ROGLIC-BIS. LO SLOVENO VINCE ANCHE A SAMONES E IPOTECA IL DELFINATO. CROLLA EVENEPOEL
La seconda tappa di alta montagna del Criterium du Dauphinè conferma quanto era gia emerso ieri a Le Collet d’Allevard e restituisce un verdetto pressochè definitivo. A trionfare al termine della tappa regina è stato infatti nuovamente Primoz Roglic (Bora-Hansgrohe) che ha ulteriormente rafforzato la sua leadership grazie anche al crollo di un Remco Evenepoel (Soudal-Quick Step) a cui evidentemente manca ancora qualcosa per poter lottare con i migliori nelle grandi montagne. Lo sloveno ha battuto negli ultimi metri della durissima salita finale un sempre più solido Matteo Jorgenson (Visma | Lease a Bike), mentre un ottimo Giulio Ciccone (Lidl-Trek) ha chiuso in terza posizione (a 2″) precedendo i sorprendenti Oier Lazkano (Movistar Team) e Derek Gee (Israel-PremierTech). Solo 13° Remco Evenepoel che ha pagato un ritardo di 1′46″. La nuova classifica generale vede saldamente in testa Roglic con 1′02″ su Jorgenson, 1′13″ su Gee, 1′56″ sul compagno di squadra Aleksander Vlasov ed 1′58″ su Carlos Rodriguez (Ineos Grenadiers).
La 7a tappa rapprestentava la frazione più dura di quest’edizione delle corsa francese. Nonostante fosse lunga appena 155 km, la Albertville-Samoens presentava ben 4 gpm, 3 dei quali di prima categoria e l’ultimo Hors-Categorie. La strada iniziava a salire leggermente già una volta usciti dalla città che ospitò i Giochi Olimpinci invernali nel 1992. Al km 22 iniziava il primo gpm, il Col de Saises (9,5 km al 6,5%). Il tratto successivo, lungo poco meno di 50 km, alternava discese a tratti di falsopiano finchè al km 80 iniziava la seconda salita, la Cote de Araches (6,2 km al 7,3%) che terminava ai -70. Quindi era la volta del Col de la Ramaz (14 km al 7%) la cui vetta era posta ad appena 38 km dall’arrivo. Dopo la successiva discesa e un altro tratto di falsopianto, iniziavano le durissime rampe (9,9 km al 9%) che portavano la corsa a Samoens.
Già dopo una manciata di chilometri dal via sono iniziati i tentativi di fuga. L’azione buona si è formata man mano che ci si avvicinava al Col de Saises. I primi ad evadere con successo sono stati Marc Soler (UAE Emirates), Davide Formolo (Movistar), Lorenzo Fortunato (Astana) e Nicolas Prodhomme (Decathlon- AG2R La Mondiale). A questo quartetto si sono poi aggiunti in cima alla salita anche Darren Rafferty (EF Education-Easypost), Kevin Geniets (Groupama-FDJ), Warren Barguil (DSM), Guillaume Martin (Cofidis) e Koen Bouwman (Visma-Lease a bike). Il gruppo di testa ha man mano guadangato un margine interessante (circa 4 minuti), mentre dietro il gruppo tirato dalla Bora-Hansgrohe controllava.
La corsa ha proceduto lungo questo canovaccio fino al Col de la Ramaz. A circa 7 km dalla vetta è infatti arrivato lo scatto di Marc Soler che ha deciso di abbandonare la compagnia degli altri fuggitivi provando l’assolo. Fortunato e gli altri fuggitivi hanno provato a resistere, ma lo spagnolo aveva un passo decisamente migliore e ha così guadangato rapidamente 1 minuto sui primi inseguitori, dilatando anche il gap sul gruppo che in cima al gpm pagava oltre 5′20″. L’iberico ha però perso un minuto nei successivi 30 km, in particolare nel fondovalle che seguiva la discesa, per effetto del lavoro profuso dai corridori della Bora. Soler ha quindi approcciato gli ultimi 10 km con un vantaggio che sembrava quasi rassicurante (4′20″).
La salita finale era però decisamente dura e come conseguenza la pedalata dell’iberico si è fatta sempre più dura: nel giro di pochi chilometri il gap è pericolosamente sceso. Ai -7 è giunta la prima sentenza di un certo peso: Remco Evenepoel è andato in difficoltà, staccandosi dal drappello degli uomini di classifica e abbandonando i sogni di gloria. La Bora ha così ulteriormente accelerato grazie al lavoro di Jai Hindley e Aleksander Vlasov, la cui andatura ha ulteriormente selezionato il già risicato gruppo maglia gialla. Nel frattempo i fuggitivi di giornata erano stati ripresi uno alla volta, mentre il gap di Marc Soler continuava a scendere in modo vistoso. L’iberico, ormai piantato, è stato ripreso ai -2. I big non si sono sostanzialmente attaccati fino ai 600 m dal traguardo, quando ha provato l’allungo Santiago Buitrago. L’azione del colombiano è durata però molto poco e così in contropiede è partito Oier Lazkano. L’azione del basco è però finita per favorire Roglic che è partito ai -300. La solita accelerazione dello sloveno non ha lasciato spazio di rimonta agli avversari
Roglic ha così tagliato il traguardo con Matteo Jorgenson (Visam | Lease a bike) a ruota. Poco dopo (a 2″) sono giunti Giulio Ciccone (Lidl-Trek), Oier Lazkano (Movistar Team) e Derek Gee (Israel-PremierTech). Poco più dietro (a 8″) è giunto Carlos Rodriguez (Ineos Grenadiers), seguito a 14″ da Santiago Buitrago (Bahrain-Victorius), Laurens De Plus (Ineos Grenadiers) e Aleksandr Vlasov (Bora-Hansgrohe). 10° posto a 33″ per Mikel Landa (Soudal-Quick Step), lasciato libero di fare corsa in proprio vista la debacle di Remco Evenepoel, 13° a 1′46″.
Alla vigilia della tappa finale (altro arrivo in salita sul Plateau de Glieres), Roglic guida con 1′02″ su Jorgenson, 1′13″ su Gee, 1′56″ sul compagno Vlasov, 1′58″ su Carlos Rodriguez e 2′15″ su Evenepoel.
Pierpaolo Gnisci
08-06-2024
giugno 8, 2024 by Redazione
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CRITÉRIUM DU DAUPHINÉ
Lo sloveno Primož Roglič (BORA – hansgrohe). si è imposto anche nella settima tappa, Albertville – Samoëns 1600, percorrendo 155.3 Km in 4h29′16″, alla media di 34.605 Km/h. Ha preceduto allo sprint lo statunitense Matteo Jorgenson (Team Visma | Lease a Bike) e di 2″ l’italiano Giulio Ciccone (Lidl – Trek). Roglič è ancora leader della classifica con 1′02″ su Jorgenson e 1′13″ sul canadese Derek Gee (Israel – Premier Tech). Miglior italiano Ciccone, 9° a 2′54″
DURACELL DWARS DOOR HET HAGELAND
Il belga Gianni Vermeersch (Alpecin – Deceuninck) si è imposto nella corsa belga, Aarschot – Diest, percorrendo 178.4 Km in 4h04′18″, alla media di 43.815 Km/h. Ha preceduto di 1″ il norvegese Jonas Abrahamsen (Uno-X Mobility) e di 11″ l’olandese Hartthijs de Vries (TDT – Unibet Cycling Team). Non hanno terminato la corsa i due italiani in gara, Luca Mozzato (Arkéa – B&B Hotels) e Antonio Polga (Team Novo Nordisk)
ELMOS DWARS DOOR HET HAGELAND (Donne)
L’olandese Lucinda Brand (Lidl – Trek) si è imposta nella corsa belga, Aarschot – Diest, percorrendo 128.3 Km in 3h16′50″, alla media di 39.109 Km/h. Ha preceduto allo sprint le connazionali Thalita de Jong (Lotto Dstny Ladies) e Karlijn Swinkels (UAE Team ADQ). Miglior italiana Letizia Borghesi (EF Education-Cannondale), 5° a 3″.
ZLM TOUR (Paesi Bassi)
L’olandese Casper van Uden (Team Dsm-Firmenich PostNL) si è imposto nella quarta tappa, circuito di Roosendaal, percorrendo 196.7 Km in 4h14′26″, alla media di 46.385 Km/h. Ha preceduto allo sprint il belga Simon Dehairs (Alpecin-Deceuninck Development Team) e l’italiano Giovanni Lonardi (Team Polti Kometa). Il belga Rune Herregodts (Intermarché – Wanty) è ancora leader della classifica con 20″ sul britannico Max Walker (Astana Qazaqstan Development Team) e 25″ sull’elvetico Tom Bohli (Tudor Pro Cycling Team). Miglior italiano Mirco Maestri (Team Polti Kometa), 9° a 41″
TOUR OF LITHUANIA
L’estone Martin Laas (Ferei Quick-Panda Podium Mongolia Team) si è imposto nella quarta tappa, circuito di Utena, percorrendo 183 Km in 3h32′04″, alla media di 51.776 Km/h. Ha preceduto di 1″ il connazionale Lauri Tamm (Voltas – Tartu 2024 by CCN) e il norvegese Eirik Vang Aas (IL Stjørdals Blink). Nessun italiano in gara. Il danese Mads Andersen (Airtox – Carl Ras) è tornato leader della classifica con 17″ sul lettone Kristiāns Belohvoščiks (nazionale lettone) e 54″ sul connazionale Mathias Larsen (Airtox – Carl Ras)
TOUR DU MAROC
Il marocchino Anouar Rahmou (Vini Monzon – Savini Due – OMZ) si è imposto nella nona tappa, Meknes – Rabat, percorrendo 134.1 Km in 3h15′04″, alla media di 41.247 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Ibrahim Essabahy (Morocco Regional Team) e il francese Rayan Boulahoite (Vendée U). Due italiani in gara: Lorenzo Cataldo (Vini Monzon – Savini Due – OMZ) 10° a 2′40″, Filippo Tagliani (Vini Monzon – Savini Due – OMZ) 18° a 2′40″. Il francese Axel Narbonne Zuccarelli (Nice Métropole Côte d’Azur) è il nuovo leader della classifica con 2′41″ sull’eritreo Natnael Berhane (Beykoz Belediyesi Spor Türkiye) e 2′43″ sul connazionale Jonathan Couanon (Nice Métropole Côte d’Azur). Cataldo 23° a 12′02″, Tagliani 24° a 12′04″
TOUR DU CAMEROUN
L’algerino Abdallah Benyoucef (nazionale algerina) si è imposto nell’ottava tappa, Yaoundé – Ngomedzap, percorrendo 96.3 Km in 2h05′01″, alla media di 46.218 Km/h. Ha preceduto di 1″ il connazionale Hamza Megnouche (nazionale algerina) e il burkinabè Vincent Mouni (nazionale burkinabè). Nessun italiano in gara. Il camerunense Clovis Kamzong (SNH Vélo Club) è ancora leader della classifica con 2′45″ su Benyoucef e 3′11″ sull’algerino Ayoub Sahiri (nazionale algerina)
TOUR OF BRITAIN WOMEN
L’olandese Lorena Wiebes (Team SD Worx – Protime) si è imposta nella terza tappa, circuito di Warrington, percorrendo 106.8 Km in 2h44′42″, alla media di 38.907 Km/h. Ha preceduto allo sprint la connazionale Charlotte Kool (Team Dsm-Firmenich PostNL) e l’australiana Georgia Baker (Liv AlUla Jayco). Miglior italiana Rachele Barbieri (Team Dsm-Firmenich PostNL), 4°. La belga Lotte Kopecky (Team SD Worx – Protime) è ancora leader della classifica con 17″ sulla britannica Anna Henderson (nazionale britannica) e 32″ sull’italiana Letizia Paternoster (Liv AlUla Jayco)
VOLTA CICLISTA A CATALUNYA FEMENINA
L’olandese Marianne Vos (Team Visma | Lease a Bike) si è imposta nella seconda tappa, La Seu d’Urgell – La Molina, percorrendo 95.7 Km in 2h49′43″, alla media di 33.833 Km/h. Ha preceduto di 51″ la connazionale Riejanne Markus (Team Visma | Lease a Bike) e di 56″ la norvegese Katrine Aalerud (Uno-X Mobility). Miglior italiana Alice Maria Arzuffi (CERATIZIT-WNT Pro Cycling Team), 10° a 1′20″. La Vos è la nuova leader della classifica con 1′00″ sulla Markus e 1′08″ sulla Aalerud. Miglior italiana la Arzuffi, 10° a 1′36″
07-06-2024
giugno 7, 2024 by Redazione
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CRITÉRIUM DU DAUPHINÉ
Lo sloveno Primož Roglič (BORA – hansgrohe) si è imposto nella sesta tappa, Hauterives – Le Collet d’Allevard, percorrendo 174.1 Km in 4h19′49″, alla media di 40.18 Km/h. Ha preceduto di 3″ l’italiano Giulio Ciccone (Lidl – Trek) e di 11″ il russo Aleksandr Vlasov (BORA – hansgrohe). Roglič è il nuovo leader della classifica con 19″ sul belga Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step) e 58″ sullo statunitense Matteo Jorgenson (Team Visma | Lease a Bike). Miglior italiano Ciccone, 11° a 2′46″
GROSSER PREIS DES KANTONS AARGAU
Il belga Maxim Van Gils (Lotto Dstny) si è imposto nella corsa elvetica, circuito di Leuggern, percorrendo 173.8 Km in 4h13′20″, alla media di 41.163 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Alberto Bettiol (EF Education – EasyPost) e Roger Adrià (BORA – hansgrohe)
ZLM TOUR (Paesi Bassi)
L’olandese Peter Schulting (Diftar Continental Cyclingteam) si è imposto nella terza tappa, Schijndel – Buchten, percorrendo 179.4 Km in 3h54′26″, alla media di 45.915 Km/h. Ha preceduto allo sprint i connazionali Martijn Rasenberg (Parkhotel Valkenburg) e Wessel Mouris (Metec – SOLARWATT p/b Mantel) Miglior italiano Giovanni Lonardi (Team Polti Kometa), 7°. Il belga Rune Herregodts (Intermarché – Wanty) è ancora leader della classifica con 20″ sul britannico Max Walker (Astana Qazaqstan Development Team) e 25″ sull’elvetico Tom Bohli (Tudor Pro Cycling Team). Miglior italiano Mirco Maestri (Team Polti Kometa), 9° a 41″
TOUR OF LITHUANIA
Il danese Daniel Stampe (Airtox – Carl Ras) si è imposto nella terza tappa, circuito di Šilalė, percorrendo 170 Km in 3h44′06″, alla media di 45.515 Km/h. Ha preceduto di 3″ il connazionale Alfred Kongstad (Team CO:PLAY-Giant Store) e di 8″ l’estone Oskar Nisu (Ferei Quick-Panda Podium Mongolia Team). Nessun italiano in gara. Il norvegese Peder Antoni Gravås (IL Stjørdals Blink) è il nuovo leader della classifica con lo stesso tempo del danese Mathias Larsen (Airtox – Carl Ras) e 3″ sul danese Mads Andersen (Airtox – Carl Ras)
TOUR DU MAROC
Il marocchino Oussama Khaf (nazionale marocchina) si è imposto nell’ottava tappa, Fes – Meknes, percorrendo 147.3 Km in 3h33′01″, alla media di 41.49 Km/h. Ha preceduto di 1″ il connazionale Ibrahim Essabahy (Morocco Regional Team) e il francese Benjamin Marais (Vendée U). Due italiani in gara: Filippo Tagliani (Vini Monzon – Savini Due – OMZ) 7° a 1″, Lorenzo Cataldo (Vini Monzon – Savini Due – OMZ) 8° a 1″. L’eritreo Natnael Berhane (Beykoz Belediyesi Spor Türkiye) è ancora leader della classifica con 1″ sul francese Jonathan Couanon (Nice Métropole Côte d’Azur) e 4″ sul francese Axel Narbonne Zuccarelli (Nice Métropole Côte d’Azur). Cataldo 23° a 9′20″, Tagliani 24° a 9′22″
TOUR DU CAMEROUN
Il burkinabè Vincent Mouni (nazionale burkinabè) si è imposto nella settima tappa, Douala – Puma, percorrendo 101 Km in 2h31′30″, alla media di 40 Km/h. Ha preceduto allo sprint il camerunense Clovis Kamzong (SNH Vélo Club) e il connazionale Saturnin Yameogo (nazionale burkinabè). Nessun italiano in gara. Kamzong è ancora leader della classifica con 2′46″ sull’algerino Abdallah Benyoucef (nazionale algerina) e 3′11″ sull’algerino Ayoub Sahiri (nazionale algerina)
TOUR OF BRITAIN WOMEN
La belga Lotte Kopecky (Team SD Worx – Protime) si è imposta anche nella seconda tappa, circuito di Wrexham, percorrendo 140.1 Km in 3h37′12″, alla media di 38.702 Km/h. Ha preceduto allo sprint la britannica Anna Henderson (nazionale britannica) e di 20″ l’olandese Lorena Wiebes (Team SD Worx – Protime). Miglior italiana Letizia Paternoster (Liv AlUla Jayco), 4° a 20″. La Kopecky è ancora leader della classifica con 17″ sulla Henderson e 34″ sulla Paternoster
VOLTA CICLISTA A CATALUNYA FEMENINA
La neozelandese Ally Wollaston (AG Insurance – Soudal Team) si è imposta nella prima tappa, circuito di Manresa, percorrendo 100.6 Km in 2h46′13″, alla media di 36.314 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’olandese Marianne Vos (Team Visma | Lease a Bike) e la cubana Arlenis Sierra (Movistar Team). Miglior italiana Vittoria Guazzini (FDJ – SUEZ), 4°. La Wollaston è la prima leader della classifica con 4″ sulla Vos e 6″ sulla Sierra. Miglior italiana la Guazzini, 7° a 10″
SUL COLLET D’ALLEVARD ROGLIC NON LASCIA SCAMPO AGLI AVVERSARI. TAPPA E MAGLIA PER LO SLOVENO
Primoz Roglic (Team BORA Hansgrohe) vince e convince sul primo vero arrivo in salita del Delfinato 2024. LO sloveno sfrutta l’ottima verve del compagno di squadra Aleksandr Vlasov che lo pilota alla perfezione nei 2 km finali della tappa fino allo scatto decisivo con cui batte sul traguardo del Collet d’Allevard un pur discreto Giuilo Ciccone (Team Lidl Trek). Roglic è così la nuova maglia gialla
La sesta tappa del Delfinato 2024 parte da Hauterives e termina su le Collet d’Allevard dopo 174.1 km. E’ la prima di tre tappe consecutive con arrivo in salita e oggi sapremo se nel duello per la maglia gialla tra Remco Evenepoel (Team Soudal Quick Step) e Primoz Roglic (Team BORA Hansgrohe) ci sarà un terzo o più incomodi. Nel frattempo dopo la caduta di ieri che ha coinvolto metà gruppo non prendeva il via Juan Ayuso (UAE Team Emirates), apparso dolorante e zoppicante nei momenti immediatamente successivi al ‘misfatto’. Oltre allo spagnolo non partivano altri sette ciclisti, tutti più o meno ‘incidentati’ nella famigerata caduta. LA fuga di giornata era composta da sei ciclisti ovvero Magnus Cort Nielsen (Team Uno-X Mobility), Romain Grégoire (Team Groupama FDJ), Thibault Guernalec (Team Arkea B&B Hotels), Arjen Livyns (Team Lotto Dstny), Mason Hollyman (Team Israel Premier Tech) ed Alessandro Fancellu (Team Q36.5 Pro Cycling). Guernalec scollinava in prima posizione sulla Côte de la Côte-Saint-André, primo gpm di tappa posto al km 31.6. Dopo 40 km il vantaggio dei sei battistrada sul gruppo maglia gialla era di quasi 4 minuti. Dopo 80 km il vantaggio della fuga era salito a 5 minuti e mezzo. Cort Niels si aggiudicava il traguardo volante di Les Echelles posto al km 105.3. In cima al Col du Granier, sul quale scollinava in prima posizione, il vantaggio della figa sul gruppo maglia gialla era sceso a 4 minuti. Le squadre più impegnate all’inseguimento erano il Team Soudal Quick Step ed il Team Lidl Trek. Nella discesa dal Col du Granier Hollyman e Guernalec erano vittime di una caduta in una curva verso destra. Il ciclista francese riusciva a rientrare sui battistrada mente Hollyman perdeva contatto venendo successivamente ripreso dal gruppo maglia gialla. Un’altro inconveniente capitava ai cinque battistrada quando, seguendo la macchina dell’organizzazione, andavano dritti ad un bivio invece di svolate a sinistra. Un errore che costava almeno una trentina di secondi tra ‘retromarcia’ e ripresa della giusta via. Nel frattempo il gruppo maglia gialla era segnalato a poco più di 3 minuti di ritardo. All’inizio della salita finale verso Le Collet d’Allevard il vantaggio dei cinque uomini di testa sul gruppo inseguitore era ulteriormente sceso a 2 minuti. Nel gruppo maglia gialla era molto attivo il Team INEOS Grenadiers che iniziava a fare un forcing forsennato. A 9 km dalla conclusione restavano in testa Grégoire e Cort Nielsen. Il forcing dell’INEOS Grenadiers mieteva le prime vittime tra cui Tao Geoghegan Hart (Team Lidl Trek), Sepp Kuss (Team Visma Lease a Bike) e Valentin Madouas (Team Groupama FDJ). Grégoire prendeva il largo mentre Cort Nielsen si sfilava. Grégoire veniva ripreso a 4 km dalla conclusione da Aleksandr Vlasov (Team BORA Hansgrohe) e Laurens De Plus (Team INEOS Grenadiers). Uno scatto di Giulio Ciccone (Team Lidl Trek) metteva in difficoltà Remco Evenepoel che si manteneva sulla scia del compagno di squadra Mikel Landa. A poco meno di 2 km dalla conclusione restavano in testa Vlasov, Roglic, Jorgenson, Ciccone, Rodriguez, Ciccone, De Plus e Gee. Vlasov aumentava il ritmo trainando con sé Ciccone e Roglic. Il nuovo terzetto di testa aumentava il vantaggio sia sui diretti inseguitori che sul gruppo Evenepoel. Dopo il prezioso lavoro Vlasov si staccava a circa 400 metri dall’arrivo e Roglic con una accelerazione impetuosa a circa 200 metri dalla linea del traguardo distanziava a sua volta Ciccone. Lo sloveno andava a vincere con 3 secondi di vantaggio su Ciccone e 11 secondi di vantaggio su Vlasov. Chiudevano la top five Derek Gee in quarta posizione a 13 secondi di ritardo e Matteo Jorgenson a 17 secondi di ritardo. Evenepoel tagliava il traguardo in ottava posizione a 42 secondi di ritardo da Roglic che diventava la nuova maglia gialla proprio davanti al ciclista belga. I secondi che li separano sono 20 ma il Delfinato sembra già una questione chiusa a favore di Roglic. Domani è in programma la settima tappa da Albertville a Samoëns 1600 di 155.3 km. Sono quattro i gpm da affrontare con l’ultmo di questi, che coincide con la salita finale, davvero molto impegnativo, essendo lungo quasi 10 km ed avendo una pendenza media del 9%. Roglic può ipotecare definitivamente la vittoria del Delfìnato 2024.
Antonio Scarfone

Primoz Roglic vince sul Collet d'Allevard (foto: Getty Images)
06-06-2024
giugno 6, 2024 by Redazione
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CRITÉRIUM DU DAUPHINÉ
La quinta tappa, Amplepuis – Saint-Priest (167 Km) è stata annullata a causa di una maxi caduta avvenuta a circa 20 Km dall’arrivo. Ha preceduto di 17″ il britannico Joshua Tarling (INEOS Grenadiers) e di 39″ lo sloveno Primož Roglič (BORA – hansgrohe). Miglior italiano Matteo Sobrero (BORA – hansgrohe), 14° a 1′54″. Il belga Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step) è ancora leader della classifica con 33″ sullo sloveno Primož Roglič (BORA – hansgrohe) e 1′04″ sullo statunitense Matteo Jorgenson (Team Visma | Lease a Bike). Miglior italiano Giulio Ciccone (Lidl – Trek), 28° a 3′12″
ZLM TOUR (Paesi Bassi)
L’olandese Casper van Uden (Team Dsm-Firmenich PostN) si è imposto nella seconda tappa, Middelburg – Wissenkerke, percorrendo 193.8 Km in 4h18′04″, alla media di 45.058 Km/h. Ha preceduto allo sprint il russo Gleb Syritsa (Astana Qazaqstan Team) e il belga Gerben Thijssen (Intermarché – Wanty). Miglior italiano Giovanni Lonardi (Team Polti Kometa), 4°. Il belga Rune Herregodts (Intermarché – Wanty) è ancora leader della classifica con 12″ sull’olandese Tim van Dijke (Team Visma | Lease a Bike) e su Syritsa. Miglior italiano Mirco Maestri (Team Polti Kometa), 11° a 41″
TOUR OF LITHUANIA
Il danese Mads Andersen (Airtox – Carl Ras) si è imposto nella seconda tappa, circuito di Gargždai, percorrendo 170 Km in 3h24′51″, alla media di 49.793 Km/h. Ha preceduto di 4″ l’estone Mihkel Räim
(Ferei Quick-Panda Podium Mongolia Team) e di 9″ il norvegese Eirik Vang Aas (IL Stjørdals Blink). Nessun italiano in gara. Andersen è il nuovo leader della classifica con 7″ su Räim e 1′18″ su Vang Aas
TOUR DU MAROC
Il francese Rayan Boulahoite (Vendée U) si è imposto nella settima tappa, Beni Mellal – Khenifra, percorrendo 120.8 Km in 2h37′20″, alla media di 46.068 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’eritreo Aklilu Ghebrehiwet
(7Eleven Cliqq Roadbike Philippines) e il francese Alessio Cialone (Vendée U). Due italiani in gara: Lorenzo Cataldo (Vini Monzon – Savini Due – OMZ) 6° a 2′46″, Filippo Tagliani (Vini Monzon – Savini Due – OMZ) 16° a 2′46″. L’eritreo Natnael Berhane (Beykoz Belediyesi Spor Türkiye) è ancora leader della classifica con 1″ sul francese Jonathan Couanon (Nice Métropole Côte d’Azur) e 4″ sul francese Axel Narbonne Zuccarelli (Nice Métropole Côte d’Azur). Cataldo 24° a 9′20″, Tagliani 25° a 9′22″
TOUR DU CAMEROUN
L’ivoriano Isiaka Cissé (nazionale ivoriana) si è imposto nella sesta tappa, circuito di Douala, percorrendo 168.7 Km in 4h14′07″, alla media di 39.832 Km/h. Ha preceduto allo sprint il burkinabè Vincent Mouni (nazionale burkinabè) e il camerunense Clovis Kamzong (SNH Vélo Club). Nessun italiano in gara. Kamzong è ancora leader della classifica con 2′46″ sull’algerino Abdallah Benyoucef (nazionale algerina) e 3′11″ sull’algerino Ayoub Sahiri (nazionale algerina)
TOUR OF BRITAIN WOMEN
La belga Lotte Kopecky (Team SD Worx – Protime) si è imposta nella prima tappa, Welshpool – Llandudno, percorrendo 142.4 Km in 4h04′18″, alla media di 34.973 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiana Letizia Paternoster (Liv AlUla Jayco) e la britannica Pfeiffer Georgi (Team Dsm-Firmenich PostNL). La Kopecky è la prima leader della classifica con 3″ sulla Paternoster e 7″ sulla Georgi
NEUTRALIZZATA LA QUINTA TAPPA DEL DELFINATO A CAUSA DI UNA MAXI-CADUTA
Nella discesa della Côte de Bel-Air, a 20 km dalla conclusione, l’asfalto scivoloso provoca una maxi-caduta che coinvolge anche diversi uomini di classifica come Evenepoel, Roglic e Ayuso. Chi ha la peggio sono Kruijswijk e Van Baarle, entrambi costretti al ritiro con probabili fratture. La tappa viene annullata e i tempi all’arrivo neutralizzati. Tutti ripartiranno domani da Hauterives
Dopo tre tappe intense e nelle quali si è definita la classifica generale con Remco Evenepoel (Team Soudal Quick Step) e Primoz Roglic (Team BORA Hansgrohe) tra i più seri candidati alla vittoria finale, al Giro del Delfinato va di scena la quinta tappa, sulla carta favorevole alla fuga, anche se il finale piatto ma non troppo potrebbe ingolosire i velocisti a patto che la fuga stessa venga ripresa. Sono 167 i km da Amplepuis a Saint-Priest e bisognerà affrontare quattro gpm che dovrebbero favorire, come detto, gli attaccanti. Gli uomini di classifica oggi si prenderanno invece un giorno di riposo in attesa delle ultime tre tappe con arrivo in salita. La fuga di giornata, partita subito dopo il km 0, ha visto protagonisti Mathis Le Berre (Team Arkea B&B Hotels), Tobias Bayer (Team Alpecin Deceuninck) ed Ådne Holter (Team Uno-X Mobility). Bayer è transitato in prima posizione sul traguardo volante di Sainte-Colombe-sur-Gand posto al km 32.6, dopodichè Le Berre ha fatto ‘poker’ scollinando in prima posizione sui successivi gpm della Côte de Croix de Signy, della Côte de Duerne, della Côte de Givors e della Côte de Bel-Air. Holter si sfilava dal gruppo di testa a circa 40 km dalla conclusione. Da segnalare che a 38 km dalla conclusione una caduta nel gruppo maglia gialla coinvolgeva una decina di ciclisti tra cui Harold Tejada ed Ide Schelling (Team Astana Qazaqstan), Andreas Kron (Team Lotto Dstny), Antonio Pedrero (Team Movistar), Neilson Powless (Team EF Education EasyPost) e Georg Zimmermann (Team Intermarchè Wanty). Tutti i ciclisti ripartivano senza apparenti difficoltà. Una caduta ben più seria coinvolgeva la quasi totalità del gruppo nella discesa della Côte de Bel-Air tanto che la corsa doveva essere momentaneamente interrotta. Tra i ciclisti coinvolti anche la maglia gialla Remco Evenepoel (Team Soudal Quick Step), Primoz Roglic (Team BORA Hansgrohe) e Juan Ayuso (UAE Team Emirates). Tra i ciclisti più malconci si segnalavano Steven Kruijswijk e Dylan van Baarle (Team Visma Lease a Bike) che erano costretti a salire sull’ambulanza. Gli organizzatori decidevano di neutralizzare la tappa a 20 km dalla conclusione. Non ci sarebbe stato un vincitore di tappa e la classifica generale restava invariata rispetto alla tappa di ieri con Evenepoel in maglia gialla davanti a Roglic e Matteo Jorgenson (Team Visma Lease a Bike). Domani è in programma la sesta tappa da Hauterives a Le Collet d’Alevard di 173.2 km. La salita finale, una delle più dure del Giro del Delfinato 2024, è lunga 11.1 km ed ha una pendenza media dell’8.1% con diversi tratti in doppia cifra. Roglic avrà l’opportunità di sferrare l’attacco ad Evenepoel che sulla carta dovrà difendersi, mentre alle loro spalle per il momento si lotta per il gradino più basso del podio.
Antonio Scarfone

Remco Evenepoel tra i ciclisti coinvolti nella maxi-caduta (foto: Getty Images)
05-06-2024
giugno 5, 2024 by Redazione
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CRITÉRIUM DU DAUPHINÉ
Il belga Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step) si è imposto nella quarta tappa, cronometro individuale Saint-Germain-Laval – Neulise, percorrendo 34.4 Km in 41′49″, alla media di 49.353 Km/h. Ha preceduto di 17″ il britannico Joshua Tarling (INEOS Grenadiers) e di 39″ lo sloveno Primož Roglič (BORA – hansgrohe). Miglior italiano Matteo Sobrero (BORA – hansgrohe), 14° a 1′54″. Evenepoel è il nuovo leader della classifica con 33″ su Roglič e 1′04″ sullo statunitense Matteo Jorgenson (Team Visma | Lease a Bike). Miglior italiano Giulio Ciccone (Lidl – Trek), 28° a 3′12″
ZLM TOUR (Paesi Bassi)
Il belga Rune Herregodts (Intermarché – Wanty) si è imposto nella prima tappa, circuito a cronometro di Westkapelle, percorrendo 14.7 Km in 17′16″, alla media di 51.032 Km/h. Ha preceduto di 12″ l’olandese Tim van Dijke (Team Visma | Lease a Bike) e di 18″ il russo Gleb Syritsa (Astana Qazaqstan Team). Miglior italiano Mirco Maestri (Team Polti Kometa), 11° a 41″. Herregodts è il primo leader della classifica con 12″ su Van Dijke e 18″ su Syritsa. Miglior italiano Maestri, 11° a 41″
TOUR OF LITHUANIA
Il danese Stian Rosenlund (Airtox – Carl Ras) si è imposto nella prima tappa, circuito di Klaipėda, percorrendo 179.2 Km in 3h42′31″, alla media di 48.32 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’estone Oskar Nisu (Ferei Quick-Panda Podium Mongolia Team) e di 2″ il connazionale Mads Andersen (Airtox – Carl Ras). Nessun italiano in gara. Rosenlund è il primo leader della classifica con lo stesso tempo di Nisu e 8″ su Andersen
TOUR DU MAROC
Il francese Jonathan Couanon (Nice Métropole Côte d’Azur) si è imposto nella sesta tappa, Khouribga – Beni Mellal, percorrendo 112.4 Km in 2h21′41″, alla media di 47.599 Km/h. Ha preceduto allo sprint il francese Paul Hennequin (Nice Métropole Côte d’Azur) e l’italiano Lorenzo Cataldo (Vini Monzon – Savini Due – OMZ) . In gara anche l’italiano Filippo Tagliani (Vini Monzon – Savini Due – OMZ), 43° a 6′31″. L’eritreo Natnael Berhane
(Beykoz Belediyesi Spor Türkiye) è il nuovo leader della classifica con 1″ su Couanon e 4″ sul francese Axel Narbonne Zuccarelli (Nice Métropole Côte d’Azur). Cataldo 26° a 9′20″, Tagliani 27° a 9′22″
TOUR DU CAMEROUN
Il camerunense Clovis Kamzong (SNH Vélo Club) si è imposto nella quinta tappa, Bafoussam – Nkongsamba, percorrendo 119.5 Km in 2h54′12″, alla media di 41.16 Km/h. Ha preceduto di 1′45″ il connazionale Rodrigue Eric Kuere Nounawe (SNH Vélo Club) e l’ivoriano Isiaka Cissé (nazionale ivoriana). Nessun italiano in gara. Kamzong è ancora leader della classifica con 2′14″ sull’algerino Ayoub Sahiri (nazionale algerina) e 2′46″ sull’algerino Abdallah Benyoucef (nazionale algerina)
EVENEPOEL E’ TORNATO: VINCE LA CRONOMETRO DI NEULISE ED E’ LA NUOVA MAGLIA GIALLA
Gli oltre 34 km della cronometro individuale da Saint-Germain-Laval a Neulise testimoniano che Remco Evenepoel (Team Soudal Quick Step) è tornato dopo la brutta caduta al Giro dei Paesi Baschi ed ha già la gamba giusta per il Tour de France. Il campione del mondo della specialità vince con autorità su un percorso non facile da gestire e è la nuova maglia gialla del Delfinato, che comunque si deciderà nelle tre tappe conclusive tutte con arrivo in salita
La cronometro del Delfinato 2024 da Saint-Germain-Laval a Neulise è il primo vero spartiacque della breve corsa francese. Oltre 34 km lungo la famigerata pianura francese dove sono diversi i tratti in leggera pendenza al 2% – 3% sui quali i ciclisti dovranno sapersi gestire. Favorito d’obbligo sembra essere Joshua Tarling (Team INEOS Grenadiers), astro nascente delle prove a cronometro, ma la presenza contemporanea del campione del mondo in carica della specialità, un certo Remco Evenepoel (Team Soudal Quick Step), non farà dormire sonni tranquilli al rampante britannico. Certo, Evenepoel ha dichiarato di non essere in perfetta forma dopo la caduta al Giro dei Paesi Baschi che lo ha costretto ad un periodo di stop forzato ma i campioni sono campioni e certamente onorerà la prova. La cronometro in questione sarà importante anche e soprattutto per capire quali sono i valori di forza di questo Delfinato e quali saranno i ciclisti che si giocheranno la vittoria della maglia gialla. Nonostante le dichiarazioni improntate al basso profilo alla vigilia del Delfinato – ‘non ho visto il percorso, corro per mettere km nelle gambe dopo la caduta ai Paesi Baschi, supporterò Van Wilder e Landa’ – Evenepoel è autore di una cronometro superlativa e vince con il tempo di 41 minuti e 49 secondi, essendo l’unico ciclista a scendere sotto i 42 minuti e rifilando 17 secondi di ritardo a Tarling, che peggiorava la sua prova soprattutto nella seconda parte, più tortuosa e costellata di leggeri saliscendi. In terza posizione si piazza Primoz Roglic (Team BORA Hansgrohe) a 39 secondi di ritardo da Evenepoel. Chiudono la top five Matteo Jorgenson (Team Visma Lease a Bike) in quarta posizione ed Oier Lazkano (Team Movistar) in quinta posizione, rispettivamente a 1 minuto e 8 secondi di ritardo e a 1 minuto e 21 secondi di ritardo da Evenepoel, alla quarta vittoria stagionale. Il ciclista belga sale al comando della classifica generale ed è la nuova maglia gialla con 33 secondi di vantaggio su Roglic e 1 minuto e 4 secondi di vantaggio su Jorgenson. Domani è in programma la quinta tappa da Amplepuis a Saint-Priest di 167 km. Sulla carta dovrebbero tornare di scena i velocisti anche se lungo il percorso ci sono da affrontare quattro gpm. Solo negli ultimi 30 km capiremo se la fuga avrà concrete chance di vittoria oppure se la tappa si concluderà in volata. In ogni caso, i big di classifica riposeranno prima delle ultime tre tappe tutte con arrivo in salita.
Antonio Scarfone

Remco Evenepoel vince la cronometro individuale di Neulise (foto: Getty Images)
A LES ESTABLES FESTA CANADESE CON GEE, NUOVA MAGLIA GIALLA
Derek Gee (Team Israel Premier Tech) sorprende tutti nella terza tappa del Giro del Delfinato con un perentorio attacco nel km finale al quale nessuno – big in primis – riesce a rispondere. Per il ciclista canadese, nuova maglia gialla, è la prima vittoria in carriera in una corsa WT
Il percorso della Celles-sur-Durolle – Les Estables, terza tappa del Delfinato 2024, ricalca per sommi capi qyello della tappa di ieri con una serie di gpm di media difficoltà che anticipano una salita conclusiva, questa volta un po’ più dura e categorizzata come gpm. La differenza sostanziale rispetto alla seconda tappa è il chilometraggio più elevato, visto che si supereranno i 180 km, a differenza dei 143 affrontati ieri. Magnus Cort Nielsen (Team Uno-X Mobility) ha buone possibilità di conservare la maglia gialla, anche se bisognerà considerare il ritmo imposto dalle squadre dei big nella parte finale della tappa. Dopo essersi staccato nel finale della tappa di ieri accumulando uno ritardo di un quarto d’ora, ai nastri di partenza non si presentava Antonio Tiberi (Team Bahrain Victorious). La prima parte della tappa vedeva numerosi attacchi e contrattacchi ma il gruppo non lasciava andare via la fuga di giornata. Nicolas Prodhomme (Team Decathlon AG2R La Mondiale) scollinava in prima posizione sul primo gpm della Côte d’Augerolles posto al km 22.1. Il ciclista francese continuava nella sua azione e riusciva a ‘trainarsi’ Harry Sweeny (Team EF Education EasyPost) e Rémy Rochas (Team Groupama FDJ). Intanto una caduta coinvolgeva Primoz Roglic (Team BORA Hansgrohe) che si rialzava e riprendeva la strada apparentemente senza problemi. Dopo una quarantina di km il terzetto di tersta aveva 1 minuto e mezzo di vantaggio sul gruppo maglia gialla. Prodhomme si aggiudicava anche il il traguardo volante di Arlanc posto al km 75.8. Era invece Rochas a scollinare per primo sul secondo gpm della Côte de Saint-Victor-sur-Arlanc posto al km 87.6. A 60 km dalla conclusione il vantaggio dei tre uomini di testa era aumentato a 2 minuti e mezzo sul gruppo maglia gialla. Rochas scollinava in prima posizione sul terzo gpm della Côte de Retournac posto al km 125. Christopher Juul-Jensen raggiungeva la testa del gruppo poco prima dello scollinamento sul quarto gpm della Côte de Valogeon posto al km 147.1, sul quale transitava in prima posizione Prodhomme. Rochas si lasciava sfilare dalla testa della corsa ma anche i tre che restavano davanti avevano i meinuti, anche i secondi contati, dal momento che il Team Lidl Trek aveva imposto un ritmo indiavolato con Mads Pedersen, oggi gregario d’eccezione per Giulio Ciccone. I tre attaccanti venivano ripresi a 2 km e mezzo dalla conclusione. Un’improvvisa accelerazione di Derek Gee (Team Israel Premier Tech) a poco meno di 1 km dalla conclusione scombinava i piani dei big di classifica. Il ciclista canadese riusciva a mantenere la testa della corsa nonostante il disperato tentativo di Romain Gregoire (Team Groupama FDJ) che pur lanciando la volata in salita doveva arrendersi ed accontentarsi della seconda posizione dietro a Gee. Terzo a 3 secondi di ritardo era Lukas Nerurkar (Team EF Education EasyPost) mentre Ciccone si classificava in quarta posizione come nella tappa di ieri. Chiudeva la top five Harold Tejada (Team Astana Qazaqstan) mentre tra i pretendenti alla maglia gialla o presunti tali si stabiliva per oggi una sorta di tregua. Per Gee è non solo la prima vittoria stagionale ma anche la prima vittoria in carriera da pro. In classifica generale il ciclista canadese sale al primo posto e veste la maglia gialla davanti a Magnus Cort Nielsen (Team Uno-X Mobility) e Romain Gregoire. Domani la quarta tappa del Delfinato 2024 ci dirà molto sui reali pretendenti alla vittoria finale. La cronometro di 34 km da Saint-Germain-Laval a Neulise, non completamente piatta e con diversi punti nei quali rilanciare l’azione, impegnerà i ciclisti per oltre 40 minuti. Favorito d’obbligo sembra essere Joshua Tarling (Team INEOS Grenadiers) e per quanto riguarda la classifica generale occhi puntati sui var Remco Evenepoel ed Ilan van Wilder (Team Soudal Quick Step), Primoz Roglic ed Aleksandr Vlasov (Team BORA Hansgrohe), Matteo Jorgenson e Sepp Kuss (Team Visma Lease a Bike), Carlos Rodriguez (Team INEOS Grenadiers) e Juan Ayuso (UAE Team Emirates). Infine da italiani non possiamo non fare il tifo per Giulio Ciccone, attualmente quarto in classifica generale.
Antonio Scarfone

Derek Gee vince a Les Estables (foto: Getty Images)
04-06-2024
giugno 4, 2024 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
CRITÉRIUM DU DAUPHINÉ
Il canadese Derek Gee (Israel – Premier Tech) si è imposto nella terza tappa, Celles-sur-Durolle – Les Estables, percorrendo 181.7 Km in 4h22′18″, alla media di 41.563 Km/h. Ha preceduto allo sprint il francese Romain Grégoire (Groupama – FDJ) e di 3″ il britannico Lukas Nerurkar /EF Education – EasyPost) Miglior italiano Giulio Ciccone (Lidl – Trek), 4° a 3″. Gee è il nuovo leader della classifica con 3″ sul danese Magnus Cort (Uno-X Mobility) e 4″ Grégoire. Miglior italiano Ciccone, 9° a 13″
TOUR DU MAROC
L’italiano Lorenzo Cataldo (Vini Monzon – Savini Due – OMZ) si è imposto nella quinta tappa, Kelaa Seraghna – Khouribga, percorrendo 150.5 Km in 3h30′20″, alla media di 44.167 Km/h. Ha preceduto allo sprint il francese Paul Hennequin (Nice Métropole Côte d’Azur) e il turco Batuhan Özgür (Beykoz Belediyesi Spor Türkiye)). In gara anche l’italiano Filippo Tagliani (Vini Monzon – Savini Due – OMZ), 4°. Il francese Emmanuel Cognet (Team France Défense) è ancora leader della classifica con 16″ sul connazionale Alessio Cialone (Vendée U) e 24″ sul connazionale Rayan Boulahoite (Vendée U). Tagliani 21° a 3′10″, Cataldo 43° a 9′46″
TOUR DU CAMEROUN
L’algerino Ayoub Sahiri (nazionale algerina) si è imposto nella quarta tappa, Bangangte – Bafoussam, percorrendo 79.8 Km in 1h58′04″, alla media di 40.553 Km/h. Ha preceduto di 39″ l’ivoriano Isiaka Cissé (nazionale ivoriana) e il connazionale Oussama Abdellah Mimouni (nazionale algerina). Nessun italiano in gara. Il camerunense Clovis Kamzong (SNH Vélo Club) è ancora leader della classifica con 22″ su Sahiri e 1′01″ sull’algerino Abdallah Benyoucef (nazionale algerina)