PRIMO TAPPONE A SCARONI E FORTUNATO. CRISI UAE, GENERALE SCONVOLTA

maggio 27, 2025 by Redazione  
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Le prime grandi salite hanno dato spettacolo con ritiri, crisi e crolli verticali. I pretendenti al podio sono ancora tanti e mancano ancora tre tappe di montagna. Pellizzari, libero da ordini di scuderia, dimostra forza e classe e rientra in top ten. Caruso quinto in generale a 38 anni.

Abbiamo dovuto aspettare l’inizio della terza settimana per vedere una grande sfida in salita, ma il primo tappone non ha tradito le aspettative. Rispetto a tappe meno dure, in cui si erano visti attacchi magari velleitari anche a grande distanza dal traguardo, oggi è successo tutto sull’ultima salita, ma la lunghezza della tappa e le numerose salite, con il durissimo Santa Barbara, hanno sicuramente fatto sentire il loro peso nell’economia generale della corsa.
La fuga formatasi nelle prime fasi di corsa ha accumulato grande vantaggio e ha consentito a due corridori compagni di squadra di resistere alla battaglia dei big e conquistare la vittoria.
Il primo colpo di scena si è avuto con il ritiro di Primoz Roglic (Red Bull – BORA – hansgrohe), che era nell’aria già dopo la tappa di domenica, mentre più sorprendente è stata la crisi di Juan Ayuso (UAE Team Emirates – XRG) già sul passo di Santa Barbara, che ha portato lo spagnolo a cedere un quarto d’ora sul traguardo di San Valentino e a uscire di fatto dai giochi di classifica. In realtà già da qualche giorno il capitano designato formazione emiratina stava accusando problemi a causa delle cadute e oggi i nodi sono venuti al pettine ben presto.
A chiudere la giornata negativa per la UAE è arrivata anche la crisi di Isaac Del Toro negli ultimi chilometri della salita finale. Il messicano ha salvato la maglia rosa ma ha visto il proprio tesoretto di vantaggio pesantemente eroso dagli attacchi di Richard Carapaz (EF Education – EasyPost) e di Simon Yates (Team Visma | Lease a Bike), senza dimenticare Derek Gee (Israel – Premier Tech) e Michael Storer (Tudor Pro Cycling Team), che pure hanno guadagnato parecchio.
Nota di merito per Giulio Pellizzari (Red Bull – BORA – hansgrohe) che, libero da ordini di scuderia, è andato all’attacco e nel finale è riuscito addirittura a staccare Carapaz, oltre ad essere stato il primo tra i big a giungere al traguardo alle spalle della coppia di testa, rientrando anche in top ten e proponendosi come possibile protagonista dei prossimi giorni che prevedono tante montagne.
I segnali negativi per Del Toro si erano comunque visti in precedenza perché, sulla salita di Santa Barbara, la UAE ha lasciato per lunghi tratti che fossero altre squadre a tirare mentre, quando si portavano in testa loro, l’andatura calava, il vantaggio dei fuggitivi aumentava e uomini in difficoltà come Egan Bernal (INEOS Grenadiers) riuscivano a rientrare agevolmente. Anche sull’ultima salita il ritmo non era sostenuto, tanto che Pellizzari era riuscito a guadagnare un minuto in un batter d’occhio.
Ai primi attacchi di Yates Del Toro aveva risposto prontamente, ma quando Carapaz è partito con una accelerazione violenta non c’è stata risposta dal messicano. Del resto Yates fa delle progressioni mentre il cambio di ritmo con strappo di Carapaz fa male. Man mano che si saliva, le difficoltà sono aumentate e Del Toro ha dovuto lasciare il passo anche a Yates ed ha concluso con un passivo di 1′51″ da Pellizzari, 1′36″ da Carapaz, 1′23″ da Gee e 54 secondi da Yates, per limitarsi ai più diretti avversari, ma anche Storer, Damiano Caruso (Bahrain – Victorious) e Bernal hanno preceduto Del Toro.
Da dimenticare, invece, la prestazione di Antonio Tiberi (Bahrain – Victorious) che – anche lui acciaccato dopo la caduta di Gorizia – ha pagato un passivo molto pesante sull’ultima salita perdendo oltre un minuto da Del Toro e ora è ottavo a 4′07″, con Pellizzari che è a soli 29 secondi dal laziale.
La tappa è iniziata sotto una pioggia battente che ha accompagnato i corridori per tutta la prima fase della giornata, per poi diradarsi sino a cessare del tutto.
Dopo un inizio concitato, con scatti e controscatti, il primo tentativo nasce per iniziativa di Joshua Tarling (Ineos Grenadiers) che, prima di esser costretto al ritiro per una caduta, porta via un drappello con Wout Van Aert (Team Visma | Lease A Bike), Darren Rafferty (EF Education – EasyPost), Lorenzo Germani (Groupama-FDJ), Jon Barrenetxea (Movistar), Xabier Mikel Azparren (Q36.5) e Josef Černý (Soudal Quick-Step).
I sei vengono successivamente raggiunti da un gruppetto formatosi per iniziativa di Pello Bilbao (Barhein Victorius) e composto anche da Simon Guglielmi (Arkea-B&B Hotels), Sylvain Moniquet (Cofidis), Dries De Bondt (Decathlon Ag2r La Mondiale Team), David Gaudu (Groupama-FDJ), Kim Heiduk (Ineos Grenadiers), Simone Petilli (Intermarché – Wanty), Jefferson Cepeda (Movistar), Gijs Leemreize (Team Picnic PostNL), Davide Bais, Mattia Bais, Mirco Maestri (Team Polti VisitMalta), Yannis Voisard (Tudor), Luca Covili (VF Group Bardiani CSF – Faizanè), Alessio Martinelli (VF Group Bardiani CSF – Faizanè), Lorenzo Fortunato (XDS Astana Team), Fausto Masnada (XDS Astana Team) e Christian Scaroni (XDS Astana Team).
Le vicende di questo folto gruppo saranno molto fluide sui vari GPM di giornata, mentre merita di essere segnalata la brutta caduta di Martinelli lungo la discesa di Carbonare, con il lombardo che verrà soccorso e portato in ospedale.
Si verifica una caduta anche nel gruppo maglia rosa, nella quale rimangono coinvolti Carapaz e Roglic, con lo sloveno che opta per il ritiro.
Lungo la salita di Candriai (prima parte del Monte Bondone da Trento) Ayuso rimane staccato dopo essersi fermato per un cambio di abiti e fa una gran fatica e rientrare, circostanza che – col senno di poi – rappresentava un campanello di allarme di quello che sarebbe successo lungo la successiva ascesa.
Salendo verso il Passo di Santa Barbara il gruppo di testa perde pezzi mentr dal gruppo maglia rosa, che pure si assottiglia sempre più, perde contatto proprio Ayuso quando mancano ancora oltre 40 chilometri al traguardo e si capisce che il passivo sarà pesantissimo. Vista la situazione, la squadra decide di abbandonare Ayuso al suo destino e lasciare tutti gli uomini con Del Toro.
Lungo le severe rampe del Santa Barbara provano ad allungare Storer, Florian Stork e Max Poole (Team Picnic PostNL), che saranno successivamente ripresi in discesa, mentre il gruppo maglia rosa è ormai ridotto a una quindicina di unità con tutti i big ramme Ayuso e Thymen Arensman (INEOS Grenadiers).
Il ritmo della Visma e della EF manda in difficoltà Bernal, che però riesce a rientrare quando in testa si porta la UAE, segno che Del Toro forse non è in grande giornata perché i suoi uomini tengono un ritmo più tranquillo. La mossa di per sé non sarebbe univocamente sintomatica di scarsa brillantezza da parte della maglia rosa, ma l’indizio si ricava dal diverso atteggiamento del capoclassifica, che sino a domenica era apparso piuttosto spavaldo ed esuberante.
Tra i battistrada Voisard attacca lungo la discesa, ma sulle rampe del San Valentino viene raggiunto e staccato da Fortunato, Scaroni e Cepeda.
Il terzetto dura poco perché Scaroni attacca e Cepeda non riesce a rispondere, così anche Fortunato lo saluta e va a riprendere il compagno di squadra. Nel finale Fortunato ne ha palesemente di più ma lascia la vittoria di tappa al compagno di squadra, avendo fatto man bassa di punti per la maglia azzurra su tutti i GPM oggi previsti.
L’Astana piazza così due uomini ai primi due posti e questa è anche la prima vittoria italiana al Giro 2025.
Nel gruppo della maglia rosa il primo ad attaccare è Pellizzari, che viene lasciato andare perché considerato non pericoloso in ottica classifica generale. Ma quando si muove Simon Yates Del Toro, con Carapaz a ruota, sembra riuscire a rispondere abbastanza bene. La prima legnata arriva proprio dal vincitore del Giro 2019 che, come suo costume, parte con uno scatto violentissimo al quale Del Toro non prova neppure a rispondere.
Carapaz vola e va a riprendere Pellizzari; dietro Del Toro si stacca anche da Yates e Storer, mentre su di lui rientrano altri uomini come Bernal e Caruso, che erano rimasti staccati.
Nel finale Pellizzari accelera e stacca Carapaz e Gee andando a completare un podio tutto italiano.
Del Toro ora ha un vantaggio di soli 26 secondi su Yates e 31 su Carapaz. Per lui sarà fondamentale capire se la crisi di oggi è stata una difficoltà passeggera o l’inizio di una condizione che comincia a calare. Il messicano ha speso molte energie sinora e, essendo ancora molto giovane, paga sicuramente la scarsa esperienza rispetto a senatori come Yates e Carapaz.
Nelle prossime tappe di montagna, a cominciare da quella di domani, la maglia rosa verrà certamente attaccata a testa bassa ma non solo da Carapaz e Yates, perché dietro ci sono corridori come Gee che non sono ancora tagliati fuori dai giochi per la classifica.
Infine una menzione per gli italiani che oggi si sono presi l’intero podio parziale. In classifica c’è uno splendido Caruso che, con i gradi di gregario, è quinto in generale a 38 anni davanti al suo capitano Tiberi, ottavo, mentre uno splendido Giulio è rientrato in top ten e promette battaglia sul suo terreno preferito.
Ci sono tutti gli ingredienti per un finale di Giro davvero emozionante.

Benedetto Ciccarone

Ad opera di Lorenzo Fortunato e Christian Scaroni arriva finalmente la prima vittoria italiana sulle strade del Giro 2025 (foto Tim de Waele/Getty Images)

Ad opera di Lorenzo Fortunato e Christian Scaroni arriva finalmente la prima vittoria italiana sulle strade del Giro 2025 (foto Tim de Waele/Getty Images)

27-05-2025

maggio 27, 2025 by Redazione  
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GIRO D’ITALIA

L’italiano Christian Scaroni (XDS Astana Team) si è imposto nella sedicesima tappa, Piazzola sul Brenta – San Valentino (Brentonico), percorrendo 203 Km in 5h35′05″, alla media di 36.349 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Lorenzo Fortunato (XDS Astana Team) e di 55″ l’italiano Giulio Pellizzari (Red Bull – BORA – hansgrohe). Il messicano Isaac Del Toro (UAE Team Emirates – XRG) è ancora in maglia rosa con 26″ sul britannico Simon Yates (Team Visma | Lease a Bike) e 31″ sull’ecuadoriano Richard Carapaz (EF Education – EasyPost). Miglior italiano Damiano Caruso (Bahrain – Victorious), 5° a 2′40″

TOUR OF ALBANIA

L’olandese Niels Reemeijer (Wielerploeg Groot Amsterdam) si è imposto nella seconda tappa, Scutari – Elbasan, percorrendo 184.6 Km in 4h03′04″, alla media di 45.568 Km/h. Ha preceduto allo sprint il britannico Callum Macleod (Schils – Doltcini) e di 1″ lo sloveno Gregor Matija Černe (CCN Metalac). Miglior italiano Nicola Parenti (Bike Academy Marchini Costruzioni), 6° a 1′43″. Reemeijer è il nuovo leader della classifica con 15″ sull’olandese Tom Jonkmans (Wielerploeg Groot Amsterdam) e di 1′23″ l’albanese Gabriele De Fabritiis (nazionale albanese). Miglior italiano Parenti, 13° a 6′21″.

TOUR OF IRAN

L’eritreo Milkias Maekele (BIKE AID) si è imposto nella prima tappa, Tabriz – Urmia, percorrendo 153.8 Km in 3h28′18″, alla media di 44.301 Km/h. Ha preceduto allo sprint il turco Tahir Yiğit (Spor Toto Cycling Team) e il connazionale Yoel Habteab (BIKE AID). Nessun italiano in gara. Maekele è il primo leader della classifica con 6″ su Habteab e 7″ su Yiğit

LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): PIAZZOLA SUL BRENTA – SAN VALENTINO (Brentonico)

maggio 27, 2025 by Redazione  
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L’ultima settimana del Giro viene inagurata da una tappa lunga poco di più di 200 Km che farà superare 4700 metri di dislivello, distribuiti su un 64 Km di salite: è il primo dei due “tapponi” dell’edizione 2025

Il Giro si appresta a entrare nella terza ed ultima settimana di gara, la più dura dell’edizione 2025. È così da sempre perchè negli ultimi sette giorni cominciano piano piano a scemare le energie, ma quest’anno sarà ancora più tosta perchè in quest’ultima settimana gli organizzatori hanno concentrato le quattro frazioni d’alta montagna più impegnative previste e due di queste rispondono ai tipici canoni dei “tapponi”. A questa speciale categoria appartiene la frazione in programma oggi tra Veneto e Trentino, 203 Km che vedranni i corridori in sella per quasi sei ore, superando strada facendo 4700 metri di dislivello, distribuiti su un totale di quasi 64 Km da percorrere in salita. L’inizio sarà pianeggiante e per una sessantina di chilometri si pedalerà ancora sul velluto della pianura in direzione delle montagne di giornata, introdotte dalla pedalabile salita di Carbonare, 13 Km al 4.9% di pendenza media. Scesi a Trento i corridori imboccheranno il più impegnativo versante del mitico Monte Bondone, ascesa complessivamente lunga 19 Km, ma stavolta i “girini” si limiteranno a percorrerne i primi dieci (al 7.5% di media), fino alla località di Candriai, dove imboccheranno una strada secondaria che li farà planare verso la valle del Sarca. Terminata la discesa si tornerà a pedalare in direzione della “Montagna di Trento” e anche in questo caso si tratterà di una scalata parziale, poichè si abbandonerà quasi subito il versante occidentale del Bondone per seguitare a salire verso l’agevole Passo San Uldarico (10 Km al 2% appena). Quando mancheranno 47 Km all’arrivo cambierà decisamente la musica poichè a due passi dalle sponde del Lago di Garda inizierà la fase più difficile, caratterizzata dalle due salite più impegnative di questa tappa, da affrontare consecutivamente e praticamente senza intervalli tra un colle e l’altro. La prima è quella del Passo di Santa Barbara, i cui 12.7 Km all’8.3% costituiscono una scoperta relativamente recente della Corsa Rosa, affrontati per la prima volta nel 2001 in una tappa passata alla storia, più che per gesta atletiche in salita, per un episodio antisportivo avvenuto proprio su quest’ascesa e che costò l’espulsione dal Giro dello scalatore bergamasco Wladimir Belli, reo d’aver sferrato un pugno a un “tifoso” che l’aveva insultato. Apparentemente meno impegnativa sarà la successiva e definitva ascesa verso il Passo di San Valentino, che ha una pendenza media decisamente inferiore (6.1%). ma è molto più lunga del Santa Barbara, misurando quasi 18 Km. Dei due versanti possibili per arrivare al passo si è scelto quello meno ripido (l’altro prevede 14.5 Km al 7.6%), ma i cicloamatori locali assicurano che quello che percorreranno i “girini” rischia di essere molto più selettivo a causa del suo caleidoscopio di pendenze, con parecchie variazioni d’inclinazioni che alla fine possono fare molto male e contribuire a esacerbare la selezione. All’inizio la salita è pedalabile e tale rimarrà per tutti i primi 7.3 Km al 6.7%, al termine dei quali sarà previsto il traguardo volante ad abbuoni del “Red Bull Km” al momento del passaggio dal centro di Brentonico, il comune titolare dell’arrivo di tappa. Un brevissimo tratto pianeggiante farà rifiatare un attimo prima dell’inizio del troncone più esigente, 4 Km al 9.5% percorsi i quali la salita tornerà un filino più agevole nei 1.8 Km al 7.2% che conduranno allo scollinamento intermedio in località San Giacomo, dopo la quale un tratto in leggera discesa lungo 1.3 Km alleggerirà lo sforzo in attesa dall’ultima balza. Quando mancheranno poco meno di 2 Km all’arrivo la salità riprenderà a mordere e con una pendenza media dell’8,8% nel tratto conclusivo si raggiungeranno i 1315 metri del traguardo, luogo dove conoscere i verdetti di una tappa che potrebbe terremotare la classifica: il messicano Del Toro, giovanissimo e con poca esperienza, comincerà a dare quei segni di cedimento dei quali diversi campioni hanno sofferto in passato nella terza ed ultima settimana? Il suo capitano Ayuso riprenderà i segni del comando o soccomberà ai problemi al ginocchio che si trascina dalla tappa di Siena? Roglic ha avuto il via libera dai medici del suo team ma avrà recuperato il momentaccio patito nella prima tappa alpina? Il nostro Tiberi, che pare essersi ripreso dal capitombolo di Nova Gorica, riuscirà a incunearsi nella lotta per la vittoria?

Mauro Facoltosi

Il Passo di San Valentino e l’altimetria della sedicesima tappa (www.parcomontebaldo.tn.it)

Il Passo di San Valentino e l’altimetria della sedicesima tappa (www.parcomontebaldo.tn.it)

I VALICHI DELLA TAPPA

Sella di Carbonare (1074 metri). Quotata 1080 sulle cartine del Giro 2015, coincide con l’omonima frazione di Folgaria, situata all’incrocio tra la SS 349 “di Val d’Assa e Pedemontana Costo” e la SS 350 “di Folgaria e di Val d’Astico”. Costituisce una delle porte d’accesso all’altopiano di Lavarone.

Passo della Fricca (1110). Quotato 1113 sulle cartine del Giro 2025, dove è semplicemente chiamato “La Fricca”, è attraversato in galleria dalla SS 349 “di Val d’Assa e Pedemontana Costo” tra Carbonare e Centa San Nicolò. È stato traguardo GPM in tre occasioni, nel 1970 nel corso della Rovereto – Bassano del Grappa (vinta dal belga Walter Godefroot), nel 1972 durante la Solda – Asiago (vinta dal connazionale Roger De Vlaeminck) e nel 2015 in occasione della Marostica – Madonna di Campiglio (vinta dallo spagnolo Mikel Landa): a scollinare in testa furono rispettivamente il belga Emile Cambré, lo spagnolo Santiago Lazcano e il suo connazionale Beñat Intxausti.

Sella di Vigolo-Vattaro (725 metri). Coincide con l’omonimo abitato, toccato dalla SS 349 “di Val D’Assa e Pedemontana Costo”, lungo la discesa dal Passo della Fricca a Trento. Quotata 708 sulle cartine del Giro 2015. Vigolo Vattaro è stato sede di un GPM nel 1990, conquistato dal francese Gérard Rué durante la tappa Brescia – Baselga di Pinè (vinta dal connazionale Eric Boyer)

Passo Camponzin (810 metri). Vi transita la Strada Provinciale 85dir “del Monte Bondone diramazione Sopramonte” tra Candriai e Sopramonte

Passo di San Uldarico (584 metri). Quotato 585 metri sulle cartine del Giro 2025 (sulle quali è segnalato con il toponimo di Vigo Cavedine) è valicato dalla Strada Provinciale 84 “di Cavedine” tra Vigo Cavedine (centro che si trova in prossimità del valico) e Drena.

Valico del Luch (526 metri). Valicato dalla Strada Provinciale 84 “di Cavedine” tra Vigo Cavedine e Drena.

Passo di Santa Barbara (1169 metri). Sella costituita dai monti Creino e Stivo, è noto anche come “Passo di Creino” e “Monte Velo”. È valicato dalla Strada Provinciale 48 “Monte Velo” tra Bolognano (Arco) e Ronzo-Chienis. Tre volte è stato inserito nel percorso del Giro, sempre dal versante di Bolognano, la prima nel corso della Cavalese – Arco del Giro del 2001, la tappa citata pocanzi a proposito dell’episodio che costò l’espulsione a Wladimir Belli e che vide lo spagnolo Unai Osa (terzo in classifica al termine di quel Giro) conquistare la cima del Santa Barbara e il colombiano Carlos Alberto Contreras imporsi sul traguardo di Arco. Ci si tornerà l’anno successivo in occasione del tappone Corvara in Badia – Folgaria, vinto dal russo Pavel Tonkov dopo che al GPM del Santa Barbara era transitato per primo il messicano Julio Alberto Pérez Cuapio. L’ultimo passaggio del Giro risale al 2023, quando vi transitò la Sabbio Chiese – Monte Bondone con il passaggio in vetta dell’irlandese Ben Healy prima dell’affermazione del portoghese João Almeida sulla “Montagna di Trento”

Sella di Loppio (220 metri). Nota anche come “Depressione di Loppio”, è valicata dalla Strada Statale 240 “di Loppio e Val di Ledro” tra Mori e Nago. Si trova all’altezza dell’omonima località e nel punto dove avrà termine la discesa dal Passo di Santa Barbara (quotato 230 metri sulle cartine ufficiali)

Passo di San Valentino (1314 metri). Quotato 1315 metri sulle cartine del Giro, è valicato dalla Strada Provinciale 3 “del Monte Baldo” tra Brentonico e il comune veneto di Ferrera di Monte Baldo. Inoltre vi confluisce la Strada Provinciale 208 “Avio – San Valentino”, che sale da Avio. Da quest’ultimo versante il Giro è salito in occasione degli unici precedenti passaggi in salita della Corsa Rosa (negli anni 70 ci furono due transiti in discesa, proveniendo dalla Cima Polsa), risalenti alle edizioni del 1995 e del 2021: la prima volta conquistò il GPM il corridore di casa Mariano Piccoli nel finale della tappa Pieve di Cento – Rovereto, vinta dall’elvetico Pascard Richard; quattro anni fa l’onore di transitare in testa è toccato al francese Geoffrey Bouchard durante la Canazei – Sega di Ala vinta dall’irlandese Daniel Martin. L’arrivo in salita a San Valentino è, dunque, una novità per la Corsa Rosa ma nel recente passato è già stato proposto in un paio di occasioni, nel 2011 al Giro di Padania (vittoria del varesino Ivan Basso) e nel 2023 al Tour of The Alps (vittoria del tedesco Lennard Kämna)

SALA STAMPA

Italia

Giro, ad Asiago vince Verona. Prova di forza di Del Toro, sprofonda Roglic – Roglic non sta bene, è a rischio ritiro. Il ds: “Soffre, decideranno i dottori”

Gazzetta dello Sport

Slovenia

Verona zmagal, Roglič poražen – Po tretjem padcu zasavski orel ni poletel, bo sploh nadaljeval Giro? (Verona ha vinto, Roglič sconfitto – Dopo la terza caduta, l’aquila dello Zasavje non ha più volato, continuerà il Giro?)

Delo

Regno Unito

Verona races to solo stage win as favourite Roglic loses time on leader Del Toro (Verona corre verso la vittoria di tappa in solitaria mentre il favorito Roglic perde tempo sul leader Del Toro)

The Guardian

Francia

Verona s’offre un succès de prestige, Roglic craque (Verona conquista un successo prestigioso, Roglic si incrina)

L’Équipe

Spagna

Premio para Verona, KO a Roglic (Premio per Verona, KO di Roglic)

AS

Belgio

Roglic moet concurrentie laten rijden en krijgt klappen in het klassement, Verona soleert naar ritwinst na bewogen etappe (Roglic costretto a lasciare correre la concorrenza e subisce una batosta nella classifica generale, Verona in solitaria vince dopo una tappa movimentata)

Het Nieuwsblad

Paesi Bassi

Dagzege Carlos Verona in 15e Giro-rit, Primoz Roglic verliest fors (Carlos Verona vince la 15a tappa del Giro, Primoz Roglic perde pesantemente)

De Telegraaf

Danimarca

Lidl-Trek triumferer igen og Roglic taber Giro-tid (La Lidl-Trek trionfa ancora e Roglic perde tempo al Giro)

Politiken

Germania

Giro in den Alpen: Roglic schwächelt – Stork Zweiter bei Ausreißersieg (Giro sulle Alpi: Roglic cede, Stork secondo in fuga)

Kicker

Repubblica Ceca

Souboj favoritů v horách. Del Toro všechny útoky odrazil, Roglič výrazně ztratil (Una battaglia tra i favoriti in montagna. Del Toro ha respinto tutti gli attacchi, Roglič ha perso significativamente)

Mladá Fronta Dnes

Usa

Mexico’s Del Toro completes a full week in pink. He’s got 1 more week to go to win the Giro (Il messicano Del Toro completa un’intera settimana in rosa. Gli manca ancora una settimana per vincere il Giro)

The Washington Post

Colombia

Egan Bernal explotó la etapa 15 del Giro de Italia: espectacular jornada de montaña y sube en la general (Egan Bernal esplode nella 15a tappa del Giro d’Italia: tappa di montagna spettacolare e rimonta in classifica generale)

El Tiempo

Ecuador

Español Carlos Verona se queda con la 15.ª etapa del Giro de Italia; Richard Carapaz fue decimotercero
(Lo spagnolo Carlos Verona vince la 15a tappa del Giro d’Italia; Richard Carapaz era tredicesimo)

El Universo

Messico

Del Toro no suelta la cima en el Giro de Italia (Del Toro si aggrappa alla vetta del Giro d’Italia)

La Jornada

Australia

Mexico’s Del Toro completes a full week in the pink (Il messicano Del Toro completa una settimana intera in rosa)

The West Australian

GLI ORARI DEL GIRO

11.35: partenza da Piazzola sul Brenta
12.25-12.30: traguardo volante di Piovene Rocchette
13.20-13.35: GPM di Carbonare
14.24-14.50: GPM di Candriai
14.55-15.25: traguardo volante di Cavedine
15.20-15.50: inizio salita Santa Barbara
15.55-16.30: GPM di Santa Barbara
16.15-16.55: inizio salita finale
16.30-17.15: traguardo volante di Brentonico (con abbuoni)
16.55-17.40: arrivo a San Valentino

METEO GIRO

Piazzola sul Brenta: pioggia debole (0.2 mm), 17°C, vento debole da NO (3-16 Km/h), umidità al 85%
Piovene Rocchette (traguardo volante – Km 39.2): pioggia debole (0.9 mm), 17°C, vento debole da O (1-17 Km/h), umidità al 88%
Carbonare (GPM – Km 75.3): pioggia debole (0.2 mm), 15°C, vento debole da NE (2-19 Km/h), umidità al 47%
Candriai (GPM – Km 114.9): parzialmente nuvoloso, 17°C, vento moderato da NE (2-24 Km/h), umidità al 55%
Arco – inizio salita Santa Barbara (Km 153.7): nubi sparse, 23°C (percepiti 25°C), vento moderato da NO (1-21 Km/h), umidità al 52%
Mori – inizio salita finale (Km 184.7): pioggia debole (1 mm), 21°C, vento moderato da SO (5-23 Km/h), umidità al 62%
San Valentino: pioggia debole (0.1 mm), 14°C, vento moderato da S (3-27 Km/h), umidità al 73%

DISCOGIRO

Montagne verdi (Marcella Bella)

GIRO AL CONTRARIO

L’ordine d’arrivo della quindicesima tappa

1° Maikel Zijlaard
2° Edward Planckaert s.t.
3° Afonso Eulalio s.t.
4° Sam Bennett s.t.
5° Felix Engelhardt s.t.

Miglior italiano: Luca Mozzato, 11° (s.t.)

Classifica generale

1° Alexander Krieger
2° Jensen Plowright a 14’32”
3° Gerben Thijssen a 17’02″
4° Niklas Märkl a 17′10″
5° Gijs Van Hoecke a 22’15”

Miglio italiano Enrico Zanoncello, 6° a 25’50”

L’ULTIMO GIRO DI MAGNI

Riviviamo l’edizione 1955 della Corsa Rosa attraverso i titoli del quotidiano “La Stampa”. Quell’anno si impose per la terza ed ultima volta in carriera Fiorenzo Magni

29 MAGGIO 1955 – 15a TAPPA: CERVIA PINETA – RAVENNA (cronometro individuale, 50 Km)

TAPPA A CRONOMETRO: 1° FORNARA – NENCINI CONQUISTA IL PRIMATO IN CLASSIFICA

A 44 chilometri all’ora da Cervia a Ravenna

Anche Coppi e Magni avanzano in graduatoria – Sconfitta-sorpresa di Koblet

26-05-2025

maggio 26, 2025 by Redazione  
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GIRO D’ITALIA

Giorno di riposo

MERCAN’TOUR CLASSIC ALPES-MARITIMES

Lo spagnolo Cristián Rodríguez (Arkéa – B&B Hotels) si è imposto nella corsa francese, Puget-Théniers – Valberg, percorrendo 152 Km in 4h21′23″, alla media di 34.891 Km/h. Ha preceduto di 1′42″ il connazionale José Félix Parra (Equipo Kern Pharma) e di 1′49″ il connazionale Iván Ramiro Sosa (Equipo Kern Pharma). Miglior italiano Giovanni Carboni (Unibet Tietema Rockets), 5° a 2′52″

TOUR OF ALBANIA

L’albanese Gabriele De Fabritiis (nazionale albanese) si è imposto nella prima tappa, Tirana – Scutari, percorrendo 151.8 Km in 3h12′57″, alla media di 47.198 Km/h. Ha preceduto di 2″ l’olandese Jesse den Otter
(Wielerploeg Groot Amsterdam) e di 19″ il connazionale Valentino Kamberaj (nazionale albanese). Miglior italiano Leonardo Sica (Bike Academy Marchini Costruzioni), 12° a 4′47″. De Fabritiis è il primo leader della classifica con 6″ su Den Otter e 24″ sul serbo Ognjen Ilić (BK Pljevlja). Miglior italiano Leonardo Sica (Bike Academy Marchini Costruzioni), 13° a 4′57″.

GIRO D’ITALIA, IMPRESA DI CARLOS VERONA AD ASIAGO. DEL TORO SEMPRE PIU’ IN ROSA.

maggio 25, 2025 by Redazione  
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All’indomani del ritiro di Giulio Ciccone, impresa dello spagnolo di Lidl-Trek che giunge in solitaria sul traguardo della 15° tappa (Fiume Veneto – Asiago, 219 km) cogliendo il secondo successo in carriera ed è abbracciato dalla famiglia. In classifica generale si conferma padrone il messicano della UAE Team Emirates – XRG ma il grande favorito Primoz Roglic perde ulteriore terreno e si allontana dalla Maglia Rosa. Domani c’è il terzo ed ultimo giorno di riposo, si riparte martedì con il tappone da Piazzola sul Brenta a San Valentino (Brentonico).

Spettacolo sulle strade di Friuli e Veneto nel primo assaggio di salite alpine di questo Giro numero 108. A trionfare ad Asiago (Vicenza) è Carlos Verona, 32enne spagnolo nato a San Lorenzo del Escorial e corridore della idl-Trek. L’iberico è scattato all’inizio della salita di Dori (GPM di 2° categoria) e ha mantenuto un vantaggio rassicurante sui primi inseguitori, a cominciare da Filippo Zana (Team Jayco-Alula) e Gianmarco Garofoli (Soudal – Quickstep), che hanno perso terreno dopo lo scollinamento.

C’è voluto parecchio per dare il via ad una fuga, con la media delle prime due ore di corsa a ben 49 km/h. Le prime emozioni vere si sono viste sul Muro di Cà del Poggio (4°categoria), dove passa in vetta per primo Nicola Conci (XDS Astana Team) e perde terreno Antonio Tiberi. Il laziale della Bahrain – Victorious, caduto nel finale della tappa di ieri a Nova Gorica, resta attardato di ben 1′20” ma la fuga di un plotoncino di 34 corridori e il rallentamento da parte del resto del gruppo gli ha permesso di rientrare in gioco. La corsa si avvicina verso la salita simbolo della tappa di oggi, il Monte Grappa (25 km al 5.7% medio, dal versante di Romano d’Ezzelino, noto come “Strada Cadorna) e Marco Frigo (Israel – PremierTech), che corre oggi sulle strade di casa, vince il traguardo volante a Possagno. Sul Grappa prendono vantaggio Conci, Mathias Vacek (Lidl-Trek) e Davide De Pretto (Team Jayco-Alula) e successivamente è il trentino della XDS Astana a tentare l’azione solitaria, ma il terzetto viene riassorbito dai big. Ci pensa Lorenzo Fortunato (XDS Astana Team) ad andarsene per prendere altri punti in vetta al GPM rafforzando la sua Maglia Azzurra, mentre Egan Bernal (INEOS Grenadiers) prova ad attaccare la Maglia Rosa di Isaac Del Toro (UAE Team Emirates – XRG), che risponde insieme a Richard Carapaz (EF Education – EasyPost). Nella discesa del Monte Grappa se ne va ancora Frigo, che verrà ripreso alla fine di essa.

Si arriva alla parte finale di tappa e poco prima di salire a Dori (2° cat.) si forma un drappello con undici corridori: Frigo, Pello Bilbao (Bahrain – Victorious), Nicolas Prodhomme (Decathlon – AG2R La Mondiale), Gianmarco Garofoli (Soudal – Quickstep), Filippo Zana (Jayco – Alula), Romain Bardet (Picnic – PostNL), Bart Lemmen (Visma | Lease a Bike), Florian Stork (Tudor Pro Cycling Team), Filippo Fiorelli (VF – Bardiani Group – CSF- Faizanè), Christian Scaroni (XDS Astana Team) e Carlos Verona (Lidl -Trek).

Sulle prime rampe verso Dori c’è l’attacco di Verona, inseguito da Zana e Garofoli che gli stanno alle calcagna ma non ce la fanno a raggiungerlo. Verona passa indenne al comando al Red Bull KM di Enego e poi in vetta alla salita, dove va in crisi Primoz Roglic (Red Bull – BORA – hansgrohe): gli attacchi ripetuti da parte di Carapaz mettono in seria difficoltà il campione sloveno, aiutato da un brillante Giulio Pellizzari. Sull’altopiano verso Asiago il vantaggio di Verona sugli immediati inseguitori si dilata fino a 50”, ma poi lo spagnolo perde brillantezza quando mancano circa 6 km all’arrivo. Alle sue spalle Zana e Garofoli vengono ripresi da alcuni inseguitori, mentre il gruppo della Maglia Rosa è a pochi secondi, e ciò permette a Verona di trionfare da solo nel centro di Asiago, dove ad attenderlo c’era la sua famiglia, visibilmente commossa.

Seconda posizione per Stork e terzo è Bardet. In classifca Del Toro continua a guidare con 1′20” su Simon Yates (Visma | Lease a Bike) e sul compagno di squadra Juan Ayuso (UAE Team Emirates – XRG). Roglic perde ancora 1′30” dalla Maglia Rosa ed ha ora 3′53” di ritardo.

Domani c’è l’ultimo giorno di riposo, in vista della durissima terza settimana che comincerà martedì con un vero tappone: 203 km da Piazzola sul Brenta a San Valentino (Brentonico) con le salite di Carbonare (2° cat.), Candriai (1° cat.), Passo Santa Barbara (1° cat.) e l’arrivo in quota al termine di una ascesa lunga 18.2 km al 6.1% medio, con punte massime al 14%.

Andrea Giorgini

Carlo Verona vince la prima tappa alpina del Giro dItalia 2025 (foto Luca Bettini/AFP via Getty Images)

Carlo Verona vince la prima tappa alpina del Giro d'Italia 2025 (foto Luca Bettini/AFP via Getty Images)

25-05-2025

maggio 25, 2025 by Redazione  
Filed under Ordini d'arrivo

GIRO D’ITALIA

Lo spagnolo Carlos Verona (Lidl – Trek) si è imposto nella quindicesima tappa, Fiume Veneto – Asiago, percorrendo 215 Km in 5h15′41″, alla media di 41.624 Km/h. Ha preceduto di 22″ il tedesco Florian Stork (Tudor Pro Cycling Team) e di 23″ l’italiano Christian Scaroni (XDS Astana Team). Il messicano Isaac Del Toro (UAE Team Emirates – XRG) è ancora in maglia rosa con 1′20″ sul britannico Simon Yates (Team Visma | Lease a Bike) e 1′26″ sullo spagnolo Juan Ayuso (UAE Team Emirates – XRG). Miglior italiano Damiano Caruso (Bahrain – Victorious), 6° a 2′55″

GRANDE PRÉMIO INTERNACIONAL BEIRAS E SERRA DA ESTRELA (Portogallo)

Il francese Alexis Guerin (Anicolor / Tien 21) si è imposto nella terza ed ultima tappa, Pinhel – Seia, percorrendo 180.2 Km in 4h55′33″, alla media di 36.583 Km/h. Ha preceduto di 2″ il colombiano Jesús David Peña (APHotels & Resorts / Tavira / SC Farense) e di 1′25″ il russo Artem Nych (Anicolor / Tien 21). Nessun italiano in gara. Guerin si impone in classifica con 6″ su Peña e 1′31″ su Nych

TOUR OF JAPAN

L’australiano Liam Walsh (CCACHE x BODYWRAP) si è imposto nella settima ed ultima tappa, circuito di Tokyo, percorrendo 104 Km in 2h07′40″, alla media di 48.877 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Cameron Scott (CCACHE x BODYWRAP) e l’italiano Andrea D’Amato (JCL Team UKYO). L’italiano Alessandro Fancellu (JCL Team UKYO) si impone in classifica con 21″ sull’italiano Simone Raccani (JCL Team UKYO) e 1′09″ sull’australiano Benjamin Dyball (Victoire Hiroshima)

RONDE DE L’ISARD (Under23)

Il francese Victor Jean (CC Étupes) si è imposto nella quinta ed ultima tappa, Saubens – Saint-Girons, percorrendo 150.1 Km in 3h27′05″, alla media di 43.484 Km/h. Ha preceduto allo sprint i connazionali Yoan Morin (Bourg-en-Bresse Ain Cyclisme) e Clément Sanchez (Vendée U Pays de la Loire). Miglior italiano Mattia Negrente (XDS Astana Development Team), 5° a 19″. Il belga Jarno Widar (Lotto Development Team) si impone in classifica con 7″ sull’irlandese Liam O’Brien (Lidl – Trek Future Racing) e 20″ sul colombiano Juan Felipe Rodriguez (Team Sistecredito). Miglior italiano Alessandro Cattani (Team Technipes #inEmiliaRomagna), 5° a 1′01″

VUELTA A BURGOS FEMINAS

L’elvetica Marlen Reusser (Movistar Team) si è imposta anche nella quarta ed ultima tappa, cronometro individuale Villasana de Mena – Lezana de Mena, percorrendo 9.4 Km in 12′51″, alla media di 43.938 Km/h. Ha preceduto allo sprint di 6″ la francese Juliette Labous (FDJ – SUEZ) e di 8″ l’italiana Elisa Longo Borghini (UAE Team ADQ). La Reusser si impone in classifica con 1′51″ sulla Longo Borghini e 1′58″ sull’olandese Yara Kastelijn (Fenix-Deceuninck)

DUE GIORNI MARCHIGIANA – TROFEO CITTÀ DI CASTELFIDARDO

L’italiano Tommaso Dati (Biesse – Carrera – Premac) si è imposto nella corsa italiana, circuito di Castelfidardo, percorrendo 180 Km in 3h51′33″, alla media di 46.642 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Lorenzo Quartucci (Team Solution Tech – Vini Fantini) e il cileno Vicente Rojas (VF Group – Bardiani CSF – Faizanè)

LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): FIUME VENETO – ASIAGO

maggio 25, 2025 by Redazione  
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Il Giro sbarca sulle salite alpine ma la prima delle grandi tappe di montagna disegnate sulle strade dell’Italia settentrionale potrebbe terminare con un “no contest” tra gli uomini di classifica a causa di salite difficilmente sfruttabili dagli scalatori

Una tappa di montagna con le ruote sgonfie. Potrebbe essere definita così la prima delle cinque frazioni che quest’anno sono state disegnate sulla catena alpina per la scelta di salite poco adatte agli scalatori e mal collocate. Si salirà sul Monte Grappa e tutti ritorneremo con la memoria all’ultima impresa di Tadej Pogacar sulle strade della scorsa edizione e molto probabilmente ci rimarremo ancorati a quel ricordo perché stavolta si è scelto di far salire i “girini” dal versante di Romano d’Ezzelino, quello che dodici mesi fa fu percorso in discesa verso Bassano e che è parallelo a quello – molto più impegnativo – sul quale lo sloveno salutò per l’ultima volta la concorrenza. In concreto da Romano sono 25 Km al 5.7%, con i primi 11 Km al 7% di media, è sarebbe stata una salita in grado di stimolare gli appetiti degli scalatori se si fosse affrontata vicino all’arrivo e non a quasi 90 Km dal traguardo, tanti se ne dovranno percorrere quest’anno per arrivare ad Asiago. Dopo l’interminabile discesa successiva – lungo esattamente quanto la precedente scalata – si dovrà percorrere un tratto di 17 Km pianeggiante che terminerà con la discesa delle famose “scale di Primolano”, finita la quali inizierà la seconda ed ultima ascesa ufficiale di giornata, diretta alla località di Dori. Sono 16.6 Km al 5.3% che rappresentano una delle più agevoli porte d’accesso all’Altopiano di Asiago, resa ancora meno angusta da ben 23 tornanti; una volta superata questa salita bisognerà pedalare ancora per quasi 27 Km prima di mettere fine a questa tappa, compresivi di un ultimo tratto d’ascesa di 1500 metri all’8% sul quale si svetterà a 20 Km dall’epilogo. Potrebbe essere quest’ultimo lo scenario di altre scintille tra il messicano Del Toro e avversari, sul modello di quelle viste martedì scorso salendo verso la Pietra di Bismantova e ieri pomeriggio sulla rampa del Monte Berico, ma i fatti di Nova Gorica lanciano una nuova luce su questa tappa. Ieri, complice la caduta, la maglia rosa ha guadagnato quasi un minuto su corridori come Roglic e Ayuso, i due principali favoriti per la vittoria finale, e questi e altri uomini – come il colombiano Bernal e il nostro Tiberi – potrebbero non voler attende le tappe di montagna previste nella terza settimana, molto più adatte alla selezione. E così, la volontà di taluni di recuperare il più in fretta possibile potrebbe spingere a rendere la corsa dura sulle ascese del Grappa e di Dori, magari facendo leva sull’inesperienza del messicano, professionista solo dalla scorsa stagione e che potrebbe soffrire la terza settimane. E le ruote sgonfie della tappa di Asiago potrebbero inturgidirsi all’istante…

Mauro Facoltosi

Il sacrario militare del Leiten ad Asiago e l’altimetria della quindicesima tappa (www.7comunionline.it)

Il sacrario militare del Leiten ad Asiago e l’altimetria della quindicesima tappa (www.7comunionline.it)

I VALICHI DELLA TAPPA

Sella di Mire (220 metri). Valicata dalla Strada Provinciale 86 “delle Mire” nel corso della discesa da San Pietro di Feletto (Muro di Cà del Poggio) a Refrontolo

Sella del Col Zaloppa (1379 metri), Sella Prassolan (1378 metri), Forcelletto (1271 metri), Sella Pontera (1235 metri), Sella di Pramozet (1089 metri), Colle dei Zanghi (1062 metri) . Valicati dalla Strada Provinciale 148 “Monte Grappa” (ex Strada Statale 141 “Strada Cadorna”) lungo la discesa dal Monte Grappa verso Caupo

Sella di Santa Lucia (319 metri). Attraversata dalla Strada Statale 50 “del Grappa e del Passo Rolle” tra Feltre e Arten, coincide con il bivio per Caupo e per il versante settentrionale del Monte Grappa (dal quale proverranno i corridori)

Sella di Arten (319 metri).Si trova nei pressi dell’omonima località, frazione del comune di Fonzaso.

Colle di Chiesa (352 metri). Valicato dalla Strada Regionale 50 bis “del Grappa e del Passo Rolle” tra Arsiè e Primolano, all’altezza dell’abitato di Fastro. Il versante che si percorrerà in discesa è noto con il toponimo di “Scale di Primolano”. Spesso inserita nel percorso del Giro, ha ospitato in due occasioni un traguardo GPM: il primo a iscrivere il suo nome nel ristretto albo d’oro delle “Scale” è stato il belga Tim Wellens durante la tappa Sarnonico – Vittorio Veneto del Giro 2014, vinta dal laziale Stefano Pirazzi; nel 2022 gli è succeduto il connazionale Dries De Bondt, che poi si impose sul traguardo della Borgo Valsugana – Treviso

Sella Lazzaretti (1091 metri). Coincide con l’omonima località

Sella di Foza (1083 metri). Coincide con l’omonima località, quotata 1086 metri sulle cartine del Giro 2017. Nel 2017 ospitò l’ultimo Gran Premio della Montagna di quell’edizione del Giro, che si sarebbe conclusa il giorno dopo a Milano con una tappa a cronometro pianeggiante e rivelatasi determinante per il definitivo passaggio delle consegne al vertice della classifica tra il colombiano Nairo Quintana e l’olandese Tom Dumoulin: a conquistare il GPM di Foza fu il lucano Domenico Pozzovivo, mentre 14 Km più avanti sul traguardo della Pordenone – Asiago si imporrà il francese Thibaut Pinot.

Sella Gallio (1093 metri). Coincide con l’omonima località, quotata 1081 metri sulle cartine del Giro 2017.

Sella di Bertigo (1099 metri). Valicata dalla Strada Provinciale 128 “di Gallio” tra Gallio e Bertigo

SALA STAMPA

Italia

Vince Asgreen, ride solo Del Toro: caduti e staccati Ayuso, Roglic, Tiberi, Bernal e Ciccone

Gazzetta dello Sport

Slovenia

Asgreenu zmaga, Rogliču dodatne sekunde (Vince Asgreen, Roglič perde secondi)

Delo

Danimarca

Ny dansk triumf: Kasper Asgreen vinder 14. etape af Giro d’Italia (Nuovo trionfo danese: Kasper Asgreen vince la 14a tappa del Giro d’Italia)

Politiken

Regno Unito

Asgreen goes solo after peloton crash to claim stage 14 of Giro d’Italia (Asgreen va in fuga da solo dopo la caduta del gruppo e conquista la 14a tappa del Giro d’Italia)
The Guardian

Francia

Le grand numéro d’Asgreen, le général chamboulé derrière Del Toro (Il grande numero di Asgreen, la classifica generale rimescolata dietro Del Toro)

L’Équipe

Spagna

Vuelco al Giro (Giro ribaltato)

AS

Belgio

Herboren Kasper Asgreen soleert naar winst in hectische Giro-etappe, Isaac Del Toro steviger in roze na tijdsverlies voor concurrenten (Il rinato Kasper Asgreen conquista la vittoria in solitaria in una tappa frenetica del Giro, Isaac Del Toro più saldamente in rosa dopo aver guadagnato tempo rispetto ai rivali)

Het Nieuwsblad

Paesi Bassi

Giro-etappe prooi voor Asgreen; Roglic en Ayuso verliezen tijd door massale valpartij (Vittorie di tappa al Giro per Asgreen; Roglic e Ayuso perdono tempo in un grave incidente)

De Telegraaf

Germania

Asgreen siegt als Solist – Sturz in der Heimat: Roglic verliert Zeit (Asgreen vince da solista – incidente in casa: Roglic perde tempo)

Kicker

Repubblica Ceca

Déšť a pád určily závěr dne na Giru. Roztržený peloton nestačil na Asgreena (Pioggia e caduta hanno decretato la fine della giornata del Giro. Il gruppo smembrato non è bastato ad Asgreen)

Mladá Fronta Dnes

Usa

Mexican rider Del Toro extends Giro lead beyond a minute after rivals slowed by crash (Il corridore messicano Del Toro estende il vantaggio al Giro oltre un minuto dopo che i rivali sono stati rallentati da una caduta)

The Washington Post

Colombia

Egan Bernal se cayó, minimizó pérdidas de una caótica etapa 14 del Giro de Italia y sigue en el top 10 (Egan Bernal è caduto, riducendo al minimo le perdite in una caotica tappa 14 del Giro d’Italia e rimanendo tra i primi 10)

El Tiempo

Ecuador

El danés Kasper Asgreen gana la etapa 14 del Giro de Italia, Richard Carapaz llega noveno y se mantiene en cuarto lugar en la clasificación general (Il corridore danese Kasper Asgreen vince la 14a tappa del Giro d’Italia, mentre Richard Carapaz conclude nono e rimane al quarto posto nella classifica generale)

El Universo

Messico

Isaac del Toro amplia su ventaja de líder en el Giro de Italia (Isaac del Toro amplia il suo vantaggio al Giro d’Italia)

La Jornada

Australia

Aussie Groves makes podium but misses out at Giro (L’australiano Groves sale sul podio ma non riesce a qualificarsi per il Giro)

The West Australian

GLI ORARI DEL GIRO

11.35: partenza da Fiume Veneto
12.10-12.20: traguardo volante di San Martino Colle Umberto
12.30-12.40: GPM di Muro di Cà del Poggio
13.30-13.45: traguardo volante di Possagno
13.45-14.00: inizio salita Monte Grappa
14.45-15.10: GPM del Monte Grappa
15.40-16.10: inizio salita Dori
16.05-16.45: traguardo volante di Enego (con abbuoni)
16.20-17.00: GPM di Dori
16.50-17.35: arrivo ad Asiago

METEO GIRO

Fiume Veneto: nubi sparse, 18°C, vento debole da SO (4-14 Km/h), umidità al 55%
Muro di Cà del Poggio (GPM – Km 44.7): parzialmente nuvoloso, 18°C, vento moderato da S (9-25 Km/h), umidità al 56%
Possagno (traguardo volante – Km 89.8): parzialmente nuvoloso, 18°C, vento moderato da S (9-30 Km/h), umidità al 63%
Monte Grappa (GPM – Km 128.6): cielo coperto, 8.9°C, vento debole da SO (6-9 Km/h), umidità al 60%
Enego (traguardo volante – Km 186.8): parzialmente nuvoloso, 13°C, vento moderato da S (5-29 Km/h), umidità al 69%
Asiago: parzialmente nuvoloso, 13°C, vento moderato da S (4-31 Km/h), umidità al 76%

DISCOGIRO

Tapum

GIRO AL CONTRARIO

L’ordine d’arrivo della quattordicesima tappa

1° Ben Turner
2° Jonathan Castroviejo s.t.
3° Giulio Ciccone
4° Jacopo Mosca s.t.
5° Albert Torres s.t.

Classifica generale

1° Alexander Krieger
2° Jensen Plowright a 14’32”
3° Gerben Thijssen a 17’02”
4° Niklas Märkl a 17′10″
5° Gijs Van Hoecke a 22’15”

Miglio italiano Enrico Zanoncello, 6° a 25’50”

L’ULTIMO GIRO DI MAGNI

Riviviamo l’edizione 1955 della Corsa Rosa attraverso i titoli del quotidiano “La Stampa”. Quell’anno si impose per la terza ed ultima volta in carriera Fiorenzo Magni

28 MAGGIO 1955 – 14a TAPPA: ANCONA – CERVIA PINETA (173 Km)

MINARDI PRIMO IN VOLATA A CERVIA SU UN GRUPPETTO DI QUATTRO CORRIDORI

Fugge la piccola pattuglia col permesso degli assi – Attacco di Nencini alla “maglia rosa” – Koblet domina il gruppo degli assi – Classifica generale immutata – Oggi Cervia-Ravenna a cronometro

IN SLOVENIA VINCE ASGREEN. DEL TORO AUMENTA IL VANTAGGIO IN CLASSIFICA GENERALE COMPLICE UNA CADUTA CHE ATTARDA DIVERSI BIG

maggio 24, 2025 by Redazione  
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A Nova Gorica Kasper Asgreen (Team EF Education EasyPost) ottiene la prima vittoria stagionale dopo un periodo di appannamento prolungato. Una caduta a circa 20 km dal traguardo attardi diversi uomini di classifica, soprattutto Giuiolo Ciccone (Team Lidl Trek) il cui Giro è praticamente finito

Dopo l’Albania, il Giro 2025 esce di nuovo dai confini italiani per fare una capatina in Slovenia, patria di Tadej Pogacar vincitore lo scorso anno della maglia rosa. Un omaggio al campione sloveno ma anche ad una nazione che sforna ormai regolarmente ciclisti che possono dire la loro nel ciclismo che conta. SI parte da Treviso e si arriva a Nova Gorica dopo 195 km in cui il gpm di San Martino ed i due passaggi sul ripido muro di Saver, da ripetere in due occasioni, accenderanno le micce per un finale di corsa che si annuncia spettacolare e nel quale Isaac Del Toro (UAE Team Emirates) dovrà impegnarsi per difendere la maglia rosa. Dopo diversi attacchi si formava una prima fuga intorno al km 10 grazie all’azione di undici ciclisti ovvero Quinten Hermans e Fabio van der Bossche (Team Alpecin Deceuninck), Dries de Bondt e Stan Dewulf (Decathlon AG2R LA Mondiale), Kasper Asgreen (Team EF Education EasyPost), Enzo Paleni (Team Groupama FDJ), Taco van der Hoorn (Team Intermarchè Wanty), Alex Edmondson (Team Picnic PostNL), Wout van Aert (Team Visma Lease a Bike), Josef Cerny e Luke Lamperti (Team Soudal Quick Step). Una volta ripresa dal gruppo, ricominciavano scatti e controscatti e questa volta ad avvantaggiarsi erano Clement Davy (Team Groupama FDJ), Louis Meintjes (Team Intermarchè Wanty), Mirco Maestri (Team Polti VisitMalta), Martin Marcellusi (VF Group – Bardiani CSF – Faizanè) ed ancora Asgreen. Dopo qualche km Meintjes si rialzava e così restavano in quattro in testa alla corsa. Maestri vinceva il primo traguardo volante di Morsano al Tagliamento posto al km 75.6. Sotto una pioggia battente Marcelllusi si aggiudicava il secondo traguardo volante di Talmassons posto al km 99.9. Maestri vinceva infine il terzo traguardo volante di Manzano posto al km 131.9. Asgreen scollinava in prima posizione sul gpm di San Martino posto al km 156.1. Il gruppo si faceva sempre più minaccioso alle spalle dei battistrada ma una caduta ai meno 23 scompaginava le carte in tavola. Tra i ciclisti coinvolti si segnalavano molti componenti della lidl Trek tra cui Giulio Ciccone, Mads Pedersen, Mathias Vacek e Daan Hoole. Anche alcuni ciclisti di akta classifica come Primoz Roglic (Team Redbull BORA Hansgrohe), Antonio Tiberi (Team Bahrain Victorious), Juan Ayuso (UAE Team Emirates) ed Egan Bernal (Team INEOS Grenadiers) restavano attardati. Asgreen vinceva i due gpm di Saver, posti rispettivamente al km 172.6 e 186.5 ed era il più convinto a credere nell’azione dei fuggitivi. Alla fine il ciclista danese, dopo essersi involato tutto solo, riusciva a restare in testa fino al traguardo di Nova Gorica, che tagliava con 16 secondi di vantaggio su Kaden Groves (Team Alpecin Deceuninck) secondo ed Olav Kooij (Team Visma Lease a Bike) terzo. Chiudevano la top five Orluis Aular (Team Movistar) in quarta posizione e Stefano Oldani (Team Cofidis) in quinta posizione. Il gruppo giungeva al traguardo spezzettatissimo, con Ciccone il più attardato degli uomini di classifica con oltre 16 minuti di ritardo sul groppone. Per Asgreen è la prima vittoria stagionale mentre la classifica generale vede adesso Isaac Del Toro (UAE Team Emirates) in maglia rosa con 1 minuto e 20 secondi di vantaggio su Simon Yates (Team Visma Lease a Bike) ed 1 minuto e 26 secondi di vantaggio su Ayuso. Domani è in programma la quindicesima tappa da Fiume Veneto ad Asiago di 219 km con le impegnative salite di Monte Grappa e di Dori mentre nei primi 90 km sono poste quelle di Ca’ del Poggio e di Possagno che dovrebbero vedere formarsi la fuga di giornata. Quest’ultima ha concrete possibilità di riuscita, soprattutto dopo la caduta che ha segnato la tappa di oggi e che potrebeb avere ulteriori conseguenze su alcuni uomini di classifica.

Antonio Scarfone

Kasper Asgreen vince a Nova Gorica (foto: Getty Images)

Kasper Asgreen vince a Nova Gorica (foto: Getty Images)

24-05-2025

maggio 24, 2025 by Redazione  
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GIRO D’ITALIA

Il danese Kasper Asgreen (EF Education – EasyPost) si è imposto nella quattordicesima tappa, Treviso – Nova Gorica, percorrendo 195 Km in 4h04′40″, alla media di 47.82 Km/h. Ha preceduto di 16″ l’australiano Kaden Groves (Alpecin – Deceuninck) e l’olandese Olav Kooij (Team Visma | Lease a Bike). Miglior italiano Stefano Oldani (Cofidis), 5° a 16″. Il messicano Isaac Del Toro (UAE Team Emirates – XRG) è ancora in maglia rosa con 1′20″ sul britannico Simon Yates (Team Visma | Lease a Bike) e 1′26″ sullo spagnolo Juan Ayuso (UAE Team Emirates – XRG). Miglior italiano Damiano Caruso (Bahrain – Victorious), 7° a 2′55″

GRANDE PRÉMIO INTERNACIONAL BEIRAS E SERRA DA ESTRELA (Portogallo)

Lo spagnolo Jordi López (Euskaltel – Euskadi) si è imposto nella seconda tappa, Figueira de Castelo Rodrigo – Celorico da Beira, percorrendo 188.5 Km in 5h01′29″, alla media di 37.515 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’uruguaiano Guillermo Thomas Silva (Caja Rural – Seguros RGA) e di 3″ il connazionale Mikel Retegi (Equipo Kern Pharma). Nessun italiano in gara. Silva è ancora leader della classifica con 6″ su López e 15″ su Retegi

TOUR OF JAPAN

Lo spagnolo Benjamín Prades (VC Fukuoka) si è imposto nella sesta tappa, Hashimoto Park (Sagamihara) – Toriihara Park, percorrendo 107.5 Km in 2h24′29″, alla media di 44.642 Km/h. Ha preceduto di 1″ il giapponese Shunsuke Imamura (Wanty – Nippo – ReUz) e il tedesco Jon Knolle (REMBE | rad-net). Miglior italiano Nicolò Garibbo (JCL Team UKYO), 10° a 6″. L’italiano Alessandro Fancellu (JCL Team UKYO) è ancora leader della classifica con 21″ sull’italiano Simone Raccani (JCL Team UKYO) e 1′09″ sull’australiano Benjamin Dyball (Victoire Hiroshima)

RONDE DE L’ISARD (Under23)

Il colombiano Juan Felipe Rodriguez (Team Sistecredito) si è imposto nella quarta tappa, Espéraza – Pla de Soulcem, percorrendo 124.3 Km in 3h15′46″, alla media di 38.096 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’irlandese Liam O’Brien (Lidl – Trek Future Racing) e di 7″ il belga Jarno Widar (Lotto Development Team). Miglior italiano Simone Zanini (XDS Astana Development Team), 5° a 39″. Widar è ancora leader della classifica con
7″ su O’Brien e 20″ su Rodriguez. Miglior italiano Alessandro Cattani (Team Technipes #inEmiliaRomagna), 5° a 1′01″

VUELTA A BURGOS FEMINAS

L’elvetica Marlen Reusser (Movistar Team) si è imposta nella terza tappa, Soncillo – Picón Blanco, percorrendo 95 Km in 2h47′35″, alla media di 34.013 Km/h. Ha preceduto allo sprint di 40″ l’olandese Yara Kastelijn (Fenix-Deceuninck) e di 1′17″ l’italiana Elisa Longo Borghini (UAE Team ADQ). La Reusser è la nuova leader della classifica con 1′10″ sulla Kastelijn e 1′43″ sulla Longo Borghini

DUE GIORNI MARCHIGIANA – GRAN PREMIO SANTA RITA

L’italiano Francesco Parravano (Mg.K Vis Costruzioni e Ambiente) si è imposto nella corsa italiana, circuito di Castelfidardo, percorrendo 170.3 Km in 4h10′30″, alla media di 40.79 Km/h. Ha preceduto allo sprint gli italiani Matteo Ambrosini (MBH Bank Ballan CSB) e Alex Tolio (VF Group – Bardiani CSF – Faizanè)

LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): TREVISO – NOVA GORICA

maggio 23, 2025 by Redazione  
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Il Giro fa ritorno sulle strade della penisola balcanica due settimane dopo la grande partenza dall’Albania. Stavolta la Corsa Rosa farà scalo in Slovenia dove a Nova Gorica, a due passi dal confine con l’Italia, andrà in scena il quinto dei sette arrivi allo sprint previsti quest’anno

Quindici giorni fa il Giro aveva preso ufficialmente il via dall’Albania, ora la Corsa Rosa farà nuovamente ritorno sulle strade della penisola balcanica per una capatina a Nova Gorica, cittadina della Slovenia situata a ridosso del confine con l’Italia. Qui andrà in scena il quinto dei sette arrivi allo sprint previsti da questa edizione, dopo quelli visti a Lecce, Matera, Napoli e Viadana. In particolare oggi la volata finale dovrebbe disputarsi a ranghi non compattissimi, sullo stile di quella conquistata da Mads Pedersen nella città dei Sassi, anche se il finale sarà molto meno complicato. Superata la frontiera i corridori si troveranno a pedalare in un tratto conclusivo di 45 Km saranno movimentato da morbide colline e dar i maggior grattacapi agli sprinter non sarà quella che più risalta sull’altimetria – il GPM di Gonjače – ma il microscopico dentino di Saver, che sul grafico quasi non si nota e necessita di una lente d’ingrandimento per essere apprezzato. Infatti è lungo appena 700 metri ma per il fatto di essere collocato a poco meno di 8 Km dall’arrivo e di presentare inclinazioni comunque non banalissime (la pendenza media è del 7.6% e proprio in vetta ci sarà un micromuretto di 150 metri al 15%) finirà per dare una bella setacciata al gruppo, finendo per escludere sicuramente qualche velocista. Considerata la brevità dello sforzo, ci potrebbero essere sprinter che – sotto i colpi delle alte velocità tipiche dei finali – arrivino a perdere solo pochissimi metri dal gruppo principale per poi rientrare grazie ai rettilinei che caratterizzeranno i chilometri successivi, ma poi si ritroverebbero con le gambe imballate al momento della volata.

Mauro Facoltosi

Il monastero di Kostanjevica a Nova Gorica e l’altimetria della quattordicesima tappa (Wikipedia)

Il monastero di Kostanjevica a Nova Gorica e l’altimetria della quattordicesima tappa (Wikipedia)

I VALICHI DELLA TAPPA

Valico della Plessiva (107 metri). Valico di confine tra Italia (Cormons) e Slovenia (Dobrovo), raggiunto dal lato italiano dalla Strada Regionale 409 “di Plessiva”

SALA STAMPA

Italia

Vicenza esalta la classe di super Pedersen. E Del Toro guadagna altri 9 secondi

Gazzetta dello Sport

Slovenia

Četrta etapna zmaga Pedersena, Roglič šesti – Bettini: Obožujem Rogličevo zgodbo, a zmagal bo Ayuso (Quarta vittoria di tappa per Pedersen, sesto Roglič – Bettini: Adoro la storia di Roglič, ma vincerà Ayuso)

Delo

Danimarca

Stolt og glad Mads Pedersen tager ny, historisk sejr i Giro d’Italia (Orgoglioso e felice Mads Pedersen conquista una nuova, storica vittoria al Giro d’Italia)

Politiken

Regno Unito

Unstoppable Pedersen pips Van Aert in uphill sprint on stage 13 (Pedersen inarrestabile supera Van Aert in uno sprint in salita nella 13a tappa)

The Guardian

Francia

Pedersen encore vainqueur, Bardet rattrapé à 500 m de l’arrivée (Pedersen vince ancora, Bardet raggiunto a 500 metri dal traguardo)

L’Équipe

Spagna

Póker de Pedersen, míster bonus Del Toro

AS

Belgio

Beresterke Mads Pedersen klopt Wout van Aert in Giro na heerlijk duel tot op de streep, zelfs roze trui Del Toro kon duo niet volgen (Il fortissimo Mads Pedersen batte Wout van Aert al Giro dopo un grande duello fino al traguardo, anche la maglia rosa Del Toro non è riuscita a seguire il duo)

Het Nieuwsblad

Paesi Bassi

Pedersen op sublieme wijze naar vierde etappezege in Giro d’Italia, Van Aert kansloos in sprint (Pedersen conquista la quarta vittoria di tappa al Giro d’Italia in modo sublime, Van Aert non ha scampo in volata)

De Telegraaf

Germania

Ex-Weltmeister Pedersen feiert vierten Tagessieg (L’ex campione del mondo Pedersen festeggia la quarta vittoria)

Kicker

Repubblica Ceca

Útoku Vacka chybělo 500 metrů. Pedersen slaví čtvrtou výhru, Del Toro přidal vteřiny (L’attacco di Vacek era corto di 500 metri. Pedersen festeggia la quarta vittoria, Del Toro aggiunge secondi)

Mladá Fronta Dnes

Usa

Mexican rider Del Toro adds 5 seconds to his Giro lead; Pedersen wins his 4th stage (Il corridore messicano Del Toro aggiunge 5 secondi al suo vantaggio al Giro; Pedersen vince la sua quarta tappa)

The Washington Post

Colombia

Egan Bernal dinamitó la etapa 13 del Giro de Italia, da cátedra en la montaña y ya entra el top 10 de la general (Egan Bernal ha dominato la 13a tappa del Giro d’Italia, dando prova di sé in montagna e rientrando ora nella top 10 della classifica generale)

El Tiempo

Ecuador

Mads Pedersen gana la etapa 13 del Giro de Italia; Richard Carapaz cruza junto al pelotón y se mantiene en el top 10 (Mads Pedersen vince la 13a tappa del Giro d’Italia; Richard Carapaz pedala con il gruppo e rimane nella top 10)

El Universo

Messico

Del Toro sube de nuevo al podio y mantiene liderato en el Giro de Italia (Del Toro sale nuovamente sul podio e mantiene la testa della classifica al Giro d’Italia)

La Jornada

Australia

Mads for it! Pedersen shoots to fourth Giro stage win (Pazzo per questo! Pedersen scatta alla quarta vittoria di tappa al Giro)

The West Australian

GLI ORARI DEL GIRO

12.55: partenza da Treviso
14.25-14.40: traguardo volante di Morsano al Tagliamento
15.00-15.10: traguardo volante di Talmassons
15.35-15.55: traguardo volante di Manzano (con abbuoni)
16.00-16.20: passaggio di confine Italia / Slovenia
16.10-16.35: GPM di Goniace / San Martino
16.20-16.40: passaggio di confine Slovenia / Italia
16.30-16.55: passaggio di confine Italia / Slovenia
16.35-17.00: GPM di Saver
16.45-17.10: primo passaggio dal traguardo
16.45-17.10: passaggio di confine Slovenia / Italia
16.50-17.15: passaggio di confine Italia / Slovenia
16.55-17.20: GPM di Saver
17.00-17.30: arrivo a Nova Gorica

METEO GIRO

Treviso: nubi sparse, 19°C, vento debole da SO (3-17 Km/h), umidità al 60%
Morsano al Tagliamento (traguardo volante – Km 78.6): nubi sparse, 19°C, vento debole da N (2-15 Km/h), umidità al 51%
Talmassons (traguardo volante – Km 100.8): nubi sparse, 19°C, vento debole da NO (4-15 Km/h), umidità al 47%
Gonjače (GPM – Km 167.1): nubi sparse, 18°C, vento debole da S (1-14 Km/h), umidità al 45%
Nova Gorica: parzialmente nuvoloso, 18°C, vento debole da N (4-17 Km/h), umidità al 50%%

DISCOGIRO

Luce (tramonti a nord est) (Elisa)

GIRO AL CONTRARIO

L’ordine d’arrivo della tredicesima tappa

1° Ethan Hayter
2° Fran Miholjevic s.t.
3° Afonso Eulalio s.t.
4° Albert Torres s.t.
5° Maikel Zijlaard s.t.

Miglior italiano Matteo Moschetti, 14° a 28″

Classifica generale

1° Alexander Krieger
2° Niklas Märkl a 16′17″
3° Jensen Plowright a 17′27″
4° Gerben Thijssen a 19′57″
5° Enrico Zanoncello a 22′12″

L’ULTIMO GIRO DI MAGNI

Riviviamo l’edizione 1955 della Corsa Rosa attraverso i titoli del quotidiano “La Stampa”. Quell’anno si impose per la terza ed ultima volta in carriera Fiorenzo Magni

27 MAGGIO 1955 – 13a TAPPA: SCANNO – ANCONA (251 Km)

VITTORIA DI ALBANI AD ANCONA SU DI UN GRUPPO DI 17 CORRIDORI

La tredicesima tappa del Giro ciclistico d’Italia

Staccata gli assi di dieci minuti – Coletto dal sedicesimo al quinto posto in classifica a nove secondi da Coppi – Geminiani sempre “Maglia rosa” – Oggi: Ancona – Cervia di km. 168

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