18-06-2024
giugno 18, 2024 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
TOUR DE SUISSE WOMEN
L’olandese Demi Vollering (Team SD Worx – Protime) si è imposta nella quarta ed ultima tappa, circuito di Champagne, percorrendo 127.5 Km in 3h17′53″, alla media di 38.659 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiana Elisa Longo Borghini (Lidl – Trek) e l’australiana Neve Bradbury (Canyon//SRAM Racing). La Vollering si è imposta in classifica con 1′28″ sulla Bradbury e 1′30″ sulla Longo Borghini.
VUELTA A COLOMBIA
Il colombiano Wilson Estiben Peña (Team Sistecredito) si è imposto nella quarta tappa, Mariquita – Alto de Letras, percorrendo 116.4 Km in 4h02′22″, alla media di 28.82 Km/h. Ha preceduto allo sprint i connazionali Julián Cardona (Team Medellín) e Rodrigo Contreras (Nu Colombia). Contreras è ancora leader della classifica con 44″ su Peña e 48″ sul connazionale Diego Andrés Camargo (Petrolike )
17-06-2024
giugno 17, 2024 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
TOUR DE SUISSE WOMEN
L’australiana Neve Bradbury (Canyon//SRAM Racing) si è imposta nella terza tappa, Vevey – Champagne, percorrendo 125.6 Km in 3h16′36″, alla media di 38.332 Km/h. Ha preceduto allo sprint la polacca Katarzyna Niewiadoma (Canyon//SRAM Racing) e di 1′55″ l’olandese Femke de Vries (Team Visma | Lease a Bike). Miglior italiana Elisa Longo Borghini (Lidl – Trek), 5° a 2′11″. L’olandese Demi Vollering (Team SD Worx – Protime) è ancora leader della classifica con 1′22″ sulla Bradbury e 1′26″ sulla Longo Borghini.
VUELTA A COLOMBIA
Il colombiano Alejandro Osorio (GW Erco Shimano) si è imposto anche nella terza tappa, Cota – Mariquita, percorrendo 168.6 Km in 3h46′22″, alla media di 44.689 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Sergio Henao (Nu Colombia) e di 3″ il connazionale Juan Tito Rendón (Orgullo Paisa). Nessun italiano in gara. Il colombiano Rodrigo Contreras (Nu Colombia) è ancora leader della classifica con 44″ sul connazionale Diego Andrés Camargo (Petrolike ) e 48″ sul connazionale Adrián Bustamante (GW Erco Shimano)
IN SLOVENIA ALEOTTI SFRUTTA LA CONDIZIONE DEL GIRO E VINCE LA TERZA CORSA A TAPPE DELLA SUA CARRIERA
Giovanni Aleotti (Team BORA Hansgrohe) vince il Giro di Slovenia grazie alla vittoria in solitaria nella terza tappa di Nova Gorica. Il ciclista emiliano resiste nelle due tappe successive agli attacchi, specialmente di Pello Bilbao (Team Bahrain Victorious). Da segnalare anche le buone prove complessive della coppia VF Group – Bardiani CSF – Faizanè formata da Gioulio Pellizzari e Domenico Pozzovivo, terzo e quarto nella classifica generale conclusiva
Il Giro di Slovenia 2024 inizia con una tappa adatta ai velocisti da Murska Sobota ad Ormož di 204.5, che è anche la più lunga delle cinque totali. E’ Dylan Groenewegen (Team Jayco AlUla) a vincere davanti ad Alexander Kristoff (Team Uno-X Mobility) e Phil Bauhaus (Team Bahrain Victorious). Il ciclista olandese, alla terza vittoria stagionale, è la prima maglia verde. La seconda tappa da Žalec Rogaška Slatina di 177.9 km, nonostante il gpm non banale di Celjska Koca a meta percorso ed ad un finale con diversi saliscendi, ha visto un’altra volata finale con Bauhaus questa volta che ha messo la sua ruota davanti a quelle di Alberto Dainese (Team Tudor Pro Cycling) e Luka Mezgec (Team Jayco Alula), tra l’altro tutti e tre ciclisti reduci dal Giro d’Italia 2024. Bauhaus ha indossato la maglia verde che ha tenuto sulle spalle soltanto un girno, visto che nella terza tappa da Ljubljana Nova Gorica di 160.5 km il doppio gpm di Ravnica ha fatto la differenza con i big di classifica a contendersi la vittoria. Giovanni Aleotti (Team BORA Hansgrohe) con una bella azione finale è andato a vincere in solitaria con 11 secondi di vantaggio su un gruppetto regolato da Jhonatan Narvaez (Team INEOS Grenadiers) mentre in terza posizione si è piazzato Jordan Jegat (Team Total Energies). Aleotti oltre a vincere la prima corsa stagionale si è issato al primo posto in classifica generale. L’italiano è stato bravo a conservare il simbolo del primato nella quarta tappa, la più impegnativa del Giro di Slovenia 2024, con arrivo in salita a Krvavec. Proprio sulla salita finale, lunga quasi 12 km e con una pendenza media che sfiorava l’8%, Aleotti è stato bravo a contenere i diversi attacchi e nonostante la vittoria di Pello Bilbao (Team Bahrain Victorious) davanti a Paul Double (Team Polti Kometa), la sua terza posizione alle spalle del britannico gli ha consentito di mantenere la maglia verde con 12 secondi di vantaggio su Bilbao. La quinta ed ultima tappa da Šentjernej a Novo Mesto di 156.9km nonostante un attacco deciso dello stesso Bilbao nella seconda parte della tappa sul gpm di Veliki Ban, la BORA Hansgrohe ha ricucito sul gruppo dei fuggitivi della prima ora e su quello di Bilbao finchè a giocarsi la vittoria di tappa sono stati una ventina di cilcisti. La bella azione di Ben Healy (Team EF Education EasyPost) permetteva al ciclista irlandese di guadagnare una manciata di secondi nei km finali e di andare a vincere con 6 secondi di vantaggio sul drappello degli inseguitori regolato da Kristoff davanti ad Orluis Aular (Team Caja Rural Seguros RGA). Per Healy è la prima vittoria stagionale ed Aleotti può invece festeggiare la terza vittoria di una corsa a tappe della sua carriera, dopo la doppia affermazione al Sibiu Cycling Tour nel 2021 e nel 2022. Da segnalare che nella classifica generale, dietro Bilbao secondo, è presente la coppia della VF Group – Bardiani CSF – Faizanè formata da Gioulio Pellizzari e da un inossidabile Domenico Pozzovivo, rispettivamente terzo e quarto. Per quanto riguarda le altre classifiche Aleotti vince anche quella a punti mentre Davide Baldaccini (Team Corratec Vini Fantini) vince la classifica GPM e Giulio Pellizzari la classifica dei giovani. Infine la VF Group – Bardiani CSF – Faizanè si aggiudica la classifica a squadre.
Antonio Scarfone

Giovanni Aleotti vince il Giro di Slovenia 2024 (foto: Getty Images)
JARNO WIDAR VINCE IL GIRO NEXT GEN. A MATTHEW BRENNAN LA TAPPA FINALE
Primo successo belga nella storia della corsa. Con Jarno Widar salgono sul podio Torres e Martì, che proprio all’ultima tappa sorpassa Rondel grazie ai migliori piazzamenti. L’ultimo traguardo è conquistato dal britannico Brennan
Il belga Jarno Widar (Lotto Dstny Development Team) è il vincitore della 47a edizione del Giro Next Gen davanti agli spagnoli Pablo Torres (UAE Team Emirates Gen Z) e Pau Martì (Israel Premier Tech Academy).
Il belga ha difeso con successo la maglia rosa, conquistata il terzo giorno di gara, e per la prima volta nella storia porta in patria il trofeo spettante al vincitore della corsa. Widar ha dovuto ha dovuto sudare fino all’ultimo colpo di pedale perchè nella fuga chbe ha caratterizzato l’ultima tappa, disegnata per 137 Km tra Cesena e Forlimpopoli, si era inserito anche Léo Bisiaux (Decathlon AG2R La Mondiale Development Team), che ha un certo punto si era trovato in testa alla corsa con 1′30″ di vantaggio, vale a dire a soli 40 secondi dalla maaglia rosa avendo in classifica un ritardo di 2′10″ dalla leadership. La fuga riusciva comunque ad andare al traguardo, dove il britannico Matthew Brennan (Team Visma | Lease a Bike Development), si imponeva davanti al tedesco Niklas Behrens (Lidl – Trek Future Racing) e all’italiano Luca Paletti (VF Group – Bardiani CSF – Faizanè), ma la risposta del gruppo aveva nel frattempo ridotto il gap a soli 21 secondi.
La classifica finale vede Widar imporsi con 52″ su Pablo Torres (UAE Team Emirates Gen Z) e 58″ sull’altro iberico Pau Martì (Israel Premier Tech Academy), che proprio sul traguardo di Forlimpopoli è riuscito a sorpassare il francese Mathys Rondel (Tudor Pro Cycling Team U23), che ha accusato il suo stesso distacco ma ha perso il terzo posto finale a causa di peggiori piazzamenti. Per quanto concerne le classifiche accessorie, il francese Paul Magnier (Soudal – Quick-Step Devo Team) si porta a casa quella a punti grazie anche a due vittorie di tappa, il brianzolo Lorenzo Nespoli (Team MBH Bank Colpack Ballan) quella degli scalatori, Widar anche quella dei giovani mentre la miglior formazione è risultata la VF Group – Bardiani CSF – Faizanè.
Questo il commento di Brennan, il vincitore oderno: “E’ la fine ideale del Giro Next Gen per me, dopo i problemi che abbiamo avuto in squadra. Oggi era un percorso troppo selettivo per pensare ad un arrivo allo sprint, così abbiamo puntato alla fuga. Devo ringraziare i miei compagni di squadra, che mi hanno supportato al meglio. Volevamo andare in fuga fin dall’inizio e la squadra si è dimostrata molto forte. Eravamo in superiorità numerica e abbiamo tenuto un buon vantaggio sul gruppo anche grazie al supporto della Decathlon-Ag2r. Mi sentivo bene sugli strappi e sapevo che allo sprint avrei potuto farcela. E’ stata una settimana difficile per il team e quindi è ancora più bello terminarla con un successo”.
Jarno Widar ha così esternato la sua felicità per questo successo: “Vincere il Giro Next Gen è stato incredibile. Non ho parole per descrivere come mi sento e per ringraziare il mio team. Ero preoccupato dalla fuga, quindi ho tirato in prima persona. Tornerò l’anno prossimo per difendere il titolo, è una corsa bellissima. Sono felicissimo e allo stesso tempo incredulo. Prima di tutto devo ringraziare il team, il 99% di questo successo è loro. Anche oggi, quando sono stato attaccato, si sono portati in testa al gruppo. E’ stato un momento stressante. Non sono ancora pronto per correre con i prof, devo imparare a muovermi meglio in gruppo. Se sei forte tra gli Under 23 sei pronto per fare bene anche al livello superiore ma ho bisogno di tempo. Ero fiducioso che avrei potuto vincere fin dall’inizio della corsa, anche se non ero uno dei grandi favoriti. Mi godrò questa vittoria fino in fondo”.
La Maglia Rossa Paul Magnier ha commentato: “Era una tappa adatta alle mie caratteristiche, purtroppo però non siamo riusciti ad andare a riprendere la fuga. Sono comunque contento della mia prova, due vittorie di tappa e questa Maglia, e di come il team abbia interpretato la corsa. Sarebbe bello poter dire un giorno di essere arrivato ai livelli di Julian Alaphilippe. E’ un corridore che ha vinto tanto e come lui mi piacerebbe vincere la Milano-Sanremo. Devo migliorare molto ma credo che un giorno potrò giocarmi il successo nella Classicissima”.
La dichiarazione della Maglia Azzurra Lorenzo Nespoli: “Ho indossato la Maglia Azzurra ‘in prestito’ per gli ultimi due giorni, oggi volevo conquistarla al 100%. La squadra è stata fondamentale per farmi prendere la fuga che mi ha permesso di prendere i punti che mi servivano. E’ una grande soddisfazione personale”.
Concludiamo con le parole di Florian Samuel Kajamini (Team MBH Bank Colpack Ballan), che in classifica si è piazzato 7° a 2′14″, migliore degli italiani: “E’ stata una gran bella settimana per me e per il team, con la conquista di due maglie. Siamo molto soddisfatti. Oggi ho provato ad entrare in fuga per sorprendere gli altri. Non ci sono riuscito ma sono comunque contento di averci provato. Il Giro Next Gen è una corsa importante, seguita da tanti grandi team. Spero che le mie prestazioni qua mi portino ad entrare nel professionismo”.
Mario Prato

Il podio del Giro Next Gen 2024 (foto LaPresse)
AD ALMEIDA LA CRONO, A YATES IL GIRO DI SVIZZERA 2024
João Almeida (UAE Team Emirates) vince la cronoscalata conclusiva del Giro di Svizzera 2024. Secondo di giornata il compagno di squadra Adam, che invece controlla e senza particolari timori si impone nella corsa elevetica, caratterizzata da un dominio assoluto in salita della coppia emiratina. Terzo di giornata e terzo in classifica generale Mattias Skjelmose (Lidl-Trek) che esce in crescendo dalla breve corsa a tappe.
La cronoscalata conclusiva del Giro di Svizzera 2024 serve soprattutto a delineare il gradino più basso del podio tra il terzo in classifica generale Egan Bernal (Ineos Grenadiers) e il quarto Mattias Skjelmose (Lidl-Trek) divisi da circa un minuto. In casa UAE Team Emirates, invece, il leader della classifica Adam Yates ha 31” di vantaggio sul compagno di squadra João Almeida. I primi importanti migliori tempi sono fatti registrare da Damiano Caruso (Bahrain-Victorious) prima e da Lenny Martinez (Groupama-FDJ) poi, ma successivamente gli uomini di classifica a far abbassare migliorano questi intermedi e, infatti, il portoghese Almeida fa fermare le lancette sui 33’23”. Yates gli arriva vicino, 9 secomdi che bastano per confermare il primato in classifica generale. Chi va decisamente male è Bernal con il nono tempo di giornata a 1’30” da Almeida ma, soprattutto, ad oltre un minuto da Skjelmose (Lidl-Trek) che, autore tra l’altro di una prova superba (arriverà a 21” da Almeida), va a conquistare il terzo gradino del podio in classifica, resistendo alla seppur ottima prova di Matthew Riccitello (Israel – Premier Tech), quarto a 28” e quinto finale. Si chiude così una bella edizione del Giro di Svizzera, ricca come sempre di salite. Adesso i fari saranno puntati sul Tour de France che partirà da Firenze sabato 29 giugno e sui campionati nazionali che si disputeranno settimana prossima: in particolare la prova a cronometro elite maschile si correrà giovedì 20 a Grosseto, mentre la più attesa prova su strada si correrà domenica 23 tra Firenze e Sesto Fiorentino.
Antonio Scarfone

Adam Yates vince il Tour de Suisse 2024 (Getty Images)
GIRO DEL BELGIO, VITTORIA FINALE DI WARENSKJOLD
Søren Wærenskjold (Team Uno-X Mobility) vince il Giro del Belgio grazie ad un’ottima cronometro iniziale e sfrutta l’ottimo lavoro della sua Uno-X Mobility, una delle squadre più in forma del momento, che gli permette di difendere la leadership nelle tappe successive. Mathias Vacek (Team Lidl Trek) è secondo a soli 4 secondi di ritardo ma si consola con la vittoria della maglia bianca
Il Giro del Belgio 2024, noto per motivi di sponsorizzazione con nome di Baloise Belgium Tour, offre cinque tappa abbastanza variegate da cui uscirà il vincitore di quest’anno. Già dalla prima, la cronometro individuale da Beringen a Beringen di 12 km, servirà a farci capire quali sono i rapporti di forza nel gruppo e soprattutto coloro che possono ambire alla vittoria finale. La vittoria arriderà a Søren Wærenskjold (Team Uno-X Mobility) che con il tempo di 13 minuti e 24 secondi farà di appena 2 secondi meglio di Mathias Vacek (Team Lidl Trek) mentre terzo si sarebbe piazzato Rune Herregodts (Team Intermarchè Wanty) a dieci secondo di ritardo dal norvegese. Nelle successive tappe Søren Wærenskjold ha difeso con le unghie e con i denti la sua leadership soprattutto dalle tappe favorevoli ai velocisti, in particolare la seconda e la terza, vinte rispettivamente da Tim Merlier (Team Soudal Quick Step) davanti a Jasper Philipsen (Team Alpecin Deceuninck) ed Olav Kooij (Team Visma Lease a Bike) e da Jasper Philipsen davanti a Olav Kooij e Gerben Thijssen (Team Intermarchè Wanty). La quarta tappa, la Durbuy – Durbuy di 177 km, è stata quella più spettacolare di tutte visto che presentava un tracciato in circuto tipico delle corse ardennesi, con diversi muri e cotes posizionati in zone strategici dove innescare gli attacchi. I punti chiave della tappa sono stati il Muro di Durbuy, la côte de Petite Somme, la côte Des Champs de Hetres e la côte des Hermannes. A vincere è stato Alex Aranburu (Team Movistar), alla prima vittoria stagionale dopo una marea di piazzamenti. Lo spagnolo ha avuto la meglio in uno sprint a due su Pierre Gautherat (Team Decathlon AG2R La Mondieae), mentre al terzo posto si è piazzato Jasper Philipsen che ha regolato Riley Sheehan (Team Israel Premier Tech) nella volata dei battuti. Tim Merlier ha infine vinto la quinta ed ultima tappa con arrivo a Bruxelles regolando in una volata con la strada leggermente in pendenza Jasper Philipsen ed Oded Kogut (Team Israel Premier Tech). Grazie alla vittoria nella cronometro iniziale di questa edizione, e non sottovalutando qualche abbuono qua e là, Wærenskjold si impone in classifica con 4 secondi di vantaggio su Vacek e 7 secondi di vantaggio su Aranburu. Per quanto riguarda le altre classifiche Jasper Philipsen vince quella a punti e conferma di avere una forma per puntare alla maglia verde al Tour che verrà. Vacek vince infine la classifica del miglior giovane.
Antonio Scarfone

Waerenskjold lanciato verso il successo finale nella tappa a cronometro che ha aperto il Giro del Belgio 2024 (Getty Images)
16-06-2024
giugno 16, 2024 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
TOUR DE SUISSE
Il portoghese João Almeida (UAE Team Emirates) si è imposto nell’ottava ed ultima tappa, cronoscalata Aigle (Centre Mondial du Cyclisme UCI) – Villars-sur-Ollon, percorrendo 15.7 Km in 33′23″, alla media di 28.218 Km/h. Ha preceduto di 9″ il britannico Adam Yates (UAE Team Emirates) e di 21″ il danese Mattias Skjelmose (Lidl – Trek). Miglior italiano Damiano Caruso (Bahrain Victorious), 13° a 1′53″. Yates si impone in classifica con 22″ su Almeida e 3′02″ su Skjelmose. Miglior italiano Nicola Conci (Alpecin – Deceuninck), 55° a 43′53″
TOUR DE SUISSE WOMEN
L’olandese Demi Vollering (Team SD Worx – Protime) si è imposta anche nella seconda tappa, cronoscalata Aigle (Centre Mondial du Cyclisme UCI) – Villars-sur-Ollon, percorrendo 15.7 Km in 39′47″, alla media di 23.678 Km/h. Ha preceduto di 18″ l’italiana Elisa Longo Borghini (Lidl – Trek) e di 26″ la neozelandese Kim Cadzow (EF Education-Cannondale). La Vollering è ancora leader della classifica con 1′26″ sulla Longo Borghini e 1′28″ sull’italiana Gaia Realini (Lidl – Trek)
TOUR DE SLOVENIE
L’irlandese Ben Healy (EF Education – EasyPost) si è imposto nella quinta ed ultima tappa, Šentjernej – Novo Mesto, percorrendo 156.9 Km in 3h24′06″, alla media di 46.124 Km/h. Ha preceduto di 6″ il norvegese Alexander Kristoff (Uno-X Mobility) e il venezuelano Orluis Aular (Caja Rural – Seguros RGA). Miglior italiano Edoardo Zambanini (Bahrain – Victorious), 6° a 6″. L’italiano Giovanni Aleotti (Bora – Hansgrohe) si impone in classifica con 10″ sullo spagnolo Pello Bilbao (Bahrain – Victorious) e 26″ sull’italiano Giulio Pellizzari (VF Group – Bardiani CSF – Faizanè)
BALOISE BELGIUM TOUR
Il belga Tim Merlier (Soudal Quick-Step) si è imposto nella quinta ed ultima tappa, circuito di Bruxelles, percorrendo 186.2 Km in 3h51′51″, alla media di 48.186 Km/h. Ha preceduto allo sprint i connazionali Jasper Philipsen (Alpecin – Deceuninck) e Tom Van Asbroeck (Israel – Premier Tech). Miglior italiano Alessandro Perracchione (Team Novo Nordisk), 43°. Il norvegese Søren Wærenskjold (Uno-X Mobility) si impone in classifica con 2″ sul ceco Mathias Vacek (Lidl – Trek) e 7″ sullo spagnolo Alex Aranburu (Movistar Team). Miglior italiano Rota, Lorenzo Rota (Intermarché – Wanty), 20° a 1′01″
GIRO NEXT GEN (Under23)
Il britannico Matthew Brennan (Team Visma | Lease a Bike Development) si è imposto nell’ottava ed ultima tappa, Cesena – Forlimpopoli, percorrendo 137 Km in 3h16′16″, alla media di 41.882 Km/h. Ha preceduto allo sprint il belga Niklas Behrens (Lidl – Trek Future Racing) e l’italiano Luca Paletti (VF Group – Bardiani CSF – Faizanè). Il belga Jarno Widar (Lotto Dstny Development Team) si impone in classifica con 52″ sullo spagnolo Pablo Torres (UAE Team Emirates Gen Z) e 58″ sullo spagnolo Pau Martí (Israel Premier Tech Academy). Miglior italiano Florian Samuel Kajamini (Team MBH Bank Colpack Ballan), 7° a 2′14″
OBERÖSTERREICH RUNDFAHRT (Austria)
Il francese Adrien Maire (TDT – Unibet Cycling Team) si è imposto nella terza ed ultima tappa, Asten (Paneum) – Hinterstoder Höss, percorrendo 152.5 Km in 3h35′02″, alla media di 39.265 Km/h. Ha preceduto di 2″ l’austriaco Riccardo Zoidl (Team Felt Felbermayr) e di 1′00″ l’ungherese Márton Dina (ATT Investments). Miglior italiano Edward Ravasi (Hrinkow Advarics), 5° a 1′27″. Maire si impone in classifica con 23″ su Zoidl e 1′12″ sul belga belga Aaron Dockx (Alpecin-Deceuninck Development Team). Miglior italiano Ravasi, 6° a 2′05″
TOUR DE KURPIE (Polonia)
L’irlandese Leo Doyle (XSpeed United Continental) si è imposto nella quinta ed ultima tappa, circuito di Ostrołęka, percorrendo 150 Km in 3h42′43″, alla media di 40.41 Km/h. Ha preceduto di 15″ il polacco Norbert Banaszek (Mazowsze Serce Polski) e l’ungherese Ádám Kristóf Karl (Epronex – Hungary Cycling Team). Due italiani in gara: Alessio Portello (Q36.5 Continental Team) 22° a 15″, Mirko Bozzola (Q36.5 Continental Team) 73° a 46″. Il polacco Tobiasz Pawlak (Mazowsze Serce Polski) si impone in classifica con 11″ sull’olandese Jordan Habets (Metec – SOLARWATT p/b Mantel) e 18″ su Banaszek. Bozzola 25° a 1′50″, Portello 65° a 7′51″
COURTS MAMOUTH CLASSIC DE L’ÎLE MAURICE
Il polacco Patryk Stosz (Team Felt Felbermayr) si è imposto nella corsa mauriziana, circuito di Les Pailles, percorrendo 140.7 Km in 3h21′56″, alla media di 41.806 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’algerino Youcef Reguigui (Terengganu Cycling Team) e il mauriziano Aurelien de Comarmond (Océane Top 16). Nessun italiano in gara
TOUR DE BEAUCE (Canada)
L’irlandese Conn McDunphy (Team Skyline) si è imposto nella quinta ed ultima tappa, circuito di Saint-Georges, percorrendo 122.4 Km in 3h03′20″, alla media di 40.058 Km/h. Ha preceduto di 4″ i canadesi Jérôme Gauthier (Team Ecoflo Chronos) e Sasha Renaud-Tremblay (TaG Cycling). Jacopo Colladon (Team Novo Nordisk Development), unico italiano in gara, si è ritirato nel corso della prima tappa. Il neozelandese Josh Burnett (MitoQ – NZ Cycling Project) si impone in classifica con 44″ sullo statunitense Tyler Stites (Project Echelon Racing) e 52″ sullo statunitense Ian López (Aevolo)
VUELTA A COLOMBIA
Il colombiano Alejandro Osorio (GW Erco Shimano) si è imposto nella seconda tappa, Paipa – Tocancipá, percorrendo 139.3 Km in 3h16′47″, alla media di 42.473 Km/h. Ha preceduto allo sprint i connazionali Adrián Bustamante (GW Erco Shimano) e Jhonatan Stiven Chaves (Nu Colombia). Nessun italiano in gara. Il colombiano Rodrigo Contreras (Nu Colombia) è ancora leader della classifica con 42″ sul connazionale Diego Andrés Camargo (Petrolike) e 46″ su Bustamante
TOUR FÉMININ INTERNATIONAL DES PYRÉNÉES
L’australiana Josie Talbot (Cofidis Women Team) si è imposta nella terza ed ultima tappa, Nay – Bosdarros, percorrendo 125.6 Km in 3h25′23″, alla media di 36.687 Km/h. Ha preceduto di 53″ la belga Lotte Claes (Arkéa – B&B Hotels Women) e di 1′24″ l’italiana Giada Borghesi (BTC City Ljubljana Zhiraf Ambedo). La spagnola Usoa Ostolaza (Laboral Kutxa – Fundación Euskadi) si impone in classifica con 31″ sull’austriaca Valentina Cavallar (Arkéa – B&B Hotels Women) e 58″ sulla connazionale Iurani Blanco (Laboral Kutxa – Fundación Euskadi). Miglior italiana la Borghesi, 15° a 6′01″
HUUB ARTZ VINCE LA SETTIMA TAPPA DEL GIRO NEXT GEN. JARNO WIDAR RIMANE IN MAGLIA ROSA
L’olandese della Artz, quest’anno primo alla Gand-Wevelgem Under 23, vince la penultima tappa del Giro Next Gen. Jarno Widar conserva la maglia rosa
Per la prima volta in questa edizione del Giro Next Gen, che si appresta a terminare il suo cammino, è andata in porto la fuga. Sul traguardo di Zocca, il paesino dell’appennino modenese principalmente noto per aver dato i natalia Vasco Rossi, ha tagliato per primo la linea d’arrivo Huub Artz (Wanty – ReUz – Technord), corridore olandese che gli appassionati di ciclismo giovanile già conoscono perchè ad aprile si era imposto nella Gand-Wevelgem di categoria. Dopo essere andato in fuga con altri sette elementi, è stato il primo a muoversi sulla salita finale. Gli unici a riportarsi su di lui sono stati Callum Thornley (Trinity Racing) e Samuele Privitera (Hagens Berman Jayco). A quattro chilometri dall’arrivo Artz ha lasciato sul posto i colleghi e si è involato verso la vittoria. Non ci sono stati cambiamenti in classifica generale, poichè tutti i migliori hanno terminato la tappa nel medesimo gruppo, 2′36″ dopo l’arrivo del vincitore. Ora tra la maglia rosa Jarno Widar (Lotto Dstny Development Team) e la consacrazione quale vincitore della 47a edizione del Giro si interponongo solo i 137 km della frazione conclusiva, che non è impegnativa ma non sarà nemmeno la solita passerella di fine corsa ad uso e consumo dei velocisti.
Il vincitore di tappa Huub Artz subito dopo l’arrivo ha dichiarato: “Sono molto felice, quasi non ci credo. Il mio obiettivo alla vigilia del Giro Next Gen era curare la classifica generale, però non tutto è andato secondo i piani. Questo è un bel modo di reagire. Avevo studiato la salita finale e volevo muovermi solo sul tratto più duro. Ho visto però che il gruppetto andava troppo piano e ho anticipato l’attacco. E’ andato tutto per il meglio. Passerò professionista nel 2025, volevo chiudere la mia storia da Under 23 al meglio e così è stato”. in conferenza stampa ha poi aggiunto: “Quando ho visto il percorso, sapevo che avrei potuto puntare a vincere qualche tappa. Non ero però sui miei livelli, e le cadute non mi hanno aiutato. Forse, senza i problemi fisici di Toussaint, non mi sarei potuto giocare questa chance, però è bello essere riuscito a concretizzare. Non so ancora che tipo di corridore sono, mi piace andare forte su tutti i terreni ma per il momento preferisco ancora le classiche. Ho ancora tempo per capirlo, sicuramente allenarmi e correre stabilmente con i prof nel 2025 mi aiuterà molto a scoprire cosa diventerò”.
Un soddisfatto Jarno Widar, sempre più in maglia rosa, ha così commentato questa penultima tappa: “Speravamo che andasse via una fuga per non usurare troppo la mia squadra, quindi la corsa è andata secondo i piani. E’ bello vestire la Maglia Rosa, tutti mi riconoscono e tifano per me. Anche in salita c’era un’atmosfera incredibile. Domani speriamo che sia una giornata tranquilla, magari con un finale in volata. Non è ancora tutto deciso, ma spero che potrò coronare il mio sogno e vincere il Giro Next Gen”.
Il Giro Next Gen 2024 terminerà con la Cesena-Forlimpopoli di 137 km. La tappa prevede un circuito iniziale o circa 70 km, seguito da quattro tornate di un anello di circa 17 km che ha il suo momento clou nella salita di Bertinoro (2.7 Km al 6.1%)
Mario Prato

Huub Artz taglia vittorioso il traguardo di Zocca (foto LaPresse)
UAE, NESSUNA VARIAZIONE SUL TEMA
La tappa di montagna di oggi ha confermato i valori in campo già visti. La coppia emiratina Yates-Almeida ribadisce la propria superiorità con i due che arrivano in parata dopo aver staccato tutti e domani si giocheranno a cronometro la vittoria nel Giro di Svizzera 2024.
Nonostante la sua gloriosa storia e tradizione il Giro di Svizzera è ormai una corsa di preparazione al Tour de France e da qualche anno neppure la più prestigiosa, ma questa edizione presentava un disegno davvero durissimo anche se il maltempo ha costretto gli organizzatori a modifiche dell’ultima ora.
Il test è significativo anche con il campo partenti; mancano i due principali avversari di Pogacar (Vingegaard permettendo) ma sono, invece, presenti potenziali protagonisti come Enric Mas (Movistar Team) e un ottimo Egan Bernal (INEOS Grenadiers) che cresce sempre di più.
Le prestazioni e la superiorità della coppia UAE formata da Adam Yates e João Almeida mette decisamente paura agli avversari del recente vincitore del Giro d’Italia proprio in chiave Tour de France.
Adam Yates non è affatto una sorpresa, avendo già fatto podio lo scorso anno al Tour de France pur avendo corso in appoggio al capitano, mentre João Almeida – che sinora di era misurato con il Giro d’Italia pur avendo palesato miglioramenti – continuava a mostrare qualche limita in salita, al quale suppliva con la sua grande caparbietà.
La tappa di oggi presentava un chilometraggio più simile quello proposto nelle corse femminili o dilettantistiche, ma c’erano da affrontare tre salite: due volte il Col de la Croix e l’ascesa finale verso il traguardo di Villars-sur-Ollon, caratterizzata da una pendenza media dell’8%.
Il breve chilometraggio ha favorito una partenza ricca di attacchi e così la fuga si è formata dopo soli 7 Km grazie all’azione di Einer Rubio (Movistar), Maxim Van Gils (Lotto Dstny), Harold Martin Lopez (Astana Qazaqstan), Johannes Staune-Mittet (Team Visma | Lease a Bike) e Sylvain Moniquet (Lotto Dstny); successivamente su questi corridori si sono riportati prima Finlay Pickering (Bahrain Victorious) e Valentin Paret-Peintre (Decathlon Ag2r La Mondiale ) in vista del GPM, poi Jan Christen (UAE Team Emirates) lungo la discesa.
In gruppo è la Ineos che prende in mano le operazioni, concedendo alla fuga un vantaggio massimo di poco superiore ai 2 minuti.
Sulla seconda ascesa verso il Col de la Croix il ritmo di Salvatore Puccio e di Oscar Rodriguez mette in difficoltà diversi corridori anche importanti come Lenny Martinez (Groupama-FDJ) e Cian Uijtdebroeks (Team Visma | Lease A Bike), che ha battagliato vari giorni con Antonio Tiberi per la maglia bianca al giro d’Italia prima di essere costretto al ritiro.
Con il ritorno del gruppo l’unico che prova a resistere è Staune-Mittet, che prova l’azione solitaria con il gruppo che a quel punto si limita a controllare, mentre il vantaggio del fuggitivi che galleggia attorno al minuto.
La Ineos lascia la testa della corsa a causa di un problema di Bernal, ma il ritmo della UAE è volutamente basso per permettere il rientro di alcuni uomini che si erano staccati a causa dell’elevato ritmo imposto dagli Ineos.
Sulla salita finale gli uomini di Bernal tornano a guidare le operazioni e il destino per il battistrada è segnato. Il primo a riassorbire il fuggitivo è Felix Gall (Decathlon AG2R La Mondiale Team), sul quale si riporta in prima persona Almeida. Si accodano quindi Matthew Riccitello (Israel Premier Tech), Yates e Wilco Kelderman (Team Visma | Lease a Bike), mentre Bernal si stacca, riuscendo però a limitare i danni grazie all’aiuto di Thomas Pidcock e a riportarsi sul gruppetto degli uomini di classifica
A due chilometri dall’arrivo c’è l’attacco del leader della classifica, che se ne va insieme al compagno di squadra saldamente issato in seconda posizione.
Nulla da fare per gli avversari, con il solo Riccitello che riesce a precedere gli altri di pochi secondi.
I distacchi rimangono sostanzialmente invariati con la vittoria finale che è ormai affare interno alla UAE in vista della cronometro di domani, più adatta alle caratteristiche di Almeida anche se il limitato chilometraggio può permettere a Yates di mantenere almeno parte dei 31 secondi che vanta sul compagno di squadra.
Lontanissimo, invece, è Bernal che conserva il terzo posto con un distacco di 1′51″ dalla vetta.
Benedetto Ciccarone

Yates e Almeida dominano anche l'ultima tappa di montagna del Giro di Svizzera (Getty Images)
15-06-2024
giugno 15, 2024 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
TOUR DE SUISSE
Il britannico Adam Yates (UAE Team Emirates) si è imposto nella settima tappa, circuito di Villars-sur-Ollon, percorrendo 118.2 Km in 3h05′41″, alla media di 38.194 Km/h. Ha preceduto allo sprint il portoghese João Almeida (UAE Team Emirates) e di 14″ lo statunitense Matthew Riccitello (Israel – Premier Tech). Miglior italiano Marco Frigo (Israel – Premier Tech), 46° a 7′55″. Yates è ancora leader della classifica con 31″ su Almeida e 1′51″ sul colombiano Egan Bernal (INEOS Grenadiers). Miglior italiano Nicola Conci (Alpecin – Deceuninck), 59° a 40′11″
TOUR DE SUISSE WOMEN
L’olandese Demi Vollering (Team SD Worx – Protime) si è imposta nella prima tappa, circuito di Villars-sur-Ollon, percorrendo 58.6 Km in 1h47′10″, alla media di 32.809 Km/h. Ha preceduto di 22″ l’italiana Gaia Realini
(Lidl – Trek) e di 46″ l’elvetica Elise Chabbey (Canyon//SRAM Racing). La Vollering è la prima leader della classifica con 26″ sulla Realini e 49″ sulla Chabbey
TOUR DE SLOVENIE
Lo spagnolo Pello Bilbao (Bahrain – Victorious) si è imposto nella quarta tappa, Škofljica – Krvavec, percorrendo 147.2 Km in 3h59′09″, alla media di 36.931 Km/h. Ha preceduto di 3″ il britannico Paul Double (Team Polti Kometa) e l’italiano Giovanni Aleotti (Bora – Hansgrohe). Aleotti è ancora leader della classifica con 12″ su Bilbao e 25″ sull’italiano Giulio Pellizzari (VF Group – Bardiani CSF – Faizanè)
BALOISE BELGIUM TOUR
Lo spagnolo Alex Aranburu (Movistar Team) si è imposto nella quarta tappa, circuito di Durbuy, percorrendo 177 Km in 4h14′37″, alla media di 41.71 Km/h. Ha preceduto allo sprint il francese Pierre Gautherat
(Decathlon AG2R La Mondiale Team) e di 3″ il belga Jasper Philipsen (Alpecin – Deceuninck). Miglior italiano Lorenzo Rota (Intermarché – Wanty), 7° a 3″. Il norvegese Søren Wærenskjold (Uno-X Mobility) è ancora leader della classifica con 2″ sul ceco Mathias Vacek (Lidl – Trek) e 6″ su Aranburu. Miglior italiano Rota, 20° a 58″
GIRO NEXT GEN (Under23)
L’olandese Huub Artz (Wanty – ReUz – Technord) si è imposto nella settima tappa, Montegrotto Terme – Zocca, percorrendo 182 Km in 3h58′34″, alla media di 45.773 Km/h. Ha preceduto di 25″ il britannico Callum Thornley (Trinity Racing) e di 48″ l’italiano Samuele Privitera (Hagens Berman Jayco). Il belga Jarno Widar (Lotto Dstny Development Team) è ancora in maglia rosa con 52″ sullo spagnolo Pablo Torres (UAE Team Emirates Gen Z) e 58″ sul francese Mathys Rondel (Tudor Pro Cycling Team U23). Miglior italiano Florian Samuel Kajamini (Team MBH Bank Colpack Ballan), 7° a 2′14″
OBERÖSTERREICH RUNDFAHRT (Austria)
Il belga Aaron Dockx (Alpecin-Deceuninck Development Team) si è imposto nella seconda tappa, Wels (Max.Center) – Aigen-Schlägl, percorrendo 150.6 Km in 3h58′56″, alla media di 41.273 Km/h. Ha preceduto allo sprint il francese Adrien Maire (TDT – Unibet Cycling Team) e di 8″ l’ungherese Márton Dina (ATT Investments). Miglior italiano Edward Ravasi (Hrinkow Advarics), 12° a 10″. Dockx è il nuovo leader della classifica con 8″ su Maire e 12″ su connazionale Toon Aerts (Team Deschacht – Group Hens – Containers Maes). Miglior italiano Ravasi, 25° a 36″
TOUR DE KURPIE (Polonia)
Il greco Nikiforos Arvanitou (nazionale greca) si è imposto nella quarta tappa, circuito di Łyse, percorrendo 162 Km in 3h12′12″, alla media di 50.572 Km/h. Ha preceduto di 1″ il connazionale Nikolaos Michail Drakos (nazionale greca) e di 8″ il polacco Artur Sowinski (Voster ATS Team). Due italiani in gara: Alessio Portello (Q36.5 Continental Team) 52° a 56″, Mirko Bozzola (Q36.5 Continental Team) 90° a 1′24″. Il polacco Tobiasz Pawlak (Mazowsze Serce Polski) è ancora leader della classifica con 11″ sull’olandese Jordan Habets (Metec – SOLARWATT p/b Mantel) e 22″ e sull’olandese Hidde van Veenendaal (Metec – SOLARWATT p/b Mantel). Bozzola 24° a 1′19″, Portello 73° a 7′51″
TOUR DE BEAUCE (Canada)
Lo statunitense Brendan Rhim (Project Echelon Racing) si è imposto nella quarta tappa, circuito di Québec City, percorrendo 70 Km in 1h32′31″, alla media di 45.397 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale
Sean Christia (Aevolo) e il lussemburghese Tom Paquet (Team N’side). Jacopo Colladon (Team Novo Nordisk Development), unico italiano in gara, si è ritirato nel corso della prima tappa. Il neozelandese Josh Burnett (MitoQ – NZ Cycling Project) è ancora leader della classifica con 44″ sullo statunitense Tyler Stites (Project Echelon Racing) e 52″ sullo statunitense Ian López (Aevolo)
VUELTA A COLOMBIA
Il colombiano Adrián Bustamante (GW Erco Shimano) si è imposto nella prima tappa, Guateque – Chivata, percorrendo 151.4 Km in 4h01′48″, alla media di 37.568 Km/h. Ha preceduto allo sprint i connazionali Rodrigo Contreras (Nu Colombia) e Diego Andrés Camargo (Petrolike). Nessun italiano in gara. Contreras è ancora leader della classifica con 42″ su Camargo e 48″ sul connazionale Wilson Estiben Peña (Team Sistecredito)
TOUR FÉMININ INTERNATIONAL DES PYRÉNÉES
La spagnola Usoa Ostolaza (Laboral Kutxa – Fundación Euskadi) si è imposta nella seconda tappa, Pierrefitte-Nestalas – Col d’Aubisque, percorrendo 96 Km in 3h01′32″, alla media di 31.733 Km/h. Ha preceduto di 25″ l’austriaca Valentina Cavallar (Arkéa – B&B Hotels Women) e di 58″ la connazionale Iurani Blanco (Laboral Kutxa – Fundación Euskadi). Miglior italiana Alessia Vigilia (FDJ – SUEZ), 11° a 4′59″. La Ostolaza è la nuova leader della classifica con 31″ sulla Cavallar e 58″ sulla Blanco. Miglior italiana Giada Borghesi (BTC City Ljubljana Zhiraf Ambedo), 15° a 6′01″