PRIMA VITTORIA STAGIONALE DI GANNA. POGACAR SEMPRE PIU’ ROSA
maggio 18, 2024 by Redazione
Filed under 18 MAGGIO 2024 - 14a tappa: CASTIGLIONE DELLE STIVIERE - DESENZANO DEL GARDA, News
Ganna si vendica della maglia rosa che gli aveva tolto la vittoria nella prima cronometro di questo giro e, sfoderando una prestazione ottima, ferma i cronometri sul tempo di 35′02″, 29 secondi meglio del leader della classifica generale, che si aggiudica comunque il secondo posto guadagnando ancora sui diretti avversari alla vigilia delle grandi montagne.
Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) punta a vincere il Giro, ha un ottimo vantaggio in classifica generale e, dopo il secondo intertempo, era in netto vantaggio su tutti i suoi possibili avversari in classifica generale. Domani iniziano le montagne, con la tappa forse più dura del Giro, certamente la più lunga e quella dotata del maggior dislivello-
Tutti questi fattori potrebbero aver portato Pogacar a non spingere al massimo e l’impressione è dovuta al fatto che, dal secondo intermedio sino al traguardo, in 8 chilometri, Pogacar ha perso 19 secondi da Filippo Ganna (INEOS Grenadiers), ovvero più di 2 secondi al chilometro. Al primo intertempo, invece, la maglia rosa guadagnava 4 secondi nei confronti del campione italiano di specialità e questo forse per via del tracciato più tecnico che da pedalare; ma al secondo intertempo, quando già il percorso si presentava più filante, accusava un ritardo di 10 secondi, il che significa che aveva perso 14 secondi in 15 chilometri, meno della metà di quanto ha perso negli ultimi 8 Km.
E’, quindi, evidente un calo della prestazione nel finale da parte di Pogacar, cosa che può essere dovuta a una piccola défaillance, oppure a una scelta precisa dettata dal fatto che domani c’è una tappa molto dura e è importante non sprecare oggi troppe energie.
Del resto, anche le prestazioni degli altri corridori confermano questo aspetto. Antonio Tiberi (Bahrain – Victorious), che dopo 7,8 Km accusava 21 secondi da Pogacar, ha poi chiuso la prova con un passivo di 50 secondi dallo sloveno, il che significa ch in 23.3 Km ha accusato solo 8 secondi in più rispetto a quanto aveva perso in 8 chilometri, mentre l’evoluzione del passivo è stata più regolare nei confronti del vincitore.
Ganna ha concluso la prova ad una media superiore ai 53 Km/h, anche se il direttore sportivo, intervistato nel dopo corsa, ha affermato che l’obiettivo era quello di arrivare a una media di 54 Km/h.
Ad ogni modo, su un percorso più congeniale alle sue caratteristiche rispetto alla prova di Perugia, il campione italiano è riuscito ad esprimersi al meglio e a cogliere la prima vittoria stagionale.
La maglia rosa, al netto di quanto già osservato, ha comunque guadagnato abbastanza nei confronti degli avversari: 38″ su Tymen Arensman (INEOS Grenadiers), 45″ su Geraint Thomas (INEOS Grenadiers), 50″ su Tiberi, 56″ su Ben O’Connor (Decathlon AG2R La Mondiale) e 1′16″ su Daniel Felipe Martinez (BORA – Hansgrohe), autore di una prova opaca. In seguito alla brutta prestazione il colombiano ha perduto la seconda posizione in classifica in favore di Thomas, ma va detto che Martinez, pur essendo campione nazionale di specialità, è comunque più uno scalatore che un cronoman, avendo conquistato in titolo in Colombia, che come tutti sanno non ha una grande tradizione per le corse contro il tempo.
Buona la difesa di Tiberi che è stato, come nella prima tappa a cronometro, estremamente regolare e ora si trova in top five a 5′17 da Pogacar, a soli 1′21″ dal podio e a 42 secondi dal quarto posto.
Ora il corridore laziale dovrà fare attenzione ad Arensman, che può insidiarlo anche nella lotta per la maglia bianca. L’olandese è stato autore di un’ottima prova, ha chiuso terzo a 1′07″ da Ganna, guadagnando 12 secondi su Tiberi al netto delle difficoltà che entrambi hanno avuto nelle prime tappe, che per Arensman sono state tuttavia molto più gravi.
Thomas si è ritrovato e sembra aver superato le difficoltà emerse nella prova contro il tempo di Perugia ed è andato a riprendersi il secondo posto. Il gallese, si sa, è un cagnaccio, un regolarista, un fondista, un corridore esperto ed estremamente solido che nella terza settimana, pur senza particolari acuti, è in grado di mantenere l’asticella alta, proprio quando gli altri cominciano ad essere a corto di energie.
In lotta per il podio c’è pure O’Connor, anche lui autore di una prova tutto sommato molto buona, considerando le sue caratteristiche: è stato solo 6 secondi più lento di Tiberi e ne ha incassati da uno specialista delle prove contro il tempo come Thomas. Se l’australiano non commetterà più l’errore di fare il fuori giri per tentare di seguire un eventuale attacco della maglia rosa, potrà essere un brutto cliente in salita.
Infine, una menzione per gli ultimi due italiani in top ten: Filippo Zana (Team Jayco AlUla) ha concluso ventiquattresimo con un ritardo di 2′32″ da Ganna e ha messo in campo una difesa tutto sommato discreta, considerando le sue caratteristiche, perdendo 5 secondi al chilometro dal vincitore; meno bene è andata a Lorenzo Fortunato (Astana Qazaqstan Team), quarantaquattresimo con un ritardo di 3′50″, che significa oltre 8 secondi al chilometro. Va comunque detto che Fortunato è riuscito a mantenere la top ten e ora potrà far valere le sue doti di scalatore per provare a centrare una vittoria di tappa.
Come era prevedibile, la cronometro di oggi non è stata un terremoto ma ha dato dei piccoli assestamenti alla classifica generale, ma da domani si inizia a fare sul serio.
La quindicesima tappa prevede 5400 metri di dislivello e, anche se l’eliminazione della Forcola di Livigno ha reso il finale meno duro, la prova resta comunque molto severa. I tratti più duri si incontranno negli ultimi 6 chilometri verso il Mottolino e questo potrebbe forse spegnere le velleità di un attacco da lontano. Sarà interessante capire se qualcuno vorrà giocare le carte dell’azzardo, provando un attacco sul Foscagno, sul quale, peròm è difficile fare la differenza a causa delle pendenze piuttosto regolari e nient’affatto elevate. Attenzione, però, alla discesa dal Mortirolo che potrebbe essere il terreno per imboscate, a maggior ragione se dovesse essere bagnata (cosa che, stando alla previsione meteo, non può essere esclusa).
Benedetto Ciccarone

Ganna sfreccia più veloce di tutti sulle strade della crono di Desenzano (Getty Images)
18-05-2024
maggio 18, 2024 by Redazione
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GIRO D’ITALIA
L’italiano Filippo Ganna (INEOS Grenadiers) si è imposto nella quattordicesima tappa, cronometro individuale Castiglione delle Stiviere – Desenzano del Garda, percorrendo 31.2 Km in 35′02″, alla media di 53.435 Km/h. Ha preceduto di 29″ lo sloveno Tadej Pogačar (UAE Team Emirates) e di 1′07″ l’olandese Thymen Arensman (INEOS Grenadiers). Pogačar è ancora in maglia rosa con 3′41″ sul britannico Geraint Thomas (INEOS Grenadiers) e 3′56″ sul colombiano Daniel Felipe Martínez (Bora-Hansgrohe). Miglior italiano Antonio Tiberi (Bahrain – Victorious), 5° a 5′17″
4 JOURS DE DUNKERQUE – GRAND PRIX DES HAUTS DE FRANCE
L’irlandese Sam Bennett (Decathlon AG2R La Mondiale Team) si è imposto nella quinta tappa, Arques – Cassel, percorrendo 179.1 Km in 4h24′31″, alla media di 40.625 Km/h. Ha preceduto allo sprint il francese Paul Penhoët (Groupama – FDJ) e il belga Jenno Berckmoes (Lotto Dstny). Due italiani in gara: Giacomo Villa (Bingoal WB) 56° a 9′08″, Fausto Masnada (Soudal Quick-Step) 86° a 9′40″. Bennett è ancora leader della classifica con 28″ su Penhoët e 31″ su Berckmoes. Villa 57° a 10′42″, Masnada 67° a 12′03″
VEENENDAAL VEENENDAAL CLASSIC
Il norvegese Tord Gudmestad (Uno-X Mobility) si è imposto nella corsa olandese, circuito di Veenendaal, percorrendo 171.6 Km in 3h36′06″, alla media di 47.645 Km/h. Ha preceduto allo sprint il belga Simon Dehairs (Alpecin-Deceuninck Development Team) e l’olandese Dylan Groenewegen (Team Jayco AlUla). Miglior italiano Matteo Moschetti (Q36.5 Pro Cycling Team), 4°.
INTERNATIONAL TOUR OF HELLAS
Il britannico Dylan Hicks (Saint Piran) si è imposto nella quarta tappa, Spercheiada – Calcide, percorrendo 196.5 Km in 4h37′00″, alla media di 42.57 Km/h. Ha preceduto allo sprint il polacco Bartosz Rudyk
(ATT Investments) e il belga Bo Godart (Tarteletto – Isorex). Miglior italiano Luca Colnaghi (VF Group – Bardiani CSF – Faizanè), 4°. L’austriaco Riccardo Zoidl (Team Felt Felbermayr) è ancora leader della classifica con 46″ sul connazionale Hermann Pernsteiner (Team Felt Felbermayr) e 1′33″ sull’italiano Valerio Conti (Team Corratec – Vini Fantini)
TOUR OF SAKARYA (Turchia)
Il cinese Xianjing Lyu (China Glory – Mentech Continental Cycling Team) si è imposto nella seconda tappa, Sakarya – Kaynarca, percorrendo 136.4 Km in 2h59′51″, alla media di 45.505 Km/h. Ha preceduto allo sprint i turchi Burak Abay (Sakarya BB Pro Team) e Serdar Anıl Depe (Spor Toto Cycling Team). Nessun italiano in gara. Il sudafricano Willie Smit (China Glory – Mentech Continental Cycling Team) è ancora leader della classifica con 1′29″ sul turco Kaan Özkalbim (Spor Toto Cycling Team) e sul kazako Iogan Shtein (Vino SKO Team)
TOUR D’ALGÉRIE CYCLISTE
L’algerino Ayoub Ferkous (UCI WCC Men’s Team) si è imposto nella settima tappa, Sétif – Constantine, percorrendo 129.4 Km in 2h36′12″, alla media di 49.706 Km/h. Ha preceduto allo sprint il ruandese Paul Uwiduhaye (nazionale ruandese) e di 45″ il connazionale Youcef Reguigui (Terengganu Cycling Team). Nessun italiano in gara. L’eritreo Meron Teshome Hagos (nazionale eritrea) è ancora leader della classifica con 30″ sull’algerino Nassim Saidi (Madar Pro Cycling Team) e 38″ sull’olandese Lars Quaedvlieg (Universe Cycling Team)
ORLEN NATIONS GRAND PRIX (Under23 – Polonia)
Il danese Peter Øxenberg Hansen (nazionale danese) si è imposto nella quarta tappa, Bukovina Resort – Jasło, percorrendo 175 Km in 4h01′43″, alla media di 43.439 Km/h. Ha preceduto di 5″ l’italiano Filippo d’Aiuto (nazionale italiana) e di 14″ il britannico Matthew Brennan (nazionale britannica). Il francese Mathys Rondel (nazionale francese) è ancora leader della classifica con 14″ sul connazionale Brieuc Rolland (nazionale francese) e 16″ su Brennan. Miglior italiano Alessandro Pinarello (nazionale italiana), 13° a 47″
VUELTA A BURGOS FEMINAS
L’olandese Lorena Wiebes (Team SD Worx – Protime) si è imposta nella terza tappa, Roa de Duero – Melgar de Fernamental, percorrendo 122 Km in 2h54′21″, alla media di 41.985 Km/h. Ha preceduto allo sprint la francese Clara Copponi (Lidl – Trek) e la connazionale KMaike van der Duin (Canyon//SRAM Racing). Miglior italiana Maria Giulia Confalonieri (Uno-X Mobility), 4°. L’olandese Demi Vollering (Team SD Worx – Protime) è ancora leader della classifica con 8″ sulla francese Évita Muzic (FDJ – SUEZ) e 11″ sulla connazionale Karlijn Swinkels (UAE Team ADQ). Miglior italiana Soraya Paladin (Canyon//SRAM Racing), 6° a 26″.
TIC-TAC IN RIVA AL GARDA
maggio 18, 2024 by Redazione
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Tornano a ticchettare i cronometri al Giro d’Italia. Una settimana dopo la sfida contro il tempo sulle strade umbre va in scena un’altra tappa a cronometro, stavolta disegnata su di un tracciato più tarato sulle misure degli specialisti. Nonostante l’ambientazione collinare, le difficoltà altimetriche oggi avranno la forma d’isolati colli, brevi e poco pendenti, e nulla arriverà a turbare le loro possibilità di vittoria. Ma anche in questo caso occorrerà utilizzare con parsimonia le energie, perché il giorno dopo sarà in programma il primo, duro tappone alpino.
Per la seconda e ultima volta in questa edizione del Giro tornano a scattare i cronometri per un’altra appassionante sfida contro l’orologio destinata a cambiare ancora una volta i connotati alla classifica. Stavolta si è scelta un’ambientazione più collinare rispetto a quella dell’altra prova contro il tempo che, tolta la salita finale verso Perugia, si era disputata sul perfetto piattone della Valle Umbra. Il palcoscenico prescelto per questa seconda cronometro sarà quello delle colline moreniche del Garda, il “filtro” che separa il lago dalla Pianura Padana e che 165 anni fu teatro della storica battaglia di Solferino e San Martino, episodio della Seconda Guerra d’Indipendenza Italiana che rappresentò la fine del dominio austriaco sui territori della Lombardia e del Veneto, tirando idealmente la volata alla proclamazione dell’unità nazionale, sancita due anni più tardi. Nonostante questa premessa geografica, il percorso che condurrà i “girini” da Castiglione delle Stiviere a Desenzano del Garda può tranquillamente essere definito pianeggiante, per la gioia di quei cronoman puri le cui velleità una settimana prima si erano scontrate con la salita che conduceva verso Perugia. Oggi le difficoltà altimetriche avranno, infatti, l’aspetto di tre brevi strappi – il più lungo e difficile di 600 metri, gli altri due entrambi lunghi 400 metri – che spuntano come funghi dalla pianura e che difficilmente turberanno la gara ai favoriti per la vittoria finale. Non dovranno però, incappare nell’errore di lanciare i loro cavalli al galoppo sfrenato, come accadeva sui campi di battaglia risorgimentali, perché anche questa tappa sarà immediatamente seguita da una dura frazione di montagna e occorrerà dosare le energie senza “strafare”, considerato anche che la tappa di Livigno sarà molto più dura rispetto a quella che conduceva ai Prati di Tivo, che come ben ricordiamo è stata affrontata dopo la crono di Perugia
Si scenderà dalla rampa di lancio in Piazza San Luigi, cuore di Castiglione delle Stiviere sul quale affaccia la basilica intitolata al santo gesuita che fu anche marchese della celebre famiglia Gonzaga. Usciti dalla città che vanta anche il Museo Internazionale della Croce Rossa – fondata nel 1863 dal filantropo elvetico Jean Henri Dunant, sconvolto dalla vista dei soldati feriti durante la battaglia di Solferino – si prenderà subito la strada delle colline e dopo poco meno di 5 Km si giungerà ai piedi del primo dei tre dentelli che movimentano il tracciato della crono, lungo 400 metri e caratterizzato da una pendenza media del 4.5%. 3 Km più avanti saranno comunicati i primi tempi di gara al momento del passaggio da Solferino, dove si transiterà ai piedi della collina della Rocca, torre costruita nel 1022 nel luogo che oggi costituisce il punto più elevato della provincia di Mantova (206 metri sul livello del mare) e che nel 1870 fu trasformata in museo dedicato alla battaglia, nell’occasione ribattezzandola “Spia d’Italia”. A una dozzina di chilometri dal via si arriverà all’appuntamento con il momento più difficile di questa crono, la salita di 600 metri al 6% che conduce a Cavriana, borgo dominato dalla torre campanaria che svetta su resti del castello, le cui pietre saranno utilizzate nel 1770 per ristrutturare la sottostante Villa Mirra, nella quale soggiornarono l’imperatore francese Napoleone III nei giorni della battaglia di Solferino, mentre al presidente della Repubblica Italiana Giovanni Gronchi e il francese Charles de Gaulle vi sarà offerta una colazione ufficiale il 24 giugno del 1959, nel primo centenario del fatto d’armi.
Seguirà un tratto di circa 4 Km caratterizzato da lievissime ondulazioni, falsipiani quasi impercettibili che la strada disegna percorrendo la plaga collinare a occidente di Castellaro Lagusello, delizioso borgo medioevale affacciato su di un piccolo laghetto dall’insolita forma a cuore, sulle cui rive negli anni settanta è stato scoperto un insediamento palafitticolo che nel 2011 è stato inserito nella lista dei patrimoni dell’umanità dell’UNESCO. Per un paio di chilometri la strada torna perfettamente pianeggiante, pedalando in direzione dell’ultimo ostacolo di giornata, un’ascesa di 400 metri al 4.4% che si concluderà alle soglie di Pozzolengo, dove i corridori sfioreranno il locale castello, in realtà un microscopico borgo fortificato costruito tra il IX e il X secolo sulla sommità del Monte Fluno per dare ospitalità alla popolazione locale durante le scorribande dei barbari.
Allo scoccare del ventesimo chilometro terminerà la fase più intricata di questa crono e da qui al traguardo, 11 Km più tardi, non s’incontreranno più tratti da percorrere in salita. Poco meno di 3 km più avanti si raggiungerà il secondo e ultimo dei punti di rilevamento degli intermedi, che saranno presi in prossimità della Torre di San Martino della Battaglia, monumento memoriale della storica tenzone che – a differenza di quello di Solferino – fu appositamente costruito tra il 1880 e il 1983, innalzato a poca distanza dall’ossario nel quale furono deposti i resti di oltre 2600 soldati caduti sul campo, appartenenti sia all’Armata Sarda, sia allo sconfitto esercito dell’Impero Austro-Ungarico.
Quando mancheranno 4 Km all’arrivo si giungerà, infine, sulla sponda meridionale del lago di Garda, che s’incontrerà all’altezza di Rivoltella, la frazione di Desenzano presso la quale in antichità si trovava la Mansio ad Flexum, stazione di posta per il cambio dei cavalli collocata in un punto strategico al punto che l’originario toponimo di questo luogo è perfino riportato sulle mappe che il matematico Ignazio Denti fece affrescare sulla volta della Galleria delle Carte Geografiche, presso i Musei Vaticani.
Ancora pochi minuti di gara e poi, presso il porto di Desenzano, conosceremo gli esiti di quest’altra sfida contro il tempo.
Mauro Facoltosi

La torre di San Martino della Battaglia e l’altimetria della quattordicesima tappa (www.lagodigardaeventi.it)
CIAK SI GIRO
A due passi dal percorso di gara c’è il delizioso borgo di Castellaro Lagusello, frazione del comune di Monzambano che in un paio di occasioni ha prestato i propri vicoli all’occhio della macchina da presa. Qui ci limitiamo a ricordare il primo dei due film girati in questo luogo, “La partita”, pellicola del 1988 diretta da Carlo Vanzina. Il popolare regista figlio d’arte (il padre fu il mitico Steno) è principalmente conosciuto per le commedie e per esser considerato il “papà dei cinepanettoni” (pensate che la Treccani ha pure coniato il neologismo “vanzinata”), ma nella sua carriera ha saltuariamente esplorato altri generi come il thriller (“Sotto il vestito niente” è ancora oggi uno dei suoi film più celebri), il biografico (“I miei primi 40 anni”, trasposizione cinematografica della biografica di Marina Ripa di Meana), il giallo (“Tre colonne in cronaca”), il sentimentale (“Piccolo grande amore”) e il film d’avventura. È il caso, quest’ultimo, de “La partita”, film ambientato nel XVIII secolo per il quale Vanzina reclutò due star di Hollywood, il premio oscar Faye Dunaway e Matthew Modine, ai quale fu affidato il ruolo dei protagonisti: Modine è il nobile Francesco Sacredo che, rientrato in patria dopo l’esilio, scopre che il padre ha perduto al gioco l’intero patrimonio di famiglia, finito nelle mani della scaltra contessa Matilde Von Wallenstein (la Dunaway), la quale proporrà all’uomo un’ennesima “partita”, il cui esito sarà la riconquista o la definitiva perdita dei beni di famiglia. Per girare il film occorrevano location “d’epoca” e così si scelse Venezia per le scene principali (lì abitano il Sancredo e la contessa), poi la produzione “emigrò” prima in Lombardia (ed è qui che entrano in scena Castellaro Lagusello e la vicina Sirmione) e in seguito in Francia, dove lo scontro finale tra i due protagonisti ha come palcoscenico una chiesetta affacciata sul canale della Manica. Altre scene furono girate in Lazio, tra Bracciano, Cerveteri e la capitale, dove per le riprese si utilizzò un fasullo villaggio medioevale che qualche anno prima era stato costruito presso gli studi di Cinecittà e che sarà successivamente smantellato per far posto ad altri set: si tratta di una location posticcia ma ben nota, perché nel 1984 era stata il villaggio di Frittole, il piccolo borgo nel quale Benigni e Troisi capitano dopo esser sbalzati indietro nel tempo nel film campione d’incassi “Non ci resta che piangere”. Negli anni successivi in due occasioni sarà sullo stesso set anche Paolo Villaggio, che nel 1985 vi girerà “Fracchia contro Dracula” e dodici mesi più tardi “Superfantozzi”.
In collaborazione con www.davinotti.com

Castellaro Lagusello nel film di Carlo Vanzina “La partita” (www.davinotti.com)
Qui potete vedere le altre location del film
https://www.davinotti.com/forum/location-verificate/la-partita/50018801
https://www.davinotti.com/forum/location-segnalazioni/la-partita/80018801
FOTOGALLERY
Castiglione delle Stiviere, Basilica di San Luigi Gonzaga
Castiglione delle Stiviere, Museo Internazionale della Croce Rossa
L’imbocco del primo strappo, alle porte di Solferino
La rocca di Solferino
Cavriana vista dal castello
Scorcio di Castellaro Lagusello
L’ingresso al borgo fortificato di Pozzolengo
L’ossario di San Martino della Battaglia
Il porto di Desenzano del Garda, presso il quale terminerà la cronometro
QUARTIERTAPPA: DALLA SEDE DI CENTO
maggio 17, 2024 by Redazione
Filed under 17 MAGGIO 2024 - 13a tappa: RICCIONE - CENTO, Approfondimenti
Ecco il tradizionale contenitore made ilciclismo.it che da diverse stagioni accompagna le cronache prima del Giro e poi del Tour. All’interno ritroverete le rubriche riservate alla rassegna stampa internazionale, alla colonna sonora del giorno, alle previsioni del tempo per la tappa successiva, alle “perle” dei telecronisti, al Giro d’Italia rivisto alla “rovescia” e al ricordo di un Giro passato (quest’anno rivisiteremo l’edizione vinta dall’elvetico Carlo Clerici nel 1954)
SALA STAMPA
Italia
A Cento è volatona: tripletta di super Milan! Pogacar sempre in maglia rosa
Gazzetta dello Sport
Slovenia
Kronometer in kraljevska etapa za kronanje rožnatega panterja – Milan tretjič do zmage, Mezgečevi tudi danes praznih rok (Il cronometro e il palco reale per l’incoronazione della pantera rosa – Milan alla vittoria per la terza volta, anche oggi Mezgeč è a mani vuote)
Delo
Regno Unito
In-form Milan pounces for third stage victory of race (Milan in forma si avventa per la terza vittoria di tappa)
The Guardian
Francia
Milan s’offre une 3e victoire d’étape (Milan si offre una terza vittoria di tappa)
L’Équipe
Spagna
Hat-trick de Milan (Tripletta di Milan)
AS
Belgio
Alweer raak voor Jonathan Milan: Italiaan sprint onhoudbaar naar derde ritzege in de Giro na sterk werk van Jasper Stuyven (Un altro successo per Jonathan Milan: per l’italiano sprint inarrestabile verso la terza vittoria di tappa al Giro dopo il grande lavoro di Jasper Stuyven)
Het Nieuwsblad
Paesi Bassi
Onaantastbare Milan pakt met sprint uit het boekje derde ritzege in Giro (L’intoccabile Milan conquista la terza vittoria di tappa al Giro con uno sprint da manuale)
De Telegraaf
Germania
Bauhaus starker Dritter bei Milan-Hattrick (Forte Bauhaus, terzo nella tripletta di Milan)
Kicker
Australia
More Giro woe for out-of-sorts Aussie sprint ace Ewan (Altri guai al Giro per l’asso australiano dello sprint Ewan, fuori forma)
The West Australian
DISCOGIRO
La colonna sonora della tappa del Giro scelta per voi da ilciclismo.it
La vida es un carnaval (Celia Cruz)
METEOGIRO
Castiglione delle Stiviere – partenza primo corridore (13.20) : nubi sparse, 21°C, vento moderato da E (6-20 Km/h), umidità al 58%
Castiglione delle Stiviere – ore 14.30: nubi sparse, 22°C, vento moderato da E (5-21 Km/h), umidità al 55%
Castiglione delle Stiviere – ore 15.30: nubi sparse, 22°C (percepiti 25°C), vento moderato da E (6-18 Km/h), umidità al 54%
Castiglione delle Stiviere – partenza maglia rosa (ore 16.35): nubi sparse, 22°C (percepiti 25°C), vento moderato da E (8-19 Km/h), umidità al 54%
Desenzano del Garda – arrivo primo corridore (13.56) : nubi sparse, 21°C, vento moderato da E (4-18 Km/h), umidità al 57%
Desenzano del Garda – ore 15 : nubi sparse, 22°C, vento moderato da E (5-14 Km/h), umidità al 56%
Desenzano del Garda – ore 16 : nubi sparse, 22°C, vento moderato da E (6-16 Km/h), umidità al 56%
Desenzano del Garda – arrivo maglia rosa : nubi sparse, 22°C, vento moderato da E (7-17 Km/h), umidità al 56%
GLI ORARI DEL GIRO
13.00: inizio diretta su Eurosport
13.20: inizio diretta su RaiSport
13.40: partenza del primo corridore da Castiglione delle Stiviere
14.00: inizio diretta su Rai2
14.15: arrivo del primo corridore a Desenzano del Garda
16.43: partenza della maglia rosa da Castiglione delle Stiviere
17.20: arrivo della maglia rosa a Desenzano del Garda
I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Con la ricomposizione della coppia al commento Pancani – Cassani la rubrica degli strafalcioni dei telecronisti riprende il suo titolo originario
De Luca: “Tiberi sta masticando qualche gommino” (caramelle gommose)
De Luca: “Ecco l’Arco Augusto” (Arco di Augusto)
Petacchi: “L’Alpecin-Deceuninck vogliono una vittoria di tappa”
Borgato: “Cercare di generale stress alla maglia rosa di Tadej Pogacar” (chissà come sarà stropicciata stasera)
Fabretti: “Umberto Ganna” (Filippo)
Televideo RAI: “Aniolkowsky”, “Aniolkowsi” (Aniolkowski)
Televideo RAI: “Timn Van Dijke” (Tim)
Televideo: “Giovani Lonardi”
GIROALCONTRARIO
L’ordine d’arrivo e la classifica generale dal punto di vista della maglia nera
Ordine d’arrivo della tredicesima tappa, Riccione – Cento
1° Ewen Costiou
2° Mattia Bais a 2′45″
3° Benjamin Thomas a 3′06″
4° Simon Clarke s.t.
5° Tobias Foss a 3′48″
Classifica generale
1° Alan Riou
2° David Dekker a 52″
3° Josef Cerný a 1′29″
4° Fabian Lienhard a 2′50″
5° Tim Merlier a 5′30″
Miglior italiano Davide Cimolai, 13° a 11′00″
IL GIRO DI 70 ANNI FA
Riviviamo l’edizione 1954 della Corsa Rosa attraverso i titoli del quotidiano “La Stampa”. Quell’anno si impose grazie a una storica fuga bidone l’elvetico Carlo Clerici
3 GIUGNO 1954 – 13a TAPPA: GENOVA – TORINO (211 Km)
COPPI GUIDA L’OFFENSIVA CONTRO CLERICI SCATENATA FRA ALESSANDRIA E MONCALVO
La Genova-Torino è stato disputata allo media di 38 Km. all’ora – Koblet e Schaer gregari di lusso al servizio della “maglia rosa”
Lo svizzero è riuscito a respingere l’attacco – Astrua primo al traguardo di Cocconato – La fase decisiva della lotta si è svolta sulla salita della Rezza – Nove corridori disputano a Torino la volata finale vinta dall’olandese Wagtmans – Classifica generale immutata – Dice il campionissimo: “Abbiamo sbagliato ad attaccar” – Come e perchè Fausto ha perduto terreno sulla salita di Cocconato – Clerici comincia a credere che vincerà il Giro

La rocca di Cento illuminata di rosa (www.comune.cento.fe.it)
ARCHIVIO QUARTIERTAPPA
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Raduno di partenza a Venaria Reale
1a tappa: Venaria Reale – Torino
2a tappa: San Francesco al Campo – Santuario di Oropa
3a tappa: Novara – Fossano
4a tappa: Acqui Terme – Andora
5a tappa: Genova – Lucca
6a tappa: Torre del Lago Puccini (Viareggio) – Rapolano Terme
7a tappa: Foligno – Perugia (cronometro individuale)
8a tappa: Spoleto – Prati di Tivo
9a tappa: Avezzano – Napoli
10a tappa: Pompei – Cusano Mutri (Bocca della Selva)
11a tappa: Foiano di Val Fortore – Francavilla al Mare
12a tappa: Martinsicuro – Fano
17-05-2024
maggio 17, 2024 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
GIRO D’ITALIA
L’italiano Jonathan Milan (Lidl – Trek) si è imposto nella tredicesima tappa, Riccione – Cento, percorrendo 179 Km in 4h02′03″, alla media di 44.371 Km/h. Ha preceduto allo sprint il polacco Stanisław Aniołkowski (Cofidis) e il tedesco Phil Bauhaus (Bahrain – Victorios). Lo sloveno Tadej Pogačar (UAE Team Emirates) è ancora in maglia rosa con 2′40″ sul colombiano Daniel Felipe Martínez (Bora-Hansgrohe) e 2′56″ sul britannico Geraint Thomas (INEOS Grenadiers). Miglior italiano Antonio Tiberi (Bahrain – Victorious), 5° a 4′27″
4 JOURS DE DUNKERQUE – GRAND PRIX DES HAUTS DE FRANCE
Il belga Warre Vangheluwe (Soudal Quick-Step) si è imposto nella quarta tappa, Mazingarbe – Pont-à-Marcq, percorrendo 166.8 Km in 3h35′22″, alla media di 46.47 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’irlandese Sam Bennett (Decathlon AG2R La Mondiale Team) e il neozelandese Corbin Strong (Israel – Premier Tech). Due italiani in gara: Giacomo Villa (Bingoal WB) 62° a 54″, Fausto Masnada (Soudal Quick-Step) 79° a 1′47″. Bennett è ancora leader della classifica con 14″ sul belga Milan Fretin (Cofidis) e 23″ su Strong. Villa 54° a 1′24″, Masnada 70° a 2′17″
INTERNATIONAL TOUR OF HELLAS
L’austriaco Riccardo Zoidl (Team Felt Felbermayr) si è imposto nella terza tappa, Karditsa – Karpenisi (Velouchi), percorrendo 158.2 Km in 4h31′41″, alla media di 34.938 Km/h. Ha preceduto di 34″ il connazionale Hermann Pernsteiner (Team Felt Felbermayr) e di 1′22″ l’italiano Valerio Conti (Team Corratec – Vini Fantini). Zoidl è il nuovo leader della classifica con 46″ su Pernsteiner e 1′33″ su Conti
TOUR OF SAKARYA (Turchia)
Il sudafricano Willie Smit (China Glory – Mentech Continental Cycling Team) si è imposto nella prima tappa, Sakarya – Camili, percorrendo 118.2 Km in 2h55′01″, alla media di 40.522 Km/h. Ha preceduto di 1′12″ il kazako Iogan Shtein (Vino SKO Team) e l’uzbeko Nikita Tsvetkov (nazionale uzbeka). Nessun italiano in gara. Smit è il nuovo leader della classifica con 1′29″ sul turco Kaan Özkalbim (Spor Toto Cycling Team) e su Shtein.
TOUR D’ALGÉRIE CYCLISTE
L’algerino Yacine Hamza (Madar Pro Cycling Team) si è imposto nella sesta tappa, Bouira – Sétif, percorrendo 186.5 Km in 4h15′25″, alla media di 43.811 Km/h. Ha preceduto allo sprint i connazionali Youcef Reguigui (Terengganu Cycling Team) e Nassim Saidi (Madar Pro Cycling Team). Nessun italiano in gara. L’eritreo Meron Teshome Hagos (nazionale eritrea) è il nuovo leader della classifica con 30″ su Saidi (Madar Pro Cycling Team) e 38″ sull’olandese Lars Quaedvlieg (Universe Cycling Team)
ORLEN NATIONS GRAND PRIX (Under23 – Polonia)
Il lussemburghese Mathieu Kockelmann (nazionale lussemburghese) si è imposto nella terza tappa, Tvrdošín – Štrbské Pleso, percorrendo 121 Km in 3h00′54″, alla media di 40.133 Km/h. Ha preceduto allo sprint il kazako Ilkhan Dostiyev (nazionale kazaka) e l’elvetico Fabian Weiss (nazionale elvetica). Miglior italiano Alessandro Pinarello (nazionale italiana), 8°. Il francese Mathys Rondel (nazionale francese) è ancora leader della classifica con 14″ sul connazionale Brieuc Rolland (nazionale francese) e 20″ sul britannico Matthew Brennan (nazionale britannica). Miglior italiano Pinarello, 13° a 47″
VUELTA A BURGOS FEMINAS
L’olandese Demi Vollering (Team SD Worx – Protime) si è imposta nella seconda tappa, Briviesca – Alto de Rosales, percorrendo 123 Km in 3h05′23″, alla media di 39.809 Km/h. Ha preceduto di 4″ la francese Évita Muzic (FDJ – SUEZ) e di 9″ la connazionale Karlijn Swinkels (UAE Team ADQ). Miglior italiana Silvia Persico
(UAE Team ADQ), 6° a 19″. La Vollering è la nuova leader della classifica con 8″ sulla Muzic e 11″ sulla Swinkels. Miglior italiana Soraya Paladin (Canyon//SRAM Racing), 6° a 26″.
VEENENDAAL VEENENDAAL CLASSIC (Donne)
L’olandese Riejanne Markus (Team Visma | Lease a Bike) si è imposta nella corsa olandese, circuito di Veenendaal, percorrendo 136.5 Km in 3h15′18″, alla media di 41.935 Km/h. Ha preceduto di 9″ l’italiana Barbara Guarischi (Team SD Worx – Protime) e la belga Marthe Truyen (Fenix-Deceuninck)
JONATHAN DIMENSIONE VOLATA, TRIS DI MILAN A CENTO
maggio 17, 2024 by Redazione
Filed under 17 MAGGIO 2024 - 13a tappa: RICCIONE - CENTO, News
A Cento altra volata senza rivali per Jonathan Milan (Team Lidl Trek) che ottiene la terza vittoria al Giro 2024 e sale un altro gradino nella considerazione dei velocisti più forti in circolazione nonostante abbia dovuto rincorrere il gruppo per quasi 10 km nelle fasi finali della tappa a causa di un ventaglio innescato dall’INEOS Grenadiers. La maglia ciclamino è ormai ipotecata
La tredicesima tappa del Giro 2024 è una delle più facili dal punto di vista altimetrico. Si parte da Riccione e si arriva a Cento dopo 179 km in una tappa piatta come un fuso e senza la benchè minima ombra di gpm. Velocisti perciò strafavoriti con Jonathan Milan (Team Lidl Trek) pronto a buttarsi nuovamente in volata mentre gli uomini di classifica si riposeranno in vista dell’attesa cronometro di domani da Castiglione delle Stiviere a Desenzano del Garda. La fuga di giornata, che vedeva protagonisti Andrea Pietrobon (Team Polti Kometa), Manuele Tarozzi ed Alessandro Tonelli (Team VF Group Bardiani CSF Faizanè), partiva dopo appena 1 km dal via ed il vantaggio sul gruppo maglia rosa arrivava a sfiorare i quattro minuto già dopo 10 km. Pietrobon si aggiudicava il primo traguardo volante di Villanova posto al km 65.8. Tarozzi vinceva il traguardo Intergiro di Lugo posto al km 95.1. Pietrobon vinceva infine il secondo traguardo volante di Conselice posto al km 113.3. In testa al gruppo maglia rosa si alternavano le squadre dei velocisti e precisamente il Team Lidl Trek ed il Team Alpecin Deceuninck. La fuga terminava a 52 km dall’arrivo dopo un deciso forcing dell’INEOS Grenadiers che grazie a qualche ventaglio innescava alcuni spezzettamenti nel gruppo principale. Nella seconda parte restava invischiata la maglia ciclamino di Jonathan Milan (Team Lidl Trek) che dopo un inseguimento di qualche km riusciva a rientrare nel gruppo di testa. Una nuova attacco si sviluppava a circa 30 km dalla conclusione grazie all’azione di Dries De Pooter (Team Intermarchè Wanty) e Martin Marcellusi (Team VF Group Bardiani CSF Faizanè). Una caduta a 20 km dalla conclusione coinvolgeva una decina di ciclisti, tutti capaci di rialzarsi e di rientrare in gruppo. Marcellusi si rialzava a 15 km dalla conclusione mentre De Pooter veniva ripreso poco oltre dal gruppo maglia rosa. Gli ultimi km erano controllati dalle squadre dei velocisti che preparavano il terreno per la volata. Era ancora una volta Jonathan Milan a dominarla con una progressione irresistibile che metteva tutti in fila. Secondo era Stanislaw Aniolkowski (Team Cofidis) mentre terzo si piazzava Phil Bauhaus (Team Bahrain Victorious). Nella top ten si segnalavano anche il nono posto di Giovanni Lonardi (Team Polti Kometa) ed il decimo posto di Alberto Dainese (Team Tudor Pro Cycling). Per Milan è la terza vittoria al Giro 2024 e la maglia ciclamino può dirsi ormai ipotecata. In classifica generale resta tutto invariato nelle prime posizioni con Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) che conduce davanti a Daniel Martinez (Team BORA Hansgrohe) e Geraint Thomas (Team INEOS Grenadiers). Come detto all’inizio domani tappa interessante e attesa quella numero 14, la cronometro individuale da Castiglione delle Stiviere a Desenzano del Garda: poco più di 31 km abbastanza tecnici che presentano anche alcuni tratti in salita. Assisteremo di nuovo al duello Ganna-Pogacar ma c’è attesa anche per Antonio Tiberi (Team Bahrain Victorious), che può consolidare la sua maglia bianca ai danni di Thymen Arensman (Team INEOS Grenadiers).
Antonio Scarfone

Jonathan Milan vince a Cento (foto: Tim De Waele/Getty Images)
LA VOLATA ES UN CARNAVAL
maggio 17, 2024 by Redazione
Filed under 17 MAGGIO 2024 - 13a tappa: RICCIONE - CENTO, News
E’ la tappa più facile del Giro 2024, tutta pianura dal raduno di partenza di Riccione al traguardo di Cento. L’arrivo è di quelli che fanno gola ai velocisti e oggi le loro formazioni saranno agevolate dal percorso nelle operazioni di contenimento della fuga di giornata. Poi spazio a quello che Bruno Raschi definì “il lungo prologo di una coltellata”.
La volata è per davvero una sorta di carnevale. Nelle ultime centinaia di metri di una tappa destinata agli sprinter se ne vedono davvero di tutti i colori e di coriandoli ne fioccano da destra e da sinistra, tra chi parte da lontanissimo e chi si piazza alle calcagna del corridore lanciato a tutta per sfruttarne la scia, tra chi adotta i mille sotterfugi che i velocisti escogitano per assicurarsi un posto al sole e chi, invece, esce dalle righe in tutti i sensi, finendo poi per incappare nelle sanzioni imposte dalla giuria, perché in questo caso giustamente non si applica la tradizionale legge non scritta secondo la quale “a carnevale ogni scherzo vale”. Oggi, poi, la sensazione di esser tornati a febbraio sarà resa ancora più palpabile dal fatto di arrivare a Cento, cittadina emiliana che deve parte della fama proprio al carnevale, che qui dura addirittura un mese e che ha radici antichissime, testimoniate per la prima volta da alcuni affreschi di Giovanni Francesco Barbieri, il pittore più noto con il nome d’arte di Guercino, vissuto tra il 1591 e il 1666 e originario proprio di questo centro. Oggi la volata sarà argomento quasi unico di discussione, al termine di quella che è la più facile tra le 21 tappe del Giro d’Italia 2024, ancor più facile della passerella conclusiva di Roma, più corta ma movimentata qua e là da qualche piccolo dislivello. Oggi, invece, si pedalerà costantemente in pianura, anche se non mancheranno insidie che costringeranno i corridori a disputare la tappa con le antenne ben dritte, tra rotatorie, curve, restringimenti di carreggiata e quant’altro offre la rete stradale. E anche la natura stessa della pianura, totalmente sgombra com’è da colline, potrebbe rappresentare un problema in caso di vento, perché la mancanza di elevazioni permette alle folate di spazzare indisturbate, portando scompiglio in gruppo e rendendo la tappa molto più selettiva del previsto. E ci sono corridori che si sono visti compromessi dal vento le possibilità di vittoria finali proprio in tappe simili a questa, disegnate lontano dalle coste del mare, come ben ricorda lo spagnolo Alejandro Valverde, che al Tour del 2009 – che lo vedeva al via tra i favoriti – a causa del vento si vode letteralmente volare via quasi 10 minuti in una frazione totalmente disegnata nel piatto cuore geografico della Francia.
Il mare sarà, comunque, protagonista anche oggi accompagnando i “girini” nel tratto iniziale poiché i primi 9 Km si snoderanno lungo il celebre litorale romagnolo, puntando da Riccione verso Rimini, capitale del divertimento balneare che offre ai turisti anche interessanti vestigia del suo passato come l’Arco d’Augusto, Castel Sismondo e il duomo cittadino, noto con il nome di Tempio Malatestiano.
Lasciata Rimini si abbandonerà anche il mare, che si rivedrà per un attimo solo nel corso della tappa conclusiva, e si andrà a imboccare l’asse della Via Emilia, l’antica strada consolare che porta il nome di chi ne promosse la costruzione, il generale romano Marco Emilio Lepido. Su di essa si pedalerà per quasi 70 Km, toccando all’inizio di questo tratto Santarcangelo di Romagna, presso il cui centro storico si trova la Rocca Malatestiana, il castello nel quale secondo la leggenda si consumò il dramma di Paolo Malatesta e Francesca da Polenta, i peccaminosi cognati che ispirarono a Dante Alighieri il quinto canto dell’Inferno. Proseguendo si toccherà quindi Savignano sul Rubicone, il comune che è considerato la patria del ballo liscio (è possibile visitarvi la casa-museo di Secondo Casadei, l’autore di “Romagna mia”), per poi tirare dritto in direzione di Cesena, dove ha avuto inizio la parabola di vita e di successi di Marco Pantani: qui il “Pirata” di Cesenatico è nato il 13 gennaio del 1970 e sempre qui, per la precisione nella frazione di Case Castagnoli, all’età di 14 anni conseguì la sua prima vittoria in assoluto, eccezionalmente ottenuta in una gara completamente pianeggiante. Transitati a breve distanza dal colle sul quale si adagia il borgo di Bertinoro (in frazione Polenta si può ammirarvi la Pieve di San Donato, alla quale Giosuè Carducci dedicò un’ode) i “girini” saranno sulle strade di Forlimpopoli, nel cui cuore si affaccia la Rocca Albornoziana, maniero che nel nome rammenta il cardinale che lo fece erigere tra il 1360 e il 1365, lo spagnolo Egidio Albornoz. Il passaggio dalla vicina Forlì offrirà l’occasione di ricordare Ercole Baldini a un anno e mezzo dalla scomparsa del corridore romagnolo, vincitore del Giro nel 1958 ma principalmente menzionato per due affermazioni ottenute quando ancora era dilettante, alle Olimpiadi di Melbourne del 1956 e, qualche mese prima, al Velodromo Vigorelli di Milano dove riuscì a battere il record dell’ora, migliorando di 234 metri il precedente primato di Jacques Anquetil.
Con il passaggio da Faenza – cittadina celebre per la produzione di ceramiche di pregio, un campionario del quale è visibile nel MIC (Museo Internazionale delle Ceramiche), istituzione importante al punto da esser stata riconosciuta dall’UNESCO “Monumento testimone di una cultura di pace” – il gruppo cambierà bruscamente direzione di marcia abbandonando la Via Emilia per inoltrarsi nella Pianura Padana in direzione di Bagnacavallo. Sfiorato questo centro, il cui nome ci ricorda come in questo luogo un tempo ci fosse un guado percorribile senza problemi con i quadrupedi, si punterà su Lugo, dove all’ombra della Rocca Estense sono scattate storiche edizioni del Giro di Romagna, corsa che nel 2024 dovrebbe tornare in calendario dopo 13 anni d’assenza e che ha la sua punta di diamante nelle tre vittorie che Fausto Coppi ottenne tra il 1946 e il 1949.
Varcato il corso del Santerno si toccherà Massa Lombarda, centro che trae il nome dalle 150 famiglie fuggite nel XIII secolo dal contado di Mantova, invaso dall’avido signore della Marca Trevigiana Ezzelino da Romano, intenzione a estendere l’estensione dei suoi domini. Con un altro cambio di rotta si giungerà a Conselice, centro dove campagne archeologiche negli anni ‘90 hanno permesso di riportare alla luce tracce della Valle Padusa, laguna che si estendeva su queste terre 7000 anni fa. Zigzagando così in luoghi dove un tempo l’acqua si distendeva a perdita d’occhio si lascerà la provincia di Ravenna per sbarcare sulle strade del bolognese e portarsi a Molinella, centro in epoca remota ebbe importanza strategica per il suo trovarsi nei pressi del traghetto che permetteva di spostarsi verso la sponda ferrarese del fiume Reno. La successiva meta dei “girini” sarà Baricella, poi ci si porterà ad Altedo, frazione del comune di Malalbergo conosciuta per la coltivazione di una varietà di asparago verde IGP alla quale viene dedicata una sagra che annualmente si tiene tra la terza e la quarta domenica di maggio e che, dunque, nel 2024 inizierà pochi giorni dopo il passaggio della tappa. I corridori non avranno tempo per divagazioni gastronomiche, anche perché mancheranno a questo punto circa 25 Km al traguardo e a breve inizieranno le grandi manovre in vista dello sprint, atti preparatori che l’indimenticato Bruno Raschi, il “Divino” giornalista emiliano che fu vicedirettore della Gazzetta dello Sport dal 1976 al 1983, soleva definire “il lungo prologo di una coltellata”. Lo scenario di queste concitate fasi vedrà il gruppo sfrecciare sempre più veloce tra San Pietro in Casale e Pieve di Cento, dove si transiterà a due passi dalle mura della rocca cittadina, innalzata nel XIII secolo e inserita in un complesso difensivo che contemplava una cinta muraria nella quale si aprivano quattro porte. Una di queste è Porta Cento, lambita la quale i corridori dovranno superare una risibile difficoltà altimetrica, la gobba del ponte che permette di scavalcare il corso del Reno e che tirerà un bello scherzetto, questo è permesso, ai velocisti arrivati a questo punto provati dalle alte velocità e che potrebbero trovarsi a perdere le ruote dei compagni che li devono pilotare, un piccolo contrattempo che potrebbe rimanere sul groppone a soli 2 Km dall’arrivo.
Per il resto niente altri scherzi, ci raccomandiamo….
Mauro Facoltosi

Uno dei colorati carri del carnevale di Cento e l’altimetria della tredicesima tappa (www.i2orficicona.it)
CIAK SI GIRO
Un cult tira l’altro e così dopo l’”Allenatore nel pallone” siamo qui a parlarvi di un altro film molto “venerato”, in questo caso tra gli appassionati del genere horror: è “La casa dalle finestre che ridono”, quinta pellicola firmata da Pupi Avati, per la quale vinse il premio alla critica al Festival du Film Fantastique di Parigi del 1979. Uscita nelle sale 3 anni prima, la pellicola del cineasta bolognese narra le vicende di Stefano, un giovane restauratore (interpretato da Lino Capolicchio) invitato a recuperare un macabro affresco realizzato da Buono Legnani, folle pittore morto suicida vent’anni prima. Sospettando che dietro a quell’opera si nasconda un mistero, Stefano comincia a indagare sulla vita del Legnani, scoprendo che era noto come “pittore delle agonie” perché ritraeva sempre soggetti deceduti, “modelli” che gli venivano procurati dalle sorelle con le quali viveva e che provvedano a torturare e uccidere i malcapitati prima di consegnarli al fratello. L’indagine condurrà Stefano fino al fatiscente casale dove viveva il Legnani e che era stato ribattezzato dalle genti del posto “casa dalle finestre che ridono” per via delle gigantesche labbra che ne adornavano le finestre: qui scoprirà che le sorelle sono ancora in vita e che continuano a compiere sacrifici umani in onore del fratello, i cui resti sono conservati proprio nel casale, immersi in formalina. Se, terminata la visione del film, vi sarà venuta voglia di tornare sui luoghi delle riprese, rimarrete in parte delusi poiché la principale location del film, che in parte fu girato anche a Cento, non esiste più: la “casa delle finestre che ridono” era, infatti, un casale destinato alla demolizione sulle cui facciate Pupi Avati chiese alla scenografa di dipingere delle grandi labbra in corrispondenza delle finestre. Terminate le riprese, l’edificio fu raso al suolo e oggi ha preso il suo posto un frutteto, situato alle porte di Malalbergo, non distante dal centro di Altedo, luogo dal quale i “girini” transiteranno nel finale di tappa.
In collaborazione con www.davinotti.com

L’edificio, appositamente “truccato”, che rappresenta la principale location de “La casa dalle finestre che ridono” (www.davinotti.com)
Qui potete vedere le altre location del film
https://www.davinotti.com/articoli/location-esatte-da-la-casa-dalle-finestre-che-ridono/43
FOTOGALLERY
La spiaggia di Riccione
Rimini, Tempio Malatestiano
Santarcangelo di Romagna, Rocca Malatestiana
Polenta di Bertinoro, Pieve di San Donato
Forlimpopoli, Rocca Albornoziana
Faenza, MIC (Museo Internazionale delle Ceramiche)
Lugo, Rocca Estense
La rocca di Pieve di Cento
QUARTIERTAPPA: DALLA SEDE DI FANO
maggio 16, 2024 by Redazione
Filed under 16 MAGGIO 2024 - 12a tappa: MARTINSICURO - FANO, Approfondimenti
Ecco il tradizionale contenitore made ilciclismo.it che da diverse stagioni accompagna le cronache prima del Giro e poi del Tour. All’interno ritroverete le rubriche riservate alla rassegna stampa internazionale, alla colonna sonora del giorno, alle previsioni del tempo per la tappa successiva, alle “perle” dei telecronisti, al Giro d’Italia rivisto alla “rovescia” e al ricordo di un Giro passato (quest’anno rivisiteremo l’edizione vinta dall’elvetico Carlo Clerici nel 1954)
SALA STAMPA
Italia
Un Giro formato… classiche. Alaphilippe vince a Fano, per Pogacar relax in rosa
Gazzetta dello Sport
Slovenia
Alaphilippe je zmagal na eni od najhitrejših etap v zgodovini Gira (Alaphilippe ha vinto una delle tappe più veloci nella storia del Giro)
Delo
Regno Unito
Alaphilippe goes it alone on stage 12 after ‘difficult times’ (Alaphilippe va da solo nella tappa 12 dopo “tempi difficili”)
The Guardian
Francia
La délivrance (La liberazione)
L’Équipe
Spagna
La redención de Alaphilippe (La redenzione di Alafilippe)
AS
Belgio
Vintage Julian Alaphilippe in de Giro: ex-wereldkampioen pakt deugddoende ritzege na straffe aanval van 138 kilometer (Vintage Julian Alaphilippe al Giro: l’ex campione del mondo conquista una soddisfacente vittoria di tappa dopo un punitivo attacco di 138 chilometri)
Het Nieuwsblad
Paesi Bassi
Sterke Alaphilippe heeft na bijna jaar zonder zege beet en grijpt Giro-ritwinst (Dopo quasi un anno senza vittorie, il forte Alaphilippe ha conquistato la vittoria di tappa del Giro)
De Telegraaf
Germania
Als Ausreißer über fast 140 Kilometer: Triumph für Alaphilippe (Come fuggire per quasi 140 chilometri: trionfo per Alaphilippe)
Kicker
Colombia
Nairo Quintana revivió en el Giro de Italia: tremenda etapa se fajó el ciclista colombiano (Nairo Quintana si rianima al Giro d’Italia: tappa strepitosa per il ciclista colombiano)
El Tiempo
Ecuador
Jhonatan Narváez, segundo en meta en la 12.ª etapa del Giro de Italia (Jhonatan Narváez secondo al traguardo della 12ª tappa del Giro d’Italia)
El Universo
Australia
Alaphilippe recatures old glories with epic Giro win (Alaphilippe riconquista le vecchie glorie con l’epica vittoria del Giro)
The West Australian
DISCOGIRO
La colonna sonora della tappa del Giro scelta per voi da ilciclismo.it
Drops of Jupiter (Tell Me) (Train)
METEOGIRO
Riccione: nubi sparse, 24°C (percepiti 25°C), vento moderato da SO (15-31 Km/h), umidità al 44%
Villanova – traguardo volante Sprint (Km 65.8): nubi sparse, 23°C (percepiti 25°C), vento moderato da SO (15-37 Km/h), umidità al 46%
Conselice – traguardo volante Sprint (Km 113.3): nubi sparse, 24°C (percepiti 25°C), vento moderato da SO (17-38 Km/h), umidità al 44%
Cento: nubi sparse, 24°C (percepiti 25°C), vento moderato da O (10-22 Km/h), umidità al 41%
GLI ORARI DEL GIRO
12.45: inizio diretta su Eurosport
13.10: inizio diretta su RaiSport
13.10: partenza da Riccione
14.00: inizio diretta su Rai2
14.35-14.50: traguardo volante Sprint di Villanova (Forlì)
15.15-15.30: traguardo volante Intergiro di Lugo
15.35-15.55: traguardo volante Sprint di Conselice (con abbuoni)
17.00-17.30: arrivo a Cento
I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Con la ricomposizione della coppia al commento Pancani – Cassani la rubrica degli strafalcioni dei telecronisti riprende il suo titolo originario
Garzelli: “Tutta la calma per Jonathan Milan”
De Luca: “Abbiamo vinto un’immagine”
De Luca: “Scorrono il rullo dei titoli di coda”
Pancani: “Transita per primo Mirco Maestri a Julian Alaphilippe”
Pancani: “Sentenze che arrivano al 15%
Pancani: “Ieri Merlier è stato squalificato e retrocesso” (squalificato significa eliminato dalla corsa e Merlier è ancora in gara)
Rizzato: “Sono stati spenti da un vento leggermente favorevole”
Pancani: “Oscar Scaroni” (Christian Scaroni)
Conti: “Ma se scappa di mano ad un bambino la mamma”
Televideo RAI: “Mirko Maestri” (Mirco)
Televideo RAI: “Compagho di fuga” (quanto gli avrà dato?)
Televideo RAI: “Julien Alaphilippe” (Julian)
Televideo RAI: “Jonathan Narvaez” (Jhonatan)
Teletext TV Svizzera: “Il francese trionfa in soltiaria”
GIROALCONTRARIO
L’ordine d’arrivo e la classifica generale dal punto di vista della maglia nera
Ordine d’arrivo della dodicesima tappa, Martinsicuro – Fano
1° Clément Davy
2° Caleb Ewan s.t.
3° David Dekker s.t.
4° Martin Marcellusi s.t.
5° Max Walscheid s.t.
Classifica generale
1° David Dekker
2° Alan Riou a 1′18″
3° Josef Cerný a 1′50″
4° Fabian Lienhard a 1′58″
5° Tim Merlier a 4′38″
Miglior italiano Davide Cimolai, 13° a 10′08″
IL GIRO DI 70 ANNI FA
Riviviamo l’edizione 1954 della Corsa Rosa attraverso i titoli del quotidiano “La Stampa”. Quell’anno si impose grazie a una storica fuga bidone l’elvetico Carlo Clerici
2 GIUGNO 1954 – 12a TAPPA: ABETONE – GENOVA (251 Km)
COPPI PERDE DUE MINUTI SU KOBLET NEL FINALE DELLA TAPPA VINTA DAL BELGA COUVREUR
Dall’Abetone a Genova corsa movimentata con finale a sorpresa – Oggi si corre la Genova-Torino attraverso Alessandria e Asti – Fischiano i tifosi delusi ma non sempre hanno ragione
A 30 chilometri dall’arrivo fugge Monti trascinando con sè l’asso svizzero – Il campionissimo reagisce ma non riesce a riprendere il rivale – La bella impresa del vincitore e la sfortuna di Ponzini – Clerici sempre al comando della classifica – Fausto si confessa: “Quando Koblet è scattato stavo male e non sono riuscito a rispondere subito”

L'Arco d'Augusto a Fano illuminato di rosa (Facebook)
ARCHIVIO QUARTIERTAPPA
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Raduno di partenza a Venaria Reale
1a tappa: Venaria Reale – Torino
2a tappa: San Francesco al Campo – Santuario di Oropa
3a tappa: Novara – Fossano
4a tappa: Acqui Terme – Andora
5a tappa: Genova – Lucca
6a tappa: Torre del Lago Puccini (Viareggio) – Rapolano Terme
7a tappa: Foligno – Perugia (cronometro individuale)
8a tappa: Spoleto – Prati di Tivo
9a tappa: Avezzano – Napoli
10a tappa: Pompei – Cusano Mutri (Bocca della Selva)
11a tappa: Foiano di Val Fortore – Francavilla al Mare
16-05-2024
maggio 16, 2024 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
GIRO D’ITALIA
Il francese Julian Alaphilippe (Soudal Quick-Step) si è imposto nella dodicesima tappa, Martinsicuro – Fano, percorrendo 193 Km in 4h07′44″, alla media di 46.744 Km/h. Ha preceduto di 31″ l’ecuadoriano Jhonatan Narváez (INEOS Grenadiers) e di 32″ il belga Quinten Hermans (Alpecin – Deceuninck). Miglior italiano Christian Scaroni (Astana Qazaqstan Team), 5° a 43″. Lo sloveno Tadej Pogačar (UAE Team Emirates) è ancora in maglia rosa con 2′40″ sul colombiano Daniel Felipe Martínez (Bora-Hansgrohe) e 2′56″ sul britannico Geraint Thomas (INEOS Grenadiers). Miglior italiano Antonio Tiberi (Bahrain – Victorious), 5° a 4′27″
4 JOURS DE DUNKERQUE – GRAND PRIX DES HAUTS DE FRANCE
L’irlandese Sam Bennett (Decathlon AG2R La Mondiale Team) si è imposto anche nella terza tappa, Saint-Laurent-Blangy – Bouchain, percorrendo 165.1 Km in 3h42′38″, alla media di 44.495 Km/h. Ha preceduto allo sprint i belgi Milan Fretin (Cofidis) e Amaury Capiot (Arkéa – B&B Hotels). Due italiani in gara: Giacomo Villa (Bingoal WB) 52°, Fausto Masnada (Soudal Quick-Step) 83° (entrambi con il tempo del vincitore). Bennett è ancora leader della classifica con 8″ su Fretin e 18″ su Capiot. Villa 35° a 24″, Masnada 53° a 24″
INTERNATIONAL TOUR OF HELLAS
L’austriaco Felix Ritzinger (Team Felt Felbermayr) si è imposto nella seconda tappa, Katerini – Karditsa, percorrendo 169.8 Km in 3h53′42″, alla media di 43.589 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Samuele Zoccarato (VF Group – Bardiani CSF – Faizanè) e il polacco Konrad Czabok (Mazowsze Serce Polski). Ritzinger è il nuovo leader della classifica con 22″ sul portoghese Iúri Leitão (Caja Rural – Seguros RGA) e 30″ sul neozelandese Aaron Gate (Burgos – BH). Gate e 8″ su Otruba. Miglior italiano Giacomo Ballabio (Global 6 United), 18° a 48″
TOUR OF SAKARYA (Turchia)
Il turco Serdar Anıl Depe (Spor Toto Cycling Team) si è imposto nel prologo, circuito a cronometro di Sakarya, percorrendo 4.1 Km in 5′22″, alla media di 45.839 Km/h. Ha preceduto di 1″ il connazionale Burak Abay
(Sakarya BB Pro Team) e di 2″ il cinese Xianjing Lyu (China Glory – Mentech Continental Cycling Team). Nessun italiano in gara. Depe è il primo leader della classifica con 1″ su Abay e 2″ su Lyu
TOUR D’ALGÉRIE CYCLISTE
L’eritreo Milkias Maekele (nazionale eritrea) si è imposto nella quinta tappa, Blida – Bouira, percorrendo 129.5 Km in 3h04′52″, alla media di 42.03 Km/h. Ha preceduto allo sprint il tedesco Tillman Sarnowski (Embrace The World) e il francese Erwan Le Falher (Team France Défense). Nessun italiano in gara. L’algerino Ayoub Sahiri (Mouloudia Club d’Alger) è ancora leader della classifica con 9″ sull’eritreo Meron Teshome Hagos (nazionale eritrea) e 39″ sul connazionale Nassim Saidi (Madar Pro Cycling Team)
ORLEN NATIONS GRAND PRIX (Under23 – Polonia)
Il francese Mathys Rondel (nazionale francese) si è imposto nella seconda tappa, Přerov – Kohútka, percorrendo 110 Km in 2h50′40″, alla media di 38.672 Km/h. Ha preceduto di 10″ il connazionale Brieuc Rolland (nazionale francese) e di 14″ il belga Emiel Verstrynge (nazionale belga). Miglior italiano Matteo Scalco (nazionale italiana), 8° a 18″. Rondel è il nuovo leader della classifica con 14″ su Rolland e 20″ sul il britannico Matthew Brennan (nazionale britannica). Miglior italiano Alessandro Pinarello (nazionale italiana), 13° a 47″
VUELTA A BURGOS FEMINAS
La finlandese Lotta Henttala (EF Education-Cannondale) si è imposta nella prima tappa, Villagonzalo Pedernales – Burgos, percorrendo 123 Km in 3h02′33″, alla media di 40.427 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’austriaca Carina Schrempf (Fenix-Deceuninck) e l’olandese Lorena Wiebes (Team SD Worx – Protime). Miglior italiana Letizia Borghesi (EF Education-Cannondale), 7°. La Henttala è la prima leader della classifica con 4″ sulla Schrempf e 6″ sulla Wiebes. Miglior italiana la Borghesi, 8° a 10″
LOU LOU SPAZIALE SUL MONTE GIOVE. ALAPHILIPPE VINCE LA TAPPACCIA DEI MURI MARCHIGIANI
maggio 16, 2024 by Redazione
Filed under 16 MAGGIO 2024 - 12a tappa: MARTINSICURO - FANO, News
Una maxifuga, che perderà progressivamente pezzi su pezzi, caratterizza la dodicesima tappa da Martinsicuro a Fano. Uno scatenato Julian Alaphilippe (Team Soudal Quick Step) rilancia a più riprese l’azione fino a restare da solo in testa sul Monte Giove ed a involarsi verso una meritatissima vittoria
La dodicesima tappa del Giro 2024 parte da Martinsicuro e arriva a Fano. I muri marchigiani saranno i grandi protagonisti. Ne contiamo una decina lungo il percorso ed alcuni, seppur corti, sono molto ripidi e presentano spesso e volentieri pendenze in doppia cifra. Sono i quattro ‘muretti’ classificati come gpm, tutti di quarta categoria e precisamente Osimo, Monsano, Ostra e La Croce. E’ una tappa aperta a varie soluzioni, dalla fuga sostanziosa che si gioca la vittoria all’attacco nel finale di qualche finisseur o degli stessi uomini di classifica. Qualche speranza possono averla però anche i velocisti più resistenti, con Kaden Groves (Team Alpecin Deceuninck) in prima fila. A proposito di velocisti Fabio Jakobsen (Team DSM Firmenich PostNL) era costretto al ritiro dopo la caduta nella volata della tappa di ieri. Il primo tentativo di fuga dopo la partenza da Martinsicuro veniva portato da tre ciclisti ovvero Roel van Sintmaartensdijk (Team Intermarchè Wanty), Matteo Trentin (Team Tudor Pro Cycling) ed Enzo Paleni (Team Groupama FDJ). I tre attaccanti venivano ripresi dopo 36 km. Dopo l’attraversamento del centro abitato di Porso Sant’Elpidio si formava un quartetto in testa alla corsa con Edordo Affini (Team Visma Lease a Bike), Simon Clarke (Team Israel Premier Tech), Michael Hepburn (Team Jayco AlUla) e Mirco Maestri (Team Polti Kometa). I quattro battistrada iniziavano i primi strappi nell’entroterra di Civitanova Marche con oltre 1 minuto di vantaggio sul gruppo maglia rosa. Uno serie di scatti e controscatti nel gruppo maglia rosa contribuiva all’affievolimento del vantaggio dei ciclisti di testa. Tra i più attivi all’inseguimento si segnalavano Julian Alaphilippe (Team Soudal Quick Step) e Jhonatan Narvaez (Team INEOS Grenadiers). All’inizio della salita verso il primo traguardo volante Alaphilippe e Maestri erano i due battistrada e avevano una trentina di secondi di vantaggio su un primo gruppo inseguitore formato da 17 ciclisti in cui oltre a Narvaez, Clarke, Hepburn e Affini erano presenti anche Quinten Hermans (Team Alpecin Deceuninck), Ewen Costiou (Team Arkea B&B Hotels), Michael Valgren (Team EF Education EasyPost), Lilian Calmejane e Dion Smith (Team Intermarchè Wanty), Simone Velasco e Christian Scaroni (Team Astana Qazaqstan), Ruben Fernandez e Benjamin Thomas (Team Cofidis), Juan Pedro Lopez (Team Lidl Trek), Kevin Vermaerke (Team DSM Firmenich PostNL), Pelayo Sanchez (Team Movistar) e Matteo Trentin. Sul primo gruppo inseguitore rientrava un altro gruppo formato da un’altra quindicina di ciclisti che comprendeva Filippo Ganna (Team INEOS Grenadiers), Tobias Bayer (Team Alpecin Deceuninck), Alessandro Verre (Team Arkea B&B Hotels), Aurelien Paret-Peintre (Team Decathlon AG2R La Mondiale), Mikkel Honorè (Team EF Education EasyPost), Laurence Pithie e Cyril Barthe (Team Groupama FDJ), Nairo Quintana (Team Movistar), Jan Hirt e Mauri Vansevenant (Team Soudal Quick Step), Gijs Leemreize (Team DSM Firmenich PostNL), Luka Mezgec (Team Jayco ALUla), Davide Piganzoli (Team Polti Kometa), Attila Valter (Team Jumbo Visma), Alexander Kamp (Team Tudor Pro Cycling), Rui Oliveira (UAE Team Emirates), Jasha Sutterlin (Team Bahrain Victorious), Domenico Pozzovivo e Manuele Tarozzi (Team VF Group Bardiani CSF Faizanè). Maestri vinceva il primo traguardo volante di Recanati posto al km 77.5. Maestri transitava in prima posizione sul gpm di Osimo posto al km 93.2. La coppia di testa aveva un vantaggio di minuti secondi all’inizio della salita di Monsano, in cima alla quale era posizionato il secondo gpm della tappa. Maestri e Alaphilippe continuavano imperterriti nella loro azione e si dividevano equamente gli scollinamenti dei successivi gpm. Si aggiudicava il traguardo volante di Mondolfo posto al km 161.4. Il primo gruppo al loro inseguimento era formato da nove ciclisti che inseguivano a circa 1 minuto e 50 secondi di ritardo. Il tratto in pianura che portava al Monte Giove sarebbe stato molto probabilmente decisivo per le speranze di Alaphilippe e Maestri di giocarsi la vittoria di tappa. La coppia di testa iniziava il muro di Monte Giove con una quarantina di secondi di vantaggio sugli immediati inseguitori. Alaphilippe aumentava l’andatura e staccava Maestri che veniva ripreso da Narvaez e da Hermans nel punto più duro della breve salita, a circa 10 km dalla conclusione. Nel frattempo Alaphilippe manteneva un vantaggio tra i 30 e i 40 secondi sulla coppia al suo inseguimento e le numerose curve presenti nel tratto finale della tappa favorivano la sua azione. L’ex campione del mondo andava a vincere in solitaria sul traguardo di Fano con 31 secondi di vantaggio su Narvaez e 32 secondi di vantaggio su Hermans. Chiudevano la top five Valgren in quarta posizione e Scaroni in quinta posizione a 43 secondi di ritardo da Alaphilippe mentre il gruppo maglia gialla giungeva ad oltre 5 minuti di ritardo. Per Alaphilippe è la prima vittoria in assoluto al Giro d’Italia mentre Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) resta saldamente in maglia rosa. Domani tredicesima tappa da Riccione a Cento di 179 km. Torneranno di scena i velocisti in una delle tappe più pianeggianti del Giro 2024.
Antonio Scarfone

Julian Alaphilippe vince a Fano (foto: Tim De Waele/Getty Images)