinta posizione. Nella top ten si piazzavano anche Simone Velasco (Team Astana Qazaqstan) in sesta posizione e Damiano Caruso (Team Bahrain Victorious) in settima posizione. Bauhaus ottiene la prima vittoria stagionale e la sua squadra fa il paio con la bella vittoria di Santiago Buitrago nella quarta tappa della Parigi – Nizza. In classifica generale Juan Ayuso in maglia azzurra davanti a Milan e Vauquelin, staccati rispettivamente di 6 e di 14 secondi. Domani è in programma la quarta tappa da Arrone a Giulianova. Nonostante l’impegnativo gpm del Valico di Castelluccio, lungo oltre 17 km al 5% di pendenza media, la seconda parte della tappa è quasi completamente pianeggiante per cui potremo assistere alla terza volata su quattro.
Antonio Scarfone

Phil Bauhaus vince a Gualdo Tadino (foto: Getty Images)
06-03-2024
marzo 6, 2024 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
TIRRENO-ADRIATICO
Il tedesco Phil Bauhaus (Bahrain – Victorious) si è imposto nella terza tappa, Volterra – Gualdo Tadino, percorrendo 225 Km in 5h25′51″, alla media di 41.43 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Jonathan Milan (Lidl – Trek) e il francese Kévin Vauquelin (Arkéa – B&B Hotels). Lo spagnolo Juan Ayuso (UAE Team Emirates) è ancora leader della classifica con 6″ su Milan e 14″ su Vauquelin
PARIGI-NIZZA
Il colombiano Santiago Buitrago (Bahrain – Victorious) si è imposto nella quarta tappa, Chalon-sur-Saône – Mont Brouilly, percorrendo 183 Km in 4h25′42″, alla media di 41.299 Km/h. Ha preceduto di 10″ l’australiano Luke Plapp (Team Jayco AlUla) e di 37″ il danese Mattias Skjelmose (Lidl – Trek). Miglior italiano Luca Vergallito (Alpecin – Deceuninck), 29° a 3′19″. Plapp è il nuovo leader della classifica con 13″ su Buitrago e 27″ sullo statunitense Brandon McNulty (UAE Team Emirates). Miglior italiano Vergallito, 34° a 8′31″
ALTEZ GP OETING B/P LOTTO (Donne)
L’olandese Lorena Wiebes (Team SD Worx – Protime) si è imposta nella corsa belga, circuito di Oetingen, percorrendo 119.3 Km in 3h03′25″, alla media di 39.026 Km/h. Ha preceduto allo sprint la connazionale Thalita de Jong (Lotto Dstny Ladies) e la britannica Josie Nelson (Team Dsm-Firmenich PostNL). Miglior italiana Maria Giulia Confalonieri (Uno-X Mobility), 4°.
GRAND PRIX EL SALVADOR (Donne)
IN AGGIORNAMENTO
L’elvetica Elena Hartmann (Roland) si è imposta nella corsa salvadoregna, San Salvador – Juayúa, percorrendo 104 Km in 2h50′01″, alla media di 36.702 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiana Giorgia Vettorello (Roland) e la russa Tamara Dronova-Balabolina (Roland)
TROFEO PONENTE IN ROSA (Donne)
La neozelandese Kim Cadzow (EF Education-Cannondale) si è imposta nella prima tappa, Bordighera – Pietra Ligure, percorrendo 112.2 Km in 2h46′01″, alla media di 40.55 Km/h. Ha preceduto di 1′00″ la statunitense Kristen Faulkner (EF Education-Cannondale) e di 1′15″ l’elvetica Linda Zanetti (nazionale elvetica). Miglior italiana Monica Trinca Colonel (Bepink – Bongioanni), 4° a 1′17″. La Cadzow è il nuova leader della classifica con 49″ sulla Faulkner e 1′03″ sulla Zanetti. Miglior italiana la Trinca Colonel, 9° a 1′08″