14-09-2023
settembre 14, 2023 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
VUELTA A ESPAÑA
Il belga Remco Evenepoel (Soudal – Quick Step) si è imposto nella diciottesima tappa, Pola de Allande – La Cruz de Linares, percorrendo 178.9 Km in 4h47′34″, alla media di 37.321 Km/h. Ha preceduto di 4′44″ l’italiano Damiano Caruso (Bahrain – Victorious) e di 5′10″ il danese Andreas Kron (Lotto Dstny). Lo statunitense Sepp Kuss (Jumbo-Visma) è ancora maglia rossa con 17″ sul danese Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma) e 1′08″ sullo sloveno Primož Roglič (Jumbo-Visma). Miglior italiano Caruso, 18° a 53′24″
COPPA SABATINI – GRAN PREMIO CITTÀ DI PECCIOLI
L’elvetico Marc Hirschi (UAE Team Emirates) si è imposto nella corsa toscana, circuito di Peccioli, percorrendo 198.9 Km in 4h48′15″, alla media di 41.546 Km/h. Ha preceduto di 2″ il francese Pavel Sivakov (INEOS Grenadiers) e di 18″ lo sloveno Tadej Pogačar (UAE Team Emirates). Miglior italiano Walter Calzoni (Q36.5 Pro Cycling Team), 6° a 2′10″
OKOLO SLOVENSKA / TOUR DE SLOVAQUIE
Il belga Tim Merlier (Soudal – Quick Step) si è imposto nella seconda tappa, Prešov – Poprad, percorrendo 143.9 Km in 3h25′53″, alla media di 41.936 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’olandese Cees Bol (Astana Qazaqstan Team) e lo statunitense Colby Simmons (Jumbo-Visma Development Team). Miglior italiano Alberto Bruttomesso (Cycling Team Friuli ASD), 4°. Il francese Rémi Cavagna (Soudal – Quick Step) è ancora leader della classifica con 1′55″ sull’etiope Mulu Kinfe Hailemichael (Caja Rural – Seguros RGA) e 2′16″ sul danese Kasper Asgreen (Soudal – Quick Step). Miglior italiano Davide Bais (EOLO-Kometa), 11° a 3′58″
TOUR OF TAIHU LAKE (Cina)
L’italiano Enrico Zanoncello (Green Project-Bardiani CSF-Faizanè) si è imposto nella prima tappa, circuito di Wuxi, percorrendo 88.8 Km in 1h46′24″, alla media di 50.075 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Lorenzo Conforti (Green Project-Bardiani CSF-Faizanè) e il belga Jarne Van de Paar (Lotto Dstny). Zanoncello è il primo leader della classifica con 5″ su Conforti e 7″ su Van de Paar.
TOUR DU MAROC
La corsa a tappe marocchina, che sarebbe dovuta partire oggi da Laayoune per concludersi il 23 settembre a Casablanca, è stata annullata a causa del terremoto che ha colpito lo stato africano
EVENEPOEL SHOW SULLA CRUZ DE LINARES. KUSS RESTA IN MAGLIA ROSSA
La fuga ampiamente pronosticata della diciottesima tappa vede Remco Evenepoel (Team Soudal Quick Step) protagonista di un assolo irresistibile a circa 25 km dall’arrivo. Il belga saluta i compagni di fuga già sulla prima delle due ascese della salita finale ed ottiene la terza vittoria di tappa alla Vuelta 2023
Dopo il tappone di ieri con l’Altu de l’Angliru che ha visto ancora una volta la lotta (o la parvenza di lotta) tutta interna al Team Jumbo Visma con Kuss, Roglic e Vingegaard sugli scudi, la diciottesima tappa di oggi vede ancora protagoniste le Asturie con una frazione altrettanto impegnativa che parte da Pola de Allande e si conclude a La Cruz de Linares dopo circa 180 km. Oltre ai tre gpm dell’Alto de las Estacas, del Puerto de San Lorenzo e dell’Alto de Tenebredo, da affrontare nei primi 130 km, il finale di tappa prevede la doppia scalata della Cruz de Linares, salita di oltre 8 km con una pendenza media dell’8.5%. I primi quattro km sono i più impegnativi con tratti in doppia cifra. Ad una prima vista dell’altimetria, la fuga potrebbe avere notevoli chance di successo, purchè sia abbastanza numerosa e contenga al suo interno buoni passisti e ottimi scalatori. E la fuga, con il benestare del gruppo, partiva ufficialmente dopo una decina di km grazie all’azione di quattordici ciclisti, ovvero Remco Evenepoel (Team Soudal Quick Step), Egan Bernal (Team INEOS Grenadiers), Damiano Caruso (Team Bahrain Victorious), Julien Bernard (Team Lidl Trek), Lewis Askey e Lorenzo Germani (Team Groupama FDJ), Nico Denz (Team BORA Hansgrohe), Jarrad Drizners ed Andreas Kron (Team Lotto Dstny), Andrea Piccolo (Team EF Education EasyPost), Imanol Erviti (Team Movistar), Paul Ourselin (Team TotalEnergies), Hugo Hofstetter (Team Arkea Samsic) e Max Poole (Team DSM). Sull’Alto de las Estacas il vantaggio della fuga saliva progressivamente con Evenepoel primo a scollinare. Il gruppo inseguiva a quasi 9 minuti di ritardo. Evenepoel si ripeteva sul successivo Puerto de San Lorenzo, transitando nuovamente in prima posizione ed avendo così in pugno la vittoria nella classifica dei gpm. Il campion e belga scollinava per primo anche sul terzo gpm di giornata, l’Alto de Tenebredo posto al km 121.2 e sul quale Bernal e Piccolo perdevano qualche metro sul gruppo di testa. Il gruppo dei fuggitivi scoppiava definitivamente suol primo dei due passaggi sul Puerto de la Cruz de Linares, anche perché Evenepoel decideva di andarsene da solo a circa 3 km dallo scollinamento. Gli ultimi due ciclisti a reggere il ritmo dell’indiavolato belga erano Poole e Caruso. Evenepoel iniziava la seconda ed ultima scalata del Puerto de la Cruz de Linares con 2 minuti abbondanti di vantaggio sulla coppia formata da Poole e Caruso. Il belga manteneva un ritmo tale da non poter essere più impensierito alle sue spalle ed andava a vincere in solitaria come nella maggior parte delle sue affermazioni. Caruso era secondo a 4 minuti e 44 secondi di ritardo mentre Kron era terzo a 5 minuti e 10 secondi di ritardo. Al di là degli ex fuggitivi intercalati alle spalle di Evenepoel, la lotta per la maglia rossa tra i tre ciclisti della Jumbo Visma ed il resto degli avversari non sembrava sortire effetti rilevanti, visto che i primi sei in classifica generale restavano tutti insieme. Soltanto Juan Ayuso (UAE Team Emirates) cercava l’allungo a poco più di 1 km dalla conclusione e l’azione del giovane spagnolo metteva in difficoltà Jonas Vingegaard (Team Jumbo Visma) e Mikel Lada (Team Bahrain Victorious) che si staccavano leggermente. La classifica generale vedeva così Sepp Kuss (Team Jumbo Visma) rafforzare la sua maglia rossa, aumentando il suo vantaggio su Vingegaard a 19 secondi – curiosamente gli stessi secondi che separavano adesso Landa da Ayuso – mentre Primoz Roglic restava terzo a 1 minuto e 8 secondi di ritardo. Domani è in programma la diciannovesima tappa da La Bañeza a Íscar di 177 km. La totale assenza di gpm ed il percorso prevalentemente pianeggiante non possono che avvantaggiare i velocisti che torneranno a darsi battaglia per la vittoria.
Antonio Scarfone

Remco Evenepoel vince sul Puerto de la Cruz de Linares (foto: Alexander Hassenstein/Getty Images)
LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): POLA DE ALLANDE – LA CRUZ DE LINARES
settembre 14, 2023 by Redazione
Filed under Approfondimenti
La Vuelta 2023 è giunta al suo ultimo appuntamento in alta montagna: dopo il rodatissimo Angliru oggi si andrà alla scoperta di una scena inedita, la Cruz de Linares
La Vuelta è arrivata alla sua ultima giornata da trascorrere in montagna, una giornata per la quale gli organizzatori sono andati a scovare tra le pieghe delle Asturie un’ascesa inedita, che entrerà così a far parte del ricco “parco salite” della corsa spagnola, che nelle ultime due stagioni in questa zone era andato a scovare i difficili Collau Fancuaya e Gamoniteiru. Per la prima volta i corridori saggeranno le inclinazioni del passo della Cruz de Linares, 8.3 Km all’8.5% che presentano una punta massia del 16% e che dovranno essere ripetute due volte, concludendosi la tappa con un circuito 25 Km. L’arrivo sarà posto proprio in cima al passo, dopo essersi sorbiti un’altra bella infornata di metri di dislivelli da mettere nelle gambe, quasi 4600, stavolta distribuiti su ben nove ascese, anche solo 5 saranno quelle considerate valide per la classifica degli scalatori. Oltre all’inedita e doppia ascesa finale, oggi in particolare i corridori dovranno arrampicarsi fino 1350 metri del Puerto de San Lorenzo (10 Km al 8.5%) e superare anche il piccolo ma arcigno Alto del Tenebredo (3.4 Km al 9.4%): al termine di una delle edizioni più toste della Vuelta potrebbero essere sconquassi alle spalle dell’inattaccabile trio Jumbo Visma

La cima della Cruz de Linares e l'altimetria della diciottesima tappa (cieloastur.com)
METEO VUELTA
Pola de Allande : nubi sparse, 20°C, vento moderato da NE (6-20 Km/h), umidità al 75%
Belmonte (58 Km): nubi sparse, 23°C (percepiti 24°C), vento moderato da NE (9-26 Km/h), umidità al 70%
Proaza (1° passaggio – 116.2 Km) : nubi sparse, 25°C (percepiti 26°C), vento moderato da NE (8-27 Km/h), umidità al 66%
Proaza (2° passaggio – traguardo volante – 162.6 Km) : nubi sparse, 25°C (percepiti 26°C), vento moderato da NE (7-27 Km/h), umidità al 68%
La Cruz de Linares: previsioni non disponibili
GLI ORARI DELLA VUELTA
12.30: inizio diretta su Eurosport
12.55: partenza da Pola de Allande
14.05-14.15: GPM dell’Ato de las Estacas
14.50-15.05: inizio salita del Puerto de San Lorenzo
15.00-15.20: GPM del Puerto de San Lorenzo
15.50-16.15: GPM dell’Alto de Tenebredo
16.30-16.55: inizio salita della Cruz de Linares
16.40-17.05: GPM (con abbuoni) del Puerto de la Cruz de Linares (1° passaggio)
16.50-17.20: traguardo volante di Proaza
17.00-17.35: inizio salita finale
17.15-17.45: arrivo alla Cruz de Linares
RASSEGNA STAMPA
Vuelta, Roglic è il re dell’Angliru. In maglia rossa resiste Kuss
Gazzetta dello Sport – Italia
Roglic vinder 17. etape foran Jonas Vingegaard – I udlandet taler man om mytteri: Der bliver stillet spørgsmålstegn ved Vingegaards ydmyge image efter bjergetape
Politiken – Danimarca
Primož Roglič je legenda strašnega Angliruja
Delo – Slovenia
Jumbo-Visma houdt Vuelta in wurggreep op Angliru met winst voor Roglic
Het Nieuwsblad – Belgio
Le triplé des Jumbo, Kuss reste en rouge
L’Équipe – Francia
Roglic takes stage as Vingegaard cuts gap to teammate Kuss
The Guardian – Regno Unito
Landa salva a Kuss
AS – Spagna
Com inimigos internos, Kuss fez um amigo novo na Vuelta
Público – Portogallo
Jumbo-Visma ijzersterk op beruchte Angliru, Primoz Roglic pakt ritzege
De Telegraaf – Paesi Bassi
Roglic gewinnt – Kuss behält das Rote Trikot
Kicker – Germania
Primoz Roglic se quedó con la etapa 17 de la Vuelta a España 2023 – Santiago Buitrago se metió al top 10 de la general de la Vuelta a España 2023 – ¿Vingegaard le quitará el liderato a Kuss en la Vuelta a España? Esto dijo
El Espectador – Colombia
VUELTAALCONTRARIO
L’ordine d’arrivo e la classifica generale visti dal punto di vista della maglia nera.
Ordine d’arrivo della diciassettesima tappa, Ribadesella/Ribeseya – Altu de L’Angliru
1° Jan Maas
2° Maurice Ballerstedt a 48″
3° Sebastian Molano a 50″
4° Vadim Pronskiy s.t.
5° Domen Novak s.t.
Miglior italiano Davide Cimolai, 10° a 53″
Classifica generale
1° Rui Oliveira
2° Davide Cimolai a 2′17″
3° Jarrad Drizners a 2′22″
4° Alberto Dainese a 3′38″
5° Maurice Ballerstedt a 4′57″
RICORDO DI FEDERICO BAHAMONTES (Tour 1959)
Solitamente la nostra rubrica si concludeva con il racconto di un’edizione passata della Vuelta. Stavolta non sarà così perchè lo scorso 8 agosto è venuto a mancare all’eta di 95 anni uno dei corridori spagnoli più celebri di tutti i tempi, Federico Bahamontes. Lo scalatore originario di Toledo la corsa di casa non è mai riuscito a vincerla (ci andò vicino nel 1957, quando fu secondo a più di otto minuti dal connazionale Jesús Loroño) e per questo motivo lo ricorderemo attraverso i titoli degli articoli sul Tour de France del 1959, vinto da Bahamontes, comparsi sul quotidiano “La Stampa”
13 LUGLIO 1959 – 17a TAPPA: SAINT-ÉTIENNE – GRENOBLE (197 Km)
BAHAMONTES SI ALLEA CON GAUL E TRIONFA ALLA VIGILIA DELL’ARRIVO IN ITALIA DEL TOUR
La carovana del Giro di Francia oggi ad Aosta attraverso il Piccolo San Bernardo – Dissidi nella squadra francese e strano disinteresse dei belgi
La Saint Etienne-Grenoble vinta dal lussemburghese, ma il vero dominatore della tappa è lo spagnolo – Bahamontes, giungendo secondo, si è assicurato in classifica un vantaggio difficilmente recuperabile: Anglade è a 4′51″, Anquetil a 9′16″, Baldini a 11′27″, Rivière a 11′36″ e Gaul a 22′43″ – Baldini parla del mancato inseguimento a Gaul e Bahamontes in tuga
JUMBO PIGLIATUTTO SULL’ANGLIRU, MA LA COMPATTEZZA SCRICCHIOLA
Nella minitappa con l’arrivo sulla salita più dura di Spagna, Kuss conserva la maglia rossa per soli 8 secondi. L’accelerazione dei due compagni di squadra nel finale lo manda in leggera difficoltà, ma bisogna dire che non c’era oggettivamente alcun bisogno di affondare il colpo, visto che tutti gli altri rivali erano decisamente staccati, eccetto Landa che non è certo un drago in volata.
Per diversi giorni gli opinionisti si sono chiesti se Primoz Roglic (Jumbo-Visma) e Jona Vingegaard (Jumbo-Visma), che quest’anno hanno vinto rispettivamente il Giro d’Italia e il Tour de France ben supportati da un ottimo Sepp Kuss, avrebbero lasciato a quest’ultimo la vittoria della Vuelta.
Ora, al di là della questione dei regali o dei ringraziamenti per il lavoro svolto dall’americano che si sta sciroppando ad alti livelli il terzo grande giro della stagione. va notato come, già alla partenza della frazione odierna, la classifica generale apparisse quasi blindata a livello podio.
Con il quarto a 2 minuti e mezzo non stava certo alla Jumbo il compito di attaccare.
Era quindi opinione prevalente che i Jumbo avrebbero mirato a gestire la corsa e, in caso di attacco da parte degli uomini di classifica della altre formazione e di eventuale crisi di Kuss, si sarebbero mossi per rispondere agli attacchi.
Durante la tappa la situazione si è poi assestata in modo ancor più favorevole alla Jumbo, tanto che a poco meno di 2 Km dall’arrivo si sono ritrovati davanti i tre alfieri della formazione olandese.
Quando a 1,7 Km dall’arrivo Kuss è andato in difficoltà gli altri due hanno proseguito nella azione, di fatto attaccando il loro compagno di squadra in maglia rossa benché non vi fosse nessun pericolo per la classifica generale ma neppure per la vittoria di tappa, visto che l’unico uomo non Jumbo abbastanza vicino era Mikel Landa (Bahrain – Victorious), che non è certo un asso in volata.
Vi erano anche gli opinionisti che auspicavano una lotta tra i tre uomini della Jumbo per avere più spettacolo.
A questo punto bisognerebbe capire perché l’attacco di Roche a Visentini nell’87 a Sappada fu considerato un imperdonabile tradimento, l’attacco di Simoni a Cunego nel 2011 sul Mortirolo fu considerato un gesto brutto e antisportivo dall’allora commentatore Rai Davide Cassani e da numerosi altri opinionisti, mentre invece, con una Jumbo che ha in mano la corsa da diversi giorni, si auspica una lotta dei due capitani contro colui che ha sacrificato le sue chances di podio, tutt’altro che peregrine, per aiutarli nella vittoria al Giro e al Tour.
Ora, per lo meno sulla carta, l’unica tappa per modificare la classifica appare quella di domani con la doppia ascesa al Puerto de la Cruz de Linares, che presenta numerosi tratti in cui l’inclinazione della strada è davvero severa. Gli 8 secondi che Kuss conserva sul compagno di squadra Vingegaard possono essere annullati anche solo in virtù di un abbuono e la condotta di gara che il danese ha avuto negli ultimi giorni lascia pensare che i piani siano quelli di andare a centrare la doppietta con il Tour.
Per quanto riguarda la corsa, anche oggi Remco Evenepoel (Soudal – Quick Step) si è lanciato all’attacco per cercare di lasciare il segno, ma questa volta è stata la Bahrain a chiudere con l’evidente intento di lanciare Landa, che ha dimostrato di avere una buona condizione di forma tanto che è riuscito a guadagnare due posizioni in classifica ed è ora quinto a soli 14 secondi da Juan Ayuso (UAE Team Emirates) che, nonostante le intenzioni bellicose, oggi ha accusato sul traguardo un ritardo di 1:42, molto peggio rispetto al compagno di squadra Joao Almeida che, con la sua solita caparbietà, è riuscito a tagliare la linea d’arrivo in sesta posizione a 58 secondi dalla coppia della Jumbo Visma.
Buona anche la prova di Wout Poels (Bahrain – Victorious), giunto quinto a 44 secondi dopo aver lavorato con Santiago Buitrago per lanciare Landa. Settimo il giovane belga Cian Uijtdebroeks (BORA – hansgrohe), che sta mostrando ottime capacità in questa Vuelta.
Dopo il formarsi di una fuga all’esito di vari tentativi, sono rimasti davanti Evenepoel ed il suo gregario Mattia Cattaneo, che ha fatto di tutto per aiutare il suo capitano finché non si è staccato, lasciando il belga in testa alla corsa.
Ai piedi della salita dell’Angliru il vantaggio del campione del mondo a cronometro era di poco più di un minuto e mezzo, mentre dietro la Bahrain alzava il ritmo con Antonio Tiberi e alla ruota i compagni Damiano Caruso, Buitrago e Poels a sostegno di Landa.
Il ritmo Bahrain ha fatto male a parecchi corridori, ma non ai Jumbo Visma, tanto che man mano si staccano tutti gli uomini di classifica davanti restano solo atleti della Bahrain (Buitrago, Landa e Poels) e della Jumbo (Kuss, Vingegaard e Roglic).
Dopo un allungo Roglic viene agganciato da Vingegaard e da Kuss che, però, poco dopo perde le ruote e viene raggiunto da Landa. I due vanno insieme dietro la coppia Roglic-Vingegaard, mentre dietro è un “si salvi chi può” generale, con ognuno che sale al proprio ritmo e continui capovolgimenti di fronte.
L’esito è comunque un massacro, con Ayuso ancora quarto che si trova però a 4 minuti dal leader.
Ora non c’è più davvero nessun pericolo per il podio, salvo crisi come quella patita da Evenepoel nella tappa del Tourmalet.
Rimane ora da capire se la Jumbo si limiterà a gestire nella tappa di domani o se Vingegaard vorrà andare a prendersi la maglia rossa, compiendo un brutto sgarbo verso un compagno che, per aiutarlo al Tour, non si è risparmiato e anzi ha lasciato passare in secondo piano le sue ambizioni in classifica generale.
Benedetto Ciccarone

Roglic e Vingegaard al traguardo dell'Angliru (foto Miguel Riopa / AFP via Getty Images)
13-09-2023
settembre 13, 2023 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
VUELTA A ESPAÑA
Lo sloveno Primož Roglič (Jumbo-Visma) si è imposto nella diciassettesima tappa, Ribadesella/Ribeseya – Altu de L’Angliru, percorrendo 124.4 Km in 3h15′56″, alla media di 38.095 Km/h. Ha preceduto allo sprint il danese Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma) e di 19″ lo statunitense Sepp Kuss (Jumbo-Visma). Miglior italiano Damiano Caruso (Bahrain – Victorious), 17° a 4′07″. Kuss è ancora maglia rossa con 8″ su Vingegaard e 1′08″ su Roglič. Miglior italiano Antonio Tiberi (Bahrain – Victorious), 20° a 56′35″
GRAND PRIX DE WALLONIE
Lo spagnolo Gonzalo Serrano (Movistar Team) si è imposto nella corsa belga, Aywaille – Citadelle de Namur, percorrendo 201.3 Km in 4h42′11″, alla media di 42.802 Km/h. Ha preceduto allo sprint il belga Dylan Teuns (Israel – Premier Tech) e di 4″ il belga Jasper De Buyst (Lotto Dstny). Miglior italiano Matteo Trentin (UAE Team Emirates), 11° a 3″
GRISETTE GRAND PRIX DE WALLONIE (Donne)
La polacca Marta Lach (CERATIZIT-WNT Pro Cycling) si è imposta nella corsa belga, Aywaille – Citadelle de Namur, percorrendo 139.2 Km in 3h54′40″, alla media di 35.591 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiana Silvia Persico (UAE Team ADQ) e la francese Victoire Berteau (Cofidis Women Team)
GIRO DELLA TOSCANA – MEMORIAL ALFREDO MARTINI
Il francese Pavel Sivakov (INEOS Grenadiers) si è imposto nella corsa toscana, circuito di Pontedera, percorrendo 191.5 Km in 4h25′57″, alla media di 43.215 Km/h. Ha preceduto di 4″ l’ecuadoriano Richard Carapaz (EF Education-EasyPost) e di 45″ l’austriaco Felix Großschartner (UAE Team Emirates). Miglior italiano Filippo Zana (Team Jayco AlUla), 5° a 1′28″
OKOLO SLOVENSKA / TOUR DE SLOVAQUIE
Il francese Rémi Cavagna (Soudal – Quick Step) si è imposto nella prima tappa, circuito di Košice, percorrendo 172.7 Km in 3h43′27″, alla media di 46.373 Km/h. Ha preceduto di 1′45″ l’etiope Mulu Kinfe Hailemichael (Caja Rural – Seguros RGA) e di 2′09″ il danese Kasper Asgreen (Soudal – Quick Step). Miglior italiano Davide Bais (EOLO-Kometa), 10° a 3′01″. Cavagna è il primo leader della classifica con 1′55″ su Hailemichael e 2′16″ Asgreen. Miglior italiano Bais, 10° a 3′17″
TOUR OF SALALAH (Oman)
L’algerino Yacine Hamza (nazionale algerino) si è imposto nella quarta ed ultima tappa, Ain Razat – Ittin, percorrendo 147 Km in 3h21′47″, alla media di 43.71 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’olandese Tom Wijfje (Universe Cycling Team) e il tedesco Dominik Merseburg (Storck – Metropol Cycling). Nessun italiano in gara. Lo sloveno Grega Bole (Shabab Al Ahli Cycling Team) si impone in classifica con 10″ sull’emiratino Abdulla Jasim Al-Ali (nazionale emiratina) e 50″ sull’olandese Kenny Nijssen (Universe Cycling Team)
SIVAKOV TRIONFA IN SOLITARIO NEL GIRO DI TOSCANA
Arriva il primo hurrà stagionale per il russo di Francia Pavel Sivakov (Ineos Grenadiers) che si aggiudica il Giro di Toscana 2023 con una stoccata finale sul traguardo di Pontedera ai danni di un ottimo Richard Carapaz (EF EDucation). Terzo arriva Felix Grosschartner (UAE Team Emirates) a 45” e quarto (a 1’28”) una delle stelle della competizione, lo sloveno TadeJ Pogacar (UAE Team Emiraters), che molla sul’ultima salita ma che comunque riesce a giungere in quarta posizione. Per il due volte vincitore del Tour de France un test molto probante in avvicinamento al Lombardia.
Il percorso del Toscana 2023 misura 192 km con partenza ed arrivo a Pontedera. Tratto iniziale in linea e poi due circuiti, il primo dei quali è quello di Lajatico che i corridori affrontano due volte per tornare poi verso Pontedera. Poi si sbarca nell circuito più lungo – 55,4 i chilometri – da affrontare due volte con altrettanti passaggi sul Monte Serra e l’ultimo scollinamento ad una trentina di chilometri dalla conclusione, con gli ultimi chilometri pianeggianti.
Intorno al 28° km di gara ecco il primo gruppetto in fuga, composto da Benjamin Thomas (Cofidis), Alessandro De Marchi (Jayco AlUla), Andrea Garosio (Eolo Kometa), Enekoitz Azparren (Euskaltel), Alessio Nieri (Green Project Bardiani Csf Faizanè), Walter Calzoni (Q36.5), José María Martín (Electro Hiper Europa), Filippo Tagliani (Shimano Sidermec) e Gabriele Petrelli (#InEmiliaRomagna).
Al loro inseguimento si pongono Kyrylo Tsarenko (Corratec Selle Italia), Ben Granger (Mg K Vis) e Lorenzo Ginestra (Work Service), la cui azione viene però riassorbita nel corso del circuito di Lajatico.
A Calci ecco il temibile Monte Serra, 8 km al 7%. Il plotone si riduce ed in cima passano De Marchi, Garosio e Calzoni, poi nel tratto in pianura è Jérémy Cabot (Total Energies) ad unirsi ai fuggitivi. I quattro, però, vengono ripresi dal gruppo poco dopo. A questo punto parte uno scatenato Davide Formolo (UAE Team Emirates): assieme a lui ci sono i compagni di squadra George Bennett, Felix Grossschartner e Tadej Pogacar, per la EF Richard Carapaz e Michael Valgren, Pavel Sivakov per la Ineos Grenadiers e Filippo Zana per la Jayco AlUla.
A metà salita è Grosschartner a provare l’azione in solitaria. A reagire sono Sivakov, Carapaz e Pogacar. Quindi il franco-russo stacca tutti transitando al GPM con 10” sul vincitore del Giro 2019 e su Pogacar.
Nella successiva discesa avviene il ricongiungimento tra Carapaz e Sivakov, con Pogacar e Grosschartner costretti ad inseguire. Ai – 10 dall’arrivo lo sloveno si rialza sui pedali e lascia andare il compagno di squadra.
Per la vittoria finale è lotta a due con Sivakov che da finisseur stacca l’ecuadoriano, suo ex compagno di formazione, per trionfare a braccia alzate.
Vito Sansone

Sivakov vince la 95a edizione del Giro della Toscana
LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): RIBADESELLA / RIBESEYA – ALTU DE L’ANGLIRU
settembre 13, 2023 by Redazione
Filed under Approfondimenti
Siamo arrivati ad una delle tappe più attese e temute, quella dell’arrivo sull’Angliru, mostro asturiano
E’ arrivato il momento di una delle tappe che gli appassionati si sogno già segnalati sui loro calendari, quella dell’arrivo sull’Angliru, la salita più dura di Spagna, per la quale negli ultimi 24 anni si sono sprecati i paragoni con i nostrani Mortirolo e Zoncolan. Ufficialmente sono 12.5 Km al 10.1% e sono numeri che già fan paura, ma il diavolo non è così brutto come lo dipingono… perchè è anche peggio, come testimoniano i 6.5 Km conclusivi: qui la pendenza media schizza al 13.2% mentre gli “spruzzi” arrivano fino alla punta del 24% che si raggiunge nel tratto conclusivo, quello noto con il soprannome di “Cueña les Cabres”. E questa, a differenza della frazione di ieri terminata in salita a Bejes, non sarà l’unica difficoltà di gara perchè nello spazio di 124 Km saranno concentrati quasi 3260 metri di dislivelli, dislocati principalmente fra le tre salite previsti dal tracciato. Se l’ascesa finale sarà considerata “Especial” (quindi assimilabile ai colli “hors categorie” del Tour de France), metteranno in palio i punti previsti dai GPM di 1a categoria i colli precedenti, gli “alti” della Colladiella (6.5 Km al 7.9%) e del Cordal (5.7 Km all’8.5%), quest’ultimo tradizionale a sostanzioso antipasato dell’Angliru, la cui discesa termina a ridosso dell’attacco dell’ascesa finale

La strada verso l'Angliru e l'altimetria della diciassettesima tappa (climbfinder.com)
METEO VUELTA
Ribadesella / Ribeseya : pioggia debole (0.2 mm), 21°C, vento moderato da NE (13-25 Km/h), umidità al 77%
Nava (47.5 Km): pioggia debole (0.3 mm), 21°C, vento moderato da NE (11-28 Km/h), umidità al 76%
Figareo (traguardo volante – 91.3 Km) : poco nuvoloso, 22°C, vento moderato da NE (9-25 Km/h), umidità al 71%
La Vega de Riosa – inizio salita finale: pioggia debole (0.4 mm), 20°C, vento moderato da NE (10-31 Km/h), umidità al 79%
GLI ORARI DELLA VUELTA
14.30: inizio diretta su Eurosport
14.47: partenza da Ribadesella / Ribeseya
15.45-16.00: inizio salita Alto de la Colladiella
16.00-16.15: GPM dell’Alto de la Colladiella
16.25-16.45: traguardo volante di Figareo
16.35-16.55: inizio salita Alto del Cordal
16.45-17.05: GPM dell’Alto del Cordal
17.00-17.20: inizio salita dell’Angliru
17.15-17.45: arrivo sull’Angliru
RASSEGNA STAMPA
Vuelta in ansia per Van Hooydonck, poi Vingegaard stacca tutti e vince: “Nathan, questa è per te”
Gazzetta dello Sport – Italia
Vingegaard vinder 13. etape af Vuelta a Espana efter solokørsel op ad ikonisk bjerg
Politiken – Danimarca
Vingegaard je zmagal in iz drugega mesta izrinil Rogliča
Delo – Slovenia
Emotionele Jonas Vingegaard bombardeert zichzelf tot topfavoriet voor eindwinst met tweede ritzege in de Vuelta
Het Nieuwsblad – Belgio
Vingegaard récidive et prend la 2e place du général
L’Équipe – Francia
Vingegaard wins emotional stage for ‘best friend’ Van Hooydonck
The Guardian – Regno Unito
Vingegaard es el jefe
AS – Spagna
Vingegaard e Roglic abrem “guerra civil” contra o seu líder na Vuelta
Público – Portogallo
Emotionele Vingegaard slaat namens Jumbo-Visma weer toe in Vuelta
De Telegraaf – Paesi Bassi
Vingegaard widmet Sieg Van Hooydonck: “Schreckliche Nachrichten”
Kicker – Germania
Vingegaard ganó la etapa 16 de la Vuelta a España y amenaza el liderato de Kuss
El Espectador – Colombia
VUELTAALCONTRARIO
L’ordine d’arrivo e la classifica generale visti dal punto di vista della maglia nera.
Ordine d’arrivo della sedicesima tappa, Liencres Playa – Bejes
1° Luis León Sánchez
2° Lewis Askey a 4′41″
3° Remco Evenepoel a 4′45″
4° Jan Hirt s.t.
5° Jarrad Drizners a 4′47″
Miglior italiano Davide Cimolai, 14° a 5′25″
Classifica generale
1° Rui Oliveira
2° Davide Cimolai a 2′14″
3° Jarrad Drizners a 2′16″
4° Alberto Dainese a 3′35″
5° Maurice Ballerstedt a 4′59″
RICORDO DI FEDERICO BAHAMONTES (Tour 1959)
Solitamente la nostra rubrica si concludeva con il racconto di un’edizione passata della Vuelta. Stavolta non sarà così perchè lo scorso 8 agosto è venuto a mancare all’eta di 95 anni uno dei corridori spagnoli più celebri di tutti i tempi, Federico Bahamontes. Lo scalatore originario di Toledo la corsa di casa non è mai riuscito a vincerla (ci andò vicino nel 1957, quando fu secondo a più di otto minuti dal connazionale Jesús Loroño) e per questo motivo lo ricorderemo attraverso i titoli degli articoli sul Tour de France del 1959, vinto da Bahamontes, comparsi sul quotidiano “La Stampa”
11 LUGLIO 1959 – 16a TAPPA: CLERMONT-FERRAND – SAINT-ÉTIENNE (210 Km)
L’ITALIANO BRUNI VINCE A SAINT ETIENNE E IL BELGA PAUWELS CONQUISTA LA MAGLIA GIALLA
Oggi il Tour riposa prima di affrontare le Alpi
Stanchi per la dura prova a cronometro del Puy de Dome, i corridori hanno stabilito una specie di tregua – Baldini cade ma rientra nel gruppo – I traguardi della montagna a Rivière e Hout – Ritirati Privat e Le Dissez
12 LUGLIO 1959 – GIORNO DI RIPOSO A SAINT-ÉTIENNE
DOMANI A QUOTA 2000 SUL PICCOLO S. BERNARDO – BAHAMONTES SFERRERÀ L’ATTACCO A FONDO?
Il Tour affronta le tappe decisive per la classifica – Lo spagnolo separato da pochi secondi dalla maglia gialla
Oggi arrivo a Grenoble e spostamento all’Alpe d’Huez – Le condizioni di Baldini – Baffi vuole ottenere un successo in volata (dopo le Alpi) – L’iridato in ricognizione sulle salite del tracciato odierno
VUELTA, LA JUMBO – VISMA RIAPRE TUTTO CON VINGEGAARD E I PENSIERI SONO PER VAN HOOYDONCK
Il campione danese stacca tutti sul duro strappo di Bejes e si avvicina alla leadership del Giro di Spagna. Al comando c’è sempre Sepp Kuss, ma il distacco dello statunitense si è ridotto a soli 29” alla vigilia del tappone sull’Angliru.
Giornata agrodolce in casa Jumbo-Visma, all’indomani del secondo riposo alla Vuelta. I giallo-neri hanno appreso dell’incidente gravissimo che ha coinvolto Nathan Van Hooydonck questa mattina in Belgio: il corridore fiammingo era al volante della sua Range Rover in compagnia di sua moglie, incinta all’ottavo mese, e ad un semaforo ha avuto un sospetto infarto. Perdendo il controllo della vettura avrebbe accelerato coinvolgendo altre cinque vetture, i cui presenti nei rispettivi abitacoli ne sono usciti illesi. Van Hooydonck è stato subito rianimato e trasportato all’ospedale di Anversa, dove è stato indotto in coma artificiale; secondo le ultime notizie c’è ottimismo, non essendo stati trovati danni cerebrali dai primi esami fatti al ventisettenne belga, che non è più in coma ma è cosciente.
Con questo pensiero è partita la 16a tappa (Liencres Playa – Bejes, 120.5 km), interamente disegnata nel territorio della Cantabria e per gran parte tracciata lungo la costa dell’Oceano Atlantico. Non sono ripartiti l’etiope Welay Hagos Berhe (Team Jayco AlUla) e lo spagnolo David De la Cruz (Astana-Qazaqstan), tra i protagonisti in salita sui Pirenei. Nei primi chilometri prende margine una fuga con presenti gli italiani Samuele Battistella (Astana-Qazaqstan), Andrea Piccolo (EF Education – Easypost) e Matteo Sobrero (Jayco-AlUla) insieme ad Andreas Kron (Lotto-Dstny), Romain Gregoire (Groupama-Fdj), Louis Vervaeke (Soudal – Quickstep), la Maglia Verde Kaden Groves (Alpecin – Deceuninck), Paul Lapeira (AG2R-Citroen) e la coppia della DSM – Firmenich composta da Max Poole e Romain Bardet.
La corsa procede sotto la pioggia e il gruppetto di attaccanti non guadagna moltissimo sul resto dei corridori, tanto da essere ripresi a circa 65 km dall’arrivo. Oltrepassato il centro abitato di Orena contrattaccano Romain Bardet (DSM – Firmenich) e Mattia Cattaneo (Soudal – Quick Step), ai quali si uniscono Julius Van den Berg (EF Education-Easypost), Nicolas Preudhomme (AG2R-Citroen), Joel Nicolau (Caja Rural) er nuovamente Poole e Groves. I sei componenti della testa della corsa proseguono e giungono allo sprint intermedio di Unquera, vinto senza problemi dall’australiano della Alpecin-Deceuninck che, ad obiettivo raggiunto, si stacca dal gruppetto in fuga. La Jumbo – Visma fa il ritmo e dimezza lo svantaggio; ai -20 cade Luis Leon Sanchez (Astana Qazaqstan Team), che proprio ieri aveva annunciato il suo ritiro dall’attività agonistica a fine anno.
L’azione dei fuggitivi, rimasti in quattro, termina a 10 km dal termine ed è tutto pronto per la battaglia sulla breve salita finale di Bejes, lunga circa 5 km e divisa in due parti con punte superiori al 15% e un breve tratto di falsopiano. Nel primo chilometro scatta subito Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma), al quale cerca di unirsi il neozelandese Finn Fisher-Black (UAE Team Emirates) pensando ad un possibile attacco del suo capitano Juan Ayuso. Questo non succede ed è Primoz Roglic (Jumbo-Visma) che prova ad accorciare il gap nei confronti del danese seguendo Woet Poels (Bahrain-Victorious) e Michael Storer (Groupama-FDJ). Lo sloveno verrà poco dopo ripreso da Enric Mas (Movistar Team), Cian Uijtdebrooks (Bora – Hansgrohe), Ayuso e il leader della classifica Sepp Kuss (Jumbo-Visma) poco dietro. Vingegaard è ormai lanciato verso il secondo successo di tappa in questa Vuelta, pochi giorni dopo il trionfo sul Tourmalet, e sul traguardo si avvicina nettamente al comando della corsa, essendo ora a soli 29” dalla maglia “roja” Kuss.
Domani c’è l’arrivo sull’Angliru, salita “totem” delle Asturie grazie alle sue pendenze fino al 24% nell’ultima parte.
Andrea Giorgini

Vingegaard all'attacco sulla salita di Bejes (Getty Images)
12-09-2023
settembre 12, 2023 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
VUELTA A ESPAÑA
Il danese Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma) si è imposto nella sedicesima tappa, Liencres Playa – Bejes, percorrendo 120.1 Km in 2h38′23″, alla media di 45.497 Km/h. Ha preceduto di 43″ il neozelandese Finn Fisher-Black (UAE Team Emirates) e di 49″ l’olandese Wout Poels (Bahrain – Victorious). Miglior italiano Antonio Tiberi (Bahrain – Victorious), 15° a 1′26″. Lo statunitense Sepp Kuss (Jumbo-Visma) è ancora maglia rossa con 29″ su Vingegaard e 1′33″ sullo sloveno Primož Roglič (Jumbo-Visma). Miglior italiano Tiberi, 22° a 52′40″
TOUR OF SALALAH (Oman)
Lo sloveno Grega Bole (Shabab Al Ahli Cycling Team) si è imposto nella terza tappa, Alhaffa – Darbat, percorrendo 104 Km in 2h33′59″, alla media di 40.524 Km/h. Ha preceduto allo sproint l’emiratino Abdulla Jasim Al-Ali (nazionale emiratina) e l’olandese Stefan Verhoeff (Universe Cycling Team). Nessun italiano in gara. Bole è ancora leader della classifica con 9″ su Jasim Al-Ali e 49″ sull’olandese Kenny Nijssen (Universe Cycling Team)
TOUR OF POYANG LAKE (Cina)
L’olandese Stijn Appel (ABLOC CT) si è imposto nella quinta ed ultima tappa, circuito di Wanli, percorrendo 107.9 Km in 2h48′31″, alla media di 38.418 Km/h. Ha preceduto allo sprint gli australiani Kane Richards (ARA | Skip Capital) e Tyler Tomkinson (ARA | Skip Capital). Nessun italiano in gara. Il cinese Xianjing Lyu (China Glory Continental Cycling Team) si impone in classifica con 1″ sul polacco Jakub Kaczmarek (HRE Mazowsze Serce Polski) e 11″ sul polacco Tomasz Budzinski (HRE Mazowsze Serce Polski)
LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): LIENCRES PLAYA – BEJES
settembre 12, 2023 by Redazione
Filed under Approfondimenti
Osservata la seconda ed ultima giornata di riposo la Vuelta si rimette in marcia con una tappa piatta, almeno fino a 5 Km dall’arrivo quando inizierà la breve ma ripisa salita verso Bejes
Dopo il riposo, il secondo e ultimo dei due resi obbligatori dall’Unione Ciclistica Internazionale fin dal 2002, la Vuelta si rimette in marcia in direzione di Bejes, piccolo villaggio della Cantabria incastonato a poco più di 500 metri di quota ai piedi di una strapiombate falesia e conosciuto agli spagnoli per la produzione dell’omonimo “queso”, formaggio erborinato tra i più noti della nazione. Ha un sapore leggermente piccante, così come la breve salita che si dovrà percorrere per raggiungere il traguardo, al termine di una tappa che non proporrà altre difficoltà altimetriche. Si salirà costantemente negli ultimi 4,8 Km e lo si farà con pendenze che oscillano tra una media del 8.6% e un picco massimo del 15% e che certamente toccheranno le corde degli scalatori. Nonostante il tracciato non abbia in serbo ulteriori salite e il basso chilometraggio complessivo (si tratterà della seconda frazione più corta di questa edizione dopo quella conclusiva di Madrid), le fasi iniziali potrebbero rivelarsi più impegnative del previsto perchè si partirà da una località balneare affacciata sul Golfo di Biscaglia e per una buona novantina di chilometro si pedalerà lungo le coste dell’Oceano Atlantico, andando incontro al rischio d’incappare nel vento e nella formazione dei temuti “ventagli”

Il borgo di Bejes e l'altimetria della sedicesima tappa (it.wikiloc.com)
METEO VUELTA
Liencres Playa : pioggia debole (0.2 mm), 20°C, vento moderato da NO (13-23 Km/h), umidità al 80%
Santillana del Mar (46.3 Km): pioggia debole (0.2 mm), 21°C, vento moderato da NO (12-25 Km/h), umidità al 77%
Unquera (traguardo volante – 93.3 Km) : pioggia debole (0.3 mm), 21°C, vento moderato da N (10-23 Km/h), umidità al 78%
Bejes : pioggia debole (1.1 mm), 17°C, vento moderato da N (6-24 Km/h), umidità al 88%
GLI ORARI DELLA VUELTA
14.15: inizio diretta su Eurosport
14.47: partenza da Liencres Playa
16.45-17.00: traguardo volante (con abbuoni) di Unquera
17.15-17.35: inizio salita finale
17.20-17.40: arrivo a Bejes
RASSEGNA STAMPA
Vuelta, incredibile Rui Costa: a 36 anni vince la 15ª tappa
Gazzetta dello Sport – Italia
Portugisisk veteran vinder 15. etape af Vueltaen
Politiken – Danimarca
Veteran Costa je zmagal na Remcovi etapi
Delo – Slovenia
Remco Evenepoel verstevigt bergtrui, maar komt net tekort voor tweede ritzege op rij: Rui Costa pakt de bloemen in alweer knotsgekke etappe
Het Nieuwsblad – Belgio
Rui Costa s’impose à l’expérience, Kuss toujours en rouge
L’Équipe – Francia
Rui Costa lands first Grand Tour win in decade
The Guardian – Regno Unito
Rui Costa se estrena La Vuelta, Evenepoel ya sonríe
AS – Spagna
Rui Costa escolheu a fuga certa e venceu na Vuelta
Público – Portogallo
Rui Costa wint na zinderend slot vijftiende Vuelta-etappe, Sepp Kuss behoudt leiderstrui
De Telegraaf – Paesi Bassi
Kämna stürzt bei Abfahrt und wird noch Zweiter
Kicker – Germania
Veteran Portuguese rider Rui Costa wins Vuelta 15th stage as American Sepp Kuss retains overall lead
The Washington Post – Stati Uniti
Santiago Buitrago la tuvo muy cerca, pero Rui Costa le ganó la etapa 15 de la Vuelta
El Espectador – Colombia
VUELTAALCONTRARIO
L’ordine d’arrivo e la classifica generale visti dal punto di vista della maglia nera.
Ordine d’arrivo della quindicesima tappa, Pamplona – Lekunberri
1° Eric Fagundez
2° Michal Schlegel a 58″
3° Welay Berhe s.t.
4° Cyril Barthe a 1′01″
5° Thomas Bonnet s.t.
Miglior italiano Filippo Ganna, 13° a 3′52″
Classifica generale
1° Rui Oliveira
2° Davide Cimolai a 2′14″
3° Jarrad Drizners a 2′54″
4° Alberto Dainese a 3′35″
5° Maurice Ballerstedt a 5′02″
RICORDO DI FEDERICO BAHAMONTES (Tour 1959)
Solitamente la nostra rubrica si concludeva con il racconto di un’edizione passata della Vuelta. Stavolta non sarà così perchè lo scorso 8 agosto è venuto a mancare all’eta di 95 anni uno dei corridori spagnoli più celebri di tutti i tempi, Federico Bahamontes. Lo scalatore originario di Toledo la corsa di casa non è mai riuscito a vincerla (ci andò vicino nel 1957, quando fu secondo a più di otto minuti dal connazionale Jesús Loroño) e per questo motivo lo ricorderemo attraverso i titoli degli articoli sul Tour de France del 1959, vinto da Bahamontes, comparsi sul quotidiano “La Stampa”
10 LUGLIO 1959 – 15a TAPPA: CLERMONT-FERRAND – PUY DE DÔME (cronometro individuale, 12.5 Km)
TRIONFO DI BAHAMONTES E SCONFITTA DI BALDINI NELLA DURA SCALATA A CRONOMETRO DEL PUY DE DÒME
Una tremenda salita di 12 chilometri e mezzo con un caldo asfissiante
Lo spagnolo si aggiudica la tappa, portandosi a soli 4 secondi dalla maglia gialla Hoevenaers – L’italiano è staccato nettamente non solo dal vincitore, ma anche da Rivière e Anquetil – Preoccupazioni del medico del Tour per gli enetti delle “bombe” – Vivace polemica per i corridori che sono giunti fuori tempo massimo

