MARECZKO, VOLATA VINCENTE A MERU RAYA. SOSA CONSERVA LA MAGLIA GIALLA

ottobre 14, 2022 by Redazione  
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Nella scontata volata di Meru Raya, al termine di una tappa priva di insidie altimetriche, Jakub Mareczko (Team Alpecin Deceuninck) ritrova lo spunto dei tempi migliori andando a vincere davanti a Rudiger Selig (Team Lotto Soudal) ed Eduard Michael Grosu (Team Drone Hopper Androni Giocattoli). Ivan Sosa (Team Movistar) conserva agevolmente la maglia gialla.

La quarta tappa del Tour de Langwaki è la più facile dal punto di vista altimetrico della breve corsa malese. L’assenza totale di GPM e di altre insidie altimetriche la rende adatta per un arrivo caratterizzato da una volata a ranghi compatti. Ritornano quindi di scena i velocisti che all’arrivo di Meru Raya troveranno pane per i loro denti. Dopo la partenza da Sabak Bernam si formava la fuga di giornata grazie all’azione di tre ciclisti: Ricardo Alejandro Zurita (Team Drone Hopper Androni Giocattoli), Jambaljamts Sainbayar (Terengganu Polygon Cycling Team) e Ryuki Uga (Team UKYO). Sainbayar si aggiudicava il primo traguardo volante di Hulan Melintang posto al km 14.1. Era ancora Sainbayar a transitare per primo sul secondo traguardo volante di Kampung Gajah posto al km 60.6. Il ciclista mongolo timbrava la tripletta personale transitando in prima posizione anche sul terzo ed ultimo traguardo volante di Tanjung Tualang posto al km 85.3. Nel frattempo Team Movistar e Team Alpecin Deceuninck avevano ridotto il ritardo nei confronti della fuga, tirando il gruppo inseguitore in vista della scontatissima volata finale. A 50 km dall’arrivo si facevano vivi in testa al gruppo anche gli uomini del Team Astana Qazaqstan, al quale seguiva anche il lavoro dell’UAE Team Emirates con Molano, scottato dal declassamento della seconda tappa, che aveva una legittima volontà di rivalsa. Una volta ripresi i fuggitivi, le squadre dei velocisti si preparavano per la volata finale. Dopo una caduta che coinvolgeva alcuni ciclisti nell’ultimo km, era Jakub Mareczko (Team Alpecin Deceuninck) a vincere davanti a Rudiger Selig (Team Lotto Soudal) ed a Eduard Michael Grosu (Team Drone Hopper Androni Giocattoli). Chiudevano la top five Juan Sebastian Molano (UAE Team Emirates) in quarta posizione ed Erlend Blikra (Uno-X Pro Cycling Team) in quinta posizione. Mareczko ottiene la terza vittoria stagionale dopo essersi già imposto nella quarta tappa del Tour of Antalya e nella terza tappa dello ZLM Tour. La classifica generale resta invariata nelle prime posizioni con Ivan Sosa (Team Movistar) che conserva la maglia gialla con 23 secondi di vantaggio su Hugh Carthy (Team EF Education EasyPost) e 2 minuti e 2 secondi di vantaggio su Einer Rubio (Team Movistar). Domani è in programma la quinta tappa da Kuala Kangsar a Kulim per un totale di 172 km. I ciclisti, dopo l’unico GMP di Sumpitan posto al km 64, non troveranno ulteriori insidie altimetriche per il resto della tappa, per cui saranno di nuovo i velocisti a contendersi la vittoria.

Giuseppe Scarfone

Jakub Mareczko vince in volata a Meru Raya (foto: Sprint Cycling Agency)

Jakub Mareczko vince in volata a Meru Raya (foto: Sprint Cycling Agency)

13-10-2022

ottobre 13, 2022 by Redazione  
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PETRONAS TOUR DE LANGKAWI (Malesia)

Il colombiano Iván Ramiro Sosa (Movistar Team) si è imposto nella terza tappa, Putrajaya – Genting Highlands, percorrendo 124.2 Km in 3h25′31″, alla media di 36.26 Km/h. Ha preceduto di 19″ il britannico Hugh Carthy (EF Education-EasyPost) e di 1′56″ il connazionale Einer Augusto Rubio (Movistar Team). Miglior italiano Gianni Moscon (Astana Qazaqstan Team), 53° a 19′46″. Sosa è il nuovo leader della classifica con 23″ su Carthy e 2′02″ su Rubio. Miglior italiano Moscon, 45° a 19′56″.

SOSA E’ IL PIU’ FORTE A GENTING HIGHLANDS. AL COLOMBIANO TAPPA E MAGLIA

ottobre 13, 2022 by Redazione  
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Dopo una stagione senza grandissimi risultati, Ivan Ramiro Sosa (Team Movistar) dimostra di essere ancora un valido scalatore e mette tutti in fila a Genting Highlands, salita simbolo della Tour de Langkawi. Il colombiano vince in solitaria ed è la nuova maglia gialla.

Genting Highlands svetta a più di 1400 metri sulla terza tappa e su tutto il Tour de Langkawi e su quseta salita, la più caratteristica e caratterizzante della corsa malese, con i suoi km al, si avranno i primi significativi se non definitivi indizi su coloro che potranno ambire alla vittoria finale. Dopo due tappe favorevoli ai velocisti oggi saranno gli scalatori a prendere la scena ed a contendersi la vittoria di tappa. La salita finale sarà preceduta da un altro GPM, quello di Gohtong Jaya, lungo quasi 14 km al 6%, che contribuirà a selezionare il gruppo dei favoriti. La fuga di giornata, partita intoro al km 12, era composta da tre ciclisti: Michael Eduard Grosu (Team Drone Hopper Androni Giocattoli), Muhammad Nur Aiman Mohd Zariff (Terengganu Polygon Cycling Team), Carter Bettles e Kane Richards (ARA Pro Racing Sunshine Coast). Grosu si aggiudicava il primo traguardo volante di Semenyih posto al km 32.6. Mohd Zariff scollinava in prima posizione sul primo GPM di Bukit Hantu posto al km 54.7. Il ciclista malese scollinava in prima posizione anche sul secondo GPM di Lokk Out Point posto al km 67.2. Grosu vinceva il secondo ed il terzo traguardo volante di Ampang Jaya e di Taman Melati posti rispettivamente al km 75.8 ed al km 87.1. All’inizio della salita di Gohtong Jaya il gruppo della maglia gialla era segnalato a circa 6 minuti di ritardo. Era il Team Burgos BH ad accelerare sulle prime rampe della penultima salita di giornata ed a farne le spese erano prima di tutto i velocisti, con la maglia gialla Gleb Syritsa (Team Astana Qazaqstan) subito nelle retrovie. Anche tra i fuggitivi la fatica si faceva sentire, soprattutto sugli ultimi 4 km di scalata del Gohtong Jaya, costantemente oltre l’8% di pendenza. Bettles era il primo a scollinare mentre alle sue spalle il gruppo degli inseguitori non contava più di una quindicina di unità. Sulle prime rampe di Genting Highlands Bettles veniva ripreso e si scatenava la battagli tra gli scalatori, con il Team Movistar molto attivo, avendo tra le sue fila sia Ivan Ramiro Sosa che Einer Rubio. Era Sosa a prendere l’iniziativa ed a fare il forcing decisivo quando mancavano circa 3 km all’arrivo. Il colombiano aumentava l’andatura lasciandosi alle spalle sia Rubio che altri ciclisti come la coppia della EF Education EasyPost formata da Esteban Chaves ed Hugh Carthy. Sosa andava a vincere con 19 secondi di vantaggio proprio su Carthy mentre Rubio era terzo ad 1 minuto e 56 secondi di ritardo. Chiudevano la top five Chaves e Torstein Traeen (UNO-X Pro Cycling Team), rispettivamente a 2 minuti e 1 secondo ed a 2 minuti e 10 secondi da Sosa. Il colombiano, che nel 2022 si era fatto notare soltanto per la vittoria della seconda tappa e della classifica generale della Vuelta Asturias, è la nuova maglia gialla e dovrà gestire un vantaggio di 23 secondi – considerando gli abbuoni ottenuti all’arrivo – su Carthy, unico ciclista che può impensierirlo per la vittoria finale. Domani è in programma la quarta tappa ed i velocisti torneranno in azione visto che nella Sabak Bernam – Meru Raya di 135 km non è presente neanche un GPM e la strada pianeggiante invita a una volata di gruppo compatto.

Giuseppe Scarfone

Ivan Ramiro Sosa vince a Genting Highlands (foto: Rafa Gomez/Sprint Cycling Agency)

Ivan Ramiro Sosa vince a Genting Highlands (foto: Rafa Gomez/Sprint Cycling Agency)

TRENTIN: UN COLPO ALLA SFORTUNA E FA SUO IL GIRO DEL VENETO

ottobre 13, 2022 by Redazione  
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E’ un Matteo Trentin (UAE) in stato di grazia quello che si impone nel traguardo di Vicenza e fa suo il Giro del Veneto, la seconda edizione del nuovo formato promosso da Filippo Pozzato nella nuova veste di organizzatore.

Dopo tanta sfortuna in stagione, tra cadute, covid e forature nei momenti decisivi, il corridore di Borgo Valsugana riesce finalmente a presentarsi in gara in ottima forma e non si fa sfuggire l’occasione di mettere nel palmares la terza corsa stagionale dopo Le Samyn e una tappa al Giro del Lussemburgo.
Una corsa preparata “nei minimi dettagli con Baldato e Marcato, padroni di casa, e resa dura fin da subito perché era l’unico modo per giocarsela” dirà a fine gara il vincitore. La gara si accende all’inizio delle prime rampe di Ca’ Lerca, quando se ne vanno in dodici tra i quali anche Alessandro De Marchi (Israel), Rémy Rochas (Cofidis), Diego Ulissi (UAE), Davide Formolo (UAE), Miguel Angel Lopez (Astana) e Trentin, mentre davanti ancora conducevano i quattro fuggitivi della prima ora. Una volta raggiunti questi attaccanti si forma così un drappello di 15 unità, poi scremato nel circuito finale dalla salita di Arcugnano.
Nel momento decisivo restano davanti in 5 con Trentin che fa di tutto per tenere chiuso il gruppo rispondendo in prima persona agli attacchi, nell’ordine, di Lopez – che ci prova su un cavalcavia – e di De Marchi, del quale Trentin dirà “mi aspettavo il suo attacco, sapevo che ci avrebbe provato e non potevo lasciargli un metro, se no lo rivedevo all’arrivo”. Infine, all’interno dell’ultimo chilometro, Rochas prova a partire lungo. Trentin lascia qualche metro al francese, ma poi in volata non c’è storia e il corridore trentino lo scavalca passando il traguardo a braccia alzate.
Alle sue spalleRochas e l’altro transalpino Matteo Vercher (Total), quindi Lopez e De Marchi a completare la top five. Staccati di oltre 20” tutti gli altri, regolati da Ulissi.
Ritiro per “l’ospite d’onore” Mathieu Van der Poel, venuto per timbrare il cartellino dopo il terzo posto al mondiale gravel.

Andrea Mastrangelo

La vittoria di Trentin al Giro del Veneto (Eurosport)

La vittoria di Trentin al Giro del Veneto (Eurosport)

WIGGING, UN NOME, UNA GARANZIA. SYRITSA CONSERVA LA MAGLIA GIALLA

ottobre 13, 2022 by Redazione  
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Nella seconda tappa del Tour de Langkawi la scontata volata di gruppo al termine di un percorso quasi totalmente pianeggiante vede la vittoria in volata dell’australiano Craig Wiggins (ARA Pro Race Sunshine Coast) dopo che Juan Sebastian Molano (UAE Team Emirates), in un primo momento vincitore, viene squalificato e declassato per un’evidente sgomitata nei confronti di Max Kanter (Team Movistar). Gleb Syritsa (Team Astana Qazaqstan) mantiene la maglia gialla.

La seconda tappa del Tour de Langwaki 2022 offre una seconda opportunità ai velocisti, visto che il percorso è decisamente più facile di quello della prima tappa, al termine della quale Gleb Syritsa (Team Astana Qazaqstan) ha sprintato per la vittoria ed ha indossato la prima maglia gialla. Si parte da da Kuala Klawang e si arriva a Raub dopo 178.9 km e i due facili gpm di terza categoria, per di più lontanissimi dal traguardo, non incideranno minimamente su un nuovo arrivo in volata che sembra scontato. Anche oggi la fuga di giornata partiva nei primissimi km successivi alla partenza. Erano sei i ciclisti ad evadere dal gruppo: Jambaljamts Sainbayar e Muhammad Nur Aiman Mohd Zariff (Terengganu Polygon Cycling Team), Ratchanon Yaowarat (Thailand Continental Cycling Team), Didier Munyaneza (Team Pro Touch), Nik Mohamad Azman Zulkifli (Team Malaysia), Marco Lumanog (Team Philippines) e Muhammad Andy Royan (Team MULA). Sulla salita di Petaseh, primo GPM di giornata posto al km 8.2, era Mohd Zariff a scollinare in prima posizione. Intorno al km 20 Sainbayar si rialzava e veniva ripreso dal gruppo. Al primo traguardo intermedio di Simpang Durian, posto al km 42.7, Royan transitava in prima posizione. Il vantaggio dei fuggitivi sul gruppo si manteneva intorno ai 3 minuti. Le squadre dei velocisti, oggi più che certi protagonisti dell’arrivo, controllavano la fuga. Lumanog si aggiudicava il secondo traguardo volante di Karak posto al km 96.8. A 75 km dall’arrivo il vantaggio della fuga era di poco superiore ai 2 minuti. Mohd Zariff scollinava in prima posizione sul successivo GPM di Bukit Damar posto al km 122.8. A 50 km dall’arrivo si rompeva l’armonia nel gruppo di testa, con scatti e controscatti che preludevano alla rottura definitiva. Si avvantaggiava Yaowarat mentre il gruppo accelerava con Team Astana Qazaqstan e Team Alpecin Deceunink molto attivi. A 35 km dall’arrivo Yaowarat aveva 3 minuti e 30 secondi di vantaggio sul gruppo. Yaowarat vinceva il terzo ed ultimo traguardo volante di Mempaga posto al km 144.1. A 20 km dalla conclusione il vantaggio del ciclista indonesiano era sceso a 1 minuto e 30 secondi. Il gruppo lo riprendeva a poco meno di 10 km dall’arrivo. La scontata volata finale vedeva Juan Sebastian Molano (UAE Team Emirates) vincere davanti a Craig Wiggins (ARA Pro Race Sunshine Coast) e Gleb Syritsa (Team Astana Qazaqstan) ma nel rivedere le immagini dall’alto i giudici notavano un’evidente scorrettezza del ciclista colombiano che nel posizionarsi al meglio per la volata ‘intralciava’ posizionamento e visuale di Max Kanter (Team Movistar), allungando pericolosamente il braccio sinistro verso il tedesco. Inevitabile a questo punto la retrocessione di Molano all’ultima posizione del gruppo principale con Wiggins vincitore davanti a Syritsa e Jakub Mareczko (Team Alpecin Deceuninck). Wiggins ottiene la prima vittoria del 2022 mentre Syritsa resta in maglia gialla con 10 secondi si vantaggio su Erlend Blikra (Uno-X Pro Cycling Team) e Jambaljamts Sainbayar. Domani è in programma la terza tappa da Putrajaya a Genting Highlands. E’ senza dubbio la tappa più difficile del Tour de Langwaki 2022, con l’arrivo sulla salita simbolo della corsa malese. I due GPM collegati di Gohtong Jaya e di Genting Highlands, se si esclude un breve tratto in discesa di tre-quattro km, assommano ad una ventina di km di salita, ed anche abbastanza ripida, visto che il solo GPM finale è lungo quadi 9 km all’8.5%. Una salita quindi che non ha nulla da invidiare ai più impegnativi passi alpini o appenninici, e sulla quale emergeranno i veri valori della corsa asiatica, visto che chi vincerà a Genting Highlands sarà in pole position per la vittoria finale del Tour de Langwaki 2022.

Giuseppe Scarfone

Craig Wiggins vince a Raub la seconda tappa del Tour de Langkawi (foto: Getty Images)

Craig Wiggins vince a Raub la seconda tappa del Tour de Langkawi (foto: Getty Images)

12-10-2022

ottobre 12, 2022 by Redazione  
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GIRO DEL VENETO

L’italiano Matteo Trentin (UAE Team Emirates) si è imposto nella corsa italiana, Padova – Vicenza, percorrendo 159.8 Km in 3h37′54″, alla media di 44.002 Km/h. Ha preceduto di 1″ il francese Rémy Rochas (Cofidis) e di 2″ il francese Mattéo Vercher (TotalEnergies)

PETRONAS TOUR DE LANGKAWI (Malesia)

L’australiano Craig Wiggins (ARA Pro Racing Sunshine Coast) si è imposto nella seconda tappa, Kuala Klawang – Raub, percorrendo 178.9 Km in 4h09′20″, alla media di 43.051 Km/h. Ha preceduto allo sprint il russo Gleb Syritsa (Astana Qazaqstan Team) e l’italiano Jakub Mareczko (Alpecin-Deceuninck). Syritsa è ancora leader della classifica con 10″ sul norvegese Erlend Blikra (Uno-X Pro Cycling Team) e sul mongolo Jambaljamts Sainbayar (Terengganu Polygon Cycling Team). Miglior italiano Alessandro Bisolti (Drone Hopper – Androni Giocattoli), 27° a 16″

11-10-2022

ottobre 11, 2022 by Redazione  
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PETRONAS TOUR DE LANGKAWI (Malesia)

Il russo Gleb Syritsa (Astana Qazaqstan Team) si è imposto nella prima tappa, Kuala Pila – Kuala Lumpur, percorrendo 157.3 Km in 3h43′43″, alla media di 42.187 Km/h. Ha preceduto allo sprint il norvegese Erlend Blikra (Uno-X Pro Cycling Team) e il tedesco Max Kanter (Movistar Team). Miglior italiano Alessandro Bisolti (Drone Hopper – Androni Giocattoli), 17°. Syritsa è il primo leader della classifica con 4″ su Blikra e sul mongolo Jambaljamts Sainbayar (Terengganu Polygon Cycling Team). Miglior italiano Bisolti, 19° a 10″

AL TOUR DE LANGKAWI IL PRIMO SQUILLO E’ DI SYRITSA. TAPPA E MAGLIA PER IL RUSSO

ottobre 11, 2022 by Redazione  
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Al termine di una prima tappa caratterizzata dalla forte pioggia nel finale, a Kuala Lumpur Gleb Syritsa (Team Astana Qazaqstan) vince in volata davanti a Erlend Blikra (Uno-X Pro Cycling Team) e Max Kanter (Team Movistar). Il russo è la prima maglia gialla e domani potrà di nuovo mettersi in mostra nella seconda tappa, ancora adatta ai velocisti.

La prima tappa del Tour de Langkawi parte da Kuala Pilah e termina a Kuala Lumpur dopo 157.3 km. Il percorso è subito impegnativo visto che i ciclisti dovranno affrontare cinque GPM, di cui due di terza e tre di seconda categoria. Il finale in particolare potrebbe riservare già alcune importati indicazioni in ottica classifica generale visto che a meno di 30 km dall’arrivo è in programma il non banale GPM di Bukit Handu, quasi 3 km di ascesa ad oltre il 6% di pendenza media. Dopo una breve discesa si risale sull’ultimo GPM di giornata, il Look Out Point, oltre 4 km al 4%. Gli ultimi 13 km si dividono tra discesa e pianura. Volata di gruppo? Volata ristretta di un drappello più o meno numeroso di ciclisti? Fuga vincente? Questa prima tappa è certamente aperta a più soluzioni e capiremo con l’andare del tempo il suo evolversi. Dopo la partenza da Kuala Pilah si formava la foga di giornata grazie all’azione di nove ciclisti: Trym Westgaard Holther (Team Drone Hopper Androni Giocattoli), Jambaljamts Sainbayar e Muhammad Nur Aiman Mohd Zariff (Terengganu Polygon Cycling Team), Tiano Da Silva (Team Pro Touch), Carter Bettles (ARA Pro Racyng Sunshine Coast), Peerapol Chawchiangkwang (Thailand Continental Cycling Team), Etienne Van Empel (China Glory Continental Cycling Team), Nik Mohamad Azman Zulkifli (Team Malaysia) e John Salazar (Team Philippines). Salazar si aggiudicava il primo traguardo volante di Senaling posto al km 12.3. Sain bayar scollinava in prima posizione sul successivo GPM di Senaling posto al km 16.1. Mohd Zariff scollinava in prima posizione sul secondo GPM di Bukit Miku posto al km 43.2 mentre Sainbayar vinceva il secondo traguardo volante di Rembau posto al km 49.9. Il gruppo dopo 50 km era segnalato ad oltre 5 minuti di ritardo. Sainbayar si aggiudicava anche il terzo traguardo volante di Senawang posto al km 69.3. Sul terzo GPM di Mantin il gruppo di testa iniziava a perdere pezzi e restavano in testa in sei, dopo che si erano rialzati Holther, Da Silva e Salazar. A 60 km dall’arrivo il vantaggio dei sei fuggitivi era sceso a 3 minuti e 55 secondi. Le squadre più impegnate nell’inseguimento erano il team Astana Qazaqstan ed il Team Movistar. Sulla salita di Bukit Hantu il drappello di testa si spezzettava ancora di più, mentre il gruppo inseguitore si faceva sempre più minaccioso alle sue spalle. Era Sainbayar a scollinare in prima posizione. Sotto l’impulso del Team Movistar, la fuga veniva ripresa a corca 20 km dall’arrivo, poco prima dell’inizio dell’ultimo GPM di Look Out Point. Ander Okamika (Team Burgos BH) scollinava in prima posizione. Il gruppo passava sotto il triangolo rosso dell’ultimo km forte di una sessantina di ciclisti. Ad imporsi in volata era Gleb Syritsa (Team Astana Qazaqstan) davanti ad Erlend Blikra (Uno-X Pro Cycling Team) e Max Kanter (Team Movistar). Chiudevano la top five Lionel Taminiaux (Team Alpecin Deceuninck) in quarta posizione e Marijn van den Berg (team EF Education EasyPost) in quinta posizione. In classifica generale Syritsa è la prima maglia gialla con 4 secondi di vantaggio su Blikra e Sainbayar. Syritsa ottiene la prima vittoria da pro e prova ad emergere come velocista in un panorama di ciclisti russi piuttosto scarno, che al momento vede solo Aleksandr Vlasov competere con i migliori. Domani è in programma la seconda tappa da Kuala Klawang a Raub, di 178.9 km. Il percorso è prevalentemente pianeggiante, con due GPM di terza categoria entrambi lontani dal traguardo. I velocisti sono attesi ad un’altra esibizione dopo la tappa odierna.

Giuseppe Scarfone

Gleb Syritsa vince la prima tappa del Tour de Langkawi (foto: Tim de Waele/Getty Images)

Gleb Syritsa vince la prima tappa del Tour de Langkawi (foto: Tim de Waele/Getty Images)

LOMBARDIA 2022 – LE PAGELLE

ottobre 10, 2022 by Redazione  
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Ecco le ultime pagelle stagionali, quelle dell’edizione della Classica delle Foglie Morte vinta per il secondo anno consecutivo da Tadej Pogacar

TADEJ POGACAR. Dopo l’amaro in bocca che gli ha lasciato in bocca il Tour de France, lo sloveno colleziona vittorie su vittorie: GP di Montreal, Tre Valli Varesine e infine il Giro di Lombardia. Supportato da un’ottima UAE – Team Emirates inizia a mettere le cose in chiaro dalle prime fasi della corsa e quando il Lombardia entra nel vivo lui è là a giocare come il gatto col topo con gli avversari. Gestisce con sicurezza il finale a due con Mas trionfando con facilità e conquistando il suo secondo Giro di Lombardia consecutivo. Un altro successo importante per Pogacar, che lo lancia ancor di più nell’Olimpo dei più grandi ciclisti di sempre. VOTO: 10

ENRIC MAS. Un finale di stagione molto positivo per lo spagnolo culminato con la vittoria del Giro dell’Emilia, una condizione psico-fisica ottimale che lo ha aiutato anche al Giro di Lombardia. Il corridore della Movistar è l’unico a tenere le ruote di Pogacar fino alla fine, ha provato a beffarlo ma lo sloveno era imbattibile. VOTO: 8

MIKEL LANDA. Il basco accende la corsa nei momenti topici, cerca di dare brio e affondi ai rivali. Cede nel finale al duo Pogacar-Mas, i più forti di giornata. Si deve accontentare di un terzo posto che si rivela essere uno dei risultati più importanti della sua stagione. VOTO: 7

SERGIO HIGUITA. Il colombiano raccoglie un buon quarto posto anticipando il drappello degli inseguitori. La corsa si preannunciava troppo dura e ardua per lui, eppure ha dimostrato di saperla interpretare con giusta convinzione e grinta. VOTO: 6,5

CARLOS RODRIGUEZ. Il giovanissimo spagnolo della INEOS Grenadiers termina al quinto posto il suo primo Giro di Lombardia, corsa condotta con intelligenza e buona gamba fino a quando i fenomeni scappano via. Un ottimo segnale in vista di un futuro che si appresta radioso. VOTO: 6,5

ANDREA PICCOLO. Il ventunenne della EF Education-EasyPost chiude all’undicesimo posto a 1′58” dal vincitore di giornata Pogacar, un piazzamento che gli consente di essere il primo degli italiani al traguardo. Una piccola speranza per il futuro del movimento ciclistico azzurro. VOTO: 6

JONAS VINGEGAARD. Si preannunciava un duello all’ultima pedalata tra lui e Pogacar, ma il danese ultimo vincitore del Tour de France non è al top della condizione fisica. Jonas ci prova ugualmente sul Civiglio, ma l’azione fa più male a lui che ai suoi rivali. Termina sedicesimo a oltre 2 minuti. VOTO: 5

JULIAN ALAPHILIPPE. Si scioglie come neve al sole, non pervenuto. VOTO: 5

NIBALI VINCENZO – ALEJANDRO VALVERDE. Onorano al meglio l’ultima corsa della loro carriera sportiva, lo spagnolo arriverà addirittura sesto regolando in volata il gruppo inseguitore. Il ciclismo non sarà più lo stesso senza questi due campioni, inutile fare la conta dei trofei del loro palmares, infinito, due leggende che hanno fatto la Storia, assoluti protagonisti negli ultimi vent’anni di questo magnifico sport. VOTO: 10

Luigi Giglio

09-10-2022

ottobre 9, 2022 by Redazione  
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PARIGI-TOURS

Il francese Arnaud Démare (Groupama-FDJ) si è imposto nella classica francese, Chartres – Tours, percorrendo 213.5 Km in 4h53′01″, alla media di 43.718 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’irlandese Sam Bennett (BORA-Hansgrohe) e il belga Edward Theuns (Trek-Segafredo). Miglior italiano Simone Consonni (Cofidis), 4°.

PARIGI-TOURS ESPOIRS (Under 23)

Il norvegese Per Strand Hagenes (Jumbo-Visma Development Team) si è imposto nella classica francese, Bonneval – Tours, percorrendo 178.4 Km in 4h08′21″, alla media di 43.1 Km/h. Ha preceduto di 7″ il francese Mathis Le Berre (Côtes d’Armor-Marie Morin) e di 1′04″ il ceco Tomas Kopecky (À Bloc CT). Miglior italiano Alessandro Romele (Team Colpack Ballan), 32° a 1′11″

MEMORIAL RIK VAN STEENBERGEN / KEMPEN CLASSIC

Il belga Tim Merlier (Alpecin-Deceuninck) si è imposto nella corsa belga, Beerse – Arendonk, percorrendo 174.7 Km in 3h42′06″, alla media di 47.195 Km/h. Ha preceduto allo sprint il britannico Mark Cavendish (Quick-Step Alpha Vinyl Team) e l’olandese Dylan Groenewegen (Team BikeExchange-Jayco). Unico italiano in gara Nicola Conci (Alpecin-Deceuninck), 85° a 1′17″

TOUR DE ROMANDIE FÉMININ

La polacca Marta Lach (Ceratizit-WNT Pro Cycling) si è imposta nella terza ed ultima tappa, Friburgo – Ginevra, percorrendo 147.6 Km in 3h48′37″, alla media di 38.737 Km/h. Ha preceduto allo sprint la russa Tamara Dronova (Roland Cogeas Edelweiss Squad) e la cubana Arlenis Sierra (Movistar Team). Miglior italiana Soraya Paladin (CANYON//SRAM Racing), 5°. La sudafricana Ashleigh Moolman-Pasio (Team SD Worx) si impone in classifica con 30″ sull’olandese Annemiek van Vleuten (Movistar Team) e 49″ sull’ìtaliana Elisa Longo Borghini (Trek-Segafredo).

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