PIDCOCK, STAVOLTA LO SPRINT E’ VINCENTE. IL BRITANNICO TRIONFA ALL’AMSTEL
aprile 14, 2024 by Redazione
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Il finale dell’Amstel 2021 lo aveva visto sconfitto per una questioni di millimetri e tra le polemiche di chi contestava l’esito di un incertissimo fotofinish. Stavolta non c’è neanche stato il bisogno di ricorrere al replay perchè la volata con cui Thomas Pidcock (Ineos Grendadiers) è riuscito ad imporsi nella corsa più importante dei Paesi Bassi ha avuto un esito ben più netto. E così, dopo averla rincorsa per per diversi anni (fu terzo la passata stagione), il britannico è riuscito ad imporsi superando i tre compagni di fuga con cui si era avvantaggiato nel finale. Alle sue spalle Marc Hirschi (UAE Team Emirates), Tiesj Benoot (Visma | Lease a Bike) e Mauri Vansevenant (Soudal-Quick Step). Non pervenuto Mathieu Van der Poel (Alpecin-Deceuninck), evidentemente a corto di energie dopo la fragorosa doppietta Fiandre-Roubaix.
La 58sima edizione della corsa organizzata dalla famosa birra Olandese presenteva un percorso uguale a quello dello scorso anno, con partenza a Maastricht e arrivo a Berg en Terbljit, nei pressi di Valkeburg, dopo 253 km costellati dagli ormai classici “berg” del Limburgo. Il menu prevedeva ben 33 strappetti, gli ultimi dei quali componevano l’ormai classica sequenza:Cauberg (0.6 km à 8.3%), Geulhemmerberg (1 km à 5.9%) e Bemelerberg (0.7 km à 5.9%).
Da segnalare un ininfluente cambio di percorso causato da un incidente occorso ad un poliziotto al seguito della corsa che ha costretto gli organizzatori a fermare momentamente la corsa e a deviare la gara sul Korenweg (al posto del Bergseweg).
La fuga di giornata ha preso corpo dopo circa 35 km per merito di 4 corridori: Tosh van der Sande (Visma | Lease a Bike), Enzo Leijnse (Team DSM-Firmenich-PostNL), Alexander Hajek (Bora-Hansgrohe) e Zeb Kyffin (TDT-Unibet Cycling Team). Il quartetto non ha però mai preso il largo, tanto che il suo vantaggio sul gruppo non ha mai superato i 2 minuti in particolare per merito del lavoro profuso dagli uomini di Alpecin-Deceuninck, Ineos-Grenadiers, Groupama-FDJ e Lidl-Trek. La corsa ha proseguito senza nessun particolare sussulto (qualche caduta a parte) fino ai -80, quando sono iniziate le scaramucce in testa al gruppo. Il primo a muoversi è stato Bob Jungels (Bora-Hansgrohe) che ha cercato invano di portare via un gruppetto di inseguitori. Poco dopo, ai -74, Kyffin e Leijnse sono stati ripresi dal gruppo, stesso destino toccato poco dopo anche ad Hajek e Van der Sande. Ai -70, nel tratto di avvicinamento al primo passaggio sul Bemelerberg, una caduta ha coinvolto Quinten Hermans (Alpecin-Deceuninck), Arthur Kluckers (Tudor) e il duo della Lotto-Dstny formato da Pascal Eenkhoorn e Jonas Gregaard.
Poco prima del Loorberg (-63) la corsa si è nuovamente accesa grazie all’azione di Louis Vervaeke (Soudal Quick-Step), Mikkel Frølich Honoré (EF Education-EasyPost) e Paul Lapeira (Decathlon AG2R La Mondiale) che sono riusciti ad avvantaggiarsi guadagnando una ventina di secondi sul gruppo. Nella fase successiva il nuovo terzetto di testa è riuscito a mantenere un minimo vantaggio sul plotone che però inseguiva con un distacco minimo. E così ai -44 Michal Kwiatkowski (Ineos-Grenadiers) ha provato ad uscire dal plotone nel tentativo di ricucire il gap coi battistrada. Mathieu Van der Poel (Alpecin-Deceuninck) ha però immediatamente reagito, vanificando l’azione del Polacco. Qualche chilometro più in là (-36) Vervaeke ha perso contatto da Honoré e Lapeira venendo ripreso dal gruppo in testa al quale stava scandendo il ritmo Richard Carapaz (EF Education-EasyPost) di ritorno alle corse dopo l’infortunio patito alla Tirreno-Adriatico.
La situazione è nuovamente esplosa ai -35 quando sul Fromberg Marc Hirschi è riuscito ad andare via dal gruppo imitato poco dopo da Roger Adrià (Bora-Hansgrohe) e Valentin Madouas (Groupama-FDJ) e quindi dal ‘vecchio’ Bauke Mollema (Lidl-Trek). L’attacco di Hirschi ha letteralmente dato il via alle danze perchè alle spalle del quartetto appena citato molti altri corridori hanno provato ad evadere dal gruppo: per primo trovavamo un terzetto formato Andreas Kron (Lotto Dstny), Matteo Jorgenson (Visma | Lease a Bike)e Pello Bilbao (Bahrain – Victorious), quindi vi erano Mauri Vansevenant (Soudal Quick-Step), Quentin Pacher (Groupama-FDJ) e poi anche Thomas Pidcock (INEOS Grenadiers) e Tiesj Benoot (Visma | Lease a Bike). Nel giro di poco più di 5 km i vari gruppetti di attaccanti si sono rincongiunti andando a formare un drappello di testa forte di ben 12 uomini: Adrià, Benoot, Bilbao, Lapeira, Honoré, Hirschi,
Madouas, Mollema, Pacher, Pidcock,Vansevenant e Kevin Vauquelin (Arkea – B&B Hotels).
I battistrada hanno rapidamente guadagnato un margine interessante (circa 1′ ai -22) su quel che rimaneva di un gruppo che non sembrava avere le forze necessarie per imbastire un inseguimento adatto alla situazione. In particolare, l’Alpecin-Decuninck del favorito Van der Poel era rimasta col solo Quentin Hermans a disposizione, troppo poco per poter pensare di andare a riprendere i 12 scatenati fuggitivi. Sull’ultimo passaggio sul Cauberg (-18) si sono così consumati gli ultimi tentativi di contrattacco con Matthias Skjelmose (Lidl-Trek) prima e Andreas Kron in compagnia di Michael Matthews (Team Jayco-Alula) poi. Nessuno di loro è però riuscito a guadagnare abbastanza. Il plotone, con un Van der Poel apparso decisamente sottotono, ha quindi alzato bandiera bianca.
Davanti invece la situazione è tornata ad essere decisamente frizzante: sul penultimo strappo, il Geulhemmerberg, Bilbao ha provato a salutare la compagnia degli altri fuggitivi, ma il suo tentativo è stato neutralizzato da Pidcock, Hirschi e Vansevenant. Proprio al termine della salita è partito in maniera molto decisa Hirschi portandosi dietro Vansevenant, Benoot e Pidcock. Gli altri 6 fuggitivi superstiti (Lapeira, Adrià, Madouas, Pacher, Mollema e Bilbao) hanno provato a più riprese senza successo a rientrare sul nuovo quartetto di testa che si è così presentato all’ultimo km in testa con una ventina di secondi di vantaggio sui 6 inseguitori e poco più di mezzo minutio sul gruppo principale. Lo sprint è stato lanciato dal meno veloce dei battistrada ovvero Vansevenant che è partito lungo ai -300. Ai 150 metri dall’arrivo dalla sua ruota è uscito però Pidcock con Hirschi che ha provato a superare il britannico spuntando fuori alla sua sinistra. Stavolta però Pidcock ha saputo resistere al ritorno dell’avversario, tagliando il traguardo davanti allo svizzero e a Benoot che si è così dovuto accontentare del terzo gradino del podio. Quarta posizione per il bravo Vansevenant che ha provato a salvare la disastrosa primavera del Wolfpack. Subito dietro il giovane Lapeira seguito da Madouas, Mollema, Pacher e Bilbao. La volata del gruppo, giunto ad 11″, è stata vinta da Matthews che ha così chiuso in decima posizione. Il campione del mondo Van der Poel ha chiuso con un anonimo 22° posto.
Prossimo appuntamento con le classiche del nord mercoledì 17 Aprile con la Fleche Wallonne e l’arrivo sul famigerato Mur d’Huy.
Pierpaolo Gnisci
14-04-2024
aprile 14, 2024 by Redazione
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AMSTEL GOLD RACE
Il britannico Thomas Pidcock (INEOS Grenadiers) si è imposto nella classica olandese, Maastricht – Berg en Terblijt, percorrendo 253.6 Km in 5h58′17″, alla media di 42.469 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’elvetico Marc Hirschi (UAE Team Emirates) e il belga Tiesj Benoot (Team Visma | Lease a Bike). Miglior italiano Elisa Longo Borghini (Lidl – Trek), 5°.
AMSTEL GOLD RACE LADIES EDITION
L’olandese Marianne Vos (Team Visma | Lease a Bike) si è imposta nella classica olandese, Maastricht – Berg en Terblijt, percorrendo 101.4 Km in 2h35′02″, alla media di 39.24 Km/h. Ha preceduto allo sprint la connazionale Lorena Wiebes (Team SD Worx – Protime) e la norvegese Ingvild Gåskjenn (Liv AlUla Jayco). Miglior italiano Marco Frigo (Israel – Premier Tech), 25° a 1′39″
TOUR DU DOUBS
Il francese Lenny Martinez (Groupama – FDJ) si è imposto nella corsa francese, Morteau – Pontarlier (Le Larmont), percorrendo 200.9 Km in 4h11′31″, alla media di 47.925 Km/h. Ha preceduto di 4″ il connazionale Clément Berthet (Decathlon AG2R La Mondiale Team) e di 8″ lo spagnolo José Manuel Díaz (Burgos – BH). Miglior italiano Manuele Tarozzi (VF Group – Bardiani CSF – Faizanè), 25° a 42″
TOUR DU LOIR-ET-CHER
Il norvegese André Drege (Team Coop – Repsol) si è imposto nella quinta ed ultima tappa, circuito di Blois, percorrendo 90 Km in 2h03′10″, alla media di 43.843 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’olandese Axel van der Tuuk (Metec – SOLARWATT p/b Mantel) e il belga Steffen De Schuyteneer (Lotto Dstny Development Team). Miglior italiano Giacomo Ballabio (Global 6 United), 9° a 27″. Il danese Emil Toudal (Team ColoQuick) si impone in classifica con 15″ su De Schuyteneer e 16″ su Van der Tuuk. Miglior italiano Ballabio, 37° a 1′03″
GRAND PRIX FÉMININ DE CHAMBÉRY (Donne)
La belga Lore De Schepper (AG Insurance – Soudal NXTG) si è imposta nella corsa francese, circuito di Chambéry, percorrendo 112.1 Km in 3h18′26″, alla media di 33.9 Km/h. Ha preceduto di 16″ la francese Évita Muzic (FDJ – SUEZ) e l’italiana Erica Magnaldi (UAE Team ADQ).
TROFEO CITTÀ DI SAN VENDEMIANO (Under23)
L’italiano Florian Samuel Kajamini (Team MBH Bank Colpack Ballan) si è imposto nella corsa italiana, circuito di San Vendemiano, percorrendo 171.6 Km in 3h58′25″, alla media di 43.185 Km/h. Ha preceduto di 15″ gli italiani Nicolò Arrighetti (Biesse – Carrera) e Ludovico Crescioli (Team Technipes #inEmiliaRomagna)
13-04-2024
aprile 13, 2024 by Redazione
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TOUR DU JURA CYCLISTE
Il francese David Gaudu (Groupama – FDJ) si è imposto nella corsa francese, Domblans – Mont Poupet (Salin-les-Bains), percorrendo 174.6 Km in 4h15′28″, alla media di 41.007 Km/h. Ha preceduto di 4″ i connazionali Jordan Jegat (TotalEnergies) e Guillaume Martin (Cofidis). Miglior italiano Marco Frigo (Israel – Premier Tech), 25° a 1′39″
TOUR DU LOIR-ET-CHER
Il belga Simon Dehairs (Alpecin-Deceuninck Development Team) si è imposto nella quarta tappa, circuito di Salbris, percorrendo 121 Km in 2h26′32″, alla media di 49.545 Km/h. Ha preceduto allo sprint lo slovacco Lukáš Kubiš (Elkov – Kasper) e il polacco Patryk Stosz (Team Felt Felbermayr). Miglior italiano Alessio Delle Vedove (Wanty – ReUz – Technord), 4° a 3″. Lo svedese Edvin Lovidius (nazionale svedese) è ancora leader della classifica con 1″ sull’olandese Stijn Daemen (VolkerWessels Cycling Team) e 2″ sul connazionale Jakob Söderqvist (nazionale svedese. Miglior italiano Alexander Konychev (Team Vorarlberg), 41° a 42″
ARNO WALLAARD MEMORIAL
L’olandese Pete Uptegrove (Monda Vakantieparken – IJsselstreek) si è imposto nella corsa olandese, circuito di Meerkerk, percorrendo 188.1 Km in 2h45′56″. Ha preceduto di 3″ il connazionale Jens van den Dool (GRC Jan van Arckel) e di 5″ il connazionale Bert-Jan Lindeman (VolkerWessels Cycling Team). Nessun italiano in gara
LIEGI-BASTOGNE-LIEGI UNDER23
Il britannico Joseph Blackmore (Israel Premier Tech Academy) si è imposto nella corsa belga, Bastogne – Blegny, percorrendo 175 Km in 4h09′53″, alla media di 42.02 Km/h. Ha preceduto di 5″ il belga Robin Orins (Lotto Dstny Development Team) e di 9″ il norvegese Jørgen Nordhagen (Team Visma | Lease a Bike Development). Miglior italiano Matteo Ambrosini (Team MBH Bank Colpack Ballan), 30° a 1′58″
IL GIRO D’ABRUZZO PARLA KAZAKO, VITTORIA FINALE AD ALEXEY LUTSENKO
Missione compiuta per il capitano dell’Astana – Qazaqstan, che dopo la vittoria di ieri a Prati di Tivo, opta per l’attacco da lontano e si prende la classifica finale. Sul traguardo conclusivo dell’Aquila a vincere è Pavel Sivakov (UAE Team Emirates), che supera facilmente George Bennett (Israel – Premier Tech) e lo stesso Lutsenko.
Al 36° Giro d’Abruzzo la tappa finale (Montorio al Vomano – L’Aquila, 173 km) prometteva scintille e così e stato. Il percorso era molto impegnativo, con pochissimi momenti in cui poter rifiatare a causa dei 3000 metri di dislivello spalmati lungo l’intero tragitto e con i GPM di Forca di Penne e a Castel del Monte. Jan Christen, svizzero dell’UAE Team Emirates ed ex leader della classifica generale, farà parte della fuga in compagnia di Matthew Riccitello (Israel – Premier Tech), Sebastien Reichenbach (Tudor Pro Cycling Team), Alessandro Tonelli (VF Group – Bardiani – CSF – Faizané), Adrien Maire (TDT – Unibet Cycling Team) e Simone Raccani (Zaf Euromobil Fior).
Questi sono quasi tutti uomini che hanno chance di agganciare il podio, in particolare lo stesso Christen che è 10° a 2′19” dal capoclassifica Alexey Lutsenko (Astana – Qazaqstan). Infatti è la squadra del kazako a mettersi fin da subito a lavorare in testa al gruppo inseguitore in modo da non far aumentare troppo il distacco. La fuga che viene presa dopo il primo GPM, mentre sulle rampe verso Castel del Monte il primo ad attaccare è George Bennett. Il neozelandese della Israel – Premier Tech prova l’azione solitaria ma Pavel Sivakov (UAE Team Emirates) e Lutsenko gli si accodano. In seguito ci saranno scaramucce tra il neozelandese e Sivakov, roba che non preoccupa affatto il leader della classifica generale. Allo sprint conclusivo Lutsenko lascia fare e Bennett prende la volata da troppo lontano, regalando il successo al francese di origine russa.
Il gap ottenuto basta ai tre anche per salire sul podio finale poichè Lutsenko si impone in classifica con 31” su Sivakov e 34” su Bennett, che scalzano dal secondo e terzo posto rispettivamente Adam Yates (UAE Team Emirates) e Yannis Voisard (Tudor Pro Cycling Team).
Adesso le grandi manovre in vista del Giro d’Italia prevedono, settimana prossima, la disputa dell’impegnativo Tour of the Alps, mentre domenica andrà in scena un altro capitolo delle grandi classiche del nord con l’Amstel Gold Race.
Andrea Giorgini

Alexey Lutsenko (Getty Images)
12-04-2024
aprile 12, 2024 by Redazione
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GIRO D’ABRUZZO
Il francese Pavel Sivakov (UAE Team Emirates) si è imposto nella quarta ed ultima tappa, Montorio al Vomano – L’Aquila, percorrendo 173 Km in 4h13′13″, alla media di 40.993 Km/h. Ha preceduto di 1″ il neozelandese George Bennett (Israel – Premier Tech) e il kazako Alexey Lutsenko (Astana Qazaqstan Team). Miglior italiano Diego Ulissi (UAE Team Emirates), 4° a 39″. Lutsenko si impone in classifica con 31″ su Sivakov e 34″ su Bennett. Miglior italiano Ulissi, 6° a 1′21″
GRAND CLASSIC BESANÇON DOUBS
Il francese Lenny Martinez (Groupama – FDJ) si è imposto nella corsa francese, Besançon – Montfaucon, percorrendo 171.3 Km in 4h09′57″, alla media di 41.12 Km/h. Ha preceduto di 4″ il monegasco Victor Langellotti (Burgos – BH) e di 11″ il connazionale David Gaudu (Groupama – FDJ). Miglior italiano Marco Frigo
(Israel – Premier Tech), 40° a 2′20″
TOUR DU LOIR-ET-CHER
L’olandese Jelte Krijnsen (Parkhotel Valkenburg) si è imposto nella terza tappa, Fréteval – Vendôme, percorrendo 199 Km in 4h16′30″, alla media di 46.55 Km/h. Ha preceduto allo sprint lo svedese Jakob Söderqvist (nazionale svedese) e il norvegese Storm Ingebrigtsen (Team Coop – Repsol). Miglior italiano Alessio Delle Vedove (Wanty – ReUz – Technord), 27° a 26″. Lo svedese Edvin Lovidius (nazionale svedese) è il nuovo leader della classifica con 1″ sull’olandese Stijn Daemen (VolkerWessels Cycling Team) e 2″ su Söderqvist. Miglior italiano Miglior italiano Giacomo Ballabio (Global 6 United), 38° a 42″
GIRO D’ABRUZZO, A PRATI DI TIVO IL COLPO DOPPIO DI LUTSENKO
Con il dorsale n.1 il capitano dell’Astana – Qazaqstan e’ il vincitore della tappa regina nella corsa abruzzese, battendo la coppia della UAE – Team Emirates composta da Adam Yates e Diego Ulissi. Alle loro spalle colpaccio dello svizzero Voisard, che nella volata ristretta ha avuto la meglio su George Bennett e Pavel Sivakov. Domani ultima tappa da Montorio al Vomano a L’Aquila con 3000 metri di dislivello e pochissima pianura.
Cambio della guardia in vetta alla classifica generale del Giro d’Abruzzo, dove Alexey Lutsenko leva dal trono lo svizzero Jan Christen (UAE Team Emirates) e si veste di azzurro. Il portacolori dell’Astana – Qazaqstan, nonostante l’essere stretto nella morsa dell’UAE Team Emirates, era colui che si trovava nella miglior condizione per vincere sul duro traguardo in salita a Prati di Tivo, 15 km impegnativi che vedremo anche al prossimo Giro d’Italia (sabato 11 maggio, tappa con partenza da Spoleto).
Nella giornata odierna a muovere la fuga ci hanno pensato Marco Tizza (Bingoal – WB), Matteo Malucelli (JCL Team Ukyo), Filippo Fiorelli (VF Group – Bardiani – CSF – Faizané), Dennis Lock (Zalf Euromobil Fior) e Manuel Peñalver (Team Polti – Kometa), raggiunti in seguito da Marco Oliva (Vini Monzon – Savini Due – OMZ) e da Tommaso Nencini, quest’ultimo compagno di squadra di Lock. Il vantaggio massimo si aggira sui 2′30” e il primo a staccarsi è Oliva, mentre sulla salita verso Croce Abbio restano al comando solamente Lock, Tizza e Fiorelli, che verranno ripresi all’attacco della salita finale. Qui, sulle rampe verso Prati di Tivo, è la UAE Team Emirates a dettare il passo, con il leader della classifica Jan Christen sugli scudi. La salita si fa più dura e la selezione è totale, restano una decina di corridori a lottare per tappa e maglia, anche perchè il giovane svizzero cede a causa il ritmo imposto. Così, ci pensano Adam Yates (UAE Team Emirates) e Lutsenko a comandare la corsa. Il britannico ci prova con uno scatto non secco e si ripete poco dopo in modo più potente; resta solamente il kazako alle sue ruote, ma i due rallentano e Diego Ulissi (UAE Team Emirates) si riporta sotto. Il corridore toscano scandisce il ritmo per il suo capitano e mette nella morsa Lutsenko, che ha comunque ancora energie per vincere la tappa e prendersi la maglia di leader della classifica generale.
Ottima la prova di Yannis Voisard (Tudor Pro Cycling Team), che è quarto nella tappa e sale al terzo posto provvisorio assoluto. Ad una tappa dal termine Lutsenko ha ora 14” su Yates e 37” sull’elvetico, ma la tappa che domani porterà da Montorio al Vomano fino a L’Aquila non lascerà respiro e tutto potrebbe ancora cambiare. Sonio previsti quasi 3400 metri di dislivello spalmati lungo l’intero percorso e non c’è praticamente pianura: due sono i GPM in programma, il primo a Forca di Penne e il secondo a Castel del Monte e sorprese potranno arrivare in qualsiasi momento. In salita saranno anche i mille metri conclusivi al 6.9% verso il traguardo dell’Aquila.
Andrea Giorgini

Lutsenko stacca Ulissi e Yates a pochi passi dal traguardo di Prati di Tivo (foto RCS Sport/La Presse)
11-04-2024
aprile 11, 2024 by Redazione
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GIRO D’ABRUZZO
Il kazako Alexey Lutsenko (Astana Qazaqstan Team) si è imposto nella terza tappa, Pratola Peligna – Prati di Tivo, percorrendo 163 Km in 4h16′20″, alla media di 38.153 Km/h. Ha preceduto di 2″ l’italiano Diego Ulissi (UAE Team Emirates) e il britannico Adam Yates (UAE Team Emirates). Lutsenko è il nuovo leader della classifica con 14″ su Yates e 37″ sull’elvetico Yannis Voisard (Tudor Pro Cycling Team). Miglior italiano Ulissi, 5° a 38″
TOUR DU LOIR-ET-CHER
Il belga Simon Dehairs (Alpecin-Deceuninck Development Team) si è imposto nella seconda tappa, Selles-sur-Cher – Fougéres-sur-Bièvre, percorrendo 183.9 Km in 4h03′16″, alla media di 45.358 Km/h. Ha preceduto allo sprint i connazionali Steffen De Schuyteneer (Lotto Dstny Development Team) e Lorenz Van de Wynkele (Lotto Dstny Development Team). Miglior italiano Giacomo Ballabio (Global 6 United), 14° a 8″. Van de Wynkele è ancora leader della classifica con 16″ su De Schuyteneer e 17″ sullo svedese Edvin Lovidius (nazionale svedese). Miglior italiano Alexander Konychev (Team Vorarlberg), 23° a 30″
BENOIT COSNEFROY VINCE LA FRECCIA DEL BRABANTE
Nell’antipasto delle Ardenne bella vittoria di Benoit Cosnefroy (Team Decathlon AG2R La Mondiale) che ha la meglio in una volata ristretta su Dylan Teuns (Team Israel Premier Tech) e Tim Wellens (UAE Team Emirates)
La Freccia del Brabante segna come di consueto il passaggio dalle classiche del pavè a quelle dei muri. Si parte da Leuven e si arriva ad Overijse sopo quasi 196 km ricchi di brevi salite spezzagambe con un circuito finale da ripeter 4 volte dove gli attacchi saranno all’ordine del giorno. La fuga di giornata si concretizzava soltanto dopo una quarantina di km grazie all’azione di Alan Riou (Team Arkea B&B Hotels), Nicolas Debeaumarché (Team Cofidis), Jens Reynders (Team Bingoal WB), Lorrenzo Manzin (Team TotalEnergies), Anders Halland Johannessen (Team Uno X Mobility), Tomáš Kopecký (TDT – Unibet Cycling Team), James Whelan (Q36.5 Pro Cycling Team) e Jordi Warlop (Team Soudal Quick Step). Il gruppo teneva nel mirino la fuga e nelle prime posizioni si facevano vedere gli uomini del Team Decathlon AG2R La Mondiale. Dopo una violenta accelerazione del Team Alpecin Deceuninck la fuga veniva ripresa a 67 km dal termine. Ricominciavano attacchi e contrattacchi e tre ciclisti riuscivano ad evadere dal gruppo e cioè Alec Segaert (Team Lotto Dstny), Antoine Huby (Team Soudal Quick Step) ed Andreas Leknessund (Team Uno X Mobility).Seguivano una trentina abbondante di km in cui alle spalle dei tre battistrada si alternavano nuovi attacchi che rimescolavano continuamente la situazione, del resto una delle caratteristiche principali della Freccia del Brabante. A circa 20 km dalla conclusione in testa alla corsa erano presenti Tim Wellens (UAE Team Emirates), Dylan Teuns (Team Israel Premier Tech) e Marijn van den Berg (Team EF Education EasyPost). Il terzetto raggiungeva un vantaggio massimo sul gruppo inseguitore che arrivava a 25 secondi. Dal gruppo, molto frammentato a causa dei continui cambi di ritmo, uscivano a loro volta altri ciclisti ed il primo a raggiungere il terzetto di testa era Quinten Hermans (Team Alpecin Deceuninck). Subito dopo riuscivano ad aggregarsi ai quattro battistrada anche Benoit Cosnefroy (Team Decathlon AG2R La Mondiale) Jefferson Cepeda (Team Caja Rural Seguro RGA) e Joseph Blackmore (Team Israel Premier Tech). Questi sei ciclisti si sarebbero giocati la vittoria visto che alle loro spalle il gruppo non era più compatto ed i vari drappelli esistenti non riuscivano a ricucire su quello di testa, Van den Berg provava l’azione solitaria a circa 3 km dalla conclusione ma l’arrivo in salita lo costringeva a desistere visto che i cinque ciclisti alle sue spalle rientravano su di lui dopo lo striscione dell’ultimo km. Nella volata in costante ascesa Cosnefroy vinceva davanti a Teuns e Wellens, mentre chiudevano la top five Blackmore in quarta posizione e Cepeda in quinta posizione. Il primo gruppo inseguitore veniva regolato da Michael Matthews (Team Jayco AlUla) in ottava posizione a 28 secondi di ritardo da Cosnefroy. Il francese vince finalmente la Freccia del Brabante dopo aver collezionato tre podi negli ultimi quattro anni e si candida come una delle minacce più serie per Mathieu van der Poel all’Amstel Gold Race di domenica prossima.
Antonio Scarfone

Benoit Cosnefroy vince la Freccia del Brabante (foto: Getty Images)
10-04-2024
aprile 10, 2024 by Redazione
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FRECCIA DEL BRABANTE
Il francese Benoît Cosnefroy (Decathlon AG2R La Mondiale Team) si è imposto nella corsa belga, Lovanio – Overijse, percorrendo 195.2 Km in 4h17′02″, alla media di 45.566 Km/h. Ha preceduto allo sprint i belgi Dylan Teuns (Israel – Premier Tech) e Tim Wellens (UAE Team Emirates). Miglior italiano Nicolò Buratti (Bahrain – Victorious), 18° a 28″.
FRECCIA DEL BRABANTE DONNE
L’italiana Elisa Longo Borghini (Lidl – Trek) si è imposta nella corsa belga, Sint-Kwintens-Lennik – Overijse, percorrendo 134.9 Km in 3h26′18″, alla media di 39.234 Km/h. Ha preceduto di 41″ l’olandese Demi Vollering
(Team SD Worx – Protime) e di 1′06″ l’australiana Alexandra Manly (Liv AlUla Jayco)
GIRO D’ABRUZZO
L’elvetico Jan Christen (UAE Team Emirates) si è imposto nella seconda tappa, Alanno – Magliano de’ Marsi, percorrendo 162 Km in 4h04′10″, alla media di 39.809 Km/h. Ha preceduto di 16″ il kazako Alexey Lutsenko (Astana Qazaqstan Team) e l’italiano Thomas Pesenti (JCL Team UKYO). Christen è il nuovo leader della classifica con 20″ su Lutsenko e 22″ su Pesenti
TOUR DU LOIR-ET-CHER
Il belga Lorenz Van de Wynkele (Lotto Dstny Development Team) si è imposto nella prima tappa, Blois – Vineuil, percorrendo 183 Km in 4h00′16″, alla media di 45.699 Km/h. Ha preceduto allo sprint lo svedese Edvin Lovidius (nazionale svedese) e di 3″ l’olandese Stijn Daemen (VolkerWessels Cycling Team). Miglior italiano Alexander Konychev (Team Vorarlberg), 11° a 7″. Van de Wynkele è il primo leader della classifica con 5″ su Lovidius e 8″ su Daemen. Miglior italiano Konychev, 13° a 18″
THE PRINCESS MAHA CHAKRI SIRINDHORN’S CUP WOMEN’S TOUR OF THAILAND
La thailandese Jutatip Maneephan (Thailand Women’s Cycling Team) si è imposta nella terza ed ultima tappa, Bueng Sam Phan – Si Thep Historical Park, percorrendo 70 Km in 1h29′43″, alla media di 46.814 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’australiana Claudia Marcks (Bikewheels.com.au Cycling Team) e la vietnamita Thị Thật Nguyễn (nazionale vietnamita). Nessuna italiana in gara. La Maneephan si impone in classifica con lo stesso tempo della Nguyễn e 14″ sulla Marcks
UAE TROPPO FORTE A MAGLIANO DE’ MARSI. PER CHRISTEN TAPPA E MAGLIA
Nella seconda tappa del Giro d’Abruzzo Jan Christen (UAE Team Emirates) attacca a cinque km dalla conclusione e vince in solitaria a Magliano de’ Marsi, ben coadiuvato alle sue spalle dai compagni di squadra, abili a chiudere qualsiasi velleità di recupero da parte di altri ciclisti, con Adam Yates e Pavel Sivakov in versione gregari di lusso
Il Monte Urano è l’unico gpm della seconda tappa del Giro d’Abruzzo da Alanno a Magliano de’ Marsi di 161 km. Un vero e proprio muro di 4.5 km al 9.4% di pendenza media con il tratto centrale che presenta pendenze ben superiori al 10%. Il problema è che questa salita si affronta dopo una quarantina di km dalla partenza e con ancora oltre 100 km da percorrere, per cui non crediamo che gli uomini di classifica si muoveranno ed anzi aspetteranno la tappa di domani ai Prati di Tivo per darsi battaglia. La fuga di giornata partiva dopo una ventina di km grazie all’azione di Abram Stockman (TDT – Unibet Cycling Team), Diego Bracalente (Team MBH Bank Colpack Ballan), Andrea Guerra (Zalf Euromobil Fior) ed Alessandro Tonelli (VF Group – Bardiani CSF – Faizanè). Il vantaggio della fuga sul gruppo maglia azzurra raggiungeva saliva a circa 2 minuti in pochi km. AI piedi del Monte Urano il vantaggio era salito ulteriormente e sfiorava i 4 minuti. Guerra scollinava in prima posizione sul gpm di Monte Urano posto al km 45.5. Nel lungo tratto in pianura tra il km 70 ed il km 135 il gruppo, tirato soprattutto dall’UAE Emirates e dall’Astana Qazaqstan, si avvicinava sensibilmente ai quattro battistrada. Guerra si aggiudicava il traguardo volante di Luco dei Marsi posto al km 113.8. La corsa si accendeva negli ultimi 10 km dopo che la maglia azzurra Davide Zanoncello (Team VF Group – Bardiani CSF – Faizanè) aveva perso contatto dal gruppo dei favoriti. Era l’UAE Team a prendere in mano le redini della corsa con Jan Christen che scattava a poco più di 5 km dal termine. Il giovane ciclista svizzero raggiungeva 15 secondi di vantaggio sul drappello degli inseguitori ben controllato dai compagni dai squadra Adam Yates e Pavel Sivakov. Christen manteneva intatto il vantaggio che lo portava a vincere in solitaria sul traguardo di Magliano de’ Marsi con 16 secondi di vantaggio su Alexey Lutsenko (Team Astana Qazaqstan) che regolava il drappello alle sue spalle davanti a Thomas Pesenti (JCL Team UKYO). Chiudevano la top five i due ciclisti della Tudor Pro Cycling, ovvero Yannis Voisard in quarta posizione e Sebastien Reichenbach in quinta posizione. Nella top five si segnalava inoltre il buon sesto posto di Domenico Pozzovivo (Team VF Group – Bardiani CSF – Faizanè) ed il nono posto di Giovanni Carboni (JCL Team UKYO). Christen ottiene la prima vittoria stagionale dopo esserci andato molto vicino alla scorsa Milano – Torino, quando venne battuto soltanto da un brillante Alberto Bettiol (Team EF Education EasyPost). Christen è ora la nuova maglia azzurra e può gestire 20 secondi di vantaggio su Lutsenko , secondo e 22 secondi di vantaggio su Pesenti, terzo. Il resto degli avversari si trova a 26 secondi di ritardo per cui Christen domani se ha la gamba buona anche sulla salita dei Prati di Tivo può aspirare concretamente alla vittoria della breve corsa appenninica. Vedremo se Adam Yates e Pavel Sivakov faranno da chioccia al diciannovenne svizzero e se in caso di attacchi più o meno decisi da parte di altri ciclisti, i capitani dell’UAE Team si muoveranno in prima persona. Resta il fatto che, come accennato precedentemente, la terza tappa di domani sarà decisiva per la vittoria finale del Giro d’Abruzzo 2024.
Antonio Scarfone

Jan Christen vince a Magliano de' Marsi (foto: @ilgirodabruzzo)