VAN AERT E’ LA STELLA PIU’ BRILLANTE AD HARELBEKE

marzo 24, 2023 by Redazione  
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La E3 Saxo Bank Classic diventa una corsa a tre negli ultimi 30 km, dove la superiorità di Wout van Aert (Team Jumbo Visma), Mathieu van der Poel (Team Alpecin Deceuninck) e Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) appare netta. Nella volata ristretta il campione belga si impone sull’olandese e sullo sloveno

La E3 Saxo Bank Classic 2023 parte da Harelbeke e termina ad Harelbeke dopo poco più di 204 km. Un concentrato di pavè e di muri tipico delle corse del Nord, primo atto di una serie di gare che porteranno al gran finale del Giro delle Fiandre di domenica 2 Aprile. La difficoltà del percorso ed il prestigio di questa semiclassica, di categoria WT, attirano nomi di altissimo livello e basti pensare che, come alla Milano-Sanremo, sarà alla partenza il terzetto dei fenomeni ovvero Wout van Aert, Mathieu van der Poel e Tadej Pogacar. La Jumbo Visma in particolare mette sul piatto, oltre al campione belga, una squadra fortissima con diversi potenziali capitani, con Christophe Laporte, Tiesj Benoot e Dylan van Baarle che possono dire la loro nel caso in cui Van Aert avesse qualche difficoltà. Tra i ciclisti italiani, dopo il secondo posto alla Classicissima, c’è molta attesa per Filippo Ganna, al primo impegno stagionale in Belgio, tra l’altro da capitano unico dell’INEOS Grenadiers. Altri protagonisti che potranno accendere la corsa sono Julian Alaphilippe e Kasper Asgreen (Team Soudal Quick Step), Biniam Girmay (Team Intermarchè Circus Wanty), Matej Mohoric (Team Bahrain Victorious), Alberto Bettiol (Team EF Education EasyPost), Stefan Kung (Team Groupama FDJ), Jasper Stuyven e Mads Pedersen (Team Trek Segafredo). La fuga di giornata dopo la partenza da Harelbeke, vedeva cinque ciclisti protagonisti: Mathias Norsgaard (Team Movistar), Mathis Le Berre (Team Arkea Samsic), Kelland O’Brien (Team Jayco AlUla), Thomas Bonnet (Team TotalEnergies) e Martin Urianstad (Uno-X Pro Cycling Team). La fuga aveva vita relativamente breve visto che già sul Taaienberg una potente accelerazione di Van der Poel riportava il gruppo, già abbastanza spezzettato, sulla testa della corsa. Alle spalle dell’olandese Van Aert era la sua ombra. Le cose si rimescolavano a corca 70 km dall’arrivo quando prima Matteo Jorgenson (Team Movistar) e successivamente un terzetto formato da Nathan Van Hooydonck (Team Jumbo Visma), Soren Kragh Andersen (Team Alpecin Deceuninck) e Matej Mohoric (Team Bahrain Victorious) riuscivano ad evadere dal gruppo dei migliori. Una nuova violenta accelerazione di Van der Poel consentiva al gruppo inseguitore di raggiungere il terzetto di testa poco prima dello Stationberg quando mancavano 57 km alla conclusione. Anche Pogacar e Van Aert erano nel primo gruppo. A 50 km dalla conclusione i sei uomini di testa avevano un vantaggio di 45 secondi dal primo gruppo degli inseguitori. A 41 km dalla conclusione solo Mohoric riusciva a restare attaccato a Van Aert, Van del Poel e Pogacar, dopo un altro show dell’olandese sul Paterberg. A fativa Kragh Andersen e Van Hooydonck riuscivano comunque a rientrare sui quattro ciclisti di testa quando mancavano poco meno di 40 km alla conclusione. Sull’Oude Kwaremont i tre fenomeni tornavano ad accelerare e si avvantaggiavano definitivamente sugli altri tre ciclisti che si facevano sfilare e sarebbero stati raggiunti poco più tardi da un altro drappello di ritardatari con Filippo Ganna unico italiano presente. Van Aert, Pogacar e Van der Poel avevano ormai fatto il vuoto ed a 30 km dalla conclusione già potevano studiarsi in vista della volata ristretta alla quale avrebbero partecipato. Il primo a partire era Pogacar ma alla sua ruota si portava Van der Poel che lo superava di slancio. A sua volta Van Aert accelerava con una progressione irresistibile e sopravanzava l’olandese, andando a vincere ad Harelbeke per il secondo anno consecutivo. Van der Poel era secondo mentre Pogacar chiudeva sul gradino più basso del podio. Matteo Jorgenson (Team Movistar) era quarto a 33 secondi di ritardo da Van Aert mentre chiudeva la top five Ivan Garcia Cortina a 44 secondi di ritardo dal belga. Da segnalare il buon decimo posto finale di Filippo Ganna. Van Aert ottiene la prima vittoria stagionale su strada e si candida ad essere protagonista nelle prossime corse del Nord, con l’obbiettivo dichiarato del Giro delle Fiandre in programma domenica 2 Aprile. La sfida contro Pogacar e Van der Poel è appena iniziata, dopo una già entusiasmante Milano-Sanremo.

Antonio Scarfone

Wout van Aert vince la E3 Saxo Bank Classic (foto: Getty Images)

Wout van Aert vince la E3 Saxo Bank Classic (foto: Getty Images)

ROGLIC, 6 VITTORIE STAGIONALI SU 12 GARE: VINCE IN SALITA A LO PORT E CONSOLIDA IL PRIMATO

marzo 24, 2023 by Redazione  
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Roglic è una sentenza. Sesta vittoria stagionale in 12 giorni di corsa per lo sloveno della Jumbo-Visma il quale dimostra, per ora, di essere il più forte alla Volta a Catalunya 2023 aggiudicandosi la quinta tappa dopo aver staccato nel corso dell’ultimo tratto della durissima salita finale del Mirador del Portell (8 km e mezzo di lunghezza ed una pendenza media dell’8,8%.) Remco Evenepoel (Soudal-Quick Step). Terzo un ottimo Joao Almeida (UAE Team Emirates). Crolla, invece, Giulio Ciccone (Trek-Segafredo), arrivato ad oltre 1’30” da Roglic.

Si parte da Tortosa per arrivare a Lo Port in una frazione che misura complessivamente 178 km con l’epilogo del Mirador del Portell, l’ascesa più dura dell’edizione 2023. Prima dell’ultima salita, ecco l’Alt de Bot (7,6 km al 3,4%) e il Coll de Som (4km al 4,2%). Tutti aspettano la tenzone tra i due protagonisti: Remco Evenepoel e Primoz Roglic, con la possibilità da parte di Giulio Ciccone di far la parte del guastafeste.
Sono in 3 a fuggire dal gruppo – Ethan Hayter (Ineos), Guillaume Martin (Cofidis) e Tsgabu Grmay (Team Jayco AlUla) – partiti sull’Alt de Bot. Martin conquista altri punti consolidando la propria leadership nella speciale classifica dei grimpeurs. A questo punto Hayter e Martin si rialzano sui pedali, mentre Grmay prosegue nella sua azione. Dal plotone inseguitore escono Julen Amezqueta (Caja Rural), Hector Carretero, Pablo Castrillo, Josè Felix Parra (Equipo Kern Pharma) e Ibai Azurmendi (Euskaltel Euskadi), che raggiungono Martin. Questo gruppettino fagociterà dopo qualche chilometro anche Grmay. A 90 km dall’arrivo il vantaggio di questi 7 corridori sul gruppo dei migliori è di 2’35”.
Inizia il Coll del Som, che la testa della corsa affronta tranquillamente con Martin che anche stavolta passa per primo per poi rialzarsi. Il gruppo lascia ancora fare, prima che in vista dell’ascesa finale si scaldino i motori. A quel punto passa al comando del gruppo inseguitore la Soudal-Quick Step, davanti alla Jumbo-Visma. L’andatura si alza e il distacco dalla testa della corsa che si riduce ai 2’30”. Alzano la testa anche quelli della Ineos-Grenadiers con Geraint Thomas ed Egan Bernal e si fanno vedere anche i rosso-neri della Bahrain Victorious per Mikel Landa, quarto in classifica a 44” dai leader. Siamo ai -25 km dall’arrivo, i fuggitivi provano a stringere i denti ma più ci si avvicina all’ascesa finale più il vantaggio si assottiglia. Castrillo si stacca subito dal gruppetto dei fuggitivi mentre Grmay prova ad allungare. Si stacca Carreteto. All’inseguimento di Grmay rimangono Parra, Amezqueta e Azurmendi. Dietro lavorano anche la Bora-Hansgrohe e la EF Education-EasyPost, mentre si staccano Thomas e Bernal. Grmay continua a resistere da solo in testa ma viene ripreso ai -6,5 dal traguardo. Ai -4,5 km parte all’attacco Evenepoel. Tengono bene Roglic e Marc Soler (UAE Team Emirates). All’inseguimento di questi tre corridori si lancia un altro terzetto, composto da Landa, Michael Woods (Israel-Premier Tech) e il compagno di squadra di Carapaz Rigoberto Uran. Riattacca Remco, ma Roglic risponde presente. Si forma un quartetto in testa quando ai tre al comando si aggiunge Joao Almeida (UAE Team Emirates). Giulio Ciccone, in crisi, perde terreno dai primi. Negli ultimi 2000 metri Soler lavora per Almeida prima di staccarsi.
All’ultimo chilometro Evenepoel accelera. Roglic lo segue e anche Almeida. Ai -300 metri prova la rasoiata il campione del mondo, Roglic però non molla. Spettacolare testa a testa. Ai -25 metri è Roglic che parte. L’iridato non ce la fa e così lo sloveno vince guadagnando anche 16” sul belga in classifica generale tra distacco reale e abbuono di 10 secondi. Terzo è Almeida a 12”, quarto Soler a 28”, quinto Uran a 44”. Ciccone giunge al traguardo con un ritardo di 1’28”.
In classifica ora Roglic ha 10” di vantaggio su Evenepoel, mentre Almeida (a 1’02” dallo sloveno>)) scalza Ciccone dalla terza posizione. L’abruzzese adesso è 7° con un distacco di 1’57” dallo sloveno della Jumbo-Visma.
Domani sesta tappa, la Martorell-Molins de Rei di 183,2 km. Si tratta di na frazione piuttosto arcigna, pur non essendo d’alta montagna. Poca la pianura, millecinquecento i metri di dislivello da superare. Il primo GPM di seconda categoria (Alt de la Creu d’Aragall, 5.6 km al 6% di media e alcuni tratti all’8/9%). Una discesa veloce porta a Pallejà, dove svoltando a destra si sale all’Alt de Fontpineda, circa 2 km e mezzo al 7.8%, con un muro di circa 1200 metri al 12%, nel quale si raggiunguno punte del 20%.
Anche qui qualcosa potrà succedere. Nulla è ancora deciso e Evenepoel proverà sicuramente a rifarsi.

Vito Sansone

Roglic taglia vittorioso il traguardo di Lo Port (foto David Ramos/Getty Images)

Roglic taglia vittorioso il traguardo di Lo Port (foto David Ramos/Getty Images)

24-03-2023

marzo 24, 2023 by Redazione  
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VOLTA CICLISTA A CATALUNYA

Lo sloveno Primoz Roglic (Jumbo-Visma) si è imposto nella quinta tappa, Tortosa – Lo Port, percorrendo 176.6 Km in 4h27′41″, alla media di 39.584 Km/h. Ha preceduto di 6″ il belga Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step) e di 12″ il portoghese Joao Almeida (UAE Team Emirates). Miglior italiano Giulio Ciccone (Trek-Segafredo), 11° a 1′28″. Roglic è ancora leader della classifica con 10″ su Evenepoel e 1′02″ su Almeida. Miglior italiano Ciccone, 7° a 1′57″

E3 SAXO CLASSIC

Il belga Wout Van Aert (Jumbo-Visma) si è imposto nella corsa belga, circuito di Harelbeke, percorrendo 204.1 Km in 4h44′59″, alla media di 42.971 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’olandese Mathieu van der Poel (Alpecin-Deceuninck) e lo sloveno Tadej Pogacar (UAE Team Emirates). Miglior italiano Filippo Ganna (INEOS Grenadiers), 11° a 1′31″

SETTIMANA INTERNAZIONALE COPPI E BARTALI

Il francese Alexis Guérin (Bingoal WB) si è imposto nella quarta tappa, circuito di Fiorano Modenese, percorrendo 159.9 Km in 4h05′29″, alla media di 39.082 Km/h. Ha preceduto di 3″ l’elvetico Mauro Schmid (Soudal Quick-Step) e il britannico James Shaw (EF Education-EasyPost). Miglior italiano Domenico Pozzovivo (Israel-Premier Tech), 5° a 3″. Schmid è ancora leader della classifica con 14″ su Shaw e 28″ sull’italiano Walter Calzoni (Q36.5 Pro Cycling Team)

OLYMPIA’S TOUR (Paesi Bassi)

Il norvegese Erlend Blikra (Uno-X DARE Development Team) si è imposto nella terza tappa, Gieten – Ruurlo, percorrendo 168.3 Km in 3h58′58″, alla media di 42.257 Km/h. Ha preceduto allo sprint gli olandesi Coen Vermeltfoort (VolkerWessels Cycling Team) e Martijn Budding (TdT-Unibet). Nessun italiano in gara. Il danese Emil Mielke Vinjebo (Leopard Togt Pro Cycling) è ancora leader della classifica con 4″ sull’olandese Lars Boven (Jumbo-Visma Development Team) e 20″ sull’olandese Rick Ottema (Allinq Continental Cyclingteam)

VOLTA AO ALENTEJO (Portogallo)

Il francese Cyril Barthe (Burgos-BH) si è imposto nella terza tappa, Vendas Novas – Estremoz, percorrendo 191.4 Km in 4h29′51″, alla media di 42.557 Km/h. Ha preceduto allo sprint il poroghese Francisco Guerreiro (Efapel Cycling) e il venezuelano Orluis Aular (Caja Rural-Seguros RGA). Unico italiano in gara Giovanni Carboni (Equipo Kern Pharma), 27°. Barthe è il nuovo leader della classifica con 7″ sullo statunitense Luke Lamperti (Trinity Racing) e 9″ su Aular. Carboni 43° a 21″

A SABADELL GROVES SI AGGIUDICA IL VOLATONE. ROGLIC RESTA LEADER DELLA CORSA

marzo 23, 2023 by Redazione  
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Doveva essere una giornata per le ruote veloci e così è stato. Con una poderosa rimonta Kaden Groves (Alpecin-Deceuninck) si aggiudica il volatone di gruppo conquistando così la quarta tappa della Volta a Catalunya 2023. Alle sue spalle finiscono il francese Bryan Coquard (Cofidis), partito troppo presto e da solo, e Corbin Strong (Israel – Premier Tech). Nella graduatoria generale comanda sempre Primoz Roglic (Jumbo Visma) con lo stesso tempo di Remco Evenepoel (Soudal – Quick Step), mentre Giulio Ciccone (Trek_Segafredo) è terzo a 19” dallo sloveno.

La quarta tappa del Giro di Catalogna, 188,2 km da Llìvia a Sabadell, è confezionata sulle misure delle ruote veloci, anche se presenta qualche insidia altimetrica sotto al forma di tre GPM, uno di prima categoria in partenza e i rimanenti di terza categoria.
Protagonisti della fuga odierna sono Nans Peters (AG2R Citroën), Christopher Juul Jensen (Jayco AlUla), David De La Cruz (Astana Qazaqstan), Torstein Træen (Uno-X) e Roger Adrià (Equipo Kern Pharma). Al primo traguardo volante passa in testa Træen. La media è di circa 45 km/h e il vantaggio sul gruppo Roglic si mantiene sui 4’.
Arriva la seconda ascesa della frazione odierna, il Collet de Sant Agustí, con Adrià che transita per primo sotto lo striscione del GPM. In testa al plotone inseguitore si alternao corridori della Cofidis, della Ineos Grenadiers e dell’Alpecin. Giulio Ciccone (Trek-Segafredo), terzo della generale, soffre di qualche problema meccanico, prontamente risolto.
Ci si avvicina al terzo ed ultimo GPM di giornata, il Coll de Lligabosses, con il distacco tra drappello di fuggitivi e gruppo che si assottiglia e ai -40 km risulta di 1’20”. Allo scollinamento è ulteriormente sceso a un minuto e nella successiva discesa verso Sabadell il gruppo continua a rimontare sulla testa della corsa.
Ai – 10 km dal traguardo il vantaggio è sceso soli 22” e, come da pronostici iniziali, si prospetta, il volatone di gruppo.
La fuga a lunga gittata termina esattamente quando mancano 4 km all’arrivo. All’interno dell’ultimo chilometro l’Alpecin prova ad entrare con forza. L’ultima curva indirizza i corridori in un rettilineo d’arrivo da affrontare con il vento contrario. Parte ai -250 Coquard ma resta fermo al vento e Groves ne approfitta ed ha meglio con un imperioso colpo di reni. Al terzo posto si piazza Strong.
La tappa di domani – 177 Km da Tortosa a Lo Port – vedrà nuovamente protagonisti gli uomini di classifica con la salita finale di 8 km all’8.8% che potrebbe provocare importanti scossoni nella generale.

Vito Sansone

Lepilogo del volatone di Sabadell (Getty Images Sport)

L'epilogo del volatone di Sabadell (Getty Images Sport)

GIOIA D’IRLANDA AL VELODROMO DI FORLI’: HEALY LA SPUNTA SU POZZOVIVO

marzo 23, 2023 by Redazione  
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Il corridore della EF Education-Easypost ha vinto la terza tappa della Settimana Internazionale Coppi & Bartali (circuito di Forlì, 139.7 km) battendo il lucano della Israel Premier Tech in una volata a tre che includeva anche l’ucraino Mark Padun, compagno di squadra del vincitore di tappa. Lo svizzero Mauro Schmid, già secondo classificato nelle prime due frazioni, mantiene la leadership assoluta.

E’ ancora la squadra americana a gioire sul traguardo della Settimana Coppi & Bartali, ventiquattro ore dopo la vittoria di Sean Quinn a Longiano. Quella di Forlì è una tappa breve ma dura, con il circuito di Monte Cavallo (salita in parte sterrata) da ripetere tre volte e mezzo, prima di affrontare il “dente” di Bertinoro e la discesa verso l’arrivo, situato sulla pista del Velodromo Servadei. Ben nove uomini erano nella fuga della prima ora: Antonio Nibali (Astana – Qazaqstan), Luke Rowe (Ineos – Grenadiers), Lawson Craddock (Jayco – AlUla), Dimitri Peyskens (Bingoal Wb), Andrea Garosio (Eolo – Kometa), Luca Covili (Green Project – Bardiani – CSF), Jhonatan Restrepo (GW Shimano – Sidermec), Alois Charrin (Tudor Pro Cycling Team) e Patrick Gamper (Bora – Hansgrohe). Questo gruppetto, che ha avuto un vantaggio massimo di circa un minuto e mezzo, ha resistito fino a 23 Km dall’arrivo, quando veniva ripreso dal plotone. Poi Domenico Pozzovivo (Israel – Premier Tech) innesta il turbo e viene seguito dalla coppia della EF Education – Easypost composta da Ben Healy e Mark Padun. Il terzetto non verrà più raggiunto e si gioca la volata vincente che va all’irlandese, grazie soprattutto all’aiuto del compagno di squadra ucraino. A 25” arriva il gruppo, regolato da Felix Engelhardt (Jayco – AlUla), che brucia Mauro Schmid in volata: nessun problema per l’elvetico della Soudal – Quickstep, ancora padrone della classifica generale con 8” di vantaggio sull’italiano Walter Calzoni (Q36.5 Cycling Team) e 12″ sul britannico James Shaw (EF Education – Easypost).
C’è ancora una tappa in linea prima della cronometro decisiva a Carpi, e anche questa sarà impegnativa, con le salite di Puianello e di “Casa dello Storto”, un muro lungo 3.3 km e con pendenza media superiore al 10%. Il tratto conclisivo a Fiorano Modenese (sede di partenza e arrivo) prevederà, infine, un circuito di 8.6 chilometri da ripetere due volte caratterizzato da un’ascesa di 1.8 Km all’8.3%, i cui 700 metri iniziali presentano una pendenza media dell’11.2%

Andrea Giorgini

Bean Healy (Getty Images)

Bean Healy (Getty Images)

23-03-2023

marzo 23, 2023 by Redazione  
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VOLTA CICLISTA A CATALUNYA

L’australiano Kaden Groves (Alpecin-Deceuninck) si è imposto nella quarta tappa, Llívia – Sabadell, percorrendo 188.2 Km in 4h19′37″, alla media di 43.495 Km/h. Ha preceduto allo sprint il francese Bryan Coquard (Cofidis) e il neozelandese Corbin Strong (Israel-Premier Tech). Miglior italiano Simone Velasco (Astana Qazaqstan Team), 10°. Lo sloveno Primoz Roglic (Jumbo-Visma) è ancora leader della classifica con lo stesso tempo del belga Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step) e 19″ sull’italiano Giulio Ciccone (Trek-Segafredo).

CLASSIC BRUGGE – DE PANNE DONNE

La britannica Pfeiffer Georgi (Team DSM) si è imposta nella corsa belga, Bruges – La Panne, percorrendo 163.1 Km in 4h17′12″, alla media di 38.048 Km/h. Ha preceduto di 1′10″ l’italiana Elisa Balsamo (Trek-Segafredo) e l’olandese Lorena Wiebes (Team SD Worx)

SETTIMANA INTERNAZIONALE COPPI E BARTALI

L’irlandese Ben Healy (EF Education-EasyPost) si è imposto nella terza tappa, circuito di Forlì, percorrendo 139.7 Km in 3h29′06″, alla media di 40.086 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Domenico Pozzovivo (Israel-Premier Tech) e l’ucraino Mark Padun (EF Education-EasyPost). L’elvetico Mauro Schmid (Soudal Quick-Step) è ancora leader della classifica con 8″ sull’italiano Walter Calzoni (Q36.5 Pro Cycling Team) e 12″ sul britannico James Shaw (EF Education-EasyPost)

OLYMPIA’S TOUR (Paesi Bassi)

L’olandese Max Kroonen (VolkerWessels Cycling Team) si è imposto nella seconda tappa, circuito di Assen, percorrendo 162.6 Km in 3h20′20″, alla media di 48.699 Km/h. Ha preceduto allo sprint i connazionali Joren Bloem (TdT-Unibet) e Lars Boven (Jumbo-Visma Development Team). Nessun italiano in gara. Il danese Emil Mielke Vinjebo (Leopard Togt Pro Cycling) è il nuovo leader della classifica con 4″ su Boven e 20″ sull’olandese Rick Ottema (Allinq Continental Cyclingteam)

VOLTA AO ALENTEJO (Portogallo)

Il venezuelano Leangel Linarez (Tavfer-Ovos Matinados-Mortágua) si è imposto nella seconda tappa, Castro Verde – Grândola, percorrendo 170.8 Km in 4h14′21″, alla media di 40.291 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Orluis Aular (Caja Rural-Seguros RGA) e il colombiano Santiago Mesa (ABTF Betão-Feirense). Unico italiano in gara Giovanni Carboni (Equipo Kern Pharma), 33°. Lo statunitense Luke Lamperti (Trinity Racing) è ancora leader della classifica con 3″ sul francese Cyril Barthe (Burgos-BH) e 4″ su Linarez. Carboni 49° a 14″

GP GORISKA & VIPAVA CLASSIC

Il ceco Adam Toupalik (Elkov-Kasper) si è imposto nella corsa slovena, circuito di Nova Gorica, percorrendo 154.4 Km in 3h31′44″, alla media di 43.753 Km/h. Ha preceduto di 2″ l’italiano Filippo Fiorelli (Green Project-Bardiani CSF-Faizanè) e lo sloveno Tilen Finkst (Adria Mobil)

SUL MURO DEL BELVEDERE SI IMPONE SEAN QUINN

marzo 22, 2023 by Redazione  
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L’arrivo sul muro del Belvedere di Longiano è dominato con una gran prova di forza da Sean Quinn (EF Education – EasyPost); l’americano dopo aver agganciato il drappello di testa con Mauro Schmid (Soudal Quick Step), va tutto solo a prendersi la vittoria di tappa proprio sullo svizzero che diventa il nuovo leader della classifica generale.

Alla seconda tappa della Settimana Internazionale Coppi e Bartali 2023 dopo circa venti chilometri la fuga riesce a formarsi grazie ad un allungo di Veljko Stojinic e Marco Murgano (Team Corratec), James Fouché (Black Spoke), Florian Lipowitz (Bora-Hansgrohe) ed Emanuele Ansaloni (Team Technipes #inEmiliaRomagna). Il drappello di testa raggiunge un vantaggio massimo di 6’ nei primi quaranta chilometri di gara. Il vantaggio si manterrà costante fino ai meno settanta dal traguardo. All’imbocco del primo dei tre passaggi previsti del GPM di Roncofreddo la fuga inizia a perdere sia minuti preziosi sia il primo uomo, ovvero Murgano. Allo scollinamento il gruppo transita con 4’:30” di ritardo. Al secondo passaggio alzano bandiera bianca Fouché ed Ansaloni, in testa restano Lipowitz e Stojnic con 2’ di vantaggio. La terza ascesa determina un netto cambio di ritmo nel gruppo che fa esplodere la corsa, ad accendere la miccia sono Gianluca Brambilla (Q36.5 Pro Cycling), Mauro Schmid (Soudal Quick Step), Sean Quinn e James Shaw (EF Education EasyPost), e Thomas Gloag (Jumbo Visma) con Walter Calzoni (Q36.5 Pro Cycling Team) che si riporta sotto poco dopo. Il gruppo insegue tirato da Domenico Pozzovivo (Israel – Premier Tech) a 30”. I due uomini della fuga iniziale perdono per primi contatto dopo un nuovo allungo di Brambilla che guadagna subito 18” e si presenta tutto solo ai piedi dell’ultima fatica, il muro del Belvedere. L’italiano viene raggiunto da Schmid e da Calzoni e dopo qualche decina di metri anche da Sean Quinn che rilancia subito l’azione. Lo statunitense si invola così verso la sua prima vittoria da professionista battendo in una volata ristretta Schmid e Calzoni. Chiudono la top five Shaw in quarta posizione e Brambilla in quinta posizione, quest’ultimo con un ritardo di 3 secondi da Quinn. Nella top ten finale si segnala anche il decimo posto di Pozzovivo. Dopo il crollo, per molti versi preventivato, di Remi Cavagna, Schmid è ora primo in classifica generale davanti a Quinn a 2 secondi di ritardo e Calzoni a 8 secondi di ritardo. Domani è in programma la terza tappa da Forlì a Forlì di 140 km con il circuito centrale del Monte Cavallo da ripetere tre volte e con la predetta salita che presenta pendenze interessanti ed anche dei tratti in sterrato. L’ultima insidia altimetrica i ciclisti la affronteranno a circa 25 km dalla conclusione, con la ripida salitella di Tessello, anch’essa in sterrato. I big di classifica dovranno tenere gli occhi aperti perché in tappe come queste le sorprese sono dietro l’angolo.

Antonio Scarfone

Sean Quinn vince sul Muro del Belvedere (foto: SprintCyclingAgency/GS Emilia)

Sean Quinn vince sul Muro del Belvedere (foto: SprintCyclingAgency/GS Emilia)

22-03-2023

marzo 22, 2023 by Redazione  
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VOLTA CICLISTA A CATALUNYA

Il belga Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step) si è imposto nella terza tappa, Olost – La Molina, percorrendo 180.6 Km in 4h40′43″, alla media di 38.601 Km/h. Ha preceduto di 2″ lo sloveno Primoz Roglic (Jumbo-Visma) e di 13″ l’italiano Giulio Ciccone (Trek-Segafredo). Roglic è ancora leader della classifica con lo stesso tempo di Evenepoel e 19″ su Ciccone.

CLASSIC BRUGGE – DE PANNE

Il belga Jasper Philipsen (Alpecin-Deceuninck) si è imposto nella corsa belga, Bruges – La Panne, percorrendo 211 Km in 4h38′52″, alla media di 45.398 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’olandese Olav Kooij (Jumbo-Visma) e il connazionale Yves Lampaert (Soudal Quick-Step). Miglior italiano Davide Ballerini (Soudal Quick-Step), 11° a 31″

SETTIMANA INTERNAZIONALE COPPI E BARTALI

Lo statunitense Sean Quinn (EF Education-EasyPost) si è imposto nella seconda tappa, Riccione – Longiano, percorrendo 172.5 Km in 4h18′42″, alla media di 40.008 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’elvetico Mauro Schmid (Soudal Quick-Step) e l’italiano Walter Calzoni (Q36.5 Pro Cycling Team). Schmid è il nuovo leader della classifica con 2″ su Quinn e 8″ su Calzoni

OLYMPIA’S TOUR (Paesi Bassi)

Il norvegese Per Strand Hagenes (Jumbo-Visma Development Team) si è imposto nella prima tappa, circuito a cronometro dell’autodromo di Assen, percorrendo 9 Km in 10′55″, alla media di 49.466 Km/h. Ha preceduto di 1″ il belga Vlad Van Mechelen (Development Team DSM) e di 4″ il britannico Joshua Giddings (Lotto Dstny Development Team). Nessun italiano in gara. Hagenes è il primo leader della classifica con 1″ su Van Mechelen e 4″ su Giddings

VOLTA AO ALENTEJO (Portogallo)

Lo statunitense Luke Lamperti (Trinity Racing) si è imposto nella prima tappa, Beja – Ourique, percorrendo 168.8 Km in 3h54′24″, alla media di 43.208 Km/h. Ha preceduto allo sprint il francese Cyril Barthe (Burgos-BH) e il britannico Max Walker (Trinity Racing). Unico italiano in gara Giovanni Carboni (Equipo Kern Pharma), 106° a 4″. Lamperti è il primo leader della classifica con 3″ su Barthe e 6″ su Walker. Carboni 106° a 14″

L’ACUTO DI REMCO A LA MOLINA. ROGLIC, BATTUTO NEGLI ULTIMI 250 METRI, RESTA LEADER.

marzo 22, 2023 by Redazione  
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Antipasto di Giro d’Italia alla Volta a Catalunya. Negli ultimi chilometri della terza frazione – lunga 180 chilometri e 600 metri, 4mila metri di dislivello e tre Gran Premi della Montagna tra Olost e La Molina – è sfida aperta tra Remco Evenepoel e Primoz Roglic (Jumbo-Visma). con il campione del mondo in carica che ai -250 metri dal traguardo stacca lo sloveno e trionfa a braccia alzate con 2” su Roglic. Per la somma dei piazzamenti quest’ultimo resta al comando della classifica, pur avendo lo stesso tempo del belga.

Sono in 7 ad andar in fuga. C’è ancora Simone Petilli (Intermarché-Circus-Wanty), al qual fa compagnia Filippo Zana (Jayco-AlUla). Insieme a loro da registrare la presenza di Richard Carapaz (EF Education-EasyPost), che vuole rialzarla testa dopo la crisi di ieri, Maxim Van Gils (Lotto Dstny), Guillaume Martin (Cofidis), Niklas Eg (Uno-X Pro Cycling Team) e Jefferson Alveiro Cepeda (Caja Rural-Seguros). L’ecuadoriano, vincitore del Giro d’Italia nel 2019, deve rimontare a Roglic 3’36” e per diversi chilometri è virtualmente maglia bianco-verde di leader della generale.
A una cinquantina di chilometri dall’arrivo il gruppo dei fuggitivi affronta la prima asperità di giornata, il Coll de la Creueta, 19,9 km al 4,3% di media. Il plotone con il leader della classifica Roglic lascia fare, mentre davanti si staccano prima Cepeda e poi anche Petilli e Martin. Restano in fuga in 4: Carapaz, Zana, Van Gils ed Eg. Il gruppo della maglia bianco-verde intanto recupera terreno, trainato dalle squadre dei primi due della generale, la Jumbo-Visma e la Soudal-Quick Step. Ai -9 km e mezzo dalla vetta del Coll de la Creueta il danese Eg è al gancio. Dal gruppo inseguitore perde terreno Geraint Thomas (Ineos Grenadiers).
Si stacca Zana e poi Carapaz. In testa rimangono Van Gils e Martin, ma l’ecuadoriano rientra poco dopo. Scollinano i fuggitivi mentre Petilli e Zana proseguono assieme ma non riescono a riagguantare i tre, i quali si dirigono verso l’ultima salita di La Molina (12,1 km al 4,3%). I due corridori di casa nostra vengono risucchiati dal gruppo, ancora trainato da Lotto e Soudal. Quindi tocca a Martin essere ripreso. Ma Van Gils non ci sta e scatta ai -9 km, mentre Carapaz torna nella pancia del gruppo maglia bianco-verde, composto da una trentina di persone. L’azione del belga, però durerà pochissimo.
Il gruppo è compatto ai – 8 con Remco e Primoz che si marcano stretti. I loro volti sono due maschere.
Ai -4,6 fiammata di Evenepoel con Roglic che risponde, mentre Giulio Ciccone (Trek – Segafredo), vincitore ieri a Vallter, non riesce a tenere il ritmo. Il gruppo è frantumato mentre continua l’azione dei due, con lo sloveno che cerca di resistere al forcing dell’iridato e non gli dà mai il cambio.
Nel corso dell’ultimo chilometro Evenepoel continua ad alzarsi sui pedali mentre Roglic resta alla sua ruota. Ai 250 metri è previsto un tornante dove Remco rompe gli indugi, scatta e conquista tappa e leadership della generale grazie ai secondi di abbuono presi. In terza posizione conclude un comunque bravo Ciccone, giunto a 13” dal campione del mondo. Come detto, la somma dei piazzamenti permette a Roglic di mantenere la maglia bianco-verde di leader della classifica generale. Ciccone a 19” conserva il terzo posto seguito da Mikel Landa (Bahrain – Victorius) e Joao Almeida (UAE Team Emirates), mentre Simone Petilli conquista la maglia bianco-rossa che contrassegna il primato tra gli scalatori, togliendola dalle spalle di Ciccone.
Domani quarta tappa da Llìvia a Sabadell per 188.2 Km con 3 GPM che non dovrebbero impedire l’arrivo in volata.

Vito Sansone

Evenepoel vince la seconda tappa di montagna del Giro di Catalogna ( foto David Ramos/Getty Images)

Evenepoel vince la seconda tappa di montagna del Giro di Catalogna ( foto David Ramos/Getty Images)

JASPER PHILIPSEN VINCE LA CLASSIC BRUGGE – DE PANNE

marzo 22, 2023 by Redazione  
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La Classic Brugge – De Panne, battuta da pioggia e vento, vede un quartetto giocarsi la vittoria. E’ Jasper Philipsen (Team Alpecin Deceuninck) ad avere la meglio su Olav Kooij (Team Jumbo Visma) e ed Yves Lampaert (Team Soudal Quick Step).

La Classic Brugge -De Panne, emanazione diretta dei Tre Giorni di La Panne, vede alla partenza 16 squadre WT, alle quali si aggiungono 5 squadre Professional per un totale di 21 formazioni alla partenza. La corsa è tradizionalmente riservata ai velocisti e salvo qualche eccezione, tra cui Tim Merlier e pochi altri, è schierata alla partenza la maggior parte degli sprinter in circolazione, anche con diverse alternative in ciascuna squadra. Basti pensare che la BORA Hansgrohe porta in Belgio un terzetto di tutto rispetto formato da Sam Bennett, Jordi Meeus e Danny van Poppel. L’UAE Team non è da meno con Pascal Ackermann e Juan Sebastian Molano. Tra gli altri attesi protagonisti citiamo Olav Kooij (Team Jumbo Visma), Fabio Jakobsen (Team Soudal Quick Step), Jasper Philipsen (Team Alpecin Deceuninck), Arnaud Demare (Team Groupama FDJ) e Dylan Groenewegen (Team Jayco AlUla). Per quanto riguarda l’Italia, le possibilità di fare bene sono riposte in Alberto Dainese, anche se dovrà vedersela nella DSM proprio con l’australiano Sam Welsford, che in questa stagione conta già tre vittorie e diversi piazzamenti. Le condizioni meteo, unite ai tre passaggi del De Moeren, tratto caratteristico della Brugge – De Panne esposto a venti impetuosi, potrebbero riservare interessanti sviluppi sull’evoluzione della corsa. In cinque animavano la fuga di giornata, ovvero Jonas Rutsch (Team EF Education EasyPost), Mathis Le Berre (Team Arkea Samsic), Louis Bendixen (Uno-X Pro Cycling Team), Jens Reynders (Team Israel Premier Tech) e Milan Fretin (Team Flanders Baloise). Il vantaggio massimo dei cinque fuggitivi, dopo una quarantina di km dalla partenza, sfiorava i 3 minuti. Il ritmo elevato imposto dalle squadre dei velocisti non lasciava scampo ai fuggitivi, che venivano raggiunti già a metà del percorso. Il vento e la pioggia scuotevano l’avanzata del gruppo che spesso si spezzettava in più tronconi, fino a trovare un proprio assestamento ad una quarantina di km dall’arrivo quando in testa alla corsa restavano circa venti ciclisti. Tra di loro, erano presenti quasi tutto i velocisti più attesi tra cui Philipsen, Jakobsen, Ackermann, Molano, Demare, Kooij e Groenewegen. Da segnalare anche la presenza di due italiani, ovvero Davide ballerini (Team Soudal Quick Step) e Simone Consonni (Team Cofidis). A poco meno di 20 km dalla conclusione una accelerazione improvvisa di Yves Lampaert (Team Soudal Quick Step), Philipsen, Kooij e Frederik Frison (Team Lotto Dstny) faceva breccia nel gruppo di testa. Il quartetto raggiungeva un vantaggio tra i 20 ed i 25 secondi mentre alle loro spalle la fatica si faceva sentire e tra gli uomini più attesi si sfilavano Demare e Groenewegen. La volata a quattro premiava Philipsen che riusciva a mettere la sua ruota davanti a quella di Kooij. Terzo era Lampaert mentre quarto Frison. Fabio Jakobsen chiudeva in quinta posizione, regolando il gruppetto degli immediati inseguitori. Il venticinquenne belga vince la prima corsa di un giorno del 2023 dopo ave vinto due tappe alla Tirreno-Adriatico.

Antonio Scarfone

Jasper Philipsen vince la Classic Brugge DePanne (foto: Getty Images Sport)

Jasper Philipsen vince la Classic Brugge - De Panne (foto: Getty Images Sport)

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