19-03-2024

marzo 19, 2024 by Redazione  
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VOLTA CICLISTA A CATALUNYA

Lo sloveno Tadej Pogačar (UAE Team Emirates) si è imposto nella seconda tappa, Mataró – Vallter 2000, percorrendo 186.5 Km in 4h52′37″, alla media di 38.241 Km/h. Ha preceduto di 1′23″ lo spagnolo Mikel Landa (Soudal Quick-Step) e di 1′24″ il russo Aleksandr Vlasov (BORA – hansgrohe). Miglior italiano Lorenzo Fortunato (Astana Qazaqstan Team), 16° a 2′24″. Pogačar è il nuovo leader della classifica con 1′35″ su Landa e 1′38″ su Vlasov. Miglior italiano Fortunato, 16° a 2′42″

SETTIMANA INTERNAZIONALE COPPI E BARTALI

Il tedesco Marco Brenner (Tudor Pro Cycling Team) si è imposto nella prima tappa, circuito di Pesaro, percorrendo 109.7 Km in 2h30′38″, alla media di 43.696 Km/h. Ha preceduto di 1″ l’italiano Matteo Malucelli (JCL Team UKYO) e il belga Jenno Berckmoes (Lotto Dstny). Brenner è il primo leader della classifica con 5″ su Malucelli e 7″ su Berckmoes

GP BRDA – COLLIO

Il polacco Marcin Budzinski (Mazowsze Serce Polski) si è imposto nella corsa slovena, circuito di Dobrovo, percorrendo 150.5 Km in 3h19′13″, alla media di 45.33 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Patryk Stosz (Team Felt Felbermayr) e l’italiano Thomas Capra (CTF Victorious)

SETTIMANA INTERNAZIONALE COPPI & BARTALI, ACUTO DI MARCO BRENNER A PESARO

marzo 19, 2024 by Redazione  
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La corsa emiliano-romagnola parte dal capoluogo marchigiano con una breve tappa in linea di 109 km caratterizzata dalla salita del Monte della Cesana e dallo strappo di Gabicce Monte. Frazione altimetricamente mossa e finalizzata con un bell’attacco da finisseur da parte del tedesco del Tudor Pro Cycling Team. Il gruppo viene regolato da Matteo Malucelli (JCL Team Ukyo) in volata sul belga Jenno Berckmoes (Lotto – Dstny).

La fuga del giorno è partita poco dopo il via, avvenuto alle ore 14 da Pesaro, e ha visto protagonisti Manuele Tarozzi (VF Group – Bardiani – CSF – Faizanè), James Whelan (Q36.5 Pro Cycling Team), Erik Fetter (Team Polti – Kometa) e Luc Wirtgen (Tudor Pro Cycling Team). Sul GPM di Monte della Cesana ha la meglio Tarozzi, che conquista anche quello di Gabicce Monte. Fetter molla la compagnia degli altri tre e si stacca, ma la fuga viene raggiunta in seguito da Paul Double, compagno di squadra dell’ungherese. Il gruppo torna compatto poco prima dei -10 all’arrivo, ma il terreno a saliscendi favorisce i finisseur e Marco Brenner (Tudor Pro Cycling Team) ne approfitta: il tedesco guadagna quanto basta per andare a prendersi la tappa con un solo secondo di vantaggio sul gruppo dei migliori, regolato allo sprint da Matteo Malucelli (JCL Team UKYO). Nella top 10 di tappa si piazzano anche altri tre italiani, Davide De Pretto (Team Jayco AlUla, 6°), Diego Ulissi (UAE Team Emirates, 7°) e Kristian Sbaragli (Corratec Vini Fantini, 8°).
Per Marco Brenner, ventunenne bavarese di Augsburg, si tratta della prima vittoria tra i professionisti.

Domani si corre la seconda tappa, Riccione – Sogliano al Rubicone di 156.5 Km, su di terreno ancora selettivo e favorevole ad attacchi grazie il circuito finale che prevede di ripetere quattro volte la salita di 3.3 Km al 6.1% che condure al traguardo, lo stesso sul quale nel 2021 si era imposto un giovanissimo e ancora sconosciuto Jonas Vingegaard

Andrea Giorgini

Brenner vince la prima tappa della Settimana Internazionale Coppi & Bartali (foto Sprint Cycling)

Brenner vince la prima tappa della Settimana Internazionale Coppi & Bartali (foto Sprint Cycling)

SCHULTZ, ATTACCO VINCENTE A SANT FELIU DE GUIXOLS. TAPPA E MAGLIA PER L’AUSTRALIANO

marzo 18, 2024 by Redazione  
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Nick Schultz (Team Israel Premier Tech), ex velocista che si è ritagliato una buona carriera come finisseur, sfrutta l’incertezza delle squadre dei big che non chiudono sul suo attacco a circa 2 km dall’arrivo. L’australiano dà tutto negli ultimi 800 m in salita e vince dopo tre anni di digiuno. Secondo Tadej Pogacar (UAE Team Emirates), che ci riproverà sicuramente domani su a Vallter 2000

La prima tappa del Giro di Catalogna 2024 ha come sede di partenza e di arrivo Sant Feliu de Guíxols. Il percorso, lungo complessivamente 173.9 km, strizza l’occhio ai velocisti, anche se il terzo ed ultimo gpm dell’Alt de Sant Grau, a circa 20 km dalla conclusione, può ingolosire l’attacco di qualche finisseur ma soprattutto di Tadej Pogacar (UAE Team Emirates), che ha candidamente dichiarato di essere venuto in Catalogna per vincere, dopo la mezza delusione della Milano – Sanremo. La fuga di giornata si formava dopo 16 km grazie all’azione di cinque ciclisti ovvero Simone Petilli (Team Intermarchè Wanty), Kenny Elissonde (Team Cofidis), Adne Holter (Team Uno X Mobility), Alex Baudin (Team Decathlon AG2R La Mondiale) e Mikel Bizkarra (Team Euskaltel Euskadi). Elissonde transitava in prima posizione sul primo gpm dell’Alt de la Ganga posto al km 29.8. Era invece Bizkarra ad imporsi sul primo traguardo volante di La Bisbal d’Empordà posto al km 40.3. L’UAE Team Emirates controllava la corsa e non lasciava che il vantaggio della fuga lievitasse eccessivamente. Elissonde si aggiudicava anche il secondo gpm dell’Alt dels Àngels posto al km 55. 3. Bizkarra vinceva il secondo traguardo volante di Cassà de la Selva posto al km 75.8. A 50 km dalla conclusione il vantaggio della fuga sul gruppo inseguitore era di 1 solo minuto. In testa al gruppo si erano affiancate altre squadre a dar man forte all’UAE Team Emirates. Bizkarra era il primo dei fuggitivi a rialzarsi a 42 km dal termine. Grazie ad una decisa accelerazione dell’INEOS Grenadiers, in vista del terzo ed ultimo targuardo volante, la fuga veniva ripresa a 33 km dalla conclusione. Proprio Egan Bernal (Team INEOS Grenadiers) vinceva il terzo traguardo volante di Llagostera posto al km 143.3, sopravanzando per di più proprio Pogacar. Sull’ultima salita dell’Alt de Sant Grau il ritmo elevato del gruppo metteva in croce alcuni velocisti ed uno dei primi a staccarsi era Bryan Coquard (Team Cofidis). Marc Soler (UAE Team Emirates) scollinava in prima posizione sull’Alt de Sant Grau posto al km 154. Anche Joao Almeida (UAE Team Emirates) tirava in testa al gruppo affiancando Soler. Nella discesa verso il traguardo il gruppo formava una lunga fila, segno dell’elevata velocità. A 3 km dalla conclusione era l’Israel Premier Tech a mettersi in testa ed a lanciare Nick Schultz, che riusciva con una grande progressione a evadere dal gruppo ed a sprintare negli ultimi 800 metri in progressiva ascesa, mentre nelle fasi concitate del finale una caduta coinvolgeva Egan Bernal, Damiano Caruso e Wout Poels (Team Bahrain Victorious). Schultz riusciva a imporsi sul traguardo per pochi metri davanti a Pogacar che a sua volta aveva accelerato negli ultimi 200 metri ma non era riuscito a riprendere il ciclista australiano. In terza posizione si classificava Stephen Williams (Team Israel Premier Tech) mentre chiudevano la top five Dorian Godon (Decathlon AG2R La Mondiale Team) in quarta posizione ed Axel Laurance (Team Alpecin Deceuninck) in quinta posizione. Schultz, la cui ultima vittoria risaliva alla seconda tappa dello Sazka Tour 2021, ottiene la prima vittoria stagionale e veste la prima maglia gialla con 2 secondi di vantaggio su Pogacar e 6 secondi di vantaggio su Williams. Domani la seconda tappa da Matarò a Vallter 2000 sarà già uno spartiacque del Giro di Catalogna 2024. Dopo una prima metà di tappa completamente pianeggiante si inizierà a salire prima sul Coll de Coubet, gpm di prima categoria posto al km 139, mentre successivamente si affronterà òa scalata finale verso una delle salite simbolo della Catalogna. Vallter 2000 è lunga 11.4 km ed ha una pendenza media del 7.5%. Una salita ideale per Pogacar che sembra in pole position per diventare la nuova maglia gialla.

Antonio Scarfone

Nick Schultz vince a Sant Feliu de Guixols (foto: Getty Images)

Nick Schultz vince a Sant Feliu de Guixols (foto: Getty Images)

18-03-2024

marzo 18, 2024 by Redazione  
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VOLTA CICLISTA A CATALUNYA

L’australiano Nick Schultz (Israel – Premier Tech) si è imposto nella prima tappa, circuito di Sant Feliu de Guíxols, percorrendo 173.9 Km in 4h11′38″, alla media di 41.465 Km/h. Ha preceduto allo sprint lo sloveno Tadej Pogačar (UAE Team Emirates) e il britannico Stephen Williams (Israel – Premier Tech). Miglior italiano Antonio Tiberi (Bahrain – Victorious), 39°. Schultz è il primo leader della classifica con 2″ su Pogačar e 6″ su Williams. Miglior italiano Tiberi, 39° a 10″

17-03-2024

marzo 17, 2024 by Redazione  
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TROFEO ALFREDO BINDA – COMUNE DI CITTIGLIO (Donne)

L’italiana Elisa Balsamo (Lidl – Trek) si è imposta nella corsa italiana, Maccagno con Pino e Veddasca – Cittiglio, percorrendo 140.5 Km in 3h40′09″, alla media di 38.292 Km/h. Ha preceduto allo sprint la belga Lotte Kopecky (Team SD Worx – Protime) e di 1″ l’olandese Puck Pieterse (Fenix-Deceuninck)

CHOLET AGGLO TOUR

Il francese Paul Lapeira (Decathlon AG2R La Mondiale Team) si è imposto nella corsa francese, circuito di Cholet, percorrendo 196.7 Km in 4h22′02″, alla media di 45.04 Km/h. Ha preceduto di 1″ il connazionale Alexis Renard (Cofidis) e il belga Tom Van Asbroeck (Israel – Premier Tech). Miglior italiano Luca Mozzato (Arkéa – B&B Hotels), 14° a 1″

DORPENOMLOOP RUCPHEN

L’olandese Johan Dorussen (Development Team dsm-firmenich PostNL) si è imposto nella corsa olandese, circuito di Rucphen, percorrendo 181.4 Km in 3h57′30″, alla media di 45.827 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Huub Artz (Wanty – ReUz – Technord) e il danese Henrik Pedersen (Uno-X Mobility Development Team). Unico italiano in gara Samuele Privitera (Hagens Berman – Jayco), 28°.

GP SLOVENIAN ISTRIA

Il polacco Marcin Budzinski (Mazowsze Serce Polski) si è imposto nella corsa slovena, circuito di Isola, percorrendo 156.5 Km in 3h49′33″, alla media di 40.906 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’olandese Max van der Meulen (CTF Victorious) e di 7″ l’austriaco Riccardo Zoidl (Team Felt Felbermayr). Miglior italiano Marco Andreaus (CTF Victorious), 7° a 11″

CLASSICA DA ARRABIDA – CYCLIN’PORTUGAL

Lo spagnolo Joseba López (Caja Rural – Seguros RGA) si è imposto nella corsa portoghese, Setúbal -Palmela, percorrendo 175.1 Km in 4h04′59″, alla media di 42.885 Km/h. Ha preceduto allo sprint il portoghese Alexandre Montez (Credibom / LA Alumínios / Marcos Car) e il danese Mathias Bregnhøj (Sabgal / Anicolor) Nessun italiano in gara

TOUR OF RHODES BY RODOS PALACE

L’italiano Alessandro Romele (Astana Qazaqstan Development Team) si è imposto anche nella terza ed ultima tappa, Rodi – Kremasti, percorrendo 150.5 Km in 3h34′58″, alla media di 42.007 Km/h. Ha preceduto allo sprint il danese Gustav Wang (Airtox – Carl Ras) e lo statunitense Tyler Stites (Project Echelon Racing). Il norvegese André Drege (Team Coop – Repsol) si impone in classifica con 12″ su Romele e 16″ sull’elvetico Colin Stüssi (Team Vorarlberg)

POPOLARISSIMA

L’italiano Daniel Skerl (CTF Victorious) si è imposto nella corsa italiana, circuito di Treviso, percorrendo 174.7 Km in 3h36′47″, alla media di 48.352 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Simone Buda (Solme – Olmo) e il messicano Carlos Alfonso Garcia (A.R Monex Pro Cycling Team)

TOUR DE NORMANDIE FÉMININ

La britannica Josie Nelson (Team Dsm-Firmenich PostNL) si è imposta nella quarta ed ultima tappa, Villers-Bocage – Caen, percorrendo 138.5 Km in 3h51′40″, alla media di 35.871 Km/h. Ha preceduto di 3″ la canadese Ava Holmgren (Lidl – Trek) e la norvegese Mie Bjørndal Ottestad (Uno-X Mobility). Miglior italiana Alessia Vigilia (FDJ – SUEZ), 23° a 1′10″. La Ottestad si impone in classifica con 1″ sulla Nelson e 24″ sull’olandese Ellen van Dijk (Lidl – Trek). Miglior italiana la Vigilia, 15° a 1′25″

VUELTA CICLISTA INTERNATIONAL A GUATEMALA

La portoghese Daniela Campos (Eneicat – CMTeam) si è imposta nella quarta ed ultima tappa, circuito di Città del Guatemala, percorrendo 75 Km in 1h50′50″, alla media di 40.6 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiana Valentina Basilico (Eneicat – CMTeam) e la colombiana Lina Maria Rojas (Pato Bike BMC Team). La Basilico, unica italiana in gara, si impone in classifica con 8″ sulla Rojas e 11″ sulla colombiana Natalia Garzon (Sistecredito – GW)

MILANO – SANREMO 2024: LE PAGELLE

marzo 16, 2024 by Redazione  
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I voti de Ilciclismo.it ai protagonisti nella Milano – Sanremo 2024. Tante ‘promozioni’ ma anche alcune delusioni

JASPER PHILIPSEN. Non si vede per tutta la corsa ma resta sempre attaccato al gruppo dei migliori nel convulso finale. Van der Poel lo guida con sapienza nella preparazione della volata e quando fiuta l’occasione della vita non se la fa scappare. Vince così la sua prima corsa Monumento della sua carriera. VOTO: 9.

MATHIEU VAN DER POEL. Sempre presente nelle prime posizioni del gruppo sui Capi e sulla Cipressa, non batte ciglio sul doppio attacco di Pogacar sul Poggio, andando a chiudere senza problemi. Resta passivo in discesa alla ruota dello sloveno salvo poi tirare la volata a Philipsen. Una conduzione di corsa perfetta sia tatticamente che atleticamente. Se questi sono i presupposti alla prima apparizione stagionale su strada, tornerà presto a vincere. VOTO: 8.5

TADEJ POGACAR.. Dopo il grande lavoro dell’UAE Team Emirates che ha scremato il gruppo tra Capi, Cipressa e prima parte del Poggio, sferra due attacchi prima della discesa verso Sanremo che però non gli fanno fare la differenza. Alla fine deve accontentarsi del terzo posto ma da buon fuoriclasse tornerà a Sanremo per vincere. VOTO: 8

MICHAEL MATTHEWS. Dopo il terzo posto del 2020 si migliora a 33 anni chiudendo in seconda posizione dimostrando di avere le gambe per fare ottime volate e soprattutto per tenere su salite non impossibili. VOTO: 7.5

ALBERTO BETTIOL. Con la recente vittoria nella Milano – Torino aveva dimostrato di essere in buona forma. Rimane in alcune circostante alla ruota di Van der Poel tra salita sul Poggio e nella successiva discesa. In volata fa quello che può e conclude con un quinto posto dignitoso. VOTO: 7

MADS PEDERSEN. Tra i velocisti era quello che alla vigilia aveva le chance maggiori di ben figurare. Jasper Stuyven e Jonathan Milan gli sono vicini fin quando possono ma la fatica si fa sentire nelle gambe e non fa meglio del quarto posto. VOTO: 6.5

JULIAN ALAPHILIPPE. Non è più il ciclista del quadriennio 2017 – 2020, quando vinse una Sanremo e fece due podi, ma il suo nono posto nonostante una condizione fisica non perfetta gli assicura una ampia sufficienza. VOTO: 6.5

MAXIM VAN GILS. Alla vigilia aveva dichiarato di avere le gambe per provare a entrare nella top ten. Detto, fatto. Il 24enne ciclista belga in tutte le corse disputate nel 2024 ha dimostrato di avere un’ottina gamba sia nelle corse a tappe che in quelle di un giorno. VOTO: 6.5

MATEJ MOHORIC. Pur restando con i primi sul Poggio e pur provando a dare tutto al termine della discesa, non fa la differenza che aveva fatto nel 2022 e deve accontentarsi del sesto posto. VOTO: 6

FILIPPO GANNA. Conduce una corsa impeccabile fino alla discesa dal Poggio verso il traguardo finale, quando un problema al cambio lo estromette dalla possibilità di giocarsi le sue carte. VOTO: 6

THOMAS PIDCOCK. Dopo il problema occorso a Ganna, diventa lui il capitano dell’INEOS Grenadiers ma non può fare più di tanto nella volata finale. VOTO: 6

CHRISTOPHE LAPORTE. Doveva essere il capitano del Team Jumbo Visma Lease a Bike ma soffre già durante il passaggio sui Capi, abbandonando addirittura la corsa. VOTO: 4

Antonio Scarfone

LA SANREMO TORNA A UNO SPRINTER, PHILIPSEN TRIONFA IN VIA ROMA

marzo 16, 2024 by Redazione  
Filed under 1) MILANO - SANREMO, News

Battuto il record di velocità media di Bugno, la Sanremo è volata via ad oltre 46 di media, la fuga non ha mai avuto spazio e, nel finale, i tentativi di anticipare la volata, comunque ristretta, sono naufragati. Il vincitore uscente si è sacrificato per permettere all’uomo più adatto ad un finale del genere di giocare le proprie carte al meglio.

Sarebbe stata la prima volta per entrambi. Per i due grandi favororiti della vigilia. Per Pogacar una prima volta personale, la prima vittoria alla Classicissima; per Van der Poel, che la Sanremo l’ha vinta lo scorso anno, sarebbe stata la prima vittoria della Sanremo da parte di un corridore all’esordio stagionale, traguardo che anche quest’anno è rimasto ancora inviolato.
Pogacar ha provato due volte e la prima non ha sortito grandi effetti, nonostante abbia provato uno scatto violento, ma troppo era il controllo degli avversari e troppo breve era il tratto con una pendenza di un certo rilievo. Più efficace è stato il secondo allungo, avvenuto un po’ a sorpresa da dietro, con un Van der Poel che però è riuscito molto bene a chiudere il buco e ad accodarsi allo sloveno nella discesa.
La Sanremo, si sa, è difficilissima da interpretare, aperta a tantissimi scenari, vinta da corridori con le caratteristiche più diverse, da un velocista puro come Mario Cipollini ad uno scalatore specialista degli attacchi da lontano come Claudio Chiappucci.
Quest’anno purtroppo, con una decisione scellerata, la corsa non è partita dalla città di Milano bensì da Pavia, con una riduzione del chilometraggio.
Vegni si è giustificato accusando l’amministrazione di Milano di non aver particolare interesse ad una corsa, pur così importante, come la Classicissima e probabilmente ha ragione. Questa circostanza però deve far riflettere su una situazione in cui – nonostante si promuova una mobilità dolce, della quale la bicicletta è non solo l’antesignana, ma anche la protagonista e nonostante Milano voglia proporsi come città in prima linea in questa battaglia – l’amministrazione preferisce non dar fastidio agli automobilisti e allontanare la corsa dalla città che l’ha resa grande.
Come si diceva, le medie sono state molto alte e la fuga di 10 uomini (Davide Baldaccini, Valerio Conti e Kyrylo Tsarenko del Team Corratec – Vini Fantini, Sergio Samitier del Movistar Team, Romain Combaud del Team Dsm-Firmenich PostNL, Davide Bais, Mirco Maestri e Andrea Pietrobon del (Team Polti-Kometa), Alessandro Tonelli e Samuele Zoccarato del VF Group-Bardiani CSF- Faizanè) che ha caratterizzato la corsa non ha mai avuto un grande spazio, raggiungendo un vantaggio massimo di 3 minuti
C’è stata, invece, grande attenzione da parte dei più attesi protagonisti che, sin dai tre storici capi dell’Aurelia hanno controllato, cercando di rimanere nelle prime posizioni e mantenendo la squadra sugli scudi. In questa fase si staccano due grossi nomi del calibro di Alexander Kristoff (Uno-X Mobility) e Christophe Laporte (Team Visma)
Come era prevedibile, sulla Cipressa sono stati gli uomini della UAE ad imporre un ritmo in grado di assottigliare il gruppo, ma anche gli uomini della Ineos e della EF Education si sono dimostrati attivi. Diversi commentatori avevano previsto un tentativo di attacco di Tadej Pogacar (UAE) sulla Cipressa, attacco che non c’è stato.
Indubbiamente la Cipressa è molto più adatta rispetto al Poggio per provare a fare la differenza, però non si può non considerare che i chilometri da percorrere sull’Aurelia prima di andare a prendere il Poggio sono un suicidio sportivo se percorsi da soli ed anche lo stesso Poggio presenta pendenze che favoriscono l’inseguimento di un gruppo, con la sola eccezione del breve passaggio all’8%.
Il lavoro dei compagni di squadra del campione sloveno ha effettivamente assottigliato il gruppo, ma nei chilometri pianeggianti per andare a prendere il Poggio è rientrato un folto gruppo guidato da Jonathan Milan (Lidl – Trek), che poi è andato subito in testa al servizio del capitano Mads Pedersen. Nel frattempo lungo le rampe della Cipressa il gruppo di testa si è sgretolato e davanti sono rimasti solo Samitier, Maestri e Bais, con i primi due messi fuori gioco da una caduta nella successiva discesa. Bais non si è arreso e una volta ripreso dal gruppo è ripartito all’attacco, riuscendo a fare qualche chilometro allo scoperto.
Sul Poggio le prime squadre a condurre le operazioni sono Ineos e Lidl, ma è l’accelerazione di Tim Wellens (UAE) ad annunciare il primo vero attacco, quello di Pogacar. Lo scatto è violento ma non fa male sia perché a resistere sono in tanti, sia perché lo sloveno si è rialzato dopo aver visto che non era riuscito a fare il vuoto e che Mathieu Van der Poel (Alpecin – Deceuninck) non era interessato a dargli il cambio, si è rialzato.
Si è quindi formato un drappello di testa, con tutti i migliori: Pogacar, Van Der Poel, Alberto Bettiol (EF Education – EasyPost), Filippo Ganna (Ineos Grenadiers), Pedersen, Michael Matthews (Team Jayco-AlUla), Tom Pidcock (Ineos Grenadiers), Jasper Stuyven (Lidl-Trek), Matteo Sobrero (Bora-hansgrohe), Jasper Philipsen (Alpecin-Deceuninck), Julian Alaphilippe (Soudal-QuickStep) e Maxim Van Gils (Lotto Dstny).
Per il secondo attacco Pogacar decide di provare a sorprendere gli avversari e parte secco da dietro. Stavolta riesce a guadagnare qualche metro, ma Van der Poel è lesto a chiudere e gli si accoda in discesa. Philipsen è molto vicino e a quel punto, diviene lui il favorito per la vittoria, viste le sue doti di velocista.
Il campione del mondo, infatti, non collabora con lo sloveno, consentendo il rientro di diversi corridori, tra cui non solo Philipsen, ma anche Matej Mohoric (Bahrain – Victorious), che proprio alla fine della discesa parte secco. Ganna, invece, sembra pedalare bene, ma viene bloccato lungo la discesa da un incidente meccanico che gli fa perdere la scia dei migliori.
Mohoric prova l’azione da finisseur, ma gli avversari sono troppo vicini e Van der Poel chiude poco prima del triangolo rosso dell’ultimo chilometro. L’ultimo tentativo è di Sobrero, sulla cui ruota salta Pidcock che prova ad anticipare lo sprint.
Stavolta è Stuyven, vincitore nel 2021, a chiudere per lanciare lo sprint di Pedersen che però non è brillante. Sono Matthews e Philipsen che se la giocano al fotofinish con la vittoria del secondo, ma un ottimo Tadej Pogacar partecipa alla volata e coglie il terzo gradino del podio.
Nelle interviste del post gara, il capitano della UAE sembra molto contrariato, ma in realtà un terzo posto in uno sprint pure ristretto, ma popolato da uomini molto più veloci di lui, dimostra che, dopo 290 chilometri di gara, serve una brillantezza che in pochi riescono a conservare per disputare uno sprint all’altezza della situazione.
Stavolta il Poggio non ha fatto la differenza, ma un significativo ruolo nella vicenda lo ha avuto il campione del mondo. Decidendo giustamente di non collaborare con Pogacar, ha permesso il rientro del compagno di squadra velocista e di altri atleti che probabilmente non sarebbero rientrati in caso di una collaborazione per andare a tutta fino al traguardo.
In questo caso Van der Poel ha sacrificato una buona occasione perché, sulla carta, sarebbe arrivato avvantaggiato in una volata a due con Pogacar; tuttavia, come si diceva poc’anzi, in una volata dopo 290 km di corsa un corridore all’esordio stagionale potrebbe anche non avere il colpo di pedale adatto per affrontare un avversario che, sebbene meno veloce, è sempre tra i più temibili su ogni terreno.
La Classicissima non ha tradito le attese, il fascino intramontabile di questa corsa sta nella sua imprevedibilità, nella difficoltà di lettura per scegliere la strategia migliore, nello spettacolo offerto dal caos totale e convulso che il finale offre sempre. Una corsa sempre da gustare fino in fondo e che si spera tornerà presto a partire dalla sua naturale sede di partenza.

Benedetto Ciccarone

Philipsen vince allo sprint la Milano-Sanremo 2024 (Getty Images)

Philipsen vince allo sprint la Milano-Sanremo 2024 (Getty Images)

16-03-2024

marzo 16, 2024 by Redazione  
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MILANO – SANREMO

Il belga Jasper Philipsen (Alpecin – Deceuninck) si è imposto nella classica italiana, Pavia – Sanremo, percorrendo 288 Km in 6h15′44″, alla media di 45.990 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’australiano Michael Matthews (Team Jayco AlUla) e lo sloveno Tadej Pogačar (UAE Team Emirates). Miglior italiano Alberto Bettiol (EF Education – EasyPost), 5°.

CLASSIC LOIRE ATLANTIQUE

Il francese Paul Lapeira (Decathlon AG2R La Mondiale Team) si è imposto nella corsa francese, circuito di La Haie-Fouassière, percorrendo 182.8 Km in 4h16′27″, alla media di 42.769 Km/h. Ha preceduto di 19″ il belga Tom Van Asbroeck (Israel – Premier Tech) e il connazionale Emmanuel Morin (Van Rysel – Roubaix). Non hanno concluso la prova i tre italiani in gara.

TOUR OF RHODES BY RODOS PALACE

L’italiano Alessandro Romele (Astana Qazaqstan Development Team) si è imposto nella seconda tappa, Rodi – Kalithies, percorrendo 158.6 Km in 3h46′12″, alla media di 42.069 Km/h. Ha preceduto allo sprint il polacco Patryk Stosz (Team Felt Felbermayr) e il norvegese André Drege (Team Coop – Repsol). Drege è ancora leader della classifica con 13″ sull’elvetico Colin Stüssi (Team Vorarlberg) e 16″ sul tedesco Lukas Meiler (Team Vorarlberg). Miglior italiano Romele, 4° a 19″

TOUR DE NORMANDIE FÉMININ

La statunitense Lauren Stephens (Cynisca Cycling) si è imposta nella terza tappa, Coutances – Martinvast, percorrendo 136.8 Km in 3h16′49″, alla media di 41.704 Km/h. Ha preceduto di 7″ la francese Victoire Berteau (Cofidis Women Team) e di 20″ la francese Gladys Verhulst-Wild (FDJ – SUEZ). Miglior italiana Cristina Tonetti (Laboral Kutxa – Fundación Euskadi), 8° a 41″. L’olandese Ellen van Dijk (Lidl – Trek) è ancora leader della classifica con 1″ sulla Berteau e 13″ sulla connazionale Riejanne Markus (Team Visma | Lease a Bike). Miglior italiana Alessia Vigilia (FDJ – SUEZ), 11° a 56″

VUELTA CICLISTA INTERNATIONAL A GUATEMALA

La colombiana Karen Lorena Villamizar (Boneshaker Project presented by ROXO) si è imposta nella terza tappa, circuito di Tecpán, percorrendo 117.8 Km in 3h05′13″, alla media di 38.161 Km/h. Ha preceduto allo sprint la connazionale Lina Maria Rojas (Pato Bike BMC Team) e l’italiana Valentina Basilico (Eneicat – CMTeam). La Basilico, unica italiana in gara, è tornata leader della classifica con 4″ sulla Rojas e sulla Villamizar

LUCA MOZZATO, SUCCESSO ITALIANO ALLA BREDENE KOKSIJDE CLASSIC

marzo 15, 2024 by Redazione  
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Sventola il tricolore sul primo gradino del podio della Bredene Koksijde Classic. Luca Mozzato si è imposto nella corsa belga su Groenewegen e Thijssen. Ai piedi del podio Simone Consonni, quarto

Al termine di una corsa nervosa, tipica delle latitudini fiamminghe. il successo ha sorriso a Luca Mozzato della Arkéa – B&B Hotels. Il veneto è stato capace di rimanere sempre nel vivo della corsa, nonostante i molteplici tentativi di allungo portati da molti partecipanti, e la pioggia e il vento che hanno reso ancora più complicato il tutto. Anche grazie all’apporto della squadra, però, il nostro ha potuto spendere le giuste energie e nelle fasi finali prima si è trovato con merito nel gruppo dei battistrada, poi ha potuto contrastare i velocisti ritornati su di loro. Atleti, questi, che sulla carta sono decisamente più veloci e adatti ad arrivi a ranghi più o meno compatti. Nelle ultimissime fasi una caduta ha ulteriormente complicato le cose, ma non ha interferito con la volata del portacolori della Arkéa – B&B Hotels.
Sul podio insieme a Mozzato sono saliti due signori velocisti, ovvero Dylan Groenewegen (Team Jayco AlUla) e Gerben Thijssen (Intermarché – Wanty). Quarta posizione per Simone Consonni (Lidl – Trek), per lui ancora una prestazione di livello dopo il quinto posto dell’altro ieri nella Danilith Nokere Koerse. A seguire si sono piazzati Arnaud De Lie (Lotto Dstny), Emīls Liepiņš (Team Dsm-Firmenich PostNL), Arvid de Kleijn (Tudor Pro Cycling Team), Timothy Dupont (Tarteletto – Isorex), Hugo Hofstetter (Israel – Premier Tech) e Dries Van Gestel (TotalEnergies).

Mario Prato

Mozzato vince in volata la semiclassica belga (Getty Images)

Mozzato vince in volata la semiclassica belga (Getty Images)

15-03-2024

marzo 15, 2024 by Redazione  
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BREDENE KOKSIJDE CLASSIC

L’italiano Luca Mozzato (Arkéa – B&B Hotels) si è imposto nella corsa belga, Bredene – Koksijde, percorrendo 201.2 Km in 4h46′31″, alla media di 42.134 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’olandese Dylan Groenewegen (Team Jayco AlUla) e il belga Gerben Thijssen (Intermarché – Wanty)

TOUR OF RHODES BY RODOS PALACE

Lo statunitense Scott McGill (Project Echelon Racing) si è imposto nella prima tappa, Rodi – Marizza, percorrendo 148 Km in 3h29′34″, alla media di 42.373 Km/h. Ha preceduto allo sprint il polacco Patryk Stosz (Team Felt Felbermayr) e il danese Gustav Wang (Airtox – Carl Ras). Miglior italiano Alessandro Romele (Astana Qazaqstan Development Team), 4°. Il norvegese André Drege (Team Coop – Repsol) è ancora leader della classifica con 4″ sull’elvetico Colin Stüssi (Team Vorarlberg) e 7″ sul tedesco Lukas Meiler (Team Vorarlberg). Miglior italiano Davide Toneatti (Astana Qazaqstan Development Team), 4° a 15″

YOUNGSTER COAST CHALLENGE (Under 23)

Il tedesco Niklas Behrens (Lidl – Trek Future Racing) si è imposto nella corsa belga, Bredene – Koksijde, percorrendo 172.2 Km in 3h58′18″, alla media di 43.357 Km/h. Ha preceduto di 19″ il belga Ramses Debruyne (Alpecin-Deceuninck Development Team) e il connazionale Tim Torn Teutenberg (Lidl – Trek Future Racing). Miglior italianao Alessandro Borgo (CTF Victorious), 6° a 22″

TOUR DE NORMANDIE FÉMININ

La spagnola Sandra Alonso (CERATIZIT-WNT Pro Cycling Team) si è imposta nella seconda tappa, Le Neubourg – Pavilly, percorrendo 138.4 Km in 3h26′03″, alla media di 40.301 Km/h. Ha preceduto di 5″ l’olandese Thalita de Jong (Lotto Dstny Ladies) e l’italiana Maria Giulia Confalonieri (Uno-X Mobility). L’olandese Ellen van Dijk (Lidl – Trek) è ancora leader della classifica con 19″ sulla connazionale Riejanne Markus (Team Visma | Lease a Bike) e 21″ sulla connazionale Lieke Nooijen (Team Visma | Lease a Bike). Miglior italiana Alessia Vigilia (FDJ – SUEZ), 12° a 56″.

VUELTA CICLISTA INTERNATIONAL A GUATEMALA

La statunitense Kira Payer (Boneshaker Project presented by ROXO) si è imposta nella seconda tappa, circuito di Barberena, percorrendo 110 Km in 3h16′44″, alla media di 33.548 Km/h. Ha preceduto allo sprint la colombiana Natalia Garzon (Sistecredito – GW) e la brasiliana Marcela Elizabeth Prieto (Pato Bike BMC Team). Unica italiana in gara Valentina Basilico (Eneicat – CMTeam), 8°. La Garzon è la nuova leader della classifica con 1″ sulla Basilico e 3″ sulla Payer

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