14-03-2024
marzo 14, 2024 by Redazione
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GRAN PRIX DE DENAIN – PORTE DE HAINAUT
Il tedesco Jannik Steimle (Q36.5 Pro Cycling Team) si è imposto nella corsa francese, circuito di Denain, percorrendo 196.2 Km in 4h40′31″, alla media di 41.965 Km/h. Ha preceduto allo sprint il belga Ceriel Desal
(Bingoal WB) e di 11″ il belga Dries Van Gestel (TotalEnergies). Unico italiano classificato Luca Mozzato (Arkéa – B&B Hotels), 27° a 1′09″. Ritirati gli altri 3 azzurri in gara
TOUR OF RHODES BY RODOS PALACE
Il norvegese André Drege (Team Coop – Repsol) si è imposto nel prologo, cronoscalata Ialysos – Filerimos Monastery, percorrendo 3.8 Km in 8′05″, alla media di 28.206 Km/h. Ha preceduto di 7″ il tedesco Lukas Meiler (Team Vorarlberg) e l’elvetico Colin Stüssi (Team Vorarlberg). Miglior italiano Davide Toneatti (Astana Qazaqstan Development Team), 4° a 15″. Drege è il primo leader della classifica con 7″ su Meiler e Stüssi. Miglior italiano Toneatti, 4° a 15″
TOUR DE TAIWAN
L’israeliano Itamar Einhorn (Israel – Premier Tech) si è imposto nella quinta ed ultima tappa, Fo Guang Shan Buddha Museum – Kaohsiung National Stadium, percorrendo 146.4 Km in 3h03′43″, alla media di 47.813 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Matteo Malucelli (JCL Team UKYO) e lo spagnolo Manuel Peñalver (Team Polti Kometa). Il britannico Joseph Blackmore (Israel – Premier Tech) si impone in classifica con 4″ sul giapponese Yuma Koishi (JCL Team UKYO) e 5 sull’australiano Carter Bettles (Roojai Insurance). Miglior italiano Davide De Cassan (Team Polti Kometa), 6° a 19″.
TOUR DE NORMANDIE FÉMININ
L’olandese Ellen van Dijk (Lidl – Trek) si è imposta nella prima tappa, circuito a cronometro di Bagnoles-de-l’Orne, percorrendo 10.3 Km in 13′32″, alla media di 45.665 Km/h. Ha preceduto di 19″ la connazionale Riejanne Markus (Team Visma | Lease a Bike) e di 24″ la connazionale Lieke Nooijen (Team Visma | Lease a Bike). Miglior italiana Alessia Vigilia (FDJ – SUEZ), 21° a 56″. La Van Dijk è la prima leader della classifica con 19″ sulla Markus e 24″ sulla Nooijen. Miglior italiana la Vigilia, 21° a 56″.
VUELTA CICLISTA INTERNATIONAL A GUATEMALA
L’italiana Valentina Basilico (Eneicat – CMTeam) si è imposta nella prima tappa, circuito di Ipala, percorrendo 83 Km in 2h18′58″, alla media di 35.84 Km/h. Ha preceduto allo sprint le colombiane Nicoll Garcia (Pato Bike BMC Team) e Lina Maria Rojas (Pato Bike BMC Team). La Basilico, unica italiana in gara, è la prima leader della classifica con 1″ sulla colombiana Karen Gonzalez (Sistecredito – GW) e 4″ sulla Garcia.
TIM MERLIER, ALLA NOKERE KOERSE LA TRIPLETTA È SERVITA
La Danilith Nokere Koerse numero 78 è andata, come le due edizioni precedenti, a Tim Merlier che si è imposto con un’azione di forza nel finale su Jakobsen e Philipsen .Quinto posto per Simone Consonni
Aria, aria di casa mia, aria di libertà… cantava nei primi anni ’80 Sammy Barbot. Lo stesso pensiero deve averlo Tim Merlier che, essendo nato a Wortegem-Petegem, distante solo 14 km da Nokere, si è “preso” la libertà di vincere anche per il terzo anno consecutivo la Danilith Nokere Koerse. A dispetto delle sue caratteristiche di velocista, oggi il portacolori della Soudal-Quick Step si è imposto con un’azione di forza ai meno 350 metri che gli ha permesso di vincere quasi per distacco davanti a Fabio Jakobsen (Team Dsm-firmenich PostNL), Jasper Philipsen (Alpecin – Deceuninck), Pascal Ackermann (Israel – Premier Tech), Simone Consonni (Lidl – Trek), Tom Van Asbroeck (Israel – Premier Tech), Maikel Zijlaard (Tudor Pro Cycling Team), Milan Menten (Lotto Dstny). Quattro secondi di ritardo ha accusato la coppia formata da Hugo Hofstetter (Israel – Premier Tech) e Pavel Bittner (Team dsm-firmenich PostNL), che completano la “top ten” mentre undicesimo a 7″ dal vincitore si è piazzato Filippo Baroncini (UAE Team Emirates).
Il finale scoppiettante è stato il giusto epilogo di una gara corsa in modo frizzante, ma che non ha mai permesso agli attaccanti di turno di prendere il largo in maniera definitiva.
Oggi si è altresì disputata la 5a edizione della corsa dedicata alle donne. Sulla distanza di 127 km si è imposta come nel 2023 Lotte Kopecky (Team SD Worx – Protime). La campionessa del ,ondo in carica ha preceduto di 17″ la compagna di squadra Lorena Wiebes, seconda anche lo scorso anno, e di 18″ Lily Williams (Human Powered Health). Ironia del destino anche nella gara femminile la prima delle italiane risponde al cognome Consonni: è Chiara, la piccola di casa, che difende i colori della UAE Team ADQ e ha chiuso in 12a posizione a 1’13” dalla fuoriclasse belga.
Mario Prato

Per il terzo anno consecutivo Tim Merlier vince la Nokere Koerse (foto Luc Claessen / Getty Images)
13-03-2024
marzo 13, 2024 by Redazione
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MILANO – TORINO
L’italiano Alberto Bettiol (EF Education – EasyPost) si è imposto nella corsa italiana, Rho – Salassa, percorrendo 177 Km in 3h54′13″, alla media di 45.343 Km/h. Ha preceduto di 7″ l’elvetico Jan Christen (UAE Team Emirates) e di 9″ l’elvetico Marc Hirschi (UAE Team Emirates)
DANILITH NOKERE COERSE
Il belga Tim Merlier (Soudal Quick-Step) si è imposto nella corsa belga, Deinze – Nokere, percorrendo 188.1 Km in 4h21′59″, alla media di 43.079 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’olandese Fabio Jakobsen (Team Dsm-Firmenich PostNL) e il connazionale Jasper Philipsen (Alpecin – Deceuninck). Miglior italiano Simone Consonni (Lidl – Trek), 5°.
DANILITH NOKERE COERSE DONNE
La belga Lotte Kopecky (Team SD Worx – Protime) si è imposta nella corsa belga, Deinze – Nokere, percorrendo 127 Km in 3h15′55″, alla media di 38.894 Km/h. Ha preceduto di 17″ l’olandese Lorena Wiebes (Team SD Worx – Protime) e di 18″ la statunitense Lily Williams (Human Powered Health). Miglior italiana Chiara Consonni (UAE Team ADQ), 12° a 1′13″
TOUR DE TAIWAN
L’australiano Carter Bettles (Roojai Insurance) si è imposto nella quarta tappa, Nantou County Hall – Xiansang Visitor Centre of Sun Moon Lake, percorrendo 167.2 Km in 3h55′39″, alla media di 42.572 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’elvetico Valentin Darbellay (Team Corratec – Vini Fantini) e il britannico Joseph Blackmore (Israel-Premier Tech). Miglior italiano Davide De Cassan (Team Polti Kometa), 6°. Lo spagnolo Iván Cobo (Equipo Kern Pharma) è il nuovo leader della classifica con 2″ sul giapponese Yuma Koishi (JCL Team UKYO) e su Bettles. Miglior italiano Andrea Garosio (Team Polti Kometa), 7° a 13″.
GRAN PRIX MOPT (Donne)
La cilena Aranza Valentina Villalón (Soltec Iberoamérica) si è imposta nella corsa salvadoregna, cronometro individuale Surf City – San Luis Talpa, percorrendo 25 Km in 35′22″, alla media di 42.413 Km/h. Ha preceduto di due centesimi di secondo la russa Tamara Dronova-Balabolina (Roland) e di 48″ l’austriaca Anna Kiesenhofer (Roland). Miglior italiana Giorgia Vettorello (Roland), 12° a 4′16″
ALBERTO BETTIOL, FUGA CAPOLAVORO ALLA MILANO – TORINO
La Classica più antica del mondo torna a parlare italiano dopo nove anni grazie alla impresa del corridore toscano della EF Education – Easy Post sul traguardo di Salassa. Decisivo lo scatto a 30 km dal termine sulla salita di Prascorsano, poi – aiutato dalle sue doti – è riuscito a resistere alla furia dei primi inseguitori. La UAE Team Emirates completa il podio grazie agli svizzeri Jan Christen e Marc Hirschi.
RCS Sport ha rinnovato il percorso della Milano – Torino, che torna ad essere mosso e collinare dopo alcune edizioni andate appannaggio dei velocisti. Non siamo ai livelli degli arrivi di Superga ma si è visto uno spettacolo degno di una grande corsa, sia dal punto di vista paesaggistico (bellissimi gli scenari con le montagne innevate del Parco Nazionale del Gran Paradiso), sia dal lato sportivo.
Da Rho si andava Salassa in 177 chilometri complessivi, con diversi importanti contendenti al via. In ottica Milano-Sanremo, per esempio, si erano schierati attesi protagonisti della “Classicissima” come Mark Cavendish (Astana Qazaqstan Team), Alexander Kristoff (Uno-X Mobility), Ivan Garcia Cortina (Movistar Team), Marc Hirschi (UAE Team Emirates) e Alberto Bettiol (EF Education – EasyPost). La fuga iniziale è composta da tre corridori, il francese Matteo Vercher (Total Energies), l’italiano Marco Murgano (Team Corratec – Vini Fantini) e lo spagnolo Marcel Camprubi (Q36.5 Pro Cycling Team), che parteno dopo otto chilometri e saranno raggiunta ai -37. Dopo il passaggio dalla linea d’arrivo si affrontata un circuito mosso che includeva le salite di Prascorsano e Colleretto Castelnuovo: è sulla prima salita (3 chilometri al 7% medio e massima del 12%) c’è va in scena lo scatto decisivo di Alberto Bettiol, dietro al quale si gettano all’inseguimento quindici corridori.
L’azione del toscano è forte e risulta praticamente imprendibile da tutti, nonostante alcune azioni, come quella di Gianluca Brambilla (Q36.5 Pro Cycling Team), risultate poi vana. La UAE – Team Emirates lavora per Hirschi grazie a Jan Christen e Diego Ulissi, mentre per i colori italiani c’è anche Martin Marcellusi (VF Group – Bardiani CSF – Faizanè). Bettiol si difende sul secondo strappo e poi deve fare sfoggio delle sue doti di cronoman nel falsopiano che porta a Salassa. All’ultimo chilometro, quando il toscano ha soli 10” di vantaggio, c’è lo scatto di Christen, che inizialmentw sembra in grado di raggiungere Bettiol: il gap è, però, incolmabile e al traguardo si presente sette secondi prima dell’elvwtico. Dopo il Giro delle Fiandre 2019 e la tappa di Stradella al Giro d’Italia 2021, questa è la terza vittoria “di lusso” per il corridore della EF Education – Easy Post, che regala all’Italia un successo alla Milano – Torino nove anni dopo quello di Diego Rosa, trionfante a Superga nel 2015.
Con l’avvicinamento alla Milano-Sanremo, Bettiol torna così a essere uno dei papabili outsiders della Classicissima di primavera. Qui le parole del vincitore odierno: “Questa è una corsa iconica e ho voluto onorarla, non credevo di andare così forte. Ho disputato la Tirreno – Adriatico e ne sono uscito bene in vista della Sanremo, è un risultato che da fiducia a me ed alla squadra. La condizione è molto buona e voglio fare bene nei prossimi appuntamenti”.
Andrea Giorgini

Alberto Bettiol impegnato nella sua personale cronometro individuale sulle strade della Milano-Torino (Getty Images)
12-03-2024
marzo 12, 2024 by Redazione
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TOUR DE TAIWAN
L’australiano Bentley Niquet-Olden (CCACHE x Par Küp) si è imposto nella terza tappa, Baozhong Temple – Taichung City, percorrendo 154.3 Km in 2h46′54″, alla media di 41.522 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Davide De Cassan (Team Polti Kometa) e l’elvetico Antoine Debons (Team Corratec – Vini Fantini). Il britannico Mason Hollyman (Israel – Premier Tech) è ancora leader della classifica con 4″ sul giapponese Yuma Koishi (JCL Team UKYO) e 5″ sullo spagnolo Iván Cobo (Equipo Kern Pharma). Miglior italiano Andrea Garosio (Team Polti Kometa), 14° a 18″.
VUELTA A EL SALVADOR (Donne)
IN AGGIORNAMENTO
La russa Tamara Dronova-Balabolina (Roland) si è imposta anche nella quarta ed ultima tappa, circuito di Santa Ana, percorrendo 94.1Km in 2h35′08″, alla media di 36.39 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’ucraina Olga Shekel (nazionale ucraina) e l’olandese Sylvie Swinkels (Roland). Miglior italiana Angela Oro (Bepink – Bongioanni), 7°. L’elvetica Elena Hartmann (Roland) si impone in classifica con 38″ sulla Dronova-Balabolina e 47″ sulla cipriota Antri Christoforou (Roland). Miglior italiana Giorgia Vettorello (Roland), 5° a 56″
11-03-2024
marzo 11, 2024 by Redazione
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TOUR DE TAIWAN
Il britannico Mason Hollyman (Israel – Premier Tech) si è imposto nella seconda tappa, Taoyuan City -Jiaobanshan Park, percorrendo 115.5 Km in 2h46′54″, alla media di 41.522 Km/h. Ha preceduto di 1″ lo spagnolo Iván Cobo (Equipo Kern Pharma) e di 8″ il britannico Joseph Blackmore (Israel Premier Tech Academy). Miglior italiano Andrea Garosio (Team Polti Kometa), 9° a 8″. Hollyman è il nuovo leader della classifica con 5″ su Cobo e 14″ su Blackmore. Miglior italiano Garosio, 12° a 18″.
VUELTA A EL SALVADOR (Donne)
La russa Tamara Dronova-Balabolina (Roland) si è imposta nella terza tappa, Ilopango – San Luis Talpa, percorrendo 100.5 Km in 2h32′42″, alla media di 39.49 Km/h. Ha preceduto allo sprint la colombiana Andrea Alzate (Eneicat – CMTeam) e la cilena Aranza Valentina Villalón (Soltec Iberoamérica). Miglior italiana Angela Oro (Bepink – Bongioanni), 7°a 3″. L’elvetica Elena Hartmann (Roland) è ancora leader della classifica con 38″ sulla Dronova-Balabolina e 47″ sulla cipriota Antri Christoforou (Roland). Miglior italiana Giorgia Vettorello
(Roland), 6° a 56″
JONATHAN MILAN DOMINA LA VOLATA CONCLUSIVA DELLA TIRRENO-ADRIATICO
E sono due! Vittoria ancora schiacciante per Jonathan Milan alla Tirreno-Adriatico 2024. Il velocista della Lidl – Trek conquista l’arrivo di San Benedetto del Tronto, secondo Alexander Kristoff, mentre terzo chiude Davide Cimolai (Movistar). La corsa dei due mari va invece a Jonas Vingegaard (Visma | Lease a Bike)
L’ultima frazione della Tirreno Adriatico 2024 con l’arrivo a San Benedetto del Tronto vede i primi tentativi di fuga di un pimpante Ben Healy (EF Education-EasyPost) che tutto solo si porta in avanscoperta; l’irlandese è seguito da Alessandro De Marchi (Team Jayco AlUla) e Antonio Tiberi (Bahrain Victorious) andando così a formare un terzetto in testa alla corsa. Qualche chilometro dopo riescono ad entrare in testa anche Georg Steinhauser (EF Education-EasyPost), Damiano Caruso (Bahrain Victorious) e Luke Rowe (Ineos Grenadiers). Il gruppetto in fuga arriverà a toccare un vantaggio massimo di 2’, sempre sotto controllo dalle squadre dei velocisti che si alternano in testa per tenere alta l’andatura; troppo ghiotto l’arrivo in volata di quest’oggi. Sono infatti soprattutto gli Alpecin-Deceuninck e i Lidl-Trek a fare sempre capolino in gruppo, ed infatti il loro lavoro inizia a dare i frutti sperati rosicchiando secondi tra la testa della corsa ed il gruppo inseguitore. Lasciata alle spalle la parte più accidentata della tappa il gruppo affronta ampie strade favorevoli all’inseguimento ed infatti nel giro di una ventina di chilometri, poco dopo metà frazione, il vantaggio della fuga è di un solo minuto, tempo che resta invariato quando inizia il primo giro del circuito conclusivo. A dar man forte all’inseguimento arrivano anche gli uomini della Uno-X Mobility, il gap scende a 36”, poi ancora a 14” nella terza tornata, a questo punto il gruppo tiene a bagnomaria la fuga per non avvicinarsi troppo. Una caduta a 24 km dall’arrivo costringe al ritiro Richard Carapaz (Team EF Education EasyPost). SI attende ormai soltanto la volata sul lungomare di San Benedetto del Tronto. Jonathan Milan imprime un’accelerazione pazzesca che lo fa quasi decollare e vince con un’autorità schiacciante davanti ad Alexander Kristoff (Team Uno X Mobility) e Davide Cimolai (Team Movistar). Chiudono la top five Jasper Philipsen (Team Alpecin Deceuninck) e Stanislaw Aniolkowski (Team Cofidis), rispettivamente in quarta e il quinta posizone. Nella top ten si piazzano anche Andrea Vendrame (Decathlon AG2R La Mondiale Team) settimo, Giovani Lonardi (Team Polti Kometa) ottavo ed Enrico Zanoncello (VF Group – Bardiani CSF – Faizanè) decimo. E’ la seconda vittoria di tappa alla Tirreno Adriatico per Milan che vince anche la classifica a punti. Il dominio di Jonas Vingegaard è stato chiaro ed evidente nelle ultime due tappe ed il cilcista danese vince con merito la sua prima Tirreno Adriatico. Il due volte vincitore del Tour de France coglie la vittoria anche nella classifica dei gpm mentre Juan Ayuso (UAE team Emirates) si deve accontentare della vittoria nella classifica dei giovani. Infine l’UAE Team Emirates si aggiudica la classifica a squadre.
Antonio Scarfone

Jonathan Milan vince a San Benedetto del Tronto (foto: Getty Images)
10-03-2024
marzo 10, 2024 by Redazione
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TIRRENO-ADRIATICO
L’italiano Jonathan Milan (Lidl – Trek) si è imposto nella settima ed ultima tappa, circuito di San Benedetto del Tronto, percorrendo 154 Km in 3h15′51″, alla media di 47.179 Km/h. Ha preceduto allo sprint il norvegese Alexander Kristoff (Uno-X Mobility) e l’italiano Davide Cimolai (Movistar Team). Il danese Jonas Vingegaard (Team Visma | Lease a Bike) si impone in classifica con 1′24″ sullo spagnolo Juan Ayuso (UAE Team Emirates) e 1′52″ sull’australiano Jai Hindley (BORA – hansgrohe). Miglior italiano Lorenzo Fortunato (Astana Qazaqstan Team), 14° a 5′26″
PARIGI-NIZZA
Il belga Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step) si è imposto nell’ottava ed ultima tappa, circuito di Nizza, percorrendo 109.3 Km in 2h50′03″, alla media di 38.565 Km/h. Ha preceduto allo sprint lo statunitense Matteo Jorgenson (Team Visma | Lease a Bike) e di 50″ il russo Aleksandr Vlasov (BORA – hansgrohe). Miglior italiano Samuele Battistella (Astana Qazaqstan Team), 6° a 2′13″. Jorgenson si impone in classifica con 30″ su Evenepoel e 1′47″ sul connazionale Brandon McNulty (UAE Team Emirates). Miglior italiano Mattia Cattaneo (Soudal Quick-Step), 27° a 38′27″.
ISTARSKO PROLJEĆE – ISTRIAN SPRING TROPHY
Il ceco Matěj Zahálka (Elkov – Kasper) si è imposto nella terza ed ultima tappa, Pisino – Umago, percorrendo 118 Km in 2h27′10″, alla media di 48.109 Km/h. Ha preceduto allo sprint il tedesco Albert Gathemann (P&S Metalltechnik Benotti) e il sudafricano Willie Smit (China Glory – Mentech Continental Cycling Team). Miglior italiano Giulio Masotto (Team Corratec – Vini Fantini), 6°. Il francese Noa Isidore (Decathlon AG2R La Mondiale Development Team) si impone in classifica con 18″ sull’olandese Darren van Bekkum (Team Visma | Lease a Bike Development) e 21″ sul britannico Tomos Pattinson (Team Visma | Lease a Bike Development). Miglior italiano Pietro Mattio (Team Visma | Lease a Bike Development), 5° a 26″
TOUR DE TAIWAN
L’israeliano Itamar Einhorn (Israel – Premier Tech) si è imposto nella prima tappa, circuito di Taipei, percorrendo 83.2 Km in 1h39′13″, alla media di 50.314 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Matteo Malucelli (JCL Team UKYO) e lo spagnolo Manuel Peñalver (Team Polti Kometa). Einhorn è il primo leader della classifica con 4″ su Malucelli e 6″ su Peñalver
VUELTA EXTREMADURA FÉMINAS (Donne)
L’olandese Ellen van Dijk (Lidl – Trek) si è imposta nella terza ed ultima tappa, circuito a cronometro di Zafra, percorrendo 17.2 Km in 22′49″, alla media di 45.23 Km/h. Ha preceduto di 24″ l’australiana Brodie Chapman (Lidl – Trek) e di 1′06″ la svedese Stina Kagevi (Team Coop – Repsol). Miglior italiana Gaia Realini (Lidl – Trek), 11° a 1′49″. L’olandese Mareille Meijering (Movistar Team) si impone in classifica con 35″ sulla Realini e 44″ sulla Chapman
MIRON RONDE VAN DRENTHE (Donne)
L’olandese Lorena Wiebes (Team SD Worx – Protime) si è imposta nella corsa olandese, Beilen – Drijber (VAM Berg), percorrendo 158.1 Km in 4h09′09″, alla media di 38.073 Km/h. Ha preceduto di 2″ l’italiana Elisa Balsamo (Lidl – Trek) e di 4″ la connazionale Puck Pieterse (Fenix-Deceuninck)
VUELTA A EL SALVADOR (Donne)
L’italiana Valentina Basilico (Eneicat – CMTeam) si è imposta nella seconda tappa, circuito di San Salvador, percorrendo 69.8 Km in 1h44′46″, alla media di 39.975 Km/h. Ha preceduto allo sprint la colombiana Karen Gonzalez (Sistecredito – GW) e la russa Tamara Dronova-Balabolina (Roland). L’elvetica Elena Hartmann (Roland) è ancora leader della classifica con 53″ sulla canadese Emily Marcolini (Boneshaker Project presented by ROXO) e 56″ sull’italiana Giorgia Vettorello (Roland).
A NIZZA VINCE EVENEPOEL MA LA CORSA VERSO IL SOLE E’ DI JORGENSON
Nell’ottava ed ultima tappa della Parigi – Nizza Matteo Jorgenson (Team Jumbo Visma Lease a Bike) resta incollato alla ruota di Remco Evenepoel (Team Soudal Quick Step) che nonostante i numerosi attacchi non riesce a staccare il ciclista statunitense, portandoselo fino al traguardo dove vince almeno la volata ristretta. Jorgenson vince così la Parigi – Nizza 2024
A differenza della Tirreno – Adriatico, la Parigi – Nizza 2024, giunta all’ultima tappa, non ha ancora un vincitore chiaro. Se nella Corsa dei Due Mari la vittoria di Jonas Vingegaard è apparsa subito schiacciante, con le ultime due tappe dominate dal campione danese, quella verso il sole si deciderà oggi con l’ottava ed ultima tappa proprio da Nizza a Nizza, che presenta il consueto percorso che si addentra nell’entroterra nizzardo ricco di ‘cols’ e ‘côtes’. Saranno ben cinque i gpm da affrontare e ce ne sarà anche un’altro, il Col d’Eze, sottoforma di traguardo volante. Saranno 110 km verosimilmente senza un attimo di respiro che ci diranno se Brandon McNulty (UAE Team Emirates) riuscirà a difendere la maglia gialla che conserva alla partenza da Nizza con soli 4 secondi su Matteo Jorgenson (Team Jumbo Visma Lease a Bike), con Mattias Skjelmose Jensen (Team Lidl Trek) e Remco Evenepoel (Team Soudal Quick Step) poco più distanti ma a loro volta in corsa per la vittoria finale. Da Nizza non partivano David Gaudu (Team Groupama FDJ), Kuka Mezgec ed Elmar Reiders (Team Jayco ALUla). Dopo 4 km attaccavano in tre: Johan Jacobs (Team Movistar), Victor Campenaerts (Team Lotto Dstny) e Laurence Pithie (Team Gropama FDJ). Il terzetto di testa iniziava l’ascesa verso la Côte de Levens, primo gpm in programma posto al km 21, con 2 minuti di vantaggio sul gruppo maglia gialla. Campenaerts restava da solo in testa alla corsa dopo che prima Pithie e poi Jacobs si staccavano. Il ciclista belga scollinava in prima posizione mentre nel gruppo maglia gialla erano già iniziate le schermaglie con un attacco a tre da parte di Laurens De Plus (Team INEOS Grenadiers), Bruno Armirail (Team Groupama FDJ), Christian Scaroni e Samuele Battistella (Team Astana Qazaqstan). Jacobs, staccato dalla testa della corsa, si aggregava a questi quattro ciclisti. Alle spalle del primo gruppo inseguitore si formavano altri drappelli in cui erano presenti uomini fuori classifica. Uno di questi riusciva a raggiungere il primo gruppo inseguitore all’inizio della salita della Côte de Châteauneuf. Erano complessivamente dodici i ciclisti che facevano parte di questo gruppo ed oltre a Battistella, Scaroni, De Plus, Jacobs e Armirail erano presenti Quentin Pacher (Team Groupama FDJ), Ion Izagirre (Team Cofidis), Pello Bilbao (Team Bahrain Victorious), Ewen Costiou (Team Arkéa B&B Hotels), Harry Sweeny (Team EF Education EasyPost), Ruben Guerreiro e Will Barta (Team Movistar). Campenaerts scollinava in prima posizione sulla Côte de Châteauneuf mentre il primo gruppo inseguitore si era arricchito di altri quattro ciclisti e cioè Mads Pedersen (Team Lidl Trek), Gijs Leemreize (Team DSM-Firmenich PostNL), Hugo Houle e Jakob Fuglsang (Team Israel Premier Tech). Dopo una decisa accelerazione, il gruppo maglia gialla riprendeva il primo gruppo inseguitore a metà ascesa della Côte de Berre-les-Alpes, in cima al quale scollinava ancora Campenaerts. Il ciclista belga veniva ripreso a 48 km dalla conclusione. Sulla Côte de Peille il gruppo si sfaldava sotto il forcing dell’UAE Team Emirates. Ma era Evenepoel ad attaccare a circa 2 km dalla vetta. Il ciclista belga si avvantaggiava insieme a Matteo Jorgenson (Team Jumbo Visma Lease a Bike) e Aleksandr Vlasov (Team BORA Hansgrohe). Quest’ultimo scollinava in prima posizione. Il terzetto di testa aumentava il suo vantaggio sul primo gruppo inseguitore. Jorgenson vinceva il tragaurdo volante del Col D’Eze posto al km 84.5. I tre battistrada iniziavano il Col des Quatre-Chemins, ultimo gpm della tappa, con quasi 2 minuti di vantaggio sul primo gruppo inseguitore. Evenepoel scollinava in prima posizione seguito come un’ombra da Jorgenson mentre Vlasov accusava la fatica e si staccava dalla testa della corsa. Jorgenson non si impegnava più di tanto nella volata finale avendo ormai in tasca la vittoria della Parigi – Nizza e praticamente lasciava che Evenepoel tagliasse per primo la linea del traguardo. Vlasov chiudeva in terza posizione a 50 secondi di ritardo. Più dietro a 1 minuto e 39 secondi di ritardo chiudevano la top five Skjelmose Jensen in quarta posizione e McNulty in quinta posizione. Evenepoel ottiene la terza vittoria stagionale mentre Jorgenson vince la Parigi – Nizza 2024. Per quanto riguarda le altre classifiche, Evenepoel vince quella a punti e quella dei gpm mentre Jorgenson vince la classifica della maglia bianca.
Antonio Scarfone

Remco Evenepoel vince a Nizza (foto: Getty Images)
TIRRENO-ADRIATICO, VINGEGAARD INCIDE LA VITTORIA NEL PETRANO
C’è un solo padrone alla Tirreno-Adriatico 2024 ed è Jonas Vingegaard il corridore Visma | Lease a Bike impone la sua forza con uno scatto a 6 Km dall’arrivo sulla salita finale di Monte Petrano e di fatto mette nel proprio palmares la vittoria della breve corsa a tappe italiana. Non possono che accontentarsi delle restanti posizioni del podio odierno Juan Ayuso (UAE Team Emirates) e Jai Hindley (Team Bora-Hansgrohe), secondo e terzo anche in classifica generale
Tappa regina della Tirreno-Adriatico 2024 con qualche attacco a sorpresa fin dai chilometri iniziali con Richard Carapaz (EF Education – Easypost) e Damiano Caruso (Bahrain Victorious) a rendere frizzanti le prime fasi della corsa subito messe in calma dal gruppo che non lascia andar via uomini “pericolosi”, stessa sorte per un allungo di Julian Alaphilippe (Soudal-QuickStep) e Kevin Vermaerke (Team dsm-firmenich PostNL) subito riassorbiti dal plotone, a questo punto ci prova, sfruttando un tratto favorevole all’attacco Ben Healy (EF Education – Easypost) a cui poco dopo si accoda, ancora il francese Alaphilippe portandosi dietro anche Nans Peters (Decathlon Ag2r La Mondiale). Tanti gli attacchi nei chilometri iniziali, con anche a provare a fuoriuscire dal plotone, ma il gruppo si mantiene inizialmente compatto per l’andatura molto sostenuta. Dopo una decina di chilometri, allungano ma la loro azione viene presto annullata. Subito, però, riparte al contrattacco , che riesce a prendere un vantaggio di una quindicina di secondi su un gruppo piuttosto frazionato per via dei tanti saliscendi presenti nelle prime fasi di tappa. I tre restano per qualche chilometro in avanscoperta ma il gruppo si rifà sotto e nel riprenderli, grazie ad un rallentamento, vi è un contrattacco di sei uomini che sono: Axel Zingle (Cofidis), Richard Carapaz (EF Education – Easypost), Michał Kwiatkowski (Ineos Grenadiers), Iván García Cortina (Movistar Team), Andreas Leknessund (Uno-X Mobility) e Nikias Arndt (Bahrain Victorious). Il gruppetto dei sei appena citati si riporta sui battistrada e così la fuga va via con nove uomini per arrivare ad un vantaggio massimo di circa 3 minuti. La situazione di corsa resta cristallizzata fino al chilometro quaranta dove il gruppo ha un cambio di ritmo che permette dieci chilometri dopo di portare lo svantaggio a 1 minuto e mezzo. All’attacco della salita di Pian di Trebbio è Healy a piazzare un allungo, seguito dal compagno Carapaz, ai due riescono a portarsi sotto Garcia Cortina, Leknessund, Peter e Kwiatkowski, ma sia Peter sia Kwiatkowski, si staccano prima dello scollinamento. I due compagni di squadra della EF impongono un passo troppo duro anche per Cortina che alza bandiera bianca. Verso la salita di Moira, terminato il lavoro di Healey, è Carapaz ad accelerare seguito da Leknessund, mentre, invece, in gruppo Juan Ayuso (UAE Team Emirates) deve fermarsi per una foratura proprio mentre la strada inizia a salire, costretto ad inseguire Ayuso riesce poco dopo a riportarsi nel gruppo dei migliori grazie al lavoro di Alessandro Covi. Il gruppo in questa fase riesce a rosicchiare terreno prezioso tirato da Attila Valter (Visma|Lease a Bike), mentre allo scollinamento è la Bahrain-Victorious con Damiano Caruso a prendere in mano la operazioni di inseguimento, con la testa della corsa distante 1 minuto e 45 secondi. All’inizio della salita di Monte Petrano il solito forcing della Jumbo Visma Lease a Bike allungava il gruppo ormai ridotto ad una dozzina di unità. A poco più di 6 km dalla vetta Scattava Hindley. Alla ruota del ciclista australiano si portavano immediatamente Vingegaaed e Ayuso. Il terzetto raggiungeva in pochissimo tempo Carapaz che piombava nelle retrovie. Vingegaard accelerava a sua volta e faceva il vuoto alle sue spalle, con Ayuso e Hindley che pedalavano del loro passo. Era un altro show del campione danese il quale andava a vincere in solitaria sul traguardo di Monte Petrano, mettendo il sigillo alla sua prima Tirreno – Adriatico. A 26 secondi di ritardo Ayuso la spuntava su Hindley nella volata per la seconda piazza. Quarto era Isaac Del Toro a 36 secondi di ritardo mentre chiudeva la top five Thomas Pidcock a 42 secondi di ritardo. Vingegaard ottiene la seconda vittoria consecutiva nella corsa dei due mari e ipoteca la vittoria nella generale visto che il suo vantaggio su Ayuso, secondo, è ora di 1 minuto e 24 secondi. Domani ci sarà la consueta passerella finale nella settima ed ultima tappa da San Benedetto del Tronto a San Benedetto del Tronto di 154 km. La prima parte del percorso è molto vallonata ed è presente anche il gpm di Montedinove ma gli 80 km finali totalmente pianeggianti favoriranno i velocisti che si giocheranno la vittoria di tappa, mentre come detto Vingegaard è ormai ad un passo dalla vittoria della maglia azzurra.
Antonio Scarfone

Jonas Vingegaard vince sul Monte Petrano (foto: Getty Images)