RUBIO, COMPLEANNO CON VITTORIA SULLA JEBEL JAIS. EVENEPOEL SI PRENDE LA VETTA DELLE GENERALE

febbraio 22, 2023 by Redazione  
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Il colombiano Einer Augusto Rubio vince la prima tappa di montagna dell’UAE Tour nel giorno del suo venticinquesimo compleanno e festegia con Remco Evenepoel, nuovo leader della classifica generale

La “Saeta Rubio” sull’Uae Tour. Nella tappa più lunga della corsa degli Emirati Arabi il colombiano portacolori della Movistar si fa il più bel regalo per il suo venticinquesimo compleanno attaccando ai – 10 dal traguardo e aggiudicandosi in solitaria la 3a tappa, la Umbrella Beach Al Fujairah – Jebel Jais di 185 km. Ma, nonostante la lunghezza, le vere asperità di questa frazione sono previste nella lunga salita finale, 19 Km al 5.6% con tratti attorno al 7% e alcuni punti che vanno anche in doppia cifra a 2000 metri dal traguardo.
Nella prima parte vanno in fuga in 4, OierLazkano (Movistar), Edward Planckaert (Alpecin-Deceuninck), Filippo Magli e Riccardo Lucca (Green Project-Bardiani CSF-Faizané). Arriveranno ad avere un vantaggio massimo di 5 minuti e mezzo sul gruppo Maglia Rossa ai – 90 dall’arrivo.
Ora, però, si mettono al lavoro lì dietro le compagini dei leaders, la Ineos del capoclassifica Luke Plapp e la Soudal del grande favorito per la vittoria finale, il belga Remco Evenepoel. Il vantaggio scende e ai – 30 e Lazkano decide di salutare i propri compagni di fuga e di provare da solo. Il suo vantaggio non supera i 45″ sui compagni d’avventura, mentre all’inizio dell’ascesa verso la Jebel Jais l’iberico ha un margine di 2 minuti e mezzo sul gruppo principale, che nel frattempo aveva ripreso, gli altri fuggitivi.. A spingere è l’UAE Team Emirates con il danese Mikkel Bjerg che prova ad andar via, ma viene subito stoppato.
Lazkano viene ripreso ai – 14 dal gruppo, poi ai – 10 parte Rubio con Samuele Zoccarato (Green Project-Bardiani CSF-Faizané) che prova a rispondere, ma senza successo. Dal gruppo perdono quota Andrey Amador (EF Education-Easypost) e Jakob Fuglsang (Israel-Premier Tech). Rubio mantiene il vantaggio sul gruppo, trainato da Evenepoel, il quale preferisce non forzare, ormai sicuro di aver conquistato il simbolo della leadership, e si accontenta di vincere lo sprint per gli abbuoni.
Sul traguardo Rubio lascia il campione del mondo in carica a 14″, mentre terzo è Adam Yates (UAE Team Emirates) a 15″. Nella generale Evenepoel balza in testa testa con 7″ su Plapp e 11″ su Pello Bilbao (Barhain-Victorius).
Domani quarta tappa, 174 Km da Al Shindagha al porto di Dubai, sarà la prima di tre frazioni completamente pianeggianti destinate ai velocisti.

Vito Sansone

La vittoria di Rubio nella prima tappa di montagna del Giro degli Emirati Arabi Uniti (foto Dario Belingheri / Getty Images)

La vittoria di Rubio nella prima tappa di montagna del Giro degli Emirati Arabi Uniti (foto Dario Belingheri / Getty Images)

22-02-2023

febbraio 22, 2023 by Redazione  
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UAE TOUR

Il colombiano Rubio Augusto Einer (Movistar Team) si è imposto nella terza tappa, Umbrella Beach Al Fujairah – Jebel Jais, percorrendo 185 Km in 4h51′25″, alla media di 38.092 Km/h. Ha preceduto di 14″ il belga Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step) e di 15″ il britannico Adam Yates (UAE Team Emirates). Miglior italiano Antonio Tiberi (Trek – Segafredo), 14° a 15″. Evenepoel è il nuovo leader della classifica con 7″ sull’australiano Lucas Plapp (INEOS Grenadiers) e 11″ sullo spagnolo Pello Bilbao (Bahrain Victorious). Miglior italiano Tiberi, 16° a 1′19″

TOUR DU RWANDA

Il francese Thomas Bonnet (TotalEnergies) si è imposto nella quarta tappa, Musanze – Karongi, percorrendo 138.5 Km in 3h19′23″, alla media di 41.679 Km/h. Ha preceduto di 5″ il britannico Mark Stewart (Bolton Equities Black Spoke) e di 7″ il francese Mattéo Vercher (TotalEnergies). Miglior italiano Walter Calzoni (Q36.5 Pro Cycling Team), 7° a 31″. Bonnet è il nuovo leader della classifica con 20″ sull’eritreo Henok Mulubrhan (Green Project-Bardiani CSF-Faizanè) e sul belga William Junior Lecerf (Soudal Quick-Step Devo Team). Miglior italiano Calzoni, 7° a 31″

I CALIFFI DELLA SOUDAL VOLANO NELLA CRONOSQUADRE, MA È L’INEOS PLAPP IL NUOVO SCEICCO DELL’UAE TOUR

febbraio 21, 2023 by Redazione  
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La cronometro a squadre dell’UAE Tour ha un impatto lieve in classifica, perchè al termine dei 17 Km e rotti del circuito di Khalifa Port la maggior parte delle squadre accusano distacchi di risibile entità. Vittoria alla Soudal Quick Step del grande favorito per la vittoria finale Remco Evenepoel, che però non veste la maglia di leader della classifica, che viene assegnata dalla giuria all’australiano Luke Plapp.

Alla Soudal Quick Step del vincitore di ieri Tim Merlier e del campione del mondo Remco Evenepoel va la cronosquadre di Khalifa Port, 17,3 km completamente piatti. Distanziata di un solo secondo arriva la EF Education Easy Post. Gradino più basso del podio per la Ineos Grenadiers di Luke Plapp. Quest’ultimo, però, approfitta del fatto che il leader della classifica Merlier si sia staccato a circa un chilometro dall’arrivo, dopo il grande lavoro svolto per portare la Soudal al successo di questa seconda tappa dell’UAE Tour, per vestire la maglia rossa di leader della classifica. Plapp, nella generale, ha praticamente lo stesso tempo di Remco Evenepoel, ancora grande protagonista, ma la giuria gli assegna la leadership in virtù di un miglior piazzamento nella classifica a punti, come prescrive il regolamento. Sale, invece, dalla quinta alla terza posizione Nikias Arndt (Barhain-Victorious), staccato di 3”.
Si parte e l’UAE Emirates chiude la cronosquadre in 18’e 33” lasciando Groupama-FDJ a 10”, Alpecin-Deceuninck a 32″ e Tudor Pro Cycling Team a 34″, detenendo per parecchio il miglior tempo. Irrompe successivamamente la EF-Education EasyPost, che è già in vantaggio di 12” rispetto all’UAE al primo intermedio e alla fine la superano per 15″ La Trek-Segafredo giunge al traguardo terza a 18” dall’EF, mentre tutti attendono le prestazioni di Ineos-Grenadiers e Soudal Quick Step. Plapp e compagni, che all’intermedio erano arrivati con 7” di ritardo, rosicchiano lo svantaggio e giungono sul traguardo con solo 2” in pù.
Parte il team della maglia rossa, ma all’inizio la Soudal pare avere il freno tirato e paga 10″ di ritardo dall’EF al primo intermedio. Nel frattempo la Bahrain-Victorius di Arndt e Phil Bauhaus arriva al traguardo piazzandosi temporaneamente terza.
A questo punto, come avvenuto ieri, Evenepoel si rende conto che è ora di aumentare l’andatura ed è autore di uin lavoro pazzesco, con la preziosa collaborazione di Merlier. La fatica che viene pagata a caro prezzo da quest’ultimo, che si stacca dal trenino della Soudal a mille metri dalla conclusione, cedendo il simbolo del primato a Plapp.
Grazie all’azione dei due belgi la Soudal riesce a rimontare ed a sorpassare l’EF proprio nel finale, fermando il crono sui 18’11″, alla media di 56.773 km/h.
La maglia rossa, come detto, va aa Plapp. Dietro di lui c’è Evenepoel con lo stesso tempo, quindi Arndt a 3”, Pello Bilbao (Bahrain-Victorius) a 4” e Mark Cavendish (Astana Qazaqstan Team) a 5”.
Plapp è anche leader della classifica dei giovani (maglia bianca), mentre per Merlier c’è la casacca verde della graduatoria a punti.
Domani terza frazione dalla Umbrella Beach di Al Fujairah alla Jebel Jais, la più lunga (185 Km) e impegnativa dell’UAE 2023 con la lunga salita finale, (21.1 km al 5.4%) e gli ultimi 3 km con pendenza media del 7% e massima del 9%.

Vito Sansone

Il trenino della Soudal-QuickStep lanciato verso la vittoria nella cronometro a squadre (foto Dario Belingheri / Getty Images)

Il trenino della Soudal-QuickStep lanciato verso la vittoria nella cronometro a squadre (foto Dario Belingheri / Getty Images)

21-02-2023

febbraio 21, 2023 by Redazione  
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UAE TOUR

Il team belga Soudal Quick-Step si è imposto nella seconda tappa, cronometro a squadre di Khalifa Port, percorrendo 17.3 Km in 18′17″, alla media di 56.773 Km/h. Ha preceduto di 1″ il team statunitense EF Education-EasyPost e di 3″ il team britannico INEOS Grenadiers. Unico team italiano al via la Green Project-Bardiani CSF-Faizanè, 20° a 1′37″. L’australiano Lucas Plapp (INEOS Grenadiers) è il nuovo leader della classifica con lo stesso tempo del belga Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step) e 3″ sul tedesco Nikias Arndt (Bahrain Victorious), 3° a 3″. Miglior italiano Elia Viviani (INEOS Grenadiers), 17° a 56″.

TOUR DU RWANDA

L’eritreo Henok Mulubrhan (Green Project-Bardiani CSF-Faizanè) si è imposto nella terza tappa, Huye – Musanze, percorrendo 199.5 Km in 5h13′37″, alla media di 38.168 Km/h. Ha preceduto allo sprint il belga William Junior Lecerf (Soudal Quick-Step Devo Team) e di 2″ l’ucraino Anatolii Budiak (Terengganu Polygon Cycling Team). Miglior italiano Walter Calzoni (Q36.5 Pro Cycling Team), 5° a 11″. Mulubrhan è il nuovo leader della classifica con lo stesso tempo di Lecerf e 2″ su Budiak. Miglior italiano Calzoni, 5° a 11″

MERLIER AL FOTOFINISH, EVENEPOEL COL VENTO IN POPPA

febbraio 20, 2023 by Redazione  
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Allo sprinter della Alpecin la 1a frazione dell’UAE TOUR. L’iridato guadagna 51” sui diretti avversari

Una volata sul filo dei millesimi, anzi dei millimetri. A spuntarla nella prima tappa dell’UAE Tour – 151 km da Al Dhafra Castle ad Al Mirfa – è Tim Merlier (Alpecin-Deceuninck) su Caleb Ewan (Lotto Dstny). Ma c’è anche un vincitore morale di questo atto iniziale del Giro degli Emirati Arabi Uniti ed è Remco Evenepoel (Soudal-Quick Step). Il campione del mondo in carica, infatti, negli ultimi 6 chilometri sconvolge una tappa lì per lì abbastanza noiosa e condizionata dal vento, tirando il gruppetto dei 13 e guadagnando una cinquantina di secondi su tutti i suoi avversari per la vittoria finale.
Una prima frazione, del resto, fatta apposta per le ruote veloci, con un percorso pianeggiante, fatta eccezione per uno piccolo strappo di 500 metri dubito dopo il primo passaggio sul traguardo, nel circuito finale di 18 km e mezzo.
Grande incognita i ventagli. Detto, fatto. Il plotone si scompone in tanti gruppettini.
A metà gara davanti sono Evenepoel, poi Elia Viviani, Kim Heiduk, Joshua Tarling e Luke Plapp (Ineos-Grenadiers), Michel Hessmann, Olav Kooij, Thomas Gloag e Tosh Van Der Sande (Jumbo-Visma), Andrey Amador, Martijn Van Den Berg (EF Education), Maurice Ballerstedt (Alpecin-Deceuninck), Sam Bennett, Danny Van Poppel (BORA-Hansgrohe), Juan Sebastian Molano (UAE Team Emirates), Pello Bilbao, Phil Bauhaus, Matevz Govekar, Niklas Arndt e Fran Miholjevic (Bahrain Victorious), Arthur Kluckers, Maikel Zijlaard (Tudor), Cees Bol (Astana-Qazaqstan), Clement Davy (Groupama-FDJ) e Tobias Lund Andersen (Team DSM), Jarrad Drizners (Lotto-Dstny). Questi 23 hanno 43” di margine su Merlier, Mark Cavendish (Astana Qazaqstan Team), Arnaud Demare (Groupama-FDJ.), Ewan ed Adam Yates (UAE Team Emirates).
Plapp si aggiudica il secondo sprint intermedio davanti ad Evenepoel e ad Arndt.
Ora il mini-gruppo guidato da Merlier, Cavendish ed Yates, con l’UAE Team Emirates e la Soudal-Quick Step a tirare, fa sentire il fiato sul collo alla testa della corsa fino al riaggancio ai -50 km. Diventano in 57 lì davanti con un altro italiano, Simone Petilli (Intermarché-Circus-Wanty) ad aggiungersi a Viviani. Mentre il plotone è ad oltre 4’ e 30”.
L’assenza di vento non aiuta Evenepoel e soci ed il gap si assottiglia sempre più. Ai -33 il gruppone ha solo 1’25” di svantaggio e vede i 57 lì davanti. Ai -30, però, ecco il campione del mondo tirar fuori il coniglio dal cilindro; contrattacca portandosi appresso Merlier, Bert Lerberghe (Soudal-Quick Step), poi Cavendish e Cees Bol (Astana-Qazaqstan), Bilbao, Arndt, Govekar e Phil Bauhaus (Bahrain-Victorious), Luke Plapp (Ineos Grenadiers), Olav Kooij (Jumbo-Visma), Caleb Ewan e Jarrad Drizners (Lotto-Dstny). Questi tredici in fuga hanno 32” sui vecchi compagni ed un minuto sul gruppo principale. Dopo il primo passaggio sul circuito finale cresce il forcing di Evenepoel, aiutato anche dalla Barhain-Victorius, e il vantaggio del gruppetto di testa: 1’ su Adam Yates e soci ed 1’43” sul gruppo principale. Ai -10 i contrattaccanti vengono risucchiati dal gruppo principale, ora staccato di 1’15”. Negli ultimi 6 km inizia lo show di Remco, che aumenta i giri del suo motore per mettere alla prova gli altri 12. Si arriva all’ultimo chilometro e inizia la bagarre. Merlier parte ai -150 metri, con Ewan che recupera. Sulla linea del traguardo arrivano in pratica assieme. Bisogna analizzare il fotofinish. Dopo momenti abbastanza convulsi, viene ufficializzata la vittoria di Merlier. Terzo posto per Cavendish. Quindi Kooij, Arndt, Bauhaus, Plapp, Evenepoel, Bilbao e Bol.
Il gruppone, con Sam Bennet, arriva a 51”.
Tutto questo mentre Evenepoel gongola, avendo guadagnato subito quasi un minuto sui suoi competitors in attesa della tappa di domani, la cronosquadre di Khalifa Port, 17.3 km nei quali il campione del mondo avrà occasione di incrementare ulteriormente il suo vantaggio.
Nella generale Tim Merlier è leader con 4” di vantaggio su Ewan e 5” su Plapp, quest’ultimo maglia bianca di miglior giovane.

Vito Sansone

E stato un fotofinish difficilissimo da interpretare quello che ha decretato la vittoria di Tim Merlier nella prima tappa dellUAE Tour

E' stato un fotofinish difficilissimo da interpretare quello che ha decretato la vittoria di Tim Merlier nella prima tappa dell'UAE Tour

20-02-2023

febbraio 20, 2023 by Redazione  
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UAE TOUR

Il belga Tim Merlier (Soudal Quick-Step) si è imposto nella prima tappa, Al Dhafra Castle – Al Mirfa, percorrendo 151 Km in 3h17′35″, alla media di 45.854 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’australiano Caleb Ewan (Lotto Dstny) e il britannico Mark Cavendish (Astana Qazaqstan Team). Miglior italiano Elia Viviani (INEOS Grenadiers), 20° a 51″. Merlier è il primo leader della classifica con 4″ su Ewan e 5″ sull’australiano Lucas Plapp (INEOS Grenadiers). Miglior italiano Viviani, 20° a 1′01″

TOUR DU RWANDA

Il britannico Ethan Vernon (Soudal Quick-Step Devo Team) si è imposto anche nella seconda tappa, Kigali – Gisagara, percorrendo 132.9 Km in 3h21′30″, alla media di 39.573 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’eritreo Henok Mulubrhan (Green Project-Bardiani CSF-Faizanè) e l’olandese Jeroen Meijers (Terengganu Polygon Cycling Team). Miglior italiano Walter Calzoni (Q36.5 Pro Cycling Team), 8°. Vernon è ancora leader della classifica con lo stesso tempo di Mulubrhan e Meijers. Miglior italiano Calzoni, 5°.

IN ANDALUSIA FRAILE NEGA IL POKERISSIMO ALLA UAE. POGACAR CONQUISTA LA CLASSIFICA FINALE

febbraio 19, 2023 by Redazione  
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E’ merito di Omar Fraile se oggi l’UAE Team Emirates non ha potuto festeggiare un clamoroso en-plein dopo le 4 vittorie nelle prime 4 tappe (tre con lo scatenato Pogacar ed una con Tim Wellens). La squadra di Tadej Pogacar aveva designato Alessandro Covi come capitano di giornata lanciandolo in testa nella volata finale, ma stavolta si è dovuta accontentare del secondo posto. Fraile (Ineos Grenadiers) è stato abile a prendere le ruote di Covi, per poi superarlo negli ultimi 100 metri, conquistando la sua prima vittoria in maglia Ineos. 3° posto per un ottimo Andrea Pasqualon (Bahrain-Victorius).
Tadej Pogacar ha conservato agevolmente la leadership concludendo la Ruta del Sol con 1′18″ su Mikel Landa e 1′23″ su Santiago Buitrago, entrambi della Bahrain-Victorius.

L’ultima frazione di questa spettacolare edizione della Vuelta a Andalusia, da Otura ad Alàhurin de la Torre per un totale di 185 km, presentava un percorso altimetricamente abbastanza complicato nella parte iniziale e poi decisamente più semplice nel tratto conclusivo. Tre dei quattro gran premi della montagna in programma erano infatti concentrati nei primi 100 km: l’Alto El Cerrajón (7.9 km al 3.4%) al km 25, l’Alto del Navazo (6.3 km al 4.1%) al km 57 e il Puerto del Sol (17.3 km al 4.9%) posto proprio al km 100. Quest’ultimo rappresentava senza dubbio l’ostacolo più arduo dell’ultima frazione. Dopo un lungo tratto prevalentemente in discesa era posto l’ultimo gpm, l’Alto de Los Nuñez (4.5 km al 5.9%). Dalla cima dell’ultima asperità mancavano circa 25 km, tutti pianeggiati ad eccezione dell’ultimo km che tirava leggermente all’insù.

Subito dopo la partenza sono andati via Xabier Isasa (Euksaltel-Euskadi), Dries Van Gestel (Total Energies) e Vincent Van Hemelen (Team Flanders-Baloise). Il terzetto è stato ripreso poche centinaia di metri dopo da altri 4 atleti: Dries De Bondt (Alpecin-Deceuninck), Kevin Colleoni (Team Jayco-AlUla), Pascal Eenkhoorn (Lotto-Dstny) ed Erik Fetter (Eolo-Kometa).
I 7 battistrada hanno avuto il via libera dal gruppo che però non ha voluto lasciare troppo margine, mantenendoli sempre a distanza di sicurezza (massimo 3′). I fuggitivi hanno proceduto di comune accordo fino ai piedi dell’ultimo gpm, l’Alto de Los Nunez, quando Isasa ha provato a lasciare la compagnia degli altri 6 battistrada. Van Hemelen si è subito staccato, mentre il suo connazionale De Bondt si è lanciato all’inseguimento di Isasa che ha poi ripreso e staccato. Il corridore dell’Alpecin-Deceuninck ha scollinato tutto solo e ha deciso di tirare dritto nonostante mancassero 30 km all’arrivo.

Dietro nel frattempo il gruppo, che si era selezionato nelle precedenti salite, era composto da non più di una quaratina di corridori, tra cui non mancavano però icorridori veloci. A prendere le redini del plotone in questa fase è stata la Movistar che puntava al successo di tappa con Ivan Garcia Cortina. De Bondt invece ha proseguito con la sua azione, ma il margine sul gruppo inseguitore era ormai decisamente risicato (20″ ai -20) rendendo inevitabile il ricongiugimento, arrivato ai -9. A questo punto sono inziate le operazioni per la volata finale. A prendere la testa del plotone sono state l’UAE e la Ineos. I primi hanno sacrificato sia Wellens che Pogacar, quest’ultimo autore di un’accelerazione prodigiosa che ha allungato in modo evidente il gruppo. Una volta esaurita l’azione del campione Sloveno, Alesandro Covi ha lanciato la sua volata. Fraile ha preso le ruote del piemontese e lo ha scavalcato con facilità vincendo nettamente lo sprint. Covi si è dovuto così accontentare della piazza d’onore davanti ad un altro italiano, Andrea Pasqualon (Bahrain-Victorius). Quarta piazza per Andreas Kron (Lotto-Dstny) che ha preceduto Nick Schultz (Israel-Premier Tech), Gonzalo Serrano (Movistar Team) ed Edvald Boasson Hagen (Total Energies). Caruso, ottavo a 5″, ha regolato un gruppetto comprendente Jesu Ezquerra (Burgos-BH) e Lorenzo Rota (Intermarchè-Circus-Wanty).

Pogacar conquista la classifica generale con un vantaggio di 1′18″ su Mikel Landa e 1′23″ su Santiago Buitrago, entrambi della Bahrain-Victorius. Giù dal podio Carlos Rodriguez (Ineos Grenardiers) a 1′39″ ed un Enric Mas (Movistar Team), quinto a 2′02″, che ha pagato a caro prezzo il guaio meccanico avuto nella prima tappa. Sesta posizione per Tao Geoghegan Hart (Ineos Grenadiers) a 2′47″, davanti a Damiano Caruso (Bahrain-Victorius), 7° a 3′05, e Lorenzo Rota (Intermarchè-Circus-Wanty), ottavo a 3′23″. Chiudono la top ten Andreas Kron (Lotto-Dstny), 9° a 3′40″, e Pavel Sivakov (Ineos Grenadiers), 10° a 3′57″.

Pierpaolo Gnisci

Fraile interrompe il regno UAE (fonte: Luis Angel Gomez/SprintCyclingAgency)

Fraile interrompe il regno UAE (fonte: Luis Angel Gomez/SprintCyclingAgency)

PARET-PEINTRE “DIPINGE” L’ULTIMA TAPPA, CLASSIFICA FINALE A VAUQUELIN

febbraio 19, 2023 by Redazione  
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Ultima tappa del Tour des Alpes Maritimes et du Var vinta da Aurélien Paret-Peintre (AG2R Citroën Team) grazie ad un poderoso scatto messo a segno a cinque chilometri dal traguardo, azione che gli ha permesso di sorprendere il gruppo dei migliori e imporsi in solitaria a Vence. Il corridore francese ventiseienne ha tagliato il traguardo con 5″ di vantaggio su Mattias Skjelmose (Trek – Segafredo), terzo il vincitore della classifica generale Kévin Vauquelin (Team Arkéa Samsic).

Frazione mossa con ben quattro GPM, il primo in cima al Col d’Èze dopo pochi chilometri di gara, l’ultimo sulla Montée de Sine a quattro chilometri dal traguardo. Proprio lungo la salitella finale è scoppiata la corsa grazie all’andatura imposta da Esteban Chavez (EF Education-EasyPost ) e dagli uomini della Trek Segafredo, che hanno scremato il gruppo. Da segnalare la buona prova del colombiano in supporto al capitano Nelson Powless, secondo in classifica alla partenza dell’ultima frazione. A cinque chilometri dalla linea d’arrivo l’azione decisiva di Aurélien Paret-Peintre (AG2R Citroën Team) che ha sorpreso i migliori prendendo qualche secondo e costringendo il leader della generale Kévin Vauquelin a muoversi in prima persona. Pur non riuscendo a riportarsi sul fuggitivo il 21enne della Arkea Samsic è riuscito a conquistare la vittoria finale in classifica, divenendo così il più giovane vincitore del Tour des Alpes Maritimes et du Var.
Diciannovesimo e primo degli italiani nella frazione di oggi a 50″ dal vincitore, Marco Tizza (Bingoal WB) ha chiuso in classifica generale al sedicesimo posto con un ritardo di 1′29″ da Vauquelin.

Luigi Giglio

La vittoria di Aurélien Paret-Peintre nella tappa conclusiva della corsa transalpina (foto Luc Claessen / Getty Images)

La vittoria di Aurélien Paret-Peintre nella tappa conclusiva della corsa transalpina (foto Luc Claessen / Getty Images)

KUNG INSUPERABILE A LAGOA. A MARTINEZ LA VOLTA AO ALGARVE 2023

febbraio 19, 2023 by Redazione  
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Nella cronometro conclusiva di Lagoa, Stefan Kung non fa sconti e mette in fila tutti i suoi rivali della specialità, Cavagna, Ganna e Foss in primis. Con il quarto posto ottenuto oggi, Daniel Martinez (Team INEOS Grenadiers) vince la Volta ao Algarve 2023, beffando per soli 2 secondi Filippo Ganna

La cronometro individuale di Lagoa – oltre 24 km completamente pianeggianti – offre ai ciclisti più dotati nella corsa contro il tempo la possibilità di rivoluzionare la classifica generale proprio nella quinta ed ultima tappa della Volta ao Algarve. Thomas Pidcock (Team INEOS Grenadiers) partirà per ultimo e con la maglia gialla addosso ma riuscirà a portare a casa la vittoria finale difendendosi dagli attacchi di autentici fenomeni ancora in gioco come Filippo Ganna (Team INEOS Grenadiers) e Tobias Foss (Team Jumbo Visma)? La risposta giungeva già con il risultato del primo intertempo del ciclista britannico, dopo 8 km e mezzo. Pidcock era undicesimo a 30 secondi di ritardo da Stefan Kung (Team Groupama FDJ) e le cose sarebbero andate sempre peggio. Alla fine Pidcock avrebbe concluso la sua prova con il tempo di 31 minuti ed 1 secondo, ad 1 minuto e 27 secondi di ritardo proprio da Kung, il vincitore della cronometro. Lo svizzero partiva forte, rallentava leggermente nel tratto centrale per poi concludere la sua prova accelerando nuovamente e chiudendo con il tempo di 29 minuti e 34 secondi, ottenendo così la sua prima vittoria stagionale. In seconda posizione si classificava Remi Cavagna (Team Soudal Quick Step) a 4 secondi di ritardo mentre terzo era Filippo Ganna a 10 secondi di ritardo. L’ex campione del mondo della specialità aveva comunque con la sua prestazione di poter vincere la maglia gialla ma non aveva fatto i conti con il compagno di squadra Daniel Martinez, autore di una cronometro di tutto rispetto che gli valeva la quarta posizione con il tempo di 29 minuti e 50 secondi. In questo modo il ciclista colombiano riusciva a sopravanzare tutti ed in particolare Ganna per soli 2 secondi. Un secondo posto finale che sa di beffa per l’ex campione del mondo della specialità, che sia sull’Alto de Foia che sull’Alto de Malhao era riuscito a non perdere troppo tempo ed a restare in gioco per giocarsi le chance di vittoria nella crono di oggi. Invece a festeggiare è Martinez, alla prima corsa stagionale in Europa. Per quanto riguarda le altre classifiche Magnus Cort Nielsen (Team EF Education EasyPost) vince quella a punti, Kasper Agreen (Team Soudal Quick Step) quella GPM ed Oscar Onley (Team DSM) quella del miglior giovane. Infine il Team INEOS Grenadiers vince la classifica a squadre.

Antonio Scarfone

Stefan Kung impegnato nella cronometro di Lagoa (foto:Tim de Waele / Getty Images)

Stefan Kung impegnato nella cronometro di Lagoa (foto:Tim de Waele / Getty Images)

19-02-2023

febbraio 19, 2023 by Redazione  
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VOLTA AO ALGARVE EM BICICLETA (Portogallo)

L’elvetico Stefan Küng (Groupama-FDJ) si è imposto nella quinta ed ultima tappa, circuito di Lagoa, percorrendo 24.4 Km in 29′34″, alla media di 49.515 Km/h. Ha preceduto di 4″ il francese Rémi Cavagna (Soudal Quick-Step) e di 10″ l’italiano Filippo Ganna (INEOS Grenadiers). Il colombiano Daniel Felipe Martínez (INEOS Grenadiers) si impone in classifica con 2″ su Ganna e 15″ sul belga Ilan Van Wilder (Soudal Quick-Step)

VUELTA A ANDALUCÍA-RUTA CICLISTA DEL SOL

Lo spagnolo Omar Fraile (INEOS Grenadiers) si è imposto nella quinta ed ultima tappa, Otura – Alhaurín de la Torre, percorrendo 184.3 Km in 4h27′59″, alla media di 41.264 Km/h. Ha preceduto allo sprint gli italiani Alessandro Covi (UAE Team Emirates) e Andrea Pasqualon (Bahrain Victorious). Lo sloveno Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) si impone con 1′18″ sullo spagnolo Mikel Landa (Bahrain Victorious) e 1′23″ sul colombiano Santiago Buitrago (Bahrain Victorious). Miglior italiano Damiano Caruso (Bahrain Victorious), 7° a 3′05″

TOUR DES ALPES MARITIMES ET DU VAR

Il francese Aurélien Paret-Peintre (AG2R Citroën Team) si è imposto nella terza tappa, Villefranche-sur-Mer – Vence, percorrendo 131.8 Km in 3h08′45″, alla media di 41.897 Km/h. Ha preceduto di 5″ il danese Mattias Skjelmose Jensen (Trek-Segafredo) e il francese Kévin Vauquelin (Team Arkéa-Samsic). Miglior italiano Marco Tizza (Bingoal WB), 18° a 50″. Vauquelin si impone in classifica con 7″ su Paret-Peintre e Powless e 10″ sullo statunitense Neilson Powless (EF Education-EasyPost). Miglior italiano Tizza, 16° a 1′29″.

TOUR DU RWANDA

Il britannico Ethan Vernon (Soudal Quick-Step Devo Team) si è imposto nella prima tappa, Kigali Golf Resort – Rwamagana, percorrendo 115.6 Km in 2h45′52″, alla media di 41.817 Km/h. Ha preceduto allo sprint il francese Emilien Jeannière (TotalEnergies) e l’eritreo Henok Mulubrhan (Green Project-Bardiani CSF-Faizanè). Miglior italiano Filippo Fiorelli (Green Project-Bardiani CSF-Faizanè), 4°. Vernon è il primo leader della classifica con lo stesso tempo di Jeannière e Mulubrhan. Miglior italiano Fiorelli, 4°.

SETMANA CICLISTA – VOLTA COMUNITAT VALENCIANA FÈMINES

L’olandese Elise Uijen (Team DSM) si è imposta nella quarta ed ultima tappa, Tavernes de la Valldigna – Gandía, percorrendo 113 Km in 2h52′33″, alla media di 39.293 Km/h. Ha preceduto allo sprint la belga Justine Ghekiere (AG Insurance-Soudal Quick-Step Team) e di 16″ la connazionale Karlijn Swinkels (Team Jumbo-Visma). Miglior italiana Eleonora Camilla Gasparrini (UAE Team ADQ), 5° a 16″. La Ghekiere si impone in classifica con 1″ sulla sudafricana Ashleigh Moolman-Pasio (AG Insurance-Soudal Quick-Step Team) e 5″ sull’australiana Amanda Spratt (Trek-Segafredo). Miglior italiana la Gasparrini, 7° a 22″.

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