09-07-2024

luglio 9, 2024 by Redazione  
Filed under Ordini d'arrivo

TOUR DE FRANCE

Il belga Jasper Philipsen (Alpecin – Deceuninck) si è imposto nella decima tappa, Orléans – Saint-Amand-Montrond percorrendo 187.3 Km in 4h20′06″, alla media di 43.206 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’eritreo Biniam Girmay (Intermarché – Wanty) e il tedesco Pascal Ackermann (Israel – Premier Tech). Miglior italiano Matteo Sobrero (Red Bull – BORA – hansgrohe), 45°. Lo sloveno Tadej Pogačar (UAE Team Emirates) è ancora in maglia gialla con 33″ sul belga Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step) e 1′15″ sul danese Jonas Vingegaard (Team Visma | Lease a Bike). Miglior italiano Giulio Ciccone (Lidl – Trek), 13° a 5′35″

GIRO D’ITALIA WOMEN

La neozelandese Niamh Fisher-Black (Team SD Worx – Protime) si è imposta nella terza tappa, Sabbioneta – Toano, percorrendo 113 Km in 2h49′19″, alla media di 40.043 Km/h. Ha preceduto di 6″ la belga Lotte Kopecky (Team SD Worx – Protime) e la francese Juliette Labous (Team dsm-firmenich PostNL). Miglior italiana Elisa Longo Borghini (Lidl – Trek), 4° a 6″. La Longo Borghini è ancora in maglia rosa con 13″ sulla Kopecky e 25″ sulla Labous

TOUR OF QINGHAI LAKE (Cina)

L’italiano Manuele Tarozzi (VF Group – Bardiani CSF – Faizanè) si è imposto nella terza tappa, Huzhu – Guide, percorrendo 202.4 Km in 4h59′12″, alla media di 40.588 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’eritreo Henok Mulubrhan (Astana Qazaqstan Team) e di 3″ l’ecuadoriano Jefferson Alveiro Cepeda (Caja Rural – Seguros RGA). Tarozzi il nuovo leader della classifica con 12″ su Mulubrhan e 20″ su Cepeda

SIBIU CYCLING TOUR (Romania)

L’italiano Giacomo Nizzolo (Q36.5 Pro Cycling Team) si è imposto nella quarta ed ultima tappa, circuito di Sibiu, percorrendo 192.9 Km in 4h17′27″, alla media di 44.956 Km/h. Ha preceduto allo sprint il canadese Riley Pickrell (Israel – Premier Tech) e l’irlandese Finn Crockett (VolkerWessels Cycling Team). A tagliare il traguardo per primo era stato il belga Milan Menten (Lotto Dstny), retrocesso in 102a posizione per scorrettezze. Il tedesco Florian Lipowitz (Red Bull – BORA – hansgrohe) si impone in classifica con 20″ sul norvegese Andreas Leknessund (Uno-X Mobility) e 38″ sul neozelandese George Bennett (Israel – Premier Tech). Miglior italiano Christian Scaroni (Astana Qazaqstan Team), 11° a 1′35″.

LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): ORLÉANS – SAINT-AMAND-MONTROND

luglio 9, 2024 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Il Tour de France si rimette in cammino in direzione dei Pirenei. Le salite oggi, però, non faranno parte del progamma: la frazione diretta a Saint-Amand-Montrond è la più facile tra le ventuno dell’edizione 2024, ma il vento nel finale e la possibilità di temporali potrebbero rendere complicata la giornata.

Raggiunto il suo estremo settentrionale a Troyes e osservata la prima giornata di riposo il Tour inizia la ridiscesa verso il meridione della Francia, dove alla fine di questa settimana saranno previste due impegnative tappe sui Pirenei. In attesa del ritorno sulle grandi montagne domani ci sarà un interessante passaggio sulle salite del Massiccio Centrale mentre oggi andrà in scena quella che, sulla carta, si annuncia come la più facile tre le 21 tappe dell’edizione 2024. Gran Premi della Montagna non ne saranno previsti anche perchè mancheranno del tutto le salite, anche se nel finale si nota sull’altimetria un aguzzo canino che, in realtà, è molto meno impegnativo di quel che possa sembrare. I grafici di tappe come quella odierna, infatti, sono artificiosamente “pompati” per far risaltare tratti in salita che, altrimenti, neanche si vedrebbero se si utilizzassero le stesse scale delle altimetrie del Giro. Tornando al finale di gara, quel “canino” è più modestamente una salita di 2 Km al 2.4% che al massimo provocherà un po’ di affanno a qualche velocista, tenuto conto che a quel punto mancheranno meno di 10 Km all’arrivo e si starà procedendo ad alta velocità. Oggi i veri problemi potrebbero arrivare dal clima, essendo prevista pioggia proprio nel finale e vento moderato, in grado di innescare i temuti “ventagli”, come quelli che nella tappa che terminava proprio a Saint-Amand-Montrond al Tour del 2013 misero fuori dai giochi di classifica uno dei grandi favoriti per la vittoria finale, lo spagnolo Alejandro Valverde, che arrivò al traguardo con 10 minuti di ritardo.

METEO TOUR

Orléans : parzialmente nuvoloso, 28°C, vento moderato da SO (12-25 Km/h), umidità al 54%
Romorantin-Lanthenay (traguardo volante – Km 57.1): parzialmente nuvoloso, 28°C (percepiti 29°C), vento moderato da SO (18-41 Km/h), umidità al 54%
Issoudun (Km 125.3): parzialmente nuvoloso, 28°C (percepiti 29°C), vento moderato da SO (15-30 Km/h), umidità al 59%
Saint-Amand-Montrond: temporale (1.4 mm), 24°C (percepiti 25°C), vento moderato da O (20-40 Km/h), umidità al 74%%

GLI ORARI DEL TOUR

12.45: inizio diretta su Eurosport
13.25: partenza da Orléans
14.35-14.45: traguardo volante di Romorantin-Lanthenay
14.45: inizio diretta su Rai2 (dopo la diretta del Giro d’Italia Femminile, dalle 14.00)
17.20-17.50: arrivo a Saint-Amand-Montrond

LA FOTORICOGNIZIONE DEL FINALE

http://www.ilciclismo.it/2009/?p=73494

RASSEGNA STAMPA

Italia

Tour, Turgis s’impone in volata. Evenepoel e Pogacar danno spettacolo sullo sterrato

Gazzetta dello Sport

Slovenia

Francozu Turgisu makadamska etapa, Rogliču odlikovanje (Tappa di sterrato per il francese Turgis, distinzione per Roglič)

Delo

Danimarca

Fransk sejr på en vild 9. etape, hvor Pogacar viste muskler og Vingegaard fulgte med (Vittoria francese in una nona tappa selvaggia, dove Pogacar ha mostrato i muscoli e Vingegaard lo ha seguito)

Politiken

Regno Unito

Tom Pidcock pipped on line by Anthony Turgis on stage nine of Tour de France (Tom Pidcock è stato battuto sulla linea da Anthony Turgis nella nona tappa del Tour de France)

The Daily Telegraph

Francia

Turgis tout-terrain (Turgis per tutti i terreni)

L’Équipe

Spagna

Pogacar remueve la tierra (Pogacar smuove la terra)

AS

Belgio

Stuyven strandt op zucht van winst in knotsgekke gravelrit in Tour, Turgis sprint naar de overwinning (Stuyven non riesce a vincere in una folle corsa su ghiaia al Tour, Turgis scatta verso la vittoria)

Het Nieuwsblad

Paesi Bassi

Kans op etappewinst voor Van der Poel verkeken: Anthony Turgis wint spectaculaire gravelrit in Tour (Le possibilità di vittoria di tappa per Van der Poel sono svanite: Anthony Turgis vince la spettacolare tappa su terra del Tour)

De Telegraaf

Germania

Ausreißer Turgis gewinnt Schotter-Spektakel – Vingegaard kontert alle Pogacar-Attacken (Turgis in fuga vince lo spettacolo di ghiaia: Vingegaard contrasta tutti gli attacchi di Pogacar)

Kicker

Stati Uniti

Frenchman Anthony Turgis wins tough Tour de France stage on gravel roads, Pogacar keeps the lead (Il francese Anthony Turgis vince la dura tappa del Tour de France su strade sterrate, Pogacar mantiene il comando)

The Washington Post

Colombia

Tour de Francia 2024: Anthony Turgis se impuso en la novena etapa (Tour de France 2024: Anthony Turgis ha vinto la nona tappa)

El Espectador

Ecuador

Anthony Turgis, ganador de la 9.ª etapa del Tour de Francia 2024, en la que Richard Carapaz se ubicó en el puesto 113 (Anthony Turgis, vincitore della 9a tappa del Tour de France 2024, nella quale Richard Carapaz si piazzò 113°)

El Universo

Australia

Turgis claims stage nine Tour win, Pogacar keeps lead (Turgis vince la nona tappa del Tour, Pogacar mantiene il comando)

The West Australian

TOURALCONTRARIO

Ordine d’arrivo della nona tappa, circuito di Troyes

1° Gerben Thijssen
2° Fabio Jakobsen s.t.
3° Bram Welten s.t.
4° Nils Eekhoff s.t.
5° Jarrad Drizners a 9′19″

Miglior italiano Davide Ballerini, 6° a 9′19″

Classifica generale

1° Fabio Jakobsen
2° Bram Welten a 1′01″
3° Nils Eekhoff a 13′50″
4° Davide Ballerini a 15′13″
5° Gerben Thijssen a 16′19″

I MISTERI DELLA CASSAPANCA

L’angolo degli strafalcioni dei telecronisti

Niente da segnalare per questa giornata

CASA RICORDI: TOUR DE FRANCE 1948

La partenza del Tour da Firenze ci riporta con la memoria al Tour del 1948, l’ultimo dei due vinti dal fiorentino Gino Bartali, conquistato nei drammatici giorni dell’attentato al leader del Partito Comunista Italiano Palmiro Togliatti. Riviviamo quei giorni attraverso i titoli del quotidiano “La Stampa”

11 LUGLIO 1948 – 10a TAPPA: MONTPELLIER – MARSIGLIA (248 Km)

IL “TOUR” OGGI A SANREMO – BARTALI PARTÌ COME UNA FURIA: AVEVA VISTO BOBET E ROBIC IN CRISI

Emozioni nella Montpellier – Marsiglia

Conclusione: Impanis (Belgio) vince la tappa, Lambrecht (Belgio) va a 29” dalla maglia gialla – Gino e Ronconi guadagnano 6’27” sui due francesi

La Pyramide des Métiers dArt a Saint-Amand-Montrond e l’altimetria della decima tappa (www.francebleu.fr)

La Pyramide des Métiers d'Art a Saint-Amand-Montrond e l’altimetria della decima tappa (www.francebleu.fr)

GIRO D’ITALIA WOMEN: A CHIARA CONSONNI LA SECONDA TAPPA

luglio 9, 2024 by Redazione  
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Chiara Consonni si è aggiudicata la seconda tappa del Giro d’Italia Women. Lo ha fatto imponendosi in volata a Volta Mantovana su Lotte Kopecky ed Elisa Balsamo. Elisa Longo Borghini ancora in Maglia Rosa

“E’ stata una vittoria molto complicata perchè la fuga ci ha dato del filo da torcere. Fortunatamente avevamo visionato il finale al primo passaggio, e ho capito che per vincere dovevo essere più avanti possibile all’ultimo km. E’ stato un gran duello con Lotte Kopecky, vincerlo è stato magnifico”. Sono state queste le prime parole di una raggiante Chiara Consonni (UAE Team ADQ) dopo essersi messa alle spalle Lotte Kopecky (Team SD Worx – Protime), Elisa Balsamo (Lidl – Trek), Arlenis Sierra (Movistar Team), Mylène de Zoete (CERATIZIT-WNT Pro Cycling Team), Kimberley (Le Court) Pienaar (AG Insurance – Soudal Team), Silvia Zanardi (Human Powered Health), Letizia Borghesi (EF Education-Cannondale), la maglia rosa Elisa Longo Borghini (Lidl – Trek) e Kathrin Schweinberger (CERATIZIT-WNT Pro Cycling Team), tutte con lo stesso tempo della vincitrice, così come le altre componenti del primo troncone del gruppo di ragazze impegnate nella corsa rosa a loro dedicata.
Sulla carta la tappa odierna era “affare” per velociste, come poi in realtà è stato. Bisogna però dire che Ana Vitória Magalhães, brasiliana della Bepink – Bongioanni, ha fatto di tutto per far sì che le ruote veloci rimanessero con un palmo di naso. La sua azione tutt’altro che velleitaria è terminata solo ai meno 2, quando le squadre delle velociste hanno dovuto produrre il massimo sforzo per chiudere sulla battistrada. Alla coraggiosa Magalhães rimane, però, la soddisfazione di andare ad indossare la prima maglia zzzurra dei GPM
Chiara Consonni, alla terza vittoria in tre edizioni, ha così commentato la sua vittoria: “E’ una vittoria molto importante, sia per la qualità delle atlete che mi sono lasciata alle spalle che per lo sviluppo della tappa. Sapevamo che era un percorso adatto alle fughe, e il gruppo ha lasciato fare, tanto che le atlete in testa hanno guadagnato fino a oltre 6′. La squadra ha fatto un grandissimo lavoro per rientrare sulla battistrada, voglio ringraziare tutte le mie compagne. Ho un grande obiettivo, la prova su pista a Parigi, e questo successo mi motiverà ancora di più”.
La classifica generale non ha visto movimenti nelle prime tre posizioni. La maglia rosa è sempre indossata dalla Longo Borghini, che ha così commentato il suo primo giorno in rosa: “Vestire la Maglia Rosa in gara è speciale. Molte atlete sono venute a congratularsi, e in strada ho visto tanti cartelli che mi incitavano. Ad un certo punto ho avuto timore di perderla, perchè la fuga aveva preso tanto vantaggio, ma la situazione è tornata tranquilla nel finale. Domani sarà una giornata importante, anche se non credo che la salita farà troppe differenze tra le big”. Sul podio provvisorio ci sono sempre Grace Brown (FDJ-Suez) a 1″ e Brodie Chapman (Lidl – Trek) a 13″. Segue la Kopecky con un ritardo di 19 secondi e una posizione guadagnata. Hanno invece guadagnato due posizioni rispetto alla cronometro di ieri Juliette Labous (Team dsm-firmenich PostNL), quinta a 29″, Ruth Edwards (Human Powered Health), sesta a 30″, Cédrine Kerbaol (CERATIZIT-WNT Pro Cycling Team), settima a 38″, Loes Adegeest (FDJ – SUEZ), ottava con il medesimo ritardo, Katrine Aalerud (Uno-X Mobility), nona a 45″ e Franziska Koch (Team dsm-firmenich PostNL), decima a 47″.
Oggi questa classifica potrebbe almeno parzialmente venire ridisegnata essendo previsto il primo arrivo in salita al termine della Sabbioneta – Toano di 113 Km, con gli ultimi 12 in costante ma pedalabile salita verso il traguardo.

Mario Prato

Chiara Consonni vince allo sprint la prima tappa in linea del Giro dItalia Women (Getty Images)

Chiara Consonni vince allo sprint la prima tappa in linea del Giro d'Italia Women (Getty Images)

08-07-2024

luglio 8, 2024 by Redazione  
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TOUR DE FRANCE

Giorno di riposo

GIRO D’ITALIA WOMEN

L’italiana Chiara Consonni (UAE Team ADQ) si è imposta nella seconda tappa, Sirmione – Volta Mantovana, percorrendo 110 Km in 2h41′58″, alla media di 40.749 Km/h. Ha preceduto allo sprint la belga Lotte Kopecky (Team SD Worx – Protime) e l’italiana Elisa Balsamo (Lidl – Trek). L’italiana Elisa Longo Borghini (Lidl – Trek) è ancora in maglia rosa con 1″ sull’australiana Grace Brown (FDJ – SUEZ) e 13″ sull’australiana Brodie Chapman (Lidl – Trek)

TOUR OF QINGHAI LAKE (Cina)

L’uruguayano Eric Antonio Fagúndez (Burgos – BH) si è imposto nella seconda tappa, Duoba – Huzhu, percorrendo 112.3 Km in 2h37′17″, alla media di 42.84 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Davide Baldaccini (Team Corratec – Vini Fantini) e l’iraniano Saeid Safarzadeh (Tianyoude Hotel Cycling Team). Fagúndez il nuovo leader della classifica con 4″ su Baldaccini e 6″ su Safarzadeh

SIBIU CYCLING TOUR (Romania)

L’ecuadoriano Jonathan Klever Caicedo (Petrolike) si è imposto nella terza tappa, Sibiu – Bâlea Lac, percorrendo 207.3 Km in 5h08′43″, alla media di 40.289 Km/h. Ha preceduto di 12″ il belga Lennert Van Eetvelt (Lotto Dstny) e di 14″ il tedesco Florian Lipowitz (Red Bull – BORA – hansgrohe). Miglior italiano Christian Scaroni (Astana Qazaqstan Team), 12° a 40″. Lipowitz è il nuovo leader della classifica con 20″ sul norvegese Andreas Leknessund (Uno-X Mobility) e 38″ sul neozelandese George Bennett (Israel – Premier Tech). Miglior italiano Scaroni, 12° a 1′41″.

GIRO DELL’AUSTRIA, ULISSI TRIONFA MA IL DRAMMA DI DREGE SPEGNE TUTTI I SORRISI

luglio 8, 2024 by Redazione  
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Si è concluso con l’annullamento dell’ultima tappa il Giro d’Austria funestato dalla tragedia della morte del corridore norvegese André Drege, caduto in discesa durante la quarta frazione. Per rimanere nella stretta cronaca sportiva il successo finale è andato a Diego Ulissi, mentre gli italiani De Pretto, Ulissi e Ganna hanno centrato la vittoria di tappa.

Il fato, il destino, lo zampino del diavolo, la sfortuna, chiamatelo come volete, ma da ieri lo sport del ciclismo annovera un’altra vittima. Durante lo svolgimento della quarta tappa del Giro d’Austria, affrontando la discesa del Grossglockner il norvegese in forza alla Team Coop – Repsol André Drege ha perso la vita, vittima di una caduta che, a sentire le prime voci arrivate, sarebbe stata provocata dallo scoppio di un tubolare.
Un fatale evento che ha fatto si che la corsa a tappe austriaca si fermasse con un giorno d’anticipo. Nella giornata di domenica era prevista la quinta e ultima tappa che poteva essere decisiva prevedendo l’impegnativo arrivo in salita a Kühtai. L’intero gruppo ha, invece, preferito svolgere una passerella per commemorare lo sfortunato venticinquenne che ha visto infrangere il suo sogno di entrare nel WorldTour: era, infatti, previsto per lui il passaggio al Team Jayco AlUla a fine stagione.
Nonostante quanto accaduto faccia passare in secondo piano l’intero svolgimento della corsa, non si può non dare il dovuto risalto all’aspetto sportivo di questi sei giorni di gara.
Il Giro d’Austria 2024 è iniziato con la vittoria di Cameron Rogers (Lidl – Trek Future Racing) nel prologo di Sankt Pölten, 3 Km percorrendo i quali ha fatto registrare un tempo inferiore di un solo secondo rispetto a quelli di Filippo Ganna (INEOS Grenadiers) e Tomáš Kopecký (TDT – Unibet Cycling Team).
La prima tappa in linea ha visto il primo successo italiano di questa edizione poichè Davide De Pretto (Team Jayco AlUlaBad) si è imposto in volata a Bad Tatzmannsdorf., mettendosi alle spalle Rui Oliveira (UAE Team Emirates), Niklas Behrens (Lidl – Trek Future Racing), Diego Ulissi (UAE Team Emirates), Martin Marcellusi (VF Group – Bardiani CSF – Faizanè) e il resto del plotone.
Anche la seconda tappa si è conclusa in volata, con la vittoria a Steyr del colombiano Brandon Smith Rivera (INEOS Grenadiers) su Marcellusi, Xandro Meurisse (Alpecin – Deceuninck), De Pretto, Giulio Pellizzari (VF Group – Bardiani CSF – Faizanè), Ulissi e gli altri.
La Schladming-Alpendorf, terza tappa della corsa austriaca, prevedeva l’arrivo in salita al termine di una rampa di 2.5 Km al 6.5% che ha visto salire in cattedra di Ulissi. Il toscano ha preso la maglia di leader della classifica imponendosi con un vantaggio di 3″ su Magnus Sheffield (INEOS Grenadiers), Felix Grossschartner (UAE Team Emirates) e Adrien Maire (TDT – Unibet Cycling Team). Dopo 6” Rafał Majka (UAE Team Emirates) ha regolato un gruppetto di 8 elementi, comprendente anche Giulio Pelizzari, settimo.
La tappa funestata dalla tragedia di Drege prevede un altro arrivo in salita, ai quasi 1300 metri di quota di Kals am Grossglockner, dove Ganna ha preceduto allo sprint Ulissi, mentre dopo 3″ Brandon Smith Rivera ha anticipato Felix Engelhardt (Team Jayco AlUla), Sheffield (INEOS Grenadiers) e gli altri componenti del gruppo che inseguiva la coppia italiana al comando.
Diego Ulissi si è aggiudicato così il Giro d’Austria precedendo di 6” Rivera e di 9” Sheffield. Il toscano si è imposto anche nella cassifica a punti dove pure ha preceduto Rivera, mentre terzo si è piazzato De Pretto.
Samuele Zoccarato (VF Group – Bardiani CSF – Faizanè) si è aggiudicato la classifica GPM, la speciale classifica dei giovani ha premiato Sheffield, mentre l’UAE Team Emirates di Ulissi è risultata la migliore squadra, con 31 secondi di vantaggio sul Team Jayco AlUla, la formazione nella quale avrebbe dovuto passare nel 2025 André Drege

Mario Prato

André Drege (Getty Images)

André Drege (Getty Images)

TURGIS ESULTA NELLA TEMUTA TAPPA DEGLI STERRATI. POGACAR CI PROVA, MA RESTA TUTTO INVARIATO

luglio 7, 2024 by Redazione  
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L’attesissima e controversa tappa degli sterrati regala tanto spettacolo, ma alla fine si può dire che la montagna (non in senso lettarale) ha partorito il topolino. Ad esultare sul traguardo di Troyes al termine di una fuga nata a circa 150 km dall’arrivo, è stato Anthony Turgis (TotalEnergies) che ha battuto in una volata ristretta Tom Pidcock (INEOS Grenadiers) e Derek Gee (Israel-Premier Tech). Per il francese, già piazzato in diverse classiche di peso, si tratta della vittoria più importante della carriera. Grande battaglia tra i big della classifica, grazie ai numerosi attacchi messi in opera da Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) che però non è riuscito a staccare un tenace Jonas Vingegaard (Visma | Lease a Bike). Resta così praticamente immutata la classifica generale che vede lo sloveno in testa con 33″ su Remco Evenepoel (Soudal-Quick Step) ed 1′15″ sul danese vincitore uscente.

La 9a tappa, 199 km con partenza e arrivo nella città di Troyes, proponeva uno scenario del tutto inedito nella storia recente del Tour de France grazie alla presenza, molto criticata da diversi Team Manager, di ben 14 tratti di sterrato tutti concentrati nel dipartimento dell’Aube. Dopo i primi 45 km abbastanza semplici i corridori erano attesi dal 1° sterrato, quello di Bligny-à-Bergères (km 49) al termine del quale il primo gpm (4a cat) di giornata, la Cote de Bergères (km 51,5). Un tratto di saliscendi precedeva il secondo tratto di strada non asfaltata (Baroville) e la successiva Cote. Quindi al km 95 iniziava una sequenza di sterrati caratterizzati da un continuo saliscendi: Haut-Fortes (km 95), Polisy à Celles-sur-Ource (km 105), Loches-sur-Ource à Chacenay (km 118), Plateau de la côte des Bar (km 132), Thieffrain à Magnant (km 141) e Briel-sur-Barse (km 152). Infine, il tratto finale completamente piatto proponeva l’ultima serie di strade bianche: Rue de Paradis (km 165), Fresnoy-Le-Château à Clérey (km 169) Verrières (km 175), Daudes (km 178), Montaulin à Rouilly-Saint-Loup (km 182) e Saint-Parres-aux-Tertres (189). Dal termine dell’ultimo tratto al traguardo mancavano poco meno di 10 chilometri.
Una tappa difficile da interpretare e che lasciava spazio a colpi di scena e imprevisti in grado di mutare la fisionomia della classifica generale.

La frazione è stata contrassegnata sin dai primissimi chilometri da una notevole bagarre, tanti erano i corridori desiderosi di azzeccare la fuga di giornata. Perciò diventa quasi pleonastico snocciolare tutti i vari tentativi che si sono sprecati nei pimi 40 km della tappa. L’azione buona è partita infatti soltanto poco prima del primo tratto di sterrato quando sono evasi dal gruppo 10 corridori: Gianni Vermeersch (Alpecin-Deceuninck), Alexey Lutsenko (Astana Qazaqstan), Neilson Powless (EF Education-EasyPost), Derek Gee (Israel-Premier Tech), Elmar Reinders (Jayco-AlUla), Jasper Stuvyen (Lidl-Trek), Maxim van Gils (Lotto Dstny), Oier Lazkano e Javier Romo (Movistar) ed Anthony Turgis (TotalEnergies). Proprio lungo lo sterrato di Bligny-à-Bergères (km 49) dal gruppo sono evasi anche Alex Aranburu (Movistar Team) e Axel Zingle (Cofidis), poi rientrati sulla testa della corsa pochi chilometri dopo.
Ma la battaglia non era ancora terminata perchè alla spicciolata sono usciti fuori dal gruppo anche i vari Davide Ballerini (Astana), Tom Pidcock (INEOS Grenadiers), Ben Healy (EF), Arnaud De Lie (Lotto) e Romain Bardet.
Healy e Pidcock hanno rapidamente preso e lasciato sul posto Ballerini, mentre Powless (-135) si rialzava per aspettare il compagno Healy, rientrato sulla testa della corsa insieme a Pidcock un paio di chilometri più tardi.
Dietro invece si era formato un gruppo inseguitore con Bardet, Ballerini, De Lie, Stefan Kung e Clement Russo (Groupama-FDJ), Jake Stewart (Israel-Premier Tech) e Magnus Cort (Uno-X Mobility).

La corsa è però esplosa poco dopo, lungo il secondo sterrato, quello di Baroville (-132). La Visma ha preso in mano la situazione accellerando proprio lungo il tratto a massima pendenza. Il gruppo messo alla frusta si è letteralmente spezzato anche perchè in tanti sono stati costretti a mettere il piede a terra. Tra gli attardati anche Primoz Roglic (Red Bull-Bora-Hansgrohe) che si è ritrovato staccato di circa 30 secondi dal gruppo principale. Nel frattempo il drappello di testa perdeva i primi pezzi (Powless e Reinders).
Il gruppo maglia gialla, ridotto ad appena 25 unità al termine del secondo sterrato, aveva praticamente dimezzato il gap (circa 1′30″) dalla testa della corsa avvicinandosi pericolosamente al drappello dei contrattaccanti, poi ripreso ai -110. Roglic e gli altri big ritardari hanno invece approfittato del tratto successivo allo sterrato per rientrare in gurppo.
Lungo il terzo tratto di sterrato, quello di Chemin des Hautes Forêts (-102), il gruppo è stato nuovamente messo alla frusta, stavolta dagli uomini della UAE. Contemporaneamente Jonas Vingegaard era vittima di una foratura, circostanza che lo ha costretto a farsi dare la bici dal compagno Jan Tratnik, bici che non ha poi più potuto cambiare sino al traguardo.

Ai -90 è stato direttamente Pogacar ad allungare dal gruppo maglia gialla. Su di lui si è immediatamente riportato Remco Evenepoel e la coppia della Visma formata da Christophe Laporte e Matteo Jorgenson, che però non hanno ovviamente collaborato consentendo il pronto rientro del loro capitano Vingegaard. Una altro importante attacco è arrivato ai -77, stavolta ad opera di Remco Evenepoel. Pogacar ha temporeggiato solo qualche secondo prima di lanciarsi all’inseguimento del belga con il solito Vingegaard a ruota. I vicintori degli ultimi 4 Tour de France si sono rapidamente riportati sul belga e nel giro di pochi chilometri il formidabile terzetto ha addirittura ripreso i battistrada (nel frattempo rimasti in 10 dopo le defezioni di Veermersch e Lazkano). Vingegaard però, evidentemente anche a causa della bici non della giusta taglia, non ha fornito collaborazione e così, rapidamente i primi tre della graduatoria si sono rialzati, lasciando gli altri 10 battistrada in testa alla gara. Pogacar, Evenepoel e Vingegaard sono così stati ripresi da quel che restava del gruppo dei big, consentendo a Roglic per la seconda volta nel corso della tappa di salvarsi.

Ai -57, lungo il settore di Thieffrain à Magnant, Evenepoel è stato vittima di un salto di catena, che lo ha costretto a rincorrere per qualche chilometro prima di rinvenire sulla testa del gruppo maglia gialla. Poco dopo (-50) Vlasov si è arruotato con un altro corridore finendo in un fosso. Il russo si è rapidamente rialzato, seppur portando con se diverse escoriazioni (al gluteo e alla coscia destra oltre che sul collo).
A quel punto, una volta usciti da una sequenza di sterrati e strappi, il gruppo si è leggermente rilassato, consentendo ai fuggitivi di riportare il gap a circa 2′. Come coseguenze di tale atteggiamento, dal plotone che si era rimpolpato, sono tornati gli scatti: ai -42 Michael Matthews (Jayco-AlUla) ha accelerato portando con se un redivivo David Gaudu (Groupama-FDJ). Alla suddetta coppia un pò per volta si sono uniti altri nomi altisonanti, quali il campione del mondo Mathieu Van der Poel (Alpecin-Deceuninck), la maglia verde Biniam Girmay (Intermarchè-Wanty) e poi Rui Costa (EF), Jakob Fuglsang (Free Palestine) e Rasmus Tiller (Uno-X). I 7 contrattaccanti si sono così lanciati all’inseguimento degli 8 battistrada superstiti (Pidcock, Stuyven, Healy, Gee, Aranburu, Romo, Lutsenko e Turgis), portando lo svantaggio a circa 1′.

La battaglia nel gruppo maglia gialla però non era ancora finita perchè ai -22 Pogacar ha nuovamente attaccato. Jorgenson e Laporte hanno reagito prontamente, riportando Vingegaard su Pogacar, mentre dietro il gruppo si disintegrava. Non contento, lo sloveno ha nuovamente riaccellerato poco dopo con Jorgenson ruota. Poco dietro Laporte trainava Vingegaard, poi aspettato anche da Jorgenson che lo ha riportato su Pogacar per l’ennesima volta. Di lì a poco (-18) è rientrato anche il quartetto formto da Laporte, Evenepoel e dai due UAE Juan Ayuso e Joao Almeida.
Nel frattempo nel gruppo di testa erano iniziate le scaramucce, mentre il gruppo di Girmay e Van der Poel non riusciva a recuperare altro terreno, galleggiando ad un distacco compreso tra i 45 e i 60 secondi.
Ai -11, dal gruppo di testa è invece partito in contropiede Stuyven. Il fiammingo ha subito guadagnato 10″ sugli altri 7 fuggitivi che però non hanno mollato la presa. Contemporanemente l’indomito Pogacar provava altri 2 allunghi, anche stavolta prontamente rintuzzati dai Visma con un Vingegaard bravissimo a non perdere le ruote dello sloveno. A questo punto gli animi nel gruppo dei big si sono definitivamente calmati.

Davanti continuava il braccio di ferro tra Stuyven e i 7 ex compagni di fuga che ai -3 avevano ancora 10″ di ritardo da recuperare. Le accelerazioni di Healy e Gee hanno però ricucito il gap e il belga è stato ripreso poco dopo lo striscione dell’ultimo chilometro. Healy ha provato nuovamente ad accelerare, ma ha così finito per tirare la volata agli altri fuggitivi. Lo sprint è stato lanciato da Aranburu alla cui ruota si era però collocato Anthony Turgis che è uscito al centro della sede stradale non lasciando scampo agli avversari. Il francese ha nettamente battuto Pidcock, Gee e Aranburu. Dietro di loro staccati di 2″ sono giunti i generosi Healy e Lutsenko. Poco più dietro Romo (a 12″) e Stuven (a 18″). Il gruppo inseguitore, giunto ad 1′17″ è stato regolato da Girmay che ha così portato a casa altri preziosissimi punti per la maglia verde, sempre più salda sulle sue spalle (ben 96 punti di vantaggio su Jasper Philipsen). 10a posizione per Matthews davanti ad un Van der Poel evidentemente non al meglio.

Resta sostanzialmente invariata la classific generale che vede Pogacar in testa con 33″ su Evenepoel, 1′15″ su Vingegaard e 1′36″ su Roglic. Seguono Ayuso a 2′16″, Almeida a 2′17″ e Carlos Rodriguez (INEOS Grenadiers) a 2′31″. Completano la top ten Mike Landa (Soudal-Quick Step) a 3′35″, Derek Gee a 4′02″ e Matteo Jorgenson a 4′03″.

Domani è in programma la prima giornata di riposo, che farà da vigilia ad una serie di tappe potenzialmente non così decisive.

Pierpaolo Gnisci

Turgis esulta a Troys (fonte: GettyImages)

Turgis esulta a Troys (fonte: GettyImages)

LONGO BORGHINI “LEONESSA ROSA” D’ITALIA

luglio 7, 2024 by Redazione  
Filed under News

Elisa Longo Borghini è la prima maglia rosa dell’edizione 2024 del Giro d’Italia Women. La corsa a tappe italiana dedicata al ciclismo femminile ha preso il via oggi a Brescia con una cronometro individuale di 15,7 km e con il successo della portacolori della Lidl-Trek. Il podio di giornata è stato completato dalla Brown e dalla Chapman, compagna di squadra della vincitrice.

Brescia, la Leonessa d’Italia, ha dato le mosse oggi all’edizione 2024 del Giro d’Italia Women e lo ha fatto vestendo di rosa una vera leonessa del ciclismo non solo nazionale, ovvero Elisa Longo Borghini (Lidl-Trek), più volte campionessa italiana sia di specialità, sia su strada. Alle spalle della ciclista di Ornavasso, che ha completato i quasi 16 km di gara in 20’37” si sono piazzate nell’ordine a 1″ Grace Brown (FDJ – SUEZ), a 13″ Brodie Chapman (Lidl – Trek); a 23″ Lieke Nooijen (Team Visma | Lease a Bike); a 25″ Lotte Kopecky (Team SD Worx – Protime), a 28″ Elena Hartmann(Roland), a 29″ Juliette Labous (Team dsm-firmenich PostNL), a 30″ Ruth Edwards (Human Powered Health), a 38″ Cédrine Kerbaol (CERATIZIT-WNT Pro Cycling Team) e Loes Adegeest (FDJ – SUEZ) a completare la TopTen di giornata.
Grazie alla peculiarità della prova odierna e la ovvia mancanza di abbuoni, la classifica generale rispecchia pedissequamente l’ordine d’arrivo.
Al termine della gara che le ha permesso di indossare la prima maglia rosa Elisa Longo Borghini ha dichiarato: “E’ il modo migliore di iniziare questo Giro, al quale mi sono presentata con molte ambizioni e con una squadra molto forte a supporto. L’anno scorso la Corsa Rosa non è andata come volevo, a causa di una caduta, e quindi volevo dimostrare di stare bene fin da subito. La Maglia Rosa è un sogno prima di essere un obiettivo e partire così è veramente stupendo. Essere in Maglia Rosa significa tanto per me perchè l’anno scorso ero caduta al Giro e ne avevo sofferto le conseguenze per tutto il resto della stagione. Ho lavorato tanto lo per tornare ad alto livello e per questo devo ringraziare la Lidl – Trek per il supporto. E’ stata una cronometro difficile da interpretare, io e Grace Brown siamo state appaiate fin dall’inizio e quando ho visto che era arrivata dietro ho tirato un sospiro di sollievo. Sarà una bella settimana di gara, non voglio fare proclami per ora, penso soprattutto a godermi questa bellissima Maglia Rosa”.
Prima della partenza di Carmela Cipriani (Bepink – Bongioanni), prima atleta prendere il via alle 11.35, è stato osservato un minuto di raccoglimento in memoria di Andrè Drege, il corridore norvegese tragicamente scomparso ieri al Giro dell’Austria.
Domani il Giro lascerà Brescia per arrivare nel mantovano, sulle cui strade si snoderà la prima tappa in linea, disegnata tra Sirmione e Volta Mantovana, sulla distanza di 110 Km e su di un percorso quasi completamente pianeggiante.

Mario Prato

Elisa Longo Borghini veste la prima maglia rosa del Giro dItalia Women (Getty Images)

Elisa Longo Borghini veste la prima maglia rosa del Giro d'Italia Women (Getty Images)

07-07-2024

luglio 7, 2024 by Redazione  
Filed under Ordini d'arrivo

TOUR DE FRANCE

Il francese Anthony Turgis (TotalEnergies) si è imposto nella nona tappa, circuito di Troyes, percorrendo 199 Km in 4h19′43″, alla media di 45.973 Km/h. Ha preceduto allo sprint il britannico Thomas Pidcock (INEOS Grenadiers) e il canadese Derek Gee (Israel – Premier Tech). Miglior italiano Giulio Ciccone (Lidl – Trek), 24° a 1′46″. Lo sloveno Tadej Pogačar (UAE Team Emirates) è ancora in maglia gialla con 33″ sul belga Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step) e 1′15″ sul danese Jonas Vingegaard (Team Visma | Lease a Bike). Miglior italiano Giulio Ciccone (Lidl – Trek), 14° a 5′35″

GIRO D’ITALIA WOMEN

L’italiana Elisa Longo Borghini (Lidl – Trek) si è imposta nella prima tappa, circuito a cronometro di Brescia, percorrendo 15.7 Km in 20′37″, alla media di 45.691 Km/h. Ha preceduto di 1″ l’australiana Grace Brown (FDJ – SUEZ) e di 13″ l’australiana Brodie Chapman (Lidl – Trek). La Longo Borghini è la prima maglia rosa con 1″ sulla Brown e 13″ sulla Chapman

TOUR OF AUSTRIA

La quinta ed ultima tappa, Kufstein – Kühtai (143.8 Km) è stata annullata in segno di lutto a seguito della morte del corridore norvegese André Drege (Team Coop – Repsol), avvenuta per le conseguenze di una caduta in discesa durante la quarta tappa. L’italiano Diego Ulissi (UAE Team Emirates) si impone in classifica con 6″ sul colombiano Brandon Smith Rivera (INEOS Grenadiers)e 9″ sullo statunitense Magnus Sheffield (INEOS Grenadiers)

TOUR OF QINGHAI LAKE (Cina)

L’australiano Jensen Plowright (Alpecin – Deceuninck) si è imposto nella prima tappa, circuito di Xining, percorrendo 120.6 Km in 2h30′52″, alla media di 47.963 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Enrico Zanoncello (VF Group – Bardiani CSF – Faizanè) e l’olandese Jesper Rasch (Parkhotel Valkenburg). Plowright il primo leader della classifica con 4″ su Zanoncello e sul neozelandese Luke Mudgway (Li Ning Star)

SIBIU CYCLING TOUR (Romania)

Seconda tappa suddivisa in due semitappe

Il canadese Riley Pickrell (Israel – Premier Tech) si è imposto nella prima semitappa, circuito di Sibiu, percorrendo 103 Km in 2h20′18″, alla media di 44.048 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Giacomo Nizzolo (Q36.5 Pro Cycling Team) e il tedesco Roger Kluge (Rad-Net Oßwald). Il norvegese Andreas Leknessund (Uno-X Mobility) è ancora leader della classifica con 4″ sul tedesco Florian Lipowitz (Red Bull – BORA – hansgrohe) e 6″ sul neozelandese George Bennett (Israel – Premier Tech). Miglior italiano Christian Scaroni (Astana Qazaqstan Team), 9° a 1′08″.

Il britannico Max Walker (Astana Qazaqstan Development Team) si è imposto nella seconda semitappa, circuito a cronometro di Sibiu, percorrendo 3.2 Km in 4′22″, alla media di 43.969 Km/h. Ha preceduto di 2″ l’olandese Joren Bloem (TDT – Unibet Cycling Team) e di 4″ il polacco Szymon Sajnok (Q36.5 Pro Cycling Team). Miglior italiano Scaroni, 30° a 12″. Leknessund è ancora leader della classifica con 3″ su Lipowitz e 18″ su Bennett (Israel – Premier Tech). Miglior italiano Scaroni, 9° a 1′14″.

VISEGRAD 4 BICYCLE RACE – GP SLOVAKIA

Il ceco Martin Voltr (Pierre Baguette Cycling) si è imposto nella corsa slovacca, circuito di Nová Baňa, percorrendo 138.8 Km in 3h31′15″, alla media di 39.422 Km/h. Ha preceduto di 1′05″ il sudafricano Byron Munton (Epronex – Hungary Cycling Team) e di 1′06″ l’ungherese Barnabás Peák (Adria Mobi). Miglior italiano Manuel Tebaldi (Solme – Olmo), 7° a 2′23″

VOLTA A PORTUGAL FEMININA COFIDIS

La svedese Stina Kagevi (Team Coop – Repsol) si è imposta nella quinta ed ultima tappa, circuito a cronometro di Lisbona, percorrendo 12 Km in 16′09″, alla media di 44.582 Km/h. Ha preceduto di 10″ la portoghese Daniela Campos (Eneicat – CMTeam) e di 11″ la norvegese Sigrid Ytterhus Haugset (Team Coop – Repsol). Miglior italiana Valentina Zanzi (Aromitalia 3T Vaiano), 51° a 2′32″. La francese India Grangier
(Team Coop – Repsol) si impone in classifica con 3″ sulla connazionale Titia Ryo (Arkéa – B&B Hotels Women) e 10″ sulla Campos. Miglior italiana Irene Affolati (Aromitalia 3T Vaiano), 26° a 6′24″

ARGENTA CLASSIC – 2 DISTRICTENPIJL – EKEREN-DEURNE

La polacca Daria Pikulik (Human Powered Health) si è imposta nella corsa belga, Deurne (Anversa) – Ekeren (Anversa), percorrendo 137.5 Km in 3h13′08″, alla media di 42.717 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’olandese Scarlett Souren (VolkerWessels Women’s Pro Cycling Team) e la britannica Flora Perkins )Fenix-Deceuninck). Miglior italiana Beatrice Caudera (UAE Development Team), 13°.

GRAN PREMIO DEL MEDIO BRENTA

L’italiano Sergio Meris (Team MBH Bank Colpack Ballan) si è imposto nella corsa italiana, Villa del Conte – Gallio, percorrendo 175.4 Km in 4h03′20″, alla media di 43.249 Km/h. Ha preceduto allo sprint gli italiani Cesare Chesini (Zalf Euromobil Fior) e Alessandro Borgo (CTF Victorious)

LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): TROYES – TROYES

luglio 7, 2024 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

E adesso tocca ai “chemins blancs”. Gli organizzatori hanno piazzato al termine dell’ultima settimana una vera e propria Parigi-Roubaix in salsa bianca, con ben 14 settori di strade sterrate sui quali potrebbe succedere di tutto. E, infatti, molti non sono contenti di questa scelta….

È la tappa che più ha dato da discutere, fin dal giorno della presentazione del Tour de France, lo scorso autunno, quando era stato annunciato che la nona frazione si sarebbe svolta sugli “chemins blancs” della regione dello Champagne. Il nome significa letteralmente “cammini bianchi”, ma per gli appassionati suona “strade bianche”, gli sterrati che il grande ciclismo ha riscoperto grazie all’Italia, che li ha riproposti prima nella corsa toscana e poi al Giro d’Italia. Ma la tappa francese ha diviso gli esperti e così che chi approva la scelta degli organizzatori e chi ci ha puntato il dito contro (e tra questi ultimi c’è uno dei più noti direttori sportivi, Patrick Lefevere, il team manager della squadra di Evenepoel), rimarcando il fatto che tappe del genere sono anacronistiche e falsano una gara che si deve unicamente decidere tra montagne e cronometro. Prese di posizione così decise non si sono viste in occasione delle tappe del Giro che prevedevano gli sterrati, ma va detto che gli organizzatori della Tour hanno decisamente abbondato con il loro numero: per fare un paragone, nelle recente frazione di Rapolano Terme i tratti da percorrere erano tre mentre oggi i corridori ne dovranno sorbire ben 14 per un totale di quasi 32 Km da pedalare nella polvere. Il primo tratto – già discretamente lungo perchè misurerà 2000 metri spaccati – lo s’incontrerà 47 Km dalla partenza e sarà immediatamente seguito dal primo dei 4 GPM che movimenteranno ulteriormente la tappa, tutti classificati di 4a categoria ma non meno insidiosi dei tratti sterrati (con i quali due di quelli successivi coincideranno) perchè – pur non presentando pendenze medie rilevanti – presenteranno andamenti variopinti alterando tratti pedalabili a brevi muri al 10%. Non mancheranno i tratti per rifiatare su asfalto tra un settore e l’altro, ma si faranno più radi man mano che ci si avvicinerà al traguardo: gli ultimi sei settori saranno molto più ravvicinati rispetto ai precedenti e una volta che si sarà usciti dall’ultimo “chemin blanc” mancheranno solo 6 chilometri e mezzo all’arrivo di una tappa che sarà oggetto di discussione per mollto tempo anche dopo il suo termine.

METEO TOUR

Troyes – partenza: parzialmente nuvoloso, 20°C, vento moderato da SO (12-24 Km/h), umidità al 49%
Chemin blanc de Bligny au Bergères (1° settore sterrato) (Km 47.3): parzialmente nuvoloso, 20°C, vento moderato da SO (14-29 Km/h), umidità al 44%
Fontette (traguardo volante – Km 83.5): parzialmente nuvoloso, 21°C, vento moderato da SO (14-30 Km/h), umidità al 43%
Chemin blanc du Plateau de la Côte des Bar (6° settore sterrato – Km 131.9): parzialmente nuvoloso, 21°C, vento moderato da SO (15-30 Km/h), umidità al 39%
Troyes – arrivo: nubi sparse, 21°C, vento moderato da SO (14-26 Km/h), umidità al 41%

GLI ORARI DEL TOUR

12.45: inizio diretta su Eurosport
13.35: partenza da Troyes
14.35-14.45: inizio 1° settore sterrato
14.40-14.50: GPM della Côte de Bergères
14.45: inizio diretta su Rai2 (dopo la diretta del Giro d’Italia Femminile, dalle 14.00)
15.10-15.10: 2° settore sterrato
15.05-15.15: GPM della Côte de Baroville
15.20-15.35: traguardo volante di Fontette
15.35-15.50: 3° settore sterrato
15.45-16.05: 4° settore sterrato
15.50-16.05: GPM della Côte de Val Frion
16.05-16.20: 5° settore sterrato
16.10-16.25: GPM della Côte de Chacenay
16.20-16.40: 6° settore sterrato
16.35-16.55: 7° settore sterrato
16.45-17.10: 8° settore sterrato
17.05-17.30: 9° settore sterrato
17.10-17.35: 10° settore sterrato
17.15-17.40: 11° settore sterrato
17.20-17.45: 12° settore sterrato
17.25-17.50: 13° settore sterrato
17.35-18.00: 14° settore sterrato
17.45-18.15: arrivo a Troyes

LA FOTORICOGNIZIONE DEL FINALE

http://www.ilciclismo.it/2009/?p=73343

RASSEGNA STAMPA

Italia

Tour, trionfo Girmay all’ultimo respiro: la beffa a Philipsen vale il bis dell’eritreo

Gazzetta dello Sport

Slovenia

Eritrejec Girmay še enkrat do zmage (L’eritreo Girmay ancora una volta alla vittoria)

Delo

Danimarca

Girmay vinder igen! Dagens etape afgjort i massespurt efter langt udbrud – Jagten på OL-guld fik Mads Pedersen til at trække sig (Girmay vince ancora! La tappa di oggi si è decisa con uno sprint di gruppo dopo una lunga fuga – La caccia all’oro olimpico ha costretto Mads Pedersen al ritiro)

Politiken

Regno Unito

Biniam Girmay claims second stage win after sprint victory on stage eight (Biniam Girmay ottiene la seconda vittoria di tappa dopo la vittoria nello sprint dell’ottava tappa)

The Daily Telegraph

Francia

Girmay double la mise (Girmay raddoppia la posta)

L’Équipe

Spagna

El general Girmay (Il generale Girmay)

AS

Belgio

Weer tweede plek voor Jasper Philipsen: Biniam Girmay is sneller dan twee Belgen op hellende aankomst in de Tour (Ancora secondo posto per Jasper Philipsen: Biniam Girmay è più veloce di due belgi sull’arrivo in salita del Tour)

Het Nieuwsblad

Paesi Bassi

Biniam Girmay wint opnieuw in Tour de France (Biniam Girmay vince ancora al Tour de France)

De Telegraaf

Germania

Girmay holt zweiten Etappensieg im Sprint – Ackermann starker Vierter (Girmay conquista la sua seconda vittoria di tappa nello sprint – Ackermann conclude con un ottimo quarto posto)

Kicker

Stati Uniti

Eritrea’s Girmay wins his second stage on this Tour de France (Girmay dell’Eritrea vince la sua seconda tappa in questo Tour de France)

The Washington Post

Colombia

Biniam Girmay repitió triunfo y se llevó la octava etapa del Tour de Francia (Biniam Girmay ha ripetuto la sua vittoria e ha vinto l’ottava tappa del Tour de France)

El Espectador

Ecuador

Eritreo Biniam Girmay triunfa al esprint en la 8.ª del Tour de Francia. Richard Carapaz finaliza en puesto 43 (L’eritreo Biniam Girmay trionfa in volata nell’ottava tappa del Tour de France. Richard Carapaz chiude al 43° posto)

El Universo

Australia

Eritrea’s Girmay wins another stage on Tour de France (Girmay dell’Eritrea vince un’altra tappa del Tour de France)

The West Australian

Eritrea

ቢንያም ግርማይ፡ ኣብ ሻሙናይ መድረኽ ቱር ዲ ፍራንስ ቀዳማይ ብምውጻእ ንኻልኣይ ግዜኡ ናይ መድረኽ ዓወት ኣመዝጊቡ። (Benjamin Girmay è arrivato primo nell’ottava tappa del Tour de France assicurandosi la sua seconda vittoria di tappa)

Shabait

TOURALCONTRARIO

Ordine d’arrivo dell’ottava tappa, Semur-en-Auxois – Colombey-les-Deux-Églises

1° Sandy Dujardin
2° Søren Wærenskjold a 25″
3° Mattéo Vercher s.t.
4° Jan Hirt s.t.
5° Simon Geschke s.t.

Miglior italiano Alberto Bettiol, 47° a 8′08″

Classifica generale

1° Fabio Jakobsen
2° Bram Welten a 1′01″
3° Mark Cavendish a 4′29″
4° Cees Bol a 5′07″
5° Michael Mørkøv a 5′14″

Miglior italiano Davide Ballerini, 6° a 5′54″

I MISTERI DELLA CASSAPANCA

L’angolo degli strafalcioni dei telecronisti

Pancani: “Ci aveva progato”
Cassani: “Che Gaulle” (De Gaulle)
Rizzato: “Il vento spira di faccia”
Sport Mediaset: “Charles De Gaul” (De Gaulle)
Sport Mediaset: “L’eritreo dell’Intermarché-Wanty ha superato ancora una volta i belgi Jasper Philipsen e Arnaud De Lie” (a Torino aveva anticipato Gaviria e De Lie)

CASA RICORDI: TOUR DE FRANCE 1948

La partenza del Tour da Firenze ci riporta con la memoria al Tour del 1948, l’ultimo dei due vinti dal fiorentino Gino Bartali, conquistato nei drammatici giorni dell’attentato al leader del Partito Comunista Italiano Palmiro Togliatti. Riviviamo quei giorni attraverso i titoli del quotidiano “La Stampa”

10 LUGLIO 1948 – 9a TAPPA: TOLOSA – MONTPELLIER (246 Km

FUGA E SUCCESSO DI IMPANIS MA LA CLASSIFICA NON MUTA

La tappa Tolosa – Montpellier del Giro di Francia

La cattedrale di Troyes e l’altimetria della nona tappa (www.linternaute.com)

La cattedrale di Troyes e l’altimetria della nona tappa (www.linternaute.com)

L’ONDA VERDE GIRMAY SI ABBATTE SU COLOMBEY, BIS AL TOUR PER L’ERITREO

luglio 6, 2024 by Redazione  
Filed under News

Biniam Girmay fa il bis nell’arrivo di Colombay e rafforza il primato in maglia verde, volata di forza dell’ereitreo della Intermarché – Wanty con gli ultimi metri in leggera salita che si toglie di ruota sia Jasper Philipsen (Alpecin – Deceuninck) sia Arnaud De Lie (Lotto Dstny) rispettivamnte secondo e terzo. In classifica generale nulla cambia con Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) in maglia gialla.

Tappa potenzialmente ricca di insidie quella odierna al Tour de France 2024 con anche la pioggia a creare nervosismo in gruppo, la fuga della prima ora si forma subito dopo il via grazie al solito Jonas Abrahamsen (Uno-X Mobility) che va via insieme a Neilson Powless, e Stefan Bissegger (EF Education-EasyPost), il gruppo lascia fare pilotato dalle squadre interessate alla tappa, tra tutte due in particolare la Intermarché-Wanty e Lotto Dstny. Qualche chilometro dopo Abrahamsen transita per primo al primo GPM dei cinque previsti, tra seconda e quarta categoria, rafforzando il primato della maglia a pois. Sulla Côte de Verrey-sous-Salmaise dal gruppo attacca Jordan Jegat (TotalEnergies), che riesce a riportarsi su Powless e Bissegger, a superarli portandosi tutto solo all’inseguimento di Abrahamsen. La coppia della EF-Education-EasyPost invece si rialza e si fa riassorbire dal gruppo. E’ ancora la formazione americana ad attirare su di se l’attenzione ed infatti Alberto Bettiol e Ben Healy provano a muoversi portandosi dietro Stephen Williams (Israel-Premier Tech), Maxim Van Gils (Lotto Dstny) e Mathieu Burgaudeau (TotalEnergies). Sono uomini di certo pericolosi ed infatti la reazione di altre squadre è immediata, tanto da accelerare per andarli dopo aver transitato anche loro dal GPM a riprenderli. In testa alla corsa inevitabilmente Abrahamsen vede ridursi il vantaggio che è di poco superiore al minuto. Dal gruppo scatta anche Romain Gregoire (Groupama-FDJ), che inizia il secondo GPM, la Côte de Villy-en-Auxois, con venti secondi sul gruppo. Dietro non c’è pace, ancora attacchi questa volta con un drappello in cui vi sono Healy, il campione del mondo Mathieu Van Der Poel (Alpecin-Deceuninck) e Paul Lapeira (Decathlon Ag2r La Mondiale) che vanno a riprendere Gregoire, ma da dietro il gruppo pian piano va a chiudere ritornando compatto. Finalmete il gruppo inizia così un passo più moderato taanto che i velocisti che si erano staccati sulla prima côte riescono a ricongiungersi con il plotone. In testa alla corsa, una volta che il gruppo torna in controllo, spenti ogni possibioli focolai di attacco, resta da solo Jonas Abrahamsen con un vantaggio che a questo piunto dilaga fino ad arrivare a 6’30″. Nonostante ciò la tappa fa gola a tonti e la maglia pois è ripresa a poco più di 10 chilometri dall’arrivo. Iniziano così le consuete operazioni delle squadre dei velocisti per restare davanti tenendo alta l’andatura, la Lotto Dstny per De Lie sembra la più coesa, come anche la Alpecin – Deceuninck per Ohilipsen; si vedono anche gli Intermarché-Wanty per la maglia verde di Girmay. E sono proprio queti tre, sul finale al 3% che diventano immediatamente protaginisti della volata, il primo a muoversi, forse troppo presto, è Philipsen, seguito dalla maglia verde nella migliore posizione; subito dietro risale De Lie ma il belga resta chiuso, tanto che deve smettere di pedalare, la volta è vinta da Girmay che rafforza il primato nella speciale classifica della maglia verde, secondo Philipsen che in questo Tour de France, seppur con una ottima condizione, non riesce a trovare la serenità giusta per una volata vincente, terzo De Lie anche lui, con una gamba ottima ma mai nel posto giusto nei metri finali. In classifica generale, invece, non cambia niente, con Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) in maglia gialla. Domani frazione numero nove, la tanto attesa tappa degli sterrati di Troyes.

Antonio Scarfone

Biniam Girmay fa bis al Tour de France 2024 (Photo Credit: Getty Images)

Biniam Girmay fa bis al Tour de France 2024 (Photo Credit: Getty Images)

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