LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): SAINT-JEAN-DE-MAURIENNE – SAINT-VULBAS
luglio 3, 2024 by Redazione
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Nelle prossime 48 ore i protagonisti delle “copertine” del Tour saranno i velocisti. Per consentire ai big della classifica di ricaricare le pile in vista dei prossimi appuntamenti segnati in rosso, la cronometro di venerdi e la tappa degli sterrati di domenica, sono state inserite in questo punto dove frazioni consecutive riservate agli sprinter
Archiviato il primo capitolo montagne il Tour torna ad adagiarsi in pianura, proponendo a questo punto della gara due frazioni consecutive riservate ai velocisti, che permetteranno ai corridori che puntano alla classifica finale di rifiatare dopo una partenza particolarmente impegnativa e di recuperare in vista delle prossime tappe importanti, la cronometro in programma venerdì e l’insidiosa e temuta frazione degli sterrati di domenica. L’ambientazione della tappa odierna sarà ancora montana, ma ci si terrà a debita distanza dalle salite percorrendo scorrevoli strade di fondovalle e andando a superare solo le difficoltà altimetriche che non è stato possibile evitare. Ne sono previste in tutto tre, la più lunga delle quali sarà il Col de la Couz, lunga quasi 13 Km ma caratterizzata da pendenze docili al punto (la media è del 2.7%) che in vetta non sarà previsto il Gran Premio della Montagna. Quest’ultimo, invece, sarà assegnato sulla successiva Côte du Cheval Blanc (1500 metri al 4.7%) e un altro punto di “abbeveraggio” per i cacciatori di punti per la maglia a pois sarà previsto a 35 Km dall’arrivo, quando si dovrà scavalcare la Côte de Lhuis (3 Km al 4.9%). Poi più nessuna difficoltà interverrà a spezzare la linea retta della pianura, mentre le formazioni degli sprinter lavoreranno alacremente per andare a riacciuffare i fuggitivi di giornate e preparare le grandi manovre dello sprint, quelle che l’indimenticato vicedirettore della Gazzetta dello Sport Bruno Raschi definiva il “preludio di una coltellata”.
METEO TOUR
Saint-Jean-de-Maurienne: parzialmente nuvoloso, 20°C, vento moderato da N (7-29 Km/h), umidità al 62%
Montmélian (51.9 Km): pioggia debole (0.3 mm), 20°C, vento moderato da O (5-22 Km/h), umidità al 66%
Les Échelles (90 Km): pioggia debole (0.4 mm), 19°C, vento moderato da NO (11-33 Km/h), umidità al 66%
Côte de Lhuis (GPM – 142.8 Km): parzialmente nuvoloso, 20°C, vento moderato da NO (19-47 Km/h), umidità al 59%
Saint-Vulbas : nubi sparse, 20°C, vento moderato da NO (12-32 Km/h), umidità al 61%
GLI ORARI DEL TOUR
13.00: inizio diretta su Eurosport
13.30: partenza da Saint-Jean-de-Maurienne
14.45: inizio diretta su Rai2 (segnaliamo che ha partire da questa tappa non ci sarà la diretta dei chilometri iniziali su Raisport)
15.40-16.00: GPM della Côte du Cheval Blanc
16.05-16.25: traguardo volante di Aoste
16.30-16.50: GPM della Côte de Lhuis
17.15-17.40: arrivo a Saint-Vulbas
LA FOTORICOGNIZIONE DEL FINALE
http://www.ilciclismo.it/2009/?p=73316
RASSEGNA STAMPA
Italia
Pogacar, primo cazzotto a Vingegaard: lo stacca sul Galibier e si riprende la maglia gialla
Gazzetta dello Sport
Slovenia
Pogačar sam v cilju, Roglič četrti (Pogačar solo al traguardo, Roglič quarto)
Delo
Danimarca
Pogacar knækker Vingegaard på første Tour-bjergetape (Pogacar batte Vingegaard nella prima tappa di montagna del Tour)
Politiken
Regno Unito
Tadej Pogacar wins stage four to take the yellow jersey (Tadej Pogacar vince la quarta tappa e conquista la maglia gialla)
The Daily Telegraph
Francia
Le coup de force de Pogacar (Il colpo di stato di Pogacar)
L’Équipe
Spagna
Primer zarpazo de Pogacar (Il primo colpo di Pogacar)
AS
Belgio
Ontketende Pogacar haalt zwaar uit in de Tour en herovert gele trui, Evenepoel komt als derde boven en beperkt de schade (Pogacar scatenato picchia duro al Tour e riconquista la maglia gialla, Evenepoel arriva terzo e limita i danni)
Het Nieuwsblad
Paesi Bassi
Tadej Pogacar deelt eerste tik uit met ritzege en geel in Tour de France (Tadej Pogacar sferra il primo colpo con la vittoria di tappa e la maglia gialla al Tour de France)
De Telegraaf
Germania
Erste Alpenetappe: Pogacar gewinnt Kräftemessen über den Galibier (Prima tappa alpina: Pogacar vince la resa dei conti sul Galibier)
Kicker
Stati Uniti
Pogacar attacks in the Tour de France’s first big mountain stage and reclaims the yellow jersey (Pogacar attacca nella prima grande tappa di montagna del Tour de France e riconquista la maglia gialla)
The Washington Post
Colombia
Pogacar ganó la cuarta etapa del Tour de Francia y es el nuevo líder de la general (Pogacar ha vinto la quarta tappa del Tour de France ed è il nuovo leader della classifica generale)
El Espectador
Ecuador
Richard Carapaz cede el amarillo a Tadej Pogacar, nuevo líder del Tour de Francia (Richard Carapaz cede la maglia gialla a Tadej Pogacar, nuovo leader del Tour de France)
El Universo
Australia
Pogacar hits the heights to reclaim yellow jersey (Pogacar punta in alto per riconquistare la maglia gialla)
The West Australian
TOURALCONTRARIO
Ordine d’arrivo della quarta tappa, Pinerolo – Valloire
1° Fernando Gaviria
2° Cees Bol s.t.
3° Michael Mørkøv s.t.
4° Bram Welten s.t.
5° Dylan Groenewegen s.t.
Miglior italiano Luca Mozzato, 25° a 1′44″
Classifica generale
1° Michael Mørkøv
2° Cees Bol s.t.
3° Mark Cavendish s.t.
4° Bram Welten s.t.
5° Fabio Jakobsen s.t.
Miglior italiano Davide Ballerini, 7° a 5′23″
I MISTERI DELLA CASSAPANCA
L’angolo degli strafalcioni dei telecronisti
Cassani: “La cima della San Luca”
Cassani: “È un corridore che in giornata può ottenere qualsiasi affermazione” (se in giornata)
Rizzato: “In basso a destro”
Rizzato: “Quella moto dovrebbe andare un po’ più via”
Televideo RAI: “Van del Poel” (Van der Poel)
CASA RICORDI: TOUR DE FRANCE 1948
La partenza del Tour da Firenze ci riporta con la memoria al Tour del 1948, l’ultimo dei due vinti dal fiorentino Gino Bartali, conquistato nei drammatici giorni dell’attentato al leader del Partito Comunista Italiano Palmiro Togliatti. Riviviamo quei giorni attraverso i titoli del quotidiano “La Stampa”
4 LUGLIO 1948 – 5a TAPPA: LA ROCHELLE – BORDEAUX (262 Km)
SGROPPATA IN PIANURA (SENZA DANNI PER BARTALI E RONCONI) E VITTORIA DI REMY A BORDEAUX
Il Tour oggi arriva ai Pirenei

La cappella di Marcilleux e la centrale nucleare del Bugey a Saint-Vulbas e l’altimetria della quinta tappa (wikipedia)
POGACAR RIPRENDE DA DOVE AVEVA LASCIATO
Dopo il test sul San Luca per saggiare le condizioni degli altri, Pogacar affonda il colpo sul Galibier, mettendo alla frusta il gruppo grazie all’azione di una squadra fortissima, con uomini che possono anche puntare al podio, e scattando nell’ultimo chilometro. Nel corso della discesa riesce ad incrementare il vantaggio anche nei confronti di Vingegaard, che aveva tentato di resistere ad una sparata violenta che poi si è rivelata fatale.
Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) aveva vinto l’ultima tappa di montagna del Giro d’Italia ed oggi è andato a prendersi anche la prima tappa alpina del Tour de France, piazzata molto presto nel percorso di quest’anno che, dopo le tappe italiane, è tornato in terra francese.
Il suo più diretto avversario Jonas Vingegaard (Team Visma | Lease a Bike) è apparso in condizione, ha provato a resistere il più possibile ma, come si era visto anche lo scorso anno, lo sloveno ha una punta di velocità decisamente più elevata del danese. In discesa Pogacar ha preso grossi rischi, lanciandosi a tutta velocità, sfruttando l’intera sede stradale nelle curve e andando a far la barba al ciglio dei precipizi su una strada priva di protezioni laterali.
Nella seconda parte della discesa, meno tecnica, il nuovo leader della generale ha continuato a spingere a più non posso e questo gli ha permesso di guadagnare sino a 35 secondi su Vingegaard, che è poi stato ripreso da Carlos Rodriguez (INEOS Grenadiers), Juan Ayuso (INEOS Grenadiers), Primoz Roglic (Red Bull-BORA-hansgrohe) e Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step).
Le tappe di montagna che arrivano così presto riservano spesso sorprese e, in effetti, quando la UAE ha iniziato a tirare con i suoi assi Adam Yates, Joao Almeida e Ayuso, abbiamo assistito alle crisi di diversi uomini che in montagna vanno molto forte, ad iniziare dalla ormai ex maglia gialla Richard Carapaz (EF Education-EasyPost) – arrivato al traguardo con un ritardo di 5 minuti – e per proseguire con Simon Yates (Team Jayco-AlUla), che l’anno scorso ha sfiorato il podio finale e oggi è uscito di classifica.
Ottimo, invece, è stato Mikel Landa (Soudal Quick-Step), che nonostante l’età ha tenuto benissimo ed è arrivato al traguardo con una cinquantina di secondi di ritardo dal vincitore insieme ad Almeida, che già al Giro di Svizzera aveva mostrato una condizione invidiabile.
Giulio Ciccone (Lidl-Trek), Egan Bernal (INEOS Grenadiers), Adam Yates, Geraint Thomas (INEOS Grenadiers), Matteo Jorgenson (Team Visma | Lease a Bike) e Santiago Buitrago (Bahrain Victorious), tutti corridori che avevano sinora mostrato ottime cose, sono arrivati con un ritardo di 2′41″.
Roglic è arrivato con il gruppetto dei migliori alle spalle del capoclassifica, ma è sembrato in difficoltà quando gli UAE stavano producendo il massimo sforzo, anche se poi, con la consueta caparbietà che lo contraddistingue, è riuscito a salvarsi, rientrando e mantenendosi nel gruppetto dei migliori sino all’arrrivo.
Allo stato attuale Pogacar ha già un buon vantaggio in generale: 45 secondi su Evenepoel e 50 su Vingegaard, mentre a 1′10″ c’è il suo compagno di squadra Ayuso.
La strategia di Pogacar potrebbe essere quella di tentare di guadagnare il più possibile in questa prima fase, sfruttando magari anche la tappa degli sterrati, per poi cercare di stare tranquillo grazie ad una squadra fortissima che potrebbe essere in grado di supportarlo anche in caso di attacchi da lontano.
La condizione di forma di Vingegaard, ultimo vincitore della Grande Boucle, non può lasciare tranquillo lo sloveno perché, se è vero che – senza aver corso per 3 mesi – il danese potrebbe accusare la terza settimana, è anche vero il contrario, nel senso che l’organismo del Vingegaard potrebbe anche reagire, guadagnando in condizione proprio mettendo chilometri nella gambe a ritmo gara.
Una squadra forte come la UAE a questo Tour potrebbe essere fondamentale per la nuova maglia gialla.
Ora c’è un po’ di respiro ma attenzione, perché tra pochi giorni andrà in scena una lunga cronometro che potrebbe rimescolare le carte.
Il percorso è favorevole a Evenepoel, che potrebbe recuperare qualcosa a Pogacar, anche se lo sloveno al Giro è riuscito a viaggiare sui tempi di un cronoman di razza come Filippo Ganna (INEOS Grenadiers) anche in una lunga cronometro tutta piatta come è stata quella di Desenzano. Evenepoel poi, anche se oggi si è mostrato forte in salita, non sembra comunque in grado di competere con Pogacar e Vingegaard per la vittoria finale.
Invece, sarà interessante vedere il confronto tra i due maggiori pretendenti. L’anno scorso la sfida fu vinta nettamente da Vingegaard, che diede oltre un minuto a Pogacar, ma quest’anno il capitano della UAE è migliorato molto nella specialità e non è detto che in una prova in cui si corre da soli al massimo sforzo Vingagaard non accusi una condizione non perfetta.
Venendo alla cronaca della tappa, nelle prima fasi della corsa si è assistito a una girandola di scatti e controscatti con corridori anche importanti come Wout Van Aert (Team Visma | Lease a Bike) e Mathieu van der Poel (Alpecin-Deceuninck), ma i tentativi naufragano anche perché il gruppo è piuttosto nervoso e non lascia spazio.
Il tentativo buono si forma dopo diversi chilometri con un gruppo di 17 uomini che riesce ad evadere. Ricevono l’autorizzazione del gruppo il citato Van Der Poel, Christopher Juul-Jensen (Team Jayco AlUla), Julien Bernard (Lidl-Trek), Bruno Armirail (Decathlon Ag2r La Mondiale Team), David Gaudu (Groupama-FDJ), Romain Grégoire (Groupama-FDJ), Valentin Madouas (Groupama-FDJ), Stephen Williams (Israel-Premier Tech), Oier Lazkano (Movistar Team), Raúl García Pierna (Arkéa-B&B Hotels), Cristián Rodríguez (Arkéa-B&B Hotels), Kobe Goossens (Intermarché-Wanty), Warren Barguil (Team dsm-firmenich PostNL), Alexey Lutsenko (Astana Qazaqstan Team), Odd Christian Eiking (Uno-X Mobility), Tobias Halland Johannessen (Uno-X Mobility) e Mathieu Burgaudeau (TotalEnergies).
Sulle salite verso Sestriere e il Monginevro non succede nulla di particolare, se non che il gruppo si mostra intenzionato a non lasciare troppo spazio alla fuga che non riesce mai ad andare oltre i 3 minuti di vantaggio.
Nei primi chilometri verso il Col du Lautaret (la prima parte più facile del Galibier) Nils Politt e Tim Wellens della UAE Team Emirates iniziano ad inseguire seriamente, riducendo il gap, mentre davanti salta l’accordo e iniziano a scattarsi in faccia.
Dopo diversi tentativi è Lazkano che riesce a staccare i fuggitivi, ma anche il suo destino è segnato perché Marc Soler (UAE Team Emirates) imprime una bella accelerata.
Ai – 6 dal GPM tutti i fuggitivi vengono ripresi, mentre il ritmo degli UAE inizia a mandare il difficoltà corridori importanti come Simon Yates e Tom Pidcock (INEOS Grenadiers), che era indicato da numerosi commentatori come uno dei favoriti per via dell’arrivo al termine di una discesa tecnica, sulla quale il portacolori Ineos aveva già mostrato le sue doti funamboliche al Tour di due anni fa.
La selezione si fa più spietata quando si porta in testa Almeida; cedono Enric Mas (Movistar Team), Romain Bardet (Team Dsm-Firmenich PostNL), Aleksandr Vlasov (Red Bull-BORA-hansgrohe) e soprattutto la maglia gialla Carapaz, che pure è un ottimo scalatore abituato a pedalare a grandi altitudini.
Quando passa in testa Ayuso, anche Ciccone e Bernal cedono e pure Adam Yates, terzo lo scorso anno e recente vincitore al Giro di Svizzera, va inaspettatamente in difficoltà.
Poco dopo lo striscione che indica un chilometro al GPM Pogacar parte con una sparata tremenda, quando nel gruppo ci sono solo Vingegaard, Roglic, Rodriguez, Evenepoel, Landa, Almeida e Ayuso.
Vingegaard resiste per qualche metro ma la punta di velocità di Pogacar è superiore e il danese adotta la stessa tecnica dell’anno scorso, andando a tutta ma senza pretendere di stare incollato al rivale, cercando di perdere il meno possibile, e scollina con 10 secondi di ritardo. Pogacar puntava certamente all’abbuono al GPM ma, visto il vantaggio, ha tirato dritto e ha fatto la discesa a tutta.
Evenepoel gestisce molto bene l’ultimo chilometro e riesce a distanziare di 10 secondi Roglic, Rodriguez e Ayuso, che però lo riprendono e per qualche chilometro lo staccano nella parte tecnica della discesa.
Davanti Vingegaard cerca di non perdere troppo ma Pogacar, forte discesista, prosegue prendendosi enormi rischi e anche nel tratto finale meno pendente continua a spingere sui pedali.
Al traguardo Vingegaard arriva dietro a Evenepoel, Ayuso e Roglic con 37 secondi da Pogacar, che si prende tappa e maglia.
Per via degli abbuoni, lo sloveno vanta ora una riserva di 45 secondi su Evenepoel e 50 su Vingegaard.
Ora gli uomini di classifica potranno tirare il fiato grazie a due tappe per velocisti prima dell’altra prova cruciale, quella contro il tempo che andrà in scena venerdì.
Benedetto Ciccarone

Pogacar mette a segno un importante colpo nel primo tappone alpino del Tour 2024 (foto Thomas Samson / AFP/ Getty Images)
02-07-2024
luglio 2, 2024 by Redazione
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TOUR DE FRANCE
Lo sloveno Tadej Pogačar (UAE Team Emirates) si è imposto nella quarta tappa, Pinerolo – Valloire, percorrendo 139.6 Km in 3h46′38″, alla media di 36.958 Km/h. Ha preceduto di 35″ il belga Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step) e lo spagnolo Juan Ayuso (UAE Team Emirates). Miglior italiano Giulio Ciccone (Lidl – Trek), 9° a 2′41″. Pogačar è tornato in maglia gialla con 45″ su Evenepoel e 50″ sul danese Jonas Vingegaard (Team Visma | Lease a Bike). Miglior italiano Ciccone, 9° a 3′20″
TOUR OF AUSTRIA
L’australiano Cameron Rogers (Lidl – Trek Future Racing) si è imposto nel prologo, circuito a cronometro di Sankt Pölten, percorrendo 3 Km in 3′38″, alla media di 49.482 Km/h. Ha preceduto di 1″ l’italiano Filippo Ganna (INEOS Grenadiers) e il ceco Tomáš Kopecký (TDT – Unibet Cycling Team). Rogers è il primo leader della classifica con 1″ su Ganna e Kopecký
TROFEO CITTÀ DI BRESCIA
L’italiano Manuel Oioli (Q36.5 Continental Team) si è imposto nella corsa italiana, circuito di Brescia, percorrendo 121.8 Km in 2h49′37″, alla media di 43.085 Km/h. Ha preceduto di 2″ l’ucraino Andrii Ponomar (Team Corratec – Vini Fantini) e di 4″ l’italiano Federico Guzzo (UC Trevigiani – Energiapura Marchiol)
LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): PINEROLO – VALLOIRE
luglio 1, 2024 by Redazione
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Il Tour entra in Francia dall’Italia e inevitabilmente va ad affrontare le prime grandi salite. È il giorno della prime delle quattro tappe alpine, isolata dalle rimanenti che si disputeranno nel finale della Grande Boucle: in programma le mitiche salita del Sestriere e del Galibier prima del tuffo sul traguardo di Valloire
Il Tour è scattato da appena tre giorni ed è già ora di affrontare le montagne, inevitabili per la decisione di partire dall’Italia, che confina con la Francia attraverso la catena alpina. Il menù del primo tappone prevede di superare per ben due volte il tetto dei duemila metri di quota, ma va anche detto che in entrambi i casi si salirà dai versanti meno “nobili”, cominciando con l’interminabile ascesione verso il Sestriere (2037 metri), quasi 40 Km al 3.7%. Entrati in Francia attraverso il Passo del Monginevro (1848 metri, 8.3 Km al 6%) si planerà su Briançon e da lì ci si volgerà verso il mitico Col du Galibier (2642 metri), del quale si affronterà la “Face Sud”, per intenderci il versante opposto rispetto a quello dell’impresa di Pantani al Tour del 1998, che si percorrerà in discesa. Per arrivare in cima al passo, intitolato al fondatore della Grande Boucle Herny Desgrange, bisognerà pedalare in salita per quasi 23 Km, caratterizzati da una pendenza media del 5.1%. Le inclinazioni più impegnative s’incontreranno negli 8.4 Km al 6.7% che precedono lo scollinamento, dopo il quale inizia una discesa molto tecnica che si concluderà a soli 700 metri dal traguardo. Da Briançon in poi, negli ultimi 57 Km si ricalcherà fedelmente quello che fu il finale della tappa di Valloire del Tour del 2019, vinta in solitaria dal colombiano Nairo Quintana con un minuto e mezzo di vantaggio sul suo connazionale Egan Bernal, che poi si imporrà in quella edizione della Grande Boucle. In realtà questo è un precedente che non fa molto testo, perchè a garantire la selezione in quella giornata furono anche il percorso complessivamente più impegnativo (prima del Galibier erano previsti i colli di Vars e Izoard) e il fatto di essere al diciottesimo giorno di gara, un momento nel quale le energie cominciano a declinare. Stavolta siamo solo alla quarta tappa e per questo motivo i distacchi potrebbero essere meno accentuati, sempre che non ci siano corridori di classifica già provati dalle impegnative tappe di Rimini e Bologna. E poi bisognerà vedere se Pogacar e Vingegaard vorrano già salire in cattedra per una prima lectio magistralis in salita: vista la loro classe potrebbero riuscire a guadagnare non poco, a dispetto della mancanza di inclinazioni particolarmente impegnativa, se vorranno fare leva sulle fatiche accumulate dagli avversari nei primi giorni
METEO TOUR
Pinerolo : sereno, 24°C (percepiti 25°C), vento moderato da SE (6-20 Km/h), umidità al 53%
Sestriere (GPM – 50.4 Km): sereno, 18°C, vento moderato da NO (6-26 Km/h), umidità al 43%
Col de Montgenèvre (GPM – 70.1 Km): nubi sparse, 22°C, vento moderato da NO (9-30 Km/h), umidità al 38%
Le Monêtier-les-Bains (97.9 Km): nubi sparse, 19°C), vento moderato da NO (11-39 Km/h), umidità al 58%
Col du Galibier (GPM – 120.7 Km): poco nuvoloso, 10.7°C, vento moderato da NO (10-13 Km/h), umidità al 47%
Valloire: parzialmente nuvoloso, 20°C, vento moderato da NO (11-39 Km/h), umidità al 71%
GLI ORARI DEL TOUR
12.45: inizio diretta su Eurosport
13.15: inizio diretta su Raisport
13.15: partenza da Pinerolo
13.25-13.30: inizio salita del Sestriere
13.40-13.45: traguardo volante di Castel del Bosco
14.00: inizio diretta su Rai2
14.30-14.45: GPM del Sestriere
14.45-15.00: inizio salita del Monginevro
15.00-15.10: ingresso in Francia
15.05-15.15: GPM del Passo del Monginevro
15.35-15.55: inizio salita del Galibier
16.45-17.20: GPM del Col du Galibier (con abbuoni)
17.05-17.50: arrivo a Valloire
LA FOTORICOGNIZIONE DEL FINALE
http://www.ilciclismo.it/2009/?p=73312
RASSEGNA STAMPA
Italia
Girmay vince lo sprint di Torino, prima vittoria eritrea al Tour. Carapaz nuova maglia gialla
Gazzetta dello Sport
Slovenia
Zgodovinski dan na Touru, zmagal je Eritrejec Girmay (Giornata storica al Tour, ha vinto l’eritreo Girmay)
Delo
Danimarca
Mads Pedersen slået på stregen på 3. etape af Tour de France (Mads Pedersen battuto sul traguardo nella terza tappa del Tour de France)
Politiken
Regno Unito
Biniam Girmay makes history as first black African to win a Tour de France stage (Biniam Girmay entra nella storia come primo africano nero a vincere una tappa del Tour de France)
The Independent
Francia
Girmay dans l’histoire, Carapaz en jaune (Girmay nella storia, Carapaz in giallo)
L’Équipe
Spagna
África al esprint (Africa allo sprint)
AS
Belgio
Girmay klopt De Lie in eerste sprintersetappe na ontregelde massasprint, Carapaz rijdt morgen in de gele trui (Girmay batte De Lie nella prima tappa dei velocisti dopo uno sprint di gruppo interrotto, domani Carapaz correrà in maglia gialla)
Het Nieuwsblad
Paesi Bassi
Girmay verrast topsprinters en pakt zege in derde etappe, Carapaz grijpt gele trui (Girmay sorprende i migliori velocisti e conquista la vittoria nella terza tappa, Carapaz conquista la maglia gialla)
De Telegraaf
Germania
Eritreer Girmay gewinnt Sprintankunft in Turin und schreibt Geschichte (L’eritreo Girmay vince in volata a Torino e fa la storia)
Kicker
Stati Uniti
Eritrea’s Biniam Girmay becomes the first Black rider to win a Tour de France stage (Biniam Girmay dell’Eritrea diventa il primo corridore nero a vincere una tappa del Tour de France)
The Washington Post
Colombia
Girmay se impuso en la tercera etapa, Gaviria terminó segundo (Girmay ha vinto la terza tappa, Gaviria è arrivato secondo)
El Espectador
Ecuador
Pogacar and Vingegaard in control of the Tour de France (Richard Carapaz, leader del Tour de France: Indossare la maglia gialla rappresenta tutto il sacrificio quotidiano)
El Universo
Australia
This is for Africa: Girmay makes Tour de France history (Questo è per l’Africa: Girmay fa la storia del Tour de France)
The West Australian
TOURALCONTRARIO
Ordine d’arrivo della terza tappa, Piacenza – Torino
1° Casper Pedersen
2° Jan Hirt a 5′12″
3° Lenny Martinez s.t.
4° Silvan Dillier a 6′04″
5° Christopher Juul-Jensen s.t.
Miglior italiano Luca Mozzato, 48° a 9′26″
Classifica generale
1° Michael Mørkøv
2° Yevgeniy Fedorov s.t.
3° Cees Bol s.t.
4° Mark Cavendish s.t.
5° Bram Welten s.t.
Miglior italiano Davide Ballerini, 7° (s.t.)
I MISTERI DELLA CASSAPANCA
L’angolo degli strafalcioni dei telecronisti
Rizzato: “L’estremo sinistro del teleschermo”
Rizzato: “Si sono resi conti”
Cassani: “Per scoraggiare una fuga bastano le gambe dei corridori” (prendendoli a calci?)
Rizzato: “Spalle che hanno ospitato anche l’ultima Vuelta”
Rizzato: “Immagine dall’altro”
Rizzato: “I due uomini che stanno tirando il giro”
Rizzato: “Ha gli occhiali senza il naso a dividere le due lenti”
Cassani: “È un velocista pura”
Guarnieri: “La tappia cerchiata in rosso”
Conti: “Col de l’Isoran” (Iseran)
CASA RICORDI: TOUR DE FRANCE 1948
La partenza del Tour da Firenze ci riporta con la memoria al Tour del 1948, l’ultimo dei due vinti dal fiorentino Gino Bartali, conquistato nei drammatici giorni dell’attentato al leader del Partito Comunista Italiano Palmiro Togliatti. Riviviamo quei giorni attraverso i titoli del quotidiano “La Stampa”
3 LUGLIO 1948 – 4a TAPPA: NANTES – LA ROCHELLE (166 Km)
VELOCI RUOTE DEL TOUR
Condotta passiva degli assi, fuga a 5, vittoria di Pras, passaggio della maglia gialla a Lambrecht – Immutata la posizione degli italiani la cui offensiva è attesa sui Pirenei

Il centro di Valloire e l’altimetria della quarta tappa (turismo.valloire.net)
GIRMAY VINCE IN VOLATA A TORINO. CARAPAZ NUOVA MAGLIA GIALLA
In una Torino vestita a festa per il Tour, Biniam Girmay (Team Intermarchè Wanty) è autore di una volata sensazionale sul traguardo del capoluogo piemontese. Alle spalle dell’eritreo, alla prima vittoria al Tour, si posizionano Fernando Gaviria (Team Movistar) ed Arnaud De Lie (Team Lotto Dstny), Grazie ai piazzamenti Richard Carapaz (Team EF Education EasyPost) è la nuova maglia gialla. E domani è già tempo di Alpi
La terza tappa del Tour è la più lunga dell’edizione 2024 con i suoi 231 km da Piacenza a Torino. Dopo il ricordo di Bartali e Pantani si corre nelle terre di Fausto Coppi, altra leggenda italiana di questo sport. A Torino è attesa la prima volata e i velocisti si daranno battaglia per raccogliere i primi veri punti per la classifica della maglia verde visto che i tre GPM situati lungo il percorso sono poco più di un breve zampellotto. Attenzione anche alle manovre per la maglia gialla con Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) minacciato da Richard Carapaz (Team EF Education EasyPost), Jonas Vingegaard (Team Visma Lease a Bike) e Remco Evenepoel (Team Soudal Quick Step), tutti con lo stesso tempo. Dopo una parvenza di fuga operata da Jonas Abrahamsen e Johannes Kulset (Team Uno X Mobility), il gruppo viaggiava compatto verso il primo GPM della Côte de Tortona – Fausto Coppi, posta al km 70.8, sul quale scollinava in prima posizione proprio Abrahamsen. Mads Pedersen si aggiudicava il traguardo volante di Alessandria posto al km 94.3. Con un successivo attacco isolato, Matteo Sobrero (BORA Hansgrohe) scollinava in prima posizione sul secondo GPM della Côte de Barbaresco posta al km 156.1. Il gruppo riprendeva Sobrero e subito riattaccava Fabien Grellier (Team TotalEnergies), il quale scollinava per primo sul GPM della Côte de Sommariva Perno posta al km 181.4. Il gruppo riprendeva Grellier a 28 km dalla conclusione. Negli ultimi 20 km della tappa si segnalavano le cadute di Bruno Armirail (Team Decathlon AG2R La Mondiele) e Casper Pedersen (Team Soudal Quick Step), con quest’ultimo che termina la tappa in ultima posizione prima di recarsi all’ospedale, dove gli sarà riscontrata la frattura della clavicola. A poco più di 6 km dalla conclusione Mathieu van der Poel (Team Alpecin Deceuninck) era vittima di un problema meccanico che lo costringeva a cambiare la bici e a non poter lavorare negli ultimi km per il compagno di squadra Jasper Philipsen, tra i grandi favoriti per la vittoria di tappa. Una nuova caduta a poco meno di 3 km dalla conclusione rallentava proprio Philipsen che doveva dire addio alle vittoria di tappa. Il gruppo si spezzettava in più tronconi ed a giocarsi la vittoria in volata erano una quindicina di ciclisti, fatti salvi i tempi all’arrivo che successivamente sarebbero stati neutralizzati a causa della caduta. Con una grande progressione negli ultimi 100 metri Biniam Girmay (Team Intermarchè Wanty) andava a vincere davanti a Fernando Gaviria (Team Movistar) ed Arnaud De Lie (Team Lotto Dstny) mentre chiudevano la top five Mads Pedersen (Team Lidl Trek) in quarta posizione e Dylan Groenewegen (Team Jayco AlUla) in quinta posizione. Nella top ten si segnalava il nono posto di Davide Ballerini (Team Astana Qazaqstan). Per Girmay è la terza vittoria stagionale ma soprattutto la prima in una tappa del Tour de France. Grazie ai migliori piazzamentio Carapaz diventa la nuova maglia gialla con lo stsso tempo di Pogacar, Evenepoel e Vingegaard. La quarta tappa di domani da Pinerolo a Valloire potrà dare le prime vere indicazioni sulla lotta per la maglia gialla visto che i tre GPM del Sestriere, del Colle del Monginevro e dell’accoppiata Lautaret-Galibier chiamano all’appello i big di classifica. Il duello tra Pogacar e Vingegaard si annuncia entusiasmante ma avranno un occhio di riguardo anche i vari Carapaz, Roglic, Rodriguez, Yates e perchè no lo stesso Ciccone, apparso brillante nelle prime due tappe.
Antonio Scarfone

Biniam Girmay (Team Intermarchè Wanty) vince a Torino (foto: (foto: Dario Belingheri/Getty Images))
01-07-2024
luglio 1, 2024 by Redazione
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TOUR DE FRANCE
L’eritreo Biniam Girmay (Intermarché – Wanty) si è imposto nella terza tappa, Piacenza – Torino, percorrendo 230.8 Km in 5h26′48″, alla media di 42.375 Km/h. Ha preceduto allo sprint il colombiano Fernando Gaviria (Movistar Team) e il belga Arnaud De Lie (Lotto Dstny). Miglior italiano Davide Ballerini (Astana Qazaqstan Team), 8°. L’ecuadoriano Richard Carapaz (EF Education – EasyPost) è la nuova maglia gialla con lo stesso tempo dello sloveno Tadej Pogačar (UAE Team Emirates) e del belga Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step). Miglior italiano Giulio Ciccone (Lidl – Trek), 14° a 21″
LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): PIACENZA – TORINO
luglio 1, 2024 by Redazione
Filed under Approfondimenti
L’ultima tappa interamente italiana del Tour 2024 (domani ci sarà la partenza da Pinerolo, ma l’arrivo sarà nella località francese di Valloire) sarà la prima delle otto confezionate sulle misure dei velocisti. Non mancheranno le difficoltà altimetriche, ma rispetto a quelle incontrate nelle prime due giornate, le salite inserite sul tracciato della Piacenza-Torino saranno tutte molte semplici e lontanissime dal traguardo.
Dopo aver disegnato due tappe molto impegnative e infarcite di colli al terzo giorno di gara gli organizzatori avrebbero rischiato una mezza rivolta in gruppo se ne avessero inserito un’altra simile. Come accaduto al Giro di quest’anno, partito con l’insidiosa tappa di Torino e il successivo arrivo in quota ad Oropa, il terzo giorno sarà così consacrato ai velocisti, che quest’anno avranno a loro disposizione ben otto traguardi, anche se mancherà quello più prestigioso e ambito di tutti perchè è risaputo che la Grande Boucle non terminerà a Parigi per non portare ulteriore caos in una metropoli in fibrillazione per l’imminente apertura dei giochi olimpici. L’ultima delle tre tappe interamente disegnate sul suolo italiano sarà la più lunga di tutte poichè si dovranno percorrere quasi 230 Km tra Piacenza e Torino, movimentati da piccole difficoltà altimetriche che non turberanno i sogni di gloria degli sprinter, anche perchè l’ultima di queste sarà superata quando al traguardo mancheranno ancora parecchi chilometri, cinquanta per la precisione. La prima ascesa i corridori la incontreranno a Tortona, a 71 Km dalla partenza, e sarà la più carica di significati perchè quei mille metri al 6% saranno intitolati alla memoria di Fausto Coppi. Molto simile sarà la “côte” di Barbaresco (1400 metri al 6.7%), nella zona della Langhe, mentre l’ultima avrà come meta il centro di Sommariva Perno (3 Km al 4.6%). Per i big si tratterà finalmente di una giornata tranquilla in vista del tappone alpino previsto per domani, quando si viaggerà da Pinerolo in direzione della Francia, ma si attende bagarre all’arrivo di Torino tra i primi 4 corridori della classifica (Pogacar, Evenepoel, Vingegaard e Carapaz), che hanno tutti lo stesso tempo e un miglior piazzamento rispetto agli avversari potrebbe significare la conquista della maglia gialla
METEO TOUR
Piacenza : parzialmente nuvoloso, 23°C, vento moderato da S (2-23 Km/h), umidità al 76%
Casteggio (41.1 Km): parzialmente nuvoloso, 24°C (percepiti 25°C), vento debole da N (4-16 Km/h), umidità al 72%
Alessandria (traguardo volante – 94 Km): parzialmente nuvoloso, 26°C (percepiti 27°C), vento moderato da O (4-20 Km/h), umidità al 63%
Santo Stefano Belbo (136.4 Km): parzialmente nuvoloso, 26°C (percepiti 27°C), vento debole da E (3-14 Km/h), umidità al 63%
Sommariva Perno (GPM – 181.1 Km): pioggia debole (0.1 mm), 25°C (percepiti 26°C), vento debole da E (4-17 Km/h), umidità al 67%
Torino: temporale (0.6 mm), 24°C (percepiti 25°C), vento debole da N (5-17 Km/h), umidità al 71%
GLI ORARI DEL TOUR
11.00: inizio diretta su Eurosport
11.05: inizio diretta su Raisport
11.35: partenza da Piacenza
14.00: inizio diretta su Rai2
13.10-13.25: GPM di Tortona
13.45-14.00: traguardo volante di Alessandria
15.10-15.35: GPM di Barbaresco
15.45-16.15: GPM di Botteghino di Sommariva Perno
16.55-17.30: arrivo a Torino
LA FOTORICOGNIZIONE DEL FINALE
http://www.ilciclismo.it/2009/?p=73302
RASSEGNA STAMPA
Italia
A Bologna vince Vauquelin, Pogacar scatta a San Luca e va in giallo ma Vingegaard c’è
Gazzetta dello Sport
Slovenia
Pogačar, Vingegaard in Evenepoel pred Rogličem v cilju (Pogačar, Vingegaard e Evenepoel davanti a Roglič sul traguardo)
Delo
Danimarca
Vingegaard og Pogacar viser storform i ny fransk triumf – Dagens hyldest udstiller Tourens kontroversielle forhold til sin egen grumme fortid (Vingegaard e Pogacar mostrano una grande forma in un altro trionfo francese – L’omaggio di oggi mette in luce il controverso rapporto del Tour con il suo sordido passato)
Politiken
Regno Unito
Tadej Pogacar takes yellow jersey as Kevin Vauquelin wins second stage (Tadej Pogacar prende la maglia gialla mentre Kevin Vauquelin vince la seconda tappa)
The Independent
Francia
Vauquelin a fait monter la sauce (Vauquelin ha fatto lievitare la salsa)
L’Équipe
Spagna
Pogacar vuelve al trono (Pogacar torna sul trono)
AS
Belgio
Nu al in het geel: Pogacar pakt uit op slotklim maar kan Evenepoel en Vingegaard geen tijdverlies aansmeren, ritzege is voor Vauquelin (Già in giallo: Pogacar primeggia sulla salita finale ma non può incolpare Evenepoel e Vingegaard per aver perso tempo, la vittoria di tappa va a Vauquelin)
Het Nieuwsblad
Paesi Bassi
Knappe ritoverwinning Vauquelin in Tour, Pogacar pakt geel (Bella vittoria di tappa Vauquelin al Tour, Pogacar si prende il giallo)
De Telegraaf
Germania
Erstes Tour-Spektakel: Vingegaard pariert Pogacar-Attacke – Vauquelin gewinnt (Primo spettacolo del Tour: Vingegaard respinge l’attacco di Pogacar – Vauquelin vince)
Kicker
Stati Uniti
Pogacar takes the yellow jersey in the 2nd stage of the Tour de France. Only Vingegaard can keep up (Pogacar indossa la maglia gialla nella seconda tappa del Tour de France. Solo Vingegaard può tenere il passo)
The Washington Post
Colombia
Kevin Vauquelin ganó la segunda etapa del Tour de Francia; Harold Tejada fue quinto (Kevin Vauquelin ha vinto la seconda tappa del Tour de France; Harold Tejada era quinto)
El Espectador
Ecuador
¡Richard Carapaz, gigante! La ‘Locomotora del Carchi’ arriba al cuarto puesto de la clasificación general y Kevin Vauquelin gana etapa 2 (Richard Carapaz, gigante! La “Locomotiva del Carchi” sale al quarto posto nella classifica generale e Kevin Vauquelin vince la tappa 2)
El Universo
Australia
Pogacar and Vingegaard in control of the Tour de France (Pogacar e Vingegaard al comando del Tour de France)
The West Australian
TOURALCONTRARIO
Ordine d’arrivo della seconda tappa, Cesenatico – Bologna
1° Nils Eekhoff
2° Cees Bol s.t.
3° Michael Mørkøv s.t.
4° Fabio Jakobsen s.t.
5° Bram Welten s.t.
Miglior italiano Davide Ballerini, 10° (s.t.)
Classifica generale
1° Cees Bol
2° Fabio Jakobsen s.t.
3° Michael Mørkøv s.t.
4° Bram Welten s.t.
5° Mark Cavendish s.t.
Miglior italiano Davide Ballerini, 7° (s.t.)
I MISTERI DELLA CASSAPANCA
L’angolo degli strafalcioni dei telecronisti
Garzelli: “Cesenatica”
Cassani: “Maglia banca”
Garzelli: “Mena intensità agonistica”
Rizzato: “L’obiettivo sulla telecamera schiaccia un po’”
Rizzato: “Ci si gioca la maglia gialla generale”
CASA RICORDI: TOUR DE FRANCE 1948
La partenza del Tour da Firenze ci riporta con la memoria al Tour del 1948, l’ultimo dei due vinti dal fiorentino Gino Bartali, conquistato nei drammatici giorni dell’attentato al leader del Partito Comunista Italiano Palmiro Togliatti. Riviviamo quei giorni attraverso i titoli del quotidiano “La Stampa”
2 LUGLIO 1948 – 3a TAPPA: DINARD – NANTES (251 Km)
STRATEGIA DEGLI “ASSI” AL TOUR
I campioni più quotati arrivano a Nantes un quarto d’ora dopo i primi – Lapebie vince in volata – Bobet in maglia gialla – Ronconi nel gruppo di testa; Bartali e tutti gli altri in ritardo

Il Palazzo Reale di Torino e l’altimetria della terza tappa (www.hotel-bb.com)
A BOLOGNA VINCE VAUQUELIN MA E’ GIA’ DUELLO TRA POGACAR E VINGEGAARD, CON LO SLOVENO NUOVA MAGLIA GIALLA
La doppia scalata del San Luca anima il finale della seconda tappa da Cesenatico a Bologna, con Kevin Vauquelin (Team Arkea B&B Hotels), tra i fuggitivi della prima ora, abile a trovare il momento giusto per attaccare e andare a vincere in solitaria. Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) dà subito spettacolo e l’unico che gli rimane a ruota è Jonas Vingegaard (Team Visma Lease a Bike). Lo sloveno è la nuova maglia gialla
La seconda tappa del Tour de France celebra Marco Pantani con il suo percorso che si insinua interamente in Emilia Romagna tra le province di Ravenna e Bologna. Si parte da Cesenatico e si arriva nel capoluogo emiliano dopo quasi 200 km. La doppia ascesa finale alla Madonna di San Luca sarà il clou della tappa ma i ciclisti dovranno affrontare altri quattro dentelli categorizzati come GPM nei chilometri precedenti, nell’ordine le “côte” di Monticino, Gallisterna, Botteghino di Zocca e Montecalvo. Romain Bardet (Team DSM Firmenich PostNL) veste la maglia gialla dopo la bella vittoria di ieri e oggi dovrà difenderla in una tappa che si annuncia spettacolare, con Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) atteso ad uno dei suoi numeri proprio sul muro della Madonna di San Luca, sul quale verranno tastati i polsi degli altri big di classifica, primo fra tutti Jonas Vingegaard (Team Visma Lease a Bike). Intorno al decimo chilometri di gara si formava una fuga di undici ciclisti. I battistrada erano Quentin Pacher (Team Groupama FDJ), Axel Laurance (Team Alpecin Deceuninck), Hugo Houle (Team Israel Premier Tech), Nelson Oliveira (Team Movistar), Cristian Rodriguez e Kevin Vauquelin (Team Arkea B&B Hotels), Mike Teunissen (Team Intermarchè Wanty), Bram Welten (Team DSM- Firmenich PostNL), Harold Tejada (Team Astana Qazaqstan), Jonas Abrahamsen (Team Uno X Mobility) e Jordan Jegat (Team Total Energies). Era il norvegese Abrahamsen a scollinare in prima posizione sul GPM di Monticino, posto al km 74. Abrahamsen faceva il bis sulla successiva salita di Gallisterna, posta al km 88.8, mentre Welten rallentava e veniva ripreso dal gruppo maglia gialla, probabilmente richiamato dall’ammiraglia per contribuire al lavoro in testa al gruppo per Romain Bardet. Abrahamsen nel frattempo vinceva anche il traguardo volante di Dozza, posto al Km 108.1. Nel gruppo si segnalava una caduta che vedevano coinvolti Wour Van Aert e Matteo Jorgenson (Team Visma Lease a Bike), i quali ripartivano senza apparenti problemi. Abrahamsen continuava a mietere traguardi intermedi aggiudicandosi anche il GPM di Botteghino di Zocca, posto al km 143. Era ancora il corridore scandinavo a fare suo il successivo GPM di Montecalvo, posto al km 151.2. A 35 km dalla conclusione i dieci uomini di testa avevano 4 minuti e 30 secondi di vantaggio sul gruppo maglia gialla. Dopo aver lavorato per Vingegaard lungo la prima ascesa alla Madonna di San Luca, Van Aert si rialzava. Abrahamsen scollinava ancora in prima posizione con il gruppo inseguitore che si faceva minaccioso, avendo un ritardo dai battistrada di poco superiore ai 3 minuti. A 20 km dalla conclusione Abrahamsen, Oliveira e Vauquelin si erano avvantaggiati di una decina di secondi sugli ex compagni di fuga, mentre il gruppo maglia gialla aveva rallentato l’andatura e inseguiva con circa 4 minuti di ritardo. Vauquelin attaccava subito all’inizio della seconda scalata al San Luca e faceva il vuoto. Nel gruppo maglia gialla uno scatto mortifero di Pogacar scompaginava le carte. Lo sloveno veniva raggiunto da Vingegaard, mentre Vauquelin andava a completare con il successo la sua cavalcata trionfale verso il traguardo di Bologna. Il francese – alla seconda vittoria stagionale, sicuramente la più prestigiosa della sua carriera – vinceva in solitaria con un vantaggio di 36 secondi su Abrahamsen mentre Pacher era terzo a 49 secondi di ritardo. Chiudevano la top five Rodriguez in quarta posizione e Tejada in quinta posizione. A 2 minuti e 21 secondi giungeva il gruppetto Pogacar-Vingegaard al quale si erano uniti Remco Evenepoel (Team Soudal Quick Step) e Richard Carapaz (Team EF Education EasyPost). I 21 secondi di ritardo del gruppo Bardet consentivano a Pogacar di essere la nuova maglia gialla, mentre Evenepoel e Vingegaard erano rispettivamente secondo e terzo con lo stesso tempo dello sloveno. Ora è in programma la quarta tappa da Piacenza a Torino di 231 km, la più lunga del Tour 2024. A meno di sorprese saranno i velocisti a giocarsi la vittoria di tappa, anche perchè i tre facili GPM da affrontare lungo il percorso sono lontani dal traguardo e gli ultimi 50 km sono completamente pianeggianti.
Antonio Scarfone

Vauquelin vince la seconda tappa italiana del Tour 2024 (Getty Images)
30-06-2024
giugno 30, 2024 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
TOUR DE FRANCE
Il francese Kévin Vauquelin (Arkéa – B&B Hotels) si è imposto nella seconda tappa, Cesenatico – Bologna, percorrendo 199.2 Km in 4h43′42″, alla media di 42.129 Km/h. Ha preceduto di 36″ il norvegese Jonas Abrahamsen (Uno-X Mobility) e di 49″ il connazionale Quentin Pacher (Groupama – FDJ). Miglior italiano Giulio Ciccone (Lidl – Trek), 15° a 2′42″. Lo sloveno Tadej Pogačar (UAE Team Emirates) è la nuova maglia gialla con lo stesso tempo del belga Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step) e del danese Jonas Vingegaard (Team Visma | Lease a Bike). Miglior italiano Ciccone, 10° a 21″
SD WORX BW CLASSIC
Il belga Laurens Sweeck (Alpecin-Deceuninck Development Team) si è imposto nella corsa belga, circuito di Tubize, percorrendo 185.5 Km in 4h05′16″, alla media di 45.379 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’olandese Tibor del Grosso (Alpecin-Deceuninck Development Team) e il connazionale Aaron Van Poucke (Team Flanders – Baloise). Unico italiano in gara Alessio Delle Vedove (Wanty – ReUz – Technord), 54° a 4′10″
MIDDEN-BRABANT POORT OMLOOP
Il belga Floris Van Tricht (Israel Premier Tech Academy) si è imposto nella corsa olandese, circuito di Gilze, percorrendo 187.1 Km in 4h06′31″, alla media di 45.539 Km/h. Ha preceduto di 1″ l’olandese Casper van der Woude (Metec – SOLARWATT p/b Mantel) e di 19″ l’olandese Tijn Louwerensen (Monda Vakantieparken – IJsselstreek). Nessun italiano in gara
OKOLO SLOVENSKA – TOUR DE SLOVAQUIE
Il tedesco Felix Engelhardt (Team Jayco AlUla) si è imposto nella quinta ed ultima tappa, Liptovský Mikuláš – Štrbské Pleso, percorrendo 145 Km in 3h24′11″, alla media di 42.609 Km/h. Ha preceduto di 6″ l’elvetico Mauro Schmid (Team Jayco AlUla) e il francese Julian Alaphilippe (Soudal Quick-Step). Miglior italiano Stefano Oldani (Cofidis), 10° a 29″. Schmid si impone in classifica con 7″ su Alaphilippe e 28″ su Engelhardt. Miglior italiano Alessandro Fancellu (Q36.5 Pro Cycling Team), 9° a 2′08″
INTERNATIONALE LOTTO THÜRINGEN LADIES TOUR
La spagnola Sandra Alonso (CERATIZIT-WNT Pro Cycling Team) si è imposta nella sesta ed ultima tappa, circuito di Schmalkalden, percorrendo 105.4 Km in 2h36′15″, alla media di 40.474 Km/h. Ha preceduto di 2″ la canadese Maggie Coles-Lyster (Roland) e l’olandese Lucinda Brand (Lidl – Trek). Miglior italiana Maria Giulia Confalonieri (Uno-X Mobility), 8° a 2″. La britannica Ruth Edwards (Human Powered Health) si impone in classifica con 2′06″ sull’olandese Mischa Bredewold (Team SD Worx – Protime) e 2′59″ sull’australiana Brodie Chapman (Lidl – Trek). Miglior italiana Letizia Borghesi (EF Education-Cannondale), 9° a 3′34″
TOUR DE POLOGNE WOMEN
L’olandese Scarlett Souren (VolkerWessels Women’s Pro Cycling Team) si è imposta nella terza ed ultima tappa, Nałęczów – Kazimierz Dolny, percorrendo 103 Km in 2h38′10″, alla media di 39.073 Km/h. Ha preceduto allo sprint la connazionale Anna van Wersch (Lotto Dstny Ladies) e la polacca Kaja Rysz (Lifeplus Wahoo). Miglior italiana Francesca Pellegrini (UAE Development Team), 10°. L’olandese Laura Molenaar (VolkerWessels Women’s Pro Cycling Team) si impone in classifica con 14″ sulla Souren e 27″ sulla polacca Katarzyna Wilkos (MAT Atom Deweloper Wrocław). Miglior italiana la Pellegrini, 4° a 30″
LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): CESENATICO – BOLOGNA
giugno 29, 2024 by Redazione
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Dopo le salite della Firenze – Rimini, oggi la protagonista del tracciato sarà la ripidissima ascesa verso il Santuario della Madonna di San Luca, che dovrà essere ripetuta due volte nel finale di Bologna. Si prospetta un altro finale di tappa ad alta gradazione alcolica.
Se la prima tappa era stata molto impegnativa, la seconda non lo sarà da meno, anche se il numero dei metri di dislivello che si dovrà superare tra Cesanatico e Bologna sarà decisamente inferiore, praticamente la metà (1860 metri) rispetto ai 3700 metri previsti nella frazione d’apertura. Oggi le protagoniste saranno le colline emiliano-romagnole, sulle quali spicca quella – breve ma durissima – della Madonna di San Luca, sopra Bologna. Si tratta di un vero e proprio muro di 2 Km al 10.4% che i corridori conoscono a menadito perchè vi si conclude tutti gli anni il Giro dell’Emilia e anche la Corsa Rosa in tre occasioni ha fissato il traguardo presso il santuario. A causa della “grandeur” del Tour, che non è soltanto metaforica ma anche fisica, non è stato possibile far terminare la seconda tappa della Grande Boucle lassù, ma vi si salirà per due volte, scollinando il GPM quando mancheranno poco meno di 13 Km al traguardo, “disegnato” in città accanto al Parco della Montagnola. La duplice ascesa finale non sarà l’unica difficoltà inserita nel tracciato, infarcito di colline negli ultimi 130 Km e in particolar modo negli ultimi 65 Km. Nonostante la notevole distanza dal traguardo, tra le altre ascese si segnala quella di Gallisterna (1500 metri al 10.1%), rampa che gli organizzatori del Tour non hanno resistito a collocare nel tracciato: si tratta di una difficoltà molto cara ai transalpini perchè è lassù che il 27 settembre del 2020 il loro beniamimo Julian Alaphilippe – assente in questa edizione del Tour – s’involò verso la vittoria del mondiale, primo dei due campionati del mondo conquistati dal corridore francese.
METEO TOUR
Cesenatico : sereno, 29°C (percepiti 30°C), vento debole da E (5-17 Km/h), umidità al 55%
Faenza (56.7 Km): nubi sparse, 31°C, vento moderato da SO (17-39 Km/h), umidità al 41%
Imola (96.8 Km): nubi sparse, 31°C, vento moderato da SO (19-38 Km/h), umidità al 40%
Botteghino di Zocca (GPM – 139 Km): nubi sparse, 30°C (percepiti 31°C), vento moderato da SO (19-39 Km/h), umidità al 45%
Bologna: nubi sparse, 31°C (percepiti 32°C), vento moderato da O (6-25 Km/h), umidità al 45%
GLI ORARI DEL TOUR
12.00: inizio diretta su Eurosport
12.05: inizio diretta su Raisport
12.35: partenza da Cesenatico
14.05: inizio diretta su Rai2
14.15-14.30: GPM di Monticino
14.35-14.50: GPM di Gallisterna
14.45-15.00: passaggio sulla pista dell’Autodromo di Imola
15.00-15.20: traguardo volante di Dozza
15.40-16.05: GPM di Botteghino di Zocca
16.00-16.25: GPM di Montecalvo
16.15-16.40: primo passaggio dal traguardo di Bologna
16.20-16.50: GPM di San Luca
16.40-17.05: secondo passaggio dal traguardo di Bologna
16.45-17.15: GPM di San Luca
17.05-17.35: arrivo a Bologna
LA FOTORICOGNIZIONE DEL FINALE
http://www.ilciclismo.it/2009/?p=73296
RASSEGNA STAMPA
Italia
Che spettacolo a Rimini per il Tour “italiano”: va a segno la fuga di Bardet, Cav prende 30′
Gazzetta dello Sport
Slovenia
Veliko presenečenje na Touru. Bardet je v rumeni majici (Una grande sorpresa al Tour. Bardet indossa la maglia gialla)
Delo
Danimarca
Stor fransk triumf – Vingegaard holder snor i Pogacar (Grande trionfo francese – Vingegaard tiene le redini di Pogacar)
Politiken
Regno Unito
Romain Bardet wins first stage of Tour de France as Mark Cavendish struggles (Romain Bardet vince la prima tappa del Tour de France mentre Mark Cavendish fatica)
The Independent
Francia
Grandiose Bardet
L’Équipe
Spagna
El épico colofón de Bardet (Il coronamento epico di Bardet)
AS
Belgio
Romain Bardet wint loodzware eerste Touretappe na razend spannende koppeltijdrit met ploegmaat en verovert gele trui (Romain Bardet vince insieme al compagno di squadra la dura prima tappa del Tour dopo una cronometro a squadre molto emozionante e conquista la maglia gialla)
Het Nieuwsblad
Paesi Bassi
Fenomenale Van den Broek bezorgt kopman Bardet gele trui (Il fenomenale Van den Broek regala al leader Bardet la maglia gialla)
De Telegraaf
Germania
Starke Teamarbeit: Bardet fährt bei seiner letzten Tour ins Gelbe Trikot – Cavendish leidet (Forte lavoro di squadra: Bardet veste la maglia gialla nel suo ultimo tour – Cavendish soffre)
Kicker
Stati Uniti
Bardet wins hot and hilly opening Tour de France stage in Italy while Cavendish struggles (Bardet vince la tappa di apertura del Tour de France, calda e collinare, in Italia, mentre Cavendish fatica)
The Washington Post
Colombia
Romain Bardet se impuso en la primera etapa del Tour de Francia 2024 (Romain Bardet ha vinto la prima tappa del Tour de France 2024)
El Espectador
Ecuador
¿Cómo le fue a Richard Carapaz en la 1.ª etapa del Tour de Francia? (Come si è comportato Richard Carapaz nella 1a tappa del Tour de France?)
El Universo
Australia
Home hope Bardet rides into yellow in Tour de France (La speranza di casa Bardet diventa giallo al Tour de France)
The West Australian
TOURALCONTRARIO
Ordine d’arrivo della prima tappa e prima classifica generale
1° Fabio Jakobsen
2° Mark Cavendish s.t.
3° Cees Bol s.t.
4° Bram Welten s.t.
5° Michael Mørkøv s.t.
Miglior italiano Davide Ballerini, 7°.
I MISTERI DELLA CASSAPANCA
L’angolo degli strafalcioni dei telecronisti
Cassani: “Dopo 4 giorni ne sappiamo molto più di oggi”
Rizzato: “Tanto rumore a bordo dei 7 fuggitivi”
Rizzati: “Maurice Garin, neutralizzato francese” (naturalizzato)
Pancani: “Come è succeduto nella sua carriera”
Rizzato: “Come si vince un Tour de France? Mettendo fuori i denti”
Televideo: “Bardet vince la prima maglia gialla della sua lunga carriera (33 anni)” (in realtà ha esordito nel professionismo nel 2012)
CASA RICORDI: TOUR DE FRANCE 1948
La partenza del Tour da Firenze ci riporta con la memoria al Tour del 1948, l’ultimo dei due vinti dal fiorentino Gino Bartali, conquistato nei drammatici giorni dell’attentato al leader del Partito Comunista Italiano Palmiro Togliatti. Riviviamo quei giorni attraverso i titoli del quotidiano “La Stampa”
1 LUGLIO 1948 – 2a TAPPA: TROUVILLE-SUR-MER – DINARD (249 Km)
TUTTI CONTRO BARTALI AL “TOUR”
Vittoria di Vincenzo Rossello al traguardo di Dinard – Bartali, giunto con cinque minuti di ritardo, cede la maglia gialla al belga Engels – Conte ha abbandonato in seguito a caduta

La collina della Guardia a Bologna e l’altimetria della seconda tappa (www.viaggiosostenibile.com)