28-02-2025
febbraio 28, 2025 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
O GRAN CAMIÑO – THE HISTORICAL ROUTE
Il canadese Derek Gee (Israel – Premier Tech) si è imposto nella terza tappa, cronometro individuale Orense – Pereiro de Aguiar, percorrendo 15.6 Km in 23′17″, alla media di 40.173 Km/h. Ha preceduto di 17″ l’italiano Davide Piganzoli (Team Polti VisitMalta) e di 21″ il francese Maxime Decomble (Equipe continentale Groupama-FDJ). Gee è il nuovo leader della classifica con 5″ sul danese Magnus Cort (Uno-X Mobility) e 17″ su Piganzoli
TOUR DU RWANDA
Il belga Duarte Marivoet (UAE Team Emirates Gen Z) si è imposto nella quinta tappa, Rusizi – Huye, percorrendo 144 Km in 4h05′01″, alla media di 35.263 Km/h. Ha preceduto di 25″ l’eritreo Awet Aman (UCI WCC Men’s Team) e il francese Fabien Doubey (Team TotalEnergies). Due italiani in gara: Enea Sambinello (UAE Team Emirates Gen Z) 32° a 7′07″, Alessio Gasparini (May Stars) 65° a 35′42″. Il francese Joris Delbove (Team TotalEnergies) è ancora leader della classifica con 2″ su Doubey e 5″ sul tedesco Oliver Mattheis (BIKE AID). Sambinello 41° a 24′06″, Gasparini 66° a 1h23′23″
O GRAN CAMIÑO: CORT FA DOPPIETTA E RAFFORZA LA LEADERSHIP
Magnus Cort domina anche la seconda tappa della O Gran Camiño 2025, imponendosi in una volata ristretta. Sul podio con lui Martin Marcellusi (2º) e Carlos Canal (3º). Ottimi piazzamenti per gli italiani Thomas Pesenti (4º) e Davide Piganzoli (8º).
Magnus Cort si conferma il dominatore della O Gran Camiño 2025. Dopo aver conquistato la prima tappa, il norvegese della Uno-X Mobility si impone anche nella seconda frazione, regolando con autorità i rivali in una volata ristretta. Alle sue spalle un brillante Martin Marcellusi (VF Group-Bardiani CSF-Faizanè) si piazza secondo, mentre Carlos Canal (Movistar) completa il podio. Seguono Thomas Pesenti (Soudal – Quick-Step Team), Iván Cobo (Equipo Kern Pharma), Eric Antonio Fagúndez (Burgos Burpellet BH), Rémy Rochas (Groupama – FDJ), Davide Piganzoli (Team Polti VisitMalta), Sergio Geovani Chumil (Burgos Burpellet BH) e Derek Gee (Israel – Premier Tech).
Il percorso, caratterizzato da un profilo mosso, ha favorito le fughe fin dai primi chilometri. Dopo una serie di attacchi iniziali si forma un terzetto al comando composto da Rémi Daumas (Groupama-FDJ), Ander Okamika (Burgos Burpellet BH) e Alvaro Sagrado (Iles Balears Arabay). Il gruppo lascia fare, concedendo un vantaggio massimo di 3′15″, ma sotto il controllo della Uno-X Mobility e dell’Israel-Premier Tech il distacco viene progressivamente ridotto.
Nel circuito finale il gruppo aumenta l’andatura e i fuggitivi vengono riassorbiti a 18 km dalla conclusione. L’ultima salita all’Alto de San Vincenzo accende la corsa; qui Derek Gee (Israel-Premier Tech) attacca e porta con sé un gruppo di sei corridori, tra i quali non figura Magnus Cort. Il tentativo, però, non trova collaborazione e il gruppo rientra ai -6 km.
Nel finale Maxime Decomble (Groupama-FDJ) tenta un’azione solitaria, ma viene ripreso ai 1300 metri dal traguardo. Lo sprint decisivo viene lanciato da Ivan Cobo (Equipo Kern Pharma), ma Cort dimostra ancora una volta la sua superiorità e si impone con autorità.
Con questa vittoria il corridore danese rafforza la sua leadership in classifica generale, dove ora vanta 14″ di vantaggio su Marcellusi e 16″ su Canal. Domani la corsa entrerà in una fase cruciale con la cronometro individuale di 15,5 km da Ourense a Pereiro de Aguiar. La prova, con una prima metà in salita e una seconda più scorrevole, sarà decisiva per delineare i nuovi equilibri della corsa.
Mario Prato

Il bis di Magnus Cort sulle strade del "Grande Cammino" (www.ciclismoafondo.es)
27-02-2025
febbraio 27, 2025 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
O GRAN CAMIÑO – THE HISTORICAL ROUTE
Il danese Magnus Cort (Uno-X Mobility) si è imposto anche nella seconda tappa, Marín – A Estrada, percorrendo 133.1 Km in 3h13′05″, alla media di 41.36 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Martin Marcellusi (VF Group – Bardiani CSF – Faizanè) e lo spagnolo Carlos Canal (Movistar Team). Cort è ancora leader della classifica con 14″ su Marcellusi e 16″ su Canal
TOUR DU RWANDA
Il francese Joris Delbove (Team TotalEnergies) si è imposto nella quarta tappa, Rubavu – Karongi, percorrendo 95.1 Km in 2h27′20″, alla media di 38.729 Km/h. Ha preceduto di 3″ l’australiano Brady Gilmore (Israel Premier Tech Academy) e l’eritreo Henok Mulubrhan (nazionale eritrea). Due italiani in gara: Enea Sambinello (UAE Team Emirates Gen Z) 6° a 3″, Alessio Gasparini (May Stars) 66° a 12′12″. Delbove è il nuovo leader della classifica con 2″ sul connazionale Fabien Doubey (Team TotalEnergies) e 5″ sul tedesco Oliver Mattheis (BIKE AID). Sambinello 44° a 17′24″, Gasparini 67° a 48′06″
MAGNUS CORT DOMINA LA PRIMA TAPPA DELLA O GRAN CAMIÑO 2025
Magnus Cort vince con autorità la prima tappa della O Gran Camiño 2025 grazie a uno sprint di potenza. Il danese della Uno-X Mobility anticipa Santiago Mesa e Giovanni Lonardi, conquistando anche la maglia di leader. Decimo posto per Filippo Magli e quindicesimo per Thomas Pesenti
Magnus Cort ha conquistato con autorità la tappa inaugurale della O Gran Camiño 2025. Il corridore danese della Uno-X Mobility ha capitalizzato il grande lavoro dei suoi compagni, lanciando una lunga volata che gli ha permesso di tagliare il traguardo per primo e di indossare la prima maglia di leader della corsa.
Uno sprint di potenza quello del corridore scandinavo, che ha preso l’iniziativa a 200 metri dal traguardo, muovendosi sul lato sinistro della strada. Al centro della carreggiata la Polti – VisitMalta stava, invece, cercando di lanciare Giovanni Lonardi, ma l’italiano non è riuscito a prendere la ruota giusta e la seconda posizione è stata conquistata da Santiago Mesa (Efapel), bravo a seguire la scia del vincitore.
Come da previsioni, la corsa si è accesa subito dopo il via con diversi tentativi di attacco. La fuga di giornata si è composta rapidamente con la presenza di Filippo Turconi (VF Group – Bardiani CSF – Faizanè), Ander Okamika (Burgos Burpellet BH), Artem Nych (Anicolor / Tien 21), Victor Martinez Garcia (Anicolor / Tien 21), Mauricio Moreira (Efapel Cycling) e Pau Llaneras (Illes Balears Arabay). Un tentativo di rientro da parte di Daniel Dias (Rádio Popular – Paredes – Boavista) si è protratto per quasi 30 chilometri, ma il portoghese ha dovuto desistere, mentre il vantaggio dei battistrada ha raggiunto un massimo di tre minuti prima che Soudal Quick-Step e Uno-X Mobility prendessero il controllo della corsa.
Il distacco si è mantenuto attorno ai due minuti per gran parte della tappa, fino a quando, a 60 chilometri dalla conclusione, il ritmo del gruppo è aumentato sensibilmente con l’ingresso nelle prime posizioni della Groupama – FDJ. I fuggitivi sono stati ripresi poco prima dell’ultimo tratto di corsa, dando il via a una nuova serie di attacchi. Tra i più attivi si sono distinti Davide Piganzoli (Team Polti VisitMalta) e Filippo Magli (VF Group – Bardiani CSF – Faizanè), ma l’azione più significativa è stata quella di Alvaro Sagrado (Illes Balears Arabay), ripreso successivamente da Martin Marcellusi (VF Group – Bardiani CSF – Faizanè). I due sono riusciti a guadagnare un minuto di vantaggio a 25 chilometri dalla conclusione.
Dopo una fase di studio in cui la Efapel ha preso in mano l’inseguimento, la situazione è cambiata quando anche Polti – VisitMalta e Uno-X Mobility hanno deciso di aumentare l’andatura. Il vantaggio della coppia di testa si è ridotto rapidamente e, nonostante un ultimo tentativo solitario di Marcellusi, il gruppo ha ripreso l’ultimo attaccante a circa cinque chilometri dal traguardo.
A quel punto la Polti – VisitMalta ha provato a organizzare il treno per Lonardi, ma lo sprint finale ha visto emergere con autorità Magnus Cort. Il danese ha sfruttato al meglio la sua potenza, lanciando lo sprint in anticipo e resistendo al ritorno degli avversari, con Santiago Mesa che ha chiuso secondo e Lonardi terzo. Quarta posizione per Daniel Cavia (Burgos Burpellet BH), che ha preceduto nell’ordine Jordi Warlop (Soudal Quick-Step), Francisco Joel Peñuela (Caja Rural – Seguros RGA), Cesar Macias (Petrolike), Carlos Canal (Movistar Team) e José Juan Prieto (Petrolike) con Filippo Magli (VF Group – Bardiani CSF – Faizanè) a chiudere la TopTen. Per gli italiani presenti da segnalare il 15° posto di Thomas Pesenti (Soudal – Quick-Step).
Con questa vittoria Cort non solo si aggiudica la tappa, ma conquista anche la prima maglia di leader della O Gran Camiño 2025, ponendosi subito come uno dei protagonisti della corsa spagnola.
Mario Prato

Il danese Cort vince la prima frazione della corsa galiziana
26-02-2025
febbraio 26, 2025 by Redazione
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O GRAN CAMIÑO – THE HISTORICAL ROUTE
Il danese Magnus Cort (Uno-X Mobility) si è imposto nella prima tappa, Maia – Matosinhos, percorrendo 189.7 Km in 4h18′49″, alla media di 43.977 Km/h. Ha preceduto allo sprint il colombiano Santiago Mesa (Efapel Cycling) e l’italiano Giovanni Lonardi (Team Polti VisitMalta). Cort è il primo leader della classifica con 4″ su Mesa e 5″ sullo spagnolo Ander Okamika (Burgos Burpellet BH). Miglior italiano Lonardi, 4° a 6″
TOUR DU RWANDA
L’australiano Brady Gilmore (Israel Premier Tech Academy) si è imposto anche nella terza tappa, Musanze – Rubavu, percorrendo 121.3 Km in 2h55′14″, alla media di 41.533 Km/h. Ha preceduto allo sprint gli eritrei Yoel Habteab (BIKE AID) ed Henok Mulubrhan (nazionale etritrea). Due italiani in gara: Alessio Gasparini (May Stars) 46° a 11′36″, Enea Sambinello (UAE Team Emirates Gen Z) 62° a 11′36″. Il francese Fabien Doubey (Team TotalEnergies) è ancora leader della classifica con 1″ sul connazionale Joris Delbove (Team TotalEnergies) e 3″ sul tedesco Oliver Mattheis (BIKE AID). Sambinello 52° a 17′22″, Gasparini 67° a 35′55″
25-02-2025
febbraio 25, 2025 by Redazione
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TOUR DU RWANDA
L’australiano Brady Gilmore (Israel Premier Tech Academy) si è imposto nella seconda tappa, Kigali – Musanze, percorrendo 112.8 Km in 3h00′39″, alla media di 37.465 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’israeliano Itamar Einhorn (Israel Premier Tech Academy) e il francese Lorrenzo Manzin (Team TotalEnergies). Due italiani in gara: Enea Sambinello (UAE Team Emirates Gen Z) 51° a 5′32″, Alessio Gasparini (May Stars) 68° a 23′08″. Il francese Fabien Doubey (Team TotalEnergies) è ancora leader della classifica con lo stesso tempo del belga Milan Menten (Lotto Development Team) e 1″ sul connazionale Joris Delbove (Team TotalEnergies). Sambinello 50° a 5′46″, Gasparini 67° a 24′19″
24-02-2025
febbraio 24, 2025 by Redazione
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TOUR DU RWANDA
L’eritreo Henok Mulubrhan (nazionale eritrea) si è imposto nella prima tappa, Rukomo – Kayonza, percorrendo 157.8 Km in 3h57′52″, alla media di 39.804 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’israeliano Rotem Tene (Israel Premier Tech Academy) e il francese Lorrenzo Manzin (Team TotalEnergies). Due italiani in gara: Enea Sambinello (UAE Team Emirates Gen Z) 14° a con lo stesso tempo dei primi, Alessio Gasparini (May Stars) 58° a 30″. Il francese Fabien Doubey (Team TotalEnergies) è il nuovo leader della classifica con lo stesso tempo del belga Milan Menten (Lotto Development Team) e 1″ sul connazionale Joris Delbove (Team TotalEnergies). Sambinello 22° a 14″, Gasparini 59° a 1′11″
SCARONI SIGNORE DELLE ALPI MARITTIME, ULTIMA TAPPA A GODON
Christian Scaroni vince la sua prima corsa a tappe della sua carriera, il francese Godon porta a casa il successo nella seconda e conclusiva frazione
Si è conclusa oggi con la seconda tappa la breve corsa denominata “Tour des Alpes-Maritimes”, che si svolge interamente nell’entroterra della Costa Azzurra, su quelle che i francesi chiamano “Alpi marittime”, area ricca di boschi e di salite, anche se non troppo impegnative. Questa corsa, così come la Classic Var che l’ha preceduta venerdì, è, infatti, un ottimo banco di prova per gli scalatori, fra i quali, nell’edizione di quest’anno, spiccano i colombiani Richard Carapaz (EF Education – EasyPost), sinora al di sotto delle attese, e Santiago Buitrago (Bahrain – Victorious), come pure il francese Lenny Martinez (anche lui in forza alla Bahrain – Victorious). Ma la grande sorpresa è stata l’italiano Christian Scaroni (XDS Astana Team), che ha vinto venerdì la Classic Var e si è ripetuto nella prima tappa di questo “Tour” bruciando allo sprint Buitrago e così conquistando la vetta della classifica. La tappa di oggi, simile a quella di ieri per i molti GPM che si trovano lungo il percorso, parte da Villefranche-sur-Mer, importante località marittima nei pressi di Nizza, e dopo un giro di 132 Km termina a Vence, paese non lontano dalla sede di partenza ma situato in collina a circa 300 metri di quota. Il primo GPM arriva subito perchè dalla costa il percorso risale il Col d’Èze (7 chilometri al 5%), la cui cima è situata a poco più di 8 chilometri dalla partenza; seguirà il Col de Châteauneuf, già affrontato ieri (7 chilometri al 6%) dopo 49 chilometri, quindi la salita di Carros (5 chilometri al 5%) dopo 80 chilometri e infine la Montée de la Sine (3,6 chilometri al 5%), la cui cima si trova a soli 3 chilometri dal traguardo e dove probabilmente si deciderà la corsa.
Si parte poco prima delle 14. Il tempo è nuvoloso ma, a differenza di ieri, non piove e la temperatura è più elevata, circa 15 gradi. La salita inizia subito e così pure la bagarre. Per un po’ si mette in evidenza l’ecuadoregno Jefferson Alexander Cepeda (EF Education – EasyPost), compagno di squadra di Carapaz, ma il suo tentativo si esaurisce rapidamente. La salita comunque fa un po’ di selezione e dopo lo scollinamento il gruppo si fraziona in diversi tronconi, col più avanzato composto da una quindicina di corridori. Tra questi ultimi i nomi di spicco sono quelli del nostro Andrea Vendrame (Decathlon AG2R La Mondiale Team), già in evidenza ieri, e del forte sudafricano Louis Meintjes (Intermarché – Wanty), che vanta diversi piazzamenti nei primi dieci al Tour de France, oltre a una tappa della Vuelta e un Giro dell’Appennino. Ben presto i quindici corridori iniziano a prendere un certo vantaggio, mentre dietro il gruppo si ricompatta. All’inizio della salita derl Col de Châteauneuf la fuga ha termine e inizia una nuova bagarre; a un certo punto si muovono in coppia i due colombiani, Carapaz e Buitrago, ma la convinzione è poca e alla fine è un’altra coppia a prendere il largo, il francese Louis Barré (Intermarché – Wanty) e l’australiano Harry Sweeny, compagno di squadra di Carapaz e tra i più attivi ieri (ed è proprio quest’ultimo a transitare per primo sul Col de Châteauneuf). Il vantaggio della coppia si dilata nella discesa successiva, arrivando a toccare i due minuti; nulla cambia nella successiva ascesa, dove transita per primo ancora Sweeny. Tra l’altro questo piccolo successo lo porta al comando della classifica degli scalatori, in compagnia del belga Kenny Molly (Van Rysel Roubaix). Lentamente ma inesorabilmente il gruppo dei migliori, composto da circa una trentina di corridori, inizia ad avvicinarsi ai fuggitivi, che vengono infine ripresi sulle prime rampe dell’ultimo GPM, a poco più di 5 chilometri dall’arrivo. Nel gruppo di nuovo compatto, ma molto allungato, si scatena l’ennesima bagarre ed è a questo punto che Buitrago tenta l’allungo decisivo, venendo però stoppato da un ottimo Scaroni e, poco dopo, anche da Carapaz e dal belga Jarno Widar (Lotto Development Team). Nessuno dei quattro sembra in grado di staccare gli altri e il resto del gruppo rinviene ben presto su di loro. A 500 metri dallo scollinamento Buitrago ci prova di nuovo, stavolta con più decisione, e nuovamente Scaroni è pronto a portarsi sulla sua ruota. Nessuno li segue; i due passano in cima al GPM e continuano la loro azione portando il vantaggio a una quindicina di secondi. Ma Buitrago, che ha ormai capito di non poter staccare l’italiano, non collabora più di tanto e alla fine anche Scaroni rallenta: a soli 300 metri dal traguardo i due sono raggiunti e superati dal resto del gruppo, dove lo sprint è stato già lanciato. Vince il francese Dorian Godon (Decathlon AG2R La Mondiale Team), buon gregario che in carriera ha vinto anche un Giro del Veneto. Secondo è il giovane inglese Joseph Blackmore (Israel – Premier Tech), terzo il nostro Nicola Conci (XDS Astana Team). Scaroni, che probabilmente avrebbe potuto vincere anche oggi, porta comunque a casa la classifica generale di questa breve corsa a tappe, non tra le più prestigiose ma comunque ricca di salite. Di Scaroni ha convinto soprattutto l’autorevolezza con cui è riuscito sempre a controllare la corsa, rimanendo costantemente nelle prime posizioni, rispondendo agli attacchi quando necessario e dimostrando ottime doti da finisseur. Tutte qualità che nel ciclismo italiano di oggi, purtroppo, si vedono di rado. Forse non sarà Scaroni – già 27enne – l’uomo nuovo del nostro ciclismo, ma di certo gli darà una boccata d’ossigeno in un momento in cui ce n’è un gran bisogno, forse come mai prima nella storia di questo sport.
Andrea Carta

Il francese Godon vince l'ultima tappa della breve corsa transalpina (Getty Images)
JONAS VINGEGAARD VINCE LA VOLTA AO ALGARVE, IL SIGILLO CON LA CRONO CONCLUSIVA
Jonas Vingegaard (Visma – Lease) grazie ad una magnifica prova nella cronometro conclusiva fa registrare il miglior tempo e va a vincere la Volta ao Algarve 2025. Il danese ha fatto registrare il miglior tempo nella cronometro di 19,6 chilometri Salir. Il capitano della Visma – Lease fa meglio di ben 11″ rispetto al compagno di squadra Wout Van Aert, rimasto seduto a lungo sulla hot seat, e di 15″ Antonio Tiberi (Bahrain Victorious) terzo di giornata
La cronometro copnclusiva della Volta ao Algarve 2025 con uno sviluppo di 19,5 Km prevedeva la partenza da Salir per arrivare in salita all’Alto do Malhão terreno ideale per Jonas Vingegaard che grazie ad una prova magistrale recupera ben cinque posizioni in classifica generale conquistando di fatto la corsa, chiude la prova contro il tempo solo in sesta posizione João Almeida (UAE Team Emirates XRG) che gli vale comunque la seconda posizione in classifica generale secondo a 15″, mentre terzo in classifica generale si piazza Laurens De Plus (Ineos Grenadiers), ottavo nella cronometro a 36″. Naufraga invece l’ex leader Jan Christen (UAE Team Emirates XRG) ad oltre un minuto dal danese, tempo che gli consentirà di chiudere al decimo posto in classifica generale. Nel dettaglio, Vingegaard chiude col tempo di 28 minuti e 25 secondi facendo meglio di 11 secondi rispetto a Wout van Aert (Team Visma Lease a Bike) e di 14 secondi rispetto ad Antonio Tiberi (Team Bahrain Victorious). Il danese sembra ormai essersi lasciato alle spalle il brutto incidente occorsogli al Giro dei Paesi Baschi dello scorso anno e lo ritroveremo a Marzo alla Parigi – Nizza dove darà senz’altro un’altra prova della sua forza. Per quanto riguarda le altre classifiche Jordi Meeus (Team Redbull BORA Hansgrohe vince la classifica a punti, German Nicolas Tivani (Team Aviludo – Louletano – Loulè) vince la classifica gpm, Romain Grégoire (Team Groupama FDJ) vince la classifica del miglior giovane e dinfine l’UAE Team Emirates vince la classifica a squadre.
Antonio Scarfone

Jonas Vingegaard vince la cronometro di Malhao (foto: Getty Images)
PAVEL SIVAKOV VINCE LA VUELTA A ANDALUCÍA, ULTIMA TAPPA A BARRENETXEA
Il corridore dell’UAE Team Emirates – XRG si è aggiudicato la 71° edizione della corsa a tappa spagnola. Anche oggi a La Linea de la Concepciòn, sul confine con Gibilterra, è andata a segno la fuga da lontano, con la frazione andata allo spagnolo della Movistar Team ai norvegesi Johannessen (Uno X – Mobility) e Staune-Mittet (Decathlon – AG2R La Mondiale).
Giornata tranquilla anche oggi per Pavel Sivakov (UAE Team Emirates – XRG) alla Vuelta a Andalucía, che è riuscito a portarsi definitivamente a casa la classifica generale di questa edizione con 23” su Clement Berthet (Decathlon – AG2R La Mondiale) e 26” su Thomas Pidcock (Q36.5 Cycling Team).
La quinta e ultima tappa (Benahavìs – La Lìnea de la Concepciòn, 162 km) presentava un percorso a due facce, con una prima parte montagnosa – che prevedeva i GPM di Puerto del Madroño e di Puerto del Espino – e una seconda pianeggiante di 46 km. In quindici hanno portato avanti la fuga, e tra questi c’era l’italiano Giovanni Carboni (Unibet Tietema Rockets). Sei di essi, tra i quali lo stesso marchigiano, hanno dato vita all’azione decisiva quando mancavano 15 km al traguardo, a pochi passi dal confine con il territorio d’oltremare britannico di Gibilterra.
Intorno ai -6 km dall’arrivo tra i fuggitivi Thomas Gachignard (Team TotalEnergies) e Iker Mintegi (Euskaltel – Euskadi) cadono nell’affrontare una curva verso sinistra e anche Carboni rimane attardato. Johannes Staune-Mittet (Decathlon AG2R La Mondiale Team), Anders Halland Johannessen (Uno-X Mobility) e Jon Barrenetxea (Movistar Team) provano a scattarsi in faccia fino all’ultimo chilometro, poi viene lanciata la volata dal norvegese vincitore del Giro Next Gen 2023. Il basco della Movistar lo sorpassa e Johannessen si mette alla sua ruota. Il corridore della Uno X – Mobility percepisce una potenziale scorrettezza allo sprint dello spagnolo, ma si deve accontentare della seconda posizione. Quarto e poco fortunato arriva Carboni e alle sue spalle c’è il gruppo regolato da Maxim Van Gils, vincitore della classifica a punti.
Per la prima volta Pavel Sivakov si laurea vincitore della Classifica Generale della “Ruta del Sol”, succedendo nell’albo d’oro al suo capitano Tadej Pogacar, che oggi ha conquistato tappa finale e classifica generale all’UAE Tour. Lo sloveno aveva vinto qui nel 2023, mentrer l’edizione di un anno fa era stata annullata a causa di proteste degli agricoltori locali durante tutta la durata della manifestazione ciclistica.
Andrea Giorgini

Il podio della Vuelta a Andalucía 2025 (Getty Images)

